SISTEMAZIONI IDRAULICO - FORESTALI - WordPress.com · 2014. 5. 29. · delle piantine o talee messe...

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SISTEMAZIONI IDRAULICO - FORESTALI LAVORO ESEGUITO DA: Colombo G. Conte S. Cozzani L. Negri S. Negri V. Santonastaso M. Vivenzi P.

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  • SISTEMAZIONI IDRAULICO - FORESTALI

    LAVORO ESEGUITO DA:

    Colombo G. Conte S. Cozzani L. Negri S. Negri V. Santonastaso M. Vivenzi P.

  • Il termine SIF, è relativo ad un insieme di basi scientifiche e applicazioni tecniche, econtenuto in testi normativi, tecnici e scientifici.Le sistemazioni idraulico - Forestali (SIF) interessano: le regole di dimensionamento e costruzione; il modo di impiego delle opere che vengono eseguite per eliminare le cause e o

    contrastare gli effetti dei fenomeni alluvionali, dei processi erosivi e franosidellecolate detritiche e fangose, del distacco di massi e delle cadute di valanghe,che avvengo nei bacini collinari e montani, creando, con opere intensive edestensive, le condizioni per il ritorno della vegetazione, chiudendo il cicloricostruttivo degli equilibri naturali distrutti o alterati.

    Inoltre delle sistemazioni idraulico forestali si associa l’ingegneria naturalistica cheè una disciplina tecnicoscientifica, che prevede l’utilizzo di materiali, reperibili inloco, vivi, da soli o in combinazione con materiali inerti, per la realizzazione disistemazione a difesa del territorio.

  • FUNZIONI

    Le funzioni sono:

    La tutela, la conservazione e il miglioramento degli ecosistemi e delle risorsenaturali;

    Il miglioramento dell’assetto idrogeologico e la conservazione del suolo;

    La conservazione e miglioramento dei pascoli montani;

    La conservazione e l’adeguato sviluppo delle attività produttive;

    Conservazione e adeguato sviluppo delle condizioni socio-economiche.

  • Pertanto gli obiettivi citati nella pagina precedente orientano la gestione dei boschiponendo particolare attenzione alle principali caratteristiche positive e negativedei singoli boschi, tenendo conto:

    Dell’estrema variabilità dei tipi colturali; Della diffusione di formazioni vegetali di origine naturale (arbusteti,

    formazioni riparie, pascoli) che contribuiscono ad accentuare la diversitàambientale nei comprensori forestali;

    Della presenza di importanti realtà produttive legate ai ripopolamentispecializzati per la produzione di legname e di specie non legnose;

    Dell’elevata incidenza di fattori di degrado dei sistemi forestali, quindierosione;

    Dei suoli, il dissesto dei versanti, gli incendi ed il pascolo non regolamentato; Del sempre più preoccupante fenomeno dell’abbandono della aree interne.

  • REALIZZAZIONI

    Tecniche di rivegetazioneLa tecnica più usata è quella dell’inerbimento che ha lo scopo di stabilizzare ilterreno attraverso l’apparato radicale riuscendo cosi a proteggere il terrenodall’erosione superficiale causata dall’azione battente delle piogge, ricostruendocosi la vegetazione e le condizioni di fertilità.Negli inerbimenti devono essere utilizzate specie erbacee adatte ai diversi tipi diterreno tenendo conto del clima e della quota del sito di intervento.Le semine sono effettuate solitamente tra l’inizio dell’autunno e l’inizio diprimavera.La ricostruzione della cotica erbosa può avvenire mediante diversi modi, ma primabisogna preparare il terreno in modo che sia nelle migliori condizioni per ospitare ilseme e per la conseguente germinazione di quest’ultimo. La semina manuale èeffettuata a spaglio, ma la più usata per zone estese e per zone di estremapendenza è la semina idraulica - idrosemina eseguita con miscugli di sementicomposti principalmente da graminacee e leguminose.Oltre a ques’ultime nel composto è presente acqua, concime, fitoormoni e altresostanze miglioratrici del terreno. Il tutto viene distribuito attraverso potentimacchine denominate idroseminatrici.

  • Altre tecniche di rivegetazione

    La messa a dimora di piantine o di talee, viene effettuata principalmente nel

    periodo di ripresa vegetativa (marzo-aprile). Le piante arbustive possono essereottenute da seme, da piantine a radice nuda o in contenitore, oppure da parti dipianta sotto forma di talea, astoni, ramaglia viva.

    Le gradonate vive sono un tipo di intervento che consiste nel consolidamento dipendii e scarpate attraverso la messa a dimora di materiale vegetale vivo.

    L’infissione di talee a chiodo è una tecnica di messa a dimora per la rivegetazionedi versanti, scarpate e sponde, che prevede l’impiego di talee di grosse dimensioni,lunghe in genere dai 50 centimetri a 1 metro, da posare a seguito dell’eventualerimodellamento del terreno.

  • Opere in legname:

    Le palificate semplici vengono utilizzate per la stabilizzazione superficiale del

    suolo.

