Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

73
Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia A cura della prof.ssa Fino Maria Pia

description

Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia. A cura della prof.ssa Fino Maria Pia. Manuale di rischio chimico. Sicurezza : caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso . - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Page 1: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

A cura della prof.ssa Fino Maria Pia

Page 2: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Manuale di rischio chimicoSicurezza: caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è

ben difeso. Salvaguardia dell’integrità psicofisica di chi lavora. Sicurezza e

salute sono un diritto di tutti che a tutti pone doveri per essere garantito. I doveri competono a tutti i componenti della linea organizzative, quali D.L., RdL e Lavoratore.

Esistono norme emanate allo scopo di ridurre i rischi e la loro entità; le principali appartengono al campo legislativo e come tale sono corredate di sanzioni per i soggetti inadempienti.

Questo manuale ha lo scopo di dare un’informazione generale sui rischi presenti nei laboratori in cui si usano sostanze chimiche.

Page 3: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Normativa VigenteT.U. D.Lgs. 81/08

Page 4: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Definizioni:PERICOLO:

RISCHIO

Page 5: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

•Infortunio: evento dannoso che si verifica in occasione di lavoro per una causa violenta e che pregiudicano, temporaneamente o permanentemente, la capacità lavorativa.

•Malattie professionali: alterazione dello stato di salute di un lavoratore originata da cause inerenti allo svolgimento della prestazione di lavoro.

• Rischi per la sicurezza: legati a danni acuti e fatti esterni che agiscono rapidamente sulla persona e costituiscono un nesso di causa/effetto con la lesione.

•Rischi per la salute: legati a danni progressivi e cronici provocati da fattori esterni che agiscono lentamente sulla persona addetta alle specifiche lavorazioni pericolose.

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI: definizioni

Page 6: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Rischi per la sicurezza Rischi per la salute• Strutture (scale, pareti,

aperture ecc.)• Macchine, apparecchiature,

attrezzature• Mezzi di trasporto • Sostanze pericolose• Impianti elettrici• Incendi, esplosioni

• Rumore• Vibrazioni• Radiazioni ionizzanti e non

ionizzanti• Condizioni climatiche• Polveri e fibre• Fumi, nebbie, gas, vapori

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI: esempi

Page 7: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

7

L’ANALISI DEL RISCHIO

Video 1 (valutazione dei rischi)

Video 2 (attenzione_pericoli)

Page 8: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

8

Dalle norme tecniche:• PERICOLO

“fonte di potenziale danno”

• ESPOSIZIONE AL PERICOLO“situazione in cui il pericolo diventa concreto, cioè situazione in cui una persona è esposta al pericolo”

• DANNO “lesione fisica alla persona come conseguenza diretta o indiretta di esposizione al pericolo”

Il Rischio

Page 9: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Stima qualitativa del rischio

• Si basa sulla valutazione di due elementi:

• Probabilità del verificarsi di un evento dannoso.

• Magnitudo delle conseguenze(entità del danno)

Page 10: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

10

Esempio di definizione di scale di valutazione qualitative:

PROBABILITÀ MAGNITUDO Bassissima Medio-bassa Medio- alta Elevata

Trascurabile Modesta Notevole Ingente

LA STIMA DEL RISCHIO

Page 11: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

11

PROBABILITÀ

1 Bassissima

L’evento dannoso è improbabile. La sua manifestazione è legata al contemporaneo verificarsi di più eventi indipendenti e poco probabili.L'evento non si è mai presentato durante l'attività produttiva.

2 Medio – bassa

L’evento dannoso è poco probabile ma possibile. E’ legato al contemporaneo verificarsi di più eventi non necessariamente indipendenti e di probabilità non trascurabile.L'evento si è presentato raramente durante l'attività produttiva.

LA STIMA DEL RISCHIO

Page 12: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

12

PROBABILITÀ

3 Medio – alta

L’evento dannoso è probabile. Tipicamente legato a funzionamenti anomali delle macchine e degli impianti, non rispetto delle procedure di lavoro, non utilizzo dei mezzi di prevenzione e protezione.L'evento si è presentato con una certa frequenza durante l'attività produttiva.

