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LE AUTOSTAZIONI LE AUTOSTAZIONI corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli [email protected]

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LE AUTOSTAZIONILE AUTOSTAZIONI

corso diTerminali per i Trasporti e la Logistica

Umberto [email protected]

L'autostazione è quel particolare impianto fisso, funzionalmenteattrezzato per accogliere gli autobus delle linee suburbane einterurbane.

Il trasporto a mezzo di autolinee è svolto in Italia prevalentementeattraversoil sistemadelle concessionia ditte private,non sempre

DefinizioniINTRODUZIONE Autostazioni

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attraversoil sistemadelle concessionia ditte private,non sempreinteressate alla realizzazione di impegnative e costose autostazioni

I criteri di progettazione delle autostazioni sono stati codificati solorecentemente, in base all'esperienza accumulata a partire dallarealizzazione dei primi impianti, la cui storia non supera il mezzosecolo.

Localizzazione dell’areaI problemi da risolvere nella scelta dei sito su cui realizzareun'autostazione riguardano principalmente:

� il facile convogliamento delle autolinee, che generalmente provengono dadirezioni diverse;

� l'accessibilità e il razionale sviluppo dell'impianto, inbase ai dati ditraffico iniziali e a quelli previsionali in vista di futuriampliamenti;

� il collegamentodell'autostazionecongli altri sistemidi trasporto.

INTRODUZIONE Autostazioni

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� il collegamentodell'autostazionecongli altri sistemidi trasporto.

Il livello di integrazione dell'autostazione rispetto alla ferrovia, alle lineeurbane di autobus, alla metropolitana, all'aeroporto ha assunto negli ultimi anniuna particolare importanza.

Una localizzazione considerata ottimale, per un'autostazione terminale o ditransito di una media o grande città, è quella lungo gli assi principali dipenetrazione urbana

Dimensionamento dell’areaINTRODUZIONE Autostazioni

La realizzazione di moderne autostazionia un solo pianodi mediadimensione (300-600 corse giornaliere), con marciapiedi distintiper arrivi e partenze richiede da 1200 a 1400 m2 per ogni 100 corsegiornaliere (arrivi e partenze).

Tale area è riferibile al solo piazzale e al fabbricato viaggiatori;quest'ultimo incide, normalmente, da 1/3 a 1/6 dell'intera area.

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A seconda dell’importanza e dei tipo di rapporto con i veicoli che vi sostano, leautostazioni possono essere classificate in:

� fermatacostituita da una o più pensiline per i viaggiatori senza personale di controllo;

� fermata-coincidenzacostituita da pensiline chiuse e dotata di attrezzature minime (serviziigienici,ufficio amministrativo eco.);

ClassificazioneINTRODUZIONE Autostazioni

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�autostazione di transitofunzionante con pensiline di protezione per viaggiatori e veicoli con personaleregolare e servizi più specializzati, destinata allo stazionamento momentaneo dellevetture;

�autostazione terminale o di testa

dotata, oltre che di tutti i servizi fondamentali e complementari per i viaggiatori,anche di edifici per la rimessa e la riparazione delle vetture, destinata allostazionamento degli autobus fra una corsa e l’altra.

Schema FunzionaleFunzionalmente l'autostazione di testa consente il contatto el'interscambio fra i veicoli e gli utenti e quindi, in ultima analisi,l'accessibilità al servizio di trasporto a mezzo di autolinee.

Le diverse funzioni sono connesse al servizio di:

� viaggiatori

SCHEMA FUNZIONALE Autostazioni

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� viaggiatori(servizi di biglietteria, di ristoro ecc.)

� veicoli(sosta, manovra, rifornimento ecc.)

Schema FunzionaleL'impianto sfrutta una serie di strutture edilizie e spazi all'aperto; in particolare:

�il piazzale(formato dalle corsie per la circolazione dei veicoli e dai marciapiedi o banchine per le persone);

�il fabbricato viaggiatori(con locali di attesa e di servizio);

SCHEMA FUNZIONALE Autostazioni

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(con locali di attesa e di servizio);

�l'edificio per i veicoli(dotato di spazi attrezzati per la manutenzione, la riparazione, il deposito).

Schema FunzionaleIl piazzale, area di confluenza e di scambio fra la circolazioneveicolare e pedonale, costituisce l'elemento fondamentale eirrinunciabile di un'autostazione.

Gli altri due elementi sono parti importanti di una modernaautostazionema possono essere anche sottodimensionati,a

SCHEMA FUNZIONALE Autostazioni

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autostazionema possono essere anche sottodimensionati,aseconda dei tipo e dell'importanza del nodo di scambio darealizzare.

