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STRATEGIE, SVILUPPO E DISPACCIAMENTO
Situazione del SEN e difesa della stabilità
Enrico Maria Carlini – Giorgio Maria Giannuzzi Terna Rete Italia S.p.A.
TRENTO – 25 GENNAIO 2019
Seminario tecnico AEIT, sezione Trentino-Alto Adige/ Südtirol
Situazione del SEN e difesa della Stabilità Seminario tecnico AEIT | Università di Trento | 25 gennaio 2019
Situazione del Sistema Elettrico Nazionale1
Situazione del SEN e difesa della Stabilità Seminario tecnico AEIT | Università di Trento | 25 gennaio 2019
Global warmingCOP Parigi 2015: per contrastare il riscaldamento globale, gli accordi internazionali su clima ed
energia fissano un target di emissioni dei gas climalteranti per contenere l’aumento di temperatura entro 2° C rispetto al livello pre-industriale, e preferibilmente entro 1,5° C
1. Fonte: IPGCC - Global warming - sr15_spm_final | 2. Programma di osservazione della Terra gestito dall’Ue
VARIAZIONE DELLA TEMPERATURA GLOBALE E SCENARI DI RISPOSTA A DIVERSI LIVELLI DI EMISSIONE DI GAS SERRA1
Scenario base (a): • le emissioni globali di CO2 raggiungono valore
netto nullo nel 2055• le emissioni di gas serra diversi dalla CO2 si
riducono a partire dal 2030
Scenario (b) Ipotesi migliorativa: le emissioni globali di CO2 raggiungono valore netto nullo nel 2040 → maggiore probabilità di limitare l’aumento di temperatura a 1,5 °C
Scenario (c)Ipotesi peggiorativa: le emissioni di gas serra diversi dalla CO2 non vengono ridotte a partire dal 2030 → minore probabilità di limitare l’aumento di T a 1,5 °C
a
b
c
I dati Copernicus2, pubblicati a gennaio 2019, evidenziano che negli ultimi cinque anni la temperatura media dell’aria superficiale è stata superiore di 1,1 °C in confronto ai valori dell’età preindustriale
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Decarbonizzazione
Obiettivo efficienza energetica� Riduzione consumi energetici vs. Business
as Usual
Obiettivo fonti rinnovabili1
� Quota sui consumi complessivi
2020EU 20-20-20
2030The energy bridge
20% 32%
-20%
17%
-20%
30%
-32%(indicativo)
TARGET PENETRAZIONE RES
1 Contributo energia rinnovabile sui consumi energetici finali lordi, di cui:55.4% nell'elettrico, 21.6% nei trasporti e 33% nel termico (usi per riscaldamento e raffrescamento)
Clean Energy Package
• A livello europeo (EU27), fissato target vincolante del 32% al 2030
• I contributi degli Stati Membri sono stati notificati alla Commissione nei «Piani nazionali integrati su energie clima» in base a quanto stabilito nel Regolamento sulla «Governancedell’Energy Union»
Benefici delle innovabili
Un target ambizioso per le RES porta benefici in termini di:
• Contributo alla decarbonizzazione
• Stimolo a innovazione e tecnologia
• Crescita economica e occupazionale
• Sicurezza degli approvvigionamenti e riduzione gap prezzo dell’energia
-43%(indicativo)
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% sui consumielettrici
% sui consumi totali
Cap
acità
inst
alla
ta
foto
volta
ico
e eo
lico
(GW
)C
oper
tura
dei
con
sum
i da
FE
R(%
)
Target sviluppo rinnovabili• A livello europeo è stato fissato il
nuovo target relativo alla quota di
rinnovabili sui consumi energetici
finali pari al 32% al 2030
• A livello nazionale, il nuovo Piano
nazionale energia e clima definisce
con una quota target di rinnovabile sui
consumi energetici finali pari al 30%
(55,4% sui consumi elettrici finali)
{ Ulteriori target correlati alle FER*:
•+58* TWh di produzione da rinnovabili rispetto all’inerziale 2030 (60% del mix produttivo, incluso hydro)
•+39.4 GW di capacità installata di eolico e fotovoltaico al 2030 rispetto a oggi
Il nuovo sistema sarà caratterizzato da una forte crescita delle rinnovabili non programmabili e di piccola taglia, con una crescente complessità gestionale per la rete e una altrettanto crescente richiesta di flessibilità per
bilanciare la rete, regolazione primaria veloce e inerzia sintetica per garantirne la stabilità
17.5% 22% 30%
33.5% 38%55.4%
2015Inerziale
2030Clima-energia
2030
+8%
+17%
2015Inerziale
20302030
2012 20302005 2018
Eolico
Fotovoltaico
2 8 1018.4
0 17 20
51
+23 GW
+5 GW
+39 GW
(*) Valore preliminari relativi allo scenario HGP30 a supporto del Piano Nazionale Energia e Clima
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Phase-out carbone
BastardoBrescia
Brindisi Sud
TorrevaldaligaNord
Sulcis
Fusina
Monfalcone
La Spezia
Fiumesanto
EnelA2A
Enel Produzione
Brescia
Brindisi Sud
TorrevaldaligaNord
Sulcis
Fusina
Monfalcone
La Spezia
Fiumesanto
EnelA2A
Enel Produzione
8 GWinstallato
Situazione ’as is’
0 GWcapacità a carbone
Target 2025T.Valdaliga N.
