Sette Cerchi n. 11

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Sica Italy Informa Le Donne Subud. Le vite, le storie Scritture: Ventuno Dicembre Sica Meeting in Vancouver Eventi: Caoe e Armonia: l’arte del teatro Dal mondo L’artista del mese: Alena Kennedy Consigli e rimedi natuali Il Polline La ricetta del mese: Insalata pollo e melone

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il magazine di Sica Italy

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Page 1: Sette Cerchi n. 11

Sica Italy Informa

Le Donne Subud. Le vite, le storie

Scritture: Ventuno Dicembre

Sica Meeting in Vancouver

Eventi: Caoe e Armonia: l’arte del teatro

Dal mondo

L’artista del mese: Alena Kennedy

Consigli e rimedi natualiIl Polline

La ricetta del mese:Insalata pollo e melone

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SommarioEditoriale pg. 3 Sica Italy Informa pg. 4

Le Donne Subud. Le vite, le storie pg. 6

Scritture: Ventuno dicembre pg. 8

Sica Meeting in Vancouver pg.11

Eventi pg.13 Caos e Armonia. L’arte delteatro

Dal Mondo pg. 16I creativi di SubudDance and CounsciosnessL’Europa Gathering di Great MalvernProssimi eventi

L’artista del mese pg. 19 Alena Kennedy (Australia)

Consigli e rimedi naturali pg. 20Il Polline

La ricetta del mese pg. 22Insalata pollo e melone

Sette Cerchi notiziario dell’Associazione SICA ITALY

Referente: Isabella Moroni - Roma tel: 39 06 77071899 - +393391597050email: [email protected]

Redazione: Daniel Tinari [email protected] Moroni [email protected]

Questo notiziario è fatto per te ed è tuo, ma può essere più tuo se contribuisci alla sua realizzazione con articoli, news, foto, ricette e altre proposte.

E’ possibile sostenere il lavoro della redazione con una donazione tramite paypal all’indirizzo: [email protected]

E’ pubblicato mensilmente ogni 15 del mese; la redazione accetta gli articoli inviati entro il 1° del mese precedente.Viene inviato per posta elettronica ai possessori di indirizzi email e verrà inviato per posta a chi ne è sprovvisto o ne faccia richiesta.

Le immagini utilizzate su “Sette Cerchi” non inviate direttamente sono state reperite in rete, e valutate di pubblico dominio. Se gli autori fossero contrari alla pubblicazione, sono pregati di segnalarlo alla Redazione, che provvederà alla rimozione delle stesse.

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Luglio 2012

C’è qualcosa di nuovo in questa caldissima estate.

Sica sta diventando qualcosa di tangibile. Sica, nel mondo si sta ponendo delle mete precise,

obiettivi di crescita, piccolissime certezze che la porteranno lontano. Sica International, ma anche i gruppi locali.

Ne parliamo nell’articolo che riporta un breve racconto del bel lavoro svolto a Vancouver fra

persone di lingue e nazionalità diverse che hanno a cuore la cultura espressione delle proprie tradizioni e la cultura globale, quella che è parte fondamentale della propria anima.

Ma andiamo con ordine: come annunciato, nella riunione fatta a giugno a Carrara sono

nate tante nuove idee. La redazione è stata ristrutturata. Ci siamo dati piccoli compiti che hanno aiutato a far uscire il numero di luglio in tempo (e sono certa che miglioreremo!). Helga Luisa si occuperà delle interviste che ama fare e che le riescono benissimo e si alternerà nella scrittura di racconti con Maura Gancitano ed altri narratori; Valentin e Margarita delle notizie “altre” dal mondo, quelle che trovi solo se.. cerchi! Alba Arena continuerà a lavorare sui libri e sulle intersezioni fra la cultura e la spiritualità, Sempre Maura curerà la rubrica di cosmesi naturale, mentre Alina, appena riusciremo a mantenere la cadenza mensile dell’uscita dei numeri tornerà a raccontarci dell’orto e del giardino

Questo mese apre con l’intervista che Helga Luisa Del Prete ha fatto ad Alba Arena, una

donna speciale, un medico ed una ricercatrice dell’anima i cui pensieri vi faranno riflettere ed anche emozionare.

Il racconto del mese è di Maura Gancitano, uno spaccato di un mondo in bilico fra la normalità e

la ricerca di sopravviere con il corpo e con l’anima.

Come già accenanto leggerete il report del meeting SICA All’Americas Gathering di

Vancouver e, sempre da Vancouver giunge l’evento del mese, il workshop sul Caos e l’Armonia che Ivan Cozzi ha tenuto assieme a un nutrito gruppo dipartecipanti al Gathering.

Poi potremo leggere le varie e piacevoli notizie dal mondo; conoscere l’artista del mese,

Alena Kennedy, pittrice australiana impregnata a raccontare attraverso le immagini il mondo che scopre nei suoi viaggi.

Scopriremo tutto sul polline ed i suoi molteplici usi ed infine non mancherà una ricetta gustosa

che vi invitiamo a provare.

Infine, per finanziare Sica Italy abbiamo pensato di offrirvi marmellate biologiche fatte in casa e

la possibilità di prenotarvi per il nuovo raccolto di nocciole, anch’esse biologiche. Tutto frutto del piccolo campo ai Castelli Romani (fra Genzano e Lanuvio) che Ivan Cozzi coltiva con passione e cura.

L’Editor iale

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Sica Italy Informa

Riunione a CarraraIl 9 e 10 giugno con il gruppo promotore di Sica ItalyIo e Isabella ci siamo messe in viaggio da Roma per “questa avventura” , come lei l’ha allegramente battezzata .

Lei ha guidato, io ho chiacchierato e preparato la musica per l’equipaggio; ci siamo comportate come due adolescenti curiose e felici per questo incontro. Non vedevamo l’ora di incontrare Alba e gli altri ospiti di questo minimeeting del gruppo Subud. Ed in effetti dopo un viaggio gradevole e la rinnovata esperienza di amicizia tra me e Isabella, ecco Alba ad accoglierci in questa Carrara a misura d’uomo, in questa casa “sui tetti “ con panorami da ogni stanza su medioevo e appenini e sottofondo di rumore di torrente che scava nella roccia. La mattina dopo ci hanno raggiunto da La Spezia , Valentin e Margarita, dalla vicina Massa, Paolino e dalla provincia di Modena, Bustami Pollard, che è in procinto di trasferirsi negli USA.

