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SOMMARIO

Sindrome Metabolica Pag. 3

Esami del sangue e alimentazione Pag. 5

I fattori di rischio cardiovascolare Pag. 12

Come calcolare l’IMC Pag. 13

Piccola guida alla donazione del sangue Pag. 14

Tabella donatore e ricevente Pag. 18

Questo opuscolo è stato realizzato con il contributo della

Chi vuole collaborare alla realizzazione delle pubblicazioni che l’Associazione DiabeticiMarsicana realizza durante l’anno, può inviare il proprio contributo con articoli, recen-

sioni, foto ed altro, via e-mail al nostro indirizzo di posta elettronica:ddiiaabbeettiicciimmaarrssiiccaannii@@ggmmaaiill..ccoomm

wwwwww..aassssoocciiaazziioonneeddiiaabbeettiicciimmaarrssiiccaannaa..iitt

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SINDROME METABOLICA

È la più nuova di tutte le “malattie” e, se vogliamo, è pure un po’ strana. Natadall’esigenza di individuare le persone a più alto rischio di infarto, si è poicaratterizzata con l’insulino resistenza, cioè con quelle alterazioni metaboliche cherappresentano un po’ il punto di cedimento di tutte le “violazioni di stile di vita” piùcomuni: pessima alimentazione, inattività fisica e fumo.

Si definisce in “sindrome metabolica” una persona che presenticontemporaneamente almeno 3 dei seguenti parametri alterati:

1) pressione arteriosa superiore a 130/85 mmHg;2) trigliceridi superiori a 150 mg%;3) colesterolo buono (HDL) basso, inferiore a 40 nelle donne e 50mmol/L negli uomini;4) glicemia superiore a 110 mg%;5) circonferenza vita superiore a 88 nelle donne e 102 cm negli uomini.

La constatazione è che le persone con “sindrome metabolica” presentano un rischiodi mortalità nettamente più alto delle altre, circa il doppio, anche se magre. Allo stessomodo una persona obesa senza altri segni di sindrome metabolica non presenta nessunapprezzabile aumento del rischio. In realtà il rischio aumenta in maniera lineareall’aumentare del numero di alterazioni e, semplicemente, gli esperti hanno condivisol’opinione di ritenere accettabile il rischio fino a due alterazioni e inaccettabile quellocorso con tre o più alterazioni.

La vera novità, in effetti, è stato dimostrare che anche piccole variazioni dalla

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• Obesità addominale• Iperinsulinemia

• Ipertrigliceridemia• Colesterolo HDL Basso

• Glicemia alta• Ipertensione

Caratteristiche della Sindrome Metabolica

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“normalità”, come una pressione arteriosa d 135/85 o 160 mg% di trigliceridi che di persé sono sempre state considerate con sufficienza, una volta riuniti in una costellazionedi queste lievi alterazioni (almeno tre appunto), costituiscono un elemento di rischiomolto superiore che pesare 120 chili. Si tratta di piccoli campanelli d’allarme, ma chesuonano molto forte “in coro”.

La seconda grande novità è che si tratta di alterazioni “banali”, quasi tuttefacilmente controllabili in proprio da ciascuna persona senza dover ricorrere per forzaall’aiuto di uno specialista; una specie di autodiagnosi in analogia ai farmaci da bancovenduti su autoprescrizione perché ritenuti di comune buona gestione.

PRE-DIABETE- Fare l’analisi del sangue in laboratorio;- A digiuno e al mattino;

TRIGLICERIDI- Non solo salsicce e salumi, ma anche troppialcolici, troppi formaggi e troppizuccheri e il fruttosio aumentano i trigliceridi.

COLESTEROLO HDL- Si usa il C. HDL e non l’LDL perché questa lipoproteina è collegata all’insulino

resistenza.

