Sophie Kinsella - Dov__ Finita Audrey

189

Transcript of Sophie Kinsella - Dov__ Finita Audrey

  • Il libro

    Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce pi di casa. Porta perennemente grandi occhiali scuri,e non certo per fare la diva, ma perch questo il suo modo per proteggersi dalle persone che lacircondano e sfuggire al rapporto con gli altri.

    A scuola le successo qualcosa di brutto che lha profondamente segnata, e ora Audrey in terapiaper rimettersi da attacchi dansia e panico che non le permettono di condurre una vita serena e averecontatti con il mondo esterno. Prigioniera nella propria casa, riesce a guardare negli occhi solo Felix, ilfratellino pi piccolo.

    Suo fratello Frank, invece, ha un anno pi di lei ed ossessionato dai videogames e con grandepreoccupazione della madre iperprotettiva e vagamente nevrotica non si stacca un attimo dalcomputer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania.

    Quando Audrey incontra Linus per la prima volta, nasce in lei qualcosa di diverso, e piano pianoriesce a trovare il modo di comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sar questa la scintilla cheaiuter non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata.

    Dov finita Audrey? un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride e ci sicommuove.

    Sophie Kinsella riesce ad alternare momenti di puro humour ad altri pi seri e teneri con grandissimasensibilit, raccontando il percorso verso la guarigione di una fantastica e coraggiosa ragazzina eparlando al cuore di tutti.

  • Lautrice

    Sophie Kinsella, prima di diventare una scrittrice di successo, era unagiornalista economica. Per Mondadori ha pubblicato I love shopping (2000),che diventato in breve tempo un bestseller sia in Italia che allestero, Ilove shopping a New York (2002), I love shopping in bianco (2002), Saitenere un segreto? (2003), I love shopping con mia sorella (2004), Laregina della casa (2005), I love shopping per il baby (2007), Ti ricordi dime? (2008), La ragazza fantasma (2009), I love mini shopping (2010),Ho il tuo numero (2011), Fermate gli sposi! (2013) e I love shopping aHollywood (2014).

    Vive a Londra con il marito e cinque figli.

  • Sophie Kinsella

    DOV FINITA AUDREY?Traduzione di Stefania Bertola

  • Dov finita Audrey?

    A tutti i miei figli che, ognuno a suo modo, hanno contribuito a ispirare questo libro.

  • Oddio, la mamma impazzita.Non mamma-pazza normale. Proprio pazza per davvero.Mamma-pazza normale: la mamma dice Proviamo tutti questa fantastica dieta senza

    glutine che ho trovato sul Daily Mail! e compra tre filoni di pane senza glutine. cosdisgustoso che ci viene da vomitare. La famiglia inizia a scioperare, la mammaseppellisce il suo sandwich in unaiuola e la settimana dopo niente pi dieta senzaglutine.

    Questa la mamma-pazza normale. Ma stavolta proprio pazza pazza. affacciata alla finestra della sua camera da letto, che d su Rosewood Close, la

    strada in cui viviamo. No, affacciata sembra troppo normale. La mamma non per nientenormale. Si sporge tantissimo, tutta agitata, con uno sguardo folle. Ha in mano ilcomputer di mio fratello Frank. Lo tiene in equilibrio precario sul davanzale. Da unmomento allaltro potrebbe precipitare e andare in mille pezzi. un computer che costa700 sterline.

    Se ne rende conto? 700 sterline. Non fa altro che ripeterci che noi ignoriamo il valoredei soldi. Dice sempre cose tipo Avete unidea di quanto ci vuole a guadagnare 10sterline? e Stareste pi attenti a spegnere la luce se foste voi a pagare la bolletta!.

    Be, e guadagnare 700 sterline e poi buttarle apposta gi dalla finestra, allora?Sotto di noi, sul prato, c Frank con la sua T-shirt di Big Bang Theory che si agita, si

    prende la testa fra le mani, farfuglia in preda al panico.Mamma. La sua voce stridula dal terrore. Mamma, il mio computer.Lo so benissimo che il tuo computer! strilla isterica la mamma. Cosa credi?Mamma, per favore, possiamo parlarne?Ho provato a parlarne! urla lei. Ho provato a prenderti con le buone, a discutere, a

    supplicarti, a ragionare, a darti dei soldi, le ho provate tutte, Frank, TUTTE!Ma il computer mi serve!Il computer non ti serve a niente! urla la mamma, con cos tanta furia che mi

    vengono i brividi.Mami sta per buttare il computer! dice Felix, arrivando di corsa e guardando in su

    con entusiasmo incredulo. Felix il nostro fratellino. Ha quattro anni. Accoglie la maggiorparte dei fatti della vita con entusiasmo incredulo. Sta passando un camion! Ketchup!Una patatina lunghissima! La mamma che butta un computer dalla finestra solo un altrodei miracoli quotidiani.

    S, e il computer si romper dice Frank rabbiosamente. E tu non potrai mai pigiocare a Star Wars, mai pi!

    Felix, sgomento, fa una smorfia e la mamma riparte con una nuova scarica di rabbia.

  • Frank! strilla. Non tormentare tuo fratello!I nostri dirimpettai, i signori McDuggans, escono di casa a guardare. Ollie, loro figlio,

    dodici anni, addirittura urla Nooo! quando vede quello che sta per fare la mamma.Signora Turner! Attraversa la strada di corsa, raggiunge Frank e guarda verso lalto

    con aria supplichevole.Ogni tanto Ollie gioca a Land of Conquerors online con Frank, se Frank ha voglia di

    essere gentile e non ha nessun altro con cui giocare. Adesso Ollie sembra ancora pisconvolto di lui.

    Per favore non distrugga il computer, signora Turner dice, tremante. C il back-updi tutti i commenti al gioco di Frank. Sono cos divertenti. Si volta verso Frank. Sonodivertentissimi.

    Grazie borbotta Frank.Tua mamma sembra proprio Ollie sbatte le palpebre, nervoso. Sembra una

    Divinit Guerriera di Settimo Livello.Cosa sarei? chiede la mamma. un complimento ribatte Frank, alzando gli occhi al cielo. Se giocassi, lo sapresti.

    Ottavo livello precisa a Ollie.Giusto. Ollie si corregge in fretta. Ottavo.Non siete neanche in grado di parlare correttamente! attacca la mamma. La vita

    reale non una serie di livelli!Mamma, per favore interviene Frank. Faccio tutto quello che vuoi. Carico la

    lavastoviglie. Telefono alla nonna tutte le sere. Andr a si guarda intorno, disperato.Andr a leggere per i sordi.

    Leggere per i sordi? Ma si rende conto di quello che dice?I sordi? La mamma esplode. I sordi? A me non interessa che tu vada a leggere per

    i sordi! Sei tu il maledetto sordo qui dentro! Non senti quando ti parlo, hai sempre quelledannate cuffie in

    Anne!Alzo gli occhi e vedo il pap buttarsi nella mischia, e vedo anche un paio di vicini uscire

    sulla porta di casa. diventato ufficialmente un Caso di Quartiere.Anne! la chiama di nuovo il pap.Lasciami sistemare questa cosa, Chris dice la mamma in tono di avvertimento, e

    vedo benissimo che il pap deglutisce. Mio padre alto, bello, un po tipo quelli che fannole pubblicit delle auto, e ha laria di quello che comanda, ma dentro non davvero unmaschio alfa.

    No, sembra brutto detto cos. Immagino che sotto molti aspetti sia alfa. Solo che lamamma ancora pi alfa. forte e prepotente e carina e prepotente.

    Ho detto prepotente due volte, vero?Bene. Tirate voi le conclusioni.Lo so che sei arrabbiata, tesoro cerca di blandirla il pap ma non una soluzione

    un po estrema?Estrema? lui che estremo! schiavo di questa roba, Chris!Non sono schiavo! strilla Frank.

  • Sto solo dicendoCosa? Finalmente la mamma si gira a guardare il pap. Cosa stai dicendo?Se lo butti l, finir sullauto. Il pap rabbrividisce. Non potresti spostarti un pochino

    a sinistra?Non me ne importa niente della macchina! Lo faccio per il suo bene! La mamma

    inclina ancora pi pericolosamente il computer sul davanzale e tutti tratteniamo il fiato,compresi i vicini.

    Per il mio bene? urla Frank rivolto alla mamma. Se tu mi volessi bene non midistruggeresti il computer!

    E se tu volessi bene a me, Frank, non ti alzeresti di nascosto alle due di notte pergiocare online con dei tizi in Corea!

    Ti alzi alle due di notte? chiede Ollie con gli occhi sbarrati.Allenamento. Frank alza le spalle. Mi allenavo ripete alla mamma con una certa

    enfasi. Tra poco c il torneo. Dici sempre che devo avere uno scopo nella vita! Be, celho!

    Giocare a Land of Conquerors non uno scopo! Oddio, oddio Sbatte ripetutamentela testa contro il computer. Dove ho sbagliato?

    Oh, Audrey dice allimprovviso Ollie, vedendomi. Come va?Mi ritraggo spaventata dalla mia postazione alla finestra di camera mia. Non volevo

    farmi vedere, e meno che mai da Ollie, che di sicuro ha una cottarella per me, anche seha due anni di meno e non mi arriva neanche al collo.

    Guardate, c la diva! fa lo spiritoso Rob, il pap di Ollie. Sono quattro settimane chemi chiama la diva, anche se il pap e la mamma sono andati separatamente achiedergli di piantarla. Lui pensa che sia divertente e che i miei genitori non abbianosenso dellumorismo. (Ho notato spesso che per molta gente avere senso dellumorismoequivale a essere un imbecille insensibile.)

    Questa volta per credo che i miei non abbiano neanche sentito la fantastica battuta diRob. La mamma sta ancora piagnucolando Dove ho sbagliatoooo? e il pap la scrutacon una buona dose di ansia.

    Non hai sbagliato! grida. Niente, non hai sbagliato niente! Tesoro, vieni a berequalcosa. Metti gi quel computer per adesso aggiunge in fretta, vedendo la faccia chefa la mamma. Lo puoi buttare dalla finestra pi tardi.

    La mamma non si muove di un millimetro. Il computer ondeggia sempre pipericolosamente e il pap freme. Amore, solo per la macchina abbiamo appena finitodi pagarla si sposta verso lauto allargando le braccia, come per proteggerla da unagrandinata di hardware.

    Prenda una coperta! dice Ollie, entrando in azione. Salvi il computer! Ci vuole unacoperta. Faremo un cerchio

    La mamma non lo sente neanche.Ti ho allattato! strilla a Frank. Ti ho letto Winnie the Pooh! Volevo soltanto un figlio

    come si deve a cui interessassero i libri e larte e la natura e i musei e magari uno sportagonistico

    LOC uno sport agonistico! grida Frank. Tu non lo conosci proprio! una cosa

  • seria! Il premio del torneo internazionale di LOC a Toronto di 6 milioni di dollari!S, ce lhai detto! sbotta la mamma. E allora di un po, pensi di vincere? Di

    guadagnare una fortuna?Forse. Mio fratello le rivolge uno sguardo cupo. Se riesco ad allenarmi abbastanza.Frank, smettila di sognare! La sua voce riecheggia in tutta la strada, acuta, quasi

    inquietante. Tu non sarai ammesso al torneo di LOC, non vincerai quei dannati 6 milionie non ti guadagnerai da vivere con i videogames! NON SUCCEDER NIENTE DI TUTTOQUESTO!

  • Un mese primaTutto ha inizio con il Daily Mail. A casa nostra un sacco di cose iniziano con il DailyMail.

    La mamma comincia ad agitarsi come fa lei. Abbiamo cenato e sparecchiato e lei staleggendo il giornale con un bicchiere di vino in mano lo chiama Tempo per me e sisofferma su un articolo. Leggo il titolo da dietro le sue spalle:

    GLI OTTO SEGNALI CHE VOSTRO FIGLIOHA UNA DIPENDENZA DA VIDEOGAMES

    Oddio la sento sussurrare. Oddio. Scorre lelenco col dito e respiraaffannosamente. Cercando di vedere qualcosa, becco un titoletto:

    7. Irritabile e lunatico

    Ah. Ah. Ah.Sarebbe la mia risata sarcastica, casomai non ve ne foste accorti.Cio, sul serio, lunatico? Tipo James Dean che in Giovent bruciata (ho il poster, il

    miglior poster di film in assoluto, il miglior film in assoluto, il divo del cinema pi sexy inassoluto perch, perch, perch doveva proprio morire?) un adolescente lunatico.Quindi James Dean aveva una dipendenza da videogames? Ehi, un attimo.