4 Elevata

L’evento dannoso è altamente probabile. Con le stesse caratteristiche precedenti, tende a verificarsi diverse volte. L'evento si presenta molto frequentemente nell'attività produttiva.

LA STIMA DEL RISCHIO

Page 13: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

13

MAGNITUDO

1 Trascurabile“Il danno è rapidamente reversibile e di scarsa entità. Non comporta l’abbandono del posto di lavoro”.

2 Modesta“Il danno comporta una parziale limitazione funzionale reversibile in pochi giorni con completo ripristino della capacità lavorativa”.

3 Notevole“Il danno comporta una limitazione funzionale reversibile solo dopo un certo tempo con eventuale riduzione della capacità lavorativa”.

4 Ingente“Il danno è irreversibile e comporta una notevole e permanente riduzione della capacità lavorativa, o l’inabilità, o la morte”.

LA STIMA DEL RISCHIO

Page 14: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

RISCHI DA CARENZA ORGANIZZATIVA

• “Derivano da una inefficiente organizzazione del lavoro, sia in termini gestionali, sia in termini metodologici, sia in termini operativi.”

Esempi sono costituiti da:• mancanza o inefficacia di procedure interne;• scarso coinvolgimento dei dipendenti a tutti i livelli;• carenza metodologica;• non chiare attribuzioni di responsabilità• insufficiente informazione e formazione

Page 15: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

15

Classificazione dei rischi

Dal punto di vista della tipologia del pericolo:

RISCHI CONVENZIONALI

RISCHI SPECIFICI

RISCHI DA CARENZA ORGANIZZATIVA

Page 16: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

16

Classificazione dei rischi

RISCHI CONVENZIONALI

“Legati alle strutture e agli impianti, sono generalmente più noti in quanto presenti nella totalità degli ambienti di lavoro.”

Esempi di rischi convenzionali sono quelli legati a:

• impianti elettrici, termici e tecnologici

• stato delle strutture

• barriere architettoniche

Page 17: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

17

Classificazione dei rischi

RISCHI SPECIFICI

“Legati alla presenza di specifici agenti fisici, chimici, biologici. ”

Esempi di rischi specifici sono quelli legati a:

• agenti fisici: rumore, vibrazioni, radiazioni ...

• agenti chimici: vapori, fumi, liquidi, gas …

Page 18: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Principali fattori di rischio.

1. Agenti chimici 2. Agenti fisici 3. Agenti biologici4. Affollamento, ristrettezza dello spazio5. Aspetti di tipo organizzativo-gestionale6. Carenza di informazione.

Page 19: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Rischio Chimico.Agente chimico

Page 20: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

VIE DI ESPOSIZIONE

Page 21: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE.

Page 22: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

INFORMAZIONI RIPORTATE SULL’ETICHETTA

• NOME COMMERCIALE DEL PREPARATO.• NOMINATIVO E RECAPITO DELLA DITTA

PRODUTTRICE.• NOME CHIMICO DELLA SOSTANZA.• SIMBOLI DI PERICOLO.• FRASI DI RISCHIO E CONSIGLI DI PRUDENZA

(R,S) H e P.• QUANTITATIVO DEL CONTENUTO.

Page 23: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

I VECCHI E I NUOVI PITTOGRAMMI DI PERICOLO.

Page 24: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

COME E’ CAMBIATA LA LEGGE:

V ANTAGGI: I NUOVI PITTOGRAMMI SONO RICONOSCIUTI A LIVELLO MONDIALE E NON PIU’ SOLO EUROPEO, CIO’ FACILITA LA COMUNICAZIONE -----------------

Page 25: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Prima video

DOPOvideo

Page 26: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

ADESSO

Page 27: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia
Page 28: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia
Page 29: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia
Page 30: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

• H (hazard): indicazioni di pericolo

• P (precautionary): consigli di prudenza.

• EUH: ulteriori informazioni di pericolo.

