Sent i Erode Glide i

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    Le Guide dellOltreLe Guide dellOltreLe Guide dellOltreLe Guide dellOltre

    SUL SENTIERO SUL SENTIERO SUL SENTIERO SUL SENTIERO DEGLI DEIDEGLI DEIDEGLI DEIDEGLI DEI

    Cinque giorni a piedi Cinque giorni a piedi Cinque giorni a piedi Cinque giorni a piedi sullantica via dasullantica via dasullantica via dasullantica via da Bologna a FirenzeBologna a FirenzeBologna a FirenzeBologna a Firenze

    Edizioni Carote e Lill, 2008Edizioni Carote e Lill, 2008Edizioni Carote e Lill, 2008Edizioni Carote e Lill, 2008 www.carotelilla.itwww.carotelilla.itwww.carotelilla.itwww.carotelilla.it

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    PRIMO GIORNOPRIMO GIORNOPRIMO GIORNOPRIMO GIORNO DA MONZUNO A MADONNA DEI FORNELLIDA MONZUNO A MADONNA DEI FORNELLIDA MONZUNO A MADONNA DEI FORNELLIDA MONZUNO A MADONNA DEI FORNELLI

    Si arriva in treno fino alla stazione di Vado-Monzuno. Da l in autobus fino a Monzuno (il nome deriva da Monte di Zeus), in piazza XXIV maggio. Si prosegue a piedi seguendo l'indicazione di Monte Venere. Dopo un po' d'asfalto, compare una freccia che indica via del pane: una scorciatoia che taglia i tornanti, passando dal bosco. Tornati sulla strada , dopo un altro po' una freccia del CAI di Bologna indica di deviare a sinistra per Campagne e per La via degli Dei. Cos, si attraverser l'agriturismo Le Campagne, e, proseguendo oltre il capanno del trattore, si continua in un bosco fino a giungere alle segnalazioni CAI del sentiero 19 per Le Croci. Il sentiero tutto segnalato in bianco e rosso ogni 5-10 minuti. Se si cammina per pi di quel tempo senza vedere il segnale conviene tornare indietro fino all'ultimo segnale visto. Infatti, a un certo punto si rischia di non vedere la deviazione a sinistra che entra nel bosco, quindi FATE MOLTA ATTENZIONE. Il sentiero continua nel bosco , e accanto a un ripetitore, fino a ricongiungersi ad una ampia carrareccia che porta poi alle Croci. Di qui si prosegue fino alle pale eoliche del Monte del Galletto e si scende fino a Madonna dei Fornelli, attraversando ampi panorami. La tappa dura 3,5 4 ore e non faticosa. Per il pernottamento consigliamo il B&B Romani (053494113).

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    LA VIA DEGLI DEILA VIA DEGLI DEILA VIA DEGLI DEILA VIA DEGLI DEI

    Ave Maria,Ave Maria,Ave Maria,Ave Maria, accompagna i miei passi,accompagna i miei passi,accompagna i miei passi,accompagna i miei passi, anche se piove.anche se piove.anche se piove.anche se piove. Brilla la stellaBrilla la stellaBrilla la stellaBrilla la stella al di l delle nubi:al di l delle nubi:al di l delle nubi:al di l delle nubi: seguo la strada.seguo la strada.seguo la strada.seguo la strada.

    Venere, Venere! Ma perch chiamano le nostre strade la via degli Dei? Non sanno che siamo proprio uguali a loro, se non che non abbiamo un corpo cos denso? E' questo che ci fa diventare Dei di fronte ai loro occhi? Non solo, fiorellino, non solo...Se adesso li segui per un po' lo scoprirai: io ho imparato da tanto tempo il potere della bellezza e dell'armonia delle forme nel portare serenit e luce. Ecco, ecco, mi guardano, mi guardano! Cosa devo fare? Niente di speciale: semplicemente pensa all'acqua che ti ha nutrito, e al sole che ti ha riscaldato e alla sorpresa di quando sei uscita dalla terra e alla meraviglia nello scoprire un grande mondo intorno a te, e a come, giorno dopo giorno, hai nutrito di rosa i fiori e di verde le tue foglie....ecco, cos, e poi stai ferma, non danzare col vento, almeno per un po', cos ti scatteranno una foto...

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    -Fermo, un attimo, voglio fotografare queste: guarda come sono belle, finora non le avevo viste cos: illuminano tutto il sentiero -CLICK!- Ecco fatto, fiore, adesso puoi pure muoverti... Sai, Venere, mi proprio piaciuta l'esperienza....Vorrei ripeterla: posso seguirli? Fai pure, questo sentiero nel tuo territorio, vai, vai, fai pure gli onori di casa....

    Sai, non vorrei essere presuntuosa, ma , dopo la foto, vedo i loro passi pi sicuri, pi fiduciosi di conoscere la meta: pensi che possa averli aiutati? Credo proprio di s: tutto ci che hai pensato arrivato anche a loro, attraverso i tuoi colori, e adesso, anche loro stanno scoprendo un mondo intero, intorno , proprio come se fossero appena sbocciati. O, Venere, stanno camminando sul sentiero, con gli occhi fissi avanti a s, e non si accorgono che qui, al loro fianco, due passi pi su, c' una cresta da cui possono vedere tutta la terra..Di qua, di qua, venite!!!Guardatemi, ehi, vi piaccio, adesso? Il mio rosa pi splendente che mai, e miei fiori sofficissimi,e.. -Aspetta, guarda, ce ne sono delle altre! Non so come si chiamano queste spighette,ma sono bellissime...Salgo un attimo qua per fotografarle... Un posto cos non si pu descrivere solo con una foto: ci vuole un haiku:

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    Piccoli fioriPiccoli fioriPiccoli fioriPiccoli fiori

    indicano l'immensoindicano l'immensoindicano l'immensoindicano l'immenso a me, piccola.a me, piccola.a me, piccola.a me, piccola.

    Che ne dici, Venere? Un buon lavoro? Permettetemi di unirmi alla compagnia: sono anche io un modesto fiore di campo, e sono rimasta colpita dalla variazione di luminosit dell'aria, mentre vi davate da fare intorno a quei viandanti. Potrei collaborare? Certo, amica mia. Anche senza stare a scomodare Venere ti dir come fare. Cominci a pensare a tutte le cose belle che ti hanno

    portato a fiorire, poi ti metti in posa, magari pettinati un po' i pistilli, e mettici su un po' di lacca, che non si muovano col vento, poi , vedrai che ti notano...

