Seminario Vescovile di Padova – Seminario Vescovile di ......3. Una proposta di preghiera guidata...
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Il tuo nome... sulla mia fronte
21 gennaio
Terzo incontro
Cristiani… insieme
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Scuola di preghiera
Dopo la prima parte vissuta tutti assieme in chiesa, puoi scegliere come
continuare l’esperienza di preghiera. Puoi scegliere tra:
1. Pregare. Laboratorio sulla preghiera guidata.
Un itinerario per scoprire e fare propria la ricchezza di alcune preghiere
della nostra tradizione.
2. Adorare. Continuare la preghiera personale in chiesa.
Nel silenzio e rimanendo di fronte a Gesù presente nell’Eucaristia.
3. Condividere. “Condividere… per crescere nella fede”.
Nei gruppi di condivisione la Parola che il Signore ti ha donato diventa
dono e ricchezza anche per gli altri; anche tu hai la possibilità di ascolta-
re e arricchirti grazie alla fede condivisa dagli altri.
4. Cercare. Laboratorio di discernimento vocazionale.
“Cercare… per conoscersi, decidersi, giocarsi”, un itinerario per fare
propri alcuni criteri e strumenti utili al discernimento quotidiano e di
vita.
5. Riconciliarsi. Vivere il sacramento della riconciliazione.
In chiesa sono presenti alcuni sacerdoti che sono a disposizione per chi
volesse vivere il sacramento della riconciliazione.
In ogni incontro della Scuola di Preghiera potrai scegliere liberamente a
quale proposta aderire, sia cambiando sia mantenendo la stessa.
Benvenuto alla Scuola di Preghiera
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Il tuo nome... sulla mia fronte
Giovannino Bosco nacque il 16 Agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo
D'Asti, in Piemonte. Ancora bimbo, la morte del padre gli fece sperimentare il dolore
di tanti poveri orfanelli dei quali si farà padre amoroso. Trovò però nella mamma Mar-
gherita, un esempio di vita cristiana che incise profondamente nel suo animo. Volendo-
si far prete per dedicarsi tutto alla salvezza dei fanciulli, all'età di vent'anni entra nel
Seminario di Chieri per essere poi ordinato sacerdote a Torino nel 1841, a ventisei
anni . In quei tempi Torino era ripiena di poveri
ragazzi in cerca di lavoro, orfani o abbandonati,
esposti a molti pericoli per l'anima e per il corpo.
Don Bosco incominciò a radunarli la domenica, ora
in una chiesa, ora in un prato, ora in una piazza per
farli giocare ed istruire nel Catechismo finché, dopo
cinque anni di enormi difficoltà, riuscì a stabilirsi
nel rione periferico di Valdocco e aprire qui il suo
primo Oratorio. In esso i ragazzi trovavano vitto e
alloggio, studiavano o imparavano un mestiere, ma
soprattutto imparavano ad amare il Signore. Don
Bosco era amato dai suoi «brichini», fino all'invero-
simile. Per essi sacrificò tutto quel poco denaro che
possedeva, il suo tempo, il suo ingegno che aveva
fervidissimo, la sua salute. Per essi ancora fondò la
Congregazione Salesiana, formata da sacerdoti e
laici che vogliono continuare l'opera sua e alla quale diede come scopo principale di
sostenere l'autorità del Papa. Volendo estendere il suo apostolato anche alle fanciulle
fondò, con Santa Maria Domenica Mazzarello, la Congregazione della Figlie di Maria
Ausiliatrice, che oggi è diffusa in tutto il mondo. Stremato di forze per l'incessante
lavoro, si ammalò gravemente. Una delle ultime sue raccomandazioni fu questa: «Dite
ai giovani che li aspetto tutti in Paradiso...». Spirava il 31 gennaio 1888, nella sua po-
vera cameretta di Valdocco, all'età di 72 anni. Il 1 aprile 1934, Pio XI, che ebbe la for-
tuna di conoscerlo personalmente, lo proclamò Santo.
