Sopra la panca A - posturalmed.it · esercizi di potenziamento muscolare in con-dizioni di postura...

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A Abbiamo più volto ricordato come sia importante per il corri- dore avere un corretto assetto biomeccanico durante la corsa per sfruttare al meglio le proprie qualità fisiche, ottimizzando sia il risparmio energetico, sia il rendimento nelle competizio- ni. Ebbene, tutto ciò è raggiungibile solo con una postura che non crei dei limiti di funzionalità e non generi dei freni mu- scolari. La postura non è altro che l’atteggiamento dei singoli segmenti corporei e del corpo nel suo insieme; in pratica si può anche definire come il modo in cui la persona gestisce il proprio cor- po nella statica, nella dinamica e mentre respira. Si può dedur- re che lo star bene o, nel nostro caso specifico, la forma, sono legati alla postura; infatti, una cattiva postura genera una cat- tiva forma, mentre una corretta postura porta facilmente a una buona forma. Una postura alterata è una fonte di problemi che con il passare degli anni si evidenziano, fino a sfociare in pa- tologie vere e proprie, spesso molto dolorose. L’alterazione del- la postura può avere molte cause, in particolare possono esse- re: l’ipocinesi, i traumi, il lavoro, i problemi psicologici ma an- che l’ipercinesi (in altre parole il superlavoro), in pratica la po- stura sarà il risultato di ciò che una persona è o ciò che fa. Nel caso specifico del maratoneta, o semplicemente dal corri- dore amatoriale, egli trae vantaggi in termini di prestazioni dal costante e molto spesso massacrante allenamento, ma contem- poraneamente riceve scompensi a livello muscolare causati da carico di lavoro eccessivo o eseguito scorrettamente. Questi stress vengono assorbiti dalla colonna vertebrale, dal diafram- ma e da tutto l’apparato muscolare e tendineo. Con il passare del tempo, se non si interviene ad equilibrare in modo unifor- me la postura, basterà una piccola intrarotazione di un femore, l’anteposizione di una spalla, una piccolissima riduzione di mo- bilità della flessa estensione della caviglia, un diaframma bloc- cato che si fa sostituire nelle sue funzioni dai muscoli respira- tori accessori, per determinare una limitazione nella funziona- lità e, quindi, una consistente perdita di efficienza. Saper eliminare queste incongruenze, migliorare la postura, ri- dare corrette informazioni di carattere propriocettivo significa ridurre ed annullare i propri freni, le proprie tensioni muscola- ri, i blocchi articolari e respiratori e le cattive sinergie. Per af- frontare al meglio tutte queste problematiche il prof. Daniele Raggi (posturologo e chinesiologo milanese) ha elaborato una nuova forma di allungamento muscolare, denominato allun- gamento muscolare globale decompensato che rivoluziona certamente il concetto di allungamento. La differenza sostan- ziale tra il metodo di allungamento, o stretching classico, e quel- lo globale compensato, è che quest’ultimo, agisce globalmen- te sulle catene muscolari impedendo al corpo di creare dei “com- pensi” o limitandone comunque l’eventuale insorgenza. Per “compenso” si intende un meccanismo antalgico automatico che il corpo mette inevitabilmente in atto per sfuggire ad un tentativo di allungamento della struttura del muscolo (perché fastidiosa) e che si tradurrà, per l’effetto dell’interazione con altri muscoli organizzati in catene muscolari, in un accorcia- mento in un’altra parte del corpo. Le catene muscolari sono una successione di muscoli embricati tra loro come una serie di anelli reciprocamente concatenati, tanto da diffondere gli ef- fetti della singola variazione di stato di un anello su tutti quel- li facenti parte la stessa catena. Questo fattore viene enfatizza- to dal tessuto connettivo che ricopre tutti i muscoli facendoli sembrare un unico grande muscolo. Lo stretching globale decom- pensato è attuabile grazie all’u- tilizzo di Pancafit®, un attrezzo davvero rivoluzionario (vedi fo- to a fianco) capace di risolvere tutti i problemi legati alla postu- ra e all’allungamento muscola- re. Questo attrezzo è composto da due tavole imbottite di diver- sa lunghezza, sorrette da due strutture tubolari metalliche tra loro incernierate, in modo da costituire un sistema formato da due piani che possono presentare tra lo- ro un’ampia variazione nell’angolatura (da 0 a 180 gradi). Le strutture metal- liche che sorreggono le due tavole sono dotate di un sistema di scorrimento che permette la variazio- ne dell’angolatura, oltre il sicuro fissaggio al valore deside- rato, in modo da poter creare le giuste tensioni ai diversi gruppi muscolari. Sull’attrezzo ci si po- siziona appoggiando la schiena e la testa sulla tavola più corta, men- tre le gambe sulla tavola più lun- ga, affinché durante gli esercizi la schiena e l’osso sacro rimangano perfettamente aderenti ai piani d’appoggio, determinando così un perfetto allungamento di tutti i muscoli della colonna. Pancafit® è capace di riequilibrare la postura con semplicità e in tempi brevissimi; agisce sulle catene muscolari e non sui sin- goli muscoli, ridando libertà e benessere a tutto il corpo, per questo può essere usato da chiunque senza alcuna controindi- cazione o limiti di età. Tale metodo di allungamento utilizza tecniche respiratorie utili a sbloccare il diaframma. DI GABRIELE BARBARO CORSA ALLENAMENTO Sopra la panca... ... la gente campa meglio. E si allunga. Lo stretching globale decompensato è la novità per il corridore di lunga lena, ma anche per le persone che vogliano trova- re un beneficio fisico. Adatto a tutte le età. Qualche esempio pratico 161 Rubr.All. 1e1-2. 1e1-2 16-05-2007 17:39 Pagina 2