    CCCCol solleticool solleticool solleticool solletico voglio toccare il cielovoglio toccare il cielovoglio toccare il cielovoglio toccare il cielo e dirgli grazie.e dirgli grazie.e dirgli grazie.e dirgli grazie.

    E adesso, avete capito perch vi chiamano Dei? S, Venere, e non ci dispiace affatto.

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    UNA CREMA PROFUMATAUNA CREMA PROFUMATAUNA CREMA PROFUMATAUNA CREMA PROFUMATA

    -Pronto, ci sentite? Sono i piedi che parlano! Non siamo abituati a camminare sui sassi: noi siamo fatti per morbidi tappeti o per il liscio parquet delle sale da ballo....Qui, i sassi e il terreno ineguale ci stanno ammaccando! Quando la smettiamo? -Zitti, per favore! Siamo noi occhi , a rispondervi: non sapete che piacere per la vista sia l'osservare fiori e fiori di ogni colore e forma, dopo tutto quel grigio e quel cemento della citt. Ecco,

    per esempio, guardate questo splendido viola.... -Vinca, si chiama, vinca maior, almeno credo....Da essa si estrae un farmaco contro la leucemia, la vincristina, e.. -Mente, taci! Non ci interessa del nome e del cognome , oltre che di

    tutto il tuo sfoggio di cultura: a noi basta lucidarci con le sue foglie lisce e con il viola intenso che spicca a lato del sentiero... -E a noi? Niente? A noi piedi cosa ne viene? -Forse noi occhi possiamo inviarvi quel viola come una sensazione: mente, ci aiuti, invece di fare la saccente, a tradurre il colore in sensazioni? -Uhm, ci prover....Piedi , cosa sentite adesso? -Una scarica elettrica rinvigorente, diremmo, ma non completamente piacevole...Comunque, abbastanza stimolante da procedere un altro po' senza lamentarci... -Ecco, ecco qui: questi cinque petali che sembrano una preghiera, tanto sono delicati e tenui...

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    -Una rosa canina, per essere precisi. I suoi frutti contengono vitamina C 10 volte pi che gli aranci, dunque molto utile

    per.... -Basta, mente! Ci puoi far sentire come questo tanto magnificato fiore? -Bene, ce la metter tutta....E adesso, come va? -Ci sentiamo danzare, leggeri,

    e soffici, profumati e aerei....non siamo pi piedi, e le nostre dita sono petali... Ci avete convinto: per oggi, saremo al vostro servizio, senza chiedere pi niente... -Meno male, piedi, se vedeste quanta strada ancora c' da fare...

    -Che cosa? Non abbiamo sentito, stavamo ancora cantando.... Niente, niente, nessuno ha detto niente. State tranquilli: il vostro servizio sar premiato, all'arrivo, da un massaggio con una crema profumata

    al caprifoglio...

    Ci affidiamoCi affidiamoCi affidiamoCi affidiamo senza fare domande:senza fare domande:senza fare domande:senza fare domande: basta il profumo.basta il profumo.basta il profumo.basta il profumo.

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    CEDRECCHIACEDRECCHIACEDRECCHIACEDRECCHIA

    Cosa spunta sul bordo del sentiero? Che fiore particolare, cos raro a vedersi. Ciao, sono un fiordaliso. Un fiordaliso? Ma non dovresti essere in via di estinzione? Fiordaliso esita un attimo. Poi risponde: Si, siamo rimasti in pochi. E' un vero peccato, siete cos belli. Fiordaliso sorride un po' triste. Siete stati voi uomini, sapete, i veleni che usate per eliminare quelle che chiamate erbacce... Ma tu sei il fiore delle messi, la tua presenza ha sempre rallegrato gli uomini, hai sempre accompagnato l'abbondanza, il tuo sorriso allontana la carestia, la fame. So tutto questo, ma mi sono trovato di fronte ad una scelta difficile: continuare ad esistere o estinguermi, sparire per sempre.

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    Il mio amico papavero non risente dei veleni, ed lui che mi ha aiutato a decidere, mi ha fatto dire con sicurezza: voglio continuare

    ad esistere, a vivere. Grazie per aver scelto di continuare ad esserci, cos bello incontrarti.

    Guardate quanti fiori ci sono qui

    attorno, guardate

    quei fiori viola, quanti sono e come sono belli:

    anche loro devono lottare contro i veleni che voi spargete... Ascoltiamo in silenzio il fiore che ci parla e che piano piano mostra

    sempre pi la sua bellezza. Eppure anche voi , quando volete, sapete fare delle scelte

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    coraggiose e le portate a compimento con grande sicurezza. Guardate quella chiesina che spunta nel verde, di fronte a voi, il paesino che vedete si chiama Cedrecchia. Vicino alla chiesetta c' una collina, che si chiama il Castellaccio. Dovete sapere che un tempo accanto alla chiesina sorgeva un castello. Un giorno, tanto tempo fa, gli abitanti del paesino si trovarono di fronte ad una scelta molto difficile: dedicarsi alla guerra fortificando ancora il castello o preservare l'antica chiesina che vi sorgeva di fianco. Non ci pensarono molto: la chiesina era povera, semplice, non avrebbe portato loro potenza o ricchezza; il castello li avrebbe visti spesso in guerra con i vicini, ma avrebbe protetto i loro traffici e portato ricchezza. Accumularono tanta terra, una quantit immensa e poi decisero. Con sicurezza, una palata dopo l'altra, la terra sommerse il castello, che scomparve per diventare la bella collinetta vicino alla chiesetta. Din Don , il suono delle campane saluta la fine della storia. Fiordaliso sorride con il suo colore intenso, alle sue spalle le messi ancora verdi promettono abbondanza.

    Piccolo Piccolo Piccolo Piccolo borgoborgoborgoborgo,,,,

    tra ricchezza o armoniatra ricchezza o armoniatra ricchezza o armoniatra ricchezza o armonia scegli la pace.scegli la pace.scegli la pace.scegli la pace.

