sirsi.mit.gov.itsirsi.mit.gov.it/reserved/StudidiSettore/Quaderno_Abruzzo.pdf · serbatoi...

43

Transcript of sirsi.mit.gov.itsirsi.mit.gov.it/reserved/StudidiSettore/Quaderno_Abruzzo.pdf · serbatoi...

Quaderno n° 4

ABRUZZO

Consulenza tecnica di Emilio Lagrotta e di Donato Sabato

3

APPROCCIO AL PROBLEMAL’Abruzzo è una regione ricca di acqua e con risorse di grandissimo interesse in quan-to scaturiscono in aree generalmente poco antropizzate e quindi ancora parzialmenteintegre.Gran parte delle acque sopra descritte viene oggi utilizzata per il suo approvvigiona-mento idrico e soprattutto per la produzione di energia elettrica, invece le sorgenti dialta quota sono ancora disponibili per l’ambiente in quanto l’acqua non è stata sfrutta-ta per altri usi.È tra le regioni centro-meridionali quella che presenta maggiore somiglianza con ilpaesaggio alpino per l’esistenza di massicci montuosi di grande altezza ed estensioneche determinano abbondanza di acque sorgive.I tre grandi fiumi abruzzesi – Vomano, Pescara e Sangro – è stato accertato che immet-tono a mare oltre 2,7 miliardi di mc di acqua ogni anno.*Tale enorme quantità di risorsa potrà essere utilizzata, nel futuro, prioritariamente permigliorare nel territorio abruzzese la distribuzione idrica nel settore civile oltre che perl’irrigazione che a volte è carente ed insufficiente.Una parte di questa risorsa, in quantità molto esigua rispetto alla disponibilità, cioè inmisura inferiore al 10%, potrebbe essere utilizzata attuando, con rinnovato slancio, unconcreto atto di federalismo solidale che risolva i gravosi problemi di una regionecome la Puglia che, non avendo corsi di acqua naturali o artificiali, ha notevoli pro-blemi per l’approvvigionamento dell’acqua e conseguentemente produrre benefici perl’Abruzzo che vedrebbe riconosciuto, nella Legge Obiettivo, notevoli finanziamenticompensativi finalizzati al miglioramento ambientale e strutturale del suo territorio.La Regione Abruzzo, già nel 1983, aveva dato un assenso di massima alla ipotesi pro-gettuale della Cassa per il Mezzogiorno, nel P.S. 14, che prevedeva un grande acque-dotto scavalcante il Molise da realizzarsi in massima parte in galleria con adduzione inserbatoi artificiali.L’idea venne accantonata per gli alti costi previsti e per i lunghissimi tempi di esecu-zione dei lavori.Nel 1999 la società Binnie Black & Veatch – BBV – ha riproposto il problema consoluzioni innovative, prevedendo un acquedotto sottomarino per trasportare acquaverso la Puglia, dopo aver incanalato i fiumi Vomano, Pescara e Sangro.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

*Studio di fattibilità della regione Abruzzo

4

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Il prelievo non presenza conseguenze ambientali negative soprattutto per la esiguità,meno del 7% dei totale dei deflussi a mare.*Nel settembre 2001 la Regione Abruzzo ha affidato l’incarico alla BBV di redigere stu-dio di fattibilità.Il tempo di esecuzione dei lavori relativi ad una canna sottomarina delle tre previste dalprogetto BBV è di circa un anno dall’inizio dei lavori con trasporto di 105milioni dimc l’anno.Oggi tale progetto è all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e delle due regio-ni interessate.La delibera CIPE n. 121/2002 ha recepito tale problema inserendo nella Legge Obiet-tivo la realizzazione di tale opera che perciò diventa di interesse nazionale, potendoessere finanziata totalmente o almeno in parte dallo Stato.La stessa delibera CIPE assegna all’Abruzzo una serie di opere di risanamento ambien-tale e strutturale dei fiumi nonché il riefficientamento di reti idriche ed irrigue ubicatelungo il corso del Vomano, Pescara e Sangro.Conseguendo così il reciproco vantaggio, per la Puglia di risolvere i gravi problemi dideficit di acqua in Capitanata e nelle aree centrali, in particolare del Nord-barese e perl’Abruzzo di conseguire il risanamento dei suoi corsi di acqua ed il miglioramento diefficienza delle strutture idriche ed irrigue esistenti.L’Abruzzo ha dimostrato di sapere affrontare tale importante problema con spirito diautentico solidarismo nella consapevolezza che il soddisfacimento dei bisogni primaritra le regioni del Sud è prioritario rispetto a qualsiasi ipotesi di sviluppo.Le pagine che seguono dimostrano peraltro che tale convinta solidarietà è commisura-ta a volumi di acqua che non incideranno sul futuro sviluppo socio-economico dellaRegione Abruzzo e che la salvaguardia ambientale di Parchi e degli eco-sistemi fluvialiesistenti dentro e fuori della montagna abruzzese viene assolutamente rispettata.

ASPETTO FISICO E SORGENTIL’abbondanza e la ricchezza delle sorgenti alimentate dal Massiccio del Gran Sassodeterminano deflussi dei fiumi e torrenti di tipo perenne e non stagionale, come acca-de invece per tutti gli altri corsi d’acqua sfocianti nell’Adriatico e nello Ionio, che

*Studio di fattibilità della regione Abruzzo

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

hanno un regime torrentizio con piene prorompenti nelle stagioni piovose, mentrerimangono asciutti in estate.La distribuzione delle sorgenti rispetto ai valori della portata media è appresso riportata:

La dislocazione delle sorgenti rispetto alla quota è la seguente:

La portata complessiva delle sorgenti più significative con oltre 5 1/sec raggiunge laragguardevole cifra di oltre 52.661 1/sec, pari a oltre 1.600.000.000 metri cubici annui.Inoltre, numerose sorgenti sono situate a quote elevate e ciò rappresenta un pregionotevole ai fini dello sfruttamento per gli usi più disparati.L’esistenza di tante numerose e copiose sorgenti si deve alla particolare geomorfologiadell’Abruzzo, che si considera diviso in tre fasce, che partendo da ovest, sono così indi-viduate:• una fascia montuosa costituita da grandi massicci;• una fascia pedomontana collinare estesa tra la catena appenninica e il mare Adriatico;• una fascia costiera stretta, interrotta da varie alture.La prima fascia è la più interessante sotto il profilo idrologico per la presenza dei piùnotevoli massicci dell’Appennino, tra cui si annoverano il Gran Sasso con la punta più

5

n. sorgenti portata media (1/s) portata media tot.

8.229 <1 2.743485 1 – 3 921161 3 – 5 611,5144 5 – 10 982.666 10 – 20 926,264 20 – 50 2.038,726 50 – 100 1.793,760 100 – 500 12.756,614 500 – 1000 8.870,413 >1.000 26.275,4

n. sorgenti quota (m s.1.m.) portata media tot.

738 <100 391,31.805 100 – 300 16.813,81.902 300 – 600 16.905,02.532 600 – 1000 18.658,51.900 100 – 1500 4.292,6385 >1500 857,9

6

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

alta di 2.914 metri s.l.m., la Maiella con la vetta di Monte Amaro oltre 2.795 metris.l.m., il Velino che si eleva fino a 2.349 metri s.l.m., i monti della Lega elevati fino a2.455 metri s.l.m. e il Morrone alto 2.060 metri s.l.m..La fascia montana è caratterizzata da un tipico paesaggio carsico dovuto alla fratturadella roccia calcarea di cui sono costituiti i massicci.Le acque di pioggia tendono a penetrare all’interno delle masse rocciose, formando viedi comunicazione sotterranee.Ne deriva una scarsità o assenza di idrografia superficiale.Sono inoltre presenti forme tipiche di questo paesaggio: le doline, le cavità sotterranee,gli altopiani, le valli carsiche e i fiumi sotterranei.I massicci montuosi presentano profonde gole e ampi altopiani.Le gole sono veri e propri tagli nella roccia calcarea occupati dal letto di un corso d’ac-qua; casi esemplari di questo fenomeno sono le gole di Celano, Popoli e Sagittario.Gli altopiani, in genere coltivati a pascolo e sempre di carattere carsico, sono rilieviformati da estese superfici suborizzontali delimitate da ripide scarpate.La conservazione delle superfici suborizzontali si possono spiegare considerando lamancanza di un’idrografia superficiale, che eserciti azione di erosione lineare.In Abruzzo, questi altopiani si trovano ad altezze variabili tra i 1000 e i 1500 m s.l.m..Il più grande di questi è quello di Campo Imperatore.La forte penetrazione delle acque di pioggia nelle rocce carsiche della fascia internacomporta da un lato una circolazione idrica sotterranea molto cospicua con le manife-stazioni sorgive sui lati dei massicci montuosi, dall’altro l’attenuazione del ruscella-mento con conseguente riduzione delle piene.Sono stati tentati bilanci idrologici per molte unità idrogeologiche a dimostrazione delprevalere delle infiltrazioni rispetto alla circolazione superficiale.Si riportano i bilanci per il Massiccio Gran Sasso – Sirente e i massicci Morrone-Gen-zana-Greco, che sono rispettivamente:

Massiccio Gran Sasso – Sirente• superficie 1.404 km2

• piogge 993,2 mm/anno • evaporazioni 330,9 mm/anno • pioggia efficace 662,3 mm/anno • acqua caduta 929c108 m3/anno

7

• ruscellamento 102x108 m3/anno • infiltrazione (entrate) 827x103 m3/anno • portate sorgenti 689x108 m3/anno • travasi esterni (interscambi) 155x108 m3/anno

Massiccio Morrone – Genzana – Greco• superfici 549 km2

• piogge 1.227,8 mm/anno • evapotranspirazione reale 479,4 mm/anno • pioggia efficace 748,4 mm/anno• acqua caduta 411x108 m3/anno • ruscellamento 41x108 m3/anno • infiltrazioni (esterne) 370x108 m3/anno • portate sorgenti 297x108 m3/anno • travasi esterni (interscambi) 73x108 m3/anno

Rispetto all’acqua effettivamente caduta e non evaporata, quella che ruscella sul terre-no e quindi finisce nei fiumi e torrenti per alimentare le piene sono poco oltre il 10%,cioè molto modesta.Da ciò discende che le piene disastrose sono alquanto rare.La fascia pedomontana ha le caratteristiche morfologiche tipiche delle zone collinari.Tale fascia è costituita da un substrato per lo più argilloso che ha favorito la diffusionedi fenomeni di dissesto dovuti al dilavamento delle acque superficiali, quali i calanchi.Questi danno luogo a numerose e fittissime vallecole, confluenti in alvei maggiori.Tali particolari forme geomorfologiche si ritrovano più o meno in tutti i territori, inalcune zone allo stato quiescente, ma in maggior parte allo stato attivo.I calanchi più famosi per estensione sono sicuramente quelli di Atri nel Teramano.La fascia costiera si sviluppa lungo il margine esterno di una serie di rilievi collinariinterrotti da torrenti che scendono a mare.A nord il litorale risulta stretto. Da torre Macchia a Punta Penna la costa è alta, con lapresenza di brevi spiaggette ghiaiose e sabbiose.In corrispondenza della foce del fiume Sangro la costa alta è interrotta da un ampiolitorale sabbioso. La fascia costiera è caratterizzata da formazioni argillo-marnose esabbioso-conglomeratiche.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

