sovizzo post 190

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Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 1010 del 23.10.2001. Direttore Responsabile Stefano Cotrozzi. Stampato in proprio. n. 190 · 12.11.2011 A CURA DI PAOLO FONGARO Innanzitutto grazie ancora per i messaggi, gli auguri e le attestazioni di affetto per il decimo compleanno di Sovizzo Post: ci avete davvero commosso e ci auguriamo che il numero speciale a colori con cui lo abbiamo voluto celebrare sia stato di vostro gradimento. Ora potete trovarci anche su Facebook: basta digitare “Sovizzo Post” e troverete la nostra nuova pagina dove potrete lasciare messaggi, pensieri ed osservazioni. Stiamo vivendo un momento delicato e convulso ed in tanti temono per il futuro e non solo per il destino dei propri risparmi. Guai però a lasciarci vincere dal pessimismo: la situazione è indubbia- mente molto delicata, ma ci conforta la certezza che la nostra gente ha sempre dato il meglio di sé soprattutto nei momenti di grande difficoltà. Nei frangenti poco piacevoli cerco sempre di pensare a qualcosa di bello e positivo: anche attraverso queste righe mando un bacione pieno d’amore al nostro BUBO che il 22 novembre soffie- rà sulle sue prime due candeline! Ad multos annos, piccolo Alpino! Il materiale non manca e non ci dilunghiamo oltre. Buona lettura ed un abbraccio da Paolo Fongaro e la Redazione di Sovizzo Post DA UNA MAMMA ARRABBIATA Cari lettori di Sovizzo Post, sono la mamma (arrab- biata e preoccupata) di un bambino che frequenta la Scuola dell'Infanzia G.M.e L.Curti. Un paio di mesi fa, parlando con alcune mamme, vengo a conoscenza di un fatto gravissimo: un bambino che frequenta il primo anno della Scuola Materna è scappato dalla scuola! Resto esterrefatta, ma anche scettica, nella speranza che si tratti solo di una chiacchiera del paese che esagera sull'epi- sodio. Purtroppo dopo non molto ho avuto la conferma che il fatto è realmente accaduto. Dopo qualche settimana scopro che un altro bambino stava per uscire dalla scuola, ma fortunatamente è stato fermato in tempo sul cancello da una mamma. Sono passati due mesi dall'inizio dell'asi- lo e questo gravissimo e inaccettabile fatto si stava per ripetere per la seconda volta. La prima cosa che mi vien da pensare è che in que- sta scuola c'è qualcosa che non va. Scrivo quindi a Sovizzo Post per informare i lettori, nella speranza che tra di essi ci sia anche qualcuno che possa intervenire preziosamente, perché la sicurezza dei bambini viene prima di tutto... e a quanto pare non è bastato che sia scappato il primo bambino per prendere dei seri provvedimenti. Sono molto arrabbiata per i gravissimi episodi (e non mi rivolgo assolutamente alla insegnanti che si devono attenere alle decisioni imposte): in primis per l'assenza di controllo nel momento dell'entrata e dell'uscita; in secondo luogo per la mancata comunicazione di quanto successo. In qualità di genitore di un bambino che frequenta la scuola ritengo doveroso essere informato di questo fatto! Non serve un articolo sul Giornale di Vicenza (abbiamo letto un fatto analogo qualche giorno fa), ma almeno una parola dalla direzione, una lettera di scusa ai genitori, perché il problema riguarda tutti noi! Qualche giorno fa, accompagnando il mio bambi- no a scuola, ho visto nell'atrio un nuovo cartellone con disegnato un bambino che dice "Sono grande ed entro a Scuola da solo". Ma dopo quello che è successo non sarebbe più importante riflettere sul fatto che qualcuno può pensare "sono grande e sono anche in grado di uscire da solo"? Paola Zaffan RICORDI DI UN BAMBINO 1) Ho imparato a leggere molto presto, e in terza elementare leggevo anche rapidamente, e mi pia- ceva farne sfoggio. La maestra ci dava da leggere sul sussidiario una frasetta a ciascuno; una volta io avevo fatto rapidamente il conto di quale frase mi sarebbe toccata, l'ho letta mentalmente per beni- no, e quando è stato il mio turno ho letto con sicu- rezza: “Un'auto vale più di cento conigli”. Risate a crepapelle! La frase originale era “Un aiuto vale più di cento consigli”. Devo dire a mia discolpa che mio papà aveva appena comprato la Bianchina, che costava forse come mille conigli. 2) Il ratto delle Sabine. Su qualche libro l'episodio era raffigurato con i Romani che trascinavano le Sabine per i capelli, e quindi noi bambini eravamo convinti che rapire significasse prendere per i capelli: del resto rapare non voleva dire tagliare i capelli molto corti? Ogni tanto giocavamo al ratto delle Sabine, c'era qualche bambina che non ne voleva sapere e strillava solo ad avvicinarla; ma molte altre stavano al gioco e, se si tirava dolce- SOVIZZO POST Redazione: Via Olimpia, 16 · 36050 Sovizzo (VI) Telefono 0444 551616 Cartoleria, testi scolastici per tutte le scuole, giornali, fotocopie a colori, libri, giocattoli Via degli Alpini, 49 · SOVIZZO · tel. 0444 551921 RICARICHE TELEFONICHE RICARICHE TELEFONICHE · web: www.sovizzopost.it · e-mail: [email protected] EVVIVA GLI SPOSI! Anche se sono passati già due mesi (non era- vamo ancora tornati in edicola), pubblichiamo lo splendido sorriso di ILARIA DALLA VECCHIA e ROMEO TREVISAN che lo scorso 9 settem- bre sono convolati a nozze nella chiesa del Capoluogo. La gioia e la dolcezza di quel giorno sono rimasti intatti nel loro sguardo, anche oggi che ci raccontano di quel giorno indimenticabile con un entusiasmo contagio- so. Vi auguriamo ancora tanta gioia, cari amici: siete due splendide persone e siamo certi che stupirete sempre il mondo con il vostro amore! Ad multos annos! Per un giorno ha smesso la sua divisa da arbi- tro per indossare un elegante abito nuziale. Sabato 22 ottobre, in una splendida giornata di sole ed emozioni, AGOSTINO CARLOTTO ed ELISABETTA TAMIOZZO si sono promessi amore eterno nella chiesa del Piano. Anche noi li abbracciamo con affetto augurando loro ogni bene: ad multos annos! FISIOSPORT Studio di Massofisioterapia Recupero funzionale traumi (spalla, ginocchia, dolori artrosici vari...) Riabilitazione - Visite specialistiche - Kinesiologia - Preparazione atletica SOVIZZO - Via Alfieri 102 (a fianco della farmacia) SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO telefonando a: 340 7709547 - 347 4862882 - 329 8514453 A.F.V.P.F.S.C.D.