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    SECONDO GIORNOSECONDO GIORNOSECONDO GIORNOSECONDO GIORNO DA MADONNA DEI FORNELLI AL PASSO DELLA FUTADA MADONNA DEI FORNELLI AL PASSO DELLA FUTADA MADONNA DEI FORNELLI AL PASSO DELLA FUTADA MADONNA DEI FORNELLI AL PASSO DELLA FUTA

    Conviene mettersi in cammino dopo le 8, perch il negozio di alimentari apre a quell'ora. Si supera la chiesa, in direzione Val Serena, sempre seguendo le indicazioni bianco-rosse, e dopo un breve tratto asfaltato, si entra nel bosco. Il sentiero ben segnalato come CAI 19 ed il cammino si inerpica tra fiori e boschi. In alcuni tratti la salita piuttosto ripida, ma sempre alla portata. In circa 2 ore si arriva al Pian di Balestra e si entra in Toscana. Si sale per raggiungere la vetta del Monte Bastione dove si incontrano i primi tratti di selciato dell'antica Via Flaminia militare. Si prosegue verso la Futa e in meno di un'ora si alla Piana degli Ossi, dove si pu vedere un antico forno per la calce (di probabile epoca etrusca). Si prosegue verso la Futa, si incontra un laghetto sulla destra e si riprende a salire. Dopo poco, si incontra sulla sinistra una fonte con tavolo per pic-nic. Di qui si prosegue fino alla Futa. Il sentiero esce sulla strada di fronte all'ingresso posteriore del cimitero germanico. Si volta a sinistra sull'asfaltata fino ad uno svincolo. Si gira a sinistra, e si scende all'Hotel Ristorante Passo della Futa (055815255). E' possibile il pernottamento anche presso un campeggio, o da Iolanda (localit Traversa: in questo caso occorre deviare dal cammino a circa 25 minuti dalla fine, comunque indicato chiaramente da frecce).

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    SEMPLICITA'SEMPLICITA'SEMPLICITA'SEMPLICITA' Ave MariaAve MariaAve MariaAve Maria lllla tua semplicita tua semplicita tua semplicita tua semplicit mi sia da guida.mi sia da guida.mi sia da guida.mi sia da guida.

    Vento nell'erbaVento nell'erbaVento nell'erbaVento nell'erba strada bianca nel verde,strada bianca nel verde,strada bianca nel verde,strada bianca nel verde,

    passi e respiri.passi e respiri.passi e respiri.passi e respiri.

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    MASCHEREMASCHEREMASCHEREMASCHERE

    Eccomi qui: il tuo oracolo sono, tra amare e non amare scegliere potrai, e per aiutarti i miei petali dono.

    Io son viola tricolor e se vorrai cambier veste come un' attrice; azzurro, viola o giallo indossar mi vedrai,

    mi cambier per te, per farti felice. Margherita, Viola, sincere ora siate, perch voi non siete n oracolo o attrice

    ma fiori di campo, che annuncian l'estate.

    Solo fiori di campo? Per noi un po' triste esser brevi comparse in uno scenario in cui le stagioni la fan da registe

    e dettano legge, calando il sipario.

    Silenzio, ora! Siete in scena:

    Fiori di campo,Fiori di campo,Fiori di campo,Fiori di campo, tocca a voi parlare,tocca a voi parlare,tocca a voi parlare,tocca a voi parlare, note e colori.note e colori.note e colori.note e colori.

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    VIANDANTIVIANDANTIVIANDANTIVIANDANTI

    -E' di qua! -Dove? -Di qua, ti dico! -Sei sicuro? Questa volta il centurione ci fa a fettine! -Tranquillo, non possiamo sbagliarci: ti dico che questa la Flaminia Militare. -Caio, forse hai ragione. Ma non ti sembra tutto cos diverso? Quella strada cos dura e liscia, non ne avevo mai viste cos... -E' vero, Lucio, ma in montagna le cose cambiano, ci sar stata una frana, vedrai che tra poco

    raggiungiamo la nostra legione. Attorno il bosco silenzioso, la montagna profuma ancora delle ultime piogge. I due legionari proseguono il loro cammino: il sole si alza, la nebbia del mattino svanita. -Lucio, la via questa, ma non c' traccia della legione: saranno gi arrivati! -Non sono pi tanto sicuro: siamo certi di aver preso la direzione giusta? -Ho seguito te, e ora non sono pi sicuro neanche di esser vivo. -Abbiamo passato il monte di Giove ieri, poi il monte Venere, dovremmo essere ormai vicini alle vecchie fornaci...invece niente. -Quanto pesano questo scudo, il gladio e la lancia. Sono ore che corriamo, ormai li abbiamo persi...Sediamoci. I due legionari si siedono.

    -Cosa guardi? -Una coccinella. - Dicono che porti fortuna trovarne una. -Abbiamo proprio bisogno di fortuna: se ci trova... - S, il centurione, lo so, continui a dirlo... Ma tu ci tieni proprio a tornare alla legione? -Scherzi? E cosa vorresti fare? -Perch non vivere liberi su queste

    montagne? C' tutto quel che ci serve. Sono stanco di ammazzare

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    barbari. Non facciamo altro che uccidere trib: uomini, donne, vecchi, bambini. Portiamo la nostra civilt sulla punta della nostra lancia e seminiamo morte e distruzione. Sono stanco di tutto quel sangue. Deve esserci qualcosa di pi nella vita. -Fai strani discorsi, Caio: sembri quasi uno di quegli invasati che credono in quel profeta ebreo...quello che chiamano Ges Cristo! -E se fosse? Lui predicava la vita, e non la morte, la libert, e non la schiavit; le sue armi erano le preghiere, e non il gladio. -Ne ho sentito parlare anche io, sai..Ma di che cosa vivremo? -Non ho famiglia, e tu nemmeno...La natura qua intorno ricca, e siamo abituati a sopravvivere a tutto: troveremo un posto dove stare a vivere, liberi come uccelli, di quello che riusciremo a rimediare... A terra cadono elmi, scudi e armi. Il bosco adesso deserto.

    Il bosco taceIl bosco taceIl bosco taceIl bosco tace

    Flaminia MilitareFlaminia MilitareFlaminia MilitareFlaminia Militare sii via di pacesii via di pacesii via di pacesii via di pace.

