Sfreccia la ... Notizia.

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Giornale scolastico periodico realizzato dagli studenti dell’istituto. Il progetto è stato ideato dalle professoresse Beatrice Ruocco e Silvana Geirola che hanno curato in modo particolare la parte grafico-pubblicitaria. Il giornale si potrà sfogliare richiedendone una copia cartacea alla nostra scuola e on-line cliccando sul sito www.giustinofortunatonapoli.it

Transcript of Sfreccia la ... Notizia.

L'intervento

I miei più vivi complimenti per lapubblicazione del giornale

"Sfreccia la notizia" dell'istituto"Giustino Fortunato". L'Ordinedella Campania è infatti molto

attento a tutte le iniziativegiornalistiche all'interno del

mondo della scuola.Si tratta di

strumenti che consentono aglistudenti di affrontare, discutere,commentare temi di attualità dicui si nutrono, in classe e a casa,

attraverso i giornali, la televisione,la radio, e da alcuni anni

anche attraverso il mondo delweb.

Iniziative che stanno crescendo inmolte zone della nostra città e

della nostra regione con risultatiimportanti per la crescita culturale

degli studenti.Sono dunque al

vostro fianco.e spero diincontrarvi presto.

Nel frattempo auguro alla vostraredazione un sereno 2013

Ottavio Lucarelli

Presidente dell'Ordine dei

Giornalisti della Campania

Storia dell'istituto

Nel 1910 era già funzionante sul pendio collinare del Vomero una sezionedella Scuola tecnica "Salvator Rosa" che, l’anno successivo, ottenne .. .

segue a pagina 2

La nascita di un giornalenuovo

La nascita di un giornale nuovo,realizzato in una scuola, è sempre unevento da salutare con ottimismo ecompiacimento. Per di più quando sitratta di un giornale che nasce in rete,e quindi è innovativo nell’ambito enelle finalità, nella struttura e nellemodalità di “impaginazione”, ungiornale infine che vuole coinvolgeree interagire, colloquiare e farcollaborare, in una dialettica chespinge “redattori” e lettori adesprimersi e ad approfondire, ariflettere e ad analizzare. In un’epocain cui si è abituati all’espressioneestremamente sintetica, a risposte giàbell’e pronte, a segni contratti espesso criptici, ritrovare giovanistudenti con il piacere e lamotivazione a confezionare ungiornale, con tutto il lavoro che si puòsupporre per la fase redazionale, è unsegnale certamente positivo elusinghiero: oggi chi è in grado distrutturare e/o destrutturarel’ informazione ha davvero unasignificativa e impagabilecompetenza. Quindi, la “costruzione”

di un giornale a scuola è anche ilmodo per far acquisire unacompetenza fondamentale agli allievi,e aiutarli, nel fare, a comprendere ilvalore fondamentale di “possedere”gli strumenti linguistici e quindicomunicare con consapevolezza,nonché “decifrare” il mondo che cicirconda e saper intravedere le giustecoordinate per le proprie scelte, nonsolo professionali ma ancheesistenziali.

Il Dirigente scolasticoErnesto Morabello Morabito

La magia del giornale

«L'unità d'Italia è stata e sarà - ne hofede invitta - la nostra redenzionemorale. Ma è stata, purtroppo, lanostra rovina economica. Noi erava-mo, il 1 860, in floridissime condi-zioni per un risveglio economico,sano e profittevole. L'unità ci haperduti. E come se questo non ba-stasse, è provato, contrariamenteall'opinione di tutti, che lo Stato ita-liano profonde i suoi benefici fi-nanziari nelle province settentrionaliin misura ben maggiore che nellemerdionali.».Sembrerebbe una parafrasi dell’attuale situazione economica esociale meridionale mentre trattasi diuna lettera del 2 settembre 1989 diGiustino Fortunato a Pasquale Villa-ri! Storia ormai andata e però scrittae tramandata. I capitoli di storiadell’uomo qualunque sfuggono allacelebrità mentre “sfrecciano” nellacronaca delle pagine di un giornaleper parlare a chiunque e per comu-nicare la realtà. Forse è questa lamagia del giornale che coglie giornoper giorno l’attimo della cronaca conla percezione dell’oggi che sfuggealla nostra razionalità.

prof.ssa Silvana Geirola

Cari ragazzi avrete la possibilità, attraverso le pagi-ne del nostro giornale scolastico, di esprimere libe-ramente i vostri pensieri, le vostre idee sullascuola, sul territorio ma anche su tutte le proble-matiche a voi più vicine. La conoscenza passaanche attraverso la ricerca e l’approfondimentodelle notizie, non solo attraverso i “programmi”.Inoltre la scrittura spontanea è un potente mezzoche vi permetterà, anche attraverso la rete, dientrare in comunicazione con altre scuole e quindicon i vostri colleghi. Attraverso la stesura di artico-li troverete una “zona franca” in cui potete riuscireliberamente ad esprimere voi stessi attivando pro-

cessi di consapevolezza del sé ma anche di ascoltoe di accettazione di punti di vista diversi.C’è uno stretto collegamento emozionale tra chilegge e chi scrive: ”Chi scrive deve quindi …senti-re per poter …far sentire agli altri”. Scriverequalcosa, come leggerlo, può facilmente cambiareil nostro umore ed avere forti implicazioni sul restodella nostra giornata. Non solo: la scrittura puòcambiare i nostri stati interiori e l’organizzazionedei pensieri ed ha un alto potere comunicativo es-sendo uno dei metodi più efficaci e sicuri perscambiarsi informazioni. Si può benissimo scriveread un altro immaginario e cogliere ugualmente ibenefici di un’attività liberatoria.Gli esperti sostengono che la scrittura alimenta la“coscienza” «intensifica il senso dell’ io» ma nel

contempo lancia «ponti», facilita, cioè, la relazionecon l’altro e con il mondo. Per la sua natura dicomplesso atto neurologico, psicologico e motoriola scrittura non è dunque il mero accostamento disimboli alfabetici, ma è l'espressione - il risultatoultimo - di un fenomeno assolutamente particolaree distintivo di ogni singolo individuo: ogni personaelabora senza rendersene conto una propria moda-lità di scrittura , unica ed irripetibile. Credo chenella scuola la scrittura sia un veicolo di scoperta dinuovi mondi, di nuove forme del pensiero, di nuo-ve occasioni di espressione e di comunicazioni.Auguro a voi tutti buon lavoro.

prof.ssa Beatrice Ruocco

Scrivere per emozionarsi

Periodico di informazione dell' istituto professionale di stato per i servizi Commerciali e Turistici " Giustino Fortunato " Napoli Anno I numero1

"Mi chiamo Fiamma e da quando avevo ottoanni ho capito che la vita non è un film. "AngelInside" è il nuovo libro della giovane autriceAngela Tambaro, nata a Napoli il 1 7 settembre1989; diplomata in ragioneria presso l’ istitutoGiustino Fortunato. Ha già pubblicato unaraccolta di poesie con il Gruppo Albatros editoreintitolata “Le parole del cuore”, una raccolta dipoesie che da voce a tutte quell’emozioni, che ilpiù delle volte vengono soffocate o dimenticate.Ho partecipato al libro “Noi che la pensiamocosì” scaricabile online gratuitamente. “AngelInside” edito da EssErre Press é un fantasymisterioso ricco di colpi di scena cheaccompagnano il lettore. In una dimensione digrande impatto immaginativo. Esso narra diFiamma, ragazza dal passato difficile, dai legamifamiliari quasi inesistenti, imprigionata in unmondo di insicurezze e sofferenze; si trova avivere una realtà in cui i sentimenti, l'amore el'amicizia, sembrano essere chimere complesse eincomprensibili. Il desiderio di abbandonarsialla morte, di fuggire alla vita, facendo del malea se stessa, si fa pressante al mondo distorto diuna realtà da sogno irreale e demoniaca diFiamma; saranno due angeli neri a sorvegliare lasua esistenza e a proteggerla da scelte estreme.Un fantasy misterioso, ricco di colpi di scena,accompagna il lettore in una dimensione digrande impatto immaginativo, difatti si puòcomprendere sia dal titolo che dalla copertinacome le emozioni diventano importanti e lasperanza necessaria per affrontare le inquietudiniracchiuse nelle vie più segrete dei pensieri."Ringrazio gli autori della copertina Luigi MitoPuca, Vincenzo Ghiro Sarnelli, Luigi PointsPedata, Imma D’Ambrosio, Maria Scherma esono convinta che, sottolinea Angela, in fondo

chiunque può esprimersi, ma quello che scrittorie artisti vogliono fare nelle loro opere, più chelimitarsi a esprimere loro stessi è … comunicare.Anche voi potete farlo nel vostro giornale".

Angela Tambaro

DA EX ALUNNAA SCRITTRICE

l'autonomia con il nome di Reale Scuola tecnica Vomero.Nel 1914, assumeva il nome di Scuola Tecnica "Coppino" che, in seguito alla nascita della scuolamedia unificata e alla formazione degli istituti professionali, si scindeva in Scuola Media"Coppino" e Istituto professionale per il commercio "Giustino Fortunato", in onore del famosostudioso e uomo politico, che si laureò a Napoli in legge e si interessò prevalentemente allaquestione meridionale. Nel 1968, l’ Istituto Professionale “Giustino Fortunato” attivava, uniconella provincia di Napoli e secondo in Italia, corsi triennali di: Addetti alla segreteria d’azienda;Addetti alla contabilità; Addetti agli uffici turistici e viaggi; Addetti ai trasporti e alle spedizioni;Disegnatori pubblicitari con corsi annuali di perfezionamento e di specializzazione. Inoltrefurono avviati corsi biennali di Stenodattilografia e Applicato ai servizi amministrativi. L’ istitutosi estendeva su tre sedi: la sede centrale di vico Acitillo a Napoli, la sede succursale di RioneTraiano e la sede coordinata di Afragola.Nelle due sedi del Vomero e di Soccavo, l’ istituto è statopoi caratterizzato dagli indirizzi Economico Aziendale e Turistico dell’ istruzione professionale.A partire dall’anno scolastico 2010/2011 , in base al nuovo ordinamento, è entrato in vigore ilnuovo indirizzo Commerciale del settore Servizi. La Riforma degli Istituti Tecnici e Professionali, in vigore a partire dall’anno scolastico 2010/2011 , riguarda, nell’anno scolastico 2012/2013 ,non solo gli alunni del biennio ma anche gli alunni che frequentano il terzo anno di studi, mentreper gli alunni delle classi quarte e quinte continua a valere la normativa in vigore prima del varodella Riforma. Nel nostro Istituto sono attivi due indirizzi di qualifica: Operatore amministrativosegretariale e operatore ai servizi di vendita (dei prodotti turistici)

segue da pag 1

SommarioPag. 2- Da ex alunna a scrittrice di Angela Tambaro- Segue dalla prima "Storia del Giustino Fortunato"Pag. 3- La scomparsa di Sergio Five di Umberto Napolano e Luigi DiSimone

- I ragazzi ai tempi della crisi Serena Di StazioPag. 4- La protesta studentesca di Simone Scuotto e Antonio Noviello- Vende morte a mio fratelloPag. 5- Leggiamoci fuori scuola di Serena Di Stazio- L'amicizia nell'era di facebook di Serena Di Stazio e UmbertoNapolanoPag. 6- Volta chiama Fortunato di Marco Brocca e Luigi de Simone- Cedimenti all’ ITIS Volta di Mariano RotondoPag. 7- Natale con la band di Claudia Gennari- Il rapporto fra studenti e proff di Chiara Bertè- Open dayPag. 8- La notizia: rubrica di Giovanna De Fenza, Melania Di Lonno eOrsola Cerullo