8

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

LE CENTRALI IDROELETTRICHEIl territorio dell’Abruzzo è caratterizzato dalla presenza di un numero notevole di cen-trali idroelettriche a riprova dell’abbondanza di acqua prodotta.Molti impianti sono ad acqua fluente, perché sfruttano le portate ragguardevoli, chenaturalmente scorrono nei fiumi e torrenti.Quando, per la continuità della produzione è necessario costituire accumuli diacqua, questi di solito non hanno grande capacità e si riducono a grosse vaschedi compenso, ad eccezione dell’invaso di Campotosto, situato nell’alto corso delVomano.I principali invasi a scopo idroelettrico realizzati lungo i corsi d’acqua sono:• Invaso di Campotosto, alimentante la centrale di Provvidenza, nell’alto corso del

Vomano sbarrato da tre dighe della capacità di circa 315x106 metri cubici all’anno,con funzione di regolazione pluriennale, alimentato oltre che dalle acque fluenti delbacino sotteso anche da due canali di gronda con prese in altri corsi d’acqua;

• Invaso di Provvidenza pure nella parte alta del Vomano ad oltre 1000 metri di quota,che alimenta la centrale idroelettrica di S. Giacomo;

• Invaso di Piaganini, alimentante la centrale idroelettrica di Montorio, sito a valle dellaconfluenza del Rio Arno, che raccoglie le acque scaricate dalla centrale S. Giacomoe quelle fluenti del Vomano nel tratto a valle del serbatoio di Provvidenza con capa-cità di 0,3x106 mc annui;

• Invaso S. Domenico sul torrente Sagittario a valle del Lago naturale di Scanno dimodesta capacità, che alimenta la centrale idroelettrica di Sagittario:

• Invaso di Calta, sempre nel bacino del sagittario, di modeste dimensioni che alimen-ta la centrale idroelettrica di Anversa;

• Invaso di S. Pettorano sul Gizio, che alimenta la centrale idroelettrica di Forma delCampo;

• Invaso di Gizio sul torrente omonimo, che alimenta la centrale idroelettrica di PietraRegia;

• Invaso di Bolognano su un affluente del Pescara, che integra le portate fluenti dellacentrale idroelettrica di Pescara 2° salto;

• Invaso di Alanno sul Pescara, che alimenta l’impianto idroelettrico di Pescara 3°salto;

• Invaso di Barrea sul Sangro, che alimenta l’impianto idroelettrico di Villa S. Maria;• Invaso di Casoli sul torrente Aventino, che unitamente all’invaso di Bomba, alimen-

9

ta l’impianto idroelettrico di S. Angelo;• Invaso di Bomba sul Sangro della capacità di 64x106 mc annui, che alimenta l’im-

pianto idroelettrico di S. Angelo.Oltre alle centrali idroelettriche da invasi o vasche di compenso, molti impianti di pro-duzione elettrica ricevono acqua direttamente dai fiumi o torrenti a mezzo di semplicitraverse.Le centrali idroelettriche di tal tipo sono:• Centrale di Molina;• “ “ Tirino Medio;• “ “ Tirino Inferiore;• “ “ Pescara 1° Salto;• “ “ Pescara 2° Salto;• “ “ Pescara 3° Salto;• “ “ Pescara 4° Salto;• “ “ Scolelle;• “ “ Scafa;• “ “ Taranta Peligna;• “ “ Lama Peligna;• “ “ Aventino;• “ “ Fara S. Martino;• “ “ Zecca;• “ “ Luceto;

SISTEMA IDRICOPOTABILE E FABBISOGNI La regione Abruzzo ha delimitato. ai sensi dell’art. 8 della Legge 5.1.1994 n. 36, seiambiti territoriali denominati: Aquilano, Marsicano, Peligno–Alto Sangro, Pescarese,Teramano e Chietino.I principali acquedotti di Abruzzo sono riportati nel prospetto

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

1. Aquilano Chiarino-Acqua Oria-Gran Sasso Sud-Ferriera-Rio Pago2. Marsicano Verrecchie-Rio Pago-Ferriera-Riosonno – Pantanecce3. Peligno – Alto Sangro Gizio – Fonte Surriente – Ferriera4. Pescarese Ruzzo – Gran Sasso Sud – Vomano5. Teramano Ruzzo – Gran Sasso Sud – Vomano6. Chietino Verde – Avello – Sinello – Rocca di Ferro – Capovallone

10

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Di ogni acquedotto comprensoriale si forniscono alcune brevi notizie:

ACQUEDOTTO DEL CHIARINO L’acquedotto del Chiarino utilizza le omonime sorgenti situate sul fianco occidentaledel Gran Sasso, a quota 1330 m s.l.m..Inizialmente l’acquedotto era destinato a servire la città di l’Aquila, successivamente èstato indirizzato alle sue frazioni ed altri Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno, quali Tor-nimparte, Scoppito e Lucoli.Lungo l’adduttrice esistono varie opere d’arte di particolare interesse, tra cui il pontesospeso con funi metalliche sul lago Provvidenza con luce di 80 metri.Per servire Capo Felice è stata realizzata una condotto elevatoria, con una prevalenzadi 590 metri.

ACQUEDOTTO DI ACQUA ORIAL’acquedotto utilizza le acque sotterranee della sorgente Acqua Oria ed è interconnes-so con quello del Chiarino e del Gran Sasso Sud.La captazione delle acque avviene mediate n. 9 pozzi.L’acquedotto è fondamentalmente costituito da una condotta premente dal campopozzi sino al piezometro di Monte Caliglio e da una condotta adduttrice fino alla cittàdi l’Aquila.

L’ACQUEDOTTO DEL GRAN SASSO SUDLa galleria autostradale del Gran Sasso ha intercettato per un lungo tratto gli acquife-ri del massiccio carbonatico che sono stati drenati con opportune opere.L’acqua drenata dalla galleria ha costituito una nuova cospicua riserva, che si trova aquota elevata e quindi è più preziosa.Siccome il tratto autostradale può comportare pericolo di inquinamento delle acquedrenate, è stato studiato e costruito nel versante aquilano, un sistema di dispositivi chefanno sistematicamente intercorrere fra il prelievo dell’acqua dalle gallerie e l’immis-sione negli acquedotti con un certo intervallo di tempo, che consente di interrompereil flusso in caso di contaminazione dell’acqua.Tale sistema consiste nella costruzione di n. 6 vasche di contenimento vuotate in suc-cessione e dopo che le acque stesse sono rimaste isolate per un tempo prefissato.Il sistema è asservito ad un impianto di telecontrollo e telecomando.

11

Tutte le opere suelencate sono situate in una galleria laterale a quella autostradale.La condotta adduttrice è interconnessa con gli acquedotti Acqua Oria e Ferriera.

ACQUEDOTTO FERRIERAL’acquedotto Ferriera alimenta di acqua vaste zone ricadenti nelle valli del Giovencoe dell’Arteno, nella piana di Navelli e nel bacino del Fucino con una rete di condottedi 440 km ed è interconnesso con quello del Gran Sasso Sud.L’acquedotto utilizza le sorgenti La Ferriera e Pulciara che scaturiscono a quota altaoltre 1.000 metri s.l.m.Le acque captate vengono sollevate in una vasca di carico mediante una turbina azio-nata direttamente da adeguate sorgenti.La condotta adduttrice attraversa lo spartiacque tra le valli del Giovenco e dell’Alter-no a mezzo di una galleria lunga 540 metri.Lungo il percorso sono inseriti diversi impianti di sollevamento tra cui notevole quel-lo a servizio di Santo Stefano di Sessanio con una prevalenza di circa 550 metri.

ACQUEDOTTO RIO PAGOL’acquedotto Rio Pago alimenta i centri turistici di Ovindoli, Rocca di Mezzo, Roccadi Cambio e Celano.Le acque della sorgente Rio Pago sono captate mediante un campo pozzi presso Ovin-doli.Fondamentalmente l’acquedotto è costituito dalla condotta premente dell’Altopiano eper Celano.

ACQUEDOTTO VERRECCHIEL’acquedotto Verrecchie è alimentato oltre che dall’omonima sorgente anche da quel-le del Liri, le cui acque vengono sollevate, con una prevalenza di 250 metri in unavasca di carico.Gli abitati serviti sono Tagliacozzo, Carsoli, Capadocia, Sante Marie, Pereto, Pricola eRocca di Botte e altri della Regione Lazio.L’acquedotto ha uno sviluppo di circa 250 km.

ACQUEDOTTO RIOSONNOL’acquedotto Riosonno serve Avezzano nonché altri abitati della Marsica quali Capri-

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

12

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

stello Scurcola, Marsicana, Magliano dei Marsi e Massa d’Albe ed è alimentato dallasorgente omonima che scaturisce a quota 950 metri s.l.m., sul versante destro dell’al-tra valle del Liri.L’acquedotto è costituito da un adduttrice principale che collega le sorgenti al serba-toio Incile di Avezzano e da un’adduttrice secondaria a servizio di Scurcola Marsica-na, Magliano dei Marsi e Massa d’Albe.L’adduttrice principale attraversa i monte Aurunzo e Salviano mediante due gallerie,lunghe rispettivamente 1.800 e 450 metri.Poiché la sorgente Riosonno è soggetta ad intorbidimento, l’alimentazione deicentri abitati serviti, nei periodi di emergenza, è assicurata dall’acquedotto di Tra-sacco, che utilizza le acque sotterranee della Piana del Fucino prelevate median-te pozzi.

ACQUEDOTTO PANTANECCEL’acquedotto Pantanecce ricade interamente nella vallata del Liri ed alimenta il terri-torio compreso fra Morino e Balsorano.L’adduttrice principale è stata realizzata su un tracciato ricadente per la massima partelungo le linee spartiacque da cui hanno origine le condotte di diramazione verso i cen-tri serviti.

ACQUEDOTTO DEL GIZIO L’acquedotto del Gizio è alimentato dalle acque delle omonime sorgenti che scaturi-scono al piede del versante nord-est del monte Argatone, nei pressi del centro abitatodi Pettorano sul Gizio.L’acquedotto serve sette comuni della Valle Peligna, tra cui Sulmona.La captazione avviene in galleria.

ACQUEDOTTO FONTE SURIENTE L’acquedotto Fonte Suriente è alimentato dalle acque scaturenti alla confluenza fra iltorrente Rasine e il fiume Sangro.I principale centri serviti sono Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo e Castel delSangro.L’acquedotto è stato integrato da un campo pozzi a ridosso del Sangro, le cui acquesono trattate in un impianto ad ozono.