    Appunto.Ma inutile dire queste cose alla mamma, perch sono logiche e la mamma non crede

    nella logica, lei crede negli oroscopi e nel t verde. Oh, e naturalmente nel Daily Mail.

    GLI OTTO SEGNALI CHE MIA MADREHA UNA DIPENDENZA DAL DAILY MAIL

    1. Lo legge tutti i giorni.2. Crede a tutto quello che dice.3. Se provate a levarglielo di mano, lei lo tiene stretto e dice Lascialo! come se

    steste cercando di rapirle il suo figlioletto adorato.4. Quando legge qualche spaventosa storia sulla vitamina D ci costringe tutti a levarci

    la maglia e fare bagni di sole. (Bagni di gelo, casomai.)5. Quando legge qualche spaventosa storia sul melanoma ci costringe tutti a mettere

    la crema protezione mille.

  • 6. Quando legge una storia su La crema viso che funziona DAVVERO, la ordinaallistante. Cio, tira proprio fuori liPad sul momento.

    7. Se in vacanza non riesce a procurarselo, ha forti sintomi da astinenza. Cio, altroche irritabile e lunatica.

    8. Una volta ha provato a rinunciare per la quaresima. Ha resistito mezza mattina.

    Comunque. Non posso fare niente per la tragica dipendenza di mia mamma trannesperare che non si rovini troppo la vita. (Ha gi rovinato abbastanza il nostro soggiorno,dopo aver letto un articolo nella sezione Casa intitolato Perch non dipingete tutti ivostri mobili?)

    E cos Frank arriva in cucina ciondolando, con la sua T-shirt nera con la scritta I MOD,THEREFORE I AM, le cuffie in testa e il cellulare in mano. La mamma abbassa il Daily Mail elo guarda come se le fossero cadute le fette di salame dagli occhi.

    (Questa espressione non lho mai capita, comunque. Fette di salame? Sugli occhi?Comunque. Quella roba l.)Frank gli dice. Per quante ore hai giocato con i videogames, questa settimana?Definisci videogames risponde Frank, senza alzare lo sguardo dal cellulare.Come? La mamma mi guarda incerta e io alzo le spalle. Hai capito. I giochi al

    computer. Quante ore? FRANK! Lei urla e lui non accenna a rispondere. Quante ore?Levati quella roba dalle orecchie!

    Cosa? dice Frank, togliendosi le cuffie. La guarda come se non avesse sentito ladomanda. importante?

    S, importante! sbotta lei. Voglio che tu mi dica quante ore alla settimana passi agiocare sul computer. Subito. Fai la somma.

    Non posso risponde tranquillo Frank.Non puoi? Come sarebbe, non puoi?Non capisco di cosa stai parlando dice Frank con pazienza ostentata. Intendi dire

    proprio i giochi al computer? O intendi i giochi in generale, comprese Xbox e PlayStation?Compresi anche quelli sul telefono? Precisa meglio i termini della tua domanda.

    Frank proprio un idiota. Non si accorto che la mamma si stava preparando a unadelle sue sfuriate?

    Intendo dire tutto quello che ti obnubila il cervello! dice la mamma brandendo ilDaily Mail. Ti rendi conto di quanto sono pericolosi quei giochi? Ti rendi conto che iltuo cervello non pu svilupparsi correttamente? Il CERVELLO, Frank! Il tuo organo piprezioso.

    Frank fa una risatina volgare e allora rido anchio. Frank davvero divertente, inrealt.

    Far finta di non aver sentito continua la mamma, rigida. Dimostri semplicementequello che stavo dicendo.

    E invece no ribatte Frank, e apre il frigo. Prende un cartone di latte al cioccolato ebeve direttamente da l, che schifo.

    Non bere dal cartone! gli dico furiosa.Ce n un altro. Rilassati.

  • Dora in poi avrai dei limiti, giovanotto. La mamma sbatte il Daily Mail sul tavoloper sottolineare il concetto. Ho deciso che ne ho abbastanza.

    Giovanotto. Questo significa che ha intenzione di coinvolgere il pap. Ogni volta cheusa i termini giovanotto o signorina, poco ma sicuro che il giorno dopo ci sar unaterrificante riunione di famiglia durante la quale il pap cercher di dare sempre ragionealla mamma, anche se non capisce nemmeno la met di quello che dice.

    Comunque, non un problema mio.

    Finch la mamma quella sera entra in camera mia e mi chiede: Audrey, che cosLand of Conquerors?.

    Smetto di leggere Grazia e la guardo bene. Ha laria tesa. Le guance sono arrossatee la mano destra rattrappita, come se avesse appena mollato un mouse. Ha cercato suGoogle dipendenza da videogames, ne sono certa.

    Un gioco.Lo so che un gioco! La mamma ha un tono esasperato. Ma perch Frank lo fa di

    continuo? Tu non ci giochi di continuo, giusto?No. Ho giocato a LOC ma non diventato unossessione. Cio, okay per unora o

    due.E perch piace tanto?Be, ecco. Ci penso per un attimo. emozionante. Hai le ricompense. E gli eroi

    sono forti. Poi la grafica fantastica ed appena uscito un nuovo pacchetto di guerrieripotenziati, perci mi stringo nelle spalle.

    La mamma sembra pi che mai frastornata. Il guaio che lei non gioca, perci praticamente impossibile farle capire la differenza fra LOC3 e, ad esempio, Pacman del1985.

    su YouTube le dico, colta da unispirazione improvvisa. Con tutti i commenti deigiocatori. Aspetta.

    Mentre cerco un video sul mio iPad, lei si siede e si guarda attorno. Cerca di fare fintadi niente, ma mi accorgo che i suoi penetranti occhi azzurri passano in rassegna i cumulidella mia roba, cercando cosa? Qualsiasi cosa. Tutto. La verit che da un bel po lamamma e io non stiamo pi insieme in modo rilassato. C sempre tensione.

    Con tutto quello che successo, questa una delle conseguenze pi tristi. Nonriusciamo pi a essere normali luna con laltra. Alla minima cosa che dico, la mammaparte in quarta, anche se non se ne rende conto. Il suo cervello va in tilt. Cosa significa?Come sta Audrey? Cosa vorr dire veramente?

    Vedo che sta osservando attentamente dei vecchi jeans strappati appoggiati su unasedia, come se avessero qualche oscuro significato, mentre in realt il loro unicosignificato : non mi vanno pi bene. In questultimo anno sono cresciuta di settecentimetri, adesso sono alta uno e settantadue. Parecchio per una quattordicenne. Lagente dice che assomiglio alla mamma, ma non sono carina come lei. I suoi occhi sonoproprio azzurrissimi. Come i diamanti blu. I miei sono slavati, non che adesso sianogranch in mostra.

    Tanto perch possiate immaginarmi, sono parecchio pelle e ossa, parecchio

  • insignificante, porto un top nero e jeans skinny. E tengo sempre gli occhiali scuri, anche incasa. be. Una particolarit. Una mia particolarit. Ecco perch il vicino fa la suabattuta sulla diva. Mi ha vista scendere dalla macchina sotto la pioggia con gli occhialiscuri e ha detto tipo: Perch hai gli occhiali da sole? Sei Angelina Jolie?.

    Non che voglio fare la strafiga. C un motivo.Che, naturalmente, adesso vorrete sapere.Immagino.Okay, una cosa molto privata. Non sono sicura di essere ancora pronta a dirvela.

    Pensate pure che sono strana, se vi va. Lo pensano in tanti.Ecco qui. Trovo una clip con una sfida di LOC e i commenti di un certo Archy. Archy

    uno svedese e fa dei video che piacciono molto a Frank. In pratica, si vede Archy chegioca a LOC e intanto fa dei commenti divertenti, e come avevo previsto ci metto una vitaa spiegare il concetto alla mamma.

    Scusa, ma perch dovresti stare a guardare un altro che gioca? continua a chiedere,sconcertata. Perch? una perdita di tempo pura e semplice.

    Be, a ogni modo. Alzo le spalle. LOC questa roba qua.C un attimo di silenzio. La mamma scruta lo schermo come un anziano professore

    che cerchi di decifrare uniscrizione egizia. Poi c una terrificante esplosione e leirabbrividisce.

    Possibile che si tratti sempre di far fuori qualcuno? Se io dovessi progettare un gioco,lo costruirei attorno a delle idee. Politica. Argomenti importanti. S! Cio, perch no? evidente che le sta passando qualche nuova idea per la testa. Che ne dici di unvideogame che si chiama Dibattito? Resterebbe lelemento competitivo, ma i punti siotterrebbero discutendo!

    Ed ecco perch noi non siamo ipermilionari dico, come se lo spiegassi a unaltrapersona.

    Mentre sto cercando un altro video, arriva Felix di corsa.Candy Crush! dice entusiasta appena vede liPad, e la mamma inorridisce.Come fa a conoscerlo? chiede. Spegni subito. Non ho intenzione di vedere un altro

    dei miei figli fissarsi con quella roba!Ooops. possibile che sia stata io a far vedere Candy Crush a Felix. Non che lui sia in

    grado di giocarci veramente.Spengo liPad e Felix lo fissa, avvilito. Candy Crush frigna. Voglio giocare a Candy

    Cruuush! rotto, Felix. Fingo di premere laccensione. Vedi? Rotto.Rotto conferma la mamma.Felix guarda noi e poi liPad. chiaro che il suo cervello si sta impegnando al massimo

    consentito dalle sue cellule di quattro anni.Dobbiamo comprare un cavo suggerisce, improvvisamente rianimato, e afferra

    liPad. Se compriamo un cavo si aggiusta.Il negozio dei cavi chiuso, Felix dice la mamma, senza battere ciglio. Che

    peccato. Ci andremo domani. Ma indovina un po? Adesso ci facciamo pane e Nutella!Pane e Nutella! La faccia di Felix si illumina di felicit. Allarga le braccia e la mamma

  • acchiappa liPad e me lo porge. Cinque secondi dopo nascosto dietro un cuscino del mioletto.

    Dov andato Candy Crush? Felix si accorge allimprovviso della sparizione e siprepara a strillare.

    Dobbiamo portarlo al negozio dei cavi, non ti ricordi? dice subito la mamma.Al negozio dei cavi. Annuisco. Ma adesso la mamma ti prepara pane e Nutella!

    Quante fette ne mangerai?Povero vecchio Felix. Si lascia portare via, ma ancora un po confuso. Completamente

    manipolato. Ecco cosa ti succede se hai quattro anni. Scommetto che la mamma vorrebbepoter fare lo stesso anche con Frank.

  • E cos adesso la mamma sa che cos LOC. E, secondo Kofi Annan, la conoscenza potere. Anche se, come ha detto Leonardo da Vinci, Dove si grida non vera scienza,e questo forse si applica meglio alla mia famiglia. (Per favore non pensate che io sia unagran sapientona. Il mese scorso la mamma mi ha comprato un libro di citazioni e ognitanto lo sfoglio mentre guardo la tele.)

    Comunque, la conoscenza potere non vale qui da noi, perch la mamma non hanessun potere su Frank. sabato sera, e lui sta giocando a LOC dallora di pranzo. Subitodopo il pudding sparito nella stanza dei giochi. Poi hanno suonato alla porta e io me lasono filata nel salottino, che il mio rifugio personale.

    Adesso sono quasi le sei. Sono venuta in cucina a prendere dei biscotti e ho trovato lamamma che fa avanti e indietro, agitatissima. Sospira e guarda lora e sospira di nuovo.

    Sono tutti schiavi del computer! Schiavi! esplode allimprovviso. Li ho pregati dismettere almeno venticinque volte! Perch non lo fanno? Che ci vuole? Basta cliccare!On, off.

    Forse stanno passando un livello inizio.Livelli! La mamma mi interrompe come una furia. Sono stufa di questi livelli! Gli do

    ancora un minuto. Poi basta.Prendo un Ringo e lo scarto. Chi c con Frank?Un suo compagno di scuola. Non lo conosco. Mi pare si chiami Linus.Linus. Me lo ricordo, Linus. Recitava nello spettacolo scolastico, Il buio oltre la siepe,

    faceva Atticus Finch. Frank invece era la Folla.Frank va alla Cardinal Nicholls School, che vicina alla mia scuola, la Stokeland Girls

    School, e a volte i due istituti si uniscono per attivit teatrali o concerti o roba del genere.Anche se, per essere sinceri, Stokeland non pi la mia scuola. Da febbraio non ci vadopi, perch successa una cosa. Niente di che.

