Soluzioni per Lavori Pubblici 72

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Rivista tecnica bimestrale

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Direttore responsabile:dott. Giorgio MarchelliDirettore esecutivo:dott. ing. Gherardo MarchelliRedazione:dott. Giorgia Marchellidott. arch. Viviana PatscheiderGunther PatscheiderSegreteria di redazione:Domenica StefaniEditore: quota neve s.r.l.Direzione, amministrazione, pubblicità:Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157E-mail: [email protected]:Alpha Print S.r.l.Via Bellini 24 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100Autorizzazione del Tribunaledi Milano n. 577 in data 14-10-2002Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MIAbbonamenti annui:Italia euro 30,00Estero euro 40,00i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o bonifico bancario IBAN:IT51Q0306909448100000009639 o c/c postale n. 26647206 intestato a:quota neve s.r.l.: via Panizza 12

20144 MilanoUna copia euro 5,00

Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane- Società di gestione strade e autostrade- Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano- Ditte appaltatrici di lavori pubblici- Parchi nazionali e regionali, Corpo Forestale dello Stato- Protezione Civile- Consorzi di bonifica- Aeroporti, Porti- Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…)- Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista- Personalità di settore italiane ed estere

5 La segnaletica e la condotta di comportamento nei cantieri stradali Avv. Francesco Capozzi

6 Allison Transmission 2015: un anno per celebrarne 1008 Sunkid Summer Action

10 Lettera del Presidente Antonio Carraro 11 Pellenc lancia la nuova testa di taglio City Cut12 Starsoil hyd: novità Seppi M. 201514 Pavimentazioni chiare: un nuovo legante trasparente

per soluzioni economiche ed alte prestazioni18 Merlo: il Cingo M12.3RC radiocontrollato - potenza e versatilità

in tutte le stagioni20 Lungo la strada e… sull'acqua Gh. Marchelli23 John Deere lancia la nuova Serie 5G di trattori

per applicazioni specializzate24 Orsi: i dettagli e lo sviluppo fanno la differenza Gh. Marchelli26 Anas si affida nuovamente a Mercedes-Benz27 L'angelo custode delle autostrade italiane28 Energreen ha compiuto i suoi primi 15 anni30 MI&P S.r.l.: ad ognuno il suo Multicar!32 Il sistema Merlo MTSS riceve la medaglia d'oro

a Intermat Innovation Awards 201533 ProjeCad: il software CAD alternativo per i progettisti34 Nuova gamma spargisale leggeri Schmidt Syntos:

evoluzione inossidabile in 3D36 Il nuovo Reform Metrac H8 X38 Burbach sceglie Unimog U 218

n. 72 gennaio - febbraio 2015

In copertina:

Mercedes-Benz Italia S.p.A.Via Giulio Vincenzo Bona, 11000156 RomaTel. +39 06 41442043Fax +39 06 [email protected]

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INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 13 D. LGS. 196/2003In relazione ai dati personali di cui quota neve s.r.l. entrerà inpossesso, informiamo di quanto segue: Il trattamento è finaliz-zato unicamente alla raccolta dei dati in relazione allo svolgi-mento dell'attività propria di quota neve s.r.l.Titolare del trattamento: quota neve s.r.l.Responsabile del trattamento: Giorgio MarchelliPer ogni riferimento: [email protected]

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La presenza di un cantiere stradalerappresenta un elemento di disconti-nuità degli standard stradali e, quindi,un motivo di elevata pericolosità pergli utenti della strada.Il Decreto Interministeriale del 4marzo 2013, emanato dal Ministerodel Lavoro e delle Politiche Sociali diconcerto con il Ministero della Saluteed il Ministero delle Infrastrutture edei Trasporti, definisce i criteri gene-rali di sicurezza relativi le proceduredi revisione, integrazione e apposi-zione della segnaletica stradale desti-nata alle attività lavorative che sisvolgono in presenza di traffico veico-lare, facendo esplicito riferimento allesituazioni esplicitate nei principi per lasegnalazione temporanea di cuiall'art. 2 del disciplinare approvatocon decreto del Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti del 10luglio 2002.Il predetto decreto si propone l'obietti-vo di rappresentare, attraverso variesempi pratici, le modalità di applica-zione delle norme inerenti la segnale-tica temporanea definita dall'art. 21del nuovo Codice della Strada, cosìcome regolamentate dagli artt. 30 e43 del Regolamento di esecuzione edi attuazione del Codice della Strada.Ciò posto, la segnaletica deve confor-

marsi a quattro principi essenziali.In primo luogo essa deve adattarsialle circostanze che la impongono e,quindi, al tipo di strada e di cantiere,alle condizioni di visibilità, alla tipolo-gia di traffico, e così via.Secondariamente, la segnaleticadeve essere coerente con sé stessae, quindi, non deve mai sussistere uncontrasto tra la segnaletica tempora-nea e quella permanente sul tratto distrada interessato dai lavori.La segnaletica deve anche esserecredibile ed utile per l'utente della stra-da, che necessita di essere informatocon esattezza circa le caratteristichedel cantiere e le condizioni di circola-zione del traffico in prossimità ed incostanza del cantiere medesimo.Da ultimo, è evidente che la segnale-tica debba essere sempre perfetta-mente visibile ed interpretabile daparte dell'utenza. I cartelli in presen-za del cantiere devono quindi esserepochi, in buono stato, correttamenteposizionati e, soprattutto, di forma,dimensioni e colori regolamentari.Si distinguono due tipologie di cantie-re: quello fisso e quello mobile.E' definito fisso il cantiere che nonsubisce alcuno spostamento durantealmeno una mezza giornata, mentreè definito mobile quello caratterizzato

da una progressione continua ad unavelocità che può variare da pochecentinaia di metri al giorno a qualchechilometro l'ora ed, ovviamente, pre-vedono una diversa installazionedella segnaletica.Nel cantiere fisso devono essereinstallate quattro tipologie di segnale-tica temporanea: quella in avvicina-mento, il cui scopo è di presegnalarela presenza del cantiere ed il tipo dicondotta di guida che dovrà essereassunta dai conducenti dei veicoli(segnali di lavori, di restringimentodella carreggiata…); quella di posizio-ne, il cui scopo è quello di regolare ildeflusso del traffico in presenza delcantiere (raccordi obliqui, delimitazio-ni longitudinali della carreggiata, bar-riere, coni…); quella di fine prescri-zione; quella che gradua il limite divelocità che deve essere attuata adecrescere per fasce di 20 km/h (peresempio, 130 km/h, 110 km/h, 90km/h, 70 km/h).Il responsabile del cantiere è chiamatoquindi a valutare le condizioni operati-ve da affrontare e ad adottare la solu-zione di segnalazione temporanea piùidonea tra: quella di cantiere fisso consistema di segnalamento a trafficoalternato costituito da impianti semafo-rici; quella di cantiere fisso con segna-

La segnaletica e la condotta di comportamentonei cantieri stradaliAVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

QUESTIONI LEGALI

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lamento a traffico alternato costituito egestito da movieri; quella di cantierefisso con segnale di traffico alternato avista; quella di cantiere fisso conrestringimento della carreggiata condoppio senso di circolazione.Nelle fasi non operative i segnali stra-dali temporanei devono essere ripie-gati ed i dispositivi luminosi spenti,mentre nelle strade intersecanti il trat-to di strada interessato da cantieremobile deve essere collocato i lsegnale di lavori.Per la segnaletica dei cantieri mobili,che di norma possono essere posti inessere solo su strade con almenodue corsie per senso di marcia, èinvece previsto l'impiego di più veicoliappositamente attrezzati. L'impiegoin galleria è consentito invece solo sein quest'ultima sono presenti almenodue corsie per senso di marcia eduna adeguata illuminazione. E' tutta-

via opportuno che il cantiere mobilevenga allestito solo in condizioni discarso traffico.Analoghe a quelle previste per i can-tieri fissi le regole di segnalazione,nel senso che è prevista l'adozionedella segnalazione anticipata e diquella di localizzazione.Laddove le lavorazioni interessino labanchina o la corsia di emergenza ola corsia di destra, è prevista l'adozio-ne di almeno due dispositivi di segna-lazione costituiti da un segnale mobi-le di preavviso ed un segnale mobiledi protezione disposto sulla banchinao sulla corsia d'emergenza o su quel-la di marcia ad una distanza variabiletra i 200 ed i 500 metri dal segnalemobile di preavviso.I predetti segnali mobili, che possonoanche essere installati su un veicolodi lavoro o su di un carrello, devonoovviamente spostarsi con l'avanzare

dei lavori in modo tale che entrambirisultino visibili da una distanza dialmeno 300 metri, mentre devonoessere ripiegati e/o spenti durante lefasi di inattività del cantiere.Diversamente, laddove il cantiereinteressi una delle altre corsie, il siste-ma segnaletico deve essere compo-sto da due segnali mobili di preavvisodisposti sulla banchina o sulla corsiad'emergenza e/o sulla corsia di de strae da un segnale mobile di protezionedisposto sulla corsia di marcia inte-ressata ad una distanza variabile tra i200 ed i 500 metri dal secondosegnale di preavviso.Si segnala, da ultimo, l'opportunitàche gli operatori persone fisichesiano muniti di appositi dispositivi diprotezione individuali (c.d. DPI):elmetto, scarpe antinfortunistiche,guanti, cuffie, visiera, indumenti adalta visibilità…

AZIENDE

Allison Transmission 2015:un anno per celebrarne 100Allison Transmission Holdings Inc.(NYSE: ALSN) il 20 gennaio 2015 haannunciato che festeggerà il propriocentenario nel corso di tutto il 2015 conuna serie di eventi e attività speciali. "La nostra società e il suo fondatorehanno in comune una storia ricca ecomplessa" afferma Lawrence E.Dewey, presidente e CEO di AllisonTransmission. "Siamo felici di poterlacondividere quest'anno su scala glo-bale con i nostri collaboratori, partnercommerciali e con le comunità nellequali esercitiamo la nostra attività."La nascita di Allison risale al 14 set-tembre 1915 e coincide con la fonda-zione della Indianapolis SpeedwayTeam Company. James A. Allison, dauomo d'affari lungimirante e innovati-vo qual era, per poter finanziare lesue attività automobilistiche (oltre checofondatore della Indianapolis MotorSpeedway era comproprietario didiverse squadre corse) aprì una fab-brica sperimentale e un'officina di pre-cisione sulla Speedway Main Streetchiamata Allison Experimental Co."La nostra società è stata fondata suivalori di innovazione, qualità ed affi-

dabilità" racconta Dewey. "Sono pas-sati 100 anni e sono molto orgogliosodi poter affermare che quelli restanoad oggi i nostri valori principali. Con inostri prodotti e servizi, stiamo miglio-rando il modo in cui il mondo lavora."Oggi Allison Transmission è il princi-pale produttore al mondo di trasmis-

sioni completamente automatiche perveicoli commerciali e leader nei siste-mi a propulsione ibrida. Con circa2.700 dipendenti e una presenza sulmercato in oltre 80 paesi, ha stabili-menti produttivi negli Stati Uniti, inUngheria e in India, ed un fatturatoannuo di 2 miliardi di dollari.