13

ACQUEDOTTO RUZZO – GRAN SASSO NORDL’acquedotto del Ruzzo serve quasi tutti i Comuni della provincia di Teramo ed è ali-mentato da sorgenti scaturenti dal massiccio del Gran Sasso.I gruppi sorgivi Ruzzo, Peschie, Piscine, Fossacieca e Mescatore sono collegati daun’unica galleria per la presa e l’adduzione delle acque.L’acquedotto sviluppa circa 900 km di condotte, ed è interconnesso anche con quellodi Giardino

L’ACQUEDOTTO DEL TAVOL’acquedotto del Tavo approvvigiona i centri delle vallate del Tavo e Fino compresi frail Gran Sasso ed il mare ed è alimentato dalla sorgente Mortaio d’Angri e dalla sor-gente Vitella d’Oro.Lo sviluppo delle condotte ha raggiunto i 290 chilometri.Quando le sorgenti sono in morbida, le acque vengono addotte fino al litorale fra Mon-tesilvano e Silvi.

ACQUEDOTTO DEL GIARDINOL’acquedotto del Giardino rappresenta l’opera idrica più importante del sistema acque-dottistico abruzzese per portata e caratteristiche tecniche.L’acqua alimenta tutti gli abitati della Val Pescara, tra cui Chieti, Pescara e il tratto dicosta della provincia di Pescara.L’adduttrice principale si sviluppa in destra del Pescara dall’abitato di Popoli sino allacittà di Pescara per oltre 50 km.Lungo il percorso sono realizzati impianti di sollevamento e rilascio di notevole poten-za come quello di Chieti Scalo e Pescara Gesuiti.L’acquedotto è interconnesso con quelli del Vomano, del Ruzzo, del Tavo e della Valdi Foro.

ACQUEDOTTO VAL DI FORO L’acquedotto Val di Foro realizzato intorno al 1920, utilizzava alcune scaturigini del-l’Alta Val di Foro con una portata limitata ed era a servizio di Miglianico, Tollo, Orto-na, Francavilla e Pescara.L’acquedotto è stato fortemente potenziato circa una trentina di anni fa ed ora convo-glia circa 600 1/sec.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

14

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

L’adduttrice si sviluppa in sponda sinistra del fiume Foro e serve in aggiunta ai centridi cui sopra anche gli abitati di Bucchianico e Ripa Teatina.L’acquedotto è interconnesso con quelli di Giardino, del Verde e dell’Avello.

ACQUEDOTTO VOMANO L’acquedotto attinge l’acqua da una serie di pozzi scavati nel subalveo del fiume Voma-no. L’acqua viene sollevata in una vasca di carico e immessa in due adduttrici, quellasud a servizio di Pineto e quella nord a servizio del Roseto, Giulianova, Tortoreto,Alba Adriatica e Martinsicuro.L’acquedotto del Vomano è interconnesso con quelli del Ruzzo, del Tavo e delGiardino.

ACQUEDOTTO DEL VERDEL’acquedotto del Verde è per imponenza secondo solo a quelli di Giardino ed è ali-mentato dalle omonime sorgenti, la portata convogliata supera i 1000 1/sec.Di particolare interesse sono le gallerie di derivazione.L’adduttrice principale si sviluppa sulla direttrice Fara San Martino –Casoli.Dal partitore di Casoli a pelo libero hanno origine le adduttrici nord e sud, che ali-mentano gran parte dei Comuni della provincia di Chieti.L’adduttrice nord si sviluppa da Casoli fino a Vasto - San Salvo.L’acquedotto è interconnesso con quelli della Val di Foro, dell’Avello e del Sinello

ACQUEDOTTO DELL’AVELLO L’acquedotto dell’Avello, realizzato appena dopo il primo conflitto mondiale, alimen-tava i centri di Pennapiedimonte, Guardiagrele, Orsogna, Ortona ed altri 15 Comunidel circondario utilizzando le acque sorgive localizzate nell’omonimo vallone.Successivamente tale acquedotto è stato destinato a servire i soli centri montani, tra-sferendo gli altri all’acquedotto del Verde.L’acquedotto è costituito da un’adduttrice primaria dal bottino delle sorgenti fino alserbatoio di Orsogna e da una serie di diramazioni secondarie a servizio di Palomba-ro, Casacanditella, Guardiagrele e Casoli.

ACQUEDOTTO DEL SINELLO L’acquedotto del Sinello alimenta i comuni dell’Alto Vastese.

15

L’acquedotto, che è interconnesso con quello del Verde, è costituito da un’adduttriceprincipale, che dalle sorgenti adduce acque verso nord e sud, rispettivamente per Tor-nareccio e Lentella, mentre un ramo secondario raggiunge i centri di Celenza sul Tri-gno e San Giovanni Lipioni.

ACQUEDOTTI MINORIOltre agli acquedotti citati, importanti per sviluppo e portata, sono presenti ancheacquedotti minori, tra cui:l’acquedotto di Nora che utilizza la sorgente Pietra Rossa, a servizio di diversi Comu-ni dell’alto pescarese tra cui Civitaquana, Catignano, Cugnoli, Pietranico, Nocciano,Alanno, ecc.;l’acquedotto di Rocca di Ferro a servizio di alcuni centri dell’alto chietino (Rocca-montepiano, Casalincontrada, Bucchianico ecc.);l’acquedotto Capovallone che utilizza l’omonima sorgente posta alle pendici dei MontiPizzi di Palena ed alimenta diversi centri montani fra i quali Palena, Torricella Peligna,Roccascalegna e Gessopalena.La Sogesid, che ha effettuato la ricognizione delle opere idriche in Abruzzo, da cuisono state attinte molte notizie innanzi riportate, ha riassunto la situazione infra-strutturale, suddivisa per i sei ATO e riguardanti la captazione, adduzione, distri-buzione con i relativi impianti di sollevamento e serbatoi di acqua, come segue:

Dalla stessa ricognizione della Sogesid, emerge il seguente quadro dei volumi d’acqua

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Pozzi Sorgenti Addutrici Serbatoi Sollevamenti Reti di distribuzionen. n. n. km n. mc. n. kw. n. km.

Ato n. 119 86 425 795 198 64.738 31 2.435 230 765Aquilano

Ato n. 238 72 33 816 194 83.547 43 3.232 131 1.007Marsicano

Ato n. 314 53 196 318 109 24.148 21 2.339 73 460Peligno-Alto Sangro

Ato n. 43 50 409 939 241 130.161 36 3.871 270 1.976Pescarese

Ato n. 518 128 712 1.035 382 133.079 19 2.300 618 2.090Teramo

Ato n. 68 147 581 1.246 430 144.337 56 1.776 368 3.754Chietino

TOTALI 100 536 2.356 5.149 1.552 580.010 206 15.955 1.690 10.952

16

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

prodotto internamente agli ATO:

Dalla ricognizione emerge anche che i volumi di acqua trasferiti in altre regionisuperano quelli introitati di 3.919.334 mc/anno, per cui l’acqua utilizzata ascopo potabile in Abruzzo ammonta a (219.594.473 – 3.919.334) =287.675.140 mc/anno.Tale volume corrisponde ad una portata media istantanea di 9.122 1/sec, mentrela portata relativa al giorno di massimo consumo prevista all’anno 2030 dallavariante al P.R.G.A. dell’Abruzzo è di 13.726 1/sec.Pertanto si ha un deficit all’anno 2030 di 4.694 i/sec, concentrata essenzial-mente nelle zone costiere per le presenze turistiche nella stagione estiva.Si tratta di potenziare l’approvvigionamento di acqua di natura stagionale.L’integrazione degli acquedotti esistenti avverrà con prelievo di acqua dai fiumi,pur essendo ancora disponibili copiose risorse sorgive.Il P.R.G.A. prevede di riservare a scopo potabile dai fiumi acqua da potabilizzarecon derivazione rispettivamente di 1,6÷2,5 mc/sec per il Vomano, 2,8÷3,9 mc/secper il Pescara, 0,5÷1,8 mc/sec per il Sangro nelle sezioni e con gli impianti dipotabilizzazione appresso riportati:• fiume Vomano: derivazione della condotta forzata nei pressi della centrale di

Piaganini. Il primo lotto del potabilizzatore per 0,73 mc/sec e le condotte diinterconnessione con gli schemi acquedottistici della provincia di Teramo sonostati realizzati e sono in esercizio;

• fiume Pescara: la derivazione in corrispondenza della centrale 4° salto ed il 1°lotto del potabilizzatore per 1,0 mc/sec, nonché le condotte di adduzione, sonoin fase di costruzione;

VOLUMI PRODOTTI INTERNAMENTE ALL’ATO (mc/a)

da pozzi da sorgenti da corsi di d’acqua TOTALE PRODOTTOAto n. 1 Aquilano 4.058.313 22.860.147 26.919.147Ato n. 2 Marsicano 16.538.124 33.135.238 46.673.362Ato n. 3 Peligno - Alto Sangro 4.425.306 26.970.828 31.396.134Ato n. 4 Pescarese 16.750.000 96.943.412 86.693.412Ato n. 5 Teramano 7.316.352 46.946.066 54.262.418Ato n. 6 Chietino 42.100.000 550.000 42.650.000

TOTALI 49.088.095 241.956.378 550.000 291.594.473

17

• fiume Sangro: è prevista la costruzione del potabilizzatore con derivazione dauna sezione prossima alla centrale idroelettrica di Sant’Angelo.

Lo stesso P.R.G.A. indica che l’uso delle acque potabilizzate di cui sopra èlimitata ai mesi estivi, quando massiccia è la presenza sulla costa adriatica.Tranne per il Vomano, da cui in futuro potrebbero essere derivati consistenti volu-mi di acqua per l’estensione dell’irrigazione, il prelievo di acqua dal Pescara e dalSangro per usi potabili non pone alcun problema, date le notevoli portate defluenti.

