Sonata Per Pianoforte LA TEMPESTA

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ANALISI Sonata Per Pianoforte LA TEMPESTA

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Sonata per pianoforte n. 17La Tempesta

Le prime battute della sonata La Tempesta

Compositore Ludwig van Beethoven

Tonalità Re minore

Tipo di composizione sonata

Numero d'opera Op. 31 n. 2

Epoca dicomposizione

1801-1802

Pubblicazione Naegeli, Zurigo —1803

Dedica nessuna

Durata media 24 minuti

Organicopianoforte

Sonata per pianoforte n. 17 (Beethoven)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La sonata per pianoforte in re minore n. 17, conosciuta anche con il titolo"La Tempesta", è una delle sonate pianistiche di Beethoven maggiormenteconosciute. Composta tra il 1801 e il 1802 (e revisionata nell'estate diquest'ultimo anno, ad Heiligenstadt), fu edita insieme alla sonata in Solmaggiore sotto il numero d'opera 31.

Indice

1 Struttura2 Analisi del Primo movimento

2.1 Esposizione2.1.1 Introduzione2.1.2 Primo tema2.1.3 Secondo tema2.1.4 Coda esposizione

2.2 Sviluppo2.2.1 Prima sezione2.2.2 Seconda sezione2.2.3 Terza sezione

2.3 Ripresa2.4 Coda finale2.5 Schema riassuntivo

3 Analisi del Secondo movimento3.1 Esposizione3.2 Ripresa3.3 Schema riassuntivo

4 Analisi del Terzo movimento4.1 Esposizione

4.1.1 Primo Tema4.1.2 Secondo Tema

4.2 Sviluppo4.3 Ripresa4.4 Coda finale4.5 Schema riassuntivo

5 Note6 Bibliografia7 Voci correlate8 Collegamenti esterni

8.1 Audio8.2 Spartiti

Struttura

Come la precedente sonata, anch'essa è strutturata in tre movimenti:

1. Largo - Allegro2. Adagio (in Si bemolle maggiore)3. Allegretto

Analisi del Primo movimento

Il Primo movimento della sonata numero 17 per pianoforte di Beethoven (il numero 2 dell'opera 31) è un ”Largo - Allegro” intempo quattro quarti nella tonalità di base di re minore. La struttura formale è quella della forma-sonata: Esposizione – Sviluppo –

Ripresa.[1]

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Esposizione

L’Esposizione del primo movimento di questa sonata comprende (come previsto dalle norme della forma-sonata) tre sezioni: (1)esposizione del tema principale (misure 1 – 41); (2) esposizione del secondo tema (misure 41 – 55); (3) coda dell’esposizione(misure 55 – 92).Nell’esposizione di questa sonata l’individuazione del tema principale non è facile. Da un punto di vista strutturale l’esposizione delprimo tema è a sua volta divisa in tre fasi: (1) fase introduttiva o esposizione degli elementi base dei temi dell’intera esposizione,comprendendo quindi anche il secondo tema (misure 1 – 20); (2) tema principale ricavato da due incisi dell’introduzione (misure 21 –29); (3) codetta del tema o transizione (o ponte modulante) verso il secondo tema (misure 29 – 41). Vediamo nel dettaglio questaprima parte.

Introduzione

L’Introduzione ” è l’inizio più drammatico che Beethoven avesse concepito fino allora, con motivi e tempi contrastanti, e

stati d’animo contrapposti”.[2] Questo inizio si presenta con due frasi (misure 1 – 6 e misure 7 – 20). Nella prima frase sonopresenti tre elementi in sequenza: (1) un arpeggio (”Largo”) sulla dominante (la maggiore); (2) una rapida e impetuosa figurazione di

crome (”Allegro”), ancora in ambiente armonico della dominante che però ”muove al re minore”[3], legate a due a due e

discendenti per gradi congiunti (denominata da alcuni commentatori “lamento”[4]); (3) la chiusura della frase su un terzo tempo(”Adagio”) con un abbellimento o ”gruppetto diretto” che chiude su una semicadenza o cadenza sospesa (re minore => la

maggiore). I primi due elementi si individuano come “domanda – risposta”[4], mentre il terzo è la conclusione della frase. In questaprima frase inoltre sono presenti, come s’è detto, tutti gli elementi fondamentali dell’esposizione: l’arpeggio iniziale (o inciso“arpeggio”), che ”non va considerato come un’introduzione, bensì un elemento drammatico che acquista un valore ben

individualizzato nell'intero corso di questo primo movimento”[5], ed è la sigla distintiva del tema fondamentale, mentre le crome(semifrase centrale) le ritroveremo nel secondo tema, ma anche la sigla di chiusura (o inciso “gruppetto”) può essere individuata

nell’inciso di risposta del tema fondamentale.[6] [batt. 1-6]