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I prodotti Sunkid sono famosi per losvago e il divertimento che offrono atutta la famiglia, ma solo raramentevengono associati all'adrenalina. Ed èproprio un peccato: infatti Nauticjet eButterfly della linea Family Ridessanno regalare grandi emozioni ed unpizzico di adrenalina a grandi e piccini. Ma queste non sono certo le unicheattrazioni che fanno battere forte ilcuore: basta tuffarsi in acqua daltrampolino di legno Wood'n'Fun o

fare un bel giro sul pump-track permountain-bike.Trampolino Wood'n'FunSunkid ha realizzato non solo il com-plesso di Giro d'Ali a Bellamonte(Italia), ma anche aree acquaticheper diversi comuni, per esempio aWenns nella Pitztal (Tirolo, Austria). Ilparco giochi con attrazioni in legno,gli ampi prati su cui sdraiarsi esoprattutto il laghetto naturale contrampolino in legno da cui tuffarsi

hanno lasciato estasiati i visitatori. Iltrampolino si è presto rivelato il luogod'incontro per eccellenza per tutti col-oro che volevano dimostrare il propriocoraggio tra avvitamenti e carpiati.Vietato ai meno coraggiosi! La stabilità della torre è stata messafrequentemente a dura prova perchésulla piattaforma del trampolino agliintrepidi tuffatori si aggiungevanospesso anche orde di curiosi, omeglio di curiose. Per realizzare la

Sunkid Summer Action

PARCHI GIOCO

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torre si è optato per il legno, non soloperché questo materiale si integraarmoniosamente col paesaggio cir-costante, ma anche perché non sisurriscalda anche in caso di tempera-ture elevate. Sunkid realizza tutti i desideri deibambini anche quando si tratta diprogettare per i comuni dei parchigiochi completamente realizzati inlegno e fornisce attrazioni di primaqualità in base alle esigenze delcliente e alla funzione del prodotto

richiesto. I l montaggio in loco èsupervisionato dal personale special-izzato della Sunkid. In questo modo ilcliente riceve da un solo partner unprodotto completo dalla proget-tazione alla consegna.Pump-trackI pump-track rappresentano un'asso-luta novità nella gamma di prodottiSunkid. Il nome di queste piste derivadal movimento che permette di faraccelerare la bicicletta senza pe -dalare, spostando alternatamente il

1. Con più di 3.000 MovingCarpet® installati in oltre 50paesi, Sunkid è leader mondialenella produzione di nastritrasportatori esterni per persone

2. Il massimo per gli amanti deituffi: interamente realizzato inlegno, rispetta le specifichenorme EN 1176 per i trampolini

3. Insieme ai propri partnerKerschdorfer (paesaggistica) eAlmholz (costruzioni in legno),Sunkid ha realizzato il Pitz-Parknella Pitztal, in Tirolo (AUT)

4. La nave gioco: l'attrazioneprincipale dell'area per il tempolibero

5. Sull'altalena di Golia c'è postoper un'intera squadra di calcio

6. Avventure indimenticabili peri bambini nella casa sull'albero

7. Il pump-track di Sunkid èformato da diversi moduli,combinabili a piacere performare un percorso

8. L'imponente nido dell'aquilaraggiunge ben 6,5 metri d'altezza

9. I pump-track mobili: perfetti perarricchire l'offerta di impiantisportivi e parchi giochi anchepreesistenti

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peso in avanti e indietro attraverso ilcosiddetto "pumping". Per andareveloci servono quindi un bel po' diritmo, forza e concentrazione. Ancheper gli assi della bicicletta percorrereun pump-track per 5 minuti è unabella sfida. La pista, simile ad un per-corso per mountain-bike o BMX, ècostituita da diversi moduli che pos-sono essere combinati a piacere performare un percorso.Il pump-track non solo è un esercizioideale per riscaldarsi, ma permetteanche ai principianti di avvicinarsi alledue ruote e di migliorare il proprioequilibrio. I pump-track mobili, percor-

ribi l i senza causare eccessivorumore, sono quindi perfett i perampliare l'offerta delle aree sportivevicino ai centri abitati e danno uncontributo importante per stimolare lapopolazione a muoversi di più.Grazie alla facilità di montaggio esmontaggio si integrano alla per-fezione in parchi giochi o impiantisportivi preesistenti nonché su super-fici disponibili solo stagionalmente,come i parcheggi dei comprensorisciistici in estate.Come se non bastasse, il pump-trackmobile è un'attrazione ideale percoinvolgere il pubblico in occasione

di eventi e manifestazioni: ne è unesempio la pista con onde e avvalla-menti, perfetta per manifestazionisportive, feste cittadine, festival musi-cali o eventi aziendali poiché nonrichiede una domanda di costruzioneedilizia. Il sito dell'azienda austriaca permettedi scoprire di più su questi e molti altriprodotti.

10. I pump-track mobili sono adattisia ai bambini…

11. …che agli adulti (Foto: Sunkid;Albin Niederstrasser &Bikeparkdirect)

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Dopo il 2013, anno caratterizzato dauna forte crisi ed un conseguenteconto economico negativo, la fa -miglia Antonio Carraro ha deciso diintervenire in modo radicale perdare all’azienda un nuovo assettopatrimoniale e finanziario che leconsenta di affrontare serenamentela perdurante crisi. A inizio 2014 abbiamo quindi presen-tato agli istituti bancari un dettagliatobusiness plan per i prossimi anni,impegnandoci ad immettere in azien-da nuova liquidità per complessivi 10milioni di euro. Le banche hannounanimemente approvato la nostraproposta e a fine dicembre abbiamofirmato un accordo - ed effettuato unprimo versamento - che razionaliz-zano la struttura patrimoniale e

finanziaria. Fortunatamente l’anno 2014 si chiu -de con una serie di segnali positivi, apartire dal fatturato vicino ai 69 mi -lioni di euro con un incremento del5% rispetto al 2013. Anche la margina l i tà è notevol-mente migliorata grazie ad un atten-to controllo dei costi di struttura. E'nostro orgoglio rimarcare altresì chenon è stato effettuato nessun licen-ziamento come pure non è statonecessario sfruttare gli ammortizza-tori sociali che prudentemente ave-vamo richie sto. Il buon andamento degli ordinativiregistrato nella seconda parte dell’an-no, ed in particolare dopo la presen-tazione alla fiera Eima delle nuovegamme di trattori, ci ha consentito di

produrre senza interruzioni. Anche l’immatricolato in Italia ha pos-itivamente risentito del nuovo trend,recuperando in termini di pene-trazione negli ultimi mesi dell’anno. Il 2015 inizia pertanto con un rinnova-to ottimismo grazie ad un portafoglioordini già molto consistente che ciconsente una partenza in crescita findai primi mesi dell’anno, con una si -tua zione capovolta rispetto agli ultimianni. Noi dell’Antonio Carraro, con l’entu -sia smo che non ci ha mai abbando-nato, pensiamo di essere all’alba diun nuovo, e speriamo lungo, periododi successi.

Antonio Carraro Presidente

Lettera del Presidente Antonio Carraro

AZIENDE

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Pellenc arricchisce la gamma di testedi taglio per Excelion 2000. City Cut,la cui tecnologia è unica sul mercato,offre una risposta al diserbo alternati-vo nelle aree urbane.La nuova testa di taglio City Cut, par-ticolarmente adatta al mantenimentodegli spazi verdi urbani, sostituisce ildiserbo chimico, evitando l'effetto lan-cio di materiale; incrementa e almomento completa la gamma delleteste di taglio adattabili del decespu-gliatore Excelion 2000.La grande innovazione di questatesta di taglio, esclusiva di Pellenc,sta nell'applicazione della tecnologiaa sistema controrotativo elaborataper evitare l'effetto lancio verso l'e-sterno, comune alle tradizionali testedi taglio. Il sistema Pellenc è costitui-to da due lame dentate che in fase dilavoro si contrappongono in manierarotativa evitando così il lancio di pic-cole pietre e oggetti metallici chepotrebbero causare danni a cose opersone che si trovano nel raggio diazione dell'attrezzo come ad esempioveicoli, vetrine, finestre...City Cut soddisfa anche le esigenzedelle collettività, delle aziende munici-palizzate, associazioni e manutentoriche hanno siglato la carta Zero Phytoil cui scopo è di definire e di mettere inopera soluzioni che mirano ad evitarel'inquinamento delle acque e dei terre-ni dato dall'uso di prodotti phytosanita-ri o dai piani di diserbo comunali.L'utilizzo della testa City Cut apportauna risposta efficace e definitiva aldivieto dell'uso dei pesticidi per ildiserbo, che sarà imposto dallenorme europee a partire dal 2020(atto del 23 gennaio 2014).City Cut è molto versatile e puòessere utilizzata nelle aree verdi edurbane, nei posteggi, per le rifinituredi taglio dei marciapiedi, passi car-rai, intorno agli alberi e nei cimiteri.Non rovina in alcun modo le piante(alberi, arbusti, cespugli….) ed èmeno energivora rispetto alle testedi taglio convenzionali, permette

un'autonomia prolungata con la bat-teria Pellenc ULB 1100 e quindi unamigliore produttività.Inoltre, per l'assenza di rumore e diemissioni di CO2, il suo utilizzo è indi-cato in località sensibili al rumorecome zone residenziali o commercia-li, asili, case di riposo, ospedali, scuo-le, uffici, condomini, ad ogni ora delgiorno, permettendo così di ottimizza-re le giornate di lavoro. Tra i beneficieconomici, si ricorda che gli attrezzielettroportati Pellenc sono molto piùredditizi rispetto agli attrezzi equiva-lenti termici: essi generano un rispar-mio di carburante di circa 8 € al gior-no, ovvero più di 6.000 € in 800 ciclidi carica della batteria.

In alcune nazioni aderenti al laComunità Europea o da parte di alcu-ne regioni la redditività dello strumen-to è ulteriormente incrementata gra-zie alle sovvenzioni proposte dagliuffici competenti: consorzi di bonifica,Inail, camera del commercio, asses-sorati regionali..., per incentivare l'ac-quisto di prodotti definibili Zero Phyto.La nuova testa City Cut accresce lagamma di teste di taglio intercambia-bili e adattabili del decespugliatoreExcelion 2000. La gamma includeora cinque teste di taglio, Roll Cut,Cut Tap, Multi Cut, Blade Cut, percoprire tutte le esigenze legate allaconversione del lavoro di diserbo insfalcio meccanico.

Pellenc lancia la nuova testadi taglio City Cut

VERDE

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Ancora una novità in questo inizio 2015:la nuova trincia - fresa Starsoil hyd. Un altro modello di frantumasassi

Seppi M. con sistema di trasmissioneidraulica e due motori idraulici conalta pressione e alta portata che

aumenta la versatilità e multifunzio -nalità anche nel settore degli acces-sori per trattori idraulici e pale gom-mate e cingolate.Starsoil hyd si adatta ad una comple-ta serie di attività: frantumare sassi,riciclare materiale, stabilizzare il ter-reno, rifare e consolidare il sottofon-do stradale, trinciare legna.La costruzione con materiali anti -usura ed i l rotore brevettato dinuova generazione con una combi-nazione efficiente di utensil i delnuovo tipo Mono Protect™ e MonoExtrem™ con inserti aggiuntivi incarburo di tungsteno nei punti mag-giormente esposti, la combinazionedegli utensili e dei loro supporti,garantiscono un'alta resistenza,anche laddove le condiz ioni d ilavoro fossero, quotidia namente,particolarmente difficili. Il telaio anti-wear, ricoperto di lastre in Hardox®a usura ridotta e comunque inter-cambiabili, permette di far fronteefficacemente a condizioni di lavoroparticolarmente difficili.Le sl i t te strette permettono allamacchina di penetrare nel terreno eraggiungere la profondità di lavoromassima. Il grado di frantumazionepuò essere regolato attraverso labarra e la griglia di frantumazione. Ilconcetto di trasmissione ad ingranag-gi è molto stretto, quindi la differenzatra la larghezza di lavoro e la larghez-

Starsoil hyd: novità Seppi M. 2015

ATTREZZATURE

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za della macchina è minima. Il si stema di raffreddamentointegrato degli ingranaggi ad assi paralleli impedisce ilsurriscaldamento della trasmissione, facilmente controlla-bile su un cruscotto per il controllo della temperatura del-l'olio. Per una finitura omogenea del terreno lavorato, Starsoilhyd può essere dotata di rullo compattatore o di lamalivellatrice, entrambi con livellamento idropneumatico.L'impiego di Starsoil hyd, una macchina per ogni tipo dilavoro, si propone soprattutto per:- creazione e manutenzione di strade bianche;- manutenzione di spazi pubblici;- preparazione del suolo su piste da sci;- pulizie del bosco dopo la raccolta;- preparazione del terreno; - manutenzione di oleodotti e gasdotti;- cura del verde;- pulizia di cantieri.Fra i primi clienti ed utilizzatori assolutamente soddisfattidi Starsoil hyd sono contoterzisti nordamericani che conle macchine Seppi M. operano per la pulizia di campi,oleodotti, gasdotti e linee elettriche. Uomini duri, che svol-

gono il loro mestiere anche a temperature di -30 gradi(vestiti come noi in primavera…), che lavorano nello statodell'Alberta (Canada) e prestano le proprie opere perTransCanada, leader nello sviluppo e funzionamentoaffidabile delle infrastrutture energetiche del NordAmerica.

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I vantaggi delle pavimentazioni chia-re, soprattutto in contesti di pregio,sono ben note.Le tradizionali pavimentazioni in con-glomerato bituminoso, con la lorocaratteristica colorazione nera hanno,infatti, un forte impatto visivo sull'am-biente che le circonda, penalizzandoin modo più evidente le aree aventiparticolare pregio naturalistico e/omonumentale.Molte di queste aree sono protette,non potendosi utilizzare, per la realiz-zazione di strade, bitumi classici, checon la loro caratteristica colorazionenera, andrebbero a deturpare il pae-saggio in maniera significativa.Le strade bianche rappresentano laprima soluzione al problema. Tale

soluzione, pur presentando dei costidi realizzazione bassi (inferiori a quel-li di una strada con manto tradiziona-le), ha costi di manutenzione piutto-sto elevati, ed una qualità del fondostradale molto bassa. Lo svantaggiomaggiore è però rappresentato dal-l'impatto ambientale a medio termine,che risulta tanto più marcato quantopiù la strada è utilizzata, ed è rappre-sentato dalla distruzione della vege-tazione e dell'ambiente nelle vicinan-ze del tracciato ad opera della polve-re di calcare che, con il passaggio deiveicoli, finisce con il posarsi sullavegetazione.Tutte le atre soluzioni prevedonocosti di realizzazione maggiori, marisolvono meglio il problema della via-

bilità e del rispetto dell'ambiente amedio termine.In particolare i leganti chiari e/o tra-sparenti consentono la esecuzione diconglomerati che assumono il coloredegli inerti utilizzati, consentendo unaforte integrazione con l'ambientenaturale circostante, soprattutto se siutilizzano aggregati autoctoni.In questo ambito è stato messo apunto un nuovo legante sintetico tra-sparente per la realizzazione dimiscele in conglomerato chiaro perimpieghi in ambito stradale. Il legantedenominato EVIzero è stato riprodot-to nei laboratori di CO.RE.S., societàcooperativa, presente sul mercato daoltre 40 anni. Il legante è commercia-lizzato dalla Italiana Ecostrade S.r.l.,uno spin-off di Cores, che ha acquisi-to il brevetto ed i diritti su questomateriale innovativo.La caratteristica peculiare di EVIzeroè, come detto sopra, la trasparenza,che risulta superiore anche rispettoad altri prodotti.EVIzero è commercializzato in formasolida (pallets) e può essere stivatoanche all'aperto per tempi molto lun-ghi; non ha bisogno di particolariaccorgimenti per il trasporto né per lostoccaggio.Il prodotto è venduto in sacchi di PEda 20 kg. I sacchi possono esserealimentati in impianto senza esserenemmeno aperti.Attualmente il legante EVIzero èstato testato per i manti chiusi. Il legante si usa come il bitume tradi-zionale, infatti per realizzare il conglo-merato non si devono usare attrezza-ture particolari o impianti specifici. Ilconglomerato si realizza senza alcunproblema con gli impianti tradizionali,con la sola accortezza di effettuareuna buona pulizia della sezione dellamiscelazione.

