Sette Cerchi n. 13/14
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Donne Subud.La vita, le storie.
Scritture: Presunta Innocente
Poesie per la Pace
EventiUna Cava Poetica
Se... Cerchi... Trovi
Libri e non solo
Dal mondo
LAngolo verde del cuore
La ricetta del mese:Melanzane ripiene
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Sommario
Editoriale pg. 3 Donne Subud. La vita, le storie. pg. 4
Scritture: Sospetta Innocente pg. 7
Poesie per la Pace pg. 9
EventiUna Cava Poetica pg.13
Se... Cerchi... Trovi pg. 17
Libri e non solo pg. 18
Dal Mondo pg. 21 Icreativi di SubudProssimi eventi
Langolo verde del cuore pg. 22
La ricetta del mese pg. 24Melanzane ripiene
Sette Cerchi notiziario dellAssociazione SICA ITALY
Responsabile: Isabella Moroni - Roma tel: 39 06 77071899 - +393391597050email: [email protected]
Redazione: Daniel Tinari [email protected] Moroni [email protected]
Questo notiziario fatto per te ed tuo, ma pu essere pi tuo se contribuisci alla sua realizzazione con articoli, news, foto, ricette e altre proposte.
E possibile sostenere il lavoro della redazione con una donazione tramite paypal allindirizzo: [email protected]
E pubblicato mensilmente ogni 15 del mese; la redazione accetta gli articoli inviati entro il 1 del mese precedente.Viene inviato per posta elettronica ai possessori di indirizzi email e verr inviato per posta a chi ne sprovvisto o ne faccia richiesta.
Le immagini utilizzate su Sette Cerchi non inviate direttamente sono state reperite in rete, e valutate di pubblico dominio. Se gli autori fossero contrari alla pubblicazione, sono pregati di segnalarlo alla Redazione, che provveder alla rimozione delle stesse.
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Settembre e Ottobre 2012
Questo numero (di nuovo doppio, ma per un motivo preciso: dovevamo attendere la realizzazione di Poesie per la Pace!) racconta proprio questa iniziativa internazionale alla quale Sica Italy ha partecipato e che rappresenta la prima uscita pubblica della neonata associazione.
E stato molto bello anche perch ci siamo trovati dentro un movimento ampio, abbiamo potuto ascoltare voci da tutto il mondo ed abbiamo ricevuto poesie, video, immagini ed immaginari...
Per la prima volta, inoltre, Sica Italy si aperta allesterno raccontandosi discretamente e ricevendo in cambio adesioni entusiaste, Ma non solo. La gran messe di doni ricevuti, la scoperta che siamo in grado di fare cose nuove con ottimi risultati, la facilit con cui sono arrivate splendide persone e la serenit con cui si sono svolte tutte le iniziative, ci hanno fatto capire appieno il senso della mission di SICA: portare i frutti del latihan nel e non il latiahn stesso. Come del resto era lintento di Bapak quando ha voluto la creazione di SICA.
Quindi leggerete alcune pagine dedicate allevento internazionale Poesie per la Pace ed in particolare su quello di Carrara, completamente creato da Sica Italy ed in particolare dal gruppo Subud di la Spezia sotto la direzione artistica di Federica Ricotti e la splendida organizzazione di Alba Arena.
Poi il giornale riprender le sue solite rubriche con lintervista di Helga Luisa a Simona Madonna, artista, da pochi mesi aperta in Subud, che ci racconter i suoi voli, il suo essere felicemente nomade e le sue domande in un dialogo a cuore aperto; Alba Arena, a sua volta, ci guider allinterno del libro di John Bennett Subud. Il contatto con la fonte di vita che fa
luce sullimportanza della ricerca spirituale, da dovunque questa provenga ed ovunque sia diretta.
La la rubrica di Valentin e Margarita che questo mese dedicata anchessa allevento di Carrara e dove si scopre un punto di vista altro ma fortemente coinvolgente.
Anche questo mese Isabella Moroni ci lascia da leggere un suo racconto dal titolo Sospetta Innocente, ispirato ad una fotografia di Jerry Uelsmann.
Per quanto riguarda gli Eventi raccontiamo, attraverso le foto di Raffaella Mosca, che sono dense di coinvolgimento e passione per questo avvenimento, quello che successo alal Cava dei Poeti nella Giornata della Poesia per la Pace. Un evento davvero in profondo contatto con la montagna, la terra, il cielo ed il mare.
Alina, oltre a racocntarci dei lavori nellorto di ottobre ci introduce alla antica saggezza della coltivazione biodinamica e ci delizia con la ricetta delle melanzane ripiene che concludono in una bellezza di sapori questa lunga estate.
Ricordiamo a tutti che, per finanziare Sica Italy ancora possibile acquistare le marmellate biologiche fatta in casa (fichi, more, prugne rosse, prugne goccia doro, albicocca e la new entry cachi) e le nuove nocciole, anchesse biologiche. Tutto frutto del piccolo campo ai Castelli Romani (fra Genzano e Lanuvio) che Ivan Cozzi coltiva con passione e cura.
Maia Spall
LEditor iale
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4Donne SubudLe vite, le storie.
Intervista con Simona Madonnadi Helga Luisa Del Prete
Simona, leggo nella tua nota biografica che ti sei trasferita nel 2000 in Nuova Zelanda alla ricerca di uno spazio fisico e mentale che ti permettesse di iniziare un percorso artistico. Lo hai trovato?
Decisamente si. Per la verit quando sono partita non avevo le idee ben chiare e non sapevo neanche cosa stessi cercando, anzi, non cercavo proprio nulla, sapevo solo che volevo lasciare lItalia. Mi andava bene non sapere dove stessi andando e perch. Mi veniva suggerita, da amici di amici, unisola chiamata Waiheke Island, in Nuova Zelandae dovera? Boh.. cera il mare, il solequesto poteva bastare. Le poche indicazioni di come raggiungere questisola mi sembravano pi che sufficienti per me, che in quel momento avevo solo un grande impulso ad ANDARE, lasciando il passato alle spalle e non preoccupandomi del futuro.