    Vabbe.Comunque. Andiamo avanti. Dopo, mi sono ammalata. Adesso cambier scuola e

    ripeter lanno in modo da non restare indietro. La mia nuova scuola si chiama HeathAcademy e hanno detto che la cosa migliore cominciare in settembre, piuttosto chedurante il trimestre estivo, che occupato quasi tutto dagli esami. E perci, per ilmomento, sto a casa.

    Cio, non che non faccio niente. Mi hanno mandato un sacco di consigli di letture etesti di matematica e liste di parole francesi. Tutti ripetono che importantissimo che ionon resti indietro con gli studi e comunque ti far sentire molto meglio, Audrey! (Non vero.) Perci ogni tanto mando a scuola un tema di storia o roba del genere e loro me lorimandano con qualche annotazione in rosso. Tutto un po cos a caso.

  • Comunque. Il punto che Linus recitava in quella commedia ed era davvero bravo. Eraun Atticus Finch nobile ed eroico e tutti gli credevamo. Tipo che in una scena dovevasparare a un cane rabbioso e la sera che cero io il fucile di scena non ha funzionato, manessuno del pubblico ha riso o bisbigliato. Per dire quantera bravo.

    Una volta era venuto a casa nostra prima delle prove. Non si era fermato neanchecinque minuti ma me ne ricordo ancora.

    In realt non so perch ne parlo.Sto per dire alla mamma che Linus faceva Atticus Finch, quando mi accorgo che non

    pi in cucina. Un attimo dopo sento la sua voce.Hai giocato abbastanza, giovanotto!Giovanotto.Mi fiondo alla porta e guardo attraverso lo spiraglio. Frank segue la mamma

    nellingresso, con il viso stravolto dalla rabbia.Non avevamo finito il livello! Non si pu spegnere il gioco cos! Ti rendi conto di

    quello che hai appena fatto, mamma? Hai la pi vaga idea di come funziona Land ofConquerors?

    veramente arrabbiato. Si fermato proprio davanti a me: i capelli neri gli ricadonosulla fronte pallida, le braccia magrissime si agitano e le sue grandi mani ossutegesticolano furiosamente. Spero che un giorno o laltro cresca quanto le sue mani e i suoipiedi. Non potranno restare per sempre cos ridicolmente pi grandi di lui, no? Tutto ilresto deve pur raggiungerli, giusto? Ha quindici anni, perci pu crescere ancora di trentacentimetri. Il pap uno e ottantatr, ma dice sempre che alla fine Frank sar pi alto dilui.

    Non c problema dice una voce che conosco. Linus, ma attraverso la fessura nonlo vedo. Vado a casa. Grazie dellospitalit.

    Non andartene! dice la mamma, con la voce suadente che usa con gli ospiti. Tiprego, resta, Linus. Non volevo dire questo.

    Ma se non possiamo giocare Linus sconcertato.Vuoi dire che lunica forma di socializzazione possibile per voi ragazzi sono i

    videogames? Che tristezza, ve ne rendete conto?Be, che ci suggerisci di fare, allora? chiede Frank, imbronciato.Dovreste giocare a badminton. una bella serata estiva, il giardino splendido e

    guardate cosa ho trovato! Porge a Frank la vecchia attrezzatura da badminton. La rete tutta ingarbugliata ed evidentemente uno dei volani stato mangiucchiato da qualcheanimale.

    A vedere la faccia di Frank mi viene da ridere.Mmh ammutolito dallorrore. Dove lhai trovata?O a croquet! continua allegra la mamma. cos divertente.Frank non risponde neanche. cos abbattuto allidea del croquet che mi dispiace

    davvero per lui.E nascondino?Mi scappa una risatina e mi copro la bocca con la mano. Non riesco a trattenermi.

    Nascondino.

  • O Rummikub! dice la mamma, ormai disperata. Ti piaceva tanto, Rummikub.A me Rummikub piace interviene Linus e approvo silenziosamente. A questo punto

    se la sarebbe potuta legittimamente prendere con mio fratello, mollarlo da solo e poiscrivere su Facebook che la casa di Frank fa schifo. Invece sembra che voglia far contentala mamma. Ha laria di essere una di quelle persone che si guardano intorno e pensanobe, perch non cercare di rendere la vita un po pi facile per tutti? (Noterete che deducotutto questo da quattro parole.)

    Vuoi giocare a Rummikub? Frank incredulo.Perch no? dice Linus semplicemente, e dopo un attimo loro due se ne tornano nella

    stanza dei giochi. (Mamma e pap lhanno ridipinta e ribattezzata lo Studio dei Ragazziquando io ho compiuto tredici anni, ma resta sempre la stanza dei giochi.)

    Un attimo dopo, la mamma rientra in cucina e si versa un bicchiere di vino.Ecco! dice. Hanno bisogno soltanto di una guida ferma. Di un pochino di controllo

    da parte dei genitori. Ho aperto le loro menti, tutto l. La loro non proprio unadipendenza. Basta rammentargli che esiste qualcosaltro.

    Non sta parlando con me. Sta parlando con limmaginario giudice del Daily Mail cheosserva costantemente la sua vita dandole voti da zero a dieci.

    Non direi che Rummikub un granch da giocare in due dico. Cio, ci vuole unavita a liberarsi di tutte le tessere.

    Vedo benissimo i pensieri della mamma che si impigliano in questa osservazione. Sonocerta che nella sua mente si formi la stessa immagine che si formata nella mia: Frank eLinus seduti uno di fronte allaltro con il Rummikub in mezzo, ingrugniti, che lo detestanoe decidono che tutti i giochi da tavolo sono una porcheria e non valgono niente.

    Hai ragione dice alla fine. Magari vado a giocare un po con loro. Cos sar pidivertente.

    Non mi chiede se voglio giocare anchio, e gliene sono grata.Bene, divertiti dico e mi porto via il pacchetto di biscotti. Attraverso la cucina e vado

    nel rifugio, e solo quando accendo la tele e inizio a fare zapping sento la voce dellamamma che dalla stanza dei giochi risuona in tutta la casa.

    NON INTENDEVO DIRE IL RUMMIKUB ONLINE!A casa nostra le cose cambiano un po come cambia il tempo. Ci sono alte e basse

    maree, su e gi. Momenti di radiosa beatitudine azzurra, giorni di grigia cupezza etempeste che scoppiano sbucate da chiss dove. Adesso sento una tempesta in arrivo.Tuono-fulmine-tuono-fulmine, Frank-Mamma, Frank-Mamma.

    Che differenza fa?Fa moltissima differenza! Vi avevo detto di stare lontani dai computer!Mamma, lo stesso dannatissimo gioco!No! Voglio che tu stia alla larga da quello schermo! Voglio che giochi con il tuo amico!

    NELLA VITA REALE!Non divertente in due. Tanto vale giocare, che ne so, a quella stronzata di Sputo.Lo so! La mamma sta quasi strillando. Ecco perch stavo venendo a giocare con

    voi!Be, ma io come CAVOLO FACEVO A SAPERLO?

  • Piantala di dire parolacce! Quando parli con me, giovanottoGiovanotto.Sento Frank fare il rumore da Frank Arrabbiato. una specie di ruggito da rinoceronte-

    urlo di frustrazione.Cavolo non una parolaccia dice, respirando affannosamente come per dominare

    lira.S!C anche nei film di Harry Potter, okay? Harry Potter. Come fa a essere una

    parolaccia?Cosa? La mamma sente di avere messo un piede in fallo.Harry Potter. E non dico altro.Non sognarti di andartene, giovanotto!Giovanotto. E sono tre. Povero pap. Quando torna gli far una testa cosCiao. La voce di Linus mi coglie di sorpresa, e io mi giro scioccata con un salto. Cio,

    salto veramente. Ho i riflessi molto pronti. Ipersensibili. Come tutto il resto di me. sulla porta. Atticus Finch, penso. Un adolescente smilzo con gli zigomi larghi e i

    capelli flosci e un sorriso che sembra uno spicchio darancia. Non che i suoi denti sianoarancioni, ma la sua bocca sorride a spicchio. Lo fa adesso. Gli altri amici di Frank nonsorridono mai.

    Entra nel salottino e istintivamente stringo i pugni spaventata. Deve essersiallontanato mentre la mamma e Frank litigavano. Ma nessuno entra in questa stanza. ilmio spazio. Frank non glielo ha detto?

    Frank non gli ha detto?Sento il panico che mi monta in petto. Ho gi le lacrime agli occhi. La gola congelata.

    Devo fuggire. Devo non possoNessuno entra qui. Nessuno ha il permesso di entrare qui.Sento la voce della dottoressa Sarah nella mia testa. Frammenti di dialoghi dalle

    nostre sedute.Inspira contando fino a quattro, espira contando fino a sette.Il tuo corpo crede che la minaccia sia reale, Audrey. Ma la minaccia non reale.Ehi ci riprova. Sono Linus. Sei Audrey, giusto?La minaccia non reale. Cerco di farmi entrare in testa quelle parole, ma il panico le

    sommerge. Mi avvolge. Come una nube nucleare.Li porti sempre? Indica i miei occhiali scuri.Il cuore mi batte fortissimo, sono terrorizzata. In qualche modo riesco a passargli

    accanto.Scusa ansimo, e schizzo in cucina come una volpe inseguita dai cani. Su per le scale.

    In camera mia. Nellangolo pi lontano. Mi rannicchio dietro la tenda. Il mio respiro come il pistone di un motore e le lacrime mi scorrono sulle guance. Ho bisogno di unClonazepam, ma in questo momento non riesco neanche ad andarmelo a prendere. Miaggrappo alla stoffa come se fosse lunica cosa che pu salvarmi.

    Audrey? La mamma sulla porta, la voce spaventata. Tesoro? Cos successo? solo lo sai. Deglutisco. Quel ragazzo entrato e io non me laspettavo

  • Va tutto bene. La mamma viene e mi accarezza, parlando in tono rassicurante. tutto a posto. perfettamente comprensibile. Vuoi un

    La mamma non pronuncia mai ad alta voce il nome del farmaco.S.Vado a prenderlo.Va in bagno e sento il rumore dellacqua che scorre. E mi sento cos stupida. Stupida.

    E cos adesso lo sapete.Cio, non che proprio lo sapete, tirate a indovinare. Cos, per togliervi dallincertezza,

    ecco qua la diagnosi completa. Fobia sociale, disturbo dansia generalizzato ed episodidepressivi.

    Episodi. Come se la depressione fosse una sit-com con la battuta divertente alla fine diogni scena. O una serie televisiva con un sacco di suspense. Lunica suspense nella miavita Mi liberer mai di questa merda? e, credetemi, ormai lo trovo parecchiomonotono.

  • Quando torno dalla dottoressa Sarah per lincontro successivo le parlo di Linus e di tuttala faccenda dellattacco di panico, e lei mi ascolta pensierosa. La dottoressa Sarah sempre pensierosa, qualunque cosa faccia. pensierosa quando ascolta, pensierosaquando scrive con una stupenda grafia tortuosa, e perfino quando batte sulla tastiera delcomputer lo fa con espressione pensierosa.

    Si chiama McVeigh, ma la chiamiamo dottoressa Sarah perch hanno fatto una superriunione e hanno deciso che il nome di battesimo facilitava lapproccio, ma dottoreconferiva autorit e dava sicurezza, perci Dottor Nome di battesimo era la soluzioneideale per il reparto pediatrico.

    Il reparto pediatrico in una grande clinica privata che si chiama St John e chepaghiamo grazie allassicurazione del pap. (La prima domanda che ti fanno quando arrivinon Come si sente?, Ha lassicurazione?.) Ci ho passato sei settimane quando imiei genitori si sono resi conto che in me cera veramente qualcosa che non andava. Ilguaio che la depressione non arriva con comodi sintomi tipo macchioline e febbre,perci uno non se ne accorge subito. Continui a dire Sto benissimo a tutti anche quandonon stai bene per niente. Pensi che dovresti stare bene. Continui a chiederti: Perch nonsto bene?.

