Solai in calcestruzzo armato e in laterocemento o altri ...
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4 lezione solai c.a 2015-lezione 4-
Temec 2015-2016
Nodo trave pilastro
Collegamento fra la armatura del pilastro e l’armatura della trave
Realizzazione della trave
Mensole in c.a.
Esempio di mensola in c.a. appesa ad una trave di bordo
zona in trazione
Funzione del solaio Resistenza ai carichi, verticali e localizzati Rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioni orizzontali tra tutte le strutture verticali.
Pertanto: le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti, i rapporti dimensionali tra le varie parti devono assicurare che: - le deformazioni risultino compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati; - la “rigidezza nel piano” permetta la ripartizione della forza sismica tra gli elementi verticali
Tipologie di solaio in c.a.
in base alla direzione prevalente di inflessione e agli elementi di supporto:
a) Solai unidirezionali, una direzione prevalente di inflessione e supporto costituito da travi o pareti portanti contrapposte (maglia strutturale rapporto fra i lati < 2/3)
b) Solai bidirezionali, due direzioni prevalenti di inflessione e supporto costituito da travi o pareti portanti sul perimetro della maglia strutturale (maglia strutturale rapporto fra i lati 1-2/3)
c) Solai a piastra appoggiati per punti su pilastri
Solai in c.a soletta piena montaggio delle casseforme
Solai in c.a unidirezionali nervato
Solaio nervato con nervature in una direzione che realizzano una serie di travi a T eventuale nervatura centrale con funzione rompitratta
Solai in c.a. bidirezionali Principio di funzionamento di un solaio bidirezionale: mutuamente le nervature nelle direzioni opposte si sorreggono riducendo la deformabilità
P.L. Nervi Manifattura Tabacchi 1949-53 I solai, tutti uguali, sono stati eseguiti in cemento armato con casseforme in ferrocemento montate su ponteggi metallici.
Solaio a piastra su pilastri Il solaio si appoggia sui pilastri senza interposizione di travi, le armature seguono la distribuzione delle tensioni di trazione verso i supporti costituiti dai pilastri
Solaio a piastra su pilastri con capitello o “a fungo”
Schema di armatura di un solaio a piastra su pilastri a fungo
Solaio a piastra su pilastri
P.L.Nervi Palazzo del Lavoro Torino 1961 16 pilastri in c.a partono da una base cruciforme per raccordarsi alla piastra di copertura con un capitello circolare e un tamburo metallico
Stadio Berta (oggi A. Franchi) Firenze 1930-32
Pensilina ellittica sulla tribuna
Solaio in laterocemento
Appoggio (10 cm) dei travetti in c.a.p sulla trave portante ad altezza di solaio Trave in spessore
solaio a travetti in c.a.p.
Blocchi in laterizio per solai
I laterizi per solai sono elementi di forma pressoché parallelepipeda, posti in opera a fori orizzontali, con percentuale di foratura compresa tra il 50 e il 75%. A seconda del tipo di esecuzione prescelto, sono disponibiliper solai da gettare in opera, oppure i cosiddetti"interposti", che richiedono l'impiego di travetti prefabbricati - ad armatura lenta o precompressi - sui quali appoggiano con opportuni risalti (alette) sporgenti dai lati.
Blocchi in laterizio per solai
Fonte Costruire in laterizio n.135 pp. 54 e sg.
Blocchi in laterizio per solai (UNI EN 15037-3 )
tre tipologie in base alla funzione statica in opera: 1. blocchi con nessuna funzione meccanica nel sistema solaio finale (in esercizio). Essi sono denominati “blocchi totalmente non resistenti (LNR)” e“blocchi non resistenti (NR)”. La loro funzione principale è quella di assicurare una cassaforma per il getto del calcestruzzo durante la realizzazione del solaio. Con il loro impiego è sempre prevista una soletta strutturale, in calcestruzzo armato, gettata in opera; 2. blocchi che partecipano al trasferimento dei carichi ai travetti, denominati “blocchi semiresistenti (SR)”.In unione con il calcestruzzo gettato in opera, possono contribuire alle resistenze finali del solaio. Per essi, comunque, la parte di sezione di laterizio rinforzata, eventualmente presente, non può, da sola, essere utilizzata come zona compressa nel solaio finale; 3. “blocchi resistenti (RR)”,ovvero blocchi con la medesima funzione dei blocchi semiresistenti, ma la cui zona rinforzata può, sotto certe condizioni, assumere un ruolo di soletta compressa nel sistema solaio finale.