Benvenuto alla Scuola di Preghiera Incontro con il testimone
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Scuola di preghiera
In ascolto della Parola
ALLELUIA (Taizè)
ALLELUIA, ALLELUIA, ALLELUIA.
Per il resto, fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fate-
vi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in
pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. Salutatevi a
vicenda con il bacio santo.
Tutti i santi vi salutano.
La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comu-
nione dello Spirito Santo siano con tutti voi. .
Dalla seconda lettera ai Corinzi di San Paolo apostolo (2Cor 13, 11-13)
ALLELUIA, ALLELUIA, ALLELUIA.
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Il tuo nome... sulla mia fronte
1. Schiaffetto o buffetto?
Paura e sorpresa per un gesto di affetto della Chiesa.
«Come io ho amato voi». L'amore cristiano è anzitutto un amore ricevu-
to, accolto. L'amore viene da Dio, dagli altri, dalla Chiesa.
O… questa verità mi fa paura?
Come avverto di essere amato dalla Chiesa?
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2. Insieme, ma da fratelli
Cristiano “fai da te”? Ahi, ahi, ahi!
Frena: fratelli… ma di chi siamo figli? __________________________________________________________
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Don Nicola Tonello, padre spirituale del Seminario
Maggiore ci offre alcuni spunti di riflessione.
Orientati alla riflessione
Qualche istante di silenzio per ritornare sulla Parola ascolta-
ta, accompagnati dalla voce guida.
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Scuola di preghiera
3. Una fraternità che educa
Chi ama educa!
La comunione con gli altri è una condizione che dovrebbe favori-
re la mia risposta alla chiamata del Signore.
L’amore per l’altro, mette in conto anche la correzione, perché desidera
la crescita dell’altro. Sono capace di un amore di questo tipo?
Chi mi ha amato così?
Esiste in giro qualche “sosia” della vera comunione? In comunità condi-
vido la mia fede con gli altri oppure provo una certa vergogna a farlo?
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4. A proposito di quelli che ci danno fastidio
L’abbraccio desiderato e quello offerto… spesso non coincidono!
E se avessimo bisogno di quelli che ci danno fastidio?
«Noi viviamo sostenendoci l'un l'altro.
È come reggersi con le mani sulle spalle di chi ci vive accanto.
Si ha bisogno persino delle persone che danno fastidio». (Autore giapponese)
Provo a elencare davanti al Signore quelle persone nei riguardi delle
quali provo qualche fastidio, oppure con cui non ho interessi particolari
da condividere e che… mi sono “necessarie” per vivere.
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Il tuo nome... sulla mia fronte
PANE DI VITA SEI (Rns)
Pane di vita sei
spezzato per tutti noi
chi ne mangia per sempre in Te vivrà.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come pane vieni in mezzo a noi.
IL TUO CORPO CI SAZIERÀ,
IL TUO SANGUE CI SALVERÀ,
PERCHÉ SIGNOR, TU SEI MORTO PER AMORE
E TI OFFRI OGGI PER NOI. (2V)
Fonte di vita sei,
immensa carità,
il Tuo sangue ci dona l’eternità.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come vino vieni in mezzo a noi.
IL TUO CORPO CI SAZIERÀ,
IL TUO SANGUE CI SALVERÀ,
PERCHÉ SIGNOR, TU SEI MORTO PER AMORE
E TI OFFRI OGGI PER NOI. (2V)
… E TI OFFRI OGGI PER NOI.
In adorazione
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Scuola di preghiera
Dal Salmo 132
Insieme: Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme.
Uomini: È come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
Insieme: Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme
Donne: È come rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre.
Insieme: Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme.
In preghiera
Cantico del pellegrinaggio. Questo salmo rivive l’esperienza di vita co-
mune che i pellegrini facevano durante tutto il loro cammino. Tale e-
sperienza era sentita come una gioia, nonostante le difficoltà, perché li
portava a incontrare Dio.
