Serre Calde (Maeterlinck)

26
trad. di Daniele Ventre Serre calde Serra calda O serra in mezzo alle foresteE le vostre porte per sempre chiuseE tutto quel che c’è sotto la vostra cupolaE sotto la mia anima per vostre analogie Pensieri di principessa che ha famela noia d’un marinaio nel desertoun’armonia d’ottoni alle finestre d’incurabili. Andate nei più tiepidi angoliLa si direbbe una donna svenuta in un giorno di messeci sono postiglioni nel cortile dell’ospiziopassa lontano un cacciatore d’alci divenuto infermiere. Scrutate nel chiaro di luna(Oh niente è al proprio postoSi direbbe una pazza al cospetto dei giudiciuna nave da guerra a piene vele su un canaleuccelli di notte sui gigliun rintocco al meriggio(là sotto le campaneriposo di malati in prateriain un giorno di sole un lezzo d’etere. Mio Dio mio Dio quando avremo la pioggiae la neve e il vento nella serra * * *Orazione Abbiate pietà di mia assenzasulla soglia delle intenzioniLa mia anima d’impotenzaè smorta e di bianche inazioni L’anima mia gesta lasciatel’anima mia smorta ai singhiozziguarda invano le mani affranteche tremano a fior d’incompiuto. E intanto che il mio cuore spirale bolle di sogni lillàl’anima a mani

description

serre chaudes

Transcript of Serre Calde (Maeterlinck)

Page 1: Serre Calde (Maeterlinck)

trad. di Daniele Ventre

Serre calde

Serra calda

O serra in mezzo alle foreste!E le vostre porte per sempre chiuse!E

tutto quel che c’è sotto la vostra cupola!E sotto la mia anima per

vostre analogie!

Pensieri di principessa che ha fame,la noia d’un marinaio nel

deserto,un’armonia d’ottoni alle finestre d’incurabili.

Andate nei più tiepidi angoli!La si direbbe una donna svenuta in un

giorno di messe,ci sono postiglioni nel cortile dell’ospizio,passa

lontano un cacciatore d’alci, divenuto infermiere.

Scrutate nel chiaro di luna!(Oh niente è al proprio posto!)Si direbbe

una pazza al cospetto dei giudici,una nave da guerra a piene vele su

un canale,uccelli di notte sui gigli,un rintocco al meriggio,(là sotto le

campane),riposo di malati in prateria,in un giorno di sole un lezzo

d’etere.

Mio Dio! mio Dio! quando avremo la pioggia,e la neve e il vento

nella serra!

* * *Orazione

Abbiate pietà di mia assenzasulla soglia delle intenzioni!La mia

anima d’impotenzaè smorta e di bianche inazioni!

L’anima mia, gesta lasciate,l’anima mia, smorta ai singhiozzi,guarda

invano le mani affranteche tremano a fior d’incompiuto.

E intanto che il mio cuore spirale bolle di sogni lillà,l’anima, a mani

Page 2: Serre Calde (Maeterlinck)

ceree, fragili,spruzza un chiaro di luna stanco.

Chiaro di luna in cui traspaionogigli ingialliti del domani;chiaro di

luna in cui non nasconoche le ombre tristi delle mani.

* * *

Serra di noia

O questa noia blu nel cuore!Insieme alla vista migliore,fra il chiaro

di luna che piange,dei miei sogni blu di languore!

Questa noia blu come la serra,dove si traguardano chiusefra vetrate

profonde e verdi,coperte di luna e cristallo,

gigantesche vegetazioni,da cui notturno oblio s’allunga

nell’immobilità d’un sogno,sulle rose delle passioni;

dove lentissima acqua sorgemescolando la luna e il cieloin un glauco

eterno singhiozzo,con la monotonia d’un sogno!

* * *

Tentazioni

O quelle glauche tentazioninel mezzo delle ombre mentali,coi loro

fuochi vegetalie le loro eiaculazioni,

oscure degli steli oscuri,nel chiaro di luna del male,dispiegando

l’ombra autunnaledei loro lussuriosi auguri.

Hanno tristemente copertosotto le mucose intrecciatee le loro febbri

inveratela luna con la brina verde.

E il loro accrescersi sacrilego,nell’aprire segrete brame,si fa tetro

come i rimpiantidegli ammalati sulla neve.

Page 3: Serre Calde (Maeterlinck)

Sotto il buio del loro luttovedo mescolarsi le piaghedei gladii blu di

mie lussurie,nelle rosse carni d’orgoglio.

Signore, i sogni della terrami morranno infine nel cuore?Fa’ che la

tua gloria, Signore,rischiari la maligna serra,

e l’oblio invano ricercato!Foglie morte di loro febbri,le stelle fra le

loro labbra,e le visceri del peccato!

* * *

Campane di vetro

Campane di vetro!O strane piante per sempre al sicuro!Mentre il

vento rapisce i miei sensi a sé stessi!Tutta una valle dell’anima

immobile per sempre!E il tepore chiuso al meriggio!E immagini

intraviste a fior di vetro!

