Sferisterio Magazine 2010

100
SOF 2010 LA RIVISTA UFFICIALE 25.000 copie gratuite | Sferisterio Opera Festival | Aperitivi culturali | Spettacoli live | | Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi | Tendenze | duemiladieci SFERISTERIO M A G A Z I N E in collaborazione con Allegato al numero odierno de “Il Resto del Carlino” edita da

description

Tutti gli eventi 2010 allo Sferisterio di Macerata. Le trame delle opere liriche, gli Aperitivi Culturali, le anteprime dei concerti di Malika Ayane e Renzo Arbore e l'intervista in esclusiva a Faso degli Elio e le Storie Tese.

Transcript of Sferisterio Magazine 2010

Page 1: Sferisterio Magazine 2010

SOF 2010

LA RIVISTA UFFICIALE

25.000 copie gratuite

| Sferisterio Opera Festival | Aperitivi culturali | Spettacoli live |

| Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi | Tendenze |

duemiladieci

SFERISTERIOM A G A Z I N E

in collaborazione con

Alle

gato

al n

umer

o od

iern

o de

“Il R

esto

del

Car

lino” edita da

Page 2: Sferisterio Magazine 2010

Questo panorama è in vendita., vollta pagina.

Page 3: Sferisterio Magazine 2010

La rivista ufficialedello Sferisterio Opera FestivalNumero unico - distribuzione gratuita

Direttore responsabile:Carlo Scheggia

Coordinatore editoriale:Andrea Compagnucci

Editore:Esserci s.a.s.

Via Gramsci, 42 - 62100 MacerataTel. 0733 1825199 - www.essercicomunicazione.it

Iscrizione al ROC n. 14382

Grafica e concessionaria di pubblicità:Kryos

Viale XX Settembre, 59 - 62010 Mogliano (MC)Tel. 0733 557383 - www.dentroleidee.it

Stampa:Artelito SpA - Camerino (MC)

Redazione:Carlo Scheggia

Andrea CompagnucciLucrezia Ercoli

Si ringraziano:Angelica Gabrielli

Giulia PirilloIrene ManziAnna PisaniSara Francia

Filippo MigniniCinzia Maroni

Marco SimonazziUfficio stampa D’Amato

Un ringraziamento particolare a:Alessandra Sfrappini e Giuliana Pascucci

per le immagini dei Musei Civici di Palazzo BuonaccorsiLucrezia Ercoli per gli aperitivi culturali

Crediti fotografici:Alfredo Tabocchini per le foto del SOF

Renato Gatta e Dante Mariotti per le foto dell’Archivio fotografico Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi,

Pierpaolo CalavitaOrazio Truglio

Stefano CaporilliDove non indicati foto inviate dai relativi organizzatori

L’editore non si assume responsabilitàper eventuali variazioni di programma

SFERISTERIOM A G A Z I N E

Esserci nella cultura p. 4

Biglietteria p. 7

Palazzo Buonaccorsi p. 10

Il saluto del Sindaco p. 14

Il cartellone p. 18

Omaggio aPadre Matteo Ricci p. 24

Promozione p. 30

LE OPEREIl Vespro dellaBeata Vergine p. 38Faust p. 42La forza del destino p. 48I Lombardi allaprima crociata p. 52Juditha triumphans p. 58Attila p. 60

INCONTRO FESTIVALAperitivi culturali p. 66Filosofia e musica p. 70Il processo di Galileo p. 72Intervista aQuirino principe p. 74Tre domande aElio Matassi p. 75

TENDENZE p. 76

MACERATA LIVEEstate maceratese p. 86Renzo Arbore p. 88Malika Ayane p. 90Elio e le Storie Tese p. 92

Som

mar

io

In copertina:

Veduta interna dello Sferisteriofoto di Alfredo Tabocchini

Page 4: Sferisterio Magazine 2010

|

2 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Penthouse Real Estate | Lungomare Nord | Civitanova Marche | www.phrealestate.itUfficio vendite: Civitanova Marche | C.so Umberto I, 82 | Tel. 3409001195

Page 5: Sferisterio Magazine 2010

Tra circa un mese nascerà mio fi glio e una domanda mi rin-corre da qualche giorno: gli adulti hanno il di-ritto di fantastica-

re sul futuro? Le responsabilità della vita quotidiana rendono sempre più diffi cile pensare ai sogni e ai cambiamenti.Ma lo Sferisterio è bambino o adulto? Dopo 46 stagioni, si

trova in uno stato adulto: quindi non si può permettere di sognare – a fi ne anno i conti devono tornare – e dovrebbe fati-care a proporre novità.Insieme al mio socio Andrea Compagnuc-ci, per tre anni, quelli del rilancio, abbiamo respirato l’aria dello Sferisterio e abbiamo potuto intuire la potenza di questo luogo dove l’arte e la musica si fondono insieme per regalare emozioni uniche. Insieme al prof. Evio Hermas Ercoli abbiamo traccia-

to un percorso che ha aperto le porte dell’Arena anche a chi di lirica non ne voleva sentire par-lare, perché ritenu-ta troppo elitaria. Lavorando con le

Il nostrobigliettoda visita

La culturaè lavoro serio

occorre impegnoe preparazione

Il premio Oscar Dante Ferrettie il giornalista Carlo Scheggia

| 3SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 6: Sferisterio Magazine 2010

Crediamo nei valori trasmessi dalla cultura e li abbiamo legati alla nostra professione, alla nostra azienda. Così vari inserzio-nisti, che ringraziamo, hanno appoggiato il progetto, alcuni da anni. Sono loro che hanno reso possibile la realizzazione di “Sferisterio Magazine”, rivista che non utilizza fondi pubblici.

In questa edizione abbiamo collaborato con la promozione dello Sferisterio Opera Festival e con i Musei Civici di Macerata che ci hanno dato la possi-bilità di svelare l’incantevole sala dell’Eneide. Un invito: prima di andare al-l’opera, visitate questo bellissimo palazzo settecentesco. Dite che vi manda “Sferisterio Magazine”!

scuole, abbiamo ascoltato i bambini che dentro allo scuolabus cantavano le arie di “Turandot”: una scena incredibile.Era partita una destagionalizzazione della lirica con vari appuntamenti che durante l’anno facevano conoscere e promuovevano i titoli in cartellone. Dal 2006 sono stati realizzati anche gli aperi-tivi culturali che accompagnano il Festi-val e che, questa estate, si concentrano sulla Filosofia.L’obiettivo era, ed è, rendere lo Sferiste-rio un vero centro culturale e farlo vivere tutto l’anno. Ma c’è bisogno di coraggio. La cultura è lavoro serio, che richiede impegno e preparazione. Gli operatori del settore, compresi noi di Esserci co-municazione, si devono porre costante-mente la questione di come, con il pro-prio lavoro, si intende contribuire alla società in cui tutti viviamo. Abbiamo fantasticato: come possiamo fare la nostra parte? Come risposta è nato quattro anni fa “Sferisterio Magazine”, una rivista di promozione culturale, con un progetto grafico della Kryos di Mo-gliano, che mette in primo piano l’arte e

la musica e che presenta la stagione lirica e i con-certi live. Venticinquemi-la copie gratuite diffuse sul territorio regionale, senza gravare sui conti pubblici.

Qualcosa di nuovo, decisamente, nel mondo dell’editoria.

Carlo ScheggiaEsserci Comunicazione

Venticinquemila copie gratuite

diffuse in regione

Nella foto in alto:Andrea Compagnucci

e Carlo Scheggia(Esserci comunicazione)

editori della rivista

| Editoriale

4 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 7: Sferisterio Magazine 2010

| 5SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 8: Sferisterio Magazine 2010

| Editoriale

6 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 9: Sferisterio Magazine 2010

| 7SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 10: Sferisterio Magazine 2010

| Editoriale

8 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 11: Sferisterio Magazine 2010

| 9SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 12: Sferisterio Magazine 2010

Palazzo Buonac corsi

| Palazzo Buonaccorsi

10 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 13: Sferisterio Magazine 2010

Sferisterio Magazine presen-ta in queste pagine Palazzo Buonaccorsi, costruito nel Settecento dalla nobile fa-miglia che tre secoli prima si era trasferita nell’attuale

territorio di Potenza Picena, allora noto come Monte Santo. La costruzione dell’edifi-cio è il risultato di com-plesse vicende edilizie che vedono, a partire dal 1697, l’aggregazio-ne di case preesisten-ti. L’architetto romano Giovan Battista Contini, allievo del Bernini, ha curato il progetto, commissionato da Simone Buonaccorsi, mentre ai raffinati arredi interni ha pensato il fratello Raimondo. Lo splendore è dato, in particolar modo, dalla ricchezza degli apparati delle stan-ze del piano nobile (Sala dell’Alcova, di Romolo e Remo, di Nettuno, dei Cate-nati, del Trono, del Caminetto, delle Vir-tù, di Amore e Psiche, di Ercole), tra le quali spicca la Galleria dell’Eneide, che vi sveliamo presentando alcune foto delle opere che arricchiscono la Sala. I dipinti, datati nella seconda decade del Settecento, riguardano il poema di Vir-gilio e sono stati commissionati a una serie di artisti italiani di provenienza

diversa (veneziani, bolognesi, romani e napoletani) che raffigurarono gli episo-di principali della storia che narra della fuga di Enea da Troia e il suo arrivo nel Lazio. Le tele sono caratterizzate dal fatto che, pur essendo state dipinte da artisti diversi, la continuità è garantita

dal mantello rosso che identifica l’eroe. La quadreria è comple-tata da “La Chiesa an-nienta gli dei pagani”, eseguito da Francesco Mancini, e sei dipinti,

Palazzo Buonac corsi Costruito nel Settecento

dall’architetto romanoGiovan Battista Contini

Sopra : palazzo Buonaccorsi - corte superiore

A sinistra: Galleria dell’Eneide - veduta d’insieme

Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi

Nel piano nobile spicca la bellezza

della sala dell’Eneide

| 11SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 14: Sferisterio Magazine 2010

IngressoÈ situato in Via Don Minzoni 24, nel-le immediate adiacenze dell’accesso principale al centro storico.

Orarida martedì a domenica 10.00 -18.00

Biglietti Intero € 3,00Ridotto €1,50La seconda domenica di ogni mese l’ingresso è gratuito.

InformazioniTel +39 0733 [email protected]

Riaperto al pubblico nel 2009al suo interno si trova anche

il Museo della Carrozza

A sinistra: veduta delle sale del piano nobile, Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi

Sopra : carrozze da città – in primo piano Mylord – 1860 -1880 ca.Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Museo della Carrozza

inseriti come sovrafinestre, raffiguranti putti con insegne ed emblemi, di Nicolò Ricciolini. L’esecuzione della volta è stata affidata, nel 1710, a Michelangelo e Nicolò Ricciolini, padre e figlio, che vi lavoraro-no, a più riprese, fino al 1715. La Galleria è inoltre impreziosita da dodici portello-ni per le finestre e la porta-finestra che conduce al terrazzo, realizzati da Enrico Scipione Cordieri.Proprietà del Comune dal 1967 e sede dell’Accademia di Belle Arti fino al 1997, il Palazzo è stato chiuso a seguito dei danni riportati per il sisma. Nel dicembre scorso è stato riaperto al pubblico, con il nuovo assetto: Musei Civici di Palazzo Buonac-corsi. Attualmente è possibile visitare il Museo della Carrozza e sono in allesti-mento due ulteriori collezioni: la raccolta di arte antica e di arte contemporanea.

| Palazzo Buonaccorsi

12 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 15: Sferisterio Magazine 2010

| 13SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 16: Sferisterio Magazine 2010

Si rinnova anche quest’anno la magia della lirica sotto le ‘stelle’ dell’Arena Sferi-sterio, e all’inter-no del prezioso scrigno del sette-

centesco Teatro Lauro Rossi. Luoghi ricchi di fascino, tempi della lirica che vi invito a conoscere in occasio-ne della manifestazione artistica tra le più amate dai melomani di tutto il mondo. In questi luoghi, se oggi non siete innamorati vi innamore-rete di certo; se in questo momen-to siete innamorati vi innamorerete per la seconda volta, e se lo siete stati vi innamorerete di nuovo… non so se di Macerata, dello Sferi-sterio, oppure di un uomo o di una donna che incon-trerete in questa magica cornice. È l’augurio che vi faccio invitandovi tutti allo Sferisterio Opera Festival.L’edizione di quest’anno è caratte-rizzata dalle celebrazioni del quar-to centenario della morte di Padre Matteo Ricci e mi piace pensare che uno dei temi fondamentali della ri-flessione del gesuita maceratese, quello dell’amicizia, sia anche l’es-senza del nostro Festival.

Amicizia dello Sferisterio Opera Fe-stival verso tutte le professionalità artistiche, tecniche e amministrati-ve che vi sono impegnate, amicizia verso tutti gli ospiti che, da ogni parte del mondo, arriveranno nella nostra bellissima Arena e al Teatro Lauro Rossi, e – soprattutto – ami-cizia dello Sferisterio nei confronti della città di Macerata e dei suoi cit-tadini. Un sentimento, quest’ultimo, che va vissuto reciprocamente, poi-ché i maceratesi debbono sentire lo Sferisterio e le sue attività come una parte fondamentale della no-stra comunità.Al Maestro Pier Luigi Pizzi e a tutti gli artefici dello Sferisterio Opera Festival va il mio augurio e il mio sostegno affinché Macerata, la città di Matteo Ricci, possa presentar-

si al mondo con il suo volto migliore, quello dell’apertura e dell’ospitalità.