Brindisi S.
Sulcis
Fusina
La Spezia
Bastardo
Plant Year MW
Monfalcone
Brescia
Fiumesanto
2010 1.980
1993 2.640
2005 590
2000 600
1974 976
2003 150
1970 336
1972 70
1993 640
TOT 7.982 MW
In base alla determina DVA/2018/430 del Minambiente del 22 novembre scorso, i gestori degli 8GW attualmente in servizio devono inviare un cronoprogramma del Piano di dismissione entro il 31.01.19
Per permettere la chiusura delle centrali a carbone in condizioni di sicurezza sono essenziali nuovi investimenti sulla rete di trasmissione: collegamento Continente-Sardegna-Sicilia, dorsale adriatica, 3GW di accumuli nell’area Sud e Sicilia e 1,9GW di nuovi impianti a gas (di cui 400MW in Sardegna)…
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I trend del settore 1/ 3Evoluzione numero e potenza PV1 Evoluzione numero e potenza Wind1
0
5
10
15
20
25
0100200300400500600700800900
2009 2011 2016 2017 2018
Mig
liaia
Potenza GW Numero Impianti
0
2
4
6
8
10
12
0
1
2
3
4
5
6
2009 2011 2016 2017 2018
Mig
liaia
Potenza GW Numero Impianti
In Italia, il n° di impianti è cresciuto vertiginosamente con lo sviluppo del solare (da 75k nel 2009 a 827k nel 2018)
LCOE fotovoltaioco (2010 - 2030) – Italia2 LCOE eolico (2010 - 2025) – Italia2
La graduale riduzione del costo della tecnologia, insieme alle policy sulla decarbonizzazione hanno favorito un aumento della penetrazione delle rinnovabili
0
50
100
150
200
250
300
LCO
E (
€/M
Wh)
1. Fonte: GAUDÌ, estrazione ottobre 2018 | 2. Elaborazione Terna su dati BNEF
LCO
E (
€/M
Wh)
30
40
50
60
70
80
90
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
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I trend del settore 2/ 3Max copertura* fabbisogno da RES - 2017 Evoluzione del parco di generazione (GW)
Crescente copertura del fabbisogno da parte dalle RES, che nelle ore soleggiate e di basso carico supera l’80%
Margine di riserva alla punta (GW) Energia movimentata sul MSD (TWh)
Progressiva riduzione margine di riserva alla punta;capacità di riserva equivalente all’import
Cresce l’acquisto di servizi di dispacciamento per la risoluzioni delle congestioni, l’approvvigionamento
della riserva e il bilanciamento in tempo reale
22,0
26,2 25,428,1
31,333,0
0
5
10
15
20
25
30
35
2012 2013 2014 2015 2016 2017
2012
22
2013 2014 2015 2016
18 256
25
2018-2,8
+11,6
5
18
25
6
25
5 7
2017
* Incluso idroelettrico
Dismessi di capacità termoelettrica regolante a causa del ‘missing money’ problem o vincoli ambientali
114,5
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330 337 340 339320 330 335 328 318 311 317 314 321
0
50
100
150
200
250
300
350
400
I trend del settore 3/ 3Trend capacità installata per fonte (GW) Copertura fabbisogno energetico Italia (TWh)
Focus aumento capacità rinnovabile (GW) Focus riduzione termico convenzionale (GW)
0
20
40
60
80
100
120
140
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
TERMICO IDRICO FOTOVOLTAICO EOLICOIdro Soar Biomass Pump National load demand
Wind Geothermal Thermal Import+pump
0.4
20,1
3.5
10,1
0
5
10
15
20
25
2008 2018
PV
WIND
+26 GW
7767
61
52
2012 2015 2018 2020
ulteriore riduzione attesa
da segnali mercati spot
capacità disponibile
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Adeguatezza del SEN
1. Differenza tra la capacità di generazione disponibile e il consumo (comprensivo della riserva) nel momento di massimo carico2. Loss of Load Expectation ed Expected Energy Not Served