BACINI IDROGRAFICI E DOMANDA PER USOINDUSTRIALEI fabbisogni idrici ad uso industriale all’anno 2016 furono oggetto di uno studionegli anni scorsi da parte della soppressa Agenzia per la Promozione dello Svi-luppo del Mezzogiorno.Le brevi notizie, riportate in seguito, sono tratte da tale lavoro, in assenza diaggiornamenti attuali.Furono considerate sia le industrie ricadenti all’interno dei nuclei ed Agglomera-ti Industriali che quelle ubicate al di fuori delle stesse aree.La Regione Abruzzo fu suddivisa nei bacini idrografici scaturenti dai tre fiumi piùimportanti, e raggruppando in cinque zone omogenee quelli derivanti dai corsid’acqua di minore importanza:• VOMANO• ATERNO – PESCARA• SANGRO• ZONA 1

Tronto VibrataSalinelloTordino

• ZONA 2PiombaSalineTavoCerrano

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

18

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

• ZONA 3Alento Foro Dentolo Ariello MoroFeltrino Riccio

• ZONA 4Osento Sinello LebbaTrigno Trieste

• ZONA 5Turano ImeleLiriGiovenca

Complessivamente la superficie destinata a lotti industriali dai relativi PianiRegolatori risultò di 3.532 ha, dei quali 2.067, pari al 58% circa, occupati dastabilimenti in esercizio, in costruzione, in programma o inattivi.Il consumo complessivo di acqua per usi industriali risultò di 156x106 metricubici annui.I consumi maggiori si verificano nel bacino Aterno-Pescara con 96.271.000mc/anno, che corrispondono al 60% circa del consumo totale.Seguono la zona idrografica 3, a cui corrispondeva un consumo di 16.248.000mc/anno, di cui 12.000.000 circa nel Comune di Chieti per la parte che scaricanel torrente Alento, la zona idrografica 5 con il consumo di circa 15.000.000mc/anno dovuti principalmente alla zona industriale di Avezzano, la zona idro-grafica n. 4 con 12.000.000 mc di consumo da attribuire in massima parte alComune di San Salvo.

19

Per quanto riguarda il numero degli addetti lo stesso censimento accertò il nume-ro di 79.222.Si cercò anche di calcolare il fabbisogno idrico al 2016 necessario a soddisfarele esigenze delle industrie, ma non si aveva conoscenza del numero delle azien-de che si collocheranno dentro e fuori agli agglomerati industriali ed alla tipolo-gia delle aziende stesse.Perciò, non essendo possibile formulare previsioni in tal senso nell’elaborazionedello studio, la domanda idrica fu ricavata in relazione ai livelli di occupazione nel-l’industria ed in base al consumo specifico di ogni addetto, proiettando i dati al 2016.La prima fase del lavoro consistette nella raccolta dati relativi agli insediamentiindustriali presenti, censendo e catalogando per ogni Comune e per ogni agglo-merato industriale il numero e il tipo di aziende presenti, il numero di addetti pertipo di aziende e i consumi di acqua totali e specifici per addetto e per tipo diattività.Per la determinazione del consumo specifico di acqua per addetto e per setto-re di attività industriale, l’analisi fu svolta prima a livello di singolo Comunee poi mediando i risultati ottenuti in modo ponderale per tutta la RegioneAbruzzo.Per la determinazione delle previsioni del consumo idrico alla proiezione tem-porale del 2016 fu ipotizzata la saturazione degli agglomerati industriali già inattività e fu previsto un incremento del 10% delle industrie localizzate fuori dagliagglomerati stessi.Si ritenne, infatti, che il grado di organizzazione ormai raggiunta dai nuclei indu-striali ed i servizi messi a disposizione degli operatori dovevano favorire lo svi-luppo dell’industria nei loro ambiti.All’esterno degli stessi fu considerata qualche iniziativa ulteriore, pari al 10% diquelle in atto.Per ogni agglomerato quindi, utilizzando i dati acquisiti, fu calcolata la densitàdegli addetti per unità di superficie.Detto valore fu moltiplicato per la superficie ancora non occupata delle industrie,ottenendo il numero degli addetti massimo che potevano trovare occupazionenell’industria.Al numero degli addetti così determinato fu applicato il consumo idrico specifi-co medio, valutato nell’indagine svolta su tutta la Regione Abruzzo.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

20

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Risultò alla fine dello studio il seguente quadro di consumi idrici nell’industria(mc/anno x 1000):

Va tenuto presente che l’acqua utilizzata dall’industria viene restituita, salvo le quan-tità evaporate dell’ordine del 10%, nei corsi d’acqua, anche se in punti lontani da quel-li di prelievo.

IL SISTEMA IRRIGUO E FABBISOGNIIl territorio agrario dell’Abruzzo è stato diviso in cinque consorzi di bonifica, che prov-vedono anche a realizzare e gestire le opere di irrigazione.Pur essendo il territorio abruzzese in prevalenza montuoso, sono presenti altopiani pia-neggianti e aree vallive lungo i corsi d’acqua, che ben si prestano alle colture irrigue,spinte anche ad altitudini ragguardevoli.I Consorzi sono:OvestInterno Nord Centro SudL’INEA – Istituto Nazionale di Economia Agraria – ha eseguito nell’ambito dellamisura III del Quadro Comunitario di Sostegno 1994-1999, un’accurata indagine sullostato dell’irrigazione nelle regioni dell’obiettivo 1.Sono state censite anche le aree esterne ai comprensori irrigui, che non godono di reticonsortili, ma vengono irrigate con impianti privati.

Bacino idrografico Consumi rilevati Consumi al 2016 TOTALInei nuclei fuori nuclei nei nuclei fuori nuclei

Vomano 549 3.958 3.654 4.354 8.000 Alterno–Pescara 27.304 68.967 52.060 75.864 127.924

Sangro 2.700 234 26.188 257 26.445 Zona 1 2.362 4.864 9.764 5.350 15.114 Zona 2 2.010 2.064 2.211 4.275Zona 3 6.718 9.530 10.465 10.483 20.948 Zona 4 11.500 816 22.669 898 23.567 Zona 5 11.672 2.947 8.615 3.242 11.856 TOTALI 62.805 93.326 135.479 102.658 238.137

21

Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati relativi all’estensione dell’irrigazione negliambiti amministrativi dei diversi Consorzi:1 – Consorzio Ovest

2 – Consorzio Interno

3 – Consorzio Nord

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Totale consorzio SuperficieAttrezzata (ha) Irrigata (ha)

11.674 9.912Consorzio L’Aquila 2.611 2.105

Capestrano 1.394 1.115Pratola Peligna 6.992 6.150extra contrid/za 677 542

TOTALE GENERALE 11.674 9.912

Totale consorzio SuperficieAttrezzata (ha) Irrigata (ha)

15.598 13.489Comprensorio DistrettoPiani Palenti Piani Palenti 0 766

TOTALE 0 766 Piana del Fucino Luco dei Marsi 1.753 1.413

Avezzano 2.300 2.140Celano 2.658 2.352Resto del Fucino 7.402 5.982TOTALE 14.095 11.887

Piscina Piscina 1.503 836TOTALE 1.503 836

Totale consorzio SuperficieAttrezzata (ha) Irrigata (ha)

8.400 8.400Comprensorio DistrettoVomano Distretto 1 1.029 1.029

Distretto 2 504 504Distretto 3 1.416 1.416Distretto 4 2.355 2.355Distretto 5 896 896TOTALE 6.200 6.200

Tordino Distretto 1 (Tordino) 1.214 1.214Distretto 2 (Tordino) 889 889Distretto 3 (Tordino) 97 97TOTALE 2.200 2.200

22

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

4 – Consorzio Centro

5 – Consorzio Sud

L’acqua occorrente per l’irrigazione dei comprensori in genere viene prelevata o datraverse, anche mobili, costruite in torrenti e fiumi o da pozzi che pescano nellafalda.Solo raramente da invasi appositamente realizzati, che sono di modesta capacità.La situazione dei prelievi è riassunta brevemente di seguito ed è riportata per consorzio.

CONSORZIO OVESTL’altopiano del Fucino è ricco di acque sotterranee, per la presenza di importanti acqui-

Totale consorzio SuperficieAttrezzata (ha) Irrigata (ha)

18.833 17.201Comprensorio DistrettoDs. Pescara - Alteno 1° sub-comprensorio 515 515

2° sub-comprensorio 805 8053° sub-comprensorio 585 5854° sub-comprensorio 530 5305° sub-comprensorio 1.170 1.1706° sub-comprensorio 615 6157° sub-comprensorio 200 200TOTALE 4.420 4.420

Val di Foro Zona A 950 250Zona B 830 133Zona C 240 5TOTALE 2.020 388

Valle Arielli Valle dell’Arielli 490 490Vestina (Tavo Saline) Distretti Vari 4.702 4.702Vestina sn/Pescara Distretti Vari 7.202 7.202

Totale consorzio SuperficieAttrezzata (ha) Irrigata (ha)

11.978 11.978Comprensorio DistrettoVastese San Salvo – Montenero 1.751 1.751

Sx Trigno (Vasto-Buon) 296 296(Vasto-Pogli.) 424 424(Cupello W1) 929 929TOTALE 3.400 3.400

Frentana Distretti Vari 8.578 8.578

23

feri carbonatici, dai quali traggono alimentazione importanti fronti quali quelli di Tra-sacco, Ortracco, Venere e Celano. Nell’area affluiscono sia le acque zenitali sia quelleprovenienti dal fiume Giovenco unitamente ad altri corsi minori, sia infine le acque pro-fonde provenienti dai massicci carbonatici, che fanno da corona alla piana del Fucino.Le acque meteoriche ed affioranti vengono allontanate attraverso una rete di canali arti-ficiali, di cui il più antico risale all’epoca romana (emissario Claudio).L’irrigazione avviene con pompaggio dell’acqua da parte degli agricoltori dai canali dibonifica alimentati con l’acqua immessa dal Consorzio di Bonifica, che la estrae dallafalda a mezzo di numerosi pozzi disseminati in più punti della piana.Solo dal fiume Giovenco la diramazione è fatta a traversa e la capistazione da luogoalla rete irrigua del distretto di Pescina.La portata captata dai pozzi di Luco dei Marsi viene addotta all’Allacciante Meridio-nale della Bonifica del Fucino e quindi distribuita ai comprensori irrigui di Ortucchio,S. Benedetto dei Marsi e Trasacco.I pozzi di Trasacco alimentano l’impianto di Luco dei Marsi, mentre i pozzi di Bussidi Celano alimentano il Canale Allacciante Settentrionale.Alcuni pozzi di Celano sono utilizzati per l’alimentazione dell’acquedotto di Avezza-no e del nucleo industriale.Anche dai pozzi di Trasacco vengono captati consistenti portate per l’acquedotto e perle industrie.