Non levatene mai nessuna!Molte ne han messe su antichi chiari di

luna.Scrutate attraverso il loro fogliame.Un vagabondo siede forse

sul trono,si ha l’idea che siano in attesa sullo stagno i corsari,e che

degli esseri prediluviani invaderanno le città.

Ne hanno messe sopra antiche nevi,ne hanno messe sopra annose

piogge.(Pietà di questa atmosfera rinchiusa!)Sento celebrare un

festino in una domenica di fame,un’ambulanza c’è nel mezzo della

messe,e tutte le figlie del re errano, in un giorno di digiuno, per le

praterie!

Scrutate sopra tutto quelle dell’orizzonte!Ricoprono con cura

tempeste troppo antiche.Oh! ci dev’essere da qualche parte

un’enorme boa su un pantano!

E io credo che i cigni abbian covato corvi!(Ci s’intravede a stento,

Page 4: Serre Calde (Maeterlinck)

attraverso la nebbia)una vergine spruzza d’acqua calda le felci,una

schiera di bimbe osserva l’eremita nella celletta,le mie sorelle

dormono in fondo a un antro velenoso,attendete luna ed inverno,su

queste campane sparse infine sul ghiaccio.

* * *

Offerta oscura

Porto l’opera mia malvagiaanaloga ai sogni dei morti,la luna schiara

la tempestasulla fauna dei miei rimorsi.

Le serpi violette dei sogniche si intrecciano nel mio sonno,le mie

brame cinte di spade,leoni annegati nel sole,

gigli al fondo d’acque lontane,mani chiuse senza ritorno,e gli steli

rossi degli odiitra i lutti verdi dell’amore.

Signore, abbi pietà del verbo!Fa’ che le mie tetre orazionie la luna

sparsa sull’erbamietano notte agli orizzonti!

* * *

Anima calda

Occhi miei cui l’ombra fa lucefra i miei desideri diversi,mio cuore

dai sogni scopertimie notti nell’anima umida!

Nel mio spirito blu ho intintole rose delle attese morte;le mie ciglia

han chiuse le portea promesse senza più luogo.

Le dita di smorte indolenzesollevano invano ogni seracampane

verdi di speranza,sull’erba malva delle assenze.

L’anima impotente ha pauradei sogni acuti della bocca,nel pieno dei

gigli che tocco;eclissi al mio cuore cangiante!…

Page 5: Serre Calde (Maeterlinck)

* * *

AnimaAnima mia!Anima mia già fin troppo al sicuro!E queste

greggi delle mie brame in una serra!Aspettando un temporale sulle

praterie!

Andiamo dai più malati!Ne hanno strane esalazioni.Fra loro

percorro un campo di battaglia con mia madre.Seppelliamo un

fratello d’armi a mezzogiorno,mentre le sentinelle prendono il loro

pasto.

Andiamo anche dai più deboli:hanno strani sudori;ecco una

fidanzata malata,un tradimento la domenica,e dei bambini in

prigione.(Più lontano, attraverso il vapore)è una morente sulla

porta d’una cucina?O una suora che sbuccia legumi a pie’ del letto

d’un incurabile?

Andiamo infine dai più tristi:(da ultimo, poiché hanno veleni).Oh le

mie labbra accettano i baci d’un ferito!Tutte le castigliane sono

morte di fame, quest’estate, nelle torri dell’anima mia!Eccola qui

l’aurora che entra nella festa!Scorgo pecore lungo le banchine,e c’è

una vela alle finestre dell’ospedale.

La via è lunga dal mio cuore all’anima mia!E tutte le sentinelle son

morte al loro posto!

Ci fu un giorno una povera, piccola festa, nei sobborghi dell’anima

mia!Si mieteva cicuta un mattino, domenica;e tutte le vergini del

convento guardavano passare le barche sul canale, in un giorno di

digiuno e di sole.Intanto che i cigni soffrivano sotto un ponte

venefico;si potavano gli alberi intorno alla prigione,si portavano

farmaci un meriggio di giugno,e pasti di malati si spandevano a tutti

gli orizzonti!

Page 6: Serre Calde (Maeterlinck)

Anima mia!Che tristezza in tutto questo, anima mia! Che tristezza in

tutto questo!

* * *

Stanchezza

Non lo sanno più dove posarsi questi baci,queste labbra sugli occhi

accecati e ghiacciatiaddormentati ormai in un sogno superbo,

guardano trasognati come cani sull’erba,la folla delle pecore grigie

sull’orizzontementre brucano il chiaro di luna sparso al prato,a

carezze di cielo, vago come la vitache hanno; ignare e prive del fuoco

dell’invidiaper le rose di gioia dischiuse ai loro passi;e quella lunga

calma verde che non comprendono.

* * *

Cacce stanche

L’anima mia oggi è malata,l’anima è malata d’assenze,l’anima mia

ha mal di silenzi,gli occhi l’accendono di noia.

Intravedo immobili cacce,sotto fruste blu di ricordi,e i cani occulti

delle vogliepassano lungo piste stanche.