Page 31: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Segnaletica di sicurezza

Page 32: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli di divieto

Page 33: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli di obbligo/prescrizione

Page 34: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli di pericolo 1

Page 35: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli di pericolo 2

Page 36: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli di salvataggio 1

Page 37: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli di salvataggio 2

Page 38: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Cartelli per le attrezzature antincendio

Video chiusura

Page 39: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

DPI e DPC• DPI: dispositivi di protezione individuale

“attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro”.

• DPC: dispositivi di protezione collettivi.

Page 40: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

DPIdispositivi di protezione individuale

Page 41: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

DPC

Page 42: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

STOCCAGGIO AGENTI CHIMICI

Page 43: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

NORME DI COMPORTAMENTO1. Entrare in laboratorio solo in presenza dell’insegnante.2. Usare sempre guanti di protezione quando si manipolano sostanze tossiche o

pericolose, evitando di toccare porte maniglie telefono computer con gli stessi.3. Indossare sempre il camice di protezione che deve essere di cotone al 100% o di

materiale non infiammabile.4. Utilizzare, quando vi sia il rischio di schizzi di sostanze pericolose, gli occhiali di

protezione. È vietato l’uso di lenti a contatto senza indossare occhiali di sicurezza.5. I capelli lunghi devono essere raccolti, evitare scarpe aperte e con tacchi alti.6. Zaini, cappotti, ombrelli , devono essere sistemati negli appositi spazi.7. Non fumare, non ingerire alimenti o bevande.8. Non usare recipienti di laboratorio, frigoriferi o freezer per la conservazione di

alimenti o bevande.9. Prima dell’utilizzo di un qualsiasi prodotto chimico, leggere attentamente le

etichette sui contenitori, con particolare riferimento alle frasi H e P. Leggere attentamente anche la scheda di sicurezza relativa al prodotto.

Page 44: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

10. Non utilizzare prodotti chimici prelevati da contenitori privi di etichetta.11. Non mettere mai in un contenitore etichettato sostanze diverse da quelle

indicate in etichetta.12. Mantenere sempre perfettamente chiusi tutti i contenitori con prodotti

chimici.13. Ricorrere all’uso di DPC tutte le volte che le operazioni effettuate lo

richiedono.14. Non guardare attraverso un’apertura in un recipiente contenente una

miscela di reazione.15. Prelevare i reagenti con la massima cautela operando sotto cappa quando si

usano sostanze particolarmente volatili, tossiche o dall’odore sgradevole, indossando apposite mascherine.

16. Non aspirare a bocca.17. Non scaldare mai solventi infiammabili su fiamma libera.18. I residui chimici di qualunque natura andranno collocati sempre solo negli

appositi contenitori allestiti a questo scopo per il successivo smaltimento.19. Chiudere le valvole del gas al termine del lavoro.

Page 45: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Schede di sicurezza

• Ogni sostanza presente in lab deve essere etichettata ed accompagnata dalla SDS.

• Fornisce le indicazioni e le norme comportamentali da seguire quando si maneggia tale sostanza.

• Rispetto all’etichetta,costituisce un sistema di informazione più completo e approfondito.

• Contiene 16 voci distinte.

Page 46: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Vedi scheda acido solforico Carlo Erba

Page 47: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Una vita senza chimica???

• Ridurrebbe i rischi ma sarebbe un po’ scomoda

• Cosa ne pensate???

• vivere senza chimica

Page 48: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Page 49: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici

Art. 266Campo di applicazione

Titolo X del D.Lgs. 81/08

ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Page 50: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

RISCHIO BIOLOGICO

Page 51: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

• Attività in industrie alimentari• Attività nell’agricoltura• Attività nelle quali vi è contatto

con gli animali e/o con prodotti di origine animale

• Attività nei servizi sanitari, comprese le unità di isolamento e post mortem

• Attività nei laboratori clinici, veterinari e diagnostici.

