Sommario La grande distribuzione italiana AZIENDE ... · L'altra sponda del Mediterraneo CRAI sta...

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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 2° - 22 maggio 2008 n. 8 ELETTRONICA SETTORI E AZIENDE AZIENDE EMERGENTI La grande distribuzione italiana si prepara a sbarcare in Cina pag 1 Microsic fornirà tecnologia e forni per cristallizzazione di LCD alla Samsung coreana pag 5 Auto e meccanica Cantieristica Plastica Informatica Energia e ambiente Infastrutture e Trasporti Edilizia e costruzioni Finanza pag 10 Emirati Arabi Turchia Messico Malta Portogallo Perù Irlanda Ungheria Giappone e Corea pag 20 PAESI E MERCATI Microsic fornirà tecnologia alla Samsung coreana AZIENDE EMERGENTI Microsic, società con sede e laboratori a Roma, ha siglato con la coreana NCB Network un accordo per il trasferimento di tecnologia di cristallizzazione del silicio. Spiega l'Amministratore di Microsic, Luis Maria Antonello, "La nostra è una piccola società d'ingegneria che fino a circa due anni fa si occupava quasi esclusivamente di mi- croonde militari e sistemi di telecontrollo, con clienti principali quali Selex SI e ACEA. Da sempre cercavamo un'apertura verso altri mercati, meno soggetti ai condizionamenti ti- pici di quelli in cui operavamo e li abbiamo tro- vati nel fotovoltaico. L'incontro con tecnici esperti del settore, favorito da amicizie comu- ni, ci ha consentito di entrare velocemente in questo nuovo campo dove abbiamo avuto buon gioco nel travasare la nostra esperienza di progettazione e costruzione". a pag. 5 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected] È una vecchia recriminazione dei produtto- ri italiani: il camembert e lo champagne de- vono molta della loro popolarità internazio- nale al supporto fornito all'estero dalle grandi catene commerciali francesi come Carrefour. L' Italian Food invece non ha mai avuto sponsor altrettanto efficaci. Alcu- ni segnali di cambiamento, per la verità, ci sono: l'espansione delle catene Autogrill nel mondo ad esempio, o il graduale in- gresso delle Coop in Europa dell'Est. Ora si aggiunge anche CRAI che però sta gio- cando la carta in modo diverso con una for- mula a geometria variabile, a seconda del- le aree geografiche coinvolte. La grande distribuzione italiana si prepara a sbarcare in Cina L'organizzazione nasce negli anni '70 da un'esigenza tipica di quell'epoca: aiutare i piccoli commercianti in Italia a fronteggiare la crescente concorrenza delle grandi cate- ne di supermercati grazie alla centralizza- zione degli acquisti. Nel tempo la formula è evoluta. Rileva il consigliere delegato di CRAI, Ema- nuele Plata: "Ci siamo resi conto che non è possibile operare soltanto in difesa. Per questo da alcuni anni abbiamo puntato a costruire una fisionomia precisa di posizio- namento e immagine dei punti vendita ". a pag. 2 Usa, il settore ICT crea ancora occupazione pag 6 Aprirà tra poche settimane a Pechino, in anticipo sull'inizio dei Giochi Olimpici, il primo negozio in grande stile (3mila m2) interamente dedicato all'Italian Food in Cina. Promotore dell'iniziativa è il CRAI, una delle maggiori cooperative della grande distribuzione in Italia, che sarà fiancheggiato da un nutrito pool di aziende e consorzi operanti nel settore. L'approccio è innovativo: un'operazione di 'filiera' mirata all'internazionalizzazione, che CRAI intende estendere anche in Europa dell'Est, Tunisia, Russia e India. ENERGIA In Portogallo partono le prime gare per nuovi impianti idroelettrici pag 8 Oman: si aprono i giochi per le nuove centrali elettriche pag 9 LEGNO E ARREDO Corà Legnami si espande in Gabon pag 7

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 2° - 22 maggio 2008

n. 8

ELETTRONICA

SETTORI E AZIENDE

AZIENDE EMERGENTILa grande distribuzioneitaliana si prepara a sbarcare in Cina

pag 1Microsic fornirà tecnologiae forni per cristallizzazionedi LCD alla Samsungcoreana

pag 5

Auto e meccanicaCantieristicaPlasticaInformaticaEnergia e ambienteInfastrutture e Trasporti Edilizia e costruzioniFinanza

pag 10

Emirati ArabiTurchia MessicoMalta PortogalloPerù IrlandaUngheriaGiappone e Corea

pag 20

PAESI E MERCATI

Microsic fornirà tecnologia alla Samsung coreana

AZIENDE EMERGENTI

Microsic, società con sede e laboratori aRoma, ha siglato con la coreana NCBNetwork un accordo per il trasferimento ditecnologia di cristallizzazione del silicio.Spiega l'Amministratore di Microsic, LuisMaria Antonello, "La nostra è una piccolasocietà d'ingegneria che fino a circa due annifa si occupava quasi esclusivamente di mi-croonde militari e sistemi di telecontrollo, conclienti principali quali Selex SI e ACEA. Dasempre cercavamo un'apertura verso altrimercati, meno soggetti ai condizionamenti ti-pici di quelli in cui operavamo e li abbiamo tro-vati nel fotovoltaico. L'incontro con tecniciesperti del settore, favorito da amicizie comu-ni, ci ha consentito di entrare velocemente inquesto nuovo campo dove abbiamo avutobuon gioco nel travasare la nostra esperienzadi progettazione e costruzione".

a pag. 5

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno impresedella Farnesina (DGCE) - [email protected]

È una vecchia recriminazione dei produtto-ri italiani: il camembert e lo champagne de-vono molta della loro popolarità internazio-nale al supporto fornito all'estero dallegrandi catene commerciali francesi comeCarrefour. L'Italian Food invece non hamai avuto sponsor altrettanto efficaci. Alcu-ni segnali di cambiamento, per la verità, cisono: l'espansione delle catene Autogrillnel mondo ad esempio, o il graduale in-gresso delle Coop in Europa dell'Est. Orasi aggiunge anche CRAI che però sta gio-cando la carta in modo diverso con una for-mula a geometria variabile, a seconda del-le aree geografiche coinvolte.

La grande distribuzione italianasi prepara a sbarcare in Cina

L'organizzazione nasce negli anni '70 daun'esigenza tipica di quell'epoca: aiutare ipiccoli commercianti in Italia a fronteggiarela crescente concorrenza delle grandi cate-ne di supermercati grazie alla centralizza-zione degli acquisti. Nel tempo la formula èevoluta. Rileva il consigliere delegato di CRAI, Ema-nuele Plata: "Ci siamo resi conto che non èpossibile operare soltanto in difesa. Perquesto da alcuni anni abbiamo puntato acostruire una fisionomia precisa di posizio-namento e immagine dei punti vendita ".

a pag. 2

Usa, il settore ICT creaancora occupazione

pag 6

Aprirà tra poche settimane a Pechino, in anticipo sull'inizio dei Giochi Olimpici, il primo negozioin grande stile (3mila m2) interamente dedicato all'Italian Food in Cina. Promotore dell'iniziativaè il CRAI, una delle maggiori cooperative della grande distribuzione in Italia, che sarà fiancheggiato daun nutrito pool di aziende e consorzi operanti nel settore. L'approccio è innovativo: un'operazione di'filiera' mirata all'internazionalizzazione, che CRAI intende estendere anche in Europa dell'Est,Tunisia, Russia e India.

ENERGIA

In Portogallo partono leprime gare per nuoviimpianti idroelettrici

pag 8Oman: si aprono i giochiper le nuove centralielettriche

pag 9

LEGNO E ARREDOCorà Legnami si espande in Gabon

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Prime esperienze: Malta e la Svizzera

Le prime esperienze fuori dall'Italia ini-ziano con due piccole nazioni confinan-ti: Malta, dove in pochi anni CRAI è riu-scita a creare una rete di un centinaio dinegozi affiliati in franchising e progettaora di introdurre alcune unità con formatpiù vasti (supermercati e hard di-scount), e la Svizzera dove CRAI haacquisito la rete di affiliazione (mini-market) della tedesca Rewe ed è orapresente con 135 punti vendita nel Tici-no e nei Grigioni italiani. Quali sono lecarte con cui CRAI affronta la partita?Rileva Plata: "Inutile negare che il pro-cesso di internazionalizzazione dellagrande distribuzione italiana è in ritardorispetto ai competitor europei. Non ab-biamo l'efficienza produttiva della Ger-mania che ha consentito l'esportazionedella formula del discount e neanche il

dalla prima paginaL’organizzazione è basata su alcunielementi che prefigurano anche lastrada imboccata nel processo di inter-nazionalizzazione. Sono:- la formula 'Genuinamente Italiano'con l'obiettivo di valorizzare i prodottialimentari del nostro Paese; formulache ha portato anche alla creazionedel marchio 'Piaceri Italiani' basato suuna rete di fornitori selezionati per iprodotti di fascia alta. Sono oltre 100referenze che vanno dai formaggi esalumi tipici, alle paste alimentari ai li-quori di nicchia.- la relazione personalizzata con ilcliente come elemento distintivo ri-spetto al trattamento impersonale tipi-co delle grandi superfici. Rende la for-mula attrattiva per tutti i Paesi, e sonomolti, in cui esiste il problema di salva-guardare il piccolo commercio dall'ag-gressione delle grandi multinazionalidella distribuzione.