Solo con il tempo mi sono resa conto di quanto questo luogo e la sua comunit multietnica, stato fondamentale nel ridisegnare la mia vita e nel ritrovarmi. In quegli anni ho ripreso a dipingere ed ho iniziato a lavorare la ceramica.
Nella mostra dei tuoi quadri da me visitata a Roma, ho visto che la pittura sulle tue tele stratificatacome una sovrapposizione nel tempo di stati di pensieri, stati danimo e quindi man mano trasformati tele in divenire, in movimento. Tutto quello che rimane di ci che hai disegnato testimoniato da velature di colore e toni di bianco e qualche segno indelebile dhenn. Tutto, cambiando, rimane aperto al nuovo. Ci racconti?
La tela utilizzata come supporto sul quale si susseguono strati di segni, colori, azioni; momenti che vengono da me poi, consapevolmente, ricoperti di bianco, per dar vita ad unaltra serie di azioni, segni, colori e cos via...un processo che potrebbe andare avanti allinfinito. E la registrazione del tempo, di pensieri, di stati danimo, che in quel preciso momento si manifestano e di alcune delle infinite forme che una tela potenzialmente pu rivelare. Un processo di non attaccamento a nessuna di esse e di accettazione del divenire. Tutto cambia e si trasforma, nasce e muore. Solo nella mente umana c la ricerca dellimmortalit e quindi la non accettazione della transitoriet della vita. Come anche la classificazione in ci che brutto e bello, giusto e sbagliato. La scelta, per me ideale, sarebbe quella di fermarsi e di mostrare la tela nella sua fase bianca, dove il bianco punto di partenza ma anche la somma di tutto ci che stato e lapertura al nuovo. Sfumature e toni di bianco rivelerebbero appena ci che stato in precedenza.
Nel processo di lavorazione si parte da una tela grezza e ogni passaggio diventa azione/segno: lammannitura, la gessatura, luso di pigmenti, carboncino, etc. La tela come parallelo dellevoluzione di unessere vivente su cui fin dal concepimento, ogni avvenimento, evento, lascia un segno e forma lessere in un divenire di azioni.
Lhenn spesso viene utilizzato al primo passaggio, come gesto primario, visto che lascia un segno indelebile that bleeds through anche dopo molteplici mani di bianco.
E cos successo intanto nella tua spiritualit? Come era prima e come si
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5trasformata in nuova Zelanda?
Sono cresciuta nel cattolicesimo, come molti, non per sceltaquel poco che avevo appreso durante il catechismo e la scuola non aveva attirato il mio interesse anzi, non mi ci ritrovavo propriocredo di aver sempre intuito che la spiritualit non legata alla religione, ma non avendo esempi o riferimenti, non mi ero posta consciamente delle domande.
In Nuova Zelanda ho avuto modo di avvicinarmi al Buddismo Tibetano, alla m e d i t a z i o n e , allo yoga, allo sciamanesimo, alla credenze e riti maori e in genere delle isole del pacifico, filosofie di vita a me pi vicine. Ho trovato un ambiente con una consapevolezza diffusa, diversa o pi aperta di spiritualit. Si, posso dire che qui, che g r a d u a l m e n t e inizia il mio percorso.
Cos nel 2010 torni a Roma e cerchi il gruppo Subud?
Si, rientro in Italia, inizialmente non con lidea di fermarmi il mio desiderio sarebbe stato quello di trascorrere parte dellanno in Nuova Zelanda e il resto in Italia. Due paesi, due energie opposte, come due facce della stessa medaglia che, per me, se vissuti entrambi si bilanciano e completano. In Nuova Zelanda, la natura ha una presenza forte e dominate, come una madre, che ti nutre, e pur
ponendo regole ineluttabili lascia ampia libert di scegliere chi vuoi essere o fare, tempi e modi. LItalia, per come la vedo io, lopposto, c gran movimento e frenesia, stimolante per certi aspetti, ma non ci si pu fermare difficile seguire un percorso personale, difficile avere ritmi diversi dagli altrivivere in Italia come partecipare ad un addestramento estremose riesci in questo paese potrai cavartela ovunque ...Comunque per
rispondere alla tua domandaritrovarmi a Roma sola, isolata in un ambiente apparentemente familiare ma t o t a l m e n t e alieno, stata dura. Sentivo che dovevo rimanere, ma avevo bisogno di un supporto per affrontare le complessit del sistema Italia, e in un certo senso verificare se il mio sentire era corretto. Era veramente n e c e s s a r i o affrontare tutto ci? Ricontattai Leila,una persona a me cara che in passato mi aveva seguito sia a livello spirituale che lavorativo. In pi essendo Leila neozelandese,
mi confortava mantenere un contatto con la mia seconda patria. Da lei mi viene caldamente suggerito di contattare il gruppo Subud, (Leila stata aperta diversi anni fa...mi ha detto anche lanno, ma non me lo ricordo. Non credo pratichi pi...ma credo sia ancora in contatto con il gruppo, che in NZ mi sembra sia pi flessibile/abbiano meno regole...)
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6Questo nel 2009mi ci vuole un ponel gruppo di Roma ritrovo Isabella Moroni, che avevo precedentemente incontrato ad una lezione/seminario sullartesorrido, questo un segno chiaro che mi conferma che il percorso quello giusto. Accolgo con gratitudine la possibilit di iniziare un percorso nuovo. Conoscere persone con cui, diciamo, poter parlare la stessa lingua, e con la pratica del Latihan avere la possibilit di ricevere una guida. Lasciai al destino la scelta di sapere se e quando ricevere lapertura, che dopo una prima possibilit a Firenze, poi una in Nuova Zelanda, avvenuta questanno a Bologna il 15 Marzo.