ATTIVITÀ FISICAStudio su 9.000 maschi e 1500 donne seguiti per 6 anni:- Fortissima diminuzione dei nuovi casi di SM per chi faceva attività fisica;- Aumento della protezione all’aumentare dell’attività fisica;- Dimezzamento del rischio.Studio su 3800 persone tra 50 e 64 anni:- L’attività fisica elimina di metà i nuovi casi di sindrome metabolica;- 64% uomini;- 56% donne.

TV- 4 o più ore di TV al giorno raddoppiano il

rischio di SM!- Ogni ora di TV in più aumenta il rischio di

SM del 26%!- Ogni ora di TV “distrugge” il beneficio di 30

minuti di attività sportiva!

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ESAMI DEL SANGUE E ALIMENTAZIONE

IPERTENSIONELa misura della pressione arteriosa nell’adulto

riveste la stessa importanza della misura dellafebbre in un bambino. Tutti in casa dobbiamoavere la macchinetta che misura la pressione. Unodei più gravi problemi dell’ipertensione è che unapersona su due non sa di esserlo.

La misura va fatta stando comodamente seduticon il braccio appoggiato al tavolo, all’altezza delcuore. La storia che i valori normali sono datidall’età + 100 è completamente sbagliata, a menodi non considerarci tutti dei ventenni…inoltre, lapressione “minima” è importante quanto la“massima”. Entrambe dovrebbero essere sotto 130/85, meglio se ancora un poco piùbasse. Sopra questi valori si è già a maggior rischio, e sopra 160/95 si è ipertesi.

Esistono numerosi ed ottimi farmaci per l’ipertensione, da utilizzare anche pertutta la vita, ma nei casi di ipertensione lieve e moderata si può ottenere tanto anchemigliorando lo stile di vita e l’alimentazione.

1) Dimagrire di 4-8 Kg.Un leggero calo di peso fa bene agli ipertesi in soprappeso;2) Attività fisica. Mezz’ora al giorno di bicicletta, di ballo o una bella passeggiata fa beneall’ipertensione così come a tante altre funzioni dell’organismo;3) Poco sale. Salare pochissimo aiuta molto. Magari usate sali iposodici che hanno meno sodiodel comune sale da cucina;4) Dieta DASH. Usare pesce e po l lo . Frut ta f resca e secca , vege ta l i , pane , pas ta er i so in tegra l i , poch iss imi grass i e un b icch iere d i v ino a l g iorno .Nessun cibo spazzatura, bevande dolci e gasate e carne rossa.

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COLESTEROLOIl colesterolo è un normale costituente del nostro organismo, senza moriremmo

subito. Il problema è quando c’è ne troppo nel sangue. L’eccesso di colesterolo aumentail rischio di infarto e di ictus. Gran parte del colesterolo è fatto dal nostro organismo, esolo una piccola parte è introdotta con glialimenti. Solo gli alimenti di origine animalecontengono colesterolo, non quelli vegetali.

Esistono due forme di colesterolo, una dettaLDL o “cattiva” e una detta HDL o “buona”. Ilcolesterolo cattivo è l’unico responsabiledell’indurimento delle arterie, mentre quellobuono fa il lavoro contrario, libera le arterie dalcolesterolo portandolo al fegato.

I valori normali variano a seconda del rischiodella persona, comunque mai superiore a 160per l’LDL, meglio sotto 130. Per l’HDL, invece,più alto è meglio è, perché ci protegge. Diciamoalmeno 50, ma sarebbe meglio 70, 80 o anche 90. Non sempre con la dieta si ottengonorisultati ottimi, in questi casi è possibile ricorrere ai nuovi farmaci anti-coleserolo chesi sono dimostrati molto importanti per la salute.

Indicazioni dietetiche:1) Non occorre dimagrire;2) Attività fisica, che abbassa un po’ quello cattivo e alza un po’ quello buono;3) Pochi formaggi e uova, niente frattaglie (cervello, rene, fegato, cuore);4) Niente cibo spazzatura e bevande dolci e gasate;5) Pochi grassi e carni rosse;6) Tanti prodotti vegetali che non hanno colesterolo, frutta fresca e secca, contorni,verdure,prodotti integrali, un bicchiere di vino al giorno;7) Pesce;8) Smettere di fumare.

