Società Italiana di Intelligence

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Post Covid-19 Analisi di intelligence e proposte di policy 2020 – 2021 Mario Caligiuri a cura di

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Post Covid-19Analisi di intelligence

e proposte di policy2020 – 2021

Mario Caligiuria cura di

“Cosa succederà da qui a un anno in Italia a causa della pandemia? Prova a rispondere al quesito la Società Italiana di Intelligence. Trattando i principali fattori dell’interesse nazionale, vengono evi-denziate alcune tendenze, tra cui spiccano il disagio sociale, le ten-denze separatiste del Nord, gli appetiti delle multinazionali sui no-stri asset nazionali, l’espansione delle mafie, il ridimensionamento delle nostre piccole e medie imprese, la richiesta di nuovi equilibri tra Stato e regioni provocato dalla crisi della sanità, la diffidenza verso l’Unione Europea. Per frenare queste tendenze viene proposta la riduzione dei costi della politica per avvicinare le élite ai cittadini, il controllo dei com-portamenti delle mafie, aggiornare la golden power, favorire il ri-entro delle imprese dall’estero e la sede fiscale delle aziende. Infine, prestare attenzione all’educazione, fattore centrale della competiti-vità nazionale. Interventi difficili che solo in periodi di emergenza si possono avviare. In tale quadro, l’intelligence deve difendere la democrazia italiana in una situazione planetaria in cui, operando in condizioni di necessità, c’è il rischio che i decisori pubblici gestisca-no le crisi come opportunità per loro stessi e non come problema della collettività”.

Versione eBook del pamphlet allegato alla rivista Formiche

© 2020 Formiche

Società Italiana di Intelligence

c/o Università della Calabria, Cubo 18-b, 7° piano

via Pietro Bucci

87036 Arcavacata di Rende (CS) - Italia

https://www.socint.org

ISBN 979-12-80111-00-5

Mario Caligiuria cura di

Post Covid-19 Analisi di intelligence e proposte di policy

2020 – 2021

Mario Caligiuri (Ricaduta politica – Il problema pedagogico), Roberto Macheda (Ricaduta economica),

Francesco Napoli (Ricaduta industriale – Piccola e media impresa), Luigi Barberio (Ricaduta economica – Ricaduta industriale), Luigi Rucco (Ricaduta scientifica – Il problema pedagogico)

Società italiana di Intelligencemaggio 2020

con la collaborazione di

Laboratorio sull’intelligence

Editore Formiche Corso Vittorio Emanuele II, 18 00186 Roma Telefono 06 45 47 3850 Email [email protected]

Copertina Blueforma

Layout e impaginazione Giulio Fermetti – essegistudio

Stampato in Italia da Rubbettino Print Viale Rubbettino, 10 88049 Soveria Mannelli (CZ)

Indice 

Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Ricaduta politica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

Considerazioni geopolitiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Ricaduta economica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Ricaduta industriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

Ricaduta scientifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Il problema pedagogico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

Fonti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

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Premessa 

La presente ricerca della Società italiana di intelligence rappresenta un’analisi sulle possibili ricadute dell’attuale pandemia Covid-19 su alcuni dei principali elementi che costituiscono l’interesse nazionale, per come definiti dalla legge 124/2007. La prospettiva adottata è quella degli studi previsionali di intelligence, considerando uno scenario caratterizzato da:

• Fattore temporale e gradualità del fenomeno. L’analisi ha natura tattica e si pone come traguardo temporale il mese di aprile 2021.

• Fattore finanziario. L’analisi è basata sulle stime degli attuali livelli di finanziamenti garantiti dallo Stato:

• c.ca 50 mld EUR, per il sostegno al reddito1;• c.ca 400 mld EUR nel biennio 2020/2021 per la liquidità al

sistema imprenditoriale, i cui effetti si vedranno a partire dal secondo semestre del 20202.

Le successive risorse aggiuntive potranno modificare gli scenari previ-sti, che verranno aggiornati di conseguenza.

• Fattore comunicativo. La comunicazione produce effetti diretti e immediati sull’economia e sui comportamenti dei cittadini. La gestione della comunicazione istituzionale da parte di Unione

1 Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18.

2 Decreto-legge 08 aprile 2020, n. 23.

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europea, Governo, Protezione Civile e Regioni, ha provocato e sta provocando notevoli ricadute negative. Per esempio, dopo le dichiarazioni della presidente della Bce Christine Lagarde del 12 marzo 2020, la Borsa di Milano ha perso il 17%, provocando al contempo un appesantimento del debito italiano3. Nello stesso tempo la quantità, la sovrapposizione e la contraddittorietà della comunicazione istituzionale, mentre stanno producendo consenso al governo (Conte al 67,3% e Zingaretti, al 40,6%)4, impattano di meno su un efficace contrasto reale alla pandemia dal punto di vista sanitario, economico e sociale5.L’importanza di una buona comunicazione istituzionale sul fronte economico è dimostrata dal discorso del 2012 del presidente della Bce Mario Draghi in occasione della Global Investment Conferen-ce di Londra dove difese l’economia europea sotto attacco6. Tale dichiarazione si stima valse 5mila Mld di euro7.La stessa comunicazione sui social network e in televisione sta creando un “effetto panico” le cui conseguenze stanno modifican-do i comportamenti sociali. In particolare, la sterminata comu-

3 «Non siamo qui per chiudere gli spread. Ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni». Dopo tali parole i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono esplosi dall’1,22% sulle scadenze decen-nali delle 14:42, prima che Lagarde iniziasse a rispondere alle domande dei giornalisti, fino a un picco dell’1,88% alla fine della sua performance. Un balzo colossale del costo del debito che rischia di costare molti miliardi ai contribuenti italiani, frutto di parole pronunciate proprio quando il Paese è messo in ginocchio da un’epidemia che, peraltro, si sta allargando a tutta Europa. Padoin, P. (2020). Lagarde parla dello spread: esplodono rendimenti titoli stato italiani, crolla borsa Milano”, firenzepost.it. 12 marzo 2020. https://www.firenzepost.it/2020/03/12/le-parole-di-lagarde-sullo-spread-fanno-esplodere-i-rendimen-ti-dei-titoli-di-stato-italiani-borghi-lega-chiede-le-dimissioni/

4 MG Research, sondaggio del 14 aprile 2020.

5 Alla data del 20 aprile 2020, dopo la prima delibera del Consiglio dei Ministri del 30 gennaio 2020 in cui si dichiarava lo stato di emergenza per sei mesi, sono stati prodotti 8 decreti legge (di cui uno convertito dal Parlamento), 10 DPCM, 47 Decreti o ordinanze della Protezione Civile, 21 Decreti Ministeriali adottati da 9 diversi ministri, 6 Direttive, 62 Circolari, ) 9 ordinanze del Commissario Straordinario, 379 ordinanze regionali.

6 Draghi, M. (2012). Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough! Global Investment Conference. 26 luglio 2012. Londra.

7 Cellino, M. (2017). Il “whatever it takes” di Draghi? Vale 5mila miliardi per le borse e i bond europei. Il Sole 24 Ore. 26 luglio 2017. https://www.ilsole24ore.com/art/il-whatever-it-takes-draghi-vale-5mila-miliar-di-le-borse-e-bond-europei-AEyLkF3B

nicazione che avviene tramite WhatsApp non è misurabile dagli algoritmi, producendo effetti imprevedibili8.Le proiezioni della ricerca sono motivate da fonti attendibili e opportunamente citate. Ogni sezione viene aperta da un’analisi e conclusa da una proposta di policy, con interventi immediati per fronteggiare la crisi e insieme all’avvio di iniziative strutturali, che sono possibili solo in periodi di emergenza. In ogni settore viene puntualizzato il ruolo strategico e fondamen-tale dell’intelligence.Pur mantenendo una coerente organicità di fondo, la redazione dei vari capitoli risente dell’impostazione e della sensibilità cultu-rale dei rispettivi estensori.

8 Giungato, L. (2020). La pandemia immateriale. Gli effetti del Coìvid-19 tra social asintomatici e comuni-cazione istituzionale. Società Italiana di Intelligence. 14 aprile 2020. www.socint.org

PREMESSA

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AnalisiL’ipotesi più probabile che i Governi dovranno affrontare dopo la fine dell’emergenza sarà il disagio sociale, che avrà conseguenze prima di tutto economiche ma anche psicologiche ed educative9. In base ai tempi di ritorno progressivo alle normali attività si potrà graduarne la reale incidenza. Tutto questo richiede iniziative politiche di alto spessore, che mirino ad affrontare i nodi strutturali e non a un consenso politico immediato e di breve termine. Vanno poi considerati ulteriori elementi anch’essi al momento non prevedibili: i tempi di rientro alla normalità degli altri Paesi per favorire scambi economici e commerciali, l’impatto effettivo sulle relazioni personali nei prossimi mesi in relazione al rischio nei contatti sociali (il possibile “effetto untore”) e i reali cambiamenti or-ganizzativi di aziende e istituzioni a seguito dell’accelerazione forzata del lavoro a distanza. La risposta economica sarà in ogni caso insufficiente, sia perché l’Italia, nonostante la sospensione del patto di stabilità comu-nitario, ha già un bilancio molto pesante e sia perché le scelte governati-ve stanno seguendo criteri di sostegno al reddito, non orientandosi sugli investimenti e dilazionando i problemi, come il pagamento delle tasse10.

9 Caligiuri, M. (2020). Allarme Sud (e non solo). Perché gli 007 si occupano di disagio sociale. Formiche.net. 29 marzo 2020. https://formiche.net/2020/03/disagio-sociale-007-caligiuri-sud/

10 Licini, G. (2019). Rapporto Ocse. L’Italia è il terzo Paese al mondo più indebitato con 62.700 dollari a testa. Il Sole 24 Ore. 14 novembre 2019. https://www.ilsole24ore.com/art/l-italia-e-terzo-paese-mon-do-piu-indebitato-62700-dollari-testa-AC9Ckuy

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delle quali si dovrà poi verificarne la fondatezza15, dall’altro sono state rivolte osservazioni sulla costituzionalità e sull’opportunità di taluni provvedimenti, che hanno prodotto un’incertezza normativa che crea confusione nei cittadini e sfiducia negli imprenditori16. C’è chi evidenzia che la legislazione di emergenza possa ridurre le libertà dei cittadini, i quali in un clima di paura possono essere più facilmente orientati e manipolati17. È un dibattito simile a quello che avvenne negli Usa in occasione del Patriot Act del 200118. Sul linguag-gio, spesso indecifrabile utilizzato in questa decretazione d’emergenza, Sabino Cassese ha espresso molte perplessità19.  

