SISTRI: una storia italiana

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SISTRI UNA STORIA DEI NOSTRI TEMPI sergio benassai

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Il SISTRI (Sistema Tracciabilità Rifiuti) , un sistema necessario, ma progettato e gestito nel peggiore dei modi.E ancora non è chiaro come finirà.

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SISTRI

UNA STORIA DEI NOSTRI

TEMPI

sergio benassai

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INDICE

Dedica ed introduzione

1. PREMESSA

2. LA TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI

2.1 Il brevetto ANPA2.2 Il progetto Sirenetta2.3 Telematica e trasporti2.4 I primi passi verso il SISTRI, stanziamenti e segreti2.5 Gli operatori interessati2.6 Cambio del governo2.7 Intanto la Selex ….2.8 Il progetto SITRA2.9 Nunzio vobis gaudium magnum: habebitis SISTRI2.10 E Selex naturalmente si dà da fare2.11 E il SISTRI arriva

3. IL PRIMO ANNO DEL SISTRI

3.1 Prima proroga e ricorso al TAR3.2 Verso la seconda proroga3.3 Ancora il SITRA3.4 Indagini giudiziarie e squadre di calcio 3.5 Piattaforma telematica per merci pericolose3.6 Terza proroga e sanzioni3.7 Quarta proroga

4. E SIAMO AL 2011

4.1 TAR, click-day e quinta proroga4.2 Inchieste giudiziarie e sesta proroga4.3 Ma che bel paradosso !4.4 Verso il caos

5. IL CAOS

5.1 Abrogazione del SISTRI …..5.2 … anzi, no ! Settima proroga5.3 Nel frattempo …5.4 La Commissione

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5.5 Rimozione del segreto, nuovi test e nuove grane5.6 Un aggiornamento sul ricorso al TAR

6. NUOVO GOVERNO

6.1 Il caos continua6.2 Richiesta risarcimento6.3 Regalo per Capodanno: ottava proroga

7. ANNO 2012

7.1 Errare humanum est, perseverare autem diabolicum7.2 Il Parlamento discute 7.3 Il SISTRI vince un premio ! 7.4 Parlamento, Regione Lombardia e Governo 7.5 Proroga, proroga !7.6 Parla la Selex: segreto ? No !7.7 Non pagare7.8 Aggiornamenti7.9 Ma il Parlamento non è convinto …7.10 … e neppure le Regioni7.11 Il Ministero prende tempo7.12 Adesso è tutto chiaro … o no ?7.13 Parlano tutti

7.14 … e non smettono di parlare e discutere, ma ancora non si decide ! 7.15 Ancora Selex, Eldim Security Abruzzo Engineering 7.16 Rinviare (rivedere) il SISTRI ! 7.17 E adesso parla Stornelli

7.18 Arriva l’OBU

8. ADDIO SISTRI ?

8.1 Sembra di sì 8.2 Ma c’è chi non ci sta8.3 Ed ecco il decreto-legge !8.4 Il futuro

9. UNA STORIA … ITALIANA: PERCHÉ …..

9.1 Lo spreco9.2 Intrecci perversi9.3 Decadenza culturale9.4 Il distacco della politica dal paese9.5 Lamenti senza proposte9.6 Anche il terzo potere e il quarto potere sono italiani

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Dedica ed introduzione

Questa “storia” è dedicata a tutte/i quelle/gli operatrici/ori del settore rifiuti che hanno sofferto, e non poco, per cercare di far fronte a questo grande “disastro” che è il SISTRI.

La vicenda SISTRI è molto complessa e quindi questa “storia” avrà sicuramente dimenticato qualche aspetto importante.

Questa storia si conclude con il capitolo “Una storia … italiana: perché …..”Penso infatti che la storia del SISTRI sia solo una delle tante epifanie dei problemi che gravano da tempo sul nostro paese.E naturalmente la speranza e l’augurio è che, come si diceva una volta, la storia sia maestra di vita e che da tale insegnamento nasca la volontà di cambiare, tenendo conto, come penso da tempo, che siamo in una fase di cambiamento epocale, di crisi generale della cultura occidentale, e che, comunque, il nostro paese ha urgente bisogno di un rinnovamento che solo un nuovo impegno culturale, politico, sociale, tecnico e scientifico (soprattutto da parte delle nuove generazioni) potrà garantire.

Buon lavoro a tutte/i

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1. PREMESSA

La gestione dei rifiuti è da molto tempo, e giustamente, oggetto di grande attenzione da parte della pubblica opinione e delle istituzioni e, di conseguenza, è da tempo oggetto di numerose proposte ed iniziative, normative e gestionali, volte a renderla più efficace.

In questo quadro naturalmente è di grande importanza l’attività di controllo, volta ad assicurare che ogni fase della gestione venga svolta in maniera corretta.

Elementi fondamentali per poter esercitare efficacemente un’attività di controllo sono costituiti dai documenti sui quali sono riportati i dati rilevanti al fine di identificare le caratteristiche dei rifiuti, le quantità, le responsabilità dei diversi operatori, le modalità di gestione.

Data la sempre crescente disponibilità ed affermazione (come strumento ormai indispensabile) delle tecnologie informatiche, naturalmente anche il settore rifiuti non poteva non fare i conti con queste nuove tecnologie e non poteva quindi sottrarsi all’idea che l’insieme delle informazioni richieste al fine di garantire un efficace controllo sulla corretta gestione dei rifiuti dovesse essere gestito attraverso strumenti informatici.

Naturalmente non va sottovalutato il fatto che l’adozione di sistemi informatici non è di per sé garanzia di una più efficace azione di controllo.

A tale proposito non vanno trascurati i seguenti aspetti:- la sostituzione di una documentazione cartacea con un supporto informatico è efficace solo se, oltre ovviamente a garantire almeno lo stesso livello di informazione, il sistema informatico è progettato in modo tale da non creare oneri particolarmente gravosi (in termini gestionali, economici, formativi, ecc.) per gli operatori

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- il sistema informatico in genere non è di per sé in grado di garantire controlli nel caso che tali controlli non fossero già effettuabili in presenza di documentazione cartacea (dovrebbe essere abbastanza evidente che le ecomafie, che ovviamente si guardano bene dall’adempiere agli obblighi documentali sotto forma cartacea, non saranno certo indotte a documentare le loro attività illecite sotto forma informatica)- un sistema informatico per la gestione dei rifiuti dovrebbe tener conto della contemporanea (o prevista) presenza di altri sistemi informatici che incidano sulla gestione dei rifiuti (è questo il caso ad esempio dei sistemi informatici volti a controllare il trasporto stradale di merci).

Non si può comunque eludere il problema della informatizzazione.

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2. LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI

2.1 Il brevetto ANPA

Non si può non ricordare come, già il 4 luglio 2000, l’ANPA (l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente) avesse depositato la richiesta di un brevetto per un Sistema e metodo per la gestione ed il controllo di dati relativi al trattamento di materiale, in particolare rifiuti , che venne registrato il 26 marzo 2003 col codice

0001315952

Il sistema, denominato Check-Rif, progettato da Massimo Bagatti, un ingegnere dell’ANPA, prevedeva la consegna agli operatori del settore rifiuti di smart-card dedicate (Rif-card) e di appositi apparecchi (Rif-Mat)Il produttore dei rifiuti avrebbe consegnato la propria Rif-card al trasportatore, che la avrebbe inserita nel suo Rif-Mat (il Rif-Mat avrebbe letto i dati contenuti nelle Rif-card quali: produttore, luogo di produzione, data e ora, trasportatore, tipo e targa del veicolo, ecc.). Il Rif-Mat, tramite collegamento Gsm con la Centrale Operativa dell'ANPA, avrebbe effettuato la verifica dell'abilitazione al ritiro di quella tipologia e quantità di rifiuto, richiedendo quindi i dati dell'impianto di conferimento (ragione sociale, indirizzo, ecc.). Il Rif-Mat avrebbe trasmesso i dati alla Centrale operativa e, una volta ricevuta l'abilitazione, rilasciato una ricevuta al produttore e un’altra ricevuta che avrebbe costituito il documento di trasporto.Giunto all'impianto di recupero o smaltimento, il trasportatore avrebbe consegnato la propria Rif-card al gestore dell’impianto, che la avrebbe inserita nel proprio Rif-Mat, che a sua volta avrebbe inviato i dati alla Centrale operativa e rilasciato due ricevute, una per il trasportatore e una per il gestore dell'impianto

Questo brevetto comunque cadde nel nulla.

Ma non fu questa l’unica iniziativa intrapresa in Italia prima del SISTRI.

2.2 Il progetto Sirenetta

Con ordinanza del 30 novembre 2000 il Commissario all’emergenza rifiuti in Campania lanciò il progetto Sirenetta (Sistema informativo regionale. Emergenza rifiuti - Network e Tecnologia ambientale).

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Il progetto venne aggiudicato il 21 settembre 2001 al raggruppamento temporaneo d'imprese costituito da Enterprise Digital Architects Ericsson SpA, Daelit srl e Cid Software studio srl, con un investimento iniziale di oltre 8 milioni di euro. Secondo le previsioni doveva (grazie a scatole nere installate sui veicoli ed un sistema satellitare) ricostruire i percorsi dei camion di rifiuti, segnalare deviazioni, scoprire posti proibiti di carico e scarico, coinvolgendo a tale scopo 1060 automezzi e 60 siti di stoccaggio. Nel 2005 però solo 510 automezzi e 8 siti fissi risultavano coinvolti. A ottobre 2007 la Enterprise fu dichiarata fallita e messa in liquidazione; la conseguenza fu lo scioglimento del raggruppamento d'imprese e la fine (provvisoria) del progetto Sirenetta.

2.3 Telematica e trasporti

Naturalmente l’adozione di sistemi informatizzati per il controllo di certe attività non era specifica del mondo dei rifiuti.Infatti già da tempo erano in atto iniziative in tal senso nel campo dei trasporti e, in particolare, nel campo del trasporto di merci pericolose, nelle quali erano impegnate le istituzioni (Ministero dei trasporti), le università, le agenzie come l’ASI.

Ad esempio, l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), aveva avviato nel 2004 il Progetto DANGER - Macro Progetto Applicativo “Sicurezza nel Trasporto delle Merci Pericolose”. DANGER costituiva un set completo di strumenti a supporto del trasporto di merci pericolose lungo tutta la fase del trasporto, incluso il supporto alla gestione delle emergenze. Il sistema DANGER era basato sulle tecnologie GNSS ed in particolare sull’uso di Galileo e EGNOS/GPS, e (secondo l’ASI) definiva un sistema di comunicazioni inter-veicolari innovative, fondamentali a garantire sostenibilità economica del sistema, condizione necessaria per un suo utilizzo a livello nazionale.Su tale linea, alla fine del 2007, venne firmata un’intesa fra il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ed il Presidente dell’ASI, Giovanni Fabrizio Bignami, per una collaborazione che avrebbe portato a sviluppare nuove applicazioni e servizi satellitari basati sui sistemi EGNOS e Galileo. In particolare sarebbe stato dato nuovo slancio a quattro progetti preliminari già intrapresi dall’ASI, tra i quali quello per la sicurezza nel trasporto merci pericolose.

Altre attività rilevanti sono state svolte da UIRNet S.p.A., società degli Interporti. Il 28 dicembre 2006, UIRNet S.p.A stipulò con il Ministero dei trasporti una convenzione per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di una piattaforma hardware e software localizzata, aperta e modulare, in grado di integrare fornitori di servizi e contenuti orientati alla gestione dei processi logistici e del trasporto merci: l’aspetto tecnologico era curato dal Raggruppamento Tecnologico d'Imprese costituito da Elsag Datamat S.p.A, Telespazio S.p.A e Autostrade per l'Italia S.p.A.

