Smau bari 2012 Fabrizio Amarilli - Sistemi gestionali

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© 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli Come valutare le esigenze informa2che e lo stato dell’arte dei propri Sistemi Informa2vi per una PMI Fabrizio Amarilli Fondazione Politecnico di Milano [email protected] Bari, 15 febbraio 2012

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Come valutare le esigenze informatiche e lo stato dell’arte dei propri Sistemi Informativi per una PMI

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Come  valutare  le  esigenze  informa2che  e  lo  stato  dell’arte  dei  propri  Sistemi  Informa2vi  

per  una  PMI    Fabrizio  Amarilli  

Fondazione  Politecnico  di  Milano  [email protected]    

 Bari,  15  febbraio  2012  

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L’evoluzione del portafoglio applicativo aziendale

Reportistica

Business Intelligence

Controllo di Gestione

Pianificazione e previsione

Supporto direzionale

Copertura funzionale

Specializzazione funzionale

Gestione dei trasporti

Gestione carriera

Community e collaboration

Cespiti

Tesoreria

Contabilità

Listini commerciali

Gestione clienti

Immissione ordini

Magazzini automatizzati

Magazzini amministra

tivi

PLM

Ordini di acquisto

PDM

CAM

CAD

Configuratore prodotto

MES

MRP II, CRP

MRP

Gestione competenze

Gestione ferie e

permessi

Gestione stipendi

Document management

Servizi self service

Informazioni istituzionali

Servizi al cliente

Attività Marketing

Vendite Supporto esecutivo

Amministrazione Commerciale Acquisti e

magazzino Progettazio

ne Produzione Risorse umane

eBusiness

Intranet CRM SCM

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“Paradigma ERP” A  par&re  dagli  anni  ‘90  gli  ERP  si  sono  propos&  come  soluzione  per  

l’evoluzione  dei  Sistemi  Informa&vi  aziendali  Una  suite  ERP  impone  una  concezione  del  Sistema  Informa&vo  

aziendale  basata  su  tre  cardini  fondamentali  

Inserimento Ordine

Invio Acconto

Verifica Ordine

Controlla Solvibilità

[ <= 5000 Euro ]

Ordina Spedizione

Convalida Ordine

[ > 5000 Euro ]

Annulla Ordine

[ Solvibi le ]

[ Non Solvibile ]

DirettoreVenditoreCliente

DB ERP

Unicità dell’informazione Estensione e modularità Prescrittività

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Quali aspettative? n  Automazione  di  processo:  supporto  a  tuBe  le  aCvità,  primarie  e  di  

supporto,  dell’impresa  e  miglioramento  di  prestazioni  chiave  n  Supporto  integrato:  allineamento  fra  processi  (anche  in  oCca  even&)  n  Rintracciabilità:  ges&one  “end  to  end”  dei  processi  e  possibilità  di  

analizzare  tuBe  le  informazioni  collegate  ad  un  processo,  anche  di  prestazione  

n  Nuove  modalità  di  lavoro:  apprendimento  organizza&vo  basato  sulle  best  prac*ce  integrate  nel  sistema  

n  Unicità  delle  banche  da&:  centralizzazione  delle  informazioni,  riduzione  della  duplicazione  e  contenimento  degli  errori  

n  Focalizzazione  della  funzione  IT  sui  bisogni:  trasformazione  della  funzione  IT  da  centro  di  competenze  tecniche  a  centro  di  servizio  più  orientato  ai  bisogni  “business”  dell’azienda  

n  Indipendenza  da  fornitori  e  copertura  internazionale:  sos&tuibilità  dei  fornitori  e  garanzia  di  assistenza  a  livello  internazionale  

n  Sono  sempre  queste  le  aspeBa&ve  dei  Sistemi  Ges&onali?  

