Smettila -...

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Roberta Cavallo e Antonio Panarese

Smettiladi programmare

tuo figlioCome tutto quello che fai e comunichi

condiziona il destino di tuo figlio

In questo libro ci rivolgeremo al bambino in generale, utilizzando il genere maschile e il singolare. Lo facciamo per comodità, volen-do intendere con questo termine sia i bambini sia le bambine, sia i figli maschi sia le figlie femmine, sia i figli unici sia quelli con fratelli o sorelle. La scelta non vuole essere discriminatoria, anche perché confidiamo in un genere femminile (e maschile) così sicu-ro del proprio valore e del proprio ruolo da non badare a questi dettagli.

«Che sia verbale o non verbale, consapevole o inconsapevole,

conscia o inconscia, la vostra relazione e la comunicazione fra voi

sono sempre attive e non sono dotata del tasto off: una volta accese, bruciano o illuminano per sempre».

Antonio PAnArese e robertA CAvAllo

IndiceCapitolo 0 Sarò una brava mamma? Sarò un bravo papà? Mio figlio sarà felice? 15

Capitolo 1 Maledetto il giorno in cui suo padre lo aveva costretto ad accettare quel lavoro... 23

Capitolo 2 Il veleno invisibile che tutti abbiamo bevuto e che ha ucciso la nostra spontaneità 39Dal diario di Roberta: “Non gli va bene niente. Mannaggia a lui!” 40Sembrano sciocchezze, eppure influenzano il futuro di tuo figlio 48I 6 ostacoli che impediscono la tua S-programmazione 53La storia turbolenta di Roberta e Antonio 58

Capitolo 3 Gli elefanti vanno addomesticati… un po’ come i bambini 65Perché parlare di programmazione e di destino 75I due condizionamenti più inaspettati: fai il bravo! e smettila di piangere! 77Dal diario di Antonio: un pezzo triste di vita vissuta... con lieto fine 77Da diario di Roberta: un pezzo triste di vita vissuta... con lieto fine 80Smettila di fare il bravo e sii te stesso 904 domande per scardinare il martello pneumatico “fai il bravo!” 93Smettila di piangere! 99

10 SMETTILA DI PROGRAMMARE TUO FIGLIO

Dal diario di Roberta: “Ma quante lacrime per due patatine!!” 99Che sarà mai un piantarello ogni tanto?! 104Cosa puoi fare quando tuo figlio piange in 4 mosse 106

Capitolo 4 Cosa stai trasmettendo ai tuoi figli? 109I 5 canali con cui trasmettiamo informazioni ai nostri figli 111Come comunichiamo con i bambini? 115Perché tuo figlio impara da te? 119Come la mente di tuo figlio assorbe le informazioni 122Consapevolezza e inconsapevolezza 126Come il genitore fa davvero differenza 129

Capitolo 5 Giano e Giona alle prese con l’imitazione 133La spiazzante e ultra-efficace strategia dell’Imitazione 139Ti amo, certo, ma te lo dimostro? 141

Capitolo 6 I demoni che distruggono l’autostima di tuo figlio 147La verità sull’autostima con virtù e debolezze 152Le 19 frasi che disintegrano l’autostima di tuo figlio (e la fiducia in se stesso) 154Da diario di Roberta: “Non riesco, non sono capace” 159Se aiuti la farfalla a uscire dal bozzolo non riuscirà mai a volare 163Altre frasi che disintegrano l’autostima di tuo figlio ( e la fiducia in se stesso) 164Dal diario di Antonio: il genio del vasetto di miele 172Le 9 frasi magiche che ogni bambino vorrebbe sentirsi dire 173Come iniziare a recuperare la tua autostima? 176

INDICE 11

Come la competizione peggiora la situazione 178Dal diario di Roberta: “Devo essere prima! … Anche a costo di non giocare!” 178La fregatura di correre per essere migliori degli altri 183Come si crea la competizione (e come si distrugge) 186La mania dilagante della performance che indebolisce tuo figlio 188Le 5 frasi che alimentano competizione e umiliazione 192Dal diario di Roberta: a volte i genitori si sentono a disagiodinnanzi ai grandi sogni del proprio figlio 196

Capitolo 7 Le etichette maledette! (Ovvero come evitare i 6 giudizi più temuti da tuo figlio) 203

Capitolo 8 Abbondanza e soldi: gli 8 macigni che impediranno a tuo figlio di averli 207

Capitolo 9 Amore e relazione di coppia: le 4 frasi che renderanno conflittuali le sue relazioni future 219

Capitolo 10 Successo e felicità: ecco le 7 frasi che inseriscono il freno a mano 223