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2.4 I primi passi verso il SISTRI, stanziamenti e segreti

Nel settembre 2006 il senatore Turroni, consulente del Ministero dell’ambiente, convoca la Selex Management SpA, società del gruppo Finmeccanica, per discutere su un progetto di tracciabilità di rifiuti.1

Nel frattempo, con la legge 296/2006, vengono stanziati 5 milioni di euro per realizzare un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti

Al comma 1116 dell’articolo 1 della legge 296/2006 viene stabilito:Per l'anno 2007 una quota non inferiore a 5 milioni di euro delle risorse del Fondo unico investimenti per la difesa del suolo e tutela ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare … e' riservata in sede di riparto alla realizzazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilita' dei rifiuti, in funzione della sicurezza nazionale ed in rapporto all'esigenza di prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalita' organizzata nell'ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti.

Il sistema viene comunque considerato di importanza strategica e degno di “essere posto al sicuro”. Infatti il 17 febbraio 2007, con un decreto del Ministero dell’ambiente, viene apposto il segreto di stato2 al SSTR (sistema sicuro tracciabilità rifiuti).

La ragione dell’apposizione del segreto di stato non sta tanto nella necessità (prevista dall’articolo 12 della legge 801/1977) di evitare che si possa recar danno alla integrità dello stato democratico, ecc., ma (come previsto dall’articolo 17 del DLgs 163/2006) nella possibilità, per i contratti relativi ad attività protette da segreto di stato, di essere eseguiti in deroga alle disposizioni relative alla pubblicità delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, a condizione che i contratti siano eseguiti da operatori economici in possesso dell'abilitazione di sicurezza, a seguito di gara informale a cui siano invitati almeno cinque operatori economici (se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all'oggetto del contratto e sempre che la negoziazione con più di un operatore economico sia compatibile con le esigenze di segretezza)1.

E l’operatore economico prescelto (non risulta che siano stati interpellati altri operatori) per presentare un progetto è la Selex Management SpA, società del gruppo Finmeccanica.

1 Vedi dichiarazioni di Stornelli al punto 7.17

2 Il segreto verrà rimosso dal ministro Prestigiacomo nell’ottobre 2011 (vedi al punto 5.5)

27 dicembre 2006: pubblicazione del Supplemento Ordinario n. 244 alla Gazzetta Ufficiale n. 299

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2.5 Gli operatori interessati

Nel 2008, con il DLgs 4/2008, vengono definiti i soggetti che dovranno assoggettarsi al nuovo sistema informatico.

Al comma 24 dell’articolo 2 del DLgs 4/2008 viene stabilito, modificando l’articolo 189 del DLgs 152/2006:3. Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonche' le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) … Sono esonerati da tale obbligo gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all'articolo 212, comma 8, nonche', per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.3-bis. Senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, a partire dall'istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai fini della trasmissione e raccolta di informazioni su produzione, detenzione, trasporto e smaltimento di rifiuti e la realizzazione in formato elettronico del formulario di identificazione dei rifiuti, dei registri di carico e scarico e del M.U.D., da stabilirsi con apposito decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, le categorie di soggetti di cui al comma precedente sono assoggettati all'obbligo di installazione e utilizzo delle apparecchiature elettroniche.».

La precisazione che l’installazione e l’utilizzo delle apparecchiature non devono comportare oneri per la finanza pubblica rappresenta una chiara affermazione del fatto che il nuovo sistema comporterà un onere finanziario per gli operatori, quanto meno per l’acquisto, l’installazione ed il funzionamento delle apparecchiature (senza voler considerare gli oneri indiretti connessi con la necessaria riorganizzazione aziendale e la necessaria formazione degli addetti). E’ dunque nella XV legislatura (governo Prodi), con Alfonso Pecoraro Scanio Ministro per l’ambiente, che viene decisa l’istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

29 gennaio 2008:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 24 alla Gazzetta Ufficiale n. 24

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2.6 Cambio del governo

Ma, il 24 gennaio 2008, il governo Prodi viene sfiduciato e, a seguito di elezioni, l’8 maggio 2008 si insedia il governo Berlusconi IV, con Stefania Prestigiacomo Ministro dell'ambiente.

Il tema della istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti viene ripreso dal nuovo governo che, a sua volta, in data 5 settembre 2008, con decreto del Presidente del consiglio dei ministri, attribuisce nuovamente al progetto istitutivo del sistema di tracciabilità la classifica di segreto, in quanto incidente su questioni di interesse strategico nazionale e rilevanti per la sicurezza interna dello Stato.

L’attuazione del sistema diviene di stretta attualità con la pubblicazione della direttiva 2008/98 che richiede agli stati membri di porre in essere entro il 12 dicembre 2010 un sistema di tracciabilità dei rifiuti (ma limitatamente a quelli classificati come pericolosi)

All’articolo 17 della direttiva 2008/98 viene stabilito:Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché la produzione, la raccolta, il trasporto, lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi siano eseguiti in condizioni tali da garantire la protezione dell’ambiente e della salute umana … comprese misure volte a garantire la tracciabilità dalla produzione alla destinazione finale e il controllo dei rifiuti pericolosi …

2.7 Intanto la Selex ….

Il 26 giugno 2008 il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e l’amministratore delegato di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini siglano un accordo che prevede, nell’ambito del progetto E.O.S. – Analisi di scenario per il monitoraggio e la radiolocalizzazione satellitare dei materiali pericolosi, la creazione di un Centro monitoraggio del trasporto di rifiuti e merci pericolose. Le attività di R&D saranno supportate dalla SELEX - Service Management (SELEX-SEMA) già impegnata in un progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente, che prevede la costituzione di una nuova società controllata dalla stessa SELEX-SEMA. La società avrà due sedi, una a Cecina che ospiterà il centro operativo per il monitoraggio dei mezzi che trasportano rifiuti e tutta la gestione dell’archivio dei dati; e l’altra a Collesalvetti, che ospiterà, oltre agli uffici amministrativi della società, il centro operativo per il monitoraggio dei mezzi che trasportano merci pericolose. Le due sedi del centro dovrebbero generare nei primi 6-8 mesi dall’avvio operativo circa 20 nuove assunzioni, tra cui personale altamente specializzato in gestioni di sistemi informatici e gestione dati. Nei primi tre anni di attività sono previste circa 40 nuove assunzioni di personale altamente specializzato.

22 novembre 2008: pubblicazione della Gazzetta Ufficiale Europea L 312

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Ma il tutto, nonostante un nuovo impegno ufficiale siglato nel 2009 col comune di Cecina, finisce praticamente nel nulla. Le uniche realizzazioni sono: la nuova cabina di trasformazione, l'allestimento degli uffici e una targhetta a una porta con su scritto Selex.

Però a Roma la Selex è in campo: come dichiarato dall’allora amministratore delegato Sabatino Stornelli3, nel dicembre 2008 la Selex viene di nuovo contattata dal Ministero dell’ambiente tramite la Sogesid4 .

2.8 Il progetto SITRA

Con il riesplodere della crisi dei rifiuti in Campania si decide poi di estendere il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti ai rifiuti urbani della regione Campania

Al comma 2bis dell’articolo 2 della legge 210/2008 viene stabilito:Il Sottosegretario di Stato … in collaborazione con l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, avvia un progetto pilota per garantire la piena tracciabilita' dei rifiuti, al fine di ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti stessi.

Si tratta del progetto SITRA che prevede una “resurrezione” del progetto Sirenetta, da attuarsi in due fasi.Viene quindi costituita un commissione tecnico-operativa, che, a sua volta, istituisce un tavolo tecnico per attivare il progetto SITRA, che si dovrà integrare anche con il progetto SIGER (Sistema informativo per la gestione emergenza rifiuti in Campania: un sistema per la raccolta e l’analisi dei flussi di dati ed informazioni sui rifiuti urbani).

3 Vedi punto 7.17

4 La Sogesid è una società interamente posseduta dal Ministero del tesoro e svolge attività strumentali alle esigenze, finalità, competenze ed alle attribuzioni istituzionali del Ministero dell'Ambiente e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

3 gennaio 2009:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 2

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Il tavolo tecnico approva un progetto suddiviso in due fasi:- reingegnerizzazione del progetto Sirenetta- interfaccia col sistema SISTRI

2.9 Nunzio vobis gaudium magnum: habebitis SISTRI

Nell’agosto del 2009, con la legge 102/2009, si richiede al Ministro dell’ambiente di definire, entro sei mesi, le modalità ed i tempi di attivazione e di operabilità del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

All’articolo 14bis della legge 102/2009 viene stabilito:Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con uno o piu' decreti adottati in attuazione … e relativi all'istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, di cui al predetto articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006, definisce, anche in modo differenziato in relazione alle caratteristiche dimensionali e alle tipologie delle attivita' svolte, eventualmente prevedendo la trasmissione dei dati attraverso modalita' operative semplificate, in particolare i tempi e le modalita' di attivazione nonche' la data di operativita' del sistema, le informazioni da fornire, le modalita' di fornitura e di aggiornamento dei dati, le modalita' di interconnessione e interoperabilita' con altri sistemi informativi, le modalita' di elaborazione dei dati, le modalita' con le quali le informazioni contenute nel sistema informatico dovranno essere detenute e messe a disposizione delle autorita' di controllo che ne facciano richiesta, le misure idonee per il monitoraggio del sistema e per la partecipazione dei rappresentanti delle categorie interessate al medesimo monitoraggio, anche attraverso un apposito comitato senza oneri per il bilancio dello Stato, nonche' l'entita' dei contributi da porre a carico dei soggetti di cui al comma 3 del predetto articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 a copertura degli oneri derivanti dalla costituzione e dal funzionamento del sistema, da versare all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, al capitolo 7082 dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il Governo, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con uno o piu' regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, opera la ricognizione delle disposizioni, ivi incluse quelle contenute nel decreto legislativo n. 152 del 2006, le quali, a decorrere dalla data di operativita' del sistema informatico, come definita dai decreti di cui al periodo precedente, sono abrogate in conseguenza di quanto stabilito dal presente articolo.

E’ da presumere che funzionari del ministero siano da tempo al lavoro sul nuovo sistema.Però, forse perché il sistema è classificato come segreto, ben pochi hanno informazioni su quali saranno i veri contenuti del decreto previsto dalla legge di cui sopra, tanto che, ad una riunione delle associazioni degli operatori del settore rifiuti, tenutasi nell’autunno avanzato del 2009, viene

4 agosto 2009:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 14 alla Gazzetta Ufficiale n. 179

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consegnata una prima bozza del decreto che però viene ritirata al termine della riunione, al fine di evitarne la divulgazione.

Gli operatori del settore sono allarmati per le non sempre veritiere anticipazioni sui contenuti del decreto. Dal 28 al 31 ottobre 2009, in occasione di Ecomondo (Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile), si scatena il panico tra gli operatori del settore i quali apprendono per la prima volta quanto si sta prefigurando, mentre le software house lanciano un allarme intuendo le non trascurabili conseguenze di un tale provvedimento sia rispetto alla loro attività sia rispetto alla normale prassi operativa.

2.10 E Selex naturalmente si dà da fareChi certamente è ben a conoscenza del sistema è la Selex, che, come si è visto, già dai tempi del governo Prodi aveva avuto l’incarico di sviluppare un sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Il 14 dicembre 2009 viene firmato il contratto fra Ministero e Selex per la realizzazione e la gestione del SISTRI.

Per svolgere le attività previste dal contratto la Selex appalta parte di tali attività.In particolare assegna a Sedin e Eldim Security la formattazione e predisposizione delle chiavette USB.