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12 novembre 2011

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Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 1010 del 23.10.2001.Direttore Responsabile Stefano Cotrozzi. Stampato in proprio. n. 190 · 12.11.2011• A CURA DI PAOLO FONGARO •

Innanzitutto grazie ancora per i messaggi, gli auguri e le attestazioni di affetto per il decimo compleanno di Sovizzo Post: ci avete davvero commosso e ci auguriamo che il numero speciale a colori con cui lo abbiamo voluto celebrare sia stato di vostro gradimento. Ora potete trovarci anche su Facebook: basta digitare “Sovizzo Post” e troverete la nostra nuova pagina dove potrete lasciare messaggi, pensieri ed osservazioni.Stiamo vivendo un momento delicato e convulso ed in tanti temono per il futuro e non solo per il destino dei propri risparmi. Guai però a lasciarci vincere dal pessimismo: la situazione è indubbia-mente molto delicata, ma ci conforta la certezza che la nostra gente ha sempre dato il meglio di sé soprattutto nei momenti di grande difficoltà.Nei frangenti poco piacevoli cerco sempre di pensare a qualcosa di bello e positivo: anche attraverso queste righe mando un bacione pieno d’amore al nostro BUBO che il 22 novembre soffie-rà sulle sue prime due candeline! Ad multos annos, piccolo Alpino!Il materiale non manca e non ci dilunghiamo oltre. Buona lettura ed un abbraccio da

