Sistemi innovativi in zootecnia Supporti avanzati per la gestione dell’allevamento (corso SUPAG)
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Sistemi innovativi in zootecnia
Supporti avanzati per la gestione dell’allevamento
(corso SUPAG)
Massimo LazzariDipartimento di Scienze e tecnologie Veterinarie per
la Sicurezza AlimentareUniversità degli Studi di Milano
CORSO LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLA PRODUZIONE ANIMALE
INQUADRAMENTO TECNOLOGIE DI BASEINQUADRAMENTO TECNOLOGIE DI BASETab.I – I componenti tecnologici di base dei sistemi per l’agricoltura di precisione. A: Tecnologie elettroniche; B: Tecnologie di posizionamento; C: Tecnologie informatiche hardware; D: Tecnologie informatiche hardware
OLTP
MONITORAGGIO Tipo di componente
AAMMBBII PPRROODD OOPPEERR CTR
OLAP
1 Sensori per la misura di parametri chimici e/o fisici inerenti l’ambiente e/o il contesto produttivo
2 Sistemi di identificazione
3 Dispositivi per telerilevamento prossimale o remoto (remote sensing o ground sensing)
A
4
Dispositivi attuatori per la regolazione e/o automazione del funzionamento di macchine o impianti, inclusi i sistemi per il dosaggio a rateo variabile dei fattori (VRT, Variable Rate Technologies)
5 Dispositivi per il controllo dei transiti (gate detecting)
(c)
(a)
6 Sistemi GPS B
7 Sistemi DGPS
8 Computer mobili (anche con funzioni di data-logger)
9 Computer fissi 10 Reti (Intranet locali e Internet) C
11 Sistemi di comunicazione e trasferimento dati (CAN bus, trasmissioni in RF, soluzioni wireless e bluetooth, etc.)
12 DBMS (Database Management Systems)
13
GIS (Geographical Information Systems), incluse eventuali procedure di supporto alla rappresentazione ed elaborazione dei dati cartografici (geostatistica, georeferenziazione e ortorettifica delle immagini)
D
14
Pacchetti software multifunzionali (Office Automation) o per applicazioni specifiche (statistica, analisi costi di esercizio, razionamenti, prescrizione concimazioni, analisi delle immagini, diagnostica attraverso indici multispettrali, etc.)
) Non previsto o inadatto; ) Non indispensabile, benché potenzialmente utile; ) Consigliato, sicuramente utile; ) Necessario o estremamente utile.
TECNOLOGIE ELETTRONICHE TECNOLOGIE ELETTRONICHE DI BASEDI BASE
TECNOLOGIE DI TECNOLOGIE DI POSIZIONAMENTOPOSIZIONAMENTO
TECNOLOGIE INFORM. TECNOLOGIE INFORM. HARDWAREHARDWARE
TECNOLOGIE INFORM. TECNOLOGIE INFORM. SOFTWARESOFTWARE
4
Sono una delle applicazioni informatiche che hanno avuto il maggiore utilizzo in uffici, aziende, servizi (e oggi anche sul web)
Basi di dati
Avete già interagito (magari Avete già interagito (magari inconsapevolmente) con dei inconsapevolmente) con dei
sistemi di gestione di basi di dati: sistemi di gestione di basi di dati: all’anagrafe, in segreteria studenti, all’anagrafe, in segreteria studenti,
in biblioteca, …in biblioteca, …
5
L’obiettivo è quello di memorizzare grandi quantità di informazioni, rendendone disponibili anche le operazioni di modifica e di reperimento
UnUna base di dati a base di dati è solo software? è solo software? No!No!
