Signori e Signori , comincia la seconda serie di Diario di ... · Dovere, Onore e Boardgame ! (...

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Numero 41 28.10.2009 Dovere, Onore e Boardgame ! ( Motto dell’accademia di West Point) Signori e Signori , comincia la seconda serie di Diario di Guerra !!! A Stefano e Marco verrà il mal di pancia a sapere di questo, ma voi potete gioire ... Ordunque, la prima cosa che voglio rettificare e’ un peccato originale che Diario di Guerra si trascina fin dal primo numero; vedete non sono mai riuscito a dare un ordine cronologico a tutte le simulazioni / company / riviste che sono apparse finora; potevo parlare tranquillamente di simulazioni andate fuori produzione 20 anni fa, come di quelle uscite due giorni fa. Il motivo di questo e’ molto semplice – il gruppo da cui sono partito all’inizio a inviare DDG e’ paurosamente scafato sull’argomento, e quindi non era il caso di tediarli con il tipico pomposo numero de : La storia del Boardgame … Ma comunque sia, ci voglio mettere una pezza; i piu’ acuti di voi avranno notato il nuovo link sulla pagina principale del sito [Indice x cronologia], una maniera semplice per chiarire le idee a quelli che non hanno almeno 150 simulazioni in casa … Per il resto sto scrivendo qualche articolo per cucire il tutto tra la prima serie e la seconda … Buona lettura e … come al solito, stasera rinviate pure i vostri appuntamenti … Ciao Fabio

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Numero 41 – 28.10.2009

Dovere, Onore e Boardgame !

( Motto dell’accademia di West Point)

Signori e Signori ,

comincia la seconda serie di Diario di Guerra !!! A Stefano e Marco verrà il mal di pancia a sapere di questo, ma voi potete gioire ...

Ordunque, la prima cosa che voglio rettificare e’ un peccato originale che Diario di Guerra

si trascina fin dal primo numero; vedete non sono mai riuscito a dare un ordine cronologico

a tutte le simulazioni / company / riviste che sono apparse finora; potevo parlare tranquillamente

di simulazioni andate fuori produzione 20 anni fa, come di quelle uscite due giorni fa.

Il motivo di questo e’ molto semplice – il gruppo – da cui sono partito all’inizio a inviare

DDG e’ paurosamente scafato sull’argomento, e quindi non era il caso di tediarli con il tipico

pomposo numero de : La storia del Boardgame …

Ma comunque sia, ci voglio mettere una pezza; i piu’ acuti di voi avranno notato il nuovo link

sulla pagina principale del sito [Indice x cronologia], una maniera semplice per chiarire

le idee a quelli che non hanno almeno 150 simulazioni in casa …

Per il resto sto scrivendo qualche articolo per cucire il tutto tra la prima serie e la seconda …

Buona lettura e … come al solito, stasera rinviate pure i vostri appuntamenti …

Ciao Fabio

2009 France Boardgame - Il ritorno di Arab Isdraeli War

Quest’anno l’appuntamento francese ha

avuto come punto di riferimento solo e

unicamente Arab-Isdraeli War motivo ?

Tra Panzer Leader / Panzer Bliz e

indubbio che qui abbiamo il massimo

a livello di movimento e manovra ,

mentre vi assicuro che certi scenari

specialmente su Panzer Leader, si

trasformano sempre nella battaglia

di Stalingrado …

Infatti spesso abbiamo la combinazione

micidiale di qualche esagono (250 metri)

di città + turni di 5 minuti; alla fine per

stanare tre cecchini tedeschi bisogna

sempre impegnare tutto lo schieramento

alleato …

Partite con Alby a tutto spiano e tanto

per festeggiare il ritorno di questa

simulazione, nell’area allegati trovate

un totale di 26 nuove mappe,

sinceramente non mi ricordo più da

dove le ho tirate giù – comunque

sono fatte bene …

Area allegati – Arab Isdraeli War

Materiale direttamente estratto dall’archivio storico di casa

Rizzo , due fascicoli imbottigliati attorno al 1980 , dalla

premiata ditta Enrico Tagliazucchi & Sergio Cuoghi , due

persone, che all’epoca si sono fatti un mazzo tanto per

propagandare Panzer Leader e Arab-Isdraeli War.

I due fascicoli che trovate nella mia area allegati,

contengono un totale di 28 scenari , con tanto di note

storiche incluse.

Alcuni scenari li ho giocati fino alla nausea – per

intenderci A-16 e un classico assalto Egiziano degno

dei migliori intenditori sull’argomento.