Il sistema elettrico è adeguato se dotato di risorse di produzione, stoccaggio, controllo della domanda attesa e capacità di trasporto sufficienti a soddisfare la domanda attesa, con un margine di riserva1 in ogni dato periodo
Punta di fabbisogno
Hyd
ro
56
Capacità installata
22Capacità Indisponibile9,8
12,24,5Pompaggio7,7Altro
Win
d an
d so
lar
Capacità Indisponibile
3027,5
The
rmal
3,1 1,4Riserva Primaria
16
Accidentalità(4,5GW) e Limitazioni
(ad es. ATS) (11,5GW)
0,8
Manutenzioni61
113
22
30
[GW]
39,7
12,2
39,7
2,5
Capacità di generazione disponibile
12,2
2,5 54,4
Capacità Indisponibil
e
2,5
UVAC (contratti a termine)
Saldo ImportSaldo import
Contributo atteso dalla generazione disponibile nell’ora
più critica (es. ondata di caldo e basso livello FRNP)
CONTRIBUTO ALL’ADEGUATEZZA PER FONTE
Centro di carico
Sezionie critica
FLUSSI DI ENERGIA INTER ZONALI
1. In un contesto di progressiva contrazione del parco termico convenzionale, il contributo delle FRNP nelle situazioni di stress è modesto e poco prevedibile
2. Il surplus delle zone meridionali non può essere interamente trasferito al settentrione per le strozzature di rete tra Sud-Centro Sud-Centro Nord; le zone Nord e Centro Nord devono perciò ricorrere strutturalmente all’import
3. In uno scenario inerziale, certamente al 2025 le soglie degli indici LOLE ed ENS2 non sarebbero rispettate (cfr.MAF)
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Qualità del servizio e stabilità
1. Fonte: International Conference AEIT 2018
Capacità di garantire la continuità del servizio (mancanza di interruzioni nella fornitura di energia elettrica) e la qualità dello stesso (livello di tensione e forma d’onda, stabilità della frequenza di rete)
QUALITA’ DELLA TENSIONE1 ALIMENTAZIONI IN ANTENNA
1. In un’economia industriale sempre più automatizzata, cresce l’importanza della qualità del servizio; necessità di incrementare la magliatura della rete e adottare moderne tecnologiche (es. Static Var Compensator)
2. La generazione inverter-based fornisce una corrente di corto circuito che vale appena 1,1 volte la corrente nominale, compromettendo il corretto funzionamento del sistema di protezione (tempestività e selettività)
3. Bassi valori di inerzia del sistema e l’elevata prodizione rinnovabile comportano una dinamica più rapida e non smorzata della derivata di frequenza (RoCoF) e una maggior ampiezza dell’oscillazione di frequenza durante il transitorio
Aree di intervento
(400 MW rischio)
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Localizzazione delle FER
1. Fonte: Rapporto statistico Terna 2017 | Potenza efficiente lorda
North
Center South
Center North
South
Sicily
Sardinia
Wind/PV
16%
Wind/PV
33%
Wind/PV
39%
Wind/PV
31%
Wind/PV
26%Wind/PV
37%
55 GW
8 GW
17 GW
23 GW
10 GW
5 GW
TOTALE ITALIA: 117 GW
Wind/PV
25%
Mix parco produttivo italiano (GW, 2017)*
• L’incremento del solare e dell’eolico è avvenuto in maniera disomogenea, concentrandosi nelle aree a maggior vocazione della fonte primaria (Sud e Isole) lontane dai centri di consumo (Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna)
• La produzione da impianti eolici è molto più concentrata, in termini spaziali, rispetto alla produzione da impianti fotovoltaici. Viceversa, in termini temporali, la produzione fotovoltaica è concentrata nelle sole ore diurne, mentre quella eolica è maggiormente distribuito nelle ore del giorno e della notte.
