Sicurezza Ovunque - Scuole elementari

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Sicurezza Ovunque A casa, a scuola, in strada si possono imparare tante cose ma è necessario stare attenti. Pensiamo alla cucina, alla classe, alla via che percorriamo quando torniamo a casa, o quando giochiamo con gli amici all’aperto…scopri i consigli per essere più sicuro!

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A casa, a scuola, in strada si possono imparare tante cosema è necessario stare attenti.Pensiamo alla cucina, alla classe, alla via che percorriamoquando torniamo a casa, o quando giochiamo con gli amiciall’aperto…scopri i consigli per essere più sicuro!

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Sicurezza OvunqueA casa, a scuola, in strada si possono imparare tante cose ma è necessario stare attenti.Pensiamo alla cucina, alla classe, alla via che percorriamo quando torniamo a casa, o quando giochiamo con gli amici all’aperto…scopri i consigli per essere più sicuro!

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La casa è uno degli ambienti più pericolosi, a causa dei tanti oggetti e delle molte sostanze nocive che vi sono presenti. Leggi le avventure dei nostri amici e i suggerimenti.

Francesca e la porzione magicaFrancesca è una bimba molto vivace, con molti interessi (lettura, danza, disegno), vuole bene a suo fratello Matteo anche se a volte litigano e ha molte amiche con cui gioca alle ballerine, alle maestre, alle principesse.. Adora il suo gatto Baffino, con quelle macchie rosse sulla schiena e quegli occhioni così tondi ed è molto intelligente.

Sicurezza Domestica

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Domani per Francesca sarà un giorno speciale: la mamma le ha dato il permesso di invitare le sue amiche per una merenda. lei, in cambio, ha promesso che poi riordinerà camera sua anche se questa è proprio una di quelle cose che non le riescono molto bene. “Giochiamo alle fate che si trasformano in streghe per combattere?” Chiede la bambina alle sue amiche appena arrivano a casa? Ma per giocare bisogna fare i travestimenti e preparare una pozione magica da bere al momento giusto

“Anch’io voglio giocare a streghe!” protesta il fratello di Francesca. “Neanche per sogno, tu sei un maschio e sei piccolo. vattene.” è la risposta delle bambine. Il bambino corre piangendo dalla mamma, ma Francesca non gli bada più perché ha avuto un’idea strepitosa: prendere una bottiglia con disegnata una croce nera dalla dispensa della mamma.

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“Aspettatemi, arrivo subito!” grida alle amiche mentre corre alla dispensa. Nella dispensa, ci sono tutte le scatolette per Baffino, i prodotti per lavare e pulire, la cassetta delle medicine che, però, è chiusa a chiave perché solo la mamma le può prendere. Sceglie una con cura una bottiglia: dentro c’è una cosa trasparente che è come l’acqua ma puzza un po’ e Francesca pensa che sia quella giusta.

Intanto Baffino continua a girarle intorno, miagolando. “Non disturbarmi gatto geloso; oggi non posso proprio giocare con te, sto per diventare una strega vecchia e cattiva” Anche il gatto va a protestare con la mamma e lo fa con insistenza. Ora la mamma è un po’ seccata: ha messo la torta in forno, ha consolato Matteo, ha accarezzato Baffino ma ha capito che non basta, così va in camera di Francesca.

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Ci vuole il giusto tempo per spiegare a tutte che in quella bottiglia c’è un prodotto che si chiama candeggina e che è peggio di una pozione magica. Se ne bevi anche solo un po’, non ti trasformi in strega: ti avveleni e questo fa male sul serio alla pancia, alla gola.

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Filippo e la barca dei PiratiPiove e Filippo si sta annoiando da un po’ e gli da fastidio il fatto che il suo amico Briciola non voglia condividere con lui questa condizione. Il cane, infatti, se ne sta sdraiato a poltrire sul divano. “Uffa! hai visto briciola come piove fuori? Chissà la mamma come si bagnerà quando uscirà dal lavoro!” Per fortuna lui e la nonna hanno fatto appena in tempo ad arrivare a casa da scuola.

“Lo sai Briciola, in questo momento vorrei essere sulla nave dei pirati. Lì sì che ci sarebbe da divertirsi anche con questo tempaccio!” “Ho trovato briciola!” grida soddisfatto Filippo. “Io e te oggi saremo i pirati della Malesia... vieni, corriamo in bagno a riempire la vasca d’acqua!” e trascina il suo cane in bagno.