- Caso dell’ infermiera Kate di Serena Di Stazio e UmbertoNapolano

- Capodanno 2013 di Anna Garofalo e Roberto Scognamiglio- Il delitto di Avetrana di Antonietta EspositoPag. 9- La situazione dei bambini in africa di Francesco Russo- La violenza sulle donne di Concetta Notari e Viviana Iodice- Esplosione a NapoliPag. 10- Il pugilato di Giuseppe Bottiglieri- Claudia e il mare di Claudia Venzi- Le arti marziali di Paolo PaganoPag. 11- III Memorial Filippo Calvino di Luigi Frezza, Ernani Frezza eAlfonso Esposito

- Intervista a Ciro Cerqua di Luigi ed Ernani Frezza e AlfonsoEsposito

- Calcio mercato di Antonio FerrieriPag. 12- Cosa significare amare? di Giuseppe Bottiglieri- Io non studio la IIªG- L’uomo bastardo di Daria Guarino- Poesie di Pasquale Todisco- L’amore di Claudia Gennari e Serena Galasso- Il mal d’amore di Aurore Fonseca- La Favola di Serena Galardo e Claudia Gennari- L'amicizia di Serena Galardo e Claudia GennariPag. 13- Giochi vari e oroscopo- I fumetti di Fabio LattanzioPag. 14- La notte bianca di Roberta Di Sarno- Alla scoperta del museo del mare la V H- Artigianato in Campania di Luigi NotaPag. 15- Problemi di cibo di Viviana Iodice, Concetta NotariBenedetta De Biase

- La tragica storia di Sara di Sara Carputo e Sara MazzonePag. 16- La redazione

2 Attualità

E' scomparso prematuramente uno deipersonaggi molto importanti del Vomero:Sergio "Five". Punto di riferimento daglianni '70 ad ora per chi volesse uscire la sera.Negli ultimi anni Sergio aveva catturato lasimpatia dei più giovani che il sabato sera lofermavano per strada per avere dritte suilocali di tendenza. L'ultima apparizionepubblica il 31 dicembre scorso nella "sua"piazza Vanvitelli, quando ha brindato alnuovo anno assieme ad un gruppo di amici.Era conosciuto come il più grande pr didiscoteche tra Napoli e provincia. Il re dellamovida napoletana ha lasciato tutti di stuccoper la sua improvvisa scomparsa. Era unvolto molto noto nei locali di Napoli: dalVomero a Chiaia, fino ai baretti di viaAniello Falcone. Un personaggio ecletticoche ha abbracciato diverse generazioni,conosciutissimo tra i teenagers e tra itrentenni che oggi ne ricordano gli aneddotisui social network. Diventato famoso peraver organizzato una serata in una notadiscoteca di Napoli con 5.806 partecipanti. Apiazza Vanvitelli è comparso un cartello insuo onore con la scritta: «Piazza SergioFive, re dei nights». Sergio amavapercorrere i luoghi di ritrovo vomeresi più

conosciuti e dispensare ai giovani amiciquelle che definiva “pillole di saggezza”,consigli preziosi. E' morto in seguito ad uninfarto in via Luigia Sanfelice, al Vomero,quartieri dove era residente.

Umberto Napolano e Luigi De SimoneIV B

La scomparsa di Sergio "Five", re dei nights

Bevono alcol. Sei su dieci, già dalle medie. Uno suquattro perde soldi online, e perde anche parecchio.Due su tre sono schiavi della Rete, della tv, delcellulare. Vivono scambiandosi sms, mms esexting. I dati emergono da "I cittadini di domani",indagine conoscitiva sull’ infanzia e dell’adole-scenza presentata a Roma, come si legge dai datidel Telefono Azzurro e Eurispes pubblicati su "IlMattino”. Cifre che sottolineano l’allarme giocod’azzardo ed alcol. Ma non solo. I dati aprono unagghiacciante squarcio sul mondo dei "titolari delnostro futuro" sui bambini o ragazzi d’oggi, cosìpiccoli e già così depressi dalla crisi al punto cheuno su tre ha deciso di rinunciare alla propria pa-ghetta perché vive sulla propria pelle l’angoscia fa-miliare di non riuscire ad arrivare a fine mese.Quasi tre su dieci hanno tentato la fuga di casamentre uno su venti è già stanco di questa vita e vaa caccia di siti su internet che dispensano consiglidi come togliersela. I dati disegnano una generazio-ne, quella tra gli 11 e 18 anni, che si sente senza fu-turo. Nella nostra società, sottolinea il presidentedell’Eurispes, Gian Maria Fara, "domina il timoreper il futuro e la sensazione che non ci siano pro-spettive. I ragazzi vivono l’oggi ma faticano adimmaginare il domani e questo crea un forte sensodi disagio sia nei giovani che nelle famiglie. Il pae-se ha bisogno di una riflessione sull’etica: bisogne-rebbe fermarsi, riflettere e fare scelte mirate adarginare questa crisi giovanile".

Allarme alcool e giocoBen il 64% dei ragazzi, dice Eurispes, beve alcoli-

ci. Inizia a farlo il 65,7% già alle medie, il primodrink, il 21%, confessa di averlo buttato giù primadegli 11 anni. Un disastro. E ancora: un bimbo suquattro rischia di diventare dipendente da roulette ovideo poker. L’8% dei bambini, tra i sette e gliundici anni, afferma di giocare soldi online, il 1 5%li scommette offline e lo fanno anche, rispettiva-mente il 1 2% e il 27% dei giovani tra i dodici e di-ciotto anni. Uno su quattro ammette che, a volte,perde cifre alte: rischio dipendenza più per i ma-schi che per le femmine

Nel cybermondoCresciuti tra internet e cellulari, ora i giovaniinternauti non sanno farne più a meno. Quasi settesu dieci, il 68,7%, ammette di non essere capace diriuscire ad uscire dalla Rete quando gli viene ri-chiesto. Il 95% naviga tutti i giorni, il 1 6,2% ancheper più di quattro ore mentre il 40,5% passa più diquattro ore con il cellulare. Il motivo? Il 38,4% deiragazzi confessa la paura di non riuscire a conosce-re nuove persone senza internet, mentre il 22% di-ce che si sentirebbe tagliato fuori dal gruppo. Mauno su quattro è vittima del cyberbullismo. NellaRete un ragazzo su cinque ha scovato sue fotoimbarazzanti, due su dieci hanno trovato gossip ofalsità sul proprio conto. Un adolescente su quattroha ricevuto un sms, un mms e un sexting, ma il1 2,3% ammette di aver inviato materiale a sfondosessuale perché "non ci vede nulla di male"(41 ,9%). Altro dato inquietante: un adolescente suventi ha cercato online siti che esaltano il suicidiomentre il 9,9% naviga in siti che parlano di anores-

sia, che incitano al razzismo (1 3,1%) o alla vio-lenza (19,3%). Purtroppo, stando all’ indagine,questi adolescenti hanno già conosciuto la"datingviolence", cioè quella violenza verbale e fi-sica nei rapporti di coppia. Infatti il 29,1% confessadi aver subito le urla del partner, il 20,9% di esserestato insultato mentre il 5,4% dice che il propriopartner ha minacciato di picchiarlo.

Generazioni in fugaQuasi tre ragazzi su dieci, quasi sempre per contra-sti con i genitori, sono scappati di casa. Fughe ve-loci che durano qualche ora (47,3%), da soli poi sidecide di tornare a casa (67,2%).

a cura di Serena Di Stazio IIIB

I ragazzi ai tempi della crisi, tra allarme alcol e gioco d’azzardoUno su quattro punta soldi online, oltre sei su dieci bevono già dalle scuole medie

3Attualità

NO ALLA SCUOLA AZIENDA!

Se è vero che è il potere economico e finanziario aguidare il potere politico, come potrebbe questonon voler interferire e, anzi prendere il controllodel sistema educativo? E' infatti sempre più evi-dente la volontà di introdurre le aziende all’ internodelle scuole e delle università, volontà che ormai eandata concretizzandosi grazie ai numerosi pro-getti, stage, e ovviamente al ddl Aprea che, anchese in discussione dal '94, ha gettato le basi di unprocesso di aziendalizzazione della scuola pubblicache, se non in via ufficiale ma ufficiosa, si starealizzando facilmente.

MA COSA SI INTENDE PER AZIENDALIZZA-

ZIONE DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA?

Il processo di aziendalizzazione che sta investendol’ istruzione pubblica consiste nel rendere la scuolasempre più simile ad una azienda, ricreando cosìnon solo il clima di competizione tra i singoli stu-denti, ma soprattutto rendendo gli stessi i futurioperai da inserire nella catena di montaggio.E’ proprio questo, infatti, ciò a cui si mira: farperdere ogni tipo di capacità critica e libertà dipensiero al fine di poter facilmente strumentalizza-re e reprimere i futuri lavoratori e su questo sifondono infatti le riforme degli ultimi governi e,per esempio, le prove Invalsi che implicano un ra-gionamento meccanico e affatto critico. Tutto ciòalla sua massima realizzazione nel momento in cuiall’ interno delle scuole un privato, quindi unazienda, acquisisce potere decisionale avendo lapossibilità quindi di trasformare la scuola in unluogo lavorativo, non solo modificando sul piano

didattico e comportamentale l’ intero assetto scola-stico, ma anche offrendo possibilità di stage che,spacciati per ottime esperienze da aggiungere sulcurriculum, in realtà non sono altro che ore di lavo-ro non retribuite e quindi forza lavoro sfruttata.

Non a caso infatti l’ ingresso in un' aziendaall’ interno della scuola è uno dei punti cardine delddl Aprea che prevede la partecipazione di taliaziende al Consiglio di istituto con la conseguenteriduzione degli altri componenti quali i genitori,personale ATA e studenti. Ma non è solo il ddlAprea ad animare questo processo, numerosi sono

stati infatti i casi di scuole finanziate da privati ed èmolto dibattuta la questione degli stessi sponsor.Sorge quindi spontaneo chiedersi se la scuola pos-sa, a questo punto, ancora definirsi pubblica o se inquesto caso si debba parlare di scuola-aziendaperche sempre più simili diventano i due contesti;l’esempio sono le scuole che, anche nelle piccolecose, diventano sempre più simili ad un aziendacon l’ introduzione per esempio dei badget o l’eli-minazione dell’ intervallo. Palese è quindil’ intenzione di educare gli studenti ad un unico la-voro in modo tale da fornire loro una conoscenzasettoriale che precluda la possibilità di scelta unavolta terminate le scuole superiori e che precludaloro anche la visione critica delle condizioni lavo-rative a cui saranno sottoposti.Per questi motivi ribadiamo la fondamentaleimportanza di una continuità scuola-lavoro maintesa in maniera totalmente opposta a come laintendono i nostri politici, tecnici economisti; ilcomune denominatore non deve essere infatti lastrumentalizzazione e lo sfruttamento ma l’unioneche deve fondarsi sulla solidarietà e sulla collabo-razione tra studenti e lavoratori. La continuità traquesti ultimi deve essere nella lotta di chi, da anni,subisce gli stessi soprusi e attacchi con rivendica-zioni comuni per uno stesso fine: questo è l’unicorapporto che vogliamo!