• Attività in impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di rifiuti speciali potenzialmente infetti

• Attività negli impianti per la depurazione delle acque di scarico

Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici.ALLEGATO XLIV

Page 52: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Laboratorio di microbiologia Scuole Ospedali Industrie farmaceutiche Aziende per controlli ambientali Istituti di ricerca UniversitàScopi e finalità diversi ma tutti dipendenti dalla patogenicità e dalla

ubiquità dei microrganismi Tutti obbligati ad adottare sistemi di protezione dagli agenti biologici

e di procedere nelle varie operazioni in condizioni di sterilità.

Page 53: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Classificazione organismi:1. Batteri 2. Protozoi3. Alghe4. Funghi (muffe e lieviti)5. Virus

La maggior parte di essi sono accomunati per essere dei microrganismi ossia organismi talmente piccoli che si possono vedere solo al microscopio.

Page 54: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Agenti biologiciMicroscopio: il primo strumento utilizzato allo scopo di ingrandire e quindi osservare i MO fu la lente nel 1673 oggi esistono vari tipi di microscopi:Ottico permette di superare i limiti del potere d’ingrandimento e di risoluzione dell’occhio e della lente. basato sull’uso di 3 sistemi di lenti quelle dell’oculare e dell’obiettivo ingrandiscono, mentre quelle del condensatore convergono i raggi luminosi(provenienti da una sorgente) sul preparato. l’ingrandimento totale è dato dal prodotto dell’ingrandimento dell’obiettivo per quello dell’oculare. Per il microscopio ottico le possibilità d’ingrandimento sono limitate.Limite di risoluzione del microscopio: distanza minima a cui due punti possono essere ancora visualizzati come separati. è una caratteristica fondamentale poiché fornisce il max ingrandimento utile.Di microscopi ottici ne esistono vari: a contrasto di fase (campo scuro), in campo chiaro e a fluorescenza.

Page 55: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Microscopia elettronicaha permesso di vedere i virus, il suo funzionamento si basa non sulla luce ma su fasci di elettroni

• I più moderni consentono visioni tridimensionali.

• Usati per es per il DNA • Dato l’elevatissimo costo si trovano solo

nei lab di ricerca. • Anche la preparazione dei preparati da

osservare è lunga e costosa.

Page 56: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Al microscopio ottico l’osservazione è possibile mediante:

• Vetrini a fresco • Preparati colorati.

Il primo metodo offre il vantaggio di vedere cellule vive, in movimento se mobili, durante la riproduzione ,nelle loro dimensioni e forme reali poiché non hanno subito nessun trattamento fisico o chimico. presenta uno svantaggio molto importante, però, che è quello di non poter osservare microrganismi patogeni. Fattibile, questo, con il secondo metodo.

Page 57: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Tipologie di celluleLa proprietà comune a tutti gli esseri viventi è l’organizzazione cellulare. anche per i microrganismi la cellula rappresenta l’unità di base strutturale e funzionale della vita(eccezione i virus che sono acellulari))Tra le cellule dei vari organismi ci sono notevoli differenze, tuttavia ci sono almeno 3 punti comuni a tutte:

Membrana plasmatica, delimita la cellula dall’ambiente esterno e ne regola gli scambi.

Informazione ereditaria, DNA che dirige l’attività cellulare e viene trasmessa alle cellule figlie con la riproduzione cellulare.

Sono sistemi chimici capaci di assumere energia e materiali dall’esterno trasformarli e utilizzarli per svolgere le varie attività.

Page 58: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Esistono, tuttavia, 2 tipi cellulari:

Procariotiche, prive di nucleo con il DNA sparso nel citoplasma, al loro interno non c’è una vera compartimentazione che possa dare origine agli organuli cellulari. I microrganismi che possiedono questo tipo di cellula sono procarioti(batteri).

Eucariotiche, con nucleo e relativa membrana, comparti interni distinti.I microrganismi con tale cellula sono eucarioti(alghe, protozoi e funghi).