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Briciola ha già tirato giù le orecchie e ha abbassato la coda: è evidente che non è d’accordo ma Filippo non ci bada e lo trascina in bagno. Ci vuole un po’ di tempo prima che si riempia la vasca e…

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Nel frattempo Filippo ha già preso la sua sciabola, il suo cappello e la benda da mettere sull’occhio. “Avanti miei prodi! Adiamo all’ attacco! Forza briciola, salta anche tu nell’acqua! Filippo invece si sente quasi perfetto, anche per via dei vestiti zuppi d’acqua che ora gli si stanno appiccicando addosso, proprio come quelli dei pirati quando, sulla nave, piove a dirotto! Ora che sono tutti e due nella vasca il gioco si fa proprio entusiasmante: l’acqua schizza di qua e di là e sembra davvero di essere in mare aperto.

“Briciola ci manca qualcosa: ci manca il vento che soffia forte, che fa ondeggiare la nave e fa barcollare i pirati, ma come posso fare?” esclama Filippo. In un attimo il problema è risolto Filippo prende il phon dentro la cesta sul mobile vicino alla vasca e pensa che con quello acceso al massimo, di aria ne uscirà tanta! E’ a questo punto che Briciola non è più d’accordo con il pirata ed inizia ad abbaiare.

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“Che cosa c’è?” domanda seccato Filippo mentre, tutto bagnato, cerca di infilare la spina. A spiegare che cosa c’è che non va è la nonna che è arrivata dalla cucina, attirata da tutta quella confusione.

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La nonna dice a Filippo che si è molto spaventata perché lui ha rischiato di farsi male seriamente: “L’acqua e la corrente non vanno d’accordo...” gli dice. “Essere bagnati e toccare la corrente è come urlare ai quattro venti che vogliamo prenderci una gran bella scossa e, magari, rimanere fulminati”. Filippo ora ha capito che l’elettricità non si vede ma c’è! Passa attraverso i fili e fa funzionare la televisione, la radio, il computer e tutte le lampadine. Chissà, forse Bbriciola sapeva già queste cose, per questo si era messo ad abbaiare! “Grazie briciola, sei proprio un amico prezioso! Ma stasera, nonna, almeno posso mangiare i bastoncini di pesce come i veri capitani? Vado subito in camera mia a cambiarmi i vestiti !” grida Filippo uscendo dalla vasca di corsa e tutto grondante di acqua. La nonna lo riprende di nuovo perché rischia di scivolare e farsi male.

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Molte delle cose che ci sono in c

asasono pericolose e

non

adatte per giocare .

Se qualcosa ti incuriosisce,

chiedi ai tuoi genitori

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Sicurezza in Giardino

Filippo e gli indianiFilippo e Briciola guardano la televisione ed è incredibile come certi programmi hanno il potere di catturare la loro attenzione al punto da farli stare finalmente un po’ seduti.I programmi che più li fa impazzire sono i cartoni animati, perché lì ne succedono sempre di tutti i colori.

Filippo infatti sa perfettamente che tutte le volte che a un gatto dei cartoni capita di infilare la coda dentro una presa di corrente gli si rizza tutto il pelo, gli si vede lo scheletro… e poi…tutto torna com’era. Oppure quando il cattivo accende la miccia di una bomba per fare dispetto, poi la bomba scoppia proprio nelle sue mani, e lui resta tutto nero per il fumo e se ne torna triste a casa.

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Filippo sa benissimo che tutto ciò che succede nei cartoni non è la vita per davvero, perché se infili il dito, per davvero, nella presa di corrente, allora sì che ti fai male sul serio! Ti va di giocare agli indiani, oggi?’ – “Io mi chiamerò aquilotto bianco e tu sarai Briciola che rotola! Svelto! Dobbiamo preparare il nostro accampamento in giardino. Ci servono le coperte, il bastone della scopa per tenere sù la tenda e i legnetti per accendere un bel fuoco”.