Interessante notare che la Eldim Security fa un’offerta alla Selex e inizia a lavorare (si suppone in seguito alla stipula del contratto) a novembre 2009 ben prima che sia firmato il contratto fra Selex e Ministero ambiente il 14 dicembre 2009.Ed è da segnalare in questo quadro il coinvolgimento di dipendenti della Abruzzo Engineering (partecipata al 30% dalla Selex), che sarà successivamente oggetto di inchiesta giudiziaria5.A tale proposito circolano diverse voci (non verificabili).

Il 18 ottobre 2009 alcuni dipendenti sarebbero partiti per Nepi6 e Castellammare di Stabia7 con autobus messi a disposizione dall'azienda. Il lavoro sarebbe consistito nella formattazione e copia di un software per 100.000 chiavette USB. Il lavoro termina a fine novembre.

5 Vedi al successivo punto 3.4

6 A Nepi è situata una sede di Sedin

7 A Castellammare di Stabia ha sede la Eldim Security. Vedi in proposito, al punto 7.15, quanto dichiara Di Martino

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Poco prima di Natale una nuova chiamata. Per i lavoratori si tratta di molte giornate “vuote”, fino a marzo 2010, senza fare assolutamente nulla.A marzo 2010 arriva di nuovo il lavoro: le chiavette già formattate adesso vanno abbinate alle utenze in rete. Una settimana di lavoro e all'improvviso Selex toglie il lavoro ad Abruzzo Engineering, assegnandolo a giovani del luogo con contratto co.co.co, risparmiando così su alloggio, vitto, trasporto.

E non vanno trascurate alcune intercettazioni telefoniche come questa, riguardante l’inchiesta sulla P4:

Nel dicembre 2009 Roberto Colombo, manager delle Poste Italiane (con un passato in Finmeccanica), telefona alla segreteria di Bisignani:“Sto cercando il dottore per dirgli che quella cosa che si aspettava da parte della Selex … per l’ambiente … quella cosa che si attendeva da Finmeccanica, è stata firmata.”

2.11 E il SISTRI arriva

Il 13 gennaio 2010 viene pubblicato il decreto del 17 dicembre 2009, con il quale viene ufficialmente varato il SISTRI (il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti)

Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre 2009, recante «Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’art. 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14 -bis del decreto-legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009»

13 gennaio 2010:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 10 alla Gazzetta Ufficiale n. 9

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3. IL PRIMO ANNO DEL SISTRI

Il 5 gennaio 2010 viene nominata dal Ministero una “Commissione tecnica di vigilanza”, con il compito di verificare periodicamente il funzionamento del SISTRI. La commissione è composta da:

- Prof. Avv. Carlo Malinconico (presidente)- Avv. Luigi Pelaggi (ministero)- Colonnello Sergio De Caprio (carabinieri)- Dott. Renato Masia (polizia di stato)- Un rappresentante della Corte dei conti

Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg è Professore ordinario di diritto dell’Unione europea nell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Avvocato abilitato alla difesa davanti alle giurisdizioni superiori. Dal 9 luglio 2008 è Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali.

Luigi Pelaggi è capo dell’ufficio tecnico del ministro dell’ambiente, consigliere di amministrazione della Sogesid spa, Acea spa, commissario straordinario per l’emergenza acqua nelle isole eolie, ecc.

Sergio De Caprio è vicecomandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, ma è più noto come “Capitano Ultimo” e per l’arresto di Salvatore Riina.

Renato Masia è al vertice dell'Ufficio centrale ispettivo del ministero dell'Interno:

Una commissione dunque composta da persone con altisonanti qualifiche ma certamente non molto qualificata sotto il profilo tecnologico.

Già si è visto come molte fossero le preoccupazioni degli operatori del settore, ma il Ministro Prestigiacomo rassicura. Ad esempio, il 4 febbraio, a seguito dell’incontro con le associazioni dei trasportatori, afferma che il Ministero ha individuato indirizzi e soluzioni per venire incontro alle istanze di questo importante comparto produttivo.

Dietro le quinte continuano contatti “sospetti”.

Nel gennaio 2010 Roberto Colombo vuole di nuovo parlare con Bisignani del SISTRI:“… fare il punto della situazione … c’è parecchia roba in pentola …”

Nel febbraio 2010 Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex, si incontra più volte con Luigi Pelaggi, capo della segreteria del ministro Prestigiacomo, anche per: “… obbligare con delle sanzioni i trasportatori di rifiuti e le aziende ad iscriversi e pagare per usufruire del servizio … “

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3.1 Prima proroga e ricorso al TAR

Ma soprattutto si moltiplicano le proteste degli operatori.

Il Ministero deve prendere atto che non è possibile completare le procedure di iscrizione nei tempi previsti (anche per difficoltà gestionali e burocratiche, oltre che per procedure non certo “user-friendly”) ed è quindi “costretto” a rinviare di 30 giorni i termini previsti per l’iscrizione al SISTRI (I proroga).

All’articolo 1 del decreto del 15 febbraio 2010 viene stabilito:.1. I termini di cui all’art. 3, comma 1 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, entro i quali

i soggetti individuati nel medesimo articolo sono tenuti all’iscrizione al SISTRI, sono prorogati di trenta giorni.

Ma il problema è ben più vasto, come messo in evidenza dalle migliaia di interventi degli operatori sui forum dedicati al SISTRI:- malfunzionamenti delle chiavette USB - ritardi nelle installazioni delle blackbox e malfunzionamento delle stesse (con specifici problemi

per le batterie dei veicoli)- procedure confuse e poco chiare (per molti casi specifici)- problemi di formazione del personale- problemi di interfacciabilità dei software- difficoltà operative dovute all’assenza di campo- ecc.

Quindi aumenta la protesta degli operatori e va segnalato in particolare che il 24 marzo 2010 alcune software house (Nica, Mind Informatica, Byte Elaborazioni, Global Service Communication Sas di Assirelli Mauro & c, B.M.B. Informatica di Bollani Giuseppina & c. Impresa Individuale Econ Des Prenn Egon e Softline) depositano un ricorso presso il TAR del Lazio, chiedendo l’annullamento del decreto e richiedendo di acquisire dal Ministero dell’ambiente alcuni documenti rilevanti, tra i quali quelli relativi alle modalità di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di hardware e software.

Continua l’attività dietro le quinte:

27 febbraio 2010:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 48

Page 18: SISTRI: una storia italiana

Pelaggi afferma:“Bisogna far capire a quelle aziende che gli conviene ritirare il ricorso”

Comunque l’11 giugno 2010 il TAR del Lazio rinvia ogni decisione al 18 novembre 2010, richiedendo peraltro di acquisire dal Ministero dell’ambiente alcuni documenti rilevanti, tra i quali quelli relativi alle modalità di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di hardware e software.

3.2 Verso la seconda proroga

Nel frattempo si apre un altro problema per gli operatori: quello del sito SISTRI.Da notare che, all’inizio, il sito SISTRI è registrato dalla Selex; solo in seguito il sito passerà nella disponibilità del Ministero dell’ambiente.

Sul sito comunque è ben presente una clausola di esclusione di responsabilità: “I soggetti privati e pubblici preposti e coinvolti nella gestione operativa e di controllo del sistema SISTRI non si assumono alcuna responsabilità per quanto riguarda le informazioni contenute nel sito o generate da esso”.

Su tale sito, insieme ad altre informazioni, vengono pubblicate le guide ed i manuali che spiegano le modalità di funzionamento del sistema. Ebbene, guide e manuali sono soggetti ad un continuo processo di revisione, comportando, per le persone volenterose che li stampano per studiarli, un impegno di tempo ed un consumo di carta che poco si attanaglia alle caratteristiche del SISTRI, così definite dal Ministro Prestigiacomo il 12 febbraio 2010: vantaggi in termini di legalità, risparmio, efficienza, trasparenza, semplificazione, informatizzazione.

Un esempio ?

Cronologia degli aggiornamenti del Manuale operativo

Test 1.0 del 1/08/2010 Test 1.0 del 1/08/2010 Test 1.0 del 2/08/2010 Test 1.1 del 12/08/2010Test 1.2 del 30/09/2010Test 1.3 del 16/11/2010Test 1.4 del 26/11/2010 Test 1.5 del 30/11/2010 Versione 2.0 del 14/04/2011Versione 2.1 del 15/04/2011 Versione 2.2 del 18/04/2011 Versione 2.3 del 19/04/2011

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Versione 2.4 del 26/04/2011 …. e altri seguiranno !Nota: anzi, no …. Il Manuale operativo è scomparso ed è “sostituito”, a dicembre 2011, dalle “guide rapide”(anch’esse soggette ad aggiornamenti !)

Vista la situazione il Ministero è costretto, con il decreto del 9 luglio 2010, a rivedere i termini di entrata in vigore del SISTRI (II proroga)

All’articolo 1 del decreto del 9 luglio 2010 viene stabilito:I termini di cui agli articoli 1, comma 1 e 4, e 2 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 relativi all’operabilità del SISTRI, sono prorogati al 1 ottobre 2010.

3.3 Ancora il SITRA

La Regione Campania, alla quale è stata trasferita la responsabilità del progetto SITRA, provvede ad invitare il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Vitrociset SpA, Cid Software studio srl e Di.Elle.Ti. srl (che aveva acquisito le altre due società, fallite, già presenti nel progetto Sirenetta, e cioè Enterprise Digital Architects Ericsson SpA, Daelit srl) alla procedura negoziata, senza previa pubblicazione del bando di gara, per la realizzazione della prima fase del SITRA, che sembra consistere nel riprogrammare le “scatole nere” del progetto Sirenetta. Lo stanziamento previsto per l’applicazione del SITRA/Sirenetta a 40 veicoli e 7 siti fissi è di 1,4 milioni di euro.

3.4 Indagini giudiziarie e squadre di calcio

Intanto si apre il capitolo delle indagini giudiziarie.

Nell’agosto 2010 la Abruzzo Engineering (che, come ricordato sopra, riceveva commesse dalla Selex) è sotto inchiesta da parte della Procura dell’Aquila..

E sui quotidiani locali emergono strane storie di intrecci fra Selex, Abruzzo Engineering, Eldim Security e una squadra di calcio.

Di particolare interesse il fatto che sembrerebbe che parte dei soldi ricevuti dalla Selex siano stati impiegati per finanziare la squadra di calcio Pescina-Valle del Giovenco (presieduta da Stornelli, che, si ricorda, è anche l’amministratore della Selex).

13 luglio 2010:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 161

Page 20: SISTRI: una storia italiana

Ah … l’amore per la propria squadra di calcio (Stornelli è nato ad Avezzano) a cosa conduce !

Ma … come mai nell’aprile 2010 alla presidenza della squadra troviamo Paolo Di Martino, il presidente della Eldim Security (con partecipazioni in Valdim Immobiliare, Ingeco srl, Wise spa, Istituto Santa Croce, Enterprise Security service srl) che ha ricevuto un appalto dalla Selex 8 e che è di Castellammare di Stabia e non abruzzese ?

Ma la Selex non si scompone più di tanto.Infatti il 17 novembre 2010, al London Investor Day, Giovanni Soccodato, direttore della Direzione Strategie di Finmeccanica, nel presentare “Resilience and Opportunities in Domestic Markets”, fa presente che ci si attende un’entrata di 300 milioni dal contratto ottenuto dal Ministero dell’ambiente per la creazione di un “Integrated System for Waste Management Tracking and Security”.

3.5 Piattaforma telematica per merci pericolose

Ricordiamo che, nel frattempo, proseguono altre iniziative governative in materia di controllo telematico delle merci pericolose.Infatti il 27 settembre 2010 l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale “Reti e Mobilità 2007 – 2013” con proprio Decreto n. 10288/R.U. ammette al finanziamento di 3.445.000 euro il progetto denominato “Piattaforma telematica integrata per il Controllo e la Gestione delle Merci Pericolose” (PICOGE-MP).