Ad esempio, gliAd esempio, gli archivi genealogici esistono archivi genealogici esistono da diversi decennida diversi decenni. Noi ci. Noi ci occuperemo occuperemo
di sistemi informativi di sistemi informativi informatizzatiinformatizzati
Basi di dati
6
Base di dati: collezione di dati omogenei
DBMS (Database Management System): software in grado di gestire collezioni di dati che siano grandi, condivise e persistenti, garantendo affidabilità e privatezza, in modo efficiente ed efficace
Grandi: ordine dei giga- o tera-byteCondivise: più utenti devono potervi accedere simultaneamentePersistenti: i dati vengono mantenuti, la loro esistenza non è limitata al periodo d’usoAffidabili: i dati devono essere mantenuti anche in caso di malfunzionamentoPrivatezza: i dati devono essere protettiEfficiente: tutte le operazioni devono essere svolte in tempi accettabili per l’utenteEfficace: capacità di rendere produttiva l’attività dell’utente
Basi di dati e DBMS
7
Permettono di definire in modo semplice la struttura della base di dati e forniscono dei comandi per l’accesso alle informazioni. In genere si usano per
Inserire i dati Rimuovere i dati Aggiornare i dati Effettuare operazioni di ricerca
I moderni DBMS forniscono la possibilità di accesso simultaneo ai dati garantendone la consistenza
DBMS
8
inserisce nuovoanimale
Trasferimento animali
Macellazione
amministratore
base di dati(es. anagrafe centralizzata animali)
DBMS
DBMS
Inserimento nuovoallevamento
Morte animali
9
DBMS
Non ci occuperemo dell’organizzazione e della gestione di DBMS ma della progettazione e dell’utilizzo del programma applicativo…
DBMS
dati
Utente
Programmaapplicativodati
dati
dati
10
Problema affrontato
raccogliere, organizzare, conservare e gestire dati omogenei e strutturati
Avrà un nome, un azienda di appartenenza, una matricola, ecc.
ANIMALE
singolo
ANIMALI
Ognuno avrà il proprionome, matricola, ecc.
molti
11
Rihiesta di interventi legati alla condizione nella carriera produttiva
Avrà una data, delle caratteristiche associate (quantità, qualità)
… diventa interessante mantenere informazioni su quali animali sono stati fecondati, hanno partorito, sono stati visitati dal veterinario e con quale risultato … quindi mettere in relazione le informazioni relative agli animali e quelle relative agli alla loro carriera produttiva e agli interventi connessi
Problema affrontato
12
Data una realtà da modellare (es. animali e fase produttiva, operatori che intervengono, veterinario)
Capire quali informazioni sono utili (es. “matricola” è utile per rappresentare gli animali, nome e cognome per operatori e veterinari)
Capire come le informazioni utili sono correlate (es. chi è stato fecondato, chi ha partorito, chi era responsabile di svolgere e seguire il lavoro)
Sapere chi può accedere a quali informazioni per eseguire quali azioni
Avere strumenti per lavorare sui dati (es. quante fecondazioni sono state fatte alla vacca Rosina nel 2006? Con quale risultato medio?)
Problema affrontato
13
1. Analisi dei requisitiindividuare e studiare le funzionalità che il sistema dovrà fornire
2. Progettazione(a) concettuale(b) logica(c) fisica
3. Collaudoverifica del corretto funzionamento del sistema
Progettazione di una base di dati
14
Progettazione di una base di dati
Requisiti della base di dati
Progettazione concettuale
Progettazione logica
Progettazione fisica
Prodotto della progettazione
Pro
getta
zio
ne
15
Raccolta e studio delle funzionalità che il sistema dovrà avere. Comporta l’interazione con gli utenti del sistema e si conclude in una descrizione informale dei suoi requisiti
Ontologia-Analisi dei requisiti
Descrizione informale
16
Ha lo scopo di rappresentare la realtà di interesse in termini di una descrizione precisa e completa ma indipendente dai criteri di rappresentazione usati dal sistema informatico scelto per gestire la base di dati (rappresentazione astratta)
Progettazione concettuale
Schema concettuale
17
Ha lo scopo di rappresentare la realtà di interesse in termini di una descrizione ancora indipendente dai dettagli fisici ma concreta, in quanto presente nei sistemi di gestioni delle basi di dati. Lo schema concettuale definito nella fase precedente viene tradotto nello schema logico
Progettazione logica
Schema logico
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Lo schema logico viene completato con le specifica dei parametri fisici di memorizzazione dei dati (organizzazione dei file e degli indici). Si definisce lo schema fisico dei dati che dipende dal sistema di gestione di basi di dati scelto
Progettazione fisica
Schema fisico
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Consente di rappresentare la realtà di interesse tramite un insieme di costrutti
Ogni costrutto ha una rappresentazione grafica corrispondente. Ad esempio:
entità relazione
Il modello Entità-Relazioni (E-R)
attributo semplice
attributo composto
……..
