Sostenibilità ed Ambienti Urbani, Antonio Caperna

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OPEN PISM 2014 OPEN PISM 2014 SOSTENIBILITÀ ED AMBIENTI URBANI AMBIENTI URBANI Antonio Caperna, PhD [email protected] à Laboratorio TIPUS, Università Roma Tre http://www.pism.uniroma3.it I t ti l S it f Bi b i International Society of Biourbanism http://www.biourbanism.org Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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lo sviluppo sostenibile contiene in sé la contraddizione “crescita economica - conservazione delle risorse naturali”, quindi la velocità del prelievo di risorse dall’ambiente naturale non deve superare quella di rigenerazione delle stesse e la velocità nella produzione di scarti non deve superare quella di smaltimento da parte degli ecosistemi coinvolti...

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OPEN PISM 2014OPEN PISM 2014

SOSTENIBILITÀ ED AMBIENTI URBANIAMBIENTI URBANI

Antonio Caperna, PhD [email protected]

àLaboratorio TIPUS, Università Roma Trehttp://www.pism.uniroma3.it

I t ti l S i t f Bi b i International Society of Biourbanism http://www.biourbanism.org

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SOSTENIBILITÁSOSTENIBILITÁDocumenti politici Approcci socio-economici Aspetti scientifici

• economia classica

• environmental economics

• teorie bio-economiche

il percorso politico verso la sostenibilità

Stoccolma 1972

Conferenza delle Nazioni Unite

• Misurare la sostenibilità (?)

• dal paradigma meccanicistico alla teoria dei i t i l io b o o o

• approccio territorialista

• decrescita

Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo

Agenda 21

Processi partecipati

sistemi complessi

(parte trattata nell’approccio Biourbanistico)Processi partecipati )

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ENE

POLI

ECONERGIA

ITICHE

NOMIA

CITTA’

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SISTEMA ECONOMICO CLASSICOSISTEMA ECONOMICO CLASSICO

L’attività L’attività economicaeconomica può essere vista come un può essere vista come un processo di trasformazione di materiali ed processo di trasformazione di materiali ed

iienergiaenergia.. Alla fine del processo, materiali ed energia sono Alla fine del processo, materiali ed energia sono

trasformati in ‘trasformati in ‘rifiutirifiuti’ e scaricati nell’ambiente ’ e scaricati nell’ambiente trasformati in trasformati in rifiutirifiuti e scaricati nell ambiente e scaricati nell ambiente Il modello richiede di riuscire a Il modello richiede di riuscire a produrre sempre di produrre sempre di

piùpiù, a qualsiasi costo e, in particolare, a qualsiasi , a qualsiasi costo e, in particolare, a qualsiasi pp , q , p , q, q , p , qcosto ambientale.costo ambientale.

Tanto maggiore è la Tanto maggiore è la crescita economicacrescita economica, tanto , tanto i è l tità di i è l tità di ifi ti d ttiifi ti d ttimaggiore è la quantità di maggiore è la quantità di rifiuti prodottirifiuti prodotti..

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Obsolescenza pianificataObsolescenza pianificata Obsolescenza pianificataObsolescenza pianificata Obsolescenza percepitaObsolescenza percepita

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VISIONE NEOCLASSICA DELL’ECONOMIA VISIONE NEOCLASSICA DELL’ECONOMIA crescita senza limiti risorse naturali infinite legge della sostituibilità infinita: i fattori di produzione sarebbero sostituibili, per cui sarebbe possibile sostituire il capitale naturale con quello umano od economico

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The Deep Sea slum in Nairobi, Kenya. Photograph: Bill Gozansky/Alamy Photograph: Bill Gozansky/Alamy

Urban sprawl: the Rio das Pedras favela in Rio de J i B il Ph t h V d l iJaneiro, Brazil. Photograph: Vanderlei Almeida/Getty

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Low-income housing spreads into the hills surrounding the Afghan capital Kabul. Many are merely mud houses, without running water or electricity – and with open sewers running downhill

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Alimentazione, consumi & ifi ti& rifiuti

Nel campo dell’alimentazione, le p ,emissioni di CO2 dipendono da ciò che compriamo e dalla provenienza di tali prodotti.

« energetivoro » il nostro stile di vita. ..

… Un barattolo di yogurt alla fragola i suoi ingredienti e il suo contenitore in vetro totalizzavano almeno 3500 Km di trasporto prima di arrivare sulla tavola d l tdel consumatore

(Fonte. Istituto Wuppertal)

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DEFINIZIONEDEFINIZIONE

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) o, in inglese, GDP (Gross( ) , g , (Domestic Product) rappresenta il valore complessivo dei beni e servizi finali prodotti all'interno di un paese in un certo intervallo di tempo, generalmente l’anno). Il PIL può essere anche definito come il valore della ricchezza o del benessere di un paesedel benessere di un paese

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ISEW (Index of Sustainable Economic Welfare) o GPI (GenuineISEW (Index of Sustainable Economic Welfare) o GPI (Genuine Progress Indicator).

L’ISEW apporta al calcolo del PIL alcune correzioni sottraendo:L ISEW apporta al calcolo del PIL alcune correzioni, sottraendo:- i costi sociali derivanti dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua- i danni ambientali di lungo termine

l t t d ll f i li l l t l’i t i- le spese sostenute dalle famiglie per la salute e l’istruzione- il deterioramento delle risorse naturali rinnovabili e l’esaurimento di quelle non rinnovabili.

Inoltre, viene aggiunto il valore del lavoro domestico svolto in famiglia e non contabilizzato.

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A partire dagli anni ’70 la crescita delA partire dagli anni 70, la crescita del benessere conseguente alla diffusione del modello di sviluppo occidentale si è interrotta e si sono prodotte nuove

à i h i h Il di ipovertà invece che ricchezza. Il divario tra crescita economica e benessere è evidente non solo nel Sud, con la crescita di povertà materiali estreme,crescita di povertà materiali estreme, ma anche nel Nord del mondo, con l’aumento di nuove forme di povertà (povertà da sviluppo).