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Tutto è pronto in giardino ma un vero indiano deve galoppare per ore prima di sedersi davanti al fuoco. Ora che sono tutti sudati e stanchi possono finalmente godersi il meritato riposo e accendere finalmente il fuoco. Allora un po’ di legnetti, un po’ di cartone, la rotellina che gira e il gioco è fatto! ora sì che sembra di stare in un vero accampamento! Filippo si sta divertendo e il fuoco intanto si è fatto bello scoppiettante: “Briciola, ora manderò dei segnali di fumo al vicino di casa”. Briciola però è un po’ preoccupato, non tanto per la coperta che Filippo sta agitando sul fuoco e che comincia a bruciacchiarsi qua e là, quanto piuttosto per l’arrivo della mamma che a passo veloce si dirige proprio verso di loro con la faccia molto seria.

La mamma spegne il fuoco dell’accampamento. “Gioco finito, mi sa!” pensa Filippo ma non protesta perché capisce d’averla fatta grossa. La mamma spiega al bambino che lui e il suo amico Briciola hanno rischiato di farsi molto male perché le bruciature sono ferite molto dolorose e molto lente a guarire.

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É bello giocare

all’aria aperta ma

ricorda di avvisare

sempre i Genitori su quello che f

ai

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Giocare Sicuri

Filippo e SupermanA scuola c’è il prestito libri e lui adora tuffare le mani nelle ceste alla ricerca di un titolo che lo incuriosisca o di una copertina che catturi la sua fantasia. A Filippo piace moltissimo leggere e spesso lo fa a vocealta, così anche Briciola può ascoltare.

Il bambino sogna di essere come i suoi super eroi e perché non esserlo? Anche lui, un giorno, si era messo in testa di fare come Spiderman e aveva legato una serie di fili tra il letto e l’armadio di camera sua e poi aveva provato a salirci sopra con il risultato di una spettacolare caduta all’indietro proprio addosso a briciola che aveva protestato vivacemente per la pestata di coda!

Ma il bambino, che non si scoraggia mai, è già pronto a mettersi nei panni di un altro eroe! E’ molto più facile volare come Superman che arrampicarsi sui fili. Prende due mantelli, uno lo indossa e l’altro per Briciola urla al suo amico ”Sei pronto a lanciarti con me, mio super eroe a quattro zampe?” in un attimo si ritrovano tutti e due

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sul letto a castello pronti a saltare giù. Meno tre, meno due, meno... meno uno, no! sta gridando quando suo padre spalanca la porta della camera del figlio, incuriosito da tutto quel rumore. Lo sai, a cadere da così in alto ci si può fare molto male e potrebbero non bastare i cerotti e le coccole per guarire! Il papà gli spiega ancora che certe cose vanno proprio evitate, anche se ci crediamo capaci di farle. I supereroi vivono nei fumetti e nei cartoni animati, perché qualcuno molto in gamba li ha disegnati e ha voluto raccontarci le loro storie. E le storie, si sa, fanno sognare!

Il padre dice a Filippo che non si può imitare tutto quello che si vede fare e che ci piace tanto, anche se, a volte, sarebbe molto divertente! Poi lo stringe forte fra le braccia.

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N o n si può imit aretutt o que llo si v e de f are

in tv e ne i f ume tt i.In casaè me g lio g io care

stando att e nti ano n f arsi male .

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L’apparenza ingannaGiulia e Giulio vivono con la mamma e il papà in fondo al sentiero in una bella casa. Sono fratello e sorella e si somigliano molto ed anche se ognuno di loro ha degli hobby e dei passatempi tutti suoi, fanno anche molte cose insieme: vanno in bici, giocano a frisbee, a calcio e corrono nei prati. Anche se i due fratelli hanno gli stessi gusti, però c’è una cosa in cui sono molto diversi.

Occhio agli Sconosciuti

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Giulio è un po’’ diffidente con gli sconosciuti, mentre sua sorella, invece si fida di chiunque ed è convinta che tutti siano suoi amici...tanto che saluta tutti quelli che incontra. “ Ciao Signor Camionista!” “Ciao Signora!” Giulio si preoccupa per il modo di fare di sua sorella. E’ vero forse lui è fin troppo prudente e non parla mai con chi non conosce.Ma Giulia esagera nel senso opposto, lei parla con tutti! “Giulia” le dice un giorno Giulio “Devi smetterla di parlare con gli sconosciuti! Non va bene..” Perchè non dovrei parlare con la gente che non conosco?” lo interrompe Giulia. “ Che male c’è!” “ Mhhh” risponde Giulio dopo averci pensato un po’ su” Queste non sono domande da fare ad un fratello, devi chiederlo a mamma e papà!” “Brava Giulia, hai fatto bene a farmi queste domande! “Dice quella sera papà alla figlia. “Tuo fratello ha ragione, non devi parlare con chi non conosci...è pericoloso!” “Perchè pericoloso?” chiede Giulia. “Cosa può succedere?” “Speriamo che papà riesca a parlare a Giulia senza spaventarla” pensa la mamma che è un pò preoccupata.“Può succedere di tutto!” spiega il papà alla piccola bambina.