Simone Scuotto IVGAntonio Noviello IVD

(rappresentanti del Consiglio di istituto )

LA PROTESTA STUDENTESCA

Per salvare il fratello minore, schiavo di droga, unaragazza di 17 anni di Pompei ha scritto questalettera ai Carabinieri con nome e indirizzo dellospacciatore. Poi l’ha accartocciata e lanciata nelcortile della caserma. Grazie a questo disperatoappello, il trafficante è stato arrestato.“Gentili Carabinieri ho bisogno di voi. Ho 17 annie fino a qualche tempo fa ero una ragazzinaspensierata e felice, come tante della mia età, chepensava ad uscire con le amiche e mi ritengo fortu-nata ad avere una famiglia premurosa che miriempie di attenzioni e di affetto. Da qualche mese,però, la mia vita è cambiata. E' diventata uninferno. Mio fratello di 16 anni è cambiato. Da ra-gazzino studioso, dolce, tranquillo, educato e tifosodel Napoli, a maleducato,violento, mentalmente as-sente. E’ violento con mia madre e risponde maleai miei genitori che hanno provato a parlarci percapire cosa fosse accaduto. Ma lui urla, si chiude incamera, sbatte la porta, esce e ritorna a casaall’alba. Con me è sempre stato il dolce fratellinominore, premuroso e attento.Ora nei suoi occhi vedo odio e rabbia.Sento mia madre piangere tutte le notti e questo mi

stringe il cuore, facendo piangere anche me.Mi mancano gli scherzi che facevamo insieme ainostri amici.Mi manca il mio fratellino complice.Così ho deciso di seguirlo. Ho visto che, con altricoetanei, entra in un appartamento di viale Mazzi-ni. Lì incontra un ragazzo Vincenzo che gli vendela morte. Ho deciso di denunciare quel mostro nonperchè con il suo arresto mio fratello si possasalvare, ormai lo ha rovinato per sempre, ma persalvaguardare la tranquillità di altre famiglie.Spero che questo mio gesto possa far finire in gale-ra quel mostro così altri ragazzini non finirannonella sua rete della morte. Ho deciso di rivolgermia voi perchè ho piena fiducia nei Carabinieri, uo-mini d’onore che difendono i deboli. Ammiro e ri-spetto la divisa che indossate con onore e dignità.Vi prego di arrestare quel mostro cosi salverete dalbaratro della droga molti ragazzini. Grazie.

la redazione

VENDE MORTE AMIO FRATELLO. FERMATELO !

4 Attualità

Partecipiamo al primo incontro del progetto“Leggiamoci Fuori Scuola” per la presentazione diun libro che parla del mare. Tante le altre scuoleintervenute con lavori propri sul tema stabilitonell’Aula Magna dell’Università degli Studi “SuorOrsola Benincasa”, una sala importante che cicattura e ci affascina .Possiamo riconoscere l’autore Valerio Pandolfigiovane e simpatico che, seduto dietro la grandescrivania di referenza, sembra immerso nell’oceanoche ci racconta. Ha fatto delle cose incredibiliesplorando l’Oceano Pacifico intorno alle Islas Re-villagigedo, note anche con il nome di Socorro, mi-nuscolo e remoto arcipelago che dista circa 400

chilometri da Cabo San Lucas, punta meridionaledella Baja California Sur, Messico.Un mondo dove l’autore ha scoperto una “suainnata passione per gli squali” e dove lo stress dellavita di ogni giorno perde di significato. Scrittore,fotografo e cameraman subacqueo sono le attivitàche hanno permesso all’autore del libro “L’oceanodentro” di esplorare non sulla terra bensìsott’acqua. Così ci racconta Valerio di “esseredisposto a tutto pur di incontrare i signori dei ma-ri”.“Esplorare gli abissi per trovare sè stessi” è conquesta metafora che Valerio si immerge nell’animoumano pur sapendo che sarà molto più difficile

scandagliare per capire e ritrovare se stessi.Noi della 2° F abbiamo preparato qualche domandache poniamo a Valerio come dei veri giornalisti.Lui sorride ed esclama “bella domanda!”, non è fa-cile rispondere in un momento critico come quelloattuale sul futuro dei giovani che vivono in unacittà di mare non attrezzata per il turismo. Poi ciincoraggia affermando che la nostra città potrebbevivere di sole attività marinare e, senza contare ireperti storici e museali che ci sono, sa che potre-mmo farcela solo se ci crediamo fino in fondo.

classe II° F

Leggiamoci Fuori Scuola XIV EdizioneI.T.N. Nautico Duca degli Abruzzi Liceo Classico-J. Sannazaro-I.P. Giustino Fortunato-L.S. Caccioppoli

Francesco cammina! Le professoresse di soste-gno si commuovono e sorridono del successodell’alunno che si alza dalla sedie a rotelle.Un successo che fa brillare gli occhi di France-sco. Aldo, l’assistente materiale, lo aiuta e riescea fargli fare qualche passo. E’ la classe tutta chepartecipa all’evento. L’entusiasmo, la voglia difare qualcosa di vero, credere che la società possaancora interessarsi a chi ha bisogno, ma non hamezzi. Cari compagni di viaggio, il nostropercorso scolastico che quest’anno è iniziato, sicorona di un’aureola? Certamente abbiamo nellanostra scuola pochissimi mezzi a disposizione, èper questo motivo che dobbiamo mettercela tuttaper aiutare il prossimo, almeno quello vicino.

La classe 1 I

Una scuola a misura di…Nel ventunesimo secolo, l’uomo ha rivoluzionatotutto ciò che lo circonda e pian piano si è evolutoanche il modo di relazionarsi con le persone. Seprima c’era la necessità di comunicare qualcosa aduna persona o ad un amico, l’esigenza era quella diincontrarlo … Poi è stato inventato il cellulare e,con un semplice gesto, si ha la possibilità dichiamarlo o mandargli un sms ed avere unarisposta immediata; per comunicare uninformazione lavorativa c’era la necessità dispedire lettere, poi fu inventato il computer,Internet e le e-mail.Ed è stata proprio questa rivoluzione tecnologicaa cambiare la vita dell'uomo. Adesso basta un clikper venire a conoscenza di tutto ciò che si vuole,che sia gossip, cronaca, notizie riguardanti ilpassato, offerte lavorative, sconti e social networkche, oggi giorno, hanno forse sostituito i beipomeriggi passati con i propri amici ma hanno inun certo senso reso nulla la privacy.Come facebook e twitter, i social network dannola possibilità di rendere pubbliche varieinformazioni: foto, pensieri, luoghi in cui ti trovi econ chi, se si è fidanzati o meno e via discorrendo.Tutto ciò è colpa nostra poiché non si è obbligati a“pubblicare” ciò che non si vuole, anzi il nostropensiero è che si pubblicano cose assurde, fotoestremamente fuori dal comune solamente peravere più “amici” . Ed ecco arrivati al nocciolodella questione: l’amicizia. Questa per noiadolescenti, ma un po’ per tutti, è un pilastrofondamentale per chi vuole relazionarsi con altre

persone. Effettivamente Facebook è una “moda”che persiste da più di 5 anni e se non ci sei potrestirisultare un “loser”.L’era di facebook avrà mai fine? Si potrà mai

saper classificare chi è un vero amico o meno?L’amico è chi darebbe tutto anche se non ha nullaper sé, amico è quella persona su cui puoi contarein ogni situazione, l’amico…. È come dice quelproverbio “chi trova un amico trova un tesoro”.

Serena Di Stazio e Umberto Napolano IIIB

L’AMICIZIA NELL’ERA DI FACEBOOK

5Attualità

Scuola in rete...La maggior parte delle scuole di Napoli è fati-scente, avrebbe bisogno di una manutenzione rego-lare e frequente. A rappresentare questo quadrosono i dati emersi dalle indagini del Miur (Ministe-ro dell’ istruzione, Università e Ricerca) e di Le-gambiente pubblicati negli ultimi 5 mesi.Negli istituti di Napoli mancano molti attestati diagibilità e certificazioni antincendio. La situazionedi edilizia scolastica diventa allarmante alla lucedella riduzione degli investimenti a favore dellescuole. Secondo il rapporto del Ministero dell’istruzione nel 2012 in 36.220 scuole non vengonoeffettuati interventi di manutenzione. La maggiorparte di noi studenti passa sei o otto ore al giornodentro edifici non sicuri e questo è un datoallarmante .

Parte la protesta ...Uno degli istituti di Napoli che rispecchia questoproblema è l’ itis “Volta” di piazzetta Santa Mariala Fede, a metà tra via Arenaccia e corso Garibaldiche accoglie oltre cinquecento studenti. In questascuola, ci sono stati dei crolli all’ interno dell’ isti-tuto, molti cornicioni dei cortili interni alla scuolasi sono distaccati dalle facciate del fabbricato.

Una condizione davvero pericolosa per gli studentie per tutto il personale della scuola. A denunciare ilfatto è l’ insegnante Francesco Specchio, ex consi-gliere regionale che in una lettera scrive te-stualmente alla Provincia: “La vecchia aladell’ istituto, già in un stato di estrema vetustà, èstata interessata dal crollo di cornicioni nei cortiliinterni; a seguito di tali crolli si è provvedutomolto sommariamente a circoscrivere le aree inte-ressate, con ciò inibendo l’accesso ad entrambe lescale di sicurezza afferenti la vecchia ala e la-sciando comunque, di fatto, libero l’accesso ai la-voratori ed agli studenti". A seguito di continuesollecitazioni sull’Amministrazione provinciale diNapoli, cominciano i lavori di spicconamento, chesono stati sospesi sia per il maltempo che perl’occupazione dell’ istituto da parte degli studenti.Dopo numerose richieste di intervento, la Provinciaha ordinato l’ inizio dei lavori per eliminare ipericoli e rendere la scuola sicura.

Marco Brocca III Bha collaborato Luigi De Simone III B

VOLTA CHIAMA FORTUNATO

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di Mariano Rotondo

Giorni di paura all’ interno dell’ Itis volta di piazzetta santa Maria la fede. Ametà tra via arenaccia e corso Garibaldi. Secondo alcune denuncie,infatt,i ci sarebbero stati dei crolli di cornicioni nei cortili internidell’ istituto. Insomma una situazione che così come descritta sarebbedavvero pericolosa per gli alunni ma contemporaneamente pure per ilcorpo docenti ed il personale ata di uno dei più famosi istituti delcapoluogo partenopeo. A cedere infatti sarebbero frammenti dellavecchia ala del plesso scolastico, dove insomma non si tengono piùlezioni ma che affaccia comunque negli androni all’aperto del volta.Dove quotidianamente tutti sono costretti a passare per raggiungere ipiani e le aule. A denunciare il fatto è l’insegnante Francesco Specchioex consigliere regionale ed attualmente anche componente dell’RSU deltecnico industriale e che lancia l’allarme a riguardo dei seri rischi corsida chi frequenta il Volta. Il docente ha scritto ai vigili del fuoco dopo –dice- numerosi tentativi di richieste di intervento al momento maiavvenute. A seguito delle numerose segnalazioni telefoniche effettuatetra Giovedì e ieri a partire dalle 9 a reiterare per tutta la giornata suindicazione dell’operatore- dice- voglio informarvi che la vecchia aladell’ istituto , già in uno stato di estrema vetustà è stata interessata dalcrollo di cornicioni nei cortili interni. Dopo i cedimenti si è provvedutomolto sommariamente a circoscrivere le aree interessate- continuaspecchio- con ciò inibendo l’accesso ad entrambe le scale di sicurezzaafferenti la vecchia ala e lasciando comunque, di fatto libero l’accesso ailavoratori ed agli studenti, poi, a seguito di incessanti interventisull’amministrazione provinciale di Napoli iniziarono in somma urgenza lavorisommari di spicconamento, che furono sospesi per il maltempo esuccessivamente per l’occupazione dell’ istituto da parte di studenti (nonostantel’occupazione non interessasse l’ala vecchia dell’ istituto); riaperto l’intero plessodell’ istituto, continua a permanere lo stato di imminente pericolo di crollo deicornicioni, su aree non interdetta, e con il contemporaneo permanere dellachiusura di entrambe le scale di sicurezza. Oltre alle normali norme di minimasicurezza sul lavoro si richiama l’attenzione sulla massiccia presenza di minori,oltre cinquecento , che sono esposti a importanti pericoli di incolumità senza chepubblici funzionari responsabili in solido della situazione in atto adottinotempestivi interventi, in presenza tra l’altro di situazioni metereologi che critiche.Per tutto quanto sopra esposto- conclude Specchio- sono quindi costretto,soprattutto nell’esercizio delle mie funzioni di rappresentante sindacale unitario achiedere immediati interventi di messa in sicurezza dei cantieri aperti altrimenti c’èil serio rischio di poterci ritrovare d’avanti ad un incidente. Insomma, pericolodietro l’angolo per gli oltre cinquecento studenti e per il personale dell’ ITIS.