Capitolo 11 Paure, lupo cattivo e mostri: le 5 frasi più usate che spaventano e condizionano 225Dal diario di Roberta: “Sceglieranno me o Simone? … Questo è il dilemma!” 227Dal diario di Roberta: Mamma che buioooo! …. Che pauraaaa!!! 232

12 SMETTILA DI PROGRAMMARE TUO FIGLIO

Capitolo 12 8 post-it finali da appendere al frigorifero 237

Capitolo 13 Come puoi applicare da oggi i suggerimenti ricevuti? 241

Capitolo 14 Le conclusioni di Roberta, Antonio, Giona e Giano 247

C’è una sorpresa per te … in REGALO 259

Gli Autori 261

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“Devi fare la brava bambina…Schhhh! Non fare rumore e non disturbare…

Su da brava, bisogna aiutare tutti i più deboli…Ridi e urla piano, daiiii le bimbe buone mica fanno così!!…

Gioca in silenzio…Se urli forte sei una stupidina…

Ma perché mi dici le bugie?! Bugiarda…Sei proprio una bimba cattiva… chissà da grande…”.

Da grande, cari genitori, avrò complessi di inferiorità, sarò piena di paure, mai crederò in me stessa e sicuramente preferirei evitare situazioni che possano in qualche modo espormi al pubblico…Cari genitori, racconto balle da quando sono piccola, perché di-temi come diavolo faccio a urlare piano e tanto meno a ridere piano… eviterò di fare tutte queste cose… invece di sentirmi dire sempre no a ogni domanda (perché le bambine brave non fanno certe cose…???) le faccio di nascosto.Cari genitori, cercherò situazioni che mi facciano sentire sbagliata perché così so vivere…Cari genitori, a me sarebbe tanto piaciuto ballare, cantare e diven-tare una maestra, insegnare e scrivere… ma ero troppo stupida per farlo, avrei fatto troppo rumore…

cari genitori accompagniamo i nostri figli non raddriziamoli… amiamoli… e saranno felici.

Silvia Quagliotti

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Sarò una brava mamma? Sarò un bravo papà? Mio figlio sarà felice?

Sono molti i dubbi che puoi avere come genitore. E spesso non riesci a trovare le risposte che cerchi. Magari ti sarà capitato di pensare:

•Starò facendo bene?•Sarò una brava mamma?•Sarò un bravo papà?•Perché è così aggressivo?•Perché è così timido?•Perché non rispetta le regole?•Perché non ha un senso dell’ordine?• Perché mi chiede in continuo regali e non capisce il valore del

denaro, il senso del sacrificio e del risparmio?•Perché non trova lavoro?•Perché non trova la persona giusta per lui?•Perché non riesce a essere felice?

16 SMETTILA DI PROGRAMMARE TUO FIGLIO

Nel libro che hai in mano lavoreremo insieme sulle abitudini e sulle convinzioni che i tuoi genitori hanno (quasi) indelebilmente impresso nel tuo cervello da quando sei nato e che ti stanno im-pedendo di essere il migliore genitore per tuo figlio. Ed è per questo che a volte la lettura potrebbe risultarti “fastidiosa”.Smettila di Programmare tuo Figlio è stato scritto per tutti i genitori che si impegnano al massimo per i propri figli nella speranza di fare tutto al meglio, ma non capiscono come mai il proprio bam-bino non li ascolta, è timido, o magari sempre nervoso, risponde male. Come mai è un adolescente ribelle, scontento, “allo sbando” o come mai rischia di diventare un adulto infelice e irrealizzato. E, come scoprirai nelle prossime pagine, tutte queste difficoltà ci sono anche perché forse non hai mai considerato l’aspetto della programmazione. Questo libro è stato scritto anche per i genitori che, pensando al futuro, sperano che il proprio figlio abbia una vita più felice della loro, più spensierata e con meno difficoltà. Ma devi sapere da subito che ci sono due buone notizie e una cat-tiva. Iniziamo da quest’ultima.

La cattiva notizia per teÈ difficile uscire fuori dalla programmazione ricevuta dai tuoi ge-nitori e magari hai già, involontariamente, cominciato a program-mare tuo figlio.

