SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI...Se, a titolo diverso, tutti i bat-tezzati sono pescati e...

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Angeli visibili Il servizio della carità Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 5 - Anno 28º Domenica 10 febbraio 2013 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 3 e 9 PAGINE PAGINA 14 Ospedale Prevenzione e cura Donazione de La nostra Mirandola per i melanomi Centro di Aiuto alla Vita L’accoglienza raddoppia Apre uno spazio di ascolto a Mirandola PAGINA 10 Pensionati Bussa e ti sarà aperto Fnp Cisl a congresso per una società più solidale PAGINA 10 Sindacato Preoccupa l’occupazione Tra chiusure, cessioni, interruzioni, licenziamenti L EDITORIALE EDITORIALE Un Paese è stanco di populismi e reticenze Con sano realismo 5 PAGINA 7 Scuola Si educa ricostruendo Il convegno nazionale dell’Agesc a Carpi Speciale Vita Lavori e chiese La Giornata mondiale del Malato si celebra il 10 febbraio. Il Vescovo, relatore all’incontro di formazione dell’Avo, ha sottolineato l’importanza di un’azione “di stile” e ha definito il volontariato sanitario “un’esperienza delicata e complessa” L’amica migliore è quella che scegli tu. BperCard. L’amica impagabile. www.bpercard.it Servizio Clienti 800 440650 L’amica migliore è quella che scegli di avere sempre al tuo fianco. BperCard è come un’amica pronta a farsi in quattro per te. In versione Classic, Gold, Socio o MyPlan sa sempre come offrirti vantaggi ed opportunità esclusive. Francesco Bonini a campagna elettorale è ormai nel vivo e sempre più assume i caratteri di una grande rappresentazione. Ne presenta i molteplici e anche contraddittori registri: si tratta, infatti, ormai di pescare in quel bacino d’indecisi, delusi e adirati, per i quali sono state anche coniate offerte politiche ad hoc. In questa grande rappresentazione, paradossalmente, tutto (sembra) politica, si celebra l’autonomia della politica. Gli italiani, che sono spettatori partecipi, ma anche smaliziati, lo sanno bene. Si godono - alla televisione, ma anche, in certi casi, nelle piazze - le rappresentazioni, ma non per questo dimenticano i grandi problemi che quotidianamente viviamo. “Il Paese sano è stanco di populismi e reticenze di qualunque provenienza e comunque vestiti”, aveva detto con franchezza il cardinale Bagnasco aprendo i lavori del Consiglio permanente, il cui comunicato finale ha rilanciato appunto i grandi temi, a partire dalla famiglia. Ecco, allora, l’esercizio cui siamo chiamati, attraverso questa campagna elettorale, ma soprattutto verso la tran- sizione, cui i risultati delle elezioni, probabilmente, apri- ranno nuovamente: riportare, al di là delle rappre- sentazioni, alla concretezza della realtà, ma fatta di persone, di passioni, di attese. Angeli visibili Documenti 12/13 Pag. 4 Pag. 15 Verso la riapertura PAGINE Estate in missione Pag. 19 Il corso per volontari Il corso per volontari

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Angelivisibili

Il serviziodella carità

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 5 - Anno 28ºDomenica 10 febbraio 2013

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

3e9PAGINE

PAGINA14PAGINA

Ospedale

Prevenzionee curaDonazione de La nostraMirandola per i melanomi

Centro di Aiuto alla Vita

L’accoglienza raddoppiaApre uno spazio di ascolto a Mirandola

PAGINA10

Pensionati

Bussa e tisarà apertoFnp Cisl a congresso peruna società più solidale

PAGINA10

Sindacato

Preoccupal’occupazioneTra chiusure, cessioni,interruzioni, licenziamenti

L

EDITORIALEEDITORIALE

Un Paese è stanco di populismi e reticenze

Con sano realismo

5

PAGINA7

Scuola

Si educaricostruendoIl convegno nazionaledell’Agesc a Carpi

Speciale VitaLavori e chiese

La Giornata mondiale del Malato si celebra il 10 febbraio. IlVescovo, relatore all’incontro di formazione dell’Avo, hasottolineato l’importanza di un’azione “di stile” e ha definitoil volontariato sanitario “un’esperienza delicata e complessa”

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bacino d’indecisi, delusi e adirati, per i quali sono stateanche coniate offerte politiche ad hoc.In questa grande rappresentazione, paradossalmente, tutto(sembra) politica, si celebra l’autonomia della politica. Gliitaliani, che sono spettatori partecipi, ma anche smaliziati,lo sanno bene. Si godono - alla televisione, ma anche, incerti casi, nelle piazze - le rappresentazioni, ma non perquesto dimenticano i grandi problemi che quotidianamenteviviamo. “Il Paese sano è stanco di populismi e reticenze diqualunque provenienza e comunque vestiti”, aveva dettocon franchezza il cardinale Bagnasco aprendo i lavori delConsiglio permanente, il cui comunicato finale ha rilanciatoappunto i grandi temi, a partire dalla famiglia.Ecco, allora, l’esercizio cui siamo chiamati, attraversoquesta campagna elettorale, ma soprattutto verso la tran-sizione, cui i risultati delle elezioni, probabilmente, apri-ranno nuovamente: riportare, al di là delle rappre-sentazioni, alla concretezza della realtà, ma fatta dipersone, di passioni, di attese.

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Versola riapertura

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Estate in missione

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2 10 febbraio '13

L’evangelista Luca, Evangeliario di Ada (sec. VIII)

In

V Domenica del Tempo Ordinario

Cantiamo al Signore,grande è la sua gloriaDomenica 10 febbraioLetture: Is 6,1-2,3-8; Sal 137; 1 Cor 15,1-11; Lc 5,1-11Anno C – I Sett. Salterio

Dal Vangelo secondo Luca

quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attornoper ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando pressoil lago di Gennèsaret, vide due barche accostate allasponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.

Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsiun poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi illargo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose:«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamopreso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecerocosì e presero una quantità enorme di pesci e le loro retiquasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagnidell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero eriempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affonda-re. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia diGesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sonoun peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tuttiquelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto;così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che eranosoci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’orain poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche aterra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Vita della Chiesa

altri quello di pesci? Il rappor-to tra pescatore e pesci sugge-risce infatti l’idea di disugua-glianza, di superiorità. Quidobbiamo sfatare un pregiudi-zio. Nella Chiesa nessuno èsolo pescatore e nessuno è solopesciolino. Tutti siamo, a untitolo diverso, l’una e l’altracosa insieme. Cristo è l’unicoad essere soltanto pescatore esoltanto pastore. Prima di di-ventare pescatore di uomini,Pietro è stato lui stesso pesca-to e ripescato più volte. Do-vette sperimentare cosa signi-fica trovarsi ad essere una“pecorella smarrita”, perchéimparasse cosa significa esse-re buon pastore.Se, a titolo diverso, tutti i bat-tezzati sono pescati e pescato-ri insieme, allora si apre qui ungrande campo di azione per ilaici. Noi sacerdoti siamo piùpreparati a fare i pastori chenon a fare i pescatori. Trovia-mo più facile nutrire, con laParola e i sacramenti, le perso-ne che vengono spontanea-mente in chiesa, che non anda-re noi stessi a cercare i lontani.Rimane dunque in gran partescoperto il ruolo di pescatori. Ilaici cristiani, per il loro piùdiretto inserimento nella so-cietà, sono dei collaboratoriinsostituibili in questo compi-to.Padre Raniero Cantalamessa

Duccio di Buoninsegna, Chiamata degli apostoli Pietroe Andrea (1308-11), Washington

utile, non certo quello dei pe-sci. Nel significato evangeli-co, avviene il contrario: è ilpescatore che serve il pesce; èil pastore che si sacrifica per lepecore, fino a dare la vita peresse. D’altra parte, quando sitratta di uomini, essere “pe-scati”, non è disgrazia, ma sal-vezza. Pensiamo a delle per-sone in balia delle onde, in altomare, dopo un naufragio, dinotte, al freddo; vedere unascialuppa gettata verso di loronon è un’umiliazione, ma lasuprema delle loro aspirazio-ni. E’ così che dobbiamo con-cepire il mestiere di pescatoridi uomini: come un gettareuna scialuppa di salvataggio acoloro che si dibattono nelmare, spesso in tempesta, del-la vita.Ma la difficoltà di cui parlavorispunta sotto altra forma: per-ché alcune persone devonoavere il ruolo di pescatori e

La pesca miracolosa era laprova che occorreva per con-vincere un pescatore, comeera Simon Pietro. Tornati aterra egli si getta ai piedi diGesù dicendo: “Signore, al-lontanati da me che sono unpeccatore!”. Ma Gesù gli ri-spose con queste parole cherappresentano il culmine delracconto: “Non temere; d’orain poi sarai pescatore di uo-mini”. Gesù si è servito didue immagini per illustrare ilcompito dei suoi collabora-tori: quella di pescatori equella di pastori. Entrambequeste immagini hanno bi-sogno oggi di essere spiega-te, se non vogliamo che l’uo-mo moderno le rifiuti. A nes-suno piace oggi essere “pe-scato” da qualcuno, o essereuna pecora del gregge! Laprima osservazione da fare èquesta. Nella pesca ordina-ria, il pescatore cerca il suo

Sussidiper giovani

Tempo diQuaresima

“Talvolta si tende a circoscrivere il termine ‘carità’ allasolidarietà o al semplice aiuto umanitario. È importante,invece, ricordare che massima opera di carità è propriol’evangelizzazione, ossia il ‘servizio della Parola’. Non v’èazione più benefica, e quindi caritatevole, verso il prossimoche spezzare il pane della Parola di Dio, renderlo partecipedella Buona Notizia del Vangelo, introdurlo nel rapportocon Dio: l’evangelizzazioneè la più alta e integrale pro-mozione della persona uma-na”. Lo afferma papa Bene-detto XVI nel messaggio perla Quaresima 2013 sul tema:“Credere nella carità suscitacarità - ‘Abbiamo conosciu-to e creduto l’amore che Dioha in noi’ (1 Gv 4,16)”. Ilrapporto “fede-carità” vienesviluppato dal Papa su unduplice binario: il primo, te-ologico, nel quale analizzacome la fede costituisca “unarisposta all’amore di Dio” ela carità, a sua volta, unamanifestazione concreta della“vita nella fede”. E il secondo, invece, più pratico edesperienziale, nel quale il credente è chiamato a mostrare,tramite le “concrete opere di carità”, quanto la sua vita siacambiata dopo aver sperimentato “l’amore di Dio”.Il tema indicato dal Papa per la Quaresima è in perfettasintonia con la proposta di monsignor Cavina di approfon-dire il legame tra fede e carità come dimensione costitutivadel credente e della Chiesa, anche a partire dal motu propriosul servizio della carità di cui si parla a pagina 4. Ognisettimana proporremo un brano del messaggio di BenedettoXVI per la Quaresima accompagnato da proposte e rifles-sioni.Ringraziamo il Settore Apostolato Biblico dell’Ufficiocatechistico diocesano che dalla prossima settimana cureràla lectio divina sulla Parola di Dio delle domeniche diQuaresima.

Mercoledì 13 febbraio inizia la QuaresimaIl messaggio di Benedetto XVI

filo conduttore verso la Pasqua

Sono disponibili pressoil Seminario vescovile e

presso il negozio diarticoli religiosi Koiné isussidi per i giovani peril tempo di Quaresima.

È possibile ordinarlianche contattando

l’Ufficio di pastoralegiovanile al n. 338

8781137, email:pastoralegiovanile@

carpi.chiesacattolica.it.Il costo è 2,50 euro.

Mercoledìdelle Ceneri13 febbraio

Ore 19.30

Carpi, chiesa diSan Bernardino Realino

Santa Messapresieduta

dal Vescovo monsignorFrancesco Cavina

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Laura Michelini (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni, SaverioCatellani, Corrado Corradi, Maria Silvia Cabri, Magda Gilioli - Fotogra-fia: Fotostudioimmagini, Carlo Pini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.

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Credere nella caritàsuscita carità

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310 febbraio '13

Vita consacrata: segno visibiledell’amore di Dio nelle nostre comunità

Dono per il mondo

La celebrazione diocesana della Giornata della vitaconsacrata si tiene domenica 10 febbraio alle 18.30

nella chiesa di San Giuseppe Artigiano a Carpi. Presie-de il Vescovo monsignor Francesco Cavina. I parrocisono invitati a sensibilizzare le comunità, e in partico-

lare i giovani, sull’importanza di questa ricorrenza.Attualmente nella nostra Diocesi sono 14 le comunità

religiose femminili e quattro le comunità maschili.Sono inoltre presenti uomini e donne che vivono la

realtà della consacrazione nell’ambito secolare.“In conformità ai vostri specifici carismi – si legge nel

Messaggio per la Giornata mondiale celebrata il 2febbraio - voi (consacrati) operate in vari modi perchégli uomini e le donne del nostro tempo aprano la portadel loro cuore al dono della fede. (…) E tuttavia, primache per ciò che fate, è per il vostro stesso essere, per lagenerosità e radicalità della vostra consacrazione, chevoi parlate all’uomo di oggi. Vivendo con fedeltà lavostra vocazione tenete vivo, nella Chiesa, il senso

della fedeltà al vangelo. (…) Lo Spirito di Dio sosten-ga la vostra testimonianza di fede e il vostro annuncio,rendendovi sempre più credibili e gioiosi. Susciti nel

cuore di tanti giovani il desiderio di seguire Cristo congenerosità e radicalità, intraprendendo il cammino di

speciale consacrazione”.

Don Lino Galavotti

omenica 10 febbraiosiamo chiamati alla pre-ghiera per le personeconsacrate: religiosi,

sorelle claustrali, religiose chevivono inserite nella pastora-le delle nostre parrocchie,consacrati nel secolo.Si tratta di vocazioni prezio-se che vivono nel cuore dellenostre comunità e che forsetroppo spesso sono trascura-te o date per scontate.Ora tutti noi sappiamo nellafede che la ragione più altadella dignità dell’uomo con-siste nella sua vocazione allacomunione con Dio, cioè nel-la partecipazione dell’uomoalla vita divina. Ma comunio-ne con Dio significa ancheliberazione dell’uomo dai li-miti della sua pochezza e siattua sulla terra in modo im-perfetto e progressivo, ma ègrazia. Ed è grazia per tutti,gloria della nostra comunio-ne con Dio. La sua terribilealternativa sarebbe il vuotodell’amore.La comunione con Dio è unpuro dono che ci viene offer-to dal Signore Gesù che ope-ra in noi con la virtù delloSpirito Santo. Che rinnovacontinuamente la sua Chiesasuscitando doni che alimen-tano e si prendono cura dinuova comunione fraterna inquel suo corpo che è la Chie-sa, famiglia di Dio e da Cristofratello, amata.Le nostre suore, spessissimonel silenzio non solomediatico, offrono la loro vitaimpegnandosi con amore nellaricerca di sempre più imme-diati rapporti tra le persone enell’esercizio concreto dellacarità e del servizio, nella pa-ziente educazione dei ragaz-zi, nella catechesi, nell’incon-tro con le famiglie, con gliammalati, con gli anziani, riu-scendo ad entrare là dove avolte al sacerdote è reso diffi-cile e facendo ponte per lagrazia del Signore verso mol-ti lontani.Certo, questo non è possibilesenza una costante attenzio-ne, quella di custodire in lorola presenza del Cristo Risortocon la sua virtù unificante per

D

a’ ed anche tu fa lostesso’” è il tema dellaXXI Giornata mondia-

le del malato che sarà cele-brata lunedì 11 febbraio, fe-sta della Beata Vergine diLourdes, presso il santuariomariano di Altotting, in Ba-viera (Germania). Dalla pri-ma Giornata a Lourdes nel1993 promossa dal beato Gio-vanni Paolo II, i principalisantuari mariani del mondo ealcune città-simbolo hannoospitato la celebrazione. Pervolontà di Benedetto XVI, dal2007, le Giornate si tengonoper due anni consecutivi alivello locale, riprendendol’appuntamento mondiale ilterzo anno. Così è nel 2013 adAltotting, dove monsignorZygmunt Zimowski, presi-dente del Pontificio Consi-glio per gli operatori sanitarie inviato del Papa, presiederàuna solenne concelebrazionecon l’amministrazione delsacramento dell’Unzione de-gli infermi.“Mi sento particolarmente vi-cino – scrive Benedetto XVInel messaggio per la Giornata2013 - a ciascuno di voi, cariammalati che, nei luoghi diassistenza e di cura o anche acasa, vivete un difficile mo-mento di prova a causa del-l’infermità e della sofferenza.A tutti giungano le parole ras-sicuranti dei Padri del Conci-lio Ecumenico Vaticano II:«Non siete né abbandonati, néinutili: voi siete chiamati daCristo, voi siete la sua traspa-rente immagine»”. Proponen-do come emblematica la figu-ra del buon Samaritano, il Papasottolinea le parole finali dellaparabola, “Va’ ed anche tu falo stesso”, con cui il Signoreindica “qual è l’atteggiamentoche deve avere ogni suo disce-polo verso gli altri, particolar-mente se bisognosi di cura. Sitratta quindi di attingere dal-l’amore infinito di Dio, attra-verso un’intensa relazione conLui nella preghiera, la forza divivere quotidianamente un’at-tenzione concreta, come ilbuon Samaritano, nei confrontidi chi è ferito nel corpo e nellospirito. Ciò vale non solo pergli operatori pastorali e sanita-ri, ma per tutti, anche per lostesso malato, che può viverela propria condizione in unaprospettiva di fede: «Non è loscansare la sofferenza, la fugadavanti al dolore, che guariscel’uomo, ma la capacità di ac-cettare la tribolazione e in essadi maturare, di trovare sensomediante l’unione con Cristo,che ha sofferto con infinitoamore» (Enc. Spe salvi, 37)”.L’Anno della fede costituiscein proposito, “un’occasionepropizia per intensificare la

diaconia della carità nelle no-stre comunità ecclesiali”, scri-ve il Papa, richiamando alcu-ne figure, nella storia dellaChiesa, che hanno aiutato lepersone malate a valorizzarela sofferenza sul piano umanoe spirituale, come Santa Tere-sa di Lisieux, Raoul Follereau,Madre Teresa di Calcutta. Pri-ma fra tutti, però, la VergineMaria “che segue il Figlio sof-ferente fino al supremo sacri-ficio sul Golgota”. “Vorreiinfine rivolgere il mio pensie-ro di viva riconoscenza e diincoraggiamento – concludeBenedetto XVI – alle istitu-zioni sanitarie cattoliche e allastessa società civile, alle dio-cesi, alle comunità cristiane,alle famiglie religiose impe-gnate nella pastorale sanita-ria, alle associazioni degli ope-ratori sanitari e delvolontariato. In tutti possa cre-scere la consapevolezza che«nell’accoglienza amorosa egenerosa di ogni vita umana,soprattutto se debole e malata,la Chiesa vive oggi un mo-mento fondamentale della suamissione» (Giovanni Paolo II,Esort. ap. postsinodaleChristifideles laici, 38)”.

V. P.

mezzo della contemplazione,della Eucaristia, della medi-tazione della Parola, di unarinnovata carità.Vivono insieme perché lacomunità è il gruppo concre-to chiamato a realizzarsi comecomunione, e le loro comuni-tà sono chiamate a realizzarsicome comunione. E’ un donoimmenso per le nostre par-rocchie.E’ un fatto di fraterna caritàsentire l’impegno di sostene-re con la preghiera e con l’af-fetto la risposta affermativa

al Signore di questi nostri fra-telli e sorelle che vivono laconsacrazione perché perse-verino in una doverosa corri-spondenza alla grazia delloSpirito Santo. Perché la sal-vezza, nel tempo e nella eter-nità, è l’unica ragione d’esse-re Chiesa. Sempre, anche inmezzo alle difficoltà più ar-due da affrontare tutti dob-biamo avere fiducia in Dio,rinnovando la fede nella suapresenza e azione nella no-stra storia, come in quella diMaria, la Madre del Signore.

Copertina

Si celebra l’11 febbraio la Giornata mondiale del malato.Preghiera e impegno perché crescano la vicinanza e ilsostegno a chi vive la realtà della sofferenza

Come il buon Samaritano“V

Assistenza e curaDa sempre la Giornata del malato intende essere unmomento particolare di riflessione, di preghiera, dirinnovata attenzione da parte della Chiesa e di tutti icredenti verso i problemi che riguardano l’assistenza aimalati, la cura della vita e l’aiuto a chi soffre. Un’atten-zione che si mantiene viva anche nella diocesi di Carpigrazie alla dedizione e alla sensibilità di coloro che sioccupano dell’assistenza spirituale ai malati. Cappellanodell’ospedale Ramazzini di Carpi è don RenzoCatellani, coadiuvato da suor Daniela e dal diaconoStefano Croci. La cura pastorale del Santa Maria Biancae della casa protetta di Mirandola è affidata a padreEmmanuel Mukenge, superiore dei Missionari Servi deiPoveri. Nelle strutture protette di Carpi prosegue l’ani-mazione della preghiera quotidiana a cura di volontari ediaconi, così come è garantita la celebrazione dellamessa festiva. Numerosi poi i ministri straordinari dellaComunione, che, affiancando i parroci e le religiose,fanno visita ai malati nelle case. Una vicinanza e unsostegno che, dai malati, si estendono naturalmenteanche ai loro famigliari e a quanti li assistono diretta-mente.

XXI Giornatamondiale del malato

Celebrazione diocesanaDomenica 10 febbraio,

ore 15Chiesa di San Giuseppe

Artigiano – CarpiConcelebrano don Gianni

Zini, direttore dellaPastorale della salute,

e don Jean Marie VianneyMunyaruyenzi, assistente

dell’Unitalsi

Alla fine della celebrazio-ne è previsto il saluto del

Vescovo.Organizzano l’Ufficiodiocesano di pastorale

della salute e l’Unitalsi.La liturgia sarà animata

dal Coro Arcobalenodell’Ushac.

Nell’atrio dell’ospedale diMirandola sempre dome-nica 10 febbraio alle ore16.30 il cappellano padre

Emmanuel Mukengecelebrerà la messa.

Il Buon SamaritanoChiesa parrocchiale di S. Eusebio

Cinisello Balsamo (MI)

Conferenza Episcopale Italiana

Ufficio Nazionale per la pastorale della sanità

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Presentato all’assemblea dei laici membri di uffici e aggregazioniil motu proprio di Benedetto XVI “Intima Ecclesiae Natura”.Le nuove responsabilità del vescovo,dei fedeli e degli organismi caritativi

Opere della fede

ell’incontro avvenutosabato 26 gennaiopresso la parrocchia

del Corpus Domini a Carpimonsignor Cavina ha incon-trato i direttori degli Ufficipastorali diocesani, i membridelle commissioni e i rappre-sentanti delle aggregazionilaicali della Diocesi, conl’obiettivo di illustrare il MotuProprio del Papa sul serviziodella carità e dare comunica-zioni riguardo allariorganizzazione della Curiae dei suoi diversi uffici in vistadi una maggiore collabora-zione e di un’azione pastoralepiù organica ed efficace. Diseguito l’intervento del Vesco-vo.

Il 2 dicembre 2012 il Papa hapubblicato il Motu ProprioIntima Ecclesiae Natura.“L’intima natura della Chie-sa” sul servizio della carità.Che cosa significa l’espres-sione “Motu Proprio”? Chevalore ha questo documento?“Motu Proprio” può essere tra-dotto in questo modo: “di pro-pria iniziativa”. Allora “motuproprio” indica tutti quei do-cumenti pontifici che il Papascrive di propria iniziativa sen-za che l’imput gli venga daqualche organismo della Cu-ria romana. E’ composto di 15articoli ed ha un caratterenormativo. Intende risponde-re ad una lacuna normativacirca la responsabilità dei ve-scovi per il servizio della cari-tà nella Chiesa.Tre sono i soggetti dell’attivi-tà caritativa ed il documentone chiarisce diritti e doveri: ilvescovo, i fedeli e gli organi-smi di carità. Il documento èdiviso in due parti: una intro-duzione teologica, dottrinalee una parte dispositiva.