• E’ quindi importante una localizzazione ex ante degli impianti, differenziando per fonte e area geografica per indirizzare gli operatori a sviluppare iniziative ove esse possono essere completate in tempi coerenti con le nuove infrastrutture di rete, minimizzando gli impatti e i costi sul sistema
In futuro, l’introduzione graduale dei sistemi di stoccaggio dell’energia e delle tecnologie smart gridsarà la chiave per rendere dispacciabile d’energia rinnovabile
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Evoluzione del sistema elettricoANDAMENTO TIPICO DELLA CURVA DI CARICO RESIDUO SULLE 24 ORE [MW]
Progressiva riduzione della domanda residua soddisfatta da impianti tradizionali dispacciabili, cui sono richieste prestazioni sempre più spinte (velocità di variazione della potenza prodotta, basso minimo tecnico, disponibilità ad accendersi e spegnersi
frequentemente). Le ore diurne saranno coperte unicamente dalle fonti rinnovabili.
0
5,000
10,000
15,000
20,000
25,000
30,000
35,000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Demand Residual load
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0 0
5,000
10,000
15,000
20,000
25,000
30,000
35,000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Demand Residual load Renewables
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
-10,000
0,000
10,000
20,000
30,000
40,000
50,000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Demand Residual Load Renewables
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
-10.000
2010 Today 20301 2 3
RinnovabiliCarico residuoDomanda
LOAD SHIFT[pompaggi, V2G, DR]
Riduzione MARGINI DI RISERVA ALLA PUNTA, principalmente per
la dismissione dei termoelettrici
Aumento CONGESTIONI DI RETE per la distribuzione disomogenea
delle RES nel Paese
Esigenza di risorse in grado di fornire servizi di REGOLAZIONE
(V, F) in tempi rapidi
Adeguamento REGOLE DI CONNESSIONE (RfG e DCC), e
PIANO DI DIFESA
Riduzione INERZIA del sistema per il calo delle masse rotanti dei
generatori sincroni
Esigenza di nuove forme di flessibilità (es. DEMAND
RESPONSE, V2G e ACCUMULI)
Inseguimento RAMPA SERALE di carico per rapida massiccia
riduzione del fotovoltaico
OVERGENERATION (eccesso di produzione rispetto al fabbisogno) e
CURTAILMENT dell’eolico
Riduzione POTENZA DI CORTO CIRCUITO per il calo delle masse
rotanti dei generatori sincroni
PR
INC
IPA
LI I
MPA
TT
IP
ER
IL T
SO
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Fattori abilitanti della transizione
Market design• Strumenti che forniscono segnali
di prezzo di lungo termine per promuovere gli investimenti sia in impianti rinnovabili (PPA) che tradizionali (capacity market)
• Partecipazione di nuove risorse (domanda, DG, storage) al MSD
Investimenti di rete
• Potenziamento delle infrastrutture di rete e interconnessioni con l’esterox
Digitalizzazione
• Disponibilità dei dati per la partecipazione di nuove risorse al mercato dei servizi ancillari
• Investimenti in tecnologie che potenziano osservabilità e controllabilità della rete e delle risorse distribuite
• x
Storage
• Nuovi sistemi di storageidroelettrico ed elettrochimico per garantire adeguatezza, sicurezza e rapidità di risposta, assorbendo energia nelle ore di maggiore produzione rinnovabile
La decarbonizzazioneè un obiettivo tecnicamente
raggiungibile ma occorre agire su piani
paralleli
… che richiede una Cabina di Regia istituzionale
1 3
2 4
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Piano di Sviluppo della rete di trasmissioneLINE D’AZIONE PRINCIPALI 15 INTERVENTI PREVISTI A PIANO