Scanner – purtroppo quello che ho tirato su sono le

fotocopie di un fascicolo di fotocopie, insomma la

qualità e’ quella che e’ , diciamo che ingrandendo il

pdf riuscite a identificate i punti piu’ nebulosi …

★★★ gli scenari sono in italiano ★★★

Queste invece che ho tirato su sono le note storiche di una

simulazione di Suez ’73 (GDW), il suo punto forte e

nell’ analisi della battaglia della Chinese Farm, ma nella

realtà commenta molto bene l’intera guerra del Kippur.

Anche qui dovete ingrandire il pdf per leggere

il tutto ...

★★★ sempre nella lingua di Dante ★★★

France 2009 - Piccoli Rizzo crescono …

serpenti

Come ho detto in precedenza mi sono dilettato con Arab-Isdraeli War, con incluso qualche

partita col piccoletto di casa (Alberto 9 anni), scenario assalto arabo con io che tengo l’idraeliano.

Una vera mattanza per Alberto; ci stavo mettendo tutta la mia esperienza e senso tattico

acquisito in vent’anni di partite, schieramento con ampi settori di tiro, supporto aereo

coordinato magistralmente, ecc. …

Ma sul piu’ bello che mi stavo gustando l’inevitabile vittoria ecco il colpo basso di Alby ….

Alby guardando gli altri componenti della famiglia tutti riuniti in salotto :

“Si si ... fa tanto il gradasso, ma Marco lo batte sempre !” (*)

Dio ! se non avrei voluto dargli una sberla !

Sapete quei ceffoni della nostra infanzia che hanno inquadrato la nostra generazione …

Ma dovevo far finta di nulla, se no in famiglia tutti capivano che mi aveva tirato una micidiale

sventola verbale che mi aveva tolto il respiro …

Ma io mi domando … Ma da chi ha imparato la sublime, e raffinata arte di disprezzare lo stile

di gioco e le simulazioni altrui ? Solo io e Stefano arriviamo a queste superbe vette di perfidia

e maldicenza con commenti che includono sempre almeno tre chili di spocchia …

Però Stefano e da un po’ che non si fa vivo da me …

Un bel mistero ….

(*) Non e’ vero che Marco detto il Vittorioso Legionario di Padova mi vince sempre !

alla Valcon di quest’anno ho vinto io uno scenario napoleonico stile Last Battle …

( in famiglia comunque Alby lo chiamiamo il rompiscatole … )

2009 - Greek Tragedy (Word at War)

Riviste e simulazione che non vi consiglio, io l’ho presa solo perche’ e’ un argomento – la

Campagna di Grecia - che mi ha sempre interessato; avrò letto oltre quattro libri su questa

campagna, e quindi si perche’ no … diamo una occhiata a cosa propongono ...

La mappa e divisa in due aree l’area per i display / tabelle e meta mappa con i classici esagoni,

due gli scenari proposti, la campagna storica, e la fantasy-canpagna con noi italiani che eseguiamo

le cose da paese normale e cioe’ pianificando la campagna con cura e con full invasione della Grecia.

Piu’ avanti in Appunti di Storia faccio un riepilogo degli eventi della campagna, diciamo che per

quello che si e’ visto all’epoca lo scenario storico bastava e avanzava , infatti secondo me questo

e l’errore piu’ evidente della simulazione, se avessero ignorato lo scenario fantasy si avrebbe

potuto :

- ruotare la mappa di 90 gradi, tagliare la porzione a sud della Grecia, e avremmo avuto un fronte

“decente” ; attualmente la lunghezza del confine Albania-Grecia e di 14 esagoni , modificando

la mappa come ho detto prima saremmo arrivati a 28esg.

- aumentare i turni da un mese a 15 giorni (il movimento in seguito avviene col il pescaggio di

chit d’armata)

Questo avrebbe dato qualche punto in piu’ al potenziale acquirente, d’altro canto non si puo’ dare

colpa agli americani , se non razzolano bene con la documentazione su questa campagna.

Mi ero fumato la FolCon (Fall-Edition 2009 ) per motivi di lavoro,

però a meta pomeriggio di sabato ero finalmente libero e nei d’intorni

di Verona …

Ho pensato allora di tirarmi su il morale - ecco cosa ho preso a :

I giochi dei grandi in centro a Verona.

Ultimo numero uscito della rivista World at War (numero 7)

rivista / costola di Strategy & Tactics esclusivamente dedicato

alla seconda guerra mondiale, la simulazione in questione e relativa a :

A Greek Tragedy – The Italian invasion of Greece 1940-1941

Novembre 1940

Gli italiani invadono la Grecia e avanzano cautamente su tutto il fronte, solo a sud spingono forte

e attaccano un reggimento greco che blocca la strada costiera; il reggimento greco viene distrutto,

mentre la divisione italiana impegnata negli scontri subisce il 50% delle perdite.