Dal Corriere del Mezzogiorno

...e la Provincia interviene!

L’Istituto tecnico industriale Alessandro Volta èsituato nel centro storico di Napoli, a PiazzaS.Maria La Fede, nei pressi della StazioneCentrale ed è stato la nursery di intere generazio-ni di tecnici napoletani che hanno contribuitoallo sviluppo del nostro Paese. Ancora oggi è ilpunto di riferimento per le aziende che cercanoperiti esperti in informatica o in elettrotecnica. Ilbiennio è allocato nel moderno edificio conse-gnato da qualche anno e direttamente collegatocon l’edificio storico, di origini settecentesche,utilizzato per il triennio di specializzazione checonserva intatto il suo fascino. Il Presidedell’ Istituto, Salvatore Aviani, insieme con glialunni ed il personale, si batte da anni per la ri-qualificazione edilizia dell’ Istituto. In novembre,con una delegazione degli alunni e dei docenti, èriuscito durante un incontro con l’Assessoreall’Edilizia Scolastica della provincia di Napoli afar mettere nuovamente in agenda il presente e ilfuturo edilizio dell’ Istituto. L’Amministrazioneprovinciale di Napoli ha finalmente messo incantiere un progetto di ristrutturazione dell’edifi-cio storico, di origini settecentesche, per circa1 .200.000 Euro. Così le antiche volte rivivrannouna nuova stagione con standard di sicurezza e divivibilità che metteranno i tecnici informatici edelettrotecnici in una condizione di studio ottima-le. Nel frattempo, nelle more dell’ intervento diristrutturazione radicale, le rughe dell’edificiosono state curate con un intervento di urgenzache ha messo in sicurezza l’edificio storico eli-minando cornicioni e intonaci potenzialmente arischio.

SIAMO SICURI NELLE SCUOLE?

Fatti nostri !NATALE CON LA BAND

A dicembre si è tenuto nell'aula magna del nostro istituto lo spettacolo di Natale del corso dicanto diretto dal professore Gabriele Formicola. Lo spettacolo è stato organizzato per augurareun felice Natale agli studenti e a tutto il personale della scuola. Il coro ha cominciato cantando"Astro del ciel" seguito da "White Christmas" e ha concluso con "All I want for Christmas".Hanno partecipato allo spettacolo: Flavia Caniello, Daniela De Rosa, Angela Finizio, SaraNapolano, Doriana Cimmino, Addolorata Ballabile, Antonio Liguori, Chiara Spoti, SimonaMessina, Maria Vierti, Giovanna Iuliano, Simona Borraccia, Filomena Cappiello, SaraViglietti, Patrizia Liguori, Dayana Pinto. Suggestivo lo scenario creato dalla presenza delpresepe creato dagli alunni coordinati dalla professoressa Lina Cautiero.

Claudia Gennari II B

OPEN DAYAL FORTUNATOCon questo week end si è aperta ufficialmente la stagione degli Open Dayscolastici, vale a dire la kermesse didattica volta a guidare genitoriconsapevoli alla scelta più giusta per i loro figli che cambiano istituto, sceltache deve avvenire all’ inizio di gennaio.

Finita la protesta nella nostra scuola, è iniziato un periodo di “pausadidattica” in seguito ad un accordo con la Presidenza e irappresentanti d’Istituto che prevedeva due settimane di autogestionee di recupero scolastico nelle ultime ore di lezione. La pausa didatticaavrebbe dovuto offrire la possibilità agli studenti di sanare le lacune inalcune materie e l’ interruzione delle interrogazioni e delle spiegazionidi argomenti nuovi del programma scolastico. Il motivo che mi spingead usare il termine “avrebbero” viene dal fatto che non tutti iprofessori di questa scuola hanno rispettato tali accordi. Chiedendoinformazioni ai miei compagni di scuola è stato evidenziato che lamaggior parte dei docenti non ha dato la possibilità agli studenti direcuperare. In pratica molti prof, disattendendo agli accordi, hannocontinuato a spiegare e a interrogare. Per i professori questa pausadidattica voluta da noi alunni è stata considerata solo una perdita ditempo e un motivo in più per non studiare. Un appello ai prof: abbiatepiù fiducia in noi!

Chiara Bertè IV E

IL RAPPORTO FRAINSEGNANTI E STUDENTI

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CronacaUccisoCalvizzano: ucciso 40enne di nome FrancescoLongo residente a Qualiano di Napoli.Viaggiavaal volante di una macchina “A1 Blu”. Morto,freddato da 15 colpi di pistola. Lascia quattrofigli. L’uomo è stato ucciso per uno scambio diidentità: la camorra non voleva uccidere lui, maun ragazzo di 25 anni. L’uomo si trovava nelposto sbagliato all’ora sbagliata. Dopol’omicidio, i camorristi hanno trasportato il corpodi Francesco in un luogo isolato e gli hanno datofuoco. La famiglia, che è andata dalla Polizia perritrovare il padre, messa a confronto delcadavere, non riusciva a identificarlo. Quantaviolenza!De Fenza Giovanna e Di Lanno Melania II F

Regole o ipocrisia?Una straniera è stata condannata adun’ammenda di 600 € per aver indossatoabiti troppo succinti. Non so fino a chepunto sia possibile infliggere unacondanna del genere se poi bastaaccendere un pc per poter vedere benaltro anche con personaggi importanti alivello nazionale. Certamentenell’ambiente lavorativo occorre seguirealcune regole di convenienza. Per il restodipende dal fatto che siamo moltoipocriti!

di Cerullo Orsola 2 F

IL DELITTTO DI AVETRANA. 26 AGOSTO 2010Capodanno 2013:360 feriti e 2 mortiOgni anno si verificano incidenti acausa dei botti di Capodanno. Rispettoal bilancio dello scorso anno, i feritisono stati 200 in meno in tutta Italia: 53sono stati i bambini feriti di etàinferiore ai 12 anni. Ad un bambinoaddirittura gli sono scoppiate tre dita acausa di un petardo raccolto e nonscoppiato! Due sono state le vittime diquesto evento: Pasquale Zacchia, 51anni, nei pressi del Casertano, decedutoa causa di un petardo che gli è esplosoin mano provocandogli gravi dannicelebrali, mentre nei pressi delBeneventano, Antonio Serino, 49 anni,è stato colpito da un razzo. Nella zonadi Napoli, i casi più toccanti riguardanouna bambina di 6 anni dimessa con unaprognosi di venticinque giorni per feriteda scoppio e ustioni multiple anche agliocchi, ed un bambino di 5 anni che hariportato ustioni al volto perl'esplosione di un petardo. Anch’egli èstato dimesso. Queste stragi potrebberoessere evitate se solo si prestasse piùattenzione ai bambini, ma soprattuttoevitando l’acquisto dei botti,inaugurando il nuovo anno insieme adamici e parenti ballando e cantando.Insomma, festeggiando civilmente!

Anna Garofalo IV HRoberto Scognamiglio IV H

CASO DELL’INFERMIERA DI KATE SUICIDA ,UNO SCHERZO BEFFARDO

Muore ragazza sedicenneGenova: ragazza sedicenne muore d’arresto cardiaco.Martina B. E' il nome della ragazza morta durante le prove di unospettacolo per la TV. “Si è accasciata e non si è più ripresa”.Queste sono le parole dell’ insegnante di danza, sconvolta perl’accaduto. Mentre svolgeva gli esercizi ha perso conoscenza ed ècaduta sbattendo il volto a terra. Nonostante il rapido allarme datodall’ insegnante, la ragazza è morta sull’ambulanza il sabato seradel 1 8 novembre 2012. Aveva solo sedici anni, una ragazza pienadi vita, solare, con un'unica passione quella per la danza. La salmadella ragazza è all’ istituto legale dell’ospedale San Martino per gliaccertamenti del caso.

la redazione

La Notizia

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Il delitto di Avetrana è un caso diomicidio avvenuto il 26 agosto 2010per il quale sono attualmente sottoprocesso davanti alla Corte d'Assise diTaranto, la cugina Sabrina Misseri e lazia Cosima Serrano con l'accusa diomicidio doloso aggravato e lo zioMichele Misseri per occultamento dicadavere. La vicenda ha avuto ungrande rilievo mediatico in Italia,culminato nell'annuncio delritrovamento del cadavere della vittimae dell'arresto dello zio in diretta sulprogramma “Chi l'ha visto?” dove eraospite in collegamento la madre diSarah. La scomparsa della studentessaquindicenne venne denunciata dallamadre il 26 agosto 2010. La ragazza erauscita di casa alle 14,30 perraggiungere l’ abitazione della cuginaSabrina e per andare con lei e un'altraamica al mare; da quel momento sipersero le tracce di Sarah, chescomparve nel nulla. Inizialmentel'attenzione dei media si è concentratasulla vita privata di Sarah, sulle sueabitudini per capire quali fossero imotivi che l'avevano spinta a unapossibile fuga. La cugina Sabrina nellesue numerose apparizioni alletrasmissioni “Domenica Cinque”, “UnoMattina”, “La vita in diretta”, sostenevadi non sapere nulla mentre sua madrecontinuava ad affermare la tesi delrapimento. Dopo oltre un mese diricerche, il 29 settembre 2010, venne

ritrovato dallo zio Michele Misseri ilcellulare di Sarah semibruciato in uncampo poco distante dalla suaabitazione.Le indagini e il processoDopo un'altra settimana di ricerche, il 6ottobre, Misseri, dopo un interrogatoriodi circa nove ore, confessò l'omicidiodella nipote indicando alle forzedell'ordine il luogo dove aveva nascostoil cadavere. La notizia del ritrovamentodel corpo venne comunicata alla madree ai familiari in diretta televisiva dallatrasmissione “Chi l'ha visto?”. Neigiorni successivi Michele Misseriritrattò la confessione iniziale diversevolte, finché il 1 5 ottobre confermò isospetti degli inquirenti sulcoinvolgimento della figlia Sabrina. Ilgiorno seguente, dopo un interrogatoriodi sei ore, Sabrina venne arrestata conl'accusa di concorso in omicidio. Dalleindagini emerse che il movente diSabrina fosse la gelosia per leattenzioni che la cugina riceveva daIvano Russo, un cuoco di Avetrana delquale Sabrina era innamorata. Secondogli inquirenti, si confidava con lacugina Sarah riguardo la suainfatuazione per Ivano Russo e al suorifiuto di allacciare una relazionesentimentale con lei. Proprio lecontinue insistenze di Sabrina, insiemeai pettegolezzi in paese, avrebberoportato alla definitiva rottura da parte diIvano e acuito, così, l'astio di Sabrina