Blocchi in laterizio per solai D.M. 14/0l/2008
due sole tipologie previste per gli elementi di laterizio per solai: • blocchi di laterizio “collaboranti” • blocchi di laterizio “non collaboranti” Entrambi svolgono una funzione di alleggerimento e di aumento della rigidezza flessionale del solaio; tuttavia, nel caso di blocchi “non collaboranti” la resistenza allo stato limite ultimo è affidata al calcestruzzo ed alle armature ordinarie e/o di precompressione, mentre nel caso di “blocchi collaboranti” questi partecipano alla resistenza in modo solidale con gli altri materiali.
Blocchi di alleggerimento per solai altri materiali
i blocchi diversi dal laterizio hanno esclusivamente la funzione di alleggerimento. Possono essere in calcestruzzo (leggero, di argilla espansa), in polistirolo, in altre sostanze plastiche, in materiali organici mineralizzati, ecc., devono essere dimensionalmente stabili, non fragili e in grado di seguire le deformazioni del solaio.
Solaio a travetti in opera
Solai a travetti in laterizio armato
Fondello di laterizio e armatura “lenta”
Solai a travetti prefabbricati con fondello di laterizio e armatura
Solai a travetti in c.a.p.
Solai a pannelli in
Solai a predalles c.ae elementi di alleggerimento
Solai a predalles
Cavedi nei solai
Cavedi nei solai
Innovazione nei solai in
Innovazione nei solai in
Innovazione nei solai in
Temec 2015-2016
Nodo trave pilastro
Collegamento fra la armatura del pilastro e l’armatura della trave
Realizzazione della trave
Mensole in c.a.
Esempio di mensola in c.a. appesa ad una trave di bordo
zona in trazione
Funzione del solaio Resistenza ai carichi, verticali e localizzati Rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioni orizzontali tra tutte le strutture verticali.
Pertanto: le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti, i rapporti dimensionali tra le varie parti devono assicurare che: - le deformazioni risultino compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati; - la “rigidezza nel piano” permetta la ripartizione della forza sismica tra gli elementi verticali
Tipologie di solaio in c.a.
in base alla direzione prevalente di inflessione e agli elementi di supporto:
a) Solai unidirezionali, una direzione prevalente di inflessione e supporto costituito da travi o pareti portanti contrapposte (maglia strutturale rapporto fra i lati < 2/3)
b) Solai bidirezionali, due direzioni prevalenti di inflessione e supporto costituito da travi o pareti portanti sul perimetro della maglia strutturale (maglia strutturale rapporto fra i lati 1-2/3)
c) Solai a piastra appoggiati per punti su pilastri
Solai in c.a soletta piena montaggio delle casseforme
Solai in c.a unidirezionali nervato
Solaio nervato con nervature in una direzione che realizzano una serie di travi a T eventuale nervatura centrale con funzione rompitratta
Solai in c.a. bidirezionali Principio di funzionamento di un solaio bidirezionale: mutuamente le nervature nelle direzioni opposte si sorreggono riducendo la deformabilità
P.L. Nervi Manifattura Tabacchi 1949-53 I solai, tutti uguali, sono stati eseguiti in cemento armato con casseforme in ferrocemento montate su ponteggi metallici.