    Comunque. Alla fine i miei mi hanno portata dal nostro medico di base e lui mi hamandata qui. Ero in uno stato tremendo. A essere onesta, i primi giorni neanche me liricordo tanto. Adesso vengo due volte alla settimana. Se volessi potrei farlo pi spesso,continuano a ripetermelo. Potrei anche venire qui a fare i cupcake. Ma li ho fatti tipo untriliardo di volte, e la ricetta sempre la stessa.

    Dopo che ho raccontato alla dottoressa Sarah tutta la storia di quando mi sononascosta dietro la tenda, lei guarda per un po i questionari che ho riempito quando sonoarrivata. Sempre le solite domande.

    Ti senti un fallimento? Altroch.Hai mai desiderato di non esistere? Altroch.La dottoressa Sarah questi fogli li chiama i miei sintomi. Ogni tanto penso: Non farei

    meglio a mentire e dire che va tutto a meraviglia? Ma la cosa strana che non voglio.Non posso fare questo alla dottoressa Sarah. Ci siamo dentro insieme.

    E come ti senti, se pensi a questa cosa che successa? mi chiede con la sua vocegentile e tranquilla.

    Mi sento in trappola.La parola trappola salta fuori senza pensarci. Non sapevo di sentirmi in trappola.In trappola?Sono malata da una vita.

  • Non da una vita mi corregge lei con calma. Sei venuta la prima volta consulta ilcomputer. Il 6 marzo. Probabilmente eri gi malata da un po senza essertene accorta.Ma la buona notizia che hai gi fatto tanta strada, Audrey. Migliori giorno dopo giorno.

    Miglioro? esplodo, cercando di parlare con calma. A settembre dovrei cominciare adandare in una scuola nuova. Non riesco neanche a parlare con la gente. Arriva in casauna persona che non conosco e io sclero. Come far ad andare a scuola? Come far afare qualunque cosa? E se rester cos per sempre?

    Sento una lacrima scorrermi su una guancia. E da dove diavolo arriva questa? Ladottoressa Sarah mi porge un fazzolettino di carta senza fare commenti e io mi sfrego gliocchi, sollevando per un attimo gli occhiali scuri.

    Prima di tutto, non resterai cos per sempre dice la dottoressa Sarah. Dalla tuamalattia si guarisce perfettamente. Perfettamente.

    Me lavr detto un migliaio di volte.Da quando abbiamo iniziato la cura hai fatto grandi progressi continua lei. Siamo

    soltanto in maggio. Sono sicura che a settembre sarai pronta per andare a scuola. Ma civogliono

    Lo so. Mi stringo le braccia attorno al corpo. Perseveranza, pratica e pazienza.Ti sei tolta gli occhiali scuri questa settimana? chiede la dottoressa Sarah.Non molto.Il che vuol dire per niente. E lei lo sa.Hai guardato qualcuno negli occhi?Non rispondo. Avrei dovuto provare. Con un membro della famiglia. Pochi secondi al

    giorno.Alla mamma non lho neanche detto. Ne avrebbe fatto un affare di Stato.Audrey?No borbotto a testa bassa.Guardare qualcuno negli occhi un casino. Un grosso casino. Soltanto a pensarci mi

    sento male, ma proprio male.La mia parte razionale sa che gli occhi non fanno paura. Sono soltanto piccoli ammassi

    di gelatina. Tutto l, una minuscola frazione della nostra superficie corporea. Li abbiamotutti. E allora perch mi inquietano tanto? Ma ho avuto un sacco di tempo per pensarci, esecondo me la gente sottovaluta gli occhi. Tanto per cominciare sono potenti. Hanno unagrande estensione. Puoi concentrare lo sguardo su qualcuno che sta a trenta metri,attraverso una folla di gente, e questa persona sa che la stai guardando. Quale altropezzetto di anatomia umana pu fare altrettanto? In pratica come essere paranormale.

    Ma sono anche dei vortici. Sono infiniti. Guardi una persona negli occhi e in unnanosecondo ti senti risucchiare lanima. La sensazione questa. Gli occhi degli altri sonosenza limiti e per questo mi fanno paura.

    Per un po restiamo in silenzio. La dottoressa Sarah non dice niente. Sta pensando. Mipiace quando la dottoressa Sarah pensa. Se potessi rannicchiarmi nel cervello diqualcuno, credo che sceglierei il suo.

    Ho avuto unidea dice poi. Che ne diresti di fare un film?Cosa? La guardo senza capire. Non me laspettavo. Mi aspettavo un foglio con uno

  • dei soliti compiti.Un documentario. Ti serve soltanto una piccola videocamera che non costi molto. O

    anche un cellulare. Sono sicura che i tuoi genitori te lo prenderebbero.E cosa dovrei farne?Cerco apposta di sembrare stupida e disinteressata perch dentro sono molto agitata.

    Un film. Nessuno ha mai parlato di fare film, prima. Che cosa sarebbe? Una nuovaversione dei cupcake?

    Credo che sarebbe una buona strada per andare da dove sei adesso a ladottoressa Sarah si interrompe. A dove vogliamo portarti. Da principio, puoi filmarerestando fuori. Tipo: io sono una mosca. Capisci cosa intendo dire?

    Annuisco, cercando di nascondere il panico crescente. Sta succedendo troppo in fretta.Poi, dopo un po, vorrei che tu iniziassi a intervistare le persone. Attraverso una

    videocamera ce la dovresti fare a guardare gli altri negli occhi, non credi?Provo una fitta di dolore accecante, che mi dico di ignorare, perch spesso il mio

    cervello cerca di mandarmi dei messaggi che sono falsi e io non devo ascoltarli. Questa la lezione numero uno che impari al St John: il tuo cervello un idiota.

    Non saprei dico, stringendo i pugni. Forse.Ottimo. La dottoressa Sarah mi rivolge il suo sorriso angelico. So che questa cosa ti

    fa paura e ti sembra difficile, Audrey. Ma credo che sia il progetto giusto per te.Okay, per senta, non capisco Mi interrompo per recuperare il controllo, cercando

    di bloccare le lacrime di terrore. Non so neanche di che cosa ho paura. La videocamera?Una nuova idea? Una richiesta che non mi aspettavo?

    Che cosa non capisci?Cosa filmo?Qualunque cosa. Quello che capita. Punta la videocamera e gira. Casa tua. Le

    persone che ci sono dentro. Un ritratto della tua famiglia.Va bene. Non posso fare a meno di sbuffare. Lo intitoler Che famiglia affettuosa e

    serena.Se vuoi. Ride. Non vedo lora di vederlo.

  • CHE FAMIGLIA AFFETTUOSA E SERENA TRASCRIZIONE DAL VIDEO

    ROSEWOOD CLOSE 5 INTERNO GIORNO

    Panoramica di una cucina disordinata.

    AUDREY (VOCE FUORI CAMPO)Benvenuti nel mio documentario.Questa la cucina. Questo il tavolo della cucina. Frank non ha sparecchiato i resti della sua colazione. Disgustoso.

    STRINGE SU: un tavolo di pino, su cui vediamo una tazza di cereali sporca, un piatto coperto di briciole e un barattolo diNutella da cui sporge un cucchiaino.

    AUDREY (V.F.C.)Questi sono gli armadietti.

    STRINGE SU: pensili stile Shaker dipinti di grigio. Lenta panoramica dellambiente.

    AUDREY (V.F.C.)Che scemata. Non so neanche cosa dovrei filmare. Questa la finestra.

    STRINGE SU: una finestra che d sul giardino, da cui si vedono una vecchia altalena e un nuovissimo barbecue portatileancora con le etichette del negozio. Zoom sul barbecue.

    AUDREY (V.F.C.)Quello il regalo di compleanno del pap. Dovrebbe proprio usarlo ogni tanto.

    La videocamera si sposta ondeggiando verso la porta.

    AUDREY (V.F.C.)Okay, forse dovrei presentarmi. Sono Audrey Turner e faccio questo video perch

    (pausa)Comunque. Sono stati mamma e pap a comprarmi questa videocamera. Non facevano che dire: Chiss, magari

    diventerai una famosa documentarista!. Insomma, erano supereccitati e quindi hanno speso un sacco di soldi. Io ho dettodi prendermi quella che costava meno, ma loro ci tenevano e cos

    Sempre ondeggiando la videocamera attraversa lingresso e inquadra le scale.

    AUDREY (V.F.C.)Queste sono le scale. Le vedete, no? Non siete idioti.

    (pausa)Non so neanche chi siete. Chi la guarder sta roba? La dottoressa Sarah, immagino. Ciao, dottoressa Sarah.

    La videocamera sale le scale.

    AUDREY (V.F.C.)

  • Allora adesso andiamo di sopra. Chi vive in QUESTA casa?

    La videocamera inquadra un reggiseno di pizzo nero appeso alla ringhiera delle scale.

    AUDREY (V.F.C.) della mamma.

    (breve pausa)In realt, forse non vorrebbe che voi lo vedeste.

    La videocamera gira un angolo e inquadra una porta accostata.

    AUDREY (V.F.C.)Quella la camera di Frank ma non posso neanche avvicinarmi perch puzza troppo. Faccio uno zoom.

    La videocamera zooma su un pezzo di pavimento coperto di scarpe da ginnastica, calze sporche, un asciugamanobagnato, tre fumetti di Scott Pilgrim, un sacchetto di Haribo mezzo vuoto, tutto in un unico mucchio.

    AUDREY (V.F.C.)La stanza tutta cos. Tanto per darvi unidea.

    La videocamera si sposta sul pianerottolo.

    AUDREY (V.F.C.)E questa la camera di mamma e pap

    La videocamera inquadra una porta semiaperta. Sentiamo una voce allinterno. la MAMMA. Sta parlando a voce bassa etesa, ma la sentiamo benissimo.

    MAMMA (V.F.C.)Ne parlavo al club del libro e Caroline mi ha chiesto Ce lha la ragazza?. Be, non ce lha! Non sar mica QUELLO il

    problema? Se avesse una ragazza forse uscirebbe di pi, invece di stare sempre ingobbito sul computer. Cio, PERCH nonha una ragazza?

    PAP (V.F.C.)Non lo so. Non guardarmi in quel modo! Non colpa mia!

    AUDREY (V.F.C.)(sottovoce)

    Questi sono mamma e pap. Credo che stiano parlando di Frank.

    MAMMA (V.F.C.)Mi venuta unidea. Dobbiamo dare una festa per lui. E invitare qualche bella ragazza.

    PAP (V.F.C.)Una FESTA? Parli sul serio?

    MAMMA (V.F.C.)

  • Perch no? Sarebbe divertente. Una volta facevamo delle feste bellissime per lui.

    PAP (V.F.C.)Quando aveva OTTO ANNI. Lo sai, Anne, come sono le feste dei teenagers? E se poi si accoltellano e fanno sesso sul

    trampolino elastico?

    MAMMA (V.F.C.)Non lo farebbero mai! O s? Oddio

    La porta si chiude un po di pi e la videocamera si avvicina per cogliere le voci.

    MAMMA (V.F.C.)Chris, hai fatto un discorso da padre a figlio con Frank?

    PAP (V.F.C.)No. E tu gli hai fatto un discorso da madre a figlio?

    MAMMA (V.F.C.)Gli ho comprato un libro. Cerano delle immagini di sai cosa.

    PAP (V.F.C.)(interessato)

    Ah, s? Che genere di immagini?

    MAMMA (V.F.C.)Lo sai.

    PAP (V.F.C.)No.

    MAMMA (V.F.C.)(impaziente)

    S che lo sai. Te lo puoi immaginare.

    PAP (V.F.C.)Non voglio immaginarmelo. Voglio che tu me le descriva, lentamente e con laccento francese.

    MAMMA (V.F.C.)(un po ridendo, un po arrabbiata)

    Chris, piantala!

    PAP (V.F.C.)Perch deve divertirsi soltanto Frank?

    La porta si apre e il PAP esce dalla camera. un belluomo sui quaranta, in giacca e cravatta, con una maschera da subin mano. Quando vede la videocamera sussulta.

  • PAPAudrey! Che ci fai qui?

    AUDREY (V.F.C.)Filmo. Per il mio progetto.

    PAPCerto. Certo, naturale.

    (in tono di avvertimento)Tesoro, Audrey sta filmando

    Sulla porta appare la mamma, in gonna e reggiseno. Quando vede la videocamera cerca di coprirsi il petto e strilla.