1
2
3
4
5
6
7
8
9 11
10
12
13
14
15
Decarbonisation
Security of Supply
Market Efficiency
1 El. 380 kV Trino-Lacchiarella
2 HVDC Italia-Francia
3 El. 380 kV Colunga-Calenzano
4 Ripotenziamento HVDC SA.CO.I
5 El. 380 kV Montec.-Avellino-Benev.
6 HVDC Continente-Sardegna-Sicilia
7 Nuova interconnessione Tunisia
8 Riassetto metropolitano Roma
9 El. 380 kV Chiaramonte Gulfi-Ciminna
10 El. 380 kV Assoro-Sorgente-Villafranca
11 El. 380 kV Paternò-Pantano-Priolo
12 El. 380 kV Foggia-Villanova
13 HVDC Italia-Montenegro
15 Razionalizzazione 380 kV tra VE e PD
14 HVDC Centro Sud-Centro Nord
Sviluppo interconnessioni con l’estero (pubbliche e linee merchant)
Investimenti per la regolazione tensione (compensatori) e aumento stabilità del sistema (es. inerzia sintetica batterie)
Gestione attiva della rete (es. Dynamic Thermal Rating) e utilizzo tecnologie innovative (es. conduttori alta capacità)
Dorsale adriatica Nord-Sud
Triterminale Continente-Sardegna-Sicilia; rinforzi di rete nella zona Sud e Isole
Resilienza e sicurezza
Previsti investimenti per oltre 12 mld€
1
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Sistemi di Accumulo2
• Terna ha inserito nel PdS 2018 la necessità di ulteriori 5 GW di accumulo idroelettrico
• Impianti di pompaggio da localizzare al Sud e Centro-Sud, ove è più intenso lo sviluppo delle rinnovabili ed è minore la capacita di accumulo
• Il Piano clima-energia prevede nuovi sistemi di accumulo per 1 GW al 2023 e 6 GW al 2030 (di cui 3 GW di pompaggi)
Consistenza Italia1
• Nel quadriennio 2015-2018, stimati 26.0002 i sistemi di accumulo residenziali in esercizio, grazie alla misura della detrazione fiscale e di due bandi promossi dalla Regione Lombardia
• Progetti di grandi taglie realizzati da Terna: Storage Lab di tipo Power intensive (12,5 MW di potenza e 18,5 MWh di capacità) e Large Scale Energy Storage di tipo Energy intensive (35 MW e 232 MWh)
Partecipazione SdAelettrochimico al MSDProgetti pilota avviati da Terna:• UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste),
consente l’aggregazione di produzione, consumo e sistemi di accumulo per la fornitura dei servizi nel MSD
• UPI (Unità di produzione integrata con i sistemi di accumulo), consente alle UP rilevanti integrate con sistemi di storage di fornire al sistema il servizio di regolazione primaria della frequenza
03 04
Modello di sviluppoGli accumuli dovranno essere realizzati a mercato. Il nuovo modello di sviluppo deve:
• Facilitare l’iter di rilascio dell’autorizzazione e della concessione idroelettrica
• Favorire segnali di prezzo di lungo termine per investitori e operatori di mercato
• Garantire la gestione di tali impianti per esigenze di sicurezza del sistema, riducendo il più possibile l’impatto sul mercato
Benefici del pompaggioI pompaggi possono assorbire energia durante le ore centrali della giornata (con carico residuo negativo) e produrre nelle restanti ore contribuendo a:• Coprire il fabbisogno nelle ore di alto
carico e scarso apporto di solare/ eolico (�adequacy)
• Ridurre le congestioni di rete e l’overgeneration (�security)
• Fornire servizi di rete, in virtù della loro elevata rapidità di modulazione (�flexibility)
01 02
1. Dati di Anie Rinnovabili elaborati partendo da quelli di Gaudì-Terna | 2. Di cui, 10.000 SdA abbinati a impianti fotovoltaici residenziali)
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Riforma del MSD3
Il Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) è sede di negoziazione delle offerte di vendita e di acquisto di servizi di dispacciamento, utilizzata da Terna per le risoluzioni delle congestioni intrazonali, per l’approvvigionamento della riservae per il bilanciamento in tempo reale tra immissioni e prelievi; sul MSD Terna oggi agisce come controparte centrale e le offerte accettate vengono remunerate al prezzo presentato (pay-as-bid)
Balancing Responsible Party (BRP) : è l’utente del dispacciamento delle unità di produzione e/o unità di consumo incluse all’interno dell’UVA
Balance Service Provider (BSP): è il soggetto
titolare della UVA e responsabile della prestazione
dei servizi negoziati sul MSD
Definizioni:
UdD1
UdD2
UCAC
UoD3
UdD4
UVAP
UdD6
UVAM
UoD5
MSDSoggetti abilitati a partecipare ai progetti pilota:• Utente del Dispacciamento (UdD)• Soggetto Aggregatore, diverso da Gestore dei Servizi