Nella seconda frase dell’introduzione (misure 7 – 20) si ripresentano i due primi elementi: l’inciso “arpeggio” e le crome della

semifrase centrale. L’ambito armonico è quello della relativa maggiore:[3] fa maggiore. Infatti l’arpeggio iniziale è basato sulla sensibile(do maggiore) che non è altro che la dominante della relativa maggiore. La linea melodica delle crome invece prosegue per 13 misure,

e dopo aver raggiunto il punto più acuto (o climax[5]) su una accordo di tonica (re maggiore a misura 13), continua con una rapidacaduta drammatica di quattro misure e si conclude su un pedale di dominante e su alcuni accordi di settima di dominante (la maggioresettima a misura 20) in preparazione dell’entrata del tema principale vero e proprio sulla tonica (re minore). Ora appare chiaro chementre la prima frase ha una chiusura “provvisoria” (l’inciso “gruppetto”), la seconda frase come risposta si risolve nel più decisivo

tema principale.[4]

Primo tema

A misura 21 entra quello che può essere definito il Tema Principale: ”vera idea spirituale che sarà meravigliosamente

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elaborata nello sviluppo”.[7] Ma anche ”prima apparizione, in questo movimento, di una funzione tonica stabile”.[4] Il tema sicompone di due frasi di 4 misure (domanda – risposta): la prima nella tonica (re minore), la seconda nella dominante (settima didominante: la maggiore settima). Entrambe le frasi si presentano con l’inciso “arpeggio” al basso (”non più una domanda, bensì

una affermazione decisiva”[3]) e con un altro inciso di risposta al tenore, ”lamentoso e supplichevole”, che è direttamentederivato dall’inciso “gruppetto”. [batt. 21-25]

Importante è in questo tema il continuo accompagnamento di terzine che, insieme ai due incisi citati, faranno da base all’elaborazionenella fase centrale di sviluppo.

Non tutti i commentatori sono concordi nel ritenere quello appena indicato il tema principale.[7][4] In effetti (a parte le terzine) le altreidee sono già state presentate abbondantemente nell’introduzione; ma è innegabile che mentre l’introduzione si presenta in modoincerto, quasi una improvvisazione, sia per i continui cambi di tempo, ma anche per le ambientazioni tonali (ad esempio l’arpeggioiniziale di la maggiore ha come basso il do diesis ”che dà alla sonorità la qualità morbida e priva di enfasi di un accordo di

sesta”[3] - sonorità certamente non adatta per l’inizio di un tema principale), mentre le battute 21 – 29 all’incontrario sono decise,stabili e forti e soprattutto sono esposte nella tonica (re minore).La codetta del tema (misure 29 – 42) preannuncia già come queste idee verranno sviluppate da Beethoven: una continuaprogressione ascendente per gradi congiunti del basso fondamentale: fa (re minore) – sol diesis (mi maggiore) – la (fa maggiore) – si(sol diesis minore quinta diminuita) - do (la minore) dell’inciso “arpeggio” con l’insistente accompagnamento delle terzine di cromefino all’apparire del secondo tema. A questo riguardo si noti come le note apicali (acute) espresse in drammatici sforzando (re – mi –fa – sol diesis – la) corrispondono ai suoni fondamentali degli accordi in primo rivolto del rispettivo basso. Questa codetta può essere

“vista” anche come un ponte modulante o di transizione verso la tonalità minore (la minore)[3], ambiente armonico del secondo tema,

preparata da una ”prolungata e tensivamente sospensiva settima diminuita”[5] (do minore settima diminuita delle misure 38 –40). [batt. 29-38]

Secondo tema

Il Secondo Tema (misure 41 – 55) si sviluppa nell’ambiente armonico della dominante (la minore). È formato da tre frasi: le primedue simmetriche (prima frase: misure 41-45; seconda frase: misure 45-49), mentre l’ultima raggiunto l’acme espressivo (misura 49)chiude il tema (a misura 55) con una ennesima caduta verso il registro basso. Contrariamente ad altri temi secondari beethoveniani,questo non porta nessun riposo e non contrasta con il primo (il contrasto è già presente nel primo tema tra l’arpeggio iniziale e la

seguente semifrase lamentevole).[4] In effetti se vogliamo trovare un’origine per questo tema, è innegabile la sua somiglianza propriocon la semifrase “lamento” della battuta 2. Alcuni commentatori vanno ancora oltre e individuano all’interno di questo secondo tema

tutti e tre gli elementi base di questo primo tempo: “arpeggio” – “lamento” – “gruppetto” (tra parentesi nel nostro esempio).[4] [batt.41-45]