Romano CaranciniSindaco di Macerata

Vi innamoreretedi certo in questa splendida cornicedello Sferisterio Al via la46a stagioneL’augurio del Sindaco di Macerata e presidente dell’associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini per l’edizione 2010

14 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Sferisterio Opera Festival

Page 17: Sferisterio Magazine 2010

Al via la46a stagioneL’augurio del Sindaco di Macerata e presidente dell’associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini per l’edizione 2010

Veduta interna dello Sferisterio

| 15SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 18: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

16 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 19: Sferisterio Magazine 2010

Sferisterio| 17SFERISTERIO

M A G A Z I N E

Page 20: Sferisterio Magazine 2010

Nobili ideali guidano le scelte artistiche del-l’edizione 2010 dello Sferisterio Opera Fe-stival a cominciare

dal tema “A maggior gloria di Dio” per celebrare, come tutta la pro-grammazione, il quarto centenario della morte di Padre Matteo Ricci, gesuita, missionario in Cina, scien-ziato, letterato, uomo di fede.In suo onore il Festival apre il 29 luglio con il “Vespro della Beata Ver-gine” di Claudio Monteverdi, pub-blicato nel 1610, la cui esecuzione è affidata a Marco Mencoboni, mu-

sicista maceratese di chiara fama, alla guida del Complesso vocale e strumentale del Cantar Lontano. Per questa manifestazione abbia-mo la collaborazione della Diocesi di Macerata e l’appoggio del Vesco-vo Claudio Giuliodori.A questo seguono due progetti paralleli: uno allo Sferisterio e uno al Teatro Lauro Rossi, entrambi ba-sati su un forte principio di unità stilistica. Il primo è centrato su tre notissimi melodrammi del XIX se-colo: “Faust” di Gounod, “La forza del destino” e “I Lombardi alla prima crociata” di Verdi. Tanti sono i punti

Il cartellone del Maestro Pizzi

| Sferisterio Opera Festival

18 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 21: Sferisterio Magazine 2010

di contatto fra le tre opere, a comin-ciare dall’eterno conflitto tra il bene e il male e dalla loro conclusione sempre edificante. Ho cercato di assicurare la continuità narrativa dei tre titoli, con la mia regia, il comu-ne dispositivo scenico e i costumi, avendo al mio fianco il coreografo Gheorghe Iancu e i direttori Jean-Luc Tingaud per “Faust“ e Daniele Callegari per le due opere verdiane.Analogo procedimento al Lauro Rossi, secondo un’idea drammatur-gica di Massimo Gasparon, autore di regia, scene e costumi, che ha per scopo quello di apparentare con-cettualmente due opere fra loro di-stanti nel tempo ma di sorprenden-te affinità nell’impianto musicale e nello sviluppo delle trame. Si tratta di “Juditha triumphans” di Vival-di del 1716 e di “Attila” di Verdi del 1846. La direzione musicale è posta nelle salde mani di Riccardo Frizza. Per rafforzare il carattere di questa operazione, la versione di “Attila” è

Il cartellone del Maestro Pizzi

Il Festival dedicato aPadre Matteo Ricci

si inaugura il 29 lugliocon il “Vespro della

Beata Vergine”

A sinistra: Pier Luigi Pizzi durante le prove allo Sferisterio

In alto: a sinistra Gheorghe Iancu e a destra Dimitra Theodossiou

Di fianco: David Crescenzi

| 19SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 22: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

20 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 23: Sferisterio Magazine 2010

proposta in una forma per così dire ‘cameristi-ca’, in modo che le due opere abbiano uno stes-so stile musicale e rap-presentativo, e possano convivere in uno stesso dispositivo scenico.Cinque importanti opere di alto signifi-cato si affiancano al magnifico oratorio monteverdiano, in un insieme di forte coerenza concettuale e di sicuro livello qualitativo, garantito dalla presenza di artisti di fama consolidata accanto a gio-vani talenti. Tra gli interpreti di “Faust”: Teodor Ilincai, Alexander Vinogradov, Luca Salsi, Carmela Remigio, Ketevan Kemoklidze, William Corrò, Annunziata Vestri. Per “La forza del destino”: Luca Dall’Amico, Teresa Romano, Zoran Todo-rovich, Marco Di Felice, Elisabetta Fiorillo, Roberto Scandiuzzi, Paolo Pecchioli, An-nunziata Vestri, Giacomo Medici, Paulo Paolillo. Per “I Lombardi alla prima cro-ciata”: Roman Sadnik, Michele Pertusi, Dimitra Theodossiou, Alexandra Zabala,

Andrea Mastroni, Enrico Cossutta, Luca Dall’Ami-co, Francesco Meli, An-nunziata Vestri. Anbeta Toromani è ballerina so-lista. Per “Juditha trium-phans”: Milijana Nikolic, Giacinta Nicotra, Mary-

Ellen Nesi, Davinia Rodrìguez, Alessandra Visentin. Per “Attila”: Nmon Ford, Claudio Sgura, Maria Agresta, Antonio Coriano, Enrico Cossutta, Alberto Rota. Suona la “Fondazione Orchestra Regionale delle Marche”, il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da David Crescenzi. Come ogni anno sono previsti molti eventi collaterali, che vedranno avvicen-darsi nei vari spazi teatrali maceratesi personaggi della cultura internazionale, a cominciare da Massimo Cacciari il qua-le inaugura ufficialmente la quinta edi-zione dello Sferisterio Opera Festival.La mia più alta aspirazione è di fare dello Sferisterio un mito.

Pier Luigi PizziDirettore Artistico

Opere di sicuro livello qualitativo

e di forte coerenza concettuale

Una scena delle prove di Faust

| 21SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 24: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

22 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Italcogim Energie è main sponsor dello Sferisterio Opera Festival. Da anni forniamo energia elettrica e gas naturale alle famiglie e alle aziende; oggi la nostra energia contribuisce a rendere questo evento ancora più straordinario.

w w w. i t a l c og imene rg i e . i t

foto

di A

lfred

o Ta

bocc

hini

l’Energia ti invita all’Opera

cliente: Italcogim EnergieADV Sferisterio Magazinedata consegna: 13 luglio 2010

contatto agenzia:BOUTIQUE CREATIVARipa di Porta Ticinese 73, [email protected]/37011511

STAMPA CMYK

Page 25: Sferisterio Magazine 2010

Edificato nella seconda metà del Cinque-cento e successivamente trasformato a più riprese, Palazzo Ricci entra a far parte dei beni della nobile casata maceratese nel 1622. Ingenti modifiche architetto-

niche e dell’apparato decorativo, volute da Anto-nio IV Ricci nella seconda metà del Settecento, ne determinano l’aspetto attuale, caratterizzato da un essenziale ordine compositivo e geometrico. Nel 1976 la Cassa di risparmio della provincia di Macerata acquisisce la dimora storica, ponendo fine allo stato di forte degrado in cui versava, grazie all’avvio di un’imponen-te campagna di restauro. Gli esiti di tali lavori ci consentono di ammirare tuttora l’edificio nella sua interezza; dal sugge-stivo seminterrato ai quattro piani sovrastanti, rac-cordati da uno scalone in pietra cornea di ascen-denza vanvitelliana. Oggi questo “contenitore” d’eccezione ospita la prestigiosa collezione di arte italiana del novecen-to della Fondazione Carima. Oltre trecento opere tra pittura e scultura danno corpo alla raccolta, che si configura come un caso singolare nel panorama del collezionismo priva-

to di origine bancaria, tanto per la sua specificità quanto per gli artisti presenti in essa. Attraverso le sale del museo si sviluppa un viaggio ideale che ripercorre i principali movimenti e pro-tagonisti dell’arte italiana del XX secolo. Dai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini e Balla ma anche Depero, Prampolini e Pan-naggi alla Metafisica di De Chirico. Dagli ornamenti del gruppo Novecento alla Scuola Romana con arti-sti della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël. Dagli esponenti del gruppo Corrente alle ricerche astratte.Dall’universo informale di Burri e Fontana alle evolu-zioni della Pop Art con Schifano, Festa e Ceroli. Un consistente nucleo di sculture, inoltre, docu-

menta le ricerche plastiche del secolo scorso: da Rosso, figura di congiunzione tra Ottocento e No-vecento, a Martini, Fazzini e Basal-della. Dai grandi del dopoguerra, quali Cascella, Marinnucci, i fratelli Pomodoro e Messina a Greco, Van-gi e Manzù.

In alto: Palazzo Ricci - ingresso del Museo

A fianco: Ivo Pannaggi, Treno in corsa, 1922

A destra: La Sala di Giunone

MuseoPalazzoRicci

Dall’1 luglioal 5 settembretutti i giorni

10-13 e 16-20ingresso gratuito

Arte italiana del Novecento

Via D. Ricci, 1 - Maceratatel. 0733 261487 - fax 0733 247492www.palazzoricci.it

Via D. Ricci, 1- 62100 MACERATA - Tel. 0733 261487 Fax 0733 247492

ORARIO:dal 1° luglio al 5 se�embre 2010

tu� i giorni 10 – 13 e 16 – 20Ingresso gratuito

Edificato nella seconda metà del Cinquecento e successivamente trasformato a più riprese, Palazzo Ricci entra a far parte dei beni della nobile casata maceratese nel 1622.Ingen� modifiche archite�oniche e dell’apparato decora�vo, volute da Antonio IV Ricci nella seconda metà del Se�ecento, ne determinano l’aspe�o a�uale, cara�erizzato da un essenziale ordine composi�vo e geometrico.Nel 1976 la Cassa di risparmio della provincia di Macerata acquisisce la dimora storica, ponendo fine allo stato di forte degrado in cui versava grazie all’avvio di un’imponente campagna di restauro. Gli esi� di tali lavori ci consentono di ammirare tu�ora l’edificio nella sua interezza; dal sugges�vo seminterrato ai qua�ro piani sovrastan�, raccorda� da uno scalone in pietra cornea di ascendenza vanvitelliana. Oggi questo “contenitore” d’eccezione ospita la pres�giosa collezione di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima.Oltre trecento opere tra pi�ura e scultura danno corpo alla raccolta, che si configura come un caso singolare nel panorama del collezionismo privato di origine bancaria, tanto per la sua specificità quanto per gli ar�s� presen� in essa.A�raverso le sale del museo si sviluppa un viaggio ideale che ripercorre i principali movimen� e protagonis� dell’arte italiana del XX secolo.Dai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini e Balla ma anche Depero, Prampolini e Pannaggi alla Metafisica di De Chirico. Dagli orientamen� del gruppo Novecento alla Scuola Romana con ar�s� della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël.Dagli esponen� del gruppo Corrente alle ricerche astra�e. Dall’universo informale di Burri e Fontana alle evoluzioni della Pop Art con Schifano, Festa e Ceroli.Un consistente nucleo di sculture, inoltre, documenta le ricerche plas�che del secolo scorso: da Rosso, figura di congiunzione tra O�ocento e Novecento, a Mar�ni, Fazzini e Basaldella. Dai grandi del dopoguerra, quali Cascella, Mannucci, i fratelli Pomodoro e Messina a Greco, Vangi e Manzù.

La Sala di Giunone

L’ingresso del museo

Ivo PannaggiTreno in corsa, 1922

olio su tela cm 100 x 120

Museo Palazzo Ricci. Arte italiana del Novecentowww.palazzor icc i . i t

Via D. Ricci, 1- 62100 MACERATA - Tel. 0733 261487 Fax 0733 247492

ORARIO:dal 1° luglio al 5 se�embre 2010

tu� i giorni 10 – 13 e 16 – 20Ingresso gratuito

Edificato nella seconda metà del Cinquecento e successivamente trasformato a più riprese, Palazzo Ricci entra a far parte dei beni della nobile casata maceratese nel 1622.Ingen� modifiche archite�oniche e dell’apparato decora�vo, volute da Antonio IV Ricci nella seconda metà del Se�ecento, ne determinano l’aspe�o a�uale, cara�erizzato da un essenziale ordine composi�vo e geometrico.Nel 1976 la Cassa di risparmio della provincia di Macerata acquisisce la dimora storica, ponendo fine allo stato di forte degrado in cui versava grazie all’avvio di un’imponente campagna di restauro. Gli esi� di tali lavori ci consentono di ammirare tu�ora l’edificio nella sua interezza; dal sugges�vo seminterrato ai qua�ro piani sovrastan�, raccorda� da uno scalone in pietra cornea di ascendenza vanvitelliana. Oggi questo “contenitore” d’eccezione ospita la pres�giosa collezione di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima.Oltre trecento opere tra pi�ura e scultura danno corpo alla raccolta, che si configura come un caso singolare nel panorama del collezionismo privato di origine bancaria, tanto per la sua specificità quanto per gli ar�s� presen� in essa.A�raverso le sale del museo si sviluppa un viaggio ideale che ripercorre i principali movimen� e protagonis� dell’arte italiana del XX secolo.Dai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini e Balla ma anche Depero, Prampolini e Pannaggi alla Metafisica di De Chirico. Dagli orientamen� del gruppo Novecento alla Scuola Romana con ar�s� della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël.Dagli esponen� del gruppo Corrente alle ricerche astra�e. Dall’universo informale di Burri e Fontana alle evoluzioni della Pop Art con Schifano, Festa e Ceroli.Un consistente nucleo di sculture, inoltre, documenta le ricerche plas�che del secolo scorso: da Rosso, figura di congiunzione tra O�ocento e Novecento, a Mar�ni, Fazzini e Basaldella. Dai grandi del dopoguerra, quali Cascella, Mannucci, i fratelli Pomodoro e Messina a Greco, Vangi e Manzù.

La Sala di Giunone

L’ingresso del museo

Ivo PannaggiTreno in corsa, 1922

olio su tela cm 100 x 120

Museo Palazzo Ricci. Arte italiana del Novecentowww.palazzor icc i . i t

Via D. Ricci, 1- 62100 MACERATA - Tel. 0733 261487 Fax 0733 247492

ORARIO:dal 1° luglio al 5 se�embre 2010

tu� i giorni 10 – 13 e 16 – 20Ingresso gratuito

Edificato nella seconda metà del Cinquecento e successivamente trasformato a più riprese, Palazzo Ricci entra a far parte dei beni della nobile casata maceratese nel 1622.Ingen� modifiche archite�oniche e dell’apparato decora�vo, volute da Antonio IV Ricci nella seconda metà del Se�ecento, ne determinano l’aspe�o a�uale, cara�erizzato da un essenziale ordine composi�vo e geometrico.Nel 1976 la Cassa di risparmio della provincia di Macerata acquisisce la dimora storica, ponendo fine allo stato di forte degrado in cui versava grazie all’avvio di un’imponente campagna di restauro. Gli esi� di tali lavori ci consentono di ammirare tu�ora l’edificio nella sua interezza; dal sugges�vo seminterrato ai qua�ro piani sovrastan�, raccorda� da uno scalone in pietra cornea di ascendenza vanvitelliana. Oggi questo “contenitore” d’eccezione ospita la pres�giosa collezione di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima.Oltre trecento opere tra pi�ura e scultura danno corpo alla raccolta, che si configura come un caso singolare nel panorama del collezionismo privato di origine bancaria, tanto per la sua specificità quanto per gli ar�s� presen� in essa.A�raverso le sale del museo si sviluppa un viaggio ideale che ripercorre i principali movimen� e protagonis� dell’arte italiana del XX secolo.Dai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini e Balla ma anche Depero, Prampolini e Pannaggi alla Metafisica di De Chirico. Dagli orientamen� del gruppo Novecento alla Scuola Romana con ar�s� della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël.Dagli esponen� del gruppo Corrente alle ricerche astra�e. Dall’universo informale di Burri e Fontana alle evoluzioni della Pop Art con Schifano, Festa e Ceroli.Un consistente nucleo di sculture, inoltre, documenta le ricerche plas�che del secolo scorso: da Rosso, figura di congiunzione tra O�ocento e Novecento, a Mar�ni, Fazzini e Basaldella. Dai grandi del dopoguerra, quali Cascella, Mannucci, i fratelli Pomodoro e Messina a Greco, Vangi e Manzù.