Paolo Fongaro e la Redazione di Sovizzo Post

DA UNA MAMMA ARRABBIATA Cari lettori di Sovizzo Post, sono la mamma (arrab-biata e preoccupata) di un bambino che frequenta la Scuola dell'Infanzia G.M.e L.Curti. Un paio di mesi fa, parlando con alcune mamme, vengo a conoscenza di un fatto gravissimo: un bambino che frequenta il primo anno della Scuola Materna è scappato dalla scuola! Resto esterrefatta, ma anche scettica, nella speranza che si tratti solo di una chiacchiera del paese che esagera sull'epi-sodio. Purtroppo dopo non molto ho avuto la conferma che il fatto è realmente accaduto. Dopo qualche settimana scopro che un altro bambino stava per uscire dalla scuola, ma fortunatamente è stato fermato in tempo sul cancello da una mamma. Sono passati due mesi dall'inizio dell'asi-lo e questo gravissimo e inaccettabile fatto si stava per ripetere per la seconda volta. La prima cosa che mi vien da pensare è che in que-sta scuola c'è qualcosa che non va. Scrivo quindi a Sovizzo Post per informare i lettori, nella speranza che tra di essi ci sia anche qualcuno che possa

intervenire preziosamente, perché la sicurezza dei bambini viene prima di tutto... e a quanto pare non è bastato che sia scappato il primo bambino per prendere dei seri provvedimenti. Sono molto arrabbiata per i gravissimi episodi (e non mi rivolgo assolutamente alla insegnanti che si devono attenere alle decisioni imposte): in primis per l'assenza di controllo nel momento dell'entrata e dell'uscita; in secondo luogo per la mancata comunicazione di quanto successo. In qualità di genitore di un bambino che frequenta la scuola ritengo doveroso essere informato di questo fatto! Non serve un articolo sul Giornale di Vicenza (abbiamo letto un fatto analogo qualche giorno fa), ma almeno una parola dalla direzione, una lettera di scusa ai genitori, perché il problema riguarda tutti noi! Qualche giorno fa, accompagnando il mio bambi-no a scuola, ho visto nell'atrio un nuovo cartellone con disegnato un bambino che dice "Sono grande ed entro a Scuola da solo". Ma dopo quello che è successo non sarebbe più importante riflettere sul fatto che qualcuno può pensare "sono grande e sono anche in grado di uscire da solo"?

Paola Zaffan

RICORDI DI UN BAMBINO 1) Ho imparato a leggere molto presto, e in terza elementare leggevo anche rapidamente, e mi pia-ceva farne sfoggio. La maestra ci dava da leggere sul sussidiario una frasetta a ciascuno; una volta io avevo fatto rapidamente il conto di quale frase mi sarebbe toccata, l'ho letta mentalmente per beni-no, e quando è stato il mio turno ho letto con sicu-rezza: “Un'auto vale più di cento conigli”. Risate a crepapelle! La frase originale era “Un aiuto vale più di cento consigli”. Devo dire a mia discolpa che mio papà aveva appena comprato la Bianchina, che costava forse come mille conigli.2) Il ratto delle Sabine. Su qualche libro l'episodio era raffigurato con i Romani che trascinavano le Sabine per i capelli, e quindi noi bambini eravamo convinti che rapire significasse prendere per i capelli: del resto rapare non voleva dire tagliare i capelli molto corti? Ogni tanto giocavamo al ratto delle Sabine, c'era qualche bambina che non ne voleva sapere e strillava solo ad avvicinarla; ma molte altre stavano al gioco e, se si tirava dolce-

SOVIZZO POSTRedazione: Via Olimpia, 16 · 36050 Sovizzo (VI)Telefono 0444 551616

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· web: www.sovizzopost.it · e-mail: [email protected]

EVVIVA GLI SPOSI! Anche se sono passati già due mesi (non era-vamo ancora tornati in edicola), pubblichiamo lo splendido sorriso di ILARIA DALLA VECCHIA e ROMEO TREVISAN che lo scorso 9 settem-bre sono convolati a nozze nella chiesa del Capoluogo. La gioia e la dolcezza di quel giorno sono rimasti intatti nel loro sguardo, anche oggi che ci raccontano di quel giorno indimenticabile con un entusiasmo contagio-so. Vi auguriamo ancora tanta gioia, cari amici: siete due splendide persone e siamo certi che stupirete sempre il mondo con il vostro amore! Ad multos annos!

Per un giorno ha smesso la sua divisa da arbi-tro per indossare un elegante abito nuziale. Sabato 22 ottobre, in una splendida giornata di sole ed emozioni, AGOSTINO CARLOTTO ed ELISABETTA TAMIOZZO si sono promessi amore eterno nella chiesa del Piano. Anche noi li abbracciamo con affetto augurando loro ogni bene: ad multos annos!

FISIOSPORTStudio di Massofisioterapia

Recupero funzionale traumi (spalla, ginocchia, dolori artrosici vari...)

