sommario RISPARMIO - CONFCONSUMATORI · sul “Risparmio tradito” per mostrare i risultati del...

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Periodico di informazione ai consumatori • Direttore Responsabile: Antonio Bertoncini • Registro Stampa Tribunale di Parma, n. 3 del 14/03/2000 • Poste Italiane S.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) Art. I, Comma 2, DCB Parma • Realizzazione grafica e stampa: Cooperativa Sociale CABIRIA - Parma CONFCONSUMATORI E IL RISPARMIO TRADITO La tutela dei risparmiatori dal crack Parmalat a oggi L’impegno di Confconsumatori sul fronte, da sempre presidiato, del risparmio “tradito” si è intensificato in modo particolare da gennaio 2004, subito dopo il crack della Parmalat. L’associazione si è immediatamente messa al servizio dei risparmiatori coinvolti e si è impegnata il più possibile per recuperare gli investimenti che erano stati venduti dalle banche come sicuri e a bassissimo rischio. I PROCESSI PENALI Gli avvocati penalisti di Confconsu- matori hanno costituito circa 2000 associati come parte civile negli 8 procedimenti penali di Milano e di Parma e, grazie a 4 transazioni con diversi soggetti coinvolti nei processi, è stato possibile recuperare il 30% del capitale investito. Gli approfondimenti svolti dal Tribunale di Milano si sono rivelati molto importanti anche per le successive azioni di tutti i legali di Confconsumatori: le conoscenze acquisite hanno infatti consentito di intraprendere con successo numerosissime cause civili contro le banche. LE CAUSE CIVILI Ai processi penali si devono aggiungere le singole cause civili dei nostri legali contro le banche (circa un migliaio). L’impegno a favore dei risparmiatori Parmalat ha poi spianato la strada per azioni sugli altri crack finanziari: Bond Argentini, Cirio, Viatel, Cerruti, Carrier, Lehman Brothers, ecc. Tali cause, conclusesi con sentenze o con transazioni, hanno consentito a tanti risparmiatori di ottenere consistenti risarcimenti. IL CONVEGNO DEL 2009 Il 7 novembre del 2009 Confconsumatori ha organizzato un evento pubblico sul “Risparmio tradito” per mostrare i risultati del lavoro svolto: grazie alle azioni penali e civili, complessivamente, gli associati coinvolti nei crack avevano potuto riappropriarsi di oltre 20 milioni di euro investiti. OGGI Entro la fine dell’anno i dati verranno aggiornati, ma possiamo già affermare che solo per l’ambito degli investimenti Parmalat sono stati recuperati 11 milioni di euro, mentre per quanto riguarda l’ammontare complessivo delle azioni in materia di risparmio tradito, Confconsumatori si appresta a tagliare il traguardo dei 30 milioni di euro recuperati. Il lavoro, che dura da 7 anni, continua. N. 2 N o v e m b r e 2 0 1 1 RISPARMIO sommario Confconsumatori e il risparmio tradito 1 Gli incontri sull’educazione finanziaria nell’ambito del progetto di Pattichiari 2 Prescrizione Bond Argentina 3 Conti dormienti: istruzioni per l’uso 4 Energia elettrica e gas: i consigli degli esperti 4

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Periodico di informazione ai consumatori • Direttore Responsabile: Antonio Bertoncini • Registro Stampa Tribunale di Parma, n. 3 del 14/03/2000 • Poste Italiane S.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) Art. I, Comma 2, DCB Parma • Realizzazione grafica e stampa: Cooperativa Sociale CABIRIA - Parma

CONFCONSUMATORIE IL RISPARMIO TRADITOLa tutela dei risparmiatori dal crack Parmalat a oggi

L’impegno di Confconsumatori sul fronte, da sempre presidiato, del risparmio “tradito” si è intensificato in modo particolare da gennaio 2004, subito dopo il crack della Parmalat. L’associazione si è immediatamente messa al servizio dei risparmiatori coinvolti e si è impegnata il più possibile per recuperare gli investimenti che erano stati venduti dalle banche come sicuri e a bassissimo rischio.

I PROCESSI PENALIGli avvocati penalisti di Confconsu-matori hanno costituito circa 2000 associati come parte civile negli 8 procedimenti penali di Milano e di Parma e, grazie a 4 transazioni con diversi

soggetti coinvolti nei processi, è stato possibile recuperare il 30% del capitale investito. Gli approfondimenti svolti dal Tribunale di Milano si sono rivelati molto importanti anche per le successive azioni di tutti i legali di Confconsumatori: le conoscenze acquisite hanno infatti consentito di intraprendere con successo numerosissime cause civili contro le banche.