La buona notizia per te n° 1Scovare le cattive abitudini e i condizionamenti limitanti è davvero semplice (ti aiuteremo) e con la perseveranza e la buona volontà si può sempre recuperare a tutte le età. Non ti nascondiamo che la tua voglia di cambiare (se necessario) e la tua costanza saranno

SARÒ UNA BRAVA MAMMA? SARÒ UN BRAVO PAPÀ? 17MIO FIGLIO SARÀ FELICE?

fondamentali e che ben poco dipenderà dai tuoi figli, molto di-penderà invece proprio da te. Non ti nascondiamo anche che, più tuo figlio è piccino e più sarà immediato imprimere in lui delle basi utili. Se i tuoi figli sono adolescenti o sono adulti è probabile che potrà servire anche a loro leggere direttamente questo libro e mettere anche loro le mani in pasta se vogliono liberarsi da qualche condizionamento inutile di troppo.

La buona notizia per te N° 2Come genitore tu hai il potere di garantire il miglior futuro pos-sibile a tuo figlio.

Cosa stai per scoprire in questo viaggio Sprogrammante?

Partiremo subito con uno dei più grandi malintesi dell’educazione: “Fai il bravo!”. Questa frase spesso rischia di essere l’inizio di un tunnel che porta tuo figlio a “fare il bravo”, adattandosi però all’e-sterno, a quello che magari tu vuoi per lui, pagando il caro prezzo di allontanarsi dai suoi sentimenti, dal suo temperamento e dai suoi bisogni, perdendo così la sua felicità e autenticità.

I bambini infatti non devono essere bravi. I bambini devono essere se stessi!

Faremo delle importanti riflessioni partendo da: perché chiediamo spessissimo ai bambini di fare i bravi o di essere bravi? Scoprirai perché anche tu hai dimenticato velocemente la tua vera natura e

18 SMETTILA DI PROGRAMMARE TUO FIGLIO

ti sei adeguato a quello che i tuoi genitori hanno voluto per te, a quelle che erano le loro direttive, le loro aspettative (invece di so-stenerti e coltivare le tue passioni e i tuoi veri intenti). E sai perché l’hai fatto? Perché i bambini si adattano, facendo i bravi, ai modelli genitoriali e rinunciano a essere se stessi pur di ottenere l’amore tanto desiderato che gli permette di sopravvivere e di crescere affettivamente. Ma ora puoi stare tranquillo, con questo libro stai per scoprire come spezzare questa catena e smettere di programmare tuo figlio a un futuro che non gli appartiene.

Puoi evitAre a tuo figlio la programmazione e le diffiColtà che invece sono toCCAte A te nell’infanzia e nell’adolescenza

per aver avuto genitori, figli di altri genitori che, inconsapevoli, hanno fatto quello che potevano con le poche risorse

e conoscenze che avevano (quindi puoi rilassarti, posare l’ascia di guerra,

e comprendere che alla fine non ci sono colpe, neanche per te).

Il primo passo per smettere di programmare i bambini è smettere di sentirsi in colpa e smettere di accusare i tuoi genitori. Infatti ci sono vie più efficaci e veloci per risolvere le tue difficoltà invece che combattere per tutta la vita contro mulini a vento che non esistono.Approfondiremo insieme come avviene il passaggio di informazio-ni fra te e tuo figlio e vedremo in dettaglio i 5 principali canali di comunicazione. Esistono modi diversi di comunicare con i bambi-ni e ciascuno di essi, che lo vogliamo credere oppure no, concorre insieme a noi nell’educazione quotidiana della nostra prole. Per

SARÒ UNA BRAVA MAMMA? SARÒ UN BRAVO PAPÀ? 19MIO FIGLIO SARÀ FELICE?

esempio c’è differenza tra ascoltare mamma o papà che continua a dirmi “Non sei capace, aspetta!” , oppure ascoltare mamma o papà che mi dice “Riprova, sono sicura che ce la puoi fare!”?A un certo punto arriveremo all’Autostima e sfateremo subito un falso mito. Molti credono che l’autostima si costruisca da zero fa-cendo complimenti al bambino, stimolandola con performance e competizione, e valorizzando il proprio figlio solo quando porta a casa dei risultati positivi o voluti dal genitore. In verità ogni bam-bino nasce con una dose elevatissima di autostima che una rela-zione educativa svilente, insieme all’istigazione alla performance e alla competizione generate dal confronto con gli altri distruggono, creando adulti che vivono in perenne tensione, insicuri, in cerca dell’approvazione altrui e sempre in lotta (un’illusione senza fine) per apparire invece che essere se stessi. Ma non finisce qui.La sfrenata competizione, la mania della performance e dell’appa-rire rendono per esempio gli adolescenti dei fragili robot che guar-dano all’esterno invece che ascoltare se stessi e di conseguenza scel-gono percorsi di studi e lavorativi che nulla hanno a che fare con le loro passioni e talenti (nel frattempo sepolti sotto un cemento di programmazioni). Il bambino quando nasce sa chi è, sa su quali doti può contare, sa che cosa vuole e ha una estrema fiducia in sé e nella vita. Anche tu lo sapevi da piccolo. Peccato che, fin da subito, una relazione poco ottimale che non sa come seguire e assecondare la natura del bambino, mette in campo azioni, parole ed emozioni che alterano questo stato idilliaco e propenso alla massima efficacia insito nel bambino. Ma puoi stare tranquillo, ti daremo tutte le soluzioni (e ci saranno anche gli antidoti alla performance). In questa parte troverai anche