Pavimentazioni chiare: un nuovo legante trasparenteper soluzioni economiche ed alte prestazioni

STRADE

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Qui si evidenzia un altro vantaggiodel legante. Infatti EVIzero è com-mercializzato in forma solida e quindila pulizia dell'impianto di produzionedel conglomerato va effettuata soloper la parte che tratta i solidi (mesco-latore e scarico), mentre la parte deiliquidi, molto più difficile e molto piùonerosa da pulire, non viene utilizza-ta per la produzione.Le specifiche di produzione sonomolto simili a quelle usate per i con-glomerati a base bituminosa: in gene-rale si utilizzano temperature intornoai 160°C e tempi di miscelazionesuperiori del 50% a quelli normal-mente utilizzati in impianto con i bitu-mi tradizionali. Anche la posa non presenta proble-matiche particolari. La viscosità delprodotto è più elevata del bitume tra-dizionale, per cui la posa manualerisulta più faticosa per gli operatori.Va ovviamente effettuata una buonapulizia dei mezzi di trasporto e dellefinitrici, ma per il resto le modalità diposa sono identiche a quelle deimanti bituminosi.E' da tenere in considerazione che,come per i bitumi tradizionali, anchein questo caso è la qualità del sot-tofondo che determina la durata del-l'opera, per cui particolare cura deveessere posta nel realizzare gli stratisottostanti tenendo in giusta conside-razione i fattori geologici, idrogeologi-ci e idrologici nonché i carichi che lastrada dovrà sopportare.Il costo di EVIzero è il più basso della

sua categoria. L'unica soluzione piùeconomica è rappresentata dalla ver-niciatura dell'asfalto tradizionale.Questa soluzione però ha una duratamolto breve e non è estetica.Valutazione tecnica del prodottoPrima di effettuare la posa del prodot-to sono stati eseguiti una serie di tested uno studio dall 'UniversitàPolitecnica delle Marche, dipartimen-to ICEA, di Ancona.Lo studio, diretto dal ' ing. GildaFerrotti, ha testato il prodotto talquale ed alcuni conglomerati prodottiin laboratorio.Come riferimento sono stati utilizzati ivalori tipici riguardanti i bitumi tradizio-nali e quelli modificati con polimeri.La tabella 1 rappresenta i valori tipicidei capitolati sia per il legante talquale, sia per le prestazioni dei con-glomerati.Oltre alla caratterizzazione del legan-te, è prevista la caratterizzazionemeccanica e volumetrica della misce-la sfusa prelevata presso l'impianto diproduzione o all'atto della stesa. Inparticolare, si confezionano provinicilindrici secondo la modalità Mar -shall, sui quali si esguono il controllodel contenuto dei vuoti residui e deiparametri meccanici quali la stabilitàe la rigidezza Marshall. La tabella 2 riporta i requisiti mecca-nici relativi alle prove Marshall pertappetino di usura tipo A e tipo B.Per i test sono stati utilizzate 3 diverseformulazioni del legante EVIzero,caratterizzati dalle sigle EVI0 (EVI zero

formulazione base), EVI1 (EVIzeroformulazione migliorata) ed EVI2(EVIzero formulazione elastic) e duecurve granulometriche (0/8 e 0/12).La maggior parte dei test sono statiperò condotti su EVI0 ed EVI2, poichéla formulazione EVI1 è risultata pocodiversa dalla formulazione EVI0.Nella tabella 3 sono riassunti i risultatidelle prove tradizionali condotte suitre leganti di partenza (EVI0, EVI1 eEVI2) in condizioni tal quali, cioè suimateriali che non hanno subìto alcuntipo di trattamento preliminare. I valori di penetrazione piuttostobassi sono tipici dei leganti bituminosiclassificati come duri.Caratterizzazione meccanica deiconglomeratiIn questo paragrafo si espone l'inter-pretazione dei risultati ottenuti nelcorso delle prove eseguite per lacaratterizzazione meccanica dellemiscele studiate. In particolare vienevalutata dettagliatamente la differen-za di prestazioni fornite dai dueleganti trasparenti e dalle due misce-le di aggregati considerati, confron-tando i risultati con quelli ottenuti perun conglomerato bituminoso tradizio-nale confezionato con bitume 50/70,tenendo conto delle prescrizioni dicapitolato. In particolare, i confronti hannoriguardato i seguenti parametri mec-canici e volumetrici: - stabilità e rigidezza Marshall; - resistenza a trazione indiretta (ITS),deformazione a rottura (c) e coeffi-ciente di trazione indiretta (CTI) suprovini condizionati in aria e in acqua; - addensabilità e lavorabilità dellemiscele; - modulo di rigidezza a diverse tem-perature.Risultati delle prove Marshall Le prescrizioni di capitolato tipicheevidenziano come i risultati delleprove Marshall debbano essere ana-lizzati in termini di stabilità e rigidezzaMarshall, tenendo in debito contoanche il contenuto di vuoti residui for-nito dalle miscele studiate. I r isultati di stabil i tà e rigidezzaMarshall, ottenuti durante i test dilaboratorio per le quattro miscele diconglomerato chiaro (EVI0 con mi -scela 8 e 12 mm e EVI2 con miscela8 e 12 mm) e per le due miscele diconglomerato bituminoso tradizionale(BTU con miscela 8 e 12 mm), sonomostrati, insieme ai valori minimi (paria 11 kN per la stabilità e 2,5 kN/mmper la rigidezza) prescritti dai più dif-fusi capitolati stradali per miscele

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chiuse. Nella tabella 4 sono, inoltre,riportati i corrispondenti valori medidelle diverse ripetizioni eseguite ed ilvalore medio del contenuto di vuotiresidui relativo a ciascuna miscelastudiata, che da capitolato dovrebbeessere compreso tra il 3 ed il 5%. Per quanto riguarda la stabil i tàMarshall, si evidenzia che entrambele miscele chiare confezionate con illegante trasparente EVI0 (miscele08EVI0_4,3 e 12EVI0_4,1) soddisfa-no le prescrizioni di capitolato emostrano valori superiori a quellimanifestati dalle corrispondentimiscele tradizionali (08BITU_5,2 e12BITU_5,0), considerate come riferi-mento. Il conglomerato 08BITU_5,2si attesta, infatti, su valori di stabilitàprossimi al minimo richiesto da capi-tolato (11 kN) mentre la miscela12BITU_5,0 fornisce valori di stabilitàinferiori a tale minimo, analogamentealle miscele confezionate con leganteEVI2 (miscele 08EVI2_4,3 e12EVI2_4,1).Conclusioni dello studioSi sintetizzano i risultati finali trattidallo studio effettuato pressol'Università di Ancora e le conclusioni

che da essi derivano.Da un punto di vista applicativo, irisultati ottenuti in termini di penetra-zione e rammollimento, che si tradu-cono in alta consistenza dei legantialle intermedie e alte temperature diservizio, suggeriscono l'opportunità diutilizzare più favorevolmente talimateriali per applicazioni stradalilocalizzate in siti caratterizzati daclimi prevalentemente caldi. Per quanto riguarda le prove di visco-sità, i leganti sintetici trasparentihanno fornito, su tutto l'intervallo ditemperature investigato, valori diviscosità significativamente più altisia di quelli del bitume tradizionaleche di quelli di un bitume modificato.Questo risultato implica che l'impiegodei leganti trasparenti Cores EVIzerocomporta, sia in fase di confeziona-mento che di messa in opera dellemiscele, un incremento delle tempe-rature di miscelazione e compattazio-ne, al fine di garantire una adeguatalavorabilità del conglomerato chiaropur non richiedendo sostanziali modi-fiche alle tradizionali procedure diproduzione.E' stato inoltre osservato che la

viscosità dei leganti sintetici analizzatidiminuisce all'aumentare della tem-peratura, permettendo di rilevare chetali materiali hanno un comportamen-to termodipendente analogo a quellodei bitumi stradali. In particolare, lavelocità con cui la consistenza (visco-sità) del materiale varia al variaredella temperatura evidenzia che tutti ileganti trasparenti sono caratterizzatida una simile suscettività termica cheè significativamente più bassa diquella dei bitumi presi come riferi-mento. Questo risultato permette diaffermare che le miscele prodotte coni leganti sintetici Cores EVIzerodovrebbero garantire, in esercizio,una maggiore stabilità rispetto ai con-glomerati bituminosi tradizionali, inseguito a variazioni della temperaturaambientale. I leganti trasparenti invecchiati hannomostrato, analogamente ai bitumi tra-dizionali, una diminuzione del valoredi penetrazione ed un incrementodella temperatura di rammollimento(seppur lieve), conseguenza dell'in-durimento dovuto al processo diinvecchiamento subìto dai materiali.In particolare, il confronto tra i dueleganti mostra che Cores EVIzeroElastic sembra risentire meno dell'in-vecchiamento rispetto a Cores EVI -zero Base, in quanto per quest'ultimoè stato riscontrato un valore minore dipenetrazione residua e una più ele-vata perdita di massa. Tale risultato èevidenziato anche da quanto emerso,dopo l'invecchiamento, in termini diviscosità, che è risultata praticamentecostante per Cores EVIzero Elasticmentre ha subìto un incremento nelcaso di Cores EVIzero Base. Il pro-cesso di invecchiamento sembra, tut-tavia, non alterare la suscettività ter-mica dei leganti trasparenti studiati.Da un punto di vista operativo, que-sta ridotta tendenza all'indurimentogarantirebbe alla miscela prodottacon Cores EVIzero Elastic di conser-

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vare una adeguata lavorabilità all'attodella messa in opera, non risentendodegli effetti del processo di miscela-zione e del trasporto, contrariamentea ciò che si potrebbe verificare conl'impiego di Cores EVIzero Base.Per quanto riguarda il confronto tramiscele contenenti la stessa tipologiadi legante ma caratterizzate da diffe-renti granulometrie (0/8 e 0/12), èstato osservato come non sia statopossibile individuare una gerarchiaunivoca di comportamento, permet-

tendo di ammettere che le prestazionifornite dalle due miscele, sia in termi-ni di stabil i tà che di r igidezzaMarshall, sono analoghe, a parità dilegante considerato. I risultati ottenuti in questa sperimen-tazione possono essere consideratiincoraggianti verso l' impiego dellegante Cores EVIzero Elastic perapplicazioni in ambito stradale, anchese in alcuni casi tale materiale hamostrato valori leggermente inferioriai minimi. Tutte le prescrizioni di capi-

tolato prese come riferimento sono,infatti, relative a pavimentazioni stra-dali soggette all'azione del trafficoordinario e pesante mentre i legantitrasparenti studiati sono stati conce-piti per la posa in aree di pregio (peresempio centri storici, accessi a ville)o in siti naturalistici (parchi, giardini,piste ciclabili) e dunque in aree carat-terizzate da bassi volumi e/o addirit-tura assenza di traffico. ApplicazioniLa prima applicazione significativa èstata realizzata nel 2011 in una villaprivata del Tuscolano, dove sonostati posati circa 3.000 m2 di conglo-merato, con spessore da 5 cm. Nelcontesto specifico era presente unvincolo paesaggistico per l'utilizzo delbitume nero.Successivamente, nel 2013, sono statiposati circa 30.000 m2 di conglomera-to, con spessore di 7 cm, nel Comunedi Massa Martana (TR) in una anticastrada romana del 220 a.C. Anche inquesto caso la sovrintendenza avevaespresso un divieto all'uso di conglo-merati con bitume nero.Nel 2014 sono state realizzate nume-rose applicazioni nei Comuni diMonterado (AN), di Treviso, di Milanoe di Solferino (MN), ed altri progettistanno per essere realizzati in Terni.