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    PROGETTI DI VITAPROGETTI DI VITAPROGETTI DI VITAPROGETTI DI VITA Mi vedi una volta, e non ti scordi pi di me. Il mio colore cos intenso che insegue il tuo sguardo, lo cattura e lo fa tuo per sempre. E poi la mia postura, cos eretta, che ti porge la rugiada come su un vassoio...

    Certo, il mio azzurro non cos turchese, e i miei petali sono pi adatti a ricevere la rugiada, invece che a offrirla, ma noi veroniche siamo davvero ovunque e il nostro un grande pubblico, non certo una lite di montanari. Siamo nelle citt, nelle campagne, a strizzarvi l'occhio dai bordi della strada. Forse non catturiamo subito lo sguardo, ma vi siete cos abituati a noi che siamo indispensabili...

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    Allora facciamo decidere all'albero.

    I vostri battibecchi sono davvero fuori luogo. Non ci sono n migliori n peggiori, e questo i miei fiori lo sanno da tempo. Ascoltateli: Ecco, se permettete, come fiori di un albero abbiamo ormai capito che la nostra vita non a s stante, ma fa parte di un progetto pi grande. Un progetto che ha radici, e rami, e che a primavera mette gemme, e che, attraverso di noi, creer dei frutti. Noi facciamo parte di un mondo che

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    si chiama albero, e il nostro ruolo importante al pari di altri. Il nostro consiglio : pensate in grande, aprite i vostri orizzonti, e interrogatevi su quale sia il vostro progetto nel mondo....

    Un albero filosofo ci doveva insegnare a vivere! Poh! Tu, veronica, cosa vedi? Quale il tuo mondo?

    Da dove sono, vedo il cielo, ed al suo azzurro che mi sono ispirata per dar colore ai miei petali. Il mio progetto di portare un po' di cielo sulla terra. E tu, dall'alto del tuo gambo, cosa vedi?

    Io sorveglio le piccole erbe del bosco, e il va e vieni degli insetti. Il cielo, per loro, troppo lontano: hanno bisogno di un intermediario, che porti luce nelle loro vite. Anche io ho il mio progetto, dunque.

    -CLICK! -CLICK! -CLICK!

    Ecco tre belle foto per la mia guida del sentiero! Cos potr completare il mio progetto!

    Conviene avereConviene avereConviene avereConviene avere un progetto di vita:un progetto di vita:un progetto di vita:un progetto di vita: riempie il cuore.riempie il cuore.riempie il cuore.riempie il cuore.

    Puoi anche dirlo,Puoi anche dirlo,Puoi anche dirlo,Puoi anche dirlo, per presunzioneper presunzioneper presunzioneper presunzione

    crederlo vero.crederlo vero.crederlo vero.crederlo vero.

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    UMILTA'UMILTA'UMILTA'UMILTA'

    Respiro piano,Respiro piano,Respiro piano,Respiro piano,

    insegnami il tuo viola,insegnami il tuo viola,insegnami il tuo viola,insegnami il tuo viola, fior di senfior di senfior di senfior di sentiero.tiero.tiero.tiero.

    Tra foglie gialleTra foglie gialleTra foglie gialleTra foglie gialle il canto del cuculoil canto del cuculoil canto del cuculoil canto del cuculo chiede :Perch?chiede :Perch?chiede :Perch?chiede :Perch?

    Coi rami tesi,Coi rami tesi,Coi rami tesi,Coi rami tesi, verdi di nuova vita,verdi di nuova vita,verdi di nuova vita,verdi di nuova vita,

    non ho risposte.non ho risposte.non ho risposte.non ho risposte.

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    TERZO GIORNOTERZO GIORNOTERZO GIORNOTERZO GIORNO DALLA FUTA A S. AGATADALLA FUTA A S. AGATADALLA FUTA A S. AGATADALLA FUTA A S. AGATA

    Uscendo dall'albergo si va a destra costeggiando il muraglione, fino ad arrivare alla svolta per Firenzuola (a sinistra). Dopo pochi metri, presso una cabina dell'Enel, inizia il sentiero ben segnalato dal CAI di Firenze, direzione Sant'Agata. Si sale verso il Monte Gazzaro. Poco prima della vetta, si incontra un bivio: il sentiero di destra va diretto al passo dell'Osteria Bruciata, mentre a sinistra si pu salire in vetta e riallacciarsi pi avanti, poco prima del passo. Questo segnalato da un cippo. Si segue a destra in direzione sant'Agata , sempre in mezzo al bosco. Il cammino un po' a saliscendi, ma prevalentemente in discesa , e non faticoso. Pi avanti, a un'ora da Sant'Agata, si pu scegliere l'antica via (che corrisponde al sentiero 46) e un'altra via (la 46A). Alla fine di questo sentiero raggiungete la strada asfaltata, voltando a sinistra. Dopo poco, sulla destra il sentiero continua per San Piero a Sieve , mentre per Sant'Agata si prosegue lungo l'asfaltata. A Sant'Agata si pu pernottare presso due B&B: Il Colle, via di Monteccianico 52 (tel 0558406752), e Il Catelaccio, Via Montepoli (0558423053). Ma a Sant'Agata non ci sono ristoranti, per cui, se non volete arrangiarvi (ci sono comunque due negozi di alimentari), dovete proseguire per altre due ore fino a S. Piero. Sono 7 km di strada asfaltata:o ora o domani le dovrete fare. Durata della tappa: circa 6 ore.

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    NOI BOSCONOI BOSCONOI BOSCONOI BOSCO

    Raggi di luce,Raggi di luce,Raggi di luce,Raggi di luce, riflessi di rugiadariflessi di rugiadariflessi di rugiadariflessi di rugiada

    noi, il bosco.noi, il bosco.noi, il bosco.noi, il bosco.

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    CAPACITA'CAPACITA'CAPACITA'CAPACITA'

    Come vorrei tener su la testaCome vorrei tener su la testaCome vorrei tener su la testaCome vorrei tener su la testa come voi che in alto guardate,come voi che in alto guardate,come voi che in alto guardate,come voi che in alto guardate, invece cos sembro sempre mestainvece cos sembro sempre mestainvece cos sembro sempre mestainvece cos sembro sempre mesta

    e non posso dare da bere alle fate.e non posso dare da bere alle fate.e non posso dare da bere alle fate.e non posso dare da bere alle fate.