20 SMETTILA DI PROGRAMMARE TUO FIGLIO

la risposta a tre grandi dubbi dei genitori:

1. Possono le mie parole, le mie azioni e le mie emozioni in-fluenzare l’autostima di mio figlio?

2. È vero che io concorro ad aumentare o diminuire l’autostima di mio figlio?

3. Che cosa posso fare affinché i miei figli si fidino totalmente di me?

Poi arriverà la ciliegina: ti indicheremo le 19 frasi che disintegra-no l’autostima giorno dopo giorno e le alternative più efficaci che puoi utilizzare da subito.

Dopo faremo molto di più. Siccome vogliamo che la comunicazio-ne con tuo figlio sia sempre in linea con le sue corde ti raccontere-mo delle storie a lieto fine che saranno per te fonte d’ispirazione…

…dei suggerimenti pratici che potrai utilizzare per scardinare le programmazioni che ti stanno bloccando nel meraviglioso mestie-re del genitore e…

…ti forniremo anche l’alternativa più efficace alle frasi, ai modi di dire, agli atteggiamenti più comuni che i bambini mal digerisco-no e che invece di aiutarti a crescere tuo figlio che si stima, felice, coraggioso, fiducioso sortiscono l’effetto totalmente contrario. Ecco qui in anticipo alcune frasi al veleno a cui ti forniremo l’anti-doto. Per alcune scoprirai anche come può sentirsi tuo figlio men-tre le dici:

SARÒ UNA BRAVA MAMMA? SARÒ UN BRAVO PAPÀ? 21MIO FIGLIO SARÀ FELICE?

•«Perché hai fatto una stupidaggine simile?»•«Ma sei scemo?!»•«Ma smettilaaaa!»•«Ma cosa ne sai tu!?»•«Scommettiamo che non ci riesci?»•«Che disastro!!!»•«Lascia, basta… faccio io che facciamo prima»•«Non sei capace!»•«No! Così ti fai male!»•«Non riesco a cavar niente di buono da lui»•«Maledetto il giorno che ti ho fatto… cosa mi è saltato in mente!»• «Stavo così bene quando non c’eri… avevo più tempo, nessuno

che mi chiamava ogni secondo…»•«È timido, non socializza… finirà per isolarsi»•«Sei di costituzione robusta, non potrai mai essere magro»•«Guarda che pasticcio! Non ci si sporca così!»• «Vediamo chi arriva prima! Chi ha vinto? Chi è il più veloce di

voi?»•«Com’è andata? Che voti hai preso? E gli altri cosa hanno preso?»• «Non vedi tua sorella com’è ordinata? Non vedi tuo fratello co-

me è coraggioso?! Perché non mangi quanto lui? Se solo studiassi un po’ di più… guarda come fa lei!»

•«Sei proprio un maleducato!»•«Sei proprio cattivo!»•«Pigrone scansafatiche!»•«Stupido!»•«Sei proprio una peste!»•«Non ti meriti niente»•«Il denaro è sporco»

22 SMETTILA DI PROGRAMMARE TUO FIGLIO

•«Il denaro è la radice di tutti i mali»•«Vedi di stare con i piedi per terra»•«Non puoi fare/avere tutto quello che vuoi»•«Meglio essere poveri ma avere la salute»•«Le donne sono tutte puttane!»•«Gli uomini sono tutti dei bastardi traditori!»•«La vita di coppia è dura»•«Nella vita non si può tutto!»•«Ma cosa credi di fare!?»•«Ma dove credi di andare?!»•«Pensa a chi non ha nemmeno quello che hai tu»•«Accontentati»•«Vieni qui perché là c’ è il lupo cattivo!»•«Se continui così chiamo l’uomo nero che ti porti via!»•«Là non andare perché ci sono i mostri!»

E allora tieniti forte… inizia la nostra esplorazione!