Scalini perpendicolari e ballatoi in un nucleo abitativo risalente forse al cinquecento, creatività pittorica espressa da lei in ogni angolo, femminilità e arte sui muri e negli oggetti composti di argilla e non, colori e…magia in casa e nei cibi. Abbiamo vissuto tutti insieme, dormendo e cucinando, mangiando e lavorando, e passeggiando tra marmoree installazioni disseminate tra borgo e

centro storico e i boschi parlanti del laboratorio di pittura dell’ex cavatore/amico di Alba; due giorni avvolti e coccolati da Alba e dalla sua casa, meraviglioso contenitore di bellezza e arte femminile e bozzolo fecondatore del lavoro che vi abbiamo svolto in armonia e divertimento. Grazie Alba della generosa ospitalità e degli ottimi cibi che ci hai ammanito con gesti semplici e tranquilli! E grazie per le risate e la giocosità con cui hai allestito il “corribagno”!!! l’unico bagno di casa con doppia entrata oltre che di passaggio, utilizzato

da una parte dagli abitanti della “ala casa madre” e dall’altra parte da me e Isabella , abitanti della ”camera ospiti/ camera latihan” e dal gatto Stragatto abitante del “ vestibolo con lettiera” , paradiso sospeso sui tetti e sul campanile e rosone del duomo del dodicesimo secolo, fonte di risate e gioco del “porta chiusa = occupato” = NON SI PASSA!!! Ahahahhhhh

miaaaaaaaaaoooooooo!! Grazie a tutti per la Presenza e l’Amicizia, e presente il gatto con miagolii ricorrenti e richieste, ma anche sorvegliante dei lavori SICA sulla sedia al posto di Alba, non appena lei si allontanava discretamente per gestire gli accudimenti per gli ospiti.

Invece, grandi assenti l’accoppiata (non vincente!) Ivan/ Daniel. Comunque assolti entrambi per giustificato motivo lavorativo.

Una lunga e riflessiva riunione su Sica ha chiarito e portato notevoli scambio di opinioni fruttoso sugli argomenti:

- Settecerchi; stabilita la tipologia del contenuto

In questo numero la rubrica delle Lettere alla Redazione cede il posto alle informazioni da perte del Comitato Promotore di Sica Italy che continua il suo lavoro per una progettualità condivisa e

partecipata da tutti, perchè la creatività è di tutti.

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dell’editoriale, ognuno di noi ha preso impegni regolari per gli articoli e le rubriche da preparare mensilmente per la rivista;

- il progetto SICA da presentare a Vancouver: in realtà non siamo riusciti a parlare di un eventuale progetto da presentare a Vancouver. Probabilmente, oltre a Settecerchi, porteremo l’idea di workshop residenziali e della progettazione di un evento entro la fine dell’anno e ci metteremo a disposizione di Sica International per eventuali progettualità da condividere.

- lo statuto per la nascita dell’associazione Sica è stato detto che potrà essere pronto per l’approvazione per settembre;

- progetti e programmazione relative a SICA: abbiamo scambiato e condiviso idee per le attività relative agli eventi possibili.

Con l’occasione, poiché Isabella è stata incaricata insieme a Lusiyah e Ivan di preparare lo statuto per l’associazione Subud, ha ricevuto informazioni da Valentin sulle regole indicate da Bapak per l’elezione del presidente, del comitato direttivo e i gruppi locali. Abbiamo condiviso e scambiato opinioni riguardo il significato di “socio” in Subud, il tipo di associazione più idoneo alla realtà spirituale di Subud.

- Statuto Subud: è stato detto che potrà essere pronto per l’approvazione per settembre. Per quanto riguarda la tipologia associativa più congrua per Subud Italia è stata proposta l’Associazione di Promozione Sociale che ha notevoli possibilità di accedere a finanziamenti anche “dedicati” ma non è restrittiva come l’Associazione di Volontariato.

- Si è parlato anche del sito di Subud Italia che dovrebbe mantenere il dominio acquistato molti anni fa e la homepage che accomuna i siti Subud, ma all’interno deve essere ristrutturato secondo un’interfaccia più navigabile e con contenuti più ampi.Probabilmente la password di accesso all’amministrazione è in possesso anche di Andrea Vivit al quale chiederemo di passarcela in modo da poter mettere mano al sito.Qualora non sia necessario che il sito venga realizzato da un membro Subud, c’è

un’opportunità veloce e professionale di utilizzare una webmaster non troppo costosa e di ottimo livello per far creare almeno il contenitore nel quale poi sarà possibile inserire i contenuti da parte di chi, conoscendo un minimo di informatica, voglia dedicarsi a questo.

- Si è poi parlato del Gruppo di Roma in questo momento molto statico e “costretto” in una sede che, oltre ad essere abbastanza costosa per il numero di persone che al momento lo frequentano, presenta anche dei reali problemi di “accoglienza” sia per il grande rumore sia per la poca pulizia e per lo squallore del luogo. Abbiamo riconfermato la necessità (e la piacevolezza) di incontrarsi non solo per la semplice pratica del Latihan, ma anche per poter restare assieme, scambiarsi, sostenersi e condividere in modo da sentirsi parti del gruppo. Per fare questo potrebbe essere di aiuto cercare un luogo più piacevole. Si è quindi pensato di proporre al Gruppo di Roma dei test sullo specifico.

Helga Luisa

e

ULTIMISSIME!!!!!Il 22 luglio e’ stato firmato

l’atto costitutivo di Sica Italy.Siamo nati ufficialmente e

legalmente!

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Alba vive a Carrara e frequenta il gruppo Subud di La Spezia. E’ stata aperta in

Subud circa due anni e mezzo fa. Come hai conosciuto questa pratica?

Conoscevo da tempo una coppia di amici con i quali condivido un cammino di autoconsapevolezza. Un giorno, inaspettatamente, hanno raccontato di aver praticato il “latihan” per qualche anno nel gruppo Subud a Siena, ma di aver poi lasciato.Mi ha molto colpito quello che raccontavano, perché, rispetto alla meditazione, nel latihan non ci sono tecniche, c’è la libertà del movimento che è spontaneo.In quel periodo stavo attraversando una ricerca di consapevolezza particolare, stavo prendendo coscienza della “morte”. Ho compreso subito come il latihan fosse uno strumento idoneo per questa preparazione. Ho percepito che, essendo il latihan spontaneo e libero da percorrere , potesse essere una strada per accompagnarmi non solo nella vita ma anche fino agli ultimi momenti , in questo “passaggio” che io sento importante tanto quanto la nascita, i due momenti sacri della vita. Meditavo in quel periodo su come una coscienza più ampia su questo momento della morte fosse una buona cosa. L’esperienza del latihan poi mi ha confermato questa intuizione.

