Soggettività ed esperienza...Psicologia della personalità ML PC Jean Paul Sartre J.P Sartre...

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editing E. Miriam Lata Chiodi Psicologia della personalità A.A. 2012 2013 Prof. Paolo Cruciani Soggettività ed esperienza

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editing E. Miriam Lata Chiodi

Psicologia della personalità A.A. 2012 2013

Prof. Paolo Cruciani

Soggettività ed esperienza

Psicologia fenomenologica

Radicale la critica ad ogni impostazione associazionistica o behaviorista ed in parte psicoanalitica. Le premesse di questa corrente sono già rintracciabili nella filosofia tedesca con la distinzione tra scienze della “natura” e scienze dello” spirito”.Comprendere la vita psichica significa comprendere ciò che è “esperito” dall'uomo: l'Erlebnis - l'esperienza vissuta - è l'unità primaria del conoscere ed il fondamento della psicologia

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E. Hussserl 1859-1938

Edmund Husserl

Reazione al naturalismo

Centralità della nozione di intenzionalità: riferimento di ogni atto psichico ad un oggetto. “Ciò che esiste non è l’oggetto, ma l’intenzione”, “l’intenzionare l’oggetto”

Esempio: rappresentazione/oggetto rappresentato, Volontà/Oggetto desiderato

Ciò che è fondamentale per la coscienza è la possibilità di costituire un orizzonte intenzionale, di essere sempre coscienza di qualcosa. La relazione Io – mondo si caratterizza per la relazione intenzionale. Diviene quindi necessaria un’indagine della coscienza pura, per tematizzare il significato della totalità dell’esperienza soggettiva e del mondo

Attuare il metodo delle riduzione fenomenologica: mettere fra parentesi (epoché) quanto attiene alla realtà costituita: “momentaneo estraneamento dal mondo”La crisi delle scienze deriva dal fatto che si è perso il senso originario dell’esperienza, cioè l’esperienza intuitiva del “mondo della vita” (Lebenswelt) che è il mondo percettivo intuito

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Jean Paul Sartre

J.P Sartre 1905-1980

Quando il fatto psichico è assimilato a quello fisico la ricerca psicologica diviene un’arida collezione di elementi accidentali che, privati di ogni unità sintetica, rendono impossibile l’analisi di ogni legame reciproco fra gli eventi e perdono do vista la portata totale del fenomeno come fenomeno essenziale

Idee per una teoria delle emozioni (1939)Immaginazione e coscienza (1940)L’esistenzialismo è un umanismo (1946)

Rilevanza dell’emozione: i fenomeni psichici non hanno un carattere univoco e oggettivo e “sono, nelle loro struttura essenziale, reazioni dell’uomo al mondo”

“L’emozione rinvia sempre alla totalità dei rapporti della realtà con il mondo”

Differenza fra percezione e immaginazione

“Ogni teoria dell’immaginazione deve soddisfare due esigenze: deve rendere conto della discriminazione spontanea che la mente opera fra le sue immagini e le sue percezioni, deve spiegare la funzione esplicata dall’immagine nelle operazioni di pensiero.”

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Percezione: l’oggetto della percezione è correlato ad un mondo di oggetti reali; l’atto percettivo può essere definito quindi “realizzante”, perché è tutto proteso a cogliere il reale,

L’atteggiamento immaginativo implica che la coscienza possa “formare immagini” e porre una “tesi” d’irrealtà, che attesta la libertà della coscienza. Esso è definito “irrealizzate” in quanto pone l’oggetto come “inesistente”, “assente”

La filosofia esistenzialista ha prodotto delle analisi psicologiche estremamente sofisticate, anche all’interno di opere di narrativa e teatrali e persino nei testi di canzoni

Sartre perviene all’elaborazione di un’analisi esistenziale della coscienza, che gli si rivela come un “nulla d’essere”. Di qui il tema esistenzialistico dell’assoluta libertà a cui l’uomo è condannato e dell’angoscia e dello scacco a cui la libertà conduce

L’analisi esistenziale è analisi della coscienza. L’esistenza stessa è essenzialmente libertà, che si manifesta innanzitutto attraverso la scelta originaria, ovvero il progetto fondamentale dell’individuo, per giungere a caratterizzare anche tutte le azioni particolari, attraverso le quali si può modificare il progetto fondamentale

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L’angoscia, che svolge una funzione centrale nella teoria psicoanalitica dei processi psicologici, è oggetto di una attenta analisi secondo una prospettiva molto diversa.

