So stare bene con me stesso e con gli altri

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COGITO ERGO SUM SUM ERGO COGITO

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L’armonia è presente in ciascuno di noi, così come la felicità

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I pensieri e

l’emotività,

quando ci

sopraffanno,

causano

disarmonia

ed infelicità

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Per ritrovare l’armonia e la felicità è sufficiente

riappropriarci dei pensieri e delle emozioni

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Dobbiamo essere noi ad incanalare i nostri

pensieri dove vogliamo e non l’inverso.

Non essere più come una scimmia che salta sul ramo,

ma come un bufalo legato al palo

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La capacità di osservazione

accresce la consapevolezza di noi

stessi e ci fa vedere

ciò che facciamo

mentre lo facciamo

qualunque cosa stiamo facendo

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La “consapevolezza di sé” ci permette

•di riconoscere le nostre emozioni ed i nostri difetti

•di conoscere i nostri punti di forza ed i nostri limiti

•di acquisire sicurezza nei nostri valori e nelle nostre capacità

•di scoprire cosa ci importa veramente

•di avere maggior fiducia in noi stessi

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La “consapevolezza di sé” accresce

il nostro livello di intelligenza emotiva

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Le parti razionali ed emotive del cervello

dipendono l’una dall’altra

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Il QE ci fornisce la capacità critica in famiglia, sul lavoro, in amore;

la consapevolezza emotiva mette a fuoco il nostro mondo interiore

Il QE ci fornisce la capacità critica in famiglia, sul lavoro, in amore;

la consapevolezza emotiva mette a fuoco il nostro mondo interiore

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I pensieri soffocano le informazioni essenziali forniteci dalle emozioni.

Esiste una differenza fondamentale tra vivere i sentimenti e pensarli:

siamo esperti nel pensarli ma non nel viverli.

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Un QE alto ci fornisce la capacità

-di rimanere in contatto con se stessi accettando i sentimenti altrui,

-di tollerare situazioni spiacevoli senza metterci sulla difensiva e,

-seppure feriti, di non trasformare la sofferenza in ostilità.

Un QE alto genera:

-maggiore felicità interiore

-empatia

-compassione verso gli altri

-maggior rendimento professionale

-più salute

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Aspettarsi di poter affrontare la vita esclusivamente grazie al quoziente di

intelligenza (QI) è come sperare di prendere la patente

superando solo l’esame di teoria

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Ogni uomo è dotato di:

capacità primarie (aspetti quantitativi: numero peso misura). Queste capacità gli permettono di conoscere il mondo

capacità secondarie (aspetti qualitativi: piacere, simpatia, antipatia, gusto). Queste capacità invece non gli permettono di conoscere nulla del mondo ma se stessi.

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Più è elevata la capacità di osservazione e di riflessione su ciò che ci

accade, mentre ci accade, qualunque cosa accada, più conosciamo

noi stessi.

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Una mente equilibrata

è necessaria per equilibrare

le menti non equilibrate degli altri

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I conflitti si trasformano in contrasti

quando abbiamo paura d’essere aggrediti

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E’ l’istinto di

sopravvivenza

che genera la

paura

della propria

incolumità fisica

e valoriale

(gli animali solo

di quella fisica).

E’ l’amigdala a

presiedere

le risposte

emotive alla

paura

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I conflitti organizzativi

dipendono dai conflitti

interpersonali

i quali dipendono dai conflitti

intrapersonali.

Quindi se vogliamo che non ci

siano conflitti/contrasti

organizzativi occorre

lavorare su se stessi.

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E’ dentro di noi che dobbiamo cercare la via in un labirinto che disegna il

nostro copione di vita di cui dobbiamo sciogliere i nodi

per comprendere il senso della nostra esistenza

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Quando morti pensieri si nutrono

di emotività e non di emozionalità

crediamo d’agire ma siamo agiti

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La risata simulata spinge il corpo a reagire esattamente come se la risata fosse reale e, a seguito dell’effetto contagio, diventa reale.

Ridere provoca: 1) l’aumento dell’ossigenazione del sangue; 2) il ricambio della riserva d’aria presente nei polmoni; 3) la stimolazione della produzione di serotonina;4) la stimolazione della produzione di endorfine; 5) la stimolazione della produzione di anticorpi; 6) l’aumento dell’irrorazione sanguigna degli organi interni (grazie al

massaggio prodotto dai movimenti diaframmatici); 7) l’aumento dell’irrorazione sanguigna dell’epidermide e dei muscoli

facciali; 8) il miglioramento del tono muscolare addominale;9) il miglioramento dell’autostima;

10) l’aumento delle “energie psichiche”; 11) la neutralizzazione degli effetti dello stress; 12) la neutralizzazione degli effetti dell’ansia; 13) lo sviluppo di una maggiore predisposizione ai rapporti sociali.

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Se ci troviamo di fronte a un volto atteggiato ad

un sorriso, ecco che una catena di neuroni si

attiva nel nostro cervello mettendoci nella

condizione di imitare nel nostro corpo e nella

nostra mente l’emozione della felicità.

È come se il nostro cervello creasse dentro di

sé una copia di quella persona, allo scopo di

capire il suo pensiero e di entrare in piena

sintonia con lei.

La scoperta dei neuroni specchio è di portata

eccezionale. Lo studio dei neuroni specchio ci

dà la possibilità di capire cosa sia l’empatia e

cosa c’entri coi processi affettivi e di

apprendimento.

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La seconda è

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E la terza?

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La terza parola più pronunciata al mondo è

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Sono certo che potete comprendere e mettere in pratica quanto vi dirò.

La Grande Via che ho scoperto è sottile e profonda, ma chiunque sia disposto a impegnare il cuore e la

mente sarà in grado di capirla e di seguirla.

Dopo avere sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente.

Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza?

Mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiando. Ne gustate pienamente la fragranza e la

dolcezza.

Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla

bocca, sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del

mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.

Cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza? Mangiando un mandarino, non sapete

che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza.

Sbucciando il mandarino, non sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo

alla bocca, non sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la

dolcezza del mandarino, non sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.

Così facendo, non potete apprezzare la natura splendida e preziosa del mandarino.

Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non è reale.

Se il mandarino non è reale, neppure chi lo mangia è reale.

Ecco cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza.

Ecco dunque il segreto!

(Buddha)

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chi non lo èL’armonico