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ENERGIAENERGIA

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questioni legate al modello energetico

limitatezza delle risorse

contesto geopolitico

Pianificazione urbana (urban sprawl)a ca o e u ba a (u ba sp a )

Architettura (megastruture)

Alterazioni climatiche

Inquinamento

….

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L’era dell’energia fossile e la sua crisiL’era dell’energia fossile e la sua crisiL era dell energia fossile e la sua crisiL era dell energia fossile e la sua crisi

limitatezza delle risorselimitatezza delle risorse

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The 'carbon canyons' of the city of London.

Each tower represents the annual carbon footprint (2009/10) of a public building.p p ( / ) p g

http://uk-energy-ratings.carbonvisuals.com/Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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A ' b di id i i f N Y k Cit 54 349 650 t hA year's carbon dioxide emissions from New York City: 54,349,650 one-tonne sphereAntonio Caperna, Sostenibilità ed

Ambieti Urbani

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Ambiente. Costi dell’inquinamento

Stima dei danni per effetto dell’inquinamento in Cinadell inquinamento in Cina5.8% del PIL, ovvero 100 miliardi/anno di $100 miliardi/anno di $

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Ambiente. Costi dell’inquinamento

Studio triennale sull’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla saluteStudio triennale sull inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute, condotto in 25 città in tutta Europa (Progetto Aphekom, coordinato dall’Istituto francese per la sorveglianza della salute pubblica

La riduzione della concentrazione di polveri (PM10 e PM 2,5) alle soglie di sicurezza raccomandate dall'OMS (rispettivamente 20 µg/m3 e 10 µg/m3)Permetterebbe un risparmio di 31,5 miliardi di euro

e salverebbe la vita a 19.000 persone(di cui 15 000 per malattie cardiovascolari)(di cui 15.000 per malattie cardiovascolari)

Se Roma si adeguasse ai limiti OMS si risparmierebbero 2,2 miliardi di euro all'anno

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Architettura ed urbanistica del XX secolo

FUTURAMA by GM

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L'organizzazione dello spazio urbano ha evidenti influssi sociali, politici, economici, sanitari, ecc.

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SVILUPPO SOSTENIBILE E SISTEMA ECONOMICO.SVILUPPO SOSTENIBILE E SISTEMA ECONOMICO.QUALI PROPOSTE?QUALI PROPOSTE?QUALI PROPOSTE?QUALI PROPOSTE?

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SISTEMA ECONOMICOSISTEMA ECONOMICO classicoclassico

La teoria ortodossa, non considerando il ruolo svolto dai sistemi biologici e sociali nel processo di produzione (e nel consumo) di beni non è in gradoproduzione (e nel consumo) di beni, non è in grado di cogliere le conseguenze di queste trasformazioni strutturali, e le relative conseguenze di lungo g gperiodo sul benessere economico e sociale.

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Nel 1972 Dennis MEADOWS

Donella MEADOWS eJorgen RANDERS

dell’MIT pubblicavano il librodell MIT pubblicavano il libro

LIMITS TO GROWTH

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L'approccio funzionalistasviluppo che continua ad essere governato dalle tradizionalisviluppo che continua ad essere governato dalle tradizionali leggi economiche di produzione e di consumo La tecnica é o sarà presto in grado di risolvere qualsiasi problemaLa tecnica é o sarà presto in grado di risolvere qualsiasi problema ambientale, di alimentazione e di salute.

La crisi ambientale si risolve

adottando il mercato come strumento autoregolatore (espansione dell'offerta e della domanda di beni e di qualità ambientali)

attraverso misure correttive (dispositivi per la riduzione delle emissioni inquinanti, procedure di VIA, piani di emergenza per le aree ad alto rischio ambientale tasse ecologiche principio del "chi inquina paga"rischio ambientale, tasse ecologiche, principio del chi inquina paga , ecc.

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Approccio Territorialistapp

sostenibilità dello sviluppo

mettere in primo piano la valorizzazione del patrimonio territoriale - nelle sue componenti ambientali, urbanistiche culturali e sociali come elementourbanistiche, culturali e sociali - come elemento fondamentale per la produzione durevole di ricchezza.

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Approccio Territorialista

attenzione alla scala locale

efficienza tecnologica non costituisce il fattore risolutivo

smaterializzazione dei prodotti,

risparmio energetico

sviluppo di nuove e più efficaci tecniche di smaltimento e di riciclo dei materiali

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Environmental Economics (Economia Ambientale)Environmental Economics (Economia Ambientale)

(i) all'inadeguatezza del mercato e della gestione di beni liberi;( ) g g(ii) contenere i livelli di inquinamento i;(iii) pianificare l'evoluzione tecnologica per favorire l'efficienza;(iv) Salvaguardia della capacità rigenerativa;(iv) Salvaguardia della capacità rigenerativa;(v) capacità di sopportazione del capitale naturale: (vi) approccio precauzionale

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Environmental Economics(Economia Ambientale)(Economia Ambientale)

da questo approccio metodologico è t it l t t F tt 4scaturita la proposta nota come Fattore 4,

ovvero

orientare in modo innovativo il progresso tecnico, attraverso una rivoluzione dell'efficienza In tal modo si è dimostrano come sia possibile quadruplicare concretamente la produttività delle risorse (da cui Fattoreproduttività delle risorse (da cui Fattore 4) raddoppiando il benessere e dimezzando contestualmente il prelievo di risorse naturaliprelievo di risorse naturali.

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D itDecrescita

Georgescu-Roegen,

1) Teoria della produzione e prima legge della termodinamica

Q = A f (K, L, R)

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Decrescita e SostenibilitàDecrescita e Sostenibilità

La teoria della decrescita sostenibile si pone come mezzo l i di lità di it i li t d h ilper la ricerca di una qualità di vita migliore, sostenendo che il

PIL consente solo una misura parziale della ricchezza e che se si intende ristabilire tutta la varietà della ricchezzase si intende ristabilire tutta la varietà della ricchezza possibile allora è urgente smettere di utilizzare il PIL come unica bussola.