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mente, interpretavano volentieri la parte delle Sabine rapite. Sapevano che i Romani rapivano solo le Sabine più belle.Beata la nostra infanzia senza televisione, e con qualche buon libro.

Fernando Sovilla

PERCHé LA GENTE CREDE QUASI A TUTTO

Salve gentili lettori di Sovizzo Post, vorrei portarvi a conoscenza di un interessantissimo articolo dal titolo emblematico “PERCHE’ LA GENTE CREDE QUASI A TUTTO” che ho trovato in rete e che devo dire se da una parte ha confermato quanto in parte già intuivo dall’altra ha sconvolto il mio pensiero ed il mio approccio verso i mass media (TV e giornali in primis). L’articolo va letto integral-mente per cogliere tutte le sfumature e tutta la potenza dirompente delle sue parole, ma proverò qui a riassumerne il pensiero estrapolando diret-tamente dall’articolo alcune parti più significative. L’articolo è la traduzione in italiano dello scritto del giornalista americano Tim O’Shea che a sua volta si basa principalmente sulle ricerche fatte dagli scrittori americani Stauber & Rampton ripor-tate nel loro libro “Trust Us, We’re Expert” (2001) (traduzione in italiano di Eva Milan con il titolo: “Fidati! Gli esperti siamo noi : come la scienza corrotta minaccia il nostro futuro”). I riferimenti nell’articolo sono relativi agli Stati Uniti d’America, ma ben si adattano a tutto il mondo occidentale, Italia inclusa.“Liberarsi da tutti i controlli, tutti i filtri, tutti i con-dizionamenti culturali è molto difficile oggi. Noi siamo gli esseri più condizionati, più programmati che il mondo abbia mai conosciuto. Non solo i nostri pensieri e i nostri atteggiamenti vengono

continuamente conformati e modellati; la nostra completa consapevolezza dell'intero disegno sembra che venga abilmente e inesorabilmente cancellata. Le porte della nostra percezione ven-gono regolate in modo attento e preciso. Se tutti credono a qualcosa, quel qualcosa è probabilmente falso. Questo è ciò che si chiama: luogo comune. Un luogo comune che ha consensi di massa è di solito costruito ad hoc: qualcuno ha pagato per crearlo. Ecco alcuni esempi: I medicina-li ridanno la salute - La vaccinazione rende immuni - La cura per il cancro è dietro all'angolo - Quando un bambino ha la febbre bisogna dargli la tachipi-rina - Il latte è una buona sorgente di calcio - L'HIV è la causa dell' AIDS - La vaccinazione anti-influen-zale previene l'influenza - ecc … Questa è una lista di illusioni, che è costata miliardi e miliardi, tanto per ricordare. Perché la maggior parte della gente pensa universalmente allo stesso modo riguardo agli esempi di cui sopra? In “Trust Us We're Experts” Stauber e Rampton fanno risalire la moderna influenza del pubblico all'inizio del seco-lo scorso, mettendo in rilievo il lavoro di tipi come Edward L. Bernays, il Padre della Persuasione. Questi prese le idee da suo zio Sigmund Freud e le applicò alla scienza emergente della persuasione di massa. Bernays usò tali idee per mascherare i piani elaborati per creare illusioni ingannevoli e distorte per ragioni di marketing. Quello che segue è un paragrafo del libro

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Ai miei tempi a scuola, quando ci veniva insegna-ta la storia patria, la Grande Guerra era conside-rata un glorioso evento culminato con una stra-ordinaria vittoria. Vittoria che celebrava il valore del soldato italiano guidato al trionfo dall’augu-sta maestà del Re. “La guerra contro l’Austria- Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. (omissis) I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurez-za” cita il bollettino di Diaz. Ci venivano illustrati episodi di valore a non finire. La rivisitazione odierna dell’avvenimento ha messo da parte l’en-fasi e la retorica e il 4 novembre viene celebrato come la fine di una immane tragedia e per com-memorare il sacrificio di più seicentomila caduti e oltre un milione di feriti ed invalidi. Per l’occasio-ne ho “scoperto” due poesie, una di Wifred Owen e l’altra di Sergio Pezzani, diversissime tra loro. Owen (18 marzo 1893 – 4 Novembre 1918) era un poeta inglese combattente, decorato postumo, per atti di eroismo, della Military Cross. Pezzani (4 giugno 1898 – 14 luglio 1951) un insigne poeta italiano. La poetica di Owen descrive l’orrore dell’evento bellico, mentre i versi di Pezzani sono permeati di ”pietas”. Due modi di narrare uno dei più grandi, se non il più grande, dei drammi che possono colpire l’umanità, la guerra appunto.