Scopo di tutta questa manovra e di prendere un porto a 25 km dal confine, dal nome

impronunciabile (Igoumenitsa) che alleggerirebbe e di molto i problemi logistici italiani

Contrattacco dei Greci a Sud per tagliare le unità italiane verso il porto, forti perdite per noi

e lo schieramento italiano si apre …

Dicembre 1940

Con fortuna gli italiani prendendo il chit giusto , tappano il buco a sud / e rinforzano il settore del

nuovo porto, i contrattacchi greci non smuovono più di tanto la situazione ; e una situazione

di stallo ambedue gli schieramenti si preoccupano più di rinforzarsi che a fare altro, i Greci poi

non gestiscono bene i movimenti strategici delle loro truppe , se avremo una loro offensiva sarà

verso gennaio del prossimo anno …

E qui finisce il mio test iniziale su questa simulazione , tanto basta per scoprire come gira

il meccanismo della simulazione …

Grecia – fronte nord - fine dicembre 2940

Appunti di Storia – 1781 La battaglia di Cowpens

Il Patriota è un film uscito nel 2000 con la partecipazione dell’attore Mel Gibson , e riassume

gli eventi della battaglia di Cowpens – guerra d’indipendenza americana; quello che pero’ il film

non rende bene e il contesto strategico, i metodi di contro-guerriglia inglese, i rapporti di forza, e

la gestione tattica da parte americana della battaglia, senza contare le eventuali conseguenze di una

ipotetica sconfitta americana …

Greens si rese conto che gli inglesi avrebbero eliminato una alla volta quelle bande disorganizzate.

Agli ordini del ruvido e aggressivo tenente colonnello Banastre Tarleton, l'esercito reale aveva

organizzato un contingente d'intervento rapido, la British Legion, un reparto misto di cavalleria e

fanteria in grado di coprire fino a centodieci chilometri al giorno e di sorprendere spesso i guerriglieri

nei loro accampamenti. Inoltre la dura politica di arruolare uomini nella milizia reale oppure vedersi

bruciare case e raccolti si stava dimostrando brutalmente efficace.

Alla fine del 1780 la resistenza nella Carolina del Sud era ormai alla fine.

Gli inglesi stavano discutendo per una rapida conquista della Carolina del Nord e un assalto alla Virginia.

Con una mossa a metà strategica e a metà disperata, Greens ordino a Daniel Morgan, promosso generate di

brigata, di prendere 600 regolari e quel che restava della cavalleria americana, una settantina di uomini agli

ordini del tenente colonnello William Washington (secondo cugino di George Washington) e marciare nella

parte occidentale della Carolina del Sud nell'intento di risollevare lo Stato ormai inerte.

Il comandante britannico, Lord Cornwallis, invio Tarleton a la sue British Legion a spazzare via le

deboli forze di Morgan.

Mentre nel Nord prevaleva una situazione di stallo,

il Sud ritornava progressivamente in mano

agli inglesi. La Georgia aveva dichiarato fedeltà al

sovrano inglese nel 1779. La capitolazione di

Charleston nella primavera del 1780, con la sua

guarnigione di 5.000 uomini, era più di un

pareggio per la resa di Burgoyne a Saratoga.

Dopo la disfatta di Camden, l’esercito

continentale del Sud si era ridotto a circa 800

soldati semiaffamati.

Il nuovo comandante, generate di divisions

Nathaniel Greens, tento invano di persuadere i

capi dei guerriglieri, come Thomas Sumter, a

operare ai suoi ordini.

Sembrava perfettamente scontato che questo cavalleggero dai capelli rossi sarebbe riuscito net suo

compito. Raccogliendo rinforzi per strada, Tarleton si diresse contro Morgan al suo solito passo,

senza però rendersi conto che le fredde piogge di dicembre avevano trasformato le strade in fiumi

di fango appiccicoso.

Morgan, il vecchio carrettiere, come veniva chiamato questo uomo alto e muscoloso, non vide altra

alternative se non una ritirata a tutta velocità. Soltanto 300 elementi delta milizia avevano risposto al

suo appello. E mentre Morgan si avvicinava al fiume Broad, gli esploratori dell'avanguardia di

Tarleton erano a soli otto chilometri da lui. Il flume era in piena e Morgan si rese conto che se

avesse tentato di guadarlo avrebbe perso metà dei suoi.

Nelle vicinanze c'era una zone di basse collinette con radi alberi chiamata The Cowpens, dove gli

allevatori locali erano soliti far svernare il loro bestiame. Morgan decise di opporre resistenza proprio

in quel pascolo deserto. Un'ultima disperata esortazione aveva indotto altri 154 volontari a seguirlo.

E quel grosso virginiano predispose un piano di battaglia che intendeva sfruttare al massimo quei soldati

senza grande esperienza.