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Decrescita e SostenibilitàQuello alla decrescita è innanzitutto un appello Come tale ha il merito diQuello alla decrescita è innanzitutto un appello. Come tale ha il merito di esprimere l’urgenza di una inversione di rotta rispetto al paradigma dominante della crescita. Poiché - come abbiamo visto - crescita e sviluppo sono inscindibilmente connessi l’invito alla decrescita indica al tempo stesso unainscindibilmente connessi, l invito alla decrescita indica al tempo stesso una prospettiva alternativa rispetto ai diversi modelli di sviluppo realmente esistenti, comunque aggettivati (sostenibile, durevole, alternativo ecc.)

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Decrescita e SostenibilitàDecrescita e Sostenibilità

sostenibilità sociale

Assetti politici

culturale/valoriale culturale/valoriale

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Filosofia del peer to peer come nuovo modello socio-economicosocio-economico

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“peer-to-peer” (P2P) è un modello decentrato (o meglio, ( g ,distribuito) per connettere più computer da utilizzare per differenti generi di attivitàdifferenti generi di attività condivise

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modelli egalitari di produzione

di forme di cooperazione e intelligenza collettiva

modello di rapporti umani, di tipo “dinamico relazionale”,

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Basi politiche del concetto Basi politiche del concetto di sviluppo sostenibiledi sviluppo sostenibiledi sviluppo sostenibiledi sviluppo sostenibile

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Rapporto attività antropiche e ambientali basato su un Rapporto attività antropiche e ambientali basato su un principio di sfruttamento: l’uomo trae dalla terra le principio di sfruttamento: l’uomo trae dalla terra le principio di sfruttamento: l uomo trae dalla terra le principio di sfruttamento: l uomo trae dalla terra le risorse di cui necessita rilasciando in cambio elementi risorse di cui necessita rilasciando in cambio elementi di alterazione ambientale.di alterazione ambientale.

Pressione antropica per molti secoli attenuata e Pressione antropica per molti secoli attenuata e assorbita dalla capacità di rigenerazione del pianeta.assorbita dalla capacità di rigenerazione del pianeta.

Anni più recenti: la pressione antropica ha alterato lo Anni più recenti: la pressione antropica ha alterato lo Anni più recenti: la pressione antropica ha alterato lo Anni più recenti: la pressione antropica ha alterato lo stato ambientale in modo pressoché irreversibile.stato ambientale in modo pressoché irreversibile.

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Discorso inaugurale al Congresso del nuovo Presidente TrumanDiscorso inaugurale al Congresso del nuovo Presidente Truman

I popoli della terra devono far convergere le loro aspirazioni ed azioni I popoli della terra devono far convergere le loro aspirazioni ed azioni verso un unico scopo: “verso un unico scopo: “lo sviluppolo sviluppo”.”.Le nazioni vengono suddivise in ritardatarie (le aree sottosviluppate, il Sud Le nazioni vengono suddivise in ritardatarie (le aree sottosviluppate, il Sud g ( pp ,g ( pp ,del mondo, il terzo mondo, …) e in fuoriclasse (il Nord, l’Occidente con del mondo, il terzo mondo, …) e in fuoriclasse (il Nord, l’Occidente con capofila gli Stati Uniti). capofila gli Stati Uniti). Compito di quest’ultime: elaborare dei programmi di aiuto tecnico edCompito di quest’ultime: elaborare dei programmi di aiuto tecnico edCompito di quest ultime: elaborare dei programmi di aiuto tecnico ed Compito di quest ultime: elaborare dei programmi di aiuto tecnico ed industriale per industriale per “eliminare le sofferenze di questi popoli ed aumentarne “eliminare le sofferenze di questi popoli ed aumentarne lo standard di vita”. lo standard di vita”.

L t t i ? “ l d i è t lLa strategia? “accrescere la produzione, è questa la chiave del benessere e della pace”

W. Sachs (a cura di), Dizionario dello sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998..W. Sachs (a cura di), Dizionario dello sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998..

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1972 Stoccolma 1972 Stoccolma -- Svezia Conferenza delle Nazioni Unite Svezia Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente Umanosull'Ambiente Umano

Dichiarazione recante recante 26 principi26 principi su diritti e responsabilità su diritti e responsabilità dell'uomo in relazione all'ambiente, tra cui: dell'uomo in relazione all'ambiente, tra cui:

l lib tà l' li la libertà, l'uguaglianza il diritto ad adeguate condizioni di vita le risorse naturali devono essere protette, preservate,

opportunamente razionalizzate per il beneficio delle opportunamente razionalizzate per il beneficio delle generazioni future

la conservazione della natura deve avere un ruolo importante all'interno dei processi legislativi ed economici degli Stati

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Negli anni '80 si fa strada l'esigenza di Negli anni '80 si fa strada l'esigenza di Negli anni '80 si fa strada l'esigenza di Negli anni '80 si fa strada l'esigenza di conciliare crescita economica ed equa conciliare crescita economica ed equa distribuzione delle risorse in un nuovo distribuzione delle risorse in un nuovo distribuzione delle risorse in un nuovo distribuzione delle risorse in un nuovo modello di sviluppo. modello di sviluppo.

concetto di concetto di sostenibilità dello sviluppo: un : un ppinsieme di valori che interessa tutti i campi insieme di valori che interessa tutti i campi dell'attività umana, in modo trasversale e in dell'attività umana, in modo trasversale e in na p ospetti a di l ngo te minena p ospetti a di l ngo te mineuna prospettiva di lungo termine.una prospettiva di lungo termine.