In mezzo a tiepide foreste,vedo le mute dei miei sogni,sui cervi

bianchi di menzogne,le gialle frecce dei rimpianti.

Dio, le mie voglie senza fiato,tiepide voglie dei miei occhi,di soffi

troppo azzurri velanola luna di cui piena è l’anima.

* * *

Belve stanche

O le passioni lanciatee poi le risa e i singhiozzi!Malati, socchiusi gli

Page 7: Serre Calde (Maeterlinck)

occhiin mezzo a foglie esfoliate,

cani gialli dei peccati,le iene truci degli odii,sulla noia smorta dei

piani,stesi i leoni d’amore!

Nell’impotenza del sognolanguidi sotto il languored’un cielo tetro e

incoloreguarderanno senza posa

le greggi di tentazionifuggire lente una ad una,nel chiaro immoto di

lunale mie immobili passioni.

* * *

Orazione

Come donna l’anima trema:guarda ciò che ho fatto, signore,delle

mani gigli dell’anima,degli occhi, cieli del mio cuore.

Pietà di queste mie miserie!Ho perso la palma e l’anello,pietà di

queste mie preghiere,fiori affranti in un bicchier d’acqua.

Pietà del male delle labbra,pietà di questi miei rimpianti,piantate

gigli sulle febbrie le rose lungo i pantani.

Dio! Voli antichi di colombefanno giallo il cielo ai miei occhi,pietà

del lino dei miei lombiche di gesti blu mi circonda!

* * *

Ore scialbe

Ecco antiche voglie che passano,ancora i sogni degli affranti,ancora

visioni che mancano;ecco i dì di speranza andati.

In chi bisogna oggi fuggire!Non esiste più stella alcuna:ma solo

ghiaccio sulla noiae panni blu sotto la luna.

Page 8: Serre Calde (Maeterlinck)

Ancora dei singhiozzi in trappola!guarda i malati senza fuoco,e

agnelli brucanti la neve,pietà di tutto questo, Dio!

Io attendo un po’ di risveglio,io attendo che il sonno passi,io attendo

un poco di solesu mani che la luna agghiaccia.

* * *

Noia

Gli incuranti pavoni, bianchi pavoni, in fuga,pavoni bianchi in fuga

dalla noia del risveglio;non li vedo i pavoni bianchi, i pavoni d’oggi,i

pavoni che vanno attraverso il mio sonno,gli incuranti pavoni, i

pavoni dell’oggi,attendere indolenti lo stagno senza sole,sento i

pavoni bianchi, pavoni della noiaattendere indolenti il tempo senza

sole.

* * *

Ospedale

Ospedale! Ospedale! Sul ciglio del canale!Ospedale nel mese di

luglio!Si attizza il fuoco nella sala!Intanto i transatlantici fischiano

sul canale!

(Oh! non vi avvicinate alle finestre!)Emigranti attraversano un

palazzo!Vedo uno yacht nella tempesta!Vedo greggi su tutti i

vascelli!

(Meglio che le finestre rimangano chiuse,si è del tutto al sicuro

dall’esterno).Dà l’idea di una serra sulla nevesembra di festeggiare

un puerperio in un giorno di tempesta,si intravedono piante sparse

su di una coperta di lana,c’è un incendio in un giorno di sole,E

attraverso una foresta piena di feriti.

Page 9: Serre Calde (Maeterlinck)

Ecco infine il chiaro di luna!

Zampilla un getto d’acqua nel mezzo della sala!Una schiera di

bimbe schiude appena la porta!Scorgo agnelli in un’isola di praterie!

E piante belle su un ghiacciaio!E gigli in un vestibolo di marmo!

C’è un banchetto in una foresta vergine!E una vegetazione d’oriente

in una grotta di ghiaccio!

Udite! S’aprono le chiuse!Smuovono i transatlantici l’acqua dentro

il canale!

Oh, la dama di carità che attizza il fuoco!

Le belle canne verdi a riva tutte in fiamme!Battello di feriti

beccheggia al chiar di luna!Tutte le figlie del re sono in barca sotto

la tempesta!E le principesse vanno a morire in un campo di cicute!

Si avvelena qualcuno in un giardino!celebrano una gran festa fra i

nemici!Vi sono cervi in una città sotto assedio!E un serraglio in

mezzo ai gigli!C’è una vegetazione tropicale in fondo a una miniera

di carbone!Passa un gregge di pecore su di un ponte di ferro!E gli

agnelli di prateria entrano tristemente nella sala!

Intanto la dama di carità accende le lampade,porta il pasto ai

malati,ha chiuso le finestre sul canale,e tutte le porte al chiaro di

luna.

* * *Orazione notturna

Nelle mie orazioni addormitesotto le languide visioni,sento che

sgorgano passioni,e le lussurie mie nemiche.

Vedo un chiaro di luna amarosotto notturna noia di sogni;e sopra

venefici gretil’errante gioia della carne.