CONSORZIO INTERNO Le fonti di alimentazione delle aree irrigue facenti parte del Consorzio Interno e lesuperfici dominate sono riassunte nel prospetto seguente:

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Comprensorio Irriguo Distretto Fonte di alimentazione Superficie irrigua haL’Aquila Aterno Fiume Aterno 2.611

Fiume Vera Fiume Vera 20 Caprestrano Fiume Tirino 1.394Pratola Peligna Pettorano-Gizio Fiume Gizio 2.377

Sagittario II Fiume Sagittario 973Sagittario Fiume Sagittario

Torrente Rio 1.696Sorgente Acquachiara

Corfinio II Fiume Aterno 1.414Pacentro-Sulmona Fiume Vella 532

24

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Il comprensorio più importante è quello di Pratola Peligna, alimentato da sei corpiidrici presenti nella conca. Esso consta di cinque distretti, tutti funzionanti per gravità.Il territorio abbracciato da questo comprensorio interessa particolarmente tutta l’areapianeggiante della Valle Peligna; l’area irrigabile ammonta a 6.992 ettari.La captazione dell’acqua avviene tramite traverse su fiumi e canali di scolo naturali.L’adduzione è in parte tramite condotte tubate in pressione, in parte tramite canalettea pelo libero.Il secondo comprensorio per importanza è quello dell’Aquila, costituito da due distret-ti, funzionanti per gravità. Anche in questo caso la captazione dell’acqua avviene tra-mite traverse su fiumi.L’adduzione avviene tramite canalette a pelo libero. Il territorio interessa: l’alta valledell’Aterno da l’Aquila a Villa S. Angelo, nonché le aste del torrente Raiale e delFiume Vera.La superficie irrigabile è di 2.631 ettari.Vi è infine il comprensorio di Capestrano, che interessa la quasi totalità del piano diCapestrano -–Ofena. Consta di un unico distretto.L’acqua viene captata dalla diga di Capodacqua. Il sistema di adduzione è a condottatubata in pressione. L’area irrigabile è di 1.394 ettari.Vanno infine segnate alcune aree, per u totale di 677 ha che non sono attualmente com-prese nell’area consortile e che quindi sono al di fuori del perimetro di contribuenzaanche se sono attrezzate da opere irrigue realizzate in passato dal consorzio.Tali aree sono situate nei Comuni di Camarda 42 ha, Capestrano 292 ha, Ofena 65 hae Popoli 278 ha.

CONSORZIO NORD I comprensori irrigui del Vomano e del Tordino sono alimentati da un unico impianto,che deriva l’acqua dal fiume Vomano a mezzo di un invaso di 400 mila metri cubici diregolazione giornaliera attuato da una traversa mobile costruita in località Villa Voma-no, che consente di prelevare una portata di concessione di 4 mc/sec dalle fluenze libe-re e dai rilasci delle centrali Enel.L’impianto irriguo, inoltre, si compone di:• un’adduttrice di 17 km dalla traversa alla vasca di compenso costruita in località

Pagliare;• una serie di condotte principali e secondarie derivante dalla vasca di Pagliare e diret-

25

tamente dalla presa sul fiume Vomano, con uno sviluppo complessivo di circa 337 kmper il comprensorio Vomano e km 150 per il comprensorio Tordino;

• condotta adduttrice della vallata del Tordino derivata dalla vasca di Pagliare fino allavasca di Ripoli;

• n. 4 impianti di sollevamento e varie vasche di interconnessione;• rete distributiva ed idranti di consegna;• sistema di telecomando e telecontrollo della rete.L’erogazione è la domanda e tale sistema consente risparmio di acqua.

CONSORZIO CENTROLe fonti di alimentazione sono distinte per comprensorio.Il comprensorio Destra Pescara – Alento occupa i terreni del fondovalle in destra idro-grafica del fiume Pescara dall’altezza del torrente Alba al mare e i torrenti posti sullasinistra idrografica del fiume Alento.L’intero comprensorio si estende su una superficie territoriale di circa 4.500 ha rica-denti nei comuni di Chieti, Manoppello, Casalincontrada, S. Giovanni Teatino, Pesca-ra, Francavilla al Mare, Torrevecchia Teatina e Scafa.Il comprensorio è alimentato dalle acque del fiume Pescara, ad eccezione del distrettoDecontra che utilizza le risorse idriche del fiume Lavino.L’acqua viene derivata o da traversa o dai canali Enel.Il comprensorio irriguo Val di Foro si articola lungo l’asta valliva del fiume Foro dalponte della S.S. 539 in Comune di Petroro fino al mare.Il comprensorio ha una conformazione nastriforme in larghezza di 500÷700 m, mentresolo in prossimità dell’area costiera, la fascia irrigua si allarga fino a 4 km.Il comprensorio irriguo della Val di Foro è alimentato da un gruppo di 13 pozzi realiz-zati lungo l’alveo del fiume Foro.Il comprensorio irriguo Valle dell’Arielli ubicato nei pressi di Tollo, si estende su unasuperficie di 490 ha irrigui e la disponibilità idrica viene assicurata dalle acque delfiume Ariello con la portata derivata da una traversa.Il territorio è suddiviso in 14 distretti irrigui alimentati dall’unica opera di presa, postaa Villa Tucci di Crecchio, attraverso lo sbarramento del fiume Arielli.Tramite condotte e pressione l’acqua raggiunge per caduta naturale una vasca di accu-mulo situata nel comune di Tollo da cui l’impianto si dirama in tre direzioni:• una direttrice verso valle;

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

26

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

• due direttrici verso monte (provvista ognuna di una centrale di sollevamento che dis-tribuisce l’acqua per le zone collinari).

Le condotte che costituiscono il sistema irriguo sono tutte a pressione.Il sub-comprensorio Tavo-Saline (Vestina) è alimentato da un invaso artificiale realiz-zato sul fiume Tavo immediatamente a valle della confluenza con il torrente Gallero,nei pressi dell’abitato di Penne.Il bacino imbrifero a monte della diga consente di accumulare un volume di acqua di8,8 Mmc alla quota massima di 256 m s.l.m..Il prelievo dell’acqua dall’invaso avviene a mezzo di una galleria.Ai piedi della diga è presente un impianto di sollevamento automatico che attra-verso due turbine porta acqua a quota 308 m s.l.m. in una vasca che serve il 1°distretto di 1.661 ha.L’acqua restituita dalla galleria a valle della diga viene ripresa tramite una traversa inlocalità Passo Cordone di Loreto da una condotta forzata in acciaio, che la convogliain una vasca di carico e da qui alla centrale idroelettrica.La centrale provvede a restituire l’acqua al 2° distretto di 3.040 ha.Il sub-comprensorio sinistra Pescara è alimentato con le acque del fiume Pescara pre-leva dal canale dell’Enel, a monte della centrale idroelettrica di Pescara 3° salto.La portata a disposizione del comprensorio è di 3.500 1/sec nel periodo irriguo (15aprile – 15 settembre) e di 300 1/sec nei restanti mesi dell’anno.L’adduttrice è costituita inizialmente da un canale a pelo libero lungo 19.183 m, con4.612 m di gallerie, 754 m di ponti canale e 2.214 m di sifoni.Dal canale si passa ad una condotta circolare chiusa della lunghezza di 17.832 m.Dalla breve descrizione dell’impianto si evince l’importanza delle opere idrauliche presenti.

CONSORZIO SUDIl comprensorio Vastese comprende i distretti ricadenti nei bacini del Trigno, Sinello eOsento e utilizzerà le acque del fiume Trigno regimate dalla diga di Chiauci - 690 ms.l.m. – in fase di realizzazione e completamento.L’opera di presa è prevista dalla traversa del fiume Trigno già esistente in località S.Giovanni in Lipioni – 199 m s.l.m. -.Tra le regioni Abruzzo e Molise è intervenuta l’intesa di ripartire le acque dell’invasodi Chiauci, per usi promiscui agricoli e industriali, per metà a favore del Molise e permetà a favore dell’Abruzzo.

27

Nel periodo non irriguo si prevede di utilizzare il salto geodetico delle acque fluentinel fiume per effettuare il recupero energetico con produzione di 13.000.000 kwh dienergia elettrica ed una potenza di 15.000 kw.Nel breve termine si prevede di trasferire con l’adduttore irriguo-industriale in deriva-zione dalla traversa di S. Giovanni Lipioni, in sinistra idrografica del fiume Trigno 6501/sec (2/3 Abruzzo e 1/3 Molise).Nel medio termine la portata sarà aumentata a 2.150 1/sec di cui 1/2 per il Molise ed1/2 per l’Abruzzo.La derivazione della traversa di San Giovanni ai Lipioni soddisfa le necessità idrichedella destra del Trigno abruzzese e della media valle del Trigno Molisano.Per irrigare tali superfici sono necessari complessivamente mc 18,5 milioni con porta-ta massima complessiva di 2.154 1/sec.I suddetti valori sono riportati fra due zone come segue:L’alimentazione della zona irrigua di S. Salvo di ha 1.850 viene effettuata da un campo

pozzi e traversa di Pietrafracida, la cui portata massima risulta essere di 1/sec. 659.Attualmente l’acqua derivata dalle due suddette fonti di alimentazione, viene immessa in duevasche di carico e compenso mediante gruppi elettropompe e una condotta di adduzione.Il comprensorio irriguo della Frentana comprende i bacini imbriferi del Moro, del Fel-trino, del Gogna e la parte bassa del bacino del fiume Sangro, sia in sinistra che indestra idrografica e dei fiumi Aventino e Osento.Il comprensorio si estende per una superficie irrigabile di 10.300 ha.Il comprensorio irriguo è caratterizzato da un’altimetria media di 60 m s.l.m. e da pen-denze ridotte.La fascia dei terreni pianeggianti va dal litorale adriatico fino all’altezza della stazio-ne di Isca d’Archi e comprende un tratto del fiume Aventino dalla confluenza colfiume Sangro fino all’altezza di Casoli.Il fondo vallivo risulta attrezzato per l’irrigazione a scorrimento, mentre i territoriopedocollinari e collinari adiacenti e la bassa valle del fiume Osento sono stati attrez-zati con impianti tubati.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

ZONA Superficie (ha) Necess. idri. (mcx10) Port. max. Compl. (1/sec)

Trigno Abruzzese 3555 9,00 1054Trigno Molisano 3235 9,50 1100

TOTALE 6790 18,50 2124

28

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

L’approvvigionamento idrico è assicurato da una concessione di derivazione del San-gro-Aventino nel periodo 1 aprile / 30 ottobre, di 4,5 mc/sec alla traversa Serranella edi 0,5 mc/sec alla centrale ACEA.I consumi di acqua rilevati dall’INEA sono risultati i seguenti:• Consorzio Ovest mc 21,79 x 106