    PAPDicendo Audrey sta filmando intendevo questo.

    MAMMA(imbarazzata)

    S, ecco, s.

    Afferra la vestaglia appesa alla maniglia della porta e se la drappeggia addosso.

    MAMMABravissima, tesoro. Sar un grande film. Magari avvertici solo la prossima volta che filmi, eh?

    (lancia unocchiata al pap e si schiarisce la voce)Stavamo stavamo discutendo la ehm crisi in in Medio Oriente.

    PAP(annuisce)

    Medio Oriente, s.

    Entrambi i genitori rivolgono uno sguardo incerto alla videocamera.

  • Okay, adesso voi volete la storia, lo so. Volete sapere. Facciamo un passo indietro nellavita di Audrey Turner

    Solo che, cavolo. Non posso raccontarla di nuovo. Mi spiace, ma proprio non posso.Sono stata seduta in tante stanze con insegnanti, dottori, a rivomitare sempre la stessastoria, con le stesse parole, che ormai comincia a sembrarmi qualcosa che successo aqualcun altro.

    Tutte le persone coinvolte adesso mi sembrano un po irreali. Le ragazze dellaStokeland Girls School; Miss Amerson, la preside che diceva che erano solo fantasie e chevolevo attirare lattenzione. (Attenzione. Dio dellIronia, sei in ascolto?)

    Nessuno ha mai veramente scoperto perch. Cio, perch pi o meno labbiamo capito,ma non perch.

    C stato un grosso scandalo, s s. Sono state espulse tre ragazze, un record. I mieigenitori mi hanno immediatamente tolta da Stokeland, e da allora sono sempre rimasta acasa. S, insomma, e in ospedale, come vi ho gi detto. Lidea che io ricominci allaHeath Academy. Solo che per ricominciare bisognerebbe essere in grado di uscire dicasa, ed l che avrei qualche problemuccio.

    Non il fuori di per s. Non sono gli alberi o laria o il cielo. la gente. Cio, non tutti.Probabilmente voi no, ad esempio; voi andreste benissimo. Ci sono delle persone con cuimi sento al sicuro, persone con cui posso parlare e ridere e con cui sono a mio agio,tranquilla. solo che formano un gruppetto proprio piccolo. Minuscolo, si potrebbe dire, inconfronto, ad esempio, allintera popolazione mondiale. O anche ai passeggeri di unautobus.

    Posso cenare con la mia famiglia. Posso andare dalla dottoressa Sarah nella mia bolladi sicurezza auto-sala daspetto-studio della dottoressa Sarah-auto-casa. Anche tuttiquelli che fanno terapia con me al St John, anche con loro sono al sicuro. Perch non sonouna minaccia. (Okay, okay, lo so che la gente non affatto una minaccia. Ma provate afarlo capire al mio stupido cervello.)

    Sono tutti gli altri, che costituiscono un problema. La gente per strada, la gente chesuona alla porta, la gente al telefono. Non si ha idea di quanta gente c a questo mondofinch non si comincia ad averne paura. La dottoressa Sarah dice che forse non mitrover mai del tutto a mio agio in mezzo alla folla, e va bene, ma che devoridimensionare i pensieri che mi inducono al panico. Quando mi dice questo, sembramolto sensato e penso: Certo! Posso farcela! Poi per suona il postino e io scappo primadi riuscire a trattenermi.

    Il fatto che io non sono mai stata proprio estroversa, neanche quando ero okay. Inun gruppo di ragazze, ero quella in disparte, che si nascondeva dietro i capelli. Ero quella

  • che cercava di partecipare a una conversazione sui reggiseni, anche se reggiseno, questosconosciuto. Ci sarebbe voluto un fisico da femmina. Io ero quella fissata che tuttiguardassero me, giudicandomi una perfetta sfigata.

    Nello stesso tempo, ero quella su cui veniva sempre richiamata lattenzione. Audrey,la nostra studentessa migliore. La nostra star del netball, Audrey.

    Un consiglio serio per tutti gli insegnanti che stessero leggendo (cio zero,probabilmente): cercate di non mettere al centro dellattenzione proprio la ragazzina chesi fa piccola piccola se qualcuno la guarda. Perch non aiuta. E non aiuta neanche dire, inmodo che senta tutta la classe, quella su cui puntiamo questanno, cos dotata.

    Chi vuole essere quella su cui tutti puntano? Chi vuole essere cos dotata? Chi vuoleche tutte le compagne cerchino di ucciderla con lo sguardo?

    Cio, non che voglia criticare gli insegnanti. Era per dire.Dunque. Sono successe delle brutte cose. E io sono crollata, tipo. E adesso eccomi qui.

    Intrappolata nel mio stupido cervello.Il pap dice che assolutamente comprensibile e che ho avuto un trauma e adesso

    sono come una bambina piccolissima che va nel panico se la danno in braccio a qualcunoche non conosce. Ho visto dei neonati fare cos, passare in un nanosecondo dal riderebeati allo strillare disperati. Be, io non strillo. Non proprio.

    Per ne avrei una gran voglia.

  • Vorreste ancora saperlo, vero? Siete ancora curiosi. Non vi biasimo, eh.Per sentite qua: che importanza ha cosa sia successo esattamente e perch quelle

    ragazze siano state espulse? irrilevante. successo. Fatto. Finito. Preferirei non tornarcisopra.

    Non dobbiamo dirci proprio tutto. Questa unaltra cosa che ho imparato in terapia: okay mantenere un po di privacy. okay dire di no. okay dire: Questa cosa me latengo per me. Perci, se non vi spiace, lasciamo le cose come stanno.

    Cio, apprezzo il vostro interesse e la vostra preoccupazione, sul serio. Ma non cbisogno che vi inquiniate il cervello con quella roba. Invece, ascoltate una bella canzone,di.

  • CHE FAMIGLIA AFFETTUOSA E SERENA TRASCRIZIONE DAL VIDEO

    ROSEWOOD CLOSE 5 INTERNO GIORNO

    Panoramica dellingresso e inquadratura delle piastrelle.

    AUDREY (V.F.C.)Queste dovrebbero essere piastrelle vittoriane o qualcosa del genere. La mamma le ha trovate in un bidone della

    spazzatura e ce le ha fatte trascinare sino a casa. Ci abbiamo messo UNA VITA. Avevamo gi un pavimento che andavabenissimo ma lei continuava a dire Sono antiche!. Cio, qualcuno ha deciso di buttarle via. Non si rende conto?

    MAMMAFrank!

    La mamma entra a grandi passi.

    MAMMAFRANK!(a Audrey) Dov tuo fratello?Oh. Stai filmando.

    Si sistema i capelli e tira indietro la pancia.

    MAMMABravissima, tesoro!

    FRANK arriva senza fretta.

    MAMMAFrank! Ho trovato queste in giardino sopra la casetta di Felix.

    Gli sventola in faccia un mucchietto di carte di dolciumi.

    MAMMAPrima di tutto, non voglio che tu ti sieda sul tetto della casetta, perch rischia di non reggerti e perch un pessimo

    esempio per Felix. Secondo, ti rendi conto del male che ti fanno tutti questi zuccheri? Eh?

    Frank non risponde, si limita a guardarla male.

    MAMMAQuanto esercizio fisico fai alla settimana?

    FRANKUn sacco.

    MAMMABe non basta. Domani andiamo a correre.

  • FRANK(indignato)

    A correre? Dici sul serio? A CORRERE?

    MAMMADevi stare di pi allaperto. Alla tua et, io ero sempre fuori! Facevo sport, facevo lunghe passeggiate nei boschi

    godendomi la natura, il mondo esterno

    FRANKLa settimana scorsa ci hai detto che tu alla nostra et avevi sempre un libro in mano.

    MAMMAE infatti. Facevo tutte e due le cose.

    AUDREY (V.F.C.)Lanno scorso hai detto che alla nostra et passavi il tempo girando per musei ed eventi culturali.

    La mamma ha la faccia di chi stato colto in fallo.

    MAMMA(seccamente)

    Facevo tutte queste cose. E comunque, domani andiamo a correre. Senza discussioni.(Frank trattiene il fiato)

    Ho detto senza discussioni. SENZA-DISCUSSIONI.

    FRANKVa bene. Va bene.

    MAMMA(con estrema noncuranza)

    Oh, Frank. Mi chiedevo una cosa. Nella commedia che avete fatto a scuola cera qualche ragazza davvero carina esimpatica, no? C per caso qualcuna ecco allorizzonte? Dovresti invitarla.

    Frank la incenerisce con lo sguardo. Suona il campanello della porta e lui lancia unocchiata di avvertimento allavideocamera.

    FRANKEhi, Aud, Linus, se vuoi lo sai. Levarti di torno.

    AUDREY (V.F.C.)Grazie.

    La mamma scompare in cucina. Frank va ad aprire. La videocamera si ritrae ma continua a inquadrare la porta di casa.

    Frank apre la porta e compare LINUS.

    FRANK

  • Ehi.

    LINUSEhi.

    Linus lancia unocchiata alla videocamera che si sposta velocemente.Poi, lentamente, da una distanza maggiore torna a inquadrare il viso di Linus. E zooma.

  • Cio, lho filmato perch un amico di Frank. Cos, tanto per. Contesto familiare, sapetecom.

    Okay. E perch ha una faccia carina.Che mi sono riguardata un po di volte.

  • Il giorno seguente la mamma scende dopo colazione con i leggings, un top rosa corto escarpe da ginnastica. Ha un cardiofrequenzimetro legato al torace e una bottiglia dacquain mano.

    Sei pronto? grida verso le scale. Frank! Andiamo! Frank! FRANK!Dopo un secolo, arriva Frank. Ha i jeans neri, una T-shirt nera, le solite scarpe da

    ginnastica e una brutta faccia.Non puoi correre cos dice subito la mamma.S che posso.No. Non hai dei pantaloncini sportivi?Pantaloncini sportivi?Lo sguardo di disprezzo di Frank cos tremendo che mi viene da ridere.Che coshanno di brutto i pantaloncini? dice la mamma sulla difensiva. questo il

    guaio di voi giovani. Avete una mentalit ristretta. Siete pieni di pregiudizi.Voi giovani. Due parole che introducono una delle invettive della mamma. La guardo

    restando sulla porta del soggiorno e vedo che ci sono altri segnali in arrivo. Sguardoperso e pensieroso chiaramente ha parecchio da dire respiro affannoso

    E vai!Lo sai, Frank, di corpo ne hai uno solo! Si volta verso di lui. Devi tenerlo da conto!

    Devi averne cura! E quello che mi preoccupa che tu non hai idea di cosa siano la salutee il fitness, mangi soltanto schifezze

    Quando arriveremo alla tua et esisteranno parti di ricambio elettroniche dice Frankindifferente per cui.

    Sai quanta gente della tua et ha il diabete? continua la mamma. Sai quantiadolescenti obesi ci sono al giorno doggi? Per non parlare dei problemi cardiaci.

    Okay, non parliamo dei problemi cardiaci dice Frank gentilmente, cosa che la mandasu tutte le furie.

    E sai perch? Per colpa di quei maledetti computer e cellulari. Ci sono ragazzini dellatua et che non riescono neanche ad alzarsi dal divano!

    Quanti? ribatte Frank.Cosa? La mamma sembra perplessa.Quanti ragazzini della mia et non riescono neanche ad alzarsi dal divano? Perch a

    me questa sembra una stronzata. Lhai letto sul Daily Mail?La mamma lo guarda malissimo. Un bel numero.Tipo tre. Perch si sono rotti una gamba.Non riesco a non ridere e la mamma lancia unocchiataccia anche a me.Puoi anche deridermi, tu dice a Frank. Ma io prendo sul serio le mie responsabilit

  • di genitore e non ti permetter di diventare una specie di bradipo. Non permetter alletue arterie di indurirsi. Non ti lascer diventare una statistica. Perci su. Andiamo acorrere. Prima facciamo un po di riscaldamento. Fai come me.

    Inizia a camminare a passo di marcia, alzando e abbassando le braccia. Riconoscolesercizio che guarda sempre su un DVD. Dopo un attimo Frank si unisce a lei, agita lebraccia e rotea gli occhi facendo il buffone. Devo ficcarmi un pugno in bocca per smetteredi ridere.

    Impegnati a fondo dice la mamma. Dovresti fare un po di Pilates. Hai mai sentitoparlare della posizione dellasse?

