SOLEMI02: QUOTIDIANA-Z SOLE24ORE-08 23/04/11 · Ancora da definire lacessione della proprietàdai...

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Fonte: stime del Sole 24 Ore sulla base degli ultimi bilanci disponibili (*) Bilancio chiuso al 31 dicembre 2009 (**) Stagione disputata in serie B N.B. Dove indicato, sono state scomputate le quote di “diritti tv da squadre ospitanti” Juventus LA LEGGE MELANDRI In parti uguali Milan Inter Roma Fiorentina* Napoli Palermo Udinese Cagliari Catania Sampdoria Genoa* Parma Chievo Bologna Bari* Lecce** Cesena** Brescia** Proventi in milioni di euro I criteri di ripartizione dei proventi in base al Dlgs 9 del 2008 Lazio 105 65 48 37 35 33 40% 23 20 18 18 20 20 14 16 9 5 2,7 0,3 95 95 In base ai risultati sportivi 30% In base ai residenti della provincia 5% In base al bacino d’utenza e al numero dei “sostenitori” 25%

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8 Primo piano Il Sole 24 OreSabato 23 Aprile 2011 - N. 110

c LAPAROLACHIAVE

La mutualità. Juventus, Milan, Inter, Napolie Roma puntano a recuperare parte della dote

IN CERCA DI PARTNER

Ancora da definire la cessione della proprietà dai Matarrese

La difficile staffetta del Bari

Gianni DragoniSarà forse quell’iniziale con

laBchenonportabeneallesqua-dre di calcio di serie A. È un fat-tocheBari,BresciaeBolognaso-no tutte in difficoltà finanziarie.E, per le prime due, ultime inclassifica a cinque giornate dal-la fine, c’è anche il rischio di re-trocessione.

Adesso che l’As Roma ha tro-vato una nuova proprietà – an-che se non è ben chiaro chi sianoveramentequestiamericani gui-datidaThomasDiBenedetto–lo

sguardovaallealtrecenerentoledeibilanci.

Da zio Tom a Tim. L’As Bari,fanale di coda con nove punti didistacco dalla penultima, appar-tiene ai costruttori Matarrese, ilpresidenteèVincenzo,l’ammini-stratore delegato Salvatore. Daalcuni anni sono alla ricerca dicompratori.Ilbilanciochiudeco-mel’annosolare,al31dicembre, irisultati del 2010 non sono statipubblicati. Nel 2009 la societàavevadichiaratounaperditanet-ta di 19,3 milioni di euro. Due an-ni fa i biancorossi sono stati cor-

teggiatidaTimBarton,texanori-velatosi inaffidabile. Adesso icontattisonoconunacordatalo-cale(sivedal’altroarticolo).

IlBresciadiGinoCorionièpe-nultimo, quattro punti sotto laquotasalvezza.Corioni,checon-trolla il club con la Sportinvest,hadettochevuolepassarelama-no.Lasocietàhaperso10,7milio-ni netti nel bilancio al 30 giugno2010.Ilpatrimonionettoal30giu-gno si era ridotto a 10,2 milioni ec’erano 14,3 milioni di debiti conlebanche,su33,12milionididebi-ti complessivi (ma anche 28 mi-lionidicrediti).

Sul Brescia c’è l’attenzionedel banchiere Giovanni Bazoli,presidente del consiglio di sor-veglianza di Intesa Sanpaolo. Èla banca coinvolta in numeroseoperazioni«di sistema»,da Te-lecom all’Alitalia, nelle quali leragioni della politica o dellaconservazione di equilibri fi-nanziari contano più di quelledel portafoglio.

Tifoso delle Rondinelle, ami-codiCorioni, il bresciano Bazoliha detto in un’intervista a Bre-sciaoggi: «Quando si può agliamici si cerca di dare una mano.Nei limiti del possibile». QuestononsignificacheIntesasiadispo-staa impegnarsi nel capitale o inoperazioni di salvataggio dellasquadra di calcio, come fece laBancadiRomadiCesareGeron-ziconlaLazioe laRoma.Ecomeha fatto nuovamente Unicreditcon la nuova compagine della

Roma "americana", nella qualeavrà il40%delcapitale.

Bazoli è il mediatore tra Co-rioni ed eventuali acquirenti?«Perfareunamediazionecivor-rebbe un interlocutore. Io nonho alcun ruolo, però se ci fossequalcuno disposto a entrare nelBrescia, non potrei che incorag-giarlo.Mapiùdiquesto...»,hari-sposto il banchiere a Bresciaog-gi, lasciando aperto uno spira-glio. La sede del Brescia è in viaLuigiBazoli,cheera ilnonnodelbanchiere,traifondatoridelPar-

tito popolare nel 1919.ABolognanoncisonoproble-

mi di classifica, il club è salvocon 40 punti, 12mo. Il bilancio haperso 8,27 milioni a giugno 2010e 13 milioni a giugno 2009. Lasvoltasembravaarrivata il 20di-cembre, con la cordata organiz-zatadaGiovanniConsorteegui-data da Massimo Zanetti, l’im-prenditore del caffè Segafredo.Zanetti è quello che ha messopiù soldi. Ma a causa di tensioninella cordata il 21 gennaio ha la-sciato lapresidenza.