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Da sempre il marchio Merlo è sinoni-mo di tecnologie avanzate nel campodei sollevatori telescopici e dellemacchine operatrici. Il successo delGruppo Merlo si basa sulla tecnolo-gia e l'innovazione dei prodotti, inte-ramente disegnati e sviluppati inter-namente per poter così trovare sem-pre la soluzione migliore per tutte leesigenze. I risultati di tutto ciò sonomacchine compatte e maneggevoliche assicurano caratteristiche opera-tive, di comfort, di efficienza e di sicu-rezza senza eguali. L'efficace traslazione della tecnologiaMerlo nel settore delle minimacchineoperatrici è culminato nello sviluppo

della serie Cingo, parte della gammaMerlo dal 2002. Questi portattrezzicingolati universali a trasmissioneidrostatica sono unici a livello tecno-logico ed esclusivi in termini di pre-stazioni offrendo infinite possibilità diimpiego, specialmente là dove nonarrivano i tradizionali fuoristrada.L'esclusivo sistema brevettato per larapida sostituzione delle innumerevoliattrezzature intercambiabili rende lemacchine operative ed efficienti inpochi secondi. Tra i modelli Cingo di ultima genera-zione, recentemente presentati inanteprima alla fiera Eima a Bologna,è sicuramente il M12.3Plus ad essere

il portattrezzi più potente e versatilein campo. La macchina, mossa da unmotore diesel da 21 cavalli e da ido-nea cingolatura, ideale per lavori inzone collinari e montagnose, è dotatadi motoriduttori epicicloidali che tra-smettono la coppia direttamente allacingolatura per la massima trattività esicurezza grazie agli innovativi frenidi stazionamento incorporati. Inaggiunta, una vasta gamma di opzio-ni offre il posto di guida reversibile emolteplici attrezzi personalizzati perottenere la massima sinergia e pro-duttività, tra cui trinciatrice, barra fal-ciante, atomizzatore e fresa da neve,solo per citarne alcuni.La decennale esperienza di Merlocon sistemi radiocomandati nel setto-re delle piattaforme aeree ha contri-buito allo sviluppo di Cingo M12.3RCradiocontrollato, conforme alle nor-mative europee e concepito sullameccanica di M12.3Plus. Il teleco-mando removibile funge da pannellodi controllo ergonomico ed intuitivo erende l'operatore in grado di gestirela macchina e l'attrezzatura fino a150 metri di distanza in piena sicu-rezza ed in tempo reale, e può esse-re fissato anche all'apposito supportodella macchina. Su richiesta vengonoofferti una telecamera e un display acolori per il controllo dell'attrezzo checonsentono anche la visione notturnatramite infrarossi. Nella versione con posto di guida

Merlo: il Cingo M12.3RCradiocontrollato - potenza e versatilità in tutte le stagioni

PORTATTREZZI

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reversibile la struttura adattabile alsenso di marcia è dotata di roll-bar diprotezione, abbattibile nel caso dipassaggio sotto spazi ristretti e forni-bile con fari a led regolabili anteriori eposteriori.La macchina è progettata per garanti-re eccellenti prestazioni anche incondizioni di lavoro particolarmentegravose, evidenziate durante i test eprove pratiche su campo.Nel caso di utilizzo della macchinacome decespugliatrice o altre attivitàimpegnative, le performance sonogarantite attraverso un kit radiatoresupplementare e funzione di inversio-ne ventola per la pulizia del radiatore.Inoltre, per ambienti estremamentepolverosi viene utilizzato uno specifi-co kit di aspirazione che permette dimantenere l'aria di accesso al motoresempre pulita.Cingo M12.3RC è quindi uno stru-mento ideale ed estremamente ver-

satile in tutte le stagioni dell'anno, permolteplici applicazioni nel settoredella manutenzione professionale delverde, nella bonifica ambientale,nella viabilità invernale e tanti altri

ancora, permettendo nel contempo ilraggiungimento del duplice obiettivodi produttività ed efficienza da unaparte e tutela dell'incolumità e salutedell'operatore dall'altra.

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Dalla collaborazione con la ditta sve-dese Dorotea Mekaniska arriva labarca anfibia Truxor.Hymach, per allargare l'offerta dimezzi per la manutenzione del verde,ha preso l'esclusiva per la commercia-lizzazione in Italia del mezzo anfibio.Truxor è un portattrezzi dedicato asvolgere lavori tra terra e acqua, inquanto si muove agilmente in areeacquatiche non raggiungibili da perso-ne o veicoli. La macchina galleggiaquando il terreno è troppo molle edinoltre esercita una bassa pressione alsuolo, caratteristica particolarmenteimportante per il lavoro in riserve natu-rali e campi da golf. Truxor è dotato di

un braccio sollevabile con un sistemadi attacco istantaneo per cambiare glistrumenti con facilità. Sulla macchinala distribuzione del peso è standard,perciò è possibile trasportare e solle-vare pesi diversi sia in acqua sia interra. In entrambe le situazioni, graziealla cingolatura possiede buone qua-lità di manovra, potendo ruotare sulproprio asse. Le bande dei cingolisono montate con polietilene resisten-te, cosa che permette alla macchina dimuoversi e manovrare in acqua edavere una buona presa quando lamacchina risale sulla terraferma. Ilnumero di pale conferisce alla macchi-na un breve tempo di frenata con

spazi di arresto alla massima velocitàestremamente ridotti.L'ambiente di guida su Truxor è statostudiato per offrire il massimo comfortpossibile. La macchina ha una cabinaripiegabile. Il posto di guida e le leve dicomando sono regolabili. La levamontata a sinistra regola il comando ela velocità. Dal posto di guida si acce-de facilmente a tutti i comandi. Valvoleidrauliche controllano il sollevamento,l'inclinazione, la distribuzione del pesoe l'avvio/blocco dello scarico idraulico.Il pannello di controllo è dotato dimisuratore di temperatura, timer epannello di controllo per il motore.Sulla parte posteriore è montato unalloggiamento con regolazione idrauli-ca per innescare posteriormente glistrumenti. Una leva, montata a destra,ne regola il sollevamento, l'inclinazio-ne e lo scarico idraulico. Un sistemaidraulico a due circuiti regola il flusso econferisce agli attrezzi la massimaprestazione; risulta molto vantaggiosose la macchina è dotata di scavatore,pompa di dragaggio oppure unità-taglio con coltello a doppia funzione.Truxor DM 5000 e DM 5045 sono ilrisultato di oltre 18 anni di esperien-za, sviluppo e produzione di macchi-ne anfibie. E' una macchina profes-sionale versatile e produttiva.Truxor DM 5000 è dotata di un moto-re turbodiesel Kubota D1305 diesel29.1 CV/3.000 rpm mentre Truxor DM5045 dispone di una motore KubotaV1505-T turbodiesel 44.9 HP/3.000rpm, grazie al quale può raggiungereelevate prestazioni.Truxor dispone di un sistema idrauli-

Lungo la strada e… sull'acquaGHERARDO MARCHELLI

VERDE

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co completo con serbatoio Ciclonebrevettato, che garantisce una venti-lazione più efficace ed una ridottaossidazione dell'olio. Grazie allaridotta quantità di olio è possibilecompensare il peso di un motore digrosse dimensioni, determinando unimpatto positivo sulla performance diguida del mezzo sul terreno. Il siste-ma di controllo è gestito da una tec-nologia Can-bus che permette allabarca di svolgere molteplici funzioni edi operare con facilità. Naturalmente, essendo Truxor unportattrezzi, è possibile dotarlo di unavariegata gamma di attrezzi per i piùdisparati lavori.Tre i rastrelli proposti: rastrello racco-glitore con struttura ripiegabile, per laraccolta ed il trasporto della vegetazio-ne dopo il taglio, che può essere inol-tre integrato con filtri per raccoglieredall'acqua spazzatura, alghe e liqua-

mi; rastrello con spine a molla per illavoro su costa irregolare per lo spo-stamento del materiale nell'acqua, chepuò essere montato sia sul bracciosollevabile o sull'alloggiamento poste-riore in modo da poter lavorare incombinazione con il rastrello montatoanteriormente; rastrello ribaltabile chepermette di caricare materiale su bar-che o rimorchio e consente di racco-gliere alghe, spazzature e liquami.Truxor può montare un braccio esca-vatore, con il risultato di avere unoscavatore galleggiante con possibilitàuniche. Lo scavatore è adatto perripulire canali in entrata e uscita dailaghi, per lavori di scavi in canali,rogge, attorno ai ponti, per sterrarecavi... L'unità scavatrice è manovratadal posto di guida per mezzo di dueleve di coordinazione posizionate su

un supporto che può essere facilmen-te regolato. Interessante la pompa didragaggio per sedimenti, con vite dialimentazione che si allenta fino infondo per conferire alla pompa unflusso regolare di sedimento. Lapompa può anche essere dotata di unimbuto aspirante, raccomandato insituazioni di sedimenti soffici e legge-ri. Sull'imboccatura aspirante dellapompa è collocato un dispositivo chetaglia radici e altri oggetti teneri. Lapompa è regolata tramite un pannellodi avvio posizionato in corrispondenzadel posto di guida ed è stato sviluppa-to un apposito metodo per misurare ladurezza dei sedimenti sui fondali, alfine di valutare quanto è opportunodragare. Molti gli attrezzi di taglioofferti denominati Dorocutter, da appli-

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care su barche a motore, per i diffe-renti materiali da tagliare e tipologie diintervento.Dorocutter 3070 è una barra falcianteconsegnata in kit completo di telaio,verricello, impianto idraulico e barrafalciante con larghezza di lavoro di 3m. L'impianto idraulico garantisce unaffidabile funzionamento dell'attrez-zatura, consigliata per lavori profes-sionali di media entità. Il gruppoidraulico Hyddo 200 da 6 HP dipotenza alimenta il dispositivo ditaglio. La sicurezza meccanica è amolla. La costruzione permette allalama di muoversi lateralmente edindietro e protegge le lame in caso dicontatto con ostacoli. Il rastrello mon-tato anteriormente aumenta l'efficaciadella barra falciante, in quanto racco-glie l'erba tagliata impedendo allastessa di poter intasare le eliche.Dorocutter Hymo è invece una barrafalciante per profondità. L'impiantoper il taglio è idraulico e garantiscealla barra falciante un funzionamentoaffidabile. La barra ha lama protettain caso di contatto con ostacoli da un

sistema meccanico a molla.Per ilavori di scavo in materiali soffici èprevista una benna leggera con unvolume da 100 litri; per il lavoro disradicamento radici è stato studiatoun coltello adeguato con una profon-dità di lavoro fino a 1,3 m. Le peculia-ri caratteristiche rendono questo por-tattrezzi anfibio interessante, nonsolo come capace strumento di lavo-ro per enti di bonifica ed aziende digestione canali, ma anche per i piùdisparati impieghi, quali Prote zioneCivile, golf e enti che offrono il servi-zio di pulizia spiagge, oltre ovviamen-te a chi si occupa di lavori in terrenilimacciosi e canali. Per la ProtezioneCivile torna particolarmente utile lapraticità per il servizio in casi di allu-vioni, per il trasporto e l'utilizzo diattrezzature di primo soccorso. Inoltrequesto mezzo anfibio rende moltoagevole l'intervento d'assorbimento dioli i inquinanti o prodotti chimici,potendo intervenire in zona acquaticaanche in punti di acqua bassa.Nei campi da golf trova impiego nonsolo nelle acque limitrofe al campo,

ma anche sullo stesso, grazie ai cin-goli in gomma che preservano ilmanto erboso. Nelle spiagge consenteun lavoro di pulizia, soprattutto a livellodel bagnasciuga e dei primi metri dimare, impraticabili con barche o mezzida spiaggia: si possono così racco-gliere alghe e sporcizie varie, primache si spiaggino, con la benna chepermette di caricarle direttamente sulcamion. Ovviamente il portattrezzianfibio trova le sue applicazioni, comeunico mezzo valido, in tutte quellesituazioni acquatiche, anche di bassis-simo fondale o su terreni molto cede-voli, permettendo di lavorare conattrezzature adeguate dove con altrimezzi è impossibile operare.Hymach ha riconosciuto nei prodottidell'azienda svedese la stessa conce-zione di robustezza, efficienza e prati-cità che da sempre applica nello svi-luppo dei propri prodotti e pertanto hascelto di rappresentare DoroteaMekaniska in Italia, certa che gli utiliz-zatori sapranno apprezzare le caratte-ristiche qualitative dei mezzi anfibiTruxor e degli attrezzi Doro cutter.