Come si esprime la tua creativit oggi, che tipo di ricerca o percorso? Hai aperto uno studio in Sardegna.
Si, la mia terza stagione in Sardegna. Nei dipinti proseguo la ricerca sulla stratificazione di segni e colori e nelluso dei pigmenti naturali. Quando invece lavoro su tele grandi, come lultima realizzata di 4000x1600mm Mother without Baby in genere c una riflessione che diciamo inizia e finisce con la tela, nel senso non una tematica che sviluppo in lavori successivi.
Nelle ceramiche dopo gli ultimi anni dove ho realizzato prevalentemente pezzi decorati in bianco e nero tornato luso del colore.
Il progetto era quella di aprire lo studio in Sardegna per la stagione estiva dedicato pi alle vendite e ai contatti ed avere uno spazio in continente per linverno, dove poter realizzare le ceramiche e portare avanti la mia ricerca pittorica. Visto il risultato di questa stagione, non so.
Essenziale sarebbe avere uno studio dove poter lavorare, magari in un luogo dove altri artisti siano presenti, lo scambio vitale. Qui in Italiana non sono ancora riuscita a trovare niente del genere.
E cambiato qualcosa nella tua spiritualit, o nella tua vita o nella tua arte dopo lapertura al latihan? o forse in tutto..
Credo che i cambiamenti, nel mio caso, siano lenti e graduali, quindi per ora non ci sono stati stravolgimenti. Immagino il latihan come una pratica che accompagner la mia vita, spero aiutandomi ad avere chiarezza e forza nel percorrere il mio cammino. Anche
se devo ammettere che questa intervista arriva in un momento particolare. La stagione estiva, lavorativamente stata un disastro, la prima volta nella mia vita, che mi trovo veramente a terra. Questo mi pone molti quesiti e mi lascia poche energieda quando sono rientrata in Italia ci sono stati graduali progressi e segni che mi incoraggiavano a perseguire la mia carriera artistica, ora non so proprio come interpretare ci che accaduto, che non credo sia solo dovuto alla crisi economicaquindi per rispondere alla tua domandase qualcosa cambiato dopo la mia apertura al latihan: questo, un avvenimento forte e inaspettato. Devo ammettere che al momento mi sento persa ..forse sono proprio in quella fase bianca, come nei miei dipinti, quellattimo di sospensione, senza tempo, dove qualcosa finito e forse qualcosaltro accadr...vedremo...il tempo ci dar la risposta.
Ti siamo profondamente grati Simona per aver condiviso con noi , regalandoci questo tuo sentire in maniera semplice ed autentica, ti sei confidata e con coraggio ti sei espressa nellintimo, e davvero sono coinvolta empaticamente, ed emozionata mi sorprendo ad attendere un segno del cambiamento anchio.. come davanti alle tue bellissime magiche tele
namast!
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Una fotografia di Jerry Uelsmann, fotografo famoso per il suo lavoro sulle sovrapposizioni dei soggetti in camera oscura e per queste immagini oniriche.
In particolare questa, senza titolo ufficiale, ribattezzata la donna volante, alcuni anni fa fu la fonte ispiratrice di un progetto condiviso: alcune persone del mondo letterario romano, invitate dalla scrittrice Gaja Cenciarelli,
scrissero un racconto breve ispirato a questa foto. Furono raccolti cinquanta racconti che poi divennero unantologia edita da Zona con il titolo diAuroralia.
Di seguito troverete quello che stato il mio contributo.Lei era ferma lass, croce surreale, scura e scarnificata come sterpo derba amara. Erba di cui si nutriva.
ScrittureSospetta Innocente
di Isabella Moroni
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I medici chiamati a costatarne il decesso, per, non riuscirono ad arrivarla.Furono chiamati i pompieri, che traggono in salvo anche glintrappolati del decimo piano, ma pi le scale salivano, pi Lei sembrava allontanarsi come un miraggio, unillusione ottica, una percezione distorta.
Quella che Lei aveva sempre avuto del suo corpo, della sua vita, delle sue passioni.Chiamarono lelicottero che, invece, non riusc a scendere ed il Prete che non seppe farle arrivare una di quelle preghiere che irretiscono ed accalappiano, cosa assai strana per un santuomo capace di parlare con Dio che -di certo- era fermo ben pi in alto di quel corpicino risplendente.
Il Commissario era nervoso. Chi mai avrebbe potuto inscenare un omicidio talmente perverso e perfetto da lasciare in bella mostra il corpo del reato senza che nessuno potesse impossessarsene?
Perch il Commissario era sicuro che domicidio si trattava.E poi come poteva succedere che un cadavere (per quanto mirabile ed intento nel volo) rimanesse sospeso in aria, contro ogni legge della fisica? Quale sortilegio era mai accaduto perch nessuno riuscisse a farlo scendere?
Un cadavere -pensava il commissario mentre iniziava a colare nella sua mente un rivolo di magia- privo di volont, s, insomma, inanimato...
Fu allora che giunsero le Acrobate della Vita. Erano tutte come Lei, giunchi senza sostanza, impegnate nella continua giocoleria del digiuno e della rabbia, della fame e dellaffermazione.
Acrobate sempre in lotta con il loro passato, con la loro meraviglia e sempre sopraffatte dalla loro paura.
Tutte La guardavano con lo sguardo che soffre alle dee alzando le braccia sottili come rami duna foresta di dolore verso il corpo che aveva raggiunto il desiderio di ognuna: volare. A costo della vita.
Interrogate risposero: UnAcrobata della Vita non mai priva di volont, neppure da morta.
La volont la sola cosa che possediamo, la nostra strada. Non abbiamo nientaltro da aggiungere.