Transcript of Sopra la panca A - posturalmed.it · esercizi di potenziamento muscolare in con-dizioni di postura...

  • AAbbiamo più volto ricordato come sia importante per il corri-dore avere un corretto assetto biomeccanico durante la corsaper sfruttare al meglio le proprie qualità fisiche, ottimizzandosia il risparmio energetico, sia il rendimento nelle competizio-ni. Ebbene, tutto ciò è raggiungibile solo con una postura chenon crei dei limiti di funzionalità e non generi dei freni mu-scolari. La postura non è altro che l’atteggiamento dei singoli segmenticorporei e del corpo nel suo insieme; in pratica si può anchedefinire come il modo in cui la persona gestisce il proprio cor-po nella statica, nella dinamica e mentre respira. Si può dedur-re che lo star bene o, nel nostro caso specifico, la forma, sonolegati alla postura; infatti, una cattiva postura genera una cat-tiva forma, mentre una corretta postura porta facilmente a unabuona forma. Una postura alterata è una fonte di problemi checon il passare degli anni si evidenziano, fino a sfociare in pa-tologie vere e proprie, spesso molto dolorose. L’alterazione del-la postura può avere molte cause, in particolare possono esse-re: l’ipocinesi, i traumi, il lavoro, i problemi psicologici ma an-che l’ipercinesi (in altre parole il superlavoro), in pratica la po-stura sarà il risultato di ciò che una persona è o ciò che fa. Nel caso specifico del maratoneta, o semplicemente dal corri-dore amatoriale, egli trae vantaggi in termini di prestazioni dalcostante e molto spesso massacrante allenamento, ma contem-poraneamente riceve scompensi a livello muscolare causati dacarico di lavoro eccessivo o eseguito scorrettamente. Questistress vengono assorbiti dalla colonna vertebrale, dal diafram-ma e da tutto l’apparato muscolare e tendineo. Con il passaredel tempo, se non si interviene ad equilibrare in modo unifor-me la postura, basterà una piccola intrarotazione di un femore,l’anteposizione di una spalla, una piccolissima riduzione di mo-bilità della flessa estensione della caviglia, un diaframma bloc-cato che si fa sostituire nelle sue funzioni dai muscoli respira-tori accessori, per determinare una limitazione nella funziona-lità e, quindi, una consistente perdita di efficienza. Saper eliminare queste incongruenze, migliorare la postura, ri-dare corrette informazioni di carattere propriocettivo significaridurre ed annullare i propri freni, le proprie tensioni muscola-ri, i blocchi articolari e respiratori e le cattive sinergie. Per af-frontare al meglio tutte queste problematiche il prof. DanieleRaggi (posturologo e chinesiologo milanese) ha elaborato unanuova forma di allungamento muscolare, denominato allun-gamento muscolare globale decompensato che rivoluzionacertamente il concetto di allungamento. La differenza sostan-ziale tra il metodo di allungamento, o stretching classico, e quel-lo globale compensato, è che quest’ultimo, agisce globalmen-te sulle catene muscolari impedendo al corpo di creare dei “com-pensi” o limitandone comunque l’eventuale insorgenza. Per“compenso” si intende un meccanismo antalgico automaticoche il corpo mette inevitabilmente in atto per sfuggire ad untentativo di allungamento della struttura del muscolo (perché