La grande distribuzione italianasi prepara a sbarcare in Cina

AZIENDE EMERGENTI

Un supermercato CRAI

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processo di concentrazione dei france-si che ha portato alla formazione di gi-ganti mondiali come Carrefour. NeiPaesi dove abbiamo iniziato ad opera-re, abbiamo optato quindi per una for-mula strettamente collegata alla popo-larità internazionale della cucina italia-na. Portiamo le specialità dell'ItalianFood, che all'estero sono reperibili so-lo in punti vendita specializzati o digrandi dimensioni, anche nei negozisotto casa". Il successo ottenuto suggerisce ora diestendere la formula anche ai grandiPaesi europei, sia pure con modalità di-verse. "In Francia siamo arrivati comeesportatori dei nostri prodotti Piaceri Ita-liani Crai, che sono offerti in spazi speci-fici della Catena Casino".

L'altra sponda del Mediterraneo

CRAI sta guardando anche ai Paesi delMediterraneo con particolare riguardoalla Tunisia dove ha recentemente se-guito una missione guidata dal Ministe-ro del Commercio Estero. "L'obiettivospecifico era di valutare le opportunitàdi approvvigionamento per alcuni pro-dotti nel settore ortofrutta ma ci siamorapidamente accorti che nel Paesemanca tuttora un sistema di distribuzio-ne moderno e stiamo valutando la pos-sibilità di operare anche in questo set-tore", spiega Plata che aggiunge, "leopportunità non mancano: possiamoproporci a partner locali per esportare ilnostro modello di business. Possiamoinoltre promuovere su questa spondadel Mediterraneo l'Italian Food ma an-che proporre alla filiera agroalimentaretunisina una valorizzazione dei prodottilocali". Con modalità analoghe CRAIsta valutando anche i Paesi dell'Est.Mentre in altre aree, come i Paesi delGolfo, sta esaminando la possibilità disviluppare una presenza di nicchia, ba-sata sempre sull'Italian Food. Diversol'approccio ai grandi mercati emergentia partire da quello cinese. "Eravamo in-tenzionati ad affrontare anche questasfida ricorrendo però, data la comples-sità del Paese, a una valutazione stra-tegica preliminare per la quale ci siamoaffidati ad un consulente esterno (AsiaBusiness Group)", racconta Plata. Ilprogetto iniziale era di puntare su for-mule di franchising, ma ha assunto suc-

cessivamente una formula più articola-ta. "Procedendo nella valutazione dell'i-niziativa abbiamo fatto un giro d'oriz-zonte con diversi fornitori italiani e cisiamo accorti che molti condividevano ilnostro interessamento alla Cina. Alcuniavevano già effettuato precedenti espe-rienze su quel mercato che però nonerano state sempre soddisfacenti pro-prio per le difficoltà incontrate nell'ac-quisire un'adeguata visibilità e nel pro-porsi in modo stabile nei canali distribu-tivi del Paese", spiega Plata.

Una squadra per sbarcare in Cina

Per il programma è stata appositamentecreata la società per azioni Trading AgroCRAI, con sede a Segrate (Milano). Èpartecipata da CRAI Secom, ConsorzioGrana Padano, Cavit, Conserve Italia,San Daniele Service Srl (braccio opera-tivo del Consorzio del Prosciutto di SanDaniele), Frantoi Artigiani Italiani, so-cietà operativa dell'Associazione ItalianaFrantoiani Oleari (AIFO) e da BoscoloEtoile del gruppo Boscolo. Le quote dipartecipazione all'operazione sono sud-divise fra Trading Agro CRAI per il 61%,e SIMEST, unitamente al fondo di Ventu-re Capital, per il 39%.Il progetto sta partendo con l'apertura deiprimi flagship store, di grandi dimensioni(2000-3000 m2) localizzati in aree di pre-stigio, intesi non come semplici puntivendita ma come vetrine e spazi aggre-gativi in grado di promuovere prodotti ita-liani tipici. La formula adottata prevedeche le specialità potranno essere anchedegustate. Ci saranno spazi dedicati allepizze, al fast food, un'enoteca, un loungebar, isole dedicate alla pasta e ai salumi,

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un'area dedicata alla promozione turisti-ca e sarà organizzata anche una scuoladi cucina. In programma, dopo Pechino,l'apertura di analoghi negozi a Shan-ghai, Tianjin e Hangzhou.

Franchising e shop in shop per la Fase 2

L'obiettivo successivo dovrebbe esserel'estensione della rete su scala più vasta,Sono già stati presi contatti con operato-ri della grande distribuzione per estende-re la presenza distributiva di TradingAgro CRAI nel resto della Cina attraver-so la formula degli shop in shop, larga-mente adottata in Cina. Un ulteriore pas-so dovrebbe essere lo sviluppo di puntivendita in franchising che però, per lenormative cinesi, potrà essere proposto

solo dopo due anni di operatività e di bi-lanci chiusi positivamente in Cina. "Stia-mo anche valutando una formula analo-ga ai nostri cash and carry mirata al mon-do del catering", aggiunge Plata.L'Italia ha cercato per lungo tempo diidentificare iniziative in grado di dareaccesso al mercato cinese anche adaziende di piccole e medie dimensionicon prodotti originali e di elevata qua-lità sfruttando la popolarità del made inItaly. Finora non hanno avuto succes-so. L'iniziativa di Trading Agro CRAI,mirata al settore agroalimentare, que-sta volta parte su basi solide. E' un'al-leanza che coinvolge un'intera filiera,guidata da un pool di aziende e marchiforti con competenze differenziate chevanno dalla produzione alla trasforma-zione alimentare al catering passandoper la distribuzione. Può offrire consi-stenti economie di scala, con un ab-bassamento dei costi logistici (spedi-zione, stoccaggio, distribuzione), dipromozione e agenzia, delle attivitàcomplementari quali l'etichettatura e lacertificazione dei prodotti, nonchè laregistrazione e tutela dei marchi. Gliorizzonti comunque, nei grandi merca-ti emergenti, non sono limitati alla Ci-na. "Abbiamo avviato contatti interes-santi in India e stiamo valutando lapossibilità di una presenza anche inRussia", conclude Plata.

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dalla prima paginaIl programma avviato da Microsic inquesto settore prevede lo sviluppo dimacchinari utilizzati nell'intera filiera, conparticolare riguardo alla sezione inizialedel processo di formazione e crescita deicristalli di silicio policristallino, successi-vamente destinati alle operazioni di tagliodei wafers, la successiva trasformazionein celle fotovoltaiche ed infine la produ-zione dei pannelli solari. Finora la societàha progettato e costruito forni di sintering,forni di diffusione e di diffusione di acidoortofosforico. Il programma prosegue coni forni di cristallizzazione e gli altri mac-chinari per il casting del silicio. "In parti-colare", spiega Antonello,"abbiamo pro-gettato e costruito tre tipologie differentidi forni destinati al processo di trasforma-zione dei wafers di silicio in celle fotovol-taiche. Queste macchine sono già opera-tive presso alcuni clienti, in particolarepresso la società XGroup S.p.A.(www.xgroupspa.it) con la quale abbiamoun rapporto di collaborazione molto stret-to: operiamo come studio tecnico esternoe abbiamo in corso un accordo per lo svi-luppo dei macchinari necessari al casting

(forni di cristallizzazioni e macchine per iltaglio delle fette, più tutte le macchine dicomplemento)". Microsic si è impegnatain modo non esclusivo a fornire a NCB ilprogetto costruttivo di un forno da 450kg, la tecnologia di processo e la forma-zione del personale tecnico in loco. "Tut-to questo dovremmo farlo in nove mesi",spiega Antonello che aggiunge: "L'accor-do prevede una cifra forfettaria più royal-ties. Dopodiché la produzione industrialedel forno verrà fatta da NCB in Corea conlicenza di vendere in Corea, Cina, Giap-pone e Taiwan. Durante le ultime fasidella trattativa NCB Network, ha cercatodi aggiungere al contratto un vincolo mol-to più impegnativo riguardante il nostroprogramma di sviluppo dei macchinariutilizzati su tutta la filiera del fotovoltaico".La società coreana è nata nel 1997 eopera nel settore dei pannelli a cristalli li-quidi a matrice attiva (LCD-TFT) e deisemiconduttori con la fabbricazione dimoduli e chips in due stabilimenti (Osane Cheonan) su commesse prevalenti dalgruppo Samsung.

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Una fase della produzione delle celle fotovoltaiche

Microsic fornirà tecnologia e forni per cristallizzazione di LCDalla Samsung coreana

AZIENDE EMERGENTI

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Le retribuzioni più alte si sono riscontrate inCalifornia, Massachusetts, New Jersey, Wa-shington e Colorado.

AeA sottolinea tuttavia la necessità di investi-re in ricerca, migliorare il sistema scolastico econsentire ai migliori talenti di lavorare, senzarestrizione, negli Stati Uniti. L'Associazione,che ha attivamente contribuito alla promozio-ne della legge nota come America CompetesAct a favore della formazione e ricerca, sotto-linea la necessità di un rifinanziamento nel2008. Dal rapporto emerge anche che il tota-le del capitale di rischio sotto forma di venturecapital investito negli Stati Uniti nel 2007 in at-tività ICT é stato di 16,9 miliardi di dollari (+6%annuo) pari al 58% di tutto il venture capital in-vestito nel corso dell'anno. Il segmentosoftware e servizi ha attratto 5,3 miliardi di dol-lari. Il segmento della strumentazione medi-cale invece ha registrato il maggior incremen-to percentuale (+ 40%). Secondo Cybersta-tes le spese per ricerca e sviluppo, pari a 74,9miliardi di dollari, sono cresciute del 6%. Ma ildato è riferito al 2005, ultimo anno per cui è di-sponibile. Si tratta del 37% del totale investitonegli Stati Uniti in ricerca e sviluppo.