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La nuova linea di trattori per appli-cazioni specializzate Serie 5G JohnDeere è composta da quattro modellicon motori da 3,2 e 4,5 litri Stage IIIAe potenze nominali di 75, 85 o 100CV (97/68/EC).Questa nuova serie è stata progetta-ta per offrire elevati livelli di comfort,potenza, prestazioni idrauliche emanovrabilità per lavori in frutteti evigneti o per altre applicazioni cherichiedono una carreggiata ridotta.I trattori Serie 5GF, 5GN e 5GV accol-gono gli operatori in una sta zione com-

pletamente riprogettata, confortevole ecosì spaziosa da garantire la massimavisibilità. Inoltre offrono un'ampia sceltadi trasmissioni, PTO e opzioni idrau -liche, dalle versioni base a quelle pre-mium, che includono:- trazione a due ruote motrici con 12marce avanti e 12 indietro e quattroruote motrici con 24 marce avanti e24 indietro oppure 24 marce avanti e12 indietro con PowrReverser;- PTO 540/540E o 540/1.000, stan-dard e sincronizzata;- sistema idraulico con due pompe

con due o tre distributori meccanicioppure tre pompe con tre o quattrodistributori elettroidraulici e sino asette attacchi centrali.Il sistema idraulico a centro apertofornisce un flusso elevato di olio, finoa 122,5 l/min con tre pompe. Per uncomfort e una semplicità d'uso anco-ra maggiori, in presenza di distributorielettroidraulici, è possibile controllaregli attrezzi tramite joystick.L'attacco a tre punti del trattore hauna capacità di sollevamento massi-ma di 2.590 kg di base, o di 3.100 kgcon cilindri aggiuntivi. I nuovi coman-di a pulsante consentono di spostareidraulicamente il sollevatore da unlato all'altro per semplificare l'utilizzodegli attrezzi posteriori all'interno dispazi limitati. Inoltre, l'operatore puòregolare manualmente l'attrezzo permantenerlo all ineato al terreno,specie quando si lavora su pendii.Per completare la nuova linea di trat-tori per applicazioni specifiche per il2015, la Serie 5GL da 75 e 85 CV atrazione integrale presenta unastazione operatore e una trasmissioneSyncReverser con Hi-Lo meccanico24 marce avanti e 24 indietro, perfettaper i vigneti a tendone o pergola.

John Deere lancia la nuovaSerie 5G di trattori perapplicazioni specializzate

PORTATTREZZI

Modello CV Motore Versioni Trasmissione PTO Capacità di sollevamentoo trattore motore o max. standard (kg)

5GF 75 3,2 e 4,5 litri Cabina 12/12 SyncReverser 540/540E85 Stage III A OOS 24/24 SyncReverser Hi-Lo mecc. 540/1000 2.590

100 2WD 24/24 40 km/h Hi-Lo elettroidr.4WD 24/12 PowerReverser con Hi-Lo

5GN 75 3,2 e 4,5 litri Cabina 12/12 SyncReverser 540/540E 2.59085 Stage III A OOS 24/24 SyncReverser Hi-Lo mecc. 540/1000

100 2WD 24/24 40 km/h Hi-Lo elettroidr.4WD 24/12 PowerReverser con Hi-Lo

5GV 75 3,2 litri Cabina 12/12 SyncReverser 540/540E 2.59085 Stage III A OOS 24/24 SyncReverser Hi-Lo mecc. 540/1000

2WD 24/24 40 km/h Hi-Lo elettroidr.4WD 24/12 PowerReverser con Hi-Lo

5GL 75 3,2 litri OOS 24/24 40 km/h Hi-Lo mecc. 540/540E 2.59085 Stage III A 4WD 540/1000

Trattori Serie 5G per applicazioni specializzate – Caratteristiche tecniche

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In tutti i settori di intervento dell'azien-da, Orsi pone una particolare attenzio-ne a studiare le macchine nei dettagliper offrire ai propri clienti l'affidabilitàdelle stesse per sopportare tutte lesollecitazioni cui vengono sottoposte.Nel campo dei bracci professionaliOrsi ha investito nella direzione del-l'affidabilità con un'attenzione partico-lare a tutte quelle parti estremamentesollecitate arrivando a dare alle stes-se tre anni di garanzia. Ha scelto dicreare direttamene in fusione tuttequeste parti, per poi lavorarle e finirle

con macchine a controllo numerico.Questa scelta permette di evitare lesaldature, che presentano sempretensioni residue, ed una precisione dilavoro che non arriva a quella tolle-ranza estrema (H7) voluta da Orsi.Tutto questo porta ad accoppiamentimeccanici di precisione e a nonavere tensioni residue nei pezzi mec-canici, garantendo così massimeresistenza, durata ed affidabilità.Il telaio, la colonna, l'estremità delbraccio che porta la testata trinciantecompreso tutta l'articolazione e i pie-dismi, sono tutti particolari in fusione,simbolo di una grande qualità, dovele lavorazioni effettuate con le mac-chine a controllo numerico garanti-scono anche una intercambiabilitàdei ricambi in futuro, perché nonsono soggetti alle torsioni e alle ten-sioni che si creano durante i cicli nor-mali di saldatura.Questa è una caratteristica pratica-mente unica nel campo dei bracciprofessionali.Anche gli impianti idraulici sono statipotenziati e montano sia moltiplicatori

che pompa del motore in ghisa adelevatissima pressione, con cinghiedi trasmissione e pulegge dentate dialtissima qualità per arrivare ad 80CV reali al rotore.La ricerca e lo sviluppo di Orsi per-mette di aumentare continuamente lagamma dei bracci. Particolare atten-zione è posta ai bracci professionaliad alta profondità di lavoro, cercandodi proporre macchine standard retro-portate e quindi non ventrali, in mododa permettere di liberare il trattorerapidamente per non legare il trattoread un unico attrezzo, e che allo stes-so tempo permettano all'operatore ilmassimo comfort. Per questo Orsipropone modell i dove i l bracciosecondario può essere o con unageometria per lavorare con la testataavanzata in modo da consentire all'o-peratore di stare girato il meno possi-bile indietro, o addirittura di avere unparallelogramma che porta ad averel'attrezzo terminale quasi a metà deltrattore. Tutto questo senza doverstaffare le macchine operatrici e quin-di poterle liberare in modo celere per

Orsi: i dettagli e lo sviluppofanno la differenzaGHERARDO MARCHELLI

VERDE

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utilizzarle in altri lavori come lo sgombero neve, spargi-mento del sale...Un'altra gamma di prodotti che Orsi ritiene importantissimae che quindi continua a sviluppare ed ampliare è quelladelle trince laterali, quelle che Orsi ha brevettato ed inven-tato nel lontano 1982 e che poi sono diventate le macchinedi riferimento per tutti i costruttori di trince mondiali. Queste macchine sono state sempre più potenziate; l'ulti-ma nata è la Magnum, macchina regina di questa catego-ria, il mezzo più potente, che adesso uscirà con il modellocon una larghezza di 2,50 m, sia in versione normale siain versione off-set. Off-set significa che la scatola ingranaggi è posizionataall'esterno della macchina e quindi anche il fulcro dellastessa è spostato tutto da una parte. Questo permettealla trincia di raggiungere maggiore distanza in profonditàe fuori dalla carreggiata del trattore rispetto alla versioneche ha gli ingranaggi all'interno.Da quando è entrato in vigore il divieto per tutte le trincedi avere il cofano posteriore apribile e incernierato, Orsiha completamente ridisegnato tutte le proprie macchineper permettere una celere uscita del materiale trinciato;anche il rullo è stato portato vicinissimo al rotore in mododa diventare autopulente, inoltre tutte le macchine profes-sionali hanno il doppio telaio in hardox (acciaio antiusura), sinonimo di robustezza e durata nel tempo.Per sminuzzare maggiormente il prodotto sono state mon-tate due file di coltelli sul rotore con la distribuzione degliutensili elicoidale, cosa che permette un taglio non simulta-neo degli utensili posizionati sulla stessa fila del rotore, arri-vando uno dietro l'altro, particolare che permette un assor-bimento di potenza distribuito e con minori picchi permet-tendo di lavorare con una trattrice con meno cavalli.Un altro fattore fondamentale delle trince Orsi è che pos-sono montare come optional, ma molto consigliato, ildispositivo antishock. Questo è composto da un martinettocollegato ad un accumulatore d'azoto che consente alquadrilatero di attacco alla trattrice di diventare deformabi-le e quindi di poter assorbire gli urti e far tornare in posizio-ne automaticamente la trincia sia quando lavora dietro latrattrice sia quando lavora lateralmente. Questo dispositi-vo si può montare, visto che le trinciatrici Orsi non sonoattaccate all'attacco a tre punti con due bracci di ugualidimensione e portata, ma c'è un solo braccio portante pro-gettato, dimensionato e strutturato per supportare tutto ilpeso della testata, mentre l'altro componente, quello cheforma il quadrilatero deformabile, non è portante e perquesto motivo può essere un martinetto idraulico.Quando la macchina prende un urto, il martinetto lasciatrapassare l'olio all'interno dell'accumulatore d'azoto, pre-caricato alla pressione voluta, e quando non c'è più l'osta-colo automaticamente l'accumulatore riporta il martinettoin posizione prima stabilita e la macchina ritorna nellaposizione di lavoro che aveva predisposto l'operatore.L'attenzione ai particolari nella progettazione vede nelletestate trincianti, sia dei decespugliatori che nelle trince, ilrullo posteriore con la parte centrale intercambiabile. Icuscinetti non sono cuscinetti normali a sfera ma da ogniparte il rullo ha due cuscinetti a rulli conici contrappostigarantendo nel tempo la giusta posizione dello stessosenza pericolo di sgabbiamento.L'ufficio tecnico di Orsi inoltre continua nello sviluppoanche della gamma Assaloni Professional, che si stasempre più ampliando arrivando ad un'offerta quasi com-pleta anche nel campo degli spargitori.

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Mercedes-Benz Italia si è aggiudicatala gara per la fornitura di ben 47 vei-coli per la manutenzione stradale indotazione ad Anas. Entrano così a farparte della flotta del gestore della retestradale ed autostradale italiana altri24 Mercedes-Benz Unimog e 23Arocs con lama sgombraneve. Grazieai Veicoli Speciali della Stella, Anaspuò contare, in tutte le stagioni e inogni condizione di utilizzo, su partneraffidabili e versatili per garantire agliautomobilisti di viaggiare sulle straded'Italia in totale sicurezza, anche inpresenza di condizioni meteorologi-che avverse. Con quest'ultima fornitu-ra salgono ad oltre 200 i veicoli dellaStella scelti da Anas.L'inverno degli automobilisti sullestrade italiane sarà ancora più sicurograzie ai 47 nuovi veicoli Mercedes-Benz che entrano a far parte dellaflotta in dotazione Anas. Questa nuova fornitura, che il SettoreVeicoli Speciali di Mercedes-BenzItalia si è aggiudicata al termine diuna gara divisa in tre lotti, prevede:

23 autocarri 4x2 con lama sgombra-neve, 22 autocarri 4x4 con lamasgombraneve e 2 autocarri 4x4 conlama sgombraneve e spargisale, sud-divisi in 24 Unimog e 23 Arocs."Da sempre, i veicoli speciali dellaStella si distinguono per versatilità diutilizzo, affidabilità e potenza", hadichiarato Guido Corradi, responsabi-le Veicoli Speciali Mercedes-BenzItalia. "Valori che ci hanno nuovamen-te permesso di fare la differenza".Ideale ambasciatore di questi valori,Mercedes-Benz Unimog assicura daoltre 60 anni standard di eccellenza eperformance mai eguagliati nell'im-piego in operazioni di manutenzionestradale e protezione civile.Dei 24 Unimog che compongono lanuova flotta Anas figurano ventidueU427 equipaggiati con trazione inte-grale 4x4 e bloccaggi dei differenziali,sterzo variabile Vario Pilot e cambioprincipale a 8 marce completo diriduttori meccanici per complessive24 marce avanti e 22 retro, che con-sentono velocità di avanzamento di

100 metri l'ora. La presa di forzaanteriore con albero scanalato perl'azionamento di attrezzi rotativi qualifresaneve e falciaerba ed il sistemaidraulico con 2 pompe e con disposi-tivodi alleggerimento degli attrezzianteriori per evitare l'usura precocedei coltelli di raschiamento, costitui-scono ulteriori elementi di eccellenza.La cabina di guida, realizzata in fibraal carbonio anticorrosione, è dotatadei più moderni ed ergonomicicomandi. Tutti i veicoli sono equipag-giati con lame sgombraneve inacciaio con doppio coltello in acciaioe poliuretano che agiscono in manie-ra combinata tra loro, ideali per stra-de a scorrimento veloce e dotate diavanzati sistemi di sicurezza. L'entenazionale per le strade potrà, inoltre,contare su due U318 compatti, conpasso di 3.000 mm, allestiti con lamasgombraneve e spargisale.Completano la fornitura destinata agarantire la sicurezza sulle nostrestrade ventitre Arocs 1830 4x2 conPTT 18 t. Ult imo nato della famiglia truck,Mercedes-Benz Arocs è lo specialistadel cava - cantiere. Forza, efficienzae robustezza caratterizzano unagam ma di veicoli che si distinguononel panorama concorrenziale per laloro assoluta ecocompatibilità, garan-tita dall'omologazione Euro VI. Il modello in dotazione ad Anas è equi-paggiato con motore Euro 6 da 299CV, cambio automatizzato PowerShiftIII con 12 marce + marcia lenta e 2retromarce, presa di forza dal motoreper l'azionamento della pompa dellospargisale, piastra portattrezzi, impian-to idraulico costruito in Italia insiemecon il cassone ribaltabile. Tra le dotazioni speciali figuranolame sgombraneve adatte ad operaread alta velocità sia con coltelli diraschiamento in acciaio che in poliu-retano intercambiabili tramite disposi-tivo idraulico. Il sistema di ammortiz-zazione agli urti radenti è con doppiasicurezza ed include un accumulato-

Anas si affida nuovamente a Mercedes-Benz

VIABILITA'

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re ad azoto, gli urti laterali vengonoassorbiti tramite valvola by pass.Tutti i veicoli sono pronti ad entrare inservizio ed affrontare le più severecondizioni d'impiego nei comparti-menti Anas di Ancona, Aosta, Ca -

gliari, Campobasso, Catanzaro,Cosenza, Perugia, Roma, Napoli,Venezia, Trieste, Palermo e L'Aquila.Subito dopo la consegna sarannoeffettuati i corsi di formazione agli ope-ratori Anas da parte di tecnici altamen-

te specializzati Mercedes-Benz.Come detto, con quest'ultima fornitu-ra salgono ad oltre 200 i veicoli fornitiad Anas da Mercedes-Benz Italia,destinati ai più diversi impieghi sullestrade italiane.

