Soluzione e Trasformazione del Conflitto · Dalla gestione del con itto alla sua trasformazione...

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Soluzione e Trasformazione del Conflitto Giorgio Gallo

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Soluzione e Trasformazione del Conflitto

Giorgio Gallo

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Il conflitto

La soluzione di un conflitto e un particolare processo decisionalecon lo scopo di

affrontare il conflitto, gestendolo e/o risolvendolo, in modo chesiano salvaguardati valori fondamentali quali il rispetto per ladignita umana e per la legittimita di ogni persona coinvolta, lapartecipazione ed il coinvolgimento di tutti, l’accettazione dell’altroe la realizzazione di relazioni noviolente

Il conflitto non e necessariamente negativo, ne e antitetico allapace: puo ad esempio aiutarci ad identificare casi in cui i bisognifondamentali di qualcuno sono non soddisfatti, oppure casi dicarenze di giustizia e di forti disuguaglianze nella societa in cuiviviamo.

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Diversi tipi di conflitto

Diversi tipi di conflitto

I Competizione per l’uso di una risorsa scarsa

I Percezione dell’altro come un ostacolo ai propri obiettivi

I Volonta di fare prevalere la propria visione su un datoargomento

I Desiderio di eliminare l’altro visto come “male”

I Contraddizione tra due obiettivi contrastanti all’interno dellostesso soggetto

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Complessita dei conflitti

I Numero degli attori

I Numero degli obiettivi/oggetti

I Presenza di elementi soggettivi/simbolici accanto a quellioggettivi

I Evoluzione nel tempo: un conflitto non e una realta statica, epiuttosto un processo

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Il conflitto ed il suo contesto

I conflitti non avvengono nel vuoto, ma si trovano all’interno di uncontesto. Il contesto, anche se apparentemente puo apparire avereuna limitata relazione con il conflitto, spesso lo influenzagrandemente.

I Contesto localeI Cultura/ReligioneI Societa e Strutture politicheI AmbienteI Economia

I Contesto regionale/internazionaleI Altri conflitti nella regioneI Sistemi di alleanzeI Relazioni economiche

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Soggettivismo vs Oggettivismo

Soggettivismo: nell’analisi del conflitto si focalizza l’attenzionesoprattutto sulle percezioni che le parti hanno dei loroobiettivi e delle loro compatibilita/incompatibilita

Oggettivismo: l’origine del conflitto viene individua nella strutturasociale e politica e nelle relazioni che essa induce frale parti

In realta e difficile scindere completamente all’interno di unconflitto i due aspetti, quello soggettivo e quello oggettivo

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Gli attori nel conflitto

I Le parti del conflitto, che agiscono direttamente sia nelleattivita violente che caratterizzano il conflitto, cheeventualmente nei negoziati per la sua composizione. Le partihanno la capacita di proseguire il conflitto, farne crescere illivello di violenza, ed anche di interromperlo. Molto spesso leparti non sono solamente due; possono essere tante, e conmolteplici obiettivi

I Le parti esterne o interne che agiscono spesso in modonascosto e che hanno interessi nell’esito del conflitto

I La popolazione che subisce le conseguenze del conflitto

I Tutti coloro che in qualche modo sono interessati al conflittoo che ne subiscono le conseguenze

I . . .

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Competizione vs Cooperazione

Nella dinamica di un conflitto si possono sviluppare due tipiprincipali di comportamento conflittuale

I Comportamento competitivo - tende a stimolare una rispostacompetitiva; rischia di trasformare il conflitto in qualcosa didistruttivo

I Comportamento cooperativo - tende a stimolare una rispostacooperativa; mette le premesse per lasoluzione/trasformazione del conflitto, per un suo esitocostruttivo

In entrambi i casi si puo innescare un processo che si autoalimentain senso o negativo o positivo

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Modello basato sugli interessi

Interessi

Attori

Oggetto

Gestione/composizione delconflitto

I Restaurazione dellostatus-quo

I Compromesso che soddisfial meglio gli interessi dientrambe le parti

I Ricerca di soluzioniWin-Win

I Soluzione di breve termine

I Track I Diplomacy

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Modello basato su interessi ed esigenze

InteressiAttori

OggettoEsigenze

Soluzione del conflitto

I Individuazione degliinteressi e delle esigenzefondamentali

I Soluzione che soddisfi leesigenze fondamentali dientrambe le parti

I Ricerca di soluzioniWin-Win

I Soluzione di mediotermine

I Track II Diplomacy

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Dalla gestione del conflitto alla sua trasformazione