AeA, organizzazione che raccoglie lamaggior parte delle imprese statunitensidel settore ICT conosciuta in passato co-me American Electronic Association, hapubblicato il suo rapporto annuale (Cy-berstates 2008) in cui fornisce alcuni in-dicatori sull'andamento del comparto a li-vello nazionale e nei singoli stati.

Dal documento emerge che il numero tota-le di occupati nei settori ICT nel 2007 è sta-to di 5,9 milioni, con una crescita di 91.400unità (+1,6%) rispetto al 2006. La mediadelle retribuzioni é superiore dell'87% ri-spetto alla media del settore privato. Il rap-porto registra un aumento di occupazionenei settori del software e dei servizi di in-gegneria, accompagnato da una diminu-zione delle attività manifatturiere con parti-colare riguardo al settore dei semicondut-tori. Fanno eccezione i settori dell'elettroni-ca per la difesa e della strumentazioneelettromedicale. Il tasso di disoccupazioneé stato, in media, inferiore al 2%. Colpiscel'1% degli ingegneri elettronici e il 2,2%degli informatici e dei matematici.

La California mantiene il primo posto

Quasi tutti gli stati registrano un incrementodi occupati. La California, e in particolare laSilicon Valley, si collocano sempre al pri-mo posto con oltre 940mila unità, cresciutedi oltre 21mila in un anno. Lo stato con lamaggiore concentrazione di occupati nelsettore ICT sul totale degli addetti al settoreprivato (91 su 1000) è la Virginia, seguitada Massachusetts (87) e Colorado (83).

Usa: il settore ICTcrea ancora occupazioneRetribuzioni superiori dell'87% rispetto alla media. In calo i semiconduttori ma crescono software, servizi,apparecchi elettromedicali e sistemi per la difesa

CYBERSTATES 2008

Bilancio occupazionale nel settore ICT (segmenti)

servizi software + 82.600

ingegneria e servizi tecnologici + 45.800

produzione manifatturiera - 29.800

servizi per le telecomunicazioni - 7.200

Bilancio occupazionale nei settori ICT (Stati)

California 21.400

Texas 13.700

Virginia 9.800

New Jersey 8.500

New Mexico 6.700

Numero di occupati nei settori ICT (Stati)California 940.700

Texas 459.500

New York 301.500

Florida 282.100

Virginia 270.800

Massachusetts 242.700

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Prosegue la crescita in Gabon di CoràLegnami, una delle aziende italiane lea-der nel settore dei legnami con controlla-te anche in Bosnia e Romania. La con-sociata gabonese CWG (Corà Wood Ga-bon) prevede nel 2008 di aumentare a20mila m2 le esportazioni di compensatorispetto ai 12mila m2 del 2007. Il gruppoitaliano ha acquistato nel 2001 la Com-pagnia Forestale Gabonese (CFG) con lapossibilità di acquisire per tranche suc-cessive un'area forestale di 600mila m2.Attualmente l'area sfruttata è arrivata a545mila m2 e nel 2008 dovrebbe aumen-tare di altri 55mila m2. Le concessioni so-no distribuite in diverse aree nel centro enel sud del Paese. In particolare, per laproduzione di tronchi, segati e semilavo-rati, vengono impiegate le specie legno-se di Okoumè, Bahia, Movingui, Iroko ealtre latifoglie tropicali. In Gabon CWG èimpegnata al rispetto della nuova legisla-zione introdotta dal Governo gaboneseper una gestione forestale sostenibile,corredata dalle analisi di impatto ambien-tale, sociale, economico sulla raccolta,

taglio e trasporto del legname. La sededella società, la segheria e gli impiantisono localizzati a Port Gentil dove sonoinstallate una segheria e linee per la la-vorazione di tronchi e la produzione disfogliati, pannelli compensati e semilavo-rati di legno. Occupano un'area di oltre800mila m2 di cui 80mila coperti. Ad og-gi sono stati investiti nell'attività circa 35milioni di euro. Sabeh Safouan, Direttore Generale diCWG ha anche dichiarato che le prossimetappe prevedono l'avvio di un'attività di ter-za trasformazione con la produzione diprefabbricati per arredi interni e giardini edi parquet. E' inoltre prevista la realizzazio-ne di un impianto di generazione elettricache utilizzerà gli scarti della lavorazionedel legname, attualmente pari al 50% del-la produzione. Al momento i legnami pro-venienti da Gabon, Congo Brazzaville eGuinea Equatoriali sono considerati traquelli di qualità più elevata.

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Gabon Taglio di legname nella foresta

Corà Legnami si espande in Gabon La società italiana ha acquisito nel 2001 la Compagnia ForestaleGabonese (CFG) e dispone di un'area forestale di 600mila m2.A Port Gentil sono installate una segheria e linee per la lavorazione di tronchi e impianti per la produzione di sfogliati,pannelli compensati e semilavorati di legno

PROTAGONISTI

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realizzarsi nel bacino idrografico del fiu-me Douro. Si tratta di un unico grandeprogramma di sviluppo, dell'ammontarecompreso tra i 450 ed i 750 mln di euroche prevede, una volta a regime, il rag-giungimento di una capacità di produ-zione energetica complessiva pari a 424Mw. Le ragioni dell'accorpamento vannoricercate nella contiguità geografica enell'interdipendenza funzionale delleopere programmate. La centrale di Pa-droselos disporrà di una potenza di 113MW e potrà contare su un bacino di ali-mentazione di circa 510 ettari. Vidago,una volta a regime, avrà una potenza di90 MW e un bacino di circa 350 ettari.Daivoes avrà 109 MW e 370 ettari, Gou-ve 112 MW e 160 ettari. Il Governo por-toghese ha infine proceduto all'asse-gnazione alla società portoghese EDP(Energias de Portugal) di una conces-sione di 75 anni di durata, per la realiz-zazione e la gestione della centrale elet-trica di Foz Tua, con una capacità a pie-no regime di 324 MW.

Il Governo portoghese ha indetto le pri-me gare connesse alla realizzazionedel Piano Nazionale per il Potenzia-mento della Produzione di EnergiaIdroelettrica in Portogallo (PNBEPH),presentato nel dicembre 2007. La pro-duzione idroelettrica nel 2007 ha coper-to il 21% del fabbisogno energetico na-zionale, con una potenza installata di4.515 megawatt. Il parco installato do-vrebbe raggiungere i 5.575 megawattnel 2010 ed i 7.000 megawatt nel 2020.L'incremento dovrebbe essere garantitoin parte dal potenziamento delle centra-li già esistenti di Alqueva, Picote,Reimposta e Baixo Sabor, che attual-mente sfruttano solo il 46% del poten-ziale. A queste si affiancherà la realiz-zazione di dieci nuove centrali per untotale di 1.100 MW di potenza, con uninvestimento di circa 1.140 milioni dieuro da realizzare entro il 2020. Nelmese di aprile é stato lanciato un bandoper l'assegnazione di un'unica licenzarelativa alla realizzazione e gestionecongiunta di quattro dighe destinate al-la produzione idroelettrica a Gouvaes,Padroselos, Vidago e Daivoes, da

In Portogallo partono le prime gareper nuovi impianti idroelettriciLa potenza installata passerà da 4.500 a 7.000 megawatt con ilpotenziamento di impianti esistenti e la costruzione di nuoviimpianti

FONTI RINNOVABILI

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Portogallo La diga di Alqueva sul fiume Guadiana

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Il programma delineato da Al Mahrouqi faseguito alla pubblicazione di un rapportorelativo al previsto fabbisogno di energiaelettrica nel Sultanato per il periodo 2008-2014. Secondo il rapporto, elaborato daOman Power and Water ProcurementCompany (OPWP), nei prossimi sette annila domanda aggiuntiva di energia elettricaper le aree collegate alla rete nazionale(che copre il 90% della popolazione, con lasola esclusione del Dhofar) si collocheràtra i 1800 e i 2500 MW. Il processo di aper-tura ai privati nel settore, avviato nel 1999e perfezionato con nuove norme nel 2004,prevede che tutte le nuove centrali (e i dis-salatori annessi) siano costituiti comeIWPP (Independent Water and PowerProject). Sono cioè prescelti in base aduna gara internazionale indetta dallaAuthority per l'energia, che si conclude conl'assegnazione ad un operatore o consor-zio privato di un contratto di tipo 'BOO'(Build, Own, Operate) e di una successivagara con la quale l'investitore appalterà lacostruzione delle centrali attraverso un tra-dizionale contratto 'EPC'. Entro quattro an-ni dalla firma dell'accordo di concessionel'investitore deve offrire almeno il 30% del-le quote attraverso un'OPA sulla piazza fi-nanziaria di Mascate. Da rilevare che ilgruppo Suez ha già acquisito una quotamaggioritaria in tre centrali omanite.