La Sala di Giunone

L’ingresso del museo

Ivo PannaggiTreno in corsa, 1922

olio su tela cm 100 x 120

Museo Palazzo Ricci. Arte italiana del Novecentowww.palazzor icc i . i t

Page 26: Sferisterio Magazine 2010

Giovan Gioseffo Dal Sole, L’incontro di Enea e Ascanio con Andromaca e Eleno a ButrotoOlio su tela, cm 302x195

Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

Laterra di

| Sferisterio Opera Festival

24 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Sferisterio Opera Festival

Page 27: Sferisterio Magazine 2010

PadreMatteo Ricci

“A maggior gloria di Dio”: Padre Matteo Ricciprotagonista dello Sferisterio Opera Festival 2010, in occasione del quarto centenario della sua morte

Nel IV centenario della morte di Padre Mat-teo Ricci (1552-1610), Macerata dedica alla sua memoria un ap-

puntamento tanto storico quanto internazionale come la Stagione lirica che, giunta alla 46esima edi-zione, inizia il programma con le musiche del “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Montever-di – pubblicato proprio nel 1610 – diretto per l’occasione da Marco Mencoboni, musicista maceratese.L’Arena Sferisterio con questa ini-ziativa aggiunge un altro tassello nel mosaico degli eventi organiz-zati in onore del suo più illustre cittadino.Missionario, ma anche umanista e cultore delle scienze e della musi-ca, Matteo Ricci fece conoscere e

amare la musica europea a “l’altro mondo della Cina”.Ispirato e mosso dalla sua fede “Ad maiorem Dei gloriam”, come recita il motto della Compagnia di Gesù, Padre Matteo Ricci si è fatto in tut-to cinese. In nome dell’amicizia è riuscito a costruire un ponte fra Oriente e Occidente, un ponte che ancora oggi viene attraversato da tutti i costruttori di pace che vivo-no “sotto lo stesso cielo”. A nome del Comitato ringrazio il Direttore Artistico Pier Luigi Piz-zi e tutta la struttura dell’Arena Sferisterio per il loro contributo al rafforzamento e alla diffusione del messaggio ricciano nel mondo.

Adriano CiaffiPresidente Comitato celebrazioniIV centenario Padre Matteo Ricci

| 25SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 28: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

26 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

luce e gas per la mia casa

Scopri i vantaggi di avere un unico fornitore per l’energia della tua casa. Con myEnergy di Italcogim Energie riceverai una sola bolletta, avrai a disposizione un numero verde unico e non dovrai sostenere nessun costo di attivazione.

Per tutti i dettagli sull’off erta collegati al sitowww.italcogimenergie.it.

myEnergy è valida fi no al 31 dicembre 2010 nei comunidove l’off erta è attiva.

In più con myEnergy bloccherai le componenti del prezzo di gas naturale ed energia elettrica più sensibili alle variazioni del mercato energetico.

Italcogim Energie è main sponsor della 46a edizione dello Sferisterio Opera Festival, 29/07 - 10/08Macerata

cliente: Italcogim EnergieADV Sferisterio Magazinedata consegna: 13 luglio 2010

contatto agenzia:BOUTIQUE CREATIVARipa di Porta Ticinese 73, [email protected]/37011511

STAMPA CMYK

Page 29: Sferisterio Magazine 2010

Giuseppe Gambarini, Enea stacca il ramo d’oroOlio su tela, cm 258x133

Proprietà: Urbino, Galleria Nazionale delle MarcheMacerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

“Non sono nato a Roma, ma in questa terra di mezzo sul mare Adriatico. Si chiama Mar-che ed è abitata da uomini sobri e pruden-ti, più amanti del silenzio che delle parole, molto versati nel lavoro. Nel centro c’è una città che si chiama Macerata, distesa den-tro mura di mattone chiaro e rosa, sopra un colle che guarda il mare verso Oriente. Qui sono nato, qui vivono mio padre, mia madre e i miei fratelli”. Così rispose Matteo Ricci a proposito della sua terra al gover-natore Wang Pan che gli chiedeva da dove provenisse.“Macerata, Macerata”, rispose Wang Pan. “Deve essere una città nobile e fortunata, se può educare figli come voi, Li Madou”. E poi aggiunse: “Non capisco come vostro padre abbia potuto lasciarvi partire per questo lungo viaggio senza ritorno”. Wang Pan for-se ricordava quel precetto di Confucio nel secondo libro dei Dialoghi: “Finché il padre e la madre sono in vita non viaggiate in luo-ghi lontani”.Matteo si sentì toccare nell’anima. Esitò un istante e rispose: “Mio padre ha sofferto molto per la mia partenza; ma ha approvato il viaggio dei diecimila li, convinto che fosse necessario perché uomini che abitano ter-re tanto lontane, respirando sotto la cappa dello stesso cielo, possano conoscersi e vi-vere in pace. Desidero visitare la Cina e de-scriverla agli uomini dell’Occidente, anche per non rendere vano il suo sacrificio”.

da “Il Chiosco delle Fenici” di Filippo MigniniIl Lavoro Editoriale

“Macerata, cittànobile e fortunata,Li Madou”

| 27SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 30: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

28 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

L’energia è il nostro futuro

Da circa 75 anni api è presente sul mercato petrolifero italiano. Con una storia così lunga alle spalle, rimanere

giovani significa continuare a crescere, senza mai abbandonare le proprie radici, i punti di riferimento,

quei valori sui quali si fonda l’idea stessa del fare azienda e che accompagnano la sua evoluzione, indicando

il cammino da seguire. L’impegno, la volontà di rinnovarsi, la responsabilità per i contesti sociali e territoriali

nei quali si inseriscono le nostre attività sono da sempre parte essenziale del nostro essere imprenditori.

Page 31: Sferisterio Magazine 2010

| 29SFERISTERIOM A G A Z I N E

nature friendly*

Rispettare l'ambiente,ridurre i costi energeticie ottimizzare le prestazioni degli impianti:insieme si può fare.

Cofely,Gruppo GDF SUEZ,è leader in Europa nellagestione dell'efficienza energetica e ambientale.

Cofely è al vostro servizio con 2600 collaboratori e50 sedi in tutta Italia,per ottimizzare le risorse ener-getiche e tecnologiche delle strutture pubbliche eprivate. Dalla progettazione e gestione dell'energiaalla fornitura di servizi per migliorare le performancedi impianti ed edifici,Cofely offre soluzioni globali edintegrate. Per ogni contesto. In qualsiasi momento.

www.cofely-gdfsuez.it

L’efficienza energetica e ambientale in azione.

*Conoscere, capire e gestire ��������� nel r��������������������e.

Page 32: Sferisterio Magazine 2010

Sferisterio, simbolo della città, brand nella terra dei brand più rinomati al mondo, luogo magico per un “prodotto” Made in Italy inimitabile come l’Opera lirica, capace di attrar-

re ogni anno appassionati e turisti sempre più assetati di “Italia autentica”. Sferisterio simbolo del “buon-governo” di una pubblica ec-cellenza, della barra a dritta verso il giusto equilibrio tra elevata qualità artistica e rigi-do controllo dei costi, quasi un miracolo per un evento cultu-rale di livello mondiale.Sferisterio, infine, come “valore aggiunto” per aziende che desiderano affiancare la loro im-magine ad un “prodotto” universale, come la musica, ma fortemente radicato sul territorio maceratese come la Stagione Lirica.La Comunicazione e Promozione del SOF que-st’anno ha puntato su quattro obiettivi: co-municare la qualità della produzione artistica del SOF, grazie soprattutto alla presenza del Maestro Pier Luigi Pizzi, Direttore Artistico di fama mondiale; rafforzare, in Italia e nel mon-do, l’immagine della tradizione lirica dell’Arena maceratese (46 edizioni sono un successo che

pochi Teatri di uguale livello possono vantare); ottimizzare l’attività di sponsorship attraverso strumenti e azioni in grado di posizionare lo Sferisterio come una vera e propria “industria culturale” di riferimento per gli operatori eco-nomici; aumentare i flussi turistici sul territorio

attraverso un’offerta integrata con gli operatori di settore.La modalità operativa chiave per il raggiungimento di que-sti obiettivi è stata quella di coinvolgere massimamente la comunità provinciale e i vari soggetti istituzionali e privati

Un brand nella terra dei brand

L’offerta musicale va destagionalizzata

con iniziativenei teatri regionali

| Sferisterio Opera Festival

30 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 33: Sferisterio Magazine 2010

Un brand nella terra dei brand

di riferimento: dai Comuni della provincia alle aziende, dalle Istituzioni educative fino alle as-sociazioni di settore, imprenditoriale, artigia-nale, turistico, commerciale e dei servizi.Fare sistema non è semplice, il rischio di acca-vallarsi con altre attività promozionali è sem-pre dietro l’angolo, ma “vendere” un prodotto nel mondo con poche risorse e in un mercato,

L’arena è l’immagine del territoriouna perfetta sintesi

di modernità e tradizione

Lo Sferisterio e il suo Festival: duplice valore aggiunto per comunicare la magia di un luogo unico, la bellezza dell’Italia più autentica e le eccellenze produttive di un territorio tra i più industrializzati d’Europa

La promozione del SOF 2010, oltre alle inizia-tive organiz-

zate a livello locale, ha toccato vari paesi: da Bruxelles a Francoforte, da Vienna fino a New York e Pechino.

A sinistra: una vetrina di Vienna con tipicità locali e l’arena sullo sfondo

In alto: il sindaco di Macerata Carancini presenta la stagione liricanel parlamento europeo di Bruxelles | 31SFERISTERIO

M A G A Z I N E

Page 34: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

32 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 35: Sferisterio Magazine 2010

quello del leisu-re, ultracompe-titivo, è lo stimo-lo a sviluppare grandi idee con piccoli budget, un sigillo tutto maceratese che nasce dal mix delle tre “p”: passione, professio-nalità e molta pazienza.Il futuro? Un confronto più as-siduo con gli operatori turistici locali, per attivare una seria po-litica di incoming; un’attività di coinvolgimento delle aziende potenziali partner del SOF che parta da settembre per dare

più valore ad un investimento che dura il soffio di una (mezza) estate; destagionalizzare l’offer-ta musicale attraverso iniziative sul territorio come “SOF in tour” nei teatri della provincia; punta-re sempre più sulla creazione di valore del brand SOF anche con una mirata promozione all’estero in partnership con Ex.It., Regione Marche ed altre istituzioni pre-poste all’internazionalizzazione.Lo Sferisterio proseguirà comun-que il suo percorso di emanci-pazione dall’essere non più, e solo, il “Teatro di Macerata”, per rappresentare un forte elemento di identificazione di tutta la co-munità provinciale, nonché uno straordinario vettore, assieme alla figura di Padre Matteo Ricci a cui è dedicata la stessa stagione 2010, per trasferire in Italia e al-l’estero l’immagine autentica del

territorio mace-ratese e del suo capoluogo, una perfetta sintesi di modernità e tradizione.

Il futuro?Una seria politica

di incoming

In alto:la delegazione maceratesea New York e a Pechino

In basso:Maurizio Lombardi (Mirus), responsabile comunicazione e promozione SOF 2010

| 33SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 36: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

34 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 37: Sferisterio Magazine 2010

| 35SFERISTERIOM A G A Z I N E

Macerata, 14 luglio 2010 L’Associazione Arena Sferisterio ringrazia tutti i sostenitori che contribuiscono al successo della 46 Stagione Liricaa

To p I t a l i a n W i n e

Page 38: Sferisterio Magazine 2010

| Sferisterio Opera Festival

36 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 39: Sferisterio Magazine 2010

| 37SFERISTERIOM A G A Z I N E

TAG SFERISTERIOIn collaborazione con Pagine si SpA

Page 40: Sferisterio Magazine 2010

Vespro della Beata Vergine

È l’opera inaugurale della 46ª stagione lirica, dedicata a Padre Matteo Ricci con il titolo “A mag-gior gloria di Dio”. Il “Vespro della Beata

Vergine” di Claudio Monteverdi, un vero monumento della storia della musica, viene eseguito giovedì 29 luglio alle ore 21 all’Arena Sferisterio, affidato a Marco Mencoboni musi-cista maceratese di fama interna-zionale, allievo di Gustav Leonhardt – uno dei pionieri della filologia barocchista –, e attivo nel recupero delle antiche prassi esecutive. Men-coboni guida il Complesso vocale e strumentale del Cantar Lontano, un’arte marchigiana dei primi del Seicento che si realizza disponendo

29 LUGLIOORE 21.00: :

QU

AN

DO

Francesco Mancini, La Chiesa annienta gli dei paganiOlio su tela, cm 135x178Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

| Le opere

38 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 41: Sferisterio Magazine 2010

Vespro della Beata Vergine

Francesco Mancini, La Chiesa annienta gli dei paganiOlio su tela, cm 135x178Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

L’inaugurazione dello Sferisterio Opera Festival è affidata come da tradi-zione a una conferenza, alle 18. Il 29 luglio, all’Auditorium San Paolo, il compito viene assolto dal filosofo Massimo Cacciari.

| 39SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 42: Sferisterio Magazine 2010

Nicolò Ricciolini, Putti con insegne ed emblemi

Olio su tela, cm 90x150Macerata,

Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi,Galleria dell’Eneide

| Le opere

40 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 43: Sferisterio Magazine 2010

Vespro della Beata VergineClaudio Monteverdi

Direttore Marco MencoboniOrchestra Complesso vocale e strumentale del Cantar Lontano

La composizione costi-tuisce uno dei capisaldi innovativi di Claudio Monteverdi nella musi-ca sacra. “Il Vespro della Beata Vergine” viene ar-

ricchito di gran parte delle procedure musicali che l’artista aveva impiegato nella musica profana l’anno prece-dente, in “Orfeo”. È formato da una introduzione (“Deus in adjutorium”), cinque salmi, con intervalli di musi-

ca sacra, un inno e si conclude con un Magnificat (“Benedicamus Domi-no”). L’aspetto eccezionale del lavoro consiste nella dimensione monu-mentale del coro, che si articola in molteplici forme per dare espressio-ne alla varietà dello stile musicale del testo. L’opera non ha soltanto un va-lore intimistico per i suoi momenti di preghiera, ma incorpora nel tessuto musica profana, in un lavoro chiara-mente dedicato a una funzione reli-giosa. Quattrocento anni dopo la sua pubblicazione – le fonti storiche non precisano se la prima esecuzione avvenne a Mantova o a Venezia – si discute delle intenzioni precise che mossero l’autore alla composizione di un lavoro così importante.

strategicamente i cantori nello spazio, a creare uno spettacolare effetto di suono diffuso. L’esecuzione è un evento di estrema rilevanza culturale, una delle proposte più originali del 2010 nel panorama italia-no e non solo. Un filo conduttore lega Monteverdi a Padre Matteo Ricci: il gesuita muore a Pechino l’un-dici maggio 1610 e, appena due mesi dopo, il com-positore lombardo pubblica questo capolavoro.