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Lo scenario Italiano

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434  aziende  appartenen&  ai  12  principali  seBori  industriali  

Il campione di indagine

Fonte:  Rielaborazione  da  da&  School  of  Management,  2010  

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Maturità ICT

Maturità applicativa

Maturità infrastrutturale

Efficacia §  Processi

aziendali supportati da applicazioni

§  Copertura a livello di singolo processo

Efficienza §  Livello di

integrazione §  Tecnologie e

modalità di integrazione

Flessibilità §  Standardiz-

zazione delle soluzioni

§  Apertura delle tecnologie

§  Diffusione §  Capacità del

fornitore

Efficacia §  Tipologia di

servizi §  Ampiezza dei

servizi erogati §  Copertura dei

servizi

Efficienza §  Aggiorna-

mento delle tecnologie

§  Omogeneità degli ambienti (locale, generale)

§  …

Flessibilità §  Tipologia di

architettura (centralizzata o distribuita)

§  Diffusione e strandarizza-zione delle tecnologie

La maturità ICT delle imprese

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Lo scenario delle imprese in Italia Fl

essi

bilit

à / e

volu

zion

e

Supporto integrato ai processi

Pacchetto elementare

Isole applicative Sviluppo ad hoc

Sviluppo ad hoc e pacchetti elementari

Applicazione gestionale e pacchetti

elementari

Gestionale evoluto o ERP internazionale Gestionale evoluto

“sottoutilizzato”

Fonte:  Rielaborazione  da  da&  School  of  Management,  2010  

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Fles

sibi

lità

/ evo

luzi

one

Supporto integrato ai processi

Pacchetto elementare

Isole applicative Sviluppo ad hoc

Sviluppo ad hoc e pacchetti elementari

Applicazione gestionale e pacchetti

elementari

Gestionale evoluto o ERP internazionale Gestionale evoluto

“sottoutilizzato”

17%

36% 11%

13%

23%

Lo scenario delle imprese in Italia

Fonte:  Rielaborazione  da  da&  School  of  Management,  2010  

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Le spinte all’evoluzione dei Sistemi Informativi

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Le spinte all’evoluzione del Sistema Informativo Aziendale

n  Cosa  spinge  un’impresa  a  far  evolvere  il  proprio  Sistema  Informa&vo?  n  Esigenze  interne  (supporto  ai  processi  opera&vi,  ges&one  dei  flussi  informa&vi  complessi,  razionalizzazione  ed  oCmizzazione,  contenimento  dei  cos&  …)    

n  Esigenze  esterne  (compliance  alla  norma&va,  operazioni  straordinarie,  accreditamen&,  …)  

n  SeBore  di  appartenenza  e  posizione  compe&&va  (posizione  dell’impresa  nel  contesto)  

n  Esigenze  legate  alla  pianificazione  strategica  (internazionalizzazione,  delocalizzazione,  …)  

n  Sensibilità  ICT  e  spinta  imprenditoriale  (chi  è  lo  sponsor  interno  dei  progeC  ICT?  Esiste  un  budget  ICT?  Chi  influenza  le  scelte?)  

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Le esigenze interne: la complessità informativa

n  I  flussi  informa&vi  presen&  nelle  imprese  tendono  ad  essere  sempre  più  complessi  e  non  lega&  unicamente  ad  aCvità  interne  

n  Complessità  di  prodoBo    n  Numero  di  prodoC/varian&  (ampiezza  della  gamma)  n  Complessità  della  dis&nta  base  n  Complessità  tecnologica  di  prodoBo  (presenza  di  tecnologie  differen&)  n  Presenza  di  servizi  accessori  (consulenza)  

n  Complessità  di  processo  n  StruBura  del  processo  produCvo  (numero  delle  fasi)  n  Distribuzione  delle  fasi  del  processo  (presenza  di  flussi  vero  l’esterno  e  verso  l’interno)  n  Tipologie  di  ges&one  del  processo  

n  Complessità  organizza&va  n  Numero  e  &pologie  dei  merca&  servi&  n  Numero  di  sedi/stabilimen&  n  Numero  e  &pologie  di  fornitori  n  Numero  e  &pologie  di  clien&  n  StruBura  di  vendita  