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1980 (World Conservation Strategy) 1980 (World Conservation Strategy) 1980, (World Conservation Strategy) 1980, (World Conservation Strategy) Lo sviluppo sostenibile come Lo sviluppo sostenibile come

""mantenimento dei processi ecologici mantenimento dei processi ecologici i li l d i di li ti i li l d i di li ti essenziali per la produzione di alimenti,… essenziali per la produzione di alimenti,…

salvaguardia della diversità genetica nel salvaguardia della diversità genetica nel mondo animale e vegetale mondo animale e vegetale mondo animale e vegetale,.. mondo animale e vegetale,.. sviluppo degli ecosistemsviluppo degli ecosistemii""

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World Conservation Strategy (1980)

Sviluppo: uso delle risorse umane, finanziarie, viventi e non,volto a soddisfare i bisogni umani e a migliorare la qualitàvolto a soddisfare i bisogni umani e a migliorare la qualitàdella vita

C i ti d ll bi f l fi diConservazione: gestione della biosfera al fine di:• Produrre benefici maggiormente sostenibili per legenera ioni presentigenerazioni presenti• Mantenere il suo potenziale per soddisfare i bisogni e leaspirazioni delle generazioni futureaspirazioni delle generazioni future

Conciliare Sviluppo e ambiente Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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1987 - Our Common Future (Rapporto Bruntland)

lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo sostenibile è un processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento un processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento p qp q

delle risorse, l’andamento degli investimenti, delle risorse, l’andamento degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i

mutamenti istituzionali sono in reciproca armonia e mutamenti istituzionali sono in reciproca armonia e mutamenti istituzionali sono in reciproca armonia e mutamenti istituzionali sono in reciproca armonia e incrementano il potenziale attuale e futuro di incrementano il potenziale attuale e futuro di

soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umanesoddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane(W E C D 1988)(W E C D 1988)(W.E.C.D., 1988)(W.E.C.D., 1988)

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Our Common FutureOur Common Future

Legame tra povertà e ambiente: Legame tra povertà e ambiente: Legame tra povertà e ambiente: Legame tra povertà e ambiente: povertà = causa e effetto dei problemi ambientalipovertà = causa e effetto dei problemi ambientali

ostacoliostacoli alloallo svilupposviluppo sostenibilesostenibile:: dipendenzadipendenza daidai combustibilicombustibili fossilifossili esplosioneesplosione demograficademografica deidei paesipaesi deldel TerzoTerzo

MondoMondo i d ti d t i tit i li tit i l inadeguatezzainadeguatezza istituzionaleistituzionale

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I parte: preoccupazioni comuni "La sostenibilità richiede una

considerazione dei bisogni e del benessere umani tale da comprendere variabili non economiche come l'istruzione e la salute, ,valide di per sé, l'acqua e l'aria pulite e la protezione delle bellezze naturali…"protezione delle bellezze naturali…

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II parte: sfide collettiveII parte: sfide collettive "… Nella pianificazione e nei processi

decisionali di governi e industrie devono esseredecisionali di governi e industrie devono essere inserite considerazioni relative a risorse e ambiente, in modo da permettere una continua riduzione della parte che energie e risorse hanno nella crescita, incrementando l'efficienza nell'uso delle seconde incoraggiandone la riduzione e ildelle seconde, incoraggiandone la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti …"

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III parte: sforzi comuniIII parte: sforzi comuni "… La protezione ambientale e lo sviluppo

sostenibile devono diventare parte integrantesostenibile devono diventare parte integrante dei mandati di tutti gli enti governativi, organizzazioni internazionali e grandi istituzioni del settore privato; a essi va attribuita la responsabilità di garantire che le loro politiche, programmi e bilanci favoriscano e sostenganoprogrammi e bilanci favoriscano e sostengano attività economicamente ed ecologicamente accettabili a breve e a lungo termine …g

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Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (1992 Rio de Janeiro)Sviluppo (1992 Rio de Janeiro)

“lo sviluppo sostenibile come lo sviluppo sostenibile come miglioramento di qualità della

i d l i à divita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi…”

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Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo1992 , Rio de Janeiro

La Dichiarazione di Rio su Ambiente e Sviluppo conservare, tutelare e ripristinare la salute e l'integrità

dell'ecosistema terrestredell'ecosistema terrestre partecipazione di tutti i cittadini Gli Stati faciliteranno la disponibilità delle informazioni Gli Stati dovranno cooperare per promuovere un sistema

economico internazionale aperto e favorevole, idoneo a generare una crescita economica e uno sviluppo sostenibile in tutti i Paesi, a consentire una lotta più efficace ai problemi del degrado a consentire una lotta più efficace ai problemi del degrado ambientale.

La lotta ai problemi ecologici dovrà essere basata su un consenso internazionale

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Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (1992 Rio de Janeiro)

La Convenzione quadro sui cambiamenti climatici cui qseguirà la Convenzione sulla Desertificazione -pone obblighi di carattere generale miranti a contenere e stabilizzare la produzione di gas che p gcontribuiscono all'effetto serra

La Convenzione quadro sulla biodiversità con La Convenzione quadro sulla biodiversità, con l'obiettivo di tutelare le specie nei loro habitat naturali e riabilitare quelle in via di estinzione

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Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (1992 Rio de Janeiro)

L'Agenda 21: il Programma d'Azione per il XXI secolo, pone lo sviluppo sostenibile come una prospettiva pone lo sviluppo sostenibile come una prospettiva da perseguire per tutti i popoli del mondo

La Dichiarazione dei principi per la gestione La Dichiarazione dei principi per la gestione sostenibile delle foreste sancisce il diritto degli Stati di utilizzare le foreste secondo le proprie necessità, senza ledere i principi di conservazione , p pe sviluppo delle stesse

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1997 - Conferenza Mondiale: cambiamento climatico e varo Protocollo di Kyoto (ONU)

Obiettivi:

Riduzione complessiva del 5,2% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 (anno di riferimento) da attuarsi entro il 2012

Nella ripartizione degli impegni la riduzione è così suddivisa:

Europa: 8% (e in ambito europeo) Italia: 6,5%

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1997 - Conferenza Mondiale: cambiamento climatico e varo Protocollo di Kyoto (ONU)

Strumenti e meccanismi flessibili Attuazione congiunta degli impegni fra Attuazione congiunta degli impegni fra paesi industrializzatipaesi industrializzati

Compravendita di quote di emissioni di gas serra fraCompravendita di quote di emissioni di gas serra fra paesipaesi Compravendita di quote di emissioni di gas serra fra Compravendita di quote di emissioni di gas serra fra paesi paesi industrializzatiindustrializzati