Trasformazione del conflitto

I Fare crescere le parti in modo che siano in grado di decidereda se i termini dell’accordo, aiutandole ad una migliorecomprensione reciproca

I Trasformazione dei sentimenti e delle percezioni che ciascunoha dell’altro

I Sviluppo dell’empatia, cioe capacita di riconoscere isentimenti, le percezioni e le esigenze dell’altra parte, senzadare giudizi di valore

I Azioni di lotta nonviolenta per la realizzazione di assetti dimaggiore equita e giustizia

I Soluzione di lungo termine

I Track III Diplomacy

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Il Paradigma ABC di Galtung

Atteggiamenti Contraddizione

Comportamenti

Conflitto = Atteggiamenti + Comportamenti + Contraddizione

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Le fasi di un conflitto

Forma diconflitto

Opposizione Uso della Violenza Aspettative

Disputa Le divergenti richie-ste sono composteall’interno dei processiistituzionali esistenti

nessuno Possibili minac-ce di uso dellaviolenza

Crisi Le divergenti richie-ste sono composteall’interno dei processiistituzionali esistenti

casuale e sporadi-co

uso di violenza li-mitata o di massa

Violenza li-mitata

Le richieste divergentisi esprimono attraversol’uso della violenza

regolare, sistema-tico, ma controlla-to

possibile uso diviolenza di massa

Violenza dimassa

Le richieste divergentisi esprimono attraversol’uso della violenza

regolare, sistema-tico e non control-lato

distruzione, elimi-nazione, resa senzacondizioni

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La dinamica del conflitto

Passato

Presente

Passato

Futuro

Presente

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Conflitti asimmetriciLe parti sono caratterizzate da forti squilibri e differenze in terminidi forza e di status, e di conseguenza e molto diverso il lorocomportamento nel conflitto. La stessa struttura dei rapporti fra leparti che e un elemento importante del conflitto.

Sviluppo di un conflitto asimmetrico

1. Coscientizzazione: l’oppresso acquista coscienza dellosbilanciamento di potere e delle ingiustizie subite.

2. Confronto: l’oppresso rivendica i propri diritti. In questa faseil conflitto puo aumentare di intensita e violenza.

3. Negoziazione: le parti riconoscono che non possono imporre lapropria volonta o eliminare gli altri, e sviluppano unatteggiamento di ascolto e di riconoscimento degli interessialtrui.

4. Sviluppo pacifico: si innesca un processo di trasformazionenonviolenta e costruttiva che porti entrambe le parti ad unarelazione piu giusta ed equilibrata.

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Conflitti asimmetrici

PotereSbilanciato

PotereBilanciato

ConflittoLatente

ConflittoAperto

1. Coscientizzazione

2. Confronto

3. Negoziato

4. SviluppoPacifico

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Approcci procedurali: Fisher

E una guida di azione per il mediatore per arrivare a scelte cherisultino accettabili ad entrambe le parti.

1. il mediatore non e in condizioni ne di esercitare pressioniparticolari, ad esempio attraverso credibili minacce di sanzioni,ne di fare delle offerte che possano incentivare le parti (o unadi esse) ad accettare una particolare soluzione

2. il mediatore puo modificare la disponibilita delle parti adaccettare una particolare soluzione attraverso minacce oofferte

3. non ce un mediatore, ma e una delle parti a svolgere un ruolopropositivo o di leader nello svolgimento delle trattative

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Approcci procedurali: Fisher

Obiettivo del mediatore e studiare una proposta di azione che siaaccettabile per tutte le parti. Una proposta e accettabile se portaad una nuova situazione che venga percepita come piu desiderabiledell’attuale da entrambe le parti.

Va osservato che perche una soluzione sia considerata accettabilenon basta che lo sia per le parti: lo deve anche essere per ilmediatore. Anche il mediatore ha una sua funzione di utilita cheviene influenzata dagli esiti della trattativa.

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Approcci procedurali: Fisher

Si assume che il mediatore abbia gia effettuato una approfonditaanalisi del conflitto, cosı da avere una idea precisa degli attori,delle loro percezioni e comportamenti, delle loro esigenzefondamentali e degli interessi in gioco. Il primo passo che dovraaffrontare consiste nel valutare, sulla base delle sue percezioni deicomportamenti e delle valutazioni delle parti, il tipo di azione cheesse seguiranno sulla base della corrente situazione. Questa e unafase importante perche e questo il punto di partenza o diriferimento per l’elaborazione delle sue proposte: la soluzione chelui proporra sara piu desiderabile, indifferente o meno desiderabileproprio in riferimento alla situazione corrente ed alle scelte che leparti farebbero in assenza dell’elemento di novita rappresentatodalle proposte del mediatore.