Con Mercedes-Benz Unimog, gliautomobilisti hanno sempre al lorofianco un angelo custode e possonoviaggiare sulle strade italiane in totalesicurezza anche con condizionimeteorologiche avverse. Agile epotente, versatile e dalla larghezzacontenuta, Mercedes-Benz Unimogsvolge, in tutte le stagioni, un ruoloda protagonista sulle strade di tutto ilmondo e, anche in Italia, i gestoridelle principali reti autostradali lo con-tinuano a scegliere da oltre trent'anniper la sua affidabilità, polivalenza efacilità di utilizzo.Mercedes-Benz Unimog è il veicolopolivalente per eccellenza, con unatecnologia all'avanguardia che garan-tisce la massima versatilità di eserci-zio in totale sicurezza e grande sem-plicità. Questo si traduce in un'altaredditività che lo rende il partner idea-le per la propria attività. Unimog trovauna perfetta applicazione nelle atti-vità di manutenzione della rete stra-dale e viene, infatti, adibito per innu-merevoli operazioni: dallo sgomberoneve e per il traino di autocarri bloc-cati in inverno, a mezzo di primointervento nelle operazioni antincen-dio, fino alla mansione di lavatunnel e

falciaerba nella stagione estiva. Già dai primi anni '80 le principalisocietà autostradali italiane hannoriconosciuto Unimog come il veicoloideale per lo svolgimento delle man-sioni più impegnative grazie alla tra-zione integrale con possibilità di bloc-caggio dei differenziali, larghezzaridotta per il transito sulle corsie diemergenza, motore molto potenterelazionato alle dimensioni, cabinaconfortevole, con tutti gli accessorioriginali direttamente dalla linea diproduzione.L'allora Autostrada del Sole, oggiAutostrade per l'Italia e SARA, oggiStrada dei Parchi, furono i primigestori di grandi arterie ad acquista-re Unimog. I veicoli, posizionati inpunti strategici lungo la rete auto-stradale, erano allestiti con attrezzisgombraneve quali lame, frese rota-tive, turbine, spargisale e, più ingenerale, con attrezzi per la manu-tenzione estiva quali falciaerba,lavatunnel, antincendio per prontointervento, spazzatrice, portasegnaliluminosi e lavabarriere.Seguirono poi CISA Parma - LaSpezia, Autostrada del Brennero,RAV Raccordo Autostradale Val

d'Aosta e Autovie Venete, che hannoposizionato gli Unimog nei punti criticidove le condizioni metereologicheavverse possono mettere in crisi laviabilità. Strada dei Parchi ha attual-mente in servizio 15 Unimog, di cui 9acquistati lo scorso anno, operantisui difficili tratti abruzzesi. Società Autostrade per l'Italia disponedi oltre 50 Unimog, con 5 nuovi U423L,recentemente entrati in esercizio, dota-ti di motore Euro VI da 231 CV edequipaggiati con il sistema di sterzovariabile sinistra o destra e viceversaVario Pilot, cambio con riduttori percomplessive 24 marce avanti e 22retromarce per velocità operative infe-riori a 1 km/h, sistema idraulico con 2pompe e 4 distributori proporzionali edalleggerimento attrezzo anteriore,presa di forza anteriore indipendentedalla velocità di avanzamento, casso-ne con sponde in alluminio e ganciotraino. Il peso totale di questi nuoviUnimog è 14 t con un peso massimoammesso sull'asse anteriore di 7 t, chepermette di montare anche gli attrezzipiù pesanti. La larghezza di U423 è di2.200 mm e garantisce la percorribilitàin corsia d'emergenza senza intralciareil traffico.

L'angelo custode delle autostrade italiane

PORTATTREZZI

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La data di costituzione di Energreenè stata il 15 dicembre 1999, quindi il15 dicembre 2014 la stessa ha com-piuto i suoi primi 15 anni.Geniale l'intuizione dei fratelli Lino eIvo Fraron! E' proprio il caso di direche in 15 anni è stato fatto davveromolto.I primi 4 anni sono serviti per: studia-re, progettare, prototipare, testare eomologare i prototipi, in quanto laprima macchina da considerarsi diserie è stata immessa nel mercatonel 2003.

Effettivamente in 11 anni di reale pro-duzione sono usciti dai cancelli di ViaPietre 73 a Cagnano di Pojana Mag -giore (VI) oltre 600 macchine semo-venti, e ben 1.000 macchine radioco-mandate.Guardando oggi le immagini dellaprima macchina prodotta tra il '99 e il2000 (foto 1) sembrano trascorsimolti più di 15 anni; già la versionedel 2002/2003 (foto 2) rappresentavaun'evoluzione fenomenale del prodot-to, l'ammiraglia di sempre, l'intramon-tabile ILF S1500 aveva subito delle

rilevanti modifiche ed era stata quindiadattata alle reali esigenze operativedegli utilizzatori professionali di que-sto mezzo.In rapida successione tra il 2005 e il2006 Energreen creò una vera epropria gamma di macchina dece-spugliatrici professionali (foto 3).Furono inserite in gamma ILF B2000con braccio da 9,5 e 17 m, ILFC1200 con braccio da 9 e 13 m, eILF S1000. Quest'ultima ha rappre-sentato per Energreen l'ingresso inun nuovo segmento di mercato: nonsolo macchine decespugliatrici, maanche macchine portattrezzi ad usocomunale dotate di una polivalenzaesemplare.Un'altra sfida importante intrapresada Energreen fu l ' inserimento ingamma del portattrezzi radiocoman-dato. Questo accadde nel 2010, eanche in questo caso l'intuizione èstata formidabile: tra le prime inEuropa e assolutamente prima inItalia l'azienda di Vicenza ha credutoe sviluppato questa tecnologia, e tut-tora su questo prodotto Energreen èai vertici mondiali. La macchina dipunta è RoboGreen, oggi dotata diben 17 accessori.Arrivando ai giorni nostri, per quantoconcerne le macchine radiocomanda-te, la gamma è composta da 4 mo -delli: il primo è RoboZero, macchinagommata progettata e realizzata per

Energreen ha compiuto i sui primi 15 anni

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tagliare l'erba su parchi, rotonde espazi verdi sia in piano che su pen-denze fino a 30°. La macchina èdotabile di testata trinciante e piattorasaerba. Le grandi qualità di Ro -boZero sono rappresentate dal mini-mo impatto sui manti erbosi, dallanotevole velocità e manovrabilitàoperativa e dal fatto che l'operatorerisulta essere sempre in posizione disicurezza rispetto alla macchina,caratteristica fondamentale e ovvia-mente presente anche nelle altre 3macchine in gamma. Il secondo è RoboEco diretto discen-dente di RoboGreen, dotabile di 5accessori. Opera fino a 50° di pen-denza, concepito essenzialmente pertagliare erba e sterpaglie in ogniambiente di lavoro. Il terzo è RoboGreen (foto 4), mac-china di cui si è abbondantementeparlato nei numeri precedenti.

Il quarto e ultimo è RoboPower(foto5), e anche di questo abbiamoabbondantemente parlato nel numero70 di settembre - ottobre 2014.Relativamente alle macchine semo-venti, la gamma è attualmente compo-sta da 4 tipologie di prodotto, la primaè ILF 1000 Kommunal, portattrezzicomunale per eccellenza (foto 7). La seconda è ILF C1200, macchinadecespugliatrice cingolata progetta-ta per operare in situazioni moltodifficili, normalmente dotata di brac-cio da 13 m. La terza macchina semovente è laconosciutissima ILF S1500 (foto 6),dotata di tre tipologie di braccio fal-ciante con distanze di sfalcio da 8 a12 m. 40 Consorzi di Bonifica in Italiasi sono già dotati di questo insostitui-bile mezzo, molte volte anche di piùunità; oltre 100 contoterzisti si sonodotati della 1500, con un totale di

320 macchine operanti in Italia. La quarta e ultima macchina semo-vente è ILF B2000 (foto 8), macchinaconcepita per le grandi distanze, ben17 metri di distanza di sfalcio.Oltre ai notevoli progressi effettuatida Energreen per quanto riguarda iprodotti e quindi la gamma, quest'ul-tima negli ultimi due anni ha postoin atto notevoli progressi anche inambito commerciale, mettendo apunto una compagine di ben 5 fun-zionari di vendita che coprono inte-gralmente tutto il territorio nazionalesenza esclusioni (foto 9).Oggi più di ieri Energreen rappresen-ta per il mercato Italiano la migliorproposta per il professionista e perl'Ente. Crescita costante, innovazionetecnologica, nuovi prodotti semoventie radiocomandati rappresentano perEnergreen nuovi traguardi e grandistimoli per il futuro.

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Una delle caratteristiche distintivedei veicoli Multicar, distribuiti in Italiadalla bolognese MI&P S.r.l., è la pos-sibilità di essere realizzati in funzionedelle necessità operative dei clienti.Chiaramente alcune caratteristichetecniche e costruttive sono puntifermi nell'intera gamma di produzio-ne: alta qualità, compattezza, robu-stezza, maneggevolezza e comfortsono certamente fra i principali segnidistintivi di questo prodotto. Esiste però la possibilità di sceglieretra versioni base prestabilite e acces-soriamenti di svariato genere in fun-zione della destinazione d'uso che siprevede nell'immediato ma anche inprospettiva.Alcune forniture recentemente ese-guite da MI&P permettono di capirenel dettaglio tale concezione.Il Comune di Carenno, in provincia diLecco, aveva necessità di sostituire il

mezzo utilizzato per servizi comunali.Il responsabile dell'ufficio tecnico,geom. Mirko Alborghetti, ha pertantopredisposto un bando di gara per l'ac-quisto di un nuovo veicolo, che ha tro-vato pieno allineamento in un MulticarM31 Tipper. Il mezzo, dotato di motoreIveco da 145 HP di potenza, garanti-sce prestazioni eccezionali anchenelle complicate e impegnative vie dimontagna, costituite da tratti partico-larmente ripidi, tornanti da affrontare espazi contenuti in cui operare; graziead una larghezza inferiore a 1.700 mme al passo corto da 2.450 mm, il rag-gio di volta risulta molto contenuto e lagrande visibilità donata dall'ampiasuperfice vetrata permette all'operato-re di avere sempre sott'occhio l'interaarea operativa.Il mezzo è stato dotato di un cassoneposteriore trilaterale, completo disponde in acciaio adeguate anche al

trasporto di inerti, per il carico di mate-riale su pallet o quant'altro necessarioper intervenire in spazi verdi, giardini,lungo le strade comunali... Durante l'inverno il mezzo viene utiliz-zato a supporto delle attività di sgom-bero neve e spargimento sale che ilcomune gestisce anche tramite appal-tatori esterni; la macchina è pertantostata dotata di piastra anteriore Unilifte lama sgombraneve FRS della dittaFiedler, allestitore con grande espe-rienza sui mezzi Multicar; il tutto movi-mentato tramite impianto elettroidrauli-co e comando in cabina; nella partealta della cabina completano l'allesti-mento i fari di lavoro. Per lo spargimento del sale il comuneha mantenuto uno spargisale già diproprietà che viene trainato daMulticar, potendo utilizzare il cassonedel mezzo per caricare ulterioremateriale da spargere.L'omologazione a 35 quintali pttrichiesta dal cliente permette l'utilizzocon patente B, mantenendo unaimportante capacità di carico e velo-cità massima oltre i 100 km/h . Il Comune di Radda in Chianti, incan-tevole centro urbano nel cuore dellaToscana, ha optato per Multicar M27Tipper: questa versione prevede unmotore Volkswagen da 2 litri e 102CV di potenza; la grande elasticitàdel propulsore permette di avere otti-me prestazioni anche con una poten-za inferiore di circa il 40% rispettoalla gamma M31; grazie a questomotore i costi di gestione sono netta-mente ridotti (consumo carburante,manutenzioni...). L'amministrazione di Radda in Chian -

MI&P S.r.l.: ad ognuno il suo Multicar!