Gianni Sandri

Dulce et Decorum est (di Wilfred Owen)Piegati in due, come vecchi straccioni, sacco in spalla, le ginocchia ricurve, tossendo come mege-re, imprecavamo nel fango, finché volgemmo le spalle all'ossessivo bagliore delle esplosioni e verso il nostro lontano riposo cominciammo ad arran-

care. Gli uomini marciavano addormentati. Molti, persi gli stivali, procedevano claudicanti, calzati di sangue. Tutti finirono azzoppati; tutti orbi; ubriachi di stanchezza; sordi persino al sibilo di stanche granate che cadevano lontane indietro. Il GAS! IL GAS! Svelti ragazzi! - Come in estasi annasparono, infilandosi appena in tempo i goffi elmetti; ma ci fu uno che continuava a gridare e a inciampare dime-nandosi come in mezzo alle fiamme o alla calce...Confusamente, attraverso l'oblò di vetro appan-nato e la densa luce verdastra come in un mare verde, lo vidi annegare. In tutti i miei sogni, davanti ai miei occhi smarriti, si tuffa verso di me, cola giù, soffoca, annega. Se in qualche orribile sogno anche tu potessi metterti al passo dietro il furgone in cui lo scaraventammo, e guardare i bianchi occhi contor-cersi sul suo volto, il suo volto a penzoloni, come un demonio sazio di peccato; se solo potessi sentire il sangue, ad ogni sobbalzo, fuoriuscire gorgogliante dai polmoni guasti di bava, osceni come il cancro, amari come il rigurgito di disgustose, incurabili pia-ghe su lingue innocenti - amico mio, non ripeteresti con tanto compiaciuto fervore a fanciulli ansio-si di farsi raccontare gesta disperate, la vecchia Menzogna: Dulce et decorum est Pro patria mori.

Soldato caduto (di Renzo Pezzani) Nessuno, forse, sa più / perché sei sepolto lassù / nel camposanto sperduto / sull'alpe, soldato caduto. / Nessuno sa più chi tu sia, / soldato di fanteria, / coperto di erba e di terra, / vestito del saio di guerra, / l'elmetto sulle ventitré. / Nessuno ricorda perché, / posata la vanga, il badile, / portando a tracolla il fucile, / salivi sull'alpe; salivi, / cantavi e di piombo morivi, / ed altri moriron con te. / Ed ora sei tutto di Dio. / Il sole, la pioggia, l'oblio / t'han tolto anche il nome d'infronte. / Non sei che una croce sul monte che dura nei turbini e tace, / custode di gloria e di pace.

IL mIO 4 NOvEmbRE

Propaganda di Bernays: «Quelli che manipolano il meccanismo nascosto della società costituisco-no un governo invisibile che è il vero potere che controlla. Noi siamo governati, le nostre menti vengono plasmate, i nostri gusti vengono formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate da uomini di cui non abbiamo mai nemmeno sen-tito parlare. Siamo dominati da un relativamente piccolo numero di persone che comprendono i processi mentali e i modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i fili che control-lano la mente delle persone». Domandati sempre: cosa stanno vendendo qui? E chi sta vendendo? Pensi davvero che le prin-cipali vicende che hanno dominato nelle prime pagine dei giornali e nei telegiornali costituiscano

RAGAZZI ED INTERNET Vista l’importanza dell’argomento, particolar-mente sentito da chi ha dei figli che navigano in internet, la cittadinanza è invitata a parteci-pare numerosa alla serata.

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Il buon sapore che mi avete lasciato in bocca non vuol sape-re di andarsene. Sarà forse per lo splendi-do Cartizze e l’ottimo rinfresco che l’amico Gian ha preparato con la consueta ele-ganza ed esperien-za. Altri però sono gli ingredienti che hanno reso per me indimenticabile il brindisi in onore dei dieci anni di Sovizzo Post: il calore dell’amicizia, la gratitudine e la sorpresa, il piacere puro e semplice di ritrovarsi e guardare negli occhi tanti compagni di viaggio ed avventura. Abbiamo sal-dato il debito in sterline con Giacomo Senzaltro, ringraziato gli sponsor ed i collaboratori, alzato in alto i calici “ad multos annos” e “ad maiora. La bottiglia di champagne è andata all’amica Francesca Tovo che ci segue da sempre con tanto