Vero monumentodella storia

della musica

Nicolò Ricciolini, Putti con insegne ed emblemi

Olio su tela, cm 90x150Macerata,

Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi,Galleria dell’Eneide

| 41SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 44: Sferisterio Magazine 2010

Gregorio Lazzarini, Morte di DidoneOlio su tela, cm 300x300

Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

| Le opere

42 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 45: Sferisterio Magazine 2010

FaustS

i rivela subito un grande successo, simbolo dell’opera francese per gene-razioni di spettatori. La sua diffusione

porta il lavoro a subire numerosi adattamenti, “Faust” è la compo-sizione che più di altre porta im-pressa nel proprio corpo l’orma delle vicende del gusto e della storia culturale. In Charles Gou-nod è sempre stato presente il desiderio di musicare il testo di Goethe e, nel 1858 arriva la com-missione da Léon Carvalho, im-presario del Théâtre-Lyrique, che però impone la scelta del sopra-no Marie Miolan-Carvalho, sua consorte. Il lavoro nasce secondo le convenzioni dell’opéra comi-que, con dialoghi parlati al posto dei recitativi. Durante le prove del 1859 la partitura perde circa un terzo della musica originariamen-te composta. Ulteriori tagli, ag-

giunte e rimaneggiamenti nel tempo la portano a diventare ciò che oggi solitamente ascoltiamo. Per favorirne la circolazione inter-nazionale, Gounod compone nel 1860 i recitativi per rimpiazzare i parlati. Nel 1862 l’opera approda alla Scala di Milano nella fortuna-ta traduzione italiana di Achille de Lauzières, che costituisce per moltissimi anni la versione più dif-fusa nel mondo intero. In questa veste, nel 1883, il “Faust” inaugura il nuovo Metropolitan Theatre di New York, mentre in preceden-za (1869) il debutto all’Opéra di Parigi obbliga il compositore ad aggiungere il balletto.

30 LUGLIO, 3, 7 AGOSTOORE 21.00: :

QU

AN

DO

È il simbolo dell’opera francese

per generazionidi spettatori

| 43SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 46: Sferisterio Magazine 2010

Atto I. Chiuso nel suo labo-ratorio il vec-chio dottor Faust, sen-tendo l’eco

gioiosa di alcune voci decide di suicidarsi. Invoca in un sus-sulto blasfemo il demonio, e gli appare Méphistophélès che gli offre fortuna, gloria e potenza. Faust chiede la giovinezza e Méphistophélès pretende in cambio la cessione dell’anima per l’eternità. L’uomo esita, ma il demonio fa apparire l’imma-

gine meravigliosa di Margueri-te e il vecchio dottore accetta, trasformandosi subito in un elegante giovane.Atto II. Valentin parte per la guerra e affida sua sorella Marguerite all’amico Siébel. I compagni d’arme intonano una canzone, ma arriva Méphi-stophélès che si propone. Ap-plaudito come cantante, si esi-bisce come indovino, e predice la morte di Valentin in duello. A Siébel dice che non potrà più toccare fiori senza che appas-siscano. Quando alza un brin-disi alla salute di Marguerite, Valentin estrae la spada, che si spezza in due. Il demone si allontana e si imbatte in Faust,

trama• È stata un’opera mol-to popolare negli Stati Uniti. Per diversi de-cenni, nel XIX secolo, la stagione operistica di New York veniva inau-gurata da “Faust”.

• Una rappresentazio-ne del Faust è parte de “Il fantasma dell’opera” di Gaston Leroux.

curiosità

44 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Le opere| Le opere

Page 47: Sferisterio Magazine 2010

FaustCharles GounodLibretto di Jules Barbier e Michel Carré,da “Faust” di Johann Wolfgang von GoethePrima: 1859, Théâtre Lyrique - Parigi.Opera in cinque atti

Regia, scene e costumi Pier Luigi PizziDirettore Jean-Luc TingaudCoreografo Gheorghe IancuDisegno luci Sergio RossiComplesso di palcoscenico Banda “Salvadei”Orchestra FORMCoro Coro “V. Bellini”Maestro del coro David CrescenziMèphistophélès Alexander VinogradovSiebel Ketevan KemoklidzeWagner William CorròFaust Teodor IlincaiMarthe Annunziata VestriValentin Luca SalsiMarguerite Carmela Remigio

Unico precedente1997: regia di Gilbert Deflo, direttore Renato Renzetti

impaziente di vedere la ra-gazza. Méphistophélès li fa incontrare e lei, con garbo, respinge le profferte amorose del cavaliere.Atto III. Un gioiello è il rega-lo che Faust, grazie a Méphi-stophélès, fa trovare alla donna che non resiste alla tentazione di indossarlo. Il gio-vane può così stringere d’as-sedio Marguerite, che questa volta lo ricambia, ma quando la corte si fa pressante scappa in casa. La ragazza si affaccia alla finestra e, credendosi sola, dichiara tutto il proprio amore per Faust che, travolto dalla passione, si palesa, tra le risate di Méphistophélès.

Atto IV. Marguerite viene se-dotta e abbandonata da Faust, solo Siébel le è rimasto fedele. Tornano i soldati dalla guerra e Valentin, dopo aver chiesto chi ha compromesso sua so-rella, sfida il dottore a duello. La lotta è impari e Faust vince, ferendo a morte l’uomo che maledice Marguerite.Atto V. Méphistophélès con-duce Faust nel suo regno, le montagne dello Harz. L’uomo ha una visione di Marguerite che si trova in prigione in at-tesa di essere giustiziata per

aver ucciso il figlio avuto da lui. Il giovane ordina a Méphi-stophélès di condurlo da lei. I due si abbracciano, rievocano il passato mentre Faust cer-ca di riportarla alla ragione e convincerla a fuggire. Quando la donna si avvede della pre-senza del diavolo, invoca le potenze celesti, respinge Faust e cade a terra morta. “Danna-ta” grida Mefistofele, “Salvata” canta un coro celeste, che chiude l’opera inneggiando alla resurrezione.

A sinistra:il primo ballerino

Sopra:i direttori Tingaud(di spalle) e Callegari

Di fianco:Carmela Remigio

| 45SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 48: Sferisterio Magazine 2010

| Le opere

46 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 49: Sferisterio Magazine 2010

| 47SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 50: Sferisterio Magazine 2010

Nicolò Bambini, Enea racconta a Didone la caduta di TroiaOlio su tela, cm 300x300

Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

| Le opere

48 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 51: Sferisterio Magazine 2010

Laforza deldestino

31 LUGLIO, 4, 8 AGOSTOORE 21.00: :

QU

AN

DO

Giuseppe Ver-di passa quasi due anni senza comporre, di-stolto dai lavori del nascente

Parlamento italiano che lo vedo-no molto attivo. Solo nel dicem-bre 1860 si lascia tentare dall’idea di realizzare un’opera per Pietro-burgo e sceglie il dramma “Don Alvaro o La fuerza del sino”, che aveva apprezzato per l’originalità delle scene di ambientazione po-polare, e per gli eventi dramma-tici dell’intreccio principale. Nel novembre del 1861 il musicista parte per Pietroburgo ma, a cau-sa dell’indisposizione della prima-donna, la rappresentazione viene rimandata all’inverno successivo. L’opera è portata in scena nel 1862 e, pur suscitando vasti con-sensi, viene ritenuta dalla critica

eccessivamente lunga. A Madrid, nel 1863, Verdi viene accusato di essersi allontanato dal solco della sua tradizione e di avere profana-to il dramma del duca di Rivas, il nobile drammaturgo spagnolo. Non soddisfatto, soprattutto del finale che prevedeva il suicidio di Alvaro, il compositore di Busseto pensa a una revisione. Nel 1867, con Francesco Maria Piave para-lizzato da un colpo apoplettico, l’incarico passa ad Antonio Ghi-slanzoni. E la prima rappresenta-zione italiana, al Teatro alla Scala (27 febbraio 1869), segna uno straordinario successo.

Verdi torna a comporre dopo due anni di inattività

| 49SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 52: Sferisterio Magazine 2010

• Nonostante il successo che l’ha accompagnata nel corso degli anni si dice che quest’opera di Verdi porti sfortuna. Molti si rifiutano di nominare il titolo reale, preferendo dizio-ni tipo “la ventiquattresima opera di Verdi”, “l’opera scritta per Pietroburgo” o, più frequente, “la potenza del fato”.

curiosità

Atto I. Don Al-varo e donna Leonora, figlia del marchese di Calatrava, si preparano

di notte a fuggire da Siviglia per evitare l’opposizione al loro matrimonio del padre di lei, perché di rango differenti. Il padrone di casa li scopre e il giovane si assume l’intera colpa

del gesto. In segno di resa get-ta a terra la pistola, da cui parte un colpo che uccide il marche-se. Morendo, questi maledice la figlia, mentre i due amanti scompaiono nella notte.Atto II. Donna Leonora si tra-veste da studente e si reca in un’osteria per cercare Alvaro. Intanto entra anche il fratello di lei, Carlo, che ha giurato di uccidere i due innamorati per vendicare il padre. Dal raccon-to di Carlo, Leonora scopre che il suo amato è vivo, mentre la zingara Preziosilla si accorge del travestimento, ma non dice nulla. Leonora, temendo per la propria incolumità, si rifugia al Convento della Madonna degli Angeli e viene condotta dal pa-dre guardiano. La giovane si riti-ra in un eremo non lontano dal convento; nessuno potrà avvi-cinarsi a quel luogo, e il padre guardiano raccomanda di non violare il segreto della donna.Atto III. In Italia si lotta tra im-periali e spagnoli. Don Alvaro, sotto falso nome, milita nel-l’esercito franco-spagnolo, nelle vicinanze di Velletri. In battaglia, salva un compatriota, senza ri-

trama

50 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Le opere| Le opere

Page 53: Sferisterio Magazine 2010

La forza del destinoGiuseppe VerdiLibretto di Francesco Maria Piave, dal dramma “Don Alva-ro o La fuerza del sino” di Angel Perez de SaavedraPrima: 1862, Teatro Imperiale - Pietroburgo.Opera in quattro atti

Regia, scene e costumi Pier Luigi PizziDirettore Daniele CallegariCoreografo Gheorghe IancuDisegno luci Sergio RossiComplesso di palcoscenico Banda “Salvadei”Orchestra FORMCoro Coro “V. Bellini”Maestro del coro David CrescenziIl padre guardiano Roberto ScandiuzziDon Carlo Marco Di FeliceCurra Annunziata VestriPreziosilla Elisabetta FiorilloLeonora Teresa RomanoMastro Trabucco Paulo PaolilloFrà Melitone Paolo PecchioliDon Alvaro Zoran TodorovichIl Marchese di Calatrava Ziyan AtfehUn alcalde Giacomo Medici

I precedenti 1969: regia di Gian Carlo Del Monaco, direttore Nino Verchi1981: regia di Dario Dalla Corte, direttore Armando Gatto

conoscerlo, con cui stringe un patto di fratellanza: è Don Carlo. Alvaro, ferito, consegna un pli-co per farlo distruggere a Carlo che si accorge del contenuto: un ritratto di sua sorella, Leo-nora. Capisce chi è l’uomo che l’ha salvato e, appena il ferito si riprende, lo sfida in un duel-lo mortale. Sopraggiunge una ronda e i due scappano.Atto IV. Intanto nel chiostro del convento, i poveri aspettano il loro turno per ottenere un pa-sto, distribuito da fra Melitone. Tra i religiosi c’è un nuovo con-fratello, padre Raffaele, identità sotto il quale si cela Don Alvaro. Don Carlo lo rintraccia e lo sfida nuovamente. Per non commet-tere sacrilegio, Alvaro lascia l’or-dine e poi combatte, ferendo a morte il suo avversario che chiede un confessore. Si avvi-cina a un eremo, quello in cui vive Leonora e la riconosce. La aggiorna sui fatti e la donna cor-re dal fratello che compie la sua vendetta, trafiggendola con la spada. Alvaro la sorregge, men-tre il padre guardiano le impar-tisce l’estrema benedizione e la conforta negli ultimi momenti.

A sinistra:il Maestro Pizzi e Zoran Todorovich

Di fianco:Marco Di Felice

Sotto:il direttore Daniele Callegari

| 51SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 54: Sferisterio Magazine 2010

Luigi Garzi, Venere nella fucina di Vulcano Olio su tela, cm 298x292

Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

| Le opere

52 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 55: Sferisterio Magazine 2010

ILombardi alla primacrociata

Dramma di argo-mento religio-so, con scene di processioni, preghiere, un battesimo e

naturalmente una crociata. Il li-bretto viene modificato nella sua origine perché il capo della polizia Torresani segnala che in teatro non si può cantare un’Ave Maria, poiché luogo non adatto a una preghiera. Verdi, che nel-lo spartito dell’opera omaggia con una dedica Maria Luigia d’Asburgo, duchessa di Parma, si

trova costretto a cambiare l’aria in Salve Maria. L’opera viene ac-colta con successo dal pubblico, ripetendo il trionfo di “Nabucco” sulle stesse scene scaligere, l’an-no precedente. Il compositore aveva capito che immettendosi con il nuovo titolo nello stesso filone risorgimental-patriottico inaugurato da “Nabucco” poteva ripeterne la fortuna.