21
Entità
Sono classi di oggetti, che hanno tutti le stesse proprietà ed esistono in modo autonomo; ogni entità è quindi un insieme di oggetti, detti anche istanze o occorrenze
ANIMALITIPI LAVORI DI STALLA – FASE RIPRODUTTIVA
OPERATORI
VETERINARI
22
Relazioni (anche dette associazioni)
Sono legami logici fra due o più entità. Anche un’associazione è un insieme, è l’insieme delle correlazioni fra i singoli elementi delle entità coinvolte
Anim.1
Anim2
Anim3
Anim4
Fecondazione
Controllo calore
Parto
e1
e2
e3
e4
e5
e6
23
Relazioni
In uno schema E-R ogni relazione ha un nome che la identifica in modo univoco ed è rappresentata mediante un rombo
AnimaleLAVORO DI STALLA - FASERIPRODUTTIVA
Evento
24
Evento Lavoro: relazione (anche detta associazione) fra le entità ANIMALE e TIPO DI LAVORO
VENDITA: relazione fra le entità AZIENDA e ANIMALE
MACELLAZIONE: relazione fra le entità MACELLO e ANIMALE
Esempio
Entità: AnimaliIstanze: rosina, bruna, stella, mora, …
Entità: tipi di lavoriIstanze: parto, messa in mungitura, separazione colostro, fecondazione, controllo calore, iniezione ormoni,
25
Attributi
Descrivono le proprietà elementari di Entità e Relazioni. Ogni attributo assume dei valori all’interno di un insieme di valori ammissibili detto dominio
Attributi semplici
Nome
MATRICOLAData
Giorno
Mese
Anno
Attributi composti
27
ANIMALETIPO LAVOROEVENTO
LAVORO
Nome parto
Messa in mungitura
mansione
Esempio
Nascitafecondazione
matricola
Anche le relazioni possono avere degli attributi che vengono rappresentati come nel caso delle entità, ma associati ai rombi che le descrivono
OPERATOREData
nome telefono
Sesso
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ANIMALE MACELLOMACELLAZIONE(0,1) (0,5000)
Un ANIMALE può essere macellato (1) oppure non essere macellato (0)Una macello può avere non macellato (0) o averne al massimo 5000 animali macellati
Cardinalità delle relazioni
Per ogni entità che partecipa a una relazione è possibile indicare il num. min e max di legami che le sue istanze possono avere con istanze delle altre entità partecipanti alla medesima relazione
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REPARTI
OPERATORIGESTIONE
(1,1)
(0,3)
Ogni reparto (fecondazione; gestazione; ingrasso) è gestito da un (1) e un solo (1) operatore. Alcuni operatori non gestiscono alcun reparto (0) ma un operatore può gestirne fino a tre (3)
Cardinalità delle relazioni
Se la cardinalità minima è 0 si dice che la partecipazione dell’entità relativa è opzionale, se la cardinalità minima è maggiore o uguale a 1, la partecipazione è obbligatoria
30
Cardinalità delle relazioni
Nella maggior parte dei casi si usano solo tre valori: zero, uno, e il simbolo N (ovvero >=1)
Se la cardinalità massima è 1 la partecipazione all’entità può essere vista come una funzione che associa ad una occorrenza di una entità una sola occorrenza dell’altra entità
Se la cardinalità massima è N esiste una associazione con un numero arbitrario di occorrenze dell’altra entità
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1 1
1 N
N M
1:1
1:N(uno a molti)
N:M(molti a molti)
Tipi di relazioniOsservando le cardinalità massime si ottiene la classificazione seguente
32
CAVALLO STALLOSTALLO ASSEGNATO
1 1
A ogni CAVALLO è assegnato al più uno STALLO e a ogni STALLO è assegnato al più un CAVALLO
Esempio
VETERINARION M
Ogni ANIMALE può avere DIVERSI CONTROLLI SANITARI EFFETTUATI DA DIVERSI VETEINARI. OGNI VERINARIO PUO’ CONTROLLARE DIVERSI ANIMALI
ANIMALE CONTROLLO SANITARIO
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PERSONE NUM_TELEFONONUM ASSEGNATON 1
Ogni persona può avere associati più numeri di telefono, ogni numero di telefono può essere associato al più ad una persona
Esempio
Che tipo di relazione si può stabilire tra
1. ANIMALI e CODICE ANGRAFE2. ANIMALI e CARRIERA RIPRODUTTIVA3. ANIMALI e AZIENDE
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Associazioni a Associazioni a molte entità entità
ANIMALIAZIENDE
VETERINARI
CONTROLLI SANITARI
Le associazioni possono collegare più di due entità, per esempio il concetto di CONTROLLO SANITARIO, inteso come Lavoro di stalla di un certo VETERINARIO e un certo OPERATORE rispetto a un certo ANIMALE, potrebbe essere rappresentato come
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Identificatore interno (ID): sottoinsieme di attributi che costituiscono una chiave per l’entità
Identificatore esterno: quando non è sufficiente utilizzare un sottoinsieme di attributi ma l’entità partecipa a una relazione con cardinalità (1,1), i suoi elementi possono essere identificati tramite tale relazione
Identificatori (chiavi)
Ogni entità è un insieme di oggetti aventi le stesse proprietà. È necessario poter identificare in modo univoco ciascuna istanza di un’entità
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Esempio: identificatore interno
AZIENDA
Propritario
Indirizzo
Cod. fiscale (identificatore interno)
ANIMALE
Nome
Sesso
Matricola (identificatore interno)
…
Vi vengono in mente altri esempi?