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“Ecco guardiamo insieme il giornale!” Giulia si siede in braccio al papà che comincia a leggere.. E sgrana gli occhi per lo stupore… Uno sconosciuto infastidisce una bambina…trovato il bambino smarrito… “Giulio” dice papà “Spero stia ascoltando anche tu!” “ Certo” Risponde lui alzando gli occhi dal suo aeroplanino. Quella sera prima di spegnere la luce, Giulia chiede a papà di raccontarle una storia della buonanotte. “Certo ho proprio in mente la cosa giusta!” Risponde papà prendendo dallo scaffale un vecchio libro che apparteneva a lui quando era piccolo.

Il libro si intitola “L’Oca sciocca e la Volpe astuta” e racconta di un’oca che un giorno cominciò a chiacchierare con la volpe e, prima ancora di accorgersene si ritrovò nella sua tana. “ In quattro e quattr’otto tutto ciò che rimase dell’oca sciocca furono poche penne per terra e un sorriso soddisfatto sul muso della volpe” concluse il papà, prima di spegnere la luce. Quella notte però Giulia non riesce a prendere sonno. Nella sua mente ripensa alla storia della volpe e l’oca e rivede i titoli del giornale... ma poi riesce ad addormentarsi.

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Il giorno dopo c’è un sole bellissimo...ma quando Giulia guarda fuori dalla finestra, tutto le appare strano e pericoloso: le sembra che i rami si allunghino verso di lei e che il gufo la fissi con occhi cattivi...“Andiamo a fare un giro in bici nel parco?” propone Giulio dopo la colazione. Giulia però non ne ha voglia e suo fratello si stupisce. il parco è un posto allegro, pieno di gente e a sua sorella è sempre piaciuto. “Allora facciamo una partita a calcio?” le chiede. Ma a Giulia non va nemmeno quello. Solo quando Giulio le propone una partita a frisbee, il suo gioco preferito, Giulia accetta. Prima di uscire, come sempre i due fratellini dicono alla mamma dove vanno a giocare. “D’accordo” approva lei e poi aggiunge che li passerà a prendere. Il parco è affollato come ogni giorno. Ma a Giulia sembra molto diverso dal solito. Le sembra tetro e spaventoso e oggi persino le farfalle le fanno paura. E quando qualcuno la tocca su una spalla,

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Giulia fa un salto alto un metro, anche se è solo mamma. “Come è andata nel parco?” chiede la mamma mentre tornano a casa. “ Abbastanza bene” risponde Giulia “ma c’erano un sacco di sconosciuti....” Più tardi mentre sono in cucina a preparare la marmellata di mele, la mamma dice a Giulia:”Sai, tuo padre ha ragione, non devi parlare con gli sconosciuti, accettare regali o farti portare in posti che non conosci...” “Ma” continua mamma “questo non significa che tutti gli sconosciuti siano cattivi. Anzi è probabile che oggi nel parco ci fossero solo brave persone che non farebbero mai del male a una mosca. Il guaio è...beh, è come con le mele: in ogni cassetta ce ne sono un paio marce! “

Lo stesso vale per gli sconosciuti: i bambini devono stare attenti proprio a causa di quelle poche “mele marce”. “ Guarda mamma” esclama ad un tratto Giulia! “Ne ho trovata una! E’ brutta e tutta schiacciata, vedi?” “ Eh già” commenta la mamma “questa mela ha l’aspetto strano. Ma non significa che sia marcia, non si può mai dire quali sono le mele marce guardandole da fuori!” poi la mamma taglia la mela a metà. “Vedi?”Dentro è perfetta!” dice. “Questa invece da fuori sembra buonissima...” continua la mamma. “ Ma dentro è piena di vermi. “Bleah! esclama Giulia. “Cosa c’è?” chiede Giulio.

