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SENATO ACCADEMICO Verbale n. 7 Adunanza del giorno 24 ottobre 2016 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6, in Vercelli, nell’adunanza del giorno 24 ottobre 2016, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Prof. Cesare EMANUEL Rettore-Presidente Presente Prof.ssa Eliana BAICI Direttore del Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa Presente Prof. Pier Luigi CANONICO Direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente Dott. Mario Luigi CASTELLO Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente Prof. Umberto DIANZANI Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute Presente Prof. Leonardo MARCHESE Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Presente Prof. Salvatore RIZZELLO Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali Presente Prof.ssa Raffaella TABACCO Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Presente Prof. Jean Daniel COISSON Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente Prof.ssa Anna Rosa FAVRETTO Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali Presente Prof.ssa Giuliana FRANCESCHINIS Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica Presente Prof. Gianluca GAIDANO Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente Prof. Maurizio IRRERA Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa Presente Prof.ssa Cristina MEINI Dipartimento di Studi Umanistici Presente

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SENATO ACCADEMICO Verbale n. 7

Adunanza del giorno 24 ottobre 2016

Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6, in Vercelli, nell’adunanza del giorno 24 ottobre 2016, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, con l’intervento dei componenti di seguito indicati:

Prof. Cesare EMANUEL Rettore-Presidente Presente

Prof.ssa Eliana BAICI Direttore del Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa Presente

Prof. Pier Luigi CANONICO Direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente

Dott. Mario Luigi CASTELLO Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente

Prof. Umberto DIANZANI Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute Presente

Prof. Leonardo MARCHESE Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Presente

Prof. Salvatore RIZZELLO Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali

Presente

Prof.ssa Raffaella TABACCO Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Presente

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Prof. Jean Daniel COISSON Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente

Prof.ssa Anna Rosa FAVRETTO Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali Presente

Prof.ssa Giuliana FRANCESCHINIS Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica Presente

Prof. Gianluca GAIDANO Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente

Prof. Maurizio IRRERA Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa Presente

Prof.ssa Cristina MEINI Dipartimento di Studi Umanistici Presente

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Prof.ssa Lia RIMONDINI Dipartimento di Scienze della Salute Presente

Sig. Denis CERNUTO Rappresentante del personale tecnico-amministrativo Presente

Dott.ssa Barbara GALLO Rappresentante del personale tecnico-amministrativo Assente Giustificata

Dott.ssa Antonietta STARTARI Rappresentante del personale tecnico-amministrativo Assente Giustificata

Sig. Andrea AMABILE Rappresentante degli studenti Assente Giustificato

Sig. Tommaso MAZZINI Rappresentante degli studenti Presente

Sig. Enrique MONTON Rappresentante degli studenti Assente

Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Fabio GASTALDI.

Partecipa alla seduta con funzioni di Segretario verbalizzante il Vice-Direttore Generale

vicario, Dott. Paolo PASQUINI, assistito dalla Dott.ssa Roberta Bosi e dalla Dott.ssa Marta Cammarata.

Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.40 il Presidente dichiara aperta la seduta.

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INDICE

1. Comunicazioni del Rettore-Presidente pag. 5

2. Approvazione del verbale della seduta precedente pag. 8

3. Ratifica Decreti Rettorali d’urgenza

3.1 D.R.U. n. 708 del 10.10.2016 pag. 9 3.2 D.R.U. n. 709 del 10.10.2016 pag. 10 4. Parere sulla Programmazione Triennale 2016-2018 pag. 11

5. Qualità e accreditamento

5.1 Questionario di valutazione della didattica da parte degli studenti: modifiche ai quesiti posti pag. 12

5.2 Provvedimenti riguardanti le procedure di Assicurazione della Qualità: Piano Operativo della Qualità (consuntivo 2015-2016 e programmazione 2016-2017) pag. 14

5.3 Monitoraggio dell'offerta formativa pag. 16 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 6. Regolamenti

6.1 Regolamenti didattici dei corsi di studio – Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa pag. 18

6.2 Regolamenti didattici dei corsi di studio – Scuola di Medicina pag. 19 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

7. Accordi e Convenzioni di interesse generale

7.1 Accordo di collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte pag. 21 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

8. Questioni relative al Personale

8.1 Dott. Paolo GHINETTI – Richiesta di rilascio nulla-osta per incarichi successivi al primo (seconda richiesta) per lo svolgimento dell’insegnamento “Economia del lavoro” (10 ore) nell’ambito del Master in Gestione delle Risorse Umane e Direzione del Personale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per l’a.a. 2016/2017 pag. 25

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

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9. Studenti e Diritto allo Studio ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

10. Didattica e Alta Formazione

10.1 Accordo quadro tra L’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale nell’ambito del progetto ”attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese” pag. 27

10.2 Istituzione della IX edizione del corso di master di I livello, di durata annuale, in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017 pag. 33

10.3 Istituzione della II edizione del corso di master di I livello, di durata annuale, in “Lifestyle medicine”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017 pag. 40

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 11. Ricerca Scientifica e Internazionalizzazione

11.1 Adesione al Polo di Innovazione AGRIFOOD pag. 50 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 12. Centri e Consorzi

12.1 Richiesta di rinnovo del Centro Interuniversitario ‘Pietro Bairati’ pag. 52 12.2 Approvazione convenzione istitutiva Centro Interuniversitario per l'Algebra, la Geometria e

la Fisica Teorica 'Arnold-Regge' pag. 64 12.3 Approvazione Regolamento del Centro Interdipartimentale “Centro di Eccellenza per la

Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche” pag. 76 ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

13. Patrocini

13.1 Richiesta di patrocinio gratuito per il Festival Internazionale “Scrittori&Giovani” – Edizione 2016 pag. 81

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 14. Varie ed eventuali pag. 83 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

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Il PRESIDENTE rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta illustrando le seguenti comunicazioni.

1. Comunicazioni del Rettore-Presidente

1. Giornata del Dottorato. Il PRESIDENTE ricorda la Giornata del Dottorato che si svolgerà il 25 ottobre ad Alessandria.

2. Concorso Viotti. Il PRESIDENTE ricorda che è in corso di svolgimento il Concorso Internazionale di Musica Gian Battista Viotti e che la serata finale, con la premiazione e le esibizioni dei finalisti, si terrà Sabato 29 ottobre presso il teatro Civico di Vercelli.

3. Visita ANVUR. Il PRESIDENTE cede la parola al Prof. Gastaldi. (Il Prof. Leonardo MARCHESE entra a far parte del Senato Accademico alle ore 9:45). Il Prof. Fabio GASTALDI informa che il calendario definitivo relativo allo svolgimento della visita di accreditamento Anvur sarà comunicato all’inizio di novembre. Nell’ottica di preparazione alla visita sono stati definiti nel mese di novembre una serie di incontri per la presentazione dei documenti programmatici dell’Ateneo, così come richiesto nell’ambito del sistema qualità: - 7, 8 e 9 novembre: presentazione del piano strategico di Ateneo presso i Dipartimenti a

tutto il personale (docente e non docente) e alle parti sociali. - 2 e 16 novembre: incontri con le matricole per fornire informazioni di natura generale su

cosa significa essere studente all’interno dell’Ateneo, su come è strutturata l’Università dal punto di vista degli organi di governo, su come gli studenti possono interagire con il sistema tramite i loro rappresentanti, e su doveri e opportunità.

- 21 e 23 novembre: incontro con gli studenti degli anni successivi al primo. Il Prof. Gastaldi riferisce che i dettagli degli incontri calendarizzati saranno trasmessi a breve all’interno di una comunicazione, a firma congiunta di Rettore, Pro Rettore, Direttore generale e Direttore generale vicario, nella quale saranno invitati tutti alla massima collaborazione possibile, per avere a disposizione le aule indicate nel programma e per consentire agli studenti di partecipare agli incontri sospendendo eventualmente le lezioni all’ora stabilita. Saranno inoltre invitati i docenti a fornire agli studenti adeguate informazioni, sottolineando l’importanza degli incontri per il futuro stesso dell’Ateneo. Il Prof. Salvatore RIZZELLO ritiene che le attività illustrate dovrebbero essere concordate con i Dipartimenti per non interferire con l’attività didattica. Il PRESIDENTE comunica di non aver ancora trasmesso la comunicazione per poterla presentare in Senato. Il Prof. Pier Luigi CANONICO esprime qualche perplessità sulla disponibilità e sulla presenza delle parti sociali agli incontri pianificati. La Prof.ssa Raffaella TABACCO suggerisce di trasmettere alle parti sociali una documentazione essenziale e sintetica. Auspica inoltre che la sospensione dell’attività didattica per partecipare agli incontri non crei troppo scompiglio tra gli studenti e i docenti nei Dipartimenti.

4. Incontro con il Ministro Giannini. Il PRESIDENTE riferisce che il previsto incontro con il Ministro Giannini e il Presidente Chiamparino è stato rinviato e probabilmente sarà riprogrammato per il 28 ottobre a Torino.

5. Fondazione CRT. Il PRESIDENTE informa che la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ha confermato per il 2016 l’assegnazione all’Ateno di 400 mila euro, secondo le stesse modalità del 2015. Essendo ancora in attesa dell’assegnazione 2015, i 400 mila euro previsti saranno accorpati ai 300 mila assegnati per lo scorso anno.

6. Compagnia S. Paolo. Il PRESIDENTE informa che è previsto per metà novembre un incontro per

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discutere il piano industriale della Compagnia di San Paolo.

7. Rinnovo parziale del CUN. Il PRESIDENTE informa che sono state indette le elezioni per il rinnovo parziale dei componenti del Consiglio Universitario Nazionale per le aree 01, 02, 04, 06, 08, 11 e 14. Le votazioni si svolgeranno nella settimana da giovedì 19 gennaio a mercoledì 25 gennaio 2017.

8. Notizie CRUI. • Dottorati innovativi. IL PRESIDENTE informa che è stato predisposto, e sarà fatto circolare,

un documento, redatto dalla CRUI sulla base delle indicazioni fornite dagli Atenei, in merito ai dottorati innovativi.

• Offerta formativa 2017-2018. Il PRESIDENTE informa che gli Atenei sono ancora in attesa della pubblicazione ministeriale del documento contenente le indicazioni operative per la presentazione dell’offerta formativa 2017-2018.

• Corsi di specializzazione di area medica. Il PRESIDENTE informa che la CRUI sta predisponendo una lettera che fornirà alcuni chiarimenti in merito alla valutazione dei corsi di specializzazione di area medica.

• Valutazione esiti Teco. Il PRESIDENTE informa che, a fronte della modifica della composizione della commissione ANVUR, sono in fase di revisione le modalità di valutazione dei test TECO.

• Progetto “Casa Italia”. Il PRESIDENTE riferisce che il rettore del Politecnico di Milano ha illustrato il progetto “Casa Italia”, proposto dal Governo e coordinato da tre Politecnici (Milano, Torino e Bari). L’iniziativa, assieme ai programmi per l’edilizia sociale, dovrebbe interessare anche gli aspetti che riguardano la vulnerabilità del sistema insediativo e in più in generale del territorio italiano. Potrà essere oggetto di interesse da parte di molti Atenei che posseggono conoscenza e svolgono attività su questi aspetti. (Il Prof. Maurizio IRRERA entra a far parte del Senato Accademico alle ore 10:15)

• FFO 2016. Il PRESIDENTE riferisce che il Ministero ha chiesto di completare la procedura della VQR e di consegnare i risultati entro la prima settimana di novembre. In tal modo potrà essere conclusa entro fine anno la ripartizione dell’Fondo di Finanziamento Ordinario.

• Fondo Cattedre Natta. Il PRESIDENTE informa che quest’anno sono previsti 38 milioni di euro per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta. Riferisce che risultano particolarmente criticati i meccanismi di reclutamento basati su regole non coerenti con il principio dell’autonomia universitaria, in particolare per quanto riguarda le commissioni che saranno presiedute da esperti selezionati dal Governo. L’Università dovrà inoltre accogliere i professori a condizioni retributive decisamente migliorative rispetto a quelle in essere.

• Legge di stabilità. Il PRESIDENTE informa che la legge di stabilità è stata approvata dal Consiglio dei Ministri, è stata depositata in Senato, ma non è ancora andata in discussione. Durante l’assemblea della CRUI sono state fornite alcune indicazioni in merito ai contenuti e in particolare in merito ai maggiori finanziamenti che dovrebbero essere previsti per le università in tre ambiti:

− diritto allo studio. E’ prevista l’istituzione di una no-tax area per gli studenti appartenenti alle famiglie meno abbienti che dichiarano un ISEE fino a 13 mila e

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500 euro e una riduzione per quelli il cui ISEE è compreso nella fascia da 13.500 a 21.000 mila euro. Per sopperire al mancato introito degli atenei sono stati messi a disposizione 100 milioni di euro ed è stato tolto il vincolo che la contribuzione studentesca universitaria non possa superare il 20% dell’FFO. Risultano inoltre consolidati i 50 milioni di euro dello scorso anno per le borse di studio e dovrebbero essere previsti ulteriori fondi per l’orientamento in ingresso, per il tutorato e per la decontribuzione alle assunzioni per le aziende che assumono studenti che hanno fatto lo stage presso di loro;

− estensione della semplificazione. E’ prevista una semplificazione nell’accesso ai bandi e ai concorsi per i ricercatori di tipo B e una semplificazione del meccanismo del turn-over. Il PRESIDENTE cede la parola al Dott. Pasquini per spiegare come cambiano le percentuali del turn over. Il Dott. Paolo PASQUINI precisa che la percentuale del turn-over del sistema nazionale dovrebbe essere incrementata dal 60% all’80% e la quota base per ogni Ateneo dovrebbe aumentare dal 30% al 50%.

− finanziamento della ricerca. E’ prevista l’introduzione di una dotazione finanziaria per i ricercatori e per i professori associati che intraprendono un percorso di mobilità. Dovrebbero essere stanziati 30 milioni di euro per finanziare la ricerca di base e un fondo di 270 milioni di euro di premialità per i dipartimenti che si collocano sopra la mediana nazionale nella valutazione VQR. Nei 270 milioni è incluso anche il piano straordinario per l’assunzione di ricercatori di tipo B.

(La Prof.ssa Lia RIMONDINI entra a far parte del Senato Accademico alle ore 10:35)

9. Rita Levi Montalcini. Il PRESIDENTE cede la parola al Dott. Paolo PASQUINI per comunicare che il Ministero ha emesso il nuovo bando “Rita Levi Montalcini” e che gli Atenei sono chiamati a dare o meno la loro disponibilità ad accogliere i giovani ricercatori che risulteranno vincitori. Ricorda che gli anni precedenti il Consiglio di Amministrazione aveva dato mandato al Rettore di comunicare al Ministero la non disponibilità a reclutare giovani ricercatori, in quanto nel caso dopo tre anni fossero diventati associati, l’Ateneo sarebbe stato obbligato ad assumerli con conseguente consumo di punti organico. Dopo ampia discussione il Senato Accademico concorda nel comunicare al Ministero la disponibilità dell’Ateneo ad accogliere i ricercatori vincitori del bando “Rita Levi Montalcini”, che eventualmente sceglieranno l’Ateneo come sede lavorativa.

10. Immatricolazioni. Il PRESIDENTE invita i Senatori a prendere visione delle tabelle distribuite in seduta e allegate al presente verbale. Segnala in particolare 3 aspetti significativi: 1) una dinamica positiva rispetto al sistema universitario 2) matricole pure in aumento con impatto sulla quota premiale dell’FFO 3) la necessità di passare ad una programmazione per obiettivi per discutere le modalità di

impiego delle risorse. A tal proposito il PRESIDENTE informa che la discussione relativa all’assegnazione dei punti organico è stata rinviata fino alla conclusione della visita di accreditamento da parte dell’ANVUR.

Il Prof. Gianluca GAIDANO chiede la parola per segnalare che il numero di iscritti al corso di Medical Biotechnology è aumentato di 5 unità, passando da 25 a 30. Informa inoltre che gli immatricolati di questi anni provengono da tutti i continenti, con l’eccezione dell’Oceania.

11. Modifica regolamento concorsuale. Il Dott. Paolo PASQUINI chiede la parola per ricordare che la normativa richiede che il 20% dei punti organico a disposizione dell’Ateneo, devono essere riservati a professori universitari esterni, quindi a professori che negli ultimi tre anni non

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abbiano prestato servizio in ateneo, non siano stati iscritti, non abbiano fatto il dottorato e non siano stati assegnisti di ricerca. Ricorda che l’Ateneo nel primo triennio ha rispettato senza difficoltà il 20%, ma per garantirne il rispetto anche per il nuovo triennio, il Dott. Pasquini chiede al Senato Accademico se ritiene utile inserire nel regolamento concorsuale la possibilità di bandire un concorso riservato al personale esterno, come stanno facendo molti Atenei. Il Prof. Salvatore RIZZELLO ritiene necessario valutare tutti gli aspetti di tale scelta, poiché con un concorso riservato ad esterni verrebbero esclusi anche i professori a contratto degli ultimi tre anni. (La Prof.ssa Eliana BAICI lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:13). La Prof.ssa Raffaella TABACCO ritiene che non sia necessario prevedere dei bandi dedicati ad esterni. Il Prof. Umberto DIANZANI ritiene che i bandi riservati a docenti esterni potrebbero essere presi in considerazione come procedura d’emergenza. Il Dott. Paolo PASQUINI precisa che l’attivazione di un concorso riservato ad esterni, non sarebbe un obbligo ma una scelta dell’Ateneo. Il Prof. Salvatore RIZZELLO ritiene che potrebbe essere inserita come ulteriore opportunità. (La Prof.ssa Cristina MEINI lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:19)

12. Edilizia. Il Prof. Salvatore RIZZELLO chiede la parola per fornire un aggiornamento sullo svolgimento dei lavori a Palazzo Borsalino. (Il Prof. Pier Luigi CANONICO e la Prof.ssa Eliana BAICI lasciano momentaneamente la seduta alle ore 11:19). Il professore, tenendo conto che il progetto prevede la totale chiusura del museo rispetto a Palazzo Borsalino, riferisce di aver chiesto la possibilità di non murare la porta che dall’interno del palazzo si apre sul passo carraio, ma di utilizzarla come porta di sicurezza. (Il Prof. Leonardo MARCHESE e il Dott. Luigi CASTELLO lasciano momentaneamente la seduta alle ore 11:21). (Il Prof. Pier Luigi CANONICO e la Prof.ssa Cristina MEINI rientrano in seduta alle ore 11:21). Una volta realizzato il Museo, sarà possibile valutare con il Comune se lo spazio comune prospiciente possa essere utilizzato sia dal Museo che dall'Ateneo, in modo da non separare completamente le due strutture, soprattutto in previsione della costruzione di un bar. (Il Prof. Gianluca GAIDANO lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:23). Il professore chiede inoltre, appena sarà ottenuta l’autorizzazione da parte della Sovrintendenza, di procedere tempestivamente con i lavori per l'area studio e per le aule. (Il Dott. Luigi CASTELLO rientra in seduta alle ore 11:25)

Il PRESIDENTE, terminate le comunicazioni, prosegue con i punti all’ordine del giorno, ricordando che le delibere, se non diversamente concordato in seduta, si ritengono approvate seduta stante ed immediatamente esecutive.

****************** 7/2016/2. Approvazione del verbale della seduta precedente

Il PRESIDENTE sottopone all’approvazione il verbale della seduta del 26 settembre 2016, domandando ai Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione.

Il verbale è approvato, senza osservazioni o richieste di correzione, all’unanimità dai

presenti alla seduta del 26 settembre 2016.

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****************** 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza 7/2016/3.1

OMISSIS Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio n. 708 / 2016 Prot. 15817 del 10.10.2016 Tit. I cl. 14 OGGETTO: Concessione patrocinio gratuito per il Congresso dal titolo “Il valore educativo del judo nella società di oggi – La figura del maestro”

IL RETTORE

VISTO lo Statuto dell'Università del Piemonte Orientale;

VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;

VISTO che in data 29 settembre 2016 è pervenuta, da parte dell’Associazione Italiana Sport Educazione, la richiesta di patrocinio per il Congresso dal titolo “Il valore educativo del judo nella società di oggi – La figura del maestro”;

VISTO che l’evento succitato si terrà presso il Comune di Busto Arsizio (VA) nei giorni 26 e 27 novembre 2016;

CONSIDERATO che l’iniziativa è la settima versione di un convegno internazionale che tratta i valori educativi del judo nel progetto del suo iniziatore, il Dr. Kano Jigoro;

CONSIDERATO che l’evento prevede una serie di interventi di maestri di judo di alto grado, pedagogisti, filosofi e storici italiani e stranieri;

CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo nell’evento tramite la partecipazione del Prof. Giacomo Ferrari, in qualità componente del comitato scientifico del congresso;

CONSIDERATO che l’Ateneo ha patrocinato l’evento ogni anno dal 2010;

CONSIDERATO che, ai sensi dello Statuto di Ateneo il Rettore può adottare, in situazioni di necessità e indifferibile urgenza, provvedimenti di competenza degli Organi di governo da lui presieduti sottoponendoli per la ratifica, all’Organo relativo, nella seduta immediatamente successiva;

CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per le necessità organizzative del proponente;

ESAMINATO ogni opportuno elemento

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DECRETA 1. di concedere il patrocinio gratuito per il Congresso dal titolo “Il valore educativo del judo

nella società di oggi – La figura del maestro”, che si terrà presso il Comune di Busto Arsizio (VA) nei giorni 26 e 27 novembre 2016;

2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.

IL RETTORE

PROF. CESARE EMANUEL

Il SENATO ACCADEMICO all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.