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ti ed in particolare il responsabile delservizio lavori pubblici, protezionecivi le ed ambiente, geom. CarloGagliardi, ha voluto dotare il comunedi un mezzo idoneo al trasporto diattrezzature e materiali necessari pergli interventi di vario genere eseguitidal proprio personale, e che nelperiodo invernale potesse essere uti-lizzato per attività di sgombero nevee spargimento sale sul territorio. Ilveicolo è stato perciò allestito concassone ribaltabile tr i laterale diMonzali S.n.c. completo di sponde inalluminio TR5 e fondo in acciaioantiusura; nonostante la compattezzadel mezzo, il cassone posteriore per-mette grande capacità di carico, conuna lunghezza di circa 2,8 metri otte-nuta grazie al passo lungo del veicolo(2.990 mm). La macchina è dotata di impiantoidraulico con pompa ausiliaria utiliz-zabile a veicolo in movimento per l'a-limentazione delle attrezzature, an -che in questo caso della tedescaFiedler: frontalmente, agganciata allapiastra Unilift, una lama serie FRS da2,4 metri di larghezza con sistemasuperamento ostacoli meccanico conritorno automatico in posizione dilavoro completa di luci di ingombro aled sulle estremità. Posteriormente è stato installato unospargisale della serie FSS a tramog-

gia ribassata: questa interessanteattrezzatura infatti prevede l'estrazionedel sale tramite una coclea che garan-tisce un dosaggio estremamente rego-lare ed evita fuoriuscite del sale nellaparte bassa della tramoggia; il sistemadi trasporto del sale è posizionato suun lato della tramoggia; sull'altro latodella tramoggia un dispositivo conparatie rotanti spinge il sale verso lacoclea: si ottengono pareti della tra-moggia molto più verticali rispetto aiclassici spargisale e quindi un'altezzalaterale nettamente inferiore, donandoal mezzo maggiore stabilità (baricen-tro più contenuto), maggiore visibilitàdalla cabina e agevolazione nelle fasidi carico con pala. Lo spargisale è completo di quadrocomandi touchscreen dalla cabina,tramite il quale l'operatore può varia-re in continuo i parametri di lavoroche risultano a dipendenza tachime-trica: in automatico perciò i valori dispargimento (larghezza e grammatu-ra) rimarranno costanti in funzionedella velocità di avanzamento del vei-colo, senza che l'operatore se nedebba preoccupare. Anche tutti i dispositivi luminosi pos-sono essere attivati dalla cabina.Nella parte alta della tramoggia lospargisale è completo di griglie divaglio zincate e telo copertura. La dotazione della macchina com-

prende piedi di appoggio per montag-gio/smontaggio e parcheggio senzal'ausilio di mezzi per il sollevamento. L'omologazione del mezzo richiestadal committente è come macchinaoperatrice: in questo modo il mezzoha un peso totale a terra di 5.300 kg(nella versione M31 si può arrivarefino a 5,6 t) che permette, ad esem-pio, un carico di 1,5 metri cubi di salee utilizzo possibile del mez zo conpatente B, seppur con limitazionedella velocità massima a 40 km/h.La ditta Hell S.r.l. di Appiano (BZ),concessionaria Mi&P per l'Alto Adige,sta concludendo la fornitura di unmezzo al Comune di Renon (BZ).Questo comune non è una new entrynei clienti Multicar: da oltre dieci anninel parco macchine del comune sonopresenti 4 mezzi dell'azienda tede-sca, a tutt'oggi operativi. Per soddi-sfare appieno le richieste del clientein questo caso si è optato per unMulticar M31 Carrier passo corto, chesi distingue dagli altri mezzi descrittisoprattutto per la parte idraulica: l'im-pianto permette di sviluppare infattiportate oleodinamiche fino a 80litri/minuto e oltre 200 bar di pressio-ne. Oggi il veicolo è stato consegnatocompleto di spargisale posteriore asponda Fiedler e spazzolatrice a rulloanteriore (già di proprietà del comu-ne), ma grazie a queste caratteristi-

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che dell'impianto ausiliario, la munici-palità potrà in futuro completare ledotazioni del mezzo con altri macchi-nari utili alla manutenzione del pro-prio territorio: falciaerba a braccio,attrezzatura aspirafoglie, fresaneve,cippatrici, attrezzatura per il lavaggiodei guard rail e segnaletica stradalesono solo alcuni esempi delle innu-merevoli attività che possono esseresvolte con ottimi risultati.Innumerevoli, come dicevamo, sono leattività a cui i mezzi Multicar possono

essere destinati, ma come anche gliesempi riportati in questo articolo ren-dono evidente, quasi sempre questimezzi vengono destinati ad utilizzidurante il periodo invernale: la trazione4x4 è conseguentemente d'obbligo edinfatti tutte le forniture sopra descrittesono state eseguite con questa opzio-ne. Sui mezzi Multicar la trazione ante-riore è inseribile e pertanto l'operatorepotrà attivarla all'occorrenza, in funzio-ne della tipologia di intervento da svol-gere e delle condizioni del fondo su

cui dovrà transitare. Nei mezzi a doppia trazione poi èsempre abbinato un riduttore al cam-bio specificatamente pensato e rea-lizzato da Multicar che permette diraggiungere velocità minime fino a600 m/h, altra peculiarità sostanzialeper poter utilizzare certe attrezzature. Sono tante quindi le soluzioni propo-nibili da MI&P, sia se si parla di veico-li che di allestimenti, ma per tuttequalità, efficienza ed affidabilità sonocaratteristiche irrinunciabili.

La ricerca e lo sviluppo di nuove tec-nologie sono da sempre la chiave delsuccesso Merlo nel proprio settore,dove è universalmente considerato illeader tecnologico nel sollevamentoe nella logistica. Da Parigi è arrivatal'ennesima conferma dell'eccellenzain questo campo. Il sistema MerloTransversal Stability System è infattistato premiato con la medaglia d'oroall'Intermat Innovation Award 2015nella categoria Engineering & Sys -tems. Si tratta di un premio prestigio-so, legato alla fiera edile europea piùimportante del 2015 che si svolgeogni 3 anni a Parigi.Questo risultato nasce da lontano,dalla volontà della famiglia Merlo diinvestire ogni anno l'8% del fatturatoin ricerca e sviluppo, e dell'impegnodei dipendenti Merlo per continuare amigliorare ogni giorno i prodotti dellacasa cuneese. Lo sviluppo di nuovetecnologie segue 3 temi fondamentali

per il gruppo: sicurezza, comfort eriduzione dei consumi. Tre valori chesono da sempre alla base nella crea-zione dei prodotti Merlo e che orasono ancora più al centro dell'offertadel gruppo.Questa nuova tecnologia Merlo rap-presenta un nuovo pilastro nel campodella sicurezza e consente di monito-rare e garantire la stabilità laterale delmezzo, innalzando di fatto il livello disicurezza dei telescopici Merlo esegnando così un altro passo avantiin questo campo rispetto ai principalicostruttori. Tutti gli altri sistemi disicurezza sul mercato dei telescopici,infatti, sono progettati per garantireunicamente la stabilità anteriore delveicolo. Grazie al nuovo sistemaMTSS, il Gruppo Merlo intende forni-re una sicurezza a 360 gradi, inte-grando la gestione della stabilità lon-gitudinale con quella laterale.A seconda della posizione geometrica

del braccio, il carico sollevato e l'at-trezzatura utilizzata, il sistema informal'operatore del limite di sicurezza difunzionamento. Sulla base di questeinformazioni, il sistema può calcolare- in modo dinamico - le condizionioperative longitudinali e trasversali incui il sollevatore telescopico può fun-zionare senza che la sua stabilità siacompromessa.Quando si raggiunge tale soglia, gliindicatori in cabina (semaforo edisplay) ed il cicalino informano l'ope-ratore che il veicolo non può più fun-zionare in condizioni di sicurezza. Sitratta di un feedback continuo nonsolo sulla stabilità del mezzo ma chefornisce anche informazioni supple-mentari come appunto la pesatura.Ancora una volta quindi, il GruppoMerlo si conferma all'avanguardiatecnologica anche per quei contenutilegati alla sicurezza operativa deitelescopici.

Il sistema Merlo MTSS riceve la medaglia d'oro a Intermat Innovation Awards 2015

TECNICA

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La produzione delle mappe catastali, con tutta la docu-mentazione a corredo, è realizzata da geometri, tecnici eprogettisti utilizzando programmi CAD. ProgeSOFT ItaliaS.r.l., azienda specializzata da oltre 20 anni nello sviluppoe nella progettazione di soluzioni CAD, ha pensato appo-sitamente alle esigenze di queste categorie professionalicon i l plug-in DOCFA, incluso gratuitamente inProgeCAD, software CAD 2D/3D per la progettazione, informato nativo DWG.Il plug-in consente di gestire al meglio i file DWG che ver-ranno convertiti in DXF per l'esportazione dei dati nelsoftware DOCFA e mette a disposizione funzionalitàavanzate per il disegno di poligoni e polilinee, l'inserimen-to di squadrature e del simbolo nord direttamente nel fileDWG, il calcolo delle superfici utili, l'esportazione multipladei cartigli e i comandi Cambio tipo di vano e Verificaoggetti conformi ottimizzati. I tecnici ed i progettisti posso-no gestire l'elaborazione della documentazione catastalecon un CAD completo, avanzato e aggiornato ed usufrui-re di tutte le potenzialità di un programma estremamenteversatile, traendone vantaggi concreti in termini di tempi efacilità d'uso. ProgeCAD è un CAD alternativo ad AutoCAD®, che oltreal plug-in DOCFA, include: l'esportazione in PDF 3D, ilplug-in EasyArch 3D ed il taglio dei retini. L'esportazione

dei file DWG in PDF 3D consente di ottenere un modello3D interattivo del disegno, visualizzabile con AdobeReader®, programma gratuito che gestisce il formatostandard di interscambio di documenti. Il formato univer-sale PDF semplifica la diffusione del modello 3D generatoverso collaboratori e clienti che non utilizzano abitualmen-te il CAD. EasyArch 3D è lo strumento per la progettazio-ne tridimensionale di edifici, creato per semplificare eincrementare la produttività del disegno d'architettura e diinterni. Il taglio dei retini permette di modificare rapida-mente i tratteggi utilizzando il comando Taglia ancheall'interno di aree di riempimento complesse.Accanto alla licenza ad uso professionale, l'azienda rila-scia ProgeCAD Professional GOV, nell'ambito dell'iniziati-va "Un CAD in Comune", grazie alla quale ogni ufficio tec-nico comunale può dotarsi gratuitamente di un CAD confunzionalità pensate appositamente per la creazione e lagestione della cartografia tematica e che agevolano lagestione dei piani regolatori da parte dei tecnici comunali.Inoltre, ProgeCAD Professional GOV consente di caricareimmagini georeferenziate, importare ed esportare file vet-toriali, sempre georeferenziati, in sistemi di coordinatenote e semplificare l'organizzazione degli elementi in varilayer.Dino Spatafora, Direttore Commerciale di ProgeSOFTItalia, ha commentato: "ProgeCAD è il programma CADche meglio si adatta alle esigenze di tutti i progettisti.Abbiamo pensato sia a licenze per i professionisti chelavorano nel privato sia a licenze apposite per coloro chelavorano nel settore pubblico, come gli Uffici TecniciComunali. Lo scopo di ProgeSOFT Italia è sempre quellodi diffondere quanto più possibile la cultura CAD nelnostro territorio proponendo un programma di alto livello".Ogni Comune può richiedere una licenza gratuita diProgeCAD GOV compilando l'apposito form online, sulsito ufficiale dell'azienda, alla sezione Offerta Comunimentre è possibile provare ProgeCAD Professional, scari-cando la versione di prova gratuita, valida 30 giorni, nellasezione Download del sito.