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Il tuo nome... sulla mia fronte
Il tempo prolungato di silenzio
è il centro dell’incontro di questa sera.
È il momento in cui entrare in relazione con Gesù
cercando l’intimità e la profondità,
la sincerità e la gioia dell’incontro con Lui.
ASCOLTALO
PARLAGLI
DIALOGA
Puoi trovare gli spunti per la preghiera leggendo e medi-
tando i testi che trovi dalla p. 18 alla p. 21.
Puoi utilizzare lo spazio qui sotto
per scrivere una preghiera al Signore, per ringraziarlo,
per riprendere le suggestioni ricevute questa sera,
per esprimere i tuoi desideri.
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Scuola di preghiera
IO CREDO IN TE GESU’ (Rns)
A Te, mio Dio
affido me stesso
con ciò che sono
per Te Signor.
Il mondo mio è nelle Tue mani,
io sono Tuo per sempre.
IO CREDO IN TE, GESÙ
APPARTENGO A TE, SIGNOR
È PER TE CHE IO VIVRÒ
PER TE IO CANTERÒ
CON TUTTO IL CUOR
Ti seguirò
ovunque Tu andrai
tra lacrime e gioia
ho fede in Te.
Camminerò nelle Tue vie,
nelle promesse per sempre.
IO CREDO IN TE, GESÙ
APPARTENGO A TE, SIGNOR
È PER TE CHE IO VIVRÒ
PER TE IO CANTERÒ.
IO CREDO IN TE, GESÙ
APPARTENGO A TE, SIGNOR
È PER TE CHE IO VIVRÒ
PER TE IO CANTERÒ
CON TUTTO IL CUOR.
Lodando ed esultando
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Il tuo nome... sulla mia fronte
Tu sei sorgente viva, tu sei fuoco, sei carità.
Vieni Spirito Santo, vieni Spirito Santo! (Taizè)
Guida: ci rivolgiamo al Padre, per mezzo di Gesù Cristo presente qui di
fronte a noi, con la certezza che ci ascolta e sostiene nelle difficoltà:
Preghiere di intercessione
Signore, ti preghiamo per la Chiesa,
continui ad accompagnarci verso il bene e aiuta noi ad accorgerci del ca-
lore con cui ci accompagna.
Signore, ti preghiamo per le nostre comunità cristiane,
sostienile, perché il nostro radunarci non sia soltanto passare del tempo
insieme ma sia volto a conoscere te.
Signore, ti preghiamo per quelli che non amiamo e che ci danno fastidio,
aiutaci a riconoscere anche in loro un’espressione del tuo amore.
Io Ti adoro e Ti adorerò!
Io Ti adoro e Ti adorerò!
IO CREDO IN TE, GESÙ
APPARTENGO A TE, SIGNOR
È PER TE CHE IO VIVRÒ
PER TE IO CANTERÒ.
IO CREDO IN TE, GESÙ
APPARTENGO A TE, SIGNOR
È PER TE CHE IO VIVRÒ
PER TE IO CANTERÒ
CON TUTTO IL CUOR.
È PER TE CHE IO VIVRÒ
PER TE IO CANTERÒ
CON TUTTO IL CUOR.
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Scuola di preghiera
In questo anno dedicato al sacramento della Confermazione vogliamo dare
voce alla nostra fede chiamando Dio con il nome di Padre.
Signore, ti preghiamo per le vocazioni,
suscita in molti giovani e in molte giovani il coraggio di seguire la tua
chiamata e la fiducia nella tua promessa di amore.
Signore, ti preghiamo per coloro che sono impegnati nello studio e nel
lavoro,
aiutali nella ricerca della Verità e del vero senso della vita.
Signore, ti preghiamo per chi non riesce a trovare lavoro,
guida i loro passi e sostienili con il tuo amore.
PADRE NOSTRO (Gen Rosso – Gen Verde)
Padre, Padre nostro,
che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Padre, Padre nostro,
dacci oggi il pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Padre, Padre
non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen. Amen. Amen.
