Solidificazione e Diffusione Atomica

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Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Solidificazione

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Solidificazione e Diffusione Atomica

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  • Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano

    Solidificazione

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    Nella tecnica di fonderia il metallo, fuso nei forni, viene

    colato in una forma cava della quale, solidificando, assume la

    configurazione e le dimensioni

    FONDERIA

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    Processo di fonderia

    Componenti colati

    FONDERIA

    Stampo per fonderia

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    La fabbricazione per fusione rappresenta una delle tecniche

    pi antiche e versatili per la realizzazione di greggi destinati

    alle lavorazioni per asportazione di truciolo

    FONDERIA

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    Curva di raffreddamento di un metallo

    puro con il fenomeno del

    sottoraffreddamento

    Struttura tipica di

    solidificazione in

    lingottiera

    CURVA DI RAFFREDDAMENTO

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    Metalli puri

    Utilizzate per determinare la temperatura di transizione di fase

    Raffreddamento in condizione di equilibrio

    Metalli puri (Polimorfismo)

    CURVE DI RAFFREDDAMENTO

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    T

    time

    Tis

    Tfs

    Leghe

    L L+S S

    CURVE DI RAFFREDDAMENTO

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    Due stadi di solidificazione

    Nucleazione : formazione di nuclei stabili

    Crescita dei grani : formazione della struttura a grani

    Gradienti termici definiscono la forma dei grani

    Liquido

    Nucleo

    Cristalli che

    formeranno i grani

    Bordi di grano

    Grani

    SOLIDIFICAZIONE DEI METALLI

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    Il fenomeno della nucleazione, assieme all'accrescimento, uno dei meccanismi

    attraverso cui avviene la cristallizzazione, ovvero il passaggio dallo stato liquido a

    quello solido.

    I solidi cristallini sono in genere costituiti da pi cristalli, che si formano durante il

    processo di cristallizzazione. Il fenomeno della nucleazione aumenta il numero dei

    cristalli presenti in un solido, mentre il fenomeno dell'accrescimento aumenta le

    dimensioni di questi cristalli. Se la velocit di nucleazione molto elevata rispetto

    alla velocit di accrescimento, allora il solido presenter una struttura pi vicina

    allo stato amorfo, mentre se la velocit di accrescimento molto elevata rispetto

    alla velocit di nucleazione, il solido presenter una struttura pi vicina a quella di

    solido monocristallino.

    SOLIDIFICAZIONE DEI METALLI

    Liquido

    Nucleo

    Cristalli che

    formeranno i grani

    Bordi di grano

    Grani

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    Due principali meccanismi : omogeneo e eterogeneo

    Nucleazione omogenea

    o Il metallo stesso fornir atomi per formare nuclei

    o Il metallo, quando sottoraffreddato in modo significativo, ha molti atomi

    che si muovono lentamente che si legano tra loro per formare i nuclei

    o Un gruppo di atomi al di sotto della dimensione critica detto embrione

    o Se i gruppi di atomi raggiungono la dimensione critica, crescono nei

    cristalli. Gli altri si dissolvono

    o I gruppi di atomi di dimensione maggiore della dimensione critica sono

    chiamati nuclei

    FORMAZIONE DI NUCLEI STABILI

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    Formazione e rottura dei

    germi di solidificazione

    Formazione di nuclei

    di solidificazione

    Distribuzione delle

    energie degli atomi o

    molecole a varie

    temperature

    NUCLEI (GERMI EMBRIONI) DI SOLIDIFICAZIONE

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    Variazione di energia libera

    di volume DGV unaliquota negativa in quanto

    emessa dal sistema nella

    trasformazione da liquido a solido

    Gv : variazione di energia libera per

    unit di volume tra liquido e solido

    La variazione di energia libera di

    volume per un nucleo sferico di raggio

    r dato da:

    DGV=-(4/3)r3DGv

    Variazione di energia libera

    di superficie DGS unaliquota positiva in quanto

    richiesta dal sistema per formare una

    nuova superficie solida

    : energia libera specifica di

    superficie

    La variazione di energia libera di

    superficie per un nucleo sferico di

    raggio r dato da:

    DGS=4r2

    ENERGIE COINVOLTE NELLA

    NUCLEAZIONE OMOGENEA

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    La variazione di energia

    libera totale data da:

    Nucleo

    Sopra il raggio

    critico r*

    Sotto il raggio

    critico r*

    Energia

    diminuita dalla

    crescita nei

    cristalli

    Energia

    diminuita

    dal ri-

    discioglimento

    vG

    2r* Poich quando r=r*, d(GT)/dr = 0

    r*

    r G

    +

    - GV

    GS

    GT

    r* r

    ENERGIE COINVOLTE NELLA

    NUCLEAZIONE OMOGENEA

    DGT=-(4/3)r3DGv+4r

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    non varia significativamente col sottoraffreddamento

    Quando la quantit di

    sottoraffreddamento T aumenta, la

    dimensione critica del nucleo

    diminuisce

    Il raggio critico correlato al

    sottoraffreddamento secondo la

    relazione :

    TH

    Tr

    f

    m

    DD

    2*

    r* = raggio critico del nucleo

    = energia libera specifica di superficie

    Hf = calore latente di fusione

    T = quantit di sottoraffreddamento

    Tm = temperatura media di equilibrio

    Maggiore il grado di sottoraffreddamento, maggiore la variazione

    nellenergia libera di volume Gv

    RAGGIO CRITICO VS SOTTORAFFREDDAMENTO

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    Un nucleo in grado di

    continuare la crescita se

    raggiunge la dimensione

    rcr; da quel punto la sua

    crescita avviene ad

    energia libera decrescente

    Noto rcr, possibile

    risalire al numero minimo

    di atomi necessari per la

    formazione di un nucleo

    critico

    NUCLEAZIONE OMOGENEA

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    NUCLEAZIONE OMOGENEA

    A valori crescenti del

    sottoraffreddamento, rcr si

    riduce (rcr DT-1), cos

    come DGcr anche se pi rapidamente (DGcr DT

    -2))

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    Tale nucleazione avviene in un liquido mediante agenti quali pareti del contenitore, impurezze insolubili o altri materiali strutturali

    Questi agenti, detti agenti nucleanti, abbassano lenergia libera richiesta per formare nuclei stabili

    Gli agenti nucleanti abbassano anche la dimensione critica

    Per la solidificazione richiesta una minore quantit di sottoraffreddamento (0.1-10C)

    Usata ampiamente nelle industrie

    Liquido

    Solido

    Agente

    nucleante

    NUCLEAZIONE ETEROGENEA

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    solido liquido

    METALLO PURO: FORMAZIONE DI GRANI

    grosso sottoraffreddamento

    molti grani piccoli equiassici

    buone caratteristiche meccaniche

    crosta dura che pu dare problemi nelle

    lavorazioni meccaniche successive

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    METALLO PURO: FORMAZIONE DI GRANI

    contrazione di volume

    distacco del getto dalla forma

    strato di aria interposto (bassa

    conducibilit)

    velocit di raffreddamento pi

    bassa

    flusso direzionale

    grani allungati, anisotropia

    solido liquido

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    METALLO PURO: FORMAZIONE DI GRANI

    bassi gradienti termici

    bassa conducibilit

    flusso termico non direzionale

    grani grossi, equiorientati

    solido

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    auspicabile avere:

    elevata velocit di raffreddamento

    rugosit della forma

    affinatori di grano (per grana fine,

    che garantisce migliori propriet

    di resistenza meccanica ed

    uniformit) fungono da elementi

    nucleanti distribuiti in maniera

    omogenea per nucleazione

    eterogenea

    STRUTTURA FINALE DI UN GETTO

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    SOLIDIFICAZIONE DI UNA LEGA

    STRUTTURA DENDRITICA

    Quando una lega solidifica, ciascun grano inizia la fase di

    accrescimento indipendentemente dagli altri, seguendo una

    crescita dettata dalla struttura cristallina specifica

    dellelemento. Il cristallo cresce con una struttura disordinata

    ma tale per cui massima la dissipazione del calore; durante

    questa fase le strutture che si formano posseggono un rapporto

    superficie/volume molto alto e si formano geometrie

    prevalentemente di tipo allungato: le dendriti.

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    SOLIDIFICAZIONE DI UNA LEGA

    STRUTTURA DENDRITICA

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    Microsegregazione (negli spazi interdendritici si ha

    concentrazione differente)

    anisotropia

    porosit interdendritica

    SOLIDIFICAZIONE DI UNA LEGA

    STRUTTURA DENDRITICA

    PROBLEMI

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    MICROSEGREGAZIONE E MACROSEGREGAZIONE

    Microsegregazione : se il raffreddamento delle leghe avviene in condizioni drastiche, le dendriti tendono a presentare una

    variazione di concentrazione del soluto passando dal cuore

    verso i rami esterni. Allo stesso modo, il liquido che circonda

    le dendriti presenta una differente concentrazione del soluto e

    pertanto si dice che la crescita delle dendriti avviene con

    microsegregazione.