37
Esempio: identificatore esterno
cane
nomemadre
Matricola
ISCRIZIONE Libro genealogico
Nome Indirizzo
sesso
Città
Quando gli attributi interni non sono sufficienti si possono considerare attributi di più entità.
(1,1) (1,N)
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Esempio: identificatore esterno
Ad esempio, nel caso precedente che considera tutti I cani iscritti a tutti i libri razza, non c’è garanzia che i numeri di matricola siano univoci
Per identificare in modo univoco un cane servirà quindi, oltre al suo numero di matricola, anche il nome del libro razza a cui è iscritto
Quindi un identificatore corretto per l’entità CANE è dato dal suo attributo Matricola e dall’entità LIBRI RAZZA, in particolare dall’attributo Nome di LIBRO RAZZA, che è un identificatore esterno
Naturalmente questo funziona perchè ad ogni CANE è associata uno e un solo LIBRO RAZZA
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Pensate alla realtà dell’ modellare e Pensate alla realtà dell’ modellare e costruite lo schema E-R, rispondendo costruite lo schema E-R, rispondendo alle seguenti domande:alle seguenti domande:
1.1. Quali sono le entità coinvolte?Quali sono le entità coinvolte?2.2. Quali le relazioni?Quali le relazioni?3.3. Che attributi servono?Che attributi servono?4.4. Quali sono gli attributi univoci (chiavi) che Quali sono gli attributi univoci (chiavi) che
si devono usare?si devono usare?
Per il progetto Libro Eventi di Stalla
41
Modello Relazionale
Si basa sul concetto matematico di Relazione e sul concetto intuitivo di Tabellae permette di costruire un modello dei dati
Esistono diversi approcci alla Esistono diversi approcci alla modellazione dei dati:modellazione dei dati: modello modello gerarchico, modello reticolare, gerarchico, modello reticolare,
modello a oggetti, noi studieremo modello a oggetti, noi studieremo il modello relazionaleil modello relazionale
42
I dati che formano una base di dati relazionale sono contenuti in un insieme di tabelle Ti. Ogni tabella è una relazione, in senso matematico
Cosa vuol dire?
Base di dati come insieme di tabelle
43
n1 nnn2
vi1 vi2 vin record ri
attributi
Una tabella è un insieme di oggetti detti record
Ogni record corrisponde ad una riga della tabella
I record di una tabella hanno la stessa struttura
Struttura di una tabella
44
Ogni colonna della tabella corrisponde ad un attributo
Ogni attributo assume valori su di un dominio (es. numeri interi, sequenza di caratteri, l’insieme {lun, mar, merc, giov, ven}, …)
I dati contenuti in una colonna sono omogenei
Attributi e valori
45
Supponiamo ora di avere due tabelle
Nome Nascita
bionda settembrebruna agostostella dicembremoro aprile
Città Provincia
Pinerolo TO Trino VCBra CNNovi AL
Possiamo fare il prodotto cartesiano T1 x T2 delle due tabelle?
Sì!
T1 T2
Relazioni fra tabelle
46
In questo caso ogni record è costituito da più colonne
Nel fare il prodotto cartesiano i record non vanno spezzati!!