****************** 7/2016/3.2

OMISSIS Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio n. 709 / 2016 Prot. 15868 del 10.10.2016 Tit. I cl. 14 OGGETTO: Concessione patrocinio gratuito per il Convegno dal titolo “Efficienza energetica: come rendere l’impresa sempre più competitiva”

IL RETTORE

VISTO lo Statuto dell'Università del Piemonte Orientale;

VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;

VISTO che in data 5 ottobre 2016 è pervenuta, da parte dell’Ing. Mauro Scarpaccio, responsabile partnership CertiNergia, una società ESCo certificata, la richiesta di patrocinio per il Convegno dal titolo “Efficienza energetica: come rendere l’impresa sempre più competitiva”;

VISTO che l’evento succitato si terrà il 26 ottobre 2016 a Sillavengo (NO);

CONSIDERATO che il progetto di CertiNergia è teso a sensibilizzare il tessuto industriale Piemontese affinché si intraprendano azioni di efficientamento energetico che consentano di abbattere i costi rendendo l’impresa, target del convegno, più competitiva sui mercati globali;

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CONSIDERATO che al convegno parteciperà la Regione Piemonte e alcune imprese che porteranno casi di successo su: Certificazione dei SGE (Llrq), relamping (Ideallux), compressori (Kaeser Compressosi), trattamento aria (Eurochiller), cogenerazione (CGT) oltre alla testimonianza sugli audit fatti su più di 170 siti produttivi nell’ambito del D. Lgs 102/2014 e sulle tecnologie efficientanti;

CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo nell’evento tramite la partecipazione del Prof. Paolo Trivero, in qualità di relatore;

CONSIDERATO il profilo scientifico dell’iniziativa;

CONSIDERATO che, ai sensi dello Statuto di Ateneo il Rettore può adottare, in situazioni di necessità e indifferibile urgenza, provvedimenti di competenza degli Organi di governo da lui presieduti sottoponendoli per la ratifica, all’Organo relativo, nella seduta immediatamente successiva;

CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per le necessità organizzative del proponente;

ESAMINATO ogni opportuno elemento

DECRETA

1. di concedere il patrocinio gratuito per il Convegno dal titolo “Efficienza energetica: come rendere l’impresa sempre più competitiva”, che si terrà il 26 ottobre 2016 a Sillavengo (NO);

2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.

IL RETTORE

PROF. CESARE EMANUEL Il SENATO ACCADEMICO all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.

****************** 4. Parere sulla Programmazione Triennale 2016-2018 7/2016/4 Il Direttore Generale

(Il Prof. Gianluca GAIDANO rientra in seduta alle ore 11:26)

OMISSIS

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5. Qualità e accreditamento

5.1 Questionario di valutazione della didattica da parte degli studenti: modifiche ai quesiti posti 7/2016/5.1 Il Presidio di Qualità

Al Presidente del Senato Accademico

Il testo del questionario di valutazione della didattica da parte degli studenti attualmente in uso è stato deciso dal Senato Accademico nella seduta del 26 ottobre 2015, con deliberazione n. 8/2015/7.1b.

Nella seduta del 23 maggio 2016, deliberazione n. 4/2016/4.1, il Senato Accademico aveva deliberato “di integrare i questionari di valutazione della didattica inserendo una domanda specifica che consenta di verificare la conoscenza da parte degli studenti dei risultati delle valutazioni”, su indicazione in tal senso espressa dal Nucleo di Valutazione nella Relazione annuale sulla valutazione della didattica da parte degli studenti (aa. 2014-2015).

Prendendo spunto dalla suddetta deliberazione, nella seduta del 19 settembre 2016 il Presidio di Qualità ha formulato la seguente proposta di modifiche ai quesiti posti agli studenti in sede di valutazione della didattica: il primo punto riguarda l'intervento di cui sopra, i successivi tre riguardano piccole modifiche aventi lo scopo di correggere alcune storture rilevate in sede di analisi dei risultati.

A. aggiunta del quesito (rivolto a tutti gli studenti): “Gli esiti della valutazione della didattica da parte degli studenti vengono pubblicati nel sito del tuo Dipartimento (o della Scuola di Medicina), alla pagina Chi siamo/Assicurazione Qualità - AQ/Valutazioni. Sei a conoscenza dei risultati?”;

B. aggiunta del quesito (rivolto solo agli studenti che si dichiarano frequentanti): “Approssimativamente, quanti studenti erano presenti in aula a 2/3 delle lezioni?” (il quesito va previsto, con la stessa formulazione, nel questionario rivolto ai docenti);

C. modifica del quesito riguardante le attività didattiche integrative nel senso seguente: “Le attività didattiche integrative svolte (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc...) sono state utili all'apprendimento della materia?”;

D. aggiunta della possibile risposta “Non previste” al quesito riguardante le attività didattiche integrative.

Si chiede a codesto spettabile Senato di deliberare in merito.

OMISSIS

(Il Prof. Leonardo MARCHESE rientra in seduta alle ore 11:40)

OMISSIS

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(Il Sig. Denis CERNUTO lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:42).

OMISSIS

(Il Sig. Denis CERNUTO rientra in seduta alle ore 11:47)

OMISSIS

(La Prof.ssa Raffaella TABACCO lascia momentaneamente la seduta alle ore 12:00).

OMISSIS

(La Prof.ssa Raffaella TABACCO rientra in seduta alle ore 12:04) (Il Prof. Maurizio IRRERA lascia momentaneamente la seduta alle ore 12:05)

OMISSIS

(Il Prof. Maurizio IRRERA rientra in seduta alle ore 12:10)

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 30 gennaio 2013 n. 47 "Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico

delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica";

VISTO il D.M. 23 dicembre 2013, n. 1059 "Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica - Adeguamenti e integrazioni al D.M. 30 gennaio 2013 n. 47";

VISTA la definizione della politica di Ateneo per la Qualità approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 6/2016/5.1 del 15 luglio 2016;

PRESO ATTO della deliberazione n. 8/2015/7.1b assunta dal Senato Accademico nella seduta del 26 ottobre 2015, riguardante il testo del questionario di valutazione della didattica da parte degli studenti;

PRESO ATTO della deliberazione n. 4/2016/4.1 assunta dal Senato Accademico nella seduta del 25 maggio 2016, riguardante i suggerimenti del Nucleo di Valutazione relativi alla composizione del contenuto dei questionari di valutazione;

CONSIDERATO ogni opportuno elemento;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

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DELIBERA 1. che al testo del questionario di valutazione della didattica da parte degli studenti attualmente in uso vengano apportate le seguenti modifiche:

A. aggiunta del quesito (rivolto a tutti gli studenti): “Gli esiti della valutazione della didattica da parte degli studenti vengono pubblicati nel sito del tuo Dipartimento (o della Scuola di Medicina), alla pagina Chi siamo/Assicurazione Qualità - AQ/Valutazioni. Sei a conoscenza dei risultati?”;

B. aggiunta del quesito (rivolto solo agli studenti che si dichiarano frequentanti): “Approssimativamente, quanti studenti erano presenti in aula a 2/3 delle lezioni?” (il quesito va previsto, con la stessa formulazione, nel questionario rivolto ai docenti);

C. modifica del quesito riguardante le attività didattiche integrative nel senso seguente: “Le attività didattiche integrative svolte (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc...) sono state utili all'apprendimento della materia?”;

D. aggiunta della possibile risposta “Non previste” al quesito riguardante le attività didattiche integrative;

E. eliminare il quesito “In quanto tempo il docente fornisce risposte a domande poste via mail?”

2. che il Presidio di Qualità provveda a realizzare dette modifiche.

****************** 5.2 Provvedimenti riguardanti le procedure di Assicurazione della Qualità: Piano Operativo della

Qualità (consuntivo 2015-2016 e programmazione 2016-2017) 7/2016/5.2 Il Presidio di Qualità

Al Presidente del Senato Accademico

Nella Relazione annuale 2015 (anno di riferimento 2014), il Nucleo di Valutazione aveva avanzato il seguente suggerimento:

"… Il PQ potrebbe preparare un Piano delle attività su base, ad esempio, annuale da portare in approvazione a SA/CdA e che dovrebbe essere validato dal Nucleo di valutazione, al quale spetta la valutazione ex-post dei risultati conseguiti all’interno del Piano…"

Di conseguenza, il Presidio di Qualità aveva predisposto il Piano Operativo della Qualità 2015-2016, che sarebbe stato approvato dal Senato Accademico nella seduta del 26 ottobre 2015 (su parere positivo espresso dal Nucleo di Valutazione), con deliberazione n. 8/2015/7.1b.

Essendo il periodo di validità del POQ 2015-2016 giunto al termine, il Presidio di Qualità ha predisposto il consuntivo delle attività allegato, indicando per ogni azione il rispetto dei tempi e dei modi previsti o le eventuali difformità, con le motivazioni di tali difformità. Sono inoltre allegate le singole relazioni riguardanti le azioni per le quali erano previste.

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Dall'esame del consuntivo emerge che oltre il 50% delle 34 azioni elencate è stato compiuto nel rispetto dei tempi e dei modi previsti; per quanto riguarda la rimanenza, il mancato rispetto nel caso delle azioni 23, 24bis, 26, 27, 28 è dovuto a motivi esogeni; nel caso delle azioni 15, 19, 22, 25 è dovuto a difficoltà legate anche alla ristrutturazione dei siti web di Ateneo e dei Dipartimenti; nel caso delle azioni 10 e 16 (relative alla costruzione dei piani strategici dei Dipartimenti e dell'Ateneo), il mancato rispetto dei tempi è dovuto ad una previsione iniziale troppo ottimistica; infine, nel caso dell'azione 24 (relazione annuale del PQA) la scadenza iniziale è stata ripensata anche per stabilire un miglior coordinamento con la relazione annuale del NdV e con la presentazione agli Organi di Governo).

Infine, il Presidio di Qualità ha predisposto il Piano Operativo della Qualità 2016-2017 allegato.

I predetti documenti (consuntivo del POQ 2015-2016, completo delle relazioni previste, e POQ 2016-2017) sono stati approvati dal Presidio di Qualità nella seduta del 19 settembre 2016 e validati dal Nucleo di Valutazione in data 17 ottobre 2016. Vengono ora sottoposti all'attenzione di codesto spettabile Senato per opportuna presa d'atto e approvazione.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 30 gennaio 2013 n. 47 "Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica";

VISTO il D.M. 23 dicembre 2013, n. 1059 "Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica - Adeguamenti e integrazioni al D.M. 30 gennaio 2013 n. 47";

VISTA la definizione della politica di Ateneo per la Qualità approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 6/2016/5.1 del 15 luglio 2016;

VISTA la deliberazione n. 8/2015/7.1b assunta dal Senato Accademico nella seduta del 26 ottobre 2015, di approvazione del Piano Operativo della Qualità 2015-2016;

VISTO il consuntivo del POQ 2015-2016, completo delle relazioni previste, approvato dal Presidio di Qualità nella seduta del 19 settembre 2016;

VISTO il POQ 2016-2017, approvato dal Presidio di Qualità nella seduta del 19 settembre 2016;

PRESO ATTO della validazione effettuata dal Nucleo di Valutazione in data 17 ottobre 2016;

CONSIDERATO ogni opportuno elemento;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

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1. di approvare il consuntivo del POQ 2015-2016 allegato, completo delle relazioni previste, approvato dal Presidio di Qualità nella seduta del 19 settembre 2016; 2. di approvare il POQ 2016-2017 allegato, approvato dal Presidio di Qualità nella seduta del 19 settembre 2016.

****************** 5.3 Monitoraggio dell'offerta formativa 7/2016/5.3 Il Presidio di Qualità

Al Presidente del Senato Accademico

Il monitoraggio dell’offerta formativa rientra tra i compiti dell’Ateneo, attraverso i suoi Organi e le sue strutture, nell’ambito del Potenziamento del sistema di autovalutazione, art. 12, comma 3 del DLgs. 27/01/2012 n. 19.

L’art. 23 del documento contenente la Politica di Ateneo per la Qualità, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 6/2016/5.1 del 15 luglio 2016, prevede in particolare quanto segue.

Omissis

23. Lo svolgimento delle attività connesse all'offerta formativa e l'offerta nel suo complesso vengono periodicamente monitorate da parte delle strutture deputate sia mediante il confronto con le realtà sociali e del mondo del lavoro di cui al precedente punto 19, sia mediante la raccolta e l'analisi di dati relativi alla performance degli studenti (andamento delle carriere, gradi di successo e di abbandono, soddisfazione degli studenti e dei laureati).

Omissis

Nella seduta del 19 settembre 2016, il Presidio di Qualità ha avviato la costruzione di un set di indicatori caratteristici della performance degli studenti, individuati a partire dall’elenco contenuto nell’Allegato F al DM 30/01/2013 n. 47, tenendo conto altresì degli indicatori utilizzati dall’Anvur per la realizzazione delle schede dei Corsi di Studio pubblicate nella primavera 2016.

Gli indicatori individuati riguardano: gli studenti iscritti ad ogni anno di corso, distinti in studenti attivi e inattivi, in corso e fuori corso; l’incidenza degli studenti a tempo parziale; la provenienza geografica degli iscritti al primo anno; il tasso di abbandono tra il primo e il secondo anno e successivi; il numero medio di CFU conseguiti annualmente da uno studente; il numero medio di anni richiesti per il conseguimento della laurea; la suddivisione dei laureati tra quelli che hanno conseguito il titolo entro la durata legale del corso , quelli che lo hanno conseguito con un ritardo al più di un anno e i rimanenti.

I dati raccolti a cura di Programmazione e Qualità riguarderanno l’ultimo triennio utile, per

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permettere le analisi comparative.

Gli indicatori utilizzati e i dati raccolti saranno condivisi con il Nucleo di Valutazione, cui spettano i compiti di controllo e supporto al monitoraggio secondo metodologie concordate, come stabilito da già citato art. 12 del DLgs. 27/01/2012 n. 19.

Successivamente, i dati raccolti e adeguatamente rappresentati saranno sottoposti all’attenzione del Senato Accademico in occasione della prima seduta utile affinché ne prenda atto e ne tragga le opportune conclusioni.

Si chiede ora a codesto spettabile Senato di prendere atto dell’iniziativa intrapresa dal Presidio di Qualità e di concedere l’autorizzazione a procedere nel senso indicato.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 30 gennaio 2013 n. 47 "Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica";

VISTO il D.M. 23 dicembre 2013, n. 1059 "Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica - Adeguamenti e integrazioni al D.M. 30 gennaio 2013 n. 47";

VISTO il DLgs. 27 gennaio 2012, n. 19 e in particolare l’art. 12 del Capo IV (Potenziamento del sistema di autovalutazione);

VISTA la definizione della politica di Ateneo per la Qualità approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 6/2016/5.1 del 15 luglio 2016;

CONSIDERATO ogni opportuno elemento;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. di prendere atto dell’iniziativa intrapresa dal Presidio di Qualità nella seduta del 19 settembre 2016, riguardante la costruzione di un sistema di indicatori riguardanti: gli studenti iscritti ad ogni anno di corso, distinti in studenti attivi e inattivi, in corso e fuori corso; l’incidenza degli studenti a tempo parziale; la provenienza geografica degli iscritti al primo anno; il tasso di abbandono tra il primo e il secondo anno e successivi; il numero di trasferimenti in ingresso e in uscita nei vari anni di corso; il numero medio di CFU conseguiti annualmente da uno studente distinti per anno di corso; il numero medio di anni richiesti per il conseguimento della laurea; la suddivisione dei laureati tra quelli che hanno conseguito il titolo entro la durata legale del corso, quelli che lo hanno conseguito con un ritardo al più di un anno e i

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rimanenti;

2. di autorizzare il Presidio di Qualità a procedere, in accordo con il Nucleo di Valutazione, con la costruzione del sistema di cui al punto 1 e alla conseguente raccolta e presentazione dei dati alla prima seduta utile di questo Senato.

****************** 6. Regolamenti

6.1 Approvazione Regolamenti didattici dei corsi di studio – Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa

7/2016/6.1 Settore Didattica e Servizi agli Studenti

Al Presidente del Senato Accademico

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito all’allegata proposta, avente ad oggetto l’approvazione dei Regolamenti dei Corsi di Studio del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 recante “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”;

VISTA la Legge 19 ottobre 1999, n. 370, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella G.U. n. 266 del 12 novembre 2004, recante Modifiche al D.M. 3 novembre 1999, n. 509;

VISTO il D.M. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi dei corsi di laurea magistrale, ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270.

ESAMINATO il D.M. 30 gennaio 2013 n. 47 di Decreto autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica;

PRESO ATTO dei documenti ANVUR relativi alle Linee Guida per l’Accreditamento Periodico; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO il Regolamento Didattico d’Ateneo; VISTA la delibera del Senato Accademico n. 3/2008/7.3 del 5 maggio 2008 di

approvazione di uno schema tipo di Regolamento dei Corsi di Laurea a Laurea Magistrale;

ESAMINATA la delibera n. 9/2016/A.5.2 del Consiglio di Dipartimento di Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa del 22 settembre 2016;

PRESO ATTO del parere positivo espresso dal Consiglio di Amministrazione in data 30 settembre 2016 con delibera 7/2016/5.1;

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VALUTATO ogni opportuno elemento; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Si approva l’emanazione del seguente regolamento del corso di Laurea Magistrale in Amministrazione Controllo e Professione – Classe delle Lauree Magistrali in Scienze economico-aziendali LM-77 valevole ora per allora a decorrere dall’a.a. 2015/2016.

2. Si dà mandato al Rettore di applicare eventuali modifiche che si dovessero ancora riscontrare prima della definitiva emanazione, con Decreto Rettorale.

****************** 6.2 Approvazione Regolamenti didattici dei corsi di studio – Scuola di Medicina 7/2016/6.2 Settore Didattica e Servizi agli Studenti

Al Presidente del Senato Accademico

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di di deliberare in merito all’allegata proposta, avente ad oggetto l’approvazione dei Regolamenti dei Corsi di Studio della Scuola di Medicina.

Non si provvede ad allegare il contenuto delle Sezioni A, B, C, D, E citate nel testo dei Regolamenti in quanto coincidenti con il contenuto della banca dati di Ateneo per la didattica (U-GOV) e la Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio (SUA-CdS) per l’anno accademico di riferimento.

Si segnala che all’art. 37 la dicitura “due settimane” è stata modificata d’ufficio in “quindici giorni” in conformità al Regolamento Didattico di Ateneo.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 recante “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”;

VISTA la Legge 19 ottobre 1999, n. 370, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella G.U. n. 266 del 12 novembre 2004, recante Modifiche al D.M. 3 novembre 1999, n. 509;

VISTO il D.M. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi dei corsi di laurea, ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270.

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VISTO il D.M. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi dei corsi di laurea magistrale, ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270.

VISTO il D.M. 8 gennaio 2009 di determinazione delle classi delle lauree magistrali delle professioni sanitarie;

VISTO il D.M. 19 febbraio 2009 di determinazione delle classi dei corsi di laurea per le professioni sanitarie, ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;

ESAMINATO il D.M. 30 gennaio 2013 n. 47 di Decreto autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica;

PRESO ATTO dei documenti ANVUR relativi alle Linee Guida per l’Accreditamento Periodico; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO il Regolamento Didattico d’Ateneo; VISTA la delibera del Senato Accademico n. 3/2008/7.3 del 5 maggio 2008 di

approvazione di uno schema tipo di Regolamento dei Corsi di Laurea a Laurea Magistrale;

ESAMINATE le delibere del Consiglio di Dipartimento di Medicina Traslazionale n. 7/2016/5.2.1 e 7/2016/5.3.2 e 7/2016/5.2.6 del 20 luglio 2016 relative al regolamento della Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche, ai regolamenti dei corsi di Laurea in Infermieristica, Ostetricia e Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia e al regolamento del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia;

ESAMINATA la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze della Salute n. 7/2016/5.3.2 del 15 settembre 2016 relativa ai regolamenti dei corsi di Laurea in Fisioterapia, Igiene dentale, Infermieristica pediatrica, Tecniche di laboratorio biomedico

PRESO ATTO del parere positivo espresso dal Consiglio di Amministrazione in data 30 settembre 2016 con delibera 7/2016/5.2;

VALUTATO ogni opportuno elemento;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Si approva l’emanazione dei seguenti regolamenti dei corsi di studio della Scuola di Medicina per l’anno accademico 2016/2017:

a. Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia - Classe delle Lauree Magistrali in Medicina e Chirurgia LM-41 afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale a.a. 2016/2017;

b. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) – Classe delle Lauree in Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o L/SNT-1 afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale a.a. 2016/2017;

c. Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere Pediatrico) – Classe delle Lauree in Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o L/SNT-1 afferente al Dipartimento di Scienze della Salute a.a. 2016/2017;

d. Corso di Laurea in Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrico/a) – Classe delle Lauree in Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o

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L/SNT-1 afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale a.a. 2016/2017; e. Corso di Laurea in Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista) –

Classe delle Lauree in Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT-2 attualmente afferente al Dipartimento di Scienze della Salute a.a. 2016/2017;

f. Corso di Laurea in Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale) – Classe delle Lauree in Professioni sanitarie tecniche L/SNT-3 attualmente afferente al Dipartimento di Scienze della Salute a.a. 2016/2017;

g. Corso di Laurea in Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico) – Classe delle Lauree in Professioni sanitarie tecniche L/SNT-3 attualmente afferente al Dipartimento di Scienze della Salute a.a. 2016/2017;

h. Corso di Laurea in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica) – Classe delle Lauree in Professioni sanitarie tecniche L/SNT-3 attualmente afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale a.a. 2016/2017;

i. Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche ostetriche – Classe delle Lauree Magistrali in Scienze infermieristiche e ostetriche LM/SNT-1 afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale a.a. 2016/2017;

2. Si dà mandato al Rettore di applicare eventuali modifiche che si dovessero ancora riscontrare prima della definitiva emanazione, con Decreto Rettorale.

****************** 7. Accordi e Convenzioni di interesse generale

7.1 Accordo di collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte 7/2016/7.1 Ufficio Comunicazione

Al Presidente del Senato Accademico

L’Ordine dei Giornalisti considera la formazione professionale continua come attività obbligatoria di aggiornamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle competenze giornalistiche ai sensi dell'art. 3, comma 5, della legge 148/2011, dell’articolo 7 del D.P.R. 137/2012 e del Regolamento emanato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 10 del 31 maggio 2016.

L’Università, per Statuto, è un’istituzione pubblica di alta cultura, è sede primaria di libera

ricerca e di libera formazione ed è luogo di apprendimento ed elaborazione critica delle conoscenze (art. 1) e segue indirizzi culturali determinati dal Senato accademico (art. 12). Intende perseguire la sua terza missione dell’impegno pubblico e sociale, accanto a quelle tradizionali della didattica e della ricerca, impegnandosi a generare e a disseminare la conoscenza in sinergia con soggetti pubblici e privati che condividano i medesimi obiettivi e può stipulare con essi accordi e convenzioni (art. 5). il Senato accademico approva per gli aspetti di sua competenza le convenzioni di interesse generale dell’Ateneo (art. 12, comma 2, lettera h).