Hai ripetuto più volte di questa ricerca di consapevolezza della morte. Ci hai sempre

pensato?

No. In coincidenza con la scoperta di Subud, c’è stato anche il mio pensionamento ed

essendo diventata padrona del mio tempo, ho pensato a quali fossero le cose fondamentali per me. Ho scoperto che per me è andare preparata incontro alla morte. Preparata significa lasciare gli attaccamenti. Il latihan parla il mio stesso linguaggio e mi accompagna ad avvicinarmi a questo percorso, insegnandomi a lasciare. Non

certo per indifferenza , mi sento più dentro la vita ora che non prima. Mi aiuta ad andare verso lì e poi anche oltre, nel mistero di quello che sarà dopo e che non mi è dato di sapere.

Quindi ti sei messa alla ricerca di questo gruppo

Subud.

Sì, avvalendomi di internet. Ho visto che c’era un

riferimento a La Spezia e mi sono messa subito in contatto, insieme al mio ultraventennale amico Paolino. Al primo incontro con Margarita ho saputo che ci sarebbe stata un’attesa attiva di tre mesi circa. Questa attesa mi è sembrata subito una cosa sacra, ho capito che quel tempo mi serviva effettivamente per valutare se veramente volevo iniziare la pratica del lathian. Da quel momento sono iniziati gli incontri con Margarita, a cadenza settimanale e poi, dopo poco più di tre mesi, l’apertura, l’inizio del cammino. Questi tre mesi sono stati molto utili non solo per confermare la mia intenzione, ma anche per fondare il rapporto con la helper, Margarita nel mio caso. Trovo che questo accompagnamento

Donne SubudLe vite, le storie.

Intervista con Alba Arenadi Helga Luisa Del Prete

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sia molto importante per iniziare e proseguire la pratica del lathian, per avere confronto, sostegno e conforto durante il cammino.

Raccontaci qualcosa del tuo percorso di vita.

Per una lunga parte della mia vita mi sono definita atea, materialista. Ho cominciato a

maturare un certo disagio, dell’angoscia, circa 15/18 anni fa. Non mi sentivo più all’altezza dei compiti della vita, nonostante fossi in un processo di autoconsapevolezza dei miei limiti e delle mie possibilità. Allora, per lenire l’angoscia, ho cercato un percorso di meditazione, la cui conoscenza mi è stata suggerita attraverso delle letture. Così, per diversi anni, ho praticato la meditazione due volte al giorno, mattina e sera. Lavoravo nel Servizio di Salute Mentale e quando effettuavo le guardie notturne in Ospedale vivevo in un’attesa ansiosa, sopraffatta dalla fatica e dall’angoscia di quello che potevo trovarmi a fronteggiare nelle emergenze. Ma non tralasciavo la mia mezz’ora di meditazione serale, confidando che almeno per quella mezz’ora sarei stata protetta. Piano piano ho così cominciato a sperimentare che potevo affidarmi ad “una benevolenza superiore” che regolarmente mi proteggeva.

E questo aveva già cambiato il tuo rapporto con Dio?

Prendeva spazio in me una intuizione del divino diversa da quella ereditata culturalmente e

familiarmente, un Dio diverso, compassionevole, non giudicante e severo.

E poi con il latihan?

Ho fatto esperienza che Dio esiste, anche se all’inizio avevo difficoltà a chiamarlo “Dio” .

Alla mia apertura , quando ho dovuto ripetere la formula di apertura, ho avuto un attimo di perplessità ed ho chiesto se potevo chiamarlo”fonte di vita” o qualcosa del genere. Oggi sento di poter dire “Dio”. La pratica del latihan mi ha permesso di ripulire il mio rapporto con Dio, percependolo come “compassionevole”.

Al proposito ci racconti un aneddoto?

L’anno scorso mi trovavo in un borghetto medievale in Umbria. Sono entrata in una

chiesetta isolata e non frequentata in quel momento e ho avuto la spinta a chiudermi la porta alle spalle ed a iniziare a fare il latihan, in un primo momento con qualche perplessità, come se potesse essere sacrilego fare il lathian in una chiesa. Ho provato a sentire la risposta dentro di me, come un breve test, e ho sentito che mi potevo dare il permesso di praticarlo proprio lì, che andava bene. Ho iniziato il lathian nella navata centrale e, a poco a poco, facendo il latihan ad occhi chiusi, mi sono trovata spostata nella navata destra, mi è venuto di aprire gli occhi e mi sono trovata davanti al “Cuore di Gesù”. Non mi ero accorta prima di quest’immagine. Era esattamente uguale al “Cuore di Gesù” che avevo di fronte al mio letto da bambina e che all’epoca sentivo come giudicante, persecutorio. Lì è iniziato un dialogo fra me e il Cuore di Gesù, gli parlavo nella lingua dell’anima, lui mi guardava e mi comprendeva, come io comprendevo. Andavo sanando, nel lathian, dolori dell’infanzia e abbiamo rimarginato insieme quella ferita sul suo cuore e sul mio cuore. Per me è stata una riparazione. Così ho sentito che era “Dio della Compassione”.

Ed eccoci alla “resa”, di cui mi accennavi.

L’ultimo dono che mi ha fatto il latihan recentemente è stato durante la mia

permanenza in un viaggio in Brasile. Ho tentato un latihan in condizioni molto fortunose, e mi è venuto di chiedere di ricevere l’esperienza di cosa fosse la “resa”, poiché ho sempre avuto difficoltà ad accettare la sottomissione, che è anche una resa, voglio dire difficoltà a vivere questo concetto senza sentirlo come assoggettamento ad un potere. E mi è arrivata l’esperienza di “equanimità”, ho compreso che la resa è accettazione, non attaccamento, equanimità verso gli eventi, se mi lascio guidare da Dio.

Grazie Alba , grazie infinite per aver condiviso con noi il racconto della tua/

nostra preparazione al sacro mistero della morte , per questo bellissimo concetto di equanimità verso gli eventi , la cui comprensione è stata illuminante… e per le emozioni vissute insieme!!