Page 10: Serre Calde (Maeterlinck)

Sento alzarsi nelle midollale voglie d’orizzonti verdi,sotto cieli

sempre copertisoffro una sete senza stelle!

Sento sgorgare alla ragionemalvagie tenerezze nere;e vedo pantani

illusorisotto un’eclisse all’orizzonte!

Io muoio sotto il tuo rancore!Signore, abbi pietà, Signore,schiudi al

malato tra il sudorel’erba intravista al chiar di luna!

Signore è tempo ormai, è tempodi mietere cicuta incolta!Lungo la

mia speranza occultala sua luna è verde di serpi!

E il male dei sogni fluiscecon i suoi peccati ai miei occhi,e sento

zampilli blu d’acquasgorgare alla luna assoluta!

* * *

Brame invernali

Piango sulle labbra appassitedove mai baci sono nati,sui desideri

abbandonatisotto le tristezze mietute.

Sempre la pioggia all’orizzonte!Sempre la neve lungo i greti!mentre

alla soglia dei miei sognichiusa lupi stesi sul prato

mi spiano nell’anima stanca,velati gli occhi di passato,tutto il

sangue ieri versatoda agnelli morenti sul ghiaccio.

Solo la luna schiara infinecon la sua tristezza monotona,dove gela

l’erba d’autunno,le brame ammalate di fame.

* * *

Ronda di noia

Le smorte ballate dei bacipersi senza ritorno io canto!Sull’erba fitta

Page 11: Serre Calde (Maeterlinck)

del mio amoreio vedo nozze di malati.

Io sento voci nel mio sognocon tanta indifferenza apparse!Gigli

s’aprono sulle stradesenza più stelle, senza sole.

E slanci così lenti ancorae i desideri che bramavo,sono dei poveri a

palazzoe ceri stanchi nell’aurora.

Attendo la luna negli occhisenza tregua aperti alle sogliedelle notti,

che asciughi i sognimiei coi suoi panni lenti e blu.

* * *

Amen

Ormai è l’ora di benedireil sonno spento degli schiavi,le sue mani

future aspettofra rose bianche nelle cave.

Il suo soffio fresco ora aspettosul cuore ormai chiuso alle frodi;

agnello pasquale in pantani,ferita in fondo alle acque calde.

Notti aspetto senza domani,e infermità senza rimedio;l’ombra sua

aspetto sulle mani,il suo volto nell’acqua tiepida.

Le vostre notti aspetto, a scorgerele brame lavarsi la faccia,e i miei

sogni ai bagni di seramorire a un palazzo di ghiaccio.

* * *Campana da palombaro

O palombaro per sempre nella sua campana!Tutto un mare di vetro

eternamente caldo!Tutta una vita immobile dai lenti verdi pendoli!E

tanti esseri strani oltre quelle pareti!E qualunque contatto

interdetto per sempre!Mentre c’è tanta vita fuori nell’acqua chiara!

Attenti! l’ombra dei grandi velieri passa sopra le dalie di foreste

sottomarine;per un attimo sono all’ombra di balene che vanno verso

Page 12: Serre Calde (Maeterlinck)

il polo!

In quest’attimo gli altri scaricano di certo dei vascelli pieni di neve

al porto!C’era ancora un ghiacciaio in mezzo alle praterie di luglio!E

nuotano a ritroso in acque verdi d’ansa!Entrano nel meriggio dentro

le grotte oscure!E le brezze dal largo spirano alle terrazze!

Attenti! ecco le lingue di fiamma del Gulf-Stream!Stornate i loro

baci da pareti di noia!Non s’è più messa neve sulla fronte alle febbri;

I malati hanno acceso un fuoco di gioia,gettano a piene mani gigli

verdi alle fiamme!

Poggiate alle pareti meno calde la fronte,aspettando la luna in cima

alla campana,affisate bene gli occhi sulle foreste di pendoli blu e

d’albumine violette, restando sordi alle suggestioni [dell’acqua

tiepida

Asciugate le brame deboli di sudori;presto andate da quelli che

stanno per svenire;hanno l’aria di celebrare una festa nuziale in una

grotta;hanno l’aria di entrare a mezzogiorno in un viale illuminato

da lampade in fondo a un sotterraneo;percorrono, in un corteo

festoso, un paesaggio simile all’infanzia d’un orfano.

Andate poi da quelli che stanno per morire.Arrivano come vergini

che hanno fatto una lunga passeggiata in un giorno di digiuno;sono

smorti come malati che ascoltano piovere placidamente sui giardini

dell’ospedale;hanno l’aspetto di sopravvissuti che pranzano sul

campo di battaglia.Sono simili a prigionieri che non ignorano che i

carcerieri fanno tutti il bagno nel fiume,e che sentono falciare l’erba

nei giardini della prigione.

* * *

Page 13: Serre Calde (Maeterlinck)

Acquario

Ah, le mie attese non conduconol’anima al ciglio delle palpebre,s’è

sprofondata nel riflussodelle preghiere.

È al fondo dei miei occhi chiusie solo la sua lena stancasolleva

ancora a pelo d’acquagigli di ghiaccio.