affetto assieme alla sua bella famiglia. Che altro dirvi? Che il mio cuore traboc-ca di gratitudine: per gli amici Elio Melini e Luigi Cisco, ispira-tori ed autori di uno splendido quadro già appeso in “redazio-ne” e che rimarrà tra i miei ricordi più cari; a Marilisa Munari e l ’amministrazione comunale, per le bel-

lissime parole e la significativa formella; a Gian per l’amicizia ed i consigli che solo un esperto in enologia e buoni sapori sa dare; all’affetto di ciascuno degli amici e dei lettori che hanno reso ancora più lieta questa ricorrenza.Gli abbracci non sono mai troppi: ve ne mando uno di davvero speciale!

Paolo

ancora grazie

«ciò che succede nel mondo»? Qual è lo scopo delle notizie? Informare la gente? Non proprio. Il solo scopo delle notizie è quello di mantenere il pubblico in uno stato di paura e incertezza così che guardi di nuovo domani e riceva lo stesso annuncio pubblicitario. Paura e incertezza spin-gono le persone a voler avere ancora più notizie.

Accendendo la TV, o assorbendo pubblicazioni di massa senza vagliare, permetti di accedere alla tua mente a chiunque, chiunque che abbia il compito di creare un'immagine pubblica tramite i mass media. Occorre salvaguardare la mente e limitarne l'accesso. Ci sono decisioni molto importanti che sono cruciali al nostro benessere fisico, mentale e spirituale che richiedono informazione e ricerca. Quando si tratta di questioni dove il denaro è coinvolto, i dati obiettivi non sono così facili da reperire. Se tutti sanno che qualcosa è in un certo modo, quell'immagine è stata comprata e pagata. La vera conoscenza richiede un piccolo sforzo, occorre scavare fino almeno ad un livello sotto a ciò che tutti sanno".Nella speranza di aver incuriosito i lettori ricor-do che il testo integrale dell’articolo può essere reperito tramite internet o per chi lo desiderasse lo posso inviare via e-mail previo richiesta al mio indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Cordialmente.

Lucio Colombara

Un aPPrezzaMenTo Abbiamo accolto con grande interesse ed appro-vazione l’incontro con il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, organizzato a Sovizzo per giovedì 24 novembre. Lo scorso settembre, quando ci siamo ritrovati come gruppi missionari dell’Unità Pastorale, abbiamo sottolineato l’importanza di approfondire, a livello di comunità ecclesiale, la figura dei “testimoni”. Sappiamo tutti che l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni.Riteniamo che il nuovo libro di Rumiz “Il bene ostinato” sia uno strumento per conoscere e ascol-tare molti testimoni, che con la loro esperienza suscitano in coloro che li vedono vivere, domande irresistibili: perché questa scelta? Che cosa o chi li ispira? Ci uniamo, quindi, agli organizzatori di questo evento, con l’invito a non perdere questa opportunità di approfondimento.

I gruppi missionari dell’Unità Pastorale

iL MonUMenTo reSTaUraTo La celebrazione del Quattro Novembre a Sovizzo si è svolta quest’anno nel cortile dell’Istituto scola-stico, opportunamente imbandierato ed attrezza-to, in un contesto particolare. La ricorrenza è stata infatti l’occasione per inaugurare il monumento ai Caduti della Grande Guerra recentemente restau-rato a cura del locale Gruppo Alpini. A caratteriz-zare l’appuntamento, oltre alla presenza di tanti alpini, associazioni e numerosi cittadini, è stata la partecipazione di un folto numero di studenti guidati dalla preside prof. Paola Ometto. Dopo l’alzabandiera, il Sindaco Marilisa Munari ha prov-veduto a scoprire il monumento che è stato poi oggetto della benedizione da parte del parroco

e BraVo anDrea! Negli ultimi anni numerosi sovizzesi si sono distinti nel mondo dello sport. E siamo certi che questa striscia positiva continuerà a anche in futuro: le nuove leve, con i loro risulta-ti, ci fanno proprio ben sperare. In questo numero facciamo tantissimi complimenti ad ANDREA MANTIERO, giovanissimo velocista che frequenta le scuole medie. In occasione del “Memorial Massimo Munich” dello scorso 14 ottobre (rassegna a cui hanno partecipato centinaia di allievi di diversi istituti), Andrea ha conquistato uno splendido secondo posto a livello provinciale, piazzamento che gli consen-te di venire annoverato tra le giovani promesse dell’atletica vicentina. Gli rinnoviamo le nostre congratulazioni e gli facciamo un grande in bocca al lupo, in attesa di ricevere nuove noti-zie di vittorie e prestigiosi risultati. Ad maiora!