15 Mineo, G. (2020). Taormina il vendicatore: “Denuncio il premier per la strage Covid”. Il Tempo. 05 aprile 2020. https://www.iltempo.it/cronache/2020/04/05/news/coronavirus-carlo-taormina-denuncia-conte-stra-ge-epidemia-covid-19-ritardi-morti-colpa-governo-1309117/ Per un ulteriore esempio, si veda: “Esposto denuncia ex artt.40 comma 2, 452, 438 e 589 con l’aggravante di cui all’art.61 3) e 9) codice penale”, consultabile al seguente link: https://www.studiolonoce.it/artico-li/1753/

16 Cassese, S. (2020). Coronavirus, il dovere di essere chiari. Corriere della Sera. 23 marzo 2020. https://www.corriere.it/editoriali/20_marzo_23/dovere-essere-chiari-b5b36828-6d39-11ea-ba71-0c6303b9bf2d.shtml. Lanzara, R. (2020). Baldassarre: “Dpcm in tutto incostituzionale”. Adn Kronos. 27 aprile 2020. https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2020/04/27/baldassarre-dpcm-tutto-incostituzionale_NCkg79J8eVObl-BGG6m3byH.html

17 Per una visione sociologica, vedi Beck, U. (2000), La società del rischio. Carocci. Roma. Bauman, Z. (2008), Paura liquida. Laterza. Bari. Per un approccio giuridico: Romano, S. (1902). Osservazioni prelimi-nari per una teoria sui limiti della funzione legislativa nel diritto italiano. Archivio del diritto pubblico e dell’amministrazione italiana (1902) 1. pp. 229-243; 293-308. Marazzita, G. (2003). L’emergenza costituzionale. Definizioni e modelli. Giuffrè. Milano.

18 Una ricostruzione analitica del testo della legge, della sua storia e del dibattito che ne è seguito è disponi-bile al seguente link: Usa Patriot Act. Electronic Privacy Information Center. http://www.epic.org/privacy/terrorism/usapatriot/

19 «È comprensibile — ma non giustificabile — l’avere scelto la strada sbagliata di creare in fretta e furia un nuovo diritto dell’emergenza sanitaria, uscendo dai binari delle leggi di polizia sanitaria già esistenti, a par-tire dalle norme della Costituzione sulla profilassi internazionale fino a quelle del Servizio sanitario sulle epidemie e al testo unico delle leggi sanitarie. Non si comprende, invece, perché i nostri governanti conti-nuino a scrivere proclami così oscuri. L’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, annunciato in televisione la sera del 21 marzo, firmato la sera successiva ed entrato in vigore il giorno dopo, contiene, nella parte dispositiva, 864 parole e ben dieci rinvii ad altri decreti, leggi, ordinanze, codici, protocolli. A Palazzo Chigi pensano che tutti gli italiani siano dotati di una raccolta normativa completa, incluse le ordinanze?(…) Il 9 agosto 1940 Churchill firmò dal Gabinetto di guerra, al numero 10 di Downing Street, un documento di una pagina, intitolato «Brevity», che elencava in quattro punti come dovessero essere scritti i documenti governativi. Se non si vuole attraversare la Manica, si può leggere il ‘codice di stile’ delle amministrazioni pubbliche, prodotto nel 1994 dal ministero della Funzione pubblica”, Cassese, S. (2020). Coronavirus, il dovere di essere chiari. Corriere della Sera. 23 marzo 2020. https://www.corriere.it/editoriali/20_marzo_23/dovere-essere-chiari-b5b36828-6d39-11ea-ba71-0c6303b9bf2d.shtml

Né ragionevolmente si può fare affidamento sulla disponibilità dell’Eu-ropa perché gli aiuti comunitari, nella migliore delle ipotesi, incide-ranno in ogni caso in modo relativo 11. Le recenti aperture degli Usa potrebbero offrire però interessanti prospettive12, tanto più che nel mese di marzo 2020 a fronte di un calo dell’export italiano al di fuori dell’Unione europea del 12,7% negli Stati Uniti invece è aumentato dello 0,9%13.La crisi economica apre larghi spazi, in Italia come nel resto del mon-do, alle ulteriori infiltrazioni criminali nell’economia legale e quindi nel tessuto sociale, politico e istituzionale. A prescindere dall’evento sanitario che l’ha generata, la stessa gestione della crisi sia a livello di scelte economiche che a livello di comunica-zione sta ponendo problemi di non secondaria importanza, poiché sta provocando danni che alimentano quelli diretti della pandemia14.Un discorso a parte riguardano i provvedimenti legislativi, che mentre da un lato sono necessari, in linea con quanto stanno adottando dopo di noi tutte le Nazioni, dall’altro hanno posto questioni sui tempi e sulla legittimità. Per quanto riguarda i primi ci sono denunce penali

11 Bassi, A. (2020). Intervista a Giulio Tremonti. Il Mes sarebbe sempre debito nazionale meglio allora un Btp esente da imposte. Il Messaggero. 8 aprile 2020, p. 5. Tremonti, G. (2020). Un piano di difesa e ricostruzione nazionale. Una proposta per affrontare la crisi basata sull’emissione di titoli pubblici a lunghissima scadenza. Corriere della Sera. 29 marzo 2020. https://www.corriere.it/opinioni/20_marzo_29/piano-difesa-ricostruzione-nazionale-a15a4ab6-71eb-11ea-b-6ca-dd4d8a93db33.shtml

12 Il presidente D.J. Trump, nel Memorandum on Providing Covid-19 Assistance to the Italian Republic, del 10.04.2020, ha annunciato una serie di misure di supporto che si sommano ai 100 Mln di $ di aiuti, in materiale sanitario, già previsti. Permetterà inoltre un accesso coordinato dell’Italia alle risorse sanitarie e industriali americane, per la gestione della crisi sanitaria ed al contempo garantendo sostegno economico per contrastare la forte recessione della fase due. Trump, D.J. (2020). Memorandum on Providing Covid-19 Assistance to the Italian Republic. Presidential Memoranda. https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/memorandum-providing-covid-19-assistan-ce-italian-republic/

13 Orlando, L. (2020). Primi effetti del lockdown, crolla a marzo l’export extra-Ue. Il Sole 24 Ore. 23 aprile 2020. https://www.ilsole24ore.com/art/primi-effetti-lockdown-crolla-marzo-l-export-extra-ue-ADHVoAM

14 Già all’inizio della pandemia era stato evidenziato in: Barone, N. and Bartoloni, M. (2020) Coronavirus, dal panico allo scontro con le Regioni: 5 errori nella gestione dell’emergenza. Il Sole 24 Ore. 28 febbraio 2020. https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-panico-scontro-le-regioni-5-errori-gestione-dell-emer-genza-AC6Q4TMB

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In ogni caso emerge in modo evidente che i governanti di tutti i Paesi sono in affanno e che, mentre le condotte vanno osservate in corso d’opera, i risultati effettivi si cominceranno a constatare una volta fini-ta l’emergenza, tenuto conto che alcuni di questi potranno durare anni o addirittura diventare permanenti.

Proposte di policyUn’ipotesi per contenere l’inevitabile disagio sociale è quella di assu-mere decisioni impopolari. Ci sarà bisogno di scelte dolorose che rispondano a criteri minimi di giustizia sociale. Tra queste, si può discutere tempestivamente su que-stioni controverse (ma comunque da affrontare) come:

• tassare le grandi rendite;• misure patrimoniali (prelievo forzoso con corrispettiva emissione

di titoli di stato a lunga scadenza; tassazione sui redditi alti supe-riori a 80 mila euro per la parte eccedente, altre imposte);

• porre un tetto alle pensioni d’oro ; • accelerare la spesa dei fondi disponibili, a cominciare da quelli europei;• avviare le opere pubbliche finanziate e fare ripartire quelle attual-

mente bloccate;• ridurre gli emolumenti e i benefici ai parlamentari e ai consiglieri

regionali (come si è già fatto, tra l’altro, in Giappone e in Austra-lia, in Bulgaria e in Grecia);

• diminuire i compensi dei direttori generali della sanità e delle figu-re apicali dei ministeri e delle regioni;

• limitare i compensi dei dipendenti delle alte istituzioni (Presidenza della Repubblica, Parlamento, Corte Costituzionale ed altro).

Si tratta di stipendi molto elevati ai quali non corrisponde pari utili-tà sociale, né ragionevolezza, né confronti con nessun altro Paese del mondo e che per la loro riduzione basterebbe un decreto-legge. Seb-

bene quelle appena elencate rappresentino voci di spesa relativamente modeste rispetto al bilancio dello Stato, esse possono incidere positiva-mente sulla selezione della classe dirigente e sul disagio sociale, riavvi-cinando le élite ai cittadini.Adesso in condizioni di emergenza vanno poste le basi per:

• adottare una politica di redistribuzione del reddito, anche a titolo dimostrativo;

• formulare il bilancio dello Stato, orientando diversamente la spesa pubblica;

• rivedere in parte la legge Bassanini, con caratteri di urgenza20;• avviare lo snellimento burocratico, partendo da alcune esperienze

di questo periodo; • programmare un intervento sulle carceri, disponendo la realizza-

zione di nuovi edifici.In definitiva, la tenuta sociale del nostro Paese dipenderà dall’equilibrio che si determinerà tra le persone che diventeranno indigenti e quelle che manterranno un pur ridotto benessere.