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Coda esposizione

A misura 55 inizia la Coda dell’Esposizione sempre nell’ambito armonico della dominante (la minore). In questa coda possiamoindividuare due temi conclusivi. Il primo tema conclusivo (misure 55 – 74) rompe decisamente il ritmo passando dalle crome alleminime e semiminime. Anche in questo tema si possono individuare alcuni elementi del tema principale ma ovviamente più diluiti nel

tempo: il “gruppetto” e il ”lamento”, quest’ultimo però con moto ascendente.[4] [batt. 55-63]

Con il secondo tema conclusivo (misure 74 – 87) si ritorna al ritmo delle crome. Qui Beethoven ci presenta una magistrale imitazionecontrappuntistica: l’inciso “arpeggio” al soprano e l’inciso “lamento” al basso con successivi scambi di ruoli. Questa sezione dichiusura acquista una certa importanza nello sviluppo drammatico del movimento in quanto ha in sé anche alcune funzioni dello

sviluppo.[4] [batt. 74-80]

Questa coda si conclude, ancora una volta con un contributo drammatico, con delle ottave senza armonie, preparando direttamente

la ripetizione dell’Esposizione (la prima volta) e l’inizio dello Sviluppo (la seconda volta).[8]

Sviluppo

Lo Sviluppo è relativamente breve (circa 50 misure) ed è diviso in tre sezioni: la prima sezione (battute 97 – 102) fa dapreparazione; la seconda sezione (battute 103 – 122) è il nucleo centrale; la terza sezione (battute 123 – 146) è una coda conclusivama anche un ponte modulante per la Ripresa. Questo Sviluppo ”ribadisce in gran parte le principali tappe del dramma mostrato

nell’esposizione”[4]

Prima sezione

La Prima sezione inizia nella tonalità della sottodominante (sol) determinata dalla battute finali dell’Esposizione e consiste in trearpeggi in tempo “Largo” e con dinamica “pianissimo” sugli accordi di re maggiore, fa diesis minore e fa diesis maggiore che

ovviamente riprendono la prima idea iniziale.[3] Gli elementi più significativi di queste sei battute sono le note apicali coronate. Esse

indicano ”un processo di forte tensione d’attesa”[5]. Insieme formano una triade eccedente, un accordo di moto, che sembra si

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concluda su un accordo di fa maggiore. [batt. 95-102]

Seconda sezione

La seconda sezione è un Allegro in fortissimo che irrompe sorprendentemente anche per l’ambio di modalità (fa diesis minore).[9]

Sono 20 battute durante le quali il tema principale (la “risposta supplichevole”) sale nel basso da fa diesis al re (la tonica). Nella primaparte (misure 103 – 110) il tema compare completo, poi il climax accelera e per sei volte ad ogni due misure viene proposto

solamente l’arpeggio ascendente (la “domanda”) eliminando il tratto cantabile (il “gruppetto”).[5]

Terza sezione

Le successive 18 misure (da battuta 123 a battuta 140) sono basate su un pedale di dominante (la) di re minore (la tonica) riportando

l’atmosfera espressiva al tempo lento dell’inizio.[9] In questa fase si può riconoscere la figurazione di accompagnamento del secondotema basata sugli accordi di la maggiore. Questa terza sezione ha quindi lo scopo di stabilizzare l’armonia della dominante come

”potente mezzo di attesa e assieme di spinta tonalmente risolutiva verso la riedificazione finale tematico-tonale”[5] Lacaratteristica maggiore di questa parte sono le sincopi create dagli sforzando posizionati nel mezzo della battuta. Il vorticosomovimento di crome a misura 137 si risolve in un accordo di dominante (la maggiore) a cui fa seguito una fase accordale sempre conil basso sulla dominante dove l’intervallo più significativo è quello di nona minore sulla dominante (la – si bemolle), tipico accordo

usato da Beethoven per la preparazione di un ritorno.[9] Una doppia discesa di semiminime in ottava, sempre basate sulla dominante,chiude definitivamente lo Sviluppo. [batt. 133-146]

