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1 Concorso Internazionale di Progettazione – “Velodromo Maspes Vigorelli” – 75075_Relazione Sommario 1. Descrizione dei criteri di progetto..........................1 2. Studio di rendimento energetico.............................4 3. Piano di manutenzione e gestione di massima con materiali e tecnologie utilizzate 5 4. Valutazione dettagliata dei costi di realizzazione.............6 5. Organizzazione dei ruoli e delle competenze...................7 6. Criteri per la progettazione ecosostenibile...................8 7. Tavola 1................................................9 8. Tavola 2...............................................10 9. Tavola 3...............................................11 10................................................. Tavola 4 12 11................................................. Tavola 5 13 12................Indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza 14 1. Descrizione dei criteri di progetto 1.1. Gli obiettivi del progetto L’obiettivo del progetto è quello di creare nel cuore di Milano un Arena Multi – Eventi, unica nel suo genere, per catturare una nicchia di mercato che ha un enorme appeal per gran parte della cittadinanza, dai bambini agli adulti, siano essi partecipanti attivi o spettatori. Il progetto nasce dall’idea che una struttura sportiva di questa dimensione e scala debba necessariamente essere utilizzata, oltre che per l’attività sportiva, anche per altre attività. Partendo dalla constatazione che attualmente Milano non necessita di un ulteriore palazzetto di media capienza per le attività indoor (vista la costruzione in corso del nuovo Palalido, la ristrutturazione del Palazzo delle Scintille e la presenza del Forum di Assago), il progetto propone un impianto per attività all’aperto. L’idea architettonica principale è quella di un intervento unico e integrato che si concentra solo sull’impronta dell’edificio esistente. Questo per rafforzare il valore storico e simbolico dell’ex Velodromo Maspes Vigorelli senza aggiungere ulteriori nuovi volumi che sminuirebbero la presenza del suo glorioso tracciato. La proposta, dunque, mira a rivitalizzare l'edificio storico in un contesto moderno, senza entrare in diretta concorrenza con gli impianti esistenti sul territorio comunale, ma creando una struttura innovativa e sicura, virtualmente capace di ospitare tutti i tipi di eventi all’aperto, in un ambiente protetto. Il progetto riduce l’attuale capienza fino a 5.570 posti a sedere , accorciando il campo di gioco e trasformando il Velodromo Maspes - Vigorelli in un impianto estremamente flessibile ed adattabile a modalità d’utilizzo differenti a seconda delle le necessità. Esso prevede di creare due nuovi grandi spazi nelle estremità semicircolari dell’edificio esistente, ora occupate dalle curve paraboliche della pista. I due nuovi ambienti saranno dedicati ad attività commerciali, formative e di supporto alle nuova attività sportive. Con un’impronta di circa 2.000 mq ciascuno, un’altezza fuori terra di circa netta di 12,50 m e una nuova slp totale di circa 10.000 mq, sviluppata su vari ammezzati, è possibile immaginare che questi ambienti possano essere messi a reddito e garantire un introito per il Comune di circa 1.600.000,00 Euro/anno. Possibili configurazioni dell’Arena Multi- Evento Grazie alle nuove caratteristiche del terreno di gioco, di accessibilità e di immagazzinamento della nuova struttura, sarà possibile ospitare una grande varietà di attività sportive, eventi di intrattenimento e attività a beneficio del quartiere. Tra gli altri sarà possibile organizzare differenti configurazioni dell’Arena Multi- Evento : a. Sport di Squadra per società sportive residenti Rugby, Football Americano, Hockey su prato, ecc b. Manifestazioni di Extreme Sports Mountain Bike, Bmx, Bmx trial, Skateboarding, Roller Skating, Free Climbing, Parkour, Ice skating, Snowboarding, Freestyle Skiing, Surfing, Kayaking, Wakeboarding c. Tornei sportivi stagionali Tennis, Calcetto, Basket, Hockey, Beach Volley, Dog Agility, Horse Riding d. Manifestazioni ed eventi a cadenza annuale Concerti, Circo, Motocross, Freestyle motocross, Trial, Disney on Ice (soggetti ad approvazione del vicinato per eventuali problematiche di rumorosità). e. Utilizzi giornalieri Spogliatoi per i runners, Corsi scolastici e di formazione sportiva, ecc. Interesse per gli investitori finanziari

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Concorso Internazionale di Progettazione – “Velodromo Maspes Vigorelli” – 75075_Relazione

Sommario

1. Descrizione dei criteri di progetto..................................................................................1

2. Studio di rendimento energetico....................................................................................4

3. Piano di manutenzione e gestione di massima con materiali e tecnologie utilizzate.............5

4. Valutazione dettagliata dei costi di realizzazione.............................................................6

5. Organizzazione dei ruoli e delle competenze..................................................................7

6. Criteri per la progettazione ecosostenibile......................................................................8

7. Tavola 1.....................................................................................................................9

8. Tavola 2...................................................................................................................10

9. Tavola 3...................................................................................................................11

10. Tavola 4...................................................................................................................12

11. Tavola 5...................................................................................................................13

12. Indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza.............................................................14

1. Descrizione dei criteri di progetto

1.1. Gli obiettivi del progettoL’obiettivo del progetto è quello di creare nel cuore di Milano un Arena Multi – Eventi, unica nel suo genere, per catturare una nicchia di mercato che ha un enorme appeal per gran parte della cittadinanza, dai bambini agli adulti, siano essi partecipanti attivi o spettatori.

Il progetto nasce dall’idea che una struttura sportiva di questa dimensione e scala debba necessariamente essere utilizzata, oltre che per l’attività sportiva, anche per altre attività.Partendo dalla constatazione che attualmente Milano non necessita di un ulteriore palazzetto di media capienza per le attività indoor (vista la costruzione in corso del nuovo Palalido, la ristrutturazione del Palazzo delle Scintille e la presenza del Forum di Assago), il progetto propone un impianto per attività all’aperto.

L’idea architettonica principale è quella di un intervento unico e integrato che si concentra solo sull’impronta dell’edificio esistente. Questo per rafforzare il valore storico e simbolico dell’ex Velodromo Maspes Vigorelli senza aggiungere ulteriori nuovi volumi che sminuirebbero la presenza del suo glorioso tracciato.La proposta, dunque, mira a rivitalizzare l'edificio storico in un contesto moderno, senza entrare in diretta concorrenza con gli impianti esistenti sul territorio comunale, ma creando una struttura innovativa e sicura, virtualmente capace di ospitare tutti i tipi di eventi all’aperto, in un ambiente protetto.

Il progetto riduce l’attuale capienza fino a 5.570 posti a sedere, accorciando il campo di gioco e trasformando il Velodromo Maspes - Vigorelli in un impianto estremamente flessibile ed adattabile a modalità d’utilizzo differenti a seconda delle le necessità.Esso prevede di creare due nuovi grandi spazi nelle estremità semicircolari dell’edificio esistente, ora occupate dalle curve paraboliche della pista. I due nuovi ambienti saranno dedicati ad attività commerciali, formative e di supporto alle nuova attività sportive.

Con un’impronta di circa 2.000 mq ciascuno, un’altezza fuori terra di circa netta di 12,50 m e una nuova slp totale di circa 10.000 mq, sviluppata su vari ammezzati, è possibile immaginare che questi ambienti possano essere messi a reddito e garantire un introito per il Comune di circa 1.600.000,00 Euro/anno.