    L’azione di ancoraggio è data dagli ancoraggi e dallo sviluppo dell’apparato radicaledelle piantine o talee messe a dimora dietro la paleria posta sul terreno.

    Per la costruzione della palizzata semplice si utilizza legname scortecciatopreferibilmente di castano o larice di diametro minimo di 20 cm, che vienepredisposto perpendicolarmente alla linea di massima pendenza e viene infinefissato a valle da picchetti metallici (tondini in acciaio) che vengono fissati nelterreno a profondità dagli 1 ai 2 metri.

    L’altezza della struttura può essere aumentata soprapponendo più pali orizzontalianche di diametro inferiore rispetti al palo basale in modo da riuscire a conteneremeglio il terreno, costituendo cosi un gradone che non deve avere altezzasuperiore ai 50 centimetri.

  • Le palificate vive di sostegno a una parete sono una evoluzione dellepalificate semplici data dall’inserimento di pali trasversali e da paliorizzontali sovrapposti. Anche queste strutture sono ancorate alla base dapicchetti metallici. Il legname usato è di castano e larice, e questepalificate vive di sostegno rispetto alle precedenti consentono il recuperodi quote maggiori grazie ad un notevole innalzamento della struttura.Le palificate vive di sostegno a doppia parete sono strutture autoportantiche vengono soprattutto utilizzati nella ricostruzione di versanti che inpassato avevano subito azione di cedimento del suolo. Perciò questo tipodi palificata è costituita da una sorta di cassone di pali in legno, riempito dimateriale inerte e di materiale vegetale. Il materiale di riempimento è disolito recuperato sul sito di lavoro, come materiale derivante da scavi, e disolito viene aggiunto ad esso ciottolame per migliorare l’azione didrenaggio. La profondità della palizzata deve essere di 1.5 metri minimo, edi solito vengono effettuati profondi ancoraggi per avere una struttura piùresistente e che perciò svolge meglio il lavoro di contenimento.

  • Le grate vive in legname rappresentano una valida tecnica di sistemazione discarpate con elevate pendenze (ma non oltre i 60°), vengono principalmente usatenella sistemazione delle scarpate a monte di tracciati stradali.La struttura di queste grate vive è costituita da una serie di tronchi verticaliaderenti alla scarpata e distanziati tra loro di 1/2 metri. Su questi vengono fissatitramite tondini in acciaio , tronchi orizzontali, andando cosi a costituire una grata amaglie quadrate o rettangolari.

    Le briglie in legname e pietrame:

    In questo caso si tratta di opere idrauliche utilizzate trasversalmente negli alvei, esono utilizzate per la regolazione e correzione dei corsi d’acqua riducendone cosi lapendenza attraverso l’inserimento di salti che rallentano la velocità dell’acqua.Inoltre fermano anche il materiale solido trasportato dall’acqua. La lorocostruzione è molto simile alle palificate di sostegno a doppia parete ma ilriempimento è composto da pietrami di adeguata pezzatura in base al lavoro dasvolgere che viene di solito reperito sul posto se idoneo.

  • CANALIZZAZIONE E SISTEMI DRENANTI

    Le canalizzazioni ha la funzione di evitare fenomeni di dissesto geologico del suolo

    grazie allo scavo di canali per il deflusso dell’acqua nei periodi di abbondantiprecipitazioni.

    I canali hanno la funzione di contenere l’acqua in eccesso che il terreno non puòtrattenere. Essi sono costituiti da pareti che ne determinano la portata a secondadella loro ampiezza. Quest’ultime sono costituite da materiali appositi per evitare ildisfacimento dei canali che possono essere:

    Legno;

    Pietrame;

    Metalli.

    Questi materiali vengono posati in seguito allo scavo di un canale nel terreno evengono fissati attraverso pali e ancoraggi. Dopo il lavoro la zona interessata allelavorazioni viene reintegrata con piante ed altre elementi utili, sia alripopolamento della zona che all’ulteriore ancoraggio e stabilizzamento delterreno circostante.

  • I materiali utilizzati per la costruzione dell’opera dipendono dal tipo di funzioneche andranno a svolgere e dalle forze che devono sopportare causate dalla portatad’acqua, dalle pendenze e dalla capacità di erosione che l’acqua possiede.

    Le opere hanno diverse funzioni a seconda del luogo in cui si trovano:

    Taglia – acqua: interruzione di piccoli flussi d’acqua;

    Rallentamento dell’acqua;

    Canalizzazione dell’eccesso d’acqua;

    Interruzione dell’erosione di tratti boschivi causata da questa.

    Tutte le opere hanno bisogno di una costante manutenzione per la riuscita dellaloro funzione perché a causa dei danni o dei mal funzionamenti può avvenireun’interruzione della continuità dell’opera.

  • MATERIALI

    I materiali normalmente utilizzati in campo di sistemazioni idraulico – forestali sono:

    Materiale vegetale vivo;

    Legname;

    Pietrame;

    Materiali ferrosi;

    Geosintetici e fibre naturali.