Schema FunzionaleSchema generale di un’autostazione

Circolazione dei veicoli Circolazione delle persone

SCHEMA FUNZIONALE Autostazioni

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Schema Funzionale

CRITERI FONDAMENTALIRIGUARDANTI GLI SCHEMI DI CIRCOLAZIONE:

� tenere separate le circolazioni in arrivo e in partenza sia dei veicoli che dellepersone;

Lo studio degli schemi circolatori (veicoli e persone) costituiscela base dello studio distributivo dei vari componenti.

SCHEMA FUNZIONALE Autostazioni

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persone;

� evitare percorsi inutili ai veicoli e alle persone;

� evitare interferenze tra la circolazione delle persone e lacircolazione deiveicoli.

L’interferenza tra le circolazioni dipende dal tipo di impianto prescelto e dallareciproca posizione dell’edificio viaggiatori e del piazzale con i rispettiviaccessi.

Schemi distributiviA partire dall'ampiezza e dalla morfologia dell'area prescelta perla realizzazione dell'autostazione (e tenendo nella giustaconsiderazione i dati di traffico di progetto), è utile procedere auna prima definizione schematica dell’impianto, individuando ladistribuzione e l'articolazione planimetrica del singoli elementifunzionali.

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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Le soluzioni distributive sono condizionate in modo rilevantedalla forma dell'area e dal posizionamento degli accessi.

A seconda dei vincoli dell'area e dei tipo di rapporto distributivofra il piazzale e il fabbricato viaggiatori si possono individuarealcuni schemi ricorrenti

Schemi distributiviSoluzioni a isola

AA

LEGENDA:

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Le soluzioni a isola presentano il fabbricato viaggiatori al centro del piazzale, conpotenziale accesso da ogni lato.

Nei due schemi riportati sono rappresentati edifici di forma quadrangolare e triangolare,con marciapiedi continui lungo i quali è possibile posizionare liberamente gli stalli degliarrivi e delle partenze degli autobus. Queste soluzioni consentono un'elevata flessibilitàd’esercizio ma necessitano di aree regolari con lati all'incirca uguali.

I veicoli effettuano una circuitazione sulle persone, consentendo una separazione deidue tipi di circolazione (arrivi e partenze sia dei viaggiatori sia degli autobus)e unariduzione al minimo dei tragitti a piedi.

Schemi distributiviSoluzioni a isola - Esempio

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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Il fabbricatoviaggiatori è posizionatosempreal centrodell'areama con una

Schemi distributiviSoluzione lineare ad “U” LEGENDA:

BB

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Il fabbricatoviaggiatori è posizionatosempreal centrodell'areama con unaarticolazione lineare a "U" dell'edificio.

Il piazzale dell'autostazione si sviluppa su un unico fronte del fabbricato con unsolo accesso di entrata ed uscita.

Questo tipo di impianto è estremamente vincolante ed ha una scarsa flessibilitàdi esercizio. Vi è, inoltre, la necessità per i viaggiatori di effettuare tragitti apiedi più lunghi, e per i veicoli maggiori difficoltà di manovra.

Schemi distributiviSoluzione per aree di qualsiasi forma

LEGENDA:

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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In questa soluzione il fabbricato viaggiatori è posizionato frontalmente ai marciapiedi ela circolazione dei veicoli avviene anche nei due sensi. In questo schema distributivo siverificano "intersezioni" fra la circolazione dei veicoli e quella dei viaggiatori, inoltrenon vi è separazione fra arrivi e partenze né una minimizzazione dei percorsi a piedi(peraltro disagevoli per la necessità di attraversare trasversalmentei marciapiedi) soloparzialmente controbilanciato dalla scorrevolezza della circolazionedel veicoli e dallaelevata flessibilità di esercizio dell'impianto.

CC

Schemi distributiviSoluzioni per aree irregolari

LEGENDA:

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Questi schemi sono particolarmente adatti ad aree poco regolari con lati disuguali; ilfabbricato viaggiatori è disposto in genere sul lato lungo e presenta un unico accesso alpiazzale; quest'ultimo può configurarsi in vari modi al fine di aumentare,se necessario,il numero dei posti macchina.

Normalmente queste soluzioni consentono la separazione della circolazione veicolare daquella pedonale (ma non quella degli arrivi e delle partenze degli autobus),lacircolazione abbastanza fluida dei veicoli e tragitti a piedi contenuti per i viaggiatori.