Così li fece schierare in due scaglioni molto avanzati rispetto alla linea dei suoi continentali.

Disse loro di “sparare due salve” e poi darsi alla fuga, cosa che avrebbero fatto comunque.

A circa centocinquanta metri alle spalle del secondo scaglione Morgan assunse personalmente il

comando dei suoi continentali lungo un basso costone. Dietro di essi, al riparo del rilievo, tenne di

riserva William Washington a la sua cavalleria.

Morgan trascorse la notte passando da un fuoco di bivacco al1'altro spiegando il suo piano di battaglia

a ognuno dei volontari, assicurandoli che se avessero fatto bene il loro lavoro, il Vecchio Carrettiere,

la mattina seguente, avrebbe fatto schioccare la sua frusta sulle spalle di «Benny Tarleton».

Tarleton giunse sul campo di battaglia all' alba del 17 gennaio 1781, dopo aver marciato tutta la notte.

Senza dare ai suoi uomini sfiniti nemmeno il tempo di rifocillarsi, li fece schierare in ordine di battaglia

e ordino di avanzare. Quello fu il suo primo errore. Il secondo invece fu quello di ignorare il fatto che

i tiratori scelti delta milizia abbattevano uno dopo 1'altro i cavalleggeri ai suoi fianchi e numerosi

ufficiali alla testa delle loro compagnie.

I volontari della milizia si diedero alla fuga verso le retrovie , dando a Tarleton 1'impressione che la

battaglia fosse ormai vinta, ma ben presto si scontro con i continentali che lo impegnarono a fondo

con il fuoco delle loro armi.

Il comandante inglese fece allora intervenire la sua riserva, il 71° Highlanders, per aggirare la posizione,

gli americani come contromossa, ordinarono alle compagnie sulle ali di ripiegare per far fronte agli

scozzesi.

Nella confusione 1'intera linea americana comincio a indietreggiare e Tarleton, convinto che la rotta

fosse ormai imminente, ordino 1'assalto alla baionetta. Le linee delle giubbe rosse partirono all' attacco

con urla feroci.

Ma Morgan aveva ancora in mano la situazione. Ricevette un messaggio da William Washington, che si

trovava ora sul fianco destro degli inglesi: “Stanno venendo sotto come un'orda. Tiragli una salva e io

parto alla carica”.

Morgan diede 1'ordine ai suoi continentali che fecero dietro-front, spararono quasi senza mirare e partirono

al contrattacco alla baionetta. Contemporaneamente la cavalleria prese gli inglesi alle spalle, falciandoli

con dei micidiali colpi di sciabola.

Gli inglesi, sfiniti e con molte compagnie prive di comandanti, si lasciarono prendere dal panico.

Alcuni gettarono le armi e si arresero, altri si diedero alla fuga. In cinque minuti la battaglia si concluse.

Morgan aveva vinto completamente ; aveva distrutto le forze di Tarleton e capovolto in modo

drammatico le sorti della guerra nel Sud. Se 1'attacco frontale di Tarleton fosse riuscito, non c'e

dubbio che entrambe le Caroline avrebbero seguito 1'esempio della Georgia e giurato fedeltà al re.

La Virginia, che stava mostrando pericolosi segni di cedimento, era altrettanto vulnerabile e anche il

Maryland sarebbe stato inghiottito da questo vortice di disfattismo.

E mentre il governo francese, in pratica ridotto alla bancarotta, stava già avanzando proposte per una

conferenza di pace, gli inglesi avrebbero potuto concludere la guerra avendo in mano 1'intero Sud.

E fuor di dubbio che entro pochi anni avrebbero sferrato da queste basi un nuovo attacco contro la

precaria indipendenza delle colonie del Nord.

Tratto da : La storia fatta con i se – Robert Cowley – Edizioni Bur

03.10.1993 - A Day of Heroes

Questo episodio bellico è diventato famoso perche’ messo in evidenza dal film :

Black Hawk Down del 2001, tra parentesi il film proviene dal libro di Mark Bowden

che ha praticamente lo stesso nome : Black Hawk Down: A Story of Modern War.

Il tre novembre del 1993, fu veramente un giorno di eroi,

quel giorno infatti iniziava il mio viaggio di nozze.

Il giorno prima io e l’Ivana ci eravamo sposati, tutto

bene fino alle foto di rito verso inizio pomeriggio, poi ha

cominciato a piovere in maniera terrificante.

Comunque alle cinque di mattina del giorno dopo, sveglia e

partenza per l’aereoporto di Venezia per andare a Roma,

li dovevamo prendere l’espresso che ci avrebbe portato in

Tailandia.