TRIGLICERIDII trigliceridi sono i grassi per eccellenza: burro, lardo, margarina, olii di tutti i tipi

compreso quello d’oliva, il “bianco” dei salumi, del prosciutto, il grasso giallo delle galline.Sono estremamente energetici, ed è meglio non eccedere. Dopo aver mangiato salsicce

o formaggi, si ritrovano nel sangue in gran quantità, ma anche dopo aver mangiato troppidolci o alcolici, perché il nostro organismo trasforma tutti i cibi consumati in eccesso ingrasso.

I valori normali non devono superare 150, e di solito con una buona dieta scendonosubito.

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Cosa mangiare?1) Pesce. I grassi del pesce fanno miracoli per i trigliceridi, fanno benissimo a tuttoil corpo,ai diabetici in particolare e abbassano talmente tanto i trigliceridi che sonovendutiin farmacia come farmaco (pure costoso);2) Frutta secca;3) Prodotti integrali (pane,pasta e riso);4) Frutta e verdura;5) Attività fisica. Più se ne fa meglio è;6) Pochi grassi, poco zucchero e poco alcol (sono trasformati in trigliceridi);7) Perdere 4 o 5 Kg solo se in sovrappeso e se i trigliceridi superano il valore di 500.

GLICEMIAÈ l’analisi più importante. Il diabete è una malattia gravissima, che compromette

non solo il cuore, ma anche il rene, l’occhio, la circolazione delle gambe, la potenzasessuale.

Come per l’ipertensione, metà dei diabetici non sa di esserlo. Eppure basta unasemplice glicemia.

La glicemia normale deve essere sotto 100, meglio se attorno a 70-80. i diabeticihanno valori che superano 160, anche 200 o 300, e devono subito rivolgersi ad unospecialista diabetologo. Chi trovasse dei valori intermedi, ad esempio 120 o 140 èmeglio si faccia una curva da carico, cioè due prelievi di sangue, prima e dopo averbevuto una soluzione zuccherata. Se questa analisi individua una persona diabetica,questa deve rivolgersi allo specialista, altrimenti può bastare una buona dieta.

Cosa mangiare?1) Dimagrire 4-8-12 Kg, a seconda dei casi. Ci sono pochi casi dove è utile dimagrire, ma nei diabetici in sovrappeso questo èparticolarmente importante. Addirittura fondamentale;2) Smettere di fumare;3) Attività fisica. Molto importante anche questa. I diabetici dovrebbero sudare unpo’ ogni giorno;4) Pesce. Particolarmente importante nei diabetici. 3-4 volte la settimana;5) Prodotti integrali (pane, pasta e riso). Non aumentano la glicemia come il pane o la pasta bianchi;6) Moltissime verdure, che hanno poche calorie e, con le fibre, trattengono lozucchero nell’intestino;7) Frutta senza esagerare;8) Niente bibite dolci o cibo spazzatura (biscotti, merendine…);9) Rispettare i pasti (tre) e le merende (tre), soprattutto se prendete farmaci,

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altrimenti si rischia l’ipoglicemia, una cosa molto grave;10) Pochissimi alcolici;11) Pochi grassi e prodotti fritti.

HELICOBACTER PILORIÈ un batterio che può essere presente nello

stomaco e dare problemi di gastrite, ulcera ecancro. Senza questo germe si può avere lo stessomal di stomaco, ma il rischio di cancro èbassissimo. Una volta eradicato (vuol direucciso), il rischio di cancro allo stomacodiminuisce tantissimo, quasi come non averlomai avuto.