    Mollami borbotta Frank.Allora, adesso allungaMentre si chinano per allungare i tendini, arriva Felix saltellando.Yoga! strilla felice come una pasqua. Io so fare yoga. So fare yoga VELOCISSIMO.Si sdraia sulla schiena e scalcia per aria.Splendido yoga gli dico. Molto veloce.E anche FORTE. Felix mi guarda tutto serio. Io sono fortissimo a yoga.Sei fortissimo a yoga concordo.Benissimo. La mamma alza la testa. Allora, Frank, oggi non esageriamo. Solo una

    corsettaChe ne dici di qualche flessione? la interrompe Frank. Non dovremmo fare qualche

    flessione prima di andare?Piegamenti? La faccia della mamma crolla per un istante.Lho vista fare le flessioni guardando il suo DVD di ginnastica. Non un bello spettacolo.

    Impreca e suda e rinuncia dopo cinque minuti al massimo. Be s. Ritrova il suo piglio.Ottima idea, Frank. Facciamo un paio di flessioni.

    Che ne dici di trenta?Trenta? La mamma ha la faccia grigia come la cenere.Comincio io dice Frank e si butta a terra. In un attimo, lo vedo flettere le braccia su

    e gi, sfiorare il pavimento con la faccia e poi tornare su, seguendo un ritmo. Lo fa bene.Cio, veramente bene.

    La mamma lo fissa come se si fosse trasformato in un elefante.Tu non lo fai? le chiede lui quasi senza fermarsi.Subito dice la mamma, buttandosi carponi. Fa un paio di flessioni, poi si ferma.Non riesci ad andare avanti? dice Frank, ansimando. Ventitr, ventiquattroLa mamma ne fa ancora qualcuna, poi si ferma, senza fiato. Non si sta affatto

    divertendo.Frank dove hai imparato questa roba? chiede quando lui ha finito. Sembra quasi

    arrabbiata, come se lui lavesse fregata.A scuola risponde brevemente Frank. Educazione fisica. Si siede sui talloni e le

    rivolge un sorrisetto malizioso. E so anche correre. Sono nella squadra di corsacampestre.

    Cosa? La mamma sembra sul punto di svenire. Non me lavevi detto.Andiamo? Frank si alza in piedi. Non vorrei proprio diventare un adolescente obeso

  • a rischio di infarto. Mentre si dirigono alla porta, lo sento dire: Lo sapevi che lamaggioranza delle donne di mezza et non fa abbastanza flessioni? Era sul Daily Mail.

    Quaranta minuti dopo rientrano ansimando. Ansimando. Frank non quasi sudato,mentre la mamma sembra l l per avere un collasso. Ha la faccia rossa e i capelli tuttibagnati di sudore. Si attacca alla ringhiera della scala per sostenersi e inspira ed espirasbuffando come una locomotiva a vapore.

    Com andata la corsa? chiede il pap entrando nellingresso, poi si bloccapreoccupato alla vista della mamma. Anne? Stai bene?

    Benissimo riesce a dire lei. Benissimo. Frank ha lavorato molto bene.Lascia perdere Frank, ma tu? Il pap continua a fissarla. Anne, hai esagerato?

    Credevo che fossi in forma.Sono in forma! risponde lei praticamente urlando. Frank mi ha imbrogliato!Frank scuote la testa con un filo di tristezza. La mamma ha davvero bisogno di fare

    un po di aerobica dice. Mamma, hai un corpo solo. Tienilo da conto.E, facendomi locchiolino, si dirige con calma nella stanza dei giochi.

  • Un punto per Frank, direi.Ma anche un punto per la mamma. Un punto a testa.Dopo essere andato a correre con lei, lui ha passato le dieci ore seguenti a giocare col

    computer. Dieci ore buone. Mamma e pap sono stati tutto il giorno fuori con Felix,lhanno portato a una serie di feste di compleanno, e hanno detto a Frank di fare i compitimentre loro non cerano e lui ha detto s e poi si connesso e ciao.

    Adesso domenica mattina e la mamma a giocare a tennis, il pap fa qualcosa ingiardino e io sto guardando la tele nel salottino quando Frank arriva sulla porta.

    Ehi.Ehi. Ho gi gli occhiali scuri e non mi volto verso di lui.Senti, Audrey. Linus passer un sacco di tempo a casa nostra. Credo che dovresti

    conoscerlo meglio. nella mia squadra di LOC.Mi sono gi un po irrigidita alle parole Linus e conoscerlo meglio.Perch dovrei conoscerlo meglio? ribatto.Si sente strano a venire a casa nostra. Sai, per quello che successo laltro giorno.

    Quando sei scappata, sai. Si un po stressato.Lo guardo male. Non mi piace che me lo ricordi.Non deve sentirsi in colpa dico e mi abbraccio le ginocchia.Be, invece s. Pensa di averti fatta stare male.Be, diglielo. Sai cosa. DiLho fatto.E allora.Silenzio. Frank non sembra convinto.Se a Linus non piace venire qui, entrer in unaltra squadra di LOC dice. E lui

    bravissimo.Chi altro c in squadra? Faccio girare la sedia e mi metto di fronte a lui.Due tipi della mia scuola. Nick e Rameen. Giocano online. Ma Linus e io siamo gli

    strateghi. Vogliamo partecipare al torneo internazionale di LOC e le qualificazioni sono il18 luglio, perci dobbiamo fare un casino di pratica. Il premio di 6 milioni di dollari.

    Cosa? Strabuzzo gli occhi.Veramente.Si vincono 6 milioni? Solo per giocare a LOC?Non solo per giocare a LOC dice Frank, impaziente. il nuovo sport per il grande

    pubblico. infervorato come non lo vedevo da secoli. Le gare saranno a Toronto e lefaranno in questo stadio enorme, e verr gente da tutto il mondo. Gireranno un sacco disoldi. questo che mamma e pap non capiscono. Di questi tempi giocare una scelta di

  • carriera.Giusto dico dubbiosa.Una volta a scuola sono andata a un incontro in cui illustravano tanti tipi di carriere.

    Non ho visto nessuno seduto a un banchetto col cartello DIVENTA UN GIOCATORE!.Perci devi riuscire a far sentire Linus a suo agio quando viene qui conclude Frank.

    Non posso perderlo.Non puoi andare tu a casa sua?Lui scuote la testa. Ci abbiamo provato. C sua nonna. Ha una specie di demenza o

    qualcosa del genere. Non ci lascia in pace. Urla e piange e certe volte non riconosceLinus, e tira fuori tutto dal freezer. Praticamente devono sorvegliarla continuamente. Luideve perfino fare i compiti a scuola.

    Va bene. Assimilo le informazioni. Povero Linus. Be ecco. Digli che tutto aposto.

    Mi ha chiesto il tuo cellulare ma Frank alza le spalle.Infatti.Al momento non ho un numero di cellulare. Come se non bastasse, ho anche una bella

    avversione per il telefono. Non fobia, avversione.Cosa che Frank non potrebbe capire neanche in un milione di anni.Se ne va e io ricomincio a guardare Youve Been Framed!. Felix arriva a guardarlo

    con me e ci rannicchiamo insieme sul divano. Felix come un orsacchiotto che parla ecammina. morbido e coccoloso e se gli schiacci la pancia ride, sempre. La sua testa una massa di riccioli biondi come un dente di leone e la sua espressione sempre apertae speranzosa. Ti auguri proprio che non gli succeda mai niente di brutto, mai e poi mai.

    Il che, immagino, quello che mamma e pap si auguravano per me.Allora, come va la scuola, Felix? chiedo. Sei sempre amico di Aidan?Aidan ha il mordillo mi dice.Il morbillo?Mordillo mi corregge, come se fossi una deficiente. MorDILLO.Ah, giusto annuisco. Spero che non te lo attacchi.Io combatto il mordillo con la mia spada dice dandosi arie dimportanza. Sono

    troppo forte.Mi tolgo gli occhiali scuri e osservo la sua faccetta tonda e aperta. Felix lunico che

    riesco a guardare negli occhi. Gli occhi dei miei genitori per carit. Sono pieni dipreoccupazione e paura e di troppa consapevolezza. E anche di troppo amore, se capitecosa intendo. Se li guardo, come se tutto mi arrivasse di nuovo addosso come unondagigante, mescolato alla loro rabbia, che hanno tutto il diritto di provare. Cio, la rabbiaovviamente non diretta a me, per. Comunque tossica.

    Quando Frank mi guarda i suoi occhi sono appena un tantino schizzati, tipo Aiuto, miasorella andata fuori di testa, cosa devo fare?. Non vorrebbe essere spaventato, per lo. Be, naturale. Sua sorella si nasconde in casa e porta sempre gli occhiali scuri: comefa a non esserlo?

    Ma gli occhi azzurri di Felix sono trasparenti e limpidi e rasserenanti come un bicchierdacqua. Non sa praticamente niente, tranne che lui Felix.

  • Ciao tu dico, e premo il viso contro il suo.Ciao tu mi schiaccia ancora di pi. Facciamo un pupazzo di neve?Felix ha una specie di ossessione per Frozen, e non posso certo biasimarlo. Anchio mi

    sento molto Regina Elsa, solo che non sono affatto sicura che riuscir a sciogliere ilghiaccio grazie a un qualche gesto damore a casaccio. Pi probabile che lo spacchi apicconate.

    Audrey sento la voce di Frank. arrivato Linus. Ti manda questo.Quando alzo il viso da Felix, ho di nuovo gli occhiali sul naso. Frank mi porge un

    foglietto piegato.Oh dico, stupefatta, e lo prendo. Okay.Frank se ne va e io leggo una grafia sconosciuta.

    Ciao. Scusa per laltro giorno. Non volevo farti sclerare.Linus

    Oddio.Cio, oddio in molti sensi. Primo, pensa di avermi fatta sclerare. (Il che vero, ma non

    certo per colpa sua.) Secondo, sente di doversi scusare, il che mi fa stare male. Terzo,che faccio adesso?

    Ci penso per un attimo, poi scrivo sotto la sua frase:

    No, spiace a me. Ho questa roba assurda. Non colpa tua.Audrey

    Felix dico. Vai a dare questo a Linus. Linus ripeto mentre lui mi fissa con gli occhisbarrati. Lamico di Frank. Hai capito? Quel ragazzo grande?

    Felix prende il foglietto e lo osserva con attenzione per un attimo. Poi lo piega, se lomette in tasca e comincia a giocare con il suo trenino.

    Felix, di lo spingo. Vai a darlo a Linus.Ma va bene in tasca obietta. la mia carta da tasca.Non tuo. un biglietto.Voglio la carta da tasca! Il suo faccino si storce tutto, sta per mettersi a strillare.Per amor del cielo. Nei film, infilano il biglietto nel collare di un cane che trotterella via

    obbediente, senza fare storie.Okay, Felix, adesso ti do una carta da tasca dico esasperata. Qualunque cosa sia.

    Strappo una pagina da una rivista, la piego e gliela ficco in tasca. Adesso vai a darequesto a Linus. Nella stanza dei giochi.

    Felix finalmente va, ma non sono affatto sicura che il biglietto arriver a destinazione. mille volte pi probabile che lui lo getti nel tritarifiuti o lo infili nel lettore DVD osemplicemente si dimentichi che esiste. Mi rimetto a guardare Youve Been Framed! ecerco di scordarmi dellesistenza di quel foglietto.

    Ma dopo circa due minuti Felix torna indietro col biglietto, dicendo tutto eccitato:Leggilo! Leggi la carta da tasca!.

  • Lo apro, e Linus ha aggiunto una riga. come il gioco in cui ognuno scrive una frase suun bigliettino.

    Frank mi ha spiegato. Devessere dura per te.

    Liscio il foglio, me lo appoggio sulle ginocchia e scrivo:

    tutto a posto. Cio, insomma, non a posto. cos. Spero che vincerete. Tra laltro sei stato un grandeAtticus Finch.

    Mando il biglietto tramite Felix il SuperCane e ricomincio a fissare lo schermo, ma nonsto affatto guardando Youve Been Framed!. Aspetto. una vita che non faccio unacosa del genere. Non ho a che fare con qualcuno al di fuori di quelle poche persone sicureda non so neanche da quanto. Settimane. Mesi. Prima ancora che me ne renda contoFelix gi tornato e io gli strappo il biglietto di mano.