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Kyo dake wa.(Solo per oggi)

Al terzo seminario sulla Merkabà, Salvatore non era riuscito a capire come fosse fatto

un doppio tetraedro, figuriamoci se riusciva a visualizzarlo.Perciò tutte le mattine, prima di aprire il negozio, dedicava mezz’ora alla meditazione, ripetendo tutti e diciassette i respiri che aveva imparato a memoria quando viveva a Bologna.

I ragazzini che entravano alla seconda ora, passando di là, giravano la testa verso la vetrina e lo vedevano, immobile, il sedere in equilibrio sul cuscino in pula di farro con il fiore di loto ricamato sopra, la kurta e i pantaloni bianchi, e intorno una o due lampade di sale dell’Himalaya, i fumi del Palo Santo a profumare l’ambiente. Il solito disco di Marco Milone – ma questo i ragazzini non potevano sentirlo - girava nello stereo.

Mezz’ora dopo, allo scatto della sveglia, Salvatore apriva gli occhi e si alzava,

lentamente sbuffando, spegneva le lampade, si cambiava i vestiti, rimetteva il cuscino nella busta di plastica, spegneva lo stereo e apriva la porta del negozio.Un doppio tetraedro non poteva mica visualizzarsi così, da un giorno all’altro.Qualche minuto dopo arrivava suo cugino Giacomo:- Savvato’, oggi non ho che fare, ti sono venuto a tenere compagnia.

E questo succedeva tutti i santi giorni. Salvatore cambiava musica, metteva Dente o Andrea Cola o i Massimo Volume, e di lì a un’ora, quando vedevano che non arrivava nessun cliente, cominciavano a parlare delle solite cose.- Il mondo sta cambiando, bello mio, non lo vedi? - partiva Salvatore. Giacomo non rispondeva, lo guardava confuso e aspettava che il discorso riprendesse. - Il cambiamento è sempre più evidente, è un cambiamento di energia. E noi, Giacomino mio, noi ci dobbiamo adeguare a questa nuova vibrazione. Qui si fermava.

La reazione di Giacomo arrivava solo dopo una serie di movimenti ovvi e studiati: un

po’ d’imbarazzo, guardarsi intorno per cercare solidarietà negli articoli in vendita, alzare gli occhi al cielo, mettere dentro e tirare fuori le mani dalle tasche dei jeans. La sua battuta era detta con un tono stanco, annichilito: - Ma che cosa vuoi sempre con questi discorsi, Savvato’? Sempre con queste fissazioni che uno deve fare una vita spirituale, di parrinu! A mia mi pari chi queste sono cose troppo ambiziose... Ci credo che qua nessuno ti da conto, Savvato’! Noi qua siamo persone normali, che si fanno la solita

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Scritture“Ventuno Dicembre”

di Maura Gancitano

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vita…- Infatti questo è un paese in cui non si può dire niente! – rispondeva agitando le mani. - Un paese di scemi, di ammuccaficu, di creduloni, e questo lo dicono tutti. Solo che poi nessuno vuole sentirsi dire le cose, e quando capita qualcuno che le sa, lo ignorano e lo prendono per fesso.- Su questo hai ragione, Savvato’, senza ombra di dubbio. – diceva Giacomo a testa bassa.

A quel punto, che fosse estate o inverno, i due cugini erano già arrivati alla porta d’ingresso

del negozio, uno dei due l’aveva aperta, facendo uscire l’altro, e avevano cominciato a guardarsi in giro con amarezza.Era il momento in cui Salvatore iniziava ad alzare la voce, a farsi sentire dagli altri negozianti, dai passanti e, se non fosse che non aveva il vizio, sarebbe stato il momento perfetto per accendersi una sigaretta e cominciare a succhiarla con forza.Il discorso di Salvatore sarebbe durato ancora una manciata di frasi, poi avrebbero deciso di andare verso il bar, e allora sarebbe stato il turno di Giacomo:- Dunque tu mi vuoi dire che a un certo punto, tra due anni quasi precisi, proprio sotto Natale, la Terra si fermerà e comincerà a girare dall’altra parte, e se io non avrò fatto un certo lavoro spirituale su me stesso morirò d’infarto?- Giacomino mio, così in effetti hai un po’ ridicolizzato la cosa…- Savvato’, cerca di capirmi pure tu… Il mio compleanno è il 20 dicembre, non vorrei arrivare al cambiamento di vibrazione tutto ubriaco, capisci? – e lì avrebbe iniziato a ridere.

Dopo il caffè, tornando verso Gommalacca, Salvatore avrebbe dato a Giacomino un

consiglio che Giacomino non avrebbe mai seguito:- Tu sei liberissimo di non credermi, Giacomo mio, però fammi una cortesia: tu adesso tornatene a casa, e prima di pranzo mettiti seduto su una sedia, chiudi gli occhi e cerca di non pensare a niente. Magari ti presto io un disco da mettere.Solo che quel giorno, mentre le canzoncine di Natale avevano già cominciato a rimbalzare da un muro all’altro del Corso, con gli addobbi e le luci a fare a gara tra le vetrine, Giacomo e Salvatore si dovettero fare indietro per lasciare entrare un cliente.Salvatore tornò dritto dietro la cassa e ne approfittò

per cambiare disco. Guardo di sghimbescio il cliente sconosciuto e prese un’antologia di John Coltrane.Giacomo se ne andò da solo al bar senza dire niente. Al ritorno, col caffè per il cugino tra le mani, sentì un disco insolito attraversava la porta chiusa del locale ed entrava nelle orecchie dei passanti. Accelerò il passo, entrò e si trovò subito alla cassa. Aveva una smorfia disgustata, le mani nelle tasche, il sedere sullo sgabellino nero che non usava mai, e una specie di grugnito che gli cresceva in gola. The Master of Puppets, intanto, continuava ad andare senza freni. Il cliente non c’era più.- Soccu successi? – urlò Giacomo nel tentativo di sovrastare la musica.- Nenti.- Ava’! - Gia’, lascia stare, mi viene da bestemmiare.- Ma è successo qualcosa con quello che è venuto prima?- Te lo giuro, mi viene da bestemmiare!- Ma ti voleva rubare qualcosa? Sembrava uno così bravo.- No.- E allora che è successo?- Ha detto delle cose che mi hanno… maro’, non mi ci fare pensare! Troppa, troppa rabbia!- Veramente? Addirittura? E che ti avrà fatto mai di così tanto brutto? Sembrava proprio una persona particolare, aveva una bella energia. Gli hai parlato delle “cose spirituali”?- Ti ho detto che non ci voglio nemmeno pensare.- Ma magari questo ti dava ascolto, sembrava uno che faceva pure lui queste cose spirituali come te! Magari ti poteva aiutare, sapeva tutte le cose che sapevi tu! È quello che hai sempre chiesto, di qualcuno con cui parlare di queste cose qui che mi dici sempre a me!- Da oggi ti assicuro che di queste cose “spirituali”, come le chiami tu, non ne parleremo più. Sei contento, ora? Ora vattene, per carità!- Salvatore, ma proprio tu mi dici queste cose? Tu sei un uomo di profondità, tu sei la mia guida spirituale, non ti lasciare prendere così!- Lassami stari, Giacomi’. Vattene a casa e lasciami da solo.- Ma me lo vuoi dire che ti ha detto?- Vattinni a la casa, fammi ‘sta cortesia.