In tae quadro, anche riguardo alla sanità occorre riflettere: • su una diversa riarticolazione dei ruoli tra Stato e Regioni, pren-

dendo spunto dagli esiti constatati in questa emergenza;• sulla circostanza che i tanti medici e infermieri che in questi giorni

si stanno adoperando e morendo per la nostra salute sono inseriti in un sistema in cui la sanità è spesso un affare privato, con inte-ressi giganteschi21;

20 La normativa ha creato a costi maggiori un rafforzamento del ruolo dei dirigenti senza alcun beneficio per l’efficienza, è aumentata la burocrazia e l’immobilismo pubblico mentre la riduzione dei controlli degli atti amministravi ha oggettivamente favorito l’infiltrazione delle mafie nelle amministrazioni locali e regionali.

21 Nel 2017 la spesa sanitaria pubblica in Italia è stata pari al 6,6% del Pil, un valore inferiore di circa tre punti percentuali a quella in Germania (9,6%) e Francia (9,5%), di un punto percentuale rispetto al Regno Unito, e di poco superiore a quella di Spagna (6,3%), Portogallo (6,0%) e Repubblica Ceca (5,8%). Corte dei Conti. Referto al Parlamento sulla Gestione Finanziaria dei Servizi Sanitari Regionali. Esercizio 2017. Deliberazione n. 13/SEZAUT/2019/FRG

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• sulle deficienze strutturali e organizzative del sistema sanitario, finanche quello più celebrato22.

È anche con provvedimenti sulla sanità che si contrastano davvero le mafie, le quali progrediscono non solo per la loro grande capacità economica ma soprattutto per le inefficienze delle élite pubbliche e per le ingiustizie sociali legalizzate. Sull’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale, da più parti responsabilmente evidenziata, si richiedono risposte politiche urgenti. Infatti, i settori economici più esposti agli appetiti della criminalità eco-nomica sono quelli che risentiranno maggiormente non solo del lock-down in atto ma anche di una ripresa più lenta correlata alla “fase 2”. L’aggressione della criminalità organizzata si evidenzierà più che nel breve periodo in quello medio-lungo, principalmente nei settori del turismo, degli eventi, della ristorazione, dei trasporti e probabilmente anche in quello delle compagnie aeree23.Particolare attenzione bisognerà dedicare alle variazioni di proprietà delle attività nelle Camere di Commercio e alle procedure delle sezioni fallimentari dei Tribunali.In questo complesso di fattori, l’intelligence nazionale ha un impegna-tivo compito nelle due aree fondamentali del prevedibile disagio sociale e delle ulteriori infiltrazioni criminali.

22 Cereda, D., Tirani, M., Rovida, F., Demicheli, V., Ajelli, M., Poletti, P., & Merler, S. (2020). The early phase of the Covid-19 outbreak in Lombardy, Italy. arXiv preprint. arXiv:2003.09320.

23 Cillis, L. (2020). Coronavirus, allarme delle compagnie aeree: “Il settore rischia 25 milioni di disoccupati”. Repubblica. 7 aprile 2020. https://www.repubblica.it/economia/2020/04/07/news/coronavirus_allarme_del-la_compagnie_aeree_ il_settore_rischia _25_ milioni_di _disoccupati_-253389252/

Capuzzi, L. (2011). CRIMINALITÀ. Narcos, assalto all’Europa Messico-Calabria prove di alleanza. Avvenire. 19 gennaio 2011. https://www.avvenire.it/mondo/pagine/narcos-assalto-alleuropa_201101191029451700000

Considerazioni geopolitiche

Una nuova fase nel grande gioco geopolitica internazionale è iniziata contemporaneamente al diffondersi della pandemia. In tale quadro il nostro Paese, storicamente al centro di molteplici interessi, deve avere una strategia chiara. I contrasti in seno all’Europa potrebbero contribuire a determinare due distinte ed apparentemente distanti pulsioni:

• una ripresa dell’ideale secessionista tra Nord e Sud dell’Unione; • il rafforzarsi di nazionalismi con la proposta sempre più netta di

abbandonare l’Unione europea, come dimostrano recenti sondag-gi nel nostro Paese24.

L’Italia dovrà confrontarsi con l’evidente riassetto degli equilibri inter-nazionali e in particolare:

• l’effettivo ruolo dell’Unione europea, che per come sta affrontan-do l’emergenza della pandemia mette e nudo le contraddizioni di fondo;

• il protagonismo della Cina, che ha sùbito avviato una “via della seta sanitaria” che si aggiunge alla “via della seta economica”;

• le politiche degli Usa, che da qui alle elezioni presidenziali di novembre saranno inevitabilmente condizionate da questa fonda-mentale scadenza;

• il ruolo della Russia, che ha accentuato il suo interesse per la poli-tica europea.

24 Secondo un sondaggio di Euromedia Research del 15.04.2020, per il 59% degli intervistati l’UE non avrebbe ragione di esistere. Un sondaggio dei primi di aprile condotto dall’Istituto SWG di Trieste registra un crollo della fiducia degli italiani al 27%, a fronte del 42 % del 2019. Si vedano le seguenti fonti: Italpress (2020). Coronavirus, un sondaggio: per 59% intervistati UE non ha più senso. 15 aprile 2020. https://www.italpress.com/coronavirus-un-sondaggio-per-59-intervistati-ue-non-ha-piu-senso/ Corda, N. (2020). Sondaggi, l’Europa crolla nella fiducia degli italiani. Germania nemico numero uno. eunews. 8 aprile 2020. https://www.eunews.it/2020/04/08/sondaggi-leuropa-crolla-nella-fiducia-degli-ita-liani-germania-nemico-numero-uno/128811

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In Italia sono in gran parte dichiarati i sostenitori dell’Unione europea, de-gli Usa e della Cina, meno evidenti sembrano i collegamenti con la Russia.Occorre pertanto superare politiche ondivaghe, senza perdere di vista le nostre tradizionali alleanze legate alla NATO e all’Europa, ma per-seguendo come bussola l’interesse nazionale di lungo periodo. In tale quadro, il ruolo dell’intelligence è più strategico che mai.

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AnalisiNel 2019 la crescita dell’economia mondiale ha registrato un signifi-cativo rallentamento, con un incremento di appena il 3% rispetto al 201825.Ciò è stato determinato principalmente dal contesto geo-economico caratterizzato dai seguenti fattori:

• La “guerra dei dazi”, che ha rappresentato una sfida rilevante per tutte le principali economie del mondo, a partire da quella italia-na. Questo elemento potrebbe ragionevolmente attenuarsi a causa dell’emergenza sanitaria26.

• Una dinamica che, verosimilmente, ha contribuito a consolidare la tendenza di riportare sul territorio nazionale le attività produttive delocalizzate, determinando processi di de-globalizzazione che invertono il processo finora in atto.

Prima in Europa, l’Italia ha introdotto misure di contenimento che hanno determinato interruzioni lungo le catene del valore globali.

25 Di Donfrancesco, G. (2019). Fmi: crescita mondiale mai così bassa dalla crisi del 2008. Giù le stime dell’I-talia. Il Sole 24 Ore. 15 ottobre 2019. https://www.ilsole24ore.com/art/l-fmi-promuove-bce-e-fed-han-no-difeso-l-economia-guerra-dazi-ACiBKyr

26 Barlaam, R. (2020). Guerra dei dazi, dopo due anni Usa e Cina firmano la pace. Ecco che cosa prevede l’accordo. Il Sole 24 Ore. 15 gennaio 2020. https://www.ilsole24ore.com/art/guerra-dazi-due-anni-usa-e-cina-firmano-pace-ecco-che-cosa-prevede-l-accordo-ACkER5BB

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RICADUTA ECONOMICA

Questi effetti sono valutabili come segue:• Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale l’eco-

nomia mondiale subirà alla fine del 2020 una contrazione del Pil del 6,3%27. Il Fondo Monetario Internazionale definisce il “Great Lockdown”, la recessione più rovinosa dalla Grande Depressione degli anni Trenta e decisamente peggio della crisi del 2008, che allora determinò una riduzione del Pil mondiale solo dello 0,1%28.

• Le perdite complessive della ricchezza mondiale potrebbero ammontare tra il 2020 e il 2021 a quasi 9mila miliardi di dollari, più del valore complessivo delle economie del Giappone e della Germania29. 

• Assumendo che la pandemia riduca consistentemente i suoi effetti nella seconda metà dell’anno, l’Fmi prevede per il 2021 un Pil in crescita del 5,8%30.

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l’economia ita-liana sarà tra le più deboli al mondo31. Al netto dei correttivi nel 2020, la decrescita del Pil italiano si attesterà intorno al -9,1% (quint’ultimi su 149 Paesi). Peggio dell’Italia, su scala globale, dovrebbero attestarsi solo la Grecia (-10%); il Libano (-12%); il Venezuela (-15%) e Macao (-29,6). Mentre la Gran Bretagna registrerà -6.5%, la Germania -7%, la Francia -7.2% e la Spagna -8%. Nel citare le previsioni dell’Fmi fortemente negative sull’Italia, è utile ricordare l’atteggiamento aggressivo – se non predatorio – talvolta

27 International Monetary Fund. (2020). World Economic Outlook Reports. April 2020: Chapter 1. April 2020. https://www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2020/04/14/weo-april-2020

28 Di Donfrancesco, G. (2020) Fmi: recessione globale nel 2020 (-3%) e per l’Italia Pil in calo del 9. Il Sole 24 Ore. 14 aprile 2020. https://www.ilsole24ore.com/art/fmi-recessione-globale-2020-3percento-e-l-ita-lia-pil-calo-9percento-ADWExyJ

29 Idem.

30 Idem.

31 Idem.

emerso nell’operato di questa istituzione verso nazioni in difficoltà32.

Circostanza che rappresenta un ulteriore segnale di allarme per il no-stro Paese, qualora non dovesse riuscire a far fronte all’emergenza con risorse proprie o messe a disposizione dall’Unione europea.Secondo i dati dell’Istat, riferiti al totale delle attività economiche comprese quelle sommerse, la limitazione delle attività produttive coinvolgerebbe il 34% della produzione pari al 27,1% del valore aggiunto33. Seppure limitate nel tempo e ristrette a una parte di settori delle attività economiche, tali misure sono in grado di generare uno shock rilevante e diffuso. Infatti, oltre agli effetti diretti, connessi alla sospensione dell’attività nei settori coinvolti nei provvedimenti, il siste-ma produttivo subirebbe anche gli effetti indiretti legati alle relazioni intersettoriali34.Secondo le stime sviluppate da Svimez, un mese di lockdown comporta la riduzione di quasi 48 miliardi di euro del Pil italiano, pari al 3,1%35.