DD

Schemi distributiviSoluzioni per aree con lati molto disuguali

LEGENDA:

E(a)E(a) E(b)E(b)

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Questi schemi sono adatti per aree che presentano lati sensibilmente disuguali; sonoevidenziate due soluzioni che prevedono il posizionamento del fabbricato viaggiatori sullato corto, con marciapiedi disposti perpendicolarmente a esso. Si ottiene così laseparazione della circolazione dei veicoli e dei pedoni e quella degli arrivi e dellepartenze degli autobus, mentre la separazione tra arrivi e partenze dei viaggiatori èconseguita solo dallo schema “a”.

Queste soluzioni sono caratterizzate da lunghi percorsi a piedi, una circolazionedifficoltosa dei veicoli e una scarsa flessibilità distributiva e d'esercizio degli impianti.

E(a)E(a) E(b)E(b)

Schemi distributiviCaratteristiche fondamentali degli schemi distributivi

SCHEMA

A B C D E(a) E(b)

Separazione tra circolazione veicoli e circolazione passeggeri SI SI NO SI SI SI

Separazione tra arrivi e partenze passeggeri

SI SI NO NO SI NO

Separazione tra arrivi e partenze autobus SI SI NO NO SI SI

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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Separazione tra arrivi e partenze autobus SI SI NO NO SI SI

Minimizzazione dei percorsi a piedi SI NO NO SI NO NO

Perditempo per veicoli MEDIO ALTO BASSO MEDIO ALTO ALTO

Flessibilità distributiva ELAVATA MEDIA ELEVATA MEDIA SCARSA SCARSA

Flessibilità operativa ELEVATA MEDIA ELEVATA MEDIA SCARSA SCARSA

A = ad isolaB = ad “U”C = di forma qualsiasi

D = irregolareE (a) = a lati disuguali con marciapiedi separatiE (b) = a lati disuguali a marciapiede unico

EsempiSchema distributivo A (ad isola):

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EsempiSchema distributivo B (ad “U” ):

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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1. Edificio passeggeri2. Edifici per altre attività3. Servizi (centrale termica ecc)

EsempiSchema distributivo C (di forma qualsiasi):

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1. Edificio passeggeri2. Uffici3. Officina4. Parcheggio autobus

1. Bar-ristorante2. Servizi per il pubblico3. Atrio-attesa4. Uffici5. Air Terminal

EsempiSchema distributivo C (di forma qualsiasi):

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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1. Atrio2. Ristorante3. Servizi

1. Edificio passeggeri2. Parcheggio autobus3. Zone di sosta supplementari

EsempiSchema distributivo D (irregolare):

SCHEMI DISTRIBUTIVI Autostazioni

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1. Atrio-attesa2. Servizi e uffici3. Parcheggio autobus

1. Atrio-attesa2. Biglietteria3. Bar-ristorante4. Deposito bagagli5. Negozio

EsempiSchema distributivo D (irregolare):

1. Atrio2. Servizi igienici3. Chioschi4. Bar5. Sala d’attesa6. Uffici

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6. Uffici7. Officina, lavaggio, rifornimento8. Parcheggio autobus9. Parcheggio autovetture10. Marciapiede a denti 11. Marciapiede supplementare

EsempiSchema distributivo E(a)(a lati disuguali a marciapiedi separati):

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1. Entrata ed uscita autobus2. Marciapiedi di arrivo3. Marciapiedi di partenza4. Marciapiede per autosnodati5. Atrio

Autostazione di Bologna

6. Bar-tavola calda7. Biglietterie e informazioni8. Uffici di gestione9. Negozi10. Banca

11. Edicola12. Posto di polizia13. Scala ai servizi igienici14. Sala d’attesa15. Servizi igienici16. Deposito collettame

EsempiSchema distributivo E(b)(a lati disuguali a marciapiede unico):

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1. Atrio2. Uffici e biglietteria3. Deposito bagagli ed uffici4. Servizi5. Sala d’attesa con bar e giornali

La sala d’attesa al centro del piazzale serve ad evitare l’affollamento dell’atrio ed alleviare i percorsi a piedi

EsempiSchema distributivo E(a+b)(a lati disuguali a marciapiedi separati ed unico):

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1. Attesa con bar e servizi per il pubblico2. Locali di servizio

A. Marciapiede rettilineoB. Marciapiede a denti

Il PiazzaleIl piazzale costituisce il fulcro fondamentale di un’autostazione.

In esso si attua la concentrazione del movimento delle vetture, cheutilizzano preferibilmente percorsi a senso unico (o comunque rotatori)

II piazzale, in genere, risulta formato da:

PIAZZALE Autostazioni

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�corsie per la marcia degli autobus;

�posti macchina (o stalli) per la sosta dei veicoli;

�cabina per il controllo del movimento dei veicoli;

�marciapiedi per la circolazione dei viaggiatori.