    Noi inNoi inNoi inNoi invece vorremmo avere il tuo viola,vece vorremmo avere il tuo viola,vece vorremmo avere il tuo viola,vece vorremmo avere il tuo viola, perch un colore di storie incantateperch un colore di storie incantateperch un colore di storie incantateperch un colore di storie incantate

    ed il nostro giallo bello ma volaed il nostro giallo bello ma volaed il nostro giallo bello ma volaed il nostro giallo bello ma vola via nell'ombra e fermo non restavia nell'ombra e fermo non restavia nell'ombra e fermo non restavia nell'ombra e fermo non resta a metter radici, e non ci consola.a metter radici, e non ci consola.a metter radici, e non ci consola.a metter radici, e non ci consola.

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    Adesso ascoltate noi che della forestaAdesso ascoltate noi che della forestaAdesso ascoltate noi che della forestaAdesso ascoltate noi che della foresta siamo i guardiani e dall'alto vsiamo i guardiani e dall'alto vsiamo i guardiani e dall'alto vsiamo i guardiani e dall'alto vediam:ediam:ediam:ediam: non convien fare nessuna protesta,non convien fare nessuna protesta,non convien fare nessuna protesta,non convien fare nessuna protesta,

    anche se a volte inferiori sembriam,anche se a volte inferiori sembriam,anche se a volte inferiori sembriam,anche se a volte inferiori sembriam, perch ognuno di noi ha capacitperch ognuno di noi ha capacitperch ognuno di noi ha capacitperch ognuno di noi ha capacit

    grandi e diverse che neanche sappiamgrandi e diverse che neanche sappiamgrandi e diverse che neanche sappiamgrandi e diverse che neanche sappiam

    e saperle apprezzare porta felicit.e saperle apprezzare porta felicit.e saperle apprezzare porta felicit.e saperle apprezzare porta felicit.

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    PRESUNZIONEPRESUNZIONEPRESUNZIONEPRESUNZIONE

    Anche se c nebbia, io conosco la strada!

    Sei proprio sicuro?

    Fermo, rifletti.Fermo, rifletti.Fermo, rifletti.Fermo, rifletti. La nebbia tua amica,La nebbia tua amica,La nebbia tua amica,La nebbia tua amica, regala dubbi.regala dubbi.regala dubbi.regala dubbi.

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    GIOCOGIOCOGIOCOGIOCO

    Una scacchiera sul muroUna scacchiera sul muroUna scacchiera sul muroUna scacchiera sul muro non pu servire a giocare,non pu servire a giocare,non pu servire a giocare,non pu servire a giocare, ma forse ad un cuore puroma forse ad un cuore puroma forse ad un cuore puroma forse ad un cuore puro

    dice che una vita pu bastaredice che una vita pu bastaredice che una vita pu bastaredice che una vita pu bastare per giocare a quella partitaper giocare a quella partitaper giocare a quella partitaper giocare a quella partita che tche tche tche ti porta ad attraversarei porta ad attraversarei porta ad attraversarei porta ad attraversare

    il fiume dell'ultima vita.il fiume dell'ultima vita.il fiume dell'ultima vita.il fiume dell'ultima vita.

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    SINCERITA'SINCERITA'SINCERITA'SINCERITA'

    Voglio essere Voglio essere Voglio essere Voglio essere trasparente , come trasparente , come trasparente , come trasparente , come acqua che scorre,acqua che scorre,acqua che scorre,acqua che scorre,

    cos brillantecos brillantecos brillantecos brillante che ogni ragnatelache ogni ragnatelache ogni ragnatelache ogni ragnatela

    sia visibile.sia visibile.sia visibile.sia visibile.

    Procedo pianoProcedo pianoProcedo pianoProcedo piano con un cuore sincero,con un cuore sincero,con un cuore sincero,con un cuore sincero,

    Ave Maria.Ave Maria.Ave Maria.Ave Maria.

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    QUARTA TAPPAQUARTA TAPPAQUARTA TAPPAQUARTA TAPPA DA SDA SDA SDA SANT'AGATA A BIVIGLIANOANT'AGATA A BIVIGLIANOANT'AGATA A BIVIGLIANOANT'AGATA A BIVIGLIANO

    Rifacendo a ritroso la strada della tappa precedente, si raggiunge l'inizio del sentiero che va a San Piero. Sono 7 km di asfalto, ma non crediate che siano spiacevoli: strade tranquille, bei panorami. Arrivati in citt i segnali da seguire diventano i due piedi gialli dipinti sull'asfalto. Passato il fiume Sieve, per, invece di seguirli a destra, si va diritto fino alla Pieve. Subito prima della Pieve, a sinistra, un ponticello pedonale attraversa il torrente, poi si segue a destra e si passa sotto la ferrovia. Si sbuca davanti al cimitero, si prende, dall'altra parte della strada, la strada in salita (che passa poi sopra la provinciale) e , dopo la curva, appare l'indicazione del sentiero (sentiero della memoria) e le palle gialle del sentiero degli Dei. Si sale fino a Montecacioli, un paio di case. Prima dell'aia, sulla sinistra, c' una stradina con una sbarra bianca, ed il sentiero da seguire. I segnali delle palle gialle saranno pi rari, ora, ma pi in l compariranno i cartelli dell'azienda venatoria Valdastra che segneranno il giusto percorso. Come norma, tenersi sempre sulla destra (infatti a un certo punto, i cartelli Valdastra andranno abbandonati lasciandoli in un sentiero a sinistra). Comunque, dopo circa 45 minuti da Montecacioli, riprenderanno sia i segnali del Cai che le palle gialle . Ci sono molti saliscendi nel bosco, a tratti ripidi. Non fatevi prendere dallo sconforto, se no potreste fare il voto di costruire un'altra badia del Buonsollazzo come fece in passato il conte Ugo di Toscana, che, prima dell'anno mille, perdutosi nei boschi, fece il voto di erigerla se si fosse salvato. Alla fine della salita sarete ricompensati dal colpo d'occhio della badia , ormai in abbandono dal 1782, al di l di un grande prato fiorito. Dalla strada asfaltata che costeggia la Badia, si diparte, a sinistra, il sentiero per Monte Senario. Adesso i segnali sono abbondanti, e comprendono la T francescana. Si sale ancora per un'oretta prima di arrivare a Monte Senario. Prima di arrivare a Monte Senario, incontrerete una deviazione a destra che indica la possibilit di tagliare per Bivigliano (Cai 18). Se decidete di rimandare la visita di Montesenario al giorno dopo, potete scendere di l. Ad un quadrivio, segnato da un cippo di pietra, per, non seguite i segnali sul sentiero di destra (che portano al campeggio di Bivigliano, 2 km dal paese), ma andate gi dritti per la discesa, fino al paese. Nella prima ipotesi potreste trovare il sentiero chiuso dalla recinzione del campeggio: in tal caso costeggiate la rete a destra fino alla fine e ritroverete i segnali. Per, ci sar poi da camminare per il paese. Altrimenti potete raggiungere Bivigliano da Monte Senario, via asfalto. (2 km circa in discesa). Si pu pernottare all' Hotel La Bruna, o al B&B cortevecchia. Durata della tappa: 6-7 ore