3.6 Terza proroga e sanzioni

I problemi di funzionamento del SISTRI comunque sono ben lungi dall’essere risolti e così, con il decreto del 28 settembre 2010, i termini di entrata in vigore del SISTRI (con riferimento in particolare alla funzionalità delle chiavette USB e all’installazione delle blackbox) vengono ulteriormente prorogati (e siamo così alla III proroga).

All’articolo 1 del decreto 28 settembre 2010 viene stabilito:1. Ferma restando la data di operativita' del SISTRI … :a) il termine previsto … per il completamento della distribuzione dei dispositivi USB e l'installazione delle black box e' prorogato al 30 novembre 2010;b) il termine di un mese previsto dall'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 e successive modifiche e integrazioni, e' prorogato al 31 dicembre 2010.

Mentre non si arresta la protesta degli operatori per il non funzionamento del SISTRI, si arriva al 18 novembre 2010, giorno in cui, non essendo pervenuti i richiesti documenti dal Ministero dell’ambiente, il giudizio del TAR Lazio è rinviato al 27 gennaio 2011.

Nel mese di dicembre viene pubblicato il DLgs 205/2010 che recepisce la direttiva 2008/98 e nel quale vengono definite le (pesantissime) sanzioni per chi non ottempera alle disposizioni del SISTRI.

8 Vedi punto 2.10

1 ottobre 2010:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 230

Page 21: SISTRI: una storia italiana

Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n.205 recante “Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive"

3.7 Quarta proroga

Ma il vero problema è che tutto il sistema SISTRI continua a creare problemi agli operatori.

E si arriva così ad un ulteriore rinvio (IV proroga) dell’entrata in vigore del SISTRI, con il decreto del 22 dicembre 2010:

All’articolo 1 del decreto del 22 dicembre 2010 viene stabilito:1. Il termine di cui all'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, come modificato dall'art. 1, comma 1, lettera b) del decreto ministeriale 28 settembre 2010, e' prorogato al 31 maggio 2011.2. All'art. 12, comma 1, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 (e successive modifiche e integrazioni), sono apportate le seguenti modifiche:a) le parole "Entro il 31 dicembre 2010," sono sostituite dalle seguenti: "Entro il 30 aprile 2011, con riferimento alle informazioni relative all'anno 2010, ed entro il 31 dicembre 2011, con riferimento alle informazioni relative all'anno 2011";b) conseguentemente, le parole "relative al periodo dell'anno 2010 precedente all'operativita' del sistema Sistri" sono soppresse.

10 dicembre 2010:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 269 alla Gazzetta Ufficiale n. 288

28 dicembre 2010:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 302

Page 22: SISTRI: una storia italiana

4. E SIAMO AL 2011

Il 24 gennaio, pochi giorni prima della prevista udienza al TAR, le software house chiedono un rinvio.

Il Ministero, rendendosi conto della non completa congruità dei vari provvedimenti adottati, provvede a “razionalizzare” la normativa SISTRI con l’emanazione del nuovo decreto n. 52 del 18 febbraio 2011.

Decreto del ministero del’ambiente n. 52 del 18 febbraio 2011: Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102

4.1 TAR, click-day e quinta proroga

Il 30 aprile 2011 le software house ritirano il ricorso al TAR per dichiarata sopravvenuta carenza di interesse (le software house avrebbero raggiunto un accordo, i cui termini non sono a quel momento noti, con Ministero/Selex per garantire l’interoperabilità col SISTRI dei loro software)9.

L’11 maggio 2011 si realizza il click-day (verifica dell’operatività del SISTRI). Secondo il Ministero: un successo. Secondo gli operatori: un fallimento !

Comunque sicuramente qualche problema esiste, dal momento che il Ministero, con il decreto del 26 maggio 2011, proroga ancora ( V proroga) l’entrata in funzione del SISTRI !

Decreto del ministero dell’ambiente del 26 maggio 2011: Proroga del termine di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

La novità di tale proroga sta nel fatto che i termini di entrata in vigore del SISTRI sono diversi per le diverse categorie di operatori interessati: il che rende ancor più (se possibile) confuse le modalità di entrata in vigore.

4.2 Inchieste giudiziarie e sesta proroga

9 Vedi ai punti 5.4 e 5.6 le dichiarazioni di Maresca e Paone

26 aprile 2011:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 107 alla Gazzetta Ufficiale n. 95

30 maggio 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 124

Page 23: SISTRI: una storia italiana

La giustizia continua il suo corso.

L’8 giugno 2011, su richiesta della Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione del Sistri, la Guardia di Finanza acquisisce documentazione nelle sedi delle società Selex Management (Finmeccanica) e Viacom e presso il Ministero dell'ambiente.

Indagati l'amministratore delegato di Selex, Sabatino Stornelli, l'amministratore delegato di Viacom, Francesco Paolo Di Martino, e il dirigente del Ministero dell'ambiente, Luigi Pelaggi. Le ipotesi di reato sono: associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio e fatturazioni inesistenti.

Nel frattempo, vista la situazione, si procede, con la legge 106/2011, ad una nuova proroga (VI proroga) per alcune categorie di operatori

All’articolo 6, f-octies, della legge n. 106/2011, viene stabilito:Per i produttori di rifiuti con non più di 10 dipendenti il SISTRI non entrerà in vigore prima del 1 giugno 2012 (la data effettiva, comunque successiva al i giugno 2012, dovrà essere stabilita con decreto del ministero dell’ambiente)

Ma non si ferma l’azione della magistratura.Il 14 luglio, sempre su richiesta della Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione del Sistri, la Guardia di Finanza ha perquisito nuovamente la sede della Selex e la sede della società Burcardo srl, una immobiliare. E’ stato inoltre raggiunto da un avviso di garanzia per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, all'abuso d'ufficio e alle fatturazioni inesistenti, Maurizio Stornelli, fratello di Sabatino Stornelli, l'amministratore delegato di Selex.

4.3 Ma che bel paradosso !

La Terza sezione penale della Corte di cassazione con la sentenza n. 29973 del 21 giugno 2011, depositata in data 27 luglio 2011, afferma che il trasporto di rifiuti pericolosi senza il formulario di identificazione dei rifiuti o con formulario che riporti dati incompleti o inesatti, previsto come delitto dall'art. 258, comma quarto, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 nella formulazione previgente alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, non è più previsto dalla legge come reato.

4.4 Verso il caos

Dal 26 al 28 luglio ha luogo la sperimentazione dei servizi SISTRI per i trasportatori, organizzata con il supporto e l’assistenza del Ministero dell’ambiente e dell’Albo Gestori Ambientali. Dai report stilati dalle aziende associate alla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) che hanno partecipato all’evento, risulta che solo il 25 per cento circa delle operazioni effettuate è terminato con esito positivo (“naturalmente” secondo il Ministero la sperimentazione ha dato un risultato positivo !).

12 luglio 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 160

Page 24: SISTRI: una storia italiana

Ancora alla ribalta le sanzioni: con il DLgs 12/2001 vengono aggiornate le sanzioni per chi non rispetti le disposizioni del SISTRI:

Decreto legislativo n. 121/2011 in attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni.

Mentre si moltiplicano le richieste di ulteriore rinvio del SISTRI (le ultime da parte di regione Lombardia e regione Piemonte) l’11 agosto 2011, sul sito del SISTRI, è pubblicato un comunicato nel quale si “anticipano” i contenuti di un “prossimo” decreto che conterrebbe molte novità, in termini gestionali ed operativi.Le “novità” riguarderebbero:- la facoltà per gli operatori di richiedere ulteriori dispositivi per unità locali e unità operative- la possibilità di conservare i dispositivi USB presso altra unità locale o unità operativa- la procedura per il caso in cui un soggetto tenuto alla compilazione della scheda SISTRI AREA MOVIMENTAZIONE si trovi a non disporre temporaneamente dei mezzi informatici - la procedura da applicarsi nei casi in cui si verifichino rallentamenti del funzionamento del SISTRI- le modalità operative per tener conto che, per le varie tipologie degli operatori, sono previste date diverse per l’avvio della piena operatività del SISTRI- la procedura di comunicazione al SISTRI in tutti i casi in cui si verifichino cambiamenti nella titolarità dell’azienda o del ramo d’azienda- una norma relativa al dispositivo USB per l’interoperabilità che abilita i sistemi gestionali utilizzati dalle aziende ad interoperare direttamente con il SISTRI

Ma il decreto non arriva. E invece … arriva … il caos !

1 agosto 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 177

Page 25: SISTRI: una storia italiana

5. IL CAOS

5.1 Abrogazione del SISTRI …..

Il 13 agosto 2011 viene pubblicato il decreto-legge 138/2011 che ABROGA IL SISTRI !!!!

All’articolo 6 del DL 138/2011 viene stabilito che:…2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati:a) il comma 1116, dell’articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;b) l’articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dallalegge 3 agosto 2009, n. 102;c) il comma 2, lettera a), dell’articolo 188-bis, e l’articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modificazioni;d) l’articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni;e) il comma 1, lettera b), dell’articolo 16 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205;f) l’articolo 36, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, limitatamente al capoverso «articolo 260-bis»;g) il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009 e successive modificazioni;h) il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 18 febbraio 2011 n. 523. Resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti; in particolare, ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 152 del 2006, i relativi adempimenti possono essere effettuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta de registri di carico e scarico nonché del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni….

Vibranti proteste (ovviamente) del Ministro Prestigiacomo.

13 agosto 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 188

Page 26: SISTRI: una storia italiana

Ma proteste anche delle associazioni ambientaliste, della CGIL, di procuratori antimafia, ecc.

Proteste che risultano efficaci, tanto che, nella commissione bilancio del Senato, il 4 settembre 2011, viene approvato il seguente emendamento (votato all’unanimità)

«2. Al fine di garantire un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nonché l'efficacia del funzionamento delle tecnologie connesse al SISTRI, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attraverso il concessionario SISTRI, assicura, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge e sino al 15 dicembre 2011, la verifica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell'eventuale implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, test di funzionamento con l'obiettivo della più ampia partecipazione degli utenti. Conseguentemente, fermo quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, lettera f-octies del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 per i soggetti di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, per gli altri soggetti di cui all'articolo 1 del predetto decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, il termine di entrata in operatività del SISTRI è il 9 febbraio 2012. Dall'attuazione della presente disposizione non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.3. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del Mare, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa, sentite le categorie interessate, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità e dell'assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi». 3-bis. Gli operatori che producono esclusivamente rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi di gestione regolati per legge, possono delegare la realizzazione dei propri adempimenti relativi al SISTRI ai consorzi di recupero, secondo le modalità già previste per le associazioni di categoria,

5.2 … anzi, no ! Settima proroga

E questo emendamento, che rinvia (VII proroga) l’entrata in vigore del SISTRI al 9 febbraio 2012, è presente nella legge di conversione del decreto-legge 138/2011.

.legge 148/2011 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.

Da notare comunque che il 14 settembre 2011, nel corso della seduta della Camera che ha approvato definitivamente la manovra correttiva, è stato accettato dal Governo un ordine dal giorno che impegna il Governo a prevedere nella normativa di attuazione del SISTRI che i vettori stranieri operanti nel trasporto dei rifiuti possano proseguire l'attività solo aderendo al SISTRI e che il sistema entri per essi in vigore nello stesso momento in cui entra in vigore per le imprese italiane.

16 settembre 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n.216

Page 27: SISTRI: una storia italiana

5.3 Nel frattempo …

Senza che si tenga conto di quanto sta decidendo il Parlamento, viene intanto pubblicato il testo dell’accordo con le regioni e le autonomie locali in materia di gestione delle informazioni provenienti dal SISTRI, facendo ancora riferimento al decreto del 26 maggio 2011 !