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- Salvatore, queste sono le emozioni negative, non lo capisci? Quelle che mi dicevi sempre! E se tu ora te ne accorgi fai un lavoro su te stesso! Me lo hai sempre detto! Ora ti devi solo accorgere di questo e calmarti, ok?- Vaffanculo.- Ma che dici, Savvato’? È importante! E se fra due anni arriva il terremoto planetario tu che fai, ti fai venire un colpo di sangue perché uno scemo qualunque ti ha fatto incazzare? Ma tu mi hai sempre detto che se uno s’incazza significa che non ama, perché se tu ami…- Chi devo amare? Un ragazzino, un murvuseddru che chissà come oggi se ne è venuto qua a rompermi l’anima? Vattene, per favore, vattene e lasciami stare!

Giacomo attraverso l’ingresso senza dire una parola e se ne andò col bicchierino di plastica

del caffè ancora tra le mani.Chiusa a chiave la porta del negozio, Salvatore spense tutte le luci, si cambiò, indossando la

kurta e i pantaloni bianchi, accese due lampade di sale dell’Himalaya, mise a terra il cuscino in pula di farro con il fiore di loto ricamato sopra e sostituì il disco dei Metallica con quello di Marco Milone. Prima di chiudere gli occhi, incrociare le gambe e iniziare la respirazione, profumò l’ambiente col Palo Santo. Poi cominciò.Rimase in quella posizione pochi, pochissimi minuti. Continuava a pensare al cliente, al negozio, a una serie di altre cose, figuriamoci se c’era spazio per un doppio tetraedro. Eppure, quando riaprì gli occhi, era soddisfatto. Nessun altro in quel paese ne sapeva quanto lui, nessuno meditava, conosceva il potere dei chakra, dei mudra, nessuno aveva mai sentito neanche parlare della Merkabà.Che non riuscisse a visualizzare un doppio tetraedro non aveva poi importanza. Qualunque cosa fosse successa due anni dopo – su questo non aveva dubbi - solo lui si sarebbe salvato.

1 0Bob Paige

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L’Americas Gathering è stato un momento particolare, una vera e propria “raccolta” di

persone che hanno avuto modo di rincontrarsi, riconoscersi o conoscersi. Un momento in cui si è parlato pubblicamente e privatamente di Subud e delle sue ali, in cui sono stati proposti molteplici workshop, spettacoli, visite guidate... Grandi Lathian di gruppo ed una splendida organizzazione della quale dobbiamo ringraziare i fratelli di Subud Canada che davvero si sono fatti in quattro per offrirci l’ospitalità e le possibilità migliori.

Bellissimo ritrovarsi fra il cortile esterno e la grande sala interna in quel “meeting point”

chiamato El Zocalo Café, dove c’era sempre un te o un caffè caldo ad aspettarti, qualche dolce spesso fatto in casa, e un po’ di musica che chiunque volesse poteva suonare nel palchetto sempre attivo.

Bella la Sica Art Gallery allestita da Elfrida Schragen (Subud Canada) dove erano

esposte le opere di molti artisti Subud che hanno avuto un grande successo anche di vendita!

In tutta questa kermesse Sica International ha tenuto il suo meeting per organizzare il lavoro

e,soprattutto, la continuità in modo da poter arrivare al Congresso Mondiale di Puebla (agosto 2014) con un organismo culturale autonomo e capace di fare impresa, sullo stile di Susila Dharma e in connessione di con la stessa Susila Dharma, sia con Sudud Youth Association, perchè la creatività maggiore e le opportunità di tramandare i saperi e le memorie sono soprattutto nei giovani.

Abbiamo cominciato il nostro incontro, condividendo le speranze sui possibili

risultati che questa riunione avrebbe potuto produrre e sulle mete alle quali vorremmo che SICA arrivasse entro il 2014. Successivamente

abbiamo identificato i passaggi e le azioni necessarie per arrivarci.

Lo abbiamo fatto sia in termini di cultura/programmazione/servizi, sia di strutture

organizzative che possano consentirci di fornire tali programmi e servizi.

Temi chiave:Partnerships e collaborazioni

Condivisione delle buone pratiche Saper diventare “uno”. Tutti si sono trovati d’accordo sulla certezza che è possibile diventare molto più efficaci se si riesce a lavorare insieme.

Struttura organizzativaAl fine di portare SICA ad un successivo

e più ampio livello di maturità organizzativa, programmatica e finanziaria,abbiamo discusso un’ipotesi molto importante per i Gruppi SICA nazionali o di Zona, ovvero di istituire una struttura giuridica non-profit o altre strutture giuridiche appropriate per tale attività, completamente autonome dalle Associazioni Subud nazionali.

Il criterio fondamentale per la forma giuridica di ogni organizzazione nazionale SICA è avere la

possibilità di depositare fondi nel proprio conto bancario ed essere in grado di ricevere donazioni in beneficenza. I Presidenti nazionali di SICA si impegnano a cercare notizie sulle diverse forme giuridiche possibili per le organizzazioni artistico-culturali nei loro Paesi.Alcuni membri di Zona 3 e Zona 4 vorrebbero, inoltre, esplorare l’idea di creare un’Euro-SICA che consentirebbe l’accesso a programmi, servizi e finanziamenti da parte della Commissione Culturale Europea.

Sica Meeting in Vancouver“Report dal Sica Meeting di Vancouver”

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Strategie per promuovere e celebrare l’espressione culturale di tutti i membri

Subud

Banche datiSICA è un’organizzazione che intende

rappresentare tutti gli aspetti della cultura Subud, per questo è necessario che i Presidenti e i coordinatori di SICA nei vari Paesi la aiutino a conoscere la ricchezza dei talenti dei membri della loro Nazione, raccontando dei membri attivi e inattivi delle diverse zone, di quello che fanno con la loro arte e nella loro vita.