La parte teologicaOgni azione della Chiesa haper sorgente la SS. Trinità.Questo significa che non èpossibile capire la Chiesa sen-za la Trinità. Allo stesso modonon possiamo intendere la ca-rità della Chiesa senza la cari-tà che si vive all’interno dellaTrinità. In altre parole l’azio-ne caritativa della Chiesa rive-la l’amore trinitario. Ha lo sco-po di rivelare l’amore che Dioha per ogni uomo e fare inmodo che ogni uomo possasperimentare personalmente diessere amato da Dio.Così, l’intima natura dellaChiesa si esprime in un tripli-ce compito: l’annuncio dellaParola di Dio, la celebrazionedei sacramenti, il servizio del-la carità. Sono tre compiti in-timamente collegati tra loro enon possono essere separati

l’uno dall’altro. La carità nonè per la Chiesa una specie diattività assistenziale sociale,ma appartiene alla sua natura,alla sua stessa essenza, èespressione irrinunciabile del-la dimensione costitutiva del-la Chiesa (Deus caritas est,25). Diversamente si corre ilrischio di fare passare il mes-saggio che alla Chiesa debba-no essere affidati determinatiservizi dalla società o che deb-ba farsi carico di determinatiproblemi ed emergenze.

I primi diaconiIl primo ministero diaconale ènato all’interno della Chiesadelle origini, nella comunitàdi Gerusalemme, quando gliapostoli scelgono sette diaco-ni per servire alle mense. Nonsi tratta di un servizio pura-mente funzionale legato alladistribuzione di cibo in quan-to vengono scelti uomini “pie-ni di Spirito e di sapienza”(Atti 6.1-6). “Ciò significa –commenta Benedetto XVI –che il servizio sociale che do-vevano effettuare era assolu-tamente concreto, ma alcontempo era senz’altro an-che un servizio spirituale; illoro era perciò un vero ufficiospirituale, che realizzava uncompito essenziale della Chie-sa, quello dell’amore ben or-dinato del prossimo” (Dce,21).Da tempo il Pontefice insistesul servizio della carità intesocome parte viva ed integrante

della vita della Chiesa, assie-me all’annuncio e alla liturgiae sulla necessità che la caritàsia ben caratterizzata e distin-ta da altre forme di solidarietàche, pur ammirevoli, non sonoespressioni della carità dellaComunità ecclesiale. Scrive ilSuperiore Generale della Pic-cola Opera della Divina prov-videnza, don Flavio Peloso:“Oggi assistiamo a unsecolarismo della carità, ridot-ta a solidarietà filantropica, cheè da temere non meno delsecolarismo della fede, ridottaa ideologia di valori. In en-trambi i movimentisecolaristici a venir meno è larelazione con Dio”. In altreparole, l’attività caritativa dellaChiesa, a tutti i livelli, deveevitare il rischio di dissolversiin una pura organizzazioneassistenziale.

Disposizioni praticheLa seconda parte del Motuproprio riporta alcune dispo-sizioni pratiche affinché il ser-vizio della carità non sia la-sciato solo al buon cuore dellepersone o di gruppi di perso-ne, ma divenga impegno e

struttura ecclesiale come losono l’annuncio della Paroladi Dio e la celebrazione deiSacramenti. Concretamente ilMotu proprio dispone che tut-ti gli istituti caritativi “nellamisura in cui risultino colle-gati al servizio di carità deipastori della Chiesa e/o inten-dano avvalersi per tale moti-vo del contributo dei fedeli,devono sottoporre i propri Sta-tuti all’approvazione dellacompetente autorità ecclesia-stica”. Queste iniziativecaritative sono inoltre “tenutea seguire nella propria attivitài principi cattolici e non pos-sono accettare impegni che inqualche misura possono con-dizionare l’osservanza dei sud-detti principi”.

La responsabilitàdel VescovoEssendo, dunque, la carità unservizio ecclesiale, è sottopo-sto alla particolare cura delVescovo che, con questo Motuproprio viene investito di di-versi doveri quali: la vigilanzasugli organismi presenti nelladiocesi perché mantenganouno spirito cristiano; il coor-dinamento di tutte le attivitàesistenti o che dovessero emer-gere spontaneamente nel futu-ro, in vista di un obiettivo co-mune; vigilare perché sia ri-spettata la legalità, seguendocriteri di trasparenza e di cor-retta gestione economica per-ché il denaro che la gente ciaffida deve essere trasformatoin pane, casa, cure mediche,scuola, accompagnamento aipiù poveri. Il controllo deveriguardare anche gli stipendi ele spese di gestione, che pos-sono rivelarsi a volte spropor-zionate rispetto ai fondi desti-nati alla carità. A questo ri-guardo viene precisato che ilVescovo deve curare “che lagestione delle iniziative da lui

dipendenti siano testimonian-za di sobrietà cristiana” e cosìdovrà vigilare “affinché sti-pendi e spese di gestione, purrispondendo alle esigenze del-la giustizia ed ai necessari pro-fili professionali, sianodebitamente proporzionate adanaloghe spese della propriacuria diocesana”. Si tratta dinorme ed indirizzi molto in-novativi.

Formazione alla CaritàParticolare risalto viene datoanche alla scelta e alla forma-zione degli operatori della ca-rità. Spesso ci accontentiamosemplicemente del fatto chequalcuno offre tempo ed ener-gie per gli altri. Ma non sitratta solo di fare il bene, ma difare bene il bene. La forma-zione è un’esigenza necessa-ria a diversi livelli: professio-nale e spirituale, che compor-ta una riflessione sul sensovero della carità cristiana, chenon si può restringere ad unmodello sociale. Il documen-to chiede che il Vescovo curila formazione delle personeche lavorano nei servizi dellacarità perché attraverso le per-sone noi incontriamo tante al-tre persone che possono averein questo modo, anche attra-verso un operatore, una testi-monianza di Cristo.Evidentemente il vescovo nonpuò presiedere da solo a que-sto servizio della carità, per-ché l’amore “ha bisogno an-che di organizzazione qualepresupposto per un serviziocomunitario ordinato” (Dce,20). Perciò si suggerisce dicostituire un ufficio specificoche curi a suo nome il serviziodella carità. E’ questo un pos-sibile ruolo della Caritasdiocesana. Scrive il Motu pro-prio: “Il Vescovo favorisca lacreazione, in ogni parrocchiadella sua Circoscrizione, d’un

servizio di “caritas” parroc-chiale o analogo, che promuo-va anche un’azione pedagogi-ca nell’ambito dell’intera co-munità per educare allo spiritodi condivisione e di autenticacarità”. Viene poi ribadito cheè compito del Vescovodiocesano e dei rispettivi par-roci “impedire che attraversole strutture parrocchiali odiocesane venganopubblicizzate iniziative, che,pur presentandosi con finalitàdi carità, proponessero scelteo metodi contrari all’insegna-mento della Chiesa”.

La CaritasLa particolarità della Caritasconsiste, a differenza di altreorganizzazioni nate daaggregazioni di laici o istitutireligiosi, nell’essere l’organoufficiale del Vescovo per lapastorale della carità. Infatti,proprio in virtù della sua ori-gine e della sua natura, ogniCaritas è più strettamente le-gata ai pastori della Chiesa, e,come tale è chiamata a “con-dividere, in collaborazione conla Gerarchia ecclesiastica, lamissione della Chiesa di ma-nifestare, attraverso la caritàvissuta, quell’amore che è Diostesso” (Decreto del 2 maggio2012 per l’approvazione degliStatuti di CaritasInternationalis).Per questo motivo il documen-to è molto importante per lavita della Chiesa perché ci diceche le opere della carità versoi piccoli, i poveri, i sofferentinon sono una “costola” latera-le della Chiesa, ma apparten-gono all’ architettura organicadella Chiesa. E questo richie-de forte identità cristiana enuova collaborazione con iVescovi e con le strutture par-rocchiali per vivificare ed es-sere vivificati nel servizio del-la carità. Il documento ponti-ficio affida al Pontificio Con-siglio “Cor Unum” il compitodi controllare l’applicazionedelle norme.

Far risplendereil volto di CristoDa ultimo vorrei sottolineareche non è un caso che il Motuproprio veda la luce nell’An-no della Fede, forse per ricor-darci che, come senza le operela fede è morta, così senza lafede le opere perdono il lorosenso profondo che èl’evangelizzazione. Perché aquesto, in ultima analisi, laChiesa è chiamata: non a con-centrarsi su se stessa, ma a farrisplendere il volto di Cristo,luce delle genti, della qualeessa è solo un riflesso, come laluna, che non possiede lucepropria, ma riceve luce dalsole.

NPresentato all’assemblea dei laici membri di uffici e aggregazioniil motu proprio di Benedetto XVI “Intima Ecclesiae Natura”.Le nuove responsabilità del vescovo,dei fedeli e degli organismi caritativi

Opere della fedeLa Chiesa non va vista e

giudicata nella sua dimen-sione puramente umana eorganizzativa, è un corpocon un capo che è GesùCristo. Ecco su questo

punto mi piacerebbe moltoche nell’Anno della Fede

si meditasse nelle comuni-tà parrocchiali, nelle

associazioni e nei movi-menti ecclesiali il “credo laChiesa…”, ad esempio, apartire dal recente docu-

mento del Papa “sulservizio della carità”.(Monsignor Francesco

Cavina, intervista a Notizie20 gennaio 2013)

La carità non è per laChiesa una specie di attività

assistenziale sociale, maappartiene alla sua natura,alla sua stessa essenza, èespressione irrinunciabile

della dimensione costitutivadella Chiesa

(Deus caritas est, 25)

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510 febbraio '13

uardare con positività,con speranza e concoraggio, senza farsi

ingannare da imbonitori diqualsiasi sorta, ma valutandoonestamente tutti gli elemen-ti, il quadro complessivo”. Èun invito al discernimento,sulla base dei “valori nonnegoziabili”, quello rivolto damonsignor Mariano Crocia-ta, segretario generale dellaCei, in vista delle prossimeelezioni politiche. Risponden-do alle domande dei giornali-sti sul rapporto tra cattolici epolitica - nel corso della con-ferenza stampa di presenta-zione del comunicato finaledel Consiglio episcopale per-manente - monsignor Crocia-ta ha esortato a “scegliere conmente aperta, non guardandosolo all’immediato”. “Non la-sciamoci ingannare - ha detto- da formule illusorie, orien-tiamoci alla scelta del benemaggiore di tutti, della socie-tà intera, che alla base ha ivalori della persona e che cercaperò un progetto di societàcapace di salvaguardare il benedella persona a partire da quellabase”. Il riferimento è ai va-

lori fondamentali, o nonnegoziabili, che non sono “unascelta arbitraria o ideologi-ca”, ma le “basi per il verobene della persona e dellacollettività intera”, le “basi diogni valore e di ogni diritto”,e a partire dalle quali è possi-bile concepire “una visionedi società, di bene comuneche guarda alla crescita eco-nomica e di tutte le dimensio-ni della persona e della socie-tà”. In politica, ha ammonito,“non possiamo essere provin-ciali: non possiamo pensareche il bene di tutti si giochi in

questioni localistiche. Biso-gna avere uno sguardo nazio-nale, uno sguardo che ormairichiede anche una politicaglobale e che si muove in unorizzonte più vasto”.

Segnale pericoloso“Non votare è un segnale pe-ricoloso, di corto respiro ci-vico, è un danno per la demo-crazia: votare è un dovere e,comunque, sempre un contri-buto”. È un forte invito allapartecipazione al voto, quel-lo venuto da monsignor Cro-ciata. “Noi riteniamo - ha spie-

Al Consiglio Permanente della Cei una riflessione sulle prossime elezioniRifuggire dall’astensione ma esigere dai partiti impegni chiari anche sui temi etici

Una ricchezza i cattolici in politica

Copertina

Dalla prolusionedel cardinale Angelo BagnascoParole e impegni chiari“La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue manila battaglia politica per realizzare la società più giustapossibile”: queste parole normative di Benedetto XVI,espresse nella sua prima enciclica Deus caritas est, aln. 28, sono il binario a cui strettamente ci atteniamo.Ma se la Chiesa non è chiamata a caricare immediata-mente su di sé il compito politico, “non può e non deveneanche restare ai margininella lotta per la giustizia”(ib). Per questo, a quantisono in campo osa oggirichiedere parole chiarecirca le proprie personaliintenzioni, e alle formazio-ni politiche l’impegno suprogrammi espliciti, noninfarciti di ambiguitàlessicali e tattiche.

I sacrifici diano fruttoIl Paese sano è stanco dipopulismi e reticenze diqualunque provenienza ecomunque vestiti. Leriforme domani saranno realizzate solo se oggi non sifanno promesse incaute e contraddittorie. Gli italiani, aquel che comprendiamo, non chiedono l’impossibile,esigono piuttosto che nessuno dei sacrifici compiutivada deviato o perduto.

Non nascondere la biopoliticaNon ha senso nascondere gli argomenti, riconoscendoinvece cittadinanza elettorale solo all’economia, inquanto fenomeno che obiettivamente brucia. Si parlaovunque di biopolitica e di biodiritto; perché nonconcepire anche l’economia come bioeconomia? Lineedi compromesso, o peggio di baratto tra economia edetica della vita, a scapito della seconda, sarebberogravi. Senza il primato antropologico non solo lafinanza e l’economia sarebbero oppressive perchéridurrebbero la persona in termini di costi e ricavi, maanche lo stato sociale nascerebbe su basi anguste eriduttive. Né ci si può illudere di neutralizzare in par-tenza il dibattito, acquisendo all’interno delle varieformazioni orientamenti così diversi da annullarepotenzialmente le posizioni, o prevedere al massimo ilricorso pur apprezzabile all’obiezione di coscienza.

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“Ggato rispondendo alle doman-de dei giornalisti sull’asten-sionismo, definendolo un ‘pro-blema molto grande’ - che,comunque, non votare è por-tare acqua alle difficoltà delPaese. Le insoddisfazioni chepossono legittimamente, inmaniera più o meno forte,essere avvertite devono in-durre a scelte evidentementemolto oculate, a valutazionimolto attente che comunque,attraverso l’espressione delvoto, unicamente possonocontribuire a dinamiche d’im-pegno, di confronto, di rap-porto tra forze e presenze chepossono interagire per pro-durre politica”. “La non par-tecipazione è sempre già unapporto negativo”, ha ribadi-to il segretario generale dellaCei, secondo il quale “biso-gna superare allergie einsoddisfazioni anche profon-de”, pur di esercitare il dirittodi voto. Monsignor Crociataha però fatto una distinzionetra astensionismo eantipolitica, fatta quest’ulti-ma di “scelte che vengonoespresse sotto la spintadell’emotività, non sotto laspinta di una valutazione checerca d’incanalare in qualchemodo energie positive al di-battito e al confronto, quindia dinamiche di democrazia”.

Varietà, non dispersioneI cattolici impegnati in politi-ca, nei vari schieramenti, “sonol’espressione della varietà edella ricchezza del mondocattolico, nella sua tensione acontribuire alla dinamica po-litica”. Ne è convintomonsignor Crociata, che sem-pre rispondendo alle doman-de dei giornalisti ha precisatoche “questa varietà non è di-spersione, ma espressione diuna ricchezza che non è con-traddittoria, ma è portatricedi un’unità di fondo, di unacondivisione di un insieme divalori e di una potenziale vi-sione del futuro del Paese chesi traduce in opzioni diverse,in scelte differenti ma checoncorrono a unità nella ri-cerca del bene comune”. Unaricerca, questa, che “parte daivalori irrinunciabili,indivisibili dell’etica socialee dell’etica della vita, che sisupportano sulla visione del-la persona e della vita comebase di ogni costruzione delbene comune”. Riguardo aicattolici impegnati in politi-ca, ha sintetizzato monsignorCrociata, “l’accento prima chesulla varietà di scelte va mes-so sull’unità di fondo che sus-siste tra coloro che esprimo-no la propria coscienza civi-ca impegnandosi anche inpolitica”.

Sir

“La politica è anche una complessa arte di equilibrio tra idealie interessi”, aveva ripetuto papa Benedetto XVI in un impe-gnato discorso-quadro al Pontificio Consiglio dei laici: sonoquattro parole chiave e un aggettivo che ci possono moltoaiutare.È un’arte, complessa, proprio perché comporta la ricerca diun equilibrio, tra forze molteplici. Infine, evoca interessi(ovviamente non quelli personali cui purtroppo siamo abitua-ti, ma quelli legati al bene comune) e ideali e la loro chiaradichiarazione. Questa definizione, da un lato, detta criteri nonmoralistici, ma realistici, per la scelta e per l’impegno.Dall’altro, stimola all’innovazione e a disegnare un possibileapprodo virtuoso della (ennesima) transizione che stiamovivendo. Per essere vantaggioso alla democrazia, dunque inconcreto a tutti noi, l’approdo della crisi dovrà essere a unsano realismo, inclusivo e innovativo.Certo, c’è una consolidata scuola di realismo politico chefacilmente degenera in cinismo, con tutto il seguito di malefatteche ben conosciamo. Come c’è pure un idealismo astratto. Lavia della concretezza e della realtà non è però quella di unarido bilanciamento. È invece la “sintesi tra ideali e interes-si”, che siano gli uni e gli altri chiaramente definiti. In talmodo può essere capace di parlare non solo alla testa, maanche al cuore e alla pancia della gente, come pure è neces-sario - e lo ripetono sondaggisti e strateghi della campagnaelettorale. In questo modo diventa non “politica assoluta” eimpotente, ma efficace funzione e, senza retorica, un “ambitomolto importante di esercizio della carità”.Che questo sia estremamente difficile lo dimostra la nostrasituazione italiana ed europea, questo lungo e difficile pas-saggio di crisi, che continuiamo a definire transizione, ma chenon può essere un alibi per nessuno.

ontinua dalla primaC Con sano realismo

cardinale Angelo Bagnasco

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6 10 febbraio '13

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ScuolaLe superiori incontrano i politici

Dibattito apertocattolico, Odoardo Focherinifu deportato in Germania, aHersbruck, sottocampo diFlossenburg, dove è morto il27 dicembre 1944.“Il concorso – spiegano gliorganizzatori – si presenta comestrategia educativa che stimo-la fantasia e creatività,rielaborazione attiva e produ-zione, con la valorizzazionedelle capacità individuali eanche del lavoro collaborativo.Metodologicamente si è volu-to lasciare ai partecipanti lamassima libertà espressiva euna gamma di possibilità tec-niche di partecipazione, ade-guate all’età e alle varie sensi-bilità artistiche e creative deiragazzi. In ambito scolasticosi tratta di sensibilizzare atematiche legate alla storia lo-cale, ai temi della memoria,allo studio dei documenti, acontestualizzazioni storiche edapprofondimenti per valoriz-zare la figura umana e cristia-na di un grande carpigiano. E’un’opportunità di stimolo percomunicare e far riflettere lenuove generazioni su valoricivili, umani e cristiani”.Gli elaborati possono essereindividuali o di gruppo e iltema, ampiamente inteso, puòessere ricondotto a tre diversecategorie: la prima, un testo

scritto in forma libera (lette-ra, poesia, preghiera, intervi-sta, articolo di giornale per unmassimo di due facciate in font12); la seconda categoria rac-coglie tutti gli elaborati informa grafico-pittorica, an-che tridimensionale, realizza-ti con qualsiasi tecnica. L’ul-timo gruppo comprende inve-ce fotografie, canzoni, video(max 7 minuti) o altri pro-dotti multimediali. Ogni operadovrà avere un titolo e dovràprevenire entro il 30 aprile 2013presso l’Ufficio scuola

diocesano, insieme alla sche-da di partecipazione.La valutazione delle opere av-verrà nel mese di maggio; suc-cessivamente sarà comunica-ta la data del momento ufficia-le di conclusione del concor-so.Tutto il materiale necessarioall’iscrizione e il regolamentodel concorso sono reperibilisul sitowww.odoardofocherini.it e sulsito diocesano nella paginadell’Ufficio scuola.

Benedetta Bellocchio

Il concorso per le scuolee i gruppi parrocchiali

Sui passi di Odoardoar riscoprire ed apprez-zare la figura di un uomodi elevata spiritualità,che si è nutrito di una

fede profonda e dell’amoreverso il prossimo”: questa, nelleparole di Emilia Durante DelMonaco, già dirigente scola-stica a Carpi e membro dellacommissione promotrice, lafinalità del concorso “Sui pas-si di Odoardo”, indetto dal-l’Ufficio scuola della Diocesidi Carpi e rivolto agli istitutipresenti in Diocesi e nei co-muni di Rumo e Pejo (Tn),dalle classi 4° e 5° della pri-maria fino a tutta la scuolasecondaria di secondo grado.Destinatari del concorso sonoanche gruppi parrocchiali eoratori nel medesimo territo-rio (ragazzi dai 9 ai 19 anni).Il titolo si presta a diversi ap-procci, sia nel riferimento auno o più aspetti della varie-gata vita di Odoardo, sia ri-spetto alla modalità di lavorodei ragazzi. “Cosa ti insegnaOdoardo per l’oggi?” è la do-manda chiave. Agli alunni l’in-terpretazione di cosa suggeri-sce loro l’incontro con questaeccezionale figura di uomo digrande fede, padre di sette fi-gli, cattolico appassionato eimpegnato per la Chiesa, gior-nalista e apostolo della stam-pa. Fu proprio l’amore a Dio eai fratelli a metterlo in gioconell’attività di salvataggio de-gli ebrei dalla deportazionenazista. Incarcerato per la suaintensa attività di apostolato

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I L’iniziativa “La scuola dà ivoti alla politica. Il mondo

della scuola interroga le forzepolitiche” si tiene venerdì 8

febbraio, alle ore 20.45presso la Sala Peruzzi di

Carpi. Hanno confermato laloro presenza Mariangela

Bastico (Pd), Andrea Bizzarri(Idv), Michele Bonicelli(Movimento 5 Stelle),

Giorgio Cavazzoli (Udc),Gino Malaguti (Pdl), Ales-sandro Smerieri (Fare per

Fermare il Declino).

presidenti dei consiglid’istituto delle quattroscuole secondarie di se-condo grado di Carpi, con

il Coordinamento Buona Scuoladi Carpi, hanno promosso unainteressante iniziativa rivolta almondo della scuola e alle forzepolitiche, per un confronto con icandidati o i referenti delle coa-lizioni, che parteciperanno alleprossime elezioni del 24 e 25febbraio. L’incontro, rivolto agenitori, studenti e docenti e atutti i cittadini interessati all’ar-gomento, è in pro-gramma per vener-dì 8 febbraio.Presentando i ter-mini dell’iniziativa,nel corso della con-ferenza stampa te-nutasi il 29 genna-io all’istitutoVallari, MauroArletti, presidentedel consiglio d’isti-tuto del liceo Fantiha precisato: “Abbiamo programmato una tavola rotonda, perchiedere agli interlocutori politici di indicare quali sono lesoluzioni politiche, che le varie coalizioni propongono su temifondamentali, quali la governance della scuola pubblica, ilfinanziamento alla stessa per i prossimi anni, il sistema naziona-le di valutazione e l’autovalutazione dei singoli istituti scolasti-ci”. Al confronto della prima parte della serata, seguirà undibattito, nel quale potranno essere affrontati altri argomenti,proposti dal pubblico stesso.“L’invito è stato rivolto alle coalizioni che si presenteranno alleelezioni – ha proseguito Arletti – è nostra speranza che ognunainvii un suo rappresentante, perché i problemi della scuola oggisono molto pressanti e riguardano tutta la gestione quotidianadell’attività didattica, i tagli al personale, la difficoltà nellesostituzioni dei docenti assenti, il disagio della vivibilità nelleaule con classi molto numerose. A questo si aggiunge la preoc-cupante situazione finanziaria, in quanto la scuola è sempre piùun ente sostenuto dai genitori, cioè dai privati, invece di ricevereadeguate sovvenzioni dallo stato, che dovrebbe iniziare adinvestire seriamente sulla scuola”.