    Ehi, grazie. In realt non stiamo combinando un tubo. Frank ce lha con me perch ti scrivo. Hai unapessima influenza, Audrey.

    Guardo il mio nome scritto da lui. Che sensazione intima. Come se avesse preso inmano un pezzo di me. Cerco di sentire la sua voce che dice questa parola. Audrey.

    Disegna le parole. Felix mi d istruzioni. totalmente immerso nel suo ruolo dimessaggero. Disegna le parole. Afferra il foglio. Parole!

    Non voglio ridare questo foglio a Felix. Voglio piegarlo e metterlo da qualche parte perriguardarmelo poi per conto mio. Studiare la grafia di Linus. Pensare a lui che scrive il mionome con la sua penna. Audrey.

    Prendo un altro pezzo di carta dal cassetto in cui tengo le mie cose di scuola e scrivosul foglio A4:

    Mi ha fatto piacere chiacchierare con te o quel che era.Ci vediamo.

    Spedisco via Felix che in mezzo minuto mi porta la risposta.

    Ci vediamo.

    Ho ancora in mano il primo foglio; quello con il mio nome sopra. Me lo accosto allafaccia e inspiro. Mi sembra di sentire lodore del suo shampoo o sapone o cosa.

    Felix tiene il naso premuto contro laltro foglio e mi guarda oltre il bordo.La tua carta da tasca puzza di cacca! dice e scoppia a ridere.A quattro anni sanno come rovinare latmosfera.Grazie, Felix. Gli scompiglio i capelli. Sei un bravissimo messaggero.Disegna ancora le parole dice, battendo sul foglio. Ancora parole.

  • Abbiamo finito di parlare gli dico, ma Felix prende una matita e me la porge.Fai una parola rossa mi ordina. Fai Felix.Scrivo Felix e lui osserva amorevolmente la parola mentre io lo stringo a me per un

    altro abbraccio ristoratore.Mi sento un po euforica. E anche un po svuotata. Potr sembrare una reazione

    eccessiva, ma daltra parte, casomai non ve ne foste accorti, io sono la Regina delleReazioni Eccessive.

    La verit che, se non comunichi mai con nessuno, per niente, perdi la capacit difarlo. E quando ricominci, abbastanza sfinente. La dottoressa Sarah mi aveva avvertita.Dice che devo aspettarmi che anche il minimo sforzo, il minimo passo in pi si rivelifaticosissimo. E, che ci crediate o no, quello stupido scambio di bigliettini lo stato.

    Bello, per.

  • CHE FAMIGLIA AFFETTUOSA E SERENA TRASCRIZIONE DAL VIDEO

    ROSEWOOD CLOSE 5 INTERNO GIORNO

    La videocamera fa una panoramica verso una porta chiusa.

    AUDREY (V.F.C.)Questo lo studio del pap. Dove lavora quando non in ufficio.

    Una mano apre la porta. Vediamo il pap, stravaccato alla scrivania, che russa dolcemente. Sullo schermo c unAlfaRomeo.

    AUDREY (V.F.C.)Pap? Dormi?

    Il pap salta su e chiude il monitor.

    PAPNon stavo DORMENDO. Stavo pensando. Allora, hai fatto il pacchetto del tuo regalo per la mamma?

    AUDREY (V.F.C.)Sono qui per quello. Hai della carta?

    PAPS.

    Prende un rotolo di carta da regalo e lo porge a Audrey.

    PAPE guarda un po!

    Tira fuori una scatola bianca da pasticceria e la apre, rivelando una grande torta di compleanno. Sopra con lo zucchero cscritto un vistoso 39. C un attimo di silenzio.

    AUDREY (V.F.C.)Pap, perch hai fatto scrivere 39 sulla torta della mamma?

    PAPNessuno troppo vecchio per una torta personalizzata.

    (Strizza locchio alla videocamera)Io no di certo.

    AUDREY (V.F.C.)Ma non ha trentanove anni.

    PAP

  • (perplesso)S che li ha.

    AUDREY (V.F.C.)Ti dico di no.

    PAPTi dico di

    Si interrompe e respira affannosamente. sconvolto. Guarda la torta e indietreggia.

    PAPOddio. Secondo te le importa? No. Naturalmente non ci far caso. Cio, insomma, anno pi anno meno

    AUDREY (V.F.C.)Pap, le importer TANTISSIMO.

    Il pap chiaramente in preda al panico.

    PAPCi serve unaltra torta. Quanto tempo abbiamo?

    Si sente il rumore di una porta che sbatte al piano di sotto.

    MAMMA (V.F.C.)Sono a casa!

    Il pap ha laria sconvolta.

    PAPAudrey, che faccio?

    AUDREY (V.F.C.)Possiamo sistemarla. Lo facciamo diventare 38.

    PAPCon che cosa?

    Prende una boccetta di bianchetto.

    AUDREY (V.F.C.)No!

    Si sente bussare alla porta ed entra Frank.

    FRANK arrivata la mamma. Quando le diamo la torta?

  • Il pap toglie il tappo a un pennarello indelebile.

    PAPUser questo.

    AUDREY (V.F.C.)No! Frank, vai in cucina. Ci serve della glassa o simile. Una cosa da mangiare con cui si possa scrivere. Ma non farti

    vedere dalla mamma.

    FRANK(perplesso)

    Una cosa da mangiare con cui si possa scrivere?

    PAPSvelto!

    Frank scompare. La videocamera inquadra la torta.

    AUDREY (V.F.C.)Come hai fatto a sbagliare la sua et? Cio, com possibile?

    PAP(si prende la testa fra le mani)

    Non lo so. Ho passato tutto il mese a scrivere previsioni finanziarie sul prossimo anno. Tutti i miei pensieri sonoconcentrati sul prossimo anno. Immagino di aver perso un anno da qualche parte.

    Frank arriva di corsa con in mano una bottiglia di ketchup.

    AUDREY (V.F.C.)Ketchup? Ma sul serio?

    FRANK(sulla difensiva)

    Be, che ne so!

    Il pap afferra la bottiglia.

    PAPRiusciamo a cambiare il 9 in 8 con il ketchup?

    FRANKNon ci cascher.

    AUDREY (V.F.C.)Copri tutto il numero col ketchup. Trasformala in una torta di ketchup.

    FRANK

  • Chi che glasserebbe una torta col ketchup?

    PAP(spruzzando ketchup frettolosamente)

    La mamma va matta per il ketchup. Va benissimo. buonissima cos.

  • Okay, ecco qui una lezione di vita. Non cercate di decorare una torta di compleanno colketchup. Sarebbe stato meglio il bianchetto.

    Mentre il pap portava la torta, la mamma ha fatto una faccia. Non una bella faccia.Cio, se prendete una torta di compleanno con la glassa bianca e la spruzzate tutta diketchup, pi o meno si ottiene lEffetto Carneficina. Ci siamo lanciati in un Happy Birthdaya tutto volume, e appena abbiamo finito e la mamma ha soffiato sulla sua (unica)candelina il pap ha detto: Grande! Adesso porto un attimo via la torta per tagliarla.

    Aspetta. La mamma ha posato una mano su quella del pap. Cos questo? Nonsar mica ketchup?

    una ricetta di MasterChef ha detto il pap senza battere ciglio. Sperimentale.Bene. La mamma aveva ancora laria perplessa. Ma c Prima che riuscissimo a

    fermarla, stava togliendo il ketchup con un tovagliolo. Mi pareva! Sotto c unmessaggio.

    Non niente ha detto il pap in fretta.Ma una scritta di glassa! Ha tolto le ultime tracce di ketchup e tutti abbiamo fissato

    in silenzio la torta bianca e rossa tutta pasticciata.Chris ha detto dopo un po la mamma con una voce strana. Perch c scritto 39?No! C scritto 38. Guarda. La mano del pap ha indicato le ultime tracce di ketchup.

    un otto.Nove. Felix ha indicato la torta con sicurezza. Numero nove. un otto, Felix! ha detto bruscamente il pap. Otto!Mi sono accorta che Felix guardava la torta sconcertato e ho provato un moto di

    comprensione per lui. Come far mai a imparare qualcosa con dei genitori un posbarellati come i nostri?

    un nove, Felix gli ho sussurrato allorecchio. Il pap scherza.Quindi tu pensi che io abbia trentanove anni? La mamma ha fissato il pap.

    Dimostro trentanove anni? questo che pensi? Si schiacciata la faccia tra le mani elha guardato malissimo. Questa una faccia da trentanovenne? questo che mi staidicendo?

    Credo che il pap avrebbe dovuto semplicemente gettare via la torta.

    Cos stasera il pap porta fuori la mamma per il suo compleanno, come si pu dedurredalle nuvole di profumo che allimprovviso si posano sul pianerottolo. Lei non va tanto peril sottile, quando esce. Come sempre ci ripete, con tre figli la sua vita socialepraticamente non esiste, perci quando va fuori si mette in pari con profumo, eyeliner,lacca e tacchi. Mentre scende le scale traballando, noto una macchia di lozione

  • abbronzante sul suo braccio, ma non glielo dico. Non il giorno del suo compleanno.Stai bene, tesoro? Mi mette le mani sulle spalle e mi guarda piena dansia. I nostri

    numeri li avete. Se c qualunque problema, di subito a Frank di chiamarci.La mamma sa che non sono il massimo con il telefono. E questo il motivo per cui il

    baby-sitter ufficiale Frank, non io.Star benissimo, mamma.Ma certo dice, ma non mi molla le spalle. Prenditela calma, amore. Vai a letto

    presto.Va bene prometto.E, Frank. La mamma alza lo sguardo mentre lui arriva. Tu farai soltanto i compiti.

    Perch questo me lo porto via io.Sventola trionfante un cavo di alimentazione e Frank annaspa.Hai micaScollegato il tuo computer? S, giovanotto, lho fatto. Non voglio che quel computer

    sia acceso neanche per un nanosecondo. Quando avrai finito i compiti, puoi guardare latele o leggere un libro. Ad esempio, Dickens.

    Dickens! ripete Frank in tono di profondo disprezzo.S, Dickens! Perch no? Quando avevo la tua etLo so. Frank la interrompe. Hai sentito Dickens suonare dal vivo. Uno sballo.La mamma alza gli occhi al cielo. Che ridere.Allora! Dov la festeggiata? Il pap scende le scale di corsa, accompagnato da una

    nuvola di dopobarba. Cos questa fissa dei genitori per il profumo? Allora, ragazzi, tuttoa posto? Guarda me e Frank. Comunque saremo qui dietro.

    I miei non riescono a uscire di casa. La mamma controlla ancora una volta Felix e ilpap si ricorda che ha lasciato linnaffiatore automatico acceso e poi la mamma siassicura che sia partita la registrazione di EastEnders su Sky.

    Alla fine riusciamo a buttarli fuori e ci guardiamo.Torneranno al massimo fra unora prevede Frank, e si fionda nella stanza dei giochi.

    Lo seguo perch non ho molto altro da fare, e magari leggo il suo nuovo fumetto di ScottPilgrim. Lui va al computer, fruga nello zaino della scuola e tira fuori un cavo dialimentazione. Accende il computer, si collega e comincia a giocare a LOC.

    Sapevi che la mamma ti avrebbe preso il cavo? chiedo, ammirata.Lha gi fatto altre volte. Ne avr almeno cinque. Lo sguardo gli diventa vitreo, inizia

    a giocare e capisco che inutile parlargli. Mi guardo intorno in cerca del suo Scott Pilgrim,lo trovo sotto un pacchetto di caramelle vuoto e mi raggomitolo a leggere sul divano.

    Mi sembra passato un attimo e vedo la mamma sulla porta, con tacchi e tutto. Compotuto succedere?

    Mamma. Sono disorientata. Ma non eri fuori?Sono tornata a prendere il telefono. Il suo tono dolce e minaccioso. Frank? Cosa

    stai facendo?Oddio, Frank. Frank! Mi volto di scatto a guardarlo, preoccupatissima. Frank sta ancora

    muovendo il mouse sul tappetino e ha le cuffie.Frank! abbaia la mamma, e lui la guarda.