“Intanto cosa si intende per angoscia? L’esistenzialista dichiara volentieri che l’uomo è angoscia. Questo significa: l’uomo che assume un impegno ed è consapevole di essere non soltanto colui che sceglie di essere, ma un legislatore che sceglie, nello stesso tempo, e per sé e per l’intera umanità, non può sfuggire al sentimento della propria completa e profonda responsabilità.” L’esistenzialismo è un umanismo

Gli esistenzialisti respingono come vana costruzione dello spirito ogni mondo ideale, giungono alla dolorosa contraddizione di dover scegliere senza alcun principio di scelta, senza alcun campione in base al quale giudicare se hanno scelto bene o male.E’ questo il fondamento dell’angoscia esistenzialista, la quale è meno il timore di un preciso pericolo che non il vivo senso di essere gettati qui senza averlo voluto e costretti a opzioni di cui non si scorgono le conseguenze e che non si saprebbero giustificare: sentimento doloroso, ma nobile, poi che ci ripone nell’esistenza autentica.

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Maurice Merleau-Ponty

M. Merlau-Ponty 1908-1961

Tentativo di conciliare epistemologia ed ontologia, trovando nella Gestalt un punto di riferimento privilegiato per un'analisi globale dell'organismo, contro ogni tentativo di riduzionismo.Struttura è il concetto con il quale supera l'antinomia a fra determinismo fisico e vitalismo organico “[...] poichè sia la stimolazione provocata dall'ambiente che la reazione dell'organismo vengono inglobate in un processo unico di strutturazione che non è […] sommativo-aggregativo […]. ma un momento totalizzante che fa entrare il corpo ed il suo mondo circostante in un nuovo rapporto dialettico” Bonomi, 1974

Le condotte umane si caratterizzano per “molteplicità di aspetti” con i quali si configura il rapporto con il mondo ed il senso della dialettica umana è ravvisabile, nella capacità di “orientarsi in rapporto al possibile, la mediato e non in rapporto

all'ambiente limitato”Merlau-Ponty, 1942

La centralità dell'esperienza percettiva consiste nel recupero dell'esperienza originaria: dalla riduzione fenomenologica deriva la possibilità di riappropriarsi dell'esperienza vissuta , di pervenire alle “cose stesse”,di cogliere il mondo e la totalità delle cose, che sono sempre già date e nelle quali noi viviamo - “regno delle evidenze originarie”

Corpovissuto

Nucleo fondamentale dell'esperienza

Appartenenza al mondo Esserci nel mondo

Apertura verso il mondo

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Dimensione esistenziale umana è essere al contempo coscienza e corpo: una soggettività incarnata

corpo coscienza

malattia

Unità

Danneggiamento della capacità di sintesiRottura dell'esperienza

Psichiatria fenomenologica

Rivalutazione della malattia mentale: particolare riguardo alla soggettività dell'esperienza ed opposizione ad ogni forma di riduzionismo biologico. Come la psicologia fenomenologica si caratterizza per l'opposizione alla concezione di malattia mentale della psichiatria naturalistica. L'esperienza della malattia infatti era annullata dalle impostazioni organicistiche che trattavano il disturbo psichico come segno della sola alterazione biologica dell'organismo.“Nell'orizzonte di una psichiatria somatologica non poteva per logica una soggettività (quella psicotica) portatrice di segni che cambiano la loro connotazione semantica da un contesto ambientale ad un altro. L'esperienza psicotica ridotta a oggetto si destituisce della sua autonomia e della sua originalità, della sua fondazione antropologica e ella sua radicalità” Borgna, 1995

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Karl Jaspers

K. Jaspers 1883-1969

Chiarificazione epistemologica della psichiatria: indagine integrata che sappia tener conto di più metodi per definire la conoscenza dell'uomo nella sua “globalità”

Esperienza umana e ragioni che sottendono l'esperienza, che caratterizzano le manifestazioni nelle quali oggettivamente si manifesta

In Psicologia generale lo studio è ancora limitato alla descrizione delle manifestazioni della coscienza; in Psicologia delle visioni del mondo ogni distinzione tra malattia e salute viene a mancare a favore del rapporto tra l'individuo ed il suo mondo. Le manifestazioni psicologiche non sono più ricondotte alla loro etiologia, né comprese per partecipazione affettiva bensì osservate e considerate come rivelatrici dei “modi essenziali” in cui un'esistenza riceve, trasforma e si progetta nel mondo

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Ludwig Binswanger e l'antropoanalisi

L. Binswanger 1881-1966

Superamento di una visione meramente meccanicistica

Necessità di prendere in considerazione la globalità dell’uomo; occorre cogliere il fenomeno psichico in quanto espressione della struttura globale della persona. La psichiatria fenomenologica ricerca l’essere dell’uomo intero e non settori fenomenici ed oggettivi da delimitare nell’uomo stesso