    fastidiosa) e che si tradurrà, per l’effetto dell’interazione conaltri muscoli organizzati in catene muscolari, in un accorcia-mento in un’altra parte del corpo. Le catene muscolari sono unasuccessione di muscoli embricati tra loro come una serie dianelli reciprocamente concatenati, tanto da diffondere gli ef-fetti della singola variazione di stato di un anello su tutti quel-li facenti parte la stessa catena. Questo fattore viene enfatizza-to dal tessuto connettivo che ricopre tutti i muscoli facendolisembrare un unico grande muscolo.

    Lo stretching globale decom-pensato è attuabile grazie all’u-tilizzo di Pancafit®, un attrezzodavvero rivoluzionario (vedi fo-to a fianco) capace di risolveretutti i problemi legati alla postu-ra e all’allungamento muscola-re. Questo attrezzo è compostoda due tavole imbottite di diver-sa lunghezza, sorrette da duestrutture tubolari metalliche tra

    loro incernierate, in mododa costituire un sistemaformato da due piani chepossono presentare tra lo-ro un’ampia variazionenell’angolatura (da 0 a 180gradi). Le strutture metal-liche che sorreggono ledue tavole sono dotate diun sistema di scorrimentoche permette la variazio-ne dell’angolatura, oltre il

    sicuro fissaggio al valore deside-rato, in modo da poter creare legiuste tensioni ai diversi gruppimuscolari. Sull’attrezzo ci si po-siziona appoggiando la schiena ela testa sulla tavola più corta, men-tre le gambe sulla tavola più lun-ga, affinché durante gli esercizi laschiena e l’osso sacro rimanganoperfettamente aderenti ai pianid’appoggio, determinando così unperfetto allungamento di tutti i

    muscoli della colonna. Pancafit® è capace di riequilibrare la postura con semplicità ein tempi brevissimi; agisce sulle catene muscolari e non sui sin-goli muscoli, ridando libertà e benessere a tutto il corpo, perquesto può essere usato da chiunque senza alcuna controindi-cazione o limiti di età. Tale metodo di allungamento utilizzatecniche respiratorie utili a sbloccare il diaframma.

    DI GABRIELE BARBARO

    CORSA ■ ALLENAMENTO

    Sopra la panca...... la gente campa meglio. E si allunga. Lo stretching globale decompensato è la

    novità per il corridore di lunga lena, ma anche per le persone che vogliano trova-

    re un beneficio fisico. Adatto a tutte le età. Qualche esempio pratico

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    Usando lo stretching globale decompensato si ottiene un ri-sultato migliore rispetto allo stretching tradizionale perché:■ Riallunga i muscoli tesi o retratti attraverso un lavoro sim-metrico e globale. Riesce a rilassare ed allungare anche queimuscoli che non si è mai riusciti a coinvolgere. ■ Allentando le tensioni muscolari, le articolazioni sarannomeno bloccate, quindi più libere di muoversi senza problemi.■ Ogni esercizio fatto coinvolge inevitabilmente il diafram-ma, migliorando e sbloccando così la respirazione.■ Allentando la tensione di alcuni muscoli, anche la circola-zione venosa e quella linfatica ne trarranno benefici.