Solaio a piastra su pilastri Il solaio si appoggia sui pilastri senza interposizione di travi, le armature seguono la distribuzione delle tensioni di trazione verso i supporti costituiti dai pilastri
Solaio a piastra su pilastri con capitello o “a fungo”
Schema di armatura di un solaio a piastra su pilastri a fungo
Solaio a piastra su pilastri
P.L.Nervi Palazzo del Lavoro Torino 1961 16 pilastri in c.a partono da una base cruciforme per raccordarsi alla piastra di copertura con un capitello circolare e un tamburo metallico
Stadio Berta (oggi A. Franchi) Firenze 1930-32
Pensilina ellittica sulla tribuna
Solaio in laterocemento
Appoggio (10 cm) dei travetti in c.a.p sulla trave portante ad altezza di solaio Trave in spessore
solaio a travetti in c.a.p.
Blocchi in laterizio per solai
I laterizi per solai sono elementi di forma pressoché parallelepipeda, posti in opera a fori orizzontali, con percentuale di foratura compresa tra il 50 e il 75%. A seconda del tipo di esecuzione prescelto, sono disponibiliper solai da gettare in opera, oppure i cosiddetti"interposti", che richiedono l'impiego di travetti prefabbricati - ad armatura lenta o precompressi - sui quali appoggiano con opportuni risalti (alette) sporgenti dai lati.
Blocchi in laterizio per solai
Fonte Costruire in laterizio n.135 pp. 54 e sg.
Blocchi in laterizio per solai (UNI EN 15037-3 )
tre tipologie in base alla funzione statica in opera: 1. blocchi con nessuna funzione meccanica nel sistema solaio finale (in esercizio). Essi sono denominati “blocchi totalmente non resistenti (LNR)” e“blocchi non resistenti (NR)”. La loro funzione principale è quella di assicurare una cassaforma per il getto del calcestruzzo durante la realizzazione del solaio. Con il loro impiego è sempre prevista una soletta strutturale, in calcestruzzo armato, gettata in opera; 2. blocchi che partecipano al trasferimento dei carichi ai travetti, denominati “blocchi semiresistenti (SR)”.In unione con il calcestruzzo gettato in opera, possono contribuire alle resistenze finali del solaio. Per essi, comunque, la parte di sezione di laterizio rinforzata, eventualmente presente, non può, da sola, essere utilizzata come zona compressa nel solaio finale; 3. “blocchi resistenti (RR)”,ovvero blocchi con la medesima funzione dei blocchi semiresistenti, ma la cui zona rinforzata può, sotto certe condizioni, assumere un ruolo di soletta compressa nel sistema solaio finale.
Blocchi in laterizio per solai D.M. 14/0l/2008
due sole tipologie previste per gli elementi di laterizio per solai: • blocchi di laterizio “collaboranti” • blocchi di laterizio “non collaboranti” Entrambi svolgono una funzione di alleggerimento e di aumento della rigidezza flessionale del solaio; tuttavia, nel caso di blocchi “non collaboranti” la resistenza allo stato limite ultimo è affidata al calcestruzzo ed alle armature ordinarie e/o di precompressione, mentre nel caso di “blocchi collaboranti” questi partecipano alla resistenza in modo solidale con gli altri materiali.
Blocchi di alleggerimento per solai altri materiali
i blocchi diversi dal laterizio hanno esclusivamente la funzione di alleggerimento. Possono essere in calcestruzzo (leggero, di argilla espansa), in polistirolo, in altre sostanze plastiche, in materiali organici mineralizzati, ecc., devono essere dimensionalmente stabili, non fragili e in grado di seguire le deformazioni del solaio.
Solaio a travetti in opera
Solai a travetti in laterizio armato
Fondello di laterizio e armatura “lenta”
Solai a travetti prefabbricati con fondello di laterizio e armatura
Solai a travetti in c.a.p.
Solai a pannelli in
Solai a predalles c.ae elementi di alleggerimento
Solai a predalles
Cavedi nei solai
Cavedi nei solai
Innovazione nei solai in
Innovazione nei solai in
Innovazione nei solai in