verso Sarah, costituendo il moventedell'omicidio, maturato probabilmente aseguito di un acceso diverbio tra leragazze avvenuto la sera del 25 agosto,alla vigilia della scomparsa di Sarah, inun pub del paese, davanti a numerositestimoni. Intanto Michele Misseriritrattò la confessione inizialedichiarando di non aver abusato delcadavere della nipote. Il 26 maggio2011 è stata arrestata Cosima Serrano,madre di Sabrina, con l'accusa diconcorso in omicidio e sequestro dipersona. Dall'analisi dei tabulati risulta,infatti, che il suo telefono cellulareavrebbe effettuato una chiamata dalgarage, mentre la donna avevadichiarato che quel pomeriggio non siera mai recata in quel luogo. Cinquegiorni dopo l'arresto è stato scarceratoMichele Misseri, poiché erano trascorsii termini della custodia cautelare per ilreato di soppressione di cadavere chegli viene contestato. Il Comune diAvetrana si è costituito parte civile.Durante il processo sono statechiamate anche alcune amiche diSabrina, che hanno riferito di com'eraossessionata dal ragazzo,tempestandolo di sms dal contenutosessuale esplicito e di gelosia verso lacugina che - a suo dire - cercava di"rubarle" l'uomo. Di rilievo è stata poila testimonianza di Ivano Russo, che hasvelato di avere avuto una fugacerelazione con l'imputata con la quale ha

poi troncato il rapporto. Durante ladeposizione il giovane, ripercorrendo lagiornata della scomparsa di Sarah, hainoltre spiegato che nella notte, mentregirava in auto con Sabrina per cercarela cugina, si diressero alla contradaMosca - dove effettivamente furinvenuto il cadavere di Sarah - suindicazione di Sabrina, dopo che questaaveva parlato al telefono con la madre.La storia non si è conclusa e il processocontinua… Il fatto di cronaca mi hacolpito perché Sarah era unastudentessa come lo sono io. Ma nonsolo. Ho seguito con molto interessetutte le fasi del processo e letrasmissioni televisive sul caso. È uninteresse morboso? Oppure i media citartassano con episodi di cronacascendendo fin nei dettagli degli omicidivolendo colpire le nostre emozioni?Non lo so. Ma un fatto è certo: comeme milioni di giovani hanno seguito inItalia il delitto di Avetrana.

Antonietta Esposito IV B

Il 3 dicembre 2012 la casa reale d’Inghilterra dà l’annuncioufficiale della gravidanza della duchessa di Cambridge, KateMiddleton, moglie del principe William, erede al tronod’Inghilterra. I tabloid, alla notizia, hanno iniziato un'enorme guerra mediatica a caccia dello scoop arrivandoperfino ad ipotizzare gli aspetti fisici del nascituro e di unaprobabile gravidanza gemellare.Questo clima mediatico ha causato uno spiacevolissimoepisodio che ha scosso il mondo dell’ informazione. Con lasperanza di apprendere una qualsiasi informazione rilevante,due speaker di una radio australiana, Mel Greig e MichaelChristian, hanno finto d’essere telefonicamente la reginaElisabetta e il principe Carlo telefonando alla clinica KingEdward VII dove Kate è stata ricoverata. L’ infermieraJacintha Saldanha, credendo a questo scambio di persona,dichiara agli speaker tutto ciò che concerne la gravidanza elo stato di salute della principessa. Le indagini, condottesuccessivamente, hanno stabilito che l’ infermiera si èsuicidata.

Nel contempo lord Glenarthur, presidente del King EdwardVII, ha fatto recapitare una lettera di protesta al presidentedell’emittente radiofonica, nella quale c’erano chiare paroledi rimprovero, di amarezza per le ripercussioni che talecircostanza ha scatenato. I due speaker sono stati sospesi dalservizio ed hanno chiesto scusa in televisione, tra le lacrime,alla famiglia dell’ infermiera.Nei riguardi dei parenti della vittima, la radio ha provvedutoad un risarcimento in denaro.Questo episodio impone una riflessione sui limiti che imedia, molte volte, oltrepassano la ricerca dello scoop, anchese in questo caso non possiamo esprimere un giudizio finquando le cause della morte non saranno accertate.

Serena Di Stazio e Umberto Napolano III B

Prove di giornalismo: testi elaborati daidispacci delle agenzie di stampa.

La situazione dei bambini in Africa

In quasi tutte le società tradizionali le donne rispettoagli uomini hanno sempre vissuto situazioni disubordinazione e discriminazione. Ancora piùtraumatica è la violenza che rovina la vita di tantedonne. Lo stupro è una forma di abuso che si verificatroppo spesso. Da un indagine condotta dalla regioneEmilia Romagna risulta che nel 1 3% dei casi si trattadi violenza sessuale, nel 51% di violenza fisica e nel65% di violenza psicologica.Il totale è superiore al 100% in quanto più donnehanno subito diversi tipi di violenze. In moltissimi casi(oltre l’88%) la violenza viene inflitta da partner o daex partner, mentre il 7,1% ha come protagonistasconosciuti. Non stiamo parlando solo di violenze maanche di omicidi, ragazze uccise dai padri perchérifiutano il matrimonio o ragazze ammazzate perchélesbiche.Negli ultimi mesi la violenza sulle donne è unargomento che apre i titoli dei giornali quasi ognigiorno, nonostante sia un problema che esiste dasempre, ogni tanto tornano a ribalta. Un datoinquietante, ad esempio, mette in evidenza che in Italiale denunce contro gli atti di violenza avvenuta infamiglia vengono spesso scoraggiate dalle forzedell’ordine. La maggior parte degli atti violentiavviene nei confronti di donne emancipateprobabilmente perché vengono viste dagli uominicome delle rivali.Ma purtroppo la violenza e la discriminazione sulledonne è frequente anche nell’ambito professionale,molte sono le donne che subiscono violenze sessuali opsicologiche anche sul luogo di lavoro. Sempre piùdonne sono in fuga dalla carriera perché è impossibileconciliare lavoro con maternità e vita familiare espesso sono costrette a lasciare il proprio impiego dopola maternità con le ben note "dimissioni in bianco". Lacrisi economica che il nostro paese sa attraversandoinfluisce pesantemente sull’occupazione femminile edè per questo che sono innumerevoli le manifestazioniche si svolgono da alcuni mesi. Donne che scendono in

piazza per difendersi da tutte queste discriminazioni eche lottano per i loro diritti.La cosa che accomuna tutte queste donne è il fatto diessere state uccise ‘ ’ in quanto donne’’ . La loro colpa èstata quella di aver trasgredito a ruolo ideale di donnaposto dalla tradizione (la donna obbediente, bravamadre e moglie, o la donna sessualmente disponibile),di essersi prese la libertà di decidere cosa fare delleproprie vite ,di essersi sottratte al potere e al controllodel proprio padre, partner, compagno o amante … perla loro autodeterminazione, sono state punite con lamorte.A questo punto diciamo basta alla violenza, eppure noidiamo amore, portiamo avanti la famiglia, cresciamoed educhiamo i nostri figli. L’uomo non è niente senzauna donna al suo fianco. Io credo che per far fronte aquella che per molti sta diventando un'emergenza ènecessario aumentare le forze dell’ordine, le unichepredisposte a fronteggiare con professionalitàsituazioni di questo tipo.

Concetta Notari I AViviana Iodice I A

LAVIOLENZA SULLE DONNE

La tragedia in via Antignano, nelquartiere Arenella: escluso collegamentocon i fuochi

NAPOLI - Un uomo è morto nella tardaserata del 31 dicembre in un'esplosioneavvenuta all'interno di un'abitazione divia Antignano, nel quartiere Arenella aNapoli. La deflagrazione, secondo iVigili del Fuoco accorsi sul posto concinque squadre, potrebbe essere stataprovocata da una fuga di gas. Il fatto si èverificato alle 23, 54 in via Don Sturzo. Ipompieri hanno evacuato l'intero stabiledi cinque piani. La vittima si chiamavaGiuseppe Lombardi ed aveva 81 . Isuccessivi accertamenti, compiuti daivigili del fuoco, hanno confermato la tesiche a causare l'esplosione sia stato loscoppio di una bombola di gas ritrovatavicino al corpo privo di vita dell'uomo,scaraventato nel cortile dello stabileL'esplosione, precisano i Vigili delFuoco di Napoli, è avvenuta al primopiano del fabbricato. L'uomo si trovavain casa ed è stato scaraventato fuori dalladeflagrazione, che potrebbe aver causatodanni anche alle strutture dell'edificio.Sul posto sono intervenuti anche glispecialisti del nucleo per la rilevazionedi eventuali tracce che consentano dirisalire alle cause esatte dell'esplosione.

la redazione

Esplosione in unappartamento a Napoli:muore un 81enne

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La situazione dei bambini in Africa non è come lasituazione qui in Italia perché noi possiamo mangiare,bere, avere una famiglia, avere qualcuno con cuiconfidarci, avere degli amici che capiscono i nostrimomenti di tristezza. In Italia la situazione è un’altraperché possiamo fare tutte le cose che i bambinidell’Africa non potranno mai fare come ad esempiogiocare a calcio, correre, fare sport con gli amici,leggere, studiare e divertirsi in ambienti come i pubs.Ma non per tutti è così. Ho toccato con mano lasofferenza in una casa famiglia dove sono andato conmia madre a fare volontariato. L’ istituto accogliebambini abbandonati che provengono da situazioni digrave disagio per fame e povertà. In pochi minuti,hanno mangiato tutto ciò che avevamo portato. Questaesperienza per me è stata molto formativa. Credo checi tornerò ancora per fare altre buone azioni. Sonobambini che non hanno una famiglia, non hannoaffetti, né luoghi di ricreazione nei quali poter staredurante il giorno. Mi dispiace per questi ragazzi e oggiposso dire di essere fortunato. In Africa la situazione è

di gran lunga peggiore perché ogni giorno muoionomigliaia di bambini per fame e per malattie. Un grandemerito va alle associazioni umanitarie formate dainfermieri, medici e volontari che lavorano in queiterritori difficili rinunciando a tutti gli agi delle grandicittà. Oggi sono preoccupato anche perché nel miopaese c'è una grande crisi economica che rischia dilasciare senza soldi i cittadini. I “nuovi poveri” sonotra i professionisti che non riescono con un solostipendio a mandare avanti la famiglia, ma lo sonoanche tra i disoccupati e tra i cassaintegrati. Spero chetutto questo finisca presto in Italia e all’estero, perchéveder soffrire e soffrire in prima persona è difficile, masoprattutto non permette di rispettare la dignitàdell’essere umano.