Nell’intento di incentivare gli elementi di collegamento Subud a livello globale e locale,

stiamo cominciando a concepire una Culture map, una mappa interattiva della Cultura Subud (attività culturali, talenti, e possibilmente lavoro, un nuovo strumento online sviluppato in collaborazione con Subud Youth Association International.

World CongressStiamo anche cercando di pianificarealcune

azioni per il Congresso mondiale di Puebla nel 2014. In primo luogo in questo Congresso ci sarà uno spazio per tutti i talenti dei membri Subud al fine di aiutare ciascuno a trovare il modo giusto per mostrare le proprie opere culturali. Inoltre cerchiamo proposte di lavoro culturale da offrire al Congresso: in particolare artisti in grado di sviluppare qualcosa di site-specific per Puebla. Qualora ci siano nei vari Paesi artisti in grado di rispondere a questo progetto con proposte di scultura, performance, scrittura, cucina, scienza, o di altro tipo di processo culturale dovranno essere segnalati a SICA international.

Sica PrizeVorremmo infine istituire quello che abbiamo

pensato di chiamare il SICA PRIZE, un premio a livello nazionale e internazionale, ideato con lo

scopo di far conoscere i giovani fra i 19 e i 26 anni che abbiano un particolare, straordinario talento in qualche campo. Il premio vuole avere lo scopo di motivarli e permettere loro di continuare a sviluppare il loro talento.In ogni Paese in cui c’è un gruppo SICA, sarà fatto un bando di partecipazione per invitare i giovani a partecipare con una loro opera. In ciascun Paese una giuria composta da artisti e da persone con una notevole esperienza e reputazione nazionale, selezionerà le opere più meritevoli in tutti i settori della cultura, della scienza, della ricerca, del giornalismo, della pittura, etc.

Che cosa è la mia cultura? - Il lato kejiwaan di SICA.

La cultura che Bapak, fondando SICA , intendeva sostenere e incoraggiare è quella che esprime il proprio reale sè interiore. Una cultura che si è incarnata nella preghiera Bapak che invita ciascuno di noi “ad esplorare e scoprire l’arte o la cultura del nostro vero Sé.”

Nel pomeriggio del nostro ultimo giorno, abbiamo iniziato la nostra sessione con un

Latihan nel quale ciascuno di noi in silenzio ha chiesto di ricevere un Lathian che ci potesse mostrare la nostra cultura interiore. E ‘stata una esperienza soddisfacente per tutti. Ll’ultima cosa che abbiamo deciso di fare è stato di avvicinarci ai nostri fratelli e sorelle che fanno parte del Dewan degli Helper internazionali per capire cosa può essere fattoe insieme per favorire questi incontri.

E’ stata una “work session” molto intensa nella quale tutti hanno messo le aspettative della

loro anima; nella quale non sono mancati confronti forti eintransigenze, magicamente trasformate dal nostro “facilitatore” Harvey Peters, in momenti di crescita collettiva e di creatività individuale.

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Eventi

Il progetto era bello e interessante e nasceva da alcune domande che, partendo dal contesto

della rappresentazione, si espandono a tutte le forme della creatività fino ad arrivare a dare risposte anche alla vita di tutti i giorni:

Come possiamo gestire le nostre emozioni e i nostri sentimenti?

Come possiamo usare l’espressività del nostro corpo fisico?

Come possiamo introdurre nella comunicazione la nostra sensibilità spirituale? Possiamo osare di fondare un Teatro che sveli l’anima degli attori? Possiamo allontanarci dal nostro Caos interiore per far scaturire un atto creativo che favorisca l’Armonia teatrale e non solo? Possiamo pensare ad un teatro che nasca dal nostro Lathian, un teatro come lo avrebbe sentito Bapak?

L’idea era quella di offrire ai partecipanti gli elementi utili per distinguere e saper procedere

all’interno del proprio Caos. Per uscire dal proprio caos bisogna, infatti, dar vita ad un atto creativo che possa imporsi e cercare di mettere ordine, che ci induca, in ogni momento della vita, a scegliere come agire e come fare la cosa giusta al momento giusto.E che, una volta in scena, permetta di distinguere le azioni ricomponendole nel Grande Gioco dell’Arte della Rappresentazione mediante un processo collettivo che conduce alla realizzazione dell’armonia teatrale.

Il successo è stato davvero straordinario. Hanno partecipato persone di ogni età, ognuna si è

messa in gioco fino all’ultimo: togliendosi la giacca

e le scarpe, lavorando sul corpo, ingaggiandosi in una sfida con se stessi e le proprie abitudini, lasciandosi guidare, ascoltando, guardando fuori di sè.

Il risultato è stato grande e l’emozione forte. le persone si sono sentire come toccate dalla

consapevolezza che si possono avere tante possibilità impreviste, che la creatività è davvero in tutti in egual misura, basta coltivarla, curarla, farla crescere come quei fiori che, alla fine del workshop i partecipanti hanno trovato davanti a sè quando hanno riaperto gli occhi dopo essere stati accompagnati dalla musica.

Ha collaborato alla realizzazione del workshop, scandendo le varie fasi del lavoro

con il suo violino, Markus Czwiertnia che è stato fondamentale per la riuscita del laboratorio.

“Caos e Armonia. L’Arte del Teatro”workshop sulla creatività di Ivan Cozzi a Vancouver

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Dal MondoI Creativi di Subud opere, creazioni e pensieri dal mondo

The Meth Addict of Sonora CountyChristianityis the soundof three men talking to each other,one on a cushiony chair in the spaciousStarbucks (next to the orange lamporiginating from a sizablemetalworking shop just north of Seattle,whose light fixtures now dangle and standin a thousand contingentinstallations)his bible sloping open on the pleather armrest, saying“Christ’s blood covers us,” whilehalf a mile away,under an oak tree,wearing a brown sweaterand corduroy shortsa man with unclean holes in his facefeels the June sunof the foothills of central California,and he hates it, for a moment,as he moves into a standing positionfrom the dry yellow brush,and feels the sharp painthat reaches across his left hand’sdorsal plainwhere Gerry (who is a girl)scratched him with a broken High Lifewhile screaming something profaneand taking swipes at those holes he sees throughand breathes through,scabbed and unclean.