L’opera ripeteil successodi Nabucco

1, 5, 9 AGOSTOORE 21.00: :

QU

AN

DO

| 53SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 56: Sferisterio Magazine 2010

Atto I. La sce-na è a Milano, tra il 1095 e il 1097. Pagano torna in città nelle vesti di

penitente dopo essere stato in esilio per aver cercato di uccidere il fratello Arvino, per aver sposato Viclinda. In real-tà medita ancora la vendetta e chiede la complicità di Pir-ro, scudiero di Arvino, e di un gruppo di bravi.Intanto, Arvino, che ha dei terribili presentimenti, sarà

condottiero dei crociati lom-bardi in Terrasanta. La notte dell’attentato, Pagano ferisce a morte qualcuno con la spa-da: è il padre. Maledicendosi, cerca il suicidio ma viene fer-mato, perché l’unico castigo è il rimorso.Atto II. Siamo ad Antiochia, dove il tiranno Acciano invoca la vendetta di Allah sui cristiani, che hanno invaso il territorio. Suo figlio Oronte è innamorato di una prigioniera cristiana, Gi-selda, figlia di Arvino e Viclinda, e vuole convertirsi al cristiane-simo, come ha già fatto se-gretamente sua madre Sofia. Intanto Pirro, divenuto musul-mano, invoca il perdono divi-

trama

| Le opere

54 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 57: Sferisterio Magazine 2010

no in una grotta a un eremita, che non sa essere Pagano, lì in esilio: egli, custode delle mura di Antiochia, le aprirà ai lom-bardi vittoriosi.Nell’harem, Sofia comunica a una triste Giselda, che un tra-ditore ha consegnato le mura ai cristiani, e ora Oronte e Acciano giacciono morti nel-la battaglia. Arvino, appena giunto, sente la figlia maledire il trionfo cristiano e la ripudia. La vuole uccidere, ma inter-viene l’eremita che la salva, di-cendole che la ragazza agisce così per amore.Atto III. Oronte non è morto e, travestito da crociato, va da Giselda. I due scappano da

Arvino che maledice la figlia e giura vendetta anche contro Pagano, che alcuni lombardi dicono di aver visto nel cam-po crociato. Giselda conduce Oronte ferito mortalmente in una grotta. Giunge l’eremita, che esorta l’uomo a convertir-si, per amor di Giselda. Il mu-sulmano si converte, e muore, invocando Giselda, e con la benedizione di Pagano.Atto IV. Giselda, colta da feb-bre, ha una visione: Oronte annuncia ai cristiani che le acque del Siloe porranno fine

alla tremenda siccità che li ha sorpresi. I lombardi pregano il signore, mentre Giselda, Pa-gano e Arvino dicono di aver trovato le acque del Siloe. I cristiani esultano, Pagano, in punto di morte, rivela ad Arvi-no che egli non è un semplice eremita, ma anche suo fratel-lo, e invoca il suo perdono. Arvino lo benedice mentre Gerusalemme viene conqui-stata.

I Lombardi alla prima crociataGiuseppe VerdiLibretto di Temistocle Solera, da omonimo poemadi Tommaso GrossiPrima: 1843, Teatro alla Scala - Milano.Opera in quattro atti

Regia, scene e costumi Pier Luigi PizziDirettore Daniele CallegariCoreografo Gheorghe IancuDisegno luci Sergio RossiComplesso di palcoscenico Banda “Salvadei”Orchestra FORMCoro Coro “V. Bellini”Maestro del coro David CrescenziGiselda Dimitra TheodossiouSofia Annunziata VestriArvino Alessandro LiberatoreUn priore della città di Milano Enrico CossuttaViclinda Alexandra ZabalaOronte Francesco MeliPirro Andrea MastroniPagano Michele PertusiAcciano Luca Dall’Amico

Nella pagina accanto,in senso orario dal basso:Alessandro Liberatore, Luciano Messi e Pier Luigi Pizzi con Daniele Callegari, Anbeta Toromani e Gheor-ghe Iancu

Di fianco:una scena dell’opera

Sotto:Francesco Meli

| 55SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 58: Sferisterio Magazine 2010

| Le opere

56 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 59: Sferisterio Magazine 2010

Teatro Lauro Rossi

| 57SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 60: Sferisterio Magazine 2010

58 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Le opere

Page 61: Sferisterio Magazine 2010

Juditha triumphans

Oratorio attribuibile ad Antonio Vivaldi, “Juditha triumphans” è il solo sopravvissuto dei quattro che risultano essere stati composti dal musicista

veneziano (la partitura è a Torino). L’opera, scritta per cinque solisti vocali, coro e un’or-chestra comprendente nume-rosi strumenti obbligati poco usuali (mandolino, chalumeau, clarinetti, flauti dritti, organo, viola d’amore, un concerto di viole da gamba, ecc.), spicca per originalità e alta qualità della musica. La composizione celebra la vittoria della Repub-blica di Venezia sui Turchi e adotta la storia biblica di Judi-tha come allegoria della lotta militare. Molto interessante è la caratterizzazione del generale Holofernes che, sebbene sia

il personaggio malvagio della trama, viene trattato, nel libretto e nella musica, con una simpatia inattesa. È stato composto per le fi-glie di coro dell’Ospedale della Pietà di Vene-zia, famoso anche all’estero per l’eccellenza delle musiciste, nonostante tutti i pregiudizi verso le donne.

6, 10 AGOSTOORE 18.00: :

QU

AN

DO

Paolo De Matteis , Venere che offre le armi ad EneaOlio su tela, cm 246x136Proprietà: Urbino, Galleria Nazionale delle MarcheMacerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

Juditha triumphansAntonio VivaldiLibretto di Iacopo Cassetti, dal biblico “Libro di Giuditta”Prima: 1716, Ospedale della Pietà - Venezia

Regia, scene e costumi Massimo GasparonDirettore Riccardo FrizzaDisegno luci Vincenzo RaponiComplesso di palcoscenico Banda “Salvadei”Orchestra FORMCoro Coro “V. Bellini”Maestro del coro David CrescenziJuditha Milijana NikolicVagaus Giacinta NicotraHolofernes Razek François Bitar Ozias Alessandra VisentinAbra Davinia Rodrìguez

| 59SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 62: Sferisterio Magazine 2010

60 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Le opere

Page 63: Sferisterio Magazine 2010

Attila6, 10 AGOSTOORE 21.00: :

QU

AN

DO

Marcantonio Franceschini, Mercurio che sveglia EneaOlio su tela, cm 246x147Proprietà: Urbino, Galleria Nazionale delle MarcheMacerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

Il libretto di Soleratarda ad essere

completato

L’opera viene presen-tata al teatro Lauro Rossi in forma ca-meristica, con una lettura più intima. Il soggetto ha sempre

riscosso un notevole interesse in Verdi che decide di far scrivere il li-bretto a Temistocle Solera. Il testo tarda ad arrivare e il compositore di Busseto si rivolge a Francesco Maria Piave che apporta nume-rose modifiche, tanto che Solera esprime il suo disappunto e de-cide di non collaborare più con Verdi. Nonostante l’esito modesto della prima, “Attila” diventa una tra le più popolari opere del mu-sicista.

AttilaGiuseppe VerdiLibretto di Temistocle Solera, dalla tragedia“Atila, Konig der Hunnen” di Zacharias Werner Prima: 1846, Fenice - Venezia.Opera con prologo e tre atti

Regia, scene e costumi Massimo GasparonDirettore Riccardo FrizzaDisegno luci Vincenzo RaponiComplesso di palcoscenico Banda “Salvadei”Orchestra FORMCoro Coro “V. Bellini”Maestro del coro David CrescenziUldino Enrico CossuttaEzio Claudio SguraForesto Antonio CorianoAttila Nmon FordLeone Alberto RotaOdabella Maria Agresta

Prologo. Siamo ad Aquileia, intorno alla metà del V secolo. Gli Unni saccheggiano la città, guidati da Attila. Tra un gruppo di donne sopravvissute c’è Odabella, figlia

del signore di Aquileia, che ha perso i suoi cari in battaglia e medita vendetta. Attila è subito attratto

| 61SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 64: Sferisterio Magazine 2010

| Le opere

62 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Scegli la casa esattamente come la vuoi tu nel centro storico di Macerata,

vicino alla Sferisterio

www.tassoecandeloro.it

Page 65: Sferisterio Magazine 2010

tramada lei. Intanto, il generale romano Ezio offre all’invasore un’alleanza per salvare l’Italia, ma viene rifiu-tata con molto sdegno.La seconda scena è a Rio Alto, dove arrivano i profughi di Aqui-leia condotti da Foresto, marito di Odabella, che compiange l’ama-ta e giura di ritrovarla e salvare il paese.Atto I. Odabella ha una visione del padre. Intanto giunge Foresto che la respinge, credendola tradi-trice, ma la donna lo informa del suo piano di vendetta. Attila ha un incubo e ne parla con lo schiavo

Uldino: una voce gli dice di non avvicinarsi a Roma. Gli Unni si pre-parano a invadere la città, ma da lontano giungono suoni religiosi e Papa Leone, che impone di sta-re lontano. L’incubo si è avverato: Attila rinuncia alla conquista di Roma.Atto II. Ezio legge con ira che l’imperatore Valentiniano ha an-nunciato la tregua con gli Unni. Attila offre un banchetto in onore di Ezio, mentre Foresto comunica al romano il piano per uccidere il conquistatore. Nel campo di Attila, Foresto, travestito, dice a Odabella che l’invasore sarà avvelenato e la donna avverte il condottiero, non per salvarlo, ma per ucciderlo lei stessa in seguito. Attila colpito dal gesto della donna, impone la loro unione in matrimonio e grazia Foresto. Poi assicura Ezio che non conquisterà Roma.Atto III. I romani sono pronti ad attaccare Attila durante le nozze, mentre Foresto parla con Ezio della delusione per il tradimento di Odabella. Nel mentre, giunge la donna, fuggita dal campo, e seguita da Attila. Il conquistatore si trova davanti tre nemici, che lo vogliono uccidere: Ezio, Foresto e Odabella. Foresto si lancia, ma viene anticipato dalla donna che trafigge a morte il re, mentre i Ro-mani dilagano per il campo, ucci-dendo gli Unni.

Unico precedente1996: regia di Henning Brockhaus, direttore Paolo Carignani.Carlo Colombara nel ruolo di Attila e Renato Bruson in quello di Ezio.

Il regista Massimo Gasparon

| 63SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 66: Sferisterio Magazine 2010

Informazioni:Tel. 338.3821153 - [email protected]

24ª rassegnainternazionale

Giovedì 22 Luglio - ore 21.30Teatro Filippo Marchetti, Camerino

BRASS BANG! con Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Steven Bernstein (tromba, tromba a culisse, effetti), Gianluca Petrella (trombone, effetti), Marcus Rojas (tuba)

Lunedì 26 Luglio - ore 21.30Teatro Filippo Marchetti, CamerinoGrigory Sokolov (pianoforte)

Mercoledì 4 Agosto - ore 21.30Teatro Filippo Marchetti, Camerino

Gidon Kremer (violino), Giedre Dirvanauskaite (violoncello), Khatia Buniatishvili (pianoforte)

Domenica 8 Agosto - ore 21.30Chiesa di San Giusto, Pievebovigliana

ACCORDONE con Marco Beasley (voce),Guido Morini (cembalo), Stefano Rocco (arciliuto, chitarra barocca)

Giovedì 12 Agosto - ore 21.30Chiesa di San Filippo, Camerino

Gemma Bertagnolli (soprano), Ensemble Zefiro

Sabato 14 Agosto - ore 21.30Castello di Lanciano, CastelraimondoEnsemble Dolce & TempestaStefano Demicheli (direttore)

Calendario

Nella foto l’interno del teatro Filippo Marchetti

La 24ª edizione del Camerino Festival conferma alcuni tratti distintivi della rassegna: artisti di livello internazionale, forte connotazione cameristica con una particolare attenzione al repertorio ba-

rocco proposto in chiave filologica, apertura verso il jazz d’avanguardia. Si inizia il 22 luglio il gruppo Brass Bang!, una for-mazione di fiati italo-americana capeggiata dal trombettista jazz Paolo Fresu, con Steven Bernstein, Marcus Rojas e Gianluca Petrella.Il 26 luglio è la volta di Grigory Sokolov, uno dei più grandi pianisti dei nostri giorni, mentre il 4 agosto c’è un altro ospite d’eccezione: il violinista lettone di origine tedesca Gidon Kremer, che suona con il primo violoncello della Kremerata Baltica Giedre Dirvanauskaite e la giovane pianista georgiana Khatia Buniatishvili. I tre appuntamenti sono al tea-tro Marchetti.L’otto agosto inizia una mini serie di concerti di musica barocca, che si svolgono in luoghi d’arte del comprensorio camerte: la Chiesa di San Giu-sto, la Chiesa di San Filippo, il Castello di Lanciano.

Si parte con il complesso Accordone, con la splen-dida voce naturale di Marco Beasley, seguito il 12 dal soprano Gemma Bertagnolli con il gruppo Zefi-ro. Conclusione il 14 agosto con l’ensemble baroc-co “Dolce & Tempesta”.

64 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Le opere

Camerino festival

Page 67: Sferisterio Magazine 2010

Incontro festival

| 65SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 68: Sferisterio Magazine 2010

APERITIVI CULTURALI

Nicolò Ricciolini, Putti con insegne ed emblemi

Olio su tela, cm 90x150Macerata,

Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi,Galleria dell’Eneide

Quindici giorni:anteprima il 27 luglio.