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Complessità di prodotto n  Possibilità  di  combinare  il  prodoBo  

secondo:  n  Esterni  (9  scelte)  n  Motorizzazione  (3  scelte)  n  Interni  (5  scelte)  

n  Configuratore  di  prodoBo  (esigenza  diffusa  nel  seBore  del  legno  arredo)  

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B = banda P = pannello C = componenti, accessori, elettrodomestici L = lavorazioni M = mobile cucina

B Grandi terzisti

Mobilieri Piccoli terzisti

Piccoli cucinieri

Fornitori di componenti

Grandi cucinieri

Lavorazioni c/o terzi

Estero Cliente finale

B

B

P P

P P

P P

M

M

M

L

P/L P/L

C L

C L C L P

Complessità di processo

n  Gli  scambi  fisici  necessari  per  la  realizzazione  del  prodoBo  finito  sono  eleva&  e  complessi  a  seguito  dell’elevato  numero  di  aBori  in  gioco  e  della  complessità  del  prodoBo  

n  I  flussi  informa&vi  da  supportare  sono  numerosi  ed  eterogenei  per  &pologie  di  informazioni  scambiate  (struBurate  –  ad  esempio  ordini  –  e  non  –  ad  esempio  documen&  tecnici)  

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Complessità organizzativa

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Le spinte esterne

n  L’esigenza  di  far  evolvere  il  Sistema  Informa&vo  può  derivare  da  condizioni  esterne  quali:  n  Adeguamento  alla  norma&va  (es.  tracciabilità  nel  seBore  alimentare,  cer&ficazioni  nel  seBore  farmaceu&co,  …)  

n  Operazioni  straordinarie  (quotazione,  processo  di  accreditamento  per  la  qualità,  fusioni  e  acquisizioni,  ecc.)  

n  S&moli  da  parte  di  fornitori/clien&  di  riferimento  (adeguamento  a  standard  nello  scambio  di  informazioni,  u&lizzo  di  applicazioni,  ecc.)  

n  Innovazioni  tecnologiche  con  impaBo  rilevante  sulle  aCvità  dell’impresa  (es.  nuove  tecnologie  di  controllo  dei  processi  produCvi,  tecnologie  mobile  nella  forza  vendita,  ICT  nella  diagnos&ca  ospedaliera,  modellazione  3D  nell’EPC,  …)  

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Alcune peculiarità del contesto italiano

n  Le  imprese  italiane  sono  essenzialmente  piccole  e  medie,  ma  appartengono  ad  un  sistema  produCvo  fortemente  integrato  con  una    realtà  estesa  di  micro  imprese  

n  I  fabbisogni  e  le  scelte  ICT  dipendono  spesso  dall’appartenenza  dell’impresa  ad  un  sistema  produCvo  che  integra  imprese  micro,  piccole  e  medie  in  relazioni  reciproche,  processi  di  outsourcing,  aCvità  congiunte  

n  Alcuni  dei  fenomeni  che  caraBerizzano  lo  sviluppo  delle  impese  ed  il  contesto  compe&&vo  ed  il  fabbisogno  ICT  comprendono:  n  La  frammentazione  della  catena  del  valore    n  L’internazionalizzazione    n  Il  modello  di  crescita  per  “mol&plicazione”  

n  Essenziale  sembra  essere  la  valorizzazione  delle  risorse  esisten&  

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La frammentazione della catena del valore tradizionale

n  Elevata  frammentazione  della  catena  del  valore.  Le  imprese  hanno  frammentato  la  catena  del  valore  tradizionale,  esternalizzando  il  ciclo  produCvo  vero  e  proprio  e  mantenendo  all’interno  tre  fondamentali  capacità:  n  L’aCvità  di  coordinamento  del  ciclo  produCvo  esterno  n  L’aCvità  di  commercializzazione  del  prodoBo  n  L’aCvità  di  sviluppo  strategico  nuovo  prodoBo  