Energetici e Acquirente Unico
• Le UVA rilevano solo ai fini della partecipazione al MSD e non ai Mercati dell’energia
• Le unità di produzione e consumo possono partecipare solo singolarmente ai Mercati dell’energia
Con la Delibera 05 maggio 2017 300/2017/R/eel l’Autorità di Regolazione per l’Energia, reti e Ambiente (ARERA) ha definito i criteri per l’apertura del MSD alla domanda elettrica e alle unità di produzione anche da fonti rinnovabili non già abilitate (quali quelle alimentate da fonti rinnovabili non programmabili e la generazione distribuita) nonché ai sistemi di accumulo anche in abbinamento a unità di produzione abilitate o funzionali alla mobilità elettrica
La sperimentazione prepara il terreno al futuro testo integrato dispacciamento elettrico (TIDE) che, coerentemente con quanto stabilito nel regolamento europeo Eelectricity Balancing, opererà una riforma organica dell’MSD
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Le azioni di Terna3
Risorse abilitate Progetto pilota* Timeline
1
• Unità Virtuali Abilitate di Consumo (UVAC) che includono unità di consumo per una potenza modulabile di almeno 1 MW per fornire riserva terziaria e di bilanciamento nella modalità «a salire»
2
• Unità Virtuali Abilitate di Produzione (UVAP) che includono unità di produzione non rilevanti per una potenza modulabile di almeno 1 MW per la risoluzione delle congestioni e per fornire riserva terziaria e di bilanciamento nelle modalità «a salire» e/o «a scendere»
3
• Unità di Produzione Rilevante (UPR) non abilitate che includono una UPR alimentata da fonti rinnovabili non programmabili o una UPR che non rispetti i requisiti tecnici minimi di abilitazione al MSD di cui al Capitolo 4 del Codice di Rete di TERNA per la risoluzione delle congestioni e per fornire riserva terziaria nelle modalità «a salire» e/o «a scendere»
4• Unità di Produzione Integrate (UPI), UPR a cui viene integrato
il sistema di accumulo per la fornitura del servizio di regolazione primaria della frequenza
5• Unità Virtuali Abilitate Miste (UVAM) che includono unità di
consumo, unità di produzione e sistemi di accumulo) per una potenza modulabile di almeno 1 MW per la risoluzione delle congestioni e per fornire riserva terziaria e di bilanciamento nelle modalità «a salire» e/o «a scendere»
dal 30.05.2017
dal 25.09.2017
dal 01.09.2018
Regolamento del 21.12.2018
dal 01.11.2018
* In cantiere: Unità virtuali focalizzate sugli accumuli (UVAS) e possibile coinvolgimento della GD nella regolazione di tensione
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Osservabilità e controllabilità
Perimetro BT/MT Perimetro AT/AAT
Num [x1000] Pinst [GW]
789,05 7,23
1,32 0,09
4,74 0,23
1,7 0,1
0,03 0,001
796,84 7,65
Num [x1000] Pinst [GW]
0,121 1,11
0,426 19,35
0,314 8,85
0,3 56,7
0,03 0,96
1,19 86,97
Num [x1000] Pinst [GW]
811,6 20,05
4,3 22,8
5,7 10,03
6,0 61,5
0,08 0,96
827,68 114,38
Fonte
Solare
Idrico
Eolico
Termico
Altro
Totale
BT MT AT / AAT Totale
(0,1%)
(3,6%)
(96,3%)Qtà impianti BT
Qtà impianti MT
Qtà impianti AT/AAT
DISTRIBUZIONE NUMEROSITÀ IMPIANTI
Potenza totale BT
Potenza totale MT
Potenza totale AT/AAT (76,0%)
(17,6%)
(6,4%)
DISTRIBUZIONE POTENZA IMPIANTI
826 k impianti 28,37 GW
Num [x1000] Pinst [GW]
22,44 11,71
2,58 3,36
0,61 0,95
4,0 4,7
0,02 0,002
29,65 20,72
Suddivisione, in termini di numero e di potenza nominale2, della totalità degli impianti di produzionedistribuiti sul territorio nazionale, suddivisi per fonte e per livello di tensione:
In Italia, circa 1/4 della potenza è installata su reti MT/BT (≈28 GW). In futuro, l’introduzione dei sistemi di stoccaggio e delle tecnologie smart grid sarà la chiave per consentire la dispacciabilità della generazione distribuita
4
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Difesa della Stabilità: il quadro attuale2
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Come cambia la rete europea
• Incremento generazione «inverted based»• Diminuzione dell’osservabilità della produzione• Continua espansione della rete• Aumento collegamenti HVDC• Grandi flussi di potenza dalla periferia verso il centro e viceversa• Elevate fluttuazioni di potenza durante i cambi d’orario• Cambiamento della tipologia di carico• Fenomeni meteo sempre più severi (es. MEDICANE)
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L’inerzia: cosa influenza ?