Viene presentatala nuova brochure

dello Sferisterioedita dalla Camera

di Commercio

Gli aperitivi cul-turali del 2010 sono all’insegna della filosofia. Il

tradizionale appuntamento delle 12 agli Antichi Forni si rinnova con quindici appun-tamenti, organizzati dall’as-

sociazione Sferisterio Cultura in collaborazione con l’asso-ciazione Arena Sferisterio, da martedì 27 luglio a martedì 10 agosto. Si inizia con un’anteprima importante per la città. Alle 18 viene presentata la nuova

66 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Incontro Festival| Incontro Festival

Page 69: Sferisterio Magazine 2010

pubblicazione sullo Sferisterio dal curatore, professor Evio Hermas Ercoli, e da Giuliano Bianchi, presidente della Ca-mera di Commercio di Ma-cerata. Si passa al 28 quando, sempre alle 18, nel chiostro di palazzo Conventati (a 20 me-tri dagli Antichi Forni), Anto-nio Gnoli e Massimo Donà si confrontano sul tema “Dio è morto?”. A seguire, lo stesso Gnoli saggista e giornalista di “Repubblica”, ricorda Edmon-do Berselli. Infine, con Piero Cesanelli, patron di Musicultu-ra, e l’avvocato (batterista dei Solari) Vando Scheggia va in

scena alle 21.30 l’incontro “Dio è morto? Da Nitzsche a Gucci-ni”. Previsti vari interventi mu-sicali dal vivo e vari spezzoni d’epoca, vere chicche della musica italiana: da “Uomini soli” dei Pooh a Johnny Do-relli con il suo successo “L’im-mensità”, da “L’arcobaleno”, la canzone che Mogol avrebbe scritto ispirato da Lucio Bat-tisti attraverso un medium, a “Un senso” di Vasco Rossi. Il 29 luglio, giorno della pri-ma in Arena, si riprende alle 12 con il graditissimo ritorno del Vescovo di Macerata, S.E. Mons. Claudio Giuliodori, che

DAL 29 LUGLIOORE 12.00: :

QU

AN

DO

L’ambizioso cartellone degli aperitivi culturali ha catturato l’attenzione del Gruppo Pietro Lanari e di Gesuelli & Iorio Spa. I temi filosofici che vengono trattati sono fonte di interesse per Lanari, che afferma: “Attual-mente il mio impegno culturale è rivolto sullo studio Rifare la Marche, cioè costruire promuo-vendo la sensibilità estetica, con alcuni progetti immobiliari di alto livello: due disegnati da Paolo Portoghesi a Senigallia e Ancona e due nuovi resort sul mare Adamo ed Eva nel Parco del Conero, e La città ideale al posto dell’ex Santa Cristiana”. L’amicizia con Lanari ha spin-to anche Gesuelli & Iorio Spa, azienda di costruzioni con can-tieri in tutta Italia, a riaprire il proprio budget di investimenti sulla cultura. Dopo Civitanova Danza, non hanno potuto dire di no agli aperitivi culturali.

Pietro Lanari conGesuelli & Iorio Spainsieme per la cultura

| 67SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 70: Sferisterio Magazine 2010

| Incontro Festival

68 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

�������������������

������

������� ������������������������������������������������������

��������

��������� �����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

��������

������� ���������������������������������������������������������������������������������

��������

������� ������������������������������������������������������

��������

������ ���������������������������������������������������������������������������

�������

�������� �������������������������������������������������������������������

�������

������ �������������������������������������������������

�����������������������������������

�������

������� �������������������������������������������

�������

��������� ������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������

�������

������� ����������������������������������������

�������

������� ����������������������������������������������������������������

�������

������ ����������������������������������������������������������

�������

�������� ���������������������������������������������������������������������������������

�������

������ �����������������������������������������

�����������������������������������

��������

������� ��������������������������������������

incontro Festival

Page 71: Sferisterio Magazine 2010

presenta il tema della stagione lirica, “Padre Matteo Ricci: una vita a maggior gloria di Dio”. Due “amici dello Sferisterio” al tavolo dei relatori venerdì 30 e sabato 31: rispettivamen-te Quirino Principe, con “Ad maiorem Luciferi gloriam” (il profano subito dopo il sacro), e Carla Moreni con “Una storia tra ragazzi. Verdi e la Forza del Destino”. La settimana si chiu-de con Giovanni Gavazzeni che presenta “Una diavoleria di lombardi e crociate”.Il critico musicale, giornalista e scrittore Lorenzo Arruga passa in rassegna, il 2 agosto, le tre opere in car-tellone allo S f e r i s t e r i o “Con qual-che scompi-glio”, mentre alle 18 la sce-na è per Giulio Giorello con il processo di Galileo, tema che torna martedì 3, con l’attore Umberto Orsini. Il 4 agosto, il regista Massimo Gasparon e la scrittrice Lucia Tancredi trat-tano le “Donne in tragedia”, mentre alle 18 Luciano Gre-goretti, Maria Teresa Copelli e Pier Luigi Pizzi ricordano lo scenografo marchigiano Fer-dinando Scarfiotti con “La vita in scena”. Il 5 agosto, la prof.ssa Paola Magnarelli parla di “W V.E.R.D.I.”, la scritta con il duplice significato: un inno al compositore, ma anche un

messaggio politico anti-au-striaco, mentre il giornalista de “Il Corriere della Sera” Enri-co Girardi, il giorno seguente, propone “Juditha e Odabella, sirene che incantano”. Il 7 ago-sto è la volta del filosofo e mu-sicologo Elio Matassi che af-fronta “Lo spirito faustiano e la musica”, mentre la domenica viene riservata ai tre direttori d’orchestra Daniele Callegari, Riccardo Frizza, Jean-Luc Tin-gaud e al direttore di palco-scenico Gianfranco Stortoni che spiegano il loro lavoro, “Tutto in un gesto”.Dulcis in fundo: il doppio ap-

puntamento del 9 agosto con Marcello Veneziani alle 12 per “Amor fati” e Umber-to Curi, alle 18,

con “Il destino”, mentre il Mae-stro Pier Luigi Pizzi, direttore artistico dello Sferisterio Ope-ra Festival, chiude la rassegna 2010 con “A conti fatti”.

Antichi ForniPiaggia della Torre

Tutti i giornidal 29 luglio al 10 agostoore 12.00

In chiusurail Maestro Pizzi

con “A conti fatti”

| 69SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 72: Sferisterio Magazine 2010

Nicolò Ricciolini, Putti con insegne ed emblemiOlio su tela, cm 90x150Macerata,Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi,Galleria dell’Eneide P

iù di un secolo fa Nietzsche a n n u n c i a v a al mondo la morte di Dio. Non era una

semplice provocazione bla-sfema: accusava la moder-nità di aver cancellato, con un colpo di spugna, l’intero orizzonte. Questo annuncio sconvol-gente è diventato un ritor-nello privo di senso, un re-frain per intellettuali snob. Le

grandi questioni del pensiero sono rimaste relegate nei li-bri (non letti) e nelle (sopori-fere) lezioni universitarie, uno stanco motivetto che nessu-no ascolta più.

La vera filosofiafiltra per canali

inattesi: la musica leggera

| Incontro Festival

70 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 73: Sferisterio Magazine 2010

Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso han mascherato con la fede,

nei miti eterni della patria o dell’eroe perché è venuto ormai il momento di negare

tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura, una politica che è solo far carriera,

il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto

e un dio che è morto...

(Francesco Guccini, Dio è morto)

Dio èmorto

Oggi, bisogna guardare altro-ve. La vera filosofia ha risorse imprevedibili, filtra per canali inattesi, si insinua nelle pie-ghe della nostra vita. Senza che ce ne accorgiamo, per-vade la nostra quotidianità. I dubbi, le paure e i desideri dell’uomo hanno trovato un’altra, insospettabile, di-mora: la musica leggera.È ora che la filosofia interpre-ti il suo tempo e interroghi i tormentoni della modernità! Da Guccini a Vasco Rossi, pas-

sando per Lucio Battisti. Un pensiero in musica che esce dagli altoparlanti dei concer-ti. Interpreti inconsapevoli del nichilismo contemporaneo. Il 28 luglio alle ore 21.00, sotto il cielo stellato del chiostro di palazzo Conventati, prova a tracciare questo inedito per-

corso pop-filosofico Antonio Gnoli, editorialista della pa-gina culturale di Repubblica, accompagnato dall’orecchio allenato di Piero Cesanelli, il demiurgo di Musicultura. Tutto per dimostrare una tesi sacrilega: non sono solo can-zonette…

Da Nietzsche a Guccini

| 71SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 74: Sferisterio Magazine 2010

Il processo di Galileo

Michelangelo Ricciolini e Niccolò Ricciolini, Nozze mitologiche di Bacco e Arianna - volta della Galleria dell’Eneide - (particolare)

1710-1715, affrescoMacerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Galleria dell’Eneide

| Incontro Festival

72 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 75: Sferisterio Magazine 2010

Galileo Galilei è una calamita gettata all’inter-no di una botte di aghi di ferro. Non smette, ancora oggi, di aggregare le grandi questioni che scuotono l’Occidente. Il rapporto tra fede e ragio-ne, tra politica e scienza, tra teoria e prassi, tra opinione e certezza. Lo Sferisterio Opera Festival rende omaggio a questo di-scusso e amato scienziato. Nella suggestiva cornice di San Paolo, il 2 ago-sto alle ore 21.00, torna in scena l’Inquisizione, in una performance originale che unisce tea-tro e ricerca storica. Lo spettacolo ripercorre, utilizzando i fram-menti degli atti ufficiali recentemente ripub-blicati dell’Archivio Vaticano, il processo che Galilei subisce nel 1632: dagli interrogatori preliminari alla condanna definitiva.

Alla crudezza della sentenza, pronunciata il 22 giugno 1633, fanno da contraltare le pa-role dell’immortale “Vita di Galileo” di Bertol

Brecht. Il drammaturgo tede-sco ci accompagna in una ri-flessione, tra dramma e farsa, sulla libertà di pensiero. Le ali del progresso e della scienza, per librarsi nella Storia, devo-no liberarsi dalla zavorra del-l’ideologia.

Il processo di Galileo

L’Inquisizionetorna in scenaper una serata

tra teatro e storia

Tra scienza e libertà

2 AGOSTOORE 21.00: :

QU

AN

DO

Ma l’universo nel giro di una notte ha perduto il suo centro, e la mattina dopo ne aveva un’infinità. Da un momento all’altro, guarda quanto posto c’è. Le nostre navi vanno lontano, le nostre costellazioni girano lontano nello spazio, perfino negli scacchi è un po’ di tempo che le torri si muovono liberamente per tutta la scacchiera. Come dice il poeta? “O alba del mondo...”

(Bertol Brecht, “Vita di Galileo”)

Colpevole per sette inquisitori su dieci. Galileo ha una sola possibili-tà per evitare la condanna a morte:

deve abiurare e trascorrere il resto della sua vita in isolamento. Viene giudicato eretico per il sostegno alla teoria copernicana sul moto dei corpi celesti in opposizione alla teoria aristotelica-tolemaica, valida per la Chiesa Cattolica.

| 73SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 76: Sferisterio Magazine 2010

30 LUGLIOORE 12.00: :

QU

AN

DO

L’estetica è l’unica etica a cui dobbia-mo essere fedeli. È la filosofia del più multiforme tra gli

intellettuali italiani, Quirino Principe. La musica non è un semplice anestetico, è il più alto veicolo della verità. Que-st’anno dovrebbe parlare del “Faust” di Gounod, ma finisce per spiegare che cosa signi-fichi riconoscersi come indi-vidui. E da vero spirito libero, coglie l’occasione per una spregiudicata provocazione. “Faust” è un mythos del-l’Occidentale, perché così tante variazioni sul tema?Tra le diverse versioni c’è una differenza importante. Partiamo dalla conclusione dell’opera di Gounod: Faust si salva e va in Paradiso. Ciò avviene soltanto in Goethe e in Lessing. In tutte le altre infinite versioni, Faust è dan-nato. Non è un caso. Questo rientra nell’ontologia del mito faustiano.Perché questa necessaria dannazione?Faust è una figura archetipica che ripete, nel divenire del cosmo, il gesto originario di Lucifero. È il Prometeo che affranca gli uomini, dona la conoscenza e libera i viventi

dalle catene del divenire sto-rico. È la storia della ribellione, della libertà e della conoscen-za. Una vicenda che si con-trappone ai divieti, alle proi-bizioni e agli oscurantismi. Una vicenda universale che ci riguarda come singoli? Certo. Ciascuno di noi può

essere Faust. Non solo. Cia-scuno di noi può sollevarsi a una casella superiore e es-sere Lucifero. L’invito che in-tendo rivolgere è questo: bi-sogna essere il più possibile Faust, per riuscire ad essere, in un momento miracoloso, Lucifero.

Principe:l’elogiodellaribellione

| Incontro Festival

74 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 77: Sferisterio Magazine 2010

Michelangelo Ricciolini e Niccolò Ricciolini, Nozze mitologiche di Bacco e Ariannavolta della Galleria dell’Eneide (particolare)1710-1715, affrescoMacerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi,Galleria dell’Eneide

7 AGOSTOORE 12.00: :

QU

AN

DO

30 LUGLIOORE 12.00

Alle radici del mondo c’è un’insanabile duplicità: due forze primige-

nie si scontrano senza solu-zione. Nietzsche parla di “spi-rito apollineo”, luminoso e definito, e di “spirito dionisia-co”, oscuro e irrazionale. Un fondamento ambiguo “che avverte la caoticità dell’esse-re”. Elio Matassi, filosofo della musica, parla di un’altra forza vitale, altrettanto determi-nante: “lo spirito faustiano”.

Che cosa intende con que-sta espressione?Ne parla Spengler nel IV ca-pitolo del “Tramonto dell’Oc-cidente”. L’anima faustiana è identificata con la radice ul-tima dell’anima occidentale. Vi è un’irresistibile attrazione per la figura di Faust nella cul-tura degli ultimi due secoli. Sussiste una vocazione elet-tiva del Faust per la musica. Quindi non è da considerarsi casuale che ne esistano mol-teplici traduzioni musicali. Un posto d’onore è riservato al-

l’opera di Gounod. Perché Faust coinvolge di-rettamente la musica?Faust e musica compongono un binomio inscindibile. Le traduzioni musicali devono essere considerate sullo stes-so piano dell’opera letteraria. La musica aiuta a compren-derne un livello ulteriore, inaccessibile alla parola. Quanto la musica condizio-na la letteratura? Nell’estetica della ricezione non possiamo separare ar-tificialmente i due piani. La storia letteraria e la storia del-la musica procedono paralle-lamente, l’una aiuta l’altra. La musica è un momento indi-spensabile nell’infinita storia della costruzione letteraria dei miti.

Faust e musica:un binomio inscindibile

| 75SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 78: Sferisterio Magazine 2010

È stata una serata di grande char-me e cultura quella dello scorso 16 luglio a Villa Buonaccorsi per dare il via al progetto “Rifare le Marche”, piano che prevede la demolizione di cinque siti e la

loro riconversione residenziale realizzata dalle società La Fortezza e Città Ideale, presiedute da Pietro Lanari. Direttore artistico della serata il professor Evio Hermas Ercoli.All’interno del piano “Rifare le Marche” sono

inseriti cinque progetti da Senigallia a Potenza Picena che puntano a “curare il bello”: fra que-sti anche il nuovo resort che sorgerà a Marcelli al posto dell’ex Santa Cristiana (box a fianco).Numerosissimo il parterre degli ospiti a co-minciare dal mondo della cultura con Franco Malgrande, direttore tecnico della Scala di Milano, Piero Cesanelli, patron di Musicultura, Paolo Notari, presentatore RAI. Le schiere più nutrite sono state quelle del mondo bancario e dell’economia.