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È interesse dell’Ordine contribuire a sviluppare una coscienza partecipativa attraverso la

creazione di una rete collaborativa con l’Università, volta anche a migliorare lo sviluppo qualitativo della formazione professionale continua e il suo apparato organizzativo. L’Università, dal suo canto, ha interesse a intraprendere una collaborazione attiva con l’Ordine e compartecipare all’organizzazione e alla promozione di eventi di formazione professionale continua, con la possibilità di farvi partecipare i propri dipendenti senza alcun onere.

Si sottolinea che, con il solo utilizzo di aule in orario di apertura ordinaria, l’operazione

consente di mantenere un fluido e privilegiato rapporto con i media; compie la propria missione di impegno civico e, grazie all’eventuale impiego dei propri docenti nei corsi di formazione, senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione, può notevolmente rafforzare la propria reputazione.

Si chiede pertanto a codesto spettabile Senato accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che l’Ordine dei Giornalisti considera attività la formazione professionale continua come attività obbligatoria di aggiornamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle competenze giornalistiche ai sensi dell'art. 3, comma 5, della legge 148/2011, dell’articolo 7 del D.P.R. 137/2012 e del Regolamento emanato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 10 del 31 maggio 2016;

CONSIDERATO che è interesse dell’Ordine dei Giornalisti contribuire a sviluppare una

coscienza partecipativa attraverso la creazione di una rete collaborativa con l’Università, volta anche a migliorare lo sviluppo qualitativo della formazione professionale continua e il suo apparato organizzativo;

CONSIDERATO l’interesse dell’Università a intraprendere una collaborazione attiva con

l’Ordine e compartecipare all’organizzazione e alla promozione di eventi di formazione professionale continua, con la possibilità di farvi partecipare i propri dipendenti senza alcun onere;

VISTI gli articoli 1, 5 e 12 dello Statuto vigente, con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

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DELIBERA

1) di approvare, l’accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, come riportato nel testo allegato;

2) di dare mandato al Rettore a sottoscrivere l’accordo di collaborazione di cui al punto

precedente.

Allegato

ACCORDO DI COLLABORAZIONE

TRA

l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", con sede in Vercelli, via Duomo n. 6, codice fiscale n. 94021400026 e partita IVA n. 01943490027, nella persona del professor Cesare Emanuel in qualità di Rettore, munito dei necessari poteri in virtù della delibera del Senato accademico del 24 ottobre 2016 (di seguito l’“Università”)

E

l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, con sede in Torino, corso Stati Uniti 27, codice fiscale n. xxx e partita IVA n. xxx nella persona del dottor Alberto Sinigaglia, in qualità di Presidente, munito dei necessari poteri in virtù dello Statuto (di seguito l’“Ordine” e, congiuntamente all’Università, le “Parti”).

PREMESSO CHE:

• L’Ordine considera attività la formazione professionale continua come attività obbligatoria di aggiornamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle competenze giornalistiche ai sensi dell'art. 3, comma 5, della legge 148/2011, dell’articolo 7 del D.P.R. 137/2012 e del Regolamento emanato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 10 del 31 maggio 2016;

• è interesse dell’Ordine contribuire a sviluppare una coscienza partecipativa attraverso la creazione di una rete collaborativa con l’Università, volta anche a migliorare lo sviluppo qualitativo della formazione professionale continua e il suo apparato organizzativo;

• l’Università, per Statuto, è un’istituzione pubblica di alta cultura, è sede primaria di libera ricerca e di libera formazione ed è luogo di apprendimento ed elaborazione critica delle conoscenze; (art. 1) e segue indirizzi culturali determinati dal Senato accademico (art. 12);

• l’Università intende perseguire la sua terza missione dell’impegno pubblico e sociale, accanto a quelle tradizionali della didattica e della ricerca, impegnandosi a generare e a disseminare la conoscenza in sinergia con soggetti pubblici e privati che condividano i medesimi obiettivi e può stipulare con essi accordi e convenzioni (art. 5);

• il Senato accademico approva per gli aspetti di sua competenza le convenzioni di interesse generale dell’Ateneo (art. 12, comma 2, lettera h);

• è interesse dell’Università intraprendere una collaborazione attiva con l’Ordine e compartecipare all’organizzazione e alla promozione di eventi di formazione professionale

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continua, con la possibilità di farvi partecipare i propri dipendenti senza alcun onere, con la presente scrittura privata, redatta in duplice originale,

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:

Articolo 1 – Finalità

L’Ordine propone all’Università, che accetta mediante la sottoscrizione del presente Accordo, lo sviluppo congiunto di sinergie organizzative per l’organizzazione e la promozione di eventi di formazione professionale.

Articolo 2 – Contenuti della collaborazione La collaborazione tra l’Università e l’Ordine, per il raggiungimento delle finalità di cui all’articolo 1, avrà a oggetto i seguenti contenuti essenziali:

a) l’Università avrà la facoltà di qualificarsi come soggetto co-organizzatore degli eventi formativi;

b) l’Università s’impegna a fornire sostegno all’organizzazione degli eventi formativi attraverso le strutture e le risorse che essa stessa individuerà come appropriate;

c) l’Università s’impegna a concedere le proprie strutture edilizie a titolo gratuito per lo svolgimento degli eventi formativi, previo coordinamento degli orari di lezione;

d) docenti dell’Università saranno coinvolti negli eventi formativi; e) l’Ordine si impegna a fornire tutto il supporto utile per la più efficace condivisione degli

sviluppi organizzativi in merito; f) l’Ordine si impegna a coprire eventuali spese di realizzazione degli eventi formativi

(compensi o rimborsi spese dei docenti, materiale didattico, ecc.), previo accordi preventivi tra le Parti;

g) le Parti provvederanno a tenersi costantemente aggiornate sugli sviluppi programmatici degli eventi formativi per la realizzazione delle finalità di cui all’art. 1;

h) il logo dell’Università sarà inserito in ogni forma di comunicazione.

Articolo 3 – Durata L’Accordo entra in vigore alla data di sottoscrizione delle Parti e avrà durata triennale.

Articolo 4 – Modalità della collaborazione

L’Università si impegna a indicare come proprio referente il signor Paolo Pomati, che riceverà le informazioni dall’Ordine e provvederà a divulgarle all’interno della comunità accademica nella forma più opportuna.

Articolo 5 – Riservatezza

1. Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del

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presente Accordo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”. 2. Le Parti concordano di utilizzare tali informazioni riservate solo in relazione all’esecuzione del presente Accordo. 3. Ciascuna delle Parti adotterà tutte le misure ragionevolmente necessarie per tutelare la riservatezza delle informazioni e della documentazione di cui essa disponga. Vercelli, xxx ottobre 2016

Ordine dei Giornalisti del Piemonte

IL PRESIDENTE (Alberto Sinigaglia)

_________________________________

Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

IL RETTORE (Cesare Emanuel)

_________________________________

****************** 8. Questioni relative al Personale 8.1 Dott. Paolo GHINETTI – Richiesta di rilascio nulla-osta per incarichi successivi al primo

(seconda richiesta) per lo svolgimento dell’insegnamento “Economia del lavoro” (10 ore) nell’ambito del Master in Gestione delle Risorse Umane e Direzione del Personale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per l’a.a. 2016/2017

7/2016/8.1 Settore Risorse Umane

Al Presidente del Senato Accademico

Incarichi successivi al primo – Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2016/2017, l’insegnamento di “Economia del lavoro” (10 ore) nell’ambito del Master in Gestione delle Risorse Umane e Direzione del Personale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano conferito al Dott. Paolo GHINETTI, Ricercatore Confermato, a tempo pieno, presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa di questo Ateneo. Si unisce copia della relativa delibera B.6.3 trasmessa dal Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa con nota prot. n. 3316 del 28.09.2016 e assunta a protocollo n. 15209 del 29.09.2016. Si fa presente che al suddetto Ricercatore, per l’a.a. 2016/2017, è stato conferito un carico didattico di n. 64 ore presso il nostro Ateneo. Si rende noto che, con nota rettorale prot. n. 15816 del 10.10.2016, il Dott. Paolo GHINETTI è stato autorizzato a svolgere l’insegnamento di “Economia e politica delle risorse umane” di 30 ore presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

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come primo incarico per l’a.a. 2016/2017. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito.

(Il Sig. Tommaso MAZZINI lascia momentaneamente la seduta alle ore 12:28)

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D.

31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università

del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165 e successive modificazioni; VISTA la L. 30.12.2010 n. 240 e in particolar modo l’art. 6 comma 10; VISTO lo Statuto dell’Università del Piemonte Orientale; VISTO il D.R. Rep. n. 258-2006 del 29.05.2006 con il quale è stato emanato il

Regolamento per il rilascio dell’autorizzazione al conferimento di incarichi retribuiti esterni al Personale Docente e Ricercatore;

VISTA la delibera del Consiglio di Dipartimento n. 9/2016/B.6.3 del 22.09.2016;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte del Dott. Paolo GHINETTI, Ricercatore Confermato, a tempo pieno, presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa, dell’insegnamento di “Economia del lavoro” (10 ore) nell’ambito del Master in Gestione delle Risorse Umane e Direzione del Personale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per l’a.a. 2016/2017.

****************** 9. Studenti e Diritto allo Studio

Il PRESIDENTE informa i Senatori che non ci sono argomenti da discutere al presente punto.

******************

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10. Didattica e Alta Formazione

10.1 Accordo quadro tra L’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale nell’ambito del progetto ”attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese”

7/2016/10.1 Settore Didattica e Servizi agli Studenti

Al Presidente del Senato Accademico

L'Università di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale, quali Atenei di primo piano a livello nazionale ed internazionale intendono instaurare un rapporto continuativo di collaborazione a livello regionale per coordinare politiche a sostegno del progetto “attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese”, nel seguito indicato C.I.R., mettendo rispettivamente in campo le risorse qualificate necessarie e gli strumenti adeguati. Il quadro degli interventi, inserito all’interno del progetto C.I.R., intende coinvolgere i vari attori che operano nel contesto regionale a livello di alta formazione e coordinare gli interventi a sostegno degli studenti e della comunità universitaria. Gli Atenei operano all’interno dello stesso territorio che vede coinvolto il medesimo bacino di utenza, pertanto ritengono utile collaborare anche al fine di una armonizzazione dei principi applicati. L’Università di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale possono contribuire alle attività collegate sia in termini di disponibilità di proprie risorse qualificate, sia come offerta di applicazioni pratiche per studi specifici anche al fine di fornire agli studenti l’opportunità di una migliore conoscenza del mercato del lavoro. L’accordo ha la finalità di condivisione di buone pratiche, l’armonizzazione dei servizi agli studenti, valorizzazione della complementarietà degli Atenei sul territorio regionale nei limiti delle rispettive autonomie L'ambito di collaborazione riguarderà l'area Didattica e Servizi agli Studenti, in particolare: 1. Possibilità per ciascun Ateneo di poter riconoscere i crediti maturati dagli studenti iscritti presso

uno degli altri Atenei di cui al presente accordo, compatibilmente con i propri regolamenti didattici;

2. Disponibilità ad ospitare tirocini curriculari attivati dagli altri Atenei in qualità di soggetto ospitante;

3. Possibilità di attivare borse di studio/assegni di tutorato aperti a studenti degli altri Atenei, in un’ottica di reciprocità, pur mantenendo la gestione economica delle stesse in capo a ciascun ateneo; 4. Scambio di buone pratiche amministrative e organizzative e attività nell’ambito dei servizi agli studenti. Tutte le iniziative di collaborazione, predette, potranno essere attivate mediante la sottoscrizione di successivi atti attuativi del presente accordo. Tali atti dovranno contenere i dettagli della collaborazione e gli impegni reciprocamente assunti, tra cui eventuali impegni economici. Si chiede, pertanto, a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

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IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che l'Università di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte

Orientale, quali Atenei di primo piano a livello nazionale ed internazionale intendono instaurare un rapporto continuativo di collaborazione a livello regionale per coordinare politiche a sostegno del progetto “attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese”;

DATO ATTO che per l'attuazione del predetto progetto gli Atenei metteranno

rispettivamente in campo le risorse qualificate necessarie e gli strumenti adeguati;

CONSIDERATO che il quadro degli interventi, inserito all’interno del progetto predetto,

intende coinvolgere i vari attori che operano nel contesto regionale a livello di alta formazione e coordinare gli interventi a sostegno degli studenti e della comunità universitaria;

DATO ATTO che gli Atenei operano all’interno dello stesso territorio che vede coinvolto il

medesimo bacino di utenza, pertanto ritengono utile collaborare anche al fine di una armonizzazione dei principi applicati;

RILEVATO che l’Università di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte

Orientale possono contribuire alle attività collegate sia in termini di disponibilità di proprie risorse qualificate, sia come offerta di applicazioni pratiche per studi specifici anche al fine di fornire agli studenti l’opportunità di una migliore conoscenza del mercato del lavoro;

CONSIDERATO che l’accordo ha la finalità di condivisione di buone pratiche,

l’armonizzazione dei servizi agli studenti, valorizzazione della complementarietà degli Atenei sul territorio regionale nei limiti delle rispettive autonomie;

RILEVATO che l'ambito di collaborazione riguarderà l'area Didattica e Servizi agli

Studenti, in particolare: 1. Possibilità per ciascun Ateneo di poter riconoscere i crediti maturati dagli

studenti iscritti presso uno degli altri Atenei di cui al presente accordo, compatibilmente con i propri regolamenti didattici;

2. Disponibilità ad ospitare tirocini curriculari attivati dagli altri Atenei in qualità di soggetto ospitante;

3. Possibilità di attivare borse di studio/assegni di tutorato aperti a studenti degli altri Atenei, in un’ottica di reciprocità, pur mantenendo la gestione economica delle stesse in capo a ciascun ateneo;

4. Scambio di buone pratiche amministrative e organizzative e attività nell’ambito dei servizi agli studenti.

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DATTO ATTO che tutte le iniziative di collaborazione, predette, potranno essere attivate mediante la sottoscrizione di successivi atti attuativi del presente accordo e tali atti dovranno contenere i dettagli della collaborazione e gli impegni reciprocamente assunti, tra cui eventuali impegni economici;

CONSIDERATO che dal presente Accordo Quadro non derivano oneri a carico

dell’Università;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n.270; VISTA la Legge 9 maggio 1989, n.168; VISTO il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali

sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento

amministrativo” e successive modifiche e integrazioni; VISTO il D.Lgs. del 30/06/2003 n. 196 e successive modifiche e integrazioni; VISTO il D. Lgs. n. 82 del 07.03.2005; VISTO il DPR 26/04/1986 n. 131; VALUTATO ogni opportuno elemento

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di approvare il testo dell’Accordo Quadro tra l’Università di Torino, l’Università degli Studi del

Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino per l’attuazione del progetto “attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese”;

2. Di conferire mandato al Rettore di sottoscrivere l’accordo, apportando eventuali modifiche

non sostanziali che si rendessero necessarie prima della stipula del testo.

ACCORDO QUADRO

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TRA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE

nell’ambito del progetto “attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese” Premesso che - l’Università di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale, quali Atenei di primo piano a livello nazionale ed internazionale intendono instaurare un rapporto continuativo di collaborazione a livello regionale per coordinare politiche a sostegno del progetto “attività di collaborazione interateneo sul territorio regionale piemontese”, nel seguito indicato C.I.R., mettendo rispettivamente in campo le risorse qualificate necessarie e gli strumenti adeguati; - Il quadro degli interventi, inserito all’interno del progetto C.I.R., intende coinvolgere i vari attori che operano nel contesto regionale a livello di alta formazione e coordinare gli interventi a sostegno degli studenti e della comunità universitaria; - Gli Atenei operano all’interno dello stesso territorio che vede coinvolto il medesimo bacino di utenza, pertanto ritengono utile collaborare anche al fine di una armonizzazione dei principi applicati; - L’Università di Torino, Il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale possono contribuire alle attività collegate sia in termini di disponibilità di proprie risorse qualificate, sia come offerta di applicazioni pratiche per studi specifici anche al fine di fornire agli studenti l’opportunità di una migliore conoscenza del mercato del lavoro.

TRA L’Università degli studi di Torino, codice fiscale 80088230018 e partita IVA 02055990010, con sede legale in Torino (TO), via Verdi , 8 - CAP 10124, rappresentata dal Prof. Gianmaria Ajani, Rettore, nato a Torino il 21 ottobre 1955, domiciliato per la carica presso la sede dell'Ente, nel seguito indicata come Università Il Politecnico di Torino, codice fiscale e partita IVA 00518460019, con sede in Corso Duca degli Abruzzi n. 24 - cap 10124 Torino, rappresentato dal Rettore prof. Marco Gilli, ivi domiciliato per la carica, avente i poteri per il presente atto, nel seguito indicato come Politecnico; L’Università del Piemonte Orientale codice fiscale 94021400026, con sede legale in Vercelli, via Duomo n.6 CAP 13100, rappresentata dal Rettore, Prof. Cesare Emanuel, nato a Cocconato (AT), il 1 Novembre 1952, domiciliato per la carica presso la sede dell'Ente, nel seguito indicata come Università Piemonte Orientale. Con il presente accordo si conviene e stipula quanto segue: Art. 1 – Finalità dell’accordo L’accordo ha la finalità di condivisione di buone pratiche, l’armonizzazione dei servizi agli studenti, valorizzazione della complementarietà degli Atenei sul territorio regionale nei limiti delle rispettive autonomie. Art. 2 – Ambito della Collaborazione In coerenza con le finalità del presente accordo sono individuati i seguenti ambiti della

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collaborazione: 1. Possibilità per ciascun Ateneo di poter riconoscere i crediti maturati dagli studenti iscritti presso uno degli altri Atenei di cui al presente accordo, compatibilmente con i propri regolamenti didattici; 2. Disponibilità ad ospitare tirocini curriculari attivati dagli altri Atenei in qualità di soggetto ospitante; 3. Possibilità di attivare borse di studio/assegni di tutorato aperti a studenti degli altri Atenei, in un’ottica di reciprocità, pur mantenendo la gestione economica delle stesse in capo a ciascun ateneo; 4. Scambio di buone pratiche amministrative e organizzative e attività nell’ambito dei servizi agli studenti. Art. 3 - Modalità di attivazione della collaborazione La sottoscrizione del presente accordo non impegna in alcun modo gli Atenei, tutte le iniziative di collaborazione, previste all’art.2, potranno essere attivate mediante la sottoscrizione di successivi atti attuativi del presente accordo. Tali atti dovranno contenere i dettagli della collaborazione e gli impegni reciprocamente assunti, tra cui eventuali impegni economici. Art. 4 - Responsabili dell’accordo Ciascun Ateneo individua due figure responsabili dell’accordo nelle figure del: - Dirigente amministrativo per la Didattica e i Servizi agli studenti; - Delegato del Rettore per la Didattica o chi ne svolge le funzioni. Art. 5 – Durata e rinnovo Il presente accordo ha una validità di tre anni eventualmente rinnovabile; Art. 6 - Accesso alle strutture ed utilizzo attrezzature Per le modalità di accesso ed uso di eventuali attrezzature, nell’ambito delle collaborazioni previste dal presente accordo, ogni Ateneo rinvia alle proprie regole in vigore al momento dell’attivazione della specifica collaborazione. Art. 7 – Trattamento dei dati personali L’ Università provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi del presente accordo e alle convenzioni attuative nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dal proprio regolamento- nonché dal Codice di Deontologia e di buona condotta per I trattamenti di dati personali per scopi statistici e scientifici sottoscritti dalla CRUI il 13.05.2004 – in attuazione del D.L. del 30/06/2003 n. 196 sul trattamento dei dati personali e si impegna a non farne alcun altro uso. Il Titolare del trattamento dei dati personali per le Università è il Rettore. Il responsabile per il trattamento dei dati dell’Università degli Studi di Torino è il Dirigente della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti. Il responsabile per il trattamento dei dati per il Politecnico di Torino è il Dirigente della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti Il responsabile per il trattamento dei dati per l’Università del Piemonte Orientale è il Dirigente ad interim della Divisione Prodotti.

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Art. 8 – Controversie Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dalla interpretazione o esecuzione del presente accordo e delle eventuali successive convenzioni attuative. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, le parti indicano il foro esclusivamente di Torino quale foro competente per qualsiasi controversia inerente la validità, l’interpretazione, l’esecuzione o la risoluzione del presidente accordo quadro e delle convenzioni attuative. Art. 9 – Firma digitale, registrazione e imposta di bollo Il presente Accordo è stipulato mediante scrittura privata in formato elettronico ed apposizione di firma digitale delle Parti, come disposto dall’articolo 15 della L. n. 241 del 07.08.1990 ed ai sensi dell’articolo 24 del D. Lgs. n. 82 del 07.03.2005. La presente convenzione è soggetta a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art. 4 tariffa parte seconda annessa al DPR 26/04/1986 n. 131. L’imposta di bollo è dovuta sin dall’origine e le spese saranno a carico di ciascun Ateneo, per la quota di propria competenza. L’assolvimento dell’imposta di bollo del presente Accordo verrà assolta in modalità virtuale dal Politecnico di Torino sulla base dell'autorizzazione n. 5 del 2012 rilasciata dall'Agenzia delle Entrate, Ufficio Territoriale di Torino 1, protocollo n. 167908/2012 e valida dal 1 gennaio 2013. L’assolvimento dell’imposta di bollo del presente Accordo verrà assolta in modalità virtuale dall'Università del Piemonte Orientale sulla base dell’autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate di Vercelli n. 272003 del 12/06/2003 e successive integrazioni del 20 marzo 2014 e del 12 maggio 2015. Art. 10 – Rimandi Per tutto quanto non espressamente indicato dal presente accordo quadro, restano ferme le disposizioni previste dalle norme vigenti in materia, in quanto compatibili. Letto, approvato e sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art. 15 c.2 bis della legge 7 agosto 1990 n. 241. Torino,______________________ Per L’Università di Torino: Il Rettore_______________________________________ Per Il Politecnico di Torino: Il Rettore______________________________________ Per l’Università del Piemonte Orientale: Il Rettore____________________________

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10.2 Istituzione della IX edizione del corso di master di I livello, di durata annuale, in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017

7/2016/10.2 Settore Alta Formazione

Al Presidente del Senato Accademico

Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione

della IX edizione del corso di master di I livello, di durata annuale, in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017.