T1 x T2 = { (r1, r2) : r1 T1 e r2 T2}
(bionda,settembre) (Pinerolo,TO)
Attenzione …
Nome Nascita
bionda settembrebruna agostostella dicembremoro aprile
T1
47
T1 x T2 = { ( ( bionda, settembre ) , ( Pinerolo,TO ) ), ( ( bionda, settembre ) , ( Trino,VC ) ), ( ( bionda, settembre ) , ( Bra,CN ) ), ( ( bionda, settembre ) , ( Novi,AL ) ), …}
In pratica si compone ogni record di T1 con ogni record di T2
Risultato …
48
Nome Nascita Città Provincia
bionda settembre Pinerolo TObionda settembre Trino VCbionda settembre Bra CNbionda settembre Novi ALbruna agosto Trino VCbruna agosto Pinerolo TObruna agosto Bra CNbruna agosto Novi ALstella dicembre Bra CNstella dicembre Pinerolo TOstella dicembre Trino VCstella dicembre Novi ALmoro aprile Novi ALmoro aprile Pinerolo TOmoro aprile Trino VCmoro aprile Bra CN
Risultato in forma tabellare
49
IIl l numero di recordnumero di record della tabella della tabella risultato è il risultato è il prodottoprodotto del num. del num. di di
record di T1 per il numrecord di T1 per il num. di . di record record di di T2 mentre il T2 mentre il numnumero diero di colonne colonne della della
tabella risultato è il num. delle tabella risultato è il num. delle colonne di T1 colonne di T1 più più il numero di il numero di
colonne di T2colonne di T2
Risultato in forma tabellare
50
Nome n. anagrafe
bionda FR 48 0201 7285…bionda FR 48 0201 7200
Non DEVE essere possibile associare due CODICI ANAGRAFE diversi alla stessa bovina
Osservazione
II dati dati devono essere coerentidevono essere coerenti
51
Se la bovina bionda abbandona l’allevamento e viene quindi cancellata dall’elenco degli animali presenti iscritti, non devono rimanere riferimenti alla medesima bovina bionda nelle altre tabelle della base dati
Osservazione
II dati dati devono essere consistentidevono essere consistenti
Matr. nome altre info …
200 bionda ….. matr nome reparto
200 bionda asciutta?
52
Osservazione
Il modello permette di specificare Il modello permette di specificare informazione informazione incompletaincompleta
Per rappresentare la mancanza di alcuni valori il Per rappresentare la mancanza di alcuni valori il concetto di relazione viene esteso permettendo concetto di relazione viene esteso permettendo l’introduzione del l’introduzione del valore nullovalore nullo (NULL) (NULL)
53
Molti di questi controlli e/o aggiornamenti possono essere eseguiti in modo automatico dal sistema, a patto che i progettisti della base di dati esprimano delle regole (dette vincoli) che indicano quali controlli il sistema deve effettuare
Vincoli
54
1. Vincoli di dominio 2. Vincoli di chiave3. Vincoli di integrità referenziale
I vincoli sono delle proprietà che devono essere soddisfatte dalle tuple e possono coinvolgere una o più relazioni
Vincoli
55
I vincoli di dominio riguardano gli attributi: i valori che i record assumono in corrispondenza dei vari attributi sono definiti nei loro domini
Per il sistema “asciutta” e “bionda” sono due sequenze di caratteri, quindi, se non ci fossero vincoli, potrebbero appartenere alla stessa colonna di una tabella
Sul numero capretti per parto si può imporre un vincolo: deve essere compreso 1 e 3
Vincoli di dominio
56
Come abbiamo già visto nel modello E-R, è importante poter identificare gli elementi, in questo caso i record, in modo univoco
L’identificazione viene fatta in base al contenuto dei record medesimi, innanzi tutto definendo un insieme di attributi che combinati insieme assumono valori diversi per ogni record (vincolo di chiave - ID)
Un tale insieme è detto superchiave
Vincoli di chiave
57
azienda nome N. anagrafe vaccinazione sesso
breccia bionda 11111 …. femminacasone bruna 22222 …. femminacasone bionda 33333 …. femminabreccia bruna 44444 …. femminacontina moro 55555 …. maschiozucco bionda 66666 …. femminazucco bruna 77777 …. femminacontina bionda 88888 …. femmina
Esempio
Superchiave = { N. anagrafe}
Una superchiave minima è detta chiave primaria
58
Usano il concetto di chiave esterna
Una chiave esterna è un attributo o un insieme di attributi di una relazione, i cui valori devono corrispondere ai valori di una chiave primaria di un’altra relazione
Si dice che una chiave esterna fa riferimento alla sua chiave primaria
Le chiavi esterne sono un meccanismo che consente di mantenere l’integrità dei dati
Vincoli di integrità referenziale
59
Condiz, nome Dataevento Cod anagrafe
Asciutta bionda 10/7/04 111Parto stella 10/7/04 222Parto bionda 12/9/04 111… … … …
Condizione riproduttiva
Cod.ana Nome nome madre azienda origine
111 bionda caleffa Interna222 stella papaverina boschetto333 bruina sorda Interna… … … …
animale
Esempio
60
Cod.anagr. CodVete Data
Controllo sanitario
Cod.anagr. Titolo Autore
animale
CodVete Nome Indirizzo Telefono
veterinario
Esempio
61
1. Non si possono far visitare animali che non compaiono nel libro stalla
2. Non si possono far visitare animali a veterinari privi di iscrizione all’albo
3. Se si elimina un animale dal libro stalla, si eliminano anche le informazioni ad esso correlate in modo automatico
4. Se si modificano i codici dei veterinari secondo un nuovo criterio di assegnazione, la tabella dei controlli verrà aggiornata automaticamente
Mantenimento della coerenza dei dati contenuti nella base di dati
Cosa significa?