  • MATERIALE VEGETALE VIVO:Il materiale vegetale vivo (specie erbacee, arbusti e alberi) sono di fondamentaleutilizzo e vengono utilizzato insieme ad altri materiali come pietrame, materiali ferrosiect. Per la scelta del materiale bisogna guardare le altitudini biotecniche, la capacità diresistere a fenomeni franosi e all’erosione, capacità di consolidare superficialmente ilterreno, capacità di resistenza della radice e capacità del drenaggio del terreno.Le specie vegetali che vengono utilizzate devono appartenere alla vegetazioneautoctona, devono avere rispetto delle caratteristiche ecologiche dell’area diintervento.LEGNAME:Le principali caratteristiche sono: resistenza meccanica e durabilità. Per questo sonofacilmente reperibili nell’arco alpino Larice o Castagno. Il diametro dei pali non deveessere superiore ai 30 centimetri, inoltre devono essere sempre scortecciati e nondevono presentare difetti.PIETRAME:Il pietrame viene utilizzato per la costruzione di opere di contenimento o di difesespondali, come materiale per la fondazione di opere di sostegno e come materiale diriempimento. Il reperimento di pietrame (ghiaie, ciottoli, massi) può avvenire sulluogo di cantiere oppure dagli alvei di corsi d’acqua o da cave.

  • MATERIALI FERROSI:Il materiale ferroso è composto principalmente da ferro e acciaio. Essi vengonoutilizzati per giunzione di elementi come opere in legname, ancoraggio di strutture erivestimenti di scarpate per la stabilizzazione superficiale con reti o funi.

    GEOSINTETICI E FIBRE NATURALI:I geosintetici sono prodotti derivati dall’industria tessile. I tessuti geotessili sonomateriali plastici resistenti intrecciati in modo da costruire maglie molto fitte. I tessutigeotessili non tessuti sono materiali plastici intrecciati in modo caotico hanno lafunzione di drenaggio e filtrante. Le georeti e le geogriglie sono costituite da nastri dimateriale sintetico saldate tra loro in intrecci che presentano maglie molto più larghe,la loro funzione consiste nel rinforzamento dei terreni e ha il vantaggio di agevolare laripresa vegetativa. Le geomembrane sono teli di materiale plastico utilizzato perl’impermeabilizzazione. I biotessuti sono materiali biologici(fibre naturali di cocco)intrecciati a costituire reti a maglie aperte. Sono biodegradabili svolgono funzioneanti-erosiva e di supporto allo sviluppo delle vegetazione.Le fibre naturali vengono utilizzate tra il periodo di fine lavoro e dell’affermazione dellacopertura vegetale in modo da contenerne l’erosione in terreni con elevata pendenza.

  • I COSTI

    INTERVENTI ANTIEROSIVI

    Inerbimento di superfici piane o poco inclinate o comunque caratterizzate dafenomeni erosivi superficiali mediante spargimento manuale di un idoeneo miscugliodi sementi a seconda delle caratteristiche ecologiche stazionali (semina a spaglio).Parametri di riferimento: semente 50 g/mq. Esclusa la preparazione del piano disemina. METROQUADRO 1.00 €

    Spargimento meccanico di una miscela formata da sementi, fertilizzanti, ammendanti,fitoregolatori in acqua, collanti tramite idroseminatrice su superfici di pendenza

  • GRIGLIE E RETI

    Rivestimento di scarpata di elevata pendenza o con alto grado di erosione, previasemina(40 g/mq) mediante la stesura di una biostuia in cocco (peso minimo di 400g/mq), fissata al terreno con interro ai bordi e con picchetti (o staffe) in acciaio(Biostuoia in cocco) METROQUADRO 9,23 €

    Protezione di scarpate in terra mediante la posa di struttura sintetica a geocelle a nidod'ape geocella di spessore 10 cm, ed al suo intasamento con terreno vegetale,considerando di intervenire su un sottofondo precedentemente livellato e liberato daradici e sassi sporgenti, e fissaggio in trincea in testa con picchetti di ferro acciaioso a"U", altri ancoraggi andranno posizionati in ragione di 1 ogni 2 celle lungo la scarpata(Geocelle a nido d'ape in materiale sintetico tipo Armater). Inclusi il successivoriempimento con terreno e la semina (40 gr/mq) METRIQUADRI 19,38 €

  • SCOGLIERE E GABBIONATE

    Formazione di scogliera costituita da massi ciclopici di dimensioni minime 0,80 x 0,80m, volume medio 0,45 m3, intasata con calcestruzzo con resistenza caratteristica R'ck250 kg/cm2, compresa l'eventuale regolarizzazione e semina delle scarpate sovrastantifino al vertice delle sponde ed ogni altro onere per dare l'opera compiuta secondo leindicazioni della D.L. METROQUADRO 56,19€

    Realizzazione di gabbionate come la voce F.1.10. Distribuzione di terreno agrario sullapedata della gabbionata per uno spessore medio di 40 cm, e messa a dimora dirobuste talee di specie arbustive ad elevata capacità vegetativa (diametro 5 cm elunghezza talee da toccare la scarpata retrostante), in numero di almeno 5 per m;compresi tutti i materiali, ed ogni altro onere per dare l'opera compiuta secondo leindicazioni della D.L. CADAUNO 269,19 €