LE CAUSE CIVILIAi processi penali si devono aggiungere le singole cause civili dei nostri legali contro le banche (circa un migliaio). L’impegno a favore dei risparmiatori Parmalat ha poi spianato la strada per azioni sugli altri crack finanziari:

Bond Argentini, Cirio, Viatel, Cerruti, Carrier, Lehman Brothers, ecc. Tali cause, conclusesi con sentenze o con transazioni, hanno consentito a tanti risparmiatori di ottenere consistenti risarcimenti.

IL CONVEGNO DEL 2009Il 7 novembre del 2009 Confconsumatori ha organizzato un evento pubblico

sul “Risparmio tradito” per mostrare i risultati del lavoro svolto: grazie alle azioni penali e civili, complessivamente, gli associati coinvolti nei crack avevano potuto riappropriarsi di oltre 20 milioni di euro investiti.

OGGIEntro la fine dell’anno i dati verranno aggiornati, ma possiamo già affermare che solo per l’ambito degli investimenti Parmalat sono stati recuperati 11 milioni di euro, mentre per quanto riguarda l’ammontare complessivo delle azioni in materia di risparmio tradito, Confconsumatori si appresta a tagliare il traguardo dei 30 milioni di euro recuperati. Il lavoro, che dura da 7 anni, continua.

N. 2 N o v e m b r e 2 0 1 1

R I S P A R M I OsommarioConfconsumatorie il risparmio tradito 1

Gli incontri sull’educazione finanziaria nell’ambito del progetto di Pattichiari 2

PrescrizioneBond Argentina 3

Conti dormienti: istruzioni per l’uso 4

Energia elettrica e gas: i consigli degli esperti 4

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Risparmio, economia, cosa è uno spread, come scegliere il mutuo, se investire o no in bond del Tesoro: queste sono alcune delle domande più comuni rivolte dai cittadini agli esperti di Confconsumatori, di Banca popolare dell’Emilia Romagna, del Banco di Sardegna e di Cariparma, presenti agli incontri tenuti a Grosseto, Milano e Parma venerdì 11 novembre, giornata che Confconsumatori ha deciso di dedicare all’Educazione Finanziaria, nell’ambito del progetto “Mettiamo in comune l’educazione finanziaria”, promosso da 12 associazioni dei consumatori insieme a PattiChiari e ANCI, con la collaborazione delle banche aderenti. Gli incontri, interattivi e dinamici, avevano l’obiettivo di aiutare il cittadino a migliorare la gestione del proprio patrimonio, aumentando la consapevolezza nelle decisioni, la capacità di risparmiare e di prendersi cura del proprio denaro.

GLI INCONTRIA Parma si sono tenuti due incontri con i cittadini: uno presso il Circolo Sandro Pertini e l’altro presso l’Università Popolare, entrambi partner di Confconsumatori.Ha condotto gli incontri Emilio Graziuso, responsa-bile del settore Servizi bancari e finanziari per Confconsumatori, con il

supporto di Mara Colla, Presidente nazionale dell’Associazione e con la partecipazione degli esponenti delle filiali bancarie aderenti: Enrico Barone per Banca popolare dell’Emilia Romagna e Adolfo Periti per Cariparma. A Grosseto l’incontro si è svolto presso la Camera arbitrale ed è stato condotto da Sara Bitetti di Confconsumatori, insieme a Marco Festelli, Presidente Confconsumator i Toscana, con la partecipazione di Anna Maria Casu e Luca Angelini del Banco di Sardegna. A Milano la conduzione dell’incontro presso il Circolo De Amicis era curata da Wanda Zurlo, responsabile del settore Servizi bancari e finanziari per Confconsumatori Lombardia, in collaborazione con Francesca Scotti e con la partecipazione di Mauro Biada di Cariparma.I rappresentanti della Banche hanno illustrato i contenuti del CD dal titolo “L’impronta economica Plus”, realizzato appositamente da Pattichiari per il progetto. Ma molto spazio è stato dedicato alle domande del pubblico, dalle quali è

Patti chiari: gli incontri sull’Educazione Finanziariaa Parma, Milano e Grosseto

emersa un’unanime preoccupazione per la custodia e la tutela dei propri risparmi in tempi incerti come quelli che il nostro Paese sta attraversando. “Come associazione, - commenta Emilio Graziuso - speriamo di essere

riusciti a comunicare informazionii utili per prendersi cura del proprio denaro con lucidità e serenità, pur se in un momento contrassegnato da una congiuntura economica negativa e da un calo verticale del potere di acquisto delle famiglie”.