62
Come visto il prodotto cartesiano fra tabelle non porta molta informazione
Ci fa vedere però come sia possibile definire delle relazioni fra le tabelle e quindi come i dati contenuti in una tabella possano essere combinati con i dati contenuti nelle altre
Più avanti vedremo come sia possibile combinare tali dati per ottenere informazioni significative
Relazioni tra tabelle
63
Perchè relazionale?
I dati sono contenuti in tabelle
Le tabelle sono delle relazioni in senso matematico
È possibile definire nuove relazioni che combinano i dati contenuti in più tabelle
Esiste un supporto matematico formale che consente di realizzare sistemi per l’elaborazione dei dati rappresentati secondo il modello relazionale
64
II dati sono correlati dati sono correlati
Nome Matricola fiera
animale
valutatore categoria indirizzo
Concorso
categoria fiera
esposizione
?
Osservazione
65
RelazioneSiano
Dnomi = { bruna, bionda, stella }Dlavori = {parto, fecondazione, messa in asciutta,
messa in mungitura}
Dnomi x Dlavori = { (bruna, parto), (bruna, fec.), (bruna, asciutta),(bruna, mungitura), (bionda, parto), (bionda, fec.), …,
…, (stella, mungitura)}
Prodotto cartesiano
3 x 4 = 12 elementi
Tutti i nomi combinati con tutti i gruppi
66
Il prodotto cartesiano, associando tutti con tutti,non porta molta informazione
In generale ci interessa solo un sottoinsieme delle possibili associazioni, ovvero una relazione
Es. { (bionda, manza), (bruna, lattazione), (stella, asciutta) }
Una relazione può essere rappresentata come una tabella
bionda partobruna mungiturastella asciutta
Relazione
67
Traduzione da ETraduzione da E--R a RelazionaleR a Relazionale
Costruito lo schema concettuale (modello E-R) occorre tradurlo in uno schema logico ad esso equivalente, allo scopo di rappresentare la realtà di interesse in termini di una descrizione ancora indipendente dai dettagli fisici ma vicina al modello dei dati usato dal DBMS scelto
68
EntitàEntità
Ad ogni entità corrisponde una relazione con lo stesso nome e gli stessi attributi. L’identificatore dell’entità è la chiave della relazione
Veterinario
Nome
Codfiscale
Indirizzo
Veterinario (Nome, Cognome, Codfiscale, Indirizzo)
Cognome
69
Gli attributi composti possono essere tradotti come una relazione a parte oppure essere appiattiti nella relazione corrispondente all’entità in questione
INDIRIZZO (Via, Numero civico, CAP, Id)
VETERINARIO (…, Via, Numero civico, CAP)
Attributi compostiAttributi composti
Indirizzo
Via
Numero civico
CAP
71
Le Istruzioni FondamentaliLe Istruzioni Fondamentali
DDL (Data Definition Language) creazione della base di
datiCREATE DATABASE
creazione delle tabelleCREATE TABLE
DML (Data Manipulation Language) inserimento delle
ennupleINSERT INTO
interrogazioniSELECT
eliminazione delle ennuple DELETE
modifica della ennupleUPDATE