Acquisizione da parte dei Acquisizione da parte dei paesi industrializzatipaesi industrializzati di crediti alle di crediti alle q pq p ppemissioni attraverso aiuti allo sviluppo sostenibile nei emissioni attraverso aiuti allo sviluppo sostenibile nei paesi in paesi in via di sviluppovia di sviluppo

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AGENDA XXIAGENDA XXI

Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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AGENDA XXIAGENDA XXIAGENDA XXIAGENDA XXI

Cos’è ?Cos’è ? è il Piano di Azione dell'ONU per lo è il Piano di Azione dell'ONU per lo è il Piano di Azione dell ONU per lo è il Piano di Azione dell ONU per lo

sviluppo sostenibile per il XXI secolo sviluppo sostenibile per il XXI secolo definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e

A bi di Ri d J i l 1992 A bi di Ri d J i l 1992 Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992 e Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritto da 180 Governisottoscritto da 180 Governi

Nessun obbligo giuridico solo una Nessun obbligo giuridico solo una dichiarazione di intenti

Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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AGIRE LOCALMENTE AGIRE LOCALMENTE AGIRE LOCALMENTE AGIRE LOCALMENTE PENSARE GLOBALMENTEPENSARE GLOBALMENTE

Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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Perché?Perché?

le le radiciradici di molti dei di molti dei problemiproblemi indicati dal documento di indicati dal documento di Rio sono “Rio sono “localilocali””

le le soluzionisoluzioni a tali problemi sono “a tali problemi sono “risposte a livello risposte a livello localelocale” (” (pensa globalmente, agisci localmentepensa globalmente, agisci localmente))

Come?Come?

introduce un modo “nuovo” introduce un modo “nuovo” intersettorialeintersettoriale di affrontare di affrontare i problemi (i problemi (relazioni tra ambiente, economia e relazioni tra ambiente, economia e

i tài tà))societàsocietà))

consente di analizzare i problemi trovando idee, soluzioni, consente di analizzare i problemi trovando idee, soluzioni, in modo partecipato e condivisoin modo partecipato e condivisoin modo partecipato e condivisoin modo partecipato e condiviso

richiede la richiede la responsabilità e il contributo di ogni responsabilità e il contributo di ogni attore attore alla realizzazione delle azionialla realizzazione delle azioniattore attore alla realizzazione delle azionialla realizzazione delle azioni

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Page 67: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

Il problema interessa in maniera più accentuata le aree urbane80 % dei cittadini europei vive nelle aree urbane

A b ff tt d

Problemi di salute e

peggioramentoAree urbane affette da rumore; cattiva qualità dell’aria;

peggioramento della

qualità della vita cattiva qualità dell aria; traffico intenso; scarsa manutenzione dell’ambiente

costruito; pessima gestione ambientale COSTI SOCIO-

ECONOMICIECONOMICIAntonio Caperna, Sostenibilità ed

Ambieti Urbani

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“CITTA’ SOSTENIBILE” la città è il luogo di maggiore consumo di risorse e la città è il luogo di maggiore consumo di risorse e g ggg gg

produzione di rifiutiproduzione di rifiuti

il confine tra città e nonil confine tra città e non--città non è più chiaramente città non è più chiaramente identificabileidentificabileidentificabileidentificabile

la città è il luogo dove vive la maggioranza della la città è il luogo dove vive la maggioranza della popolazione; la qualità della vita dipende dalla qualità popolazione; la qualità della vita dipende dalla qualità p p ; q p qp p ; q p qdello spazio urbanodello spazio urbano

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Autorità Locali

Come fattore determinante per conseguirne gli obiettiviobiettivi.

livello di governo più vicino ai cittadinilivello di governo più vicino ai cittadinicurano aspetti economici, sociali ed ambientalicoordinano i processi di pianificazionefissano le politiche e le regole locali

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I PRINCIPI ISPIRATORI

principio di equitàgiusta ripartizione degli oneri e benefici di ogni politica ed in ogni settore nel tempo e nello spazio

principio precauzionaleevitare gli esiti più gravi con misure preventive e condiviseevitare gli esiti più gravi con misure preventive e condiviseper la difesa dell’ecosistema

principio di sussidiarietàgarantire la cooperazione di tutte le strutture in favore della sopravvivenza sociale ed ecologica e della difesa deisopravvivenza sociale ed ecologica e della difesa dei diritti umani e della natura

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Il concetto di sostenibilità è definito attraverso quattro dimensioni

Sostenibilità economica, come capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento delle popolazioni.

Sostenibilità istituzionale, come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione e giustizia.

Sostenibilità sociale come capacità di garantire condizioni di Sostenibilità sociale, come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite (per classi e per genere).

Sostenibilità ambientale come capacità di mantenere Sostenibilità ambientale, come capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali.

(United Nation Department of Policy Coordination and Sustainable Development, UN DPSCD)

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PROCESSO PARTECIPATOIl processo di Agenda 21 deve essere incentrato sulla p gpartecipazione e il coinvolgimento della popolazione e sulla sua sensibilizzazione alle tematiche della sostenibilità.

GOVERNANCEovvero azione coordinata di attori di natura eterogenea; da… ovvero azione coordinata di attori di natura eterogenea; da

una prospettiva impositiva ad una partecipativa, flessibile ed aperta.p

VISIONE CONDIVISAC t i di i di i d ll ilCostruzione di uno scenario condiviso dello sviluppo sostenibile di una comunità

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Page 73: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

Agenda 21 Locale: come funziona?Agenda 21 Locale: come funziona?

L’A21L è un processo partecipato, per lo più promosso dalle amministrazioni p ppubbliche, che prevede il coinvolgimento attivo dei rappresentanti della comunità locale

I “portatori di interesse” costituiscono il Forum Ag21 Locale, al cui interno sonoForum Ag21 Locale, al cui interno sono presenti gruppi di lavoro tematici, per definire e condividere “la lista di cose da fare per lo sviluppo sostenibile a livello locale”.

I gruppi di lavoro sono coordinati da un facilitatore che favorisce e guida lafacilitatore che favorisce e guida la discussione in modo equilibrato, con il supporto di eventuali esperti e dati aggiornati.