Molte persone (non tutte), possono evitare lagastroscopia con delle analisi del sangue e delrespiro: il gastropanel e il breath test. Questeanalisi dicono se si è affetti da gastrite, il tipo digastrite e se è presente il germe in questione.

PSAÈ un esame del sangue utile ai maschietti per individuare i soggetti a rischio di

cancro alla prostata. Valori elevati devono essere vagliati da uno specialista per vederese è il caso di procedere con altri esami di approfondimento.

ESAME URINEÈ un esame importante non solo per individuare malattie, ma anche per vedere

alcuni parametri dello stile di vita. Il peso specifico misura quanto concentrata èun’urina, e quindi quanto quella persona ha bevuto. Meno una persona beve più l’urinaè concentrata. Valori buoni per l’urina del mattino sono inferiore a 1020. Il pH misural’acidità dell’urina. Più è acida (5.5) piùla persona mangia cibo spazzatura ocarne più è basica ( da 6.5 a 8), piùmangia frutta e verdura.

Lo zucchero (glucosio) non deve mairitrovarsi nelle urine, altrimentipotrebbe trattarsi di diabete, e i diabeticidevono stare attenti che non compaionoproteine.

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Il magnesio è un minerale importante, essenziale per una buona salute. Oltre a migliorare la regolazione dello zucchero nel sangue e la salute delle ossa, il magnesio è molto importante per la salute del cuore.Il fabbisogno giornaliero per l'uomo adulto ammonta a 300-500 mg ed è facilmente soddisfatto grazie alla sua presenza in numerosi alimenti come noci, cacao, semi di soia, fagioli, grano intero e tutti i vegetali.L'esigenza di un reintegro può essere necessario soprattutto nei mesi estivi per mantenere gli equilibri idrosalino nell’organismo.

Per questo motivo il magnesio dovrebbe essere assunto insieme ad altri sali minerali come il sodio ed il potassio.

VITAMINA C: AVANTI A TUTTA FRUTTALa vitamina C (o Acido Ascorbico) è una vitamina essenziale per il nostro organismo; oltre a essere uno degli antiossidanti più potenti, è anche essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per la sintesi di collagene, il costituente principale dei tessuti vascolari, della pelle, dei muscoli e delle ossa.Quindi, fare il pieno di vitamina C mantiene sana e bella la pelle e getta le basi per corazzarci contro raffreddori ed influenze.

La vitamina C, inoltre, è consigliata in modo particolare per le donne in gravidanza, donne che stanno allattando e aiuta i fumatori a combattere gli effetti dannosi del fumo.

NON AGGIUNGERE SALE A TAVOLA

Il cloruro di sodio, nome chimico del sale, aumenta la pressione. Le ricerche più avanzate affermano che la pressione “più bassa è, meglio è”.Non basta tenere la saliera lontana dalla tavola e ridurre al minimo l’uso del sale in cucina. La “sapidità” vale a dire la capacità di avvertire la presenza di sale, varia nel corso del

tempo. In pochi giorni quei piatti che sembravano insipidi tornano a piacere. In questa fase si potranno insaporire i piatti usando ogni tipo di spezie, erbe aromatiche e olio di limone. Tra i cibi che si acquistano preparati, molti, troppi, prevedono una generosa aggiunta di sale. Meglio quindi evitare i salumi, gli snack salati (crackers e noccioline per esempio) e stare attenti al sale nascosto in formaggi, condimenti e molte altre preparazioni.

IL MAGNESIO

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I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Età: il rischio aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età.Sesso maschile: gli uomini sono più a rischio delle donne. Nella donna il rischio

aumenta sensibilmente dopo la menopausa.Familiarità: eventi cardiovascolari in età giovanile in parenti di 1° grado*. (Meno

di 55 anni negli uomini e di 65 nelle donne).Fumo: la nicotina accelera il battito cardiaco e fa aumentare la pressione arteriosa.Ipertensione (pressione arteriosa elevata): una pressione arteriosa sistolica

elevata accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie.Colesterolemia totale elevata: il colesterolo può trovarsi in quantità eccessive

nel sangue. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle paretidelle arterie.Basso colesterolo HDL: il colesterolo HDL è utile per rimuovere il colesterolo

in eccesso; minore è la sua quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare.Diabete: valori elevati di glicemia a digiuno, possono favorire l’aterosclerosi,

incrementando il rischio cardiovascolare.