Le labbra al fondo dei dolorisembrano chiuse a mille leghe,le vedo

cantare di fioridi steli blu.

Le dita imbiancano gli sguardi,seguendo l’incolore tracciadei suoi

gigli per sempre sparsie morti in boccia.

E lo so che deve moriregiungendo le mani impotentie oramai

stanche di carpirequei fiori assenti.

* * *

Vetro ardente

Sogguardo le ore antiche sottoil vetro ardente dei rimpianti;dal

fondo blu di quei segretiemergono i fiori migliori.

O quel vetro sulle mie brame!Le mie brame attraverso l’anima!E

l’erba morta ch’essa infiammaquando s’avvicina ai ricordi!

Sopra i miei pensieri la innalzo,e vedo a metà della fugadel cristallo

blu come schiudersifoglie di dolori passati.

Fino al cedere delle seremorte a lungo nella memoria,che turbano in

lenta cangianzaverde anima ad altra speranza.

* * *

Riflessi

Page 14: Serre Calde (Maeterlinck)

Sotto acqua di sogno che sorge,ha paura, ha paura l’anima!Mi

splende la luna nel cuoretuffato alle fonti del sogno.

Fra la tetra noia delle cannesolo i riflessi delle cosefondi, di gigli e

palme e rose,in fondo all’acqua ancora piangono.

Si sfogliano i fiori uno a unosul riflesso del firmamentoper

discendere eternamentein quell’acqua di sogno e luna.

* * *

Visioni

Vedo passare tutti i bacitutte le mie lacrime sparse;vedo passare fra

i pensieri;tutti i miei baci dissilusi.

Fiori hai senza colore alcuno,getti d’acqua blu all’orizzonte,e un po’

di luna lì sul pratoe gigli appassiti alla luna.

Affranti e pesanti di sonno,vedo sotto le chiuse palpebre,i corvi lì in

mezzo alle rose,e gli ammalati sotto il sole,

lenta sull’anima indolente,la noia di quei vaghi amori,splendere

immobile per semprecome una luna smorta e lenta.

* * *

Orazione

Signore, sai la mia miseria!Guardalo, quello che ti porto!Fiori

malvagi della terra,e un po’ di sole su una morta!

Guardala anche la mia stanchezza,la luna spenta e l’alba nera;

feconda la mia solitudineirrorala della tua gloria.

Aprimi la tua via, Signore,rischiarami l’anima stanca,la tristezza

Page 15: Serre Calde (Maeterlinck)

della mia gioiasomiglia all’erba sotto il ghiaccio.

* * *

Sguardi

O questi sguardi poveri e stanchi!I vostri e i miei!Quelli che più non

sono e quelli che verranno!Quelli che mai arriveranno e tuttavia

sussistono!Ce n’è di quelli che paiono far visita ai poveri di

domenica;ce n’è di quelli simili a malati senza dimora;ce n’è di

quelli simili ad agnelli in una prateria coperta di panni.

E questi sguardi insoliti!

Ce n’è di quelli sotto la cui vòlta si assiste all’esecuzione d’una

vergine in una sala chiusa,e ce n’è d’altri che fanno pensare a

tristezze ignorate!A contadini alle finestre d’una fabbrica,a un

giardiniere fattosi tessitore,a un pomeriggio estivo in un museo di

cere,ai pensieri d’una regina che guarda un malato in giardino,a un

odore di canfora in foresta,a chiudere una principessa in una torre il

dì di festa,a navigare un’intera settimana su di un canale tiepido.

Pietà di quelli che escono a passettini come convalescenti nella

messe!Pietà di quelli che hanno l’aria di bimbi smarriti all’ora del

pasto!Pietà degli sguardi del ferito al chirurgo,simili a tende sotto la

tempesta!Pietà degli sguardi della vergine tentata!

(Oh! Fiumi di latte si dànno alla fuga nel buio!E i cigni sono morti

fra le serpi!)E di quelli della vergine che soccombe!Principesse

abbandonate in acquitrini senza scampo;E quegli occhi in cui si

partono a piene vele navigli illuminati nella procella!E il pietoso di

tutti quegli sguardi che soffrono del non essere altrove!E tante

sofferenze presso che indistinte e però tutte diverse!E quelli che

Page 16: Serre Calde (Maeterlinck)

nessuno intenderà!E quei poveri sguardi quasi muti!E quei poveri

sguardi che sussurrano!E quei poveri sguardi soffocati!

In mezzo a certi sguardi credi d’essere in un castello che fa da

ospedale!E tanti altri hanno aspetto di tende, gigli di guerra, sul

pratello del convento!E tanti altri hanno l’aria di feriti sanati in una

serra calda!E tanti altri hanno l’aria di dame di carità su di un

Atlantico senza malati!

Oh! averli visti tutti quegli sguardi!Averli accolti tutti quegli

sguardi!E averli spesi i miei per ricambiarli!E non poter già più

chiudere gli occhi!