Adesso la compagine aziona-ria, riunita nella holding Bolo-gna 2010Spa, azionista unicodelclub,dopodueaumentidicapita-le, fino al nominale di 13 milioni,riunisce 25 soci. La quota di Za-nettiè fermaa 4milioni ed è sce-sadal40al 30,77per cento.

Traglialtrilequotepiùalteso-no il 6,15%, 800mila euro, di tresocitracuiAlbanoGuaraldi,pre-sidente del Bologna Fc. Hannoversatounpo’meno,700milaeu-ro, Gianni Morandi, presidenteonorario dei rossoblù e Consor-te, che presiede Bologna 2010. Ilclub ha bisogno di altri soldi. Mal’ex presidente di Unipol in que-ste ore è alle prese con problemipersonali più seri del pallone:duegiorni fa ilpubblicoministe-rodel processo per la scalataoc-culta alla Bnl nel 2005 ha chiestolacondannadi Consortea4 annie7mesidireclusione,con1,2mi-lionidi multa.

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Il nodo. Lega spaccata sul concettodi «sostenitore» varato dalla legge Melandri

I più esposti. Le squadre in cerca di finanziamenti

BresciaIlpresidenteCorioni

vuolelasciare.Cisarebbel’interessedelbanchiereBazolidiIntesaSanpaolo

BARI

La preoccupazione per lesorti del Bari Calcio non pote-va sfuggire ai tifosi della squa-drapugliese.Alpuntodaindur-li ad acquistare un annunciopubblicitario (sul Sole 24 Oredi giovedì) per lanciare un ap-pello a quegli imprenditori ita-liani e stranieri interessati allalorosquadradelcuore.

Un annuncio inusuale, cheperò svela anche i molti dubbicheserpeggianonegliambien-ti dei tifosi sulla possibilitàche la cordata messa in piedida Domenico De Bartolomeo,azionista con il 10% del Bari, edicuifannopartegli imprendi-tori Vito De Gennaro (Dec -edilizia), Vito Ladisa (ristora-zione e già presidente del Mo-

nopoli Calcio) e il gruppo edi-lizio Guastamacchia, possachiuderel’accordoconlafami-gliaMatarrese(90%dellequo-te),daoltre trent’annialla gui-da della società.

Ilprogettoèquellodidivide-re il 100% dell’As Bari calcio incinque quote del 20% ciascu-na, attraverso un aumento dicapitale che è presumibile sia

di 12-13 milioni di euro. Più omeno l’entità delle perdite cheverrannocontabilizzateachiu-sura del bilancio. Una volta az-zerata la situazione relativa al-le perdite, la squadra, virtual-mente inserieB, saràrifondatapartendo da alcunigiovani, macercando di vendere al meglio,anche per liberarsi di ingaggimolto pesanti, i pezzi pregiatidella squadra che solo un annofa era stata la rivelazione delcampionatodiSerieA.Lasvol-ta, se ci sarà, arriverà dalla riu-nionedi mercoledìprossimo.

V.D.G.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il campionato dei contributi

Marco BellinazzoMILANO

Giornate così convulse inLeganonsisonovissuteneppu-re ai tempi del divorzio dallaserie B. In ballo ci sono i 200milionidieuro –parial 25%deidiritti tv – che dovrebbero es-sere ripartiti in base al bacinodi utenza e sui quali, invece,sta andando in scena un murocontro muro di cui è difficileprevedere l’esito.

Da un lato ci sono Juventus,

Inter, Milan, Roma e Napoli, lesquadre che hanno tradizional-menteunmaggiorseguitoechegrazieaquestaquotadiproven-ti televisivi si auguranodi recu-perare i ricavi ai quali fin quihanno rinunciato a favore dellamutualità;dall’altro lato, lacoa-lizionedei 15club medio-picco-li che la scorsa settimana, conun blitz, hanno approvato unadelibera con la quale hanno da-to mandato a tre società demo-scopiche – Doxa, Full-Six eSport+Markt – di "verificare" lafede calcistica degli italiani se-condocriteripiùelasticidiquel-li indicatidallecinque big.

La legge Melandri (il decre-tolegislativon.9del2008),dal-

lascorsastagione,haripristina-tolavenditacollettivadeidirit-ti tv, suddividendoneiproven-ti – circa un miliardo all’anno,dedotta una cifra devoluta, tral’altro,acategorie minorieset-tori giovanili – tra i 20 club diA, alla luce di questi criteri: il40% in parti uguali; il 30% invirtù dei risultati sportivi; e unrestante 30%, in base ai bacinid’utenza, vale a dire al numerodei "sostenitori" da identifica-re appunto attraverso un son-daggio ad hoc.

Ora, per la coalizione delle 15societàilbacinodiutenzavase-lezionatoconsiderandotuttico-lorocheinqualchemodoseguo-no una certa squadra e ne sonoperciò "simpatizzanti", "appas-sionati" o "partecipanti". Si ri-tengono rilevanti i più diversiparametri, dal ticketing, al mer-chandising fino alla lettura deigiornali. Secondo i club di pri-ma fascia, invece, la legge Me-landri richiama esclusivamen-te l’ambito"televisivo" equindiunmodellounivocodi tifoso.