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Il tuo nome... sulla mia fronte
Con il prossimo canto termina la prima parte della
Scuola di Preghiera. Ti invitiamo a scegliere tra le 5 possibilità per continuare
nel modo che preferisci la serata:
1. La preghiera silenziosa in chiesa
2. I gruppi di condivisione
3. Una proposta di preghiera guidata
4. Laboratorio di discernimento
5. Il Sacramento della riconciliazione
Per favorire i destinatari della Scuola di Preghiera, i giovani dai
18 ai 35 anni, invitiamo gli adulti che partecipano a orientarsi
verso l’esperienza di preghiera silenziosa in Chiesa.
Al termine dell’incontro, verso le 22.15, ti invitiamo in refetto-
rio per un momento di fraternità. Ti invitiamo a rimanere nella
scelta fatta, senza girovagare per i corridori.
(per il rispetto di tutti chiediamo di non restare oltre le 23.00)
Grazie e buona preghiera!
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Scuola di preghiera
CON UN CUORE SOLO (P.Ferrante)
CON UN CUORE SOLO,
CANTIAMO ALLA GLORIA DI DIO,
CON UN’ANIMA SOLA,
NOI DIAMO LODE AL SIGNOR.
COME INCENSO SALGA AL CIELO,
OGGI QUESTA NOSTRA LODE,
FORMIAMO UN SOL CORPO,
IN CRISTO IL SIGNOR.
CON UN CUORE SOLO,
CANTIAMO ALLA GLORIA DI DIO,
CON UN’ANIMA SOLA,
NOI DIAMO LODE AL SIGNOR.
COME INCENSO SALGA AL CIELO,
OGGI QUESTA NOSTRA LODE,
FORMIAMO UN SOL CORPO,
UNITI IN CRISTO IL SIGNOR.
Signore, il popolo tuo è riunito
per fare un solo corpo che dia lode a te.
Ogni distanza in te non ha misura,
noi siamo la tua Chiesa, Gesù.
Che il mondo ci riconosca, Signore,
dal modo in cui ci ameremo gli uni e gli altri.
Nel volto di ogni uomo vediamo
la tua presenza viva, Gesù.
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Il tuo nome... sulla mia fronte
Riconciliarsi
Esame di coscienza
Ricevere il perdono per avere la forza di cambiare. La mia vita non
è l’applicazione di un regolamento al quale obbedisco per paura di
un castigo, è un incontro con Gesù Cristo, morto e risorto per me.
Il sacramento della riconciliazione è un lasciarmi trovare e incon-
trare con Dio, mio Padre. A questo Padre che mi viene incontro
dico grazie, chiedo perdono e rinnovo la mia fede. Quando mi con-
fesso proclamo il mio GRAZIE per i doni ricevuti; chiedo PER-
DONO dei peccati commessi; rinnovo il mio CREDO in Lui che
mi conosce. Dal sacramento del perdono nasce il desiderio, il pro-
posito di assomigliare sempre più a Gesù, il Figlio prediletto, il
mio Signore.
Sarà importante per me precisare su quale aspetto della mia vita
intendo orientare oggi il mio impegno di conversione.
O Dio nostro Padre,
che manifesti il tuo amore e la tua misericordia
soprattutto nel sacramento del perdono,
donami lo Spirito di verità
perché io possa riconoscere i miei peccati
e confessarli con umiltà.
Perdonami se qualche volta mi arrendo passivamente al peccato
e donami un cuore grande
per non sottrarmi agli appelli del Vangelo
per servirti nella gioia e nella pace.
Amen.
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Scuola di preghiera
Schiaffetto o buffetto… - mi sento membro della Chiesa?
Trovo posto per la preghiera nella mia giornata? O prego solo quando
mi serve o me la sento? Partecipo alle iniziative parrocchiali?
Partecipo abitualmente alla santa messa ogni domenica? Nutro la mia
fede con la parola di Dio? Vivo la settimana alla luce della Parola ascol-
tata la domenica?