Arrivati a Roma-Fiumicino ci avvertono che l’aereo sarebbe

partito con 5/6 ore di ritardo , comunque eravamo innamorati

pazzi e questa era una banalità, no il vero problema lo

abbiamo avuto durante il viaggio perché abbiamo incontrato

nel percorso delle perturbazioni pesanti – il jumbo certe

volte trovava dei vuoti d’aria e cadeva di sicuro di qualche

decina di metri – dico questo perché proprio lo sentivamo

fisicamente.

Un plauso comunque alle hostess tutte giovani e bellissime,

ma che avevano la paura dipinta nel viso, e che riuscivano

a trasmettere bene la loro ansia ai passeggeri …

Il punto culminante l’ho avuto quando uno stewart ha

aperto d’avanti a me un contenitore, che conteneva del

materiale di emergenza …

Vi giuro, che in quel momento ho pensato :

Cazzo ! qui stiamo per fare un atterraggio di emergenza

sul mare … Comunque sia alla fine siamo arrivati …

Avete capito che c’e né abbastanza per un buon boadgame, e

in effetti quelli della Lock ‘n Load a questo giorno ci hanno

dedicato una simulazione – sebbene l’episodio che e’ stato

trattato è avvenuto a circa 5000 da Roma.Fiumicino,

precisamente a Mogadiscio in Africa.

Qui elementi della Delta Force dei Ranger E della Decima

di Montagna Americana, si sono trovati coinvolti in

scontri urbani con delle milizie Somale e una città in

rivolta.

Solo un breve riepilogo storico per inquadrare il tutto :

1992 Anni di guerra civile e carestia in Somalia hanno portato ad una catastrofe di proporzioni bibliche:

oltre 300.000 morti fra i civili. La forza internazionale tenta di mettere fine a tutto questo.

1993 Gli Stati Uniti inviano la Delta Force, i Rangers per catturare il più potente signore della guerra

somalo, Mohamed Farrah Aidid.

Il 3 ottobre il comando americano decide di intraprendere un raid per catturare i ministri di Aidid.

L'azione doveva durare trenta minuti, ma gli imprevisti la porteranno a quindici ore e costerà la vita

dopo una giornata e una notte di scontri a 19 soldati americani e più di mille somali.

Due settimane dopo il presidente Bill Clinton ritirerà le truppe dalla Somalia.

La Critical Hit and Moments in Hystory’s (http://criticalhit.com) ne avranno prodotti

penso oltre una quindicina, la Avalanche Press ha la serie Panzer Grenadier con altri 15 e passa

giochi, la MMP che continua a produrre espansioni per ASL, insomma il tattico e vivo e vegeto

e ci seppellirà tutti …

Questa è la mia seconda simulazione presa a Verona – il

famoso giorno del Out-FolCon (per me) – è un simpatico

gioco da birra e patatine, mappa a quadrati.

Quadrati !?!

Si avete letto bene quadratini, e pedine e scenari vari , il tutto

per passare un paio di ore ; volevo qualcosa di semplice ,

ma poi vedrete il terzo gioco che ho preso , ci vuole il

dottorato per giocarlo …

Cosa posso dire di piu’ , diciamo che il tattico e di moda,

questa casa ha fatto un 7/8 giochi su questa scala

(50metri/squadra/leader/veicolo), ma non e’ che gli altri

siano di meno.

A Day of Heroes – Tips per il Somalo e Alberto

Ho fatto qualche scenario con Alberto – chiaramente io avevo i belli della Delta Force e a

Alberto che ogni tanto chiedeva , ma li posso tenere io ?

Rispondevo – Ehhh … ma ci sono gli elicotteri e non e facile pilotarli !

Per questo ho deciso di scrivere queste note per dare una speranza ad Alberto e a chi tiene le

unita Somale …

1 – il codice d’onore dei ranger

Stabilite fin da subito con il giocatore americano qual’ e’ il codice d’onore delle sue unità speciali

americane impegnate negli scenari.

Perche’ questo ? per fare un esempio nel primo scenario la Delta Force ha isolato un palazzo e preso

posizione, e sta entrando il convoglio che va a prendere i prigionieri , a 600 metri di distanza

però abbiamo un equipaggio abbattuto da riprendere …

Ora se il motto delle special force è : Ognuno per se, e chi lo piglia, lo piglia punto e basta,

avremo che il giocatore americano ignorando tranquillamente l’equipaggio, solo prendendo i

prigionieri e ritirandosi velocemente nel giro di tre turni vince lo scenario;

Ma se il loro motto e invece : Siamo ranger e nessuno resta indietro !