  • S?Che cosa stai facendo? chiede lei con lo stesso tono dolce e minaccioso.Compito di francese dice lui, senza battere ciglio.Francese cosa? La mamma presa in contropiede.Compiti. un programma per verificare la conoscenza del vocabolario. Ho dovuto

    recuperare un vecchio cavo per poterlo fare. Ho pensato che mi avresti autorizzato.Indica il monitor e vedo armoire, scritto a grandi caratteri rossi, fluttuare sullo

    schermo, seguito da armadio in blu.Wow. Deve essere stato velocissimo per riuscire ad aprire quel programma.In effetti giocare a LOC migliora molto i tempi di reazione. Cio, proprio vero.Hai fatto davvero esercizi di francese per tutto il tempo? La mamma mi guarda

    stringendo gli occhi e distolgo i miei. Non ci voglio entrare.Io stavo leggendo Scott Pilgrim le dico, ed la verit.Lei si concentra di nuovo su Frank. Frank, mi stai mentendo?Mentendo? Frank fa loffeso.Non cominciare! Mi stai dicendo, con la mano sul cuore, che hai fatto sempre e

    soltanto i compiti?Lui la fissa per un attimo. Poi scuote la testa con aria triste.Voi adulti. Pensate che i ragazzi mentano sempre. Voi lo date per scontato. una

    cosa immensamente deprimente.Io non do niente per scontato inizia a dire la mamma, ma lui la interrompe.E invece s! Per voi questa sempre lipotesi pi ovvia, no? La pi facile, la pi pigra

    Date per scontato che chiunque abbia meno di diciotto anni sia un subumanopatologicamente disonesto e privo di integrit. Ma noi siamo persone, proprio come voi, evoi non volete capirlo! Allimprovviso si anima tutto. Mamma, per una volta nonpotresti credere che tuo figlio si comporta bene? Per una volta non potresti darmi un podi credito? Ma comunque, se vuoi che spenga il computer e non faccia i compiti difrancese, benissimo. Domani lo dir allinsegnante.

    La mamma evidentemente sconcertata dal discorsetto di Frank. Sembra addiritturamortificata.

    Non ho detto che stavi mentendo. Solo che Guarda, se stai facendo i compiti difrancese va benissimo. Continua pure, ci vediamo dopo.

    Se ne va ticchettando sui tacchi, e dopo un attimo sentiamo la porta che si chiude.Tu sei malato gli dico, senza alzare lo sguardo dal fumetto. Frank non risponde:

    gi di nuovo immerso nel gioco. Giro una pagina e lo sento borbottare, e mi chiedo seandare a preparare una tazza di cioccolata, quando improvvisamente sento qualcunobattere fortissimo sulla finestra dallesterno.

    FRAAAAANK!!!Faccio un salto, e sento che sto andando in iperventilazione. Alla finestra c la

    mamma, che guarda dentro, con una faccia demoniaca. Cio, non lho mai vista cosfuriosa. Chris! sta strillando. VIENI QUI! LHO PRESO CON LE MANI NEL SACCO!

    Com arrivata fin lass? Le finestre della stanza dei giochi sono tipo a due metri daterra.

  • Guardo Frank e per una volta mi sembra veramente spaventato. Ha chiuso LOC ma lamamma lha visto. Cio, impossibile che non labbia visto.

    Sei fregato gli dico.Merda si arrabbia lui. Non posso credere che mi abbia spiato.Chris! strilla la mamma. Aiuto! Arghhh!La sua faccia scompare e sentiamo un botto fortissimo.Oddio. Che cosa successo? Salto in piedi e corro alla porta sul retro. La finestra della

    stanza dei giochi d sul giardino, e quando mi precipito fuori non vedo la mamma danessuna parte. Vedo soltanto la casetta di Felix, spinta contro il muro sotto la finestradella stanza dei giochi. Ma il tetto sembra rotto e

    No.Non ci credo.I piedi della mamma spuntano fuori, tacchi alti compresi.Frank mi raggiunge e vede quello che sto guardando io. Si porta le mani alla bocca e

    gli do una gomitata.Smettila! Magari si fatta male! Mamma, stai bene? grido, correndo verso la

    casetta.Anne! Il pap ci ha raggiunti. Cos successo? Che stavi facendo?Guardavo dalla finestra arriva la voce soffocata della mamma. Di, fammi uscire da

    qui. Sono incastrata.Credevo che salire sulla casetta desse il cattivo esempio a Felix, mamma dice Frank

    piatto. La sento sbuffare furiosa.Tu, piccolo Probabilmente un bene che la sua voce in questo momento risulti

    soffocata.Io, il pap e Frank dobbiamo unire le forze per riuscire a estrarre la mamma dalla

    casetta e non posso dire che questo migliori il suo umore. Mentre si sistema i capelli,trema di rabbia.

    Benissimo, giovanotto dice a Frank, che guarda a terra imbronciato. Lhai voluto tu.Niente pi videogames per cosa ne pensi tu, Chris?

    Un giorno proclama con fermezza il pap proprio mentre la mamma dice: Duemesi.

    Chris! esclama lei. Un giorno?Ecco, non so ribatte il pap sulla difensiva. Non mettermi in mezzo.I miei genitori si mettono a discutere fra loro sussurrando in disparte, mentre Frank e

    io aspettiamo a disagio. Potrei tornarmene in casa, in realt, ma sono curiosa di vederecome andr a finire.

    Comunque abbastanza spiacevole restare l a sentirli mormorare cose tipo Bisognache il messaggio arrivi forte e chiaro o Deve imparare questa volta.

    Quando avr dei figli le punizioni le decider prima.Okay. Alla fine il pap emerge dal conciliabolo. Dieci giorni. Niente computer,

    niente telefono, niente.Dieci giorni? Frank lancia al pap una delle sue occhiate tipo raggio della morte.

    sproporzionato.

  • Niente affatto. La mamma allunga una mano. Telefono, per favore.E come faccio con i miei compagni di squadra? Non posso mollarli. Con tutte le

    stronzate che mi dite sempre sullo spirito di squadra e limpegnarsi tutti insieme? Eadesso li mollo cos?

    Quali compagni di squadra? La mamma perplessa. Stai parlando della squadra diatletica?

    I miei compagni di LOC! protesta Frank. Ci stiamo allenando per il torneo, come viho gi spiegato un miliardo di volte.

    Un torneo di videogames? dice la mamma con sommo disprezzo.Il torneo internazionale di LOC! Il premio finale di 6 milioni di dollari! per quello

    che Linus sempre qui! Adesso che gli dico?Digli che sei impegnato risponde lei secca secca. Anzi, guarda, meglio se Linus

    non viene pi. Dovresti trovarti degli amici che abbiano altri interessi. E poi disturbaAudrey.

    Linus mio amico! Frank sembra sul punto di esplodere. Non puoi impedirmi diinvitare i miei cazzo di amici!

    Ecco, cazzo stato un errore. Vedo la mamma sollevarsi come un cobra pronto acolpire.

    Per favore, modera il linguaggio, Frank dice gelida. E s, posso. Questa casa mia.Posso decidere chi viene e chi se ne va. Lo sai che Audrey ha avuto un attacco quando stato qui?

    Non avr pi attacchi dice subito Frank. Audrey si sta abituando a Linus, vero,Audrey?

    S, tutto a posto dico debolmente.Ne parleremo dice la mamma, rivolgendo a Frank un altro sguardo gelido. Per

    adesso, posso fidarmi che farai i compiti senza tirare fuori un altro cavo o devo rinunciarealla mia cena di compleanno, quella che il pap e io aspettiamo da un mese e che gistata mezza rovinata? Si guarda le gambe. I miei collant sono totalmente rovinati.

    Quando fa cos, ci sentiamo in colpa. Cio, mi sento male io che non ho fatto niente,perci mi immagino che Frank si senta anche peggio. Anche se con lui non si pu maisapere.

    Mi spiace borbotta alla fine, e guardiamo senza dire niente i nostri genitori che siallontanano. Sentiamo la portiera dellauto sbattere, e se ne vanno.

    Dieci giorni dice alla fine Frank, chiudendo gli occhi.Potevano essere due mesi osservo cercando di farlo sentire meglio, ma mi rendo

    conto immediatamente che era la cosa peggiore da dire. Cio, mi spiace uno schifo.Gi.Entriamo, io vado in cucina a mettere su il bollitore per preparare la cioccolata e Frank

    mi segue e si ferma sulla porta. Ascolta, Audrey, tu devi abituarti a Linus.Oh. Sento uno strano guizzo nello stomaco. quel nome. Linus. Mi fa cos.Deve poter venire qui. Ha bisogno di un posto dove esercitarsi.Ma la mamma non ti permetter di giocare.Solo per dieci giorni. Agita le mani, impaziente. Poi dovremo darci dentro

  • seriamente. Manca poco alle qualificazioni.Okay. Metto la cioccolata in polvere nella tazza.Perci non puoi andare fuori di testa quando lo vedi. Cio, non andare fuori di

    testa si corregge vedendo la mia espressione. Avere un attacco. Quello che vuoi. Lo soche una cosa seria. Lo so che una malattia, bla bla, so tutto, guarda.

    Un paio di volte Frank stato trascinato agli incontri di terapia familiare. In realt, si comportato benissimo. Mi ha detto delle cose carine. E ha detto delle cose carine anchesu di me e su quello che successo e

    Comunque.Il punto che Linus deve poter venire qui senza che la mamma mi rompa le scatole

    dice lui. Perci tu devi essere in grado di vederlo e non scappare via o cose del genere.Okay?

    Non rispondo subito. Rovescio lacqua bollente nella tazza e guardo la polvere roteare,trasformandosi in pochi secondi da un niente sabbioso in una sublime cioccolata bollente.Basta un elemento extra per trasformarla. Ci penso tutte le volte che me la preparo.

    Il che non affatto un bene. Penso troppo, io. Mooolto troppo. Questo me lo diconoproprio tutti.

    Almeno provaci dice Frank. Per favore.Okay. Alzo le spalle e bevo un sorso di cioccolata bollente.

  • CHE FAMIGLIA AFFETTUOSA E SERENA TRASCRIZIONE DAL VIDEO

    ROSEWOOD CLOSE 5 INTERNO GIORNO

    Mamma, pap e Frank sono a tavola per la colazione. La mamma legge il Daily Mail. Il pap traffica col BlackBerry.

    La videocamera inquadra Frank. imbronciato e bellicoso.

    MAMMAAllora, Frank, che fai oggi dopo la scuola?

    Frank non risponde.

    MAMMAFrank?

    Frank tace.

    MAMMAFRANK?

    D un colpetto col piede al pap. Lui alza lo sguardo, confuso.

    MAMMACHRIS!

    Indica Frank con un significativo cenno del capo. Il pap finalmente capisce.

    PAPFrank, non essere maleducato. Vivi in una famiglia. In cui si parla e si comunica. Rispondi a tua madre.

    FRANK(alza gli occhi)

    Non lo so cosa faccio dopo la scuola. Di sicuro non giocher al computer.

    MAMMABene, allora vorrei che tu tirassi fuori le tue camicie. Non capisco dove vadano a finire. Chris, potremmo controllare

    anche le tue.

    Il pap traffica col BlackBerry.

    MAMMACHRIS? CHRIS?

    Il pap troppo preso e non la sente.

    FRANK

  • Pap? Famiglia? Comunicare? Famiglia?

    Agita una mano davanti alla faccia del pap e finalmente lui alza di nuovo lo sguardo. Sbatte le palpebre.

    PAPNo, NON PUOI uscire stasera. Sei in punizione, giovanotto.

    Guarda le espressioni assenti intorno a lui. Si rende conto di aver sbagliato.

    PAPCio riempi la lavastoviglie.

    (riprova)Cio, metti la tua roba sporca nel cesto.

    (rinuncia)Fai come dice tua madre.

  • La sera dopo Frank arriva sulla porta del salottino e dice senza preamboli: Adesso vieneLinus a salutarti.

    Va bene ribatto, cercando di sembrare normale e rilassata. Okay.Normale e rilassata? Che ridere. Il mio corpo gi tutto in tensione. Ho il respiro

    affannoso. Il panico mi prende dassalto. Perdo il controllo. Sento la voce della dottoressaSarah e cerco di rievocare la sua presenza tranquillizzante.

    Accetta le tue sensazioni.Entra in contatto con il tuo cervello lucertola.Rassicura il tuo cervello lucertola.Il mio maledetto cervello lucertola.Il problema del cervello, cosa che voi forse non sapete, che non ununica palla di

    gelatina. diviso in tanti pezzetti, e ci sono pezzi fantastici e altri pezzi cherappresentano soltanto uno spreco di spazio. Secondo la mia umile opinione.