Attività amministrativa Gestione strategica

Sviluppo del campionario Acquisti

Logistica del ciclo

produttivo

Attività Produt

tive

Logistica in

uscita

Marketing e Commercia

lizzazione

Coordinamento del ciclo produttivo

esternalizzato

Fornitori Impresa Intermediari Clienti

Decentramento locale

Filiera a valle Filiera a monte

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La “crescita per duplicazione” n  Realizzazione  di  gruppi  di  imprese  minori  o  aggrega&  di  imprese  di  piccola  

o  piccolissima  dimensione  riconducibili  allo  stesso  imprenditore  (o  alla  famiglia)  

n  Sviluppo  di  più  piramidi  organizza&ve  n  ObieCvo  della  conservazione  dei  benefici  di  governabilità  e  flessibilità  

delle  piccole  imprese  n  Confini  fra  imprese  sfuma&  n  Processi  non  formalizza&,  caraBerizza&  da  estrema  flessibilità  e  

riconfigurabilità  all’occorrenza  

Imprenditore

Familiari

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La dimensione delle PMI

n  Micro-­‐imprese  (1-­‐9  addeC):  94,5%  IT  (91,5%  UE-­‐25)  

n  Piccole  (10-­‐49  addeC):  4,9%  (7,3%  UE-­‐25)  

n  Medie  (50-­‐249  addeC):  0,5%  (1,1%  UE-­‐25)  

n  Grandi  (>250  addeC):  0,1%  (0,2%  UE-­‐25)  

Fonte:  Eurosat,  2007  (hBp://epp.eurosat.ec.europa.eu)    

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Quale allineamento? Sp

inte

est

erne

Esigenze interne

Gestionale evoluto completato da

applicazioni semplici

ERP

Gestionale evoluto eventualmente completato da

applicazioni semplici

ERP

ERP + ERP di secondo livello

Pacchetti elementari Sistemi ad hoc

Isole applicative Sistemi ad hoc + isole

applicative

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E’ ancora il momento di investire?

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Cosa sta cambiando?

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n  Nel  contesto  economico  generale  

n  Nelle  abitudini  degli  uten&  

n  Nell’offerta  tecnologia  

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La “crescita” delle imprese UE

n  L’Italia  ha  registrato  nel  periodo  2008-­‐09  la  flessione  del  PIL  più  marcata  (6,3%)  rispeBo  alla  media  UE  

n  Nel  periodo  2001-­‐09  l’Italia  è  nel  complesso  il  paese  UE  con  il  minor  tasso  di  crescita  (1,4%)  

n  Tra  le  componendi  della  domanda,  l’impaBo  della  crisi  è  stato  par&colarmente  forte  su  inves&men&  ed  esportazioni  

n  Primo  recupero  nel  secondo  trimestre  2009  per  Francia  e  Germania,  nel  terzo  per  l’Italia  n  Espansione  per  l’Italia  nel  primo  trimestre  2010  (0,5%)  

95

100

105

110

115

120

125

130

2000 2002 2004 2006 2008 2010

Italia Francia Germania Regno Unito Spagna

Fonte:  ISTAT,  2010  (www.istat.it)    

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Andamento della produzione industriale

70

80

90

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2005 2006 2007 2008 2009 2010

Totale Strumentali Consumo Intermedi Energia

n  L’Italia  ha  storicamente  una  forte  vocazione  manifaBuriera  (seconda  economia  Europea  per  valore  aggiunto  nella  produzione)  

n  Specializzazione  produCva  (tessile-­‐abbigliamento,  edilizia,  arredamento,  metallurgia,  metalmeccanica,  macchinari)  

n  Nei  primi  anni  2000  forte  concorrenza  delle  economie  emergen&,  seguita  da  stagnazione  e  ricomposizione  delle  produzioni,  con  ripresa  di  alcui  compar&  (es.  gomma  e  plas&ca)  

n  Ripresa  della  crescita  della  produzione  2006  -­‐07  n  Crisi  2008-­‐metà  2009  (-­‐25,8%)  con  forte  impaBo  sui  beni  intermedi  (-­‐32,7%)  e  strumentali  (-­‐30,6%)  n  Recupero  primo  trimestre  2010  (+6,4%)  

n     

Fonte:  ISTAT,  2010  (www.istat.it)    