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FORUM“Parlamento” nel quale si riuniscono i portatori di interesse (cittadini, enti, industrie, ecc.) per manifestare le loro posizioni e ( , , , ) p pintervenire sui temi della sostenibilità.

MIGLIORAMENTO CONTINUOLa struttura e l’organizzazione delle attività sono finalizzate al continuo miglioramento del processomiglioramento del processo.

APPROCCIO ORIZZONTALEAPPROCCIO ORIZZONTALEIl processo non deve rappresentare una attività in più ma deve essere integrato in tutte le altre attività gestite dall'ente locale.

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Agenda 21 e coinvolgimento della popolazione locale negli aspetti decisionali

Utilizzazione di tecniche per favorire la partecipazione:

Immaginare la comunità dove vorremmo abitare

tecniche di visioning

attengono analisi specifiche

visioning

focus groupattengono analisi specifiche su determinate problematiche

Per affrontare problemi comuni ad un’area

comitati di cittadini

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Agenda 21 e definizione di una strategia comune per la sostenibilità

Presentare una visione futura

• identificare i temi fondamentali

• definire gli obiettivi espliciti

f i ’i i id l ilvisione futura • fornire un’immagine guida per lo sviluppo della comunità

Definire un • progetti e iniziative

• cambiamenti nelle prioritàpiano d’azione

p

• cambiamenti nelle politiche legislative

Definire un sistema per la realizzazione

• come le azioni dovranno essere realizzate

• come le attività e risultati saranno misurati e l t tirealizzazione valutati

• come la strategia sarà rivista e aggiornataAntonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

Page 77: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

Le quattro fasi proposte dall'ONU per lo svolgimento del processo di A21L

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Page 78: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

MISURARE LO SVILUPPO URBANO MISURARE LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE (?)SOSTENIBILE (?)SOSTENIBILE (?)SOSTENIBILE (?)

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Page 79: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

PARADIGMA CULTURALE

ECONOMIA, SOCIETA’, CITTA’

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atteggiamento riduzionista:

gli elementi che formano il Mondo gli elementi che formano il Mondo si muovono in uno spazio e in untempo assoluti

i fenomeni fisici si riconducono al moto di particelle elementari e materiali causato dalla loro attrazione reciprocaattrazione reciproca

visione meccanicistica della natura

determinismo, atteggiamento che tende a interpretare ogni fenomeno come la manifestazione fenomeno come la manifestazione di una semplice catena di causa/effetto

Conoscenza frammentariaAntonio Caperna, Sostenibilità ed

Ambieti Urbani

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INDICATORI DI SOSTENIBILITA’

Il loro scopo è quello di fornire una misura della Il loro scopo è quello di fornire una misura della distanza esistente nell'uso dell'ambiente fra la situazione effettiva e quella considerata come "sostenibile".

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Page 82: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

Metodologie e strumenti per la Metodologie e strumenti per la sostenibilità urbana

Indicatoriindici ambientali e di sostenibilitàindici ambientali e di sostenibilità

Impronta ecologicaImpronta ecologica

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INDICATORI DI SOSTENIBILITA’… dalla Carta di Aalborg:

“Strumenti amministrativi e di gestione urbana per l’attuazione di un modello sostenibile”modello sostenibile

“Le città sono coscienti di dover basare le proprie attività decisionali e di controllo, in particolare per quanto riguarda i sistemi di monitoraggio ambientale,controllo, in particolare per quanto riguarda i sistemi di monitoraggio ambientale, di valutazione degli impatti, nonché quelli relativi alla contabilità, al bilancio, allarevisione e all’informazione, su diversi tipi di indicatori, compresi quelli relativi alla qualità dell’ambiente urbano, ai diversi flussi urbani, ai modelli urbani, e q , , ,ancor più importante, su indicatori di sostenibilità urbana”

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INDICATORI DI SOSTENIBILITA’

Gran parte della difficoltà risiede nella determinazione delle soglie di sostenibilità di lungo periodo, che dipendono strettamente dalla interpretazione del concetto di sostenibilità.

Nel caso in cui si abbia a che fare con un indicatore sullo stato dell'ambiente, perNel caso in cui si abbia a che fare con un indicatore sullo stato dell ambiente, per esempio la concentrazione di un inquinante in un certo media ambientale, l'indicatore di sostenibilità si ottiene generalmente rapportando quel valore (o comunque confrontandolo) con quello definito sostenibile. q ) q

Il concetto di "sostenibilità" è stato (ed è) largamente dibattuto nella letteratura economica ed ecologica, ma non possiamo dire di poter definire un criterio semplice da poter applicare ad ogni singolo indicatore per identificarne lasemplice da poter applicare ad ogni singolo indicatore per identificarne la rispettiva soglia di sostenibilità.

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INDICATORI - Definizioni

Un indicatore è “un segnale” che consente di interpretare un fenomeno complesso, in cui sono presenti molte variabili

Un indicatore è una misura di qualcosa che permette di capire, in maniera più o meno precisa e in relazione ad un certo obiettivo, "a che punto si è” o "quanto si è distanti"a che punto si è o quanto si è distanti

Indicatori vengono utilizzati in molti campi, in particolare in g p , pquello economico, medico e ambientale

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INDICATORI - Funzioni

Gli indicatori ambientali sono strumenti per:

rappresentare in modo semplice problemi complessi aiutare a comprendere le correlazioni tra i diversi fenomeni

locali e tra i problemi locali e quelli globalilocali e tra i problemi locali e quelli globali identificare in modo sistematico i cambiamenti, le tendenze, i

problemi prioritari, i rischi ambientali permettere la comparazione tra le diverse comunità locali permettere la comparazione tra le diverse comunità locali, fornendo punti di riferimento per comprendere meglio la propria situazione e sollecitando una competizione virtuosa tra le diverse comunità localicomunità locali

supportare i processi decisionali locali da parte dei soggetti pubblici e privati