Il corso è teso all’acquisizione, da parte degli studenti, di competenze specifiche

nell’area gestionale-organizzativa e si focalizza sull’interazione fra individui ed organizzazioni sanitarie. Si auspica in particolare che gli studenti divengano infine in grado di:

1) operare coerentemente con le politiche di programmazione sanitaria; 2) analizzare i sistemi organizzativi; 3) progettare e gestire processi produttivi e assistenziali; 4) progettare e gestire un sistema di sviluppo delle risorse; 5) progettare e gestire interventi formativi finalizzati; 6) progettare e gestire processi di miglioramento di qualità e di ricerca; 7) progettare e gestire processi di gestione del rischio clinico; 8) sviluppare e controllare il sistema informativo; 9) sviluppare meccanismi di pianificazione e controllo; 10) utilizzare strategie di leadership; 11) sviluppare competenze specifiche nell’area tecnico-diagnostica e/o assistenziale. Lo sbocco professionale, a cui il corso mira, è l’esercizio della funzione di

coordinamento, come disciplinato dall’art. 6 della Legge 1 febbraio 2006, n. 43.

(Il Sig. Tommaso MAZZINI rientra in seduta alle ore 12:31)

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO VISTO l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4, relativo tra l’altro alla

formazione universitaria; VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, relativi ai

corsi di master universitari; VISTO lo Statuto di Ateneo; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO il Regolamento di Ateneo per la Realizzazione di Corsi di Master di I e di II Livello,

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di Corsi di Perfezionamento e di Corsi di Alta Formazione e di Aggiornamento Professionale;

VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Medicina Traslazionale relativa al corso in oggetto;

CONSIDERATO il suo valore formativo; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di esprimere parere favorevole sull’istituzione della IX edizione del corso di master di I livello,

di durata annuale, in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017, mediante l’approvazione dell’ordinamento didattico di seguito riportato.

Corso di Master di I livello in

“Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie” (A.A. 2016/2017, IX ed.)

Tipologia, durata e denominazione del corso È istituita, per l’A.A. 2016/2017, la IX edizione del Corso di Master Universitario di I livello di durata annuale in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.

Requisiti di ammissione al Master

È consentito l’accesso al corso, oltre che ai profili professionali infermieristici, anche al personale appartenente ai profili professionali di ostetrica, riabilitativi, tecnico-sanitari e della prevenzione. A titolo esemplificativo e non esaustivo, possono partecipare al corso i possessori dei seguenti titoli:

• Diploma di Infermiere Professionale, di Ostetrica e di Vigilatrice d’infanzia e Diploma di maturità;

• Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche; • Diploma Universitario in Infermiere; • Diploma Universitario in Infermiere pediatrico; • Diploma Universitario in Ostetrica/o; • Diploma Universitario in Fisioterapista;

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• Diploma Universitario in Igienista dentale; • Diploma Universitario in Terapista occupazionale; • Diploma Universitario in Educatore professionale; • Diploma Universitario in Tecnico sanitario di laboratorio biomedico; • Diploma Universitario in Tecnico sanitario di radiologia medica; • Diploma di Laurea triennale in Infermieristica, Infermieristica pediatrica ed Ostetricia; • Diploma di Laurea triennale in Fisioterapia, Igiene dentale, Tecniche di Laboratorio

biomedico e Tecniche di Radiologia medica per immagini e Radioterapia. Possono altresì presentare domanda di ammissione coloro che siano in possesso di titolo regionale della professione di fisioterapista, terapista occupazionale, educatore professionale, tecnico sanitario di laboratorio biomedico e di radiologia, oltre che di scuola secondaria di secondo grado. Possono presentare domanda di ammissione al master anche i laureandi, purché abbiano già espletato tutte le attività previste proprio corso di laurea, fuorché la prova finale. I candidati di cui al comma precedente, nell’ipotesi in cui risultino in posizione utile nella graduatoria degli aventi diritto, potranno perfezionare l’immatricolazione al corso di master esclusivamente a condizione che conseguano il diploma di laurea entro il termine previsto per l’immatricolazione stessa. In ogni caso, ai fini della graduatoria degli ammessi e a parità di condizione di merito, costituirà requisito preferenziale l’avvenuto conseguimento del diploma di laurea. La Commissione determinerà, in sede di valutazione delle domande, l’attinenza del titolo presentato a quello richiesto. La Commissione si riserva, inoltre, di valutare eventuali domande presentate da candidati in possesso di altri titoli accademici, rientranti nell’area delle Professioni Sanitarie.

Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali

Il Corso di Master Universitario di I livello in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie” è teso all’acquisizione di competenze specifiche nell’area gestionale-organizzativa e si focalizza sull’interazione fra individui ed organizzazioni sanitarie. Al termine del Corso di Master Universitario lo studente sarà in grado di:

1) operare coerentemente con le politiche di programmazione sanitaria; 2) analizzare i sistemi organizzativi; 3) progettare e gestire processi produttivi e assistenziali; 4) progettare e gestire un sistema di sviluppo delle risorse; 5) progettare e gestire interventi formativi finalizzati; 6) progettare e gestire processi di miglioramento di qualità e di ricerca;

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7) progettare e gestire processi di gestione del rischio clinico; 8) sviluppare e controllare il sistema informativo; 9) sviluppare meccanismi di pianificazione e controllo; 10) utilizzare strategie di leadership; 11) sviluppare competenze specifiche nell’area tecnico-diagnostica e/o assistenziale.

Lo sbocco professionale, cui mira il Corso di Master, è l’esercizio della funzione di coordinamento, come disciplinato dall’art. 6 della Legge 1 febbraio 2006, n. 43.

Piano didattico

Il Corso di Master Universitario di I livello in “Management per le funzioni di coordinamento delle organizzazioni sanitarie” è di durata annuale, prevede 1500 ore suddivise tra attività didattica, attività pratica e studio individuale e comporta il conseguimento di 60 crediti formativi. Il Corso di Master Universitario si sviluppa su n. 5 insegnamenti modulari. Sono inoltre previsti dei seminari a contenuto teorico pratico, nell’ambito dei 5 moduli, che non prevedono il riconoscimento di Crediti Formativi Universitari. L’articolazione degli insegnamenti si caratterizza per crediti attribuiti, per ore di impegno ed è la seguente:

Modulo Disciplina SSD CFU Ore di Teoria

Ore di Studio

Individuale

Ore Totali

I

Programmazione e Organizzazione

Sanitaria

Modelli ed Evoluzione storica dei sistemi

sanitari MED/42 2 8 42 50

Economia sanitaria MED/42 2 8 42 50

Economia aziendale SECS-P/07 1 8 17 25

Etica della programmazione e

organizzazione sanitaria

M-DEA/01 1 8 17 25

Attività Pratica - 4 - - 100 Totale I 10 32 118 250

II

Organizzazione delle Attività Assistenziali

Teoria e Modelli assistenziali MED/45 2 8 42 50

Management sanitario MED/45 3 16 59 75

Strumenti dell’azione organizzativa MED/45 1 8 17 25

Sociologia dei processi culturali e SPS/09 1 4 21 25

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Modulo Disciplina SSD CFU Ore di Teoria

Ore di Studio

Individuale

Ore Totali

comunicativi Attività Pratica - 4 - - 100

Totale II 11 36 139 275

III

Programmazione e Controllo dei

Processi Produttivi

Sistemi informativi INF/01 1 8 17 25 Igiene ed Edilizia

sanitaria MED/42 1 8 17 25

Gestione dei processi produttivi MED/42 3 12 63 75

Project Management MED/42 3 12 63 75 Attività Pratica - 4 - - 100

Totale III 12 40 160 300

IV

Gestione e Sviluppo delle

Risorse

Diritto del lavoro e Relazioni sindacali IUS/07 1 8 17 25

Gestione del personale MED/45 3 16 59 75

Didattica e Formazione del

personale MED/45 1 8 17 25

Gestione del budget SECS-P/07 1 4 21 25

Igiene e Sicurezza del lavoro MED/42 2 8 42 50

Attività Pratica - 4 - - 100 Totale IV 12 44 156 300

V

Qualità e Ricerca nei Servizi Sanitari

Metodi e strumenti della ricerca quantitativa

MED/42 2 8 42 50

Metodi e strumenti della ricerca qualitativa

MED/42 2 8 42 50

Metodologia della ricerca MED/42 1 4 21 25

Valutazione della qualità – Metodi e strumenti di MCQ

MED/42 1 4 21 25

Certificazione ISO MED/42 1 4 21 25 Gestione del rischio e della documentazione

clinica MED/42 1 8 17 25

Evidence Based Medicine MED/42 1 8 17 25

Attività Pratica - 4 - - 100

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Modulo Disciplina SSD CFU Ore di Teoria

Ore di Studio

Individuale

Ore Totali

Totale V 13 44 181 325 Project work –

Prova finale 2 50

TOTALE 60 1500

Seminari

Modulo Argomento Ore I

Programmazione e Organizzazione Sanitaria

La progettazione in Sanità 16

Aspetti normativi sulle sperimentazioni cliniche 4

III Programmazione e Controllo

dei Processi Produttivi

Seminario teorico-pratico di informatica: utilizzo dei principali applicativi Office Parte 1 8

Seminario teorico-pratico di informatica: utilizzo dei principali applicativi Office Parte 2 8

IV Gestione e Sviluppo delle

Risorse

Integrazione socio-sanitaria 8

Comunicazione e gestione dei gruppi 8

V Qualità e Ricerca nei Servizi

Sanitari

Elementi per la stesura della tesi finale 4 Applicazione pratica: strumenti per la statistica

sanitaria 8

TOTALE 64

Modalità di svolgimento delle attività didattiche

Gli insegnamenti istituzionali hanno l’obiettivo di fornire le conoscenze teoriche e metodologiche di base e constano di lezioni frontali, alternate a discussioni plenarie guidate e lavori di gruppo. L’attività pratica ha l’obiettivo di sviluppare competenze specifiche di analisi e progettazione, e consiste nello svolgimento di un tirocinio finalizzato a osservare la realtà nelle strutture sanitarie, a discutere con i professionisti impegnati nelle Aziende, a svolgere esercitazioni pratiche e altre attività vicine alle condizioni specifiche di lavoro. Il project work (PW) ha l’obiettivo di completare e personalizzare all’interno dell’azienda il percorso formativo dei partecipanti, viene svolto presso le aziende coinvolte e si realizza attraverso un coinvolgimento nelle attività pratiche dell’azienda per le quali il discente viene formato, organizzate in progetti specifici. Durante il PW, e a partire dai progetti sviluppati, il discente dovrà produrre un elaborato finale.

Modalità di attestazione della frequenza

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La frequenza al corso è organizzata con modello block-system a cadenza mensile (indicativamente da febbraio 2016 a novembre 2016) per circa 1-2 settimane consecutive a seconda del numero di ore di didattica del modulo stesso. La frequenza alle lezioni teoriche deve essere di almeno il 75% delle ore di ciascun modulo. Le firme di frequenza verranno raccolte attraverso apposito registro giornaliero, tenuto presso ciascuna sede didattica. L’attività pratica (tirocinio) dovrà essere svolta interamente.

Modalità di selezione dei partecipanti L’ammissione al master è determinata da una graduatoria derivante dall’applicazione di due criteri:

A) TITOLI = 30 punti

ruolo di coordinamento certificato dalla Direzione generale 1 punto ogni anno; anzianità di servizio 0,5 punto ogni anno; pubblicazioni su riviste accreditate 0,5 punti cadauna; pubblicazioni di testi attinenti al Management Sanitario 1 punto cadauna;

B) COLLOQUIO = 70 punti A parità di punteggio si terrà conto dell’età anagrafica, come da vigente normativa in materia concorsuale. La Commissione selezionatrice è costituita dal Prof. Massimiliano Panella, Direttore del Master, da un docente interno e da un esperto in ambito infermieristico, che verranno successivamente individuati.

Verifiche intermedie del profitto Al termine di ogni modulo sono previste prove di valutazione sulla totalità degli insegnamenti per la totalità degli studenti iscritti al Corso di Master Universitario.

Contenuti, caratteristiche e numero di crediti della prova finale Al termine di tutto il percorso formativo il candidato sosterrà una prova finale (Tesi – Project Work) su argomenti specifici, predefiniti dai lavori di ricerca effettuati durante il percorso formativo (2 CFU).

Titolo di studio rilasciato

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Al candidato, che abbia conseguito i 58 CFU attestanti la frequenza dei singoli moduli e il superamento delle relative prove di valutazione, e che abbia superato la prova finale (2 CFU), verrà rilasciato il titolo di Master Universitario di I livello in “Management per le funzioni di coordinamento delle Organizzazioni sanitarie” a firma del Rettore e sottoscritto dal Direttore del Corso di Master.

****************** 10.3 Istituzione della II edizione del corso di master di I livello, di durata annuale, in “Lifestyle

medicine”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017 7/2016/10.3 Settore Alta Formazione

Al Presidente del Senato Accademico

Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione

della II edizione del corso di master di I livello, di durata annuale, in “Lifestyle medicine”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017.

L’obiettivo è di realizzare un percorso formativo per i professionisti sanitari che si

occupano di promozione della salute e benessere, incentrato sulle condizioni psico-fisiche di base da garantire e sugli interventi scientificamente efficaci per rimuovere, ridurre o contenere i possibili fattori di rischio. Ciò al fine di prevenire l’instaurazione di condizioni croniche di malattie e per aiutare le persone assistite a iniziare o migliorare comportamenti che promuovano la salute.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO VISTO l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4, relativo tra l’altro alla

formazione universitaria; VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, relativi ai

corsi di master universitari; VISTO lo Statuto di Ateneo; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO il Regolamento di Ateneo per la Realizzazione di Corsi di Master di I e di II Livello,

di Corsi di Perfezionamento e di Corsi di Alta Formazione e di Aggiornamento Professionale;

VISTA la delibera del Dipartimento di Medicina Traslazionale relativa al corso in oggetto;

CONSIDERATO il valore formativo di quest’ultimo;

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con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di esprimere parere favorevole sull’istituzione della II edizione del corso di master di I livello, di

durata annuale, in “Lifestyle medicine”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, per l’A.A. 2016/2017, mediante l’approvazione dell’ordinamento didattico di seguito riportato.

Corso di Master di I livello

in “Lifestyle medicine”

(A.A. 2016/2017, II ed.)

Tipologia, durata e denominazione del corso

II edizione del Corso di Master Universitario di I livello di durata annuale in “Lifestyle Medicine”, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale.

Requisiti di ammissione al Master Il Master è rivolto a laureati di I livello, laureati Specialistici o Magistrali ovvero laureati di ordinamento precedenti al D.M 509/99, in possesso del/i titolo/i appartenente/i alla/e classi di laurea in elenco.

• Professioni Sanitarie Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica • Professioni Sanitarie della Riabilitazione • Professioni Sanitarie Tecniche • Professioni Sanitarie della Prevenzione • Scienze Biologiche • Scienze delle Attività Motorie e Sportive • Scienze e Tecniche Psicologiche • Scienze Infermieristiche e Ostetriche • Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione • Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche • Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione • Biologia • Ingegneria Biomedica • Odontoiatria e Protesi Dentaria • Organizzazione e Gestione dei Servizi per lo Sport e le Attività Motorie • Psicologia • Scienze Cognitive • Scienze della Nutrizione Umana • Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate • Scienze e Tecniche dello Sport

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• Medicina e Chirurgia Possono altresì presentare domanda di ammissione coloro che siano in possesso dei titoli riconosciuti come equipollenti in ambito delle professioni sanitarie. Possono presentare domanda di ammissione al master anche i laureandi, purché abbiano già espletato tutte le attività previste proprio corso di laurea, fuorché la prova finale. I candidati di cui al comma precedente, nell’ipotesi in cui risultino in posizione utile nella graduatoria degli aventi diritto, potranno effettuare l’iscrizione “sotto condizione”. In ogni caso, ai fini della graduatoria degli ammessi e a parità di condizione di merito, costituirà requisito preferenziale l’avvenuto conseguimento del diploma di laurea. La Commissione determinerà, in sede di valutazione delle domande, l’attinenza del titolo presentato a quello richiesto. La Commissione si riserva, inoltre, di valutare eventuali domande presentate da candidati in possesso di altri titoli accademici.

Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali L’obiettivo generale del corso di Master è di realizzare un percorso formativo per i professionisti sanitari che si occupano di promozione della salute e benessere (individuale e di gruppo/popolazione) sugli aspetti scientifici che riguardano le condizioni psico-fisiche di base da garantire per la salute e gli interventi scientificamente efficaci per rimuovere, ridurre o contenere i possibili fattori di rischio al fine di prevenire l’instaurazione di condizioni croniche di malattie e per aiutare le persone assistite a iniziare o migliorare comportamenti che promuovano la salute, secondo gli insegnamenti dell’Igiene e della Medicina Preventiva e Predittiva. Al termine del corso il discente sarà in grado di:

1) valutare e interpretare i bisogni di salute secondo prove scientifiche di lifestyle medicine e sanità pubblica;

2) individuare e gestire i fattori di stress secondo lifestyle medicine; 3) valutare e pianificare una corretta alimentazione secondo lifestyle medicine; 4) indagare e gestire la componente legata all’ereditarietà secondo lifestyle medicine; 5) valutare il livello di sedentarietà e prescrivere l’adeguato movimento secondo

lifestyle medicine; 6) utilizzare terapie complementari evidence-based secondo lifestyle medicine; 7) gestire motivazione e compliance secondo lifestyle medicine; 8) intervenire nell’anziano utilizzando interventi di lifestyle medicine, healthy ageing e

anti aging; 9) utilizzare le tecniche della lifestyle medicine nei bambini e negli adolescenti; 10) utilizzare le tecniche della lifestyle medicine nella gravidanza;

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11) utilizzare le tecniche di lifestyle medicine nella medicina clinica per specifiche condizioni patologiche;

12) utilizzare le tecniche della lifestyle medicine nella persona fragile. Lo sbocco professionale, cui mira il Corso di Master, è l’esercizio della funzione di promozione della salute individuale e collettiva secondo lifestyle medicine.

Piano didattico Il Corso di Master Universitario di I livello è di durata annuale, prevede 1500 ore suddivise tra attività didattica, attività pratica e studio individuale e comporta il conseguimento di 60 crediti formativi, si sviluppa su XII insegnamenti modulari. L’articolazione degli insegnamenti modulari si caratterizza per crediti attribuiti, per ore di impegno ed è illustrata in dettaglio nella seguente tabella:

Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

I Introduzione alla Lifestyle Medicine 1 Lifestyle Medicine e

Sanità Pubblica MED/4

2 8 17 25

I Introduzione alla Lifestyle Medicine 1

Misure e studi di popolazione, stima e valutazione del

rischio individuale

MED/42 8 17 25

I Introduzione alla Lifestyle Medicine 2 Attività Pratica 50

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

II Lo stress nella Lifestyle Medicine 1

Fisiopatologia dello stress; strategie e

metodi per affrontare lo stress; Fisiopatologia del

processo infiammatorio

MED/09 8 17 25

II Lo stress nella Lifestyle Medicine 1

Qualità e disturbi del sonno:

eziopatogenesi, diagnosi e terapia

MED/26 8 17 25

II Lo stress nella Lifestyle Medicine 2 Attività Pratica 50

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Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

III L’alimentazione nella Lifestyle

Medicine 1

Alimentazione, nutrizione, educazione alimentare

MED/49 8 17 25

III L’alimentazione nella Lifestyle

Medicine 1

Sovrappeso-obesità:

prevenzione, dimagramento, fattori di rischio

MED/49 8 17 25

III L’alimentazione nella Lifestyle

Medicine 1 Dieta come terapia;

cucina e cibo sani MED/4

9 8 17 25

III L’alimentazione nella Lifestyle

Medicine 2 Attività Pratica 50

Totale CFU 5

Totale ore

Modulo

125

IV L’ereditarietà nella Lifestyle Medicine 1

Elementi di genetica medica:

ereditarietà, rischio e stili di vita

MED/03 8 17 25

IV L’ereditarietà nella Lifestyle Medicine 1

Test genetici di valutazione del

rischio, dieta genetica e dieta dei

gruppi sanguigni

MED/03 8 17 25

IV L’ereditarietà nella Lifestyle Medicine 2 Attività Pratica 50

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

V Il movimento e la sedentarietà nella Lifestyle Medicine

1

Teoria e metodi per allenare la capacità

aerobica, e per allenare la forza e il

tono muscolare

M-EDF/0

1 8 17 25

44

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Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

V Il movimento e la sedentarietà nella Lifestyle Medicine

1

Valutazione rapida di flessibilità, forza

equilibrio e capacità aerobica

M-EDF/0

1 8 17 25

V Il movimento e la sedentarietà nella Lifestyle Medicine

1

La prescrizione dell’attività fisica:

valutazione e posologia; Esercizi per te e per il tuo

assistito

M-EDF/0

2 8 17 25

V Il movimento e la sedentarietà nella Lifestyle Medicine

2 Attività Pratica 50

Totale CFU 5

Totale ore

Modulo

125

VI

Le terapie complementari evidence-based nella Lifestyle

Medicine

1

Principi di farmacologia generale nella

Lifestyle Medicine

BIO/14 8 17 25

VI

Le terapie complementari evidence-based nella Lifestyle

Medicine

1

Nutraceutica; Utilità di principi naturali ed integratori, e loro prescrizione

MED/49 8 17 25

VI

Le terapie complementari evidence-based nella Lifestyle

Medicine

2 Attività Pratica 50

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

VII Motivazione e

compliance nella Lifestyle Medicine

1

Teorie e metodi di Motivazione e

Automotivazione; Interviste

motivazionali: metodologie e

strumenti

M-PSI/07 8 17 25

45

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Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