Infine vennero gli Acchiappafarfalle che, agitando i lunghi manici flessuosi dei loro retini -piedi ben fermi nellacqua gelida- avvolsero quella croce spiumata nella trama di rete.
Il corpo leggero si fece prendere e, fluttuando, come fanno le farfalle rapite, si pos sulla spiaggia.
Attraverso la pelle traslucida si contavano le ossa.Il Medico Legale diagnostic: anoressia. Ma non seppe spiegare come fosse finita lass.Le Acrobate sorridevano officiando il rito della liberazione.Gli Acchiappafarfalle la cosparsero di ali colorate azzurre, verdi, carminio, punteggiate di indaco, occhiute di color tabacco e sotto quel brulicare lieve e festoso il suo corpo riprese spessore, uno spessore cangiante e impetuoso come la vita e di nuovo sanim, si sollev da terra e prese il volo fino a riprendersi il suo posto: croce di ali frementi e colorate sul piccolo lago nascosto in unaurora segreta.
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E cos arrivato questo 21 settembre. E arrivato e da poco anche trascorso. E arrivato portando avvenimenti e partecipazioni inaspettate.
Ha coinvolto moltissime persone, ha ricevuto adesioni spontanee, ha contato oltre 300 iscritti al Gruppo Facebook attraverso il quale abbiamo comunicato gli eventi.
Nei giorni precedenti la Giornata Mondiale della Pace, che SICA aveva focalizzato sullespressione e la comunicazione poetica inventando la Giornata Mondiale della Poesia per la Pace, le persone hanno cominciato ad aderire lasciando sul Gruppo di Facebook poesie degli autori preferiti, video di canzoni pacifiste, spezzoni di video o film che parlavano di pace o della sua antagonista, la guerra... reportages, immagini.
Sono arrivati poeti un po da ovunque: dal Brasile, dalla Francia, dal Portogallo, dallAlbania e da ogni parte dItalia, molti dal Sud. Sono arrivati poeti professionali e poeti amatoriali, sono arrivati fotografi straordinari, attori, musicisti e tanti nuovi amici.
Molti si sono incuriositi ed hanno voluto sapere qualcosa di pi su Sica Italy, troverete il loro apprezzamento sulla nostra pagina Facebook.
Il 21 settembre, dunque ci siamo trovati in molti luoghi per condividere, cantare, parlare, gridare, scrivere, recitare e celebrare la pace ad alta voce.
Lauspicato ingorgo poetico ha preso forma a Roma dove la mattina al Pincio abbiamo attaccato sui piedistalli dei busti dei grandi letterati poesie dogni genere e la sera sulla terrazza del costumista-scenografo Marco Berrettoni Carrara che ha ospitato un reading quasi segreto del collettivo Poetry Experience.
Ad Anticoli Corrado (il paese delle modelle a pochi chilometri da Roma) lAssociazione
Settimo Cielo, in collaborazione con il Comune ha ideato un incontro pubblico con la poesia al quale hanno partecipato attori, poeti ed associazioni locali.
A Monterotondo, invece, lingorgo poetico ha avuto luogo alla Casetta in Campagna un luogo magico affacciato sul tramonto nella vallata. Alla Casetta sono stati proiettati alcuni video di poesie e azioni di pace, girati nei giorni precedenti da Brunella Petrini che ha raccolto idee e parole di moltissimi amici.
A Gaeta si invece svolto il doppio evento ideato da Sandra Cervone: due passeggiate poetiche: la prima, di mattina, lungo la via centrale e le sue piazzette e verso sera nella citt vecchia, sempre leggendo, invitando i passanti a leggere, parlando di pace con versi straordinari.
Infine a Corigliano Scalo, in Calabria, Anna Lauria, scrittrice, poetessa e voce radiofonica ha organizzato un reading dedicato alla pace in un locale cittadino dove si sono incontrati versi dogni tipo ed una strepitosa torta della pace ornata di rametti di ulivo.
Ma le sorprese non sono finite qui, la poetessa Tiziana Tius, che vive sul Lago di Garda ci ha mandato cinque tracce audio di sue poesie appositamente composte e musicate da un musicista cantautore. Da due diqueste sono stati tratti dei video, Maura Gancitano ha registrato tre video nei quali legge altrettante poesie dautore e la scrittrice Titti Cerquetti venuta appositamente da Londra per girare e montare un video straordinario nella sua freschezza e commovente nel messaggio: Kiss Peace. E tante altre iniziative ancora che si sono concluse con limprevedibile flash mob nella Cava dei Poeti il giorno successivo. Ma di questo ne parliamo nella pagina degli Eventi
Poesie per la PaceE stata una giornata sorprendente!
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CollettivoPoetry Experience
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Corigliano ScaloAnna Lauria e i suoi poeti
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Roma. Pincio.Le antiche statue recitano la pace
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Anticoli CorradoAssociazione Settimo Cielo
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EventiUna Cava Poetica
Poesie per la Pace alla Cava dei Poeti di Carrara
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Diciamolo, sembrava un mistero di quelli iniziatici. Un po perch la Cava dei Poeti (nata per essere palcoscenico ideale per la poesia e la musica ed ora abbandonata al degrado per i soliti motivi amministrativi) non ha lagibilit per ospitare un evento pubblico, un po perch il genius loci aveva parlato chiaramente a Federica, Alba, Valentin, Margatita, barbara e Paolino e loro sapevano che sarebbe stato possibile solo a pochi entrare in un rapporto cos vicino con la natura e con il danno che alla natura stessa luomo ha saputo fare.
Cos a distanza di un giorno dalla Giornata Mondiale della pace ufficiale ci siamo ritrovati sulle alpi apuane, salendo su da Carrara finch i boschi non sono finiti ed rimasto labbacinante biancore del marmo, diquel che rimane del marmo, che si stagliava nel cielo grigio di fronte ad un mare stemperato di nuvole e nebbia.