� ����
�
2�
Inerzia di una macchina sincrona
���� �∑ �� �,�����
∑ �,�����
Inerzia degli alternatoridi rete
�� � ���� + �����
Inerzia di sistema
RoCoF ����
��· "�
∝1
��Aumento ampiezza transitori f e P
Aumento RoCoF
Probabilità intervento indesideratosistemi di difesa o Perdita GD
Riduzione Inerzia
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Effetto combinato di Inerzia e mancanza di osservabilità
2016: Black out in Australia
In Europa con 6.25 Hz/s in 250 ms si raggiungerebbero 48.4 Hz !!!
6.25 Hz/s
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Il margine di produzione per allocare le RES diminuisce la generazione dotata di inerzia
In caso di basso carico, l’energia regolante diminuisce
La spinta delle RES aumenta l’angolo di trasmissione
Increase of flow
Legame angolo / Potenze
Effetto combinato di Inerzia e RES
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Il problema delle oscillazioni
La rete europea è attraversata da onde oscillatorieinfluenzate da:
- Inerzia- Potenza scambiata tra le aree- Angoli di trasmissione- Potenza di cortocircuito- Margini di reattivo
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Detroit Edison (DE-Ontario Hydro (OH)-Hydro Quebec (HQ) (1960s, 1985)Finland-Sweden-Norway-Denmark (1960s)Saskatchewan-Manitoba Hydro-Western Ontario (1966)Italy-Yugoslavia-Austria (1971-1974)Western Electric Coordinating Council (WECC) (1964,1996)Mid-continent area power pool (MAPP) (197 1,1972)South East Australia (1975)Scotland-England (1978)Western Australia (1982,1983)Taiwan (1985)Ghana-Ivory Coast (1985)ENTSOE:
- anni 2006 … 2009 (Spagna/Grecia)- Sardegna Corsica 2008- 2011 Italia/Turchia/Spagna- 2015 Turchia- 2016 Spagna/Portogallo- 2017 Entsoe Sud/Nord- 2018 Spagna/Portogallo (oscillazioni lievi)
I modi interarea sono i più insidiosi poiché possono innescarsi con o senza un eventoscatenante e sono visibili dai sistemi di controllo solo quando è ormai tardi per intervenire
Potenza Fiumesanto-Codrongianos
-390
-385
-380
-375
-370
-365
-360
-355
-350
-345
-340
30/0
8/20
06 1
9.01
30/0
8/20
06 1
9.01
30/0
8/20
06 1
9.01
30/0
8/20
06 1
9.01
30/0
8/20
06 1
9.01
30/0
8/20
06 1
9.02
30/0
8/20
06 1
9.02
30/0
8/20
06 1
9.02
30/0
8/20
06 1
9.02
30/0
8/20
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9.03
30/0
8/20
06 1
9.03
30/0
8/20
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9.03
30/0
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06 1
9.03
30/0
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9.04
30/0
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06 1
9.04
30/0
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30/0
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9.04
30/0
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9.05
30/0
8/20
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9.05
30/0
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06 1
9.05
30/0
8/20
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9.05
30/0
8/20
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9.06
30/0
8/20
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9.06
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9.06
30/0
8/20
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9.06
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9.07
30/0
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06 1
9.07
30/0
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9.07
30/0
8/20
06 1
9.07
30/0
8/20
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9.08
30/0
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06 1
9.08
30/0
8/20
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9.08
30/0
8/20
06 1
9.08
30/0
8/20
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9.09
30/0
8/20
06 1
9.09
30/0
8/20
06 1
9.09
30/0
8/20
06 1
9.09
30/0
8/20
06 1
9.10
30/0
8/20
06 1
9.10
30/0
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9.10
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9.10
30/0
8/20
06 1
9.10
[MW
[
Il problema delle oscillazioni
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Penisola iberica 2016
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DECEMBER 2016 � 0.16 Hz east west modeDuration ≈ 5’Max amplitude: 120 mHz peak to peakInitial trigger: opening of a tie lineStop oscillations contermeasure: reduction of flows
Penisola iberica 2016
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Dicembre 2017
DECEMBER 2017 � 0.29 Hz north south modeDuration ≈ 9’Max amplitude: 300 mHz peak to peakInitial trigger: change of operating point of some generators (market program)Stop oscillations contermeasure: switch off shunt reactor
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Diminuzione della potenza di cortocircuito
Condizioni non ottimali per l’intervento delle protezioniAumenta l’Impedenza di rete vista dai generatoriProblematiche di commutation failure (collegamenti LCC)Aumento buchi tensione: profondità, propagazione
Diminuzione della capacità regolante in reattivo
Rialzo tensioniPerdita di stabilitàDiminuzione efficacia sistemi di difesa
Influenza del reattivo
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Difesa della Stabilità: le sfide3
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Inerzia del sistema
Qual è il valore di riferimento per inerzia minima di un sistema ?