Daverio e Portoghesiper Rifare le Marche

| Tendenze

76 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Tendenze

Page 79: Sferisterio Magazine 2010

Dopo il catering a cura di Aurora e Andrea Gazzani e del loro chef Alessandro Gnocchini, sono saliti sul pal-co i due ospiti, ovvero Philippe Daverio e Paolo Porto-ghesi per dare vita ad una vera e propria lectio magi-stralis sulla “Cura del Bello”. Partenza spiazzante con il primo ad affermare che “la bellezza non si può defini-re” e Portoghesi a ribadire che “magari è la bruttezza a mettere tutti d’accordo”. Poi un richiamo all’etica. “Sul bene della bellezza contro il male del suo opposto si deve fondare l’azione di chi, come Lanari, basa i propri progetti sulla ricerca estetica”.Conclusione affidata alla necessità o meno di demoli-re il brutto, costruito nel recente passato. “Quello che manca all’epoca odierna – ha riassunto Daverio – è una committenza culturalmente preparata: l’Italia ha biso-gno di ricostituire le élite. Rifare le Marche è un proget-to possibile: basta preparare chi ci governa e premiare chi distrugge per poi ricostruire meglio”.

Villa Buonaccorsi: una serata dedicata alla cura del bello

Fra i progetti che fanno parte del piano “Rifare le Marche, la cura del bello” vanno annovera-ti i due disegnati dallo

stesso Paolo Portoghesi: la nuova zona residenziale panoramica di Pietralacroce ad Ancona e il Borgo delle Torri a Senigallia definito dal Sindaco della città “il più grande progetto di trasformazione urba-na dopo l’ampliamento settecen-tesco”. Qui sorgerà anche il pri-mo albergo a cinque stelle delle Marche, un importante passo per la politica turistica regionale. A questi si aggiungono i Cinque Ca-mini di Potenza Picena, un nucleo abitativo che punta a ricreare dei castelli sul mare, simili agli inse-diamenti che, prima della nascita delle attuali marine, hanno visto il progressivo avvicinamento del-l’uomo delle Marche mezzadrili alla fascia costiera e infine due progetti di complessi turistici con ville, piscine, spa e resort. Uno, ovvero La Città Ideale, sorgerà al posto dell’ex Santa Cristiana ed è destinato a rivoluzionare Mar-celli e la riviera del Conero. L’altro, Adamo ed Eva Resort, è già in fase di costruzione a Numana.

www.immobiliarezeus.itwww.adamoedevaresort.comwww.villagiardinobuonaccorsi.it

I progetti Daverio e Portoghesiper Rifare le Marche

| 77SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 80: Sferisterio Magazine 2010

Il giardino dentro casa

Paride, qual è l’ultima moda del garden in città?C’è una richiesta esplo-sa prima in Oriente,

poi in nord Europa che ora si sta spostando in Italia: sono i giardini pensili.Come a Babilonia?Beh, con tecnologie più all’avan-guardia.Perché questa tendenza?La crescita economica porta a costruire, avere meno spazio e meno tempo libero. Contempora-neamente però si cerca una qua-lità di vita migliore. Pensi ai nuovi piani regolatori di Hong Kong e Shanghai: senza più spazi verdi a terra ma ettari di verde pensile o verticale.Sì ma noi siamo nelle Marche...Infatti mentre nel resto d’Europa questa pratica è diventata subito contagiosa, in Italia è arrivata con tecniche già mature e questo è un gran vantaggio per la sopravviven-za delle piante, per le impermeabi-lizzazioni, per la portata dei solai.

Ci sono così tanti parametri da rispettare?Vegetazioni diverse hanno bisogno di diverse quantità di terriccio e di conseguenza il solaio deve reggere di più o di meno. Se lavoriamo su un terrazzo esistente scegliamo le piante in base alla portata del solaio, su una nuova costruzio-ne invece siamo più liberi di creare. Inoltre è fondamentale avere una impermeabilizzazione garantita: noi distribuiamo un brevetto della Seic di Trieste in esclusiva per le Marche. In base a questo sistema, insieme alla coibentazione posiamo un circuito elettrico che fa da spia. Se il mantello di coper-

Nelle foto: un giardino pensile di un attico in zona Vergini, a Macerata

Paride Corsalini responsabile della divisione terrazzi e giardini

di Pellegrini Garden ci parla delle nuove tendenze in città

| Tendenze

78 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 81: Sferisterio Magazine 2010

Il giardino dentro casatura si rovina il circuito si interrompe nel punto dove localizziamo il danno. Siamo talmente certi di questo metodo al punto di fornire anche un polizza Generali sui ri-schi di malfunzionamento.I vantaggi di un giardino pensile?Nel caso di abitazioni esclusive come quel-la delle foto che presentiamo in queste pa-gine (un attico in zona Vergini a Macerata, ndr) possiamo dire che un giardino in quota aumenta il valore dell’immo-bile, migliora il benessere di chi ci abita e assorbe le polveri sottili purificando l’aria. Nel caso di un giardino sul tetto di un’impresa ci sono anche vantaggi economici: dalla regi-mazione delle acque piovane, all’isolamento acustico fino al risparmio energetico.Ovvero?La terra è un potentissimo regolatore termico e rilascia al-l’edificio sottostante fresco d’estate e tepore d’inverno. In Germania ad esempio insieme ai pannelli fotovoltaici sono

spesso istallati giardini pensili per migliorare le prestazioni del silicio abbassando la temperatura.E ci sono imprese che stanno pensando a queste soluzioni?Nell’ultimo anno abbiamo realiz-zato un grande progetto proprio per un noto marchio, Gianmarco Lorenzi, che ha scelto il verde in quota per creare un ambiente dove organizzare party e defi-lé. Tenga conto che nel caso di giardini estensivi possono ba-stare anche solo otto centimetri di terra e non serve l’irrigazione. Anche il Comune di Castelfidardo

ha scelto il no-stro sistema per uno spazio ver-de sopra ad al-cune suggestive grotte del centro storico.

Pellegrini GardenVia Moro 70

Civitanova Marchewww.pellegrinigarden.it

Nelle foto: un giardino pensile di un attico in zona Vergini, a Macerata

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il verde in quotadà un tocco unico

e suggestivoalla vostra abitazione

| 79SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 82: Sferisterio Magazine 2010

Gazzani: una storia che inizia 65 anni fa e che anno dopo anno rinforza il suo nome. Dal pane ai dolci, dalla pasticceria alla cioccolateria, fino ad arrivare,

recentemente, al catering. Cosa vi ha spinto a proporre questo nuovo servizio?Con un’azienda conosciuta per la serietà e qualità dei prodotti, è stato facile mettersi in gioco in un settore che affonda le radici nello stesso humus dell’attività della famiglia. Inol-

tre, le richieste di una clientela sempre più attenta ed esigente, hanno stimolato il nostro gusto per le sfide.Chi porta avanti il progetto?Siamo 3 ragazzi. Mio fratello Andrea, mente e guida della strategia aziendale. Alessandro, lo chef, che ha lavorato nei migliori ristoranti del-la zona, poi ha frequentato corsi di alta cucina e ha passato un periodo all’estero, entrando in contatto con nuovi profumi e odori, che han-no arricchito il suo bagaglio senza far dimenti-

L’arte in tavola| Tendenze

80 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 83: Sferisterio Magazine 2010

L’arte in tavolacare le proprie origini. Infine, io, “folgorata” da un’immagine vissuta da bambina: la scintillan-te tavola dei ricevimenti della principessa Sissi. Plasmata nel gusto dall’affettuosa presenza dei miei nonni materni, ho pensato che ren-dere indimenticabili gli eventi che segnano la vita delle persone fosse la mia vocazione. Amo il bello, e questo non è solo un lavoro, ma uno stile di vita.Come si rende unico un evento?Non esistono regole. Bisogna armonizzare la qualità e la presentazione dei cibi, con il buon gusto di un’apparecchiatura e di un allestimento adeguati all’evento e alle diverse esi-genze richieste. Un buon ca-tering deve “parlare” sia della personalità del cliente, che della propria professionalità. È importante ascoltare con at-tenzione per poi proporre.Come immagina una serata di gala dopo uno spettacolo lirico dello Sferisterio?Deve essere una serata piacevole e non lun-ga, senza costringere le persone attorno a un tavolo, ma garantendo dei piccoli salotti o ta-volini nella sala. Massima attenzione all’illumi-

nazione: creare zone di luce soffusa, rilassante, in più punti. Come decorare la sala, cosa servire?Sarebbe divertente ricreare un’ambientazio-ne parallela all’opera lirica rappresentata. Per esempio, dopo il “Rigoletto”, camerieri in abiti d’epoca potrebbero servire piatti tipici man-tovani. Non esagererei con gli addobbi, la semplicità è sinonimo di grande eleganza. È la nostra regola. Tutt’altra musica un dopo spettacolo di Civi-tanova Danza, dove i protagonisti potrebbero

essere i prodotti che la terra e il mare ci offrono. Assaggi sfi-ziosi, in un chiostro del centro, in uno chalet se è estate, op-pure in un angolino del bor-go marinaro, rielaborando le ricette della nostra tradizione.Quale elemento non deve

mancare per la buona riuscita dell’evento?Più elementi: materie prime selezionate con criteri di stagionalità, provenienza e freschez-za; servizio attento e veloce, ma mai fretto-loso; organizzazione in cui nulla è affidato al caso; staff affiatato. Infine entusiasmo, passio-ne, curiosità e creatività.

Dai maestridel catering

un ricevimentounico

un lavoro fatto con passione

creativitàe curiosità

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Gazzani cateringCivitanova Marche

T. 0733 774150www.gazzani.net

| 81SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 84: Sferisterio Magazine 2010

CasatassoGalleria del Commercio, 6 - Macerata T. 0733.235338 - www.casatasso.com

Gabriella, qual è la ten-denza nell’acquisto di una casa oggi?Sarei tentata di rispon-dere “il miglior servizio al minor prezzo” ma non sarei originale. Credo che

questa sia la richiesta per qualsiasi prodotto. Diciamo che il nostro acquirente è decine di volte più preparato rispetto al passato. Merito

anche di Internet. Quindi lo sforzo è quello di selezionare immobili che abbiano un valore in linea col mercato. Serve un’ampia gamma di prodotti per una scelta veloce: budget, capito-lati, luogo e si passa al prossimo.Quali luoghi vengono scelti?C’è una forte richiesta delle zone semi-centrali a scapito delle case in campagna di cui non s’interessa quasi più nessuno, dopo un decen-nio di ottimi risultati.

I segreti delmercato immobiliare

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

| Tendenze

82 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 85: Sferisterio Magazine 2010

I segreti delmercato immobiliare

E un cliente di un’agenzia leader come la sua, cosa cerca?Il mio è un cliente di fascia medio-alta che mi segue da anni perché si fida del mio giudizio. Ho un pubblico importante in cerca anche di attici e villette ma il prezzo comunque resta un fattore primario per tutti. Non parlo di un prezzo basso ma di un prezzo allineato alla qualità. Questo dobbiamo far capi-re ai venditori: non esistono

trattative, il costo deve essere credibile dal primo istante.È per questo che sempre più costruttori si affidano a voi?Le agenzie non solamente

vendono ma studiano e con-sigliano. Il cliente deve essere seguito in tutto e vuole un rapporto post-vendita. Nel nostro caso diamo anche la garanzia di chi ci sceglie da trent’anni: il mestiere im-mobiliare non s’improvvisa e un’agenzia acquista valo-re man mano che esiste sul mercato. In definitiva, forse i costruttori si rivolgono a noi sia per la dote di clienti sia perché non subiamo la loro “ansia di vendita”.Cioè?Un costruttore deve vendere proprio quell’appartamento a quel cliente. Io invece devo capire cosa vuole prima di proporgli vari prodotti fra cui scegliere.La prima richiesta di una giovane coppia in cerca di casa?Tecnologia e risparmio

energetico. Un tempo c’era l’estetica, oggi c’è la qualità costruttiva. I clienti mi chie-dono persino dove sono sta-ti fabbricati i mattoni: dieci anni fa era inimmaginabile. Anche la casa dovrebbe es-sere certificata. Dovremmo affermare dei marchi come il doc e il dop per avere un mercato più selezionato.

Se tu fossi una compratrice cosa acquisteresti?Se dovessi scegliere un im-mobile come investimento cercherei un appartamento che sia un’opera d’arte. Vor-rei affreschi, mura storiche, panorami, terrazzi: almeno una caratteristica che man-tenga valore nel tempo. Oppure sceglierei il prodot-to più all’avanguardia sul mercato in modo che il mio patrimonio non invecchi. Chi invece acquista per abitare ha il vantaggio di abbattere i costi nel lungo periodo e quindi può permettersi di comprare anche l’usato.

Intervista a Gabriella Tasso, decanadelle agenti immobiliari maceratesi,già responsabile della FIAP per la provincia di Macerata, da anni a capodi un’agenzia tutta al femminile.

due possibilità:opera d’arte

o innovazione

In alto: la famiglia Tasso

A sinistra: uno degli immobili di pregio di cui si è occupata l’agenzia Casatasso

Chiedono persino dove sono stati

fabbricati i mattoni

| 83SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 86: Sferisterio Magazine 2010

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Scelte lungimiranti, intuizioni anticonfor-miste e costanti inve-stimenti: è la ricetta Coltorti per essere la

boutique che detta le tendenze nella moda. Una filosofia che ha anticipato i competitor, crean-dosi un preciso posto sul mer-cato del fashion e acquisendo un know-how che ha permes-so una crescita costante.Oggi Coltorti è una boutique di riferimento per il gusto singola-re ed esclusivo delle sue propo-ste. Ogni capo è presentato in abbinamenti cool a modelli di altre griffe, secondo quella che

potremmo definire l’identità estetica Coltorti unica e incon-fondibile, marchio di fabbrica della boutique.Settantacinque anni di grande professionalità, 3 generazioni di imprenditori, 7 boutique. Sono questi i numeri di Coltor-ti: azienda commerciale leader nella moda e negli accessori di alta gamma, tra le prime tre società retailers in Italia nel 2008 nel settore fashion.Un’impresa dinamica e inno-vativa, presente con sei punti vendita nelle Marche – regio-ne da sempre attenta al lusso ed all’evoluzione del fashion sia per tradizione artigiana che industriale – e una boutique in Florida, a Miami, con l’esclusiva delle griffe più prestigiose: da Balenciaga a Prada, da Chloé a Gucci, fino a Dior, Versace e Dol-ce e Gabbana.Una filosofia supportata da un team guidato da Maurizio Col-torti e Marzio Torcianti: oltre 50 collaboratori di alto profilo che garantiscono una presenza co-stante nel mondo del glamour e che permettono di trovare nelle boutique di Ancona, Ma-cerata, S. Benedetto del Tronto, Jesi e Miami le proposte moda più nuove e particolari.