* * *Attesa

L’anima ha giunte le sue manistrane all’orizzonte di sguardi;

esaudite i miei sogni sparsidi tra le labbra dei vostri angeli!

Aspettando sotto i miei occhistanchi, bocca aperta a preghiereormai

spente in mezzo alle palpebreda cui non sbocciano mai i gigli;

essa placa in fondo ai miei sogniil seno sfogliato al mio ciglio,si

chiudono i suoi occhi al rischiosvegliati a filo di menzogna.

* * *

Pomeriggio

I miei occhi han l’anima in trappola,Dio mio, fa’ cadere, Dio mio,un

po’ di foglie sulla neve,un po’ di neve sopra il fuoco.

Ho un po’ di sole sul cuscino,suonano sempre le stesse ore,si vanno

esfoliando i miei sguardi,sopra le morenti che mietono…

Le mani colgono erba secca,gli occhi miei velati di sonno,sono

Page 17: Serre Calde (Maeterlinck)

infermi senza acqua fresca,e fiori di grotta nel sole.

Aspetto un po’ d’acqua sul pratoe sugli immobili miei sogni,gli

sguardi miei sull’orizzonteseguono gli agnelli in città.

* * *

Anima di serra

Io vedo sogni nei miei occhi;l’anima chiusa sotto vetro,scharando la

mobile serra,mi sfiora le vetrate blu.

O serre dell’anima tiepida,i gigli contro i vetri chiusi,le canne

sbocciate sott’acqua,tutte voglie senza rimedio!

Io vorrei toccare attraversol’oblio delle pupille chiusele umbelle che

furono rosadi tutti i sogni quasi aperti…

Aspetto a scorgerne le mortefoglie rinverdire ai miei occhi,la luna,

dita blu, io aspetto,che schiuda in silenzio le porte.

* * *

Intenzioni

Pietà dei miei occhi luttuosidove l’anima apre speranze,pietà dei

bocci non esplosie dell’attesa a bordo sera!

Moti delle acque spiritali!Gigli mobili sotto i flutti,a pelo d’eterne

cangianze,virtù sotto i miei occhi chiusi!

Dio mio, Dio mio, dei fiori stranisalgono in collo ai nenufàri;le

vaghe mani dei vostri angelismuovono l’acqua dei miei sguardi.

Se ne svegliano i fiori ai segnidispersi in mezzo alle onde blu;

l’anima apre al volo dei cignile candide ali dei miei occhi.

Page 18: Serre Calde (Maeterlinck)

* * *Contatti

Contatti!Tenebra vi si stende fra le dita!Armonia d’ottoni sotto il

nembo!Armonia d’organi al sole!Tutte le greggi dell’anima in fondo

a una notte d’eclisse!Tutto il sale del mare erba di praterie!E quei

bolidi blu su tutti gli orizzonti!(Pietà di questo potere dell’uomo!)

Ma quei contatti più tetri e più stanchi!Contatti delle vostre povere

mani madide!Sento le vostre dita pure fra le mie dita,e greggi

d’agnelli si partono al chiaro di luna lungo un fiume tiepido.

Mi ricordo tutte le mani che hanno toccato le mie mani.Rivedo quel

che c’era, al sicuro, fra quelle mani,E vedo oggi che ero al sicuro fra

quelle mani tiepide.Spesso son diventato il povero che mangia il

pane a pie’ del trono.

Ero a volte il palombaro che non sa uscire più dall’acqua calda!Ero a

volte tutto un popolo che non sapeva più uscire dai sobborghi!E

queste mani simili a un convento senza giardino!E quelle che mi

rinchiudevano come una schiera di malati in una serra in un giorno

di pioggia!Finché altre più fresche non fossero venute a schiudere le

porte,e a spargere un po’ d’acqua sulla soglia!

Oh! Ne ho conosciuti strani contatti!Ed ecco che m’attorniano per

sempre!Si offriva l’elemosina in un giorno di sole,si mieteva la

messe in fondo a un sotterraneo,c’era una musica di saltimbanchi

intorno alla prigione,c’erano figure di cera in una foresta d’estate,la

luna aveva altrove falciata tutta l’oasi,e a volte trovavo una vergine

sudata in fondo a una grotta di ghiaccio.

Pietà delle mani strane!Quelle mani contengono i segreti di tutti i

re!Pietà di mani troppo smorte!Sembrano uscire dalle cantine della

luna,si sono usurate filando il fuso dei getti d’acqua!

Page 19: Serre Calde (Maeterlinck)

Pietà di mani troppo bianche e madide!Sembra che le principesse

siano andate a dormire nel meriggio tutta l’estate!Tenetevi lontani

da mani troppo dure!Ma pietà delle mani fredde!Vedo un cuore che

sanguina sotto coste di ghiaccio!Pietà delle mani malvagie!Hanno

avvelenato le fonti!Han messo i cigni giovani in nidi di cicuta!Ho

visto gli angeli malvagi aprire le porte al meriggio!Non c’è che pazzi

su un fiume venefico!Non ci sono che pecore nere su pascoli privi di

stelle!Se ne vanno gli agnelli a brucare la tenebra!