1961“IL MEGLIO DEVE

ANCORA VENIRE!!!”SABATO 26 novembre 2011Memorabile festa di classe

del mitico 1961 Ritrovo alle ore 19,30 in Piazza Manzoni a Sovizzo, dove ci sarà ad aspettarvi il pullman organizzato per evitare rischi ai nostri punti patente! Cena con dopocena musicale presso il Ristorante Corte di Trambacche a Veggiano (PD) .... andate a curio-sare sul sito: www.corteditrambac-che.it. Il costo della serata è di euro 50,00 tutto compreso. Aspettiamo le vostre iscrizioni entro il 20.11.2011.VUOI VENIRE??? NON ASPETTARE... CHIAMA SUBITO!

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L’AGENDA DELL’U.R.P. Consiglio ComunaleÈ convocato per martedì 15 novembre alle ore 20.00 nella sede Municipale.Nuova sede della Polizia Locale di SovizzoSabato 12 novembre, alle ore 10.30 sarà inaugurata la nuova sede del Distaccamento di Polizia Locale a Creazzo, in Via Risorgimento n. 6, interno 2 presso il nuovo palazzetto dello sport, vicino alla scuola media di Creazzo. Seguirà nuova comunicazione per gli orari di apertura del distaccamento, i numeri di telefono e di fax.

Centro Diurno per Anziani di SovizzoVerrà presentato mercoledì 16 novembre alle ore 20.45, nell’ex Asilo Curti, il nuovo Centro Diurno per Anziani di Sovizzo, che nasce grazie alla colla-borazione tra la Cooperativa Primavera 85, i medici dell’Utap di Sovizzo e l’Amministrazione Comunale. Il “Centro” accoglierà persone anziane autosufficien-ti e soggetti adulti con difficoltà coinvolgendole in numerose attività (laboratori manuali, giardinaggio, teatro, ginnastica dolce, attività terapeutico – ria-bilitative, culturali), ma soprattutto collaborerà e sosterrà i nuclei familiari composti di soli anziani o con la presenza di anziani. Ogni ospite sarà seguito individualmente nella cura e nell’igiene personale, nell’ assistenza infermieristica o fisioterapica e nei pasti (il servizio pasti comprende la colazione, il pranzo e la cena), con un piano d’intervento perso-nalizzato. Il centro funzionerà dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 18.00. Per informazioni: tel. 0444376449 – fax. 0444378728, Primavera ’85 Cooperativa Sociale – Via IV Novembre, 23 – 36050 Sovizzo (VI)

Giovani: emergenza educativaL'Assessorato alla Pubblica Istruzione propone una conferenza sul tema "internet-ragazzi". Relatori della serata saranno due rappresentanti dell'associazione "bimbi in rete", la dott.ssa Anita Macente e il dott. Roberto Morello. L'appuntamento è per venerdì 18 novembre alle ore 20.45 nell' auditorium delle scuo-le elementari di Sovizzo. Ingresso libero.

Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza 2011L'Assessorato alla Cultura in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza propone due diversi appuntamenti in collaborazio-ne con l'Unicef di Vicenza.* 8^ marcia dei bambini, martedì 15 novembre, alle ore 11.00: gli alunni delle classi quinte dell'Istituto Comprensivo di Sovizzo incontreranno nella sala conferenze comunale il sindaco, gli amministratori e la presidente Unicef di Vicenza, dott.ssa Getrevi. Durante l'incontro, il sindaco riceverà il titolo di "sindaco dei bambini" a testimonianza dell'impegno dimostrato in questi anni dal Comune di Sovizzo a sostegno dell'Unicef con iniziative rivolte ai bam-bini.* Il tesoro di Gianni, domenica 20 novembre, alle ore 16.00, auditorium delle scuole elementari di Sovizzo: spettacolo teatrale per bambini e ragazzi realizzato da Glossa Teatro, con la regia di Pino Costalunga. Lo spettacolo è ispirato a Gianni Rodari, uno dei maggiori scrittori per ragazzi del '900 che "usò la filastrocca per parlare ai bambini di cose importanti come i diritti umani, la giustizia, la capacità di vivere insieme". Nel corso della serata saranno raccolti fondi a favore dell'UNICEF. Ingresso libero.