Be le cose cambiano, perche’ a quel punto i problemi degli yankee sono moltiplicati per quattro,

basta pensare che nel convoglio abbiamo un paio di camion che non hanno la blindatura

degli HMMWW …

Ma nel primo caso con i Somali non posso assaltare la linea difensiva americana e tagliare

la via di ritorno del convoglio ?

Chiamatemi quando lo farete, che vi vengo a vedere, l’unita’ media delle Special Force

ha un potere di fuoco triplo di una Somala, in molti casi con una gittata doppia, e può contare

sugli UH-60 in supporto con le loro mitragliatrici, a dimenticavo … sugli elicotteri

abbiamo pure i cecchini …

2 – piazzate bene i MOB

I MOB sono pedine che rappresentano civili somali che protestano / scaricatori livornesi in

sciopero / elementi della curva nord della Lazio che se piazzati in un incrocio bloccano

(questa è matematica … ) ben quattro strade, quanto basta per creare ingorghi epocali al

convoglio americano di turno.

Ora va precisato che le Allied Force impiegano meno di tre secondi a disperdere il tutto,

ma sono i punti vittoria che perdono nel fare questo, che mettono in difficoltà l’Americano.

3 – il tempo è con voi …

Gli scenari non sono a turni fissi – stile Squad Leader - piu’ dura una partita più arrivano

rinforzi, e l’americano che deve fare in fretta, vedete se in alcuni casi riuscite a far perdere

tempo al vostro avversario …

4 – RPG

Tenete a mente che potete usarli non solo contro gli elicotteri e i veicoli ma anche contro

la fanteria …

Le gloriosa vita di Marco …

Lettera al direttore

Spettabile direttore, sono il professor Umhart dell’università di Oxford, e ho attentamente letto,

l’ultimo numero di Diario di Guerra, in special modo il suo report battle sulla partita a Sicily,

che mi ha molto colpito.

Le volevo chiedere : e possibile che lo stile di gioco di Marco detto anche Il leggendario

sempre improntato all’attacco e all’aggressività, faccia si, che lui non valuti correttamente il

rischio di un determinato attacco ?

Caro professore di Ossoford, posso tranquillamente escludere, che Marco detto anche La saetta

dell’Impero, faccia attacchi sconsiderati e senza una realistica valutazione; anzi farò di più,

lo dimostrerò, proprio raccontandole un episodio avvenuto qualche settimana fa.

Tutto ebbe inizio con una telefonata di Marco ...

Call of Duty …

[Marco] Fabio ti voglio nel gruppo di fuoco, ti ho già spiegato tutto via email ci stai allora ?

[Fabio] Ma … senti Marco sinceramente la tua idea di entrare nelle ronde padane per

ristabilire l’ordine qui a Padova e nella sua periferia , non e’ che mi ecciti molto …

figurati, io sono veneto da oltre sette generazione ma quelli della Lega Nord mi

stanno sulle scatole che metà basta …

[Marco] Be che centra !?! adesso non ne facciamo una questione ideologica, neanch’io sono della

Lega, ma qui si tratta di ristabilire legge e ordine, e di ridare la verginità alle ragazze …

[Fabio] Ehm …intendevi dire difendere la verginità delle ragazze …

[Marco] Siii (incerto) certo, comunque il concetto era quello, e qui si fa sul serio, e credimi è tutto a

norma di legge, no a violenza inutile e gratuita ! al limite ma e’ proprio una eccezione

se incontri uno che ti sta sulle palle lo puoi abbattere tranquillamente – e ti assicuro,

che diventeremo degli eroi ! Bè … per la precisione io un eroe lo sono già …

[Fabio] Ciò !!! (tipica espressione veneta) su queste basi morali e di senso civile mi aggrego !!!

Le nobili e coraggiose parole di Marco mi avevano colpito, e sapevo di cosa stava parlando, avevo

visto su rete quattro tutte le 203 puntate di Walker Texas Ranger con Chuck Norris e sapevo la

sfida che ci attendeva ...

Il gruppo di fuoco …

Marco inizio allora a organizzare il tutto, per cominciare coinvolse anche gli altri del gruppo,

Mimmo accettò subito a condizione di poter usare un lanciafiamme, Stefano fece più storie …

[Stefano] Ma !?! non so se sia veramente una cosa seria, già il fatto che prima di sparare,

bisogna rispettare un determinato protocollo d’ingaggio non mi va tanto …

Ma alla fine Stefano poi si unì a noi. solo Andrea per motivi di salute rinunciò …

[Andrea] Ragazzi, io ci verrei anche, ma il dottore mi ha sottolineato di andarci piano con l’alcol,

e alla quinta osteria, rischio di non rispettare più le sue indicazioni …

L’armamento …

Poi venne il problema dell’armamento individuale, e qui cominciarono i veri problemi con la sezione

locale della Lega; Marco richiese un autoblindo modello Lince, giubbotti antiproiettili in kevlar a

livello IV di protezione (contro munizioni perforanti), fucili a pompa, e fucili mitragliatori modello

tedesco HK-MP5 di cui ne aveva sentito parlare un gran bene …

Insomma solo il minimo indispensabile , ma il segretario della sezione leghista, arrivava invece al

massimo a un paio di cellulari e una moto-zappatrice per il trasporto delle truppe …

Non le nascondo caro professore, che quella sera, alla sede della sezione volarono parole grosse

tra il segretario leghista e Marco – ma come facciamo a sparare a vista contro i comunisti e

i guerriglieri afghani ? con il calendario di miss-Padania ?