Possibili configurazioni dell’Arena Multi- Evento Grazie alle nuove caratteristiche del terreno di gioco, di accessibilità e di immagazzinamento della nuova struttura, sarà possibile ospitare una grande varietà di attività sportive, eventi di intrattenimento e attività a beneficio del quartiere.Tra gli altri sarà possibile organizzare differenti configurazioni dell’Arena Multi- Evento:a. Sport di Squadra per società sportive residenti

Rugby, Football Americano, Hockey su prato, eccb. Manifestazioni di Extreme Sports

Mountain Bike, Bmx, Bmx trial, Skateboarding, Roller Skating, Free Climbing, Parkour, Ice skating, Snowboarding, Freestyle Skiing, Surfing, Kayaking, Wakeboarding

c. Tornei sportivi stagionali Tennis, Calcetto, Basket, Hockey, Beach Volley, Dog Agility, Horse Riding

d. Manifestazioni ed eventi a cadenza annuale Concerti, Circo, Motocross, Freestyle motocross, Trial, Disney on Ice (soggetti ad approvazione del vicinato per eventuali problematiche di rumorosità).

e. Utilizzi giornalieri Spogliatoi per i runners, Corsi scolastici e di formazione sportiva, ecc.

Interesse per gli investitori finanziariSul piano commerciale, grazie la maggiore flessibilità e accessibilità, l’interesse che l’impianto può offrire a potenziali investitori finanziari produrrà un effetto importante sulla sua redditività a lungo termine dell’intervento.Riducendo al minimo i tempi di inattività tra gli eventi, sfruttando la sicurezza dei depositi e la dotazione di servizi di manutenzione e controllo, l'accesso alle attrezzature e tribune mobili, il nuovo Maspes Vigorelli può anche proporsi come una sede per eventi di livello internazionale.Oltre alle due tribune principali, tutti gli altri posti saranno temporanei, con la possibilità di fornire un numero di posti mobili sta per facilitare la visibilità di sport con campi di gioco più piccoli come il tennis, il beach volley, ecc.

Generazioni di profittiIl nostro obiettivo è quello di massimizzare l'utilizzo della struttura durante tutto l'anno per rendere l’impianto interessante sia per i promotori di eventi sia per la comunità locale.Di conseguenza, un elevato livello di sicurezza e comfort è stato previsto per le zone degli spettatori, giocatori e allenatori, ospitalità degli sponsor e delle aziende e per servizi multimediali.Sarà possibile ospitare più di 100 eventi-giorni per anno di vario tipo, dai programmi comunitari di formazione per più piccoli, ai programmi di partecipazione per i giovani, alle partite di campionato di sport di squadra come il Rugby e il Football americano, fino ai grandi eventi stagionali.

1.2. Le relazioni dell’impianto con il tessuto urbano circostante I pregi dell’areaOltre all’indiscusso valore storico delI’impianto esistente i pregi del contesto urbano entro al quale va ad inserirsi il progetto del nuovo Vigorelli sono rappresentati principalmente dal carattere strategico dell’area, settore urbano storicamente dedicato allo sport, dalla facile accessibilità con mezzi pubblici e la disponibilità di parcheggi limitrofi. Il rinnovamento dell’area ex-Fiera Campionaria con il progetto CityLife, il nuovo Parco pubblico e il recupero del Palazzo delle Scintille rappresentano, inoltre, l’occasione per un recupero organico ed integrato di tutto il quartiere.

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Le criticità e i vincoli esistenti Le poche criticità dell’area sono da ascrivere principalmente alla prossimità dell’impianto sportivo ad edifici residenziali che attualmente risentono dell’inquinamento acustico provocato dalle attività sportive agonistiche e dalle manifestazioni attualmente praticate nell’impianto.L’obiettivo primario del progetto è quello di dare una visione complessiva unica ed allargata all’intervento, non limitandosi allo studio del recupero dell’edificio esistente, ma all’analisi e alla soluzione delle implicazioni che il progetto avrà su tutta l’area circostante. Si tratta di un approccio fortemente integrato, nel quale l’idea architettonica, le strutture, gli impianti e i sistemi di sicurezza e controllo, concorrono alla realizzazione di un edificio economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile.

Aree di perimetroIl progetto definisce una determinante gerarchia degli spazi esterni di pertinenza, dal verde attrezzato lungo Viale Duilio, agli spazi aperti alberati dei parcheggi, a Via Arona, ripavimentata e dedicata all’ingresso del pubblico, alla piazzetta su Via Savonarola dedicata agli atleti e agli addetti ai lavori, fino alle piazzole per i Padiglioni degli Sponsor in occasione di manifestazioni particolari.Sono state individuate zona ad accessibilità limitata ai soli mezzi di trasporto pubblico, pullman, taxi e di soccorso, con aree di sosta dedicate a queste categorie.Particolare cura nella progettazione è stata rivolta agli esterni e alle attrezzature ludico sportive su Viale Duilio in connessione col nuovo fronte commerciale e con il Parco CityLife per gli abitanti del quartiere.L’attività di sistemazione a verde è rivolta al conseguimento di un impianto che consente un corretto, gradevole e naturale inserimento ambientale dell’opera attraverso una nuova conformazione dell’area adiacente all’edificio con pavimentazione e verde, con connessioni ciclopedonali con il quartiere e il trasporto pubblico.

E’ previsto uno screening relativo alle specie proponibili per la messa a dimora in base all’adattabilità alle diverse condizioni di impianto (su pacchetto pensile, su substrato libero, su terrapieno) e alle peculiarità del clima locale. In una possibile fase futura, nel caso si trovasse un investitore privato, potrebbe essere previsto un parcheggio interrato pertinenziale per il nuovo commercio nella zona dedicata a verde attrezzato di fronte al Parco City-Life.

Rispetto del vicinatoRispettando gli abitanti delle residenze adiacenti alla struttura, la nostra proposta riguarda attività tradizionalmente non foriere di violenza e disturbo.Il rumore di alcuni degli eventi più carichi di energia saranno parzialmente assorbiti dalla nuova copertura e da nuove barriere acustiche lungo il perimetro dell’impianto.Illuminazione sportiva sarà contenuto all'interno della copertura, in modo che l'inquinamento del cielo notturno sarà minimizzato.Per la maggior parte degli eventi e manifestazioni gli spettatori saranno diretti alle biglietterie e agli ingressi su Via Arona, lontano dalla zona residenziale.Sarà designata un’area di manutenzione all'interno della struttura, in modo che il rumore del carico e scarico tra gli eventi sarà essere schermato verso l'esterno. Infine la nuova struttura, controllata da una guardiania costante 24/24 ore porterà una maggiore sicurezza per tutto il vicinato.

Partecipazione della comunità localeUna serie di attività specifiche faranno parte del programma del nuovo Maspes-Vigorelli per il quartiere.La collaborazione con le autorità locali, stimolerà negli abitanti una maggiore partecipazione e un senso vitale di appartenenza.In questo senso le attività di formazione, spettacoli e conferenze possono stimolare l'interesse per la struttura.

1.3. Il progetto architettonico degli spazi esterni La pistaLa storica pista da ciclismo in legno di pino, in pessimo stato di conservazione e non più adatta agli attuali standard agonistici, sarà rimossa e ma una sua sezione verrà conservata (l’attacco tra la parabolica e il rettilineo) nel Museo del Vigorelli ricavato nell’ala nord - est dell’impianto, quale memoria storica e tecnologica.

Le tribuneSaranno mantenute e ristrutturate le tribune sui lati rettilinei, con sedute in cemento armato e seggiolini in materiale plastico. Sarà garantito anche l’uso del parterre per manifestazioni particolari con l’approntamento di tribune mobili.