Page 59: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Ubiquità dei microrganismiNon esiste ambiente sulla terra che non sia popolato da microrganismi, Soprattutto batteri, che fra tutti sono quelli che meglio si adattano alle più svariate condizioni ambientali.L’assenza di microrganismi da un materiale o ambiente indica l’uso da parte dell’uomo di agenti antimicrobici.Spore batteriche: forme di sopravvivenza prodotte dalla trasformazione di cellule vegetative, che proteggono il loro genoma con strutture di rivestimento molto resistenti, diventano inattive a livello metabolico e cessano di riprodursi. Le spore possono resistere per tempi lunghissimi ad essiccamento, penetrazione di disinfettanti radiazioni e alte temperature. Quando le condizioni tornano ad essere favorevoli le spore tornano ad essere vegetative.

Page 60: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Relazioni tra noi e loro!!!Sono di 2 tipi:• Positive perché favoriscono la sopravvivenza• Negative quelle che comportano uno svantaggio per una delle due

parti a causa del fatto che molte specie microbiche possono provocare nell’uomo malattie dette

Infettive :poiché sono conseguenza dell’infezione ossia penetrazione e moltiplicazione dei microrganismi patogeni.Microrganismo patogeno: dal greco generare dolore. es: quelli che causano il raffreddore, influenza, tubercolosi, polmonite, rosolia.Allergia: serie di reazioni scatenate dalla produzione di anticorpi per rispondere alla presenza di un antigene detto allergene, di solito innocuo per altri esseri umani.La reazione allergica è un es di risposta del sistema immunitario contro l’organismo stesso, quando ,sappiamo, che di solito esso agisce per difenderlo.

Page 61: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

I Contatto diretto (con persona malata) indiretto (con oggetti o strumenti

contaminati)II Inalazione di gocciolineIII Ingestione accidentaleIV Vettori esterni (zanzare, zecche, altri artropodi)V Via parenterale (puntura d'ago accidentale,

taglio)

Rischi biologiciModalità di trasmissione

Page 62: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

AZIONE INFETTIVA:Virus (influenzali, parainfluenzali, adenovirus, ecc., …..)Batteri (S. aureus, Legionella spp., ….)Funghi (Aspergillus fumigatus,…)Parassiti (Acantamoeba, Naegleria fowleri,…)

AZIONE ALLERGICA: Batteri (Actinomyces., ….)Funghi (Aspergillus spp., Penicillium spp.,…)Artropodi (Dermatophagoides farinae, D. pteronyssinus,…)

AZIONE TOSSICAProdotti e derivati dei microrganismi: endotossine, micotossine (Penicillium spp., Aspergillus versicolor, ecc.), 1-3 beta glucani (costituenti spore fungine)

Rischi biologici

Effetti sulla salute

Page 63: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Disegno di N. Todaro

Page 64: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

1. - Spazi di lavoro sufficientemente ampi

2. - Superfici lisce, di facile pulizia, impermeabili e resistenti

3. - Efficace aerazione nei luoghi di lavoro chiusi

4. - Sistemi di condizionamento sottoposti a regolare

manutenzione e pulizia

5. - Microclima confortevole (T, UR, ricambi d’aria adeguati)

6. - Armadi separati per il vestiario civile e da lavoro

7. - Docce, se il tipo di attività lo richiede

8. - Servizi igienici adeguati

9. - Evitare di mangiare, bere e fumare nei luoghi di lavoro

Regole generali

Page 65: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Polvere e sporco rappresentano un ottimo terreno di coltura.

N.B.: I disinfettanti NON sono agenti detergenti e ostacolano la rimozione dello sporco. Vanno usati solo dopo la pulizia.

Sanificazione: uso di detergenti per ridurre il numero di contaminanti batterici su oggetti e superfici. Una prima accurata detersione con acqua e detergente seguito da risciacquo è il sistema più semplice e validoDisinfezione impedisce la proliferazione dei germi patogeni; non deve sostituire la sanificazione in quanto la presenza dello sporco sulle superfici protegge i microrganismi dal contatto diretto con il disinfettante, inattivandolo e rendendo inutile la procedura.