Ripresa

La Ripresa inizialmente si presenta come una “ricapitolazione con sviluppo”.[4] L’inciso “arpeggio” che nell’Esposizione occupava a

malapena due misure ora è trasformato (sviluppato) in un recitativo ”stupendamente drammatico”[8], ma anche riflessivo (quasi

autobiografico[5]) di 6 misure. L’armonia è ancora quella della dominante (la maggiore) che prende avvio da un accordo arpeggiatoiniziale e viene tenuta per tutto il recitativo tramite il pedale creando così ”una sonorità e perfino cavernosa come di voce

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proveniente da una tomba”[9]. [batt. 147-152]

Ritorna il breve “Allegro” (la risposta – il “lamento”) senza nessuna modifica rispetto l’Esposizione iniziale. Un accordo arpeggiato suldo maggiore ripropone l’inciso “arpeggio” (come nel’Esposizione). Ma se prima l’ambito armonico era la relativa maggiore (fa

maggiore) ora è il fa minore (zona tonale limite[5]), ed è in questa tonalità che sul pedale del do (dominante di fa) si sviluppa un

secondo recitativo.[9] Il carattere modulante del secondo recitativo prepara l’entrata di un nuovo episodio (a misura 163), momentodi transizione verso il secondo tema.L’ambito tonale della transizione (al secondo tema) è fa diesis minore. Questa tonalità viene preparata da quattro accordi (“pesanti eovattati”) inframmezzati da pause sulla sua dominante: do diesis maggiore. Il collegamento con la fine del recitativo è enarmonico:infatti l’ultima nota del recitativo è la bemolle che nel nuovo ambiente armonico è rinominata in sol diesis (dominante della

dominante).[9] La linea melodica dell’episodio è basata su arpeggi dal ritmo irregolare (gruppi di crome alternati da gruppi disemicrome) suggerendo così una certa improvvisazione. Per tre volte l’alternanza di accordi e arpeggi viene ripetuta in una

progressione che sale dal mi diesis, al fa diesis, al sol bequadro (sol naturale) e infine al sol diesis.[9][batt. 161-166]

La ripresa del secondo tema (battute 175 - 189) come vuole la norma è nella tonica (re minore). La preparazione armonica è datadall’accordo di settima diminuita (sol # 7dim) della penultima battuta della transizione (misura 173) ”così da far percepire il la

successivo come una dominante”[9] (misura 175).

Coda finale

La Coda finale, in una prima fase (battute 189 – 202), riprende quella dell’Esposizione con la dovuta trasposizione alla tonica (reminore). A questa prima codetta segue una seconda codetta (battute 202 – 221) basata su una accelerata figurazione di quartine di

crome a carattere quasi virtuosistico.[5] Il movimento quindi “svanisce” nelle ultime 12 misure nelle quali un accordo di tonica (nellazona mediana della tastiera) tenuto per 6 battute sovrasta, sempre in pianissimo, ”una figura arpeggiata che tocca continuamente

la nota più grave del pianoforte di quel tempo”[9]. Chiude il movimento, sempre in pianissimo, due accordi sulla tonica.

Schema riassuntivo

Parte Sezione Sottosezione Grado TonalitàBattute:da-

a

Introduzione

(esposizione dei

temi)

Inciso

“arpeggio”V (dominante) la magg. 1 – 2

Semifrase“lamento”

V (dominante) la magg. 2 - 5

Inciso

“gruppetto”

I (tonica)=>V

(dom.)

re minore =>

la magg.6

Riesposizione

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Esposizione

dell’inciso“arpeggio”

VII (sensibile) do magg. 7 - 8

Sviluppo del“lamento”

III

(mediante)=>I

(tonica)

fa magg. =>re min.

8 - 20

Tema principale

Tema I (tonica) re minore 21 – 29

Codetta deltema (ponte

modulante)

I (tonica) =>

V (domiante)

re mi. => la

min.29 - 41

Secondo tema V (dominante) la minore 41 - 55

Coda

dell’Esposizione

Primo tema di

chiusuraV (dominante) la minore 55 – 74

Secondo temadi chiusura

V (dominante) la minore 74 - 96

Sviluppo

Prima sezione III (mediante)fa #

magg./minore97 - 102

Seconda

sezioneIII (mediante) fa # minore 103 – 122

Terza sezione(coda)

V (dominante) la maggiore 123 - 146

Ripresa

Ripresa dei temi

principali

Inciso

“arpeggio”

con recitativo

V (dominante) la magg. 147 – 152

Semifrase“lamento”