Le 9 frasi che fanno sentire tuo figlio uno “sfigato”

(la terza pesa come un macigno ogni volta che viene pronunciata e limita fortemente l’autostima)

Fiumi di parole sono state scritti su cosa fare o non fare con i bam-bini per crescerli con una elevata autostima e fiducia in se stessi. C’è chi dice che bisogna lodarli, altri che bisogna motivarli, altri ancora che bisogna rimproverarli quando sbagliano, poi è arrivato il rinforzo positivo stile “ammaestramento animali”… insomma i filoni sono tanti.

Ma alla fine, nella pratica di tutti i santi giorni in casa, trascorsi fra sveglia di corsa per andare in tempo a scuola, pranzo, compiti (e minacce per finirli), scarrozzamenti vari fra sport o corsi di musica, merenda fatta sul divano sbriciolando ovunque, litigi e botte con la sorella, cena con capricci perché manca l’aranciata a tavola…

cosa veramente influenza e condiziona la sicurezza di sé e l’autostima di tuo figlio?

Scopriamolo ora.

L’errore più comune sull’AutostimaSfatiamo subito un grande mito: autostima non equivale a “quanto siamo belli e bravi”, “reggiamo il confronto con gli altri”, “ci potenzia-mo per raggiungere il risultato”, “ci facciamo il ritocchino o ci gonfia-mo i muscoli perché così siamo come…”. Autostima significa auto-stimarsi ovvero conoscere il peso di sé, di quanto e soprattutto di come si vale, nel senso di quali sono e che peso hanno per la nostra vita le nostre virtù e le nostre debolezze.

Autostimarsi infatti vuol dire:

•essere consapevoli su cosa possiamo contare (particolari abi-lità, virtù, talenti, passioni) per realizzare i nostri progetti•quali sono invece le caratteristiche che naturalmente non fan-no parte di noi (debolezze, attività che non ci ispirano e non ci appassionano), non sono nostre passioni o talenti innati, e che non potremo utilizzare spontaneamente per la nostra rea-lizzazione, ma che comunque possiamo decidere di imparare e sviluppare con lo studio e la pratica.

Il problema è che siamo talmente abituati a basare la valutazione di noi stessi sulla base di canoni esterni, su cosa gli altri fanno e su come gli altri sono, che ci siamo convinti di non valere, di non essere capaci, di non piacere, di essere sempre inadeguati.

La buona notizia è che ogni baMbino nasce con una Dose eLeVatissiMa Di autostiMa.

Lui sa chi è, sa su quaLi Doti può contare, sa cosa VuoLe e ha una estreMa FiDucia in sé

e neLLa Vita. anche tu Lo sapeVi.

Peccato che una relazione poco ottimale che non sa come seguire e ASSECONDARE LA NATURA del bambino, mette in campo azioni, parole, emozioni che alterano questo stato idilliaco e pro-penso alla MASSIMA EFFICACIA insito nel bambino (evento che tutti, o quasi, abbiamo vissuto nella nostra infanzia)

Come sono messi oggi bambini e ragazzi in fatto di autostima?Non ci vuole Mago Indovino… Non sono messi mica tanto bene! Molti di loro:

•subiscono lo stress dei voti a scuola•subiscono lo stress da prestazione eccessiva nella pratica spor-tiva•sentono il bisogno di omologarsi alle mode del momento o ai leader sportivi o dello spettacolo sulla cresta dell’onda per sentirsi anche loro importanti•mancano di rispetto ai loro genitori•fanno di tutto per denigrare mamma e papà così da sentirsi di valere rispetto al modello di origine•si sentono degli “sfigati”•non si piacciono fisicamente•non amano e bistrattano il proprio corpo•si vergognano di quello che sentono e di quello che pensano soprattutto se questo differisce dalla banalità della media…

Se non vogliamo ricadere nella banalità e nella superficialità di dire: “è colpa dell’allenatore”, “è colpa dell’insegnante”, “è colpa della TV”, dobbiamo porci le seguenti domande:

possono le mie parole, le mie azioni e le mie emozioni in-fluenzare l’autostima di mio figlio?

È vero che io concorro a creare l’autostima di mio figlio? È vero che è bene che io faccia qualcosa

perché i miei figli si stimino? Davvero è timido? Davvero si vergogna? Davvero è un pasticcione?

Tuo figlio potrà anche avere il suo temperamento naturale ma… la tua influenza diretta e dell’ambiente esterno tende a forgiare anche la sua autostima. Facciamo qualche esempio con relativo antidoto (tutte frasi non inventate e sentite migliaia di volte dai nostri geni-tori, da amici, conoscenti, passanti, ecc.).