Attività sportiveLa chiave per il successo futuro del Velodromo Maspes Vigorelli si basa sulla sua flessibilità e velocità di trasformazione: nel cambiare da una configurazione per uno sport di squadra ad un layout per gli Extreme Sports il giorno successivo.Per permettere questa risposta rapida, si interverrà sul fondo del campo di gioco a base di cemento creando un manto erboso sintetico di ultima generazione saranno sovrapposti una grande varietà di pavimenti sportivi e attrezzature a seconda delle necessità.Il Vigorelli accoglie già il football americano su un campo sintetico e questo può essere sostituito da una superficie di erba sintetica di ultima generazione che, con l'aggiunta di mescola di gomma, può ospitare anche incontri e allenamenti di rugby, football americano, hockey su prato, calcio a 5 o a 7. Altri utilizzi, come il tennis, il basket, pattinaggio e così via, richiederanno pavimenti sportivi supplementari da sovrapporre al campo di gioco. Su questo tipo di fondo sono anche relativamente facili da installare manifestazioni come gli sport acquatici, gli sport invernali con la neve artificiale o addirittura manifestazioni equestri. In ognuno di questi casi il requisito più importante è lo spazio di servizio (back-of-house) e di manovra all’interno del perimetro della struttura.Il nuovo progetto fornirà sia ampi spazi di deposito adiacenti al terreno di gioco, nel lato verso Via Giovanni da Procida, sia eccellenti spazi di accessibilità, di manovra e sosta per i bilici e i mezzi meccanici pesanti attraverso le quattro aperture verso l’esterno create agli angoli del terreno di gioco.

Le curveNei nuovi spazi ricavati al posto delle curve sarà garantita la flessibilità e l’interazione dei collegamenti, orizzontali e verticali, e degli eventuali futuri adeguamenti impiantistici e di distribuzione interna degli spazi con cavedi e locali tecnici.

Ingressi e facciate esistentiSaranno mantenuti gli ingressi originali, sia principali che di servizio. L’attuale facciata principale in pietra su Via Arona, caratterizzata da una serie di lesene in pietra e dai corpi scala semicilindrici raccordati con le pensiline, sarà restaurata e protetta da una lobby vetrata dove troveranno spazio nuove attività di supporto come: il bar, la libreria, il gift shop, la biglietteria, ecc.Le facciate alle estremità semicircolari dell’edificio saranno sopraelevate per accogliere i volumi delle nuove attività, mentre al piano terreno le campiture in muratura tra i pilastri del vecchio impianto saranno svuotate e vetrate per dare maggiore visibilità alle attività commerciali.

1.4. Il Sistema Strutturale della copertura e della pelle esterna La copertura Il nuovo tratto architettonico dell’edificio sarà costituito da una nuova copertura delle tribune. La copertura esistente, comprese le travi e i pilastri in acciaio che impediscono attualmente la vista agli spettatori sarà rimossa e sostituita da una copertura leggera adeguata alle nuove normative antisismiche.

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La nuova copertura sarà un oggetto elegante e luminoso che ricorderà nella forma e nello sviluppo la pista da ciclismo ma volerà leggera sopra l’impianto. Il sistema strutturale della copertura è la derivazione di un sistema a mensola. La copertura è posta su un anello di colonne calcestruzzo incamiciate in acciaio con una interdistanza massima di circa 16 m. Nelle zone costruite alle estremità dell’impianto i pilastri in cls della nuova copertura sono inglobati nell’edificio e utilizzati anche per sostenere i solai degli spazi commerciali. Allo stesso tempo la struttura rigida degli spazi commerciali contribuisce a controventare la copertura con setti in calcestruzzo posizionati in corrispondenza dei blocchi scale.Le teste dei pilastri sono collegate da travi tubolari contro gli effetti della torsione. Ad esse sono fissate le travi radiali costituite da capriate leggere con sbalzi differenti a seconda della posizione e delle attività da proteggere.La sezione delle capriate e gli sbalzi sono variabili lungo tutto il perimetro dell’edificio fino ad arrivare ad uno sbalzo massimo di circa 20 m sopra le tribune del campo di gioco.La sezione delle capriate alle estremità è ridotta ad una semplice trave IPE per ottenere un bordo molto affilato e leggero il cui rivestimento è in pannelli in lamiera di alluminio. Arcarecci in acciaio supportano sia il rivestimento superiore sia quello inferiore tra capriate radiali. Per la parte superiore del tetto si è optato per pannelli in acciaio con verniciatura epossidica, i quali hanno un effetto di barriera al rumore verso l’esterno dell’edificio. Una membrana in PTFE potrebbe essere ugualmente adatta all’uso, ma porterebbe come vantaggi una maggiore luminosità e come svantaggi la minore resistenza alla propagazione del suono.La parte inferiore della nuova copertura è invece rivestita da una membrana in Polypropylene detta “Silver Mesh Membrane” leggera e traspirante di color argento.

La nuova pelle esternaIl volume esterno dell’edificio in cemento armato, costruito sul tracciato della pista, costituisce un elemento ormai entrato tradizionalmente nell’immaginario collettivo milanese.Per questo motivo il progetto intende mantenere il più possibile le gerarchie compositive delle facciate originarie, restaurando gli alzati e intervenendo con aperture vetrate solo in corrispondenza degli sviluppi semicircolari dedicati al commercio ed attività espositive.Tutto l’impianto è dunque avvolto da una pelle esterna. La struttura di facciata consiste di una trave di bordo superiore ed una inferiore con profili di collegamento verticali ai quali sono fissati pannelli romboidali compositi tipo Alucobond.Questo tipo di pannelli sono costituiti da un materiale leggero composito costituito da un sandwich di due fogli di alluminio di copertura ed un nucleo in polietilene.Questo concetto di prodotto semplice, ma estremamente versatile, è stato sviluppato per fornire un materiale di facciata con una serie di vantaggi. Esso è, infatti, stabile ma estremamente flessibile, ha una superficie liscia ed è disponibile in un numero di colori standard o personalizzati. E’ resistente agli agenti atmosferici, infrangibile, resistente agli urti, alle vibrazioni assorbente e facile da installare. Si tratta di un materiale ideale per rivestimenti di facciata a bassa manutenzione.

In questo caso i pannelli romboidali sono piegati lungo il loro asse longitudinale e disposti secondo un software parametrico (Performed Building Design) per proteggere l’edificio dall’irraggiamento solare e, allo stesso tempo, lasciarsi attraversare dalla la vista dei passanti e valorizzare l’edificio storico sottostante.      1.5. Il progetto architettonico degli spazi interniLe proposte di utilizzo per i nuovi spazi creati alle estremità dell’impianto si dividono in due ipotesi precise: uno Spazio Commerciale su 3 piani verso Citylife, che potrebbe facilmente ospitare una tipologia di commercio specializzata nello sport. Gli Extreme Sports inoltre si abbinerebbero ottimamente, sia come stile di vita che come punti vendita, a marchi quali Billabong, Quicksilver, Oakley, Burton, ecc.

un’Accademia dello Sport su via Giovanni da Procida, attrezzata al piano terra con uno spazio multi-eventi o sport indoor e un piccolo museo del Vigorelli, al primo piano con uno spazio formazione, medicina dello sport e salottini per i VIP e gli sponsor, al secondo piano con una foresteria di 18 camere doppie.Questi usi accessori contribuiranno al successo del nuovo impianto, aggiungendo differenti tipi di esperienza, allungando il tempo di permanenza, riducendo l'affollamento durante le manifestazioni di punta e aumentando le opportunità di guadagno.Inoltre uno spazio di questo genere potrebbe incontrare l’interesse di un’accademia di livello nazionale per uno sport di squadra. Per esempio un’Accademia per il movimento del Rugby (sull’esempio di altre esperienze straniere) porterebbe adolescenti e ragazzi a frequentare stage di formazione tecnica, medico sportiva, alimentare e fisica di preparazione allo sport, con possibilità di soggiorni in foresteria e partecipazione agli eventi patrocinati dagli sponsor.