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    PROIEZIONIPROIEZIONIPROIEZIONIPROIEZIONI

    Si narra che il conte Ugo di Toscana, vissuto nel XIII secolo, si perdesse un giorno nellintricata foresta che copriva questi monti. Non sapeva pi ritrovare il sentiero e si vagava disperato. Non aveva nulla da mangiare e, per quanto fosse un abile cacciatore, non un solo animale aveva incrociato il suo cammino. Poi, finalmente, quando ormai i morsi della fame si facevano sentire sempre pi violenti, scorse un capriolo fermo a pochi passi da lui. Incocc la freccia e tir a colpo sicuro. Il dardo si conficc nel legno di una quercia. Il capriolo era svanito davanti ai suoi occhi. Oh spiriti del bosco. Vi fate beffe di me! Si lament Ugo recuperando la freccia. Ho visto solo ci che desideravo, e non era reale. Pens, riprendendo a vagare. Scese la notte. Si accovacci sotto un grande castagno. Stava per addormentarsi avvolto nel suo mantello, quando due occhi fiammeggianti spuntarono nellombra. Un brivido scorse lungo la sua schiena. Un lupo! Ci sono i lupi! Esclam come per avvisare qualcuno, ma era solo. Altri occhi si accesero attorno a lui, gli sembrava di sentire il loro respiro famelico. Si alz brandendo la spada e attese, tutti i muscoli pronti a scattare. Gli occhi lo guardavano immoti, rossi e fissi. Allimprovviso con un urlo si lanci in avanti e inizi a menar fendenti a destra e a manca. La lama vorticava sibilando, ma non colp altro che aria. Cadde in ginocchio. Ho visto solo le mie paure. Non cera alcun lupo! si disse e si abbandon sul terreno, sfinito. In breve il sonno lo colse. Si svegli indolenzito ed infreddolito. Era unalba brumosa. Una fitta pioggerellina lo bagnava mentre la nebbia faceva svanire il bosco attorno a lui. Non uscir vivo da qui! Sono ormai tre giorni che vago senza meta. Poi gli sembr di sentire odore di fumo, il profumo di cibo e voci allegre di bambini. Sono salvo. Sono salvo! inizi a muoversi pi veloce che poteva, chiamando, in quella direzione, ma, dopo aver corso a lungo invano, si ferm. Nessuno aveva risposto ai suoi richiami e non percepiva pi alcun odore. La nebbia era ancora pi fitta. Raccolse alcune gocce dacqua dalle foglie e le bevve avidamente. La mia mente vacilla, gli spiriti della foresta mi irretiscono con false visioni ed io sono sempre pi debole. La foresta era sempre pi folta ed intricata. Nessun sentiero, nessuna traccia di esseri umani. Cal ancora la sera, il vento aveva spazzato la nebbia. Entr in una radura. In lontananza gli parve di vedere la luce di un fuoco. Forse l c una casa si disse, ma ormai non aveva la forza per crederci. In breve la luce svan e rest solo la notte che calava fredda ed umida.

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    Si strinse nel mantello pesante di pioggia. Calde lacrime scivolavano lungo le sue guance. Era senza forze. Solo la volont lo aveva sostenuto nel suo vagare quel giorno, ma ormai era arrivato alla fine. Mio Dio, abbi piet! Preg quasi senza accorgersene. Da quanto tempo non aveva pi pregato. Era avvezzo al comando, non sapeva pi cosa significasse pregare. Mio Dio ripet aiutami! le lacrime scorrevano lungo la sua lunga barba. Se mi salvi costruir per Te una Badia nel luogo pi bello di questi monti. Ma Ti prego salvami! Pregava e piangeva, in ginocchio. Di fronte a lui un rossi fiori di papavero sembravano ascoltarlo in silenzio, agitandosi al tocco delicato del vento.

    Rest cos in ginocchio per un tempo che gli parve infinito, il volto nel fango. Fratello! Come state? Una voce lo chiamava. Ugo non sollev il viso, anche questa doveva essere una sua illusione, uno scherzo della sua mente. Fratello alzatevi. Come state? Due vecchie ma forti mani lo stavano aiutando ad alzarsi. Un anziano eremita era davanti a lui e lo sosteneva. Sia ringraziato il Signore! esclam Ugo abbracciando il suo salvatore. Lo segu docilmente in un piccolo eremo poco pi in l; questi lo sfam e gli offr un semplice ma asciutto giaciglio. Al suo risveglio Ugo riusc finalmente a parlare: E il Signore che vi ha mandato. Come posso ringraziarvi per avermi salvato?

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    Quando ho udito la vostra voce stavate pregando, avete fatto a Lui una promessa. Mantenetela. Non disse nientaltro, lo accompagn fino alla strada gli diede la sua benedizione e svan nel bosco. Si narra che il conte tornato al suo castello convoc tutti i suoi guardiacaccia e si fece condurre in quelli che loro ritenevano essere i luoghi pi belli di questi monti. Alla fine il conte scelse di erigere ledificio consacrato al Signore ai margini di un grande campo dove centinaia di fiori splendevano al sole cullati dal vento. In questo luogo sorse ed ancora sorge la Badia del Buonsollazzo.