Il PiazzaleII piazzale dell'autostazione dovrebbe consentire l’agevolecircolazione e manovre degli autobus senza la necessità dieffettuare delle retromarce.

L’organizzazione planimetrica dipende essenzialmente dal sistema dimanovra degli autobus e dalla conseguente configurazione deimarciapiedi di carico-scarico dei viaggiatori, generalmente sopraelevati

PIAZZALE Autostazioni

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di 15-20 cm rispetto alle corsie di marcia dei veicoli.

In posizione defilata al piazzale, organizzate in un edificio di serviziodistinto e autonomo, si localizzano normalmente:

� l'autorimessa

� l'officina per le riparazioni

� la stazione di rifornimento

Il PiazzaleEsempi

PIAZZALE Autostazioni

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PIAZZALE Autostazioni

Il PiazzaleEsempi

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VeicoliLa normativa riguardante gli autobus classifica tali veicoli a seconda dellacapienza e della destinazione funzionale.

Gli autobus possono essere classificati in base all'uso (e al rapporto esistentefra posti a sedere e posti in piedi):

� autobus urbani;

� autobussuburbani;

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� autobussuburbani;

� interurbani (per il collegamento di più centri);

� gran turismo (per itinerari di grande distanza).

Passando dagli autobus urbani ai suburbani fino a quelli interurbani e da granturismo si assiste a un aumento progressivo del numero dei posti a sedererispetto ai posti in piedi.

Autobus urbanoPIAZZALE Autostazioni

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IVECO-ALTRA - CityclassTipologia: Ibrido - Lunghezza: 12 m - Numero di posti: 87

Autobus urbano

Caratteristiche dimensionali tipiche di un

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dimensionali tipiche di un autobus urbano

Autobus extraurbanoPIAZZALE Autostazioni

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Autobus extraurbanoPIAZZALE Autostazioni

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VeicoliNumero dei posti nei diversi tipi di autobus

Veicoli di tipo corto

010

2030

4050

6070

8090

100110

120130

n° p

osti

posti tot

Veicoli di tipo lungo

010

2030

4050

6070

8090

100110

120130

n° p

ost

i

posti in piedi

posti a sedere

PIAZZALE Autostazioni

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Veicoli di tipo lungo

autobus urbani120 posti

(80% in piedi)

autobus suburbani105 posti

(60% in piedi)

autobus interurbani80 posti

(35% in piedi)

autobus gran turismo56 posti

(tutti seduti)

0

urbani suburbani interurbani gran turismo

tipologia

0

urbani suburbani interurbani gran turismo

tipologia

Veicoli di tipo corto

autobus urbani56 posti

autobus suburbani45 posti

autobus interurbani37 posti

autobus gran turismo30 posti

VeicoliFra le caratteristiche tecniche che gli autobus devono rispettare,quelle dimensionali e di ingombro appaiono particolarmente utiliai fini della corretta progettazione degli impianti diun'autostazione.

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Corsie di marciaTraiettoria in rettilineoNormalmente la larghezza trasversale di una corsia di marcia in rettilineo o di unarampa unidirezionale non scende mai al di sotto dei 3,50 m

Tale dimensione (rapportata alla larghezza massima degli autobus, che è di 2,50m)consente di avere dei franchi laterali di sicurezza dell'ordine di 50 cm.

Nel caso si presentino degli ostacoli fissi lateralmente alla corsiadi marcia, è necessarioprevedereulteriori allargamentidellasezionetrasversale.

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prevedereulteriori allargamentidellasezionetrasversale.

Nell'ipotesi di ostacoli presenti da ambo i lati della corsia le dimensionidegliallargamenti vanno raddoppiate.

Spazi di manovraTraiettoria in curvaPer l’individuazione dello spazio di manovra per gli autobus soggetti a movimenti incurva (tipici delle operazioni di entrata e uscita dagli stalli), si assume che i veicolitendano a disporsi secondo un assetto di rotazione a centro unico per tutte le ruote,coincidente con il centro geometrico della curva.

Per tali operazioni è possibile utilizzare la fascia di ingombro regolamentare checonsente la definizione degli spazi di manovra negli impianti delle autostazionidove siprevedechela circolazionedei veicoli avvengasenzaretromarcia.

PIAZZALE Autostazioni

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prevedechela circolazionedei veicoli avvengasenzaretromarcia.

SPAZI DI MANOVRA DI UN AUTOBUSper svolta a 90° per svolta a 180°

I marciapiediIl marciapiede è l’elemento in cui si realizza l'interconnessioneelo scambio fra circolazione veicolare e pedonale (ovvero le aree disosta terminali dei veicoli e dei viaggiatori), unitamente allesuperfici necessarie per il movimento di entrambi i sistemi.