Sabato 22 settembre 2012. Un impatto forte e sconvolgente. Entusiasmante per molti, a volte doloroso. La ferita insanabile della montagna scavata fino allultimo filo non sempre sopprotabile allo sguardo. Lintenzione di Federica che epr prima aveva avuto ben chiaro cosa fare e di tutti gli altri era in realt di portare alla terra la pace attraverso la parola, attraverso la voce. la pace intesa come il sollievo, la cura dopo tanta sofferenza.
Mentre Federica organizzava i lettori che sui due piani, alto e basso, avrebbero liberato la voce leggendo splendide poesie e formando con i nastri colorati il mandala della Pace, Ivan e Nino (che grazie anche a questo contatto ha chiesto di entrare in Subud) interpretavano il genius loci con i loro ampi abiti bianchi e le maschere che sembravano fatte di marmo ed i suoni delle campane tibetane che samplificavano nella valllata.
Sono arrivati alla spicciolata, circa trenta persone e dopo la performance, tutti attorno al mandala hanno recitato, letto, racontato parole di pace.
Nonostante le nuvole gonfissime non ha piovuto, solo alla fine dellevento cominciata a salire la nebbia che pian piano ha avvolto persone e cose, fino a non poter vedere pi nulla. Fino al ristorante che ciha accolti epr la cena e di nuovo fino a Carrara, ma a Carrara si sa, c quasi il mare...
Le foto sono di Raffaella Mosca
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Se... Cerchi... TroviRubrica di informazioni dal mondo
di Valentin e Margarita
Poesie per la Pace. Il giorno dopo.
Questa volta questa volta la pagina relativa allevento della Poesia per la Pace. Non poteva essere altrimenti.
Si tratta di un pensiero di Raffaella Mosca, govane figlia di Alba Arena che ha partecipato allevento della Cava dei Poeti con un canto.
Raffaella ha scritto quella che stata la sua esperienza alla Cava.Anche altri partecipanti hanno espresso gratitudine, gioia, e ringraziamenti verso il gruppo SICA che ha permesso questo evento. Molti sono stati toccati dalla atmosfera e aspettano altre occasioni per ripetere esperienze insieme.
Cava dei Poeti - Carrara, 22 settembre 2012Sabato abbiamo curato, credo. Abbiamo curato la terra, la montagna ferita e violata dalle varate, dai cunei e dagli scalpelli. Labbiamo cullata con le nostre voci, scaldata con il nostro respiro e accarezzata con le nostre mani. Abbiamo passato il balsamo sulle ferite dei versi incisi, perch anche larte stata una ferita sui fianchi bianchi della montagna, anche questa nascita stata un dolore che solo facendolo fiorire si poteva cercare di curare.
Quando arrivato il mio turno non era pi il mio turno, ma era come quando londa propagandosi ti solleva ed solo grazie allonda che ti porge al cielo che tu sei pi in alto. Quando londa mi ha sollevata il cuore mi batteva forte: batteva perch voleva esserci, perch voleva rispondere alla voce umana e di terra di Cinzia, alla liquida lingua wolof di Sady,
rotolante con il passo giusto della vita che non vuole anticipare se stessa, al didjeridoo di Mattia che con il suo legno parlava gi con il centro della terra. Soledad mi ha portata nel suo sogno dagli occhi di cielo e ho cantato il canto che nasceva in me e del quale ero figlia e della cui resa, finalmente, non ero pi schiava.
Ciascuno di noi srotolava la sua arte e il suo Credo come srotolava il suo filo di colore: si poteva quasi vedere la fonte che sgorgava da noi e in noi, si poteva vedere lanima di ciascuno di noi sbucare fuori, un po sorpresa, dalla consuetudine delle nostre vite.
Abbiamo cantato la terra e la montagna e abbiamo reso grazie: abbiamo offerto la nostra A e la montagna si fatta attorno a noi, ha cantato con noi e ci ha abbracciati. Non ci poteva abbracciare con la roccia, che ci avrebbe sepolti; non con il fuoco, che ci ha avrebbe prosciugati; non con il vento, che avrebbe dissolto le nostre voci. Ci ha abbracciati con lacqua, si avvicinata prima lenta e poi pi appassionata e ci ha accolti nel suo ventre di nebbia.
Da sabato mi piace ancora di pi dormire con la finestra aperta, perch mi sembra che laria vibri ancora delle nostre voci di pace.
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Libri e Non SoloSubud
Il contatto con la fonte di vita
di John BennettAlba Arena
1 parte
Con le righe che seguono e seguiranno non intendo tanto recensire questo bellissimo libro di J. Bennett, quanto cogliere uno spunto per comprendere quanto profondamente il tema della ricerca spirituale coinvolga la vita umana, anche attualmente. Non solo le vite di coloro che, come noi, praticano il Latihan Kejiwaan, ma anche quelle di moltissime persone che esplorano altre vie spirituali.
Qui intendo per spirituale ci che porta lessere umano a considerarsi parte di un Tutto che lo contiene e lo crea in ogni momento e che lo porta a trascendere i suoi bisogni materiali ed immediati in quanto frutto di passioni o distorsioni egoiche, ci che Bapak chiama nafsu. Trascendere non vuol dire negare questi bisogni, ma filtrarli attraverso la pratica spirituale per ripulirli dalle scorie del carattere o, detto altrimenti, dalle passioni indicate, per esempio, dalla tradizione cristiana come vizi capitali. Tutto questo retto dallintima fede verso una vastit oltreumana e ultraterrena di cui la vita corporea rappresenta solo una tappa.
Nonostante viviamo in un epoca fortemente materialista, siamo in molti a cercare le pratiche che possano nutrire e dare sostanza a questo sentimento di ulteriorit che ci fa sentire nel grembo di Dio e che ci lascia intuirne la presenza in noi mentre viviamo le nostre vite.