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    FORMEFORMEFORMEFORME

    La piramide una forma importante,La piramide una forma importante,La piramide una forma importante,La piramide una forma importante, un accumulatore di energia,un accumulatore di energia,un accumulatore di energia,un accumulatore di energia, da investir come denaro contanteda investir come denaro contanteda investir come denaro contanteda investir come denaro contante

    Allora un piano, in fede mia,Allora un piano, in fede mia,Allora un piano, in fede mia,Allora un piano, in fede mia, deve esser deve esser deve esser deve esser proprio il suo contrario esatto,proprio il suo contrario esatto,proprio il suo contrario esatto,proprio il suo contrario esatto, e la disperde, la lascia andare via,e la disperde, la lascia andare via,e la disperde, la lascia andare via,e la disperde, la lascia andare via,

    e si impoverisce, e questo un fatto.e si impoverisce, e questo un fatto.e si impoverisce, e questo un fatto.e si impoverisce, e questo un fatto. Ma no, sciocchine, guardate invece benMa no, sciocchine, guardate invece benMa no, sciocchine, guardate invece benMa no, sciocchine, guardate invece beneeee il fior di sambuco, che fattoil fior di sambuco, che fattoil fior di sambuco, che fattoil fior di sambuco, che fatto di tanti piccoli fiori, e li sostienedi tanti piccoli fiori, e li sostienedi tanti piccoli fiori, e li sostienedi tanti piccoli fiori, e li sostiene come un ombrello, quel grande fiorcome un ombrello, quel grande fiorcome un ombrello, quel grande fiorcome un ombrello, quel grande fiore, e, e, e, per offrir loro luce, come conviene,per offrir loro luce, come conviene,per offrir loro luce, come conviene,per offrir loro luce, come conviene,

    E questa non dipersione, E questa non dipersione, E questa non dipersione, E questa non dipersione, amoreamoreamoreamore..

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    SERVIZIOSERVIZIOSERVIZIOSERVIZIO

    Passaron di quiPassaron di quiPassaron di quiPassaron di qui i Servi di Mariai Servi di Mariai Servi di Mariai Servi di Maria,,,, anime libereanime libereanime libereanime libere....

    La tua bellezzaLa tua bellezzaLa tua bellezzaLa tua bellezza mi dona grande gioiami dona grande gioiami dona grande gioiami dona grande gioia non mi fa schiavonon mi fa schiavonon mi fa schiavonon mi fa schiavo....

    Mia dolce rosaMia dolce rosaMia dolce rosaMia dolce rosa titititi sostengo e ti nutrosostengo e ti nutrosostengo e ti nutrosostengo e ti nutro ma sei del cieloma sei del cieloma sei del cieloma sei del cielo....

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    UN PENSIEROUN PENSIEROUN PENSIEROUN PENSIERO----FIOREFIOREFIOREFIORE

    Una volta i miei zoccoli posavano sul muschio morbido, e comera dolce, e silenzioso, e i giorni passavano

    tranquilli e spensierati, da mattina a sera. Adesso ci son strade, duro asfalto, rumori; cerco devitarli, ma quando primavera

    la voglia derba fresca mi porta a uscire fuori dal bosco, e allora incontro cose che mi spaventano, uomini, motori,

    esseri daltri mondi, forme misteriose.

    Non avvilirti, amico mio, ho qui dei fiori che posso mandarti col pensiero, e una magia baster a farli diventar grandi, e fuori

    dal bosco ti consoleranno: portan via tutti i tristi pensieri e il rimpianto, e non avrai pi alcuna nostalgia.

    Lo sento davvero, il vostro abbraccio, grazie tanto!Lo sento davvero, il vostro abbraccio, grazie tanto!Lo sento davvero, il vostro abbraccio, grazie tanto!Lo sento davvero, il vostro abbraccio, grazie tanto!

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    QUINTA QUINTA QUINTA QUINTA TAPPATAPPATAPPATAPPA DA BIVIGLIANO A SETTIGNANODA BIVIGLIANO A SETTIGNANODA BIVIGLIANO A SETTIGNANODA BIVIGLIANO A SETTIGNANO

    Se avete gi visitato Monte Senario, usciti da Bivigliano in direzione Firenze, al bivio per Monte Senario potete invece voltare a destra, e, in corrispondenza di un tabernacolo, troverete un sentiero CAI che sale nel bosco e sbuca sulla strada a valle di Monte Senario in direzione Vetta le Croci (CAI 00). Si segue quindi a destra lasfalto per circa un kilometro, fino a trovare, sulla sinistra, in corrispondenza di tre piccoli cipressi, la Croce dei Sette Santi fondatori dellordine dei Servi di Maria. Qui si abbandona lasfalto girando a sinistra sul sentiero, e lo si percorre fino ad incontrare una casa sulla sinistra. Attenzione perch adesso mancano i segnali: tralasciate la carrareccia che scende a destra e proseguite diritto, attraversando il prato, puntando verso un poggio con un boschetto di conifere. Giunti al boschetto, il sentiero si biforca, prendete a destra. Il sentiero gira intorno al poggio, e poi comincia a scendere verso destra. Qui ritroverete i segnali, e in breve, vedrete il laghetto di Vetta le Croci. Si attraversa lasfalto per due volte, seguendo le indicazioni per Poggio al Pratone. Adesso i segnali sono costanti e non dovreste avere difficolt, fino al Poggio, segnalato da una lapide. Qui esistono tre sentieri diversi. Andate diritti scendendo verso il ripetitore della Telecom, che lascerete poi sulla sinistra, continuando a scendere sulla carrareccia. Alla fine di questa, segnata da una sbarra, sbucherete sulla strada asfaltata. Prendete a destra per circa 400 metri, poi, a sinistra, comparir lingresso del sentiero CAI 2 che porta a Ponte a Mensola (e che scende sulla sinistra). Dopo poco, c un bivio non segnalato: seguite il sentiero costeggiando la recinzione delle case (il segnale poco pi avanti, sul muro). Da adesso in poi i segnali sono costanti: il sentiero che dovete seguire il 2, evitate quindi le frecce del sentiero 6, che lo incrocia, a tratti, quando si attraversano le strade asfaltate. Continuerete cos a scendere nel bosco, costeggiando un oliveto, che verr poi lasciato alla vostra destra, fino a sbucare su una piccola asfaltata di Settignano. Attraversatela e prendete la stradina di fronte che va gi diritta, supera la scuola,e, in fondo, girando a destra, arriverete nella piazza di Settignano. Lautobus 10 vi porta a Firenze, passando davanti alla chiesa dei Sette Santi, in viale dei Mille, alla vostra sinistra. Durata della tappa: 5 ore.