Rischi biologici Pulizia

Page 66: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

• sterilizzazione• disinfezione• disinfestazione (contro artropodi)• derattizzazione

SterilizzazioneUccide tutte le forme di microrganismi e le spore batteriche (121°C per 15 minuti in autoclave)

DisinfezioneControllo dei microrganismi patogeni su una superficie o in un dato ambiente (con disinfettanti chimici: alcoli, perossido di idrogeno, tensioattivi, fenoli, aldeidi)

Rischi biologiciSistemi di controllo dei microrganismi

Page 67: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Agenti biologici Virus, batteri (stafilococchi, legionelle), funghi (Aspergillus, Alternaria,ecc.), allergeni indoor (acari, peli animali, muffe, blatte)

Fonti di pericolo Impianti di climatizzazione e idrici in cattivo stato di manutenzionepolvere di arredi, tendaggi, moquette.

Via di esposizione Contatto diretto e indirettoInalazione

Effetti sulla salute Infezioni, allergie

Monitoraggio ambientale monitoraggio microbiologico dell’aria per la carica microbica totale (carica psicrofila e mesofila) e carica fungina (muffe e lieviti)monitoraggio delle superfici di scrivanie, scaffalimonitoraggio ambientale di legionellamonitoraggio ambientale degli allergeni indoor nella polvere

Prevenzione e protezione Adeguata pulizia degli ambienti Frequente ricambio dell’aria Adeguata manutenzione degli impianti di climatizzazione e idriciMonitoraggi ambientali periodici per controllare la qualità dell’aria

Rischi biologiciIn ufficio

Page 68: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Agenti biologici Virus, batteri (coliformi, stafilococchi, legionelle), funghi (Aspergillus, Alternaria,ecc.), allergeni indoor (acari, peli animali, muffe, blatte)

Fonti di pericolo Impianti di climatizzazione e idrici in cattivo stato di manutenzionepresenza di rifiuti potenzialmente infetti nelle camere e nei servizi igienicipolvere di arredi, materassi, tendaggi, moquette.

Via di esposizione Contatto diretto e indirettoInalazione

Effetti sulla salute Infezioni, allergie

Monitoraggio ambientale

monitoraggio microbiologico dell’aria per la carica microbica totale (carica psicrofila e mesofila) e carica fungina (muffe e lieviti)monitoraggio delle superfici di comodini, armadi, superficimonitoraggio ambientale di legionellamonitoraggio ambientale degli allergeni indoor nella polvere

Prevenzione e protezione

Pulizia e disinfezione di camere, locali comuni e servizi igieniciAdeguata rimozione della polvereFrequente ricambio dell’aria Adeguata manutenzione degli impianti di climatizzazione con sostituzione periodica dei filtriadeguata manutenzione degli impianti idrici con periodici trattamenti di disinfezione monitoraggi ambientali periodici per controllare la qualità dell’aria e dell’acquaUso di guanti e indumenti di lavoro nell’effettuare i servizi ai piani o di lavanderiaUso di mascherina in caso di soggetti allergici alla polvere

Rischi biologiciNegli alberghi

Page 69: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Agenti biologici Virus (papillomavirus), batteri (coliformi, stafilococchi, legionelle), funghi (dermatofiti), endoparassiti, allergeni (muffe, acari)

Fonti di pericolo Superfici di attrezzi ginnici, panche, armadietti, pavimentiImpianti idrici e di climatizzazioneContatto diretto con utenti

Via di esposizione

Contatto diretto e indirettoInalazione

Effetti sulla salute

Infezioni respiratorie, infezioni cutanee (verruche), micosi cutanee (piede d’atleta), allergie

Monitoraggio ambientale

monitoraggio microbiologico dell’aria monitoraggio delle superfici (panche, armadietti, ecc.)monitoraggio di legionellamonitoraggio degli allergeni indoor

Prevenzione e protezione

Evitare contatto diretto con: superfici degli attrezzi ginnici, panche degli spogliatoi, sanitariUtilizzare tappeti personaliIndossare indumenti di cotone Usare salviettine con disinfettanti per detergere le superfici degli attrezzi ginnici dopo l’uso degli operatori o dei frequentantiVentilazione e ricambio d’aria Pulizia e sostituzione dei filtri dell'impianto di condizionamento. Accurata pulizia e disinfezione delle superfici. Asciugarsi accuratamente dopo la doccia Astenersi dal frequentare centri sportivi quando si è ammalati e rispettare idonei tempi di convalescenza a guarigione avvenuta.