Yes, he agrees, he hates the sun

for how bright it isand how the varicosed veinsalong his inner arms pulse from the strain ofthe last one hundred hours.He fishes through pockets,finds a pinch of chemical lintand uses meagre technologyto ignite and then ingest it, whilethe young preacher leans forward, his bible closed now,(the pretty barista loads squares of coffee cakeinto lightly waxed pastry bags,pours coffee, moving left toright around her coworkers (partnersthey call themselves)) and the preacher stops talkingas another of the trinity of christian menpitches in, his voiceswallowed by the other conversations,the sound of the air conditioning,the pleasant vetted music,the hum of the refrigerator unit;I believe he asks a questionbecause the preacher—or, actually, the young manwho has been mostly talking,says “You have to understand the historical context…”as a blender comes on,and a blonde dressed for her saturday run (to Costcoor down a paved road, hearing cows low,watching hawks dive)drops five dollarson cream and sugarsucked through an iconic green straw(smiling as she trots to the door).

Benjamin Arthur

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“Dance and Consciousness” un libro di Amelia Leonor Beltràn

Danza e consapevolezza - L’arte del movimento e la trasformazione della coscinza è il titolo

di un interessantissimo libro che Amelia Beltràn, coordinatrice di SICA Portogallo, danzatrice e studiosa di performing arts, ha scritto per raccontare il percorso che l’anima e la conoscenza interiore possono fare attraverso il movimento.

La danza nasce e cresce con l’essere umano. Comprendere questo significa entrare in un

universo in cui l’essenza dell’umanità ci parla attraverso il tempo e lo spazio.

Noi sviluppiamo i nostri talenti e la nostra natura, rivelando il nostro vero essere attraverso il più

profondo e invisibile contenuto: l’essenza dello spirito umano. In questo modo la nostra natura diventa espressione della cultura, un atto vivente, il risultato di un vero sviluppo umano.

La danza può trasformare, materializzare l’invisibile, dare forma a un’idea. La danza

condivide con la scienza un nucleo comune: l’atto della creazione. La danza ci libera dalle tensioni, dai nostri universi repressi e inconfessabili; attraverso di lei diventiamo più sensibili, attenti, capace di creare e di comprendere gli altri e arricchire la nostra stessa umanità.

La danza è uno specchio dell’anima che mostra quello che siamo e non sappiamo di noi stessi.

Il movimento ci rivela agli altri che in questo modo possono interpretare questa verità, attraverso la quale ci si avvicina alla vera natura interiore e alla reale identità.

Questo è il potere delle arti nello sviluppo umano e nelrisveglio delle coscienze, perché

il potere di creare richiede un stato supremo di attenzione che può portare a una coscienza più profonda di noi stessi, degli altri e della vita stessa. pubblicare i migliori saggi, i racconti, le poesie, l’arte, la fotografia che punta lo sguardo sul mondo che cambia per far crescere la discussione sul cambiamento e per contribuire a far luce sui progressi da mettere in atto.

Tutti all’Europa Gathering di Great Malvern!dal 19 al 26 agosto in Inghilterra

Quest’anno Subud Gran Bretagna, insieme al suo congresso annuale, ospiterà un

incontro europeo alla Malvern St James School di Great Malvern. Questo progetto rappresenta una grande possibilità per i nostri fratelli e sorelle europei di avere un’esperienza di “full immersion” nel mondo Subud, soprattutto per quei paesi nei quali i gruppi Subud sono molto piccoli.

Sarà un momento ideale per connettersi in primo luogo con se stessi e con Dio dentro di

sè, poi con gli altri, con una comunità Subud più ampia e infine con il resto del mondo ....

Il luogo è molto piacevole: la scuola è bella,la gente è disponibile e la zona offre varie attrazioni

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turistiche. Non a caso Great Malvern è un’antica città termale vittoriana, che vanta alcune delle acque più pure del Regno Unito, acque scelte persino per sua maestà la Regina!

Oltre agli ottimi servizi, la scuola ha una bella piscina, disponibile in esclusiva per

il nostro incontro e un centro sportivo. Sarà possibile usare anche lo straordinario Dome (una stranezza architettonica costruita negli anni ‘60 che è fortemente mistico e si presta per i grandi latihan). Anche il cibo a Great Malvern è davvero molto buono!

Oltre alla possibilità di alloggiare nella struttura, c’è a disposizione un bellissimo spazio per

il campeggio con fuoco da campo barbecue. Abbiamo inoltre attrezzato un’area caffè nelQuad, che è la zona centrale della scuola all’aperto, che sarà il grande luogo di incontro per tutti.

Ci sarà infine un asilo nido sorvegliato che permetta ai genitori con figli piccoli di avere

un po’ di tempo per fare altre cose, ed un programma molto vario anche per i bambini più grandi e per i giovani Subud.

Tutte le informazioni le trovate qui

http://www.subud.org.uk/congress

I prossimi eventi dal mondo Subud

5 agosto

WORLD LATIHAN - 03:00 (Los Angeles) - 05:00 (Bogota/Mexico City) - 06:00 (New York/

Santiago de Chile) - 10:00 (GMT) - 11:00 (London) - 12:00 (Paris) - 17:00 (Jakarta)20:00

(Sydney) - 22:00 (New Zealand)

16 - 19 agosto

Congresso nazionale di Subud Congo Subud Centre - Kingantoko

19 - 26 agosto

SDIA Members Networking Meeting and AGM, Great Malvern, UK, alongside the

Subud Britain National Congress. Contact [email protected] for more information.

19 - 26 agosto

European Gathering and Subud Britain National Congress, Great Malvern, UK.

Go to: www.subud.org.uk/congress or contact [email protected] to learn more

24 - 26 agosto

Subud Ukraine National Congress, Kejiwaan Gathering & 20th Anniversary

Celebrationscontact Marsiyah : [email protected]

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L’Artista del MeseAlena Kennedy

Alena vive a Wollongong, in Australia, affacciata sull’Oceano Pacifico e circondata di colori,

trame e modelli offerti dalla natura. Tutto questo

ispira la sua pittura e le altre forme di creatività nelle quali è costantemente impegnata, come il disegno, l’incisione, la scultura, la cesteria e le installazioni.

Le sue creazioni, pur essendo in continua evoluzione, hanno però come filo conduttore

il suo amore per la natura, la consapevolezza della sua connessione con lo spirito, l’importanza della vita e la preoccupazione per l’equilibrio e la conservazione della natura.

Alena utilizza la sua ispirazione anche come metafora attraverso cui descrivere le sue

esperienze di vita e i modelli della sua crescita interiore e della sua spiritualità.