ProgeCAD: il software CADalternativo per i progettisti

SOFTWARE

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Interessante novità in casa AebiSchmidt per quanto riguarda lagamma di spargisale leggeri, desti-nati a piccoli autocarri e portattrezzi:

la serie Syntos comprende modellicon capacità della tramoggia da 0,8 a1,5 m3 (misurata a raso), con alimen-tazione del sale a coclea o nastro in

gomma vulcanizzata. La peculiaritàprincipale è la realizzazione dell'in-tera struttura autoportante, tramitestampaggio rotazionale 3D, in robu -sto polietilene antiurto ed insensibilealle variazioni di temperatura. I van-taggi derivanti da questa tecnologiasono molteplici: abbattimento delleoperazioni stagionali di manuten-zione, la completa insensibilità all'os-sidazione, peso di molto inferiore allemigliori realizzazioni in acciaio inox.La vasca in polietilene ha un indice diattrito molto minore rispetto ad ognialtro materiale: il risultato è che lamassa del sale non tende mai adaderire alle pareti della tramoggia,garantendo uno svuotamento dellastessa uniforme e costante, anchecon sale di scarsa qualità o umido.Inoltre i tecnici Schmidt hanno inte-grato (di serie) un serbatoio per lasoluzione salina nella struttura in poli -e tilene di ogni Syntos. Al momentodell'ordine il cliente può comunquedecidere se completare la configu-razione con le pompe e gli ugelli ne -cessari per l'umidificazione del sale,oppure no.La costruzione, come in tutti gli spar-gisale Schmidt, è modulare: l'insiemeautoportante tramoggia - serbatoisoluzione salina in polietilene è fis-sato tramite bulloni ad un telaio dibase in acciaio al quale vengonoapplicati tutti gli altri sottosistemi: ilgruppo di spargimento posteriore, ilmotore ausiliario (se richiesto), il con-tenitore stagno che ospita gli apparatielettronici ed idraulici, il tettuccio dicopertura superiore... Tale sistema dicostruzione è molto vantaggioso inquanto consente di sostituire un solomodulo in tempi rapidi e costiragionevoli. Si pensi ad esempio adun danno al gruppo di spargimentoposteriore (dovuto ad una retromarciao tamponamento): è sufficiente sbul-lonare il gruppo danneggiato perripararlo o sostituirlo. Sono disponibili tre diversi sistemi di

Nuova gamma spargisaleleggeri Schmidt Syntos:evoluzione inossidabile in 3D

VIABILITA' INVERNALE

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azionamento: - idraulico, tramite l'impianto idraulicodel veicolo portante; - motore ausil iario, mediante unmotore Honda a benzina; - rotopower, sfruttando una pompacalettata con attacco a baionetta sul-l'asse posteriore del veicolo. Il disco spargitore di serie garantisceuna larghezza di spargimento regola-bile fino a 6 m, in grado quindi di sod-disfare pienamente le esigenze diogni strada comunale.Quattro piedi telescopici a manovellaconsentono un rapido e sicuro mon-taggio dello spargisale sul mezzoportante, diventando solidi supportiper lo stoccaggio durante il periodoestivo.Naturalmente la nuova gammaSyntos è equipaggiata con la compo-nentistica di elevata qualità che dasempre contraddistingue le realiz-zazioni Schmidt: si tratta di unagamma leggera, non certo "povera".Il quadro comandi di serie è il super-collaudato Schmidt CX, lo stesso uti-lizzato negli Stratos II, tecnologica-mente avanzato, ma con un'interfac-cia utente estremamente semplice edergonomica: tre potenziometri a click,

disposti a freccia, per governare tutti iparametri di spargimento. Un menù apiù livelli consente invece di regolarefinemente numerose funzioni: dall'in-serimento del peso specifico delmateriale da spargere alla taraturadella funzione tachimetrica, dalla per-centuale di umidificazione del sale(se presente) alla diagnostica perindividuare l'origine di eventuali mal-funzionamenti. E' possibile e previstal'integrazione con un sistema di ge -stione flotta e scarico dei dati dispargimento, anche di terze parti,dato che viene adottato un protocollodi trasmissione aperto e conformealle normative europee.La gamma Syntos è disponibileanche nella versione Trailer, montata

cioè su un carrello applicabile tramitegancio traino a qualsiasi mezzo leg-gero (fuoristrada, furgone, pick-up,trattore agricolo). L'azionamento èintegrato mediante una pompa cheprende il moto dall'asse del carrello eviene montato adottato un sistemaspecifico per lo svuotamento dellatramoggia da fermo. La versatilità e lapraticità della versione Trailer sonoevidenti: il fatto di poter essere traina-to da qualsiasi mezzo è molto utileper un pronto intervento in ambitocomunale e di Protezione Civile.Aebi Schmidt, ancora una volta, pro-pone soluzioni innovative e profes-sionali per una manutenzione stra -dale invernale sempre più efficace,sicura ed economica.

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Potente ed ecologico allo stessotempoTempi ristretti, risorse sempre piùscarse e prezzi del carburante in con-tinuo aumento rendono necessariinterventi più efficienti. Nel frattempole rigide direttive sull'ambiente non

riguardano solo il settore automobili -stico; infatti anche i produttori di mac-chine agricole devono confrontarsicon la riduzione di sostanze nociveche, in futuro, rappresenterà unatappa obbligata nella gestione e nellosviluppo delle loro macchine.

Nuova serie di motori: più potenzaa basse emissioniCon Metrac H8 X, Reform si è prefis-sata di soddisfare non solo gli stan-dard ambientali, ma anche le aspet-tative dei clienti su una maggiorepotenza. Metrac H8 X è quindi ilmodello di punta delle falciatrici adoppio assale Reform. Con unmotore turbo dalla ripresa potente e81,5 CV questo modello completa laserie X Metrac nella gamma alta. Ilmotore è dotato dell'ultima tecnicaCommon Rail, di intercooler, filtroantiparticolato diesel e un ricircolo deigas di scarico raffreddato: tuttoquesto per rientrare nella classeemissioni 3B. La coppia elevata da340 Nm offre le migliori riserve dipotenza già a un basso numero di girie su un'ampia fascia di regimi. Il cambio del motore ha richiesto degliadattamenti per diversi componenti.Ciononostante si è riusciti a man-tenere dimensioni compatte cheinfluiscono in modo determinante epositivo sull'adattabilità ai pendii.Anche la vantaggiosa e consolidataposizione di montaggio di motore eradiatore è rimasta invariata. Ciò si -gnifica che l'azionamento in avantifavorisce un maggior rendimentodella presa di forza anteriore. I lposizionamento del radiatore dietro almotore consente al calore del motoredi dissiparsi impedendone l'accumulo. Attrezzato per giornate di lavoromolto caldeAnche ripensando a un anno moltopiovoso, dopo la pioggia torna sem-pre il sereno. Su Metrac H8 X il nuovo impianto diaria condizionata crea un clima dilavoro piacevole anche durantelunghe giornate di lavoro molto calde.Con un aumento del 25% circa dellapotenza refrigerante rispetto alla ver-sione attuale, i l conducente nondovrà più sudare. Inoltre ora vieneaspirata solo più aria, ossia nonviene aspirata la sporcizia e quindi

Il nuovo Reform Metrac H8 X

PORTATTREZZI

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viene eliminata la pulizia del filtro. L'utente in primo pianoOltre a un piacevole clima di lavoro grazie al nuovoimpianto dell'aria condizionata, nel nuovo Metrac H8 Xsono state introdotte altre caratteri stiche che facilitano illavoro di chi lo utilizza.Una nuova unità di visualizzazione con un display piùgrande e nuovo layout di colori per garantire una leggibil-ità migliorare, soprattutto quando la luce scarseggia. Sipossono leggere anche parametri supplementari comel'indicazione della superficie, gli ettari giornalieri e/o gliettari totali.Per un uso più facile le quattro ruote motrici vengonoinserite o disinserite elettroidraulicamente.Il passacavo è stato realizzato nell'area posteriore dellacabina. In questo modo si possono posare facilmenteall'interno della cabina i cavi per elementi di comandosupplementari per l'attrezzatura portata. In particolaredurante l'uso notturno la nuova luce di cortesia sarà unaiuto fondamentale per l'utente. La griglia del cambiodestra viene illuminata in modo ottimale.I giri alla presa di forza giusti per ogni attrezzo portatoOra in Metrac H8 X le velocità della presa di forza pos-sono essere commutate da 540 a 1.000 giri/min, sia ante-riormente che posteriormente. Con direzioni della presadi forza verso destra in direzione di marcia, si può conti -nuare ad utilizzare l'attrezzatura portata esistente dei trat-tori standard senza le necessarie modifiche.Cespugli e boscaglia preannunciano la battagliaRami e cespugli sollecitano molto il faro di lavoro. Perquesto sono state realizzate delle lamiere di protezioneche impediscono ai rami di rimanere impigliati nei fari dilavoro con conseguenti minori rotture.Una nuova dimensione nella coltivazione in pendenzaCon il potente e confortevole H8 X, Reform definiscenuovi standard in fatto di produttività ed efficienza.L'enorme adattabilità ai pendii e la protezione del terreno,la comprovata sterzatura integrale, l'elevato comfort diguida come pure la potenza convincente dei nuovi motori,sono tutti vantaggi che non si possono descrivere in dueparole, ma che bisogna "provare" nel vero senso dellaparola.Talvolta condizioni di lavoro difficili, come roccia eboscaglia sollecitano fortemente la sottoscocca dellamacchina. In fase di sviluppo del prodotto è stata costrui-ta anche una protezione sottoscocca speciale disponibilecome optional. Questa protezione è realizzata in unalamiera di acciaio di 3 mm e si compone di 2 parti chevengono avvitate alle parti fisse del telaio. Il peso ridottoconsente un unico montaggio. 3 coperchi di manuten-zione garantiscono l'accessibilità alla coppa dell'oliomotore, filtro dell'olio motore e serbatoio per l'idraulica dilavoro senza dovere smontare l'intera protezione. Per l'impiego con la tosaerba rotativa o il braccio nell'at-tacco frontale e il Power Pack nell'attacco posteriore, èstata presa in considerazione una vasca per tutti i tubiidraulici necessari da montare nella protezione sottoscoc-ca. In questo modo viene garantita la posa sicura di tutti icavi che non devono essere fatti passare attraverso ilcofano motore. Le operazioni di manutenzione nel vanomotore possono essere eseguite facilmente senza doversmontare ogni volta i cavi.H7X – Classe emissioni 3 BAnche H7 X in futuro sarà disponibile nella classe emis-sioni 3B.

Sotto al cofano si nasconde un motore turbo a 4 cilindrida 74,8 CV e 310 Nm di coppia. Entrambi i modelli sono disponibili nella stessa versione.La produzione di serie è iniziata a gennaio 2015.

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Per i tecnici che gestiscono l'area dicantiere del Comune di Burbach, unaregione del Nord Reno - Westfalia, inGermania, il processo decisionaleche ha portato alla scelta del nuovoUnimog è stata semplice, risultandoquesto il veicolo perfetto per lavorarein strade strette e pendenti.Inoltre questo mezzo, grazie allamotorizzazione Euro VI, contribuiscea conseguire gli obiettivi del piano"100 per cento protezione del clima"entro il 2050 del comune tedesco.L'Unimog è risultato molto positivosia in termini di gestione dei costi siain termini di compatibilità ambientale,ed estremamente versatile nei lavoriimpegnativi.Le dimensioni compatte di Unimogsono state uno dei fattori più rilevantiper la sua scelta, viste le strade stret-te della zona di Burbach. Una lar-ghezza del veicolo di 2.150 millimetrie un passo di 2.800 millimetri, soli

12,6 m di diametro di curvatura per-mettono ad U 218 un'agilità simile adun'autovettura. Hans-Walter Kray,che conduce Unimog, li rende efficacisenza nessun problema anche nellestrade più strette. Per i lavori di gestione del territorio ènecessario operare, per esempio,sugli argini pendenti di strade imper-vie collinari. Alcune curve sono tal-mente strette che consentono amalapena il passaggio di un mezzoallestito per la rimozione della neve.Anche qui, U 218 risulta di facilemanovrabilità e permette di svolgereil lavoro in piena sicurezza.Due dei principali optional di Unimogche si rendono particolarmente utili inquesti lavori sono: VarioPilot eEasyDrive. Il primo consente di tra-sferire in pochi secondi tutta la posta-zione di guida da destra a sinistra epermettere al conducente di tenered'occhio sia l'attrezzatura sia il ciglio

della strada in ogni lavoro su entram-bi i lati. Il nuovo sistema Easy Driverende possibile passare dalla tra-smissione meccanica ad una trasmis-sione idrostatica a variazione conti-nua, con un solo bottone, e quindioperare con le attrezzature cherichiedono un avanzamento lentissi-mo e poi tornare alla trasmissionemeccanica per i trasferimenti o i lavo-ri in velocità.Unimog è risultato, per i tecnici chegestiscono l 'area di cantiere delComune di Burbach, la scelta con unbuon rapporto qualità - prezzo. Inuovi ed efficienti motori Euro VIhanno avuto un fattore importante nelprocesso decisionale. Oltre ad esse-re più economici rispetto ai motoriconformi alla norma Euro V, emetto-no fino al 90% in meno di particolato.I tecnici di cantiere del Comune diBurbach vengono giudicati sistemati-camente sui costi e i consumi per iservizi municipali e degli appalti versoclienti esterni. Jürgen Lüling, il capocantiere, è orgoglioso di mostrareregolarmente un surplus sostanzialenel bilancio. Il suo team di 22 (com-presi i due apprendisti) gestisce nonmeno di 260 ettari di spazio verde,responsabile per i servizi di manuten-zione invernale e di tutti i lavori alcimitero. La zona di Burbach siestende su un dislivello di circa 400m, che presenta una sfida particolar-mente impegnativa quando nevica: ilnuovo Unimog U 218 risulta estrema-mente adatto in tutte le situazioni chesi presentano.

Burbach sceglie Unimog U 218

PORTATTREZZI

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