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29

n  Nella  media  del  trimestre  marzo-­‐maggio  l’indice  è  aumentato  dell’1,6%  rispeBo  al  trimestre  immediatamente  precedente  

n   Nella  media  dei  primi  cinque  mesi  dell’anno,  la  produzione  è  cresciuta  del  2,4%  rispeBo  allo  stesso  periodo  dell’anno  precedente  

n  Gli  indici  correC  per  gli  effeC  di  calendario  registrano,  a  maggio  2011,  una  crescita  tendenziale  per  i  raggruppamen&  dei  beni  strumentali  (+4,3%)  e  dei  beni  intermedi  (+3,1%).  Diminuiscono  invece  i  beni  di  consumo  (-­‐1,5%)  e,  in  modo  più  contenuto,  l’energia  (-­‐0,4%)  

n  Nel  confronto  tendenziale,  i  seBori  dell’industria  caraBerizza&  da  una  crescita  più  accentuata  sono:  fabbricazione  di  macchinari  e  aBrezzature  n.c.a.  (+10,5%),  aCvità  estraCva  (+7,3%),  metallurgia  e  fabbricazione  di  prodoC  in  metallo  esclusi  macchine  e  impian&  (+6,6%)  

Andamento  produzione  industriale.  Maggior  2009-­‐maggio  2012    (indice  destagionalizzato  e  media  mobile  a  tre  termini)

Fonte:  ISTAT,  2011  (www.istat.it)    

Andamento della produzione industriale

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Andamento delle esportazioni

70

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2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Totale Italia UeExtra UeExport di Francia+Germania +Spagna

n  Esportazioni  in  Italia  cresiute  dal  1992  in  modo  costante  (grazie  anche  alla  svalutazione  della  Lira)  

n  Contrazione  domanda  internazionale  e  compe&zione  economie  emergen&  fanno  rallentare  le  esportazioni  

n  2006-­‐07  ripresa  robusta  n  Calo  brusco  nel  2008  fino  a  metà  2009  (-­‐30%  in  Italia)  n  Recupero  importante,  ma  non  uniforme,  nel  primo  trimestre  2010  

Fonte:  ISTAT,  2010  (www.istat.it)    

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Quali implicazioni per le ICT nelle imprese?

n  Riduzione  generale  del  PIL  

n  Crisi  dei  seBori  manifaBurieri  e  revisione  dei  processi  

n  Dinamicità  della  produzione  

n  Previsioni  di  crescita  delle  esportazioni  

n  Budget  ICT  più  contenu&  

n  Revisione  dei  sistemi  ges&onali,  razionalizzazione  del  potrafoglio  applica&vo  

n  Esigenza  di  flessibilità  e  revisione  del  livello  di  supporto  ai  processi  

n  Contrazione  dello  “scope”  dei  progeC  ICT  

n  Estensione  dei  sistemi  ges&onali  e  supporto  al  livello  internazionale  

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Gli utenti: cambiano le abitudini (1/2)

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Gli utenti: cambiano le abitudini (2/2)

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L’esplosione delle informazioni

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Cosa è cambiato nell’offerta?