Francesco Russo I E

Cronaca

SportIL PUGILATO

Il pugilato è visto dalla maggioranzadi persone come uno sport violento ilcui unico obiettivo è colpire con pu-gni l'avversario nel tentativo dimandarlo al tappeto. Il pugilato, inrealtà, è molto di più. Chi cresce inuna palestra di "boxe" assume con iltempo autocontrollo, educazione e ri-spetto verso chi lo circonda, senso diresponsabilità ed un equilibrio chemolti sport non possono offrire.Nella palestra si trascorrono diverseore di allenamento grazie alle qualigli atleti sviluppano riflessi, forza fi-sica, capacità di recupero a livellopolmonare e muscolare, elasticizza-zione delle fibre e miglioramentodella coordinazione generale.Gli allenamenti sono duri e costanti,tre minuti di lavoro intenso e forzato

ed uno di recupero per tre ore. I sa-crifici che avvengono in palestra, lafatica accumulata, la quale vienesmaltita in gran parte durante le oredi sonno notturne, condizionanol'atleta a livello mentale, allonta-nandolo da tutto ciò che è dannosoalla salute: il fumo, l'alcool, le dro-ghe, e da ogni altro tipo di di-pendenza.La tensione e la paura prima diaffrontare un incontro, lo strettocontatto fisico con l'avversario, icolpi che si ricevono e quelli che siinfliggono, il rispetto e l'accettazionedella vittoria così come dellasconfitta, non fanno altro cheimpartire ai pugili rispetto ed umiltà.L'arbitro non può essere mai conte-stato, anche se palesemente in errore,

e questo gioco di ruoli giova a tuttequelle autorità (genitori, docenti,etc.), i cui richiami saranno ascoltatie non puntualmente contestati. Inpratica il pugilato educa al rispettodelle regole e delle persone.L'assimilazione di combinazioni dicolpi portati con forza e velocità, au-mentano l'autostima ed il coraggiodel pugile nell'affrontare un avversa-rio, così per strada in caso di lite, ilpugile, consapevole della propriaforza e carico di autostima, cercheràsempre di evitare lo scontro, ma seinevitabile di certo non sarà il primoa tirarsi indietro.

Giuseppe Bottiglieri IV A

" I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione. "

A mio parere le arti marziali sono unagrande tecnica di rafforzamentomentale oltre che fisico. Hocominciato quando avevo 8 anni e sind’allora questo sport mi è stato digrande aiuto. Ho iniziato con il judo,basato più sulle prese che sugliattacchi diretti. In pratica per chi sitrova ad affrontare un avversarioarmato di pistola o altro, non èefficace al 100%.Oltre al judo, ci sono molte artimarziali che sono utili per la difesapersonale. Molti di voi conoscerannoil karate, una specialità basata suattacchi diretti, con calci e pugni. Ionon l’ho praticata perché la ritengoun’arte potente, senza alcun dubbio,ma molto rozza. Inoltre i karatekasono imbattibili nell’uso della katanacontro l’avversario.La prima cosa che bisogna imparareperò è il controllo sia fisico chementale, specialmente quest'ultimoperché siamo noi a controllare ognimossa, il corpo esegue, ma è la menteche ci aiuta a comprendere a fondo learti marziali. A questo punto ci sidomanda il perché.Nella mente è rinchiusa tutta laconoscenza di qualunque artistamarziale. Le mosse si imparano primacon la mente e poi con lo schemarazionale. La mente ti aiuta prenderefiducia e a controllare la paurafondamentale nelle arti marziali. Lapaura ti fa ragionare, ti aiuta a noncommettere errori è, in alcuni casi,l’unica arma che ti rimane. Ma può

Anche trasformarsi in un boomerangse non controllata. Molti sono ipersonaggi divenuti famosi nelle artimarziali tra cui ricordiamo il grandemaestro Yip Man, insegnante delWing Chun, un’arte in cui prevale lavelocità nel difendersi dall’avversario.Yip Man è considerato ancora oggiuno dei più grandi esponenti delle artimarziali, i suoi seguaci sono circa duemilioni in tutto il mondo, tra cui ilsottoscritto. chi non lo conosce ilgrande maestro di arti marziali BruceLee!Illustre artista marziale, consideratoda tutti il migliore al mondo.Inventore de Jeet Kune Do; il cuisignificato è “l’arte di intercettare unpugno”.Le arti marziali, si suddividono in varistili, non esiste una specialità miglioreo un' artista migliore. Si è tutti uguali;ovviamente esiste il grado maggioredelle cinture, che va rispettato ad ognicosto, ma durante l’ insegnamentooltre al Sifu nessuno vale niente.

Paolo Pagano II F

"Il miglior combattente non è un

pugile, un karateka o un judoka. Il

miglior combattente è qualcuno che si

adatta a qualsiasi stile di

combattimento.”

Bruce Lee

LE ARTI MARZIALICLAUDIA E IL MAREIo mi chiamo Claudia Venzi e mi piaceandare in barca a vela. Frequento un corsocon l' associazione Peepul. Esco in barca siaal Molosiglio che a Nisida. Esco in mareCon la barca Dream 4,70. Quando sto inbarca mi sento molto rilassata. Le cose cheho imparato in barca a vela sono cazzare lavela mollare la vela orzare la barca puggiarela barca. Poi le cose che abbiamo imparatosono piegare le vele, mettere a posto igiubbini di salvataggio.2 Le cose che cihanno insegnato i nostri istruttori di velasono fidarsi degli amici, aiutarsi l'un l'altroe lavorare in gruppo. Le cose che Noiallievi non ci dobbiamo dimenticare sononon arrendersi mai davanti alle dificolta' estare sempre in gruppo.

Claudia Venzi II A

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LE ARTI MARZIALI

Intervista a Ciro Cerqua

Non è una manifestazione qualunque per Ciro che ci racconta commosso:

“L’avrebbe voluta proprio così: una manifestazione per tutti. Il sabato e la domenica che precedono le festività natalizie, con una partecipazione record, sisono svolte nell’ impianto sportivo della piscina Felice Scandone di Napoli, in memoria del nostro compianto e amato presidente, le competizioni nel suoricordo e in quello dell’Unità d’Italia. La competizione ha visto unire, nello spirito della UISP, diverse generazioni, che si sono misurate nelle varie disciplinenatatorie, facendo della gara un motivo di aggregazione e solidarietà sportiva. Tanti sorrisi ed un motivo in più per raccogliere gioia e allegria, senza maidistogliere l’attenzione allo start. A posto…per il raggiungimento del comune obiettivo di migliorarsi e vincere, che sia una medaglia o la paura di competere,o piuttosto saper accettare anche l’amara sconfitta tentando di migliorarsi con la prossima gara”. Luigi ed Ernani Frezza (2 E) Alfonso Esposito (4 D)

" I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione. "

3° Memorial Filippo Calvino e Trofeo dell’UnitàPiù di mille nuotatori e c’eravamo anche noi! 1 5e 16 Dicembre 2012, presso la piscina Scandone,3° Memorial "Filippo Calvino". Il motto dellanostra squadra: l’associazionismo perpromuovere “sport per tutti”. Con lo sport siimpara a vivere bene, a stare insieme, acomunicare con sincerità sulle difficoltà cheincontriamo nell’ impegno sportivo.Responsabilità e tanta voglia di vincere tuttiinsieme. Alla prossima non mancate, la piscinaScandone è la nostra piscina e dobbiamosostenerla anche con il tifo del nostroentusiasmo.

Luigi ed Ernani Frezza II EAlfonso Esposito IV E

Intrigo Drogba concluso

Secondo quanto riportato da Sky Sport è semprepiù caldo il nome di Didier Drogba per tre club delcalcio italiano. Juventus, Lazio e Milan stannoinfatti monitorando la situazione dell'ex attaccantedel Chelsea. Per quanto riguarda la Juventus si stacercando di battere la pista del prestito oneroso delgiocatore dallo Shanghai Shenhua fino al terminedella stagione, mentre rossoneri e biancocelestipreferirebbero che Drogba riuscisse a svincolarsidalla società cinese per poi tesserarlo. La via dellosvincolo però potrebbe risultare più lunga dato cheserve il benestare della FIFA.

Napoli, l'Hajduk in Italia per chiudere perRadosevic:

In Italia per chiudere. Radosevic, giovane medianodell'Hajduk, è ad un passo dal vestire la maglia delNapoli. Dirigenti dell'Hajduk Spalato sono arrivatia Milano per incontrare il Napoli. Si conta dichiudere la trattativa. C'è ottimismo, Radosevic èmolto vicino al Napoli.

Siena, Paolucci: "Grazie Novara ma vogliorimanere qui":

Direttamente ai microfoni diTuttomercatoweb.com, Michele Paolucci,attaccante del Siena, ha annunciato la sua volontàdi rimanere in Toscana: "Ogni voce sul mio futuro

è infondata - spiega il giocatore prodotto del vivaiodella Juventus -. Io sono felice a Siena. Lavoreròcon i compagni e mister Iachini per affrontare tuttele partite che ci porteranno alla salvezza. Non soloil Novara mi ha presentato offerta, ma anchesocietà di Serie A ed estere. Ringrazio tutti i clubper l'interessamento ma io voglio giocarmi tutte lechance al Siena".

Agnelli: "Buffon nel gotha di questo club: connoi fino al 2015":

E' tutto pronto allo Juventus Stadium: GianluigiBuffon, insieme a Andrea Agnelli, sta annunciandoil nuovo contratto con la società bianconera sinoall'estate 2015 per 4,5 milioni annui più premi.Parte il presidente bianconero. "Voglio fare alcuneconsiderazioni, parlando di Buffon: è il nostrocapitano, è il capitano della Nazionale che si èlegato a noi sino al giugno 2015. E' bastato unosguardo per il rinnovo, ora starà a lui mettere incampo le sue grandi motivazioni: fin quando sidimostrerà il campione che è, troverà le nostreporte sempre aperte. Con noi ha vinto cinquescudetti sul campo, il Mondiale e non solo el'IFHHS l'ha eletto miglior portiere degli ultimi 25anni. Poi è una persona corretta, sincera, diretta,che non esita nel dire le sue verità: lo stimo tanto, iconfronti con lui sono sempre costruttivi. Penso,però, che a Buffon manchi una cosa chemeriterebbe: il Pallone d'Oro".Parla Buffon, dal primo giorno ad oggi. "Ho unricordo nitido degli inizi. Mi turbò l'esserecatapultato da una realtà provinciale come Parma,

a cui devo grande riconoscenza. Il mio primotimore era quello di essere inadeguato a questo tipodi calcio e di società".Buffon su retroscena di mercato. "Nessuno mi hacercato, non c'era spazio per far sì che ci fossero".Il presidente sul 'post 2015'. "Oggi è giocatore ecapitano. In questa fase ha questo ruolo, vuolevincere sul campo".

Antonio Ferrieri IV D

CALCIO MERCATO

Continua nel prossimo numero

La tragedia in via Antignano, nelquartiere Arenella: escluso collegamentocon i fuochi

NAPOLI - Un uomo è morto nella tardaserata del 31 dicembre in un'esplosioneavvenuta all'interno di un'abitazione divia Antignano, nel quartiere Arenella aNapoli. La deflagrazione, secondo iVigili del Fuoco accorsi sul posto concinque squadre, potrebbe essere stataprovocata da una fuga di gas. Il fatto si èverificato alle 23, 54 in via Don Sturzo. Ipompieri hanno evacuato l'intero stabiledi cinque piani. La vittima si chiamavaGiuseppe Lombardi ed aveva 81 . Isuccessivi accertamenti, compiuti daivigili del fuoco, hanno confermato la tesiche a causare l'esplosione sia stato loscoppio di una bombola di gas ritrovatavicino al corpo privo di vita dell'uomo,scaraventato nel cortile dello stabileL'esplosione, precisano i Vigili delFuoco di Napoli, è avvenuta al primopiano del fabbricato. L'uomo si trovavain casa ed è stato scaraventato fuori dalladeflagrazione, che potrebbe aver causatodanni anche alle strutture dell'edificio.Sul posto sono intervenuti anche glispecialisti del nucleo per la rilevazionedi eventuali tracce che consentano dirisalire alle cause esatte dell'esplosione.

la redazione

Sport 11

EmozioniCosa significa amare?