Nel corso dell'Oman Economic Forum,svoltosi recentemente a Mascate, ilPresidente della Public Authority forElectricity and Water, Mohammed AlMahrouqi, ha delineato il programmadi sviluppo del settore della produzioneelettrica in Oman da qui al 2015. Anchein ragione di una crescita del consumodi elettricità che negli ultimi anni si é at-testata intorno ad una media del 7%annuo, il Governo ha previsto quattroprogetti, tre dei quali 'green-field'. 1. Costruzione di una nuova centraleelettrica (con annesso dissalatore) aSalalah, con una potenza tra i 370 e i430 MW. La relativa gara sarà banditaa breve e aggiudicata possibilmenteentro la fine del corrente anno.2. Creazione - entro il 2011 o 2012 - diuna capacità aggiuntiva di 750-1000MW per la regione costiera di Batinah,centro demografico del Paese, attra-verso la costruzione di una o due cen-trali da collocare a Sohar e/o Barka.3. Nuova centrale elettrica a Duqmdella capacità di circa 1000 MW, abbi-nata ad un dissalatore. Completamen-to del progetto previsto entro il 2014 o2015.4. Espansione della capacità produtti-va della centrale di Al Ghubra (recen-temente privatizzata) di almeno 500MW, da completare entro il 2011-2012.

Oman: si aprono i giochi per le nuove centrali elettricheDovranno coprire una domanda aggiuntiva valutata tra i 1.800e i 2.500 megawatt. Largo spazio ai privati grazie ad una normativa introdotta nel 2004

GOLFO

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Oman La costa nei pressi di Duqm

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Argentina: gruppo Carraroestende gamma e stabilimento

Il gruppo Carraro ha avviato a Haedo,nella cintura urbana di Buenos Aires,una nuova unità per la produzione di in-granaggi per trattori e macchine movi-mento terra. Il nuovo impianto occupaun'area complessiva di 12mila metriquadrati, con 170 dipendenti ed un fat-turato previsto per il 2008 di 14,6 milio-ni di euro. Opererà con il marchioSouth American. Fornirà componentialla contigua fabbrica di trasmissioni edassali della stessa Carraro ma anchead altri clienti. In Argentina la Carraro ha quasi qua-druplicato il fatturato dal 2000 (17,8 mi-lioni di euro) al 2007 (63,3 milioni). Im-piega oltre quattrocento persone, allequali si aggiungerà il personale dellaSouth American Gears. La produzioneé in gran parte esportata e si dirige peroltre il 40% in Brasile, per il 37% versomercati nordamericani, per il 10% versol'Asia e per il 4% in Europa.

Polonia: Magneti Marelli costruisce nuova fabbrica

L'agenzia polacca per gli investimentiha annunciato che Magneti MarelliExhaust Systems realizzerà un nuovoimpianto per la produzione di sistemiper i gas di scarico delle vetture nellaZona Economica Speciale di Katowice(KSEZ). L'investimento previsto è di42 milioni di zloty (circa 11,9 milioni dieuro).

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AUTO E MECCANICAFrancia: Micro-Vett in gara per auto elettriche

Micro-Vett di Imola è stata selezionatainsieme alla monegasca Venturi Auto-mobiles per la gara di fornitura di moto-ri elettrici per i veicoli utilizzati dalle Po-ste francesi (La Poste). La società ita-liana, che opera in Francia tramite il di-stributore Newteon, intende assemblarei motori utilizzando telai di base del FiatDoblò. La Poste intende ora testare sustrada i due prototipi prescelti sino all'e-state per poi procedere alla selezione fi-nale con un ordine iniziale di 500 unitàe di circa 10 mila unità nel corso deiprossimi cinque anni. La gara lanciata nell'aprile 2007 ha vistola partecipazione di dieci concorrenti fracui l'indiana Tata ma è stata disertatadalle grandi case automobilistiche e dalgruppo Bolloré impegnato, con Pinin-farina, in un progetto di utilitaria elettri-ca. Le due società selezionate hannodovuto adeguarsi ai severi criteri di ga-ra imposti dalle poste francesi in terminidi costi, velocità minima, autonomia del-le batterie, manutenzione ed emissionilimitate di CO2.

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Doblò Il veicolo multiuso più diffuso e apprezzato in Italia, pluripremiato in Europa, è ora anche a trazione elettrica, realizzato dalla Micro-Vett di Imola

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CANTIERISTICA

Turchia: Fipa Yachting produrràad Antalia in partnership con Tacar

Fipa Yachting di Viareggio, uno dei can-tieri leader in Italia nella progettazione eproduzione di imbarcazioni di elevateprestazioni produrrà il modello Maiora inTurchia, in partnership con l'azienda tur-ca Tacar Yachting. Secondo quanto af-fermato dal Presidente Tugrul Acar, l'in-vestimento, localizzato nella Zona Fran-ca di Antalya, sarà pari a 18 milioni di eu-ro e la produzione, per cui saranno as-sunte 250 unità lavorative, verrà espor-tata verso i mercati europei, russo, me-dio-orientale e quello delle repubblicheturche. Saranno prodotti modelli in fibradi vetro con lunghezza dai 20 ai 43 metriper un totale iniziale di 3 unità all'anno.

Malta: Rimorchiatori Riuniti investe su hub marittimo

Rimorchiatori Riuniti che nel luglio del2007 si é aggiudicata la gara per la pri-vatizzazione di Tug Malta, ha annuncia-to nuovi investimenti per 70 milioni di eu-ro. Rimorchiatori Malta, società di dirit-to maltese creata all'indomani della pri-vatizzazione, acquisterà infatti 3 nuove

navi, che si aggiungeranno alle 6 at-tualmente operative. Saranno conse-gnate tra la fine del 2008 ed il 2010. Il presidente della compagnia genove-se, Giovanni Delle Piane, ha altresìespresso il convincimento che Maltasia destinata a diventare un vero eproprio hub mediterraneo per i serviziconnessi alla navigazione.

PLASTICA

Polonia: Gimplast costruirà fabbrica a Katowice

Gimplast costruirà un impianto in Po-lonia per la realizzazione di parti in pla-stica per l'industria dell'auto e deglielettrodomestici. L'investimento è dicirca 23 milioni di zloty, pari a circa 6,5milioni di euro. Occuperà un'ottantinadi persone. Sorgerà a Sosnowiec, nel-la Zona Economica Speciale di Katowi-ce (KSEZ). Gimplast è parte di Ostan-group, che opera a ciclo completo nelsettore della plastica codesign, costru-zione stampi, produzione, serigrafie,assemblaggio e anche invio per contodi clienti. Ha sedi in Italia, Spagna, Ro-mania, Polonia, Slovenia, Singapore eCina.

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Fipa Yachting Il modello Maiora 20 prodotto dai cantieri viareggini

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INFORMATICA

Croazia acquisirà sistemi di monitoraggio marittimo

Entro il mese di luglio, Thetis, D'Apol-lonia e Rina Industry consegnerannoal Ministero croato del Mare e Traspor-ti, lo studio di fattibilità per l'introduzio-ne nel Paese del sistema di monitorag-gio del traffico marittimo VTMIS (Ves-sel Traffic Monitoring and InformationSystem). L'obiettivo è di consentire al-la Croazia di dotarsi di un sistema dimonitoraggio marittimo coerente conla normativa europea e con i sistemioperativi già presenti nei Paesi UE. Lo studio identifica presupposti normati-vi, strutture operative necessarie, nume-ro e ubicazione delle postazioni radar estazioni di rilevamento dati, specifichetecniche e quantitative della strumenta-zione tecnica richiesta. Il sistema copriràtutta la costa croata e avrà la sua centra-le di coordinamento nazionale a Fiume. Lo studio di fattibilità conterrà inoltrele guidelines per l'emanazione di varibandi di gara. Il Ministero del Mareintende difatti procedere rapidamenteall'acquisto delle apparecchiature ne-cessarie alla implementazione dellarete incluse postazioni radar, sistemiinformatici e di telecomunicazione,realizzazione dei centri operativi.

ENERGIA E AMBIENTE

ESB (Irlanda) annuncia pianodecennale da 20 mld euro confocus su energie rinnovabili

ESB, società elettrica statale e primooperatore sul mercato elettrico irlande-se, ha annunciato un piano di investi-mento per 22 miliardi di euro entro il2020, che si concretizzerà in investi-menti nel settore delle energie rinnova-bili, nella riduzione del 50% delle emis-sioni inquinanti nei prossimi 12 anni enel raggiungimento dell'obiettivo diemissioni zero entro il 2035. Entro il2020 un terzo dell'energia prodottaverrà da fonti rinnovabili. Circa 11 miliardi di euro saranno inve-stiti nella rete di distribuzione per assi-curare l'efficienza del servizio sul mer-cato. La società manterrà una quota dimercato al di sotto del 40% per quantoriguarda la produzione di energia pernon incorrere in sanzioni da parte del-l'Unione Europea per abuso di posizio-ne dominante sul mercato. Con lo sviluppo del mercato unico del-l'energia entro il 2020 tra Regno Unitoed Irlanda, il gestore irlandese hapreannunciato investimenti in centralielettriche ed impianti di energia rinno-vabile sul mercato anglosassone.

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Croazia Il porto e la città di Vrsar

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Albania: Bankers Petroleumvuole anche le raffinerie

Bankers Petroleum ha deciso di candi-darsi come acquirente alla privatizzazionedella ARMO, che gestisce una raffineriacon una produzione annua di circa 100mi-la tonnellate di gasolio e benzina e copreil 30% dei consumi petroliferi dell'Albania.ARMO é stata costruita con tecnologie so-vietiche e cinesi ormai obsolete e le sueproduzioni non sono adeguate agli stan-dard UE. Bankers Petroleum é entratanella produzione di petrolio in Albania nelmaggio 2004. Ha firmato un accordo di 25anni per operare nel campo di Patos-Ma-rinza, nel sud del Paese. La produzione,che era crollata a 600 barili di petrolio algiorno, è oggi vicina ai 6mila. Ma secondoun piano di investimento triennale di 370milioni di dollari avviato da Bankers Petro-leum, potrebbe raggiungere una produzio-ne giornaliera di 40mila barili. Il campo écostituito da circa 600 pozzi. Bankers negestisce circa 220. Il resto é gestito dallacompagnia petrolifera di Stato, Albpetrol.Ma un accordo recentemente siglato conBankers prevede il passaggio progressivodella gestione di tutti i pozzi alla compa-gnia canadese con tecnologie adeguate arispettare gli standard ambientali interna-zionali. Se il piano di espansione triennaleverrà approvato, Bankers Petroleum di-venterà uno dei più importanti investitoriesteri in Albania. La società partecipa an-che con una quota del 50% al progetto disviluppo della raffineria di Kucova, semprenel sud del Paese.