V (dominante) la magg. 152 - 155

Inciso

“gruppetto”

I (tonica)=>V

(dom.)

re minore =>

la magg.156

Riesposizione

dell’inciso“arpeggio”

con secondo

recitativo

VII(sensibile)/III

(mediante)

do magg./fa

minore157 - 162

Transizione al

secondo temaIII (mediante) fa # minore 163 - 175

Riesposizionedel secondo

tema

I (tonica) re minore 175 - 189

Coda

Finale

Primo tema di

chiusuraI (tonica) re minore 189 – 202

Secondo temadi chiusura

I (tonica) re minore 202 - 221

Finale I (tonica) re minore 221 - 232

Analisi del Secondo movimento

Il Secondo movimento della sonata è un ”Adagio” in tempo tre quarti nella tonalità di base di si bemolle maggiore. La struttura

formale è quella di un lied[8], o meglio di una “cavatina” bipartita (esposizione e ripresa senza ritornelli e sviluppo)[10]; ma risenteanche della struttura della forma-sonata per il caratteristico impianto bitematico. In conclusione la forma di questo secondo tempopuò essere sintetizzata così: Esposizione (primo tema – ponte modulante – secondo tema) – Ripresa variata (primo tema – ponte

modulante – secondo tema) - Coda[5].

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Esposizione

L’Esposizione (da battuta 1 a battuta 44) consiste nella presentazione di due temi (principale e secondario) inframmezzati da unponte modulante e in una coda.Il Tema Principale è organizzato su due frasi (1: battute 1 – 8; 2: battute 8 – 17), la seconda delle quali ripete in modo variato laprima con l’aggiunta di una breve codetta. Nella prima frase possiamo inoltre individuare, con un ulteriore approfondimento analitico,

una tipica fraseologia di domanda - risposta.[5] L’arpeggio iniziale sulla tonica (si bemolle maggiore) presenta subito la figura base

(inciso) di questo tema: tre note con un ritmo caratteristico di una croma con doppio punto seguito da una biscroma.[10] Inciso checompare tre volte nella frase del tema: la prima volta alla tonica, la seconda volta con l’armonia di settima di dominante, la terza volta

viene ripresa alla tonica per concludere l’intera frase con una cadenza sospesa (semicadenza) sulla dominante (fa maggiore).[10] [batt.1 – 8]

La seconda frase è una ”rienunciazione della prima con effetti d’eco”[10] (l’inciso è rinforzato con delle terze) per chiuderel’esposizione di questo primo tema, con l’aggiunta di una piccola codetta, alla tonica (si bemolle maggiore).

Un Ponte Modulante (battute 17 – 31) collegata il primo tema al secondo tema.[5] Questo interludio pur svolgendo sia una funzionetonale che tematica di transizione, in realtà propone una nuova idea caratterizzata al basso da ”brevissimi tremuli delle

biscrome”'[8] (pedale di tonica). [batt. 17- 21]

Il Ponte modulante è diviso in una prima semifrase di 4 battute e quindi in una seconda parte più elaborata dove l’inciso “tremuli dellebiscrome” rimbalza da una mano all’altra e insiste per sette battute sulla nota do (dominante della dominante: fa) per preparare ilnuovo ambito armonico (dominante – fa maggiore).Il Secondo Tema (battute 32 – 39) “dolce”, alla dominante (fa maggiore), si ricollega al primo tramite l’inciso della croma con

doppio punto seguito da una biscroma.[10] Il tema si presenta con due semifrasi simmetriche di 4 misure. [batt. 32 - 35]

La Coda dell’Esposizione (battute 39 – 43) riprende l’inciso “tremuli delle biscrome” questa volta sulla nota fa (pedale didominante) con accordi di nona minore (sempre sulla dominante) della mano destra per ristabilire la tonalità di base (si bemollemaggiore) della Ripresa.[batt. 39-43]

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Ripresa

La Ripresa ricapitola sostanzialmente tutto il materiale musicale fin qui esposto. Il Primo tema, con la prima frase (misure 44 – 51) sipresenta abbastanza simile all’Esposizione, mentre con la seconda frase (misure 51 – 60) Beethoven introduce un gioco continuo di

arpeggi che comunque ”non hanno alcun valore virtuosistico, ma solo di risonanza armonica”[11].[batt. 51-54]