Tabella delle superfici       Area Sportiva   1.760 mq  Servizi Igienici spettatori 180 mq  Bar e Biglietteria 100 mq  Spogliatoi 325 mq  Circolazione Atleti e Staff 175 mq  Locali Tecnici 265 mq  Depositi attrezzature campo 715 mq       Area Commerciale   6.255 mq

Spazio di vendita 5.780 mqServizi Igienici 125 mqScale e ascensori 180 mqDepositi e magazzini 40 mqLocali Tecnici 130 mq     

Sport Academy   4.270 mqReception 500 mqSpazio Multi eventi / Palestra 800 mqMuseo Vigorelli 225 mqSpazio Formazione e Congressi 430 mqSpazio Medicina dello Sport 170 mqSpazio VIP 250 mqArea Ristoro 245 mqForesteria 1.035 mqServizi Igienici 75 mqScale e ascensori 300 mqDepositi e magazzini 75 mqLocali Tecnici 165 mq     

TOTALE Superficie Lorda Pavimentata   12.285 mq     

Tribune e campo di gioco   13.345    Foyer e circolazione spettatori 880 mq

 Tribune (n. 5574 posti a sedere) 3.355 mqCampo di gioco 9.110 mq     

Aree esterne   22.430 mqAree per gli Sponsor 995 mqAree pavimentate e piazza 15.035 mqAree a verde 5.435 mq

  Parcheggio (n. 36 posti auto) 965 mq

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2. Studio di rendimento energetico

Il progetto energetico impiantistico è stato eseguito con il supporto di simulazioni termodinamiche degli edifici e degli ambienti, al fine di prevedere (mediante l’uso di modelli matematici) l’effettivo comportamento delle strutture restituendo nel contempo sia dati numerici che immagini virtuali tridimensionali che consentono un immediato apprezzamento del risultato finale che si andrà ad ottenere.

Nello sviluppo del progetto, si è intervenuti con una serie di software integrati capaci di tenere conto di variabili apparentemente appartenenti a categorie differenti (termiche, fisiche, meteo ecc.) al fine di determinare le performance termodinamiche dell'edifico, consentendo quindi un dimensionamento "centrato" degli impianti.Preliminarmente è stato modellato l'edificio, considerando la geometria della sua struttura, la sua collocazione ed orientamento, la copertura e le esatte caratteristiche termofisiche delle pareti

con tutte le proprietà fisiche annesse: trasmittanze, irraggiamenti, conduzioni, riflessioni della luce ecc.Tale simulazione è stata effettuata ora per ora, sulla base di oltre 8.700 serie di dati per ciascuna variabile analizzata (temperatura, soleggiamento, ecc.), ognuna delle quali rappresenta la media oraria dei valori rilevati negli ultimi 10 anni. L’approccio progettuale ed il dimensionamento degli impianti è stato eseguito con la finalità di esaltarne l'efficienza, riducendo i consumi energetici, e prevenendo i sovradimensionamenti; questo si ripercuote con effetti molto positivi ed economicamente vantaggiosi in fase realizzativa degli impianti e nella conduzione degli stessi. Massima efficienza quindi, utilizzando tecniche naturali, energia rinnovabile o prodotta in modo ecocompatibile.

2.1. Tipologia degli impianti adottatiL’edificio ospita quattro differenti destinazione d'uso e per tale ragione sono stati combinati due differenti sistemi impiantistici: Trigenerativo - consistente in una turbina a gas per la produzione di caldo ed elettricità accoppiato ad un

gruppo frigo ad assorbimento per la produzione del freddo per l'aria primaria delle UTA. Pompe di calore con acqua di pozzo locali e dedicate a ciascun spazio commerciale

Le quattro tipologie d’impianto sono:- Spazio Commerciale: preparazione aria primaria tramite Trigenerazione, riscaldamento e

raffrescamento tramite pompe di calore locali posizionate nei controsoffitti- Sport Academy Formazione, Museo e Sport indoor: riscaldamento, raffrescamento e preparazione

aria primaria tramite Trigenerazione, quindi riscaldamento nella stagione invernale e raffrescamento in quella estiva tramite UTA

- Sport Academy Foresteria: riscaldamento, raffrescamento e preparazione aria primaria tramite Trigenerazione, quindi travi fredde specifiche per le camere d'albergo che lavorano con aria primaria mentre reception e spazi comuni alimentati solo ad aria primaria (100%) con immissione in ambiente tramite diffusori di tipo elicoidale.

- Spogliatoi sotto le tribune: riscaldamento, raffrescamento e preparazione aria primaria tramite Trigenerazione, quindi pannelli radianti a pavimento per il riscaldamento nella stagione invernale e raffrescamento tramite UTA in quella estiva

La produzione dei fluidi primari caldi e freddi è demandata a microturbine alimentate a gas metano (Cogenerazione) con l’evidente vantaggio di poter produrre in loco un’apprezzabile quantitativo di energia elettrica, accoppiate ad assorbitori (Cogenerazione + Assorbitore = Trigenerazione).

L’assetto “trigenerativo”, ovvero l’installazione combinata di turbine e gruppi frigoriferi ad assorbimento consente la produzione contemporanea di energia elettrica, termica e frigorifera.Le principali caratteristiche di queste macchine sono l’assenza di lubrificanti liquidi, la variabilità del regime di rotazione al variare della potenza elettrica prodotta e le basse emissioni in ambiente (emissioni di NOx inferiori a 5 ppm al 15% di O2) ad evidenza di un ridottissimo impatto ambientale .Il peso contenuto e l’assenza di vibrazioni rendono possibile, o meglio, auspicabile l’installazione di tali macchine in copertura. La bassissima rumorosità le rende facilmente integrabili nel contesto urbano ove pertanto non vengono percepite.Si sottolinea inoltre che la produzione separata delle tre risorse (caldo, energia elettrica e freddo grazie all’assorbitore) avrebbe un costo in conduzione e di impatto ambientale superiore rispetto al ciclo combinato per la produzione separata.

2.2. Calcolo dei fabbisogni energetici dell'edificioLa valutazione dei fabbisogni energetici dell'edificio nelle stagioni estiva ed invernale è stata eseguita mediante l'utilizzo di un software previsionale altamente affidabile quale IES, riconosciuto ASHRAE (ex Best Test) e valido anche per la modellazione energetica ai fini LEED.

Per la stagione estiva, dai dati per il raffrescamento, periodo aprile-ottobre, considerando la struttura operativa per 14 ore/giorno si ottiene un Carico complessivo in Raffrescamento pari a circa 580 MWh, corrispondenti a 38 KWh/mq e dovuti principalmente alla presenza dell’attività commerciale e della foresteria della Sport Academy. Per la stagione invernale, dai dati per il riscaldamento, periodo ottobre-marzo, considerando la struttura operativa per 14 ore/giorno si ottiene un Carico complessivo in Riscaldamento pari a circa 193 MWh, corrispondenti a 12 KWh/mq.A tale proposito per entrambe le stagioni è importante notare che l'utilizzo di turbine accoppiate a gruppi di assorbimento per produrre contemporaneamente caldo, freddo ed enegia elettrica, costituisce un'ottima soluzione finalizzata all'efficienza ed al risparmio energetico.In linea di massima è possibile formulare la seguente valutazione preliminare sulla base dei carichi globali definiti tramite la simulazione

In base al coefficiente prestazionale del sistema rigenerativo calcolato in 0,5, i consumi effettivi corrispondenti ai carichi termici illustrati sono pari a circa 154.000 m3 di gas metano  (1.546 MWh  primari) per il riscaldamento/raffrescamento (la microturbina consuma  gas in entrambi i cicli, estivo ed invernale).  Tuttavia si deve considerare che la turbina produce come già illustrato una considerevole  quantità di energia valutata (a costi), a fronte del fabbisogno energetico del’edificio in: 448 MWh (se consideriamo coefficiente 0,29). A fronte di un consumo di gas metano pari a circa 103.500 Eur/anno o si realizza il riscaldamento e raffrescamento annuale del modulo e si produce energia elettrica (448 MWh) per altri impieghi per un risparmio ammontante a circa 89.000 Euro/anno.