Siria: Ente elettrico investe in 1.120 MW aggiuntivi, commessa anche a TurboCare

L'Ente elettrico siriano (PEEGT: PublicEstablishment for Electricity Genera-tion and Transmission) ha avviato unpiano a breve termine di potenziamen-to della produzione con l'acquisizionedi 1.120 megawatt aggiuntivi di poten-za elettrica e un investimento previstodi 625 milioni di euro. L'italiana TurboCare (ex G.T.T.- FIATAvio) fornirà due turbine a gas con unapotenza di 270 MW. La società russaPower Machines sarà impegnata nel-l'ampliamento della centrale elettricadi Tishreen (400 MW) e la società ira-niana Mapna costruirà, sempre a Tish-reen, un impianto a ciclo combinatocon una capacità da 450 MW. È stata inoltre riaperta la gara di ap-palto per la costruzione di una centra-le elettrica a Dar es-Zor. Si era aggiu-dicata la gara la società spagnola Ibe-rico, che si é successivamente dichia-rata impossibilitata a procedere nell'e-secuzione del progetto. In realtà i pro-grammi a medio termine (tre anni) diPEEGT prevedono un aumento com-plessivo della potenza installata nelPaese pari a 4.500 megawatt. La so-cietà però, incontra difficoltà nel repe-rimento dei finanziamenti necessari edè attualmente impegnata in una cam-pagna per coinvolgere potenziali inve-stitori arabi ed internazionali.

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Siria Veduta aerea di Damasco. In primo piano la Moschea di Omayyad

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Ungheria: 148 milioni di europer nuova rete tram a Miskolc

La città di Miskolc, in Ungheria, ha in-tenzione di avviare, entro il primo seme-stre del 2009, un progetto del valore di 37miliardi di fiorini (148 milioni di euro) perristrutturare la rete tranviaria cittadina. Ifondi europei copriranno circa l'85% delcosto progettuale, mentre i restanti fondiverranno finanziati dal Comune.

Australia: Sydney investirà in metropolitana e città più sostenibile

Il premier dello Stato del New South Wa-les Morris Iemma, ha annunciato la co-struzione di una rete ferroviaria metropo-litana per collegare il nord-ovest dellacittà di Sydney al centro (Central Busi-ness District). Il progetto, il cui costo do-vrebbe ammontare a 12,5 miliardi di dol-lari, prevede la realizzazione di una li-nea metropolitana di 38 km ad alta fre-quenza con convogli privi di conducenti.Il progetto dovrebbe risolvere l'annosoproblema dei trasporti urbani nei sobbor-ghi nord-ovest di Sydney. I costi semprepiù alti degli alloggi hanno spinto molti

residenti della metropoli a spostarsi neisobborghi in periferia. Ciò ha comporta-to un notevole incremento del traffico. IlGoverno auspica di poter finanziare ilnuovo progetto prevalentemente con ca-pitale privato, analogamente a quantoavvenuto per gli altri grandi progetti del-la città: il Cross City Tunnel ed il LaneCove Tunnel. La città è attualmente og-getto di una serie di importanti iniziativedi rilancio. Tra le più significative il pianodi ristrutturazione urbanistica del centro(Sydney 2030) presentato dal sindacoClover Moore. I dettagli finanziari e pra-tici non sono stati resi noti ma il progettoprevede, tra l'altro, la drastica riduzionedel traffico di mezzi privati, la costruzio-ne di un circuito tranviario, l'eliminazioneo l'interramento di alcune strade di gran-de comunicazione, la creazione di este-se zone verdi e di traffico limitato, la co-struzione di un grande centro commer-ciale e di congressi sopra i binari dellastazione centrale e la costruzione di unaserie di piccole centrali elettriche a bas-so impatto ecologico. Cambiamenti in vi-sta anche nelle infrastrutture aeroportua-li. Alcune compagnie 'low cost', comeVirgin Blue e Tiger, stanno valutando lapossibilità di dirottare i propri voli aBankstown, nell'ovest della metropoli.L'aeroporto però è attualmente abilitatoa gestire fino a 18 voli nazionali regolarial giorno (l'aeroporto di Sydney ne gesti-sce circa 500) oltre al traffico dei piccolivelivoli privati. Per l'autorizzazione adaumentare il traffico dovrà provvedereall'estensione delle piste di atterraggio erullaggio.

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Sydney La monorotaia a Darling Harbour

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L’Ucraina investirà 9,3 miliardidi dollari per i mondiali calcio

Nel corso di un seminario sulle prepara-zioni infrastrutturali in vista dei Campio-nati Europei di Calcio del 2012, il PrimoMinistro Tymoshenko ha indicato nel-l'ammodernamento di 13 aeroporti, enella costruzione di nuove autostrade,gli interventi prioritari che dovrebbero es-sere avviati entro quest'anno. Il Governoucraino intende reperire ora, in tempibrevi, i finanziamenti necessari (circa 9,3miliardi $) offrendo agli investitori la pos-sibilità di partecipare alla gestione dellefuture opere infrastrutturali ed ai proventiderivanti dal loro funzionamento, nel qua-dro di Partnership tra settore Pubblico ePrivato (PPP). Si renderanno però ne-cessari emendamenti alla normativaucraina sulle concessioni, nonché altremodifiche legislative e regolamentari inmateria di affitto di proprietà fondiarie dienti pubblici. A questo scopo, la Tymo-shenko ha invitato le istituzioni e le im-prese presenti al seminario ad aderire adun gruppo di lavoro istituito presso il Con-siglio dei Ministri che, nei prossimi giorni,elaborerà proposte legislative da sotto-porre ad approvazione parlamentare.

Da parte italiana, la AISCAT ha offertola propria assistenza in materia di con-cessioni. Quanto all'ammodernamentodegli aeroporti, il Ministro dei TrasportiJosyp Vinskiy ha confermato l'inten-zione di consentire l'ingresso di privatinella gestione di parte dei servizi chesaranno attivati con il potenziamentodegli scali nazionali. Per quanto concerne, in particolare,l'aeroporto di Borispol, tra i progettida realizzare in partnership sono statiindicati la costruzione di un nuovo ter-minal, di un parcheggio, di collegamen-ti ferroviari con Kiev, di due alberghi e distrutture per la ricezione di carichi mer-ci. Il regime di concessione dovrebbe,inoltre, essere applicato almeno inizial-mente, a due progetti autostradali: unanello di raccordo intorno a Kiev e il col-legamento tra il confine russo-ucraino el'autostrada Kiev-Kharkiv (finanziatoanche dalla BERS). Il Vice Primo Mini-stro Vasyunyk ha dichiarato che lascelta delle imprese a cui affidare larealizzazione delle opere infrastrutturalisarà effettuata tramite procedure di se-lezione trasparenti ed aperte a tutti gliinvestitori potenzialmente interessati.

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Kiev L’aereoporto di Borispol

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Ungheria: in ottobre nuovatranche progetto trasporti2007-2013

L'Agenzia ungherese per lo SviluppoNazionale (NFU) ha annunciato che traottobre e novembre 2008 sarà stanzia-ta una nuova tranche di 100 miliardi difiorini (400 milioni di euro) per il setto-re trasporti nell'ambito del Programmadi Sviluppo Nuova Ungheria, finanziatoattraverso i fondi europei 2007-2013.I primi progetti che dovrebbero essereavviati sono la nuova linea metropolitanaper la città di Budapest, la realizzazionedi bretelle per le autostrade M43, M7 eM0, il rinnovo della linea ferroviaria lungoil confine austriaco e la realizzazione di li-nee tranviarie nelle città di Debrecen,Szeged e Miskolc. Gli stanziamenticomplessivi previsti per questi progettiammontano a 1,703 miliardi di fiorini (6,8miliardi di euro).

Ungheria: Gysev potenzia la linea ferroviaria con l'Austria

Gyòr-Sopron-Ebenfurthi Vasút (GY-SEV), società ferroviaria controllata al61% dallo Stato ungherese, al 33% daquello austriaco e per la quota restan-te da privati, ha annunciato che a bre-ve verranno avviati i lavori di ristruttu-razione della linea ferroviaria al confi-ne tra Austria e Ungheria, che collegaSopron con Szombathely e Szent-gotthard. Il costo del progetto é pari a 42 miliar-di di fiorini (164 milioni di euro), di cuiuna buona parte dovrebbe essere fi-nanziata attraverso i fondi UE. I lavoridovrebbero venire ultimati per il 2010.Il rinnovamento della linea ferroviariapermetterà ai treni di raggiungere i 120km/h, a fronte degli attuali 60-80 km/h.