Ma le mani fresche e leali!Vengono a offrire frutti maturi ai

moribodi!Portano in palmo l’acqua fredda e chiara!Irrorano di latte

i campi di battaglia!Sembrano uscire da mirabili foreste

eternamente vergini!

* * *

Anima di notte

L’anima mia davvero è triste;è ormai triste d’essere stanca,è ormai

stanca d’essere invano,davvero è triste stanca e aspettosul mio viso

le vostre mani.

Le vostre dita sul mio visocome angeli di ghiaccio aspetto,che

portino l’anello aspetto,sul viso aspetto il loro frescocome un tesoro

in fondo all’acqua.

Le loro cure infine aspettoper non morire al sole, al solemorire

disperato! AspettoChe lavino i miei occhi tiepididove hanno sonno

tanti poveri!

Dove tanti cigni sul mare,cigni vaganti per il mare,tendono in vano

il collo in lutto,dove, per giardini d’inverno,i malati colgono rose.

Le vostre dita sul mio visocome angeli di ghiaccio aspetto,che

Page 20: Serre Calde (Maeterlinck)

bagnino i miei sguardi aspetto,l’erba morta di sguardi, dovetanti

agnelli stanchi si spargono.

* * *

Quindici canzoni

I

Ella lo avvinse in una grotta,fece un segno sulla sua porta;la vergine

scordò la lucee la chiave cadde nel mare.

Ella attese i giorni d’estate:ella attese più di sett’anni,ogni anni un

viandante passava.

Ella attese i giorni d’inverno;e nell’attesa i suoi capellisi ricordarono

la luce.

La cercarono, la trovarono,scivolarono fra le pietre,e rischiararono

le rocce.

Passa ancora a sera un viandanteno non comprende quel bagliore,

non ha il coraggio d’accostarsi.

Crede che sia uno strano segno,crede che sia un filone d’oro,crede

che sia un gioco d’angeli,Si volge indietro e passa oltre.

II

E se un giorno ritornasseche gli dovrò dire?-Ditegli che l’ho

aspettato,io, fino a morirne.

E se mi domanda ancorasenza riconoscermi?-Parlagli come sorella,

egli forse soffre.

Se domanda dove sèi,che dovrò rispondere?-Porgigli il mio anello

Page 21: Serre Calde (Maeterlinck)

d’orosenza più rispondere.

Se vuol sapere perchéla sala è deserta?-Mostragli la spenta lampada

e la porta aperta.

E se mi chiedesse infinedell’ora tua estrema?-Di’ che ho sorriso

temendoche lui mi piangesse.

III

Tre bambine hanno trucidatoper spiare che avessero in cuore.

IL primo era piena di gioia,e dovunque il suo sangue scorsetre serpi

tre anni fischiarono.

Pieno il secondo di dolcezza,e dovunque il suo sangue scorsetre

agnelli tre anni brucarono.

Il terzo pieno di tristezza,e dovunque il suo sangue scorsetre anni

han vegliato tre arcangeli.

IV

Le bimbe occhi bendati(togliete le auree bende)le bimbe occhi

bendatiscrutano i loro fati.

Hanno aperto al meriggio(attenti alle auree bende)hanno aperto al

meriggioil palazzo dei prati.

Un saluto alla vita(stringete le auree bende)un saluto alla vitae non

sono più uscite.

V

Tre sorelle cieche(ancora speriamo)Tre sorelle ciechehanno

un’aurea lampada.

Page 22: Serre Calde (Maeterlinck)

Salgono su in vetta(loro voi e noi)salgono su in vettasette giorni

aspettano…

Ah, dice la prima,(ancora speriamo)Ah, dice la prima,sento i nostri

lumi…

Ah, fa la seconda(loro voi e noi)Ah, fa la seconda,ecco il re che sale…

No, fa la più santa(ancora speriamo)No, fa la più santa,sono spenti

ormai…

VI

Son venuti a dire(bimbo mio ho paura)Son venuti a dire:Lui sta per

partire…

Col mio lume acceso(bimbo mio ho paura)col mio lume accesomi

sono accostata…

Alla prima porta(bimbo mio ho paura)alla prima portala fiamma ha

tremato…

La seconda porta(bimbo mio ho paura)la seconda portala fiamma

ha parlato…

Alla terza porta(bimbo mio ho paura)alla terza portala fiaccola è

morta…

VII

Le sette figlie di Orlamondomorta che fu la fatale sette figlie di

Orlamondola porta han cercata.

Hanno acceso le sette lampadehanno aperto le torri,aperte

quattrocento stanze,senza trovare il giorno…

Page 23: Serre Calde (Maeterlinck)

Giungono alle grotte sonore,vi discendono infine;E su una porta

chiusa trovanouna chiave d’oro.

vedon l’Oceano da fessure,temono di morire,picchiano alla porta

sbarrata,non osano aprire…

VIII

Aveva tre corone d’oroa chi ne fece dono?