VII Motivazione e

compliance nella Lifestyle Medicine

1

Teorie e pratiche delle attività di

Coaching; trasformare noi e i

nostri pazienti

M-PSI/06 8 17 25

VII Motivazione e

compliance nella Lifestyle Medicine

2 Attività Pratica 50

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

VIII Lifestyle Medicine,

Healthy Aging e Anti Aging

1

Lifestyle Medicine nell’anziano: prove

di efficacia; prescrizione

dell’esercizio fisico e raggiungimento di

un peso ottimale

MED/09 8 17 25

VIII Lifestyle Medicine,

Healthy Aging e Anti Aging

1 La palestra della mente

MED/09 8 17 25

VIII Lifestyle Medicine,

Healthy Aging e Anti Aging

2 Attività Pratica 50

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

IX Lifestyle Medicine

per bambini e adoloscenti

1

Lifestyle Medicine per bambini ed

adolescenti: prove di efficacia;

raggiungimento del peso ottimale

MED/38 8 17 25

IX Lifestyle Medicine

per bambini e adoloscenti

1

La prescrizione dell’esercizio fisico

nel bambino e nell’adolescente; Gioco, esercizi e apprendimento

MED/38 8 17 25

IX Lifestyle Medicine per bambini e 2 Attività Pratica 50

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Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

adoloscenti

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

X Lifestyle medicine nella gravidanza 1

Fisiopatologia della gravidanza; Utilità

della Lifestyle Medicine

MED/40 8 17 25

X Lifestyle medicine nella gravidanza 1

La prescrizione di Lifestyle Medicine

in gravidanza; analisi di casi

osterico-ginocologici

MED/40 8 17 25

X Lifestyle medicine nella gravidanza 2 Attività Pratica 0 50

Totale CFU 4

Totale ore

Modulo

100

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Lifestyle medicine nel paziente con

sindrome metabolica e

diabete e analisi di casi clinici

MED/13 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Lifestyle medicine nel paziente con malattie cardio-

cerebrovascolari e analisi di casi clinici

MED/26 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Lifestyle medicine nel paziente con

neoplasia e analisi di casi clinici

MED/06 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Utilità della Lifestyle Medicine nelle

malattie infiammatorie

gastrointestinali e analisi di casi clinici

MED/12 8 17 25

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Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Utilità della Lifestyle Medicine in

osteoporosi e osteartite e analisi

di casi clinici

MED/16 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Utilità della Lifestyle Medicine nelle

malattie respiratorie e analisi

di casi clinici

MED/10 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Utilità della Lifestyle Medicine nelle

malattie odontostomatologic

he e analisi di casi clinici

MED/28 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 1

Utilità della Lifestyle Medicine in

dermatologia e analisi di casi clinici

MED/35 8 17 25

XI Lifestyle Medicine e medicina clinica 3 Attività Pratica 75

Totale CFU 11

Totale ore

Modulo

275

XII Lifestyle Medicine

nella persona fragile

1

Utilità della Lifestyle Medicine nella

malattia mentale e nella disabilità

psichica e analisi di casi clinici

MED/25 8 17 25

XII Lifestyle Medicine

nella persona fragile

1

Utilità della Lifestyle Medicine nella

disabilità fisica e analisi di casi clinici

MED/34 8 17 25

XII Lifestyle Medicine

nella persona fragile

1

Utilità della Lifestyle Medicine nella

dipendenza patologica e analisi

di casi clinici

MED/42 8 17 25

XII Lifestyle Medicine nella persona 2 Attività Pratica 50

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Modulo

Denominazione Modulo CFU Disciplina SSD Ore

Teoria Ore

Studio Ore

Totali

fragile

Totale CFU 5

Totale ore

Modulo

125

Project work – Prova Finale 2

Ore Project work – Prova Finale

50

Titolo accademico Master I livello 60

Totale ore

Master

264 1500

Modalità di svolgimento delle attività didattiche

Gli insegnamenti istituzionali hanno l’obiettivo di fornire le conoscenze teoriche e metodologiche di base e constano di lezioni frontali, alternate a discussioni plenarie guidate e lavori di gruppo. L’attività pratica ha l’obiettivo di sviluppare competenze specifiche di analisi e progettazione, e consiste nello svolgimento di un tirocinio finalizzato a osservare la realtà nelle strutture sanitarie, a discutere con i professionisti impegnati nelle Aziende, a svolgere esercitazioni pratiche e altre attività vicine alle condizioni specifiche di lavoro. Il project work (PW) ha l’obiettivo di completare e personalizzare all’interno dell’azienda il percorso formativo dei partecipanti, viene svolto presso le aziende coinvolte e si realizza attraverso un coinvolgimento nelle attività pratiche dell’azienda per le quali il discente viene formato, organizzate in progetti specifici. Durante il PW, e a partire dai progetti sviluppati, il discente dovrà produrre un elaborato finale.

Modalità di attestazione della frequenza La frequenza al corso è indicativamente organizzata con moduli di tre giorni a cadenza quindicinale. La frequenza alle lezioni teoriche deve essere di almeno il 75% delle ore di ciascun modulo. Le firme di frequenza verranno raccolte attraverso apposito registro giornaliero.

Modalità di selezione dei partecipanti

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L’ammissione al master è determinata da una graduatoria derivante dall’applicazione di due criteri: A) TITOLI = 30 punti

• ruolo di direzione e/o coordinamento certificato dal proprio Ente di appartenenza 1 punto ogni anno;

• anzianità di servizio 0,5 punto ogni anno; • pubblicazioni su riviste accreditate 0,5 punti cadauna; • pubblicazioni di testi attinenti alla Lifestyle Medicine 1 punto cadauna.

B) COLLOQUIO = 70 punti A parità di punteggio si terrà conto dell’età anagrafica, come da vigente normativa in materia concorsuale. La commissione selezionatrice è costituita dal Prof. Massimiliano Panella, Direttore del Master, da un docente interno e da un esperto in ambito di medicina preventiva, che verranno successivamente individuati.

Verifiche intermedie del profitto Al termine di ogni modulo sono previste prove di valutazione sulla totalità degli insegnamenti per la totalità degli studenti iscritti al Corso di Master Universitario.

Prova finale Al termine di tutto il percorso formativo il candidato sosterrà una prova finale (Tesi – Project work) su argomenti specifici, predefiniti dai lavori di ricerca effettuati durante il percorso formativo (2 CFU).

Titolo di studio rilasciato Al candidato, che abbia conseguito i 58 CFU attestanti la frequenza dei singoli moduli e il superamento delle relative prove di valutazione, nonché i 2 CFU riferiti al superamento della prova finale, verrà rilasciato il titolo di Master Universitario di I livello in “Lifestyle Medicine” a firma del Rettore e sottoscritto dal Direttore del Corso di Master.

****************** 11. Ricerca Scientifica e Internazionalizzazione

11.1 Adesione al Polo di Innovazione AGRIFOOD 7/2016/11.1 Settore Ricerca

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Al Presidente del Senato Accademico

A seguito dell’approvazione del Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 la Regione

Piemonte, con deliberazione della Giunta n. 11-2591 del 14/12/2015, ha individuato 7 ambiti tecnologici e applicativi nell’ambito dei quali sostenere i programmi triennali di sviluppo di cluster regionali: SMART PRODUCTION AND MANUFACTURING, GREEN CHEMISTRY, ENERGY AND CLEAN TECHNOLOGIES, ICT, AGRIFOOD, TEXTILE, LIFE SCIENCES.

I nuovi cluster regionali rappresentano l’evoluzione dei Poli di Innovazione che, istituiti dalla Regione nel corso del precedente POR FESR 2007-2013, consistevano in raggruppamenti di imprese e organismi di ricerca attivi in un particolare settore e destinati a stimolare l'attività innovativa incoraggiando l'uso in comune di installazioni, lo scambio di conoscenze ed esperienze, e contribuendo alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni.

Con determinazione dirigenziale del 29/12/2015 la Regione ha approvato il bando per il sostegno alla realizzazione, da parte dei Poli di Innovazione, di programmi triennali di sviluppo di cluster nelle sette aree tematiche individuate e ha successivamente ammesso a finanziamento i programmi presentati dai Poli.

Tra questi figura il Polo Agroalimentare (cluster AGRIFOOD), al quale l’Ateneo aveva aderito nel 2009, e per il quale si propone il rinnovo dell’adesione.

L’adesione prevede la sottoscrizione di un’Associazione Temporanea di Scopo, con la quale viene dato mandato alla società M.I.A.C. Scpa designandola quale soggetto beneficiario e gestore del finanziamento previsto dal bando.

Con la sottoscrizione dell’ATS l’Ateneo entrerà di diritto nel Comitato di Pilotaggio e Coordinamento, che definisce obiettivi e strategie del Polo, e nel Comitato Tecnico Scientifico che partecipa all’individuazione delle traiettorie tecnologiche, dell’agenda di ricerca del Polo e alla preselezione delle idee progettuali. Si fa presente che la Regione Piemonte pubblicherà entro poche settimane un nuovo bando per progetti di ricerca e sviluppo destinati alle imprese aderenti ai Poli, con una dotazione finanziaria di circa 50 ml di euro.

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che, a seguito dell’approvazione del Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 la Regione Piemonte ha individuato 7 ambiti tecnologici e applicativi nell’ambito dei quali sostenere i programmi triennali di sviluppo di cluster regionali: SMART PRODUCTION AND MANUFACTURING, GREEN CHEMISTRY, ENERGY AND CLEAN TECHNOLOGIES, ICT, AGRIFOOD, TEXTILE, LIFE SCIENCES;

CONSIDERATO che i nuovi cluster regionali rappresentano l’evoluzione dei Poli di Innovazione

istituiti dalla Regione nel corso del precedente POR FESR 2007-2013, CONSIDERATO che i Poli sono raggruppamenti di imprese e organismi di ricerca attivi in un

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particolare settore e destinati a stimolare l'attività innovativa incoraggiando l'uso in comune di installazioni, lo scambio di conoscenze ed esperienze, e contribuendo alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni;

CONSIDERATO che con determinazione dirigenziale del 29/12/2015 la Regione ha approvato il

bando per il sostegno alla realizzazione, da parte dei Poli di Innovazione, di programmi triennali di sviluppo di cluster nelle sette aree tematiche individuate e ha successivamente ammesso a finanziamento i programmi presentati dai Poli;

CONSIDERATO che tra questi figura il Polo Agoalimentare (cluster AGRIFOOD), al quale l’Ateneo

aveva aderito nel 2009; VALUTATA l’opportunità di rinnovare l’adesione al suddetto Polo, con la quale l’Ateneo

entrerà di diritto nel Comitato di Pilotaggio e Coordinamento, che definisce obiettivi e strategie del Polo, e nel Comitato Tecnico Scientifico che partecipa all’individuazione delle traiettorie tecnologiche, dell’agenda di ricerca del Polo e alla preselezione delle idee progettuali;

PRESO ATTO che la Regione Piemonte pubblicherà entro poche settimane un nuovo bando per

progetti di ricerca e sviluppo destinati alle imprese aderenti ai Poli, con una dotazione finanziaria di circa 50 ml di euro;

VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010; VISTO lo Statuto dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” vigente; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

vigente;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1) di approvare, per gli aspetti di sua competenza, l’adesione al Polo AGRIFOOD di cui si allegano lo Statuto dell’Associazione Temporanea di Scopo e il Regolamento attuativo.

****************** 12. Centri e Consorzi

12.1 Richiesta di rinnovo del Centro Interuniversitario ‘Pietro Bairati’ 7/2016/12.1 Settore Ricerca

Al Presidente del Senato Accademico

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Nel 2000, l’Ateneo e l’Università di Torino hanno costituito il Centro interuniversitario di Studi Americani ed Euroamericani ‘Pietro Bairati’, attualmente con sede a Torino.

La convenzione istitutiva è giunta a scadenza ed è quindi necessario procedere al rinnovo del testo, adeguandolo anche alla vigente normativa sulla firma digitale degli atti stipulati tra amministrazioni pubbliche e alle correnti prassi amministrative. In occasione del rinnovo, allo scopo di rafforzare su scala più ampia le attività di ricerca e disseminazione scientifica già realizzate, le Parti hanno convenuto di accogliere la richiesta di adesione al Centro del Politecnico di Torino e dell’Università di Scienze Gastronomiche e di modificarne la denominazione in Centro Interuniversitario di Studi Americani e Transatlantici ‘Pietro Bairati’.

Le principali finalità del Centro sono: a) Promuovere e istituire relazioni finalizzate allo sviluppo di progetti di collaborazione

scientifica e culturale con istituzioni accademiche nazionali e internazionali di prestigio e di rilevanza territoriale;

b) Promuovere e costruire relazioni e convenzioni internazionali istituzionali finalizzate a dare sostegno alla ricerca, allo scambio di ricercatori e alla disseminazione dei risultati di ricerca, riprendendo così la vocazione storica del Centro Bairati alla costruzione di convenzioni con Centri di Ricerca e Università internazionali (Cornell University, Columbia University, New York University, University of Maryland);

c) Affrontare la discussione pubblica sulle grandi questioni politiche del presente (modernizzazione, post-colonialismo, crisi economico-finanziarie, geopolitiche e ambientali, migrazioni di massa, cibo e politiche alimentari, catastrofi ecologiche, culture digitali, biopolitiche, ecc.) contestualizzandole in una prospettiva diacronica di lungo periodo che ne faccia affiorare simultaneamente la dimensione locale e globale;

d) Affrontare la ricerca sulla storia moderna e contemporanea delle culture americane e sui fenomeni da esse generati, contestualizzandoli in un orizzonte globale caratterizzato anche dalla storia della modernità e dei suoi intrecci con i colonialismi, la schiavitù, i commerci e l’evoluzione dei modelli di sviluppo economico e di pensiero, ma evidenziando sempre la specificità transatlantica nella configurazione dei fenomeni americani;

e) Affrontare lo studio delle politiche e estetiche della memoria culturale nazionale e della produzione e circolazione della cultura, in particolar modo in riferimento alle culture urbane, letterarie, simboliche, cinematografiche, architettoniche, ambientali, alimentari e alla loro significatività politica e nei processi di appropriazione, uso e riuso culturale e identitario;

f) Fungere da punto di contatto fra le istituzioni accademiche ed enti esterni all’Università interessati alla ricerca nell’ambito delle Scienze Umane e Sociali anche allo scopo di facilitare la disseminazione dei risultati scientifici sul territorio con l’obiettivo di incrementare gli sbocchi occupazionali di giovani laureati e studiosi in formazione;

g) Condurre opera di informazione e aggiornamento su questioni e temi di interesse americano e transatlantico attraverso iniziative di divulgazione;

Sono organi del Centro il Comitato Direttivo, il Comitato Scientifico e il Direttore. Il Centro, privo di autonomia finanziaria e contabile, ha sede, ai fini organizzativi ed

amministrativi, presso il Dipartimento di afferenza del Direttore. La durata del Centro è fissata in quattro anni dalla data di stipula dell’accordo, che potrà essere

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rinnovato previa delibera degli organi competenti. Non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo per la gestione del Centro.

Il Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici con delibera del 16/03/2016, ha espresso parere favorevole al rinnovo del Centro.

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO nel 2000, l’Ateneo e l’Università di Torino hanno costituito il Centro

interuniversitario di Studi Americani ed Euroamericani ‘Pietro Bairati’; CONSIDERATA la necessità di provvedere al rinnovo e parziale modifica della convenzione

istitutiva, visto anche l’ingresso nel Centro del Politecnico di Torino e dell’Università di Scienze Gastronomiche ;

PRESO ATTO che il Centro cambierà la propria denominazione in Centro Interuniversitario di

Studi Americani e Transatlantici ‘Pietro Bairati’; CONSIDERATO che il Centro, privo di autonomia finanziaria e contabile, avrà sede presso il

Dipartimento di afferenza del Direttore; CONSIDERATO che non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo per la gestione del Centro; VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici del 16/03/2016; VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

vigente;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità vigente;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

- di approvare, per gli aspetti di propria competenza, il rinnovo e la parziale modifica della

convenzione istitutiva del Centro interuniversitario di Studi Americani e Transatlantici ‘Pietro Bairati’, secondo il testo allegato:

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CONVENZIONE PER IL RINNOVO DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI STUDI AMERICANI E TRANSATLANTICI “PIERO BAIRATI” L’Università degli Studi di Torino, rappresentata da Rettore pro-tempore, Prof. Gianmaria Ajani, debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del _____________ in data _____________; L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal Rettore pro-tempore, Prof. Cesare Emanuel, debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del ______________ in data _______________; Il Politecnico di Torino, rappresentata dal Rettore pro-tempore, Prof. Marco Gilli, debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Consiglio di Amministrazione in data _______________; L’Università di Scienze Gastronomiche, rappresentata dal Presidente dell’Ateneo, Carlo Petrini; nel seguito congiuntamente definite “parti” premesso che

- L’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” hanno sottoscritto in data 21.04.2000 la Convenzione Istitutiva del Centro Interuniversitario di Studi Americani ed Euroamericani “Piero Bairati”;

- le parti, valutata l’attività svolta dal Centro fin dalla sua costituzione, ritengono di proseguire nella collaborazione rinnovandone la Convenzione Istitutiva per proseguire e rafforzare su scala più ampia le attività di ricerca e disseminazione scientifica già realizzate e avviarne di nuove di concerto fra le sedi del Centro e al fine di realizzare le finalità proprie del Centro ai sensi dell’Art. 2 della presente Convenzione;

- le parti considerano il rinnovo della Convenzione Istitutiva del Centro Interuniversitario in oggetto un’occasione importante per il rafforzamento delle attività di ricerca a livello piemontese e per la promozione delle sinergie fra le Università afferenti al Centro;

- le parti ritengono che tale scopo possa essere raggiunto attraverso l’ampliamento del già esistente Centro Interuniversitario di Studi Americani e Nordamericani “Piero Bairati”, in Centro Interuniversitario di Studi Americani e Transatlantici “Piero Bairati” in occasione del rinnovo della Convenzione Istitutiva;

- il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche hanno manifestato l’intenzione di aderire al Centro Interuniversitario di Studi Americani e Transatlantici “Piero Bairati”;

- si rende opportuno modificare la Convenzione Istitutiva stipulata nel 2000 in adeguamento alla normativa vigente;

- tutto ciò premesso e considerato; convengono e stipulano quanto segue

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Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo. ART. 1 - DENOMINAZIONE E STRUTTURE AFFERENTI AL CENTRO Tra le Università rappresentate dai Rettori che sottoscrivono la presente Convenzione si rinnova e si amplia il Centro Interuniversitario di Studi Americani e Euro Americani “Piero Bairati” trasformandolo in Centro Interuniversitario di Studi Americani e Transatlantici “Piero Bairati”, nel seguito anche “Centro”, al fine di sviluppare iniziative comuni per la promozione della cultura scientifica. All’atto del rinnovo afferiscono al Centro i sottoindicati Dipartimenti delle Università convenzionate:

- per l’Università degli Studi di Torino: Dipartimento di Culture, Politica e Società; Dipartimento di Studi Umanistici e Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne;

- per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”: Dipartimento di Studi Umanistici;

- per il Politecnico di Torino: Dipartimento di Architettura e Design; - per l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche: Dipartimento di Scienze

Gastronomiche. L’adesione di altri Dipartimenti delle Università convenzionate potrà avvenire previa richiesta al Comitato Direttivo del Centro. ART. 2 - SEDE E GESTIONE AMMINISTRATIVO CONTABILE Il Centro ha sede, ai soli fini organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento di afferenza del Direttore. Il Dipartimento sede amministrativa del Centro avrà la responsabilità della gestione amministrativa e contabile del Centro e svolgerà tale attività con proprie risorse umane e strumentali. Gli oneri relativi all’organizzazione del Centro graveranno sulle risorse del Centro stesso. La sede amministrativa può essere modificata previo accordo formale tra tutte le Università convenzionate alla scadenza della Convenzione Istitutiva, nel caso in cui vi sia l’impossibilità del Dipartimento sede di supportare la gestione amministrativa e contabile del Centro. Le parti, previ accordi formali, compatibilmente con le proprie risorse e normative interne e secondo la propria programmazione pluriennale, mettono a disposizione del Centro per il suo funzionamento, per periodi di tempo determinati, personale del loro organico. ART. 3 - FINALITA’ DEL CENTRO Il Centro è un’entità organizzativa, finalizzata allo svolgimento congiunto delle attività successivamente indicate. Non ha soggettività giuridica e il suo funzionamento è normato dagli articoli che seguono. Le finalità del Centro sono:

a) Promuovere e istituire relazioni finalizzate allo sviluppo di progetti di collaborazione scientifica e culturale con istituzioni accademiche nazionali e internazionali di prestigio e di

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rilevanza territoriale; b) Promuovere e costruire relazioni e convenzioni internazionali istituzionali finalizzate a dare

sostegno alla ricerca, allo scambio di ricercatori e alla disseminazione dei risultati di ricerca, riprendendo così la vocazione storica del Centro Bairati alla costruzione di convenzioni con Centri di Ricerca e Università internazionali (Cornell University, Columbia University, New York University, University of Maryland);

c) Affrontare la discussione pubblica sulle grandi questioni politiche del presente (modernizzazione, post-colonialismo, crisi economico-finanziarie, geopolitiche e ambientali, migrazioni di massa, cibo e politiche alimentari, catastrofi ecologiche, culture digitali, biopolitiche, ecc.) contestualizzandole in una prospettiva diacronica di lungo periodo che ne faccia affiorare simultaneamente la dimensione locale e globale;

d) Affrontare la ricerca sulla storia moderna e contemporanea delle culture americane e sui fenomeni da esse generati, contestualizzandoli in un orizzonte globale caratterizzato anche dalla storia della modernità e dei suoi intrecci con i colonialismi, la schiavitù, i commerci e l’evoluzione dei modelli di sviluppo economico e di pensiero, ma evidenziando sempre la specificità transatlantica nella configurazione dei fenomeni americani;

e) Affrontare lo studio delle politiche e estetiche della memoria culturale nazionale e della produzione e circolazione della cultura, in particolar modo in riferimento alle culture urbane, letterarie, simboliche, cinematografiche, architettoniche, ambientali, alimentari e alla loro significatività politica e nei processi di appropriazione, uso e riuso culturale e identitario;

f) Promuovere ricerche interdisciplinari tra le Università Piemontesi in cooperazione con altre Università e Centri di Ricerca italiani e internazionali;

g) Promuovere lo scambio internazionale di americanisti sia ai fini della ricerca che della didattica;

h) Promuovere i risultati delle ricerche attraverso pubblicazioni e presentazioni in convegni e seminari;

i) Fungere da punto di contatto fra le istituzioni accademiche ed enti esterni all’Università interessati alla ricerca nell’ambito delle Scienze Umane e Sociali anche allo scopo di facilitare la disseminazione dei risultati scientifici sul territorio con l’obiettivo di incrementare gli sbocchi occupazionali di giovani laureati e studiosi in formazione;

j) Condurre opera di informazione e aggiornamento su questioni e temi di interesse americano e transatlantico attraverso iniziative di divulgazione rivolte all’opinione pubblica, alla società civile e alle istituzioni che promuovono e sostengono lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio, anche attraverso il sito web e i social media;

k) Sviluppare relazioni e accordi di collaborazione e scambio con enti culturali italiani e stranieri in materia di ricerca, didattica e scambio di personale.