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Cloud Computing

Infrastructure as a Service (IaaS)

Software as a Service (SaaS)

Platform as a Service (PaaS)

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Cloud Computing

Infrastructure as a Service (IaaS)

Software as a Service (SaaS)

Platform as a Service (PaaS)

§  Spostamento verso provider di risorse (elaborazione, memoria) e servizi infrastrutturali (backup, disaster recovery, security, …)

§  Accesso ai servizi in base alle necessità

§  Allocazione dinamica delle risorse

§  Esternalizzazione di costi di manutenzione

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Cloud Computing

Infrastructure as a Service (IaaS)

Software as a Service (SaaS)

Platform as a Service (PaaS)

§  Spostamento verso provider di risorse (elaborazione, memoria) e servizi infrastrutturali (backup, disaster recovery, security, …)

§  Accesso ai servizi in base alle necessità

§  Allocazione dinamica delle risorse

§  Esternalizzazione di costi di manutenzione

§  Utilizzo di software non residente nelle postazioni aziendali

§  Accesso tipicamente via browser

§  Licenze di uso flessibili

§  “Pay as you go”

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Cloud Computing

Infrastructure as a Service (IaaS)

Software as a Service (SaaS)

Platform as a Service (PaaS)

§  Spostamento verso provider di risorse (elaborazione, memoria) e servizi infrastrutturali (backup, disaster recovery, security, …)

§  Accesso ai servizi in base alle necessità

§  Allocazione dinamica delle risorse

§  Esternalizzazione di costi di manutenzione

§  Utilizzo di software non residente nelle postazioni aziendali

§  Accesso tipicamente via browser

§  Licenze di uso flessibili

§  “Pay as you go”

§  Gestione di applicazioni e risorse necessarie per il supporto di interi processi

§  Ambienti di sviluppo di applicazioni fruite in SaaS

§  Ambienti di integrazione, personalizzazione, monitoraggio e utilizzo di SaaS

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Quali forme di Cloud Computing?

Fonte:  hBp://subitotechs.com  

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La “commoditizzazione” dell’IT IT innovation conferred additional ad-vantages, such as scale economies andbrand recognition, that have provedmore durable than the original techno-logical edge. Wal-Mart and Dell Com-puter are renowned examples of firmsthat have been able to turn temporarytechnological advantages into enduringpositioning advantages.

But the opportunities for gaining IT-based advantages are already dwin-dling. Best practices are now quicklybuilt into software or otherwise repli-cated. And as for IT-spurred industrytransformations, most of the ones thatare going to happen have likely alreadyhappened or are in the process of hap-pening. Industries and markets will con-tinue to evolve, of course, and some willundergo fundamental changes – the fu-ture of the music business, for example,continues to be in doubt. But historyshows that the power of an infrastruc-tural technology to transform industriesalways diminishes as its buildout nearscompletion.

While no one can say precisely whenthe buildout of an infrastructural tech-nology has concluded, there are manysigns that the IT buildout is much closerto its end than its beginning. First, IT’spower is outstripping most of the busi-ness needs it fulfills. Second, the price ofessential IT functionality has droppedto the point where it is more or less affordable to all. Third, the capacity ofthe universal distribution network (theInternet) has caught up with demand –indeed, we already have considerablymore fiber-optic capacity than we need.Fourth, IT vendors are rushing to posi-tion themselves as commodity suppli-ers or even as utilities. Finally, and mostdefinitively, the investment bubble hasburst, which historically has been a clearindication that an infrastructural tech-nology is reaching the end of its build-out. A few companies may still be ableto wrest advantages from highly spe-cialized applications that don’t offerstrong economic incentives for repli-cation, but those firms will be the ex-ceptions that prove the rule.

At the close of the 1990s, when Inter-net hype was at full boil, technologists

10 harvard business review

H B R AT L A R G E • IT Doesn’t Matter

0

50

100

150

200

250

300

350

Railroad track worldwide,in thousands of kilometers

1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876

Railways

U.S. electric utility generating capacity, in megawatts

0

50

100

150

200

Number ofhost computerson the Internet(in millions)

Information Technology

1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002

0

3,000

6,000

9,000

12,000

15,000

1920191719121907190218991889

Electric Power

The Sprint to CommoditizationOne of the most salient characteristics of infrastructural technologies is

the rapidity of their installation. Spurred by massive investment, capacity

soon skyrockets, leading to falling prices and, quickly, commoditization.