* sono da considerarsi parenti di primo grado i genitori, i fratelli e i figli

Valori di riferimento

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Esame Valori Fisiologici Note

Colesterolo Totale*

Inferiori a 200 mg/dL. Valori normali200 - 239 mg/dL. Valori ai limiti superiori della normaSuperiori a 240 mg/dL. Valori elevati

* I valori di riferimentoa fianco riportati sonoquelli dello studio ATPIII NCEP Grundy SMet. al. Circulation2004; 110:227-239.

** Friedewald et.al.clin. Chem, 18(6):499-502,1972.

N.B. con valori ditrigliceridi ALTO oBASSO o superiore a400mg/dL, non è ap-plicabile la formulaFriedewald.

Se i risultati degliesami non rientranonei valori fisiologici dinormalità, consultaresempre il propriomedico curante.

Non modificare mai laterapia farmacologicao la prescrizione med-ica senza prima averconsultato il propriomedico curante

ColesteroloHDL*

Inferiori a 40 mg/dL. Valori bassiSuperiori a 60 mg/dL. Valori alti

Trigliceridi*

Inferiori a 150 mg/dL. Valori normali a digiuno150 - 190 mg/dL. Valori ai limiti superiori della norma200 - 499 mg/dL. Valori elevatiSuperiori a 500 mg/dL. Valori molto elevati

ColesteroloLDL*

calcolato con laformula di

Friedewald**LDL = colesterolo

HDL = Trigliceridi/5

Valori ottimaliInferiori a 160 mg/dL. In soggetti senza o con un solofattore di rischioInferiori a 130 mg/dL. In soggetti con più di un fattoredi rischioInferiori a 100 mg/dL. In soggetti con cardiopatia is-chemica o diabete

RapportoTC/HDL*

Minori di 4,0

Glicemia* 70 - 105 mg/dL. Valori normali a digiuno

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COME CALCOLARE L’I.M.C.Indice di Massa Corporea

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PICCOLA GUIDA ALLA DONAZIONE DEL SANGUE

La stesura di questo opuscolo nasce dal desiderio di contribuire asfatare i tanti pregiudizi che ostacolano la diffusione della cultura delladonazione del sangue.

CHI PUO’ DONARE IL SANGUE?- Chi è in buona salute;- Chi ha compiuto 18 anni e non ha superato i 65;- Chi non ha abitudini di vita che possono mettere a rischio la salute propria o dichi riceve il sangue;- Chi pesa piu’ di 50 Kg.

LE ABITUDINI DI VITA A RISCHIOSONO LE SEGUENTI:

- Tossicodipendenza;- Alcolismo;- Abitudini sessuali promiscue, cioè rapporti sessuali non protetti.

Bisogna avere almeno 50 kg di pesocorporeo perché la quantità di sanguenell’organismo è proporzionale alpeso.

QUALI DANNI PUO’ AVERE?Se risponde ai requisiti su esposti non ha danno.

QUALI VANTAGGI PUO’ AVERE?La visita pre-donazione e le analisi generali effettuate rappresentano un’ottima

prevenzione delle più comuni malattie. Godere di una vacanza inattesa

CHI È IN BUONA SALUTE NON RICEVE DANNO DALLA DONAZIONEDEL SANGUE.