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INDICATORI - Funzioni

promuovere l’innovazione e l’integrazione delle considerazioni ambientali nelle politiche locali

aiutare ad anticipare i problemi e a promuovere l’adozione di aiutare ad anticipare i problemi e a promuovere l adozione di strategie di lungo periodo

fare un bilancio (e monitorare l’efficacia) delle azioni adottate facilitare la partecipazione locale definendo un quadro di facilitare la partecipazione locale, definendo un quadro di

riferimento per obiettivi e politiche condivisibili aumentare le possibilità di collaborazione tra le comunità locali, e

tra loro e i livelli superiori di governo (regionali nazionali europei)tra loro e i livelli superiori di governo (regionali, nazionali, europei)

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INDICATORI - Caratteristiche (OCSE/OECD *)

1. Rilevanza

rappresentativo delle condizioni ambientali, della pressione sull'ambiente, della risposta sociale

li f il d i t t di id i l semplice, facile da interpretare e capace di evidenziare le tendenze nel corso del tempo sensibile alle modifiche dell'ambiente e delle attività umane interrelate

fornire una base per comparazioni a livello internazionale fornire una base per comparazioni a livello internazionale utilizzabile sia a livello nazionale sia nelle issues ambientali regionali di significato nazionale

associato ad una soglia o ad un valore di riferimento per associato ad una soglia o ad un valore di riferimento per consentire all'utente una rapida valutazione del livello individuato

•www oecd org•www.oecd.org• Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico• Organisation for Economic Co-operation and DevelopmentAntonio Caperna, Sostenibilità ed

Ambieti Urbani

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INDICATORI - Caratteristiche (OCSE/OECD)

2. Consistenza ben definito teoricamente in termini tecnici e scientifici basato su standard internazionali e godere di consenso e validazione

in ambito internazionale predisposto ad essere interfacciato con modelli economici e

previsionali, e con sistemi informativi geografici

3 Mi bilità 3. MisurabilitàI dati necessari alla costruzione dell'indicatore devono essere:

disponibili, ovvero reperibili con un ragionevole rapporto costi/beneficicosti/benefici

adeguatamente documentati e di qualità verificabile aggiornati ad intervalli regolari in accordo con le procedure di

validazionevalidazione

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INDICATORI - tipologia

1 - Indicatori abiotici (fisici e chimici)F i i f i i ll t t l d ll’ bi t i Forniscono informazioni sullo stato generale dell’ambiente in esame, ma permettono anche di definire le cause dell’eventuale alterazione

2 - Indicatori biologici (o bioindicatori)Sono di solito organismi sensibili all’inquinamento, dalla cui presenza/ assenza si deducono informazioni generali sulla qualità p / g qdell’ambiente e sui fenomeni di inquinamento in atto

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INDICATORI - Modello DPSIR

il modello DPSIR introduce una articolata rappresentazione del sistema di l i i h i t f tti ità t t d ll’ bi tdi relazioni che intercorrono fra attività umane e stato dell’ambiente:

Le Driving force (Determinanti) rappresentano le attività umane che originano a loro volta i fattori di pressioneo g a o a o o o a a o d p o

I fattori di pressione, interagendo con le risorse naturali ed ambientali, determinano l’insorgenza di impatti

Le politiche di risposta, muovendo dalla considerazione degli impatti, tendono a governare l’andamento nel tempo dei fattori di pressione, avendo quale riferimento ed obiettivo la qualità p q qdell’ambiente

stato (S) o descrittiviinformazioni relative allo stato dell’ambiente e quindi alla sua qualità o informazioni relative allo stato dell ambiente e quindi alla sua qualità o deterioramento (sono espressi in unità fisiche o monetarie).

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Page 92: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

DeterminantiRisposte

RisposteleggiRisposte

Cause generatriciprimarie• agricoltura

• leggi• piani• prescrizioni• ecc.g

• industria• trasporti• ecc.

PressioniImpatti

Impatto

StatoPressioni• emissioni atmosferiche• produzione rifiuti• scarichi industriali

p• sulla salute• sugli ecosistemi• danni economici• ecc.

Stato e tendenze• qualità dell’aria• qualità delle acque

• scarichi industriali• ecc.

q q• qualità dei suoli• biodiversità• ecc.

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CARRYING CAPACITY

La capacità di carico è un concetto sviluppato per consentire di stabilire quale sia il numero massimo di individui di una popolazione animale o vegetale che può essere sopportato da popolazione animale o vegetale che può essere sopportato da un ecosistema a tempo indefinito, senza ridurre la produttività dell'ecosistema stesso

La capacità di carico si esprime come numero di individui per unità di superficie (in genere: Ha o Km2) e varia a seconda di come la specie in questione usa la capacità dell'ecosistema, ad

i d ib bi i ifi ti d tti esempio per produrre cibo, assorbire i rifiuti prodotti, ...

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Page 94: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

CARRYING CAPACITY

Il punto centrale dell'economia ecologica è quello di determinare l tt li l i i li i t i i i bi fi i i i se le attuali popolazioni, gli ecosistemi e i processi biofisici a essi

relativi (i capitali naturali critici capaci di autoprodursi), nonché la capacità di assimilazione degli scarti e dei rifiuti da parte dell'ecosfera siano in grado di sostenere il peso prevedibile dell ecosfera, siano in grado di sostenere il peso prevedibile dell'economia umana nei tempi a venire secolo e possano congiuntamente mantenere intatte le funzioni vitali dell'ecosfera

L'economia globale fa sì che nessuna regione sia più isolabile: tutti hanno accesso alle risorse di tutti

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IMPRONTA ECOLOGICA

L' li i d ll'IMPRONTA L'analisi dell'IMPRONTA ECOLOGICA supera alcune delle difficoltà del concetto tradizionale di carrying capacityinvertendo i termini del problema

L'impronta ecologica parte dal presupposto che ogni categoria di consumo di energia e di materia e ogni categoria di consumo di energia e di materia e ogni emissione di scarti ha bisogno della capacità produttiva o di assorbimento di una determinata superficie di terra o di acquaacqua

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IMPRONTA ECOLOGICA

In breve il modello dell'improntaIn breve, il modello dell impronta ecologica misura la superficie di territorio richiesta da ogni personag p(o popolazione), anziché la popolazione possibile per ogni unità di territorio