Ritorna il Ponte Modulate (misure 60 – 73) con i “tremuli delle biscrome”. Questa transizione non dovendo più preparare il secondotema alla dominante, ora segue un altro percorso armonico: inizia alla tonica (si bemolle), prosegue alla sottodominante (mi bemolle),

momento tradizionale nella seconda parte di una forma-sonata classica[10], per poi chiudere sulla dominante (fa) per introdurre ilsecondo tema armonizzato come prevede la norma alla tonica. Ed è in questo ambiente armonico che ritorna il secondo tema senzaaltre modifiche.La Coda Finale inizia a misura 81 con le figurazioni a biscrome del Ponte Modulante ormai stabilizzate sulla tonica. La coda sichiude (a misura 91) con una nuova figurazione sempre basata sull’inciso iniziale. Nelle ultime 6 misure un pedale sulla tonicariconferma in modo definitivo l’armonia di base.Per alcuni commentatori sotto l’apparente calma dell’Adagio si cela una certa apprensione, un senso di nervosa attesa generata daalcuni dettagli ritmici, melodici e dinamici come ad esempio la figura a doppio punto (un semplice ottavo col punto e sedicesimosarebbe risultata più cantabile). Sembra quasi che questa tensione sia stata preparata opportunamente per risolversi

nell’ambientazione espressiva del successivo Allegretto.[5]

Schema riassuntivo

Parte Sezione Sottosezione Grado TonalitàBattute:da-

a

Esposizione

Tema principale

Prima fraseI (tonica) => V

(dominante)

si b magg.

=> famagg.

1 – 8

Seconda

fraseI (tonica) si b magg. 8 - 17

Ponte

modulante

I (tonica) => II

(sopratonica:

dom. della dom.)

si b magg.

=> do

magg.

17 - 31

Secondo tema V (dominante) fa magg. 32 - 39

Coda

dell’EsposizioneV (dominante) fa magg. 39 - 43

Prima fraseI (tonica) => V

si b magg.=> fa 44 - 51

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Ripresa

Tema principale (dominante) magg.

Seconda

fraseI (tonica) si b magg. 51 - 60

Ponte

modulante

I (tonica) => IV

(sottodominante)

=> V

(dominante)

si b magg.

=> mi b

magg. =>

fa magg.

60 - 73

Secondo tema I (tonica) si b magg. 73 - 81

Coda finale

Coda dellaRipresa

I (tonica) si b magg. 81 - 90

Tema

conclusivoI (tonica) si b magg. 90 - 104

Analisi del Terzo movimento

Il Terzo movimento della sonata è un ”Allegretto” in tempo tre ottavi nella tonalità di base di re minore. La forma può essere

quella di un primo tempo di sonata[11]; per altri si avvicina di più ad un perpetuum mobile[12]. Questo, ancora una volta, dimostraquanto problematico sia definire le strutture formali degli “Allegretti” beethoveniani. Comunque la struttura classica della sonata(Esposizione – Sviluppo – Ripresa - Coda) sembra sia riconosciuta qui dalla maggior parte dei commentatori.

Esposizione

La struttura dell’Esposizione è formata essenzialmente dal Primo tema e relative codette (misure da 1 a 31), da un Ponte Modulante(misure da 31 a 44), da un Secondo tema con relative codette (da misura 44 a 68) e da una Coda cadenzale conclusiva (da misura

69 a 105).[5]

Primo Tema

Il Primo tema occupa le prime 8 misure del movimento suddivise in due semifrasi. La prima semifrase inizia alla tonica (re minore) e

si chiude alla dominante (la maggiore), mentre la seconda semifrase inizia alla dominante e chiude alla tonica.[5] Il tema in sé è moltosemplice: ogni battuta consiste di due terzine di semicrome, ”un la ostinato in levare al tenore che in parte rileva la funzione del

basso”[12]; si ha così la sensazione di un continuo pulsare di arpeggi (tema ispirato, così sembra, dal un galoppare di cavalli)[11].[batt. 1 – 9]

Segue la codetta del tema e un ponte modulante (quest’ultimo inizia a misura 31) entrambi basati sugli arpeggi del tema. Il ritmo che

viene interrotto brevemente alle battute 24 e 28.[12]

Secondo Tema

Il Secondo tema “rompe ritmicamente” il regolare fluire del primo. È diviso in due frasi da 8 misure ciascuna (prima frase: misure 44– 51; seconda frase 52 – 60); la ripetizione del tema fa largo uso di ottave sia disgiunte che intere; l’ambito tonale è quello della

dominante (la minore).[11][5] [batt. 44-51]

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Questo Secondo tema è comunque molto vicino al Primo tema: la mano sinistra insiste su delle sestine che in definitiva propongono lostesso ritmo del tema principale. Una codetta del secondo tema (misure 60 – 68) e una coda cadenzale (misure 68 – 105) basatasoprattutto sull’armonia della dominante (notare l’insistenza della nota la all’inizio di ogni battuta della mano sinistra), chiudel’Esposizione.