Alcuni di noi, in Subud, provengono dallesperienza di pratiche diverse dal latihan e sempre pi frequentemente ci imbatteremo in persone che, pur avendo seguito altre vie, ad un dato momento del loro percorso di vita e di ricerca si sentono attratte e successivamente coinvolte dalla patica del latihan.
John Bennett fu un esempio eminente di questo accadimento, che testimoni nel libro citato, pubblicato a Londra nel 1958 e in Italia da Edizioni Mediterranee nel 1978. E un libro che consiglierei di leggere anche a chi non pratica il latihan, poich Bennett fu un ricercatore spirituale dotato di estremo rigore e grande chiarezza descrittiva, animato dallesigenza di trasmettere ad altri ci di cui aveva fatto diretta esperienza. Cos fece
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per gli insegnamenti di Gurdjieff, che frequent assiduamente in due periodi distinti della sua vita, rendendosi fra gli eredi e promulgatori della Quarta Via, di cui Gurdjieff fu liniziatore.
Gurdjeff distingueva le tradizioni spirituali secondo tre vie: la Via del Fachiro, basata principalmente sul lavoro sul corpo e sullacquisizione del potere sul proprio corpo; la Via del Monaco, basata sopratutto sul sentimento religioso della fede in Dio e sul sacrificio; la Via dello Yogi, prevalentemente basata sul lavoro sulla mente. Tutte e tre le vie comportano, secondo lanalisi di Gurdjieff, una rinuncia al mondo e si basano sulla ricerca di una forma di immortalit. Inoltre, ciascuna delle tre vie lavora in maniera unilaterale sul corpo, o sui sentimenti, o sulla mente. La Quarta Via non richiede che luomo abbandoni la sua vita quotidiana, poich gli esercizi di tale via hanno la funzione di risvegliare luomo riguardo a ci che , facendo in modo che vada progressivamente perdendo gli automatismi che lo rendono addormentato, mera macchina biologica. Gurdjieff la chiama Via delluomo astuto, e lavora contemporaneamente sulla coscienza dei tre livelli: del corpo, dei sentimenti e della mente.
La lunga pratica che Bennett fece degli insegnamenti di Gurdjieff, fu intersecata dallincontro con Bapak, nel 1957, in Inghilterra. Bennett ricevette lapertura e si sent immediatamente coinvolto dalla pratica del latihan e dalla statura di Pak Subuh, con il quale racconta di avere intrattenuto lunghe conversazioni. Scrisse questo libro di getto, neanche un anno e mezzo dopo linizio della pratica del latihan. Cito dalla sua Premessa al libro: Devo molto a Pak Subuh; egli mi ha comunicato numerosi particolari della sua vita, della sua missione e dellavvenire di Subud, che debbo tacere. Spero, nondimeno, che, riferendo tali mie impressioni personali ed evitando citazioni incomplete dedotte da una documentazione ancora inedita, io possa riuscire a far chiaramente intendere che nessuno, eccetto me, responsabile delle opinioni e conclusioni espresse in questo libro.
Il libro inizia con un excursus su quella che Bennett definisce la direzione cosciente dellEvoluzione della vita sulla terra e dellumanit, cosciente in quanto ritiene che gli eventi terrestri siano presieduti da Potenze Coscienti che, pur non violando le leggi della Natura, imprimono mutamenti che permettono
levoluzione da unepoca allaltra. Egli intende per epoca un periodo temporale contrassegnato da unIdea-Forza, specifica di quellepoca. LEpoca Neolitica, per esempio, fu contrassegnata dallidea-forza della Madre Terra, seguita dallepoca dellidea-forza della Ricerca al tempo delle grandi migrazioni causate dagli sconvolgimenti della superficie terrestre e del suo clima, a sua volta seguita dallepoca dominata dallidea-forza dellEroe e quindi dei re semi-divini delle pi antiche dinastie. Infine, il crollo anche di questepoca che lasci il posto allidea-forza della salvezza individuale.
LAutore ritiene che il passaggio da unepoca allaltra abbia luogo attraverso grandi mutamenti esplosivi, dovuti allazione di Potenze Angeliche, la cui sorgente totalmente al di fuori del mondo visibile e pensabile: la Divina Provvidenza. Lei la fonte di quei Messaggeri, Maestri e Profeti per citarne i principali, Abramo, il Gautama Buddha, Ges Cristo, il profeta Maometto che fecero la loro comparsa nel momento del bisogno, cio ogni volta che il messaggio divino, dopo essersi espresso sotto forma religiosa, veniva corrotto dalla cupidigia umana che trasformava il potere spirituale in potere temporale e ne deviava gli effetti. E cos, secondo Bennett, che anche la successiva idea-forza, quella della Salvezza individuale, progressivamente degenerata nel culto delIo, cos come lo vediamo oggi.
Ma questa cruda analisi non comporta altro, per Bennett, che lavvicinarsi della conclusione di unepoca dellumanit e linizio di unaltra, di unaltro ciclo creativo. Nel corso della sua lunga esperienza con Gurdjieff, frequentemente Bennet lo aveva sentito parlare della sua intuizione profetica riguardo allimminente avvento di una nuova epoca e di un nuovo Messaggero, profeta della coscienza. Lo stesso Bennet era convinto che si stava preparando un epoca nuova. Cito quanto scrisse nel 1947 in The crisis in human affairs: La differenza essenziale fra unepoca e le civilt che la prima originata da una rivelazione trascendente lumano, mentre le altre sono opera di correnti di penseiro unicamente umane. Se ho ragione di concludere che assistiamo alla fine di unepoca e non alla transizione di una forma di civilt in unaltra, dobbiamo collocare le speranze del mondo in una nuova rivelazione del disegno divino sullumanit e prepararci per riceverla.