• consorzio Interno mc 17,71 x 106

• Consorzio Nord mc 62,92 x 106

• Consorzio Centro mc 38,39 x 106

• Consorzio Sud mc 16,22 x 106

TOTALE mc 157,03 x 106

L’INEA ha anche ipotizzato uno scenario di estendimento dell’irrigazione ad aree, che percaratteristiche periodiche e giacitura si prestano a riconversioni culturali di tipo irriguo Tali aree riguardano principalmente le valli del Vomano, del Tordino e misurano com-plessivamente 27.914 ha al lordo e 20.712 ha al netto degli avvicendamenti culturalicon un fabbisogno di acqua per ettaro di 2.698 metri cubici e quindi con un ulterioreconsumo di 60.126.341 metri cubici annui. In sostanza l’attuale fabbisogno di circa 62.92 x 106 metri cubici di acqua dovrebbeessere raddoppiata nel tempo.Già oggi il prelievo di acqua dalla traversa di Villa Vomano di 4 mc/sec è assicuratodalla regolazione dei rilasci della centrale idroelettrica di Montorio, condizionandoneil funzionamento alle richieste del mondo agricolo.Per soddisfare gli ulteriori fabbisogni irrigui conseguenti all’estendimento dell’irriga-zione, la sottensione degli usi idroelettrici deve essere ancora più incisiva, a parte l’in-tegrazione delle opere di prelievo irriguo.In altri termini la regolazione dei deflussi assicurata dagli invasi di Campotosto, diProvvidenza e Piaganini dovrà essere devoluta agli usi irrigui e solo marginalmente aquelli elettrici.Per il Consorzio centro le aree riconvertibili all’irrigazione misurano al lordo 13.520ha che al netto degli avvicendamenti culturali diventano 7.965 ha con un fabbisognounitario di 2960 metri cubici annui quindi complessivamente occorrono 30.058.160metri cubici per ogni stagione irrigua media.Se il prelievo di acqua per gli estendimenti irrigui avvenisse esclusivamente dal fiume Pesca-

29

ra, non sorgerebbero problemi di sorta attese le notevoli portate anche in periodi estivi.L’INEA ha ipotizzato che le aree nuove suscettibili d’irrigazione nel Consorzio Sud siestendono per 7.243 che con gli avvicendamenti culturali si riducono a 2.824 ha conun fabbisogno unitario di 2.231 metri cubici annui e quindi con un consumo comples-sivo di 6.952.313 mc.Negli altri due Consorzi non sono stati individuate altre aree da acquisire all’irrigazione.In definitiva i consumi medi di acqua per irrigazione, con l’estendimento delle areeirrigue diventano:• Consorzio Ovest mc 21,79 x 106

• Consorzio Interno mc 17,71 x 106

• Consorzio Nord (62,92+60,13) = mc 123,05 x 106

• Consorzio Centro (38,39+30,06) = mc 68,45 x 106

• Consorzio Sud (16,22+06,95) = mc 23,17 x 106

TOTALE MC 254,17 X 106

DISPONIBILITÀ E TRASFERIMENTO DI ACQUAIN PUGLIAL’Abruzzo è una regione ricca di acqua, ma le disponibilità per gli usi plurienna-li e plurimi non sono notevoli se rapportati con i grandi corsi d’acqua soprattuttoperché mancano adeguati invasi di regolazione.Il fiume Pescara, che da il maggior contributo di acqua, non ha sistemi di accu-mulo delle risorse nei periodi di grande abbondanza, coincidenti con i mesi inver-nali.Sul Vomano, che ha un bacino di piccole dimensioni, gli invasi sono situati nel-l’alto corso e, tranne quello di Campotosto, sono anche di modesta capacità.Sul Sangro e suo affluente Aventino gli invasi di Bomba e Casali, di capacitàrispettiva di 64 e 20 milioni di metri cubici, assicurano una discreta regolazione esi prestano alla possibilità di prelievo anche per trasferimenti fuori bacino, anchese l’uso idroelettrico verrebbe a subire condizionamenti.In sostanza i consumi irrigui, industriali e potabili gravanti sulle risorse idrichedel Vomano, che, con gli estendimenti dell’irrigazione ipotizzati dell’INEA, supe-rano il volume 150 milioni di metri cubici all’anno, possono essere assicurati,

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

30

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

soprattutto nei mesi siccitosi, solo con una forte sottensione degli usi idroelettri-ci, costringendo a costituire la riserva d’acqua nel periodo invernale di maggiorerichiesta energica.Il fiume Pescara ha in tutto l’anno portate considerevoli, più elevate in inverno eprimavera; i valori notevoli dei deflussi hanno reso non indispensabili i serbatoidi regolazione, potendo essere soddisfatti gli usi agricoli, industriali ed elettricicon prelievo da semplici traverse.Se si esaminano le fluenze misurate alle varie sezioni idrometriche, si nota cheesse aumentano in maniera vistosa, procedendo da monte verso valle, a dimostra-zione di apporti elevati di acqua lungo il percorso del fiume.Appare subito quale sezione ottimale per il prelievo di acqua da addurre verso laPuglia quella idrometrica di Maraone, appena a valle della confluenza con ilSagittario, affluente in destra molto generoso di portata.Il prospetto dei deflussi minimi espressi in mc/sec a Maraone, con un bacino sot-teso di 2003 kmq e altitudine di 240 metri s.l.m., è riportato appresso in 65 annidi osservazione. (tav. 1) e (tav. 2)

Tav. 1ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE ATTUALE1924 25,38 27,58 29,69 29,69 19,26 18,15 14,66 14,18 16,51 23,87 26,67 22,98 14,181925 22,90 23,10 24,80 24,25 23,00 16,35 15,90 14,75 15,45 20,58 20,70 30,10 14,751926 29,88 29,50 3,02 26,62 22,47 19,35 19,01 18,34 18,34 22,76 20,73 28,26 3,021927 24,45 24,76 29,61 25,76 17,96 17,55 16,81 16,22 16,30 18,71 22,19 21,73 16,221928 16,35 16,35 16,60 17,20 20,10 21,50 22,20 16,351929 25,50 24,00 20,90 30,70 23,10 17,50 16,80 16,90 16,70 19,80 26,60 25,50 16,701930 21,00 23,70 23,70 31,90 23,00 19,00 17,00 16,60 17,40 22,80 23,00 24,00 16,601931 24,80 23,90 32,70 28,90 21,60 18,20 17,60 17,60 18,60 22,70 23,90 25,20 17,601932 23,10 23,10 23,50 24,80 18,60 17,90 17,00 17,00 17,30 13,10 22,40 23,10 13,101933 20,60 22,10 24,10 22,10 18,80 17,90 16,80 16,50 17,30 19,50 23,70 30,50 16,501934 29,50 28,40 31,50 29,80 23,50 19,10 19,70 19,80 21,00 27,80 33,50 32,40 19,101935 32,80 33,30 32,00 26,20 23,40 20,80 19,90 20,20 20,80 21,60 26,10 32,20 19,901936 31,40 31,40 38,50 25,10 23,30 19,80 19,60 18,80 18,40 27,90 27,90 23,90 18,401937 23,90 30,60 34,10 35,60 25,60 21,80 21,40 19,00 25,00 28,60 31,60 38,40 19,001938 35,40 33,40 31,90 30,40 33,90 22,90 20,30 19,90 22,90 28,90 30,90 28,90 19,901939 30,20 30,20 28,90 30,70 27,60 21,40 18,30 18,90 19,30 28,90 31,60 31,10 18,301940 31,20 33,50 29,50 30,50 28,50 25,10 23,70 24,20 25,60 30,00 31,50 33,00 23,701941 37,10 37,10 32,00 36,10 36,10 25,10 22.30 22,30 28,00 33,00 36,10 31,00 22,301942 29,50 28,50 41,30 35,00 19,60 20,00 18,80 19,60 19,20 23,70 27,10 28,00 18,801943 38,50 35,00 34,40 35,00 33,20 24,40 25,00 24,40 25,60 24,401947 22,60 22,20 25,70 23,40 20,60 18,70 18,40 18,10 18,70 19,90 22,20 25,20 18,101948 28,20 27,10 23,60 24,00 26,60 20,10 19,40 18,30 24,00 22,60 24,00 21,70 18,301949 21,40 21,80 26,10 22.70 19,60 20,10 16,70 14,10 13,20 15,40 17,10 23,70 13,201950 20,50 22,70 22,30 23,20 18,40 18,80 16,20 17,90 14,50 20,50 20,50 22,70 14,501951 18,50 21,60 30,00 27,20 19,40 16,40 17,80 19,40 19,40 22,80 24,10 24,10 16,401952 23,80 23,70 22,20 21,60 21,20 17,90 16,70 16,70 17,30 18,80 19,80 22,20 16,70

31

segue Tav. 1

Tav. 2

A parte il dato eccezionale di giugno 1976 allorché si verificò la portata di 9,10 mc/sec,i deflussi si sono mantenuti sempre al di sopra di 11 mc/sec.Anche se si prelevassero portate di 6 mc/sec rimarrebbero nel fiume flussi superiori a5 mc/sec, sufficienti ad alimentare la centrale idroelettrica di 1° salto, senza contareche a poca distanza l’apporto del torrente Tirico eleverebbe la portata a circa 10mc/sec, anche nelle condizioni climatiche più sfavorevoli.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE ATTUALE1968 26,50 28,40 26,50 19.20 18,30 20,50 16,10 15,60 18,30 19,20 21,40 22,40 15,601969 24,40 24,90 31,80 29,10 19,20 17,70 17,20 17,70 18,70 22,40 23,40 28,60 17,201970 27,90 27,90 32,10 28,50 23,70 20,70 19,50 20,10 18,40 23,70 24,90 26,70 18,401971 29,70 27,90 29,70 30,90 21,00 20,40 19,90 19,90 22,10 24,40 26,70 28,50 19,901972 29,50 30,70 26,40 24,70 19,80 15,10 15,60 15,10 19,80 23,60 24,70 21,90 15,101973 22,20 26,60 25,50 27,70 17,90 17,90 17,40 20,00 22,70 25,50 23,30 21,60 17,401974 25,48 24,92 23,80 24,92 18,40 15,80 14,24 14,76 16,32 21,64 23,26 21,10 14,241975 21,10 20,56 18,94 18,94 21,10 16,84 14,76 15,28 13,20 15,80 16,32 21,64 13,201976 11,40 10,56 11,12 10,84 9,10 9,10 9,70 9,40 11,12 11,96 17,85 9,101977 19,65 12,52 11,12 11,40 11,40 12,24 14,65 16,95 16,50 16,50 11,121978 17,40 20,10 22,20 24,00 24,60 16,13 14,65 15,39 17,40 19,20 21,00 14,651979 27,60 25,20 27,60 15,76 15,39 14,28 16,13 20,55 21,00 22,80 14,281980 21,00 22,80 21,60 21,60 24,00 15,76 13,91 13,54 15,76 17,85 20,55 25,80 13,541981 23,40 21,60 26,40 24,60 17,40 16,50 16,95 16,95 19,20 23,40 22,80 24,00 16,501982 26,40 24,00 24,60 22,80 16,95 15,39 15,39 16,13 16,95 21,00 22,80 23,40 15,391983 24,60 24,60 29,40 20,55 16,50 16,95 16,95 17,40 20,10 22,80 24,00 23,40 16,501984 21,60 22,20 25,80 27,60 16,50 21,60 19,65 16,501985 22,20 27,00 15,02 17,40 20,10 15,021986 24,80 30,67 28,05 28,05 29,35 19,90 15,50 14,30 11,75 19,30 23,50 24,80 11,751987 25,10 26,84 28,76 21,64 19,40 19,96 19,40 19,96 22,20 25,68 25,68 25,68 19,401988 24,52 23,94 23.,36 23,94 19,40 15,56 16,52 17,48 17,96 18,44 19,40 17,96 15,561989 17,50 16,50 18,58 14,58 12,90 12,90 12,90 11,76 12,52 16,50 16,00 14,58 11,761990 15,00 13,32 12,50 14,58 15,00 16,50 17,00 17,50 19,06 21,18 18,54 20,10 12,501997 20,75 16,79 17,29 18,91 14,78 12,90 13,77 15,28 15,78 20,14 21,36 19,52 12,90

ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE ATTUALE1953 27,30 27,70 25,70 25,20 19,50 19,10 17,60 18,30 17,20 19,50 22,70 22,70 17,201954 21,50 21,90 26,10 23,90 24,30 18,30 18,30 19,50 19,50 23,10 25,70 23,10 18,301955 24,30 25,00 27,50 23,40 18,30 19,10 17,50 17,50 19,90 24,50 30,60 31,00 17,501956 28,10 29,70 31,80 33,40 25,60 22,70 21,90 21,90 21,90 25,60 28,10 28,60 21,901957 27,10 29,10 31,20 31,80 28,10 21,10 20,70 21,10 22,30 24,10 28,60 26,60 20,701958 27,10 27,60 28,10 36,70 24,70 21,30 21,00 21,90 21,00 22,30 26,10 28,60 21,001959 29,60 32,00 23,10 27,60 26,10 24,70 24,30 24,30 24,70 25,60 30,80 45.80 23,101960 36,30 35,10 42,40 44,30 32,10 29,20 28,60 25,90 28,10 36,10 36,10 39,30 25,901961 45,10 39,80 32,70 30,90 30,90 23,30 22,80 22,80 23,30 25,50 27,80 29,00 22,801962 30,70 30,70 39,40 36,60 27,60 23,10 22,60 22,60 22,60 28,10 23,60 31,20 22,601963 37,40 35,80 36,70 36,70 30,80 22,40 20,90 23,30 24,30 28,30 29,80 31,90 20,901964 29,80 27,80 29,80 24,30 16,70 18,00 17,60 18,50 19,00 21,90 25,30 26,30 16,701965 29,00 24,60 24,60 29,50 22,00 17,60 15,70 16,70 29,00 25,70 25,70 29,50 15,701966 28,80 31,60 26,00 22,.80 21,00 17,30 15,80 16,80 18,30 22.10 25,50 30,50 15,801967 28,40 27,90 28,40 27,90 23,20 19,20 18,70 17,70 20,20 20,20 21,20 23,70 17,70

32

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Infatti la portata di Tirico misurata nell’arco di 31 anni sono:

Tav. 3

A 9 km dalla foce, alla stazione idrometrica di S. Teresa, il Pescara si arricchisce diacqua come dimostra il prospetto dei deflussi in 46 anni di osservazione:

Tav. 4

ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE ATTUALE1937 10,50 10,70 10,70 10,70 10,70 11,10 11,30 11,50 11,50 11,30 10,90 10,90 10,501970 6,94 6,38 6,66 6,38 7,45 6,38 6,66 6,81 6,94 6,96 7,45 7,45 6,381971 9,80 10,60 10,20 9,80 9,80 9,58 10,40 10,20 10,20 9,14 9,36 9,14 9,141972 9,36 8,52 8,93 9,14 8,93 9,36 9,14 8,93 8,72 8,31 8,72 9,36 8,311973 9,15 10,20 9,57 9,57 9,57 9,36 9,36 9,36 9,57 9,57 9,36 9,36 9,151974 9,80 9,15 10,02 9,80 8,30 8,51 8,72 9,15 9,15 8,93 8,72 9,15 8,301975 8,40 8,40 8,40 8,40 7,96 8,18 8,18 8,40 8,40 8,18 8,18 8,18 7,961976 7,82 7,82 8,02 7,82 7,45 7,63 6,69 6,81 6,96 6,96 7,45 7,45 6,811977 8,84 8,84 8,84 8,84 8,62 8,62 8,18 7,74 7,74 7,96 7,74 7,74 7,741978 6,94 6,38 6,66 6,38 6,66 6,94 6,94 8,34 8,06 6,381979 8,06 6,66 7,50 7,50 7,78 7,78 8,06 8,06 7,78 6,661980 7,50 8,06 8,06 7,22 8,06 7,22 7,78 8,06 8,06 8,06 8,62 8,62 7,221981 8,06 8,06 8,06 8,34 8,34 8,06 8,061982 8,06 7,78 7,78 7,50 7,22 7,22 7,22 7,22 7,22 7,22 7,50 7,50 7,221983 6,94 6,94 4,70 6,94 6,38 6,38 4,701984 6,10 5,82 4,98 5,82 6,38 6,38 4,981985 6,66 6,94 6,10 6,10 6,66 6,66 6,10 6,10 6,10 6,38 7,22 6,94 6.101986 6,66 6,38 7,50 7,78 7,22 7,78 8,06 8,34 7,50 7,22 5,54 8,34 5,541987 7,50 7,50 7,22 7,22 6,94 6,66 8,06 8,06 7,78 7,50 7,22 7,50 6,661988 7,50 7,50 7,22 7,22 6,94 6,66 8,06 8,06 7,78 7,50 7,22 7,50 6,661989 6,25 6,50 5,77 5,77 5,54 4,45 4,86 5,31 5,54 5,31 5,77 6,25 4,451990 4,89 4,62 3,86 4,11 3,86 3,86 3,86 3,86 4,36 4,36 4,11 3,65 4,111991 3,65 4,36 5,15 4,62 4,62 4,62 4,36 4,11 4,36 4,36 4,62 4,62 3,651992 4,62 5,15 4,89 4,62 4,89 4,89 4,89 5,15 5,15 5,15 5,42 5,42 4,621993 5,15 5,15 5,15 5,42 5,42 4,36 4,89 4,62 4,62 5,15 5,42 5,42 4,361994 5,15 4,89 5,42 4,89 4,89 5,15 4,89 3,65 2,98 3,86 3,65 3,86 2,981995 4,11 4,89 4,89 4,62 5,15 4,62 4,62 4,89 5,15 5,15 5,42 5,42 4,111996 4,89 4,62 4,62 4,62 4,36 4,36 3,86 4,11 4,36 4,62 5,15 5,42 3,861997 5,15 5,15 5,15 5,15 5,15 5,42 5,15 5,68 5,68 5,68 5,42 5,42 5,151998 5,16 5,16 4,89 5,16 5,42 5,16 5,42 5,42 4,36 5,42 5,16 4,42 4,361999 5,16 5,42 5,42 5,42 4,89 5,16 5,42 5,42 5,42 5,42 5,68 5,68 4,89

ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE ATTUALE1940 64,50 75,90 65,70 65,00 69,10 59,60 55,10 53,30 52,00 54,50 62,30 69,10 52,001941 74,50 75,90 77,20 77,20 71,10 51,40 47,80 43,50 52,60 63,70 72,50 61,60 43,501942 56,60 60,40 80,00 72,70 55.20 53,50 47,00 47,00 47,60 51,90 51,30 58,10 47,001943 59,60 55,20 54,50 57,70 42,80 36,00 34,30 30,50 30,501946 46,40 41.10 41,10 37,70 36,00 32,10 30,00 31,00 29,50 31,50 39,30 43,40 29,501948 51,80 50,00 39,90 37,90 44,10 38,40 36,90 35,90 42,00 43,00 46,80 43,00 35,901950 33,90 41,20 37,50 37,70 35,40 31,60 27,60 28,10 29,50 31,50 34,30 39,60 27,601951 38,30 52,30 59,10 46,00 39,30 35,20 19,90 18,40 20,40 44,90 47,00 48,60 18,401952 46,00 50,70 46,50 43,40 32,20 31,70 30,40 29,90 31,70 22,70 25,40 28,90 22,701953 51,10 47,60 47,10 49,60 38,10 39,60 32,10 34,10 31,70 35,60 41,60 46,10 31,701954 53,10 56,30 59,40 51,50 54,10 36,50 34,10 35,60 34,10 38,50 39,90 46,40 34,10

33

segue Tav. 4

La sottrazione di acqua a Maraone o in altre sezioni dal Pescara comporta solo la sot-tensione degli usi idroelettrici e l’indennizzo della mancata produzione di energia coni criteri dettati dall’art. 45 T.U. 1775/1933.La regolazione dei deflussi del Sangro e dell’affluente Aventino a Bomba e aCasoli consente agevolmente di soddisfare sia i modesti fabbisogni aggiuntiviirrigui dovuti agli estendimenti previsti dall’INEA, sia le richieste industriali,peraltro in parte gravanti sulle risorse del Trigno, sia eventuali prelievi dell’ordi-ne di 2÷3 mc/sec di acqua per trasferimenti in Puglia. Si tratta di accentuare ilcondizionamento già in atto dell’uso idroelettrico con gli scarichi di acqua dallacentrale di S. Angelo a monte della traversa di Serranella, da cui vengono prele-vati i volumi idrici per l’irrigazione.Vale quanto detto innanzi a proposito della situazione del Pescara.