Ogni settimana in più di blocco normativo delle attività produttive, se-condo i parametri attuali, potrebbe costare una percentuale ulteriore di Prodotto interno lordo dell’ordine di almeno lo 0,75% (Centro studi Confapi)36. La suddivisione territoriale della perdita sarebbe: 37 miliar-di al Centro Nord e circa 10 nel Sud. In termini assoluti, la contrazione economica media sarebbe di 788 euro pro-capite al mese, suddivisi in oltre 1000 euro al Centro-Nord e quasi 500 al Sud. Nelle stime di con-

32 Stiglitz, J.E. (2003). La globalizzazione e i suoi oppositori, Einaudi, Torino.

33 Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana a cura del “Servizio per l’analisi dei dati e la ricerca economica, sociale e ambientale” – Istat – marzo 2020 -https://www.istat.it/it/files//2020/04/notamensi-le_marzo_def.pdf

34 Idem. Inoltre, si fa riferimento all’esame del disegno di legge A.S. 1766 Conversione in legge del decre-to-legge 17 marzo 2020, n. 18 – Memoria scritta dell’Istituto nazionale di statistica Istat – predisposta in occasione della 5° Commissione programmazione economica e bilancio Senato della Repubblica - Roma,26 marzo 2020 - https://www.istat.it/it/files//2020/03/Aggiornamento_MemoriaAS-1766_rev31marzo.pdf

35 Svimez (2020). L’Impatto Economico e Sociale del Covid-19: Mezzogiorno e Centro-Nord. Svimez Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. 9 aprile 2020. http://lnx.svimez.info/svimez/wp-content/uploads/2020/04/svimez_impatto_coronavirus_bis.pdf

36 Confapi. Studi, ricerche e innovazione. https://www.confapi.org/it/servizi/studi-ricerche-e-innovazione.html

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non solo di quantità ma anche di qualità. Basti ricordare che, secon-do Demoskopika, le regioni del Sud hanno gli indici di perfomance sanitaria più bassa in Italia41. Tale situazione di degrado costituisce l’humus ideale per le mafie che potrebbero ulteriormente infiltrare con maggiore pervasività l’economia, le istituzioni e la società.

• Nord. Il Nord ed in particolare le tre regioni maggiormente colpite dall’epidemia, ovvero Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, po-trebbe perdere in valore assoluto circa il 3,6% del Prodotto interno lordo italiano, pari al 40% della perdita prevista su scala nazionale del 9,1%, con effetti devastanti per tutto il Paese. Il rischio di forte recessione economica è più che reale con evidenti conseguenze ne-gative sull’occupazione. La fascia di persone con fragilità sociale ri-schia di ampliarsi a dismisura e senza adeguati interventi a sostegno del reddito delle famiglie potrebbero diventare travolgenti le spinte secessioniste e dell’autonomia differenziata delle regioni del Nord.

Proposte di policyIn questi giorni, molteplici sono le stime prodotte, così come le pro-poste di intervento. Non è scopo del presente documento ripercorrere una disamina esaustiva di quanto evidenziato da vari attori istituzio-nali e privati. Tuttavia, sulla base delle nostre valutazioni, i seguenti punti meritano particolare attenzione, poiché si ricollegano al tema del disagio sociale analizzato nel contesto delle ricadute politiche ed economiche.

• Interventi economici di sostegno a famiglie e imprese tempestivi. In questo contesto, la velocità d’intervento diviene il fattore critico di successo di qualsiasi politica, partendo dal presupposto che per

41 Puccio, S. (2019). Sanità in Calabria il sistema “più malato” d’Italia. Dati impietosi: ultimi per qualità, primi per le liti. Il Quotidiano del Sud. 4 giugno 2019. https://www.quotidianodelsud.it/societa-cultura/saluteeassistenza/2019/06/04/ sanita-in-calabria-il-sistema-piu-malato-ditalia-dati-impietosi-ultimi-per-qua-lita-primi-per-le-liti/?cli_action=1587047261. 266

trazione economica, non è quantificata la vasta area del sommerso che incide sul Pil ufficiale nazionale annuo in modo comunque rilevante: per l’Eurispes ammonterebbe a circa 540 miliardi di euro37, mentre per l’Istat si attesterebbe sui 192 miliardi di euro38.Secondo l’International Labour Organization, la crisi sta causando una riduzione senza precedenti dell’orario di lavoro su scala globale39. A partire dal 1° aprile 2020 si prevede una riduzione dell’orario di lavoro nel trimestre in corso (Q2) di circa il 6,7%, pari a 195 milioni di lavoratori a tempo pieno (supponendo una settimana lavorativa di 48 ore)40.

La perdita di produttività implica che i lavoratori dovranno affrontare una diminuzione di reddito e una povertà più profonda con un inevi-tabile aumento delle disuguaglianze in tutti gli ambiti. Le misure poste finora in atto sono l’estensione della Cassa Integrazione e l’erogazione di 600 euro per autonomi e partite Iva. Esiste, quindi, un elevatissimo rischio di tenuta sociale ed economica per il Paese che, inevitabilmente, potrebbe sfociare in un diffuso e dif-ferenziato disagio sociale:

• Mezzogiorno. L’emergenza economica si inserisce in un contesto di fragilità sociale pregressa. Nelle aree meridionali si è creata nel corso degli anni una stratificazione di più crisi, a partire da quella economica del 2008, cui poi è seguita la recessione finanziaria del biennio 2011-2012 che di fatto ha ridotto molti servizi, in termini

37 Fara, G.M. (2020). Presidente Eurispes, Gian Maria Fara: come farà l’Italia senza sommerso? Eurispes. 27 marzo 2020, https://eurispes.eu/news/presidente-eurispes-gian-maria-fara-come-fara-litalia-senza-sommer-so/

38 Istat (2019). L’economia non osservata nei conti nazionali. Anni 2014 – 2017, Report 15 Ottobre 2019, https://www.istat.it/it/files/2019/10/Economia-non-osservata-nei-conti-nazionali-2017.pdf

39 ILO Monitor (2020). Covid-19 and the world of work. Second edition Updated estimates and analysis. ILO International Labour Organization. 7 aprile 2020. https://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/@dgreports/ @dcomm/documents/briefingnote/wcms_740877.pdf

40 Idem.

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garantire la tenuta democratica del Paese, è necessario conservare l’integrità di gran parte del tessuto sociale. A tal fine è imprescin-dibile l’obiettivo del mantenimento dei livelli occupazionali il più possibile vicini a quelli precrisi, peraltro già problematici.

• Estendibilità delle misure. Si intende la possibilità di ampliare le misure in relazione alla durata e dimensione del lockdown.

Senza queste caratteristiche, gli interventi non riusciranno a contenere la grave crisi che si sta determinando.In tale contesto, l’intelligence economica diventa una parte rilevante delle attività dell’intelligence istituzionale, che in questo periodo va sviluppata in modo particolarmente accentuato42.

42 Gagliano G., Gaiser L., Caligiuri M (2016), Intelligence economica e guerra delle informazioni. Le rifles-sioni teoriche francesi e le prospettive italiane. Rubbettino, Soveria Mannelli.

RICADUTA INDUSTRIALE

AnalisiStiamo vivendo una fase di recessione atipica che non nasce dall’interno del sistema economico italiano, né da quello internazionale. Non nasce dall’incepparsi di qualche meccanismo dei mercati finanziari o dalla necessità di “correggere” qualche eccesso. Lo shock viene dall’esterno, colpisce l’economia come un meteorite, con un effetto congiunto su of-ferta e domanda. Al progressivo blocco, temporaneo ma prolungato, di molte attività economiche sul territorio nazionale si è associato un crollo della domanda di beni e servizi, sia dall’interno che dall’estero.Il blocco coglie impreparate sia le molte imprese, specialmente al Meridione, che non hanno ancora completato il percorso di rientro dalle difficoltà del 200843, sia quelle più efficienti che non solo hanno resistito, ma hanno consolidato importanti percorsi di crescita. A differenza di quanto accaduto nell’ultima crisi, oggi il processo seletti-vo subisce gli effetti di dinamiche molto più rapide già allo stadio inizia-le di una fase congiunturale molto profonda. Un’urgenza che si è tradot-ta nel decreto-legge sulla liquidità approvato nel Consiglio dei Ministri del 7 aprile 2020. Il meccanismo scelto appare però poco funzionale alla dimensione del problema. Inoltre, il decreto-legge fornisce esclusiva-mente garanzie statali per i finanziamenti erogati alle aziende. Pertanto,

43 Svimez (2020), supra.

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è compito delle banche il reperimento della liquidità, in un mercato caratterizzato dalle regole di Basilea che impone limiti alle quantità di patrimonio di cui debbono necessariamente dotarsi, determinando possi-bili rallentamenti nell’erogazione dei prestiti alle imprese.

Considerazioni sulla Piccola e Media ImpresaVista la particolare struttura produttiva del Paese, è utile approfondire il ruolo delle piccole e medie imprese. Infatti, nessuno conosce, ad oggi, la dimensione complessiva degli interventi necessari, che dovranno es-sere comunque massivi e condizionati dagli sviluppi sanitari ed econo-mici. Ma a tutti è chiaro che solo mettendo in sicurezza i cittadini e le imprese, la recessione attuale potrà non tramutarsi in una depressione economica prolungata.Posto che la fase acuta dell’emergenza sanitaria si vada esaurendo alla metà del secondo trimestre dell’anno, il Centro Studi di Confapi ipo-tizza che nel settore manifatturiero saranno attive queste percentuali di imprese nei prossimi mesi:

• Aprile: 40% all’inizio; 60% alla fine del mese; • Maggio: 70% all’inizio; 90% alla fine del mese; • Giugno: 90% all’inizio; 100% alla fine del mese44.