CONFERENZA UNIFICATA. ACCORDO 27 luglio 2011. Accordo fra Governo, Regioni e Autonomie locali in merito alla gestione delle informazioni sulla tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. c) , del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

5.4 La Commissione

Si attiva anche la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che il 13 e il 15 settembre convoca il Ministro dell`ambiente, Stefania Prestigiacomo, e Catello Maresca, sostituto procuratore presso la direzione antimafia di Napoli, che sta indagando sul SISTRI.

Obiettivo della Commissione è quello di chiarire le modalità di affidamento del contratto alla Selex e di valutare i problemi incontrati dagli operatori.

Ma vi è anche l’obiettivo di capire se vi sia una sovrapposizione fra Sistri e Uirnet, la piattaforma telematica finalizzata alla ottimizzazione dei flussi di trasporto commerciale sulle strade italiane, realizzata da Elsag, Telespazio, Autostrade per l`Italia.10

Il problema che si pone è dunque quello del perché non utilizzare un prodotto telematico già esistente e che risulta decisamente meno costoso (la convenzione con Telecom, incaricata di monitorare la movimentazione dei mezzi, costerà 15 milioni di euro in dieci anni).

Nel corso della sua audizione presso la commissione il Ministro Prestigiacomo dichiara, tra l’altro, quanto segue:

10 Vedi punto 2.3

5 settembre 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n.206

Page 28: SISTRI: una storia italiana

Il sistema Sistri è più facile rispetto alla compilazione dei moduli cartacei: non ha nessun senso difendere l’attuale sistema che garantisce una finta tracciabilità dei rifiuti pericolosi, perché i dati più aggiornati risalgono a tre anni fa.Tre anni fa, in piena emergenza in Campania, abbiamo deciso di estenderlo anche i rifiuti urbani di quella regione. Dalla Sicilia ci è giunta richiesta analoga. Come tutte le innovazioni, e questa è un’innovazione che va nel senso della semplificazione, incontra delle resistenze: da un lato le resistenze vengono perché si trattava di lanciare un’operazione di vera alfabetizzazione per imprese spesso piccole che non hanno alcuna dimestichezza con questo tipo di procedure telematiche. Ma io credo che le resistenze vere siano di altra natura. In Italia c’è una sorta di allergia ai controlli: è una cosa inconfessabile, ma è così e quindi nel caso del Sistri si è preferito dire che noi volevamo vessare i piccoli artigiani, i parrucchieri.Tutti i test hanno dimostrato che il Sistri, che è tarato per milioni di accessi, funzionaSi è chiesto a DigitPa (Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione) di fare un verifica ‘terza’ sul test di funzionamento.

Catello Maresca (sostituto procuratore presso la direzione antimafia di Napoli), nella sua audizione, dichiara, fra l’altro, quanto segue:

Il segreto apposto al SISTRI è legato alla possibilità di ricorrere alle procedure di appalto semplificato. Non risulta però che siano state invitate cinque società, ma l’appalto è stato dato direttamente alla Selex.Il contratto prevede che, oltre ai 5 milioni di euro già stanziati con la legge 296/2006, la Selex riceva fra i 60 e i 70 milioni di euro all’anno, fino alla scadenza del contratto (durata prevista: 5 anni). Tale cifra deriva interamente dai pagamenti effettuati dagli operatori per l’acquisto delle chiavette USB, le blackbox, ecc. In attesa di ricevere tali somme, la Selex ha stipulato una cessione di contratto (factoring) con Unicredit e Monte dei Paschi di Siena con un interesse dell’ordine del 6-9% (con un conseguente incremento dei costi che non è chiaro se sia stato valutato nella stesura del contratto).Non risulta sia stata effettuata una valutazione comparata con altri sistemi esistenti: Uirnet, il sistema sviluppato dall’Agenzia delle dogane, ecc.Il SISTRI non permette di controllare i rimorchi dei veicoli e non è applicabile ai trasporti transfrontalieri e ai trasportatori esteri.Le software house che hanno presentato ricorso al TAR hanno successivamente ritirato il ricorso a fronte di un accordo transattivo con Ministero/Selex, ottenendo contratti di subappalto.Il SISTRI è un sistema anacronistico perché si limita a controllare il flusso”regolare” dei rifiuti, senza poter controllare la gestione dei rifiuti da parte delle ecomafie, che agiscono anche con nuove modalità rispetto al passato.

Page 29: SISTRI: una storia italiana

In conclusione della riunione del 15 settembre il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella, ha comunicato che una delegazione della Commissione, nell'ambito dell'approfondimento sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), si recherà presso la sede del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per verificare l'operatività del sistema stesso.

5.5 Rimozione del segreto, nuovi test e nuove grane

Il 4 ottobre il Ministro Prestigiacomo annuncia la rimozione del segreto amministrativo sul SISTRI e, successivamente, annuncia che, dal 24 ottobre in poi, si svolgeranno 4 test sul SISTRI su specifici aspetti, e quindi, entro il 10 novembre, un grande test con le aziende con oltre 50 dipendenti, e, entro novembre, un test per le aziende da 11 a 50 dipendenti. L’obiettivo è di testare, entro il termine fissato, tutti gli utenti Sistri per i quali il sistema entrerà in funzione in febbraio. Naturalmente è prevista la individuazione di eventuali correttivi ove si rendessero necessari in base agli esiti delle sperimentazioni.

Ma gli operatori non ci stanno: basta guardare il grafico degli accessi al SISTRI (che va dal 1 maggio al 4 novembre 2011) per rendersi conto che in ottobre non c’è stato alcun incremento significativo (e quindi nessun serio coinvolgimento degli operatori nei test previsti)

E poi: gli operatori iniziano ad organizzarsi, non solo per ribadire tutte le critiche al SISTRI, per chiederne una profonda modifica, per chiederne un rinvio, ma, addirittura, si propongono di promuovere una class action contro il Ministero e chiedere il rimborso delle spese finora effettuate.

5.6 Un aggiornamento sul ricorso al TAR

Nell’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti dell’8 novembre 2011, Paone e Dorsi, amministratori rispettivamente di NICA e

Page 30: SISTRI: una storia italiana

Softline, due softwarehouse tra quelle che avevano presentato il ricorso, smentiscono l’affermazione del sostituto procuratore Maresca relativamente al fatto di aver ritirato il ricorso a fronte di contratti ottenuti da ministeri/SELEX e affermano che il ritiro del ricorso è avvenuto a fronte di garanzie per l’interoperabilità dei loro software col SISTRI.

Page 31: SISTRI: una storia italiana

6. NUOVO GOVERNO

Il 12 novembre 2011 Berlusconi si dimette. Quindi crisi di governo.Il 16 novembre 2011 si insedia il nuovo governo, presieduto da Mario Monti. Nuovo Ministro dell’ambiente è Corrado Clini, già direttore generale dello stesso Ministero.

6.1 Il caos continua

Il 14 novembre 2011 il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, facendo riferimento all’articolo 6 della legge148/2011, comunica il seguente calendario di effettuazione dei test di funzionamento del SISTRI:- 23 e 24 novembre: test dedicato ai soggetti produttori di rifiuti speciali con oltre 10 dipendenti, alle imprese di trasporto ed agli impianti di gestione;- 25 novembre: test dedicato alla filiera dei rifiuti urbani della Regione Campania.Per partecipare ai test gli utenti dovranno essere preventivamente individuati dalle Associazioni, che comunicheranno al SISTRI l’elenco di tali utenti almeno 7 giorni prima della data di effettuazione dei test (naturalmente, vista l’assurda tempistica, la maggior parte degli utenti sarà all’oscuro di tutto !).Ma la cosa più sconvolgente è che, in vista di questi test, sono state emesse, il 18 novembre (5 giorni prima del primo test !!!) nuove versioni delle guide per produttori, trasportatori, recuperatori-smaltitori, intermediari, che prevedono procedure semplificate rispetto a quelle previste finora dal SISTRI (in pratica un mezzo azzeramento del SISTRI !).

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GUIDA RAPIDATRASPORTATORI

18 novembre 2011www.sistri.it

E naturalmente non mancano le proteste di operatori ed associazioni.

Risultati dei test ?L’unica cosa certa è la scarsissima partecipazione.

Di ciò devono essersi accorti anche i responsabili del SISTRI, tanto che, sul sito del SISTRI, il 7 dicembre compare un nuovo comunicato nel quale, fra l’altro, viene detto che:

… Al di là del contenuto numero di partecipanti, i test hanno dato buona prova della funzionalità della piattaforma tecnologica e della semplicità degli adempimenti procedurali previsti per la compilazione delle schede di registrazione cronologica e di movimentazione …… I risultati acquisiti devono però poter essere condivisi da un’ampia platea di utenti. In tal senso, nella riunione del Comitato di vigilanza e controllo del SISTRI del 6 dicembre u.s. - dove sono state presenti le principali organizzazioni imprenditoriali dei diversi settori produttivi - si è convenuto di estendere a tutti gli utenti che dovranno rispettare la scadenza del prossimo 9 febbraio la partecipazione ad una fase di test permanente …… È stato così deciso di effettuare il “test permanente” dal 12 al 31 dicembre p.v. …

Anche questo “test permanente” peraltro non registra alcuna significativa partecipazione.

Ma al SISTRI non si scoraggiano, e lavorano, lavorano …. Così il 22 dicembre, ad un mese di distanza dalla prima edizione, pubblicano una seconda edizione delle Guide rapide.

6.2 Richiesta risarcimento

Nel frattempo Confcommercio decide di passare all’azione, dando incarico allo studio legale Picozzi e Morigi di avviare un’azione collettiva risarcitoria nei confronti del Ministero dell’ambiente (curiosità: l’avv. Picozzi fa parte del Comitato nazionale dell’albo gestori ambientali;

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dello stesso studio fa parte l’avv. Pernice, che entra ed esce ed entra, come dirigente, al Ministero dell’ambiente).

Le stime di Confcommercio sono le seguenti:- le imprese direttamente coinvolte nel SISTRI sono 325.000- è prevista l’installazione di 504.000 chiavette USB e di 90.000 blackbox- i contributi per l’iscrizione al SISTRI ammontano a oltre 70 milioni di euro- per quanto riguarda gli altri costi sostenuti dalle aziende, si fa l’esempio di un trasportatore di medie dimensioni, che ha dovuto sostenere costi pari a 35.000 euro nei due anni di avvio del sistema (contributi versati, spese per montaggio delle blackbox e danno stimato per il fermo automezzi necessario all’installazione delle blackbox, la formazione del personale, ecc.)

6.3 Regalo per Capodanno: ottava proroga

Con il decreto-legge n. 216 del 29 dicembre 2011 l’entrata in vigore del SISTRI è rinviata (VIII proroga) al 2 aprile 2012.

All’articolo 13 del DL 216/2011 viene stabilito che:…3. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: “9 febbraio 2012” sono sostituite dalle seguenti: “2 aprile 2012.”

29 dicembre 2011:pubblicazione dellaGazzetta Ufficiale n. 302

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7. ANNO 2012

7.1 Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

E, come se tutto procedesse normalmente, ecco arrivare un nuovo decreto.

Decreto n. 219 del 10 novembre 2011 Regolamento recante modifiche e integrazioni al decreto ministeriale del 18 febbraio 2011, n. 52, concernente il regolamento di istituzione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI).

Insomma, dopo il Capodanno, arriva la Befana.

E la Befana porta questo decreto del 10 novembre 2011 (che dunque era stato firmato due giorni prima della crisi di governo) che fa un po’ di maquillage normativo, oltre a cercare di garantire l’interoperabilità dei software.

Il Ministero al SISTRI non rinuncia !

7.2 Il Parlamento discute

Il 18 gennaio la Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera esprime parere favorevole al decreto-legge 216/2011 con, tra l’altro, la seguente osservazione:… all'articolo 13, comma 3, valutino le Commissioni di merito - al fine di pervenire definitivamente all'adozione di una disciplina stabile e efficace del sistema di tracciabilità dei rifiuti - l'opportunità di estendere in modo congruo il termine di proroga per l'entrata in operatività del sistema medesimo ...