Tali fini sono perseguiti: a) mediante la ricerca - eventualmente anche in collaborazione con altri soggetti (persone

fisiche o giuridiche) - di finanziamenti per lo svolgimento di ricerche sperimentali; b) mediante l’organizzazione di opportune iniziative scientifiche, culturali, didattiche e

divulgative; c) mediante il finanziamento di borse di dottorato, di borse di avviamento all’attività di

ricerca e di assegni di ricerca destinate a studiosi in formazione nell’ambito delle Scienze Umane e Sociali;

d) attraverso il sostegno di iniziative di alta formazione (scuole residenziali, summer schools)

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nell’ambito delle discipline sopra menzionate; e) mediante l’apertura di canali di collaborazione con le istituzioni e con il mondo

dell’industria privata, in particolare dell’editoria. Il Centro perseguirà le proprie finalità in modo non concorrenziale alle finalità istituzionali proprie dei Dipartimenti delle Università aderenti. ART. 4 - COMPOSIZIONE DEL CENTRO Al Centro possono aderire altre Università previa deliberazione del Comitato Direttivo adottata a maggioranza dei suoi componenti. L’adesione di altri Atenei viene formalizzata mediante la stipula di apposito atto aggiuntivo alla presente Convenzione, nel quale vangano indicati i Dipartimenti partecipanti. Possono anche aderire docenti, ricercatori, ricercatrici, personale tecnico-amministrativo, operanti negli Atenei convenzionati, che ne facciano richiesta e che intendano collaborare con il Centro. Possono inoltre aderire studiose e studiosi, esperte ed esperti, anche esterne/i alle Università che ne facciano richiesta e che intendano collaborare con il Centro in relazione alle attività indicate nell’Art. 3. Le adesioni individuali e le collaborazioni di cui al comma 3 sono vagliate e accettate a maggioranza dal Comitato Direttivo. ART. 5 - BENI INVENTARIABILI Le parti, previa apposita delibera dei rispettivi organi competenti, possono mettere a disposizione per le attività del Centro, per il perseguimento delle finalità di cui all’art. 3 e per periodi di tempo determinati, attrezzature e locali appositamente individuati. Il materiale inventariabile concesso in uso al Centro da un Dipartimento afferente rimane inventariato presso la struttura di provenienza ove è riportata l’ubicazione che detto materiale ricopre nel Centro, nonché il riferimento al responsabile scientifico del bene. Il materiale inventariabile acquistato dal Centro dopo la sua costituzione è iscritto nel registro di inventario del Dipartimento di afferenza del responsabile scientifico del bene. Il Centro potrà ricevere in comodato d’uso gratuito dei beni da parte di soggetti terzi nel rispetto delle normative vigenti. Il Centro potrà redigere un proprio elenco riepilogativo annuale dei beni acquistati e/o concessi in uso dai Dipartimenti o da terzi al fine di avere una situazione aggiornata dei beni di cui dispone. ART. 6 - FINANZIAMENTO DEL CENTRO Il Centro opera mediante finanziamenti che possono provenire:

− dai contributi eventualmente assegnati dai Dipartimenti e dalle strutture universitarie aderenti al Centro, la cui misura è stabilita dai singoli Dipartimenti, strutture Dipartimentali e altre Strutture dei citati Atenei, e di altri Centri, istituti ed enti pubblici e privati;

− da fondi provenienti da Enti Pubblici o Privati con destinazione vincolata alle attività del Centro;

− eventuali donazioni e liberalità. Le Istituzioni Universitarie che sottoscrivono la presente Convenzione o che aderiranno

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successivamente si impegnano a contribuire in termini di apporti scientifici alle attività del Centro attraverso il sostegno di specifici progetti. Eventuali contributi finanziari dovranno essere deliberati dai competenti organi delle Istituzioni Universitarie. Il Centro può partecipare a progetti di ricerca nazionali ed europei solo per il tramite delle Università convenzionate in relazione all’effettivo apporto che le Università stesse renderanno disponibili per i progetti. I risultati delle attività di ricerca svolte dal Centro dovranno essere attribuiti ai Dipartimenti interessati afferenti alle Università convenzionate in relazione al loro effettivo apporto. ART. 7 - ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO Sono organi del Centro: - il Comitato Direttivo; - il Comitato Scientifico; - il Direttore. ART. 8 - IL COMITATO DIRETTIVO Il Comitato Direttivo è l’organo di programmazione e indirizzo delle attività del Centro ed è costituito da due rappresentanti di ciascuno dei Dipartimenti afferenti al Centro, su designazione dei rispettivi Consigli e nominati dai Rettori degli Atenei convenzionati. Il Comitato Direttivo dura in carica quattro anni, il suo mandato coincide con quello del Direttore e i suoi componenti sono rinnovabili per non più di due mandati consecutivi. Il Comitato Direttivo:

− elegge al proprio interno il Direttore e ne da comunicazione agli Atenei convenzionati; − promuove l’attività del Centro, stabilendo i criteri di impiego dei fondi assegnati o

comunque conferiti; − discute le linee di indirizzo della ricerca e delle varie attività del Centro su proposta del

Comitato Scientifico; − discute e coordina i programmi di lavoro; − approva la relazione annuale scientifica e amministrativa predisposta dal Direttore del

Centro da trasmettere agli Atenei convenzionati e la relazione quadriennale ai fini della valutazione dell’attività svolta e dei risultati conseguiti;

− approva il piano annuale di spesa e il rendiconto consuntivo predisposti dal Direttore del Centro;

− propone le eventuali modifiche alla Convenzione Istitutiva che saranno sottoposte all’approvazione degli Organi di Governo degli Atenei convenzionati;

− delibera lo scioglimento del Centro e lo comunica agli Atenei convenzionati per gli adempimenti conseguenti dei relativi Organi di Governo;

− vaglia e approva le richieste di adesione individuali su parere del Comitato Scientifico; − approva le richieste di adesione avanzate da altre Università e da altri Dipartimenti delle

Università già aderenti e prende atto degli eventuali recessi; − prende atto dell’eventuale trasferimento della sede amministrativo-contabile del Centro; − propone il rinnovo del Centro per i 4 anni successivi, da sottoporre all’approvazione degli

Organi di Governo degli Atenei convenzionati; − delibera su quanto non è espressamente previsto dalla presente Convenzione ed esercita

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tutte le attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti. Il Comitato Direttivo è presieduto dal Direttore o, in caso di impedimento o assenza, dal Vice Direttore. Alle riunioni è ammessa la partecipazione anche in videoconferenza e comunque attraverso modalità che consentano l’identificazione certa dei partecipanti ed un’effettiva interazione tra i componenti. Esso si riunisce in via ordinaria, per iniziativa del Direttore, almeno due volte all’anno e, in via straordinaria, quando il Direttore lo ritenga opportuno oppure su richiesta di almeno tre componenti del Comitato. La convocazione deve essere fatta per iscritto, con l’indicazione dell’ordine del giorno, almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione, salvo in caso di urgenza. I verbali delle riunioni del Comitato Direttivo sono redatti dal più giovane in ruolo dei docenti componenti il Comitato medesimo in qualità di Segretario verbalizzante. Le adunanze sono valide se partecipa almeno la metà più uno dei componenti e le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Direttore ART. 9 - IL COMITATO SCIENTIFICO Il Comitato Scientifico è composta da almeno 4 componenti membri che sono nominati dal Comitato Direttivo, i cui componenti ne fanno parte di diritto e si riunisce annualmente. Il Comitato Scientifico è l’organo d’indirizzo delle attività scientifiche del Centro. Il Comitato Scientifico propone al Comitato Direttivo le linee generali dell’attività scientifica e culturale del Centro. ART. 10 - IL DIRETTORE Il Direttore è eletto al proprio interno dal Comitato Direttivo tra le/i docenti di ruolo e i ricercatori e ricercatrici confermati/e delle Università aderenti, che abbiano optato per il regime a tempo pieno. Il Direttore è nominato dal Rettore dell’Università ove ha sede amministrativa il Centro e dura in carica quattro anni. Il Direttore rappresenta il Centro e svolge le seguenti funzioni:

- nomina il Vice Direttore tra le/i componenti del Comitato Direttivo; - coordina e sovrintende alle attività del Centro; - convoca e presiede il Comitato Direttivo e il Comitato Scientifico e cura l’esecuzione delle

relative delibere; - vigila sull’osservanza della presente Convenzione; - cura la realizzazione dei programmi stabiliti dal Comitato Direttivo; - predispone il piano annuale di spesa e il rendiconto consuntivo sottoponendoli

all’approvazione del Comitato Direttivo; - predispone la relazione annuale scientifica e amministrativa da sottoporre all’approvazione

del Comitato Direttivo e la relazione quadriennale ai fini della valutazione dell’attività svolta e dei risultati conseguiti;

- trasferisce al Direttore del Dipartimento presso cui il Centro ha sede amministrativa tutti gli atti di competenza del Centro;

- svolge tutte le attività attribuitegli dalla normativa vigente.

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Il Vice Direttore collabora con il Direttore nell’espletamento dei suoi compiti e lo sostituisce nei casi di assenza o di temporaneo impedimento. ART. 11 - COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI Il Centro può svolgere programmi di didattica, ricerca, formazione in collaborazione con altri Dipartimenti e centri italiani e stranieri, istituti ed enti pubblici e privati, a livello nazionale e internazionale, che ne facciano richiesta. Il Direttore del Centro può sottoscrivere solo atti riguardanti le attività normate dalla presente Convenzione e che non comportino oneri economici; ogni altro genere di atto dovrà essere approvato dagli organi competenti del Dipartimento sede amministrativa del Centro previa delibera del Comitato Direttivo. ART. 12 - MODIFICHE DELLA CONVENZIONE Modifiche alla presente Convenzione possono essere apportate su proposta del Comitato Direttivo e con la conseguente approvazione degli Organi Accademici degli Atenei contraenti, che le approvano secondo i rispettivi Statuti, nel rispetto della normativa inerente i Centri Interuniversitari. ART. 13 - TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO Il Direttore del Centro ha l’obbligo di assicurare il rispetto delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza del lavoro previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e dai conseguenti Regolamenti applicativi tramite un’attività di coordinamento di tutti i soggetti aderenti al medesimo Centro. Le Università aderenti al Centro sono tenute, per quanto di competenza, a rispettare quanto previsto dalla normativa vigente in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. ART. 14 - COPERTURE ASSICURATIVE Ogni Università convenzionata garantisce l’adempimento di ogni onere di natura retributiva, assicurativa, previdenziale e lavoristica, derivante dai rapporti con il proprio personale che verrà coinvolto in attuazione della presente convenzione. Ciascuna Università convenzionata provvede alla copertura assicurativa di legge per il personale interessato in considerazione della frequentazione delle sedi in cui verrà svolta l’attività di cui alla presente convenzione. Il personale interessato è tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività inerenti la collaborazione di cui alla presente convenzione, nel rispetto della normativa per la sicurezza dei lavoratori e delle disposizioni del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Il personale interessato, prima dell’accesso ai luoghi di espletamento delle attività, è tenuto ad entrare in diretto contatto con il servizio di prevenzione e protezione dell’Università ospitante, al fine di definire le misure da adottare nell’ambito delle proprie attività didattiche e di ricerca. Il personale di ciascuna delle Università convenzionata, che ha diritto di accesso alle strutture ed alle apparecchiature dell’Università ospitante, è responsabile dei danni che ivi può causare a terzi. Ciascuna Università convenzionata garantisce la copertura assicurativa del proprio personale sia in relazione agli infortuni che ai danni derivanti da responsabilità civile. Il personale di ciascuna

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Università convenzionata non potrà utilizzare le attrezzature di cui dispongono le altre Università convenzionate al Centro senza preventiva autorizzazione dei soggetti responsabili. Ogni Università convenzionata si impegna a comunicare per iscritto ed annualmente alle altre Università convenzionate l'elenco del proprio personale autorizzato a svolgere attività di ricerca presso i locali delle Università convenzionate e partner nello svolgimento delle attività di ricerca. Ogni variazione del personale nel corso dell’anno dovrà essere comunicata per iscritto. ART. 15 - DURATA E RECESSO La presente Convenzione ha durata di quattro anni, rinnovabile di quattro anni in quattro anni, con accordo scritto tra le parti, previa approvazione degli Organi di Governo degli Atenei convenzionati, su proposta del Comitato Direttivo del Centro e sulla base di una relazione circa l’attività scientifica svolta e i risultati conseguiti predisposta dal Direttore del Centro, dopo opportuna verifica della positività della collaborazione, essendo esclusa ogni forma di rinnovo tacito. E’ in ogni momento ammesso il recesso di ciascuna delle Università partecipanti previa disdetta da inviare al Direttore del Centro e per conoscenza a tutte le altre Università convenzionate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite posta elettronica certificata (PEC) con un preavviso di sei mesi. Il Direttore sottopone la dichiarazione di recesso alla presa d’atto del Comitato Direttivo. L’Università recedente è comunque responsabile del corretto svolgimento e completo adempimento degli impegni già assunti per la realizzazione delle attività del Centro che risultino pendenti al momento della ricezione della comunicazione di recesso, anche se perduranti successivamente alla data di effetto del recesso. ART. 16 - CASI DI SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DEL CENTRO Il Centro è sciolto anticipatamente, su proposta del Comitato Direttivo e previa delibera degli Organi di Governo degli Atenei convenzionati, nei seguenti casi:

a. per scadenza del termine della convenzione; b. anticipatamente, per il venir meno della pluralità delle Università aderenti (riduzione ad

uno degli Atenei interessati); c. mancanza di risorse finanziarie; d. il venir meno della disponibilità della sede amministrativa del Centro e la mancata

disponibilità dei Dipartimenti degli altri Atenei convenzionati ad assumersi tale gestione; e. venir meno dell’interesse per la ricerca oggetto del Centro; f. quando sulla base della valutazione di cui all’Art. 15, gli Organi Accademici ritengano che

siano venute meno efficacia ed efficienza o non sia possibile raggiungere le finalità costitutive del Centro.

Nessun impegno o contratto potrà essere assunto dopo che il Comitato Direttivo ha avanzato la proposta di scioglimento. ART. 17 - OBBLIGHI DI RISERVATEZZA Le Università convenzionate si impegnano a non divulgare all’esterno dati, notizie, informazioni di carattere riservato eventualmente acquisite dai relativi aderenti al Centro a seguito e in relazione

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alle attività oggetto del medesimo. ART. 18 - DIRITTI DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE Il Direttore assicura che sia dato adeguata rilevanza alle Università aderenti ed ai Professori e Ricercatori coinvolti nella realizzazione di specifici progetti scientifici collaborativi, avviati nell’ambito del Centro, sia nelle pubblicazioni scientifiche del Centro sia nelle relative comunicazioni verso l’esterno (azioni divulgative e di formazione). Il Consiglio Direttivo valuta, l’opportunità di procedere al deposito di eventuali brevetti concernenti i risultati o le invenzioni frutto dei progetti scientifici collaborativi, sulla base degli effettivi apporti delle Università aderenti, fermi restando i diritti morali riconosciuti dalla legge agli inventori. In ogni caso, salva contraria pattuizione, la proprietà intellettuale relativa alle metodologie ed agli studi, frutto di progetti scientifici collaborativi, è riconosciuta sulla base dell’apporto di ciascuna Università aderente. Per quanto riguarda la proprietà dei prodotti, frutto dei progetti scientifici collaborativi, essa è oggetto di specifica pattuizione all’interno di specifici accordi. ART. 19 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Le Università aderenti si impegnano reciprocamente al trattamento dei dati relativi all’espletamento delle attività del Centro in conformità alle misure ed agli obblighi imposti dal D. Lgs. 30.06.2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e ss.mm.ii. ART. 20 - CONTROVERSIE Tutte le controversie che dovessero insorgere in relazione alla presente Convenzione, comprese quelle inerenti alla sua validità, interpretazione, esecuzione e risoluzione, che non sia possibile ricomporre in via amichevole, saranno devolute alla competenza esclusiva del Tribunale Amministrativo di Torino. ART. 21 - SPESE E ENTRATA IN VIGORE La presente convenzione è da ricondurre alle fattispecie stabilite dall’art. 15, comma 2-bis della Legge 241/1990 e, pertanto, viene sottoscritta mediante firma digitale e conservata agli atti degli Atenei stipulanti; essa entra in vigore a partire dalla data del suo invio in conservazione sostitutiva. L’imposta di bollo verrà assolta con modalità virtuale, a cura dell’Università degli Studi di Torino quale sede amministrativa del Centro e designata con la propria autorizzazione all’assolvimento virtuale rilasciata in data 04.07.1996 prot. n. 93050/96 da parte dell’Agenzia delle Entrate - Ufficio di Torino. La presente convenzione sarà registrata in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi dell’articolo 4, tariffa parte II - atti soggetti a registrazione solo in caso d’uso (“Scritture private non autenticate non aventi per oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale”) - del D.P.R. 131/1986; le eventuali spese di registrazione saranno a carico della parte che ne farà richiesta. ART. 22 - NORME TRANSITORIE E FINALI

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Entro 30 (trenta) giorni dalla stipula della presente convenzione, i Rettori delle Università aderenti nominano con proprio provvedimento i rispettivi rappresentanti nel Consiglio Direttivo. Entro 15 (quindici) giorni dalla formalizzazione dell’ultima nomina, il membro più anziano in ruolo presso la Sede Amministrativa del Centro dovrà convocare il Consiglio Direttivo che procederà all’elezione del Direttore. Per tutto quanto non disciplinato nella presente convenzione si applicano, in analogia ed ove compatibili, le norme statutarie e regolamentari vigenti presso l’Università sede amministrativa del Centro.

******************

12.2 Approvazione convenzione istitutiva Centro Interuniversitario per l'Algebra, la Geometria e la Fisica Teorica 'Arnold-Regge'

7/2016/12.2

Settore Ricerca

Al Presidente del Senato Accademico

Su proposta del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, si sottopone a codesto spettabile Senato la proposta di sottoscrizione della convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario per l'Algebra, la Geometria e la Fisica Teorica 'Arnold-Regge', da sottoscrivere unitamente all’Università di Torino.

Il Centro si propone di: 1. promuovere e realizzare, attraverso la cooperazione interuniversitaria a livello nazionale e

internazionale, la ricerca in geometria, in algebra e fisica teorica; 2. aiutare e stimolare lo scambio principalmente tra Russia e Italia, ma anche con altri Paesi

Europei di scienziati di tutti i livelli attivi nelle aree della Geometria, dell’Algebra e della Fisica Teorica;

3. fornire un riferimento per organizzare Workshop avanzati su temi specializzati riferiti alla Geometria, all’Algebra e alla Fisica Teorica;

4. fornire l’opportunità di mesi-uomo per la visita al Centro per scienziati Russi, Italiani e provenienti da altri Paesi al fine di collaborazioni scientifiche e per tenere seminari, corsi e lezioni monografiche, dedicate a ricerche avanzate;

5. fornire la possibilità di una o più posizioni biennali/triennali per giovani ricercatori che intendano collaborare alle attività del Centro.

Il Centro, privo di autonomia finanziaria e contabile, ha sede, ai fini organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento di afferenza del Direttore. All’atto della costituzione sarà sede del Centro l’Ateneo di Torino.

Sono organi del Centro il Direttore e il Vice Direttore, il Consiglio Direttivo e il Consiglio

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Scientifico. La durata del Centro è fissata in quattro anni dalla data di stipula dell’accordo, che potrà essere

rinnovato previa delibera degli organi competenti. Non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo per la costituzione del Centro.

Con delibera del 12/10/2016, il Consiglio del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica

ha approvato la convenzione. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la proposta del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica di sottoscrivere la convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario per l'Algebra, la Geometria e la Fisica Teorica 'Arnold-Regge', da sottoscrivere unitamente all’Università di Torino;

CONSIDERATO che il Centro ha tra i suoi scopi la promozione e realizzazione, attraverso la

cooperazione interuniversitaria a livello nazionale e internazionale, della ricerca in geometria, in algebra e fisica teorica;

CONSIDERATO che il Centro, privo di autonomia finanziaria e contabile, avrà sede, all’atto della

costituzione, presso l’Ateneo di Torino; CONSIDERATO che non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo per la costituzione del Centro; VISTO che saranno organi del Centro il Direttore e il Vice Direttore, il Consiglio Direttivo e

il Consiglio Scientifico; VISTA la delibera del Consiglio dei Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica del 12/10/2016; VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

vigente;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità vigente;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

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DELIBERA

- di approvare, per gli aspetti di propria competenza, la stipula della allegata convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario per l'Algebra, la Geometria e la Fisica Teorica 'Arnold-Regge', da sottoscrivere unitamente all’Università di Torino:

CONVENZIONE ISTITUTIVA DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO PER L’ALGEBRA, LA GEOMETRIA E LA FISICA TEORICA “ARNOLD-REGGE” L’Università degli Studi di Torino, rappresentata da Rettore pro-tempore, Prof. Gianmaria Ajani, debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico del _____________ e con delibera del Consiglio di Amministrazione del; L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal Rettore pro-tempore, Prof. Cesare Emanuel, debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del ______________ del ______________; nel seguito congiuntamente definite “parti” Premesso che

- le parti, concordano nel costituire un Centro per proseguire e potenziare su scala più ampia le attività di ricerca e disseminazione scientifica già realizzate nell’ambito della grande tradizione di matematica e fisica teorica del Piemonte e avviarne di nuove di concerto fra le sedi del Centro;

- le parti considerano l’istituzione del Centro Interuniversitario per la Ricerca in Geometria, in Algebra e Fisica Teorica “ARNOLD-REGGE” un’occasione importante per il rafforzamento delle attività di ricerca a livello piemontese e per la promozione delle sinergie fra le Università italiane ed europee;

Si stipula e si conviene quanto segue 1. Tra le Università suddette viene costituito il Centro Interuniversitario per la Ricerca in Geometria, in Algebra e Fisica Teorica “ARNOLD-REGGE” nel seguito anche “Centro”), regolato dai seguenti articoli da ritenersi nella loro interezza quale regolamento del Centro medesimo. ART. 1 - SEDE DEL CENTRO E GESTIONE AMMINISTRATIVO CONTABILE 1. Il Centro ha sede, ai soli fini organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento di afferenza del Direttore, ossia presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino. 2. Il Dipartimento sede amministrativa del Centro avrà la responsabilità della gestione amministrativa e contabile del Centro e svolgerà tale attività con proprie risorse umane e strumentali. Gli oneri relativi all’organizzazione del Centro graveranno sulle risorse del Centro stesso.