Prima della donazione il medico esegue una accurata anamnesi (cioè fa una serie

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di domande) e una visita per appurare lo stato di buona salute. Dopo la donazionevengono effettuate numerose analisi che sono inviate al donatore. Se da anamnesi evisita si evince che il donatore non è in condizioni ottimali, è invitato a tornaresuccessivamente; se dalle analisi si nota qualche anomalia si invia una notainformativa circa la necessità di ulteriori accertamenti o visite specialistiche. Il tuttogratuitamente. La legge prevede un riposo compensativo a chi dona il sangue.

IN QUANTO TEMPO SI RIPRISTINA IL SANGUE DONATO?Tra 1 e 7 giorni.

QUANTE VOLTE ALL’ANNO SI PUO’ DONARE IL SANGUE?2 volte le donne, 4 gli uomini.

Dopo la donazione entra in circolo il sangue contenuto nei depositi (fegato, milza,ossa), con una normale alimentazione i depositi si ripristinano in 7 giorni. Le donnein età fertile hanno già una perdita mensile di sangue con la mestruazione, pertantopossono donare il sangue solo 2 volte l’anno con un intervallo minimo di 90 giorni. Gliuomini possono donare massimo 4 volte in un anno, sempre con un intervallo di 90giorni tra 2 donazioni. Con questi intervalli di donazione non si determina unimpoverimento delle scorte fisiologiche del soggetto.

QUALI VANTAGGI PER LA SOCIETA’?Sicuramente salva una vita. Contribuisce a garantire una scorta cui puo’ accedere

chi ha bisogno.

La trasfusione è una terapia salvavita. Quando è possibile fare una terapia diversaper la cura dell’anemia, è obbligatorio preferire la terapia medica. Chiunque può, perun evento traumatico improvviso, avere necessità di sangue. Donarlosistematicamente dà la sicurezza di trovarlo al momento del bisogno. (donazione =assicurazione sulla vita).

SI POSSONO DONARE ANCHE SOLO LE PIASTRINE?Sì. Si può donare sangue intero o componenti singoli come plasma e piastrine.

Si può donare sangue intero (che viene frazionato in laboratorio in globuli rossi,plasma e piastrine) si possono donare solo i vari costituenti con procedure particolari.

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A CHI SERVE IL SANGUE?- Soggetti politraumatizzati per superare il momento critico;- Soggetti che necessitano di grossi interventi chirurgici;- Soggetti anemici cronici congeniti la cui vita dipende dalle trasfusioni

periodiche;- Soggetti con leucemia e altre Neoplasie, che solo con l’aiuto delle trasfusioni di

sangue e piastrine, possono superare la malattia e i danni della chemioterapia.Il politraumatizzato ha bisogno di notevoli quantità di sangue per poter poi

affrontare gli interventi chirurgici necessari. Solo se in ospedale è presente unabuona scorta si salvano le persone. La legge consiglia la pratica dell’autodonazioneper quei soggetti che devono subire un intervento programmato e sono in buonecondizioni di salute; esistono un gran numero di pazienti che non possonodepositare il proprio sangue perché non sono in buona salute; per questi ènecessario un supporto da parte della collettività. Ci sono poi tante persone che permalattia congenita o acquisita non producono sangue a sufficienza e per continuarea vivere devono fare trasfusioniperiodiche. In ultimo ricordiamo chela terapia citostatica, cioè quella

che si fa per curare i tumori, comedistrugge le cellule neoplasticheconsentendo la guarigione daltumore, così danneggia le cellule delmidollo. Pertanto durante la terapiail malato deve essere aiutato condiverse trasfusioni.

Ricordiamo che tutte le procedure di prelievo utilizzano materiale monouso esterile, pertanto il donatore non corre alcun rischio. Donare il sangue è un attovolontario e non retribuito, è solo un atto di amore verso chi ha bisogno. Il sanguenon viene prodotto in laboratorio; solo donandolo si troverà al bisogno. Per questomotivo il Centro Trasfusionale viene comunemente chiamato “BANCA DELSANGUE”, si deposita quando si sta bene, per prenderlo quando è necessario. Laquantità donata è 400 ml circa, ed è pari al 10% di quella posseduta. Prima didonare il sangue si possono assumere: thè, caffè, spremute varie; è preferibileevitare latte, cibi solidi e farmaci.