Quando la boutiquefa tendenza

Macerata Boutique Donna: Corso della Repubblica 65

Macerata Boutique Uomo: Corso della Repubblica 57

T. 0733 263419www.boutiquecoltorti.it

| Tendenze

84 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 87: Sferisterio Magazine 2010

Due nuovi arrivati, nella Cantina Colli Ripani, per interpretare a pieno la tendenza nel consumo del vino del-

l’estate 2010. Due bianchi della linea d’eccellenza “Pharus” dell’azienda di Ripatransone, da gustare alla giusta freschezza: lo spumante Olimpus, un brut soft, ottenuto totalmente da uve Passerina, gusto e profumi leggermente fruttati, ideale per gli aperitivi estivi. Poi lo Chardonnay igt Marche Stella Bianca che si sposa bene con crudità di mare e cucina marinara in genere. Senza dimen-ticare un cavallo di battaglia come il Rugaro, 100% da vitigno Pecori-no, abbinamento ideale con arro-sti e fritture di pesce, pluripremiato come agli ultimi concorsi nazionali “Enohobby” e “Vini da Pesce”. Ma la Cantina, off re una nutrita varietà di prodotti, caratterizzati dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, nelle due li-nee “Pharus” e “Colli Ripani”. Tutti vini

frutto di quella severa fi losofi a di ri-cerca, controlli, cura della genuinità e della qualità in tutti i passaggi, dalle vigne dei propri soci fi no al bicchie-re del consumatore, che la Cantina porta avanti da quarant’anni. Ogni prodotto è un concentrato della più saggia tradizione contadina armo-nizzata con le moderne ed avanzate conoscenze enologiche. L’azienda ha 430 soci viticoltori per una su-perfi cie in vigne di 950 ettari. Ogni anno produce circa 750.000 bottiglie di vino per il mercato nazionale (10 punti vendita diretti nelle Marche, altri in esclusiva nelle più grandi cit-tà italiane) e per una decina di paesi stranieri.

ColliRipani:l’estate si tinge

di bianco

T. 0735 9505 - www.colliripani.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

| 85SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 88: Sferisterio Magazine 2010

MACE RATAliveEstate

maceratese,dalla liricaalla musica

leggera:grandi eventi

sul palcodell’Arena

86 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

| Macerata Live

Page 89: Sferisterio Magazine 2010

MACE RATAlive Un battesimo importante e si-gnificativo quel-lo con l’estate maceratese per un assessore

alla Cultura, affrontato cercando di conciliare insieme – mi auguro con successo – qualità e varietà dell’intrattenimento, segno di-stintivo della sta-gione estiva allo Sferisterio che, da giugno a settem-bre, accompagna le serate dei ma-ceratesi. Qualità e varietà, combinazione tra musica popo-lare e d’autore, apertura verso nuove forme espressive: queste le linee guida di un’estate 2010 che intende spaziare tra i generi e che si apre con il coinvolgente spetta-colo di un artista molto amato dal pubblico come Renzo Arbore che, accompagnato dalla sua Orche-stra Italiana, il prossimo 18 ago-sto anima l’Arena con le musiche della grande tradizione popolare italiana. E ancora Malika Ayane ed Elio e le Storie Tese, l’appuntamento abi-tuale con i Pistacoppi e il Festival del Folclore per proseguire con

una innovativa incursione nella danza con lo spettacolo “Danza Allstyles”, promosso in collabora-zione con l’associazione culturale Sestaessenza. Appuntamenti divisi tra agosto e settembre che chiudono una straordinaria stagione all’insegna della musica declinata nelle sue infinite varianti, che ha in Musicul-tura e nello Sferisterio Opera Festi-val le sue punte di diamante. Ingredienti che mescolati insieme e uniti al fascino di uno spazio straordinario come l’Arena ma-

ceratese intendo-no offrire anche quest’anno un ap p unt am ento estivo stimolante, coinvolgente e di-vertente.

Irene ManziVicesindaco e ass. alla Cultura

Qualità e varietà:combinazione

vincente per la stagione 2010

Non solo musica allo Sferisterio. Saba-to 28 agosto, ore 21, c’è spazio anche per il ballo, con la prima edizione del concorso “Danza Allstyles”, organizzato

dall’associazione Sestaessenza, con la partecipazio-ne degli allievi di dieci scuole maceratesi. Previsti come ospiti Francesco Mariottini e Maria Zaffino, due ballerini di “Amici” di Maria De Filippi.

Torna la danza

| 87SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 90: Sferisterio Magazine 2010

| Macerata Live

88 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

O

Page 91: Sferisterio Magazine 2010

RenzoArbore

È una delle star internazionali più richieste. Viene defi -nito “l’ambasciatore della musica napoletana in Italia e nel mondo” ed è stato con il suo gruppo in tutti i continenti, dagli Stati Uniti d’America alla Cina, con spettacoli – circa 250 in tre anni – acclamatissimi dal pubblico. Mercoledì 18 agosto il tour di Renzo Arbore e l’Or-chestra Italiana partito dal Mediterraneo, dall’isola

di Malta, fa tappa allo Sferisterio. Sul palco con lui i quindici elementi dell’Orchestra, grandi solisti e specialisti del proprio strumento, tra cui, l’inseparabile Gegè Telesforo. Durante lo spettacolo non man-cano alcuni “ispirati omaggi” a Totò (con il montaggio degli sketch tratti dai suoi fi lm e l’immancabile “Malafemmena”), a Murolo, con alcune chicche tratte dal repertorio, e natural-mente a Napoli (con le immagini dei siti paesaggistici più suggestivi). Un grande show che va dalle canzoni napoletane ai grandi successi televi-sivi, passando per quelle sonorità che l’artista chiama “le canzoni della memoria”, con escursioni verso le musiche del sud del mondo.

Ispirati omaggia Totò, Murolo e

alla città di Napoli

: : Q

UA

ND

O

18 AGOSTOORE 21.00

Il Signore della musica napoletana e l’Orchestra Italiana si esibiscono in un grande spettacolo

| 89SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 92: Sferisterio Magazine 2010

MalikaAyaneM

alika Ayane, una delle voci più raffinate della musica italia-na, arriva allo Sferisterio mer-

coledì 25 agosto con “Grovigli 2010”. Il tour, prodotto da Massimo Levan-tini, porta dal vivo il secondo album dell’artista milanese, che si è imposto come uno dei dischi di maggiore suc-cesso dell’anno, dopo essere stato per lungo tempo in vetta alle classifiche di ven-dita in Italia e dei bra-ni più trasmessi dalle radio. Nel concerto, Malika Ayane alterna le nuo-ve canzoni ai già nu-merosi successi come “Ricomincio da qui”, premio della Critica Mia Martini e premio Radio&Tv all’ultimo Festival di Sanremo, “Feeling better”, “Sospesa” e “Come foglie”. “Questo disco – spiega la cantante – è secondo me l’evoluzio-ne naturale del primo. Per la tipologia di canzoni, i testi e gli arrangiamenti è un lavoro molto più elaborato e com-

plesso ma paradossalmente più faci-le da cogliere. Forse la differenza più grande tra i due dischi è il mio modo di gestire e vivere il lavoro. Durante la realizzazione sono stata impegnata all’estero per la promozione e in Italia per il tour, cose che hanno impedito una mia presenza costante in studio, ma che mi hanno cresciuta molto vo-calmente e che mi hanno permesso di comprendere come elaborare e foca-lizzare i sentimenti e gli stati d’animo

e quindi trasformarli in melodie, canzoni o semplicemente ener-gie utili a rendere au-tentico ciò che faccio ed è importante per me. L’esempio più pa-lese, probabilmente, è

proprio il testo di Ricomincio Da Qui”. Sul palco, insieme a lei, una band con la quale l’artista ha raggiunto una grande alchimia, composta da Giulia Monti al violoncello, Stefano Brandoni alla chitarra, Marco Mariniello al bas-so, Carlo Gaudiello alle tastiere, Phil Mer alla batteria, Chris Costa e Marco Guerzoni ai cori.

Una delle vocipiù raffinatedella musica

italiana

| Macerata Live

90 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 93: Sferisterio Magazine 2010

Macerata live / Malika

MalikaAyane PremioRadio&Tvall’ultimoFestivaldi Sanremo

: : Q

UA

ND

O

25 AGOSTOORE 21.00

| 91SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 94: Sferisterio Magazine 2010

Elio e le Storie TeseElio

| Macerata Live

92 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 95: Sferisterio Magazine 2010

Elio e le Storie Tese

Faso, sei un musicista riconosciuto per la tua bravura come bassista, tra i migliori in Italia. Ma quando inizi a lavorare?Questa domanda me l’ha fatta poco tempo fa anche un papà della squadra di baseball che alleno. Per suonare uno strumento c’è bisogno di un sacco di tempo, così dai 12 ai 20 anni, quando tutti i ragazzi erano a giucà al balun, io ero a suonà (in dialetto mi-lanese). E quel tempo che hai dedicato alla musica ti ripaga, perché fai un bel lavoro. Oggi

siamo costretti a girare l’Italia in macchina e l’autostrada è il nostro nemico numero uno. Fino a quando non sarà inventato il teletra-sporto suonare è un lavoro.Il concerto che portate a Macerata si chia-ma “Bellinbusti balneari”. Per il nome avete pensato allo Sferisterio che è all’aperto e quindi utilizzato d’estate?

No, ma è l’ambiente ideale per il nostro concerto per-ché è esclusivo. Nella nostra tournée c’è l’uomo del terzo

Cosa hanno a che fare con la lirica gli Elio e le Storie Tese? Lo spiega Faso (nome d’arte di Nicola Fasani), bassista del gruppo, in pochissime parole: “Elio è un baritono di un certo tenore”.Il 18 settembre arriva a Macerata una delle band italiane di maggior successo. Molto

bravi, ma anche molto belli: allo Sferisterio va in scena alle 21 “Bellimbusti balneari tour 2010”, un evento in collaborazione con l’Avis Comunale di Macerata che festeggia i 60 anni di attività.

Allo Sferisteriosaremo perfetti:tutta apparenza

Bravi, ma soprattutto belli

: : Q

UA

ND

O

18 SETTEMBREORE 21.00

| 93SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 96: Sferisterio Magazine 2010

Ci saranno performancecanore ai confini della realtà.Anche i sordi potranno godere

con i balletti di Mangoni

millennio, tenetevi pronti: saremo tutta apparenza. Non siamo più giovani, ma siamo perfetti e so-prattutto belli. Ti fornisco anche una notizia bomba.Aspetta, le domande le faccio io. Faso dammi una notizia bomba.Suoniamo tutto dal vivo (parla scandendo ogni singola sillaba).Non è possibile, siete sicuri?Si, siamo rimasti in pochi, ma lo faremo live. E c’è di più, dopo 2-3 giorni il concerto di Macerata sarà disponibile sul nostro sito per es-sere scaricato interamente in alta qualità. Un download completo della serata, senza che lo spetta-colo venga ritoccato in studio. È bello ruspante, come una ribollita.Siete l’unica band italiana che ha successo e che negli anni si è sempre ripetuta. Come è succes-so questo successo?La nostra musica nel tempo ha creato un’audience di persone che ama questo genere. Trattiamo argomenti diversi che magari non affronta nessuno, poi c’è sempre il rispetto della qualità. I nostri dischi non vengono fatti in 10 giorni, è un lavoro di cinque mesi in studio, un pò come i Pink Floyd. Poi c’è la nostra bellezza non indifferente. Siamo una boy band che tende a essere una man band e poi una grandfather band.

A destra: gli Elio e le Storie Tese

In basso: Faso

| Macerata Live

94 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 97: Sferisterio Magazine 2010

Lo Sferisterio è un luogo della lirica: non è che per caso portate sul palco Il Barbiere di Siviglia?No, è morto da tempo. Ma nella scaletta ci sono alcuni brani con inserti lirici, dei veri pezzi da 90. D’altra parte Elio è un baritono di un certo tenore.In cartellone, lo Sferisterio Opera Festival preve-de Attila. Preferisci la versione di Giuseppe Verdi o quella di Castellano con Diego Abatantuono?Sono belle entrambi, ma forse preferisco la seconda.

Suonerete inediti?Non sono previsti, ma ci saranno performance canore ai confini della realtà. Anche i sordi potran-no godere con i balletti e le co-reografie di Mangoni. Poi i nostri corpi statuari appagheranno le donne presenti che torneranno a casa sconvolte e avranno nella notte vampate di calore. Non c’è due senza tre. Mi hai dato due notizie bomba, fammi fare un altro scoop.Ma sei insaziabile! Allora ti dirò che Mangoni sta arrivando ai cen-to kg, ma nonostante tutto salta ancora alla grande.Sta vincendo la sua battaglia contro l’anoressia?Lui in realtà è un falso non anores-sico. Ti dò l’ultima notizia bomba.Sono tutto orecchi.Mia nonna era di Macerata.Dici così a tutti quelli che ti inter-vistano?No, no, è vero. Mia nonna paterna era di Macerata!

| 95SFERISTERIOM A G A Z I N E

Page 98: Sferisterio Magazine 2010

| Macerata Live

96 | SFERISTERIOM A G A Z I N E

L’ACQUA PER CRESCERE...NATURALMENTE!

www.acquanerea.com

Carissime mamme, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini sgorga la nostra acqua NEREA. Purissima, con solo 1.5 mg/L di nitrati, può essere utilizzata per la preparazione degli alimenti del neonato, laddove non sia possibile l’allattamento al seno. Indicata per diete povere di sodio, con solo 1.6 mg/L, aiuta a ridurre la ritenzione idrica. Può avere effetti diuretici.In veste di Amministratore Delegato la garantisco.

Sergio Mandorlini

Nerea165x235.indd 1 18-06-2010 19:04:23

Page 99: Sferisterio Magazine 2010
Page 100: Sferisterio Magazine 2010