In particolaresi distinguono:

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In particolaresi distinguono:� lo spazio di manovra degli autobus;

� il posto macchina (o stallo) destinato alla sosta, che consente iltrasbordo delle persone dai veicoli al suolo e viceversa;

� lo spazio riservato alla sosta delle persone;

� i raccordi o percorsi di canalizzazione dei viaggiatori verso/dal'autostazione.

I marciapiediDa un punto di vista funzionale i marciapiedi possono essereclassificati in:

�promiscui (per arrivi e partenze,)

�per soli arrivi

�per sole partenze

PIAZZALE Autostazioni

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I primi, specialmente nelle grandi autostazioni terminali, sono dascartare per la sovrapposizione che si crea fra i flussi dicircolazione.

I marciapiediDall'esatto dimensionamento e dalla buona progettazione deimarciapiedi dipende sia la facilità delle operazioni di manovradegli autobus sia lo svolgersi ordinato della circolazione deiviaggiatori.

Per la definizione dimensionale dei marciapiedi bisognautilizzare:

PIAZZALE Autostazioni

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utilizzare:�dati di ingombro e di manovra dei veicoli

�dati legati alla circolazione dei viaggiatori (numero, densitàmassima, modalità di interscambio rispetto al mezzo).

Alcuni dati essenziali legati al traffico pedonale sono:� ingombro delle persone in fase di sosta

�capacità di trasporto di una corsia

I marciapiediPer dimensionare i marciapiedi occorre determinarne:

� numerodal numero dipendono il regolare svolgimento del servizio,il completo

soddisfacimento della domanda e l’area complessiva impegnata dal piazzale

� disposizione

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� disposizionedalla disposizione dipendono la facilità di manovra, lo smaltimento rapido

ed ordinato del flusso dei viaggiatori e la configurazione planimetrica del

piazzale

� dimensionidalle dimensioni dipendono gli stessi fattori della disposizione

I marciapiediNumero dei marciapiediOccorre conoscere:�dati previsionali dei veicoli nelle ore di punta;

�distribuzione teorica (dedotta dagli orari) ed effettiva (datosperimentale) degli arrivi e partenze nelle ore di punta;

�duratadelle operazionidi carico/scarico,comprensivadelle manovre

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�duratadelle operazionidi carico/scarico,comprensivadelle manovre(dato sperimentale).

Il procedimento è diverso secondo che si tratti di:�marciapiedi di arrivo;

�marciapiedi di partenza.

Se la distribuzione delle partenze èdeterministica (ad es. nel caso diterminal extraurbani, essa corrisponde a quella teorica data dall’orario),il numero minimo di marciapiedi è dato da:

= sp tcN

PIAZZALE Autostazioni

I marciapiediNumero dei marciapiedi di partenza

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=60

spN

dove:N è il numero dei marciapiedi di partenza;cp [h-1] è il numero delle partenze nell’ora di punta;ts [min] è il tempo di sosta ai marciapiedi (in genere pari a 10-15 min).

E’ buona norma aumentare il numero di marciapiedi calcolatodel 10% (perimpegni straordinari).

La distribuzione effettiva degli arrivi, specialmente nelle ore dipunta, segue una legge probabilistica poissoniana.

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I marciapiediNumero dei marciapiedi di arrivo (1/2)

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Ipotesi:� arrivi alla Poisson;� tempi di servizio esponenziali;� tutti i marciapiedi sono uguali;� fenomeno stazionario.

Dati di partenza:

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I marciapiediNumero dei marciapiedi di arrivo (2/2)

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Dati di partenza:• : tasso medio degli arrivi (veic/h);• : tasso medio dei servizi (veic/h).

Si può porre per marciapiedi rettilinei: 2-3 min (discesa da 2 porte)marciapiedi a denti : 3-5 min (discesa da 1 porta)

λµ

−⋅

−+

=

∑−

= S

ψSµS

ψ

S

ψS

ψ

n

ψw

S

S

n

Sn1!

1!!

11

0

dove:µλψ /=

w :tempo medio d’attesa in fila dei veicoliS : numero dei marciapiedi

La corsia di accumulo è quella corsia del piazzale dove i veicoli sostano in attesa che siliberi un marciapiede.