Sviluppo

Dopo la ripetizione integrale dell’Esposizione inizia il vero e proprio Sviluppo. È qui che Beethoven dimostra stupendamente l’infinita

fantasia della sua creatività ”che da un elemento ritmico semplice e trascurabile sa creare tutto un poema”[11]. In questo

Sviluppo l’Autore fa largo uso della tonalità di si bemolle minore[12][5] (specialmente da battuta 162 e seguenti), mentre il disegnomelodico rimane costantemente ancorato alla due terzine sovrapposte di semicrome. Un breve ponte modulante (misure 210 – 225)porta direttamente alla Ripresa.

Ripresa

La struttura della Ripresa è simile a quella dell’Esposizione: Primo tema (misure 226 – 253) – Ponte modulante (misure 253 – 283)– Secondo tema (misure 283 – 307) – Codetta del Secondo tema e della Ripresa (misure 307 – 334). L’ambiente armonico è quellodella tonica (re minore) sia per il primo tema che per il secondo tema; un'unica eccezione è data dal ritorno alla tonalità centrale dello

Sviluppo (si bemolle minore) all’inizio del Ponte modulante tra il Primo e Secondo tema.[12] [batt. 250-259]

Coda finale

La Coda finale (a misura 334) inizia con una ennesima variazione ritmica (e melodica) del tema: un'ultima elaborazione del tema.[5]

In realtà le successive 28 misure sono una preparazione per l’ultima entrata del tema, una tecnica appresa da Haydn ”che consiste

nel ripetere una breve figurazione più e più volte finché improvvisamente ne salta fuori il tema”.[12] La preparazione al ritornodel tema è rinforzata anche da 16 misure di pedale sulla dominante (la) da misura 346. Anche la dinamica contribuisce all’effettofinale: il pedale prima è in crescendo e poi in diminuendo fino al pianissimo un istante prima dell’entrata del tema in fortissimo. [batt.359-365]

Page 12: Sonata Per Pianoforte LA TEMPESTA

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In questa ripresa finale del tema le sospensioni del moto (quelle a misura 24 e 28 dell’Esposizione), omesse nella Ripresa, eripristinate alle battute 384 e 388 (con l’aggiunta di una terza sospensione a misura 392) , insieme ai 7 sforzando in sincope sempre

sul tema, danno un notevole slancio espressivo al tema stesso prima della chiusura finale del movimento e di tutta la sonata.[13]

L’ultima sospensione si prolunga in una discesa cromatica di 2 misure per concludere su una cadenza V – I (dominante – tonica)ripetuta quattro volte (misure 397 – 404); quindi altre quattro misure sull’accordo di tonica preparano un arpeggio discendente

(sempre sull’armonia di re minore) per concludere il brano sul re più grave della tastiera del pianoforte all’epoca di Beethoven.[13]

Schema riassuntivo

Parte Sezione Sottosezione Grado TonalitàBattute:da-

a

Esposizione

Tema principale

Prima frase I (tonica) re minore 1 – 5

Secondafrase

V (dominante =>I (tonica)

la magg.=> re

min.

5 - 9

Codetta deltema

I (tonica) / V(dominante)

re minore

/ lamaggiore

9 - 31

Ponte modulante [II (sopratonica)](do

magg.)31 - 44

Secondo tema

Prima frase V (dominante) la minore 44 - 52

Secondafrase

V (dominante) la minore 53 - 60

Codetta deltema

V (dominante) la minore 61 - 68

Coda

dell’EsposizioneV (dominante) la minore 68 - 105

SviluppoParte centrale

[VI(sopradominante)]

(si

bemolleminore)

106 - 209

Ponte modulante V (dominante)la

maggiore210 - 226

Prima frase I (tonica) re minore 226 - 229

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Ripresa

Tema principale

Prima frase I (tonica) re minore 226 - 229

Secondafrase

V (dominante =>I (tonica)

la magg.=> re

min.