Alle fine si giunse a un compromesso – a Marco venne data una Katana, a me e Mimo un paio

di bastoni da baseball, e Stefano fu autorizzato a portare la doppietta del nonno …

Stesura del piano operativo e briefing prima della missione / ronda serale …

[Marco] Allora soldati come ci sentiamo ?

[Fabio] Arrapati e cattivi signore !

[Marco] Domande ?

[Mimmo] Le regole di ingaggio signore ?

[Marco] Nervi a posto, ma nel dubbio : prima si spara sui Vietcong e poi si fanno domande !

[Stefano] Abbiamo dei limiti nell’impiego delle armi nel centro urbano di Padova ?

[Marco] Eh … purtroppo non possiamo usare l’artiglieria per spianare tutto, quindi occhio

ai cecchini talebani sui tetti …

[Fabio] Capo! se nel giro troviamo le puttane ce le possiamo scopare ?

[Stefano] Chi e che ha portato le birre ?

[Mimmo] Che figata gente !!! gnocche-sesso-alcol e si spara a chi si vuole !

[Stefano] Quasi quasi ci possiamo pure fare una canna …

[Mimmo] Cavolo ! se incrociamo i trans-brasiliani possiamo dire di avere tutto …

[Fabio] Facciamo prigionieri ?

[Stefano] Ma ti sei bevuto il cervello ?

Il coinvolgente, trascinante ed entusiasmante discorso finale di Marco …

[Marco] Ragazzi, non la voglio tirare lunga, ma voglio sottolineare l’importanza di quello che

facciamo con alto senso civile per la sicurezza di questa città; si ! per carità ci può

pure scappare l’incidente con dentro il civile morto.

Certo, non ne faremo un dramma per questo, ma ricordatevi sempre che dobbiamo

conquistare il cuore, la mente e la riconoscenza dei Padovani.

Tutto chiaro ?

[Fabio] Yaooo! Affermativo signore ! facciamo terra bruciata e ammazziamoli tutti !

[Mimmo] Di sicuro i musi gialli non si aspettano che li andiamo a prendere !

[Stefano] Ho il prurito sul dito che è appoggiato sul grilletto ! non so se mi spiego …

La prima missione / ronda …

Iniziammo il pattugliamento, nella periferia degradata della città e non ci volle molto per

incappare nel primo vero episodio di teppismo …

A 80 metri di noi due ragazzini (15/16 anni ) stavano importunando – spingendo una povera

vecchietta, una cosa indecente, a questa visione il sangue mi andò negli occhi , sentii

montare la rabbia e l’adrenalina nel corpo, mi sentivo come Rambo I nella prigione prima

di evadere, strinsi con tutte le mie forze il bastone da baseball e … dissi a Marco :

Attacchiamo signore ?

Marco si giro’ e mi guardo con stupore, come uno scienziato che guarda e scopre per la

prima volta un insetto curioso mai classificato …

[Marco] Ma sei impazzito ?!?!

Concludendo …

Così caro professore di Ossognoc, Marco sia quella volta che nelle altre 20 ronde eseguite

in seguito, non ci portò mai in condizioni di pericolo e questo chiude definitivamente il

quesito se Marco sa valutare correttamente il rischio di un determinato attacco.

Foto ricordo dei nostri amati super-eroi in action :

Da sinistra a destra : Stefano / Marco (notate i gradi

di comando sulle spalle ) / Mimmo.

Fabio è nella foto più piccola, proprio non se le sentita,

di indossare la camicia verde, ha preferito una divisa

personalizzata stile Robin aiutante di Batman, notate

la finezza e l’eleganza stilistica della R sul petto …

last minut ! Andrea a mandato a fan culo il dottore, e viene

anche lui alle prossime ronde ! Dai ! venite anche voi ?

Hanno parlato (un anno fa) di noi …

http://boardgameperugia.altervista.org

Girovagando nel web ho trovato questa recensione,

e purtroppo sugli errori da quarta elementare, hanno

pienamente ragione, ma le cose stanno per sistemarsi

alla grande.