Per dimensionare una corsia di accumulo occorre definire:pm = probabilità totale che nel sistema formato dalla corsia +S marciapiedi siano

contenutim veicoli (≈ 95%)data da:

1

−−

−∑ ∑ ∑++=m S m

pp

PIAZZALE Autostazioni

I marciapiediLunghezza della corsia di accumulo

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10 1

10 −= = =

−∑ ∑ ∑++= nn n Sn

nm pS

ψp

n

ψpp

Conosciutom (numero totale dei veicoli presenti nel sistema),L[m] (lunghezza dellecorsie di accumulo),a[m] (lunghezza massima di un veicolo e tenendo conto di unfranco di sicurezza di 1 m tra i veicoli, sarà:

L[m] = (m – S)(a + 1)

∑−

=

−+

=1

0

0

1!!

1S

n

Sn

S

ψS

ψ

n

ψp

dove:p0 (probabilità che non vi sia alcun veicolo nel sistema) è data da:

I marciapiediPer dimensionare la parte di marciapiede destinata alle persone bisognastabilire i seguenti dati caratteristici legati al traffico pedonale:

�ingombro statico (in fase di sosta) del suolovalore prudenziale pari a 3 persone/m2

�portata oraria (o capacità di trasporto) di una corsiaparia5000persone/oraperognimetrodi larghezzasuppostoche:

PIAZZALE Autostazioni

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paria5000persone/oraperognimetrodi larghezzasuppostoche:

- flusso costante e ordinato di viaggiatori

- velocità pedonale = 5 km/h

- distanziamento tra pedoni = 1 m

La superficie minima di marciapiede per la sosta dei viaggiatori è fissata,normalmente, in 30 m2

(calcolato da capienza massima autobus, 90 posti, ed ingombro statico a terra di 3per./m2).

I marciapiediLa superficie dei marciapiede destinata al transito e alla sosta deiviaggiatori viene, in genere, innalzata di circa 20 cm rispetto alla quotadi marcia degli autobus:

�per delimitare inequivocabilmente la zona di circolazionepedonalerispetto a quella veicolare

�per facilitare la salita e la discesa dagli autobus;

PIAZZALE Autostazioni

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Inoltre, si provvede alla protezione dei viaggiatori mediante pensiline.

Una volta definito il numero e le dimensioni del marciapiedi(comprensivi, oltre che delle aree per i viaggiatori anche degli spazi dimanovra e degli stalli per la sosta dei veicoli), l'area complessiva delpiazzale si ottiene per sommatoria aggiungendovi la superficie dellecorsie di marcia.

I marciapiedi: schemi tipoSotto il profilo morfologico il marciapiede assumesostanzialmente quattro configurazioni-tipo, alcune delle qualiammettono varianti interne:

�marciapiede rettilineo;

�marciapiede a gradini scalati;

�marciapiedeadenti;

PIAZZALE Autostazioni

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�marciapiedeadenti;

�marciapiede a pettine.

I marciapiedi: schemi tipoMarciapiede rettilineoProgettualmente rappresenta il tipo più elementare, consentendo tempidi servizio estremamente ridotti, visto che ogni autobus può utilizzaretutte le sue porte; comporta, però, uno sviluppo dimensionale notevolein senso longitudinale e una certa difficoltà per le operazioni dimanovra dei veicoli. I marciapiedi rettilinei si dispongono,generalmente,in file parallele,diritte odoblique.

PIAZZALE Autostazioni

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generalmente,in file parallele,diritte odoblique.

La loro adozione è consigliata quando vi è abbondanza di spazio.

I marciapiedi: schemi tipoMarciapiede a gradini scalatiQuesta soluzione consente di ridurre ulteriormente i tempidi serviziodegli autobus, visto che, oltre alle prerogative positive dei tipo rettilineo, consente agli autobus operazioni di sosta e partenza senza interferire coni veicoli contigui.

È da evidenziare, comunque, il notevole consumo di superfici e larigidità dell'organizzazioneplanimetrica.

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rigidità dell'organizzazioneplanimetrica.

I marciapiedi: schemi tipoMarciapiedi a denti (1/3)Queste configurazioni individuano soluzioni di razionalemediazione frale esigenze di esercizio (operazioni di manovra e di carico-scarico dellevetture) e quelle di economizzazione delle aree necessarie.

Attualmente rappresentano le configurazioni più adottate, anche perchési adattano facilmente a qualsiasi situazione planimetrica.

La soluzione con denti a 135° è simile, quanto a funzionalità e

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La soluzione con denti a 135° è simile, quanto a funzionalità ecaratteristiche, a quella del marciapiede a gradini scalati, richiedendo inpiù, alle vetture in uscita, una breve retromarcia prima della partenza.

I marciapiedi: schemi tipoMarciapiedi a denti (2/3)Anche gli schemi con denti di sega a 30°, 45° e 60° costituisconosoluzioni molto valide: gli autobus entrano ed escono daglistalli loroassegnati mediante facili manovre (riportate in disegno con trattodiscontinuo).