Successivamente, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, vengono presentati altri emendamenti con diverse opzioni: proroga al 30 maggio, al 31 ottobre, al 31 dicembre, cancellazione, recupero contributi, eliminazione chiavette USB, ecc.

5 gennaio 2012:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 5 alla Gazzetta Ufficiale n. 4

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Il 31 gennaio la Camera approva un testo contenente il rinvio dell’operatività del SISTRI al 30 giugno 2012 e lo trasmette al Senato.

7.3 Il SISTRI vince un premio !

E, il 31 gennaio, a Londra, la SELEX Elsag attraverso la sua controllata SELEX Service Management, si è aggiudicata, per il SISTRI (!!!!), il Cisco Innovation Award 2012 (un riconoscimento che premia le soluzioni innovative che, tramite l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, rappresentano le “Best Practice” nell’ambito dell’Information Communication Technology).

Sarà perché il SISTRI funziona con (vecchie) apparecchiature della CISCO ?

7.4 Parlamento, Regione Lombardia e Governo

Tornando all’iter della legge di conversione del decreto-legge 216/2011, anche al Senato vengono presentati, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, emendamenti volti al rinvio dell’operatività del SISTRI.

Il 7 febbraio il Consiglio regionale della Lombardia approva una mozione che impegna la Giunta regionale a sollecitare l’operatività del SISTRI, impegnandosi per consentire a tutte le aziende, anche le più piccole, di sostenere agevolmente gli oneri relativi.

Il 13 febbraio il Ministro dell’ambiente, Clini, intervenendo alla presentazione del rapporto di Legambiente “Rifiuti Spa”, afferma, a proposito del Sistri:Stiamo lavorando per cercare di superare le criticità del sistema e per renderlo più semplice, perché non si possono trattare tutti i tipi di rifiuti allo stesso modo.

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Il 15 febbraio il Senato approva con modifiche la legge di conversione del decreto-legge 216/2011 (resta confermato il rinvio del SISTRI al 30 giugno) e lo ritrasmette alla Camera.Il 23 febbraio la Camera approva.

7.5 Proroga, proroga !

Ed eccoci così alla IX proroga: il SISTRI entrerà in vigore il 30 giugno 2012

legge 14/2012 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini relativi all’esercizio di deleghe legislative.

L’articolo 13 del DL 216/2011 viene così modificato:…3. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: “9 febbraio 2012” sono sostituite dalle seguenti: “30 giugno 2012.”

Oltre alla proroga al 30 giugno, la legge prevede l’affidamento all’ISPRA di tutte le attività relative al SISTRI, ad esclusione di quelle concernenti il sistema informatico e il sito internet che restano affidate alla Selex. Inoltre, entro trenta giorni, il Ministero dell’ambiente emanerà un decreto per potersi avvalere delle competenze di DigitPA (l’ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione).

7.6 Parla la Selex: segreto ? No !

Il 7 marzo 2012, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti c’è l’audizione dei rappresentanti della Selex in merito al SISTRI.Paolo Aielli, amministratore delegato della società Selex Elsag, svolge una relazione iniziale.

Quindi, in considerazione della delicatezza degli argomenti in discussione (riferendosi in particolare agli aspetti finanziari del SISTRI), chiede che i lavori proseguano in seduta segreta. La Commissione accetta; ma, terminata l’esposizione, la stessa Commissione desecreta gli interventi svolti.

Qualche notizia risultante dall’esposizione dei rappresentanti della Selex:- il SISTRI è gestito da Selex Management (una controllata di Selex Elsag del gruppo Finmeccanica) sulla base di un contratto col Ministero dell’ambiente firmato il 14 dicembre 2009- al 31 dicembre 2010 sono iscritte al SISTRI 301.000 aziende e 282.000 hanno pagato il contributo- al 31 dicembre 2011 sono iscritte al SISTRI 299.000 aziende e 71.000 hanno pagato il contributo- per il 2012 si prevede un ulteriore calo

27 febbraio 2012:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 36 alla Gazzetta Ufficiale n. 48

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- la previsione era di incassare una media di 70 milioni/anno per 5 anni: nel 2010 sono stati incassati 73 milioni, nel 2011 solo 24 milioni- l’incasso va al Ministero che dovrebbe poi garantire alla Selex almeno una quota fissa (intorno ai 30 milioni/anno)- era previsto di dover distribuire 641.000 chiavette USB; ne sono state distribuite 528.000- era previsto di dover distribuire 243.000 blackbox; ne sono state distribuite 94.000- gli utenti compilano la scheda movimentazione mediamente in 2 minuti- sono possibili 42.000 accessi contemporanei (il contratto ne prevedeva 12.000) con tempi di risposta inferiori a 1 secondo- i problemi ancora esistenti di interoperabilità derivano dalle circa 90 richieste di modifiche/semplificazioni e dal fatto che la documentazione non viene tempestivamente aggiornata alle modifiche- è possibile pensare di consentire, in futuro, a chi utilizza il SISTRI, di poter usufruire anche dei servizi delle rete per la logistica UIRnet.

E naturalmente i rappresentanti della Selex non hanno mancato di citare il Cisco Innovation Award 2012 appena ricevuto a conferma della bontà e dell’eccellenza del SISTRI.

7.7 Non pagare

Il 13 marzo Aci, Cia, Claai, Confagricoltura, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia scrivono al Ministro dell'Ambiente, facendo notare che le imprese hanno già versato per il SISTRI, nel 2010 e 2011, settanta milioni di euro, senza alcun ritorno, e chiedono quindi la soppressione del contributo SISTRI richiesto entro il 30 aprile 2012.

7.8 Aggiornamenti

Quello che non si può dire è che al SISTRI non si diano da fare: soprattutto per l’interoperabilità.Un esempio ?

Prot. N.: SISTRI-ICD_SIS-001

Versione: 1.16

Data: 30/03/2012

Il documento “Interoperabilità SISTRI - Documento di specifica delle interfacce” è stato emesso, per la prima volta, il 21 giugno 2010, poi nel 2010 e 2011 sono state pubblicate altre quattordici edizioni. E, nel 2012, al 30 marzo, siano già alla sedicesima edizione.

Qualche problema ? Beh … in fondo si tratta ogni volta di leggere, capire ed applicare solo 126 pagine di istruzioni “software”. Anzi no … bisogna aggiungere anche le altre 138 pagine del documento “Appendici WSDL dei servizi di Interoperabilità” (anche questo ovviamente alla sedicesima edizione).

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7.9 Ma il Parlamento non è convinto …

Nonostante sia stata approvata la legge 14/2012, il Parlamento continua ad occuparsi del SISTRI.

In fase di approvazione della legge di conversione del decreto-legge 5/2012 alcuni deputati hanno presentato un emendamento richiedente l’abrogazione del SISTRI (emendamento bocciato), mentre in Commissione ambiente della Camera si riesaminano varie proposte di legge sul SISTRI, alcune delle quali (ad esempio: richiesta di spostare la partenza del SISTRI al 1 gennaio 2012 !) peraltro ormai … fuori tempo massimo.

7.10 … e neppure le Regioni

Il 4 aprile la Conferenza delle Regioni presenta alla Conferenza Stato-Regioni la richiesta di esentare le imprese dal versamento del contributo SISTRI richiesto per l’anno 2012.

 

7.11 Il Ministero prende tempo

Il 20 aprile il Ministero dell’Ambiente comunica di star procedendo ad una revisione del Sistri in modo da semplificare e rendere più efficienti le procedure e di aver proposto alla Confindustria e alle associazioni interessate di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza aggiungere oneri amministrativi.Per tale ragione si provvederà al differimento al 30 novembre 2012 del termine per il pagamento dei contributi per l’anno in corso, che scade il 30 aprile prossimo.

Una scelta abbastanza creativa: il SISTRI dovrebbe comunque entrare in funzione il 1 luglio 2012, ma procedure e modalità devono essere riviste (prima del 1 luglio ?) e comunque il contributo verrà richiesto a fine anno.

7.12 Adesso è tutto chiaro … o no ?

Il giorno 11 maggio 2012 sul sito web del giornale “la Repubblica” viene pubblicato il testo integrale del contratto firmato il 19 dicembre 2009 fra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Società Selex Service Management SpA, avente per oggetto l'affidamento del servizio di progettazione, gestione e manutenzione del sistema integrato per la sicurezza e la tracciabilità dei rifiuti.

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Nota: il giorno 16 maggio, su ingiunzione dei legali della Selex, il documento viene rimosso dal sito: ma ormai lo hanno letto in tante/i !

Naturalmente alcune cose erano già note: vedi, ad esempio, al punto 7.6, quanto dichiarato da Paolo Aielli.Però chi ha spulciato le 87 pagine del contratto, mette in evidenza, fra l’altro, alcuni interessanti aspetti:- le blackbox montate sulle motrici dei camion, che il Ministero paga 500 €/anno, sono prodotte dalla Viacom che le affitta normalmente a 35 €/anno- alcune attrezzature utilizzate, secondo contratto, dalla Selex, sono della Cisco (quella che ha assegnato alla Selex l’Innovation Award 2012: vedi al punto 6.3), ma, come risulta dal sito della Cisco: This product is no longer being sold and might not be supported- per quanto riguarda lo sbandierato controllo dei veicoli (a questo dovrebbero servire le blackbox), la comunicazione fra blackbox e centro SISTRI avviene …. solo alla fine del viaggio.

Interessante poi il comunicato stampa della Selex, emesso il giorno stesso, là dove si precisa che nel 2012 si sono iscritte al SISTRI 541 aziende (erano circa 300.000 nel 2010).

E il 13 maggio, su Rai 3, c’è una puntata di “Report” che, tra l’altro, si occupa anche del SISTRI., rifacendone la storia a partire dal brevetto ANPA, per poi illustrare la “strana” vicenda della Abruzzo Engineering, passando per il segreto di stato e per gli abnormi costi delle chiavette USB.Da notare, nel corso della trasmissione, la presa di distanza da quanto accaduto da parte dell’attuale Ministro dell’ambiente, Corrado Clini.

7.13 Parlano tutti

Il 16 maggio 2012 (ma che è successo ?) intervengono tutti.

1) Alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware, oltre ad esprimere un giudizio negativo sulle apparecchiature del SISTRI (chiavette USB e blackbox) e, più in generale, su tutto il sistema, ricorda che, a seguito di un protocollo d’accordo firmato nell’aprile 2011 fra Ministero

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dell’ambiente, Assosoftware e Assintech, sono iniziate riunioni con la Selex per discutere eventuali modifiche da apportare al sistema: nonostante l’accordo prevedesse la verbalizzazione delle riunioni, il Ministero non ha predisposto alcun verbale e non si è quindi in grado di capire se le modifiche richieste siano state apportate. Tanto che il 16 febbraio 2012 Assosoftware ha inviato una lettera al Ministro Clini, indicando le modifiche che sarebbe necessario introdurre per far funzionare il SISTRI, dal momento che, così com’è, non può partire.

2) Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso la stessa Commissione viene “audito” il Ministro Clini che tra l’altro precisa che:- il contratto con la Selex non prevedeva, per il prodotto fornito dalla Selex, né un controllo preventivo, né una valutazione di congruità, né un collaudo- adesso il Ministero ha richiesto alla DigitPA (del Ministero della Ricerca) di concludere, con un parere scritto, la verifica del sistema: la risposta di DigitPA è attesa entro il 31 maggio- poiché il pagamento richiesto alle imprese, è, per legge, connesso all’iscrizione e non al funzionamento del sistema, il pagamento resta comunque un obbligo (così si è espressa anche l’Avvocatura dello stato) - è in attesa del parere del Consiglio di Stato un decreto per semplificare gli obblighi per le piccole e medie imprese, per piccole quantità di rifiuti- il Ministero ha in corso una verifica della congruità dei contributi richiesti alle imprese- il Ministero è impegnato per far entrare in funzione il SISTRI il 30 giugno

3) Contemporaneamente, nel corso della seduta 724 del Senato, il senatore Lannutti presenta un’interrogazione a risposta scritta, con la quale, dopo aver riepilogato la storia del SISTRI, richiede ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’economia e delle finanze di conoscere le modalità di affidamento dell’appalto alla Selex, l’ammontare dei contributi versati, le iniziative che si intendono intraprendere e se non si ritenga opportuno risolvere il contratto con la Selex.

4) Nel frattempo al Forum PA, in corso presso la Fiera di Roma, Massimo Veltroni, Ad di Selex Service Management dichiara che - tutti i test del SISTRI, compreso quello effettuato da un organismo indipendente a fronte di una quantità di dati quattro volte superiore a quella prevista dal sistema, non hanno evidenziato problemi - il SISTRI farà risparmiare alle imprese fino al 70% delle spese per la controllabilità dei rifiuti (l’attuale sistema cartaceo costa alle imprese circa 800 milioni di euro all'anno)- il sistema è a vantaggio degli imprenditori onesti, che finora hanno subito la concorrenza sleale di quelli che agiscono in maniera poco trasparente e che non vogliono per questo essere sottoposti al controllo continuo ed istantaneo previsto dal SISTRI

7.14 … e non smettono di parlare e discutere, ma ancora non si decide !

Il 24 maggio i senatori Del Luca e Coronella, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, dopo aver visitato gli impianti della Selex, dichiarano che il SISTRI è assolutamente necessario e che il sistema è perfettamente funzionante.

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Nello stesso giorno, in Commissione Ambiente alla Camera, il Ministero dell’Ambiente, rispondendo ad una interrogazione del deputato Di Biagio, comunica che il 3 maggio la DigitPA ha inviato la propria relazione sul SISTRI, con i seguenti suggerimenti::- la necessità di attivare un monitoraggio del Contratto attraverso una società specializzata selezionata con gara. In attesa dell'aggiudicazione di tale gara, l'attività di monitoraggio potrebbe essere affidata ad un gruppo interno all'Amministrazione con competenze ITC;- la formazione di un gruppo interno per la gestione tecnica del Contratto con il compito di seguire il SISTRI anche nei successivi contratti garantendo, in tal modo, la continuità e l'evoluzione delle conoscenze specifiche; - la realizzazione di indagini di rilevazione della customer satisfaction con lo scopo di valutare se la qualità dei servizi erogati è adeguata alle esigenze di chi li utilizza ed addivenire, quindi, all'ottimizzazione dell'erogazione del servizio;- la necessità di procedere ad un collaudo del Sistema ad integrazione delle verifiche già effettuate dalla Commissione di Vigilanza prevista dall'articolo 5 del Contratto.

E il giorno dopo, il 25 maggio, si riunisce il Consiglio dei Ministri, che però non discute, come previsto, il decreto legge sugli incentivi che, nelle bozze circolate, prevede il rinvio del SISTRI al 31 dicembre 2013.La ragione ?Forse sta in quello che succede lo stesso giorno nel Comitato di vigilanza e monitoraggio del SISTRI, dove si scontrano le opinioni del Ministero dell’ambiente (favorevole all’entrata in vigore del SISTRI per il 30 giugno 2012) e quelle dei Ministeri dello sviluppo economico e della ricerca (favorevoli allo slittamento al 31 dicembre 2013).

Intanto sui blog si scatenano ancora una volta operatori e, soprattutto, trasportatori, ormai sempre più determinati nel richiedere l’abbandono del SISTRI così com’è.

Ma, ancora lo stesso giorno, Massimiliano Veltroni, ad di Selex, sul Sole-24 ore dichiara che:- l’entrata in vigore del SISTRI il 30 giugno è prevista da una legge dello Stato: serve un’altra legge per cambiarlo. Mi auguro non succeda visti i benefici prodotti dal Sistri- una commissione di controllo ministeriale ci fa le pulci ogni settimana. E l’ateneo di Roma Tre hacertificato la bontà delle scelte architetturali e tecnologiche- i 75euro di cui si parla per ogni chiavetta USB non includono solo il costo dell’hardware, ma tante altre voci: dalla logistica alla licenza per il software, alla manutenzione. E per le blackbox: i

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500 euro sono il costo totale a cui noi le abbiamo venduto al ministero. Non le abbiamo comprate dalla Viacom: loro hanno prodotto dei prototipi, le abbiamo realizzate in casa.

7.15 Ancora Selex, Eldim Security e Abruzzo Engineering

Il 30 maggio viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti il presidente della Eldim Security srl, Francesco Paolo Di Martino, con riferimento ai suoi rapporti con Selex e Abruzzo Engineerineg11 .Nel corso dell’audizione Di Martino afferma che:- non è mai stato oggetto di avviso di garanzia e, pur avendolo richiesto, non è mai stato ascoltato dai magistrati che indagano su Selex e Abruzzo Engineering- attraverso le conoscenze maturate negli anni con Selex, nel 2009 gli viene richiesto di predisporre un’offerta per il caricamento dei dati sulle chiavette USB per il SISTRI, la loro manutenzione, la gestione delle codifiche e la spedizione del materiale- viene quindi firmato un primo contratto nel 2009 con Selex per 175.000 chiavette USB per un importo di 9,45 milioni di € e un secondo contratto nel 2010 per 150.000 chiavette USB per un importo di 8,1 milioni di €- per il caricamento di dati su ogni chiavetta è stimato un tempo medio di 15-20 minuti con un costo di 20 €- nella fase iniziale lavoravano per adempiere al contratto con Selex 150 tecnici: adesso sono solo 50- dal novembre 2009 al marzo 2010, su richiesta della Selex, la Eldim Security (ipotizzando che tale richiesta derivasse dalla necessità di fornire un aiuto a persone in cassa integrazione e colpite dal terremoto) ha utilizzato il lavoro di 26 dipendenti della Abruzzo Engineering, pagando un corrispettivo di 300.000 € a Selex; e, anche se due o tre di tali dipendenti non erano soddisfatti della situazione, tutti e 26 hanno lavorato per 40 ore (distribuite su 4 giorni) alla settimana presso la Eldim Security di Castellammare di Stabia - la Eldim Security si è trasferita da Castellammare di Stabia a Roma per evitare l’attenzione di gruppi criminali, pur non avendo mai ricevuto alcuna intimidazione

7.16 Rinviare (rivedere) il SISTRI !

Il rinvio (e una completa revisione) del SISTRI è richiesto ufficialmente da Conftrasporto, Confcommercio, Confartigianato, Assintel.

11 Vedi precedente punto 2.10

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7.17 E adesso parla Stornelli

Il 5 giugno viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti l’ex amministratore delegato di Selex, Sabatino Stornelli.Nel corso dell’audizione Stornelli afferma che:- pur essendo indagato dalla procura di Napoli per abuso d’ufficio, associazione a delinquere, corruzione, non è mai stato ascoltato dalla magistratura- nel settembre 2006 la Selex, in quanto società esperta in telematica, viene contattata dal senatore Turroni, consulente del Ministero dell’ambiente, per lo sviluppo di un sistema tracciabilità rifiuti e viene quindi costituito un gruppo di lavoro con Ministero ambiente, Carabinieri, ISPRA; a dicembre 2006 la Selex presenta uno studio di fattibilità; a marzo 2007 il Ministero chiede un progetto esecutivo- il Sistri è un ottima sistema, preso a riferimento anche in Germania, è la “best practice” europea- i problemi del Sistri non sono di tipo tecnologico, ma sono dovuti alle scelte normative- le secretazioni del 2007 e 2008 sono dovute, secondo il Ministero, alla considerazione che la diffusione del progetto (e quindi anche l’indizione di una gara) recherebbe danno alla sicurezza nazionale- a Sedim e Seldin Security vengono riconosciuti 42 €/chiavetta, comprensivi anche di 5 anni di manutenzione

7.18 Arriva l’OBU !

Sono passati tre anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila: e le macerie sono ancora lì !Devono essere rimosse: ma, giustamente, ci si deve preoccupare che la gestione di questi “rifiuti” avvenga in piena legalità.Ed ecco che allora il commissario delegato per la ricostruzione – presidente della regione Abruzzo comunica che, dal 15 giugno 2012, le imprese che intendono effettuare trasporti dei rifiuti prodotti dal terremoto de L’Aquila del 2009 dovranno registrarsi ed inserire sui loro veicoli i dispositivi OBU (On Board Unit) per tracciare i percorsi.

Ma …. non c’è il SISTRI ?Il commissario non lo sa ? Oppure, lo sa, e decide che è meglio affidarsi all’OBU piuttosto che al SISTRI ?

E chi fornisce l’OBU ?

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Secondo la convenzione firmata il 18 maggio 2012 è l’ACI (Automobile Club d’Italia) che, secondo tale convenzione, richiederà ai trasportatori 135 € per la cessione della OBU e 140 €/anno per il canone: tali costi sono al netto dell’IVA e potranno essere rivisti annualmente.

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8. ADDIO SISTRI ?

8.1 Sembra di sì

Si moltiplicano le dichiarazioni in merito al possibile slittamento dell’entrata in vigore del SISTRI al 31 dicembre 2012, o 30 giugno 2013, o 31 dicembre 2013, che sarebbe previsto nel testo del decreto sviluppo tuttora in gestazione.

Ed ecco che il 12 giugno, il Ministro allo sviluppo economico, Corrado Passera, dichiara alla Confartigianato:… mi sono convinto che il Sistri andasse sospeso e questo succederà attraverso il prossimo decreto cui stiamo lavorando …

E, nello stesso giorno, ecco il comunicato del Ministero dell’ambiente:

Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha proposto al Consiglio dei Ministri la sospensione del SISTRI allo scopo di effettuare le verifiche richieste dopo il parere di DIGITPA (Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) sulla funzionalità del sistema. …. Il parere di DigitPA solleva una serie di questioni in merito alle procedure seguite da parte del Ministero per l’affidamento a SELEX-FINMECCANICA della progettazione e realizzazione del SISTRI, in merito ai costi ed al funzionamento del sistema.Il Ministro ha trasmesso questa relazione all’Avvocatura dello Stato ed al Comando del Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri per le valutazioni di competenza.Clini ha inoltre richiesto agli organi competenti del Ministero di effettuare una valutazione interna in merito a quanto osservato  da DigitPA.Le verifiche avviate richiedono tempi non compatibili con l’entrata in funzione del SISTRI il 1 luglio prossimo. Per questo motivo il Ministro ha proposto di sospendere gli effetti del contratto stipulato tra il Ministero dell’ambiente e la SELEX. Contestualmente il Ministro ha proposto di  sospendere  il pagamento dei contributi da parte delle imprese  per l’anno 2012.Il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, e decidere definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato  o  sostituito, entro al più tardi il 30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la tracciabilità dei rifiuti.

8.2 Ma c’è chi non ci sta

Il 12 giugno la Selex fa sapere che:Lo slittamento dell'entrata in vigore del Sistri verificatosi per ben 7 volte, è sempre stato dovuto a fattori esterni alla nostra società. Ogni qualvolta il ministero competente ha ritenuto di dover apportare modifiche alla normativa, la nostra Azienda è sempre stata pronta ad adeguare il Sistema alle richieste avanzateLa piattaforma digital e è attiva e funzionante dal 13 gennaio 2010 ed è stata progettata in modo da applicare le normative vigenti al momento della sua introduzione. È pertanto pronta per essere utilizzata da tutti gli utenti che, a regime, ridurranno così i loro costi di circa il 70% rispetto all'attuale sistema cartaceo.