Centri sportivi

Page 70: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Agenti biologici Virus (papillomavirus), batteri (coliformi, stafilococchi, legionelle), funghi (dermatofiti, ), endoparassiti (Giardia, Cryptosporidium)

Fonti di pericolo Acqua delle vasche e dei ristagniSuperfici di panche, armadietti, pavimenti, docceImpianti idrici e di climatizzazione

Via di esposizione Contatto diretto e indirettoIngestione accidentaleInalazione

Effetti sulla salute Infezioni intestinali, infezioni cutanee (verruche), infezioni localizzate (otiti), micosi cutanee (piede d’atleta)

Monitoraggio ambientale

monitoraggio microbiologico dell’aria monitoraggio delle superfici (panche, armadietti, ecc.)monitoraggio di legionellamonitoraggio microbiologico dell’acqua

Prevenzione e protezione

clorazione dell’acquaindossare sempre ciabattine di gomma personali; non camminare a piedi scalzi sui bordi delle piscine, nelle docce e negli spogliatoi. gli asciugamani e gli accappatoi non vanno mai scambiatidopo la doccia, asciugarsi sempre con cura poichè funghi e verruche si sviluppano più facilmente in ambienti umidi ventilazione e ricambio d’aria pulizia e sostituzione dei filtri dell'impianto di condizionamento. accurata pulizia e disinfezione delle superfici. astenersi dal frequentare centri sportivi quando si è ammalati e rispettare idonei tempi di convalescenza a guarigione avvenuta uso di guanti da parte degli addetti alla pulizia ordinariauso di guanti e mascherina da parte degli addetti alla manutenzione

Rischi biologiciNelle piscine

Page 71: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Rischi biologici:1. Contaminazione dell’operatore2. Contaminazione dell’ambiente e delle apparecchiature

In entrambi i casi da microrganismi; questi sono stati classificati in 4 gruppi di rischio sulla base dei seguenti criteri:– Patogenicità– Trasmissibilità– Disponibilità di efficaci misure di profilassi– Disponibilità di efficaci misure di terapia– Grado di rischio del lavoratore

I microrganismi classificati sono solo quelli di cui è nota la capacità di provocare malattie nell’uomo. La pericolosità nei gruppi segue un ordine crescente.

Page 72: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Gruppi di rischio caratteristiche Esempi di MO del gruppo1 Poche probabilità di provocare

malattie nell’uomoBacillus subtilis, micrococcus luteus

2 Può causare malattie nell’uomo. Può costituire un rischio per i lavoratori. poche probabilità di propagarsi. Di norma si hanno misure profilattiche e terapeutiche efficaci.

Staphylococcus aureus ,virus influenzale tipi A,B,C herpesvirus varicella-zoster

3 Può causare malattie gravi nell’uomo. costituisce un serio rischio per i lavoratori. Può propagarsi nella comunità. Di norma si hanno misure profilattiche e terapeutiche efficaci.

Bacillus anthracis, mycobacterium tuberculosis, virus epatite B,HIV

4 può causare malattie gravi nell’uomo.serio rischio per i lavoratori.elevata probabilità di propagarsi.di norma non si hanno misure di profilassi e terapeutiche efficaci.

Virus ebola

Quanto sono pericolosi?

Page 73: Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia

Come ci si difende?• I lab che utilizzano MO a partire dal 2° gruppo devono

esporre il simbolo rischio biologico o biohazard.• Gli operatori devono utilizzare i DPI e i DPC necessari

(guanti,camice,occhiali,cappe di sicurezza). L’uso di queste misure di contenimento piuttosto di altre dipende dal tipo di lab e dal suo livello di biosicurezza.

• I lab scolastici sono di livello 1 o2• Gli ambienti e le attrezzature vanno costantemente

disinfettati e/o sterilizzate a seconda dei casi.• Il materiale usato e contaminato prima di essere smaltito va

decontaminato tramite sterilizzazione in autoclave.