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3. La sede amministrativa potrà essere modificata previo accordo formale tra tutte le Università convenzionate alla scadenza della Convenzione Istitutiva, nel caso in cui vi sia l’impossibilità del Dipartimento sede di supportare la gestione amministrativa e contabile del Centro. 4. Le parti, previ accordi formali, compatibilmente con le proprie risorse e normative interne e secondo la propria programmazione pluriennale, mettono a disposizione del Centro per il suo funzionamento, per periodi di tempo determinati, personale del loro organico. ART. 2 - SCOPO DEL CENTRO 1. Il Centro è un’entità organizzativa, finalizzata allo svolgimento congiunto delle attività successivamente indicate che non ha soggettività giuridica ed il cui funzionamento è normato dagli articoli che seguono. 2. Il Centro si propone di:

6. promuovere e realizzare, attraverso la cooperazione interuniversitaria a livello nazionale e internazionale, la ricerca in geometria, in algebra e fisica teorica;

7. aiutare e stimolare lo scambio principalmente tra Russia e Italia, ma anche con altri Paesi Europei di scienziati di tutti i livelli attivi nelle aree della Geometria, dell’Algebra e della Fisica Teorica;

8. fornire un riferimento per organizzare Workshop avanzati su temi specializzati riferiti alla Geometria, all’Algebra e alla Fisica Teorica;

9. fornire l’opportunità di mesi-uomo per la visita al Centro per scienziati Russi, Italiani e provenienti da altri Paesi al fine di collaborazioni scientifiche e per tenere seminari, corsi e lezioni monografiche, dedicate a ricerche avanzate;

10. fornire la possibilità di una o più posizioni biennali/triennali per giovani ricercatori che intendano collaborare alle attività del Centro.

3. Il Centro perseguirà le proprie finalità in modo non concorrenziale alle finalità istituzionali proprie dei Dipartimenti delle Università aderenti. ART. 3 - ATTIVITA’ DEL CENTRO 1. Il Centro persegue i propri scopi svolgendo le seguenti attività:

1. organizzazione di seminari, lezioni monografiche, serie di lezioni sui temi di competenza del Centro dei vari Dipartimenti;

2. organizzazione di una serie periodica di incontri (Journal Club) per scambio di idee, aggiornamento sugli sviluppi recenti e pianificazione delle ricerche;

3. serie di lezioni a supporto ed approfondimento per i corsi di Fisica, Fisica dei Sistemi Complessi e Matematica presso i Dipartimenti sopra menzionati;

4. pubblicazione delle ricerche effettuate su riviste specializzate con referee e/o su atti di convegni, con affiliazione del Centro ARNOLD-REGGE;

5. partecipazione a convegni, conferenze specialistiche sugli argomenti promossi dal Centro ARNOLD-REGGE;

6. organizzazione di (o partecipazione in) eventi di divulgazione della scienza rivolti al pubblico generale;

7. promozione dello scambio culturale e scientifico tra l’Italia, la Russia ed altri Paesi Europei con l’interscambio di docenti, ricercatori e studenti.

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ART. 4 - ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CENTRO 1. Allo scopo di dare attuazione alle finalità e alle attività previste dai precedenti articoli, il Centro ARNOLD-REGGE dispone di una struttura operativa di ricerca operante presso la sede amministrativa dell’Università di Torino ed è inoltre organizzato in Unità di Ricerca da costituirsi presso ciascun Ateneo aderente. 2. Le Unità di Ricerca saranno costituite in ciascun Ateneo da docenti e ricercatori inquadrati a qualsiasi titoli. 3. La Struttura operativa di ricerca del Centro operante presso la sede amministrativa è composta da una Segreteria Organizzativa, dal Direttore del Centro, dal Vice-direttore e da collaboratori del Centro ARNOLD-REGGE intestatari di contratti, borse di studio e assegni di ricerca. La Struttura di ricerca è impegnata nella realizzazione dei programmi di attività secondo le finalità fissate agli artt. 2 e 3, come specificate dai programmi annuali stabiliti dagli Organi del Centro definiti agli articoli seguenti. 4. In particolare la Struttura stabile di Ricerca:

a. coordina i programmi e i progetti approvati dal Comitato Scientifico con i quali vengono attuate le finalità del Centro ARNOLD-REGGE nell’ambito delle metodologie didattiche e della formazione post-laurea, della ricerca di base e applicata, nonché per le attività di disseminazione che prevedono l’intervento sul campo e l’organizzazione del dialogo tra mondo accademico e soggetti esterni, tra cui le imprese e le organizzazioni rappresentative degli interessi coinvolti nello sviluppo del Centro ARNOLD-REGGE;

b. cura la pubblicazione di una serie di working papers aventi ad oggetto i risultati dell’attività di ricerca del Centro ARNOLD-REGGE e dei ricercatori che collaborano o afferiscono ad esso;

c. garantisce il coordinamento e la cooperazione scientifica tra le varie Unità di Ricerca in cui si articola il Centro.

5. Nello specifico a. organizza seminari e convegni per la discussione in comune dei risultati delle varie Unità di

Ricerca; b. organizza tavoli di discussione comune per la messa a punto di indirizzi e metodologie di

riferimento. 6. I compensi di quanti collaborano alla Struttura stabile di Ricerca sono previsti dal budget del Centro e i loro costi sono coperti mediante fondi autonomamente acquisiti dal Centro medesimo. ART. 5 - PERSONALE AFFERENTE AL CENTRO ARNOLD-REGGE 1. I docenti, i ricercatori delle Università e membri di Enti di ricerca nazionali (ad es. l’INFN) convenzionati che svolgono ricerca nei campi di competenza del Centro ed in campi affini, possono chiedere di entrare a far parte del Centro Interuniversitario ARNOLD-REGGE inoltrando domanda al Direttore che è tenuto a sottoporre la richiesta al Consiglio Direttivo. 2. I professori e i ricercatori afferenti al Centro organizzano Unità di Ricerca presso le rispettive sedi e collaborano con le attività della Struttura stabile di ricerca di cui all’art. precedente su specifici progetti coerenti con le finalità del Centro, presentano i risultati della loro ricerca individuale nelle riunioni scientifiche e nei convegni organizzati dal Centro e possono fare richiesta di sostegno economico per periodi di studio all’estero, ove il Centro abbia le disponibilità finanziarie adeguate.

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ART. 6 - ORGANI DEL CENTRO 1. Organi del Centro sono:

- il Direttore e il Vice Direttore; - il Consiglio Direttivo; - il Consiglio Scientifico.

ART. 7 - IL DIRETTORE E IL VICE-DIRETTORE 1. Il Direttore del Centro è eletto al proprio interno dal Consiglio Direttivo tra le/i docenti di ruolo e i ricercatori e ricercatrici confermati/e delle Università aderenti, che abbiano optano per il regime a tempo pieno. Il Direttore è nominato dal Rettore dell’Università ove ha sede amministrativa il Centro e dura in carica quattro anni ed è rinnovabile una sola volta consecutivamente. 2. Il Direttore svolge le seguenti funzioni:

a. nomina il Vice Direttore tra le/i componenti del Consiglio Direttivo; b. convoca e presiede il Consiglio Direttivo e il Consiglio Scientifico e cura l’esecuzione delle

relative delibere; c. coordina e sovrintende al funzionamento generale del Centro ARNOLD-REGGE, garantendo

la coerenza tra le finalità istitutive e i singoli programmi e progetti realizzati dal Centro; d. garantisce la cooperazione tra le diverse Università aderenti al Centro; e. mantiene i contatti tra le Istituzioni Italiane e quelle Russe e di altri Paesi, disponendo a

tale proposito di un Fondo missioni adeguato allo scopo (missioni di rappresentanza del Centro ARNOLD-REGGE in Russia e all’estero);

f. vigila sull’osservanza della presente Convenzione; g. cura la realizzazione dei programmi stabiliti dal Consiglio Direttivo; h. predispone il piano annuale di spesa e il rendiconto consuntivo sottoponendoli

all’approvazione del Consiglio Direttivo; i. predispone la relazione annuale scientifica e amministrativa da sottoporre all’approvazione

del Comitato Direttivo e la relazione quadriennale ai fini della valutazione dell’attività svolta e dei risultati conseguiti;

j. garantisce la puntualità e correttezza della rendicontazione agli Enti donatori in merito all’utilizzo delle liberalità ricevute dal Centro ARNOLD-REGGE;

k. trasferisce al Direttore del Dipartimento presso cui il Centro ha sede amministrativa tutti gli atti di competenza del Centro;

l. svolge tutte le attività attribuitegli dalla normativa vigente. 3. Il Vice Direttore collabora con il Direttore nell’espletamento dei suoi compiti e lo sostituisce nei casi di assenza o di temporaneo impedimento. Il Vice Direttore partecipa alle sedute del Consiglio Direttivo e del Consiglio Scientifico. ART. 8 - IL CONSIGLIO DIRETTIVO 1. Il Consiglio Direttivo è l’organo di programmazione e indirizzo delle attività del Centro ed è costituito da due rappresentanti di ciascuno dei Dipartimenti afferenti al Centro, su designazione dei rispettivi Consigli e nominati dai Rettori degli Atenei convenzionati.

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2. Il Consiglio Direttivo dura in carica quattro anni, il suo mandato coincide con quello del Direttore e i suoi componenti sono rinnovabili per non più di due tre mandati consecutivi. 3. Da due rappresentanti scelti tra piccolo numero di altri docenti o membri del gruppo di ricerca della sezione INFN di Torino aventi competenza riconosciuta nelle tematiche del Centro che partecipano alle sedute del Consiglio Direttivo con funzioni consultive. 4. Al Consiglio Direttivo partecipa in qualità di uditore anche un rappresentante di ciascun Ente pubblico o privato che abbia sottoscritto una Convenzione con il Centro in forza della quale s’impegna a finanziarne l’attività per un periodo pluriennale. 5. Il Consiglio Direttivo:

a. elegge al proprio interno il Direttore e ne dà comunicazione agli Atenei convenzionati; b. promuove l’attività del Centro, stabilendo i criteri di impiego dei fondi assegnati o

comunque conferiti; c. discute le linee di indirizzo della ricerca e delle varie attività del Centro su proposta del

Consiglio Scientifico; d. discute e coordina i programmi di lavoro; e. approva la relazione annuale scientifica e amministrativa predisposta dal Direttore del

Centro da trasmettere agli Atenei convenzionati e la relazione quadriennale ai fini della valutazione dell’attività svolta e dei risultati conseguiti di cui all’Art. 7;

f. approva il piano annuale di spesa e il rendiconto consuntivo sull’impiego delle risorse messe a disposizione dagli Atenei aderenti e dagli Enti finanziatori esterni predisposti dal Direttore del Centro;

g. propone le eventuali modifiche alla Convenzione Istitutiva che saranno sottoposte all’approvazione degli Organi di Governo degli Atenei convenzionati;

h. delibera lo scioglimento del Centro e lo comunica agli Atenei convenzionati per gli adempimenti conseguenti dei relativi Organi di Governo;

i. vaglia e approva le richieste di adesione individuali su parere del Consiglio Scientifico; j. approva le richieste di adesione avanzate da altre Università e da altri Dipartimenti delle

Università già aderenti e prende atto degli eventuali recessi; k. prende atto dell’eventuale trasferimento della sede amministrativo-contabile del Centro; l. propone il rinnovo del Centro per i 4 anni successivi, da sottoporre all’approvazione degli

Organi di Governo degli Atenei convenzionati; m. delibera su quanto non è espressamente previsto dalla presente Convenzione ed esercita

tutte le attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti. n. svolge verifiche quadrimestrali sull’andamento della gestione del Centro ARNOLD-REGGE,

in relazione al budget annuale e verifica le nuove opportunità di sviluppo, autorizzando le nuove iniziative di rilevante significato per il finanziamento del Centro che intervengano nel corso dell’anno;

o. approva la relazione di rendicontazione sull’utilizzo dei fondi da inviare agli Enti donatori; p. decide a maggioranza sul mancato raggiungimento sugli scopi del Centro e sulla mancata

realizzazione del programma scientifico. 6. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Direttore o, in caso di impedimento o assenza, dal Vice Direttore. 7. Alle riunioni è ammessa la partecipazione anche in videoconferenza e comunque attraverso modalità che consentano l’identificazione certa dei partecipanti ed un’effettiva interazione tra i componenti. 8. Esso si riunisce in via ordinaria, per iniziativa del Direttore, almeno due volte all’anno e, in via

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straordinaria, quando il Direttore lo ritenga opportuno oppure su richiesta di almeno tre componenti del Consiglio Direttivo. 9. La convocazione deve essere fatta per iscritto, con l’indicazione dell’ordine del giorno, almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione, salvo in caso di urgenza. 10. I verbali delle riunioni del Comitato Direttivo sono redatti dal più giovane in ruolo dei docenti componenti il Comitato medesimo in qualità di Segretario verbalizzante. 11. Le adunanze sono valide se partecipa almeno la metà più uno dei componenti e le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Direttore. ART. 9 - CONSIGLIO SCIENTIFICO E PANEL 1. Il Comitato Scientifico è l’organo d’indirizzo delle attività scientifiche del Centro. 2. Il Consiglio Scientifico, nominato dal Consiglio Direttivo, è costituito dal Direttore del Centro e dal Vice Direttore, dal Direttore (o suo delegato) del Dipartimento dell’Università in cui ha sede amministrativa il Centro, e da un rappresentante di ogni Università aderente, selezionato tra i professori di prima o di seconda fascia o ricercatori afferenti al Centro, nonché da un Panel di studiosi italiani e stranieri, in special modo Russi, di conclamata competenza nelle varie aree di attività del Centro. Si prevede che il comando scientifico sia co-presieduto da due personalità di conclamata eccellenza scientifica, una italiana ed una straniera, qualora possibile russa. 3. Il Comitato Scientifico propone al Consiglio Direttivo le linee generali dell’attività scientifica e culturale del Centro. 4. Gli Enti finanziatori hanno diritto ad indicare un rappresentante nel Consiglio Scientifico che potrà partecipare alle sedute con voto deliberativo. 5. Il Consiglio Scientifico:

a. discute e approva il programma di attività annuale del Centro e la relazione di consuntivo annuale sulle attività svolte e sui risultati ottenuti, presentati dal Direttore;

b. discute e approva l’impostazione dei progetti di attività del Centro all’interno delle diverse aree in cui esso opera;

c. svolge verifiche trimestrali sull’andamento della realizzazione dei progetti in corso d’opera; d. discute e valuta, su iniziativa di ciascun membro, la possibilità di intraprendere iniziative

innovative coerenti con le finalità del Centro di cui raccomanda l’approfondimento e la traduzione in proposte operative al Direttore del Centro.

6. All’interno del Consiglio Scientifico su proposta del Direttore, possono essere attribuite responsabilità per aree di attività o progetti. E’ inoltre possibile che il Consiglio Scientifico articoli le proprie attività in commissioni che operano sulle aree principali di attività del Centro e che riferiscono al Consiglio Scientifico in seduta plenaria. Ove il Consiglio Scientifico sia coinvolto, come ora indicato, nella progettazione e realizzazione operativa dei programmi di attività del Centro, ad esso partecipano i ricercatori componenti la struttura stabile di ricerca di cui all’art. 4. 7. Il Consiglio Scientifico è convocato dal Direttore o su iniziativa di almeno un terzo dei suoi componenti. Esso si riunisce almeno due volte l’anno. In caso di necessità la riunione del Consiglio Scientifico può essere condotta per mezzo di teleconferenza con i suoi membri impossibilitati a raggiungere in quell’occasione la sede del Centro. 8. Per la validità delle deliberazioni del Consiglio Scientifico è sufficiente la maggioranza dei presenti. La verbalizzazione delle riunioni è assicurata da un collaboratore della struttura stabile di ricerca del Centro designato all’uopo segretario del Consiglio Scientifico. 9. I componenti del Consiglio Scientifico durano in carica 4 anni e sono rinnovabili.

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ART. 10 - FINANZIAMENTI 1. Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti:

- dai contributi eventualmente assegnati dai Dipartimenti delle Università convenzionate, che potranno mettere a disposizione del Centro fondi di ricerca iscritti nei loro bilanci a qualsiasi titolo e lo svolgimento di attività scientifiche che rientrano nelle competenze e finalità del Centro;

- da fondi provenienti da Enti Pubblici o Privati con destinazione vincolata alle attività del Centro;

- eventuali donazioni e liberalità. In ogni caso, le liberalità devolute da Enti pubblici e privati ai fini di sostenere il raggiungimento delle finalità generali del Centro sono interamente utilizzate per finanziarne l’attività e il funzionamento come descritti nella presente Convenzione.

2. I finanziamenti dovranno affluire al Dipartimento dell’Università sede amministrativa del Centro sul conto intestato a Centro Interuniversitario per l’Algebra, la Geometria e la Fisica Teorica “ARNOLD-REGGE”. 3. Le Istituzioni Universitarie che sottoscrivono la presente Convenzione o che aderiranno successivamente si impegnano a contribuire in termini di apporti scientifici alle attività del Centro attraverso il sostegno di specifici progetti. Eventuali contributi finanziari dovranno essere deliberati dai competenti organi delle Istituzioni Universitarie. 4. Il Centro può partecipare a progetti di ricerca nazionali ed europei solo per il tramite delle Università convenzionate in relazione all’effettivo apporto che le Università stesse renderanno disponibili per i progetti. 5. I risultati delle attività di ricerca svolte dal Centro dovranno essere attribuiti ai Dipartimenti interessati afferenti alle Università convenzionate in relazione al loro effettivo apporto. ART. 11 - BENI INVENTARIABILI 1. Le parti, previa apposita delibera dei rispettivi organi competenti, possono mettere a disposizione per le attività del Centro e per il perseguimento delle finalità di cui all’art. 2 e per periodi di tempo determinati, attrezzature e locali appositamente individuati. 2. Il materiale inventariabile concesso in uso al Centro da un Dipartimento afferente rimane inventariato presso la struttura di provenienza ove è riportata l’ubicazione che detto materiale ricopre nel Centro, nonché il riferimento al responsabile scientifico del bene. 3. I beni mobili acquistati con fondi assegnati al Centro sono inventariati presso la sede amministrativa del Centro e destinati alle singole Università convenzionate presso le quali i beni sono posti in funzione o in affidamento con apposita delibera del Consiglio Direttivo. 4. Il Centro potrà ricevere in comodato d’uso gratuito dei beni da parte di soggetti terzi nel rispetto delle normative vigenti. 5. Il Centro potrà redigere un proprio elenco riepilogativo annuale dei beni acquistati e/o concessi in uso dai Dipartimenti o da terzi al fine di avere una situazione aggiornata dei beni di cui dispone. 6. Allo scioglimento del Centro i beni saranno assegnati alle Università aderenti al Centro sulla base delle indicazioni del Consiglio Direttivo. ART. 12 - SUCCESSIVE ADESIONI

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1. Possono entrare a far parte del Centro altre Università a seguito di richiesta da inviare al Direttore del Centro. 2. Le nuove adesioni sono approvate dal Consiglio Direttivo e sono formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla presente Convenzione. ART. 13 - COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI 1. Il Centro può svolgere programmi di didattica, ricerca, formazione in collaborazione con altri Dipartimenti e centri italiani e stranieri, istituti ed enti pubblici e privati, a livello nazionale e internazionale, che ne facciano richiesta. 2. Il Direttore del Centro può sottoscrivere solo atti riguardanti le attività normate dalla presente Convenzione e che non comportino oneri economici; ogni altro genere di atto dovrà essere approvato dagli organi competenti del Dipartimento sede amministrativa del Centro previa delibera del Consiglio Direttivo. ART. 14 - DURATA E RECESSO 1. La presente Convenzione entra in vigore alla data della sua sottoscrizione e ha validità di 4 anni, rinnovabile di quattro anni in quattro anni, con accordo scritto tra le parti, previa approvazione degli Organi di Governo degli Atenei convenzionati, su proposta del Consiglio Direttivo del Centro e sulla base di una relazione circa l’attività scientifica svolta e i risultati conseguiti predisposta dal Direttore del Centro di cui all’Art. 7, dopo opportuna verifica della positività della collaborazione, essendo esclusa ogni forma di rinnovo tacito. 2. E’ in ogni momento ammesso il recesso di ciascuna delle Università partecipanti previa disdetta da inviare al Direttore del Centro e per conoscenza a tutte le altre Università convenzionate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite posta elettronica certificata (PEC) con un preavviso di sei mesi. Il Direttore sottopone la dichiarazione di recesso alla presa d’atto del Consiglio Direttivo. 3. L’Università recedente è comunque responsabile del corretto svolgimento e completo adempimento degli impegni già assunti per la realizzazione delle attività del Centro che risultino pendenti al momento della ricezione della comunicazione di recesso, anche se perduranti successivamente alla data di effetto del recesso. ART. 15 - CASI DI SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DEL CENTRO 1. Il Centro è sciolto anticipatamente, su proposta del Comitato Direttivo e previa delibera degli Organi di Governo degli Atenei convenzionati, nei seguenti casi:

a. per scadenza del termine della convenzione; b. anticipatamente, per il venir meno della pluralità delle Università aderenti (riduzione ad

uno degli Atenei interessati); c. mancanza di risorse finanziarie; d. il venir meno della disponibilità della sede amministrativa del Centro e mancata

disponibilità dei Dipartimenti degli altri Atenei convenzionati ad assumersi tale gestione; e. venir meno dell’interesse per la ricerca oggetto del Centro; f. quando sulla base della valutazione di cui all’Art. 14, gli Organi Accademici ritengano che

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siano venute meno efficacia ed efficienza o non sia possibile raggiungere le finalità costitutive del Centro.