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Un ulteriore rinvio dell'entrata in vigore del Sistri, o peggio la sua sospensione, farebbe perdere al nostro Paese il vantaggio tecnologico finora acquisito rispetto ai partner europei e non sarebbe di certo un aiuto per le imprese che chiedono oggi soprattutto certezza delle regole e riduzione della burocrazia negli adempimenti.

E lo stesso giorno il segretario nazionale della UILM, Giovanni Contento dichiara:La Uilm non e' assolutamente d'accordo con la sospensione del Sistri. C’è una virata improvvisa da parte del Governo sulla spinta della lobby del trasporto su gomma che parla di un servizio che fa lievitare i costi della burocrazia, ma che in realtà serviva proprio ad abbattere quei costi una volta andato a regimeIl sistema di tracciabilità dei rifiuti messo a punto dalla Selex Service Management soprattutto sarebbe stato utile per la lotta alle eco-mafieIl pensiero della Uilm va ai circa duecento assunti della societa' del gruppo di Finmeccanica che finora hanno lavorato al progetto del sistema in questione che rischiano il posto dal primo del mese prossimo. Poi, c'e' da considerare le oltre 325.000 imprese finora iscritte al suddetto sistema, che saranno soggette a vere e proprie condizioni di competitività illegittima. Il governo lo tenga presente.

E, come se tutto procedesse nel migliore dei modi, sul sito SISTRI, del Ministero dell’ambiente, il 13 giugno viene pubblicata la 17^ versione aggiornata dei documenti di specifica delle interfacce di interoperabilità12

8.3 Ed ecco il decreto-legge !

Il 15 giugno il Consiglio dei Ministri approva il pacchetto sviluppo, al cui interno è inserito un articolo che prevede che, per consentire i necessari accertamenti sul funzionamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), vengono sospesi il termine di entrata in operatività del sistema e i conseguenti adempimenti delle imprese, ferma restando la disciplina di controllo preesistente.

?

12 Vedi anche il precedente punto 7.8

SISTRI

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E il 26 giugno 2012 il decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” viene pubblicato: Siamo così alla X proroga, o meglio, alla sospensione del SISTRI

All’articolo 52 del decreto-legge …… viene così stabilito:

1. Allo scopo di procedere, ai sensi degli articoli 21-bis, 21-ter, 21-quater, e 21-quinques della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni, alle ulteriori verifiche amministrative e funzionali del Sistema di controllo della Tracciabilita' dei Rifiuti (SISTRI) di cui all'articolo 188-bis, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 152 del 2006 resesi necessarie anche a seguito delle attivita' poste in essere ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni in legge 14 settembre, n. 148 e successive modifiche ed integrazioni, il termine di entrata in operativita' del Sistema SISTRI, gia' fissato dall'articolo 12, comma 2 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 e prorogato, da ultimo, con l'articolo 6, comma 2, del gia' richiamato decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 e con l'articolo 13, comma 3 e 3-bis del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, e' sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e comunque non oltre il 30 giugno 2013, unitamente ad ogni adempimento informatico relativo al SISTRI da parte dei soggetti di cui all'articolo 188-ter del decreto legislativo n. 152/2006, fermo restando, in ogni caso, che essi rimangono comunque tenuti agli adempimenti di cui agli articoli 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ed all'osservanza della relativa disciplina, anche sanzionatoria, vigente antecedentemente all'entrata in vigore del decreto legislativo del 3 dicembre 2010, n. 205. 2. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e' fissato il nuovo termine per l'entrata in di operativita' del Sistema SISTRI e, sino a tale termine, sono sospesi gli effetti del contratto stipulato tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la SELEX - SE.MA in data 14 dicembre 2009, come integrato da atto stipulato tra le medesime parti in data 10 novembre 2010 e sono conseguentemente inesigibili le relative prestazioni; e' altresi' sospeso il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l'anno 2012

Naturalmente, trattandosi di un decreto legge, entro 60 giorni dovrà essere approvata la legge di conversione; e potrebbe anche verificarsi che, in sede di conversione, il testo venga modificato.

Comunque pensiamo e speriamo che, almeno per quanto riguarda il SISTRI, non ci sia un ripensamento che metta in discussione la sospensione di un anno.

8.4 Il futuro

Ma, nei prossimi mesi, che succederà ?

Niente si muoverà, rimandando la palla al prossimo governo ?

Ci sarà qualche prima conclusione derivante dalle inchieste giudiziarie in corso ?

26 giugno 2012:pubblicazione delSupplemento Ordinario n. 129 alla Gazzetta Ufficiale n. 147

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O c’è la speranza che le/gli operatrici/ori del settore prendano in mano la situazione e definiscano, in accordo col governo, un sistema di gestione dei rifiuti semplice ed efficace ?

L’augurio è comunque che in futuro si senta parlare del sistri solo nei circoli di iniziati, esperti in strumenti musicali antichi

.

Si potrà quindi esclamare, con piena proprietà di linguaggio: “Ma che sistri d’Egitto !”

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9. UNA STORIA … ITALIANA: PERCHÉ …..

Nel ripercorrere la vicenda SISTRI non si può non avvertire un senso (non piacevole) di “deja vu”. Perché gli aspetti negativi di questa vicenda non sono purtroppo una sua prerogativa, ma caratterizzano molte altre “storie” italiane.

9.1 Lo spreco

In Italia non mancano certo le idee, i progetti, le proposte.

Abbiamo infatti visto che, già nel 2000, un ente pubblico, l’ANPA (l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente) aveva depositato una richiesta di un brevetto per il Chech-Rif, un sistema e metodo per la gestione ed il controllo di dati relativi al trattamento di materiale, in particolare rifiuti.

Ma ne era a conoscenza il Commissario all’emergenza rifiuti in Campania quando lanciò, con un investimento iniziale di oltre 8 milioni di euro, il progetto Sirenetta destinato al suo fallimento nel 2007 ?E ne era a conoscenza il governo quando, nel 2007, stanzia una quota non inferiore a 5 milioni di euro per la realizzazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti ?

E poi: possibile che il Governo, il Ministero dell’ambiente, il Parlamento, i dirigenti e pubblici funzionari addetti ai rifiuti, non sapessero che, parallelamente, si firmavano intese fra Ministero dei trasporti, ASI, Telespazio, Autostrade, ecc., per lo sviluppo di programmi atti a favorire la logistica dei trasporti di merci anche pericolose (rifiuti compresi) ?

E quanti soldi sono stati spesi per resuscitare il progetto Sirenetta, sotto la nuova denominazione di SITRA, che si doveva integrare anche col progetto SIGER ?

Per poi arrivare alle centinaia di milioni spese dagli operatori per pagare esperti, formare (con continui aggiornamenti) il personale, acquisire (e dover sostituire) chiavette e blackbox, modificare i software, ecc., ecc.

Perché non convogliare allora le intelligenze e i finanziamenti su un unico progetto di informatizzazione della logistica che, insieme a tante altre cose, gestisca anche il flusso dei rifiuti e delle merci pericolose ?

9.2 Intrecci perversi

Dalle cronache giornalistiche relative alle inchieste giudiziarie in corso e da quanto è ricavabile dai vari siti internet emerge uno stretto collegamento fra Guarguaglini (Finmeccanica), Stornelli (Selex), Di Martino (Eldim Security), Pelaggi (Ministero dell’ambiente), sotto la sospetta ombra della P4.

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E ancora non sono stati forse ben approfonditi i rapporti, gli intrecci societari fra Selex, Abruzzo Engineering, Eldim Security, Valdim Immobiliare, Ingeco, Wise, Istituto Santa Croce, Enterprise Security service, Viacom, ecc.

E’ possibile che Selex, di Finmeccanica (controllata dallo stato), gestisca in maniera così “disinvolta” i suoi rapporti con il cliente-stato e fornitori e subfornitori ?Purtroppo, come dimostrano anche le indagini sui rapporti Finmeccanica-ENAV, è più che possibile.

E’ allora impensabile che lo stato, azionista di Finmeccanica, oltre che cliente, obblighi la stessa Finmeccanica (e non solo !) ad un comportamento “legale” ?

9.3 Decadenza culturale

Ascoltando le audizioni di manager e dirigenti presso le commissioni parlamentari si tocca … con le orecchie … il livello culturale della nostra classe dirigente.

Dalle “blackbox” chiamate “playbox”, al “percolato” trasformato in “peculato”, per passare a disinvolte “consecutio temporum”, ad un florilegio di anacoluti, fino a scadere in inflessioni popolar-dialettali.

Inoltre, ed è ancora più grave, parlano come esperti senza esserlo, parlano come responsabili non rendendosi conto delle “irresponsabilità” che affermano.

E’ fin troppo facile quindi dubitare di chi li ha nominati (e del resto basta ascoltare certe interviste a certi politici …).

Però … però li abbiamo eletti noi (certo molte/i, come me, possono dire: … io no !, non ho votato quelli; però noi significa la maggioranza del paese, e quindi, sì, siamo stati noi).

9.4 Il distacco della politica dal paese

Una cosa è certa: chi ha progettato il SISTRI non ha la più pallida idea di quale sia la realtà operativa.

Ma è possibile che dirigenti e funzionari pubblici preparino un testo legislativo o regolamentare, che un ministro lo presenti, che le commissioni parlamentari competenti e il parlamento nel suo complesso lo approvino, senza che ci sia una minima verifica con gli operatori o i loro rappresentanti ?

Ma è possibile che, di fronte alle proteste degli operatori, invece di prendere atto della situazione, si preferisca procedere di rinvio in rinvio, nella speranza che il cerino rimanga in mano a qualcun altro ?

Qualche politico si è preso la briga di leggersi quello che hanno chiesto, invocato, gli operatori ? E ha poi seguito l’evolversi dell’opinione degli operatori nei confronti dei politici e della pubblica amministrazione, dalle richieste alle proteste, dagli insulti alla completa sfiducia ?

Tra le parole d’ordine di questo governo ci sono “aiuto alla crescita” e “semplificazione”.

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Se la sospensione del SISTRI si evolverà nella cancellazione del SISTRI, ciò sarebbe un piccolo esempio di realizzazione di questi obbiettivi, riguadagnando un minimo di fiducia per la struttura pubblica e la politica.

9.5 Lamenti senza proposte

Ma anche gli operatori (e le loro associazioni) non sono senza colpa.

Certo, sono state scritte lettere, minacciate agitazioni e azioni legali: ma sono state davvero avviate iniziative incisive ?

Ma cosa si aspetta, da parte degli operatori e delle loro associazioni, a definire una proposta di provvedimento legislativo che, a partire dall’esperienza quotidiana, indichi i criteri e le modalità operative (semplici, gestibili, efficaci) per un sistema telematico di gestione e controllo della filiera rifiuti ?

9.6 Anche il terzo potere e il quarto potere sono italiani

E infine risulta che anche la magistratura (il terzo potere) e i massmedia (il quarto potere) hanno qualche responsabilità.

Quanto alla magistratura forse sarebbe opportuna una maggiore cautela, non tanto nell’adottare provvedimenti quanto nel limitare le proprie dichiarazioni all’indispensabile, senza avventurarsi in ipotesi e ricostruzioni ancora da verificare: anche perché eventuali sconfessioni, specialmente in sede processuale, di quanto dichiarato non giovano al prestigio della magistratura e alla fiducia che si dovrebbe nutrire nei suoi confronti.

E per quanto riguarda i massmedia è una vecchia storia. Ormai si cerca lo “scoop”, la notizia che fa rumore (e che sollecita talvolta istinti di disgusto e di rivolta non sempre giustificati). E naturalmente questo vale, e a maggior ragione, per molti forum e blog.