Differentemente dalla configurazione con angoli a 135°, nonconsentonodi utilizzare le porte posteriori ma solo quelle anteriori e

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consentonodi utilizzare le porte posteriori ma solo quelle anteriori ecentrali, a meno che non siprolunghino i denti del marciapiede,rendendo però molto più difficoltose le manovre dei veicoli.

L'occupazione di superficie in questi casi è ridotta al minimo e le variesoluzioni, da questo punto di vista, si equivalgono, visto che al cresceredell'inclinazione angolare aumenta lo spazio in profondità e diminuiscequello in lunghezza.

Nei marciapiedi a denti di sega, al fine di aumentare il numero degnistalli per le vetture,è possibiledisporre la linea dei posti macchina

I marciapiedi: schemi tipoMarciapiedi a denti (3/3)

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stalli per le vetture,è possibiledisporre la linea dei posti macchinasecondo un arco di cerchio.

I marciapiedi: schemi tipoMarciapiede a pettinePur rappresentando l'unica soluzione bidirezionale, ovvero funzionantecon veicoli provenienti sia da sinistra sia da destra e con un'utilizzabilitàdi tutte le porte qualora i denti siano prolungati fino a 10 m,èscarsamente adottata a causa delle difficoltà di manovra per gli autobus.

Questo tipo di marciapiede consente, a parità di larghezza longitudinale,il maggiornumerodi postimacchina.

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il maggiornumerodi postimacchina.

I marciapiediII tipo di marciapiede da adottare nella progettazione di unpiazzale, oltre chedalla configurazione e dalle dimensioni dell'area a disposizione, può dipenderedal tipo di autostazione da realizzare:

autostazioni di testa�

marciapiedi a denti

autostazioni di transito o di sosta

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autostazioni di transito o di sosta�

marciapiedi rettilinei(che consentono più veloci operazioni di manovra)

In genere la parte di marciapiede destinata al viaggiatori èprotetta a mezzo dipensiline le quali, nei tratti a confine con gli stalli di sosta, coprono anche leporte degli autobus che sono sempre posizionate sul lato destro del veicoli;

L'altezza delle pensiline in queste aree di sosta è di 4,50-5,00 m.

Fabbricato viaggiatoriIl fabbricato viaggiatori di un'autostazione può assumere leconfigurazioni più varie che dipendono dal tipo di impianto, dallaforma e dalla disponibilità di area.

Da un punto di vista esclusivamente funzionale è necessario che:

�esistanotutti i servizi essenziali,nonché quelli accessori

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�esistanotutti i servizi essenziali,nonché quelli accessorieventualmente previsti;

�ogni ambiente ed ogni servizio essenziale sia proporzionatoal volume di traffico;

�la circolazione dei passeggeri si svolga nell’edificio secondogli schemi funzionali già definiti.

Fabbricato viaggiatoriI locali e i servizi da prevedere in un'autostazione possono esserecosì classificati:

�spazi fondamentali per i viaggiatori(atrio, sala di attesa, biglietteria, ufficio informazioni, deposito bagagli,servizi igienici, bar, rivendita di giornali);

�spazi complementari per i viaggiatori, da prevedersi

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�spazi complementari per i viaggiatori, da prevedersiunicamente nelle grandi autostazioni terminali;(ristorante, ufficio turistico, pronto soccorso, negozi,banca ecc.);

�spazi per i gestori dell'impianto e per il personaleviaggiante(spogliatoi, docce, servizi igienici, locali di riposo).

Fabbricato viaggiatoriAtrioL'atrio costituisce l'elemento fondamentale e centrale delfabbricato viaggiatori, anche in senso spaziale. All'interno oppureintorno a esso è possibile organizzare i servizi principali; spessofunge anche da sala di attesa, poiché di solito le corse degliautobus si susseguono rapidamente.

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BiglietteriaLa struttura delle biglietterie, insieme alle tabelle degli orari e alleapparecchiature per la segnalazione degli arrivi e delle partenze,va in genere collocata baricentricamente nell'atrio e il suodimensionamento è funzione del traffico passeggeri.