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Budapest Un tram attraversa uno dei ponti sul Danubio

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Oman: valuta la fattibilità della prima ferrovia

Il Ministro dell'Economia e responsabiledelle Finanze di Oman, Ahmed Macki,ha dichiarato alla stampa che il Governoomanita sta valutando la costruzione del-la prima linea ferroviaria del Sultanato.Collegherebbe le due città costiere diSohar, principale centro industriale delPaese, e Barka, situata 60 km a nord-ovest di Mascate. La tratta, della lunghez-za di circa 160 km, attraverserebbe la re-gione costiera della Batinah, che ospitacirca un quarto della popolazione del Sul-tanato e sarebbe dedicata principalmenteal trasporto di merci e prodotti petrolchi-mici e industriali. Il Ministro ha altresì ipo-tizzato una estensione della linea ferro-viaria fino alla cittadina portuale di Duqm,dove è in corso di realizzazione una 'newcity' industriale. Questa ulteriore fase delprogetto consentirebbe una più efficaceinterconnessione tra i diversi poli indu-striali del Sultanato, ma comporterebbeun'estensione di oltre 550 km nonché l'at-traversamento di alcuni tratti montuosi,con investimenti estremamente elevati.

Serbia: Italferr redigerà un pianonazionale per trasporti e strade

Italferr, società di ingegneria del gruppoFerrovie dello Stato, si é aggiudicata lagara bandita dall'Agenzia Europea per laRicostruzione (EAR) per la redazionedel Piano Nazionale dei Trasporti dellaSerbia. Italferr sta già curando la proget-tazione del nuovo ponte ferroviario Ze-zelj sul Danubio, nei pressi di Novi Sad.La società italiana sarà responsabiledella predisposizione di un Master Plandei trasporti per la Serbia, definendo lo

scenario di sviluppo delle infrastruttureferroviarie, stradali, aeroportuali e fluvialisul territorio serbo fino al 2025. Le attivitàdi Italferr avranno inizio a giugno 2008 esi protrarranno per sedici mesi.Il mandato comprende in particolare lostudio della domanda e offerta di tra-sporto nel Paese, l'analisi delle infra-strutture esistenti, lo sviluppo di un mo-dello di traffico, la redazione di un pianogenerale di investimenti per la costru-zione di nuove reti viarie e la manuten-zione di quelle esistenti, la preparazio-ne dei bandi di gara per studi di fattibi-lità e la formazione tecnica del perso-nale del Ministero dei Trasporti serbo. Nel settore strade é stato già avviato unrobusto pacchetto di gare per recuperareil sensibile ritardo accumulato dalla reteche misura 40mila km complessivi di cuisolo la metà sono asfaltati. Alcuni tendersono già stati aggiudicati, come l'auto-strada Horgos-Pozega affidata al con-sorzio tra la spagnola FCC e le austriacheAlpine e PORR. Per la ristrutturazionedel tratto cittadino del Corridoio 10 e delprincipale ponte della capitale (Gazela)sono state messe a punto delle short liste le procedure di gara dovrebbero con-cludersi prossimamente. Restano da lan-ciare progetti chiave, quali il completa-mento del by-pass di Belgrado. L'opera -lunga circa 70 Km - comprende tre sezio-ni suddivise in diversi lotti, per un am-montare complessivo superiore a 450 mi-lioni di euro. Le prime gare (sezioni 'A' e'B', rispettivamente per 80 e 280 milioni dieuro) sono previste a breve. A medio ter-mine, nei piani del Governo serbo vi é an-che la costruzione di un'autostrada versoTimisoara e di due rami autostradali chemetteranno in comunicazione il Corridoio10 con il confine della Bulgaria e dellaMacedonia. Urgenti anche gli interventisulla rete ferroviaria che misura 3.300 km,di cui solo un terzo elettrificato.

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Serbia Un tratto dell’autostrada che collega Belgrado a Novi Sad

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EDILIZIA E COSTRUZIONI

Turchia: 5 milioni di nuove abitazioni nei prossimi anni, e Istanbul guida la classifica

Secondo uno studio pubblicato dalla Ca-mera di Commercio di Istanbul (ITO),la Turchia, in considerazione dell'alto tas-so di espansione della popolazione, ne-cessita di 300/350mila nuove abitazioniogni anno. Nei prossimi otto/dieci anni ilPaese dovrà costruire almeno 5,5 milionidi nuove case, di cui 2,9 milioni alla lucedell'aumento della popolazione, 760.000in considerazione del fenomeno migrato-rio interno, 650.000 per abbattimenti do-vuti ad obsolescenza del patrimonio im-mobiliare e oltre 1.250.000 per costruzio-ni derivanti dalla distruzione di bidonvillee quartieri popolari. La ITO sottolineainoltre che in Turchia il 65% delle abita-zioni é di proprietà e che vi é un alto tas-so di appartamenti non registrati ufficial-mente al catasto (55%). In particolareIstanbul, con i suoi 13 milioni di abitantiufficiali che salgono a 15 milioni, si è col-locata nel 2007 tra le 15 città più abitateal mondo e al secondo posto in Europa,dove è superata solo da Mosca. Ogni an-no affluiscono in città fra i 300mila ed i500mila abitanti da tutte le zone dellaTurchia, soprattutto dal sud-est. Oggi lacittà copre all'incirca il 30% dell'intero PIL

della Turchia, il 30% del valore aggiuntodel settore manifatturiero, il 21% dell'atti-vità edilizia, il 25% del commercio, il 23%dei trasporti e comunicazioni. Nelle 46banche su 50 a livello nazionale chehanno la sede centrale ad Istanbul, sonocustoditi oltre il 50% dei depositi dell'inte-ro paese e da qui viene assegnato il 48%dei prestiti bancari. A Istanbul operano leprincipali imprese nel campo del com-mercio (un terzo di tutta la Turchia), chegenerano circa il 55% dell'intero volumedi affari. Vi sono inoltre 26.000 aziendeche effettuano operazioni di export e34.700 che operano sul versante import.L'intera area di Istanbul copre oltre il 50%in media dell'intero export turco con pun-te in alcuni settori di oltre il 70% (come adesempio nel tessile - abbigliamento).

Lettonia: appalto per nuovecarceri da 572 milioni di euro

Il Ministero della Giustizia lettone hamesso a punto un progetto per la rea-lizzazione delle nuove carceri del Pae-se per un valore di circa 572 milioni dieuro. Le carceri verrebbero costruitecon finanziamenti privati e presi in af-fitto dallo Stato lettone.

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Istanbul La Moschea Ortakoy. Sullo sfondi moderni edifici commerciali

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FINANZA

Tekstilbank (Turchia) è in vendita

GSD Holding (operante nei settori tes-sile e bancario) che attualmente con-trolla al 75,5% la Tekstilbank (14mabanca turca) ha annunciato di esserealla ricerca di un compratore per il suoramo bancario. Il valore in Borsa diTekstilbank é di 621 milioni di lire tur-che (circa 310 milioni di euro al cambioattuale). Tekstilbank opera con 60 filia-li in 21 province della Turchia. Ha conseguito un utile di 20 milioni dieuro nel 2008. È una delle pochebanche locali che non ha un partnerestero.

Messico: ING punta al risparmioprevidenziale e gestito

Michael Tilmant, chief executive delgruppo ING ha annunciato un piano diespansione nel settore dei prodottiprevidenziali e del risparmio in Messi-co e Brasile. Nei prossimi 9 anni INGprevede una crescita media del 12,8%annuale in America Latina tenuto con-to dell'aumento della capacità di ri-sparmio nella regione. La decisione diconcentrare la propria strategia suMessico e Brasile è dovuta al fatto chequasi il 75% delle attività finanziariedell'America Latina risiede nei duePaesi. La strategia di espansione an-nunciata prevede la conclusione di ac-cordi per la commercializzazione deiprodotti, ma anche la possibilità di ac-quisizioni.

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Messico Città del Messico, il palazzo sede della Borsa

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EMIRATI ARABIAccordo tra Cargo Italia edEtihad per cargo aereo

Cargoitalia, società operante nel settorecargo con base all'aeroporto di Malpensae connessioni con Stati Uniti, Messico, Ci-na, India e Giappone, ha siglato un'intesaoperativa e un accordo di code-sharingcon Etihad divisione cargo della compa-gnia di bandiera emiratina EtihadAirways. Le intese permetteranno aiclienti di entrambi i vettori di usufruire del-le connessioni intercontinentali delle duecompagnie. Da segnalare che a partiredal 1 luglio i collegamenti aerei diretti tral'Italia e gli Emirati beneficeranno di unaumento di capacità grazie alla decisionedi Air Emirates di affiancare al volo quo-tidiano passeggeri Dubai-Milano un voloseparato, Dubai-Roma (attualmente il vo-lo per Milano prevede per alcuni giorni asettimana uno scalo intermedio a Roma).