Le 9 frasi che “congelano” la sicurezza di tuo figlio (e la sua autostima)

Per risponderti alla prima domanda e darti una soluzione pratica per non limitare l’autostima e la sicurezza di tuo figlio ecco qui una possibile soluzione: semplicemente non pronunciare frasi che fanno sentire tuo figlio svalutato, sminuito. Quindi prima bisogna conoscere le frasi “al veleno” che minato l’autostima e, una volta conosciute, bisognerebbe sostituirle con frasi “antidoto” più effi-caci.

Se adesso ti stai chiedendo perchè abbiamo scelto di approfondire l’effetto che hanno le frasi pronunciate verso l’autostima di tuo figlio devi sapere che...

Le PAROLE hanno un GRANDE POTERE.Da un lato RIFLETTONO I SENTIMENTI, lo stato d’animo, le

abitudini e il modo di pensare di chi le pronuncia… dall’altro hanno l’enorme potere di PROGRAMMARE

I NEURONI di chi le riceve fissandosi giorno dopo giornofino a essere assorbiti e a essere

UTILIZZATE IN MODO AUTOMATICO.

Nella tabella seguente troverai 3 colonne:

Nella prima colonna trovi esempi di frasi che noi adulti diciamo comunemente e che sminuisce l’autostima e fa sentire… “sfigati”.

Nella seconda colonna trovi una descrizione dell’effetto che la frase potrebbe avere sul bambino.

Nella terza colonna trovi l’antidoto, cosa potremmo dire o fare in sostituzione per non ferire o condizionare il bambino.

NOTA: mentre leggi le frasi è utile chiedersi: io come mi sentirei al posto del bambino? Io come mi sentivo quando me lo dicevano con tono rabbioso e duro? Ora come mi sentirei?

CONDIZIONAMENTO VELENOSO

POSSIBILE EFFETTO POSSIBILE ANTIDOTO

1° “Ma sei scemo?!” Ops!… ero convinto di no… ma se lo dici tu mi fai venire i dubbi

Che umiliazione…Che tristezza…

Ti sto deludendo…

Allora non sono normale, sono proprio scemo

Nessuno è scemo. Cosa vuol dire per te essere “scemo”?

Prima di agire, prova a osservare in te cosa ti ha infastidito dell’atteggiamento di tuo figlio tanto da non poterti trattenere e dovergli dire che è scemo (cosa che, siamo certi, non pensi veramente).

“Lo so che non lo hai fatto/detto volontariamente”.

“Che cosa non ti è chiaro? Che cosa non hai capito?”.

“Vuoi che te lo ripeta?” (cerchiamo di mettere in discussione la nostra comunicazione al posto della sua capacità di capire o non capire).

Aiutalo a risolvere invece di giudicarlo.

2° “Scommettiamo che non ci riesci?”

Se inizi così proprio tu che dovresti darmi fiducia…

Non credi in me e quindi non valgo nulla, non sono capace…

Se lo dici tu, ti credo, non ci riuscirò

Perché non dovrebbe riuscirci?

“Prova”

“Riprova ancora… con calma… dai che ce la fai”

“Uhm… secondo te cosa è andato storto? Come potresti fare per riuscirci?”

3° “Che disastro!!” Ma stavo giocando! Non è un

disastro! Pensavo fosse creatività! Oppure: Che vergogna!… che umiliazione! E io che pensavo… e io che ero così felice di provarci!… Ti ho deluso?!…

Davvero hai messo al mondo un disastro? Disastro è una bomba nucleare, i bambini in Bolivia che lavorano in miniera, un politico italiano è un disastro, l’inconsapevolezza e l’infantilismo degli adulti possono essere un disastro ma di certo non una scatola di

Non bisogna osare e tentare di fare cose nuove, sbagliare non va bene e fare “disastri” neanche.

pennarelli caduta a terra, un bicchiere rotto, dell’acqua rovesciata, un disegno, vestiti e capelli sporchi di fango, ecc. “Come possiamo pulire?”, “come possiamo rimediare?”. “Ti sei divertito? Adesso vieni e ti dò i vestiti puliti”. “Quanti sono questi pennarelli! Raccoglili/raccogliamoli tutti”.

“Ti piace rovesciare l’acqua eh?! Sul tavolo non è il massimo, vieni che ti dò una bacinella e dei bicchieri di plastica”.

4° “Lascia, basta… faccio io che facciamo prima”

Ops… sono troppo lento… Non sono capace…

Gli sto facendo perdere tempo…

“Prova… riprova… non ti preoccupare… io aspetto” (se non hai tempo trovalo o inizia prima a fare le cose – l’organizzazione e l’anticipo dei tempi sono la prima arma ninja che ogni genitore dovrebbe conoscere). Se invece come spesso accade, capita proprio quando il tempo non è ben organizzato, possiamo garantirti che qualche minuto in più speso per accordarti ai tempi di tuo figlio non comporta un reale ritardo o viene presto recuperato successivamente).