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Concorso Internazionale di Progettazione – “Velodromo Maspes Vigorelli” – 75075_Relazione

3. Piano di manutenzione e gestione di massima con materiali e tecnologie utilizzate

Il progetto di rifunzionalizzazione, restauro, ampliamento e messa in sicurezza del Maspes - Vigorelli sarà studiato in un’ottica di massima manutenibilità, compatibilità e durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi, riducendo al minimo gli impatti ambientali, esaltando i valori formali delle opere, dando spazio, ove opportuno e/o necessario, all’innovazione tecnologica sperimentata.La redazione del progetto sarà inoltre condotta secondo criteri diretti a limitare, sia nella fase di costruzione e sia in quella di gestione dell’opera, i fattori di rischio per la salute e la sicurezza degli operai e degli utenti.

3.1. L’attività manutentiva e di gestione Questa attività si presenta interconnessa con le tematiche della qualità edilizia. Infatti, essa ha lo scopo di mantenere a determinati livelli la qualità degli edifici ed è fortemente influenzata dalla qualità del progetto e di esecuzione dei manufatti. Per poter effettuare tale attività sono stati presi in considerazione, già nell’attuale fase progettuale preliminare, gli aspetti manutentivi.Tenendo presente che le decisioni che possono influire sulla manutenibilità non sono circoscrivibili ai soli aspetti tecnici del progetto, ma riguardano anche la struttura tipologica dell’edificio, l’assetto distributivo, l’impianto geometrico e morfologico dell’involucro.La pianificazione della manutenzione dovrà prevedere in fase di esercizio l’esistenza di una struttura con specifiche competenze in grado di recepire un progetto gestionale sviluppato in prima istanza a livello di progettazione e di aggiornarlo successivamente o modificarlo durante l’intenso ciclo di vita dell’edificio.

Il progetto gestionale dovrà svilupparsi secondo le seguenti predeterminate strategie: manutenzione programmata preventiva e manutenzione preventiva programmata “secondo condizione”.La prima si applica quando sussistono esigenze di sicurezza, ha per obiettivo il mantenimento di una bassa probabilità di guasto e si attua a scadenze prefissate in base alla probabilità di guasto ritenuta accettabile nel tempo previsto di utilizzo; la seconda interviene prima della manifestazione completa del guasto, si attua in seguito ad una politica ispettiva che implica la predisposizione di programma di ispezione e richiede per la sua attuazione che il processo di degradamento sia diagnosticabile, siano definiti intervalli di ispezione rispetto all’affidabilità e che il personale ispettivo abbia una specifica formazione. Tale strategia non si applicherà a sottosistemi con particolari esigenze di sicurezza; permetterà di avviare un sistema di gestione manutentiva basato sull’affinamento delle informazioni e sulla probabilità di guasto degli elementi ed è economicamente ottimale in quanto non prevede la sostituzione di componenti non difettosi o guasti.

3.2. Sistema informativo per la gestione e manutenzione del complessoPer realizzare quanto sopra l’Appaltatore per la gestione implementerà ed impiegherà un sistema informativo compatibile con tutti i sistemi informatici dell’Amministrazione Comunale. Tale sistema informatico, oltre a garantire il monitoraggio puntuale delle attività svolte, assicurerà la gestione informatizzata dei servizi erogati.Il sistema fornisce ai suoi utenti una serie di moduli applicativi in cui le funzioni gestionali sono sempre integrate con quelle grafiche per interrogazioni, analisi o reportistiche. Ciò consente al Sistema Informativo di incentrare la consultabilità delle informazioni direttamente sugli elementi dell’edificio e sul loro Ciclo di Vita.

3.3. Modulo di ManutenzioneIl modulo informatico di manutenzione permette di pianificare i servizi e gli interventi manutentivi programmati, stampare i fogli di lavoro, gestire i dati di ritorno.L’iniziale definizione del catalogo ha una connotazione flessibile ed è caratterizzato dalla definizione delle job - list, oggetto di banca dati che rappresenta una scheda di manutenzione, a cui è possibile associare le varie specifiche attività che la compongono. In primo luogo sono registrate le schede tecniche con: Elenco delle attività da eseguire; Periodicità, durata e frequenza dell’intervento; Attività eseguibile con impianto in servizio o fuori servizio; Mansione e specializzazione del tecnico; Oggetto da mantenere; Prestazioni di sicurezza e riferimenti normativi; Documentazione propedeutica (manualistica, procedure, ecc.); La rappresentazione grafica e la localizzazione in planimetria dell’oggetto manutentivo.

Il Sistema prevede la gestione dei seguenti processi: pianificazione e controllo; elaborazione e definizione del programma di manutenzione; personalizzazione dei piani e programmi di manutenzione; gestione operativa del programma di manutenzione; gestione dello storico; registrazione di ogni informazione inerente l’attività di manutenzione programmata svolta; monitoraggio giornaliero delle

attività da svolgere.

L’elaborazione del programma di manutenzione, genera automaticamente i relativi ordini di lavoro. Direttamente dall’interfaccia di consultazione del programma di manutenzione, si possono ricercare ordinativi di lavoro secondo parametri impostabili e si possono focalizzare le principali informazioni tecniche relativi agli interventi previsti.Il sistema genera automaticamente la stampa degli ordinativi in formato pdf, riportando le specifiche informative degli interventi previsti e supportando, nell’ambito del work flow operativo l’utilizzo di bar code e tag rfID. I documenti generati dal software sono archiviati in automatico.

3.4. Modulo gestione richieste di intervento e manutenzione programmata (scheduling)Il modulo di gestione consente la gestione informatizzata dei seguenti processi operativi: gestione della segnalazione e registrazione della richiesta; gestione dell’iter inerente la segnalazione; gestione dei gradi di urgenza con work flow diversificati (pronto intervento); verifica della richiesta, gestione del sopralluogo e preventivazione; individuazione del fornitore ed assegnazione dell’intervento; gestione dell’ordine di lavoro e del relativo iter esecutivo.Il sistema permette la gestione dei livelli di urgenza associati alle varie richieste di intervento e dei relative work flow, in virtù dell’impianto/componente edilizia da mantenere e/o della loro ubicazione.

3.5. Modalità di monitoraggio: cruscotto di gestioneE’ previsto l’utilizzo di un cruscotto che oltre a rispettare le richieste specifiche non si limiterà alla mera realizzazione di report predefiniti, ma offrirà al contrario degli strumenti di analisi e controllo flessibili e dinamici. Il Cruscotto sarà composto da dashboard legati all’erogazione dei servizi di gestione e conterrà tra gli altri i risultati delle misurazioni condotte sugli obiettivi per la qualità definiti attraverso il Piano di gestione per la

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qualità e l’andamento dei consumi energetici.