La ripartenza nel secondo semestre 2020 sarà verosimilmente frenata dalla debolezza della domanda di beni e di servizi. Nel caso in cui la situazione sanitaria non evolvesse positivamente, ovviamente queste previsioni economiche andrebbero riviste al ribasso.Il calo della domanda sembra trainato da tre fattori:

• modifiche dei comportamenti individuali; • nuove modalità di erogazione delle prestazioni lavorative; • chiusura di attività produttive di beni e servizi.

Il cambiamento dei comportamenti avviene sia nello stile di vita

44 Confapi, Centro Studi, https://www.confapi.org/it/servizi/studi-ricerche-e-innovazione.html

quotidiana, con l’obbligo di evitare spostamenti e assembramenti, sia nelle modalità di lavoro, con l’adozione dello smart working laddove possibile, specie nel settore dei servizi. Questa situazione sta mutando la composizione della spesa delle famiglie, adesso sbilanciata su tre capitoli essenziali di consumo:

• alimentari; • abitazione; • salute.

Questo andamento porta a un parziale rallentamento della domanda delle spese (circa il 60% del totale), etichettabili come “non essenziali”:

• trasporti; • attività ricreative e culturali; • ristoranti e alberghi; • abbigliamento. 

Proposte di policyA livello industriale, si aprono una serie di minacce per la sicurezza nazionale. Il primo è l’inevitabile indebolimento competitivo di tutte le attività economiche. Potrebbero risentirne, in particolare, quelle legate a energia, trasporti, acqua, salute, comunicazioni, media, ma anche i comparti in cui sono presenti le nostre multinazionali “tascabili”, aziende sconosciute ai più ma che rappresentano l’imprenditoria italia-na nei settori dell’intelligenza artificiale, della robotica, del packaging, delle macchine utensili, della difesa, delle biotecnologie. Queste ultime diventano potenziali prede di interessi economici stranieri e criminali, da parte di entità che possono approfittare di questa inevitabile debo-lezza. Aspetto, peraltro, più volte evidenziato dal Copasir, ribandendo la funzione essenziale dell’intelligence anche sotto l’aspetto economico e finanziario45.

45 Carrer, G. (2020). Allarme interferenze straniere sull’Italia. Ora interviene il Copasir (per fortuna). Formi-che.net. https://formiche.net/2020/03/interfenze-straniere-italia-allarme-copasir/

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Forse, in tal senso, un blocco delle operazioni straordinarie sui settori strategici dovrebbe essere previsto, innovando il golden power che pre-vede informative preventive da cui possono scaturire precisi divieti. In questa fase, però, sarebbe più opportuno vietare in ogni caso la vendita di quote degli asset strategici, individuandoli con precisione. Molti settori dovranno adattare il proprio modello di business, che dovrà essere rivisto in molte delle sue fasi. Pensiamo al settore sani-tario del nostro Paese, dove l’assenza di piattaforme mediche digitali non ha consentito la prestazione di servizi di diagnosi gratuita online per i cittadini, determinando sicuramente un incremento dei contagi. Invece, un servizio di telemedicina aiuta a distinguere i pazienti so-spetti Covid-19 da quelli colpiti da un comune raffreddore, nonché di fronteggiare la carenza di medici, ridurre i rischi di infezioni causate dal contatto umano e consentire ad un maggior numero di cittadini di usufruire delle cure mediche online. Una rivoluzione tecnologicamente possibile e non più rimandabile.Nel settore turistico e nell’industria degli eventi la ridefinizione degli spazi richiederà ingenti investimenti (dai ristoratori ai cinema, dalle palestre ai musei, dai teatri agli eventi culturali: tutti questi luoghi di concentrazione di persone devono procedere a una totale rivisitazione degli spazi) che incideranno negativamente sulla produttività. Sono tutti costi aggiuntivi per il sistema imprenditoriale, che in questo stato di crisi difficilmente potranno essere sostenuti senza adeguati sussidi. Nell’uso delle risorse, si dovrà necessariamente prestare attenzione ai settori più colpiti, come il turismo, l’industria degli eventi, il commer-cio di prossimità non alimentare e soprattutto l’export. Occorre predisporre le condizioni legislative e fiscali per incentivare il rientro delle sedi legali delle aziende e contrastare il potere di attrazio-ne dei “paradisi fiscali”, a iniziare da quelli europei. Allo stesso modo bisogna agevolare il reshoring (cioè il rientro delle attività industriali

nazionali che sono state delocalizzate all’estero per diverse ragioni46), prevedendo una contribuzione fino al 50% dei costi di reimpianto in patria di produzioni appartenenti a qualsiasi settore. In tale quadro l’intelligence fiscale può svolgere un ruolo determinante, da sviluppa-re da adesso per i prossimi anni47. L’impatto del reshoring può essere rilevante sia per le aziende che lo intraprendono direttamente, sia per il sistema di subfornitura, che viene spesso riportato in madrepatria insieme alle produzioni aziendali. In questo modo si può fornire una concreta compensazione alla perdita di occupazione derivante dall’im-patto del Covid-19. La contribuzione del 50% potrebbe essere più elevata nel caso di produzioni strategiche o direttamente collegate alla crisi sanitaria, come mascherine, disinfettanti, respiratori ed altro.Occorrerà, inoltre, considerare come impegno prioritario la riduzione dell’ipertrofia fiscale e normativa, semplificando i labirinti procedurali di cui è disseminato il cammino delle aziende. Un altro fronte di intervento potrebbe riguardare il capitale umano delle imprese, puntando su formazione e potenziamento delle compe-tenze. In questo ambito si potrebbe ipotizzare una collaborazione tra Governo, sindacati e datori di lavoro nella costruzione di un ecosi-stema di apprendimento permanente ed efficace, utilizzando i fondi che sono disposizione in quanto già previsti nelle intese tra imprese e sindacati48.

Un’ulteriore linea di intervento potrebbe riguardare la territorializza-zione della contrattazione, dando spazio a cogestione e welfare azien-

46 Ci sono diversi motivi che hanno spinto le aziende a delocalizzare la produzione: minori vincoli in termini di diritto del lavoro; basso costo del lavoro; la riduzione dei costi di trasporto; i vantaggi fiscali; le agevola-zioni finanziarie e commerciali; costi dell’energia.

47 IlDispaccio (2020). Intelligence, Roberto Pollari al Master dell’Università della Calabria: “La lotta al riciclaggio funziona se c’è l’apporto delle categorie professionali. La criptovaluta non sarà la moneta del futuro”. ildispaccio.it. 8 marzo 2020. http://ildispaccio.it/cosenza/238719-intelligence-roberto-pol-lari-al-master-dell-universita-della-calabria-la-lotta-al-riciclaggio-funziona-se-c-e-l-apporto-delle-catego-rie-professionali-la-criptovaluta-non-sara-la-moneta-del-futuro

48 Legge 388/2000, art. 118: “Interventi in materia di formazione professionale nonché disposizioni in mate-ria di attività svolte in fondi comunitari e di Fondo sociale europeo”.

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AnalisiLa natura della minaccia della pandemia Covid-19 ha fatto emergere l’importanza del sistema scientifico e il ruolo degli scienziati per la sicurez-za nazionale50. Le misure generalmente adottate propongono forme di di-stanziamento sociale applicate con diversi livelli di intensità, eventualmen-te corredate da campagne di diagnosi della malattia e dal tracciamento elettronico51. Gli ambiti scientifici spaziano dalla medicina all’informatica.Dopo una prima fase di rigido isolamento, in Italia si discute di una “fase 2”, con riaperture graduali delle attività economiche a partire dal maggio 2020: le decisioni che verranno assunte si preannunciano delicate, dato il monito della comunità scientifica che mette in guardia da un rilas-samento precoce dell’isolamento52. In linea generale, è possibile che fasi intermittenti di distanziamento si protraggano fino al 202253.Sul fronte della ricerca, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who)

50 WHO (2020). Naming the coronavirus disease (Covid-19) and the virus that causes it. Organizzazione Mondiale della Sanità. https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/technical-gui-dance/naming-the-coronavirus-disease-(covid-2019)-and-the-virus-that-causes-it

51 Anderson, R. M., Heesterbeek, H., Klinkenberg, D., & Hollingsworth, T. D. (2020). How will coun-try-based mitigation measures influence the course of the Covid-19 epidemic? The Lancet, 395(10228), 931–934. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)30567-5

52 Xu, S., & Li, Y. (2020). Beware of the second wave of Covid-19. The Lancet. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)30845-X

53 Kissler, S. M., Tedijanto, C., Lipsitch, M., & Grad, Y. (2020). Social distancing strategies for curbing the Covid-19 epidemic (March 2020). Harvard Library. http://nrs.harvard.edu/urn-3:HUL.InstRepos:42638988

dale, con una forte attenzione al sistema territoriale basato su capitale sociale e identità dei territori. Infatti, stiamo assistendo ad un graduale sfarinamento dei territori, con conseguenze negative per il futuro del nostro Paese. È ragionevole sostenere che occorra ripartire dal rating locale, quello che l’Ocse definisce capitale territoriale, dove storia, memoria e saperi costituiscono il valore aggiunto del Made in Italy49.Per limitare la riduzione dei posti di lavoro è cruciale il più ampio ri-corso a forme di diminuzione degli orari, senza eccessivi oneri aggiun-tivi per le imprese, quali smaltimento delle ferie o utilizzo di congedi parentali per la cura dei minori.È inoltre essenziale l’attivazione massiccia e rapida di strumenti di inte-grazione al reddito da lavoro, a cominciare dalla Cassa Integrazione, anche in deroga alle attuali regole. Sono necessari, poi, altri fattori, quali il sostegno alla liquidità delle imprese per garantire che riescano a far fronte al pagamento degli stipendi, eventualmente al netto di taluni oneri contributivi temporane-amente sospesi.Solo con soluzioni di salvaguardia dell’occupazione si potrà contenere la distruzione di posti di lavoro e il conseguente feedback negativo su consumi e livelli di attività. In pratica, le soluzioni possibili dovranno considerare gli accordi (individuali o negoziati) tra imprese e lavoratori (secondo il modello tedesco di cogestione dell’impresa), ma è opportuno che queste siano incentivate da misure eccezionali di politica economica a sostegno del reddito dei lavoratori.