Fabbricato viaggiatoriPrimo dimensionamento dell’atrio-attesaIl suo dimensionamento è necessario per evitare fenomeni di congestione nelle oredipunta. L’areaW (m2) per un primo dimensionamento dell’atrio sarà pari a:

dove:

Q = flussodeiviaggiatori(pass/h)in partenzanell’oradi punta,chesi supponeugualeaquelloentrantenell’atrio

Kf

QW =

N

Cf

p=con:

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Q = flussodeiviaggiatori(pass/h)in partenzanell’oradi punta,chesi supponeugualeaquelloentrantenell’atrio

f = frequenza delle partenze (corse/h)

K = coefficiente di occupazione del suolo (in genere pari a 1 persona/m2)

Cp = numero di corse in partenza nell’ora di punta

N = numero dei marciapiedi

Il valore W trovato è il minimo, perché basato su una distribuzione regolare dellepartenze, ma può essere ritenuto sufficiente se si considera che una parte dei viaggiatorisi reca direttamente agli automezzi in sosta ai marciapiedi. Un più precisodimensionamento può essere effettuato utilizzando strumenti di microsimulazione.

Fabbricato viaggiatoriDimensionamento degli altri servizi primariDeterminata l’area dell’atrio-attesa, si procede al proporzionamento deglialtri servizi essenziali, che si basa su regole pratiche desunte dal confrontocon altri impianti costruiti ed in funzione del livello qualitativo dell’impianto,da verificare (ad esempio) con l’ausilio di strumenti di microsimulazione.

Ad esempio:

�postiasedere: 1/12– 1/15delnumerodeipartenti(Q/f);

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�postiasedere: 1/12– 1/15delnumerodeipartenti(Q/f);

�area della sala d’attesa: 1,5 m2 a persona;

�area del ristorante: 1/3 dell’atrio;

�deposito bagagli: 2-3 m3 per marciapiede;

�ecc.

Fabbricato viaggiatoriDimensionamento delle biglietterie

La biglietteria è un elemento di servizio essenziale per il buonfunzionamento dell’impianto e deve essere dimensionato e localizzatocon una certa previsione.

Se infatti il numero delle biglietterie è insufficiente si verificanointollerabili fenomenidi attesa,mentreseè sovrabbondantela gestione

FABBRICATO VIAGGIATORI Autostazioni

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intollerabili fenomenidi attesa,mentreseè sovrabbondantela gestionedel personale diventa antieconomica.

Per il suo dimensionamento si può utilizzare:� la teoria delle code;

� la simulazione.

Fabbricato viaggiatoriIl fabbricato viaggiatori può essere concepito su uno o più livelli,ad esempio:

�piano interrato, destinato a parcheggio(per le auto private, o adibito ad autorimessa per gli autobus)

�piano terreno ai servizi fondamentali dell'autostazione(biglietteria,saladi attesa,informazioniecc.)

FABBRICATO VIAGGIATORI Autostazioni

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(biglietteria,saladi attesa,informazioniecc.)

�piano superiore ai servizi complementari(ristorante, uffici di gestione, locali per il personale viaggiante ecc.).

Fabbricato viaggiatoriEsempio di schema funzionale

DIREZIONE AUTOSTAZIONE

ZONA ATTESA

PIAZZALE

BAR – RISTORANTE

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BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

- SERVIZI ACCESSORI - TOILETTE

ATRIO – ATTESA

UFFICI AZIENDALI E LOCALI PER IL PERSONALE

- TOILETTE - DEPOSITO BAGAGLI - SERVIZI ACCESSORI

partenze arrivi

Edificio per i veicoliGli edifici di servizio per i veicoli comprendono le seguenti unitàoperative (che possono essere raggruppate in un unico ambiente):

�deposito e/o parcheggio;�impianto per la pulizia ;

�impianto di rifornimento ;

�officina per la manutenzioneordinaria

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�officina per la manutenzioneordinaria�operazioni di manutenzione breve

operazioni di controllo che mediamente durano poche ore e disolito possono essere effettuateaccoppiandole eventualmente con quelle di pulizia e rifornimento, durante gli intervalli del

servizio di linea.

�operazioni di manutenzione lungaraggruppano gli interventi di ripristino e riparazione, quali, ad esempio, pulizia e sostituzione diiniettori, pompe e filtri, registrazione valvole, sostituzione guarnizioni freni, cinghie, partidell’impianto elettrico, riparazioni di piccoli danni alla carrozzeria, ecc. Queste operazioni hannointervallo e durata variabili e richiedono l’uscita dal servizio del veicolo per uno o più giorni.

Edificio per i veicoliEsempio di rimessa-officina

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Esempio di autostazioneBologna

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Esempio di autostazioneAia

Autostazioni

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1. Atrio2. Piazzale ferroviario3. Marciapiede di transito delle linee

tranviarie4. Marciapiede di arrivo degli autobus5. Marciapiedi di partenza degli autobus6. Rampa delle linee automobilistiche7. Rampa delle linee tranviarie8. Scale di accesso al piano superiore9. Entrata laterale