IL PROGETTODal 2006 il Consorzio PattiChiari, che riunisce 98 tra le principali banche italiane, collabora con le Associazioni dei Consumatori per

diffondere l’educazione finanziaria tra i cittadini. Il progetto di quest’anno, dal titolo “Mettiamo in comune l’educazione finanziaria”, ha l’obiettivo di favorire la divulgazione di tematiche di educazione finanziaria e stimolare nei cittadini una maggiore consapevolezza nella gestione delle proprie risorse economiche.

Parma: Mara Colla, Enrico Barone ed Emilio Graziuso

Grosseto: Anna Maria Casu, Sara Bitetti, Luca Angelini,Marco Festelli, un rappresentante del pubblico

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Il 24 dicembre 2011 scadrà il termine prescrizionale entro il quale gli acquirenti di bond argentini potranno fare valere i propri diritti. L’ennesimo successo ottenuto nei mesi scorsi dalla Confconsumatori di Prato, potrebbe essere, infatti, tra gli ultimi sul fronte dei titoli Argentini: a dieci anni dal default si prescriveranno tutti i diritti nei confronti delle banche per quei risparmiatori che avevano acquistato i “tango bond”.

Nell’ultimo caso risolto da Confconsumatori l’acquisto era avvenuto, tra l’altro, nell’agosto 2001, cioè pochissimi mesi prima del fallimento dell’Argentina, avvenuto a dicembre dello stesso anno. Il Tribunale di Prato ha condannato l’Istituto Bancario a risarcire del capitale perduto due giovani risparmiatori. La banca dovrà dunque restituire i 10 mila euro investiti, più gli interessi e le spese legali.La vicenda risulta partico-larmente importante anche per i tempi brevissimi con cui i risparmiatori hanno ottenuto giustizia: grazie

al procedimento sommario, la sentenza è stata emessa in soli 5 mesi, confermando anche la nota organizzazione ed efficienza del Tribunale pratese.

“I cittadini devono sapere – commentano gli avvocati dei giovani risparmiatori Nicolin e Fagni – che i loro risparmi perduti possono essere recuperati e ciò è anche possibile in tempi brevi. Purché si agisca contro le banche prima che i tempi di prescrizione siano decorsi, ovvero entro novembre 2011”.

Bond Argentina: tra un mese scatta la prescrizioneIl 24 dicembre 2011 scade il termine per fare valerei propri diritti: per chi non ha inviato lettere interruttive della prescrizione, è ora di farlo

La condanna della banca è avvenuta in virtù della violazione degli obblighi imposti dalla normativa vigente ed in particolare dal regolamento Consob n. 11522/1998: la banca, cioè, non ha fornito al risparmiatore tutte le informazioni necessarie a consentire una scelta consapevole in ordine alla natura e ai rischi dell’investimento in un titolo che, come quello argentino, era già indicato dalle agenzie con un rating progressivamente sempre più basso.

“Si tratta di una vittoria importante – afferma il presidente di Confconsumatori Prato, Marco Migliorati – perché conferma la bontà della battaglia intrapresa anni fa dalla nostra associazione per difendere i risparmiatori traditi”.

Chi è in possesso di Bond Argentina e non ha mai preso in considerazione di avviare una causa, per non perdere il diritto a questa opportunità deve inviare, se non l’ha già fatto, entro il 24 dicembre 2011 una lettera interruttiva della prescrizione. Per informazioni e assistenza è possibile contattare la sede Confconsumatori più vicina

http://www.confconsumatori.com/doveSiamo.asp

“I cittadini consumatori sono consapevoli del momento molto difficile che il nostro Paese sta attraversando e sono pronti a partecipare al risanamento e alla modernizzazione dell’Italia. Chiediamo al Presidente Monti di avere come riferimento della sua azione governativa gli interessi della generalità dei cittadini italiani e di operare con la massima equità e trasparenza per guadagnare il loro sostegno”, afferma la Presidente di Confconsumatori, Mara Colla.

Governo Monti: l’opinione di Confconsumatori

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Confconsumatori riceve tantissime richieste

riguardanti i cosiddetti “conti dormienti”.Si tratta di depositi, contratti finanziari, libretti postali su cui per anni nonni, genitori e zii avevano versato risparmi e che, per varie ragioni, sono finiti nel dimenticatoio.Quei fondi sono persi per sempre? In alcuni casi è possibile recuperare qualcosa, ma bisogna che ci siano due requisiti fondamentali.