Non esiste un vero ed unico significatodi questa parola, ogni singolo

individuo potrebbe commentare edesprimere le proprie opinioni suquesto argomento a seconda delleproprie esperienze passate, dellepaure, delle speranze. Amare è

tutt’altro che semplice, ma allo stessotempo è una delle cose più naturali espontanee. Le emozioni sono, o almenodovrebbero essere pure, così anchel’amore non si può imporre, ma cresce

alimentandolo o decresce noncurandosene. Non esiste nessunalogica e nessun ragionamento che

regga in questo campo, chi vuole può etutto il resto è e resta inutile.

Giuseppe Bottiglieri IVA

Io non studioIo non studio

Perché il sol pensiero mi opprimePerché ho di meglio da fare

Perché non capisco nulla di quello cheleggo.

Io non studioIn autunno perché è iniziata la scuolaIn inverno perché fa freddo e i libri

non emanano calore.In primavera perché ho sonno e i libri

mi sembrano cusciniIn estate perché recupero al mare il

tempo perso a studiare.

Io non studioPerché la professoressa di storia non

sa spiegarePerché la professoressa di matematica

parla sempre.Perché la professoressa di franceseparla francese e non la capisco.Voglia di studiar saltami addosso!

la II G

L’uomo bastardoTu, sei un bastardo..

Venivi a prendermi sempre in ritardo.Provavo ad entrare in tutti i tipi di

contatto,ma tu hai preferito prendere ildistacco, anche quello senza tatto.Dopo sei andato da quella tizia,non mi hai dato nemmeno giustizia,

con lei potevi solo sfogare,con me non hai avuto il coraggio di

amare..! !il cuore e il tuo cervello c’è li hai

chiusi,quindi, continuo a ripetermi: Di che

t’illudi?Volevi regalarmi un fede al dito,

che senso avrebbe se non hai fede nelcuore.

Daria Guarino VB

Poesie di Pasquale Todisco 2F

Il MareMi immergo nella tua essenza

Scruto l’orizzonteMa ciò che vedo non cambia

BlùLontanoInfinito

Mi ritrovo a sognareDavanti a te amore

Per leiTi sussurrerò un bacio

Lo farò pianoCon dolcezza

Senza che te ne accorgale mie labbra cercheranno il tuo volto

per disegnare i tuoi occhi

Voglio penetrare nei tuoi occhicon i sentimenti che scatenasti nel mioanimo calda coperta della mia pelle

CaldoCaldo il tuo corpo infreddolito nell’attesa

dell’alba.Ti afferro la mano

Ti conduco lontano al riparo dal male

L’Amore

L’amore è come un fiore,sbocciacresce

e poi muore.L’Amore è come una canzone,

ti prendeti piace

ma alla fine è solo un rumorel’Amore è come una partitaprima o poi è già finita.L’Amore sono tante cose

Alcune brutteAlcune meravigliose.Sarà pure vero

L’amore finisce ma quello che provi mentre amiNel cuore finisce

Claudia Gennari e Serena GalassoII B

Il mal d’amore

È il sentimento più brutto…Non riesci a smettere di piangere…Ad un certo punto ti senti pure stupida

Xk continuiXk non ti fermi…

Xk tanto non c’è un rimedioE continui fino a che non ti finiscono le

lacrimeEd è lì il peggio…

Xk ti tieni tutto dentro e poi scoppiDi nuovo senza sosta…Ho provato questo con te

Aurora Fonseca I A

La Favola

Tanto tempo fa in un regno incantatoC’era un palazzo tutto corazzato

Con un principe dalle donne ammiratoMa purtroppo il suo cuore era già stato rubato

Da una ragazza il cui sentimento non era ricambiatoTriste e dispiaciuto altre donne ha conosciuto.A lei nessuna donna poteva paragonareMa ormai non c’era più niente da fare

Serena e Claudia I B

L’amicizia

L’amicizia è come il mare ,senza di le non potrei stareL’amicizia è come la limonataAvvolte dolce e avvolte amara.

Ma questo non importa perche alla fine è tanta cara.

Serena Galardo Claudia Gennari II B

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GiochiSUDOKU .. .

I fumetti di FABIO LATTANZIO IVH

Ariete: nonostante Saturno abbandoni questo segno, per gli arietini e le arietine non è ancoramomento di serenità. L’anno si presenta capriccioso, incostante, ambiguo. Nel secondo semestredel 2013 l’assenza di Marte sarà sentita, perché questa pianeta è di guida per questo segno e sulpiano familiare si verificheranno momenti di irrequietezze e disaccordi, ma nulla di veramentepreoccupante. Discussioni con la vostra metà per situazioni di carattere economico.Miglioramenti si vedranno dopo il periodo estivo, a ridosso del periodo autunnale. L’annoterminerà con gioie nel campo amoroso e sarà di preparazione, grazie a Saturno e Urano, di novitàper l’anno nuovo.

Toro: già da ottobre di quest’anno Saturno è nel segno. Venere che tutela e custodisce il segno dàsegnali della sua assenza, ma a fine anno la situazione cambierà in meglio. Ciò vuol dire che il2013 sarà un anno tutt’ altro che semplice, ma comunque novità vi saranno grazie ancheall’ influenza soprattutto di Mercurio. Pensieri ci saranno per i beni immobili e qualche accesoscambio di idee si scatenerà in famiglia.Occhio alla vostra salute, non esagerate con attività che il fisico potrebbe non sopportare. Nellavoro vorrete nuova aria, per cui penserete a nuovi collaboratori.

Gemelli: ogni settore della vita andrà a gonfie vele, per cui si può dire che il 2013 è certamente ilvostro anno! Attenzione alla vostra voglia di dire sempre la vostra, anche per evitare di farnascere discussioni inutili. Questa è una raccomandazione che si consiglia all’ inizio dell’anno,perché sarete interessati in duri braccio di ferro per prevalere su tutto e tutti, ma potrete vinceresolo se coadiuvati da seri aiutanti.Nel settore casa-famiglia e in amore non mancheranno le novità. Le coppie di recente unionesaranno rese pubbliche. Non mancheranno cambiamenti in senso contrario, ma si raccomandatatto e giusta dialettica.

Cancro: il 1 3 sarà il vostro numero. Sarà per voi un anno incredibile, dal 26 giugno in poi, perchédopo ben 12 anni Giove rientra nel segno, unitamente ad una meravigliosa congiunzione astrale.Ovviamente non vorrà dire che sarete comunque esenti da problemi e pensieri, soprattutto nelcampo lavorativo, dove si verificheranno grosse liti tra colleghi e collaboratori. A parte tanto,lavoro e finanze avranno il loro incremento e per chi ha voglia è il momento di mettere suqualcosa di personale.Marzo e Aprile saranno bersagliati da Marte, mentre agosto lo sarà da Plutone: un consiglio?Organizzate con netto anticipo le vostre ferie in località di mare, dove vi rimetterete sotto ognipunto di vista.Difficoltà e prove in campo sentimentale: se siete in coppia, dovrete confessare qualcheaccadimento del passato ma non preoccupatevi…sarete sempre dei conquistatori!

Leone: l’anno non sarà facile per i leoncini e le leoncine. Saturno avrà sempre un occhio su di voie dovrete sudare non poco per avere le risposte che da tempo state aspettando. Incompenso, avrete una salute di ferro. Urano faciliterà gli incontri se vi avventurerete in viaggi alunga percorrenza, mentre Giove aiuterà i single, separati e divorziati.Vergine: badate bene a chi vi accompagnerete perché i vostri successi nel 2013 saranno infunzione di chi avrete accanto. Sia in famiglia che al lavoro vivrete momenti di tensioni concolleghi, superiori e collaboratori. Attenzione a febbraio, marzo e aprile: saranno mesi agitati.Accadimenti di rilievo per i vostri figli e per i vostri sentimenti. L’estate vi vedrà conquistatori,passionali come mai da un po’ di tempo a questa parte, nonostante Plutone avrà il suo occhio fissosui rapporti sentimentali.

Bilancia: l’anno inizierà bene se cercate l’amore, aiutati da Marte, Giove e Venere. Le nuove

coppie dovranno attendere che passino i primi sei mesi dell’anno per capire se funzioneranno omeno. Nel settore lavoro, avrete soddisfazioni anche sotto il profilo economico. Non spaventatevise in primavera sarete travolti da cambiamenti drastici, perché intorno maggio-giugno capireteche è quella la via che dovrete continuare a percorrere.

Scorpione: sarà l’anno in cui il vostro segno sarà decantato in tutti i suoi aspetti. Saturno già daottobre nel segno, vi guiderà in mutamenti definitivi e sarete implicati comunque nei mutamentiche vi saranno. Sarà un anno particolare perché sarà premonitore di tante belle cose e la luce dipositività durerà per circa tre anni.

Sagittario: i successi maturati fin oggi, vi hanno dato serenità, al punto tale che sarete sorpresidalle problematiche che si presenteranno in ambito professionale. Tutto sarà in transito perché è dipreparazione a novità addirittura del 2015! Già dal 2013 però bisognerà sistemare un po’ lapropria vita e darsi da fare per avere nuove occasioni a lunga durata. In campo sentimentale siavranno bei momenti dopo il 26 giugno fino alla fine dell’anno.

Capricorno: questo segno sarà sotto l’ala protettrice di Saturno. Il 2013 sarà pieno di opportunitàe potrete avere così la svolta che attendevate, soprattutto in campo professionale. Sarà quindi ilcaso di non farsi trovare impreparati dalla congiunzione astrale fino al 26 giugno, che vi faciliteràin ogni cosa. Dopo tale data, ci possono essere problemi e difficoltà; anche la salute potrebberisentirne. L’amore andrà a gonfie vele, la passione avrà il suo culmine d’erotismo nella stagioneautonnale.

Acquario: è un anno che non dimenticherete per quel che vivrete. Il 2013 inizierà alla grande ecosì sarà fino al 26 giugno, per una congiunzione astrale assai positiva. Aprile solleticherà lavostra creatività e fantasia. Se avete l’occasione e aspettavate il momento, è giunto quello deicambiamenti professionali. Gli over 50 rischino pure, perché i mutamenti saranno benefici, ancheperché vi renderete conto da soli quando sarà il momento di non osare più.

Pesci: anno di scintille, assai spumeggiante, anche in amore. Ovviamente, tutto sarà calibratosulla posizione personale e ognuno avrà l’occasione di modificare le situazioni positivamente.Insieme all’acquario, cancro e scorpione, si troveranno protagonisti di transiti planetari di cuidevono assolutamente approfittare. La famiglia sarà il primo campo dove i mutamenti sarannod’obbligo. Bisognerà aspettare il 26 giugno perché Giove smetta di essere critico; per fortuna,Mercurio farà sentire la sua positività soprattutto in campo lavorativo, dove si realizzeranno iprogetti.

L'OROSCOPO

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Cultura

L’artigianato vanta un’antichissima tradizione inCampania. In passato erano gli stessi regnanti a favori-re lo sviluppo delle più svariate forme di artigianatocome Ferdinando IV di Borbone che fece nascere l’artedella tessitura nel 1789. Venivano prodotti seta pre-giata, velluto, broccati, stoffe damascate. Un’arte anco-ra più antica e famosa è quella legata ai presepinapoletani. Infatti si ha notizia del presepe napoletanogià dal 1205. Oggi si può ammirare lungo la via di SanGregorio Armenio l’esposizione di tanti lavori di arti-gianato presepiale. La Campania vanta anche nelcampo enogastronomico l’ incremento di tante piccoleindustrie di produzione del torrone di Benevento,dolciarie e caseifici.Uno dei maggiori problemi che affligge i giovani chevogliono intraprendere un’attività è legato alla sommainiziale di cui disporre per affrontare le spese necessa-rie di avvio dell’attività. Soprattutto in questo periododi crisi il governo dovrebbe concedere ai giovanil’aiuto di specifici prestiti come quello “d’onore”.