Sources: railways: Eric Hobsbawm, The Age of Capital (Vintage, 1996);electric power: Richard B. Duboff, Electric Power in Manufacturing,1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/).

IT innovation conferred additional ad-vantages, such as scale economies andbrand recognition, that have provedmore durable than the original techno-logical edge. Wal-Mart and Dell Com-puter are renowned examples of firmsthat have been able to turn temporarytechnological advantages into enduringpositioning advantages.

But the opportunities for gaining IT-based advantages are already dwin-dling. Best practices are now quicklybuilt into software or otherwise repli-cated. And as for IT-spurred industrytransformations, most of the ones thatare going to happen have likely alreadyhappened or are in the process of hap-pening. Industries and markets will con-tinue to evolve, of course, and some willundergo fundamental changes – the fu-ture of the music business, for example,continues to be in doubt. But historyshows that the power of an infrastruc-tural technology to transform industriesalways diminishes as its buildout nearscompletion.

While no one can say precisely whenthe buildout of an infrastructural tech-nology has concluded, there are manysigns that the IT buildout is much closerto its end than its beginning. First, IT’spower is outstripping most of the busi-ness needs it fulfills. Second, the price ofessential IT functionality has droppedto the point where it is more or less affordable to all. Third, the capacity ofthe universal distribution network (theInternet) has caught up with demand –indeed, we already have considerablymore fiber-optic capacity than we need.Fourth, IT vendors are rushing to posi-tion themselves as commodity suppli-ers or even as utilities. Finally, and mostdefinitively, the investment bubble hasburst, which historically has been a clearindication that an infrastructural tech-nology is reaching the end of its build-out. A few companies may still be ableto wrest advantages from highly spe-cialized applications that don’t offerstrong economic incentives for repli-cation, but those firms will be the ex-ceptions that prove the rule.

At the close of the 1990s, when Inter-net hype was at full boil, technologists

10 harvard business review

H B R AT L A R G E • IT Doesn’t Matter

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Railroad track worldwide,in thousands of kilometers

1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876

Railways

U.S. electric utility generating capacity, in megawatts

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Number ofhost computerson the Internet(in millions)

Information Technology

1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002

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3,000

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1920191719121907190218991889

Electric Power

The Sprint to CommoditizationOne of the most salient characteristics of infrastructural technologies is

the rapidity of their installation. Spurred by massive investment, capacity

soon skyrockets, leading to falling prices and, quickly, commoditization.

Sources: railways: Eric Hobsbawm, The Age of Capital (Vintage, 1996);electric power: Richard B. Duboff, Electric Power in Manufacturing,1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/).

IT innovation conferred additional ad-vantages, such as scale economies andbrand recognition, that have provedmore durable than the original techno-logical edge. Wal-Mart and Dell Com-puter are renowned examples of firmsthat have been able to turn temporarytechnological advantages into enduringpositioning advantages.

But the opportunities for gaining IT-based advantages are already dwin-dling. Best practices are now quicklybuilt into software or otherwise repli-cated. And as for IT-spurred industrytransformations, most of the ones thatare going to happen have likely alreadyhappened or are in the process of hap-pening. Industries and markets will con-tinue to evolve, of course, and some willundergo fundamental changes – the fu-ture of the music business, for example,continues to be in doubt. But historyshows that the power of an infrastruc-tural technology to transform industriesalways diminishes as its buildout nearscompletion.

While no one can say precisely whenthe buildout of an infrastructural tech-nology has concluded, there are manysigns that the IT buildout is much closerto its end than its beginning. First, IT’spower is outstripping most of the busi-ness needs it fulfills. Second, the price ofessential IT functionality has droppedto the point where it is more or less affordable to all. Third, the capacity ofthe universal distribution network (theInternet) has caught up with demand –indeed, we already have considerablymore fiber-optic capacity than we need.Fourth, IT vendors are rushing to posi-tion themselves as commodity suppli-ers or even as utilities. Finally, and mostdefinitively, the investment bubble hasburst, which historically has been a clearindication that an infrastructural tech-nology is reaching the end of its build-out. A few companies may still be ableto wrest advantages from highly spe-cialized applications that don’t offerstrong economic incentives for repli-cation, but those firms will be the ex-ceptions that prove the rule.