49 OECD (2001). Territorial Outlook. Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. https://read.oecd-ilibrary.org/urban-rural-and-regional-development/oecd-territorial-outlo-ok_9789264189911-en#page1

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Le tecnologie digitali. Si spazia dallo sviluppo di applicazioni di trac-ciamento, all’uso di supercomputer per la ricerca di farmaci (come in Italia quello dell’Eni)60, fino all’intelligenza artificiale impiegata a fini radio-diagnostici, epidemiologici e perfino di analisi massiva della lette-ratura scientifica. Nonostante l’enfasi posta sull’intelligenza artificiale, la reale efficacia solleva alcuni dubbi ed è probabile che questa tecnologia possa essere più utile in caso di future pandemie, piuttosto che in questo momento61. Quelli sopra richiamati sono solo alcuni dei principali fronti di ricerca. Le ricadute della pandemia richiedono uno sforzo multidisci-plinare, sollecitando il contributo differenti discipline. Un importante ambito riguarda lo studio degli effetti del Covid-19 sulla salute mentale e psicologica, aspetto che incide direttamente sul disagio sociale, accen-tuandone i rischi. Recentemente sono state individuate alcune priorità, tra cui la necessità di raccogliere più dati sulle conseguenze mentali del Covid-19, in particolare sui soggetti più vulnerabili62.La sicurezza dei dati e delle infrastrutture digitali del sistema scientifi-co, in particolare di quelle sanitarie, è un tema di rilievo per la sicurez-za nazionale63. Gli attacchi cyber finora rilevati non hanno il solo obiettivo di estrarre e danneggiare dati sensibili, ma sono spesso frutto di attività di cyber-criminali interessati a ottenere guadagni illeciti, per esempio attraverso attacchi ransomware64. È verosimile ipotizzare che attacchi cyber si

60 ENI (2020). Eni’s HPC5 supercomputer contributes to Coronavirus research. Eni. https://www.eni.com/en-IT/media/press-release/2020/04/cs-eni-hpc5-coronavirus.html

61 Douglas Heaven, W. (2020). AI could help with the next pandemic—but not with this one. MIT Technol-ogy Review. 12 marzo 2020. https://www.technologyreview.com/2020/03/12/905352/ai-could-help-with-the-next-pandemicbut-not-with-this-one/

62 Holmes, E. A., O’Connor, R. C., Perry, V. H., Tracey, I., Wessely, S., Arseneault, L., … Bullmore, E. (2020). Multidisciplinary research priorities for the Covid-19 pandemic: a call for action for mental health science. The Lancet Psychiatry. https://doi.org/10.1016/S2215-0366(20)30168-1

63 SISR (2020). Coronavirus, riunione straordinaria del Nucleo Sicurezza Cibernetica. Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica. Comunicato del 01 aprile 2020. https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/archivio-notizie/comunicato-stampa-coronavirus-riunione-straordinaria-del-nucleo-di-sicurezza-cibernetica.html

64 Secondo la definizione dell’Enisa (Agenzia per la cybersecurity dell’Unione europea), un ransomware è un tipo di minaccia informatica che infetta i computer e manipola i sistemi infettati in modo che le vittime

ha rilasciato una roadmap per coordinare gli sforzi su scala globale54. Gli ambiti di intervento sono molti, ma quattro fronti sembrano di particolare interesse.

Il vaccino. La Who all’11 aprile 2020 censiva 70 iniziative di ricerca at-tive, di cui 3 in fase di sperimentazione sull’uomo55. La produzione di massa del vaccino, tuttavia, potrebbe richiedere da 1 anno a 18 mesi56.

Le terapie. Molte sono le notizie su farmaci quali il Remdesivir, la Cloro-china, l’Idrossiclorochina ed altri. La realtà è ben più complessa. Le te-rapie esplorate sono almeno 166, basate soprattutto su vari approcci tra cui anticorpi, antivirali, Rna, terapie cellulari e riutilizzo di composti esi-stenti57. Interrogando la banca dati ClinicalTrials della U.S. National Li-brary of Medicine, gli studi clinici in corso sul Covid-19 sono circa 50058. È ragionevole ipotizzare, tuttavia, che le ricerche a livello globale siano in numero superiore rispetto alle iniziative riportate nelle fonti citate.

Le policy. Quella più efficace sembrerebbe essere il rigido distanziamen-to sociale, che in Cina ha già prodotto notevoli risultati. Molti aspetti rimangono ancora da chiarire, tra cui una stima accurata del case fata-lity rate (Cfr), la trasmissibilità in funzione del periodo di incubazione, la percentuale di casi asintomatici, la durata dell’infezione59.

54 WHO (2020). A Coordinated Global Research Roadmap: 2019 Novel Coronavirus. Organizzazione Mondiale della Sanità. Marzo 2020. https://www.who.int/blueprint/priority-diseases/key-action/Coronavi-rus_Roadmap_V9.pdf?ua=1

55 WHO (2020). DRAFT landscape of Covid-19 candidate vaccines. Organizzazione Mondiale della Sanità. 11 April 2020.https://www.who.int/blueprint/priority-diseases/key-action/Novel_Coronavirus_Landsca-pe_nCoV_11April2020. PDF?ua=1

56 Anderson et al. (2020), supra.

57 Milken Inst. (2020). Covid-19 Treatment and Vaccine Tracker. Milken Institute. https://milkeninstitute.org/covid-19-tracker (accesso 11 aprile 2020).

58 Si contano 469 studi clinici attivi su “Covid-19” secondo il portale ClinicalTrials della U.S. National Library of Medicine: https://clinicaltrials.gov/, dati al 14 aprile 2020.

59 Anderson et al. (2020), supra.

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Un altro grave problema è il proliferare di fake news, disinformazio-ne e campagne di influenza, tanto più pericolose quanto più si fanno veicolo di falsi contenuti scientifici70.

Il problema pedagogico

Un’ultima nota di interesse riguarda il problema pedagogico, che incide direttamente sul sistema scientifico, economico e sociale nazio-nale. Le istituzioni scolastiche, a tutti i livelli, hanno subìto una brusca discontinuità nel modo di erogare la didattica, che potrebbe creare dei problemi non irrilevanti a medio e lungo termine.Le università hanno predisposto iniziative di formazione online. Oltre l’80% degli studenti universitari ha potuto beneficiare di lezioni per via telematica, con alti livelli di frequenza; circa il 95% degli atenei ha attivato modalità di esame a distanza e oltre 26mila studenti si sono finora laureati da remoto71. Queste statistiche spingono a interrogarsi sulle conseguenze negative per la percentuale residuale, ma significativa in termini assoluti, degli studenti che non hanno potuto usufruire di lezioni, esami e lauree a distanza. Nelle scuole secondarie di primo grado la partecipazione all’attività didattica da remoto è stata stimata nel 77%, mentre nell’ultimo trien-nio degli istituti di secondo grado la percentuale arriverebbe al 90%72.

Anche rispetto a queste statistiche emergono preoccupazioni per la percentuale tutt’altro che trascurabile degli esclusi. È stato fatto notare, inoltre, come l’efficacia dell’attività didattica a distanza nelle scuole

70 Giungato, L. (2020), supra.

71 ANSA (2020). Università, Manfredi, per gli atenei due fasi di ‘restart’. Agenzia Nazionale Stampa Asso-ciata. 09 aprile 2020. https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/04/09/universita-manfredi-per-gli-ate-nei-due-fasi-di-restart_6174761 e-b60a-4bd5-977c-038b6b9cadac.html

72 Eurispes (2020). Tutti a casa. La sfida della didattica a distanza in un Paese in affanno. L’Eurispes. 26 marzo 2020. https://www.leurispes.it/tutti-a-casa-la-sfida-della-didattica-a-distanza-in-un-paese-in-affanno/

protraggano per l’intera durata dell’emergenza, per cui il livello di vigi-lanza dovrà rimanere elevato. In tale quadro, le attività di sicurezza in-formatica dell’intelligence nazionale sono particolarmente importanti, ricollegandosi al perimetro nazionale della sicurezza cibernetica65. Un ulteriore aspetto importante è rappresentato dalla comunicazione scientifica. Alcuni dei maggiori editori internazionali, in buona par-te firmatari del Wellcome Trust Statement, hanno reso disponibili in formato aperto pubblicazioni e dati rilevanti per la ricerca sulla pande-mia66. Diverse riviste scientifiche hanno istituito un canale preferenziale per la revisione rapida di pubblicazioni sul Covid-19. Già al 30 genna-io 2020, si stimavano almeno 54 pubblicazioni in riviste specializzate di lingua inglese67. Questo ha comportato critiche, specie in Cina, circa le barriere linguistiche all’accesso dei contenuti da parte di specialisti non anglofoni68.Un altro grande tema riguarda la poca chiarezza della comunicazione scientifica verso il grande pubblico, questione particolarmente evidente in Italia all’inizio dell’epidemia. Questo effetto è stato amplificato dalla velocità di diffusione dei mass e social media, che a differenza delle riviste scientifiche non dispongono del filtro della preventiva revisione di altri specialisti69.

non possano più usare (in parte o in tutto) i sistemi di elaborazione e i dati in essi contenuti. Poco dopo l’attacco, le vittime solitamente ricevono un messaggio di ricatto che chiede di pagare un riscatto (da cui il nome ransomware) per ottenere nuovamente accesso ai sistemi e ai dati. Si veda: https://www.enisa.europa.eu/topics/csirts-in-europe/glossary/ransomware

65 Consiglio dei Ministri n. 4, 19 Settembre 2019. http://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-mini-stri-n-4/12844

66 Wellcome (2020). Sharing research data and findings relevant to the novel coronavirus (Covid-19) out-break. Wellcome Trust. https://wellcome.ac.uk/coronavirus-covid-19/open-data

67 Stoye, E. (2020). China coronavirus: how many papers have been published. Nature, 30, 2020.

68 Xiang, Y.-T., Li, W., Zhang, Q., Jin, Y., Rao, W.-W., Zeng, L.-N., … Hall, B. J. (2020). Timely research papers about Covid-19 in China. The Lancet, 395(10225), 684–685. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)30375-5

69 In termini scientifici questo processo si definisce “peer review”.

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Proposte di policyNonostante diversi aspetti problematici, l’emergenza Covid-19 ha fatto emergere il ruolo fondamentale degli esperti per indirizzare le attività di policy making in situazioni ad alta complessità. Questa considera-zione, apparentemente scontata, ribalta una certa retorica degli ultimi tempi, che ha spesso relegato in secondo piano la reale professionalità sviluppata nel corso di anni di studio e lavoro da buona parte di spe-cialisti, ricercatori e scienziati. La politica da sola non basta. Le scelte politiche in Italia, specie nelle prime fasi dell’epidemia, hanno proba-bilmente risentito della mancanza di un deciso indirizzo scientifico78.