Attualmente impegnata in un lavoro sul viaggio iniziato nel 2009, Alena racconta la

fascinazione per le straordinarie “opere della terra” che si manifestano nei grandi spazi; opere terribili e meravigliose come i canyon e le rocce monolitiche, e lo fa concentrandosi sull’osservazione del “piccolo” che racchiude in sè modelli e processi del cosmo intero.

Diplomata in arte creativa, Alena ha esposto in molte gallerie nella zona di Wollongong, Sydney,

Brisbane e Canberra; ha vinto numerosi premi e riconoscimenti e molti dei suoi lavori sono parte di collezioni private in tutta l’Australia e nel mondo.

Nel 2010 ha fondato, con un gruppo di amici artisti, IAVA (Associazione Illawarra per le Arti Visive)

al fine di coltivare e promuovere il lavoro degli artisti contemporanei associati.

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Il Polline

Consigli e Rimedi Naturalidi Maura Gancitano

Il polline, come la pappa reale e la propoli, è un prodotto dell’alveare, e rappresenta la

parte più proteica dell’alimentazione delle api.

Se assunto regolarmente, il polline stimola e aumenta l’energia vitale, ristabilisce la

buona funzionalità intestinale, armonizza il metabolismo, favorisce il lavoro intellettuale, è anti-depressivo, tonificante, riequilibrante, ricostituente, disintossicante. Anche le sue proprietà cosmetiche sono formidabili: previene l’invecchiamento delle cellule, è idratante, nutritivo, ha un effetto anti-rughe e rivitalizzante.

È possibile preparare in casa due estratti tanto semplici quanto efficaci.

Oleolito di polline

Con questo preparato è possibile estrarre dal polline vitamina E, carotene, acidi grassi e steroli.

Ingredienti:

20 g. di polline100 ml di olio di girasole bio

Procedimento:

Versare il polline in un pentolino insieme all’olio. Cuocere a bagnomaria per un’ora da quando l’acqua del bagnomaria inizia a bollire. Di tanto in tanto controllate che il bollore non diventi eccessivo e, se notate che il livello dell’acqua è sceso, aggiungetene un po’.Dopo aver spento il fuoco, lasciate che l’olio si raffreddi. Intanto preparate un bicchiere abbastanza alto su cui porrete un imbuto e un telo di cotone. Quando l’olio si sarà raffreddato versate poco alla volta l’oleolito nel telo e lasciate che venga filtrato. Non strizzate il telo, rischiereste di far cadere i residui di polline nel contenitore.Consiglio di conservarlo in bottiglie di vetro scuro e, se si può, di arricchirlo con mezzo cucchiaino di vitamina E (tocoferolo), che ha un potere antiossidante e nutriente. Si conserva per almeno un anno.

Alcuni possibili utilizzi:

1) un paio di gocce una sera a settimana sulla pelle detersa e umida al posto della normale crema idratante;2) mischiato alla vostra crema idratante (il miscuglio è da fare al momento, prendete la quantità normale di crema e aggiungete una goccia di oleolito, emulsionate con la mano e applicate);3) in una boccetta da 10 ml unite una parte di olio e una parte di acqua distillata (con l’acqua potete fare un infuso di erbe o spezie idratanti o lenitive, come lavanda, camomilla o calendula). La sera, al posto della crema idratante, agitate il preparato bifasico e spalmatene una piccola

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quantità sul viso. Se privo di conservante, il preparato può essere usato solo per qualche giorno. È consigliabile tenerlo in frigo e tirarlo fuori qualche minuto prima dell’utilizzo;4) qualche goccia di oleolito può essere aggiunta a maschere per il viso, creme e oli per il corpo.

Tintura madre di polline

Questo estratto permette di estrarre dal polline aminoacidi e vitamine idrosolubili.

Ingredienti:

62 ml di alcool buongusto38 ml di acqua oligominerale20 g. di polline

Procedimento:

Versate l’alcool e l’acqua in un vasetto di vetro, quindi aggiungete il polline. Chiudete il vasetto e lasciate in macerazione al buio per una decina di giorni. Ricordatevi di agitare il

barattolo un paio di volte al giorno, per favorire il rilascio nella soluzione delle sostanze attive del polline (che nel frattempo si sarà sciolto, formando uno strato polveroso sul fondo del vasetto).Trascorsi i dieci giorni, lasciate riposare il barattolo per qualche ora senza agitarlo, in modo che il polline si depositi sul fondo. Il giorno seguente aspirate la tintura con una siringa, e trasferitela in una bottiglietta di vetro scuro con contagocce.Nel caso in cui il polline dovesse sollevarsi,

lasciate a riposare la tintura per un altro giorno, e riprendete il procedimento di estrazione.Conservate la bottiglietta in un luogo fresco e asciutto.

Possibile utilizzo:

A differenza dell’oleolito, questo estratto non va mai usato puro sulla pelle a causa della sua elevata percentuale di alcool. Se ne possono aggiungere un paio di gocce all’interno di una maschera rigenerante per il viso, oppure in una crema idratante.

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Insalata di pollo e melone

Ingredienti

600 g di petto di pollo già disossato1 melone1 spicchio d’aglio affettatoorigano30 g di pecorinosucco di 1/2 limone1 mazzetto di rucola1 cucchiaio di senapeolio extravergine di olivabacche di pepe rosasale e pepe

PREPARAZIONE

Far marinare per circa mezz’ora i petti di pollo con poco olio, origano e aglio. Cospargere di sale la bistecchiera o la padella, griglia i petti, salarli e tagliarli a listarelle.

Versare nella ciotola il succo di limone, 1 cucchiaio di senape, sale e pepe. Sbattere con la frusta o con una forchetta, versando l’olio a filo, fino a ottenere una salsa uniforme.

Tagliare il melone a fette, eliminare la scorza e tagliare ciascuna fetta a pezzetti.

Ridurre il pecorino a scaglie sottili tagliandolo con il pelapatate. Lavare la rucola, asciugarla e privarla dei gambi più grossi.

Riunire in una pirofila le listarelle di pollo grigliate, le foglie di rucola e i pezzetti di melone. Versarecon la vinaigrette e mescolare con cura, per amalgamare tutti gli ingredienti. Distribuire l’insalata nei singoli piatti, completandola con le scaglie di pecorino e decorare con le bacche di pepe rosa sbriciolate grossolanamente.

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La Ricetta del Mesedi Isabella