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POCHE NOZIONI SUL SANGUEFunzioni:- Respiratoria - scambio ossigeno/anidride carbonica;- Nutritiva - porta alle cellule le sostanze nutrienti;- Escretrice - raccoglie i rifiuti e li convoglia agli organi destinati a distruggerle;- Termoregolatrice - distribuisce il calore;- Regola l’equilibrio idrico - per mezzo del plasma;- Difesa - con i globuli bianchi difende dalle infezioni, con le piastrine e il plasma

determina la coagulazione.

GRUPPI SANGUIGNII globuli rossi differiscono tra i vari soggetti per alcuni costituenti della membrana

cellulare, trasmessi seconde le leggi Mendeliane dell’ereditarietà, che determinano igruppi sanguigni.

Ad ogni gruppo corrisponde un antigene sui globuli rossi e un anticorpo nel plasmache attacca e distrugge antigeni diversi da quello posseduto. Questo è il motivo dellacompatibilità trasfusionale per cui ogni soggetto deve essere trasfuso consangue uguale o compatibile al suo. I gruppi sanguigni sono i seguenti:

Antigene AnticorpoO Anti-A e Anti-BA Anti - BB Anti - AAB Assenti

Un altro antigene importante è quello D che definisce l’Rh che puòessere positivo o negativo a seconda della presenza o meno di detto antigene sullamembrana dei globuli rossi. In conclusione il soggetto 0 Rh negativo può dare ilsangue a tutti, il soggetto AB positivo può riceverlo da tutti.

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE CURANO LA DONAZIONEDEL SANGUE

Diverse sono le associazioni che diffondono e sostengono direttamente la culturadella donazione del sangue. A livello nazionale le più rappresentative sono: AVIS,FRATRES, FIDAS, VAS, CRI, etc.

E’ auspicabile che in ogni comune, nasca un’associazione AVIS locale perraggiungere l’autosufficienza di emocomponenti.

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DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

DONATORE RICEVENTE

0 Rh NEGATIVO

0 Rh POSITIVO

A Rh NEGATIVO

B Rh NEGATIVO

A Rh POSITIVO

B Rh POSITIVO

AB Rh POSITIVO

AB Rh NEGATIVO

0 Rh negativo0 Rh positivo

AB Rh negativoAB Rh positivo

A Rh negativoA Rh positivo

AB Rh positivo AB Rh negativo

AB Rh positivo AB Rh negativo

AB Rh positivo

AB Rh positivo

AB Rh negativo

A Rh negativoA Rh positivo

AB Rh positivo A Rh positivo

B Rh negativoB Rh positivo

AB Rh positivo B Rh positivo

B Rh negativoB Rh positivo

0 Rh positivo

AB Rh positivo

A Rh positivo

B Rh positivo

TABELLA DONATORE RICEVENTE

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Le informazioni che trovate in questo opuscolo, voglionoessere un valido aiuto informativo per prevenire le malattiecroniche occidentali (sovrappeso, obesità, ipertensione,dislipemia, infarto, cancro, etc), correggendo il nostro stile divita ed anche l’alimentazione.

L’opuscolo La Promozione della Salute viene redatto dall’ADM,per la realizzazione del progetto di una campagna informativa“Promuoviamo la salute: vicino ai cittadini nei luoghi di vita e dilavoro”.

Si ringrazia la

per il contributo concesso al progetto

CINQUE PER MILLEScrivi anche tu il codice fiscale: 90004340668

... IL FUTURO DELLA TUA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO.

Fonte immagini (parte): Google. La presente pubblicazione ha scopo prettamente divulgativo, senza alcuna finalità di lucro.

mercurydesign.it

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