Maria Silvia Cabri

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Conferenza stampa di presentazione

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710 febbraio '13

Maria Silvia Cabri

è tenuto a Carpi sabato2 febbraio presso il ci-nema-teatro Eden il con-vegno nazionale dei ge-

nitori delle scuole cattoliche,promosso dall’Associazione ge-nitori scuole cattoliche (Agesc).Per l’occasione l’Agesc ha con-segnato una donazione di 15mila euro alla scuola paritariaSacro Cuore di Carpi, per so-stenere i lavori diristrutturazione conseguenti alsisma di maggio. Alla conse-gna dell’assegno sono interve-nuti Franco Bussadori, presi-de della scuola Sacro Cuore,don Massimo Dotti, presidentedella Fondazione Aceg (Atti-vità cattolica educazione gio-vanile), Lucia Morgillo, pre-sidente Agesc dell’Emilia-Romagna, Roberto Gontero,presidente nazionale Agesc.Presenti anche i componentidelegati del consiglio naziona-le dell’associazione, rappresen-tanze di alunni e genitori dellascuola e autorità cittadine.Il contributo donato da Agescha inteso ribadire lo spirito disolidarietà che scaturisce inmomenti così difficili e desta-bilizzanti e soprattutto sottoli-neare la funzione essenzialedell’attività educativa per lasocietà civile, al servizio ditutti i cittadini. “Abbiamo sceltoCarpi – ha affermato RobertoGontero – per dare un segnaleconcreto di amicizia e solida-rietà e per dimostrare che, so-prattutto dopo una tragediacome il terremoto, i genitoridei ragazzi che frequentano lescuole cattoliche sono ‘in rete’e la solidarietà deve essere perloro un segno di speranza econcretezza”.Nel presentare la realtà dellascuola Sacro Cuore e la suaposizione all’interno della Fon-dazione Aceg, che fa da vola-no all’attività della Pastoralegiovanile diocesana, don Mas-simo Dotti ha ripercorso la sto-ria dell’inserimento della scuolaall’interno di un progettoeducativo complessivo.“L’esperienza del terremoto èstata molto difficile e pesante -ha commentato don Dotti - .L’urgenza più immediata è stataquella di recuperare spazi perpoter continuare lo svolgimentodi attività in quel momentonecessarie alla vita della scuo-la. Tuttavia non siamo mai sta-ti soli. Le risposte delle istitu-zioni sono state rassicuranti equello che più ha colpito è sta-ta la reazione immediata deigenitori, che ci hanno sostenu-to con idee, iniziative, grandecollaborazione spontanea: diquesto siamo loro infinitamentegrati, perché la scuola ha nellafamiglia un punto d’appoggiomolto importante. La forza cheil mondo dei genitori ha espressonell’emergenza è stata deter-

ripetersi dell’evento e di pauraper il futuro. Le certezze eranopoche ma il bisogno di agireera altrettanto forte”.Il primo segno di ripartenza èstato l’allestimento dei gazebo,montati rapidamente all’indo-mani del terremoto, per per-mettere agli alunni della terzamedia di affrontare l’esame.“L’intervento e l’aiuto dellaRegione e delle istituzioni - haproseguito Bussadori - la col-laborazione degli enti locali,la competenza dei tecnici, lagrande solidarietà di tutti cihanno offerto un impagabileappoggio. Le famiglie hannocostituito spontaneamente uncomitato genitori, che ha di-mostrato grande affidabilità, ca-pacità organizzative e iniziati-ve di vario genere, per aiutarela scuola a raccogliere una som-ma di denaro, per far frontealle esigenze più immediate”.Il preside si è dimostrato otti-mista e ha espresso la speranzache a settembre la ripresa dellelezioni possa avvenire nei lo-cali della scuola ristrutturati. Ilavori sono iniziati da tempo:la Regione dovrebbe garantirela totalità delle spese per leopere ammissibili, la Fonda-zione Cassa di Risparmio diCarpi ha versato un importantecontributo. E ora la generosadonazione dell’Agesc porta unulteriore segno di condivisionee di speranza.Lucia Morgillo, facendo rife-rimento alla lettera di una ado-

Il convegno nazionale dell’Agesc a Carpi: consegnato alla scuolaSacro Cuore un importante contributo per i lavori di ristrutturazione

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Copertina Speciale

Scuola

Al via l’edizione 2013dei Premi di Studio88 mila euro per gli

studenti del territorio

Da martedì 11 febbraio sa-ranno disponibili i moduliper partecipare all’edizio-ne 2013 dei “Premi di Stu-dio”, iniziativa istituita dallaFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi per sostenereil merito di laureati,diplomati e ragazzi dellescuole superiori, che si sonoparticolarmente distinti ne-gli studi.L’ammontare complessivodel premio raggiunge gli 88mila euro ed è così riparti-to: 80 premi da 400 europer studenti delle scuolesuperiori e 30 premi da 800euro per diplomati dellescuole superiori nell’annoscolastico 2011/12; più 12premi da 1.000 euro per lau-reati di primo livello, 10premi da 1.000 euro per lau-reati di secondo livello ma-gistrale e 5 premi da 2.000euro per laureati di secon-do livello magistrale a ci-clo unico nell’anno solare2012.“Da sempre in prima lineanel sostenere la scuola el’università, oltre ai muri ealle strutture, la Fondazio-ne Cassa di Risparmio diCarpi, - sottolinea il presi-dente Gian Fedele Ferrari- organizza da anni l’ini-ziativa dei Premi di Studioper riconoscere il meritodelle giovani eccellenze delnostro territorio, capaci diassumersi la responsabilitàdi preparasi al meglio peraffrontare il futuro”.La partecipazione al bandoè riservata ai residenti deicomuni di Carpi, Novi diModena e Soliera.Il bando e i moduli, da com-pilare per la presentazionedelle domande, sonodisponibili sul sitowww.fondazionecrcarpi.it,oppure, il martedì e il gio-vedì dalle 8.30 alle 13.00 edalle 15.00 alle 17.00, pressola segreteria della Fonda-zione Cassa di Risparmiodi Carpi, in via Sardegna 2.Il termine ultimo di presen-tazione delle domande è gio-vedì 28 marzo 2013.Per maggiori informazioniè possibile rivolgersi al nu-mero di segreteria059.688732 o all’indirizzoe-mail: [email protected].

lescente, ha detto di condivi-dere le emozioni che l’espe-rienza del terremoto ha susci-tato, soprattutto nei giovani.“Noi dell’Agesc - ha spiegato -siamo genitori che si sono riu-niti in una associazione, perdare sostegno nei momenti didifficoltà e nelle emergenze;ma i nostri scopi vanno oltre.Superare la paura è sempre unaprova di coraggio e questi eventidrammatici diventano circo-stanze di grazia, perché la pre-senza del Signore è certa. Cosìè possibile ricominciare a vi-vere e a lavorare”. Istanze che,ha sottolineato la professores-sa Morgillo, anche la visita delPapa a Rovereto ha contribuitoa ricordare. “Le scuole cattoli-che - ha concluso - mancandodi contributi statali, si trovanogià in una situazione di diffi-coltà; pertanto la ripresa del-l’attività della scuola SacroCuore è segno di speranza,perché è un mondo di sani va-lori che ha ripreso a funziona-re, una fiammella che arde per-ché tutti si sono rimboccati lemaniche”.Prendendo la parola, RobertoGontero ha affermato che tuttociò che aiuta la scuola è fattoredi crescita per l’individuo e lasocietà. “I genitori che fannovolontariato - ha aggiunto - simuovono per testimoniare laloro fede e costruire qualcosadi buono. Il cuore che fa muo-vere tutto è la solidarietà”.

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Struttura adatta anche per studi associati o poliambulatori.Informazioni e appuntamenti 348/0161242

Solidarietà in rete

L’intervento del Vescovoe il concerto dedicato alla Via Crucis

Il convegno nazionale dell’Agesc si è concluso con la SantaMessa, presieduta nella chiesa della Sagra dal Vescovomonsignor Francesco Cavina. A seguire la cena pressol’istituto Nazareno di Carpi, in cui il Vescovo ha rivolto il suosaluto al consiglio nazionale, ringraziando i delegati dell’Agescper la loro presenza a Carpi e per la loro testimonianza, nellequali egli ha ravvisato un gesto di solidarietà e amicizia neiconfronti della nostra diocesi, colpita dal sisma.“Ringrazio anche – ha proseguito – quanti con coraggio esaggezza hanno organizzato questo convegno, i cui temi e lecui informazioni sono di utilità per la scuola in generale.Come vescovo, io posso offrire parole di sostegno e diincoraggiamento, ma anche chiarimenti nei confronti deidubbi espressi dalla comunità ecclesiale”.Monsignor Cavina inoltre ha sottolineato come la scuolacattolica non sia una realtà di élite ma rappresenti il diritto allalibertà di educazione e quel pluralismo di presenze di vita inun contesto educativo con progetti forti, chiari e sempreattenti, nei quali l’amore per i giovani si trasforma in amoreper Gesù Maestro. “Partecipare all’amore di Cristo - haconcluso monsignor Cavina - significa partecipare alla nostrasalvezza. La Via Crucis è un invito a seguire Gesù, che nonimpone nulla all’uomo ma rivela la verità e ha parole di vitaeterna”.Dopo le riflessioni del Vescovo, è seguita la rappresentazionedella Via Crucis, in versi, immagini e canto, tratta dall’operaCrucifixus di Carla Roli e Giorgio Rocca. Oltre agli autori,sono intervenuti il soprano Patrizia Calzolari e il maestroRoberto Bonato, che hanno eseguito brani religiosi sul temadella Passione. Gli autori hanno deciso di devolvere i dirittiderivanti dalla vendita del libro alla Diocesi di Carpi, comecontributo alla ricostruzione del patrimonio ecclesiale.

M. S. C.

minante: è stata una sfida, chesperiamo continui”.Lo stesso sentimento verso lefamiglie e le istituzioni è statosottolineato da FrancoBussadori, che ha espresso pro-fonda riconoscenza all’Agesc,

per il generoso contributo, e aquanti sono intervenuti al con-vegno da tutta Italia. “La presadi coscienza dell’esperienza delsisma – ha ricordato il preside- ha creato in tutti noi momentidi grande ansia, di timore per il

Roberto Gontero consegna a don Massimo l’assegno

Franco BussadoriLucia Morgillo

Il concerto Crucifixus

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910 febbraio '13

Monsignor Cavina è stato il relatore del primo incontro del corso di formazionedell’Avo, Associazione Volontari Ospedalieri. Le riflessioni del Vescovo si aprono allaGiornata del Malato che si celebra domenica 10 febbraio

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

hi avrà dato anche soloun bicchiere di acquafresca a uno di questipiccoli, perché è mio

discepolo, in verità io vi dico:non perderà la sua ricompen-sa” (Mt 10, 37-42).E’ questo versetto di Matteoad aver dato il titolo al primoincontro del XXVII corso diformazione e aggiornamentoper volontari ospedalieri orga-nizzato da Avo, acronimo diAssociazione VolontariOspedalieri. Ma a quelle ini-ziali la presidente Isa Aldiniha dato un altro significato,“Amare, Volere, Operare” cheracchiudono la filosofia chemuove l’associazione.“A novembre, quando insiemea una volontaria sono andata aconoscere il Vescovo – primaci eravamo visti, ma non ave-vamo avuto il tempo per chiac-chierare un po’ – dopo averloascoltato e aver provato unaforte empatia, mi è venuto spon-taneo, direttamente dal cuore,chiedergli se voleva partecipa-re a un nostro incontro, se vo-leva essere lui ad aprire il no-stro corso di formazione.Monsignor Francesco Cavinaha accettato e devo dire che,dopo la sua relazione, ho avutola conferma: il cuore mi avevaindicato la persona giusta”.Un programma articolato quellodell’Avo che prevede per l’11febbraio il secondo incontro,“Comunicazione negli eventitraumatici” con Diana di Sal-vo, una psicologa perché, sot-tolinea Aldini, “nel dopo terre-moto nemmeno per noi volon-tari è stato facile ripartire. Nonsiamo più così liberi nel dialo-go con i malati, tanti hannosubito seri danni alle loro casee non possiamo non tenerlo inconsiderazione. E anche noidobbiamo risanare questa feri-ta”.Il terzo incontro, “Il volonta-rio Avo nelle strutture per an-ziani” tenuto da AlessandraCavazzoni, responsabile dellacasa protetta Tenente Marchi,

nasce da una ragione pratica. Il29 maggio l’ospedale è statoevacuato e il Ramazzini è statochiuso per parecchi mesi, maera impensabile, per i volonta-ri rimasti in città, venir menoalla loro scelta, così, su sugge-rimento di Isa Aldini, in moltihanno deciso di andare pressola Tenente Marchi a fare com-pagni agli anziani perché, comeprecisa la presidente, “la soli-tudine è il peggior nemico del-la vecchiaia, queste personehanno bisogno di compagnia enoi potevamo dargliela, alloraperché non farlo? Per me –ricorda Isa – e per altri volon-tari è stato semplice accostarcia loro, per altri volontari Avonon è stato così, ma visto chevorrei che questa esperienzaproseguisse e si allargasse almaggior numero di persone pos-sibili, ho chiamato AlessandraCavazzoni. Sono certa che saràpiù brava di me a spiegare labellezza – non solo la bontà –di stare accanto a un anziano,dandogli l’occasione di rice-vere una carezza e un sorriso”.Il quarto incontro, “L’impor-tanza dei volontari Avo in cor-sia” vede come relatrice Tere-sa Pesi, direttore sanitario de-gli ospedali di Carpi eMirandola. “Sarà lei – com-menta Aldini – ad aiutarci ariprendere in mano la situazio-ne dopo i mesi di interruzio-ne”. La riprova che non è statoaffatto facile ricominciare, pernessuno.Il quinto incontro “I volontarivecchi e nuovi si raccontano”è stato voluto per avere unmomento comune forte, doveimparare a conoscersi meglio.“Solo nel 2013, in questo ini-zio anno, abbiamo 11 personenuove di cui fanno parte anche

dei giovani. Sono molto orgo-gliosa di questo e spero chetutti i nuovi restino con noi.Posso dire che, negli ultimi anni,sono sempre di più i giovani adessersi avvicinati alla nostrarealtà vuoi per fare un’espe-rienza, vuoi per curiosità, vuoiperché inviati dalle parrocchie.Comunque sia, in tanti sonorimasti e questo ci onora. Io,che ho una fede profonda, sonocerta che sia nostro Signore aindicarci la strada, è lui a vo-lerci qui, ne sono convinta. Conme, ad esempio, è stato così:avrei potuto scegliere un altrotipo di volontariato o, che neso, andare in palestra, ma lamia strada era questa e l’hoimboccata con gioia. La stessa– conclude con timidezza e al-trettanta fermezza – che vorreiprovassero tutti coloro che siaccostano all’Avo, e coloro cheavviciniamo. Noi siamo qui perloro, e anche per Lui”.Ed è su questo Lui che IsaAldini e gli altri volontari Avohanno trovato il punto di con-tatto con il Vescovo.La sua scelta del versetto diMatteo non è stata casuale; untesto che monsignor Cavina,come tanti, ha letto molte volteeppure “l’ultima volta che l’homeditato la mia attenzione ècaduta su un aggettivo che sem-bra banale, ma che a ben guar-dare non lo è affatto. Gesù pre-cisa: ‘Un bicchiere di acquafresca’. Mi sono nate alcune

domande: ‘Ma a chi ha setenon è sufficiente solo dell’ac-qua?’, ‘Ciò che è importantenon è che venga dissetato?’,‘Non è sufficiente indicare al-l’assetato la fontana o il barpiù vicini?’. Per Gesù eviden-temente non è sufficiente. Sot-tolineando che l’acqua deveessere fresca, Gesù vuole ri-chiamare l’attenzione sul ‘mododi dare’, perché è questo checambia le cose.Dare e basta… non basta!Gesù ci ricorda che la sempli-ce offerta non è una soluzioneefficace. Limitarsi alla ‘pura’azione non cambia noi e noncambia ciò che è fuori di noi.Gesù ci propone un’azione ‘distile’. L’azione del dare da bereacquista valore grazie ai detta-gli del bicchiere e della fre-schezza dell’acqua, che la ele-vano a qualcosa di più di unsemplice gesto, la trasformanoin attenzione alla persona, invicinanza con l’altro, in curaper i fratelli. Non solo coluiche riceve ha bisogno di qual-cosa di più di un semplice ‘farenei suoi confronti’, ma anchecolui che offre, se vuole che ilsuo fare abbia veramente si-gnificato e valore, deve riem-pire l’offerta di se stesso.Il mondo del sociale, ma nonsolo – prosegue il Vescovo - ha

svoltasi presso il Ramazzini, erano presenti tra gli altriMariella Martini, direttore generale dell’Azienda Usl diModena; Alfonso Anania, dirigente medico dell’ospedaleRamazzini di Carpi; Claudio Vagnini, direttore del Distret-to di Carpi; Claudio Aurigemma, segretario regionaleAnaao-Assomed Emilia-Romagna; Paolo D’Aquino, teso-riere Anaao-Assomed Emilia-Romagna; Francesco Melandri,vice presidente regionale Anaao-Assomed; Beniamino LoMonaco e Giampaolo Papi di Anaao-Asspmed Modena.

“C

bisogno di ricevere e dare ac-qua, certo, ma che sia fresca eservita in un bicchiere, cioèche sia l’acqua migliore cheabbiamo, un’acqua con dentrol’eco dell’amore. Il volontariato,alla luce di quanto detto finqui, appare allora un’esperien-za delicate e complessa nellostesso tempo. Ecco la granderisorsa del volontariato, il qua-le ‘rompe le regole dell’eco-nomia di mercato’ perché èespressione di gratuità, servi-zio, ricerca del bene dell’altroper se stesso. Voi volontaridunque non siete dei tappabuchidelle iniziative dello Stato edella società, ma persone checontribuiscono a umanizzarela nostra società perché voi sietei custodi e gli avvocati dei di-ritti dell’uomo e della sua di-gnità.Ma il volontariato non solo dà,si arricchisce anche – conclu-de monsignor Cavina -. Ognivolontario, attraverso l’espe-rienza che vive, rafforza la pro-pria sensibilità sociale, cono-sce più da vicino i problemidella gente e si fa promotoreattivo di una solidarietà con-creta. Infatti, l’azione di unvolontario non può esaurirsinella pura distribuzione di aiu-to ai fratelli in necessità. Al disopra di questo aspetto pura-mente materiale, deve emer-gere la sua prevalente funzio-

Donazione di Anaao-Assomed per l’acquistodi nove letti elettrici per il Ramazzini“Un’attenzione straordinaria”L’associazione Anaao-Assomed, sindacato che rappresentai medici dirigenti, ha donato all’ospedale Ramazzini 20 milaeuro, somma con la quale nelle prossime settimane sarannoacquistati nove letti elettrici, progettati per agevolare glioperatori sanitari nelle loro funzioni di assistenza e cura, perfornire al paziente massima sicurezza e autonomia e preve-nire i danni da carico durante la movimentazione dei pazien-ti. Le nuove attrezzature saranno in particolare destinate aireparti di Lungodegenza e Urologia.Un gesto di generosità, quello di Anaao-Assomed Emilia-Romagna, che è stato fortemente voluto sin dai primi giornidopo il sisma e che ha interessato oltre all’Azienda Sanitariamodenese anche quella di Ferrara, entrambe colpite dalsisma. All’Ausl di Modena, che ha subito maggiori dannisono andati 20 mila euro, mentre all’Ausl di Ferrara sonostati destinati 6 mila euro che saranno impiegati per metterein funzione otto carrelli per il reparto di Ostetricia e Gine-cologia dell’Ospedale di Cento.Alla breve cerimonia di consegna della somma raccolta,

Da sinistra: PaoloD’Aquino, Mariella

Martini, ClaudioAurigemma

“San Francesco, in unabellissima preghiera,dice: ‘Perché è dando chesi riceve, perdonando chesi è perdonati, morendoche si risuscita a vitaeterna’.Dare la vita, non significafarsi ammazzare: una vitasi perde donandola. Gesùintende dire che unacausa per cui vivere valepiù della stessa vita.Poiché, Gesù, conosce ilcuore dell’uomo, eproprio perché sa che noisiamo spaventati dall’im-pegno di donare la nostravita ad altri o per gli altri,aggiunge quella frasedolcissima ‘Chi avrà datoanche solo un bicchiered’acqua fresca nonperderà il premio’. Quasia dire, ‘facendo il bene afavore degli altri, vimeritate il mio amore, lamia gratitudine e la miariconoscenza’.Tra il dare la vita e il dareun bicchiere d’acqua c’èun abisso, non è la stessacosa. Eppure non c’ènulla di troppo piccoloper Gesù se fatto conamore e per amore.Mentre l’uomo nella suasuperficialità bada piùalle apparenze che adaltro, il Signore guardal’abisso del cuore. E’ lìche nasce l’amore versodi Lui e verso il fratello.E poiché Gesù sintetizzail suo messaggio nelduplice precetto del-l’amore, amare Dio e ifratelli, possiamo ritenereche tutto il Vangelo puòessere anche ‘in unbicchiere di acqua fre-sca’”.

Il Papa Benedetto XVI hadefinito i volontari “angelivisibili”, testimonianza delfatto che “realmente il po-tere dell’amore è presenzain questo mondo”.

LA GIUSTA CASA......è quella costruita sull’amore

Chi ne ha due o più, ne condivida una con chi non ha casa

Diventerà così la casa della gioia, anzituttoper chi la offre e ancor più per chi la riceve.E’ la gioia di Zaccheo che sempre si rinnovain chi condivide i propri beni con i poveri

(cfr. Lc 19,8)Porta Aperta invita i proprietariad affittare un appartamento adun prezzo agevolato ed inferiorea quello di mercato.Porta Aperta attraverso i suoiCentri di ascolto si rende dispo-nibile a favorire l’incontro tradomanda e offerta di abitazioniin affitto

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Un bicchiered’acqua fresca

ne pedagogica, il suo aspettospirituale che non si misuracon cifre e bilanci, ma con lacapacità che essa ha disensibilizzare la società e lesingole persone al senso e aldovere della carità”. Quellacarità che, per san Paolo, erasemplicemente amore.