TURCHIA

Il Governo turco valuta la detassazione per le città meno sviluppate

Il Ministero delle Finanze turco sta ap-prontando un piano che prevede a brevel'esenzione dal pagamento delle impostedirette sulle persone fisiche e giuridichenelle città che non raggiungono un redditopro-capite di 1.000 dollari annui (il redditoprocapite medio della Turchia é attual-mente di circa 9.000 dollari). Lo scopoprincipale del provvedimento é quello di ri-

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durre al massimo le differenze esistenti frale aree di maggior sviluppo del Paese(Istanbul, Mar di Marmara, Regione Egea)e quelle del sud-est anatolico. Il piano chepotrebbe riguardare 15 città (fra cui Mar-din, Sanliurfa, Aksaray, Kars, Van, Yozgat,Hakkari, Bingol, Sirnak, Agri), dovrebbesoprattutto incentivare gli operatori localied esteri ad investire in queste aree anco-ra lontane dagli accelerati processi di cre-scita economica in corso in altre regionidella Turchia (Gaziantep, Konya, Kayseri).Il Governo ha peraltro in agenda di rivede-re a breve le leggi sugli incentivi alle areeed ai settori economici maggiormente indifficoltà, proprio con l'obiettivo di promuo-vere lo sviluppo economico delle regionimeno fortunate del Paese. In base ad unalegge del 2004, sono 49 le province chegodono di incentivi agli investimenti, masecondo le associazioni imprenditoriali ilpacchetto varato nel primo Governo Erdo-gan non ha sortito - ad oggi - gli effetti spe-rati: 43 province su 49 non hanno ricevutoinvestimenti o comunque gli incentivi sonorisultati irrilevanti. Il premier Erdogan harecentemente ribadito l'intento del suo Go-verno di incentivare lo sviluppo del sud-estdel Paese attraverso un'iniezione di capita-li pubblici (12/15 miliardi di dollari in 5 anni)riversati soprattutto nelle infrastrutture,educazione e sviluppo industriale. Il fortedualismo economico e gli squilibri socio-economici esistenti nel Paese richiedonoinoltre un grande sforzo di scolarizzazione,riequilibrio della condizione delle donne einvestimenti in campo agricolo ed indu-striale. Erdogan punta anche sul contribu-to dei principali gruppi imprenditoriali tur-chi, che possono aprire la strada agli inve-stitori esteri. Secondo uno studio del Mini-stero delle Finanze turco, su 152 miliardi dilire turche di tasse ed imposte raccolte nelcorso del 2007, cinque città hanno contri-buito da sole per oltre l'80%. Sono Istanbul(42,8%), Kocaeli (14,5%), Ankara (11,2%),Izmir (10,1%) e Bursa (2,4%).

Ethiad Un Airbus A380 appartenente alla compagnia degli Emirati

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Ankara punta a gas, grandi lavori e turismo nei rapporti col Turkmenistan

Il Presidente turkmeno GurbanguliBerdymukhamedov, in occasione diuna visita di Stato ad Ankara, ha ribadi-to l'intenzione di migliorare le relazionicon la Turchia con un esplicito riferi-mento alla possibile fornitura di gas peralimentare il gasdotto Nabucco (3.300km). Attualmente il Turkmenistan ven-de il suo gas alla russa Gazprom, masta valutando l'opportunità di fornire ri-sorse energetiche all'Europa via Na-bucco, oltre che alla Cina. L'entouragedel Presidente turkmeno inoltre vorreb-be utilizzare il rapporto privilegiato conla Turchia per rafforzare le relazionicon l'UE e gli stessi USA. Nel corsodella visita è stata sottolineata anche lacrescita dell'interscambio tra Turchia eTurkemnistan che nel 2007 ha totaliz-zato 736 milioni di dollari. Molto attiveanche le imprese turche nel Paese del-l'ex Urss: recentemente Net Yapi si éaggiudicata la gara per la costruzionedi 90 ponti sull'autostrada turchmenaTurkmenbasi-Atamurat per un valore di287,5 milioni di dollari. Mentre il gruppoCalik si é aggiudicato la costruzione di

una centrale elettrica in prossimità diAshgabat. Altri costruttori/investitori lo-cali si sono dichiarati pronti ad investi-re nel comparto turistico turkmeno.

Gli investimenti pubblicitaricrescono del 20%

Secondo uno studio dell'Associazionedelle Agenzie Pubblicitarie turche(RD), nel corso del 2007 gli investi-menti pubblicitari sono cresciuti del20% rispetto al 2006, per un totale di4,1 miliardi di lire turche (2,4 miliardi dieuro circa). Nel 2008 é atteso, ove lasituazione economica internazionaleed interna non subisca forti contraccol-pi, un ulteriore incremento fra il 15%ed il 18% soprattutto proveniente daimprese medie nazionali o internazio-nali. Gli investimenti sono concentratiper il 53% nel settore televisivo (+22%nel 2007 rispetto al 2006). I quotidianiraccolgono oltre il 30%, mentre Inter-net copre l'1,5%. In Turchia l'associa-zione di categoria RD raggruppa 94agenzie che rappresentano l'85% ditutte quelle operanti nel Paese.

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Ankara Il Premier turco Recep Tayyip Erdogan

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MESSICO

Nel 2008 gli investimenti previstidalle grandi imprese saranno23,7 miliardi di dollari

Il Consiglio Messicano degli Uominid'Affari, organismo che raggruppa i 37imprenditori più facoltosi del Paese, haannunciato che nel 2008 le aziendeassociate prevedono di realizzare in-vestimenti in macchinari, tecnologia eformazione per 23,7 miliardi di dollari.Il dato supera l'afflusso previsto di in-vestimenti esteri diretti. Il Consiglio ha altresi formulato previ-sioni circa la creazione di 1,3 milioni dinuovi posti di lavoro. In sostanza igrandi imprenditori del Paese ribadi-scono la propria fiducia nelle prospetti-ve dell'economia del Messico di fronteall'incertezza che domina il panoramaeconomico internazionale. È anche unsegnale positivo nei confronti del Go-verno che ha predisposto un massiccioprogramma di investimenti atti a raffor-zare la competitività del sistema pro-duttivo.

L'obiettivo è di proteggere l'economiamessicana dall'impatto di possibilishock esterni quali una brusca contra-zione della domanda negli Stati Uniti

Progetti infrastrutturali per 45 miliardi di dollari

È di circa 45 Miliardi di USD l’ammon-tare delle risorse finanziarie che il Go-verno del Messico intende destinareallo sviluppo di opere infrastrutturalinel settore dei trasporti. Di questi,ben 25 Miliardi USD andranno a stra-de ed autostrade; 4,5 saranno desti-nati alla rete ferroviaria; mentre 6,7 e5,6 Miliardi di USD saranno finalizzatiallo sviluppo, rispettivamente, del si-stema portuario e aereoportuario delPaese. Quasi la metà delle risorseverranno canalizzate attraverso ilcoinvolgimento di investitori privati,mentre dal bilancio dello Stato dipen-deranno finanziamenti per circa 24Miliardi di USD.

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Città del Messico El Zocalo, o Piazza della Costituzione, la principale piazza della città. Sullo sfondo il Palazo Nazionale, sede del potere esecutivo federale

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MALTA

Crescita PIL + 3,8%, migliorarating creditizio, deficit in calo

Nel 2007 il tasso di crescita reale del PILmaltese, secondo i dati dell'Ufficio di Sta-tistica, si é attestato al 3,8%, alimentatosoprattutto dal buon andamento delladomanda interna. Hanno contribuito iconsumi privati in primis, trainati dalmaggiore reddito disponibile determina-to dalla riduzione delle imposte e dallapiù alta occupazione. Significativo anche il contributo del set-tore esterno. Il PIL nominale è aumenta-to del 6,1%. I settori che maggiormentehanno stimolato la crescita e creato va-lore aggiunto sono stati quelli del giocoon-line, dell'immobiliare, dei servizi alleimprese, dei trasporti, delle comunica-zioni, del turismo, della sanità e del ma-nifatturiero (chimica). Meno bene rispetto al passato il compar-to dell'intermediazione finanziaria. Le sti-me dell'UE indicano cifre leggermentepiù contenute, sebbene i dati più recenti,limitati al terzo trimestre 2007, attestinouna crescita del 4,3% rispetto al 2006.Come percentuale rispetto al PIL, il de-ficit pubblico, secondo l'UE, é sceso dal4,9% del 2004 al 3,1% nel 2005, per ar-rivare al 2,5% nel 2006 ed al 1,8% a fi-ne 2007. Per il 2008 si prevede un ulteriore caloall'1,6%. L'obiettivo é di raggiungere ilpareggio del bilancio entro il 2010. Leprevisioni trovano il loro fondamento nel-l'aumento delle entrate fiscali registratonel 2007, nonché nella contemporaneariduzione degli interessi sul debito e nel-la stabilizzazione della spesa pubblicacorrente (salari pubblici inclusi). Anche per il debito pubblico il Governoconta di far scendere il rapporto con ilPIL sotto il 60% nel 2009. Secondo i da-ti UE, alla fine del 2007, il rapporto de-bito/PIL era del 63,1%, al di sotto delleprecedenti previsioni, grazie soprattuttoai proventi derivanti dalla privatizzazio-ne di Maltacom, contro il 64,7% del2006. Per il 2008, la percentuale do-vrebbe scendere al 61,3%. L'adozione dell'euro, il 1 gennaio 2008,ha comportato il miglioramento del "ra-ting" assegnato al Paese dalle agenzieinternazionali.

In particolare, la valutazione di Moody'sper il debito a lungo termine in valutaestera e nazionale é passata da A2 adA1, con "outlook" da positivo a stabile.Per i titoli e conti bancari, il rating malte-se é stato sostituito con quello (Aaa) del-la zona euro.