Ho assunto un serbo-bosniaco come capo-redatore

che sovra-visionerà l’intero prodotto finale a livello

di sintassi e ortografia …

(comunque il neo-assunto mi e’ sembrato un tipo strano …)

Padova - Circolo Overlord

http://www.overlord.it

Haaa! Quanti ricordi col circolo Overlord !

Praticamente dal 1986 al 1992 ero un ospite fisso – questo il venerdi sera quando ci si

Trovavamo con gli altri iscritti; il circolo Overlod qui di Padova ha un blasone d’onore che

non finisce più, ricordo infatti che il circolo ha gestito la :

PadCon 89 (la 7° Convention Nazionale)

PadCon 93 (la 11° Convention Nazionale)

PadCon 97 ( la 15° Convention Nazionale)

PadCon 2001 ( la 19° Convention Nazionale)

+ ogni anno gestisce il GIOCAPADOVA manifestazione cittadina che si tiene di solito a

settembre, nel sito trovate notizie / curiosita / forum e varie …

troverete inoltre un superbo report battle su Word In Flames – particolarità : sapete che quando

trovo qualcosa sul web faccio subito un backup di sicurezza, quindi trovate il report sul sito

della casa madre, e nella mia area allegati …

consigliata la lettura ai minori di 97 anni

Il venerdi sera al circolo, troverete anche Anna

che ha in carico la security sia all’interno che

all’esterno dell’edificio …

Elusive Victory (GMT)

Caro Stefano,

Il terzo gioco che ho acquistato a Verona e Elusive Victory (GMT),

e avevi proprio ragione , è una cosa eccezionale !!!

Battaglie aeree tra Idraeliani e Egiziani – scenari della guerra dei sei giorni,

della guerra del Kippur / detection / dogfighter / contromisure elettroniche / missioni di

soppressione SAM / pianificazioni rotte / post-recovery air-unit – insomma - robe incredibili !

Si, si e come dici tu, chi entra in possesso di questa simulazione entra

nell’elite dell’elite bordghemistica, cavolo se penso a quelli che ancora giocano a …

come si chiama quella simulazione che non ricordo mai il nome ? …. a si …

Pocket Coffee della Ferrero … no aspetta ... mi sono sbagliato il nome esatto è

Korsun Pocket (1979 – People's War Games) (*).

Bè certo … noi siamo a 6000 metri dal suolo …

Da giocare - quando vuoi e dove vuoi …

Ciao

Fabio

p.s. saluta la Lucia e il piccolo Giovanni

(*)

Mi rendo conto che certe frasi al di fuori

del gruppo sono alquanto criptiche.

Korsun Pocket è considerato da alcuni

del gruppo come la suprema opera d’arte

della civiltà occidentale, da appendere

tra qualche anno a fianco della Gioconda.

Diario di Guerra - L’angolo del cuore

Non avete neppure idea di quante ragazze / donne scrivono alla redazione, con la speranza

di poter incontrare e vivere per la vita assieme un boardgamaro !

Per venire incontro a queste richieste ho deciso di includere questa rubrica, con la speranza

di dare una possibilità a queste lettrici.

Vi ricordo che potete scrivere per contattare i profili indicati a:

Diario di Guerra - Due cuori e un boardgame per tutta la vita

Profilo numero 65-ER

Francesca cerca un compagno romantico,

amante delle simulazioni Napoleoniche

di tutte le case finora esistite.

Il suo vero sogno e inoltre di visitare

assieme a lui tutti i campi di battaglia del

grande condottiero, ma nel frattempo

Francesca si domanda sempre sospirando :

Ma veramente esistono uomini cosi ?

Profilo numero 74-KD

Susan ha oltre 200 simulazioni storiche,

e il war-boardgame è una passione che

ha avuto fin da quando aveva 15 anni.

Ora cerca un compagno che abbia i suoi

stessi interessi ( II guerra mondiale e

guerra di secessione americana ) , e che

abbia più di 80 simulazioni.

Astenersi privi requisiti

Very-very last minut

1 last minut ciao, mi pare che siate una banda di esauriti e veteroboardgamer in cui mi riconosco benissimo (ahimè!) e chiedo umilmente di essere accolto tra gli eletti. ciao paolo

no non è che ti pare lo siamo ! comunque 41 numeri e 41 registrati !!!

e quindi saluto con una ola incredibile Paolo B. che ha fatto richiesta per diventare

giudice di miss Italia – benvenuto nel branco !

2 last minut

Anche (nomi in codice) Franz e Paravant hanno detto no al colesterolo e si alle ronde padane;

verranno anche loro a ripulire la periferia di Padova !

Ripeto venite anche voi ? se accettate vi veniamo a prendere in elicottero …