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10 10 febbraio '13 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

La pensione può essere davvero un’età felice della vita, non si è piùcome un tempo, quando si arrivava vecchi a questo traguardo, nientea che vedere con quella sensazione generata da un passato spessorimpianto e da un futuro che non arrivava. Adesso è una sorta di etàdell’oro, energia e tempo a disposizione per disegnare, a propriaimmagine e somiglianza, il domani. Partendo dall’oggi, rendendolovivace, attivo, generoso, solidale.Piccoli campioni di questi giovani anziani sono Alberto F., Alberto I.,Annamaria, Andino, Angela, Antonia, Antonio, Assunta via via finoad arrivare a Vincenzo, i 30 volontari che offrono tempo e competenzeacquisite negli anni “ai nostri iscritti, ai nostri clienti, a chiunque bussialla nostra porta”. Sono i volontari Fnp Cisl per una società piùsolidale, quelli che sanno accogliere con un sorriso, porgere unamano, offrire una risposta alle tante domande di una società semprepiù, scioccamente, complessa.Con semplicità e giusta fierezza,con quell’amor di precisione tipicodi chi sa riconoscere il valore dellecose e ha preso possesso del pro-prio tempo senza più inseguirlo enon averne mai abbastanza comequando si è “attivi”, questi volon-tari sottolineano: “Siamo impegnatinell’accoglienza, nel socio-sanita-rio e nell’assistenza sia materialeche psicologica nel post terremoto. Siamo una sorta di navigatore,diamo indicazioni e accompagniamo chi è nel bisogno, questo sia peril post sisma che per il versante socio-sanitario. Siamo noi a indicaredove andare, cosa serve per fare certe richieste e via dicendo. Inoltre,con gli studenti del Meucci, è attivo un progetto di informatica per inostri iscritti. E’ un discorso intergenerazionale tra i giovani e chi,giovane, lo è stato parecchio tempo fa. Tutto questo produce unintreccio di relazioni che modificano sostanzialmente l’ottica dellacomunità e producono qualità della vita”.Sono questi volontari ad aver voluto, pensato e organizzato il congres-so “Volontari per una società più solidale” che si svolge a Carpi il 9febbraio dalle 9 alle 13 in Sala Congressi di via Peruzzi.“Per noi – osserva Gianni Maestri, segretario Fnp Cisl delle Terred’Argine – è fondamentale entrare in relazione con l’altro. Chiunqueviene a bussare alla nostra porta trova sempre qualcuno ad accoglierloe a fornirgli una risposta. Quando non siamo in grado di darla subito,con semplicità diciamo ‘ripassi’ e il giorno dopo la trova perché quelloche non sappiamo noi lo sanno gli esperti che contattiamo o che, inmolti casi, si mettono a disposizione in certi orari di determinatigiorni. Il nostro è uno sportello sociale, diamo una serie di indicazionimolto utili agli anziani, d’altronde siamo lì per quello”.Lo Sportello sociale è attivo da sette anni e coinvolge direttamente unaquindicina di pensionati volontari, ha una funzione di orientamento,ma non dimentica mai e poi mai l’accoglienza: calda, affettuosa,amichevole.Un servizio ad hoc, per aiutare chi nel terremoto ha perso cari, cose,casa o più semplicemente un equilibrio che, se prima era scontato,dopo non lo è più stato, è stato messo in piedi dai pensionati Fnp Cisldi Carpi e Mirandola. Nella sede cittadina operano tre volontari,Giovanni, Glorianna, Tonino, a disposizione per analizzare la situa-zione delle persone o dei nuclei familiari, per offrire il supportonecessario di informazioni su procedure e accesso ai servizi compe-tenti, per dare sostegno psicologico e di orientamento ponendosi inuna situazione di ascolto rispetto alle tante problematiche emerse.Con semplicità questi uomini e queste donne rivendicano senzaclamore il loro ruolo nella società. In un’epoca di afasia di affetti esentimenti, loro indicano la strada con l’esempio. Alla fine, la veragrandezza si trova nelle cose e nelle persone di tutti i giorni. Loro,saggi senza volerlo esibire, hanno imparato con l’esperienza che èstupido vivere aspettando e sperando che la realtà cambi; loro sannoche è solo cambiando per primi, dal di dentro, che si può pensare,credere e riuscire a migliorare il mondo. Noi, per loro, è piùimportante di un tu ed io.Info: Sportello sociale il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 12 presso lasede Fnp Cisl di Carpi; tel. 059-682322

Annalisa Bonaretti

on basta fare impresa,bisogna fare società: sela filosofia di un sinda-cato (ma anche della

gente normale, perbene) si po-tesse riassumere con uno slo-gan questo potrebbe essere, al-meno di questi tempi, tra i piùazzeccati.Perché la cosa che più temiamo,in questo periodo, è proprio illavoro che manca e a cosa puòportare il prolungamento di unasituazione di cui si fatica a ve-dere la fine.Sicar che chiude, Zadi acquisi-ta da BrunoGenerators diGrottaminardanon sono che inomi più noti asubire cambi dirotta che feri-scono e preoccupano.Le prime due settimane di gen-naio riferiscono dati allarman-ti: rispetto al 2012, le domandedi disoccupazione ordinaria edi mobilità inoltrate ai sindacativolano. Secondo la responabileCgil area Carpi TamaraCalzolari “nella zona del-l’Unione delle Terre d’Arginesi è verificato un sostanzialeraddoppio delle domande. Laprima valutazione da fare è laforte preoccupazione per undato occupazionale che registraun aggravamento visto che an-che il dato di metà mese portaun aumento sul 2012 del 45% didomande presentate per inter-ruzione del rapporto di lavoro.Già a fine anno avevamo espres-so forte preoccupazione per isegnali che ci stavano arrivan-do da molte piccole aziende chehanno attraversato la crisi inquesti anni affrontando insie-me al sindacato, con gli ammor-tizzatori sociali a disposizione,il calo di commesse o le diffi-coltà a reggere il ciclo finanzia-rio. Purtroppo molte di questerealtà medio-piccole hanno vi-sto un ulteriore peggioramentodei risultati a causa del terremo-to e con la fine del 2012 hannochiuso o tagliato il personale ele domande di ammortizzatorisociali di queste prime settima-ne dell’anno lo confermano”.Per Calzolari c’è una secondaragione riferibile a questo au-mento ed è l’entrata in vigore il1 gennaio 2013 della RiformaFornero “che prevede – precisala sindacalista – un aumento deicosti (maggiori contributi) perle aziende che intendono chiu-

dere dei contrat-ti di lavoro equesto fatto haindotto allachiusura pre-ventiva, entro il

31 dicembre 2012, dei cosid-detti contratti in bilico, quellicioè che venivano a scadenza inquesti mesi”.La preoccupazione, inutile ne-garlo, esiste, ma va consideratoche sono cambiate le normative,dunque è una situazione fuoridall’ordinario quindi difficil-mente comparabile, comunquesia è troppo presto per trarredelle conclusioni che potrebbe-ro essere affrettate. L’atteggia-mento giusto da mantenere èuna forte attenzione che nondeve sconfinare in un pessimi-smo senza scampo. In effetti,come osserva RobertoGiardiello, responsabile d’areaper la Cisl, “non c’è niente dinuovo, qui da noi va come ab-biamo lasciato lo scorso anno.E’ una situazione difficile, tuttoil mondo produttivo è sotto pres-sione, sempre di più. A ben guar-dare, si nota una discreta tra-sformazione. Si vedono all’oriz-zonte società interessate adacquisizioni di aziende in gros-sa difficoltà che lasciano, dicia-mo, perplessi. Queste realtà ri-chiedono di essere seguite con

grande attenzione su tutti i li-velli. La mia preoccupazioneprincipale – sottolineaGiardiello – è l’occupazione eriguarda tutti i settori perché ècomplicato fare un’analisi suisettori. In edilizia, con il terre-moto, si è mosso qualcosa; ilsettore moda è a macchia dileopardo: ci sono criticità maanche belle risorse però le car-tucce finiscono. La strutturaaziendale è spesso fragile e quel-lo che era un plus rischia didiventare un minus: le nostreaziende moda erano e rimango-no basate sulla logica dellafiliera, ma se la filiera continuaa perdere pezzi tutto risulta piùcomplicato. La meccanica stasoffrendo”. L’esempio Sicar èdi quelli eclatanti, infatti il 21gennaio è stata avviata la proce-dura di cassa integrazione stra-ordinaria, un atto che precede lachiusura infatti la motivazionenon lascia margine né di dubbioné di speranza: cessazione del-l’attività. Sono coinvolti settantalavoratori, una ventina a Carpie una cinquantina nello stabili-mento del Veronese.“La meccanica sta soffrendo –commenta Roberto Giardiello-, un po’ di movimento c’è e miriferisco al ‘restauro’ di qual-che situazione aziendale (il ri-ferimento alla Zadi pare

inequivocabile, ndr), ma vedre-mo sul medio termine. Realtàche vanno bene, sul territorio,ne esistono, ma è un fatto che lanostra area sta diventando sem-pre più debole. E si vede poco lapresenza di una politica semprepiù distante dai problemi reali eindecisa a tutto, la verità è che ilPaese sta andando a rotoli. Lavedo nera, ma i dati sono que-sti”.Giardiello è, da sempre, unapersona equilibrata, non dà giu-dizi avventati e queste sue con-siderazioni sono da tenere ingrande conto proprio per que-sto. “Aziende che vanno beninoce ne sono, ma anche in questicasi positivi non creano posti dilavoro. I dati in nostro possessodegli ultimi anni lo dicono chia-ramente: ci sono aziende chehanno migliorato i conti - fattu-rato e utile -, ma senza produrreoccupazione”.Ricette per ripartire Giardiello,ovviamente, non ne ha, ma unasoluzione, banale fin che si vuo-le ma concreta e di buon senso,la suggerisce: lasciare in tascaqualche soldo in più a lavoratorie datori di lavoro, solo così puòriprendere il circolo virtuoso del-l’economia. “Finché è la finanzaad essere pesantemente agevo-lata rispetto all’economia vera,non possiamo aspettarci miglio-ramenti. La pressione fiscalepesa fortemente assieme a tutti imali dell’Italia che, ormai, co-nosciamo a memoria. Però re-stano lì da tempo, e sono sempregli stessi, nessuno che li prendain mano seriamente per risolver-li. In una situazione simile sifatica a pensare di trovare stimo-li per riprendere e ripartire”.Insomma, se non cambia a mon-te, a valle si può fare ben poco.Serve un’inversione culturale a180°, senza si mettono solo del-le pezze, ma le soluzioni tam-pone lasciano il tempo che tro-vano. E quanto tempo rimane?

Aumentano le domande per interruzione del rapporto di lavoro. Zadivenduta a un gruppo di Grottaminarda, Sicar chiude. Se la meccanicapiange, gli altri settori non ridono. La maggior preoccupazione èl’occupazione: anche chi va bene non assume

NVedo scuro

Ma ha ancora un ruolo ilsindacato in questi lunghimomenti di crisi?La risposta di RobertoGiardiello è onesta: “Ci stia-mo muovendo su diversi pia-ni, a livello nazionale la Cislsta facendo proposte, ma obiet-tivamente sarà solo il tempoa valutare l’efficacia o menodel sindacato. Personalmen-te ci credo e ritengo che peruscire dalle secche della cri-si, da noi ampliata dalle con-seguenze del terremoto, ser-va un patto di comunità. Oc-corre andare tutti insieme nellastessa direzione, a parole sia-mo tutti d’accordo, a fatti…”.

Infrastrutture, politicheenergetiche, credito,

burocrazia, a quando unasoluzione?

La buona notizia

Siti B & T, gruppo con sede a Formigine che nel 2011 hafatturato 151 milioni di euro, impegnata nella riorganizzazionedella propria struttura attraverso sinergie con aziende locali edi consolidata esperienza, ha affidato la propria logistica e iservizi accessori alla Chimar di Giovanni e Marco Arletti.L’azienda è stata prescelta anche per gli spazi importanti dovepoter stoccare la merce dei clienti e perché offre un servizioconto terzi di logistica industriale.La filosofia della famiglia Arletti si è dimostrata vincente: nonessere fornitori ma partner strategici; quando possibile crearenetwork efficienti. Il modo migliore per continuare a crescere.

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Una società più solidale

Anteas, Associazione NazionaleTutte le Età Attive per la Solida-rietà, è la onlus dei volontari pen-sionati Cisl. Uomini e donne inperfetto equilibrio, più o meno il50% ciascuno, quasi una perfettariproduzione dei tesserati di cui il55% è formato da donne.

Tamara CalzolariRoberto Giardiello

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1110 febbraio '13CronaCarpi

personalità del mondo dellacultura e delle imprese, del-l’università e della società civi-le con riferimenti ideali dover-si, laici e cattolici. Molto acce-so il dibattito soprattutto sulleproblematiche della scuola: sulfuturo dei nostri giovani non sischerza serve una svolta sulmerito con la valutazione diinsegnanti e istituti. Sui temietici Scelta Civica non ha unaposizione definita lascia liber-tà di coscienza anche se si faràpromotore di un dialogo tra-sversale tra le forze politicheper far emergere quei valoriche costituiscono la base delconvivere civile del nostro pa-ese che affonda le sue radicinella Costituzione. L.L.

Si è presentata con ilvolto giovane dei neofitidella politica la lista che

fa capo a Mario Monti ma contanta voglia di portare una ven-tata di novità per far ripartirel’Italia. Venerdì 1 febbraio aCarpi i candidati modenesi allaCamera MassimilianoMariani, BarbaraManferdini, ValentinaFerraboschi e Luca Cuoghisono intervenuti per illustrare icontenuti dell’Agenda Montiper l’Italia. L’attenzione si èsubito focalizzata su due ambi-ti strategici che hanno anchecaratterizzato l’azione del go-verno tecnico guidato dal Pro-fessore: il lavoro e il sostegnoalle imprese. Da parte di SceltaCivica piena adesione alla ri-forma Fornero per un mercatodel lavoro con meno vincoli epiù aperto all’ingresso dei gio-vani. Riduzione della pressio-ne fiscale e maggiore accessoal credito sono le ricette perridare fiato al tessuto industria-le nazionale caratterizzato perla maggior parte da piccoleaziende sotto i 25 dipendenti.“E’ da qui che deve ripartire lafase della crescita – ha affer-mato Valentina Ferraboschi –ridare alle aziende e ai lavora-

tori il gusto di lavorare, e aifigli il desiderio di continuarel’opera dei genitori, senza ve-derli affannati e sommersi datasse e burocrazia”. E’ statopiù volte ribadito, in particola-re da Massimiliano Mariani,coordinatore modenese di unodei movimenti che ha dato vitaal partito di Monti ovvero ItaliaFutura guidato da LucaMontezemolo, che lo scopodell’iniziativa politica di Ma-rio Monti ha anche una dimen-sione valoriale. “Occorre ritro-vare – ha affermato Mariani –quel senso di appartenenza alloStato e a ciò che può generareuna crescita comune”. A que-sto proposito è stata sottolinea-ta l’adesione a Scelta Civica di

Annalisa Bonaretti

e vogliamo il cambia-mento, deve partire danoi”, poche parole perpresentare Michele

Boldrin, invitato recentemen-te da Paolo Battini, referentein città di Fermare il declino,il movimento di OscarGiannino. Negli Stati Unitida 30 anni, insegnate univer-sitario, Boldrin ha parlato di“una situazione economica esociale molto più pesante diquanto si vede in televisione.Il problema è la classe politi-ca, la maniera in cui vieneselezionata. La situazione ègravissima, la classe politicaassolutamente incapace dicomprenderla. C’è un pezzod’Italia che tiene su il Paeseed è capace di affrontare real-tà amare, è capace di ‘fare’”.Boldrin si definisce “un al-fiere della nuova politica” epropone le sue ricette. Elimi-nare il finanziamento pubbli-co ai partiti; rendere obbliga-torie le primarie per tutti perselezionare una classe politi-ca più capace perché “questagente non sa fare niente, èincompetente”. Importante,certo, saper fare, ma non ba-sta, occorre visione ed è que-sto che manca, oggi, alla po-litica. Sull’analisi dell’Italianon si può che concordarecon Boldrin. “L’apparato delloStato è un corpo parassita –sostiene - perciò va cambia-tolo stato giuridico della bu-rocrazia, da funzionari pub-blici a dipendenti a contratto.Alle domande ha risposto daprofessore, un tantino lungoe palesemente soddisfatto disé e della sua esperienza ame-

ricana, Paese dove“meritocrazia e trasparenza”sono fatti, non parole. Vor-rebbe “l’abolizione del va-lore legale del titolo di stu-dio”, ha sottolineato che “ilritorno alla lira è una scioc-chezza” e ha precisato che“il rischio sul debito non di-pende da quanto è alto il de-bito, se c’è cash flow nessu-no si preoccupa, e la Bancacontinua a garantire il debi-to”. Ha detto che “la cassaintegrazione va abolita, matutti i disoccupati devono ri-cevere un sussidio e occorrefornire loro una formazioneadeguata per ritrovare un la-voro”.Ha concluso dicendo che “la

Michele Boldrin in città per Fermare il declino

La politica del “fare”

burocrazia è la foglia di ficoche copre anche la politica,due facce dello stesso siste-ma. La commistione tra fi-nanza e politica è troppo for-te. La politica ha la tendenzaa mangiarsi la finanza”, af-fermazione, questa, che nonconvince anche perché non èsemplice sapere se è nato pri-ma l’uovo o la gallina. Unacosa, comunque, è certa: ilsimbolo di Giannino è tal-mente simile a quello diUnicredit che non capisci se ècosì per fare il verso alle ban-che o se questi professori sonotalmente vicini – anche se inmaniera diversa da Monti – aquesti mondi che gli è venutospontaneo così.

Scelta Civica con Mario Monti

Al centro imprese e lavoro

Al Senato la lista Scelta Civica con Monti per l’Italia presenta anche i candidati dell’Udc,i modenesi sono Raimondo Soragni, ex sindaco di Finale Emilia, Paolo Ferrarivicesegretario provinciale, di Sestola e Giorgio Cavazzoli, segretario cittadino Udc diCarpi. L’Udc invece corre con il proprio simbolo alla Camera e punta all’elezione diDavide Torrini, segretario regionale Udc e capogruppo in consiglio comunale aModena, che si trova nella terza posizione. Altri candidati Udc alla Camera StefanoGasperi, consigliere comunale di Cavezzo; Stefania Bellelli, farmacista di Carpi ecoordinatrice della lista Alleanza per Carpi; Mattia Tassi, 28 anni ingegnere ambientaledi San Felice; Graziella Bellotti, imprenditrice di Campogalliano; Paolo Bigliardiconsigliere comunale Udc di Formigine; Rita Zironi, consigliere comunale Udc a Zoccae Gianpaolo Cantergiani, ex consigliere comunale Unione di centro a Pavullo.

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dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

Gardini, alla guida di Conserve Italia, nuovo presidente nazionale Confcooperative

La forza della cooperazioneSoddisfazione di Confcooperative Modena per l’elezione del forliveseMaurizio Gardini alla presidenza nazionale di Confcooperative.Gardini è stato eletto ieri all’unanimità al posto di Luigi Marinoche, essendosi candidato al Senato in Emilia-Romagna per la listaMonti, ha rassegnato le dimissioni. “I cooperatori modenesi ringra-ziano Marino per la grande opera svolta in questi anni a tutela dellacooperazione e augurano buon lavoro al suo successore – dichiaraGaetano De Vinco, presidente di Confcooperative Modena –.Sono certo che Maurizio Gardini, cui sono legato da rapporti diamicizia e stima, saprà aiutare le cooperative italiane a trainare ilnostro Paese fuori dalla crisi, mantenendo alta la coesione sociale”.Gardini era presidente di Confcooperative Emilia-Romagna (al suoposto è stato eletto il riminese Massimo Coccia) e guida Conserve

Italia, la più importante cooperativa ortofrutticola italiana. ProprioConserve Italia, che ha la sede legale a San Lazzaro di Savena(Bologna) e stabilimenti anche a Ravarino, ha devoluto a duecooperative modenesi colpite dal terremoto le risorse che essadestina ogni anno a finalità sociali. L’attenzione del colossoagroalimentare si è concentrata su La mano sul berretto di Campo-santo e la Bottega del Sole di Carpi, entrambe aderenti aConfcooperative Modena. La prima è specializzata nell’inserimen-to lavorativo di persone svantaggiate e svolge prevalentementeattività di giardinaggio e manutenzione del verde; la seconda, cheha un punto vendita anche a Mirandola, commercializza prodottiequosolidali (dall’abbigliamento alla bigiotteria, dagli alimentariai prodotti per l’igiene e cura della persona.

Da sinistra Gaetano De Vinco, Sandra Testa(Bottega del Sole), Cinzia Nasi (vicedirettore

Confcooperative Modena), Alice Ferrarini (Lamano sul berretto), Maurizio Gardini

Barbara Franchini, Paolo Battini,Michele Boldrin, Orazio Vignoli

Luca Cuoghi, Valentina Ferraboschi, Massimiliano Mariani,Barbara Mandredini

DavideTorrini Giorgio

Cavazzoli

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12 10 febbraio '13

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Domenica 3 febbraio si è celebrata la Giornata della vita. Nasce uno spazioascolto a Mirandola per essere sempre più vicini alle madri e alle famiglie

Benedetta Bellocchio

è tenuta domenica 3febbraio nelle parroc-chie della Diocesi la

Giornata per la vita. Il Centrodi aiuto alla vita Mamma Ninadi Carpi ha scelto di festeg-giare questa ricorrenza conuna Santa Messa per ringra-ziare il Signore del dono deifigli, celebrata a Quartirolodal parroco don Fabio Bar-bieri. Bello nell’omelia ilcoinvolgimento dei bimbi,chiamati a dire, personalmentee insieme, il proprio sì allavita. L’invito fatto dal Cavalle famiglie con figli picco-li, è stato esteso da don Bar-bieri a tutte le mamme in gra-vidanza, che hanno ricevuto,al termine della Messa, in unmomento molto toccante, unaspeciale benedizione per lavita che portano in grembo.Fuori dalla chiesa, il tagliodella torta insieme a don Fa-bio con tutti i volontari e lemamme per festeggiare la

Giornata della vita, prima didarsi appuntamento alla sera,in Santa Chiara, per la pre-ghiera del Vespro presiedutada monsignor FrancescoCavina.“Come disse Paolo VI – haosservato il Vescovo – il gra-do di civiltà di una società simisura sul rispetto della di-gnità della persona e dellavita umana. Una società vive,si costruisce, si regge unica-mente sulla vita, sulle nuovegenerazioni, sul futuro insom-ma. Tra i crimini più gravi viè dunque il rifiuto della vitaumana sin dal grembo mater-no, una persona che è talmen-te indifesa che non è in gradodi esprimere i propri diritti”.La legge sull’aborto, ha pro-seguito monsignor Cavina,contraddice la natura stessadella legge, che invece nasceper tutelare i diritti di chi èdebole e indifeso. “Sosteneteil Centro di aiuto alla vita,un’iniziativa frutto della ge-nerosità e sensibilità di alcu-ne persone che hanno decisodi impegnarsi – ha conclusoil Vescovo –: per creare unamentalità veramente apertaalla vita, date la vostra dispo-nibilità, il vostro contributo,il vostro tempo”.Dopo un momento convivia-le presso l’oratorio, si è svol-to l’incontro dei volontari,occasione per fare un bilan-cio del proprio servizio ericentrarsi.

Un annointensoÈ stato un anno intenso per ilCav, che come tanti ha vissu-to l’esperienza di essere “ter-remotato” – la casa Agape divia Puccini dove ha la propriasede è stata infatti chiusa perprecauzione alcune settima-ne – e di usare un po’ difantasia per trovare strade al-ternative per farsi vicino allemamme e famiglie che si sonotrovate nelle tendopoli spon-

Centro di aiuto alla vita “Mamma Nina”

Il Cav nasce per prevenire l’aborto ed evitare che la decisio-ne, spesso drammatica, se portare avanti o meno una

gravidanza sia vissuta senza speranza e nella solitudine.

Se sei indecisa se proseguire la tua gravidanza, prenditi tuttoil tempo per riflettere. Chiamaci, siamo a disposizione

innanzi tutto per ascoltarti e valutare insieme a te tutte lepossibilità, affinché tu sia libera di scegliere. Ci sono tante

persone che possono e vogliono aiutarti.

Nei momenti di grande sofferenza e incertezza, l’amiciziapuò fare molto: se conosci una mamma in difficoltà, parlale

subito del Cav, consigliale di contattarci.