At the close of the 1990s, when Inter-net hype was at full boil, technologists

10 harvard business review

H B R AT L A R G E • IT Doesn’t Matter

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Railroad track worldwide,in thousands of kilometers

1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876

Railways

U.S. electric utility generating capacity, in megawatts

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Number ofhost computerson the Internet(in millions)

Information Technology

1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002

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3,000

6,000

9,000

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1920191719121907190218991889

Electric Power

The Sprint to CommoditizationOne of the most salient characteristics of infrastructural technologies is

the rapidity of their installation. Spurred by massive investment, capacity

soon skyrockets, leading to falling prices and, quickly, commoditization.

Sources: railways: Eric Hobsbawm, The Age of Capital (Vintage, 1996);electric power: Richard B. Duboff, Electric Power in Manufacturing,1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/).

IT innovation conferred additional ad-vantages, such as scale economies andbrand recognition, that have provedmore durable than the original techno-logical edge. Wal-Mart and Dell Com-puter are renowned examples of firmsthat have been able to turn temporarytechnological advantages into enduringpositioning advantages.

But the opportunities for gaining IT-based advantages are already dwin-dling. Best practices are now quicklybuilt into software or otherwise repli-cated. And as for IT-spurred industrytransformations, most of the ones thatare going to happen have likely alreadyhappened or are in the process of hap-pening. Industries and markets will con-tinue to evolve, of course, and some willundergo fundamental changes – the fu-ture of the music business, for example,continues to be in doubt. But historyshows that the power of an infrastruc-tural technology to transform industriesalways diminishes as its buildout nearscompletion.

While no one can say precisely whenthe buildout of an infrastructural tech-nology has concluded, there are manysigns that the IT buildout is much closerto its end than its beginning. First, IT’spower is outstripping most of the busi-ness needs it fulfills. Second, the price ofessential IT functionality has droppedto the point where it is more or less affordable to all. Third, the capacity ofthe universal distribution network (theInternet) has caught up with demand –indeed, we already have considerablymore fiber-optic capacity than we need.Fourth, IT vendors are rushing to posi-tion themselves as commodity suppli-ers or even as utilities. Finally, and mostdefinitively, the investment bubble hasburst, which historically has been a clearindication that an infrastructural tech-nology is reaching the end of its build-out. A few companies may still be ableto wrest advantages from highly spe-cialized applications that don’t offerstrong economic incentives for repli-cation, but those firms will be the ex-ceptions that prove the rule.

At the close of the 1990s, when Inter-net hype was at full boil, technologists

10 harvard business review

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Railroad track worldwide,in thousands of kilometers

1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876

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U.S. electric utility generating capacity, in megawatts

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Number ofhost computerson the Internet(in millions)

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Electric Power

The Sprint to CommoditizationOne of the most salient characteristics of infrastructural technologies is

the rapidity of their installation. Spurred by massive investment, capacity

soon skyrockets, leading to falling prices and, quickly, commoditization.

Sources: railways: Eric Hobsbawm, The Age of Capital (Vintage, 1996);electric power: Richard B. Duboff, Electric Power in Manufacturing,1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/).

Page 39: Smau bari 2012   Fabrizio Amarilli - Sistemi gestionali

© 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli

E’ ancora il momento di investire in nuovi sistemi gestionali?

“Does  IT  maBer”?    

“When  a  resource  becomes  essen&al  to  compe&&on  but  inconsequen&al  to  strategy,  the  risks  it  creates  become  more  important  than  the  advantages  it  provides.  Think  of  electricity.  Today,  no  company  builds  its  business  strategy  around  its  electricity  usage,  but  even  a  brief  lapse  in  supply  can  be  

devasta&ng”    

Nicholas  Carr  [Carr,  2003]