Non tutti sanno che:

Il prestito d'onore è stato introdotto dal premio Nobelper la pace Muhammad Yunus il cosiddetto “banchieredei poveri”, un economista nato nel Bangladesh, ilPaese che della povertà è un simbolo! MuhammadYunus Nobel per la pace 2006“Se presti una grossa somma è difficile ti verrà restitui-ta, se ne presti una piccola, sostieni e consigli il tuo de-bitore e gli dai la possibilità di reinvestire gli interessiminimi che hai preteso, otterrai un profitto individualee collettivo. I concetti di base del microcredito, istitu-zionalizzato attraverso la Grameen Bank dal premio

Nobel per la pace 2006, Muhammad Yunus, sono po-chi e semplici, tanto semplici che all'inizio sembrava-no a metà tra una bizzarria e un'utopia. Il "banchieredei poveri" ha cominciato a lavorare con i più biso-gnosi, con i diseredati della Terra, dopo aver conosciu-to a fondo il sistema finanziario internazionale, alquale ha rivolto critiche durissime”.Spero che tutto questo possa divenire realtà per me eper tutti i giovani che come me aspirano ad un lavoroin Campania

Luigi Nota IV C

LA NOTTE BIANCA

Dicembre a Napoli si è tenuta latanto attesa e desiderata “NotteBianca”, evento organizzato nelcentro storico partenopeo dalle1 8.00 alle 3.00 di notte.Manifestazioni all’ insegnadell’arte e della cultura chehanno creato un’atmosferafestosa, tale da riempire lestradine e le piazze della città,già affollate da visitatori eturisti.Sono rimasti aperti fino a tardanotte negozi, librerie, chiese,musei e palazzi storici, alcunidei quali si sono trasformati inpalcoscenici per concerti,spettacoli teatrali e carri chehanno sfilato lungo via Toledo.È stata una notte ricca didivertimenti, di musica contantissimi dj e in più di unaNapoli “by night” tutta dascoprire, con la sua magnificagente allegra, spontanea ecapace di rendere il climafestoso.Molti di noi hannopartecipato ai vari eventi anchegrazie all’apertura di funicolari emetropolitane fino all’alba.

Roberta Di Sarno IV H

Artigianato in Campania

Muhammad Yunus

Via San Gregorio Armeno è unastrada del centro storico di Napoli,celebre turisticamente per lebotteghe artigiane di presepi.

ALLA SCOPERTA DEL “MUSEO DEL MARE”

Noi alunni della V H ci siamo recati in visita guidatapresso l’ Istituto Nautico “Duca degli Abruzzi”, Bagnoli(NA). Abbiamo potuto osservare l’esposizione dinumerose navi d’epoca ed abbiamo appreso in che modofunzionavano le imbarcazioni e come potevano comunicaretra gli equipaggi di navi diverse e lontane. Tra i vari oggettiaffascinanti e per noi sconosciuti spiccavano antiche emoderne bussole che servivano per orientarsi e per poterraggiungere mete stabilite. Diversi e numerosi i timoniesposti: servivano per lo spostamento delle navi. Tra questive ne erano di più grandi con il raggio di un metro!Messaggi in alfabeto morse e tute da palombari restanosegni incredibili della forza e delle difficoltà del lavoro permare. Lo scafandro di Kliengert, apparecchio moltovoluminoso con un enorme elmo collegato tramite tubi aduna pompa a mano manovrata in superficie, è del 1797.Il portolano introdotto in Italia nel XIII secolo e le carte dinavigazione servivano per la navigazione lungo le coste.Affascinanti i componenti meccanici di motori Diesel e levarie apparecchiature per la dimostrazione delle principalileggi della fisica legate alla navigazione. Al termine dellavisita guidata al museo abbiamo scritto i nostri nomi nelregistro del museo in modo da lasciare un personalericordo. Usciti dall’ istituto, insieme alla prof.ssa Geirola,

ci siamo recati presso lo stabilimento balneare l’Arenile diBagnoli per poter apprezzare più da vicino le bellezze cheuna città come Napoli ci offre in una splendida giornata disole e di mare. Esperienza unica che ci ha permesso diconoscere e di esplorare il mondo della nautica, masoprattutto di apprezzare quanto sia bella la nostra città.Indirizzo turistico e sapore di mare potrebbero creare lanostra fortuna nel lavoro dopo il diploma!

Sara MazzoneLambitelli CarloTarantino Luca

Esposito FrancescoDi Bello SalvatoreMonfregola AlfonsoNardelli Michele

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Salute

LA PAURADELLE CURERappresenta uno dei tanti casi di anoressia chepossono portare l’ individuo alle estremeconseguenze! Infatti, secondo me, non è possibileconcentrare tutta la propria attenzione di vitasoltanto sull’ interesse al cibo. Sara continuava aperdere peso perché rifiutava il cibo comunque,anche fingendo il vomito. La ragazza scappavadagli ospedali dove i genitori l’hanno più voltefatta ricoverare. Richiesto, infine, la terapia diT.S.O. (terapia sanitaria obbligatoria) accordata dalmedico di famiglia presso l’ennesimo ospedale.Sara, però, non ce l’ha fatta. Rifiutando anche inumerosi aiuti che le venivano concessi e nonpotendo più scappare così ripetutamente, ha decisodi porre fine alla sua vita. Non so se sia giustooppure no a questo punto decidere come Sara.Certamente condivido tutta la sua sofferenza che"probabilmente" non è stata effettivamentecompresa. Spero solo che i ragazzi che leggerannoquesto articolo ed hanno problemi di sofferenzaanche se per altri motivi, si diano forza e siripetano ogni giorno, come ha detto e interpretatol’attore Benigni che “la vita è bella” sempre ecomunque.

Sara Mazzone VH

L’obesità è una malattia che provoca l' ossessione dalcibo. La bulimia, invece, distrugge psicologicamentee fisicamente la vita degli adolescenti.Il problema nasce soprattutto in America, per lascorretta abitudine alimentare favorita dai numerosifastfood, Mc Donald’s e Burger King.In Italia l’obesità è meno frequente rispettoall’America, ma pur sempre diffusa. Non solo nellecase, ma anche nelle scuole, nonostante gli insegna-menti di educazione alimentare, i giovani consuma-no merendine e prodotti vari che contengono moltecalorie, grassi e zuccheri. La bulimia è meno diffusama rimane pur sempre un grande problema so-prattutto per le ragazze che intendono modificare ilproprio corpo privandolo di qualsiasi identità perso-nale. Più di 700mila i cittadini obesi e oltre 2 milioni

di soggetti in sovrappeso! Questi solo alcuni dei datiche compongono uno scenario drammatico che perla Campania, è aggravato ulteriormente dalle stimeriguardanti le nuove generazioni: più del 40% deigiovani residenti nella nostra regione risulta in so-vrappeso o addirittura obeso. Un’epidemia inarresta-bile per proporzioni e dimensioni, un fenomenoallarmante che non va più sottovalutato.

Viviana IodiceConcetta Notari

Benedetta De Biasedella IA

PROBLEMI DI CIBO

LATRAGICA STORIA DI SARA

DI ANORESSIA SI MUORESoffriva di anoressia da anni poi Sara ha chiusocon il mondo e l’ha fatta finitaL’anoressia non ha lasciato scampo ad una

ventiquattrenne, morta nel reparto di Rianimazioneall’ospedale di Este, dove era stata ricoverata dopoaver ingerito della soda caustica. La ragazzaviveva con la famiglia nella piccola frazione diPrejon (in provincia di Padova) e dall’adolescenzaera caduta nella spirale dell’anoressia. Una lentama inesorabile condanna, nonostante gli aiutiricevuti e la vicinanza di diverse persone, che l’haportata a spegnersi sempre di più, fino al tragicoepilogo del suicidii. La trasmissione "Le Iene " haraccontato con immagini/video impressionanti lastoria di Sara denunciando la mancata sorveglianzanell'ospedale dove la ragazza era ricoverata.

Una decina d’anni fa i primi segnali preoccupanti:il rifiuto del cibo e la perdita di peso. In tanti,conoscevano la giovane che ultimamentetrascorreva buona parte delle sue giornate fuoricasa. Impossibile non notarla per la sua magrezzaimpressionante (25kg), incrociandola per strada oin qualche luogo pubblico. Impossibile nonchiedersi perché si fosse lasciata andare fino a quelpunto.Genitori, amici, assistenti sociali, volontari dellaparrocchia: in tanti hanno cercato di strapparladalla malattia e di farle riacquistare la fiducia in sestessa. «Abbiamo tentato di aiutarla in tutti i modi- racconta Mario Rasi, sindaco del paese doveviveva Sara - e lo stesso ha fatto anche la famiglia.Ma purtroppo la malattia si è sempre rivelata unabarriera impenetrabile. Più volte l’hoaccompagnata a casa, dandole un passaggio in autoe cercando di convincerla a mangiare qualcosa ead accettare l’aiuto delle persone che le stavanointorno. Lei parlava e mi ascoltava, ma non ècambiato nulla. Un mese fa aveva acconsentito alricovero all’ospedale di Este ma poi era tornata acasa. E’ una storia dolorosa, per lei e la suafamiglia».

Sara Carputo V B

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Redazione – Anno Scolastico 2012-2013

Direzione

Direttore: prof.ssa Beatrice Ruocco

Coordinatore e relazioni esterne: prof.ssa SilvanaGeirola

Progetto Grafico: grafico pubblicitario GiovanniLucarelli

Coordinamento redazionale: Marco Brocca III B(sede centrale) Veronica Auteri IV H (sede succursale)

Caporedattori: Sara Mazzone VH; Veronica AuteriIVH; Anna Garofalo IV H; Roberta Guarino IV B;Claudia Gennari II B; ; Luigi De Simone III B; SerenaDi Stazio III B; Umberto Napolano III B; VivianaIodice I A; Giuseppe Bottiglieri IV A; Antonio FerrieriIV D;Francesco Russo IE; Marco Brocca III B

Redattori: Roberta Di Sarno IV H; Fabio LattanzioIV H; Roberto Scognamiglio IV H; Daniele Pinto

IV H; Anna Tipaldi IV H; Carlo Lambitelli VH;Annunziata Volpe III I; Mariarosaria Granato III I;Maria Ballabile IV B; Antonietta Esposito IV B;Martina Vigoriti IV B; Filomena Cappiello V B; SaraCarputo V B; Emilia Fontana V B; Daria GuarinoV B; Benedetta De Biase I A; Concetta Notari I A;Riccardo Vinci IV A; Luigi Nota IV C; MariarosariaSerra, IV C, Walter Antonelli IV D; Michela De SantisIII F; Simona Russo III F

Collaboratori: tutti gli studenti

Gruppo Editoriale: istituto "Giustino Fortunato"

Dirigente scolastico: prof. Ernesto Morabello Morabito

Direttore dei servizi generali ed amministrativi: Susi Cacciuottolo

Collaboratori tecnici: Davide Cecere e VincenzoGraziosi (sede centrale)

Collaboratore scolastico: Antonio Cioeta (sedesuccursale)

Tipografia: Poligrafica Ruggiero (Avellino)

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In rete con il giornale degli studenti del Fortunato – Tiratura 1 .000 copie

LA REDAZIONE