SPAZIO ASCOLTOCarpi, via Puccini n. 17-19,

ogni sabato ore 10 - [email protected]

Mirandola, centro Caritas in via Posta,2° e 4° sabato del mese ore 10-12

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Telefono attivo 24 h su 24CARPI: 345 442 96 46

MIRANDOLA: 338 28 54 271

Si

tanee. Proprio dal dramma delterremoto, però, è nata la di-sponibilità a Mirandola di unlocale in cui poter aprire unaltro sportello di ascolto sulterritorio della Diocesi.

SpaziodoppioE così ecco, la novità più bel-la per cui ringraziare il Si-gnore – e quanti si sono messiin gioco in questo servizio -,la nascita a Mirandola presso

i moduli del centro operativoCaritas per l’emergenza, col-locati in via Posta, di unospazio aperto ogni 2° e 4°sabato del mese per l’ascoltoe l’accoglienza delle mammein difficoltà di fronte all’arri-vo di un figlio. “Sette sono lepersone che hanno rispostoall’appello – spiega MariaBonazzi, volontaria miran-dolese del Cav – e già c’ètanto da fare, avendo due fa-miglie che si sono rivolte anoi”. Di fronte a tanto isola-mento sociale la sfida è ga-

rantire una presenza e unaffiancamento a queste situa-zioni.

Collegaticoi serviziIl secondo obiettivo, così comegià avviene a Carpi con iltavolo Scegliere di Scegliere,è quello di costruire un rap-porto di fiducia nell’ambitodel tavolo della maternità cheriunisce i servizi sociosanitaridei comuni dell’Area Nord.Oggi la presenza del Cav siaffianca a quella del Sav (Ser-vizio accoglienza alla vita) diCavezzo, da cui peraltro mol-ti volontari provengono, epotrà alleggerire anche il la-voro di questi “fratelli mag-giori” che sono stati colpitipesantemente dal sisma, aven-do perso la sede (una casettaè stata poi donata dal Movi-mento per la vita in modo cheil Sav potesse riprendere lapropria attività), e porsi sulterritorio dei comuni diMirandola, Concordia, e SanPossidonio, come inter-locutore delle parrocchie edei servizi.

Il Cav cerca...· Soci sostenitori e vo-

lontari per portare avan-ti le proprie attività

· Carrozzine, passeggini,attrezzature e abiti perneonati in buone condi-zioni

· La disponibilità a offri-re un lavoro a una mam-ma o a un papà

· La disponibilità a offri-re appartamenti ad af-fitti agevolati per fami-glie in difficoltà

· Un magazzino per de-posito materiali

Il Cav è disponibilea partecipare a

incontri, momentidi preghiera, consi-gli parrocchiali per

parlare del temadell’aborto e illu-strare la propria

attività.

CF: 90033410367IBAN: IT 74Y05387

23300000001984019

Ma le mammenon arrivano

È sempre molto bassa lapercentuale dellegestanti presentatesi adun Cav entro i primi 90giorni di gravidanza,cioè prima del termineultimo che ne consentel’interruzione; bassapermane anche lapercentuale di mammeinviate ad un Cav da unConsultorio pubblico(solo il 7% nel 2011).Così è anche sul nostroterritorio: “uno dei nodipiù problematici –fanno sapere dal CavMamma Nina – èproprio incontrare ledonne che stannopensando di abortire,perché l’invio daiservizi sanitari è ancoramolto raro e da solequeste mamme nonarrivano a noi. L’obiet-tivo prossimo saràproprio quello di farciconoscere sempre più,da una parte tessendoun rapporto stretto conle comunità parrocchia-li, dall’altra impegnan-doci per essere presentisul territorio, lì dovequeste mamme incon-trano i servizi”.

Il Cavraddoppia

Il Cavraddoppia

Speciale Vita

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1310 febbraio '13

La vita in pienezzaè il vertice della pace

ome ogni anno i vescoviitaliani, nella giornataper la Vita, hanno risve-gliato col loro messag-

gio la nostra attenzione su que-sto tema cruciale. Essi ricorda-no le molteplici manifestazionidi solidarietà espresse in occa-sione del grave sisma che hacolpito le nostre terre e sottoli-neano che “in questa, come intante altre circostanze, si con-ferma il valore della persona edella vita umana, intangibile findal concepimento; il primatodella persona, infatti, non è sta-to avvilito neanche dalla crisi edalla stretta economica. La di-sponibilità a generare – osser-vano – ancora ben presente nel-la nostra cultura e nei giovani, ètutt’uno con la possibilità di cre-scita e di sviluppo: non si esceda questa fase critica generan-do meno figli o peggio ancorasoffocando la vita con l’aborto,bensì facendo forza sulla veritàdella persona umana, sulla logi-ca della gratuità e sul dono gran-de e unico del trasmettere lavita… credendo ancora che lavita vince, anche la crisi”.Le mamme seguite attualmentenella nostra zona, oltre a diffi-coltà economiche, manifestanoun isolamento sociale e unamancanza di speranza, e chie-dono di condividere almeno al-cuni momenti della loroquotidianità coi volontari.Il Cav cerca di accompagnare la

famiglia in un “fare insieme”,precisa Chiara Buzzega,vicepresidente. “Si crea una re-ciproca assunzione di respon-sabilità: nel momento in cui ilbambino nasce e c’è da andaredentro i problemi per costruireintorno a questo figlio uno spa-zio accogliente, ma anche pri-ma non si può lasciare la donnaisolata. La crisi di speranza chesi vede nelle famiglie è infattiulteriormente esasperata dalleconseguenze della crisi econo-mica e, qui da noi, dal terremo-to: di fronte alla complessità dicerte situazioni, è impossibiletrovare da soli le risposte, que-sti problemi sono davvero trop-po grandi. Se i soldi sembrano iltema centrale, in realtà a pesarepiù di tutto il resto è la grandesolitudine in cui si vivono certedecisioni”, chiarisce.“Il Cav funziona perché intornoa ciascuna mamma c’è una retedi volontari che si fa vicina,comunica una continuità nellapropria presenza – prosegue -;si costruisce un legame che nonsi interrompe con la nascita delbambino, anzi si rinsalda intor-no a un progetto di vita condivi-so”. Nel bilancio si è osservatoinfatti come le situazioni me-glio riuscite siano quelle in cuisi è creata una comunità intornoalla mamma, comunità spessocostituita da persone apparte-nenti a una parrocchia, che sisono attivate con grande gene-rosità. “Questa sovrabbondan-za nell’amore porta davverofrutti inaspettati – concludeChiara Buzzega –: spesso an-che le maggiori difficoltà si ri-solvono e le situazioni possonomigliorare grandemente rispet-to al punto di partenza”.

B.B.

Il messaggio dei Vescovi e i frutti inaspettati della vicinanza dei volontari

A tempo indeterminatoPartiredalla

preghieraLa preghiera dei Vespriper la vita nascente chesi è svolta domenica 3

febbraio vuole rilanciareuna tradizione, nataormai un anno fa, di

dare ai volontari – e atutti coloro che voglionopregare per la vita e perle mamme che si trova-

no di fronte a unagravidanza inattesa – unmomento in cui rivol-gersi al Signore e porrenelle sue mani tutte le

gioie, ma anche lefatiche di questo servi-

zio. Così ogni primadomenica del mese, alle

18 presso la chiesa diSanta Chiara, al Rosarioe Vespro condotto dalle

sorelle Clarisse, sidedicherà una particola-re attenzione a questo

tema.

VESPRIPER LA VITANASCENTE

OGNI PRIMADOMENICA DEL MESE

ORE 18, CARPICHIESA DI SANTA

CHIARA

C

“Mi associo ai Vescovi italiani che nel loro messaggioinvitano ad investire sulla vita e sulla famiglia, anche comerisposta efficace alla crisi attuale – ha detto il Papanell’Angelus di domenica 3 febbraio salutando il Movi-mento per la Vita riunito come sempre in Piazza SanPietro. “Auguro successo all’iniziativa denominata ‘Unodi noi’, affinché l’Europa sia sempre luogo dove ogniessere umano sia tutelato nella sua dignità”.Già nel suo messaggio per la Giornata della Pace Benedet-to XVI aveva parlato dell’aborto. Ma sul tema comesempre i media sorvolano. “La vita in pienezza è il verticedella pace. Chi vuole la pace – afferma il Papa – non puòtollerare attentati e delitti contro la vita. La fuga dalleresponsabilità […] e tanto più l’uccisione di un essereinerme e innocente, non potranno mai produrre felicità opace. Come si può, infatti – scrive ancora il Pontefice –pensare di realizzare la pace, lo sviluppo integrale deipopoli o la stessa salvaguardia dell’ambiente, senza chesia tutelato il diritto alla vita dei più deboli, a cominciaredai nascituri? Ogni lesione alla vita, specie nella suaorigine, provoca inevitabilmente danni irreparabili allosviluppo, alla pace, all’ambiente. Nemmeno è giusto codi-ficare in maniera subdola falsi diritti o arbitrii che, basatisu una visione riduttiva e relativistica dell’essere umano esull’abile utilizzo di espressioni ambigue, volte a favorireun preteso diritto all’aborto e all’eutanasia, minacciano ildiritto fondamentale alla vita”.

La vita in pienezzaè il vertice della pace

Bambini nati

104.965 sono i bambininati, a tutto il 2011,

grazie ai soli Cav che inquesti anni hanno inviatoi loro dati alla Segreterianazionale. Solo nel 2011sono nati 10.078 bambi-ni, con un numero medio

per ogni Cav che dal1990 si è quasi

quintuplicato. Conside-rando che non tutti i Cav

inviano le schederiepilogative, si può

ragionevolmente ritenereche, a partire dal 1975(anno di fondazione a

Firenze del primo Centrodi Aiuto alla vita) adoggi, i bambini nati

grazie all’aiuto dei Cavsiano complessivamente

oltre 140.000.

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14 10 febbraio '13 Mirandola Concordia

Un libro di Luca LombrosoSalvare il pianeta? E’ possibile

Salvare il pianeta è ancora possibile? E come sta cambiandoil clima per colpa dell’attività umana? Sono alcune delledomande a cui cerca di rispondere l’ultimo libro di LucaLombroso, metereologo dell’Osservatorio Geofisico all’Uni-versità di Modena e Reggio Emilia, dal titolo “ApocalypseNow? Clima Ambiente Cataclismi” che è stato presentato inuna serata organizzata dal Circolo Medico M. Merighi il 25gennaio a Medolla. In una coinvolgente conversazione scien-tifica Lombroso ha affrontato l’importante tematica dei cam-biamenti climati-ci e delle nefasteconseguenze che,in un futuro nien-te affatto remoto,si prospettano perla Terra e per laspecie umana.Luca Lombrosoera reduce daun’intervista inRai con CorradoAugias e dal riti-ro del premio UnBosco per Kyoto2013 che gli èstato conferito aRoma. “Non possiamopretendere di ri-solvere i proble-mi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati”:questa frase di Einstein è il messaggio conclusivo della seratache si è conclusa con quattro consigli che possiamo metterein pratica subito per dare il nostro piccolo ma essenzialecontributo per salvare il pianeta: pensionare i combustibilifossili; assumere energie rinnovabili; tutelare i diritti delleforeste; non buttare via niente.

“I

L’associazione La Nostra Mirandola ha donato un Videodermatoscopiodi ultima generazione per la prevenzione e cura dei melanomi

La macchina della solidarietàAnnalisa Bonaretti

n un momento così, pri-vo di fondi, bisogna aiu-tare l’ospedale a dotar-si di ottime attrezzature

per dare certezze ai pazienti didiagnosi sicure - osserva Ni-coletta Vecchi Arbizzi, presi-dente di La nostra Mirandola,l’associazione che in questi anniha donato quasi due milioni dieuro al Santa Maria Bianca -.Se non ci fossero molte perso-ne che mi aiutano, non riusci-remmo a realizzare tanti pro-getti”. Guarda al futuro Nico-letta Vecchi Arbizzi perchéquanto fatto in passato, ormai,è fatto e per sostenere ospedalee cittadini è necessario averelo sguardo – e il cuore – rivoltoin avanti.Il 2013 è partito alla grande,infatti il Videodermatoscopioche arriverà al Santa MariaBianca proprio in questi giorniè la prima donazione di tre.“Abbiamo optato per questostrumento – spiega la presi-dente de La nostra Mirandola -perché quello precedente eragià abbondantemente obsoletoe sempre rotto. Sappiamo cheil melanoma, se scoperto intempo, può essere operato equesta attività puòessere seguita dai chirurghi delnostro ospedale. Un ulteriorebeneficio è che, in questo modo,si crea un’ottima sinergia fradermatologi e chirurghi. Obiet-tivo primario è la prevenzione e di conseguenza salvare la vitadei pazienti”. Vecchi Arbizzi sostiene, a ra-gione, che in questi tempi dispending review e risorse sem-

pre più scarse destinate allasanità, bisogna specializzare almassimo le attrezzature perprevenire ed evitare costi inu-tili da sostenere. “Solo attrez-zature di alto livello, seguiteda ottimi medici come ildermatologo Mauro Papi, dan-no certezze in più e sicurezzeai pazienti che si sentono se-guiti e ben curati”.Il Videodermatoscopio Vidixè uno strumento di ultimissimagenerazione che permette divisualizzare e prevenire ilmelanoma e gli altri tumoridella pelle. Il sistema funzionamediante una telecamera adaltissima definizione che con-sente al dermatologo di acqui-sire le immagini dei nei ad altoingrandimento. La presenza diun doppio monitor assicura unavisione ad alte dimensioni del-le lesioni e la mappatura dellestesse.Scoprire in tempo utile ilmelanoma significa salvare lavita del paziente. La macchinaha un valore commerciale di

oltre 22 mila euro. “Il fine chesi pone la nostra associazioneè di aiutare l’ospedale a dotarsidi attrezzature di ultimissimagenerazione per cercare di darealle persone della Bassa dellecertezze di cure basate sulla altaqualità delle attrezzature do-nate. Ma pensiamo anche aiprofessionisti – ne abbiamo dieccellenti – che vanno soste-nuti, perché il rischio - contutte le voci più o meno esage-rate sulla sorte dell’ospedaledi Mirandola - che si sentanomortificati non va sottovaluta-to. Con questa donazione –spiega - possiamo offrire al-l’Area Nord un servizio eccel-lente nel campo dermatologicoche dispone di professionistimolto preparati e amanti delproprio lavoro come il dottorMauro Papi che, per non allun-gare i tempi di attesa a chisoffre, comincia il suo serviziodi visite al mattino presto, no-nostante non sia di Mirandolae debba percorrere 35 chilo-metri di strada per raggiungere

il nostro ospedale. La gioia diPapi è anche la nostra. Questaattrezzatura è stata comperatagrazie al prezioso contributodella ditta Baraldini Costru-zioni e di persone che sonovenute in visita aMirandola come un gruppo diBellusco, un gruppo di com-mercianti di Ornago, laFilodrammatica di Ornago,Vittorio Pellegatta di Vimercate,tutti quanti portati a Mirandoladal dottor Enzo Villa, chirur-go del nostro ospedale. Insom-ma, una sinergia virtuosa checi fa continuare ad andare avanticon fiducia”. E tanto, ma pro-prio tanto, impegno.L’attrezzatura donata è l’unicapresente in tutta l’azienda Ausldi Modena, e questo aumental’efficienza del Santa MariaBianca dopo la batosta del si-sma devastante. Nelle cose maancor di più nelle persone. C’èun tempo in cui il valore di unadonazione va oltre.“La nostra associazione è fierae felice per questa donazioneche avviene nel post sisma, aconferma che la macchina del-la solidarietà non si è mai fer-mata, neppure per un attimononostante le avversità e lecomprensibili difficoltà trova-te – e affrontate -. Possiamoessere veramente tanto orgo-gliosi di questa donazione –conclude Nicoletta VecchiArbizzi -: i donatori perchévedono il realizzo immediatodelle loro offerte e noi perchétocchiamo con mano quanto lasolidarietà umana possa fareper aiutare il prossimo in unmomento difficilissimo comela ricostruzione”.

Si commemora Vilmo CappiVenerdì 8 febbraio alle ore 17.30 siterrà a Mirandola un’iniziativa perricordare Vilmo Cappi, medico estorico mirandolese scomparso unmese fa. Presso le sale al primopiano del bar “La Fenice” in Galle-ria del Popolo, interverranno BrunoAndreolli e Gianluca Tusini del-l’Università di Bologna, PaoloGolinelli dell’Università di Verona,Mauro Calzolari dell’Università diFerrara.Cappi ha dedicato buona parte dellavita allo studio della sua Mirandola fino ad età avanzata,sempre con entusiasmo e rinnovato interesse. Nato il 1giugno 1918, ha strettamente legato il suo nome alla vita diMirandola, fin da quando giovanissimo aderì alla Resistenza.Svolse per 45 anni ininterrotti la professione di medico; dal1951 al 1988 è stato medico condotto della zona di Cividale- Mortizzuolo. Impegnato anche nella vita politica e socialedella sua città, nel 1946 ha fondato e diretto il giornale “LaBassa”. Subito dopo la Liberazione venne nominato ancheassessore alla Sanità del Comune.Il nome di Cappi è legato anche alla sua attività di studioso.Dal 1950 al 1985 è stato ispettore onorario ai monumenti e aibeni artistici e ambientali del Comune di Mirandola ed hapubblicato decine di libri e saggi. Fu anche socio fondatoredel locale Lions Club e nel 2002 ricevette il prestigiosopremio Pico.Cappi è di recente scomparso il 6 gennaio 2013.

Ripartito il prestitointerbibliotecario

Se da un lato si sta lavorando per fornire la cittadinanza di unasede provvisoria della Biblioteca comunale “Garin” diMirandola, dall’altro, per venire incontro alle esigenze degliutenti, il Comune ha da alcuni giorni riattivato il prestitointerbibliotecario su tutto il territorio nazionale dalla posta-zione presente presso l’Ufficio Biblioteca, situato nella ca-setta di legno di via Pietri 4, accanto alle Scuole medie. Tuttigli utenti interessati a richiedere libri possono dunque farlotutte le mattine dalle 8.30 alle 13 ed i pomeriggi di lunedì egiovedì anche dalle 14.30 alle 17.30. Il personale provvederàa richiedere i volumi ad altre biblioteche agibili dell’AreaNord o del territorio provinciale e nazionale. L’utente verràavvisato telefonicamente o via mail all’arrivo dei volumirichiesti.

Grande festa di Carnevale

A Mirandola giovedì 7 febbraio alle ore 15.30, in via Postapresso il pallone del tennis, si festeggia Giovedì grasso pertutti i bambini, con giochi e sorprese. Tema di quest’annosono i colori. La parrocchia, in collaborazione con leassociazioni parrocchiali e l’Associazione genitori scuoleMirandola, organizza la tradizionale festa di Carnevale, chegli anni scorsi si svolgeva nelle vie del centro storico.L’ingresso è libero.

Nunzio Borelli con Luca Lombroso

Nicoletta Vecchi Arbizzie Mauro Papi

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1510 febbraio '13

I lavori effettuatiRicordiamo che sono circa una trentina tra chiese,oratori e canoniche gli interventi di messa in sicurez-za richiesti e in attesa di approvazione. A Rovereto èstata avviata e procede la messa in sicurezza dellachiesa, che consentirà di liberare la strada e riaprirlaal passaggio degli automezzi. “Tutti i listelli di legnoche si vedono saranno poi legati da una fune d’accia-io che avvolgerà tutto l’edificio”, chiarisce Battaglia.E’ terminato il lavoro a San Possidonio (chiesa ecampanile); sono partite le opere a Gavello e Cortile;è stata effettuata a fine gennaio anche la messa insicurezza della chiesa di San Bernardino da Siena aCarpi (facciata e campanile): questo faciliterà i pros-simi interventi di riparazione per consentire lariapertura della chiesa. Sempre per la fine di marzol’apertura del cantiere per la messa in sicurezza concopertura provvisoria della chiesa vecchia di Fossoli.Si ricordano infine le previste messe in sicurezza concopertura per il Duomo di Mirandola, la chiesa diConcordia (più canonica e oratorio), Mortizzuolo,Fossa e San Martino Secchia. Richiesti ilpuntellamento dell’oratorio di Ponticelli, le messe insicurezza a Tramuschio, chiesa della Madonnina aMirandola, Santa Giustina Vigona, San GiacomoRoncole, San Giovanni e Santa Caterina, chiesa diNovi e monastero delle Clarisse di Carpi.

redici chiese dovreb-bero essere riaperte, etra queste chiese quasi

sicuramente dovrebbe esser-ci anche la Cattedrale”. E’ unmessaggio di rinascita quelloche esce a margine della visi-ta “ad Limina” del Vescovodi Carpi, che insieme ad altripastori dell’Emilia Romagnasi è recato dal Santo Padredall’1 all’8 febbraio.Monsignor FrancescoCavina è stato riconosciutodal Santo Padre, come riferi-to dai media di tutta Italia inquesti giorni. “Quando mi havisto ha detto subito: ‘ma leiè il vescovo della diocesi piùterremotata!’, senza che ionemmeno mi presentassi:quindi, si ricordava molto bene– ha riferito monsignor Cavinain una intervista a RadioVaticana –. Ha chiesto comestiano andando le cose, e iol’ho informato”.Come già riportato da Noti-zie, la Diocesi di Carpi stalavorando all’iter autorizzativoe burocratico per i lavori checonsentiranno la riapertura diundici chiese meno danneg-giate (Rolo, Sant’Agata-Cibeno, Santa Croce, Panzano,San Bernardino da Siena,Sant’Antonio in Mercadello,aula del Sacramento aMirandola, Vallalta, Cividale,

Limidi, San Martino Carano).Tra queste, sono in corso leprocedure di gara per le chie-se di Santa Croce, Sant’AgataCibeno, Rolo e San Bernardinoda Siena: per questi cantierisi prevede l’inizio dei lavorinei primi giorni di marzo; allafine di marzo dovrebbero par-tire i cantieri relativi all’auladel Sacramento a Mirandolae alla chiesa di Panzano. Perquanto riguarda Cividale,Vallalta, Sant’Antonio inMercadello, Limidi e SanMartino Carano si stanno com-pletando gli ultimiadempimenti tecnico-ammi-nistrativi.Alle 11 chiese si aggiungono

Dall’incontro col Papa nuovo sostegno per la rinascita della Diocesi

13 chiese verso la riapertura

Vita della Chiesa

“T

A Fossa di Concordia procede speditamente la realizzazione del centro di comunità donato dallaCaritas Italiana. L’inaugurazione è prevista per Pasqua. Anche a Budrione di Carpi sono in corso ilavori per l’allestimento di un’analoga struttura.Si ricorda che sono sei le parrocchie della diocesi destinatarie dei centri di comunità, le strutturepolifunzionali donate dalla Caritas Italiana grazie ai fondi della colletta nazionale dello scorso giugno:Mirandola, Quarantoli, Mortizzuolo, Fossa, San Possidonio e Budrione. I lavori sono seguiti in locodall’architetto Angela Castagno, incaricato dalla Diocesi.

Nemmeno San Martino Spinoè stata inserita tra le primeundici chiese ma è comunqueun intervento in programma,i lavori inizieranno prima dallacanonica per consentire il rien-tro del parroco, usufruendodei contributi regionali sugliedifici abitativi. Il progetto ègià stato predisposto ed è invisione alla Soprintendenza– anche la canonica è infattiun bene tutelato – che lo stavalutando. Per l’intervento suquesta parrocchia, come giàcomunicato in precedenza, èpossibile usufruire di partedel contributo stanziato dallaCei in occasione del sismadel luglio 2011.

Lavori di messa in sicurezzadella chiesa di Rovereto

i lavori alla Cattedrale, cheprocedono alacremente e, nellasperanza di trovarefinanziamenti, potrebberoportare a un’apertura entrometà anno. E, infine, la chie-sa di San Marino di Carpi, perla quale esisteva già primadel sisma un progetto soste-nuto dalla Cei, rispetto al qualeè stata chiesta e ottenuta un’in-tegrazione di 90mila euro.“Non coprono tutta la spesa –chiarisce l’economo diocesanoStefano Battaglia – ma po-trebbero contribuire allariapertura anche di questachiesa, se riusciremo a rag-giungere la copertura totaleche non è lontana”.