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Gi in queste parole si avverte una predizione. In seguito, Bennett ebbe alcune esperienze personali che rafforzarono questa intuizione sul futuro dellumanit. Nel 1953 viaggi nel sud-ovest dellAsia, dove incontr membri dellOrdine Derviscio Nakshibendi, uno dei pi preminenti ordini Sufi, che ritenevano fosse vicina la venuta del Profeta degli ultimi Tempi il quale, assicuravano, era gi sulla terra e aveva dato prove della sua esistenza ai dirigenti della confraternita.
Due anni dopo si rec in Persia, dove incontr lo Sceicco Abdullah Dagestani, che egli consider un uomo saggio e santo. Bennett racconta vividamente lincredibile storia di questincontro, chiaramente guidato passo dopo passo da potenze superiori. Ebbene, anchegli gli parl di un uomo che si sarebbe rivelato ben presto e che avrebbe riportato a splendere il potere divino nel mondo.Durante il viaggio incontr anche Hadji Ahmad el Tabrizi, un anziano derviscio della Persia settentrionale, che lo colp profondamente per la pace interiore che emanava. Ad egli chiese: Come si comporta il vero derviscio?. Il derviscio gli rispose a lungo e, fra i molti insegnamenti, gli disse: Io non posso parlare che della mia esperienza [...] Voi mi chiedete quale sia il segreto del verace derviscio. Io dico che esso consiste nel sottomettersi alla Volont di Dio [] Luomo che non si abbandona pienamente alla volont di Dio ribadisce le catene che lo avvincono a questo basso mondo e non pu
sfuggirvi neppure invocando senza sosta il nome dellOnnipotente.
Solo un anno dopo, nel 56, Bennett ricevette due lettere dal Giappone che facevano riferimento ad un Maestro e a particolari esercizi spirituali. Poco dopo un amico gli disse di avere preso contatto con Hussein Rof, un inglese di fede musulmana che, dopo avere trascorso qualche anno in Indonesia, era in grado di trasmettere un contatto con una grande forza. Entro lo stesso anno, Bennett incontr Hussein Rof e seppe che il suo Maestro era indonesiano e si chiamava Bapak Muhammad Subuh Sumohadiwidjojo. Unendosi ad altre undici persone che seguivano gli insegnamenti di Gurdjieff, Bennett ricevette lapertura del latihan da Hussein Rof, rendendosi conto da subito che stava sperimentando qualcosa mai sperimentato in precedenza.
Saputo che Pak Subuh avrebbe accettato un invito in Europa, Bennett si impegn a invitarlo e a prepararne laccoglienza. Il 22 maggio 1957, Pak Subuh con la moglie e tre assistenti indonesiani giunsero a Londra. Bennett era in aereoporto ad accoglierli e racconta che fu immediatamente colpito da due cose: per prima, la banalit del suo aspetto e per seconda limperturbabile calma ed il completo distacco che da lui emanavano e che mi compenetrarono non appena giunsi in sua presenza.
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Dal MondoI Creativi di Subud opere, creazioni e pensieri dal mondo
Skimbleshanks
Twas on a day like yesterdayWhen Skimbleshanks first came this waySo thin was she from tail to head So light her leap and soft her tread You might have rubbed your eyes and saidI really dont know what to say
Twas on a morning like todayWhen Skimbleshanks came out to playShe hipped her hop and sprang her springBefore the birds woke up to singYou might have smiled and said again I really dont know what to say
Twas on a night just like todayWhen Skimbleshanks she said goodbyeSo thin was she from head to tailSo light her leap and long her trailYou might have tried to speak, and failedAnd bowed your head to cry
Twas on a now just like a thenThat Skimbleshanks went home again.
Emmanuel Williams
I prossimi eventi dal mondo Subud
20 - 21 ottobreSubud Norway Autumn Gathering
25 - 28 ottobreCongresso Nazionale di Subud Austria che
si tiene a Reichenau/Rax un luogo situato fra le montagne non lontano dalla citt. Contatti:
1 - 4 novembreZone 9 Gathering in Cile, alle Cascadas de las Animas, Cajon del Maipo,il luogo del Gathering
si trova a 60km da Santiago ed situato in un santuario della natura, circondato da aspre montagne, valli, fiumi, sorgenti e cascate.Per
informazioni: http://www.cascada.net/index_ing/index.
oppure contattare Mauricio Castillo : [email protected]
4 novembreWORLD LATIHAN 02:00 (Los Angeles) - 04:00 (Mexico City) - 05:00 (New York/Bogota) - 07:00
(Santiago de Chile) - 10:00 (GMT) - 10:00 (London) - 11:00 (Paris) - 17:00 (Jakarta) - 21:00
(Sydney) - 23:00 (New Zealand)
Simone Hull
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LAngolo Verde del Cuoredi Alina
Buon ottobre a tutti!Siamo entrati nel mese della racolta dei frutti del nostro orto e delle preparazioni per la primavera. Da noi gli alberi si sono gi colorati di giallo e le prime fogle stanno cadendo a terra diventando, cos, il posto ideale per la dimora dei porcospini e degli altri animali, nostri aiutanti nellorto. Anche se siete amanti del giardino pulito potrete comunque accumulare rami secchi e foglie cadute in un angolo permettendo a questi animaletti di passare linverno nel vostro terreno in modo che a primavera vi potranno aiutare a mantenere lequilibrio del vostro pezzo di riserva naturale.
Ad ottobre ci prepariamo a racoglere le noci mentre nellorto si raccolgono gli ultimi pomodori: anche se sono ancora verdi baster tagliarli lasciando un pezzo di rametto in modo che maturino pian piano.