Una la offrì ai suoi genitori:ci han comprato tre canne d’orofino a

primavera la ospitarono.

Una la offrì ai suoi spasimanti:ci han comprato tre reti d’argento,

fino all’autunno la ospitarono.

Una la offrì ai suoi bambini:ci han comprato tre ceppi di ferro,tutto

l’inverno la incatenarono.

IX

Al palazzo s’è incamminata-il sole si levava appena-al palazzo s’è in

camminatai cavalieri si guardaronotutte le dame ammutolirono.

Si fermò davanti alla porta-il sole si levava appena-si fermò davanti

alla portaSi udì passare la reginae il suo sposo le domandò.

Dove andate, voi, dove andate?-State attenta, si vede appena-dove

andate, voi, dove andate?Qualcuno vi aspetta dabbasso?Ella non gli

diede risposta.

Discese dalla sconosciuta– State attenta, si vede appena-Discese

dalla sconosciutaLa sconosciuta strinse a séla regina, nulla si

disseroe si allontanarono in fretta.

Pianse sulla soglia il suo sposo-State attenta, si vede appena-pianse

Page 24: Serre Calde (Maeterlinck)

sulla soglia il suo sposoSi udì passare la reginasi udivano foglie

cadere.

X

Quando uscì l’amante(ho udito la porta)quando uscì l’amantelei

aveva sorriso…

Ma quando rientrò(ho udito la lampada)ma quando rientròun’altra

era là

E ho visto la morte(udii la sua anima)e ho visto la morteche

l’attende ancora…

XI

Madre mia, non sentite niente?Madre mia, è come un richiamo…

Figlia mia, stringimi la mano.Figlia mia, è un grande vascello…

Madre mia, s’ha da stare attenti…Figlia mia, son quelli che

partono…Madre mia, c’è un grande pericolo?Figlia mia, si va

lontanando…

Madre mia, si avvicina sempre…Figlia mia, è ormai giunta in porto.

Madre mia, sta aprendo la portaFiglia mia, son quelli che escono.

Madre mia, qualcuno sta entrando…Figlia mia, ha levato l’àncora…

Madre mia, parla a voce bassa…Figlia mia, son quelli che passano.

Madre mia, si ruba le stelle!…Figlia mia, è un’ombra di vele.Madre

mia, bussa alle finestre…Figlia mia, forse altri le ha aperte…

Madre mia, non si vede luce…Figlia mia, va via verso il mare…

Madre mia, la sento dovunque…Figlia mia, di chi, di chi parli?

XII

Page 25: Serre Calde (Maeterlinck)

Voi avete acceso le lampade,-che sole nel giardino!voi avete acceso

le lampade,vedo il sole fra le fessure,aprite le porte al giardino!

-Perse le chiavi delle porte,si deve attendere, si deve,le chiavi dalla

torre caddero,si deve attendere, si deve,si deve attendere dei

giorni…

Un giorno apriranno le porte,la selva occulta i chiavistelli,la selva

brucia intorno a noi,è un bagliore di foglie mortearse alla soglia

delle porte…

-Gli altri giorni sono già stanchi,gli altri giorni anche essi han paura,

gli altri giorni, no, non verranno,gli altri giorni anche essi

morranno,anche noi qui morremo, qui…

XIII

Trent’anni ho cercato, sorelle,dove s’è celato!Trent’anni ho vagato,

sorelle,senza mai arrivarci…

Trent’anni ho vagato, sorelle,e li ho stanchi i piedi,era in ogni luogo,

sorelle,e però non è…

L’ora è triste adesso, sorelle,slacciate i miei sandali,muore anche la

sera, sorelle,e ho male nell’anima.

Sedici anni avete, sorelle,andate lontano,a voi il mio bordone,

sorelle,anche voi cercate…

XIV

Tre sorelle han voluto moriresi sono messe i serti d’orosono andate

in cerca di morte.

Sono andate verso la selva:“Selva, dacci la nostra morte,ecco i nostri

Page 26: Serre Calde (Maeterlinck)

tre serti d’oro”.

La selva s’aprì in un sorriso,e offrì loro dodici baciche svelarono

l’avvenire.

Tre sorelle han voluto moriresono andate a cercare il maretre anni

dopo lo incontrarono.

“Mare dacci la nostra morteecco i nostri tre serti d’oro”.

Ma il mare proruppe in un piantoe offrì loro trecento baciche

rivelarono il passato.

Tre sorelle han voluto morirela città sono andate a cercarela

trovarono in mezzo a un’isola.

“Città dacci la nostra morteecco i nostri tre serti d’oro”.

La città si schiuse all’istantee li coprì di baci ardentiche rivelarono il

presente.

XV

Cantico della vergine in “Suor Beatrice”

A ogni anima che piangea ogni estinto peccatoapro in seno alle

stellemani piene di grazia.

Nessun peccato vivequando amore ha parlatonessun’anima muore

quando l’amore ha pianto.

E se amore si perdefra i sentieri laggiùil suo pianto mi trovae non si

perde più…