Da qui la necessità di dare centralità agli autentici esperti scientifici, in-tegrando e armonizzando le loro competenze con le funzioni politiche. Le considerazioni appena esposte sul difficile equilibrio tra potere politico e comunità scientifica hanno una notevole ricaduta pratica. Un caso emblematico riguarda la dialettica tra decisore politico e organi di indirizzo scientifico che si sta sviluppando negli Stati Uniti, dove si è dapprima assistito ad un incidente di comunicazione che ha interessato il presidente Trump e il suo principale consulente scientifico79, Anthony Fauci, per poi giungere a minacce di tagli ai finanziamenti all’Organiz-zazione Mondiale della Sanità, con reazioni preoccupate da parte della comunità internazionale80 e del mondo scientifico81. All’altro estre-mo, in Cina si assiste a un crescente livello di controllo da parte dello Stato sulla ricerca scientifica, da un lato valutato positivamente per la capacità di deterrenza verso ricerche di bassa qualità sul Covid-19,

78 Il riferimento è al periodo che va dalla scoperta dei primi casi in Italia al varo dei primi provvedimenti restrittivi nella prima e seconda settimana di Marzo 2020.

79 Orr, G., & Levine, M. (2020).Trump’s #FireFauci retweet spurs a cycle of outrage and a White House denial. Politico. 13 aprile 2020. https://www.politico.com/news/2020/04/13/trump-fauci-fire-tweet-corona-virus-183907

80 BBC News (2020). Trump’s WHO de-funding «as dangerous as it sounds». British Broadcasting Corpora-tion News. 15 aprile 2020. https://www.bbc.com/news/world-us-canada-52291654

81 Kupferschmidt, K., & Cohen, J. (2020). ‘Short-sighted.’ Health experts decry Trump’s freeze on U.S. funding for WHO as world fights pandemic. Science Mag. 14 aprile 2020. https://www.sciencemag.org/news/2020/04/trump-freezes-us-funding-who-world-fights-pandemic

presenti diversi punti critici, tra cui la diseguale dotazione digitale delle famiglie, la non uniforme diffusione e banda di Internet, la diversa possibilità di presenza e supervisione dei genitori, la capacità organiz-zativa e le dotazioni telematiche degli istituti ma soprattutto le reali competenze dei singoli insegnanti73.È ragionevole ritenere che le attività didattiche non riprenderanno la loro normalità prima di settembre 2020 e, anche allora, sarà necessario ricorrere a modalità miste di didattica in presenza e attività a distanza74.Si pone l’interrogativo su quali possano essere gli effetti dell’interru-zione e della trasformazione didattica sulla competitività del sistema Paese. L’effetto della scolarizzazione sulla crescita economica è un fe-nomeno ampiamente studiato e dimostrato dalla comunità scientifica75. In particolare, si è notato come la qualità dell’istruzione e dell’appren-dimento abbia un ruolo preponderante rispetto al mero tasso di scola-rità76. Sebbene dinamiche di questo tipo abbiano un effetto non ne-cessariamente apprezzabile nel breve periodo, la scala dell’impatto del Covid-19 sul sistema educativo rappresenta un evento di discontinuità, che potrebbe arrecare un ulteriore impoverimento alle competenze alfabetiche degli studenti italiani, alla capacità di ricerca e innovazione, incidendo sulla già indebolita traiettoria economica nazionale. Non è da escludere che Paesi come la Cina, con sistemi educativi improntati a un forte rigore già dai primi livelli di istruzione, si rafforzino ulterior-mente rispetto agli Stati democratici. L’Italia, i cui studenti sono già da anni sotto la media Ocse per competenze di lettura e scienze77, potreb-be subire un’ulteriore regressione.

73 Idem.

74 ANSA (2020), supra.

75 Hanushek, E. A., & Woessmann, L. (2010). Education and economic growth. Economics of education, 60-67.

76 Idem.

77 OECD (2019). Programme for International Student Assessment, Italia. Organizzazione per la cooperazio-ne e lo sviluppo economico. OECD 2019 Volumes I-III. https://www.oecd.org/pisa/publications/PISA2018_CN_ITA_IT.pdf

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estivo per organizzare una massiccia campagna di formazione per gli insegnanti. In tale quadro va oggettivamente constatato che l’autono-mia scolastica ha portato più disagi che soluzioni, contribuendo ad indebolire la competenze degli studenti. Per quanto attiene l’università la situazione di emergenza potrebbe servire per effettuare interventi di svolta rispetto alle politiche precedenti, in particolare nel numero chiuso in medicina, che in questo momento sta dimostrando tutti i suoi limiti, e sull’interruzione immediata dei meccanismi di selezione con-corsuale, poiché il dibattuto sistema della doppia abilitazione ha creato un numero di idonei che, soprattutto in alcuni settori, non è assorbibile neanche nei prossimi anni, rendendo la sostenibilità del sistema acca-demico fuori controllo. È fondamentale che l’emergenza sanitaria non diventi un’occasione per facilitare ulteriormente gli obblighi formativi e valutativi87. In particolare, l’ipotesi di convergere verso promozioni di massa, senza le opportune verifiche, rischia di indebolire ulterior-mente il sistema educativo nazionale, specie al sud.In generale, per quanto riguarda le policy orientate ad aspetti scientifici e pedagogici, l’imperativo è quello di affidarsi a fonti autorevoli e non a commentatori improvvisati. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha creato una roadmap che la comunità scientifica dovrebbe seguire a livello globale, per armonizzare gli sforzi e convergere verso una soluzione condivisa dell’emergenza88. La roadmap dettaglia i passi da seguire sia nel breve termine, che nel medio e lungo periodo. Alcune azioni, ovviamente, andranno declinate a livello nazionale, tenendo presente la necessità di coordinamento e collaborazione internazionale connaturata nella ricerca scientifica.Le politiche che andranno adattate a livello nazionale dovrebbero favorire le priorità individuate dalla roadmap globale, senza necessa-

87 Caligiuri, M. (2018), Il facilismo amorale. Una riflessione sulla responsabilità educativa del ‘68, in “Forma-zione & Insegnamento”, Numero 1-2018, pp. 17-34. 

88 WHO (2020). A Coordinated Global Research Roadmap: 2019 Novel Coronavirus. Organizzazione Mondiale della Sanità. Marzo 2020. https://www.who.int/blueprint/priority-diseases/key-action/Coronavi-rus_Roadmap_V9.pdf?ua=1

dall’altro considerato con preoccupazione come evidente tentativo di controllo dell’informazione82. In Italia, il bilanciamento tra politica e scienza è molto complesso: si è passati da una flebile fase di indirizzo scientifico iniziale ad a una crescita (probabilmente eccessiva) di potere decisionale attribuito ai tecnici sanitari83.Una nota particolare riguarda gli specialisti della sicurezza nazionale. Nelle varie commissioni formate per gestire l’emergenza, si constata l’assenza di esperti di intelligence84. L’emergenza che stiamo viven-do è prima di tutto una questione di sicurezza nazionale e quindi di intelligence. Gli interessi in gioco sono enormi e le minacce esterne ed interne, come abbiamo visto, sono molteplici. Rafforzare formalmente il ruolo dell’intelligence a supporto delle attività di policy making è di prioritaria importanza.Sul piano pedagogico, la brusca discontinuità causata dall’emergenza Covid-19 e la non-uniformità nell’accesso e nella qualità della didat-tica erogata a distanza da scuole e atenei pone in rilievo la necessità di definire una strategia a livello nazionale, eventualmente coordinata da una cabina di regia che coinvolga “esperti e tecnici dell’educazione ma anche psicologi, psicoterapeuti e pedagogisti”85. Questa disconti-nuità rischia di allargare maggiormente il divario educativo tra il nord e il sud del Paese86. L’intento generale dovrebbe essere quello di avere politiche nazionali scolastiche sull’educazione che uniformino gli stan-dard delle attrezzature tecnologiche, utilizzando il prossimo periodo

82 Silver, A., & Cyranoski, D. (2020). China is tightening its grip on coronavirus research. Nature news. 15 aprile 2020. https://www.nature.com/articles/d41586-020-01108-y

83 Fittipaldi, E. (2020).I sette uomini più potenti d’Italia: oggi comandano (solo) gli scienziati. L’Espresso. 10 aprile 2020. https://espresso.repubblica.it/inchieste/2020/04/10/news/i-sette-scienziati-che-comandano-in-i-talia-1.347039

84 Caligiuri, M. (2020). Colao e le task force. Ok ma manca la sicurezza nazionale. Scrive Caligiuri. Formi-che.net. 12 aprile 2020. https://formiche.net/2020/04/task-force-colao-sicurezza/

85 Fregonara, G. (2020). Scuole, verso una commissione Colao per la riapertura. Il toto presidente. Corriere della Sera. 15 aprile 2020. https://www.corriere.it/scuola/secondaria/20_aprile_15/scuole-una-commissio-ne-colao-la-riapertura-toto-presidente-5e4531e6-7f15-11ea-a4e3-847238ee431e.shtml

86 Fondazione Agnelli (2010). Rapporto sulla scuola in Italia 2009, Laterza, Roma-Bari.

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coscienza delle necessità di nuove discipline per l’insegnamento. Tra queste, certamente, l’intelligence, che è un metodo di trattazione delle informazioni per individuare quelle rilevanti in un contesto distinto dall’eccesso di informazioni che determina disinformazione92. Infatti, l’emergenza Covid-19 sembra confermare l’esistenza di una società del-la disinformazione che crea un corto circuito cognitivo nelle persone, in quanto la realtà sta da una parte e la percezioni pubblica della realtà esattamente dall’altra93.