Dovremo inoltre cominciare a pulire molto bene i pezzi di terreno che avremo liberati dalle
piante estive togliendo i resti delle radici mentre la terra allentata va zappata e poi pareggiata in modo che le lumache trovino un nascondiglio per passare linverno. Prima dellinverno solo i terreni molto pesanti (argillosi) dovranno essere vangati. Anche se molti ritengono che il terreno non debba essere vangato e che si possono usare altri modi meno invasivi per arearlo, come ad esempio la forca forrattiera per allentarlo e il coltivatore a dente di porco, occorre dire che si tratta di attrezzi poco diffusi nel nostro paese che quindi mi hanno sempre costretta ad arrangiarmi. Alla fine del mese si possono cominciare a mettere a dimora le piante da frutto (dopo che le fogle sono cadute) come mele, pere, ciliege e prugne; mentre peschi, albicocchi, cotogni, kiwi, noci e viti sono da piantare preferibilmente a primavera, ma prima della fioritura. Secondo la mia esperienza, se non possibile evitare di piantare mentre gi in atto la fioritura, bisogna almeno, per la salute e
la resistenza della pianta (futuro albero) rimediare scegliendo un giorno astronomicamente favorevole
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(il cosiddetto giorno della frutta) e dedicarsi alla cura del nuovo alberello per almeno 2 anni.
Per quanto riguarda gli alberi gi svilupati, occorre controllare e se necesario contrastare gli insetti che salgono dal terreno e scavano la corteccia: ci sono vari sistemi di lotta ma io preferisco spruzzare, nei giorni della frutta, un macerato di 3 giorni di ortica concentrato o un decotto di assenzio diluito in rapporto 1:2 (il decotto si prepara con 300 gr. di assenzio fresco o 30 gr. di assenzio secco in 10 lt. di acqua si mette a bagno in acqua fresca, se possibile piovana, per 24 ore e dopo si fa bollire tutto a calore moderato per 30 minuti).
Questo mese si possono inoltre piantare le piante officinali (nei giorni delle foglie). Se gi ne abbiamo, ma vogliamo ampliare langolo delle erbe aromatiche possibile riprodurle per divisione dei cespi (quelle molto grosse) oppure per stolone radicale: erba cipollina, origano, dragoncello, melissa, menta... Salvia, issopo, ruta, assenzio (ottimo desinfetante del terreno) e levistico.Nei giorni delle radici si racolgono le radici officinali di valeriana, la consolida (il macerato miglior concime per i pomodori e si puo mescolare con il macerato di ortica) e langelica.Le radici, tagliate a tocchetti, si possono essicare e conservare.
Il calendario biodinamico per mese di ottobre:Giorni di foglie1 luned fino alle 22, 9 marted dalle 13 alle 22, 10 mercoled,14 domenica dalle 23 fino al giorno, 15 luned alle 15, 17 mercoledi dalle 23 a tutto il giorno
di gioved 18 e fino a venerd 19 alle 23, 26 venerdi dalle 4 tutto il giorno, 27sabato e 28 domenica finoal giorno di 29 luned alle 5.
Giorni di frutti:
1 luned dalle 23 tutto il giorno, 2-marted e giorno 3 mercoled fino al giorno 4 gioved alle 3, 9 marted dalle 9 alle 12, 10 mercoled dalle 23 e tutto il giorno di gioed 11 e venerd 12 fino a sabato 13 sabato alle 12 , 20 sabato dalle 00 alle 13 e dalle 17 fino a tutto il giorno di comenica 21 fino a luned 22 alle 2, 29 lunedi dalle 6 per tutto il giorno e marted 30 fino a mercoled 31 alle 5h.Giorni di fiori:
4 giovedi dalle 16h fino a venerd 5 alle 5, 7 domenica dalle 00 fino a luned 8 alle 12h e dalle 17 alle 24, 17 mercoled dalle 14 alle 16, 24 mercoled dalle 5 fino a tutto il giorno di gioved 25 fino al 26-venerdi alle 3.
Giorni delle radici:
4 gioved dalle 10 alle 15, 5 venerd dalle 6 alle 9, 6 sabato dalle 1 alle 23, 9 marted dalle 1 alle 8, 13 sabato dalle 13 fino a domenica 14domenica alle 22, 15 luned dalle 16 fino al marted16 alle 14, 22 luned dalle 3 a tutto il marted 23 ed al giorno mercoled 24 alle 4, 31vmercoled dalle 6 alle 8 e dalle 15.
Giorni sfavorevoli al qualsiasi lavoro sulla terra o sulle piante: 16 martedi dalle 14 fino a mercoled 17 alle 14.
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Melanzane Ripiene
INGREDIENTI
4 melanzane medie 1 cipolla
4pomodori maturi
formaggio semistagionato di pecora (o tofu affumicato)
origano q.b.
parmigiano
PREPARAZIONE
Lavate e tagliate a met le melanzane nel senso della lunghezza. Tenetele sotto sale grosso circa unora. Una volta scolate cuocetele in acqua bollente per 3-4 minuti affinch diventino morbide ma non troppo cotte.
Una volta scolate togliete la polpa con un cucchiaio e mettetela in una terrina; la buccia invece la metterete sul fondo di una teglia.
Soffriggete la cipollla ed aggiungetela alla polpa assieme ai pomodori freschi ben maturi, precedentemente sbucciati passate il composto sul fuoco e continuate a cuocere per un po. Qualora i pomodori non bastassero potete aggiungere dei pelati.
Una vota spento il fuoco, grattugiatevi dentro il pecorino semistagionato o del tofu affumicato (qualora vi fossero intolleranze); regolate di sale e versate il ripieno sopra le melanzane gi posizionate nella teglia. Spianate il composto e cospargetelo di origano e parmigiano.
Cuocete in forno a 180 gradi per circa 30 min..E pronto quando il liquido in eccedenza evapora del tutto.
Questo piatto piaceva molto ai SUBUD-ini durante gli incontri di fine estate. Buon appetito!
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La Ricetta del Mesedi Alina
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Responsabile: Isabella Moroni - Roma tel: 39 06 77071899 - +393391597050 - +3384670935
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