I conti “dormienti”:• non devono essere stati movimentati

per almeno 10 anni;• devono avere un valore non inferiore

a 100 euro. Il valore si calcola applicando alla cifra depositata in lire, maggiorata degli interessi legali di anno in anno maturati, il cambio attuale (es: 200.000 lire = 103 euro).

Una volta appurato che il conto dimenticato in un cassetto può a tutti gli effetti dirsi “dormiente”, la prima domanda da porsi riguarda il tipo di credito da far valere.Occorre accertare, infatti, se il conto è intestato a sé o a qualche progenitore, magari defunto, oppure se fa riferimento a un soggetto indeterminato come un generico portatore (libretti al portatore).

Nel primo caso (conto intestato) bisogna vedere se l’intermediario ha effettuato, tramite raccomandata a/r,

la comunicazione dell’estinzione del conto 180 giorni prima di procedere. Se ciò non è avvenuto l’avente diritto, nel termine prescrizionale di 5 anni decorrenti dal 17 agosto 2007 (quindi entro luglio 2012) potrà richiedere l’importo del credito, maggiorato degli interessi nel frattempo maturati e della rivalutazione monetaria. Qualora il titolare abbia ricevuto la comunicazione dell’Istituto di credito per tempo, oppure se il credito spetta a un generico “portatore”, non resta che rivolgere la domanda alla Consap S.p.A., con sede a Roma (via Yser n. 14, CAP 00198). Sul sito della medesima, http://www.consap.it, si trovano le istruzioni su come compilare la lettera e quali documenti devono essere allegati.I tempi, in tale ipotesi, saranno piuttosto lunghi e l’importo di cui ci si deve attendere il rimborso sarà costituito dalla somma investita più gli interessi maturati da ciascun eventuale versamento.

Conti dormienti: istruzioni per l’usoQuando e come è possibile recuperare risparmi dimenticati dai parenti in un cassetto: se il conto è intestato bisogna agire entro luglio 2012

Energia elettrica e gas: risponde l’espertoDa ormai tre mesi è attivo presso gli sportelli di Confconsumatori di Parma, Milano e Varese il progetto “Energia: diritti a viva voce”, dedicato alla tutela dei diritti dei cittadini nelle forniture di gas ed energia elettrica. Al progetto, finanziato dalla Cassa conguaglio per il settore elettrico su disposizione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, partecipano ben 17 associazioni dei consumatori, per un totale di 45 sportelli attivati in tutta Italia (per info: 800.82.12.12). In ogni sportello viene messa a disposizione dei consumatori la consulenza gratuita con gli esperti in materia di bollette, passaggi di gestione, mercato libero e tutelato, tariffa bioraria, incentivi e tanto altro.

Oggi, dall’esperienza maturata dagli operatori, sono nate delle FAQ, che certamente rispondono ai principali dubbi dei cittadini in materia di energia elettrica e gas. Le Faq sono disponibili sul sito www.confconsumatori.it:è sufficiente cliccare il banner del progetto “Energia: diritti a viva voce” per scorrere circa una trentina di quesiti con le risposte degli esperti in materia, utili per farsi un’idea di massima prima di contattare l’operatore più vicino.Qui sotto due quesiti tra i più frequenti.

D. Ho incautamente firmato un documento che era un contratto od una proposta irrevocabile. Come posso annullare la sua validità?

R. Il consumatore è libero di non volere più aderire al contratto e può esercitare il diritto di ripensamento comunicando la propria decisione all’impresa titolare del nuovo contratto entro 10 giorni dalla consegna della proposta contrattuale irrevocabile oppure dal ricevimento del testo del contratto stipulato via telefono o via internet. Il diritto di ripensamento

non si applicanei casi in cuiil cliente hastipulato ilcontratto negli uffici del venditore.

D. Mi è stata attribuita la fornitura di gas ed elettricità nel mercato libero da parte di un’impresa di vendita che non ho scelto, con riferimento ad un contratto mai firmato.Cosa si può fare per rimanere con il mio abituale fornitore?

R. Il consumatore può presentare denuncia alle forze dell’ordine per disconoscere la firma sotto il contratto. Occorre, inoltre, richiedere con reclamo scritto al nuovo venditore l’annullamento del contratto non firmato e il ripristino delle condizioni contrattuali precedenti. Questa procedura può risultare particolarmente complessa, per cui si consiglia al cittadino vittima di questa situazione di farsi assistere da una Associazione dei Consumatori.