���� �Δ��� · "�
2 · RoCoF��%Design reference value
Fattori determinanti
• Tipologia di generazione• Livello scambio tra aree• Contributo dei carichi• Carico di riferimento (basso/alto)• Deficit ipotizzato• Struttura dei sistemi di difesa (es. EAC)• Presenza di generazione distribuita non adeguata• Robustezza delle regolazioni (tenuta allo stress)• Tempestività e selettività protezioni
• Stabilità V, δ del Sistema• Traiettorie di system splitting
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Strumenti di Regolazione
AZIONI PREVENTIVESistema di Difesa
AZIONI CORRETTIVE
WAMS
STATCOMCOMPENSATORI
RESISTORIREATTORI
HVDCIMPIANTI PRODUZIONE
CARICO
SCADA/EMS
OSSERVABILITA’
RISERVA
INERZIA
DSA
La transizione dei sistemi
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Inerzia del sistema
Monitoraggio in real time in ambiente simulato
La verifica o il progetto di un sistema ad inerzia minima non può essere eseguita solo fuori lineaL’inerzia influenza i risultati di una simulazione in dinamica con forti non linearità
DSA: Dynamic Security Assessment:
• Simulazione automatica o guidata di contingenze• Verifica stabilità• Verifica efficacia piani di difesa• HMI intuitiva• Verifica quartodoraria
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Inerzia del sistema
… ma non basta
La verifica dinamica in real time è comunque basata su un modello di rete. Serve una stima dell’inerzia attuale e la distanza dall’inerzia critica
Calcolo real time dell’inerzia
L’inerziometro
SCADASONDE
DEDICATEWAMS
EMS
ALGORITMO STIMA
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La riserva primaria del sistemaIl processo di decarbonizzazione e la transizione energetica modificheranno drasticamente in tempo reale la riserva di regolazione primaria disponibile
Il valore attuale di riserva dovrà essere disponibile alle sale in real time ed ai sistemi di verifica della sicurezza
SCADA
SISTEMI DI MERCATO
EMS
CALCOLO RISERVA
VERIFICA SICUREZZA
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La regolazione della tensione e la stabilità
La nuova filosofia di regolazione per il sistema
• Adattativo («sceglie» i nodi su cui agisce)
• «veloce» (frazioni di secondo)
• Indipendente dallo SCADA (Approccio modulare)
• HMI allo stato dell’arte (reportistica, visualizzazione, configurabilità)
• In grado di ottimizzare l’utilizzo degli elementi regolanti di sistema:
• Reattori
• Compensatori
• STATCOM
• PSS
• Resistori
• HVDC
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CS attualmente istallati:
• CS Favara (x1), taglia 160 MVA
• CS Partinico (x1), taglia 250 MVA
• CS Codrongianus (x2), taglia 250 MVA
I compensatori sincroni
Aumentano la Pcc
Incrementano l’inerzia
«Serbatoio di reattivo» del sistema
La regolazione della tensione e la stabilità
Resistori stabilizzanti � misura correttiva Dispositivi taglia orientativa 40 MW
Power System Stabilizers adattativi
Si appostano automaticamente suvalori ottimali in base al punto difunzionamento della centrale
Intervento resistori
Nuovi compensatori pianficati neiprossimi anni
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STATCOM (STATIC SYNCHRONOUS COMPENSATOR)
dispositivi sulla RTN ognuno da 100/150 MVAr:
La regolazione della tensione e la stabilità
Contrastano i buchi di tensione
Eseguono una regolazione fine della tensione
Smorzano le oscillazioni