Il merito di Heidegger “è di aver posto in luce le strutture fondamentali dell’esserci (Dasein) dell’uomo, presentandone le articolazioni costitutive, la struttura cioè dell’essere-nel-mondo”

Binswanger introduce il termine “presenza” in luogo di ciò che Heidegger definisce come esserci (cioè il modo di essere nel mondo)

“Essere-nel-mondo significa essere-nel-mondo con i miei simili, essere insieme con le altre presenze (Mitdaseinde) […] E’ chiaro, dunque [...] che in luogo della scissione dell’uomo in soggetto (uomo, persona) e oggetto (cosa e ambiente) subentra qui garantita nella trascendenza, la unità tra presenza e mondo” (Binswanger,1957)

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La presenza è anzitutto globalità umana

Il concetto di mondo, non è mai il mondo in sé, ma un mondo biologico (Umwelt), mondo sociale (Mitwelt) e mondo proprio (Eigenwelt). Questi tre mondi sono vissuti simultaneamente dalla personaI modi della presenza possono essere ordinati a seconda del “poter-essere”, dell’”avere-il-permesso-d’essere” e del’”essere-costretto-ad-essere”Il modo-di-essere-nell’amore - Esprime una fusione (armonia e compenetrazione dell’Io e del Tu)

Amicizia - E’ partecipazione duale, non totale come nell’amore perché il soggetto è portato a legarsi con più persone

Malattia mentale - E’ un’espressione drammatica dell’essere costretti ad essere, in cui il progetto del mondo si presenta oppressivo e povero

Le manifestazioni patologiche sono modalità che nella loro particolare costituzione e declinazione, rivelano un fallimento esistenziale della presenza, una forma di esistenza mancata

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Ronald Laing e l'analisi dell'esperienza

R. Laing 1927-1989

Necessità di precisare attraverso il metodo fenomenologico-esistenziale la natura dell'esperienza della schizofreniaLa persona è considerata come unitaria e totale e comprensibile “entro il contesto di un globale essere nel mondo”, pertanto la conoscenza dell'uomo è nella totalità della sua esperienza in contrapposizione alle lacerazioni della psichiatria classica.

Termini come corpo, personalità , Io od organismo sono astrazioni che reificano (prendono per concreto ciò che è astratto) la persona e che non lasciano spazio alla soggettivitàL'insicurezza ontologica appare l'origine di ogni condizione schizoide dalla quale derivano le ansie che determinano la precarietà: l'esperienza della sicurezza primaria (ontologica) caratterizza la persona autonoma, stabile, consapevole di essere nel mondo come persona reale e coerente con il tempo, mentre la condizione di insicurezza ontologica è lo stato di profonda lacerazione in cui l'esistenza

stessa e l'identità è in discussione, per cui la persona vive in uno stato di disgiunzione e di mancanza di coesioneIl “risucchio” (perdita dell'identità e lotta angosciosa per sottrarsi a tale condizione), “l'implosione” (percezione di una realtà minacciosa e

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persecutoria e la pietrificazione (paura di essere trasformato in qualcosa di inerte, senza vitalità) sono le forme di ansietà fondamentali che caratterizzano il vissuto schizoide.L'esperienza del soggetto ha un carattere originariamente intersoggettivo: l'identità è determinata dall'accettazione, dal rifiuto, dalla negazione, dalla mistificazione che si creano nelle varie relazioni interpersonali. Le relazioni interpersonali determinano il senso di realtà dell'esistenza e dunque della sicurezza vs insicurezza

Il conflitto emerge quando gli altri ci definiscono e operano attribuzioni di incoerenza e contraddizione, ed il rapporto divine angoscioso e confusivoNelle relazioni di doppio legame l'individuo è destinatario di richieste incompatibili ed insostenibili, poiché al soggetto non è possibile codificarne il senso.

La famiglia è il contesto di intelligibilità della natura e della forza delle relazioni interpersonali. Il capro espiatorio a cui è destinato il compito della malattia, è l'atto esplosivo della dinamica e della comunicazione patogena collusiva . Il comportamento irrazionale psicotico è l'espressione dell'irrazionalità del sistema familiare

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La psicologia umanistica

Ha più il carattere di più un movimento culturale che di un indirizzo teoricoSi sviluppa in USA negli anni '60 in risposta all'insoddisfazione nei riguardi dei paradigmi psicologici soprattutto comportamentismo e psicoanalisi che considerano rispettivamente elementaristi ed il sottostante impianto biologista della dinamica delle pulsioni

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Carl Rogers

C. Rogers 1902-1987

Estrema fiducia nelle potenzialità dell'uomo di riuscire a riscattarsi dai condizionamenti della natura e della società e di ambire alla piena realizzazione di sé