“Mentre riprovi io finisco di far partire la lavatrice, se hai bisogno mi chiami”.

5° “Non sei capace!” Davvero?… Non credevo…

Ma se lo dici tu…

Non sono capace.

Perché questo pregiudizio? Magari ha solo bisogno del tuo aiuto. “Secondo te come mai non riesci?”. “Lo trovi difficile?”.

“Prova… Prova ancora”.

6° “No! Fermo! Non si fa così!… Ma chi ti ha insegnato?!… Dammi qua…. Così si fa no?!”

(con un tono giudicante e infastidito)

Veramente volevo provare… Stavo per farcela… Volevo capire… aspetta!… Volevo riprovare…

Va beh… forse bisogna essere più veloci, subito pronti, io proprio non sono capace allora…

Lascia che il più possibile possa sperimentare da solo.

Se vuoi correggerlo perché quello che sta facendo è pericoloso valuta la possibilità di farlo con lui riducendo il pericolo o di mostrargli virtualmente le conseguenze senza paura, sgridate o spaventi.

7° “Sbrigati! Muoviti!” Ecco… sono troppo lento… I miei tempi (e quindi io) non vanno bene a mamma e papà… Non vado bene… Non sono efficace…

Li deludo = non sono degno di essere amato.

Fai il possibile per adattarti ai suoi tempi. Soprattutto nel primo ciclo settennale (0-7 anni) dove abbiamo il massimo della sperimentazione. Potrai iniziare successivamente una sorta di svezzamento quando ti accorgerai che inizia a prendere in considerazione i bisogni degli altri. Se invece bisogna proprio andare e non c’è tempo: “Tesoro dobbiamo proprio andare… lo so che ti dispiace… finisci di legarle in macchina le scarpe… vieni” (se non ti segue, puoi prenderlo in braccio con dolcezza e portarlo con te).

Se ti capita di non avere i tempi allineati con tuo figlio nella quotidianità, ricordati che lui non ha responsabilità e non c’è nessun motivo per sollecitarlo ad affrettare i tempi.

Sei tu l’adulto “esperto” di vita che hai bisogno di conoscere i suoi tempi fisiologici e migliorare l’organizzazione famigliare.

8° “Non riesco a cavar niente di buono da lui”

Bhè io in me ci credo… in teoria… ma tu la sai più lunga… in teoria… quindi mi devo ricredere… e poi non voglio contraddirti… farò in modo di non deluderti, di confermare quanto dici e di diventare un mediocre.

Ok. Da ora in poi mi autosaboterò per confermarti che hai ragione!

Se possibile, evita di dire questa frase. Fai un elenco di tutte le qualità che gli riconosci e concentra la tua attenzione solo su quelle per un po’ di tempo.

Domandati da dove arriva la tua frustrazione (forse temi come genitore di non aver saputo far suonare in armonia le sue corde?)

Le sue azioni toccano tue ferite aperte? Forse la tua svalutazione? Forse la tua insicurezza?

9° “Stavo così bene quando non c’eri… avevo più tempo… Nessuno che mi chiamava ogni secondo…”

Come per la frase precedente, prova a essere al posto di tuo figlio e domandati come potresti sentirti anche tu.

Se stai pensando che è inutile metterti nei suoi panni, che non sarebbe la stessa cosa perché in fondo dici queste parole che ogni tanto ti scappano perché davvero se le merita, davvero occupa con insistenza ed egoismo tutto il tuo tempo e senza motivi seri….

Bhè… ti suggeriamo di domandarti innanzitutto qual è la tua frustrazione che si nasconde dietro (forse eccessiva stanchezza, bisogno di staccare o di evadere, delusione perché immaginavi diverso il ruolo di genitore, delusione perché ti credevi un genitore migliore, più paziente e accogliente, ecc.) e di cercare di risolvere quella.

In più ti suggeriamo di approfondire attraverso gli altri nostri testi il tema dell’egocentrismo e del soddisfacimento dei bisogni. Potranno aiutarti a gestire meglio la relazione, a capire

meglio tuo figlio senza dover toccare livelli limite che ti portano poi a dire frasi di questo tipo a cui magari non credi veramente.

Se invece davvero ti sei reso conto che un figlio era meglio non averlo, adesso c’è e non possiamo piangere sul latte versato o delegare a lui la responsabilità del nostro malessere.

Affronta il tuo disagio personale senza coinvolgerlo o accusarlo.