2. Nessun impegno o contratto potrà essere assunto dopo che il Consiglio Direttivo ha avanzato la proposta di scioglimento. ART. 16 - MODIFICHE DELLA CONVENZIONE 1. Modifiche alla presente Convenzione possono essere apportate su proposta del Consiglio Direttivo e con la conseguente approvazione degli Organi Accademici degli Atenei contraenti, che le approvano secondo i rispettivi Statuti, nel rispetto della normativa inerente i Centri Interuniversitari. ART. 17 - TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO 1. Il Direttore del Centro ha l’obbligo di assicurare il rispetto delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza del lavoro previsti dal D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e dai conseguenti Regolamenti applicativi tramite un’attività di coordinamento di tutti i soggetti aderenti al medesimo Centro. 2. Le Università aderenti al Centro sono tenute, per quanto di competenza, a rispettare quanto previsto dalla normativa vigente in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. ART. 18 - COPERTURE ASSICURATIVE 1. Ogni Università convenzionata garantisce l’adempimento di ogni onere di natura retributiva, assicurativa, previdenziale e lavoristica, derivante dai rapporti con il proprio personale che verrà coinvolto in attuazione della presente convenzione. 2. Ciascuna Università convenzionata provvede alla copertura assicurativa di legge per il personale interessato in considerazione della frequentazione delle sedi in cui verrà svolta l’attività di cui alla presente convenzione. Il personale interessato è tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività inerenti la collaborazione di cui alla presente convenzione, nel rispetto della normativa per la sicurezza dei lavoratori e delle disposizioni del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. 3. Il personale interessato, prima dell’accesso ai luoghi di espletamento delle attività, è tenuto ad entrare in diretto contatto con il servizio di prevenzione e protezione dell’Università ospitante, al fine di definire le misure da adottare nell’ambito delle proprie attività didattiche e di ricerca. 4. Il personale di ciascuna delle Università convenzionata, che ha diritto di accesso alle strutture ed alle apparecchiature dell’Università ospitante, è responsabile dei danni che ivi può causare a terzi. 5. Ciascuna Università convenzionata garantisce la copertura assicurativa del proprio personale sia in relazione agli infortuni che ai danni derivanti da responsabilità civile. Il personale di ciascuna Università convenzionata non potrà utilizzare le attrezzature di cui dispongono le altre Università convenzionate al Centro senza preventiva autorizzazione dei soggetti responsabili. 6. Ogni Università convenzionata si impegna a comunicare per iscritto ed annualmente alle altre Università convenzionate l'elenco del proprio personale autorizzato a svolgere attività di ricerca presso i locali delle Università convenzionate e partner nello svolgimento delle attività di ricerca. Ogni variazione del personale nel corso dell’anno dovrà essere comunicata per iscritto. Art. 19 - OBBLIGHI DI RISERVATEZZA

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1. Le Università convenzionate si impegnano a non divulgare all’esterno dati, notizie, informazioni di carattere riservato eventualmente acquisite dai relativi aderenti al Centro a seguito e in relazione alle attività oggetto del medesimo. ART. 20 - DIRITTI DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE 1. Il Direttore assicura che sia dato adeguata rilevanza alle Università aderenti ed ai Professori e Ricercatori coinvolti nella realizzazione di specifici progetti scientifici collaborativi, avviati nell’ambito del Centro, sia nelle pubblicazioni scientifiche del Centro sia nelle relative comunicazioni verso l’esterno (azioni divulgative e di formazione). 2. Il Consiglio Direttivo valuta, l’opportunità di procedere al deposito di eventuali brevetti concernenti i risultati o le invenzioni frutto dei progetti scientifici collaborativi, sulla base degli effettivi apporti delle Università aderenti, fermi restando i diritti morali riconosciuti dalla legge agli inventori. 3. In ogni caso, salva contraria pattuizione, la proprietà intellettuale relativa alle metodologie ed agli studi, frutto di progetti scientifici collaborativi, è riconosciuta sulla base dell’apporto di ciascuna Università aderente. 4. Per quanto riguarda la proprietà dei prodotti, frutto dei progetti scientifici collaborativi, essa è oggetto di specifica pattuizione all’interno di specifici accordi. ART. 21 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 1. Le Università aderenti si impegnano reciprocamente al trattamento dei dati relativi all’espletamento delle attività del Centro in conformità alle misure ed agli obblighi imposti dal D. Lgs. 30.06.2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e ss.mm.ii. ART. 22 - FORO COMPETENTE 1. Tutte le controversie tra le Università aderenti derivate dalla interpretazione o applicazione della presente Convenzione, saranno devolute al Foro di Torino. ART. 23 - SPESE ED ENTRATA IN VIGORE 1. La presente convenzione è da ricondurre alle fattispecie stabilite dall’art. 15, comma 2-bis della Legge 241/1990 e, pertanto, viene sottoscritta mediante firma digitale e conservata agli atti degli Atenei stipulanti; essa entra in vigore a partire dalla data del suo invio in conservazione sostitutiva. 2. L’imposta di bollo verrà assolta con modalità virtuale, a cura dell’Università degli Studi di Torino quale sede amministrativa del Centro e designata con la propria autorizzazione all’assolvimento virtuale rilasciata in data 04.07.1996 prot. n. 93050/96 da parte dell’Agenzia delle Entrate - Ufficio di Torino. 3. La presente convenzione sarà registrata in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi dell’articolo 4, tariffa parte II - atti soggetti a registrazione solo in caso d’uso (“Scritture private non autenticate non aventi per oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale”) - del D.P.R. 131/1986; le eventuali spese di registrazione saranno a carico della parte che ne farà richiesta.

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****************** 12.3 Approvazione Regolamento del Centro Interdipartimentale “Centro di Eccellenza per la

Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche” 7/2016/12.3

Settore Ricerca

Al Presidente del Senato Accademico

Su proposta dei Dipartimenti di Scienze della Salute, Medicina Traslazionale, Scienze del Farmaco e Scienze e Innovazione Tecnologica è stato costituito il Centro Interdipartimentale “Centro di Eccellenza per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche”.

Con successiva delibera del 30/9/2016, il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole al Regolamento di funzionamento del Centro.

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di approvare il Regolamento del Centro.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la deliberazione 6/2016/13.1 del 26/09/2016 con la quale il Senato Accademico

ha espresso parere favorevole alla costituzione del Centro Interdipartimentale “Centro di Eccellenza per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche”;

VISTA la deliberazione 7/2016/14.4 del 30/09/2016 con la quale il Consiglio di

Amministrazione ha approvato la costituzione del Centro Interdipartimentale “Centro di Eccellenza per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche” e ha espresso parere favorevole sul Regolamento di funzionamento del medesimo;

CONSIDERATO che, a norma degli artt. 18 e 25 del Regolamento Generale di Ateneo, il

Regolamento di funzionamento dei Centri, redatto in conformità allo schema tipo, è approvato dal Senato Accademico previo parere del Consiglio di Amministrazione;

VISTA la deliberazione n. 6/2014/4.2 del 30/06/2014 con la quale il Senato Accademico

ha approvato lo schema tipo di Regolamento dei Centri Interdipartimentali; CONISDERATO che le modifiche del Regolamento del Centro rispetto allo schema tipo non sono

di carattere sostanziale e riguardano in particolare il funzionamento del Comitato

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Tecnico Scientifico per una migliore efficacia delle attività svolte; VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” vigente; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

vigente; VISTO il Regolamento Generale di Ateneo vigente; con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA

1. di approvare il Regolamento di funzionamento del Centro Interdipartimentale “Centro di

Eccellenza per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche”, secondo il testo di seguito riportato.

2. Il regolamento verrà emanato con Decreto del Rettore ed entrerà in vigore il giorno

successivo alla data di pubblicazione sul sito Internet dell’Ateneo.

Regolamento del Centro Interdipartimentale

“Centro di Eccellenza per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche” Articolo 1

1. Il presente Regolamento disciplina le finalità, l’organizzazione e il funzionamento del Centro interdipartimentale “Centro di Eccellenza per la Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allegiche”.

Articolo 2 Finalità e ambiti di intervento

1. Il Centro è istituito allo scopo di svolgere attività di ricerca applicata e traslazionale sulle malattie autoimmuni ed allergiche, di alta formazione e di servizio per la comunità scientifica e la società.

2. Il Centro assume come elemento qualificante delle proprie attività il concorso e la collaborazione delle diverse discipline rappresentate al suo interno, al fine di meglio utilizzare il comune capitale umano e tecnologico, con riferimento alla formazione universitaria e non universitaria.

3. Si considerano ambiti di intervento prioritari per il Centro: - sviluppare piattaforme tecnologiche finalizzate allo sviluppo di progetti in collaborazione

tra Università e Imprese, finanziati o totalmente dalle Imprese o cofinanziati su fondi di ricerca;

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- sviluppare ricerca applicata e trasferimento tecnologico per lo sviluppo di diagnostica innovativa negli ambiti pertinenti e terapie per il trattamento personalizzato delle patologie immuno-mediate;

- funzionare come centro di ricerca traslazionale in regime di open access per offrire, a selezionati partner nazionali e internazionali, conoscenze, materiale biologico, tecnologie e servizi a elevato impatto scientifico e socio-economico;

- favorire la collaborazione del Centro con il Servizio Sanitario Nazionale, anche in regime di convenzione, finalizzata allo sviluppo di innovative modalità diagnostiche e terapeutiche delle malattie autoimmuni ed allergiche;

- favorire la collaborazione con enti territoriali, nazionali e internazionali coinvolti nel monitoraggio, prevenzione e trattamento delle allergie;

- garantire il rapporto con le associazioni dei pazienti e la divulgazione dell’attività svolta nel Centro.

Articolo 3 Composizione

1. Partecipano al Centro i Dipartimenti dell’Ateneo che ne manifestino l’interesse, previa deliberazione dei rispettivi Consigli di Dipartimento. Possono aderire al Centro enti e centri esterni e studiosi ed esperti delle tematiche di interesse del Centro secondo le modalità previste dall’art. 10.

Articolo 4 Risorse

1. L’attività del Centro è finanziata: a. da appositi stanziamenti deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell’Università

del Piemonte Orientale in sede di approvazione del budget economico previsionale; b. dai proventi dei servizi resi, anche ad altre strutture dell’Ateneo; c. da contributi di enti pubblici e privati, donazioni e/o contribuzioni liberali

specificamente destinate al Centro. 2. Le modalità di gestione amministrativa del Centro sono disciplinate dal Regolamento di

Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità. 3. Eventuali contributi derivanti dalla partecipazione a bandi competitivi di formazione e

ricerca, finanziati da enti pubblici e privati, nazionali e internazionali, rimangono sul bilancio dei Dipartimenti cui afferiscono i ricercatori coinvolti nel progetto finanziato.

Articolo 5 Sede

1. Il Centro ha sede presso il Centro di Ricerca applicata IPAZIA, corso Triesta 15/a, Novara. La Direzione Generale assume la gestione amministrativa del Centro individuando il Responsabile Amministrativo. Il centro può avere sedi operative presso i Dipartimenti dell’Ateneo.

Articolo 6 Organi

1. Sono organi del Centro: a. il Direttore Scientifico

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b. il Comitato Tecnico Scientifico Articolo 7 Comitato Tecnico Scientifico

1. Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) del Centro è organo di indirizzo del Centro e garantisce l’elevata qualificazione delle attività dello stesso.

2. Il CTS è composto: a. dal Direttore Scientifico del Centro ; b. da due rappresentanti designati da ciascun Dipartimento aderente al Centro e dal

Rettore, o suo delegato; c. da uno o più rappresentanti designati congiuntamente dagli enti e/o centri esterni

aderenti al Centro ai sensi dell’art. 10. Il numero dei rappresentanti degli enti e/o dei centri esterni aderenti non può comunque essere superiore al 20% del numero dei membri designati dai Dipartimenti dell’Ateneo.

3. I componenti designati dai Dipartimenti sono individuati tra i professori e ricercatori di ruolo. Ciascun membro è in carica per 4 anni, rinnovabili; in caso di sostituzione, il nuovo membro rimane in carica fino al termine del mandato del membro sostituito.

4. Il CTS si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione del Presidente, il quale invia comunicazione ai componenti, anche telematica, almeno 72 ore prima della seduta. il Presidente redige il verbale delle sedute del CTS e lo trasmette ai Dipartimenti aderenti al Centro.

5. Il CTS è convocato altresì su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti; in tal caso il Presidente fissa la riunione entro 15 giorni dalla richiesta.

6. Il CTS delibera a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente. Perché la riunione sia valida occorre la presenza della maggioranza assoluta dei componenti; ai fini del numero legale sono computati anche gli assenti giustificati.

7. Le riunioni del CTS possono svolgersi per via telematica. 8. Il CTS può invitare a partecipare, senza diritto di voto, alle proprie sedute studiosi ed

esperti delle tematiche di interesse del Centro, affiliati o non affiliati. 9. Il CTS:

a. approva, anche su proposta del Direttore Scientifico, il piano annuale e pluriennale di sviluppo delle attività del Centro, le richieste di finanziamento e le iniziative ad essi connesse; rivolge al Direttore Scientifico proposte, osservazioni e rilievi allo scopo di indirizzare l’attività del Centro, sulla quale può chiamarlo a riferire; approva la relazione annuale del Direttore Scientifico e la sottopone al Consiglio di Amministrazione dell’Università;

b. esprime parere al Rettore sulla nomina del Direttore Scientifico; rivolge al Rettore proposte, osservazioni, rilievi sull’attività del Direttore Scientifico nonché le conseguenti richieste d’intervento; approva, a maggioranza assoluta dei componenti, le modifiche al presente Regolamento.

c. delibera l’affiliazione al Centro di studiosi che ne facciano richiesta, d. esprime parere in merito alle convenzioni, ai contratti e ai contributi proposti al

Centro verificandone la possibilità di svolgimento e la congruenza con le finalità istituzionali ed ha inoltre competenza per tutti gli atti di gestione non assegnati agli altri organi del Centro.

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Articolo 8 Direttore Scientifico

1. Il Direttore è nominato dal Rettore, sentito il parere del CTS. 2. Il Direttore rimane in carica 4 anni , rinnovabile per ulteriori due mandati. 4. Il Direttore:

a. Partecipa alle riunioni del CTS con diritto di voto; b. indirizza l’attività del Centro e adotta gli atti di gestione, sulla base delle

deliberazioni del CTS; c. redige la proposta di piano delle attività annuale nonché la relazione consuntiva

sulle attività da sottoporre all’approvazione del CTS. 5. In casi di necessità e urgenza, il Direttore Scientifico può adottare, sotto la propria

responsabilità, atti di competenza del CTS, portandoli a ratifica nella prima seduta utile dello stesso.

Articolo 9 Personale

1. Il Centro può avvalersi di personale tecnico amministrativo per periodi ed oggetti definiti. 2. il Centro può avvalersi della collaborazione di personale messo a disposizione da enti

pubblici e privati, nonché di personale esterno incaricato nell’ambito di specifici progetti formativi e di ricerca.

Articolo 10 Partecipazione di enti, centri esterni e studiosi

1. Il Centro persegue il più elevato livello di collaborazione con altri enti e centri universitari o extra-universitari, di formazione e di ricerca, in ambiti affini a quello oggetto delle sue attività. In quest’ottica, il CTS può deliberare, su domanda degli interessati, l’adesione di enti e centri esterni, i quali hanno facoltà di esprimere un rappresentante all’interno del CTS salvo quanto previsto all’art. 7 comma 2 lettera c . Al Centro possono altresì essere affiliati studiosi italiani o stranieri, che ne facciano richiesta, che svolgono studi e ricerche sulle tematiche di interesse del Centro.

Articolo 11 Beni inventariabili

1. Il materiale inventariabile concesso in uso al Centro da un Dipartimento o dall'Amministrazione è dato in sub-consegna al Direttore Scientifico del Centro.

2. Il materiale inventariabile acquistato dal Centro dopo la sua costituzione è iscritto nell'inventario unico di Ateneo, è dato in consegna all'amministrazione Centrale e in sub-consegna al Direttore Scientifico.

3. Il Centro potrà ricevere in comodato d’uso gratuito dei beni da parte di soggetti terzi nel rispetto delle normative vigenti.

Articolo 12 Recesso e scioglimento

1. Qualora un Dipartimento aderente al Centro dovesse decidere di recedere dallo stesso dovrà darne comunicazione agli Organi del Centro entro i tre mesi precedenti la data del

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recesso. Il Dipartimento recedente rimane obbligato a concludere gli impegni verso terzi già assunti dal Centro.

2. Lo scioglimento del Centro è deliberato dal CTS e comunicato all’Amministrazione centrale per gli adempimenti conseguenti.

3. Lo scioglimento del Centro potrà altresì essere disposto dagli Organi di Governo dell’Ateneo a fronte di un’accertata inattività del Centro stesso ovvero qualora ritengano le attività del Centro non più di interesse per l’Università.

Articolo 13 Destinazione dei beni in seguito a scadenza o a scioglimento anticipato

1. I beni acquistati direttamente dal Centro rimangono assegnati all'Amministrazione Centrale.

2. I beni eventualmente concessi in uso al centro sono riconsegnati alla struttura concedente. Articolo 14 Durata del Centro

1. Il presente regolamento è emanato con Decreto del Rettore ed entra in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione sul sito Internet dell’Ateneo. Il Centro ha la durata di dieci anni dall’entrata in vigore del Regolamento.

2. Alla scadenza gli Organi del Centro potranno proporne il rinnovo, con le stesse modalità previste per l’istituzione.

3. Alla proposta di rinnovo dovrà essere allegata una dettagliata relazione sulle attività svolte dal Centro e sulle prospettive di attività future.

Articolo 15 Disposizioni transitorie

1. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente Regolamento, i Dipartimenti interessati ad aderire al Centro produrranno la relativa delibera del Consiglio di Dipartimento, che indicherà i nominativi dei membri nel CTS di cui all’art. 7 comma 2.

2. La riunione di insediamento del CTS è convocata dal decano accademico tra i rappresentanti designati dai Dipartimenti.

Articolo 16 Rinvio

1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento, valgono le norme legislative, statutarie e regolamentari vigenti in materia.

****************** 13. Patrocini

13.1 Richiesta di patrocinio gratuito per il Festival Internazionale “Scrittori&Giovani” – Edizione 2016 7/2016/13.1 Ufficio di Supporto agli Organi Collegiali

Al Presidente del Senato Accademico

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Su proposta del Prof. Roberto Cicala, Presidente del Centro Novarese di Studi Letterari, si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la richiesta di patrocinio gratuito per il Festival Internazionale “Scrittori&Giovani” – Edizione 2016, che si svolgerà nel periodo 12-19 novembre 2016 principalmente sul territorio Novarese.

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la lettura nelle generazioni più giovani delle scuole superiori della provincia di Novara, e unisce volontariato a presenze di operatori professionali novaresi e collaborazione dei maggiori enti del territorio.

Il tema prescelto per l’ottava edizione è “il tempo”, oggetto di confronti con esperienze di autori stranieri e scrittori italiani, anche attraversi diversi linguaggi.

Il progetto ha come elemento di originalità il fatto che i giovani “adottano” gli scrittori, con una lettura reale grazie a un’eccezionale distribuzione gratuita di libri acquistati appositamente.

L’Ateneo è presente all’evento attraverso la partecipazione del Prof. Giovanni Tesio e del

Prof. Alessandro Barbato, in qualità di relatori.

L’Ateneo ha concesso il patrocinio anche per le edizioni precedenti. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/1/2006;

PREMESSO che in data 3 ottobre 2016 è pervenuta da parte del Prof. Roberto Cicala, Presidente del Centro Novarese di Studi Letterari, la richiesta di patrocinio gratuito per il Festival Internazionale “Scrittori&Giovani” – Edizione 2016, che si svolgerà sul territorio Novarese nel periodo 12-19 novembre 2016;

CONSIDERATO che il progetto ha l’obiettivo di promuovere la lettura nelle generazioni più giovani delle scuole superiori della provincia di Novara, e unisce volontariato a presenze di operatori professionali novaresi e collaborazione dei maggiori enti del territorio;

CONSIDERATO che il tema prescelto per l’ottava edizione è “il tempo”, oggetto di confronti con esperienze di autori stranieri e scrittori italiani, anche attraversi diversi linguaggi;

CONSIDERATO che il progetto ha come elemento di originalità il fatto che i giovani “adottano” gli scrittori, con una lettura reale grazie a un’eccezionale distribuzione gratuita di libri acquistati appositamente;

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CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo attraverso la partecipazione del Prof. Giovanni

Tesio e del Prof. Alessandro Barbero, in qualità di relatori; CONSIDERATO che l’Ateneo ha concesso il patrocinio anche per le edizioni precedenti; CONSIDERATO l’alto profilo culturale dell’iniziativa proposta; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. di concedere il patrocinio gratuito per il Festival Internazionale “Scrittori&Giovani” – Edizione

2016, che si svolgerà sul territorio Novarese nel periodo 12-19 novembre 2016.

****************** 14. Varie ed eventuali

14.1 Il Prof. Jean Daniel COISSON chiede la parola per sollecitare, come già ribadito in sedute precedenti, l’emanazione del regolamento di Ateneo in materia di valutazione dell’attività didattica e scientifica dei Professori di I e II fascia e dei Ricercatori a tempo indeterminato per l’attribuzione degli scatti triennali di carriera.

****************** Il PRESIDENTE alle ore 12:35, esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara

sciolta la seduta.

IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE IL RETTORE-PRESIDENTE (Prof. Andrea TUROLLA) (Prof. Cesare EMANUEL)

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