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Approcci procedurali: Burton

il processo di soluzione del conflitto proposto da Burton puo esserevisto come un workshop che veda la partecipazione dei contendenticon la presenza di uno o piu mediatori o facilitatori. Scopo delworkshop e l’allargamento del discorso dallo spazio degli interessi aquello delle esigenze basilari ed ha come obiettivo un cambiamentodelle percezioni e delle relazioni reciproche delle parti in conflitto.Questo approccio si sviluppa attraverso le seguenti fasi

1. Ampliamento dello spazio degli interessi a beni non economici.

2. Ampliamento della funzione di utilita

3. Riconoscimento che le utilita delle parti sono interdipendenti

4. Analisi costi-benefici delle alternative possibili

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Approcci procedurali: Burton

1. Ampliamento dello spazio degli interessi a beni non economici

Alla base del conflitto non ci sono unicamente beni e risorsemateriali, ma anche beni e risorse non materiali.Questi beni non materiali sono collegati con alcune esigenzefondamentali, che devono essere soddisfatte se si vuole che unindividuo possa assumere un atteggiamento cooperativo.

Alcuni esempi di questi beni e delle relative esigenze sono:

I rispetto, ed il bisogno di essere rispettati (o riconosciuti);

I sicurezza, ed il bisogno di sentirsi sicuri;

I partecipazione, e l’esigenza di identita;

I potere, ed la necessita di esercitare del potere;

I socialita, e l’esigenza del senso di appartenenza;

I capacita, ed il bisogno di occasioni per esprimere la propriacreativita.

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Approcci procedurali: Burton

2. Ampliamento della funzione di utilita

La conseguenza immediata del punto precedente e l’ampliamentodella funzione di utilita delle parti in causa in modo che includaanche beni non materiali.

Questo passo e cruciale; infatti, rimanendo nell’ambito dei benimateriali, il conflitto tende ad essere visto come un gioco a sommazero. I beni materiali sono soggetti a scarsita: cio che vieneassegnato ad una delle parti viene tolto all’altra.

I beni non materiali hanno invece in genere la caratteristica di nonessere soggetti a scarsita: la quantita di tali beni disponibile non efissa o comunque non e limitata superiormente in un modo chevenga percepito come limitativo (almeno questa e la situazione piufrequente).

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Approcci procedurali: Burton

3. Riconoscimento che le utilita delle parti sono interdipendenti

Si tratta di comprendere che non solo non c’e uno stretto limitenella fruizione dei beni non materiali, ma anzi che in molti casi checondizione necessaria perche una delle parti abbia una maggiorequantita di un certo bene e che anche l’altra ne abbia unamaggiore quantita.

Un caso tipico di questa situazione e la sicurezza: o entrambe leparti riusciranno a godere di soddisfacenti livelli di sicurezza,oppure accadra che l’insicurezza di una delle parti indurracomportamenti aggressivi che mineranno l’insicurezza dell’altra.

In questa fase e importante che ciascuna parte sviluppi unasensibilita ed attenzione rispetto alla percezione che ha l’altra partedel conflitto.

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Approcci procedurali: Burton

4. Analisi costi-benefici delle alternative possibili

Si effettua una analisi costi-benefici delle possibili alternative diazioni che le parti posso intraprendere. Da un lato vanno valutati icosti relativi a compromessi per quel che riguarda i beni materiali;dall’altro lato vanno valutati i benefici che ne derivano in termini dibeni non materiali.

Chiaramente qui l’analisi costi-benefici va intesa in senso ampio enon puo ridursi ad una ‘monetizzazione’ dei costi e dei benefici, iquali in generale non possono essere ricondotti ad una unica unitadi misura.

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La trasformazione del conflittoPassi per l’attivita del mediatore/operatore di pace nell’approcciodella trasformazione del conflitto di Galtung:

1. Costruire una mappa del conflitto, individuando parti, obiettivie contraddizione.

2. Capire se ci sono delle ‘parti dimenticate’.

3. Avere incontri con le parti singolarmente (dialogo empatico).

4. Identificare gli obiettivi accettabili che ciascuna della parti ha.

5. Identificare gli eventuali ‘obiettivi dimenticati’.

6. Definire obiettivi di piu ampio respiro accettabili da tutte leparti.

7. Aiutare le parti ad identificare le azioni da realizzare perarrivare alla realizzazione degli obiettivi definiti.

8. Verificare insieme come la realizzazione di questi obiettivipossa portare alla realizzazione degli obiettivi iniziali dellesingole parti.

9. Aiutare le parti ad incontrarsi per iniziare un processo di pacesostenibile.