Giornata mondiale città per la vita, città contro la pena di morteL'Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il CPMS e il Nuovo Gruppo Musicale di Sovizzo, pro-pone un concerto gospel sabato 26 novembre alle ore 20.45, nell’auditorium delle scuole elementari di Sovizzo, in occasione della giornata mondiale città per la vita, contro la pena di morte. L’iniziativa è patrocinata dalla Fondazione Città della Speranza alla quale saranno devoluti i fondi raccolti durante la serata. Ingresso libero.

Paolo Rumiz presenta "Il bene ostinato"L'Assessorato alla Cultura del Comune di Sovizzo invita ad un incontro con Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, che presenterà il suo libro “Il bene ostinato”, giovedì 24 novembre, alle ore 20.45 nella sala confe-renze del Comune di Sovizzo.

DOV'È LINO?

don Francesco Strazzari. All’appello dei quarantot-to sovizzesi morti nella Grande Guerra sono segui-ti gli onori ai Caduti con la deposizione di una corona di alloro al monumento e con la successiva lettura della poesia “Alpini” di Enrico Hullweck, dedicata alle Penne Nere. Una rappresentanza degli alunni ha presentato agli intervenuti alcune riflessioni sul tema della pace. Sullo stesso assunto è stata incentrata la commemorazione ufficiale del Sindaco, che ha citato passi di Emilio Lussu ma anche testimonianze del defunto sovizzese Giuseppe Cecchetto, cavaliere di Vittorio Veneto, invitando i giovani studenti a perseguire i valori della concordia e della giustizia ed affidando loro le speranze di una risalita morale e civi-le. I momenti salienti della manifestazione sono stati sottolineati dalle note della banda Rossini di Sovizzo, mentre un particolare cappello all’incon-tro è stato offerto con l’esecuzione finale dell’inno di Mameli da parte della soprano Ilaria Gusella accompagnata dal violino di Giulio Zanovello.Il manufatto, in pregiato marmo di Carrara, risale agli anni Venti ed era stato inizialmente posto all’interno del Cimitero. Successivamente, nella primavera del 1971, era stato spostato a fianco del vecchio ingresso di Via Roma della Scuola Elementare. A seguito delle modifiche e dei rior-dini edilizi susseguitesi nel tempo nel fabbricato, l’opera risultava estraniata dall’ambito dell’edifi-cio, defilata alla vista e praticamente sottratta alla propria funzione di “monumento”. Ora gli Alpini, accogliendo la proposta del consigliere Mirco Scarso, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ne hanno curato il risanamento e rin-novato l’estetica provvedendo quindi a sistemarlo all’interno dell’area scolastica in una posizione che sia concretamente segno di ricordo e di omag-gio verso i nostri Caduti. Al ripristino della statua ha provveduto l’alpino Alvise Nicolin, mentre la squadra di Penne Nere che, su progetto di Enrico Giuriato, ha effettuato gli interventi tecnici ed edilizi è stata coordinata dall’alpino Desiderio Vezzaro.

Gianfranco Sinico

MOTOCENA Gli amici del Gruppo Motociclistico di Sovizzo hanno il piacere di invitare iscritti e simpatizzanti alla annuale cena sociale. Siamo ormai al termine del 2011, stagione che sta per concludersi con un bilancio decisamente positivo. L’occasione è ideale per stare insieme e rivivere gli splendidi momenti vissuti in compagnia nel corso degli ultimi mesi, puntando ovviamente al nutrito programma che vedrà come protagonista il vivace manipolo di amanti delle sue ruote. L’appuntamento è quindi fissato per le ore 20.00 di sabato 19 novem-bre presso la sede del gruppo, il Ristorante da Manfron di Via Alfieri a cui potrete rivolgervi anche per prenotare la vostra gradita presenza. Vi aspettiamo numerosi!

Gruppo Motociclistico di Sovizzo

OCCHIO ALL’AUTOVELOX! Un affezionato lettore ci ha segnalato con tanto di foto la saltuaria presenza di un disposi-tivo Autovelox in Via IV novembre all’altezza de La Grola. Moderare la velocità è sempre un’ot-tima scelta, non solo per preservare i punti della patente. Occhio quindi all’acceleratore: guidatore avvisato…

La Redazione