    Macrosegregazione : la mancanza di una completa diffusione porta alla formazione di grani a concentrazione disomogenea.

    Durante la solidificazione, si possono inoltre verificare

    differenze di composizione anche su lunghe distanze

    allinterno del getto

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    Meccanismo con cui la materia trasportata attraverso la materia

    La maggior parte delle reazioni allo stato solido coinvolgono

    movimenti atomici

    Esempi di reazioni allo stato solido: precipitazione di una seconda

    fase dalla soluzione solida nucleazione e crescita di nuovi grani

    nella ricristallizzazione di un metallo deformato a freddo

    Meccanismi di diffusione:

    Per vacanza o sostituzionale

    Interstiziale

    DIFFUSIONE ATOMICA NEI SOLIDI

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    Nel sistema considerato, non ci sono variazioni nella concentrazione

    di atomi di soluto nel tempo

    Avviene, ad esempio, quando un gas non reagente diffonde

    attraverso un lamierino metallico (tipo quando idrogeno gassoso

    diffonde attraverso un lamierino di palladio, nel caso in cui

    lidrogeno sia ad alta pressione su un lato e a bassa pressione

    sullaltro)

    Prima legge di Fick :

    DIFFUSIONE IN CONDIZIONI STAZIONARIE

    dx

    dCDJ Flusso o corrente

    netta di atomi

    Gradiente di

    concentrazione

    Diffusivit o coefficiente di

    diffusione

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    Tipo di meccanismo di diffusione

    Temperatura a cui avviene la diffusione

    Tipo di struttura cristallina del reticolo del solvente

    Tipo di difetti cristallini presenti

    Concentrazione delle specie diffuse

    FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIFFUSIVIT

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    Nel sistema considerato, ci sono variazioni nella concentrazione di

    atomi di soluto nel tempo

    Avviene, ad esempio, quando del carbonio viene fatto diffondere

    sulla superficie di un componente di acciaio per indurirne la

    superficie; la concentrazione di carbonio sotto la superficie varier

    con il tempo

    Seconda legge di Fick : la velocit di variazione della

    concentrazione rispetto al tempo uguale alla diffusivit per la

    velocit di variazione del gradiente di concentrazione rispetto allo

    spazio

    DIFFUSIONE IN CONDIZIONI NON STAZIONARIE

    dx

    dCxD

    dx

    d

    dt

    dCx

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    Indurimento superficiale dellacciaio attraverso cementazione

    gassosa

    Al fine di ottenere buona resistenza allusura delle superfici e

    conservare la tenacit del cuore, lo strato esterno di componenti in

    acciaio dolce (0.1-0.25% C) viene trattato per cementazione (o

    carburazione) [le parti vengono poste in un forno a circa 900C in un

    atmosfera contenente metano o altri idrocarburi gassosi]

    Drogaggio con impurezze di wafer di silicio per circuiti

    elettronici integrati

    La superficie del silicio viene esposta al vapore di una opportuna

    impurezza a temperatura superiore a 1100C, al fine di cambiarne la

    conducibilit

    APPLICAZIONI INDUSTRIALI DEI PROCESSI DI

    DIFFUSIONE

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    EFFETTO DELLA TEMPERATURA SULLA DIFFUSIONE

    RTQeDD 0

    Diffusivit

    Costante di proporzionalit

    Temperatura, in Kelvin

    Energia di attivazione per

    le specie che diffondono

    Costante molare dei gas,

    8.314 J/moleK

    Equazione tipo

    Arrhenius

    Coefficienti di diffusione

    in funzione della

    temperatura per alcune

    impurezze nel silicio

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    Struttura discendente dallaccrescimento di un solo nucleo Lento e controllato raffreddamento; impiego di selettori di grano

    Miglioramento del comportamento alle alte temperature (lo

    scorrimento viscoso generalmente favorito dalla presenza dei

    grani) o di trasmissione del flusso di elettroni (ostacolato dai

    grani)

    Es: palette di turbina monocristalli di silicio

    SOLIDIFICAZIONE DI UNA STRUTTURA

    MONOCRISTALLINA