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    I SETTE SANTII SETTE SANTII SETTE SANTII SETTE SANTI

    Ormai ho deciso, tempo Ma, Uguccione, gli altri cosa dicono?| Siamo daccordo. E tu? Verr. Sar anchio con voi. Allora siamo in sette. Partiamo domattina. E lultima notte che Bonfiglio e gli altri trascorrono nelle loro belle e ricche case di Firenze. Amadio, non dormi? No, madre. Risponde Amadio, le mani giunte in preghiera davanti allimmagine sacra di Maria. Davanti a lui scorrono le immagini della sua ricca vita, il volto della giovane donna che gli stata promessa, i ricchi commerci della famiglia. Sto per rinunciare a tutto questo: ne sar capace? Pensa ai volti tranquilli e sorridenti degli altri: Buonfiglio, Sostegno, Uguccione, Alessio, Bonagiunta, Manetto. Ma anche nelle case degli altri il lume ancora acceso. Ho deciso, padre. Andr con i miei fratelli. Oh, figliolo, cosa sar di noi? Tu sei tutto ci su cui posso contare. Ti ho sempre dato tutto, conosci ogni segreto del commercio, sei abile, capace, onesto. Cerca di capire, padre. Questa vita non ha pi nulla da offrirmi.

    Luomo china il capo. Sa che suo figlio non cambier idea. E lalba. Sette nobili fiorentini, spogliati di quegli abiti che hanno indossato fino a quel momento, si vestono di un saio. Sono di fronte a un tabernacolo con limmagine della Madonna. Come ci chiamiamo? Domanda Manetto. I servi. Frati Servi della Beata Vergine Maria. Nel sole appena sorto un piccolo gruppo di uomini sale con passo lento e deciso verso Monte Senario. Ormai manca poco alla cima. Attorno a loro solo boschi.

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    Pregano. Poi, infiggono in terra una croce di legno. Chi non si sente di venire, torni pure indietro, adesso. Ma chi decide di andare oltre questa croce, allora si impegni a dedicare la sua vita a Maria, madre di tutti. Uno per uno oltrepassano la croce, e la salita, adesso, pi lieve.

    Sette Sette Sette Sette uomiuomiuomiuomini,ni,ni,ni, qqqqualcuno li proteualcuno li proteualcuno li proteualcuno li protesse:sse:sse:sse:

    ora aiutan noi.ora aiutan noi.ora aiutan noi.ora aiutan noi.

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    SFIDESFIDESFIDESFIDE

    Se sei capaceSe sei capaceSe sei capaceSe sei capace (ma so gi che non puoi)(ma so gi che non puoi)(ma so gi che non puoi)(ma so gi che non puoi)

    ssssoffiami viaoffiami viaoffiami viaoffiami via....

    Firenze viveFirenze viveFirenze viveFirenze vive al di l di quei colli,al di l di quei colli,al di l di quei colli,al di l di quei colli,

    luci ed ombre.luci ed ombre.luci ed ombre.luci ed ombre.

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    OCCHI DIVERSIOCCHI DIVERSIOCCHI DIVERSIOCCHI DIVERSI Sapete, fiori, dopo cinque giorni in vostra compagnia, vi osservo con occhi diversi. Non vi vedo pi come begli ornamenti da raccogliere e mettere in un vaso, per abbellire la mia casa, ma vedo che siete esseri viventi, fatti da corpo fisico e di. Dillo, dillo, su! Diemozioni? Guarda tu stessa! Socchiudi gli occhi, adesso (puoi anche chiuderli, se vuoi) e guarda bene: siamo ancora le due piccole orchidee che hai fotografato? Oh no! Adesso vedo la vostra forma e il colore, e la vostra danza E noi? Cosa vedi guardando noi?

    Vedo piccole fiamme, che ballano al suono del vostro arancio, e si spostano lasciando una scia gialla, e.che peccato! Perch? Che peccato che il viaggio stia per finireproprio adesso che vedevo il vostro vero

    volto. Adesso ascoltaci bene: guarda da quella parte, oltre la valleCosa vedi? Vedo Fiesole, e, oltre, Firenze.

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    E come le vedi? Come una bella foto da scattare e appendere al muro per abbellire la tua casa? No, non pi..Vedo le case, le singole case, se chiudo gli occhi, e le persone che le abitano, e poi scendo gi, fino a casa mia, e vedo me, che vado a lavorareMa perch tutto questo? Per farti capire che, tu laggi e noi quass siamov i c i n i. Con uno sguardo puoi vedere entrambi, adesso. Su, non essere triste. Il sentiero tracciato, ormai. Puoi ripercorrerlo tutte le volte che vuoi. Arrivederci, donna. Arrivederci, fiori.

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    BUON CAMMINOBUON CAMMINOBUON CAMMINOBUON CAMMINO

    Tenera lerbaTenera lerbaTenera lerbaTenera lerba,,,, iiiil cammino continua,l cammino continua,l cammino continua,l cammino continua,

    grazie, Maria.grazie, Maria.grazie, Maria.grazie, Maria.

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    INDICEINDICEINDICEINDICE

    Prima tappa: da Monzuno a Madonna dei Fornelli pag. 2

    Seconda tappa: da Madonna dei Fornelli al passo della Futa pag. 12

    Terza tappa: dal passo della Futa a SantAgata pag. 22

    Quarta tappa: da SantAgata a Bivigliano pag.30

    Quinta tappa: da Bivigliano a Settignano pag.38

    Ringraziamenti: Un sentito grazie a tutti i volontari del CAI, e non, che mantengono la segnaletica sui sentieri: senza di loro il nostro percorso non sarebbe stato possibile.