4. Valutazione dettagliata dei costi di realizzazione

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5. Organizzazione dei ruoli e delle competenze

L’intero incarico verrà espletato nel rispetto dei principi fondamentali della progettazione integrata.Per questo motivo è stato costituito un Gruppo di Progettazione interdisciplinare, nel quale i professionisti hanno già avuto modo di lavorare insieme su progetti di analoga complessità, che integra le varie competenze specifiche dei componenti e sviluppa un’elevata sinergia operativa.Il processo di progettazione che condurrà alle scelte tecniche sarà dunque caratterizzato da una stretta collaborazione interna al fine di garantire il perseguimento dall’interscambio coordinato delle competenze proprie del restauro architettonico, dell’impiantistica sportiva, dell’ingegneria civile strutturale, geotecnica, energetico - impiantistica e delle discipline inerenti la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza attiva e passiva dell’edificio. L’unione di tali competenze specifiche assisterà il Comune di Milano nel valutare le più corrette strategie progettuali, commerciali e promozionali, oltre ad individuare gli obiettivi programmatici da perseguire. Per questo motivo nel corso del progetto il Gruppo di Progettazione garantirà un supporto costante al Responsabile del Procedimento e, per consentirgli di svolgere la verifica in corso d’opera del progetto, produrrà stralci significativi degli elaborati durante le varie fasi progettuali.

5.1. Progettazione integrata e coordinamento delle diverse qualifiche professionaliLa progettazione sarà elaborata in accordo alle linee guide del Documento Preliminare alla Progettazione e secondo quanto prescritto dal Disciplinare di Incarico e dalla normativa vigente.Per quanto riguarda l’illustrazione delle metodologie che verranno adottate per assicurare la migliore qualità progettuale, verranno adottati innovativi criteri di analisi in ordine ai seguenti fattori: Analisi delle alternative, sia tipologiche sia realizzative, con il supporto di strumenti informatici

parametrici (Performance Based Design) e tecnologicamente avanzati; Considerazione della sicurezza ed economia d’esercizio, che verrà opportunamente valutata nel

rispetto delle norme; Definizione degli elaborati i progetto affinché sia garantita la realizzazione delle opere nel completo

rispetto delle previsioni di progetto.Regolari rapporti ed incontri saranno previsti con il Responsabile Unico del Procedimento per consentire una valutazione congiunta delle indicazioni progettuali nel loro divenire e poter concordare decisioni sui singoli problemi che venissero a maturare nel corso dello svolgimento dell’incarico.L’organizzazione degli incontri tecnici ed amministrativi, l’invio di documenti, lettere, fax ed e-mail tra componenti del Gruppo di Progettazione seguiranno una procedura pianificata secondo uno schema che verrà presentato e concordato con l’Amministrazione nel corso del primo meeting di pianificazione organizzativa.

5.2. Organizzazione dei ruoliPer ogni specifica attività progettuale da sviluppare è stato assegnato un Responsabile. Tale Responsabile agirà sulla base degli indirizzi fissati dal Capogruppo Mandatario che, in contatto con il RUP, avrà il compito di assicurare sempre un corretto flusso di informazioni tra le diverse componenti progettuali al fine di ottimizzare l’espletamento del servizio di progettazione.Per tutto lo svolgimento delle attività, sarà cura del Capogruppo Mandatario coinvolgere e mantenere informato il Responsabile Unico del Procedimento circa l’avanzamento delle attività di progettazione per aggiornarlo sul livello di avanzamento raggiunto affinché sia in grado di partecipare alle decisioni più importanti. Tale coinvolgimento sarà garantito attraverso una serie di riunioni di lavoro, la prima delle quali avverrà in occasione dell’avvio delle attività.In tale occasione si procederà alla presentazione del Gruppo di Progettazione, del cronoprogramma delle attività e sarà occasione importante per la raccolta delle informazioni necessarie per la formazione del quadro conoscitivo completo di intervento.

Riteniamo infatti che la partecipazione attiva dell’Amministrazione Comunale è condizione fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi progettuali e per l’ottenimento del consenso che dovrà accompagnare l’iter amministrativo.

5.3. Piano generale di progettazioneIl Gruppo di Progettazione attiverà un Piano Generale di Progettazione per rendere ottimale la prestazione e per garantire i risultati progettuali richiesti.Il Piano Generale di Progettazione sarà pianificato mediante la redazione di un diagramma di Gantt contenente: la pianificazione delle fasi progettuali, l’individuazione all’interno di ogni fase delle singole attività progettuali e la loro pianificazione, il nominativo degli incaricati della singola attività o dell’intera fase, l’identificazione dei tempi di sviluppo di ciascuna fase in ottemperanza agli impegni contrattuali, la pianificazione delle riunioni di verifica, la pianificazione delle riunioni con il RUP ovvero con la l’Amministrazione Comunale.Durante le riunioni di verifica verranno analizzati gli stati di avanzamento della progettazione ed potranno essere stabilite le eventuali variazioni del Piano Generale di Progettazione ed eventualmente ridefinito un piano di ridistribuzione del lavoro all’interno dei vari settori per recuperare eventuali ritardi. In occasione di ogni riunione sarà redatto apposito verbale protocollato contenente: nominativi dei presenti e dei convocati per la riunione successiva, data della riunione successiva, nominativo delle persone a cui verrà distribuito il verbale, riassunto puntuale dei temi discussi e delle decisioni prese, azioni ed obiettivi da perseguire.

5.4. Flusso delle informazioniPer un’ottimale comunicazione interna del Gruppo di Progettazione sarà realizzata una rete locale su base geografica intranet con server centrale localizzato presso il Capogruppo Mandatario, in backup in un server esterno, dove verrà mantenuta una cartella base di lavoro in accesso esclusivo ai progettisti.Ogni membro del Gruppo avrà un server dedicato alla replica bi-direzionale di quella cartella base all’interno della propria rete locale. Ogni modifica ad un file qualunque di qualunque server della intranet sarà trasmesso, a intervalli stabiliti, a ciascun server del Gruppo di Progettazione.

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6. Criteri per la progettazione ecosostenibile

La progettazione si propone un approccio fortemente integrato e improntato a criteri di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2, al fine di creare un ecosistema il piu’ possible autosufficiente e con il minor impatto sull’ambiente. Le soluzioni proposte hanno, inoltre, lo scopo di migliorare le condizioni di comfort degli occupanti, dal punto di vista termoigrometrico, acustico, visivo e di consentire una completa e flessibile fruizione degli spazi.I principi seguiti nella progettazione energetica ed ambientale sono i seguenti: riduzione dei fabbisogni energetici invernali ed estivi; controllo delle pulsazioni termiche affidato all’inerzia dei componenti tecnologici edilizi ed impiantistici; riduzione dei periodi di funzionamento degli impianti per il mantenimento delle condizioni di comfort ricorso a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica; attenta gestione delle risorse attraverso un riciclo e un utilizzo plurimo delle acque; ricorso a tecniche per il risparmio energetico che tengano conto del comportamento delle persone per

stimolare fenomeni adattativi e consapevolezza negli utenti finali; sostenibilita tecnico ed economica riduzione delle emissioni di CO2 legati alla costruzione (embodied energy dei materiali utilizzati) e alla

gestione ed esercizio.