Come comunicare al meglio con tuo figlio e usare sempre frasi, toni e atteggiamenti che lo aiutano a es-sere se stesso e non essere deviato dai condizionamen-ti esterni? Queste sono solo 9 delle 54 frasi più comuni che rischiano di programmare, limitare e ferire emotivamente tuo figlio che troverai in Smettila di Programmare Tuo Figlio, il libro più prenotato e atteso dai lettori del 2015.

Oltre alle frasi sull’autostima troverai nel dettaglio:

1. Come puoi evitare di programmarlo negativamente

2. I 5 giudizi e le etichette più comuni che umiliano i bambini e li fanno sentire traditi

3. Amore e coppia: le frasi che renderanno conflittuali le sue relazioni future

4. Paure, lupo cattivo e mostri: le 5 frasi più usate che spaventano e condizionano

5. Le 9 frasi magiche che rendono felice ogni bambino

6. Tutti i genitori amano i propri figli: ma come dimostrarglielo?

7. Cosa puoi fare affinché tuo figlio ritorni a fidarsi di te

“Puoi evitare a tuo figlio la programmazione e le difficoltà che invece sono toccate a te nell’infanzia

e nell’adolescenza per aver avuto genitori, figli di altri genitori che, inconsapevoli, hanno fatto quello che potevano con le poche risorse

e conoscenze che avevano (quindi puoi rilassarti, posare l’ascia di guerra, e comprendere che alla fine non ci sono colpe,

neanche per te)”

Antonio Panarese e Roberta Cavallo

Gli autori

Diffondendo la “Crescita Secondo Natura”, che rispetta i bambini e semplifica di gran lunga la vita dei genitori, Roberta Cavallo e Antonio Panarese hanno già conquistato 60.000 famiglie italiane che hanno scelto i loro libri e affollato i loro eventi in tutta Italia.Autori di Smettila di Reprimere Tuo Figlio (uno Editori), Le 7 Idiozie sulla crescita dei bambini (uno Editori), Smettila di Fare i Capricci (Mondadori), i libri bestseller che hanno raggiunto il 1° Posto in classifica Amazon, ibs, Macrolibrarsi, Il giardino dei libri. Antonio e Roberta sono stati intervistati da: tg5, Uno Mattina, Radio Rai1, Radio24, «Starbene», «Gioia», «Repubblica», «Il Gior-nale», «Vanity Fair», «Huffington Post».Formatori specializzati nell’infanzia secondo natura, consulenti genitoriali. Fondatori di Bimbiveri, la società per la crescita felice dei bambini, hanno gestito un centro di affido familiare per mi-nori disagiati collaborando con i servizi sociali di Torino, Casale Monferrato, Leinì e Viterbo. Hanno condotto all’interno del cen-tro di affido un’esperienza triennale di istruzione familiare.Per la Regione Piemonte hanno gestito il corso di aggiornamento “La Via Naturale: lo sviluppo emotivo del bambino secondo na-tura” per la formazione degli insegnanti delle scuole dell’infanzia.Antonio e Roberta ti aspettano sul loro sito www.bimbiveri.it. Troverai i loro migliori video e articoli per crescere tuo figlio felice e sereno. Inoltre, inviando una e-mail a [email protected] una sorpresa ti aspetta.

È INEVITABILE. È SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRATO. STA SUCCEDENDO ANCHE SE NON CI CREDI: TUO FIGLIO ASSORBE FRASI,

ABITUDINI E MODELLI CHE TU, ANCHE INVOLONTARIAMENTE, GLI TRASMETTI.

Ma se le tue abitudini e le frasi che pronunci ogni giorno hanno il potere di programmare tuo figlio, allora quale futuro stai tracciando per lui?

Stai per scoprire:

•• Le 19 frasi che disintegrano l’autostima di tuo glio.• Come recuperare l’autostima di tuo glio.• I giudizi più comuni che umiliano i bambini e li fanno sentire traditi.• Abbondanza e Soldi: le 8 frasi che impediranno a tuo glio di averli.• Amore e coppia: le frasi che renderanno conittuali le sue relazioni future.• Successo e felicità: le frasi che inseriscono il freno a mano.• Paure, lupo cattivo e mostri: le frasi più usate che spaventano.•• Le 9 frasi magiche che rendono felice ogni bambino.

Il libro contiene le 54 frasi più comuni che rischiano di programmare,

limitare e ferire emotivamente tuo figlio (e le relative alternative più efficaci)

DAGLI AUTORI DEI BESTSELLER LETTI DA 60.000 FAMIGLIE ITALIANE

www.unoeditori.com€ 13,90