92 Caligiuri, M. (2019), Come i pesci nell’acqua. Immersi nella disinformazione (prefazione di Luciano Flori-di). Rubbettino, Soveria Mannelli.

93 Caligiuri M. (2020), Educazione e disinformazione al tempo del coronavirus, 15.3.2020, https://www.youtube.com/watch?v=dLDA04LPvPw

riamente limitarsi ad esse. Tra queste si evidenziano otto punti89:• la ricerca su presidi diagnostici da istituire in maniera rapida all’in-

terno della comunità;• la previsione immediata di dati ed evidenze disponibili su approcci

terapeutici sperimentati con successo nei Paesi colpiti (come sta accadendo per esempio in Cina e Germania);

• la valutazione rapida degli effetti di terapie ausiliarie e di supporto;• l’ottimizzazione dei dispositivi di protezione individuale e di altre

misure di prevenzione;• l’analisi di tutte le informazioni disponibili circa la trasmissibilità

tra uomo e animale;• l’accelerazione nella ricerca di vaccini e terapie, seguendo “proto-

colli Master”90;• l’interazione tra enti finanziatori ed enti di ricerca per allineare

sforzi e obiettivi;• la condivisione rapida e ampia di dati, materiali, campioni clinici e

altre informazioni utili. Allo stesso modo, guardando in prospettiva alle riaperture delle scuole, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato alcune linee guida specifiche91. L’ambito di applicazione di queste linee guida, sulla cui efficacia occorrerebbero ulteriori approfondimenti, è limitato agli aspetti sanitari, mentre per quelli pedagogici si conferma la necessità di una strategia e di una cabina di regia a livello nazionale, che cominci a sperimentare innovazioni didattiche, cominciando a fare prendere

89 Idem.

90 Secondo la definizione della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, un “protocollo master” (ma-ster protocol) è un protocollo definito come un insieme di più studi, che hanno obiettivi potenzialmente differenti e che richiedono un coordinamento per valutare uno o più cure sperimentali per uno o più sotto-tipi di malattia all’interno di un unico programma di sperimentazione. Per maggiori dettagli si veda: FDA (2018). Master Protocols: Efficient Clinical Trial Design Strategies to Expedite Development of Oncology Drugs and Biologics. Guidance for Industry. Draft Guidance. U.S. Food and Drug Administration. https://www.fda.gov/media/120721/download

91 WHO (2020). Key Messages and Actions for Covid-19 Prevention and Control in Schools. Organizzazione Mondiale della Sanità. https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/key-messages-and-actions-for-covid-19-prevention-and-control-in-schools-march-2020.pdf?sfvrsn=baf81d52_4

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CONCLUSIONI

Al dramma sanitario vissuto dal Paese, si aggiungono le prospet-tive per alcuni versi ancora più ampie delle ricadute economiche e sociali. L’analisi ha preso in considerazione, in particolare, il tema del disagio sociale, accentuando sia le diseguaglianze territoriali, sia quelle tra i cittadini con l’ulteriore erosione del ceto medio e la divaricazione più severa tra ricchi e poveri. Il disagio sociale rischia contemporaneamente di ampliare il bacino di reclutamento della cri-minalità e di accentuare le spinte separatiste delle aree più sviluppate del Paese. Parimenti si stanno rafforzando le tendenze di forte conte-stazione alle politiche comunitarie, fino ad un potenziale allontana-mento dall’Unione europea94. A livello di policy, si è posto l’accento su misure che possano riequilibrare il divario tra classi sociali e in particolare tra le élite pubbliche e i cittadini, attraverso una serie di interventi strutturali sulla riduzione dei costi della politica e dell’ap-parato burocratico. È emersa la necessità di ridefinire nuovamente i poteri tra Stato e Regioni, specie in ambito sanitario. E questa po-trebbe essere l’occasione giusta per avviare cambiamenti di paradig-ma, che in ogni caso verranno imposti dagli eventi, che bisognerebbe tentare in qualche modo di governare piuttosto che subire in tutta la loro possibile violenza.

94 Sondaggio SWG, supra.

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CONCLUSIONI

rezza dei dati e delle infrastrutture digitali del sistema scientifico, in particolare delle strutture sanitarie. Si è analizzato lo stato dell’arte di alcuni fronti importanti della ricerca tra cui lo sviluppo del vaccino, la ricerca di terapie, lo sviluppo di policy sanitarie, l’utilizzo di tecnolo-gie digitali, lo studio dell’impatto mentale e psicologico, che potrebbe essere particolarmente rilevante sia per la distanza sociale, sia per la coabitazione forzata e sia per la dipendenza dalle tecnologie. È stata richiamata l’importanza di bilanciare il ruolo di scienziati ed esperti di Sicurezza Nazionale con quello del decisore politico. Per quanto ri-guarda le policy di ricerca, più nello specifico, è stata ricordata l’impor-tanza di fare comunque riferimento a fonti istituzionali che svolgono funzioni di coordinamento, come nel caso dell’Organizzazione Mon-diale della Sanità. È stato fatto notare, infine, che l’emergenza educati-va non può essere affrontata semplificando ulteriormente i percorsi di studio, ma introducendo degli efficaci meccanismi di erogazione della didattica e di verifica degli apprendimenti che inducano a consolidare le conoscenze. In tutti questi aspetti, esplicitamente previsti nella legge di riforma del 2007, l’intelligence ha una funzione fondamentale, da utilizzare. In particolare ha un impegnativo compito per contenere il prevedibile disagio sociale, prevenire le ulteriori infiltrazioni criminali, impedire l’acquisto dall’estero di asset strategici nazionali. Tutti elementi che possono minare alla base la democrazia italiana. A questi rischi ne va aggiunto necessariamente un altro, rappresentato della circostanza planetaria che, operando in condizioni di necessità in cui si possono assumere scelte altrimenti non consentite, i decisori pubblici gestiscano le crisi come opportunità per loro stessi e non come problema della collettività.

A livello geopolitico, si è posto il tema di un più chiaro posizionamen-to italiano rispetto alle alleanze internazionali a seguito della pandemia Covid-19, avendo come punto di riferimento l’interesse nazionale. A livello economico e industriale, è in pericolo la posizione italiana sui mercati internazionali. Tale indebolimento incide sul valore reputazio-nale del Paese, che potrebbe essere minacciato da ulteriori infiltrazioni criminali e divenire terra di conquista95. Il rischio è che altri Paesi, con le loro multinazionali, traggano vantaggio dal nostro indebolimento per rafforzare il proprio ruolo, specie nell’industria manifatturiera. In tale quadro, dovrebbe essere aggiornata la normativa del golden power, completandola con la definizione dei “beni e i rapporti di rile-vanza strategica per l’interesse nazionale” 96, che ancora non sono stati individuati. Pertanto, in questa fase si potrebbe valutare se vietare la vendita di quote degli asset strategici. Tra questi potrebbero essere con-siderati anche quelli sanitari, che andrebbero rafforzati investendo sul farmaceutico, sulle tecnologie digitali tra cui la telemedicina, nonché altri ambiti ad alta intensità di innovazione. I rischi vanno monitorati non solo nell’immediato, ma anche nel medio periodo, poiché la criminalità organizzata, le multinazionali, le banche d’affari, i fondi sovrani e i Paesi stranieri potrebbero agire a distanza dal clamore mediatico dell’emergenza, ponendo però adesso le basi per i loro interventi futuri. Sono state prese in considerazione alcune misure a sostegno della piccola e media impresa e della forza occupazionale da essa sostenuta. Uno di questi temi è l’incentivo al rientro della produzione da Paesi a basso reddito verso l’Italia, così come occorre predisporre le condizioni legislative e fiscali per favorre il rientro delle sedi legali delle aziende, in modo da aunmentare il nostro gettito fiscale. A livello scientifico si è evidenziata la necessità di rafforzare la sicu-

95 Carrer, G. (2020). Allarme interferenze straniere sull’Italia. Ora interviene il Copasir (per fortuna). Cit.

96 Golden Power, http://www.governo.it/it/dipartimenti/dip-il-coordinamento-amministrativo/dica-att-golden-power/9296

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GLI AUTORI

Mario Caligiuri Professore ordinario di Pedagogia all’Università della Calabria. Presidente della Società italiana di intelligence, è considerato uno dei più importanti studiosi europei del settore.

Luigi Barberio Innovation manager, Ceo Datatech sistemi srl

Roberto Macheda Commercialista

Franco Napoli Imprenditore e vice presidente di Confapi

Luigi Rucco Collaboratore del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria

Post Covid-19Analisi di intelligence

e proposte di policy2020 – 2021

Mario Caligiuria cura di

“Cosa succederà da qui a un anno in Italia a causa della pandemia? Prova a rispondere al quesito la Società Italiana di Intelligence. Trattando i principali fattori dell’interesse nazionale, vengono evi-denziate alcune tendenze, tra cui spiccano il disagio sociale, le ten-denze separatiste del Nord, gli appetiti delle multinazionali sui no-stri asset nazionali, l’espansione delle mafie, il ridimensionamento delle nostre piccole e medie imprese, la richiesta di nuovi equilibri tra Stato e regioni provocato dalla crisi della sanità, la diffidenza verso l’Unione Europea. Per frenare queste tendenze viene proposta la riduzione dei costi della politica per avvicinare le élite ai cittadini, il controllo dei com-portamenti delle mafie, aggiornare la golden power, favorire il ri-entro delle imprese dall’estero e la sede fiscale delle aziende. Infine, prestare attenzione all’educazione, fattore centrale della competiti-vità nazionale. Interventi difficili che solo in periodi di emergenza si possono avviare. In tale quadro, l’intelligence deve difendere la democrazia italiana in una situazione planetaria in cui, operando in condizioni di necessità, c’è il rischio che i decisori pubblici gestisca-no le crisi come opportunità per loro stessi e non come problema della collettività”.