La tendenza attualizzante- “spinge” in una direzione costruttiva lo sviluppo, verso la differenziazione, l'espansione, l'arricchimento, la realizzazione degli aspetti sani e creativi

Sono le condizioni ambientali che spingono l'uomo verso il dolore e verso le potenzialità negative e non la natura stessa dell'uomo

Valutazione organismica – il bambino sorretto dalla tendenza attualizzante “[...] concepisce i valori in modo [...] chiaro, accetta (alcune) […] esperienze e ne rifiuta altre.[...] ne deduciamo che sceglie le esperienze che […] contribuiscono allo sviluppo dell'organismo” Rogers, 1964

La tendenza verso la realizzazione del Sè – è nucleo fondamentale della personalità

indifferenziatoTendenza

attualizzanteDifferenziazione

autonomia

Lo sviluppo del Sè è determinato significativamente dalle valutazioni altrui e da un bisogno di considerazione positiva

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Terapia centrata sul clienteReintegrazione riappropriazione delle proprie esigenze negate, attraverso l'incremento dell'autostima positiva incondizionata e la riduzione di quelle condizioni valutative che hanno ostacolato l'esperienza soggettiva

Comprensione empatica è il tramite attraverso il quale un terapeuta può aiutare il paziente a vivere più coerentemente la sua esperienza, comprendere ed attivare un processo generale di crescita

“Sono gli atteggiamenti e i sentimenti del terapeuta, piuttosto che i suoi orientamenti teorici, a essere importanti nella relazione terapeutica. [...]É la percezione che ne ha il cliente a essere cruciale per la riuscita della terapia”

“Una delle ragioni principali della resistenza a comprendere, è la paura del cambiamento: se veramente mi permetto di capire un’altra persona, posso essere cambiato da quanto comprendo”.” Tutti abbiamo paura di cambiare!” Rogers

“Un ulteriore problema è questo: posso accettare, dell’altra persona, ogni aspetto che egli mi presenta? Posso accettarlo così com’è? Posso comunicargli questo atteggiamento? O lo accetto solo sotto condizione, approvando alcuni aspetti dei suoi sentimenti e disapprovando tacitamente o apertamente gli altri aspetti? Secondo la mia esperienza se il mio atteggiamento è condizionato l’altro non cambia, né cresce, almeno in quegli aspetti che non riesco ad accettare completamente. E quando, più tardi, e a volte troppo tardi, cerco di scoprire perché sono stato incapace di accettarlo in ogni suo aspetto, scopro che è perché sono stato spaventato o minacciato da qualche aspetto dei suoi sentimenti. Se voglio essere capace di aiutare devo io stesso crescere, ed accettare più a fondo me stesso”

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Abraham Maslow e la teoria della motivazione umana

1908-1970

Fiducia nell'autorealizzazione delle potenzialità umaneLa malattia è l'esito della negazione, della frustrazione, del traviamento della natura dell'uomo

La persona è una totalità di bisogni e desideri che caratterizzano la vita psichica

Bisogni che premono

per essere appagati

Bisogni dominanti

che orientano il rapporto P-A

fisiologici

di sicurezza

di appartenenza e di affetto

di stima

di autorealizzazione

CARENZA

CRESCITA

Il raggiungimento dei bisogni di autorealizzazione coincide con una efficace percezione della realtà, con la capacità di discriminare ciò che è concretoda ciò che è astratto, con l'accettazione di sé e degli altri

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Rollo May e l'analisi dell'angoscia

R. May 1919-1971

Centricità - Nucleo della dimensione individuale che è trascesa nella direzione di una sempre maggiore espansione della persona Ad un livello evoluto è la coscienza in quanto proprietà “ontologica centrale che costituisce il Sé nella sua esistenza come Sé, e precisamente nella esperienza che io posso essere consapevole che sono l’essere che ha un mondo”+

Fasi del divenire umano:● innocenza (0 – 2 anni)

● ribellione (infanzia e adolescenza: nei confronti dei genitori e nei confronti di se stesso e della parte della personalità percepita come dipendente)

● autocoscienza normale (conquista della libertà, fronteggiare l’angoscia, elaborazione del senso di colpa)

● autocoscienza creativa (espressione più alta dell’essere umano e condizione dell’autorealizzazione)

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Esperienza dell’angoscia. Emozione più profondamente radicata nell’uomo.Influenza di Kierkegaard (1844): angoscia come fattore ineliminabile della condizione umanaè al tempo stesso vertice al quale può assurgere la libertà di scelta individuale e voragine nella quale può precipitare l’estraneamento da sé

Distinzione fra angoscia normale e angoscia nevrotica. (The meaning of anxiety, 1977)