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“Una mela marcia!” dice la sorella. “Bleah!” esclama Giulio. “Ehi vado nel prato a far volare il mio nuovo aereo, vuoi venire?” “Certo!” risponde felice Giulia.  La bambina è tornata quella di sempre e si sente molto meglio ora. L’aereo di Giulio vola benissimo e la sorella ha raccolto un mazzolino di fiori.I due fratellini stanno per tornare a casa quando arriva una macchina, che ha un bellissimo aeroplanino rosso e verde legato sul portapacchi. “Aspetta!” strilla Giulio a sua sorella. “Quello è un modello radiocomandato, voglio vederlo da vicino!” Giulia allora ricomincia a raccogliere i fiori, ma quando si volta si accorge che Giulio sta parlando con lo sconosciuto. Già, perché l’uomo è uno sconosciuto, anche se ha un bellissimo aereo radiocomandato! Giulia lascia cadere il mazzo di fiori e corre verso il fratello. “Adesso lo faccio decollare e poi lo seguo in macchina” dice lo sconosciuto a Giulio. “Vuoi venire con me?”

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Il bambino accetterebbe l’invito, se Giulia non lo trattenesse per un braccio! Così lo sconosciuto se ne va, mentre Giulia corre a casa gridando “Giulio ha parlato con uno sconosciuto!” “Ma aveva un aereo radiocomandato” si giustifica Giulio. “Questo non c’entra” risponde papà. “Sai che non devi parlare con gli sconosciuti!” “Io ho sbagliato è vero, però Giulia ha fatto la spia!” ribatte il fratello lanciando un’occhiata a sua sorella.“Tua sorella non ha fatto la spia, Giulio” interviene la mamma. “Fare la spia significa riferire qualcosa solo per cattiveria. Invece

Giulia l’ha detto perchè ti vuole bene ed era preoccupata per te!” “Credi che quel signore fosse una mela marcia?” chiede Giulio. “Probabilmente no” lo rassicura la mamma. “ Giusto!” aggiunge Giulia. “La maggior parte delle persone sono simpatiche e non farebbero mai del male, ma bisogna sempre stare attenti alle mele marce, perchè non si sa mai!” “ A proposito” chiede la mamma” chi ha voglia di assaggiare la marmellata?” Mentre mangiano la squisita marmellata di mele, Giulia e Giulio pensano a ciò che hanno imparato quel giorno.

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Non tutti gli sconosciuti hanno buone

Intenzioni meglio stare

Attenti

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Sicurezza in tv

Un giorno Giulia stava guardando i cartoni animati e, durante la pubblicità, vede un gioco divertente: per tutti i bambini che rispondono ad una domanda facilissima con un SMS c’è un regalo bellissimo!!!!A quel punto Giulia

prende il cellulare della mamma e sta per mandare l’SMS quando si ricorda che un amico le ha detto: “Stai attenta se ti viene fatto un regalo senza motivo e da persone che non conosci, in particolare se è attraverso Internet o al telefono o alla TV…potrebbe essere pericoloso”.Appena arriva la mamma quindi le racconta tutto e la mamma le dice “Sei stata bravissima, se avessi mandato l’SMS ci avrebbero tolto dei soldi ogni settimana sul cellulare senza saperlo e non avremmo più potuto telefonare…hai saputo scoprire il trucco!”

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I consigli di…Quali suggerimenti possiamo dare ai nostri amici per essere sicuri in casa, in giardino… a scuola… OVUNQUE?

• Maiparlareaglisconosciuti.• Mai accettare caramelle o regali daglisconosciuti, anche se è la cosa che piùdesiderialmondo.C’èsempreunaltromodoperottenerla!

• Maiandaredanessunaparteconglisconosciutianchesediconodiconoscereiproprigenitori.

• Non avere segreti per i genitori... anche sequalcunotichiededinonparlareconloro.

• Sehaiqualcheproblemaraccontatuttoaituoigenitori,aituoiinsegnanti,oaqualcheadultodicuitifidi.

• Seseidasolo incasaequalcunobussaallaportaosuonaalcitofono,nonaprire.

• Se qualcuno ti chiama al telefono e dice diessereunamicodeituoigenitorinonspecificareperquanteoreresteraidasoloefattilasciareunrecapitotelefonico.

• Imparainumeriditelefonodeituoigenitori.• Seseidasoloinstradaetiperdi,chiediaiutoinunpostoaffollato (bar, farmacia)esevediunagenteluisicuramentesapràaiutarti.

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