6.1. La strategia energetico – ambientale passivaLa strategia di “passive design” mira a progettare un organismo edilizio capace di garantire il comfort, reagire spontaneamente ai cambiamenti ambientali esterni durante l’anno e limitare al minimo l’intervento impiantistico infatti, ottimizza i seguenti aspetti: Elevate performance isolanti dell’involucro prestazioni energetiche dell’involucro

Le elevate prestazioni dei componenti isolanti dell’involucro edilizio nelle sue parti chiuse e un efficace ombreggiamento delle parti vetrate concorrono al raggiungimento di bassi consumi energetici. Illuminazione naturale

La configurazione dell’edificio e la scelta dell’involucro sono stati concepiti per ottimizzare l’illuminazione naturale. La copertura in PTFE non solo riduce gli apporti termici sulle tribune nei periodi caldi, ma contemporaneamente consente il passaggio della radiazione luminosa, in quanto è mediamente traslucido. Il Fattore medio di luce diurna è sempre superiore al 2%, garantendo quindi alti livelli di luce naturale, con conseguente risparmio energetico e comfort visivo per gli utenti: la luce naturale è modulata in modo da essere uniformemente distribuita, evitando forti contrasti di luminanza e abbagliamento. Ventilazione naturale, passive e free cooling notturno

L’approccio progettuale ha voluto sfruttare la ventilazione naturale per raffrescare e ventilare, specie nelle mezze stagioni, le tribune e gli ambienti interni: la nuova facciata è studiata per favorire la ventilazione trasversale e per effetto camino. L’analisi riportata di seguito mostra come d’estate sia possible, con queste tecniche, raggiungere quasi il 60% delle condizioni di comfort per gli occupanti.

6.2. La strategia energetico - impiantistica attiva Produzione centralizzata di acqua calda/fredda con GSHP

Per la generazione di acqua calda e fredda per la climatizzazione e’ previsto un sistema modulare di pompe di calore alimentate ad acqua di falda del tipo “open loop” (che garantisce uno dei più alti rendimenti energetici possibili). Un sistema a ciclo aperto preleva e re-immette acqua nelle falde freatiche attraverso uno scambiatore di calore in combinazione con una pompa di calore.I pozzi caldo e freddo sono collocati alle estremità del sito. Durante l'estate, l'acqua fredda verrà estratta dal pozzo “freddo” e, dopo essere passata nella pompa di calore, sarà indirizzata al pozzo “caldo”. In inverno, il sistema e’ inverso: l'acqua calda viene estratta dal pozzo “caldo” e raffreddata dopo aver ceduto calore alle residenze, quindi indirizzata al pozzo “freddo”. L'acqua in uscita dalle pompe di calore viene indirizzata agli edifici attraverso la rete di teleriscaldamento/raffreddamento. Nelle stagioni intermedie, primavera e autunno, le pompe di calore

possono essere by-passate completamente, utilizzando direttamente l’acqua di falda per il raffrescamento, in modalità free cooling. Risparmio idrico

Il ciclo delle acque previsto comporta il trattamento ed il recupero delle acque meteoriche di prima pioggia e delle acque grigie provenienti dall’impianto idricosanitario. Il recupero delle acque piovane consente l’irrigazione delle aree verdi, consentendo un notevole risparmio di acqua potabile, soprattutto nei periodi estivi di maggiore caldo. Le acque grigie saranno utilizzate per i wc che avranno cassette con doppio scarico e rubinetterie con riduttore di flusso. Riduzione dell’inquinamento luminoso e contenimento dei consumi elettrici

Per ottimizzare le performance del sistema di illuminazione in termini di comfort visivo dell’utente, efficienza energetica e riduzione dell’inquinamento luminoso, sono stati utilizzati fonti di illuminazione energeticamente efficienti (LED) e dimmerabili elettronicamente.Tali corpi illuminanti saranno in grado di variare l’intensità luminosa emessa al variare delle condizioni ambientali interne ed esterne, avranno schermi antiriflesso / diaframmi e altre apparecchiature per illuminazione specialista per ridurre dispersione di luce e riflessi e sensori di movimento ad infrarosso in tutte le aree esterne. Controllo, contabilizzazione e riduzione dei consumi energetici (sistema BMS)

Il sistema di Building Automation consentirà il controllo, la contabilizzazione e la programmazione di tutti gli impianti tecnologici, compresi gli impianti di sicurezza (antincendio, antintrusione, controllo accessi, TVCC), rendendo possibile una gestione globale e ottimizzata dell’intero edificio. Uso di fonti energetiche alternative e rinnovabili: GSHP, solare termico, fotovoltaico

Le rinnovabili previste nel progetto sono costituite da una pompa di calore geotermica “open loop” (GSHP) per la produzione di acqua calda e raffrescata per la climatizzazione invernale ed estiva, pannelli solari termici collocate sulla nuova copertura per la produzione dell’acqua calda sanitaria, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

6.3. Utilizzo di materiali certificati e riduzione energia grigia (embodied energy)La riduzione delle emissioni di CO2 deve necessariamente considerare i materiali utilizzati per la costruzione del complesso.Il progetto contiene elementi che indirizzano le scelte verso materiali prodotti in ambito locale e responsabilmente, riduzione delle quantità di materiali, utilizzo di materiali riciclati, materiali prodotti e trasportati con basso consumo di energia.Inoltre elementi da considerare per la qualità degli spazi aperti e confinati sono la riduzione delle emissioni di gas climalteranti e il ricorso a materiali esenti da inquinanti per garantire la salubrità ambientale. Sia a livello internazionale che nazionale esistono organismi terzi per la certificazione delle caratteristiche naturali dei materiali da costruzione e del processo produttivo. Il progetto per il complesso residenziale farà ricorso principalmente a materiali e produttori contenuti nelle liste ANAB, Nature Plus e FSC.Si stanno inoltre sempre di più sviluppando analisi e protocolli internazionali per l’attestazione dei contenuti di materiale riciclato e di embodied energy (energia necessaria per la produzione del materiale e del componente tecnologico) al fine di conseguire una riduzione del contenuto di CO2 della costruzione. Tale valutazione considera tutte le principali componenti di un organismo edilizio (strutture, finiture, impianti, ecc.).

6.4. Certificazione ambientale Il progetto e’ stato sviluppato con l’attenzione rivolta a tutti gli aspetti che formano una parte integrante della strategia verso la certificazione ambientale. Tutti protocolli di accreditamento prevedono un coinvolgimento attivo anche delle figure del committente e dell’impresa di costruzione nelle successive fasi di progettazioni e di costruzione del complesso residenziale. La Certificazione LEED ND secondo il GBC Italia così come la Certificazione secondo il Protocollo ITACA - Marchio di Qualità ESIT®, costituiscono i migliori riferimenti per accreditare la sostenibilità energetico - ambientale del nuovo Maspes Vigorelli.

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7. Tavola 5

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8. Indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza

Il presente documento costituisce, in attuazione a quanto stabilito dall’art. 18, comma 1 lettera f) del D.P.R. 207/2010, le ”prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza” di cui all’ art. 131 del D.Lgs. 12.04.2006 nr. 163 [già art. 31 comma 1 della Legge 109/94 e s.m.i] secondo gli indirizzi contenuti nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i. “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”.Risulta pertanto come l’articolazione del documento avrà quale finalità quello di individuare: il quadro normativo generale di riferimento; la metodologia che si prevede debba seguirsi nello sviluppo del progetto esecutivo per giungere alla

stesura del P.S.C.; quegli aspetti, a valenza generale, che attengono sia all’organizzazione complessiva del cantiere sia

alle interazioni con l’ambiente circostante sia costruito sia in fase di costruzione;e che devono essere esaminati e approfonditi nella fase del progetto definitivo in modo da essere sviluppati coerentemente e concretamente nel P.S.C. della fase esecutiva; ciò al fine di seguire, nello sviluppo dell'attività progettuale, un percorso finalizzato a raggiungere, con un sufficiente livello di attendibilità, l'individuazione: delle condizioni di lavoro determinate dal sito, dalle procedure di lavoro, dal luogo di lavoro, dal posto di

lavoro, dalle attività sia nelle fasi di esercizio sia della manutenzione; dei conseguenti materiali, apprestamenti, prescrizioni operative, atti ad ottenere adeguate condizioni di

sicurezza e di lavoro per gli operatori e i fruitori, ciò al fine di ottenere che siano:adeguate le condizioni di lavoro per gli operatori e i fruitori;eliminate tutte le situazioni di pericolo prevedibili.