    Lo stretching globale decompensato è ormai utilizzato da cen-tri universitari, studi medici e fisioterapici, squadre di calcio diserie A e B, squadre di pallacanestro e di pallavolo, atleti fa-mosi di moltissime discipline, ma anche persone normali, per-ché porta dei benefici immediati a:■ tutti coloro che a causa di tensioni muscolari, stress etc. sof-

    frono di disturbi quali cervicalgie, lombagie, lombosciatalgie,sinoviti, nevriti, periartriti, dolenzie alle spalle, rigidità alle an-che, protrusioni, ernie discali etc;■ coloro che soffrono di problemi circolatori;■ ragazzi che hanno assunto atteggiamenti viziati trascorren-do molte ore curvi sui banchi di scuola o portando zaini pe-santi;■ atleti, o “corridori della domenica”, per ristabilire dolce-mente un equilibrio muscolare ;■ corridori di alto livello e atleti professionisti delle più sva-riate discipline, perché un giusto assetto del corpo significa ot-timizzare il funzionamento muscolare e quindi migliorare ilrendimento, sia in allenamento sia in gara, riducendo il rischiodegli infortuni;■ persone anziane che vogliono mantenersi attive senza affa-ticarsi. Giorno dopo giorno recupereranno maggiore scioltez-za sia nel camminare sia nel flettersi, con dolcezza e senza fa-tica.

    1 indicato per lo scarico e per allentare i freni degli arti inferiori. E' consigliabile iniziare con un'apertura 1:3 e proseguire gradualmente 1:4, 1:5, 1:6

    2 indicato per riequilibrare la muscolatura del dorso e degli arti inferiori

    3 indicato per lo stiramento dei glutei

    4 indicato per riequilibrare la muscolatura del dorso, degli arti inferiori e dei pettorali

    5 indicato per scaricare la zona dorso lombare

    6 indicato per le anche , gli adduttori e le ginocchia

    7 indicato per gli adduttori e le anche

    8 indicato per lo stiramento della zona lombare,dorsale,cervicale e gambe

    9 indicato per lo stiramento del quadricipite. Per il rilassamento si può usare Pancafit® sia in posizione 1:1 che in posizione 0:3/4. Pancafit® è un marchio registrato.

    Pancafit® e la corsaLa corsa, per la sua caratteristica di esse-re un movimento ciclico, incide notevol-mente su tutta la struttura muscolare e ten-dinea, modificando la postura dell’atleta ecreando alla fine delle zone con muscoliretratti che possono danneggiare il rendi-mento del corridore. Usare questa pancaregolarmente permette di ricreare una fun-zionalità e un’elasticità muscolare tali dapoter affrontare sia gli allenamenti sia lecompetizioni in condizioni ottimali. Gli esercizi più adatti ai corridori sono quel-li che permettono lo scarico e il riequilibriodella catena muscolare posteriore, in par-

    ticolare quelli che servono ad allentare ifreni tra i flessori e gli estensori della co-scia, i flessori e gli estensori del piede non-ché quelli per allentare la muscolatura deldorso. È molto utile salire sulla panca, siaprima, ma specialmente dopo gli allena-menti di durata e dopo le gare, per ridareai gruppi muscolari l’elasticità perduta odanneggiata dagli intensi carichi di lavoro.Sono sufficienti 10’/15’ ripetuti costante-mente durante la settimana per ottenereun recupero immediato sia fisico sia psi-cologico. Il fatto che questo attrezzo sia fa-cilmente trasportabile fa sì che possa es-sere usato indifferentemente a casa o sui

    campi d’allenamento. Grazie ai diversi ac-cessori, inoltre, si può trasformare in un co-modo strumento per eseguire moltissimiesercizi di potenziamento muscolare in con-dizioni di postura corretta. In queste pagine anche pubblichiamo del-le fotografie, con la descrizione degli eser-cizi più indicati per i corridori. Tali esercizisono caratterizzati dalla posizione delle duetavole e sono contraddistinti dal numerodei fori visibili in entrambi i lati: il primo nu-mero indica il “foro” (posizione) visibile del-lo schienale, mentre il secondo indica il fo-ro visibile dal lato delle gambe. Buona “pan-ca” a tutti!

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