Migliarinae San Martino Spino

La visita recente al comples-so di Migliarina ha riportatoun risultato incoraggiante perquanto riguarda la canonica,che non ha particolari proble-mi e potrà essere riaperta dopouna risistemazione, mentre lachiesa è stata danneggiata.“Purtroppo questa non è traquelle già inviate – chiarisco-no dalla Curia – e per la suariapertura dovremo aspettarele prossime ordinanze, per cuii tempi sono più lunghi. Que-sto però ci consente di lavo-rare con calma a un proget-to”.

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Visita ad LiminaMomento di grazia“L’incontro con il Santo Pa-dre è un momento di grazia.Si respira sempre con luiun’aria di estrema familiari-tà, di grande attenzione”, haosservato monsignor Cavinadopo la visita “ad Limina”. Igiovani, la famiglia, la cultu-ra e l’attenzione al mondo dellavoro sono stati gli argomentipiù importanti; il Papa ha of-ferto consigli, sollecitazionidi riflessione, apprezzandoanche il lavoro e le iniziativedelle diverse diocesi.“Il Santo Padre - prosegue ilVescovo – ci ha raccoman-dato la cura delle vocazioni ela preparazione dei futurisacerdoti; ci ha raccoman-dato, come indicazione con-creta, il mondo della culturaper fare fronte alla realtàdrammatica del relativismoe dell’indifferentismo chedilagano sempre di più nellanostra società, e poi ha chie-sto a ciascuno di noi di nonspaventarsi di fronte alle dif-ficoltà. A volte il male – hausato proprio questa espres-sione – sembra più forte delbene che è Gesù, ma in realtànon è così. E nella vita ditutti i giorni – ha sottolineato– ognuno di noi può vederecome il bene, pur nel silen-zio, opera ed agisce in ma-niera concreta. Quindi, è sta-to proprio un messaggio digrande speranza e di grandeconsolazione”.

L’appelloa Radio VaticanaMonsignor Cavina ha rivoltoun appello attraverso Ra-dio Vaticana: “abbiamo unbisogno estremo di sacer-doti. Se ci fosse qualcunodisposto, con un’esperien-za fidei donum, a venire aCarpi, sarebbe accolto ve-ramente a braccia aperte,perché il clero – anche se diuna fedeltà e di uno zelopastorale ammirevoli – èanziano e noi abbiamo bi-sogno di forze giovani e leesigenze del terremoto han-no segnato in particolarmodo la realtà giovanile.Ho bisogno proprio di sa-cerdoti ancora relativamentegiovani che si impegnino inquesto ambito, in questocontesto così importante peril futuro della società e del-la stessa Chiesa”.

Budrione di Carpi

Centri di comunità

Pagina a cura di Benedetta Bellocchio

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16 10 febbraio '13Speciale

Anno della Fede10 febbraio '13pagina 16

Che cosa fare

utti i fedeli sono invitatia leggere e meditare at-tentamente la LetteraApostolica “Porta Fidei”

del Santo Padre Benedetto XVI.L’Anno della Fede sarà un’oc-casione propizia per intensifi-care la celebrazione della fedenella liturgia ed in particolarenell’Eucaristia. I sacerdoti po-tranno dedicare maggior atten-zione allo studio dei documentidel Concilio Vaticano II e delCatechismo della Chiesa Catto-lica, traendone frutto per la pa-storale parrocchiale (catechesi,predicazione, preparazione aisacramenti), e proponendo ciclidi omelie sulla fede e su suoiaspetti specifici, come ad esem-pio “l’incontro con Cristo”, icontenuti fondamentali del Cre-do, “la fede e la Chiesa”. I cate-chisti potranno attingere mag-giormente alla ricchezzadottrinale del Catechismo dellaChiesa Cattolica e guidare grup-pi di fedeli per la lettura e ilcomune approfondimento diquesto prezioso strumento,alfine di creare piccole comunitàdi fede e di testimonianza delSignore Gesù. Nelle parrocchiesi auspica un rinnovato impe-gno nella diffusione e distribu-zione del Catechismo dellaChiesa Cattolica o di altri sussi-di adatti alle famiglie, ad esem-pio nel contesto delle benedi-zioni delle case, dei Battesimidegli adulti, delleconfermazioni, dei matrimoni.Sarà opportuno promuoveremissioni popolari e altre inizia-tive, nelle parrocchie e nei luo-ghi di lavoro, per aiutare i fedelia riscoprire il dono della fedebattesimale e la responsabilitàdella sua testimonianza, nella

Sarà opportuno organiz-zare in ogni diocesi delmondo una Giornata sulCatechismo della Chie-

sa Cattolica, invitando in modoparticolare i sacerdoti,le per-sone consacrate, i catechisti.Ogni Vescovo potrà dedicareuna Lettera Pastorale al temadella fede,richiamando l’impor-tanza del Concilio Vaticano IIe del Catechismo della ChiesaCattolica e tenendo conto del-le specifiche circostanze pa-storali della porzione di fedelia lui affidata.Si auspica che in ogni diocesi,sotto la responsabilità del Ve-scovo, si organizzino momentidi catechesi destinati ai giova-ni e a coloro che sono in ricer-ca del senso della vita, alloscopo di scoprire la bellezzadella fede ecclesiale, e si pro-muovano incontri con suoi te-stimoni significativi. Sarà op-portuno verificare la recezionedel Concilio Vaticano II e delCatechismo della Chiesa Cat-tolica nella vita e nella missio-ne di ogni singola Chiesaparticolare,specialmente inambito catechistico. In tal sensosi un rinnovato impegno degliUffici Catechistici diocesani,che hanno il dovere di curare laformazione dei catechisti sulpiano dei contenuti della fede.La formazione permanente delclero potrà essere incentrataparticolarmente sui documen-ti del Concilio Vaticano II esul Catechismo della ChiesaCattolica, trattando, ad esem-pio, temi come “l’annuncio delCristo Risorto”, “la Chiesa sa-cramento di salvezza”, la “mis-

MissionarietàLa parrocchia, oltre ai movimenti, come via alla Chiesa. Laparrocchia con la sua accessibilità e ordinari età, ma anche colsuo “rinnovato flusso di calore”. Essa non è un luogo di routinea misura dei “soliti noti”; è il miracolo di Dio dispiegato sulterritorio, dove lo straordinario è racchiuso sotto forme abitua-li, ma non per questo meno perentorie e incisive: il miracolodell’Eucaristia, l’eloquenza dell’Anno liturgico, la potenzadella Parola di Dio, le provocazioni di una catechesi benpreparata, la disponibilità di un animatore dell’oratorio, lapresenza di un testimone convincente, un’esperienza forte diservizio… sono tutte circostanze abbastanza consuete, è vero,ma perché mai la grazia non dovrebbe essere in agguato sullevie di sempre? Le nostre parrocchie sono cellule dievangelizzazione anzitutto mettendo un’ANIMA MISSIO-NARIA nelle cose ordinarie.

Angelo Bagnasco

Conversione PastoraleLa “tensione missionaria” rappresenta ilprincipale criterio intorno al qualeconfigurare e rinnovare progressivamen-te la vita delle nostre comunità. Emergecioè chiaramente l’esigenza di superarela tentazione sia di un ripiegamento su disé, sia di un’organizzazione sempre piùcomplessa, per imboccare invece conmaggior risolutezza la strada dell’atten-zione alle persone e alle famiglie. Nonbasta però attendere la gente, ma occorre“andare”, entrare nella vita quotidiana econcreta delle persone, comprese le casein cui abitano, i luoghi in cui lavorano, i linguaggi cheadoperano e soprattutto l’atmosfera culturale che respirano.E’ questo il senso di quella CONVERSIONE PASTORALEda anni auspicata e raccomandata, che riguarda tutte le nostrecomunità ad ogni livello, e consiste sostanzialmente nel darvita ad una pastorale “integrata”, che ha come obiettivi fonda-mentali la “comunione ecclesiale” e la “missionarietà” Essapunta a mettere in rete tutte le molteplici risorse umane,spirituali, pastorali, culturali, professionali di ogni entità ec-clesiale e di ogni credente, al fine della testimonianza e dellacomunicazione della fede in questa Italia che sta cambiandosotto i nostri occhi.

Camillo Ruini

CorresponsabilitàEssere oggi testimoni di Gesù Risorto domanda una comunio-ne missionaria tra le diverse categorie di fedeli, più compattatae dinamica, più libera e insieme strutturata, più convinta econvincente più visibile e credibile. Non si dà testimonianzacristiana al di fuori o contro la comunione ecclesiale. Questafiorisce e fruttifica sempre e solo come triade indivisa eindivisibile di COMUNIONE-COLLABORAZIONE-CORRESPONSABILITA’. La comunione ecclesiale condu-ce alla collaborazione: dall’anima alle mani, ai gesti concretidella vita, al dono reciproco, al servizio vicendevole. Ma ciònon può non portare a forme vere di corresponsabilità, perchél’incontro e il dialogo sono tra soggetti coscienti e liberi, tramenti che valutano la realtà e volontà che liberamente affron-tano e forgiano la realtà stessa, e dunque nell’ambito del“discernimento” e della “decisione” evangelico-pastorali.

Dionigi Tettamanzi

Come fare

La fede in Cristo, luce per l’uomoIl mistero dell’uomo

T

redere è accettare laPersona di Cristo, en-trare in piena comunio-

ne con Lui. Nella Persona diCristo, non solo ci è rivelatala vita intima di Dio e il suodesiderio di comunicarsi anoi, ma è messa in luce anchela verità dell’uomo (1). Allaluce di quanto abbiamo visto,scopriamo le potenzialità piùprofonde dell’essere umano.L’uomo è persona, capace dientrare in dialogo con Dio.L’uomo è spirito, capace di co-noscere e amare Dio come Dioconosce e ama se stesso. L’uo-mo è persona nel senso piùprofondo che questa parola puòavere, in quanto è capace dientrare in rapporto intimo conle tre Persone divine.L’uomo non è un essere finito

in se stesso, come la pietra, ilvegetale o l’animale. L’uomotende ad essere sempre di più,tende a una realizzazione piena,tende alla visione di Dio, comesua perfezione ultima. La ra-gione, illuminata dalla fede, cipermette comprendere qualco-sa di questo mistero; essa ci facapire che l’essere intelligente,fatto per la verità e per il bene,tende necessariamente a ogniverità e bene che è in grado diattingere. Ora, la Rivelazione cidice che, con la grazia di Dio,l’uomo può attingere la verità eil bene sommo nella visioneintuitiva di Dio. Quindi, nel-l’uomo.Karl Rahner afferma: “L’uomoè un mistero nella sua stessanatura. Non nel senso che essosia in se stesso una pienezza

infinita, ma nel senso che, nelpiù profondo del suo essere, èessenzialmente apertura e rela-zione a quella pienezza infinitache è Dio. Quando diciamo dinoi stessi tutto ciò che lo spiritocomprende, non abbiamo anco-ra detto nulla, se non aggiun-giamo la nostra relazione con ilDio incomprensibile. Il misterodell’uomo può essere compre-so soltanto alla luce di questomovimento naturale verso il Dioincomprensibile”(2). Già SanTommaso aveva scritto: “Lacreatura intelligente, in virtùdella sua intelligenza, è un es-

sere che può raggiungere la pacee la beatitudine perfetta soltan-to nella visione di Dio. Ciò si-gnifica che la creatura intelli-gente possiede nel più intimodel suo essere una affinità e unaconnaturalità unica con la vi-sione di Dio” (3). Per questo S.Agostino diceva: “Ci hai creatiper te, o Dio, e il nostro cuore èinquieto finché non riposa inTe”.La Rivelazione, poi, ci mostrache l’uomo è persona e puòentrare in dialogo intimo con letre Persone divine; e questo cifa capire che la felicità dell’uo-

sione evangelizzatrice nelmondo d’oggi”, “fede e incre-dulità”, “ecumenismo e dialo-go interreligioso”, “fede e vitaeterna”, “l’ermeneutica dellariforma nella continuità”, “ilCatechismo nella cura pasto-rale ordinaria”. Si invitano iVescovi ad organizzare, spe-cialmente nel periodo quaresi-male, celebrazioni penitenzialiin cui chiedere perdono a Dio,anche e particolarmente per ipeccati contro la fede. Que-st’Anno sarà altresì un tempofavorevole per accostarsi conmaggior fede e più intensa fre-quenza al sacramento dellaPenitenza. Si auspica uncoinvolgimento del mondo ac-cademico e della cultura peruna rinnovata occasione di dia-logo creativo tra fede e ragio-ne, mostrando come tra fede eautentica scienza non vi possaessere alcun conflitto perchéambedue, anche se per vie di-verse, tendono alla verità. Saràimportante promuovere incontricon persone che, pur non rico-noscendo in sé il dono dellafede, sono comunque in ricer-ca sincera del senso ultimo edella verità definitiva sulla loroesistenza e sul mondo.L’Anno della fede potrà essereun’occasione per prestare un’at-tenzione maggiore alle scuolecattoliche,luoghi adeguati peroffrire agli alunni una testimo-nianza viva del Signore e percoltivare la loro fede,con unopportuno riferimento all’uti-lizzo di buoni strumenti cate-chistici come, ad esempio,ilCompendio del Catechismo dellaChiesa Cattolica o come Youcat.

consapevolezza che la vocazio-ne cristiana è per sua naturaanche vocazione all’apostolato.In questo tempo, i membri degliIstituti di Vita Consacrata e del-le Società di Vita Apostolicasono sollecitati ad impegnarsinella nuova evangelizzazionecon una rinnovata adesione alSignore Gesù, mediante l’ap-porto dei propri carismi e nellafedeltà al Santo Padre ed allasana dottrina. Le ComunitàContemplative dedicherannouna particolare intenzione allapreghiera per il rinnovamentodella fede nel Popolo di Dio eper un nuovo slancio nella suatrasmissione alle giovani gene-razioni. Le Associazioni e iMovimenti ecclesiali sono in-vitati a farsi promotori di speci-fiche iniziative che, mediante ilcontributo del loro carisma e incollaborazione con i Pastori lo-cali, si inseriscano nel grandeevento dell’Anno della fede. Lenuove Comunità e i Movimentiecclesiali, in modo creativo egeneroso, sapranno trovare imodi più adeguati per offrire laloro testimonianza di fede alservizio della Chiesa.Tutti i fedeli, chiamati a ravvi-vare il dono della fede, cerche-ranno si comunicare la propriaesperienza di fede e di carità,dialogando coi loro fratelli esorelle, anche delle altre con-fessioni cristiane, con i seguacidi altre religioni, e con coloroche non credono oppure sonoindifferenti. In tal modo siauspica che l’intero popolo cri-stiano inizi una sorta di missio-ne verso coloro con cui vive elavora, nella consapevolezza diaver ricevuto un messaggio disalvezza da proporre a tutti.

A livello diocesano Parrocchie, associazioni, movimenti

pagina a cura dell’Associazione diocesana Fede e Cultura

mo non può consistere nel pos-sedere Dio come si possiede unoggetto, ma nel possederlo at-traverso una unione veramenteinterpersonale.La pienezza dell’uomo sta nel-l’unione immediata con l’Infi-nito personale. L’uomo tende aun Infinito personale, capace didarsi come persona. Tende aquesto essere personale, pro-prio perché lui stesso è persona,ossia essere spirituale finito,aperto all’Infinito, non comeoggetto che si possiede, macome essere libero che si donagratuitamente nell’amore.Di fronte a queste affermazionidella nostra fede è doverosochiedersi come sia possibile al-l’uomo raggiungere questa pie-na realizzazione, da conside-rarsi lo scopo ultimo della vita e

la felicità piena alla quale aspi-ra. E’ doveroso affermare subi-to che questo non potrà maiessere il frutto degli sforzi del-l’uomo, ma sarà sempre donogratuito di Dio. Il dono, però,deve essere accolto e coltivato.Questo avviene quando, con lafede, la persona aderisce a Cri-sto e permette che tutte le suecapacità naturali siano compe-netrate dalla grazia divina. Perquesto è importante conoscerela natura dell’uomo in tutte lesue dimensioni (4).

Tommaso Cavazzuti

(1) Concilio Vaticano II, Gaudium etspes, 22. (2) K. Rhaner “Réflexionsthéologiques sur l’Incarnation”, in EcritsThéologiques, Vol. III, pp.885-886(3) S.Tommaso, Somma Teologica, I-II, 22.8; 3.8; 5.8 (4) Per approfondi-re, leggere Catechismo della Chiesacattolica, n. 1701-1725

Le indicazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede

C

Camillo Ruini

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1710 febbraio '13

Un pomeriggio speciale

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

LA LEGADI CASTELFRANCO

DOPO IL CONGRESSOSi è svolto il 30 gennaio il congresso della Lega FNP diCastelfranco, il primo delle sette Leghe della nostrafederazione provinciale.In una sala gremita di iscritti e in un’atmosfera di attivapartecipazione ai lavori dell’assemblea, la lega diCastelfranco ha rinnovato i suoi organismi dirigenzialiattuando le nuove regole sulla rappresentanza di genere.Apprezzata e applaudita dai presenti la relazione delsegretario uscente Franco Maccaferri che ha sottolineatoil ruolo di assistenza e di tutela che la Lega di Castelfrancoha saputo interpretare in questi ultimi anni di particolaredifficoltà economica che ha coinvolto una elevata per-centuale di anziani.Ma ha anche rivendicato la puntuale presenza della FNPai tavoli della contrattazione con gli enti locali ricordan-do altresì gli accordi raggiunti con alcune farmacie delterritorio relativi allo sconto su medicinali e su prodottida banco per gli iscritti alla nostra federazione.Da sottolineare la numerosa partecipazione delle donne

a dimostrazione che anche le nostre iscritte, se coinvolte,sono interessate alla vita del sindacato, possono esserecoinvolte nella attività di collaborazione e assumere ancheincarichi dirigenziali.L’assemblea congressuale ha infatti eletto in segreteriaPiccinini Orianna, che assumerà il ruolo di segretarioorganizzativo.La nuova segreteria è così composta: Gamberi Guglielmo,segretario responsabile di lega, Piccinini Orianna, segreta-rio organizzativo, Sita Mirco, segretario amministrativo.

Anche il consiglio (direttivo) di lega è stato fortementerinnovato; sono stati eletti: Benuzzi Anna, BrandoliVittorio, Casaroli Nicoletta, Ghelfi Gianni, Luppi Rosanna,Maccaferri Franco, Mai Paola, Monari Costantino, MontiGianfranco, Morandi Ferdinando, Morandi Mario,Tabellini Giuliana, Taglioli Roberto, Tisi Fernando.Il Consiglio di Lega ha un ruolo importantissimo diindirizzo politico-organizzativo: progetta, insieme allasegreteria di lega, tutta l’organizzazione dei servizi etutte le attività che nel corso dell’anno verranno proposteagli iscritti.E’ doveroso ringraziare Franco Maccaferri, che ha la-sciato la guida della Lega per sopraggiunti impegnipersonali ma che ha avuto anche l’onestà culturale dipermettere l’ingresso in segreteria della componentefemminile, mantenendo l’impegno di partecipazione al-l’attività sindacale in quanto eletto nel consiglio direttivo.A tutti gli eletti vanno i complimenti di tutta la confede-razione, convinti che la Lega di Castelfranco, così rinno-vata saprà mantenere e migliorare il suo ruolo politico-sindacale su tutto il nostro territorio.

Il Segretario della Lega di CastelfrancoGuglielmo Gamberi

’assemblea parrocchia-le di quest’anno è stataspeciale, proprio bel-

la!”, così un giovane parteci-pante ha commentato l’incon-tro di domenica 3 febbraiocon il Vescovo monsignorFrancesco Cavina presso laparrocchia del Corpus Domi-ni. Ma il suo sentire era condi-viso da tutti: “è stato proprioun bel pomeriggio vissuto in-sieme”. C’era tanta gioia egratitudine.In questa parrocchia le assem-blee sono una tradizione. Vi sidedica un pomeriggio che vie-ne suddiviso in tre momenti:la presentazione di un tema,quasi sempre proposta da unlaico, poi il dialogo a gruppiche ha come prima finalità ilconoscersi fra giovani e adul-ti, fra adolescenti ed anziani.Una conoscenza che consentadi poter chiamare l’altro pernome, che aiuti a fare fami-glia - una realtà non scontata,comunque non immediata inuna comunità popolosa comequella del “Corpus”, così vie-ne chiamataconfidenzialmente la parroc-chia. Infine, come momentoterzo e finale, ogni assembleasi conclude ritrovandosi nuo-vamente tutti insieme, per rac-contarsi intuizioni, piccole

scoperte personali, la propriagioia di fare parte di questacomunità di fede. E per fareproposte.Per scelta, queste assembleenon vogliono essere decisio-nali ed operative, ma piutto-sto un crescere insieme, ma-turare rapporti, aprirsi collet-tivamente ad una fede più

matura e vissuta in modocollegiale. In definitiva: piùcredenti e più Chiesa.Tornando all’incontro del 3febbraio: dopo una velocissi-ma presentazione delle realtàesistenti in parrocchia, i con-sigli pastorale ed economico,le associazioni principali comeAzione Cattolica ed Agesci, il

gruppo dei catechisti e dei di-stributori del foglio settima-nale di collegamento con lefamiglie “Camminare Insie-me”, le commissioni liturgi-che e Caritas, i ministri istitu-iti, la parola è passata al Ve-scovo che in una intensa mez-z’ora ha letto la vicenda dellafede di Abramo. Una vicenda,questa, del “padre di tutti icredenti” che ci interpreta e ciinterpella in profondità nellanostra vita, soprattutto in duestati d’animo che ci mettonosempre alla prova nel credere:“la fretta e la paura”.Nel dialogo che è seguito, èapparsa ancora più evidente,e coinvolgente, la passione delnostro Vescovo per sostene-re, incoraggiare, radicare lanostra adesione di fede a quelDio che “mi ama immensa-mente” e al quale non possonon donare tutto me stesso.Appunto come Abramo cheha continuamente superato lafretta e la paura.Quasi 130 i presenti, ricca lapresenza dei giovani, totale ilcoinvolgimento e la gratitudi-ne. Gioia anche nel Vescovoche rispondeva al grazie ditutti ringraziando a sua volta e… proponendo un altro in-contro su un nuovo tema difede.

C.M.

“L

Vita della Chiesa

Un pomeriggio speciale

I numeri della parrocchia

Sono circa 3.200 le famiglie, ma il terremoto ha provocato unaonda di ritorni provvisori in meridione ed in altre località diorigine. Passando per la benedizione alle famiglie si trovanoancora tanti appartamenti vuoti.Il consiglio pastorale è composto da 25 persone e si ritrova ognidue mesi; il consiglio economico è composto da nove membri esi ritrova una o più volte l’anno secondo le necessità.Le due associazioni presenti in parrocchia sono: l’Azione Catto-lica, con oltre un centinaio di iscritti, e l’Agesci, con una ottantinadi membri fra ragazzi e comunità capi. Sono presenti, come inogni comunità parrocchiale, membri di altri movimenti e gruppiecclesiali come il Focolare, Comunione e Liberazione, Rinnova-mento nello Spirito, Ordine francescano secolare, e altri. Questepersone sono inserite normalmente nel tessuto della comunitàparrocchiale.Sono una cinquantina le persone che portano il foglio settimanaledi collegamento “Camminare Insieme” nelle famiglie. Per ora sipuò arrivare solo a 2.400 case.I catechisti sono una trentina e si occupano di circa 300 ragazzi,fra loro c’è un buon numero di educatori Acr con sei gruppi.Due sono le commissioni operative in parrocchia: una per laliturgia ed una per la carità. Sono 13 le persone che si occupanodi visitare ed aiutare una sessantina di famiglie in necessità.Una particolare attenzione viene data alla lettura e alla vita dellaParola con il gruppo del Vangelo e con cinque gruppi della Paroladi vita.