8.1. La metodologiaNel seguente paragrafo si descriverà la metodologia che si utilizzerà, in relazione all’attuale quadro normativo [D. Lgs 81/08 e smi]e, nella fase del progetto esecutivo, per l’elaborazione del:

Piano di sicurezza e coordinamento [art. 91, comma 1, lettera a) e Allegato XV].Fascicolo dell’opera [art. 91, comma 1, lettera b) e Allegato XVI].

Questi saranno sviluppati seguendo le indicazioni di carattere generale contenute nel D.Lgs 81/08 e s.m.i. art. 100 e allegato XV e nelle norme e leggi indicate nel quadro legislativo e normativo di riferimento.Già nella fase di elaborazione del progetto preliminare vengono definite, attraverso le “prime indicazioni e prescrizioni per la stesura dei piani di sicurezza”, le linee guida per le verifiche da sviluppare nella fase del progetto definitivo e che confluiranno completate, nella fase del progetto esecutivo, con l’emissione dei due precitati documenti che faranno parte dei documenti d’appalto. In tale ottica il C.S.P. si interfaccerà con il gruppo di progettazione, durante le fasi di sviluppo del progetto, con particolare riferimento alle scelte di carattere architettonico, impiantistico e paesaggistico che hanno riflessi, ai fini della sicurezza, sia nella fase di realizzazione sia durante la vita utile dell’opera e sulla quale dovranno essere effettuati tutti gli interventi di manutenzione; per tale ultimo e specifico aspetto sarà predisposto il fascicolo dell’opera evidenziando: modalità di esecuzione in sicurezza degli interventi di manutenzione previsti nel Manuale di

manutenzione dell’opera e delle sue parti; attrezzature fisse previste nell’opera finalizzate all’esecuzione, in sicurezza, dell’attività manutentiva; attrezzature che dovranno essere previste e utilizzate dal manutentore per l’esecuzione degli interventi

programmati. Lo sviluppo dell’attività progettuale, tenendo conto delle modalità realizzative, seguirà un percorso che consenta di raggiungere i seguenti obiettivi con un elevato livello di attendibilità: Individuazione delle condizioni di lavoro determinate dal sito, dalle procedure di lavorazione, dal

luogo di lavoro, dal posto di lavoro, dalle attività sia nelle fasi di esercizio sia nella manutenzione; Individuazione dei materiali, degli apprestamenti, delle prescrizioni operative, atte ad ottenere

adeguate condizioni di lavoro e di sicurezza per gli operatori e i fruitori ovvero:-adeguate le condizioni di lavoro per gli operatori e fruitori-eliminate tutte le situazioni di pericolo prevedibili.

I passi del processo, che consentiranno di raggiungere i citati obiettivi sono quelli di seguito indicati:1. Individuazione delle opere componenti il progetto;2. Scomposizione delle opere nei lotti e, per ogni lotto, le corrispondenti sub fasi;3. Individuazione delle diverse lavorazioni che incidono sulla sicurezza dei processi operativi;4. Analisi dei processi operativi;5. Individuazione dei pericoli all’interno dei processi operativi;6. Riesame del progetto preliminare e definitivo ed eventuale riesame e revisione del progetto

esecutivo atti a eliminare alla fonte i pericoli;7. Progettazione delle misure di sicurezza dei processi riportati, secondo un’organizzazione ad albero,

nell’allegato schema di flusso;8. Definizione delle modalità con cui, al termine delle varie fasi definite dai lotti computati, possono

essere ultimati in sicurezza mentre prosegue l’attività di cantiere;9. Progettazione delle misure di sicurezza dei processi e riportati nell’allegato schema di flusso.

8.2. Fascicolo dell’OperaIl fascicolo dell’opera, unitamente al Piano di Manutenzione dell’opera e delle sue parti, conterrà tutte quelle informazioni integrative che consentiranno al Committente e/o utilizzatore dell’opera, di effettuare le attività di manutenzione in sicurezza evidenziando i rischi, le procedure e/o gli apprestamenti necessari alla sua attuazione. Questo documento sarà elaborato nella fase del progetto esecutivo ma dovrà essere aggiornato in fase di esecuzione sulla base delle indicazioni che lo stato dell’arte e la normative tecnica consigliano, in modo da garantire la conservazione dell’opera e lo svolgimento corretto delle funzioni a cui è destinata rendendo minimi i disagi per l’utente. In tale ottica detto documento sarà elaborato tenendo conto sia delle specifiche di buona tecnica sia degli indirizzi contenuti nell’allegato II al documento UE 260/5 del 1993. Il fascicolo sarà integrato con i contenuti del Manuale di Manutenzione dell’opera e delle sue parti.

8.3. Aspetti della sicurezza riferiti all’organizzazione del cantiere e all’esecuzione dell’operaL’analisi sviluppata nella fase del progetto preliminare di concorso, condotta sul contesto in cui si prevede la realizzazione del nuovo Velodromo Vigorelli, ha evidenziato la necessità di sviluppare un’attenta analisi delle sotto elencate problematiche che attengono: alla corretta organizzazione del cantiere in relazione allo sviluppo complessivo dell’intervento; alla riduzione dei rischi e delle interferenze indotti dal cantiere rispetto alle aree; alle situazioni di rischio connesse alle caratteristiche dell’area in cui si prevede di insediare il cantiere Con riferimento agli aspetti di cui sopra, a quanto riportato nei precedenti paragrafi, agli elaborati

schematici di progetto, si evidenzia che per l’esecuzione dei lavori è necessario disporre di un’area di cantiere, distinta da quella di lavoro, ove collocare: gli uffici di cantiere, gli spogliatoi, i gabinetti, le docce e i lavabi, l’infermeria, il refettorio e il locale ricovero, l’area rifiuti, l’area da destinare a stoccaggio provvisorio di materiali e terre, i magazzini e l’officina

La necessità di un’attenta analisi, discendente dalle risultanze dei rilievi effettuati sul sito, circa i rischi derivanti dalle caratteristiche intrinseche del sito con particolare riferimento alla presenza di eventuali sottoservizi, definendo: i rischi presenti, le necessità di loro spostamento temporale e le eventuali conseguenze di disservizi.

Come siano da valutare in modo approfondito gli effetti che il cantiere induce all’esterno dello stesso con particolare riferimento: Ai livelli di rumore, Alla produzione di polveri, Alle vibrazioni, Alle fonti di inquinamento, Ai carichi sospesi che possono essere movimentati all’esterno del perimetro del cantiere, Alla circolazione degli automezzi rispetto alla viabilità veicolare e pedonale presente nell’intorno del cantiere.

L’analisi e la definizione degli aspetti precedentemente indicati e risultanti dagli approfondimenti nella fase del progetto preliminare, avverrà nel dettaglio nella fase di elaborazione del progetto definitivo attraverso l’emissione del P.S.C. redatto sia secondo gli indirizzi riportati nel presente documento sia con riferimento a quanto indicato all’allegato XV punto 4 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.