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE ATTUALE1955 45,40 47,40 52,40 46,90 33,10 32,10 30,60 33,60 33,60 48,40 57,00 52,90 30,601956 50,80 49,80 68,80 62,80 43,10 40,20 39,30 36,50 29,30 29,70 45,00 46,90 29,301957 47,80 54,40 56,20 55,30 47,30 37,60 30,90 35,90 33,40 39,20 43,00 49,50 30,901958 49,10 45,90 56,30 55,40 44,60 43,30 36,80 31,40 28,80 37,30 41,40 59,70 28,801959 52,40 47,00 46,10 58,60 47,90 47,90 36,00 39,20 44,00 38,00 50,60 59,80 36,001960 64,40 70,20 74,40 70,20 58,50 49,20 42,80 41,40 41,00 50,40 51,60 54,80 41,001961 74,30 64,50 60,80 51,90 51,40 43,90 38,90 36,30 38,50 43,90 52,30 50,90 36,301965 54,70 54,70 59,00 54,70 45,70 36,30 32,90 31,50 42,50 45,10 44,60 50,00 31,501966 48,10 47,10 51,80 47,60 43,50 32,30 28,40 31,00 33,10 41,10 42,10 47,10 28,401967 46,50 46,00 45,00 47,60 41,20 35,40 32,30 30,20 35,80 37,00 37,40 43,00 30,201968 50,80 47,60 44,40 35,00 33,40 35,80 29,10 30,20 34,20 39,40 37,00 39,40 29,101969 42,50 42,50 57,30 54,40 35,00 33,00 29,80 32,30 34,20 39,40 38,40 48,80 29,801970 51,70 52,70 60,10 47,20 38,10 34,00 32,50 32,20 35,30 43,70 42,20 43,20 32,201971 53,60 49,80 52,20 60,70 43,40 33,90 32,20 32,20 36,10 38,80 41,20 43,40 32,201972 44,40 50,30 46,20 41,80 39,20 32,60 32,20 31,30 40,00 41,80 42,90 45,30 31,301974 46,60 45,80 42,80 42,80 41,50 36,90 31,00 29,90 30,30 36,90 36,20 38,50 29,901975 38,70 39,90 40,70 34,20 31,30 28,00 25,80 28,00 29,90 31,30 33,10 41,90 25,801976 38,00 39,90 38,00 44,80 36,50 36,20 36,40 37,20 36,90 37,60 46,40 55,10 36,201982 74,62 64,96 39,20 43,86 37,02 35,50 37,40 40,82 34,74 28,28 28,281984 38,56 35,72 52,00 66,12 56,88 33,48 29,56 30,40 31,80 38,24 38,24 52,04 29,561985 30,56 31,32 30,18 29,80 29,80 37,78 43,86 43,86 42,72 43,86 50,72 43,48 29,801986 44,24 46,00 54,80 45,84 36,96 35,56 33,80 32,36 33,80 37,80 40,88 52,04 32,361987 56,88 66,56 63,04 55,56 46,32 44,24 40,82 39,30 43,10 47,64 50,28 41,48 39,301988 39,24 42,76 44,36 44,56 38,60 32,34 27,72 28,82 29,04 29,04 29,70 32,12 27,721989 35,54 35,24 36,42 32,00 30,38 29,84 27,14 27,41 30,11 36,13 35,24 37,01 27,141990 34,06 32,88 30,92 28,49 29,03 27,95 27,14 27,41 29,03 32,29 32,29 38,23 27,141991 39,48 36,90 36,00 35,40 36,00 26,81 25,75 26,81 29,54 30,66 33,30 37,50 25,751992 36,90 36,00 35,70 45,41 34,55 29,13 25,90 25,36 27,93 31,77 32,45 32,45 25,361993 34,90 33,15 37,16 40,09 27,93 25,42 24.70 24,22 27,35 28,51 28,32 34,20 24,221994 36,72 35,96 31,78 31,02 26,14 24,18 23,29 23,08 24,46 27,54 27,85 27,82 23,081995 32,16 33,68 29,50 37,10 28,10 22,68 22,47 23,70 24,30 26,98 28,94 28,94 22,471996 30,64 34,06 35,02 34,06 29,22 25,02 23,70 25,02 28,66 28,66 26,84 31,88 23,701997 31,12 28,53 27,59 28,84 25,18 21,30 21,15 25,83 27,09 30,10 27,84 26,60 21,151998 28,34 37,00 41,60 44,90 41,60 31,33 30,33 31,39 34,52 37,76 39,36 42,24 28,341999 40,00 44,56 50,80 50,80 39,88 24,61 28,04 28,04 27,78 28,55 41,60 47,28 24,61

34

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

GESTIONE DELL’ACQUA ED ENTICome si è detto, sono notevoli gli enti e le strutture che hanno interagito nella gestio-ne dell’acqua in Abruzzo.Con la riforma attuata delle Legge-Galli, sono stati costituiti sei ATO – Ambito Terri-toriale Ottimale– per la gestione del S.I.I. – Servizio Idrico Integrato.Ciò consentirà di raggruppare in aree vaste la gestione idrica, di fognatura e di depu-razione dei Comuni abruzzesi.La gestione di tale servizio dovrà avere la forma giuridica di una società per azioni edil capitale dovrà essere in mano ai privati in maniera prevalente al fine di consentireuna gestione efficiente, efficace ed economica.Gli obiettivi fissati dalla Legge n. 36/94 sono ancorati a principi universali che biso-gna, in ogni caso, salvaguardare qualunque sia il tipo di gestione praticato, in partico-lare attraverso:• l’utilizzo delle risorse idriche secondo criteri di solidarietà;• l’uso delle acque compatibili con le aspettative ed i diritti delle generazioni future;• l’uso delle acque indirizzato al risparmio ed al rinnovo della risorsa per non pregiu-

dicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la floraacquatica, i processi geomorfologici e gli equilibri idrogeologici;

• la priorità nell’uso dell’acqua per il consumo umano e la salvaguardia delle areedestinate a tale utilizzo;

• l’individuazione delle aree a rischio di crisi idrica al fine della prevenzione dellesituazioni di emergenza.

Agli ATO è affidata la responsabilità di scegliere il gestore del Servizio Idrico Integra-to, di predisporre il Piano di Ambito e di determinare la tariffa idrica di riferimento.È una impostazione completamente nuova rispetto al passato che certamente contri-buirà a creare, dopo il necessario rodaggio, un sistema idrico innovativo ed efficiente.

GLI ACCORDI DI PROGRAMMAAi sensi dell’art. 17 della Legge n. 36 del 5 gennaio 1994, la costruzione delle infra-strutture per il trasferimento di acqua da una regione all’altra comporta la stipula di unaccordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Regioniinteressate, nel quale devono essere indicati:• le infrastrutture idriche da realizzare per consentire il trasferimento di acqua tra regio-

ni diverse;

35

• i criteri e le modalità per l’esecuzione delle opere e per la gestione degli interventi.Le opere infrastrutturali, inserite negli accordi di programma, diventano, così, di inte-resse nazionale e possono essere finanziate a totale carico dello Stato.Il trasferimento di acqua tra regioni, effettuato nel rispetto di queste procedure, è daconsiderarsi variante al Piano Regolatore Generale degli Acquedotti.Allo stato sono in discussione accordi di programma tra l’Abruzzo e le regioni Pugliae Molise.L’accordo Abruzzo-Puglia consentirebbe di trasferire verso la Puglia 200-278 Mmcdi acqua l’anno dai fiumi Pescara, Sangro e Vomano e contestualmente consentire ilrisanamento ambientale e strutturale dei tre corsi d’acqua nonché delle reti idriche edirrigue esistenti lungo i bacini interessati.L’accordo Abruzzo-Molise dovrebbe consentire un aggiornamento della precedenteintesa, specie per quanto riguarda la realizzazione delle opere di completamento delladiga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno e la sua utilizzazione.È di tutta evidenza l’importanza strategica dell’accordo con la Regione Pugliaperché consentirebbe di risolvere in maniera definitiva il deficit dell’acqua per laCapitanata e per vaste aree del nord-barese, in particolare i fertilissimi terreni didestra e sinistra Ofanto interessanti la Puglia e la Basilicata.La realizzazione di tali infrastrutture colmerebbe non solo il deficit di acqua peruso civile di vaste zone della Puglia settentrionale e centrale, ma contestualmenterestituirebbe finalmente al settore irriguo i quantitativi di acqua precedentemen-te sottratti, perché utilizzati per l’uso potabile, degli invasi del Fortore e del Loco-ne per circa 100Mmc annui.

LEGGE OBIETTIVO E GRANDI OPERELa delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 ha approvato il primo programma diinfrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale ed ha stanziato per i pros-simi anni 4.651 Meuro per i sistemi idrici del sud.La regione Abruzzo ha definito d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti un programma di opere per un investimento di 646 Meuro per i prossimi anni,per i seguenti interventi:• ABR 04/2 completamento sistema acquedottistico della Val Pescara• Potenziamento acquedotto del Ruzzo del Gran Sasso – lato Teramo• Adduzione Abruzzo-Puglia dei fiumi Pescara, Sangro e Vomano

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

36

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

• ABR 02/2 – Diga di Ponte Chianci sul fiume Trigno – lavori di completamento 2°stralcio

• Diga sul fiume Fino e Bisenti• Disinquinamento del F. Aterno - Pescara• Riefficientamento adduzioni potabili ed opere connesse nei bacini idrici dei fiumi

Pescara, Sangro e Vomano• Vasche di accumulo ed impianti irrigui Piana del Fucino.

AUTORITA’ DI BACINO NAZIONALELe grandi opere strutturali che andranno a realizzarsi consentiranno di sviluppare isistemi di interconnessione idraulica tra l’Abruzzo, la Puglia ed il Molise.Tali ultime due regioni hanno già notevoli rapporti di reciproco scambio d’acqua conla Basilicata e la Campania, per cui nel futuro potrebbero realizzarsi intese tra le cin-que regioni per concretizzare accordi di programma finalizzati alla creazione di unaunica autorità di bacino nazionale che ottimizzi l’uso della risorsa idrica per preve-nire le ricorrenti siccità e consenta attraverso opere di regolazione a livello interregio-nale di evitare alluvioni sempre più dannose.La unitarietà degli interventi, riferita ai numerosi corsi d’acqua naturali ed artificialiesistenti consentirebbe di creare tra regioni diverse una “Banca dell’Acqua per ilSud” al servizio delle diverse necessità e di una vastissima area con oltre dodici milio-ni di abitanti.

INDICE

APPROCCIO AL PROBLEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ASPETTO FISICO E SORGENTI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Massiccio Gran Sasso – Sirente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Massiccio Morrone – Genzana – Greco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

LE CENTRALI IDROELETTRICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

SISTEMA IDRICOPOTABILE E FABBISOGNI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

ACQUEDOTTO DEL CHIARINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

ACQUEDOTTO DI ACQUA ORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

L’ACQUEDOTTO DEL GRAN SASSO SUD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

ACQUEDOTTO FERRIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

ACQUEDOTTO RIO PAGO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

ACQUEDOTTO VERRECCHIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

ACQUEDOTTO RIOSONNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

ACQUEDOTTO PANTANECCE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

ACQUEDOTTO DEL GIZIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

ACQUEDOTTO FONTE SURIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

ACQUEDOTTO RUZZO – GRAN SASSO NORD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

L’ACQUEDOTTO DEL TAVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ACQUEDOTTO DEL GIARDINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ACQUEDOTTO VAL DI FORO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ACQUEDOTTO VOMANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

ACQUEDOTTO DEL VERDE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

ACQUEDOTTO DELL’AVELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

ACQUEDOTTO DEL SINELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

ACQUEDOTTI MINORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

BACINI IDROGRAFICI E DOMANDA PER USO INDUSTRIALE. . . 17

IL SISTEMA IRRIGUO E FABBISOGNI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

CONSORZIO OVEST. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

CONSORZIO INTERNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

CONSORZIO NORD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

CONSORZIO CENTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

CONSORZIO SUD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

DISPONIBILITÀ E TRASFERIMENTO DI ACQUA IN PUGLIA . . . . . 29

GESTIONE DELL’ACQUA ED ENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

GLI ACCORDI DI PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

LEGGE OBIETTIVO E GRANDI OPERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

AUTORITA’ DI BACINO NAZIONALE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

PLANIMETRIA BACINI IDROGRAFICI E DELIMITAZIONE CONSORZI DI BONIFICA

DELLA REGIONE ABRUZZO

PLANIMETRIA SCHEMI ACQUEDOTTISTICI DELLA REGIONE ABRUZZO

IL SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO

Finito di stamparenel gennaio 2003