San Giuseppe ArtigianoIncontro con il Vescovo

La parrocchia di SanGiuseppe Artigianodi Carpi organizza unincontro presiedutodal Vescovomonsignor France-sco Cavina domeni-ca 24 febbraio alleore 15.30 nel saloneparrocchiale. Il temadell’incontro prendespunto dalla medita-zione del Vescovo“Ritornate a me contutto il cuore. Persuperare la dramma-tica esperienza delterremoto e vincerela paura”. Tutta lacomunità ecclesialeè invitata a parteci-pare.La meditazione di monsignor Cavina è disponibile sul sitowww.carpirinasce.it.

Francesco Cavina, vescovo

Ritornate a me

con tutto il cuorePer superare la drammatica

esperienza del terremoto

e vincere la paura

Francesco Cavina, vescovoFrancesco Cavina, vescovo

Al Corpus Domini l’assemblea con il Vescovosul tema “fede di Abramo, fede di ogni credente”Al Corpus Domini l’assemblea con il Vescovosul tema “fede di Abramo, fede di ogni credente”

PISTE E SUGGERIMENTI

DI CATECHESI PER ANIMATORI,

RESPONSABILI, CATECHISTI

Parrocchia di Limidi

dalle 15.30 alle 18.30

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PER LA BEATIFICAZIONE

DI ODOARDO FOCHERINI

CARPI 15 GIUGNO 2013

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con la partecipazione di

MARIA PERI

CATELLANI

nipote di Odoardo

prof. di religione presso la scuola Focherini

MARGHERITA

CONVEGNO CATECHISTICO

DOMENICA

17 FEBBRAIO 2013

UFFICIO CATECHISTICO

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1910 febbraio '13

pari a 3.296,80 eurol’importo pervenuto, loscorso anno, all’Asso-

ciazione Solidarietà Missio-naria onlus relativamente alledonazioni ricevute tramite ladestinazione del 5x1000 nel-la denuncia dei redditi da partedi tanti amici e sostenitori.Questo importo è stato inte-ramente devoluto alla mis-sionaria Irene Ratti che scri-ve: “Ringrazio per la destina-zione del 5x1000 al CentroInfantile Esperança per lespese di miglioramento dellastruttura. In particolare l’As-sociazione San Francescod’Assisi, che ha la responsa-bilità amministrativa eorganizzativa, si è trovata nellanecessità di aprire delle fine-stre in una sala ad uso magaz-zino per adibirla a dormitorioper i bambini dai 18 mesi ai 2anni di età che aumentanoogni giorno di più. Un’altrafinestra è stata aperta nel dor-mitorio dei 68 bambini, delquarto e quinto anno d’asilo,insistentemente richiesta dalMinistero delle Politiche So-ciali: tutte le finestre sonostate realizzate in alluminiomunite di zanzariera. Infine,la costruzione di pareti perrendere maggiormente fun-zionale la cucina esterna. Ilavori sono stati iniziati e com-pletati, in ritardo rispetto alprevisto per il sorgere di que-stioni burocratiche con ilMunicipio di Matola, ma ilavori apportati hanno reso lesale luminose e fresche tantoche, ieri, due bimbi mi hannopresa e mi hanno portata neldormitorio, dicendomi: ‘Vienia vedere il nostro dormitoriocome è bello!’”.Irene ha inviato anche gliaggiornamenti sullo svilup-po del Centro che, oggi, ospi-ta circa 150 bambini sostenu-ti con il progetto di adozionea distanza “Armandino”.

Il cammino“Carissimi, il cammino delCentro Infantile è un’operache vi appartiene, alla cuicostruzione ciascuno ha sim-

paticamente contribuito.L’Asilo Esperanza è chiama-to oggi Centro perché, oltre aseguire i programmi dellascuola materna, cerca diintessere un rapporto con lefamiglie e col quartiere, permigliorare l’attenzione affet-tiva, umana ed educativa deibambini nella famiglia stes-sa. Periodicamente realizzia-mo degli incontri formatividei responsabili dell’educa-zione su base psico-didatti-co-pedagogica perché possa-no meglio collaborare con i

Il 5x1000 destinato al Centro Infantile Esperançaguidato da Irene Ratti in Mozambico

Aifo-Progetto Malati di Leb-bra: Parrocchie: SanBernardino 1.015, Sant’Agata455, San Giuseppe 250, Limidi460, Rolo 370, Gargallo 210,Fossa 950, Quarantoli 240,Gavello 200, Santa Giustina300, Tramuschio 50, Rovereto373, San Giacomo Roncole924, San Martino Carano 76,Vallalta 170, Panzano 180,Novi 490, San Martino Spino500, Santa Croce 287,50,Panzano 50, San Marino 310,San Martino Secchia 154,Corpus Domini 200. Chiese:Cimitero 206,17, SanBernardino da Siena 160.P.M.15, N.N. 14, AnimatriciMissionarie 150, A.M. 7, RoloAgesci 270, L.L. 96, T.A. 224.Carla Baraldi-ProgettoBambini Malnutriti: C.L. 20,Mercatino francobolli/carto-line 1.936,50. Suor AngelaBertelli-Progetto Casa de-gli Angeli: Parrocchie SanGiacomo Roncole 1.000,

Gargallo 231,50; AcAdultissimi 600, Pastorale gio-vanile 255, V.E. 330, Cena dibeneficenza Parrocchia diQuartirolo 3.265,42.Suor Elisabetta Calzolari-Progetto Casa Insegnanti:Dipendenti Bper 330. Proget-to Piatto di Riso: A.M: 8, Grup-po Missionario Quartirolo1.000.Suor Ambrogia Casamenti-Progetto Scuola Leonardi:Gruppo Missionario Parroc-chiale San Bernardino 1.000,N.N. 3.000.Don Francesco Cavazzuti-Progetto AdozioneSeminarista: Gruppo San Cle-mente 300, B.F. 50. ProgettoSeminario Goias: Ac Ragazzi50, M.S. 20, A.I. 10, Animatri-

ci Missionarie 1.500, CenaParrocchia Quartirolo 1.250.Padre A. Galavotti-ProgettoSos Eritrea: Animatrici Mis-sionarie 500, L.G. 30.Suor Caterina Colli-Proget-to Scuola Albania: FarmaciaCoppi 980, Ac Ragazzi 512,G.G. 403, R.S. 440, C.L. 20C.A. 103. Progetto Caterina:S.F.65, A.M.30, B.G. 863,50,Parrocchia Sant’Agata 105,Gruppo Missionario Parroc-chiale San Bernardino 1.000.Luciano Lanzoni: ParrocchiaGargallo 231,50, T.A. 180.Germana Munari-ProgettoSemolino Asili: R.S. 103, Par-rocchia San Francesco 427.Pontificie Opere Missionarie-Messe Perpetue: T.M. 30.Oggetti Sacri: M. I. 15. Ado-

zione Seminaristi: T.E. 840,Gruppo Parrocchia San Fran-cesco 162, G.L. 600, T.M. 100,B.L. 500, P.M. 100, G.L. 150,M.T.L. 50, D.A. 50, C.S. 300,B.D. 30, P.G. 100, ParrocchiaSanta Croce 50, Panzano 430.Giornata Infanzia Missiona-ria: P.M. 30, P.O.M. 113,60,Parrocchie: San Giuseppe 420,Rolo 300, Vallalta 150.Giornata Missionaria Mon-diale: Parrocchie: San France-sco 914, Novi 1.000, Quartirolo984,33, Santa Croce 230, Limidi2.356,56, San Nicolò 1.335,Santa Giustina 87, Tramuschio42, Vallalta 160, San Giusep-pe 1.708, Cividale 500,Quarantoli 300, Fossa 280,Rovereto 150, San MartinoSecchia 50, Sant’Agata 450,

Corpus Domini 1.447, Rolo 900,Cattedrale 350, San Giovanni50, Concordia 300, SantaCaterina 50, Panzano 300,Gavello 250, chiesa San Fran-cesco Mirandola 400, R.S. 72,P.M. 20, Veglia Missionaria1.538,89.Irene Ratti-Progetto AsiloEsperanza: P.A. 48, A.E. 50,T.A. 13,05.Effetà Paolo VI Betlemme:Parrocchia Cattedrale 1.000.Anna Tommasi-ProgettoCarceri Malawi: DetenutiCarcere Sant’Anna 400, Vo-lontari Carcere Sant’Anna 100,Parrocchia Quartirolo 500.Suor V. Amato-ProgettoMedicine Ospedale Cumula:Parrocchia Sant’Agata 562, 30.Cena di Beneficenza Parroc-

programmi che svolgiamo nelCentro che ha percorso il lun-go iter per il riconoscimentolegale. Per noi è stato un cam-mino importante, che ha por-tato a costituire l’AssociazioneSan Francisco d’Assisi per lagestione legale di tutto il Cen-tro. Proprio pochi mesi fa,c’è stato il controllo del Co-mune che ha convalidato eapprovato la struttura ed, ora,abbiamo alcuni passi da farecon il Ministero dell’AzioneSociale”.

Un lavoro impegnativo“Le famiglie apprezzano que-

sto Centro e i bimbi piangonoquando per qualche motivodevono rimanere a casa. Nonc’è che da rallegrarsi e pensoa tutti voi che avete dato ungrande supporto economicoe continuate a farlo. Oggi,senza modestia, il Centro In-fantile è a servizio delle fascepiù povere e dei bambini figlidi famiglie in povertà assolu-ta, o separate, o di genitoriche hanno cercato fortuna inSud Africa, dimenticando ibimbi in Mozambico”.

La preghiera“Il vostro sostegno di pre-ghiera, di solidarietà, unito aquello insostituibile del Cuo-re di Cristo mi dà coraggioper guardare avanti. Carissi-mi vi sono vicina e ricordotutti voi con tutte le vostresperanze e difficoltà. Un ab-braccio pieno di affetto e dicalore, mi auguro e pregoanche perché l’Italia e l’Eu-ropa possano superare la crisiche da mesi fa stringere lacinghia e perché ciascunopossa avere il suo pane e ilsuo lavoro frutto di dignità eimpegno di tutti”.Pagina a cura di Magda Gilioli

chia San Marino-ProgettoFarina Congo: 1.442.Cuamm-Medici per l’Afri-ca: Animatrici Missionarie300.Offerte Progetti vari: Pa-dre Modeste: Animatrici Mis-sionarie 100; RicostruzioneIstituto Sacro Cuore: Ani-matrici Missionarie 5.000; Ri-costruzione ParrocchiaRovereto: Animatrici Missio-narie 5.000; Suore SacroCuore Benin: Circolo AnspiParrocchia Limidi 200; Suo-re Benedettine Malawi: R.S.500; Suor Franca Davighi-Perù: Animatrici Missiona-rie 300.Offerte Fiore Carità: N.N.17; Parrocchie: Rovereto 835,Rolo 900.Offerte Pro Missioni: G.F.100, B.L. 50, G.C. 10, A. B.20, N.N. 187, S. M. 50, B.G.20, A. F. 30, C.P. 200, Par-rocchia S. Francesco 26,50,M.A. 18.

Centro Missionario DiocesanoOfferte pervenute nel 2012

E’

Come ogni anno, si pubblica il resoconto delle offerte pervenute al Centro Missionario Diocesano nel 2102. Grazie alla generositàe all’impegno di tanti, è stato possibile sostenere numerosi progetti di solidarietà, promossi dai missionari diocesani in tutto il mondo.

Venitea vedere

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Per devolvere il 5x1000 aSolidarietà Missionariaonlus segnalare sulladenuncia dei redditi il

codice fiscale dell’Asso-ciazione: 90025230369Info: tel. 059 689525; e-

mail:[email protected]

Dall’AssociazioneCarabinieriSono arrivati a destinazio-ne i 60 scatoloni pieni diabiti, magliette e pantaloninuovi per bambini, donatidall’Associazione Nazio-nale Carabinieri di Roma.Irene ci mostra le scatoleappena arrivate gratuita-mente in Mozambico gra-zie alla disponibilità e ge-nerosità della ditta Spero-ni Spa di Castelnovo Sottodi Reggio Emilia e delladitta Mozambique GeneralTrading di Maputo a cuivanno i nostri più che sen-titi ringraziamenti.

Le offerte che arrivano dall’Agenzia delle Entratesono utilizzate esclusivamente alla realizzazione diprogetti dei missionari e sono così state destinate:anno 2007, 2.691,67 euro sono stati inviati inMadagascar al missionario Luciano Lanzoni perl’acquisto dei medicinali per i malati mentali del-l’ospedale di Ambokala; anno 2008, 3.296,80 euroall’Asilo Esperanza di Irene Ratti; anno 2009,3.287,95 euro a Luciano Lanzoni per terminare lacostruzione del reparto psichiatrico nell’ospedale diAmbositra. Tutte le offerte vengono inviate intera-mente senza le ritenute delle commissioni bancarie.

Corso di formazioneper volontari

Estate in Missione

Prende il via martedì 26febbraio “Estate in missio-ne”, il corso di formazionepromosso dai Volontari perle Missioni, in collabora-zione con il Centro missio-nario diocesano e l’associa-zione Amici del Perù. Il pro-gramma prevede quattroincontri, con altrettantirelatori, nell’intento di of-frire agli aspiranti volontariuna formazione/informazio-ne di carattere generale sul-la realtà missionaria. Si ri-corda che la partecipazioneal corso è requisito indi-spensabile per poter partireper un’esperienza divolontariato. Gli incontrisono comunque aperti a tut-ti.Primo appuntamento mar-tedì 26 febbraio, ore 21,Centro missionario dioce-sano (via Milazzo, 2 – Carpi):“Una vita in missione”, in-terviene don FrancescoCavazzuti.

info: www.volmission.it

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20 10 febbraio '13 Cultura e Società

"LUCKY COINS"

Moderne, pratiche e funzionali: queste le caratteri-stiche delle borse "Lucky Coins", proposte da Blugirlper la primavera/estate 2013.Le "Lucky Coins" sono una serie di sei borse esclu-sive in morbida ecopelle stampa tejus, declinate insette tonalità differenti: bianco, giallo, lilla, turche-se, sabbia, beige ed il classico nero. La minicollezionespazia dal bauletto alla shopping bag, dalla borsa amano alla tracolla, accontentando tutte le esigenzedella quotidianità femminile.Tre sfiziosi charms dorati sono il motivo ornamen-tale delle borse. Un piccolo fiocco decorativo e duemonete portafortuna con logo Blugirl valorizzanoin modo ironico e divertente tutti i modelli proposti."Lucky Coins": le borse Blugirl portafortuna semprecon te!

METALLIC DREAM

Nasce una nuova limited editionBlumarine per la primavera/estate 2013: una serie esclu-siva di borse e scarpe adeffetto maglia metallica,Blumarine MetallicDream.Nero, oro edargento sono i co-lori scelti per larealizzazione diquesti accessori altamente innovativi e versatili. Ilnuovo tessuto simile alla maglia metallica è creatodalla combinazione di due fili, uno lucido ed unoopaco, lavorati ad intreccio e combinati con dettagli inpelle. Tre i modelli di borsa proposti, differenti perfunzionalità ed occasioni d’uso, con elementi comu-ni: la tracolla caratterizzata da un gioco di quattrocatene ed una nappina in pelle dello stesso coloredella borsa. Stessa lavorazione anche per i sandalistringati, tacco 12, da indossare a completamento dellook per essere sempre femminili ed eleganti, inperfetto stile Blumarine.

ELEGANZA BLUGIRL

Protagonista indiscusso della collezio-ne Blugirl primavera/estate 2013 è l'abitodi sfilata che ha riscosso il maggioreconsenso tra i buyers che lo hannoeletto must-have per la prossima sta-gione.Nuances delicate, volumi bon-ton elavorazioni preziose fanno del capol'essenza della giovane donna Blugirl:un mix di ingenuità e joie de vivre,elegante e raffinata.L'abito è realizzato in organza, intera-mente ricamato a filo, con un motivoche mette in risalto la trasparenza e latecnica del ricamo stesso. La preziosalavorazione contraddistingue l'abito congonna a corolla, realizzato con mani-che corte, spalline sottili o senza mani-che. Una palette cromatica di coloripastello: total white, cipria, rosa anti-co, verde acqua, lilla sino ad arrivare alclassico nero.Anna Molinari ha disegnato questo abitodall'eleganza senza tempo, interpre-tandolo in chiave moderna, per tutte legiovani donne che amano svelare lapropria femminilità con ironia.

E’ stata un pieno successo la serata “Mack in concerto” cheha visto riunirsi dopo trent’anni la storica band nata e cresciu-ta tra le mura dell’oratorio cittadino di Carpi. Mercoledì 30gennaio il cinema Eden era pieno di spettatori per la reuniondi quasi tutta la storica formazione.Come mai questo ritorno improvviso? Tutto “merito” delterremoto. Infatti, come i Blues Brothers nell’omonimo film,anche i Mack hanno pensato di ricostituirsi ancora una voltaper portare un aiuto alle sedi scout lesionate e al Gruppo Carpi1, di cui avevano fatto parte da ragazzi. Per cui Azio Battini,Giorgio Cavazzoli, Roberto Fiocchi, Fabio Greco, MarcoLevratti ed Enrico Lugli si sono rimessi in marcia perorganizzare un concerto di beneficenza.Sotto la regia di Mauro Vignoli, e il coinvolgimento di altri“vecchi scout” e amici, la serata si è ampliata con numeri diballo “stile Mulin Rouge” e revival degli anni Ottanta, senzadimenticare le scenette di cabaret ispirate al più recente Zelig,diventando così un vero e proprio spettacolo.Nel concerto, cuore dell’evento, i Mack hanno saputo dimo-strare al di là di ogni dubbio la loro capacità di “tenere ilpalco” con un rock potente e deciso, inondando la sala dimusica prevalentemente anni ‘80, sfoderando un’energia taleda far pensare che questi trent’anni non siano mai trascorsi.E’ stata una splendida occasione, per chi li ha conosciutiall’epoca, di rivederli ancora in azione e rivivere le emozionidi un tempo, ma anche per chi allora non c’era o non liconosceva è stata una bella sorpresa. La serata, che harichiamato anche amici e parenti, è stata pure un’opportunitàper rivedere persone che la vita personale o lavorativa avevaallontanato dopo gli anni della giovinezza.Tutti concordi i presenti nell’affermare che sarebbe unospreco limitare questo “ritorno sulle scene” ad una solaserata, per cui… chissà! Per chi si fosse perso il concerto, olo volesse rivedere, è stato realizzato un video professionale,che può essere richiesto a Mauro Vignoli.

Nicola Catellani

Oratorio cittadino EdenMack in concerto dopo trent’anni

Sabato 9 febbraio l’iniziativa per i ragazzi

Carnevale all’EdenSeguendo una pluriennale tradizione, anche quest’annol’oratorio cittadino Eden ospiterà una grande festa diCarnevale. L’appuntamento, ad ingresso gratuito, è persabato 9 febbraio alle 14.30, con giochi e gare per bimbie ragazzi dai 6 anni in su, mentre per i più piccoli (4-5 anni)è stata pensata un’area con la narrazione di storie e fiabe.Due sono i dati caratteristici del Carnevale all’Eden,secondo il direttore dell’oratorio Simone Ghelfi: la sem-plicità e la collaborazione. Semplicità nei giochi e neimateriali; collaborazione nel coinvolgere un gran numerodi realtà cittadine, come, oltre al circolo Anspi, le treparrocchie del centro con le loro associazioni, l’Agape diMamma Nina e la scuola Sacro Cuore.La festa si concluderà con la proiezione gratuita del filmd’animazione Lorax, che parla di rispetto della natura edella possibilità di costruire un futuro migliore.

Cento anni festeggiati a FossaAuguri Maria IdaLa comunità di Fossa ha festeggiato la parrocchiana MariaIda Dondi Bruschi che ha compiuto cento anni il 2febbraio. Donna mite e umile di cuore, Maria Ida ha vissutoin semplicità e sobrietà, affrontando la vita con fede,speranza e amore. Durantel’ultima guerra ha sopportatocon coraggio e fede la lonta-nanza del marito Vittorio,internato nei campi di con-centramento nazisti, poifortunatamante ritornato allasua famiglia dopo la libera-zione. Vittorio, negli anni tren-ta, presidente dell’Azionecattolica, accompagnavaOdoardo Focherini quandoveniva in visita nelle parroc-chie limitrofe.Da sempre anche Maria Ida èiscritta all’Azione cattolica di cui, negli anni ’60, è statapresidente: oggi in diocesi è la “veterana” dei soci.La passione per il lavoro dei campi e l’amore per il creatola portano anche oggi a fare lunghe passeggiate nella suaamata campagna dove, fino a poco tempo fa, andava con iltrattore. Abita vicino alla terzogenita Angiolina che colla-bora instancabilmente con la parrocchia, essendo catechi-sta, ministro straordinario della Comunione, …Abbiamo chiesto a Maria Ida la ricetta per arrivare a centoanni: “Fede nel Signore, vita sobria, mangiare poco e stareall’aria aperta”.A Maria Ida le più vive congratulazioni e i più cari auguridi buon 100° compleanno!

Silvana Mai Bertoli

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2110 febbraio '13Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

C hi era a Modena allacerimonia dipremiazione della ter-

za edizione del Premio EnzoPiccinini lo scorso 25 genna-io è rimasto sicuramente col-pito dalla lectio magistralisdi Mauro Ferrari, vincitoredell’edizione 2013. Il comi-tato promotore, in continuitàcon le ragioni che hanno por-tato all’istituzione del Pre-mio, cioè indicare e valoriz-zare personalità del mondodella sanità che hanno saputogenerare realtà di cura, ricer-ca e assistenza esemplari, hainteso premiare quest’announa eccellenza nel campo dellaricerca avanzata, particolar-mente in quello dellananomedicina. Mauro Ferrariè un ricercatore che, attraver-so la propria attività, è diven-tato un punto di riferimentoin tale ambito, quindi un vero“maestro del nostro tempo”.Il Convegno nell’ambito delquale si è svolta l’assegna-zione del Premio è stato in-trodotto dai saluti di AldoTomasi, magnifico rettoredell’Università di Modena eReggio Emilia, e dall’inter-vento di Pierluigi Strippoli,docente di Biologia Applica-ta presso l’Università di Bo-logna. Commoventi e com-mosse sono state le parole diElena Ugolini, sottosegreta-rio al Ministero dell’Istruzio-ne, dell’Università e dellaRicerca, nel ricordare l’ami-co Enzo Piccinini, decedutonel 1999 in un grave inciden-te stradale e al quale è dedica-to il Premio e la Fondazioneche lo istituisce. “Un’assen-za genera sempre una ferita.Piccinini ha avuto una forza

tale di presenza nella vita ditanti – ha detto Elena Ugolini- da muovere ancora oggi dellepersone. E questo fa capireche l’ultima parola non è ildolore, non è l’assenza, mauna Presenza che continua neltempo e vince sia il doloreche la morte. Parlando del-l’importanza di questo Pre-mio, l’idea di segnalare deigrandi maestri è straordina-ria perché senza avere qual-cuno a cui guardare, e senzaqualcuno disposto a prender-

si a cuore uno di più piccolo,è impossibile crescere in qua-lunque momento della vita”.L’esperienza di vita e di la-voro di Mauro Ferrari è quel-lo che la tradizione cristianachiama povertà; che non èavere pochi soldi, ma inveceil non essere attaccati a nulla,perché attaccati all’unica cosache conta. L’uomo parte sem-pre da un bisogno o da un’at-trattiva, anzi un’attrattiva verarisponde sempre al grandebisogno che è il desiderio delcuore. Per questo ci si puòmettere in moto e lasciare tutto,si può lasciare una brillantecarriera rischiando di perder-la, per poi scoprire che se nefarà una più prestigiosa, comeha spiegato Giorgio Bordin,direttore sanitario dell’ospe-dale Piccole Figlie di Parma,che ha illustrato il senso delPremio.In che relazione stanno lascienza e la solidarietà, la ri-cerca e la carità, l’efficienzae l’umanità? Sono due com-ponenti indipendenti e paral-lele, oppure sono coessenzialil’una all’altra? Occorre fareattenzione perché, il più dellevolte, la menzogna non è il

contrario della verità, è il di-menticarsi qualcosa mentresi afferma una verità parzia-le. Scrive Mauro Ferrari: “Perme la ricerca è processosalvifico – la trasformazionedell’orrore e dello sgomentodi fronte al mistero del malein energia vitale, in energiabella, in energia di speranza.La ricerca è apertura, è do-manda”. Le domande da cui ènato il suo impegno - nonsiamo riusciti a scoprire ilmale in anticipo, perché? comearrivare a colpire il male conle medicine? è forse un pro-blema di trasporto? - lo por-tano ad affermare che il si-gnificato della vita, che unosia religioso o no, è trasfor-mare il proprio dolore in qual-cosa di utile per gli altri. Larealtà è una, l’infinitamentepiccolo e l’infinitamente gran-de alla fine toccano il Miste-ro che è la realtà. Nella suaLectio Magistralis, di fattocinque preghiere all’Altissi-mo, Ferrari ci lascia questotestamento spirituale: Corag-gio, Perseveranza, Chiarez-za, Serenità, e conclude sullafigura di Simone di Cirene, alquale la lectio è intitolata:“Se l’è presa la croce, e se l’èportata, anche se era lì percaso, e gran parte delle coseimportanti della vita capita-no per caso. Non ha detto:‘Non ho studiato da porta-croce’. Forse invece ha pen-sato: ‘Ha chiamato me, mi hachiamato Lui, addirittura tra-mite un soldato romano’. Eha risposto alla chiamata. Èper questo che ho sempre avutosimpatia per Simone diCirene”.