Malta Entreprise mette a disposizione incentivi per investitori online

Malta Enterprise, ha reso accessibilesu web le informazioni dettagliate sugliincentivi disponibili per gli operatoriesteri e nazionali che intendono inve-stire. L'indirizzo è http://support.mal-taenterprise.net/. Malta Entrepriseaveva presentato in febbraio le lineegenerali del pacchetto degli incentiviche prevede 6 aree tematiche differen-ti: accesso ai finanziamenti, aiuto al-l'investimento, sviluppo delle PMI, ri-cerca ed innovazione, sostegno all'im-presa, impiego e formazione, per cia-scuna delle quali sono stati attivatispecifici incentivi, tra i quali prestitiagevolati, sussidi sui tassi di interesse,crediti fiscali sull'investimento e l'avviodi attività, contributi e finanziamenti(grants) per l'innovazione, la formazio-ne e le PMI, oltre all'assistenza gene-rale alle imprese anche nel reperimen-to di locali e capannoni a condizioniagevolate. Le agevolazioni si applica-no ad investimenti esteri e nazionali intutti i settori produttivi, con particolareenfasi sulle attività manifatturiere,l'ICT, la sanità, l'industria farmaceuti-ca, biotecnologie, ricerca e sviluppo.Per il periodo 2008-2013, il Governoha annunciato lo stanziamento di 213milioni di euro (tra fondi nazionali e co-munitari) per l'attuazione del pacchettodi incentivi. Le misure sono regola-mentate dal "Malta Enterprise Act",provvedimento normativo approvatodal Parlamento nel settembre del2007. Le nuove agevolazioni sostitui-scono quelle disciplinate dal BusinessPromotion Act del 2001 e le impreseche già beneficiano degli incentivi pre-visti dalla precedente normativa po-tranno continuare a farlo.

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PORTOGALLO

Riduce Iva e prevede un’accelerazione della crescita nel 2008

Dal 1 luglio 2008 in Portogallo il tassodi imposizione IVA scenderà dal dal 21al 20%. Il provvedimento si inseriscenelle strategie di sostegno alla doman-da interna ed agli investimenti adottatedal governo Socrates. Il costo per lecasse dello Stato dovrebbe attestarsiintorno ai 230 milioni di euro per il2008, ammontare che, secondo le pre-visioni del Governo, potrebbe essereampiamente ammortizzato da un ulte-riore incremento del livello dei consumie degli investimenti. Secondo i dati re-centemente pubblicati dall'Istituto distatistica lusitano (INE), nel 2007 si éassistito ad un incremento di 1,6 puntipercentuali della domanda interna, cheha contribuito a coprire quasi per inte-ro il tasso di crescita annuale del PIL,attestatosi all'1,9%. Gli investimentifissi lordi sono cresciuti del 3,2% ri-spetto al 2006. Nel 2007, il rapportodeficit/PIL si é ridotto al 2,6%, al di sot-to del 3,9%, registrato nel 2006, ren-dendo più verosimile l'ambizioso obiet-tivo del Governo di raggiungere un2,2% nell'anno in corso. Il migliora-mento si deve, principalmente, all'au-mento delle entrate fiscali (+9,2%) cheha interessato sia le imposte dirette(+12,8%) che quelle indirette (4,2%), e

al contestuale contenimento della spe-sa pubblica. Il rapporto debito pubbli-co/PIL é sceso dal 64,7% del 2006 al63,6% del 2007. Il Banco del Porto-gallo, l'OCSE e la UE stimano, per il2008, un leggero incremento nella cre-scita dell'economia portoghese, conuna variazione positiva del PIL del2,0% sostenuta in buona parte dalladomanda interna. Più ottimistiche sonole stime del Governo (+ 2,2%).

PERÙFitch innalza il rating sovrano a BBB-

Fitch Ratings ha innalzato a BBB- ilrating sovrano del Perù rispetto al pre-cedente BB+. Il provvedimento do-vrebbe avere un effetto positivo al finedi aumentare la capacità del Paese diattrarre investimenti stranieri e di ridur-re i costi di finanziamento, consenten-do al Governo di disporre di maggioririsorse da destinare alla spesa socialee ai programmi di lotta alla povertà. Hacontribuito al risultato l'operazione dirimborso anticipato e di rinegoziazionedel debito estero che attualmente rap-presenta il 28% del PIL, con il Club diParigi.

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Lisbona La Praca do Comercio

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IRLANDA

Le esportazioni sono trainate dai servizi

Secondo i recenti dati pubblicati dall'Uffi-cio di Statistica irlandese (CSO), leesportazioni totali dell'Irlanda hanno tota-lizzato 88,58 miliardi di euro nel 2007 conuna crescita su base annua del 2% . Leimportazioni sono cresciute da 60,85 a62,17 miliardi. La bilancia commerciale siè chiusa quindi con un saldo attivo pari a26,4 miliardi di euro. Il motore trainante ècostituito dalle esportazioni di servizi: so-lamente nell'ultimo anno sono cresciutedi circa 10 miliardi, raggiungendo i 64,8miliardi di euro. Erano 18,3 miliardi ottoanni fa. Tra il 2006 ed il 2007 sono cre-sciuti soprattutto i servizi alle imprese(+38,4%) che hanno totalizzato 20,6 mi-liardi e quelli informatici (+13,6%) cheammontano a 19 miliardi. Seguono i ser-vizi assicurativi (8,9 miliardi) e quelli fi-nanziari (7,2 miliardi). Le esportazioni ir-landesi sono dirette in prevalenza versoGran Bretagna (18,6%) e Stati Uniti(17,8%) seguite dal Belgio (14,3%), Ger-mania (7,5%) e Francia (5,8%). Il saldocommerciale dell'Italia nei confronti del-l'Irlanda é rimasto negativo, ma è calatoda 2 a 1,7 miliardi di euro. Le importazio-ni irlandesi dall'Italia sono calate da 1,56a 1,43 miliardi di euro. Le principali vocisono state il settore dei macchinari indu-striali generici e specializzati (205 milio-ni), i macchinari elettrici, la chimica orga-nica e gli autoveicoli.

UNGHERIA

Al via i progetti di Cooperazionetransnazionale finanziati dalla UE

Entro il mese di giugno il Governo un-gherese prevede di attivare la primatranche dei finanziamenti dedicati allaCooperazione Transnazionale nel sud-est Europa finanziati dalla UE per unammontare pari a 21,3 milioni di euro.Il programma ha l'obiettivo di supporta-re la formazione di regioni europeecompetitive coinvolte nei settori dell'in-novazione, protezione ambientale,sviluppo sostenibile e cooperazionedi confine.Il primo bando dovrebbe riguardare ilprogramma transfrontaliero ungaro-ro-meno. Attraverso i fondi comunitari sipotranno anche finanziare la costruzio-ne di tratti stradali comuni, lo sviluppodelle attrazioni turistiche, nonché rea-lizzare progetti per la protezione am-bientale. Nel periodo 2007-2013, l'Unione Euro-pea finanzierà i programmi di collabo-razione transfrontaliera dell'Ungheriacon 684 milioni di euro. Il Paese, oltreche con la Romania, intende operareinsieme a Slovacchia, Ucraina, Serbia,Croazia, Slovenia e Austria.

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Dublino La Custom House, antica dogana del porto della città, oggi ospita il Ministero per l'Ambiente, il Patrimonio ed il Governo Locale

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un migliaio di manager. Le aziende chepresentano la candidatura di propri di-pendenti devono essere localizzate(proprietà e headquarter) nella UE,avere in atto (o in fase di sviluppo) in-vestimenti e/o esportazioni sul mercatocoreano o giapponese, fatturare più diun milione di euro all'anno, impegnarsia mantenere con il candidato un lega-me di impiego durante tutta la duratadel programma e sostenere le speseper il suo mantenimento. I candidati do-vranno essere cittadini di un Paese UE,essere dipendenti dell'impresa spon-sor, avere una perfetta padronanzadelle lingua inglese, disporre di laurea(livello b.a.) e di tre anni di esperienzaprofessionale in qualità di executiveoppure due anni di formazione univer-sitaria e 5 di esperienza professionale.I corsi, oltre alla formazione linguisticacoprono argomenti come le strategie diingresso sui mercati dei due Paesi, ma-nagement e gestione delle risorseumane, marketing e modelli culturali edi consumo, contesto finanziario e con-tabile, politiche governative, canali di-stributivi e business-to-business, siste-mi e metodologie di produzione. In par-te sono obbligatori (corsi base) e in partea scelta.

Per informazioni:MondimpresaSara Bassotti – tel 06 77713304 email [email protected] Riva – tel 06 77713302 email [email protected]

GIAPPONE E COREA

Parte un programma di formazione UE per manager esperti

Per le imprese che operano sul mercatogiapponese e coreano è aperta la deci-ma edizione del programma ETO (Exe-cutive Training Program), finanziato dal-l'Unione Europea. Messo a punto da unpool di università prestigiose qualiWaseda, Yonsei, Bocconi, SciencesPo e Soas ha l'obiettivo di formare ma-nager destinati dalle rispettive società aoperare in Giappone o in Corea. Preve-de tre mesi di corsi intensivi di busi-ness, cultura e lingua coreana o giap-ponese nelle università europee (corsiin inglese). Sei mesi di corsi di lingua e 'businessculture' coreana o giapponese pressouniversità asiatiche (Waseda per ilGiappone, Yonsei per la Corea). Tremesi di stage presso aziende giappone-si o coreane. Sono previsti 60 posti: 15per la Corea e 45 per il Giappone. I corsi sono gratuiti e in aggiunta laUE fornisce una scholarship di 24mi-la euro per ogni partecipante. Le domande di partecipazione dovran-no essere presentate esclusivamenteonline sul sito www.etp.org enro e nonoltre il 30 settembre 2008.Il programma ETP, promosso dall'U-

nione Europea delle Camere diCommercio, a oggi ha formato oltre

Questa Newsletter, pubblicata a cadenza quindicinale, è realizzata da Il Sole 24 Ore Radiocor in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Impresedella Direzione Generale per la Cooperazione Economica della Farnesina: [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese

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