Per questo motivo, RinaldoGhelfi, vicepresidente dell’In-ter, Andrea Agnelli, presidentedella Juventus, Adriano Gallia-ni, vicepresidente del Milan,Aurelio De Laurentiis, presi-dentedelNapoli,eRossellaSen-si,presidentedellaRoma(inat-tesa che venga ufficializzata lacessioneallacordataUsa),han-no ieri sottoscritto un reclamoalla Corte di Giustizia della Fi-gc,perla«sospensionedell’ese-cuzione e l’annullamento delladelibera»del 15aprile.

Glistessiclubsonopoiriusci-ti a bloccarne l’esecuzione. «Cisono state delle mozioni di ine-seguibilità documentate e suquesto si è votato – ha spiegatol’ad dell’Inter, Ernesto Paolillo-.Lavotazioneèfinita5a5,quin-di la delibera non era eseguibi-le,sitornainassembleail3mag-gio». Dura la reazione degli al-tri team. «Non è cambiato nul-la, siamo venuti a perdere tem-pocometemevamo–hadetto ilpresidente del Parma Tomma-so Ghirardi, lasciando il Consi-glio della Lega –. Lo scenario ètriste.Forsequalcunononhabi-sogno di soldi, ma al Parma fa-rebberocomodo».

Una settimana di riflessionepotrebbeservireatutti.Ineffet-ti, il surplusdi ricavirispettoal-le trattative individuali ottenu-

toconlavenditacollettiva–cir-ca 200 milioni – doveva servireapremiareiclubdimaggiorran-go e con un pubblico più vasto,consentendogli di non perdereterrenonellacompetizioneconle più prestigiose realtà del cal-cio spagnolo, inglese e tedesco.Maconicriterifissatidalladeli-beradel 15aprilequestoobietti-vosarebbevanificato.

Questa almeno è la preoccu-pazioneespressadallemilanesiedalla Juventus.Ealcune simu-lazioni che circolano in Legasembrano attestare questo ti-more. I bianconeri, dal pre alpost Melandri, potrebbero pas-sare in quanto a ricavi da dirittidi trasmissione dei match, dapoco più di 100 milioni a pocomeno di 90. Milan e Inter, d’al-tro canto, potrebbero scendereda circa 90 a 80 milioni. E a unadecina di milioni potrebbe do-verdireaddio anche laRoma.

Il Napoli, grazie al meritosportivo, meno al bacinod’utenza, potrebbe guadagna-re quattro o cinque milioni. Maincasserebbe,di fatto,poco piùdel doppio di un club con unparco-supporter meno nutritoquale il Chievo. Squadre comeLazio,FiorentinaePalermopo-trebbero superare poi la sogliadei 40 milioni incrementandoquestavocedelfatturatodicin-que, sei milioni. E incrementipocopiùbassipotrebberoregi-strate anche Cagliari, Udinese,Brescia, Parma e Bologna. Lapartita, in ogni caso, è ancoratutta da giocare.

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BolognaIlclubhabisognodi

risorse,ilpresidenteZanetti(cordataConsorte)sièdimessoelasituazioneèfluida

La Serie A ai ferri cortisul tesoretto dei diritti tvClub divisi dai 200 milioni legati al bacino d’utenza

CalcioebusinessLA PARTITA DEI BILANCI

7 Per identificare il bacino d’utenzala legge Melandri fa riferimento ai«sostenitori». I 15 clubmedio-piccolivorrebbero che tra isostenitori fossero inclusi non soloi«tifosi» che hanno una solasquadra del cuore, ma anche i«simpatizzanti»,«partecipanti» e«appassionati»che seguono, invari modi, anche più di una squadra

BariNel2009perditadi

19,3milionidieuro.Lasocietàcercasocietrattaconunacordatalocale

CLASSIFICAE PROPRIETARIRondinelle indietronei punti,potrebbero trovareun mediatore in BazoliMeglioposizionati i rossoblumaconilrebusdeldopo-Zanetti

Fonte: stime del Sole 24 Ore sulla base degli ultimi bilanci disponibili (*) Bilancio chiuso al 31 dicembre 2009 (**) Stagione disputata in serie B

N.B. Dove indicato, sono state scomputate le quote di “diritti tv da squadre ospitanti”

Juventus

LA LEGGE MELANDRI

In parti uguali

Milan

Inter

Roma

Fiorentina*

Napoli

Palermo

Udinese

Cagliari

Catania

Sampdoria

Genoa*

Parma

Chievo

Bologna

Bari*

Lecce**

Cesena**

Brescia**

Proventi in milioni di euro

I criteri di ripartizione dei proventi in base al Dlgs 9 del 2008

Lazio

105

65

4837

35

33

40%

23

20

1818

20

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9

5

2,70,3

95

95

In base ai risultatisportivi

30%

In base ai residentidella provincia

5%

In base al bacino d’utenza e al numero dei “sostenitori”

25%

Conti fragili a Brescia e Bologna

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