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Page 97: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

L'impronta ecologica così calcolata può essere messa a confronto con l'area su cui vive la popolazione e mostrare di quanto è stata superata la carryingp p q p y gcapacity locale e, quindi, la dipendenza di quella popolazione dal commercio

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IMPRONTA ECOLOGICA

Nazione IE annoItalia 4 2 1997Italia 4,2 1997Olanda 4,7 1997Belgio 5,3 1997Finlandia 3,3 1995 Città IE annoUSA 10,3 1997Canada 7,7 1997India 0,8 1997

Ancona 4,6 1999Modena 5,0 1996Legnago 3,1 1998Orvieto 2 9 1998Orvieto 2,9 1998Isernia 3,0 1998Den Haag 4,9 1995Helsinki 3,5 1999

Remitti P., Cagnoli P., Favero V., Comune di Ancona - Rapporto sullo stato dell’ambiente 2000 - BET Bilancio Ecologico Territoriale - Ancona ecological footprint

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IMPRONTA ECOLOGICA

Il consumo di un kg di pane comporta un’impronta ecologica di circa 9,7 m2

Il di k di b i t i t di 140 2 Il consumo di un kg di carne bovina comporta una impronta di 140 m2

I vegetali, il cui ciclo di produzione e consumo è più breve, comportano un’impronta di 2,6 m2

Il consumo di un uovo comporta un’impronta di circa 12 m2

Un bicchiere di latte corrisponde a 2,3 m2

Il t t i id ll’i t l i i d l di b tibil Il trasporto incide sull’impronta ecologica per via del consumo di combustibile e dell’energia impiegata per la realizzazione dei veicoliAd esempio, si consideri che l’impronta di una persona che percorre 5 Km due volte al giorno per ogni giorno lavorativo, è pari a 122 m2 se usa la bicicletta, 303 g p g g pm2 se usa l’autobus, 1.530 m2 se usa l’automobile

Le case creano una impronta ecologica a causa dell’occupazione diretta del suolo e del consumo di energia e materiali per realizzarle e mantenerle

2 2Si stima che una casa monopiano di 150 m2 crei un’impronta di ≈ 1.700 m2

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Page 100: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

IMPRONTA ECOLOGICAIMPRONTA ECOLOGICA

Mobili, apparecchiature, vestiario, calzature e altri beni di consumo, pp , ,partecipano in modo significativo alla formazione dell’impronta ecologica

Considerando solo la voce ‘abbigliamento e calzature’ Considerando solo la voce abbigliamento e calzature--> si stima che, per ogni 100 € spesi, si crei una impronta di ≈ 77 m2

Fare una telefonata, stipulare un’assicurazione ed altre utilizzazioni di servizi pubblici o privati sono attività che comportano consumi di servizi pubblici o privati sono attività che comportano consumi di energia e materiali e, di conseguenza, la partecipazione alla formazione dell’impronta ecologica--> si stima che per ogni 100 € in servizi telefonici comporti > si stima che per ogni 100 € in servizi telefonici comporti un’impronta di ≈ 50 m2

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Page 101: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

CONCLUSIONICONCLUSIONI

QUALITA’ AMBIENTALE

Politiche ambientali

QUALITA’ AMBIENTALE

ambientaliQUALITA’

ISTITUZIONALE

Politiche i h

EFFICIENZA ECONOMICA

economichePolitiche sociali

QUALITA’ SOCIALEQUALITA SOCIALE

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Page 102: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

LA COMPLESSITA’ DEL PROBLEMALA COMPLESSITA’ DEL PROBLEMA

Il problema di sviluppo sostenibile è complesso in quanto nasce Il problema di sviluppo sostenibile è complesso in quanto nasce da un problema globale e si pone come problema etico:da un problema globale e si pone come problema etico:“Lo sviluppo economico e demografico sta mettendo in crisi gli equilibri naturali fondamentali: vogliamo modificare i nostri comportamenti in modo da lasciare alle generazioni future una situazione almeno non peggiore della attuale sia per quanto riguarda la consistenza delle risorse che per quanto riguarda l’immissione di residui”l immissione di residui

Ri l il bl i it i t t di Ri l il bl i it i t t di Risolveremo il problema in seguito, intanto andiamo Risolveremo il problema in seguito, intanto andiamo avanti cosìavanti così

cambiamo comportamento. Ma come?cambiamo comportamento. Ma come?

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Page 103: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

CONCLUSIONICONCLUSIONI

lo lo svilupposviluppo sostenibile deve avvenire sostenibile deve avvenire all’inte no della capacità di ca ico degli all’inte no della capacità di ca ico degli all’interno della capacità di carico degli all’interno della capacità di carico degli ecosistemiecosistemi, ovvero quanto le risorse di base , ovvero quanto le risorse di base possano sostenere e provvedere ai bisogni umani possano sostenere e provvedere ai bisogni umani p p gp p gsenza per questo essere esaurite senza per questo essere esaurite

Energia e città Antonio Caperna, Sostenibilità ed Ambieti Urbani

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

lo sviluppo sostenibile contiene in sé la contraddizione “lo sviluppo sostenibile contiene in sé la contraddizione “crescita economica - conservazione delle risorse naturali”, quindi la ”, quindi la N

E economica conservazione delle risorse naturali , quindi la , quindi la velocità del prelievo di risorse dall’ambiente naturale non deve velocità del prelievo di risorse dall’ambiente naturale non deve superare quella di rigenerazione delle stesse e la velocità nella superare quella di rigenerazione delle stesse e la velocità nella produzione di scarti non deve superare quella di smaltimento da produzione di scarti non deve superare quella di smaltimento da parte degli ecosistemi coinvoltiparte degli ecosistemi coinvoltiU

S S

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parte degli ecosistemi coinvoltiparte degli ecosistemi coinvolti

E D

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N I

E

O N

CL

U S

Fonte: WWF

C O

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Page 105: Sostenibilità  ed Ambienti Urbani,  Antonio Caperna

BIBLIOGRAFIA

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