229 - 233

Codetta deltema

I (tonica) / V(dominante)

re minore

/ lamaggiore

233 - 253

Ponte modulante[VI

(sopradominante)]

(sibemolleminore)

253 - 283

Secondo tema

Prima frase I (tonica) re minore 283 – 291

Seconda

fraseI (tonica) re minore 291 - 299

Codetta deltema

I (tonica) re minore 299 - 333

Coda finale

Preparazione alritorno del tema

V (dominante) la minore 334 - 361

Tema conclusivo(primo tema)

I (tonica) re minore 361 - 369

Codetta al tema I (tonica) re minore 369 -370

FinaleV (dominante / I

(tonica)

lamaggiore

/ reminore

370 - 410

Note

1. ^ Nielsen 1961, op. cit., pag. 250

2. ^ Rosen 2008, op. cit., pag. 187

3. ^ a b c d e f Rosen 2008, op. cit., pag. 188

4. ^ a b c d e f g h i j k Sophia Gorlin, op. cit.

5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Giusy Alba ZAPPALÀ & Mario MUSUMECI, op. cit.

6. ^ Scuderi 1985, op. cit., pag. 134

7. ^ a b Scuderi 1985, op. cit., pag. 135

8. ^ a b c d Scuderi 1985, op. cit., pag. 136

9. ^ a b c d e f g h i Rosen 2008, op. cit., pag. 189

10. ^ a b c d e f Rosen 2008, op. cit., pag. 190

11. ^ a b c d e Scuderi 1985, op. cit., pag. 137

12. ^ a b c d e f Rosen 2008, op. cit., pag. 191

13. ^ a b Rosen 2008, op. cit., pag. 192

Bibliografia

Giovanni Guanti, Invito all'ascolto di Beethoven, Mursia, Milano 1995, ISBN 88-425-1647-3Charles Rosen, Le sonate per pianoforte di Beethoven, Roma, Casa Editrice Astrolabio, 2008, pag. 188-193. ISBN 978-

88-340-1532-2Gaspare Scuderi, Beethoven. Le sonate per pianoforte, Padova, Franco Muzzio & C., 1985, pag. 133-138. ISBN 88-7021-278-5

Gerald Abraham, L'età di Beethoven, Milano, Feltrinelli, 1984. ISBN 88-07-21008-8Charles Rosen, Lo stile classico Haydn Mozart Beethoven, Milano, Feltrinelli, 1982.

Giancarlo Chiaramello, Elementi di composizione musicale, Padova, Franco Muzzio & C., 1985. ISBN 88-7021-286-6

Page 14: Sonata Per Pianoforte LA TEMPESTA

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Riccardo Nielsen, Le forme musicali, Bologna, Bongiovanni Editore, 1961. ISBN 88-7021-286-6N. Rimsky-Korsakow, Trattato pratico di armonia, Milano, Casa Musicale Sonzogno, 1977.Otto Karolyi, La grammatica della musica, Torino, Giulio Einaudi, 1969.

Sophia Gorlin. Beethoven's "The Tempest" Sonata (http://pianolessonsindianapolis.com/music-criticism/beethoven-tempest-sonata.htm).Giusy Alba ZAPPALÀ e Mario MUSUMECI. Unitarietà di concezione nella Sonata op.31 n.2 di Ludwig van Beethoven

(http://www.scribd.com/doc/60965904/Analisi-Musicale-Beethoven-Sonata-Op-31-N-2-Tempest-A).

Voci correlate

Ludwig van Beethoven

Lista delle composizioni di Ludwig van BeethovenSonata per pianoforte n. 16 Opera 31 n. 1

Sonata per pianoforte n. 18 Opera 31 n. 3 «la Caccia»

Collegamenti esterni

(EN) Presentazione della sonata (http://www.bbc.co.uk/radio3/beethoven/pianoson17.shtml)(EN, FR) Lista completa delle opere di Beethoven (http://infopuq.uquebec.ca/~uss1010/catal/beethoven/beelv.html)

Audio

(EN) L'esecuzione di Paul Pitman (http://www.musopen.com/music.php?type=piece&id=316)

(EN) Ascolta la sonata sul sito Pianosociety.com (http://pianosociety.com/cms/index.php?section=105)

Spartiti

Sonata per pianoforte n. 17 (Beethoven): spartiti liberi su International Music Score Library Project

(EN) Spartito della sonata su Musopen.com (http://www.musopen.com/sheetmusic.php?type=sheet&id=42)(EN) Indiana University School of Music (http://www.dlib.indiana.edu/variations/scores/aek3910/index1.html)

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Categoria: Sonate di Beethoven

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