Massimiliano Sconosciuto

La terza edizione del Premio “Enzo Piccinini” a Mauro Ferrari,ricercatore nel campo della nanomedicina

Un Maestro a cui guardare

Chi è Mauro FerrariClasse 1959, dopo la laurea in matematica a Padova MauroFerrari si reca negli Stati Uniti dove ottiene Master e Ph.Din Ingegneria Meccanica all’Università della California aBerkeley. Diventa successivamente Professore Ordinariodi Medicina Interna, Direttore del Dipartimento diNanomedicina alla University of Texas di Houston e Pro-fessore Adjunct di Ingegneria Biomedica (University ofTexas Austin). Dal 2010 è President e CEO Ernest CockrellJr. Distinguished Endowed Chair al The Methodist HospitalResearch Institute di Houston, TX, uno dei centri di ricercamedica più qualificati e prestigiosi degli Stati Uniti.

Giorno del ricordo delle vittime delle foibeSabato 9 e domenica 10 febbraio a Carpi

Il Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodogiuliano-dalmata sarà celebrato a Carpi sabato 9 febbraio conuna iniziativa promossa dal Comune e dal Comitato provincialedell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd).Alle ore 10, nell’area verde di via Baden Powell (laterale di viaNuova Ponente), il Vescovo monsignor Francesco Cavinabenedirà la Stele del ricordo dedi-cata ai martiri delle foibe e inaugu-rata nel 2012. Dopo la posa di unacorona di alloro da parte del sinda-co Enrico Campedelli il program-ma prevede la lettura della Preghie-ra dell’infoibato da parte del gene-rale Giampaolo Pani, presidentedel Comitato provinciale dell’As-sociazione nazionale Venezia Giuliae Dalmazia. Seguiranno i saluti del-le autorità.Domenica 10 febbraio alle ore 11,alla Sala ex Poste di Palazzo deiPio, sarà inaugurata la mostra stori-co-documentaria “Il confine più lun-go. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica”, che ricordal’esodo istriano. Interverrano, fra gli altri, Alessia Ferrari,assessore a Cultura e Progetto Memoria del Comune di Carpi,Demos Malavasi, presidente del Consiglio provinciale di Mo-dena, Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico diModena, Giampaolo Pani, presidente del Comitato ProvincialeModena dell’Anvgd. L’introduzione alla mostra sarà a cura diLorenzo Bertucelli, presidente della Fondazione Fossoli. Lamostra è visitabile da domenica 10 febbraio il venerdì, sabato edomenica ore 10-13 e 15-19.

APPUNTAMENTI

CHIACCHIERATACON BERGONZONIMercoledì 13 febbraioCarpi – Centro sociale Guerzoni (via Ge-nova, 1)Nell’ambito de “Una serata a San Rocco”,la rassegna di spettacoli offerti dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio di Carpi, alle

21 va in scena una inedita conversazione con AlessandroBergonzoni, poliedrico artista bolognese, insieme comico,scrittore, autore ed attore. Ingresso libero e gratuito fino adesaurimento posti. Info: tel. 347 0640284;[email protected]

CONCERTI ALL’UNIVERSITA’Sabato 16 febbraioCarpi – Sala del Club del CorsoProsegue la rassegna di concerti organizzatadall’Università Mario Gasparini Casari, in col-laborazione con la Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi. Alle 21 va in scena “La

soubrette in dieci mosse”. L’ensemble Allegro ma nontroppo con Silvia Felisetti, accompagnata dal pianoforte diAngiolina Sensale, ripercorrerà la storia di questa “virtuosadell’intrattenimento”, da Mozart fino a “Wandissima”. Infoe biglietteria: Segreteria Università Mario Gasparini Casari,apertura da lunedì a venerdì ore 9.30-12, martedì e giovedìore 15-17; tel. 059 6550494; università@terzaetacarpi.it

MUSICA SACRANELLA TERRADEI PIOSabato 16 febbraioQuartirolo di Carpi – Nuo-va aula liturgica

Nel 2013 giunge alle sua sesta edizione la rassegna “Lamusica sacra nella terra dei Pio”, organizzata dalla CoraleRegina Nivis di Quartirolo con il contributo della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Carpi e il patrocinio della Diocesidi Carpi. Alle 21, il concerto “Florilegium, polifonia dalmedioevo al XXI secolo” con il Coro Euridice, la più anticacorale di Bologna, sorta nel 1880. Ingresso libero.

MOSTRADI ORCHIDEEFino a domenica10 febbraioSassuolo – Cooperativa so-ciale Solgarden (via Ma-dre Teresa, 5)Ultimi giorni per visitarela mostra di orchidee alle-stita presso la serra della

Cooperativa sociale Solgarden a Sassuolo. Un’occasioneper ammirare e acquistare questo splendido fiore in un’am-pia varietà di forme e colori. Info: www.solgarden.it

Il programmaLe conferenze si tengono presso l’Auditorium A. Loria,

Biblioteca Comunale, in via Rodolfo Pioa Carpi con inizio alle ore 16.

domenica10 febbraioUN RABBÌ ITINERANTE

“Gesù indurì il suo volto per andare a Gerusalemme” (Lc 9,51)Relatore: mons. Ermenegildo Manicardi

domenica 17 febbraioIN MISSIONE PER CONTO DI DIO

“Paolo porterà il mio nome davanti ai popoli” (At 9,15)Relatore: Romano Penna

Centro Informazione Biblica“Il viaggio” come icona del camminodi fede dell’uomo verso l’incontro con Dio

Centro Informazione Biblica“Il viaggio” come icona del camminodi fede dell’uomo verso l’incontro con Dio

Mauro Ferrari

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22 10 febbraio '13

QUARANTOLIFeriale: da lunedì a giovedì 18.30 (cappella scuola materna),venerdì 19.00 (cappella S.S. Crocifisso - azienda Reggiani)Sabato prima festiva: 18.30 (cappella scuola materna)Festiva: 11.15 (Centro civico, Polisportiva Quarantolese)

GAVELLOFestiva: 9.30

SAN MARTINO SPINOFeriale: 15.30Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 11.00 (capannine di via Zanzur)

SAN MARTINO CARANO (salone parrocchiale)Feriale: 7.30Prima festiva: 17.00Festiva: 8.00-10.00-11.30

MORTIZZUOLO (palestra scuole elementari)Feriale e sabato prima festiva: 19.00Festiva: 10.00

SAN GIACOMO RONCOLEEdificio di fronte alla chiesaPrima festiva: 19.00Festiva: 10.00-11.15

SANTA GIUSTINA (presso la cappella della ditta AcrReggiani in via Valli 1 a Quarantoli)Festiva: ore 9.45

TRAMUSCHIO (Sala civica, via Bastiglia)Festiva: 11.15

SAN POSSIDONIOFeriale e sabato prima festiva: 18.30 (parco di Villa Varini)Festiva: 9.30 e 11.30 (tenda di fronte al cimitero)

CONCORDIA E FRAZIONICONCORDIA (tensostruttura scuola materna Muratori)Feriale: 9Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 9.30 e 11.15

SAN GIOVANNI (presso il parco di Casa Belli)Festiva: 11

SANTA CATERINA (presso Sala parrocchiale)Festiva: 9.30

FOSSAFeriale: 8.30 (cappella della canonica)Festiva: 9.30 (tensostruttura dietro la canonica)

VALLALTAFeriale: 17 (cappella in canonica)Sabato prima festiva: 20 (cappella in canonica)Festiva: 9.00 – 11.00 (salone parrocchiale)

LIMIDIFeriali: lunedì 18.30; dal martedì al venerdì 19.00 (presso lacappellina delle Suore alla scuola materna)Sabato pref: 19.00 (salone parrocchiale)Festive: 8.00, 10.00 (salone parrocchiale)

PANZANOFeriale: venerdì 20.30Festiva: 11.30

CARPI CITTÀCATTEDRALEFeriali: 9.00, 18.30 (preceduta dal Rosario)Sabato pref: 18.00Festive: 8.00, 9.30, 10.45, 12.00, 18.00Nella chiesa della Sagra (salvo festiva 9.30, oratorio Eden)

SAN FRANCESCOFeriale: 8.30Sabato pref: 19.00Festive: 11.00, 19.00

SAN NICOLO’Feriali: 8.30, 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 8.00, 9.30, 11.00, 17.30Nei giorni feriali alle ore 10 Lodi, Messa e AdorazioneEucaristica presiedute da don Gianpio Caleffi

CORPUS DOMINIFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 8.30, 10.00, 11.30

QUARTIROLOFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festiva: 8, 9.45, 11.15, 18.30

SAN BERNARDINO REALINOFeriale: 18.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00

SAN GIUSEPPE ARTIGIANOFeriali: 8.30, 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00, 18.30

SANT’AGATA CIBENOFeriale: martedì e giovedì 19.00; venerdì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.15

SANTA CHIARAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.30

OSPEDALE RAMAZZINI (atrio della cappella)Festiva: ore 9

CIMITERO (sala del commiato)Festiva: ore 10

CASE PROTETTE - Messe di febbraio Sabato 9 ore 17 Il Quadrifoglio; Domenica 10 ore 10 Il Carpine;Lunedì 11 ore 16 Il Quadrifoglio Festa della Madonna di LourdesCelebrazione per la XXI giornata del malato; Sabato 16 ore 16,45 IlCarpine; Domenica 17 ore 10 Il Quadrifoglio; Sabato 23 ore 17 IlQuadrifoglio; Domenica 24 ore 10 Il Carpine

CARPI FRAZIONISANTA CROCEFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 11.15

GARGALLOFeriale: solo il mercoledì 20.30Festiva: 10.00

BUDRIONE-MIGLIARINAFeriale: 20.30Sabato pref: 20.30Festive: 9.30, 11.00Celebrazioni sotto il tendone a Budrione.

SAN MARINOFeriale: lunedì, mercoledì e giovedì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 8.00, 11.00Nel salone parrocchiale

FOSSOLIFeriale: 19.30Sabato pref: 19.00Festive: 10.00, 11.30Nel salone parrocchiale

CORTILE E SAN MARTINO SECCHIAFeriali: (lunedì 19.00 solo vespri); dal martedì al venerdì19.00 (cappella “provvisoria” dell’oratorio)Sabato pref: 19.00 (cappella “provvisoria” dell’oratorio)Festive: 9.30 a San Martino Secchia (nei locali parrocchiali);11.00 a Cortile

ROLOFeriale: lunedì 20.30; martedì e venerdì 8.30; mercoledì egiovedì 18,00Sabato pref: ore 18,00Festive: 9.30, 11.15All’oratorio o nel salone della canonica.

NOVI E FRAZIONINOVIFeriale: 18.00Sabato pref: 18.00Festive: 8.30, 10.00, 11.15, 18.00Le Messe Feriali si svolgono nella cappella delle suore dellascuola d’infanzia. Le Messe Festive si svolgono nella “Chie-sa succursale” di Maria Stella Dell’Evangelizzazione.

ROVERETOFeriali: martedì e giovedì 20.30Sabato pref: 20.30Festiva: 10.00Sotto il tendone dietro la parrocchia

SAN ANTONIO IN MERCADELLOFestiva: 11.15

MIRANDOLA CITTÀMIRANDOLAFeriale: 8.30-18.30 (salone della canonica); 9.00 al mercoledì(Casa di riposo)Prima festiva: 17.00 (Casa di riposo); 18.30 (via Posta)Festiva: 7.30 (Ospedale); 9.00-10.30-12.00-18.30 (via Po-sta); 17.00 (salone della canonica)

MIRANDOLA FRAZIONICIVIDALEFeriale e sabato prima festiva: 18.00 (canonica)Festivi: 10.00 (tensostruttura)

Si invitano i parroci e le segreterie parrocchiali a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamenti degli orari delle Sante Messe

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Parrocchia di San Nicolò

Festa della Beata Vergine di LourdesTRIDUO DI PREPARAZIONEVenerdì 8 e Sabato 9 febbraio

Ore 8.30 e 18.30: Santa Messa con omelia di padre Ivano RossiDomenica 10 febbraio

Sante Messe secondo l’orario festivo

Lunedì 11 FebbraioOre 8.10: Lodi - Ore 8.30 e ore 10: Santa Messa - Ore 18: Santo Rosario

Ore 18.30: Santa Messa solenne. Presidete il Vescovo monsignor Francesco Cavina

Vita della Chiesa

Case ResidenzaCarpine e Quadrifoglio

Lunedì 11 Febbraio 2013Festa Beata Vergine di Lourdes

21ª Giornata mondiale del Malato

Ore 16 celebrazione Eucaristica al Quadrifoglioper ospiti - operatori - parenti - volontari

Celebra Don Gianpio CaleffiAccompagna la corale Regina Nivis di Quartirolo

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2310 febbraio '13

Il quotidianodei cattolici

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Il

sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Tel.: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Tel.: 059 686048

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Tel.: 059 6325077

Curia VescovileSede e recapiti

via Trento Trieste 48/a a Carpi

da tempo che si parladi riorganizzazionedella Curia e degliUffici pastorali ma poi

il sisma di maggio ha spo-stato l’attenzione su altreurgenze. Ora è arrivato ilmomento di riprendere ilcammino, e come anticipa-to anche nella sua intervistaa Notizie in occasione delprimo anniversario dell’ini-zio del ministero alla guidadella Diocesi di Carpi,monsignor Cavina ha coltol’occasione dell’assembleadei laici impegnati in ufficie aggregazioni per illustrarecontenuti e tempi della ri-forma.“Questa riorganizzazione –ha chiarito il Vescovo – ini-zierà a diventare operativanel mese di settembre 2013 esarà sottoposta a verifica dopoun anno di attività. In questimesi di preparazione si do-vranno definire ancora alcu-ni dettagli e soprattutto sarànecessario adottare un nuo-vo metodo di lavoro nel rap-porto tra i singoli uffici e ilresponsabile delegato dal

Vescovo per l’ambito di ap-partenenza”. Il Vescovo haprecisato che l’obiettivo delprogetto non è sopprimereuffici e commissioni ma farein modo che ognuno di que-sti soggetti operi in collabo-razione per evitare il prolife-rare di iniziative buone manon sufficientemente segui-te o non coordinate. “Pocheiniziative ma significative”è l’indicazione operativa peril prossimo futuro. Ecco insintesi le motivazioni e gliaspetti salienti del progettoillustrato da monsignor Fran-cesco Cavina.

“La Chiesa in quanto ‘mi-stero di comunione trinitaria’si comprende solo perché èDio stesso a volersi rivelaree comunicare. La vocazionedella Chiesa – ha ricordatoil Vescovo - è vivere l’amo-re trinitario. La Curiadiocesana deve esprimere,favorire e servire la comu-nione e lo fa attraverso gliorganismi di partecipazio-ne e l’amministrazione deibeni materiali (economato).Ci si è chiesti cosa fare af-finché la Curia diocesananel suo articolarsi e nellasua azione esprima il miste-ro di comunione della Chie-sa e l’unità del Popolo diDio. Si è ritenuto di provarea dare alle diverse Commis-sioni, come punto di riferi-mento e di coordinamento, iresponsabili degli Uffici checaratterizzano gli elementicostitutivi della missionedella Chiesa: laEvangelizzazione, la Litur-gia e la Carità”.

EvangelizzazioneResponsabiledon Roberto VecchiNell’ufficio che riguarda l’am-bito dell’Evangelizzazionefaranno riferimento tutti gliuffici e le attività che hannocome impegnol’evangelizzazione e la for-mazione: l’Ufficio catechisti-co, l’Ufficio per la pastoralegiovanile, l’Ufficio per lapastorale familiare, Ufficioper l’educazione e la scuola,il Segretariato perl’Ecumenismo e il dialogo, laCommissione per la cultura.

CaritàResponsabiledon Massimo DottiAll’Ufficio che avrà la re-sponsabilità di promuovere ecoordinare il servizio dellaCarità, nello spirito del motuproprio, fanno capo tutti gliuffici e le attività che riguar-dano la persona e il suo vive-re sociale ed il suo essereinserita nel creato: Caritas,Ufficio per la pastorale so-

ciale e del lavoro, la Com-missione Migrantes, il Cen-tro di aiuto alla vita, ilConsultorio;

LiturgiaResponsabiledon Luca BaraldiAll’Ufficio Liturgico saran-no collegati: la vita liturgiadella diocesi, l’Ufficio dei beniculturali e di edilizia di culto,la formazione dei ministranti,dei ministri straordinari perl’Eucaristia e dei Ministeriistituiti.

Come si nota l’elenco degliuffici non è ancora completoper alcuni è in via di defini-zione la collocazione più ido-nea. Il Vescovo ha però sot-tolineato un elemento comu-ne che dovrà essere assuntocome impegno da tutti: valo-rizzare la “Scuola diocesanadi Teologia” per non molti-plicare le iniziative culturali,di formazione e di aggiorna-mento, quando queste posso-no trovare un loro inserimen-to all’interno di detta istitu-zione. Per quanto concerne laConsulta diocesana delleAggregazioni laicali e le di-verse associazioni di ispira-zione cristiana, il riferimentoè il Vicario Generale.

L.L.

Favorire le sinergie e collaborazioni, evitare dispersionedi iniziative e di risorse: sono questi gli obiettivi della “riforma”della Curia che sarà operativa da settembre

Unire le forze

don Luca Baraldi

don Massimo Dotti

E’

don Roberto Vecchi

VISITA AD LIMINAProsegue la visita ad Limina Apostolorum dei Vescovidell’Emilia Romagna. Monsignor Francesco Cavina è a Romadal 4 all’8 febbraio, per prendere parte alle visite dei Vescovidella regione ecclesiastica presso le diverse congregazioni.

GIORNATA DEL MALATODomenica 10 febbraio alle 15, nella chiesa di San GiuseppeArtigiano a Carpi, si celebra la Giornata diocesana del malato.Alla fine della celebrazione è previsto il saluto del Vescovo.

VITA CONSACRATA E MINISTRI DELLA COMUNIONESempre domenica 10 febbraio nella chiesa di San Giuseppe A.alle 18.30 il Vescovo presiede la Santa Messa nella Giornatadiocesana della vita consacrata. Durante la celebrazione saràconferito il mandato ai ministri straordinari della Comunione.

GIORNO DEL RICORDOIn occasione del Giorno del ricordo delle vittime delle foibe edell’esodo giuliano-dalmata, sabato 9 febbraio alle ore 10,nell’area verde di via Baden Powell a Carpi (laterale di viaNuova Ponente), monsignor Francesco Cavina benedirà laStele del ricordo dedicata ai martiri delle foibe.

PARROCCHIENella ricorrenza delle feste patronali, monsignor FrancescoCavina presiederà la celebrazione della Santa Messa domenica10 febbraio alle 9.30 a Gavello e lunedì 11 febbraio alle 18.30in San Nicolò a Carpi.

BENEDIZIONI NELLE AZIENDEIniziano le benedizioni del Vescovo nelle aziende e ditte.Questo il programma di martedì 12 febbraio: ore 10.30 Bancapopolare dell’Emilia Romagna; ore 11.30 Ditta Anna Tricot;ore 15.50 Ditta Mekkitess; ore 16.30 Ditta Brillante.

LE CENERIMercoledì 13 febbraio alle 19.30 nella chiesa di San BernardinoRealino a Carpi il Vescovo presiederà la celebrazione dellaSanta Messa con l’imposizione delle Ceneri.

CLEROGiovedì 14 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 si tiene presso ilSeminario di Carpi il ritiro del Clero.

Vallalta e MortizzuoloIngressi dei nuovi parroci

Sabato 9 febbraio alle16 sarà celebrato l’in-gresso di don Carlo Bel-lini nella parrocchia diVallalta.Domenica 10 febbraioalle 17.30 la parrocchiadi Mortizzuolo accoglierà don MarinoMazzoli.Il Vescovo monsignor Francesco Cavinapresiederà il rito dell’insediamento deidue parroci.

don MarinoMazzoli

don Carlo Bellini

Apostolato della PreghieraIntenzioni per il mese di febbraio

Generale: Perché le famiglie migranti, inparticolare le madri, siano sostenute edaccompagnate nelle loro difficoltà.

Missionaria: Perché le popolazioni che sperimentanoguerre e conflitti possano essere protagoniste della co-struzione di un avvenire di pace.Vescovi: Perché le persone consacrate diano testimo-nianza che seguire Gesù Cristo con cuore libero e ardentenel servizio dei fratelli conduce alla vera gioia.

In preghiera a Carpi

Sabato 9 febbraio alle ore 16.20 Radio Maria trasmetterà ilRosario e la Santa Messa prefestiva in collegamento conl’atrio dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Tutti sono invitatiad unirsi alla preghiera.

Esercizi spirituali 2013I TURNO 15-17 febbraio

Casa Incontri diocesana, Roverè Veronese (Verona)“Date voi stessi da mangiare”

Don Flavio Dalla Vecchia,biblista e docente presso il Seminario Vescovile di Brescia.

Euro 65 - Iscrizioni: Rebecca Righi 3895131545

II TURNO 1-3 MarzoVilla Elena, Affi, (Verona)

“Abramo nostro padre nella fede”Don Emilio Centomo,

Assistente Nazionale del Settore adultiEuro 85 - Iscrizioni: Marco Sacchetti 3291391765

III TURNO 15-17 marzoCasa Incontri diocesana Roverè Veronese (Verona)

“Abbiate in voi gli stessi sentimentiin Cristo Gesù”(Fil 2,5")

Viaggio nei sentimenti di Cristo.Don Roberto Filippini,

biblista e rettore del Seminario di PisaEuro 85 - Iscrizioni: Patrizia Torrebruno 3299681566

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