Mi sto impegnando seriamente a comprendere a quale vocazione il Si-
gnore mi sta chiamando per realizzare nella gioia la mia vita?
Una fraternità che educa… - testimonio l’amore ricevuto ai miei fratelli?
Cerco di creare un clima sereno e gioioso, oppure scarico sugli altri le
mie tensioni e malumori?
Ho giurato il falso? Inganno con la menzogna il mio prossimo? Accuso
ingiustamente? Parlo male, faccio pettegolezzi?
Sono facile all’ira, al giudizio? Sono egoista, geloso, invidioso, superbo,
sgarbato? Agisco contro coscienza per timore o per ipocrisia?
Ho cercato di far crescere la mia famiglia secondo la volontà di Dio? Ho
pregato insieme ai miei familiari? E per loro? Ho parlato di Dio oppure
con il comportamento ed il linguaggio li ho allontanati da Lui?
A proposito di quelli che mi danno fastidio - vivo il perdono con i fratelli?
Se ho ricevuto del male, ho perdonato, o conservo rancore, odio, deside-
rio di vendetta? Ho insultato, detto parole inopportune?
Se ho fatto del male, ho avuto il coraggio di riconoscere il mio torto,
specialmente con altri? E se ho offeso ho chiesto perdono?
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Il tuo nome... sulla mia fronte
Preghiera d’inizio Spirito Santo, amore ricevuto e accolto,
abbraccio forte e vigoroso,
verità che conduce la Chiesa nel suo pellegrinaggio terreno,
guidaci con la tua forza nel nostro essere cristiani.
Non lasciarci sentire soli nel cammino,
Insegnaci a camminare insieme come fratelli in comunione
con te e tra di noi, nella condivisione della vita e della
tua Parola.
Suscita in noi la libertà di collaborare attivamente
ai tuoi disegni.
Amen.
Preghiera di fine
Accogli Signore quanto abbiamo condiviso,
fa che sia riflesso di ciò che tu
hai messo nel nostro cuore.
Perdonaci quando non sappiamo essere cristiani
autentici, quando non riusciamo ad amare anche
quelli che ci danno fastidio,
quando non sappiamo abbracciare la nostra vita
con le tue braccia misericordiose
e sorridere agli altri con un sorriso pieno d’amore
di chi ti ha incontrato.
Aiutaci ad essere tuoi testimoni gioiosi,
a vivere nella pace tra noi,
in cammino verso la santità. Amen.
Condividere
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Scuola di preghiera
LA CHIESA EDUCATRICE DELL’UMANITÁ
O Chiesa cattolica, o madre dei cristiani nel senso più vero, tu educhi ed
ammaestri tutti: i fanciulli con tenerezza infantile, i giovani con forza, i
vecchi con serenità, ciascuno cioè secondo l’età, secondo le sue capacità
non solo corporee, ma anche psichiche. Tu assoggetti le donne ai loro
mariti, non per soddisfarne la libidine, ma per diffondere la prole e per
creare, in casta e fedele obbedienza, la società familiare. Tu preponi gli
uomini alle consorti, non perché disprezzino il sesso debole, ma perché
vivano nella legge dell’amore sincero. Tu assoggetti i figli ai genitori in
una specie di schiavitù libera, e anteponi i genitori ai figli con un domi-
nio che è amore. Tu stringi i fratelli ai fratelli con un vincolo religioso
che è più saldo e più stretto del legame del sangue. Tu rinforzi, per il re-
ciproco amore, ogni parentela e ogni gruppo sociale, conservandone i
vincoli posti dalla natura e dalla volontà. Tu insegni agli schiavi di resta-
re fedeli ai loro padroni, non tanto per la costrizione cui li assoggetta la
loro condizione, quanto per il piacere di compiere il loro ufficio. Tu rendi
i padroni miti con gli schiavi, nella considerazione del sommo Dio che è
padrone comune, e li rendi più inclini ad averne cura che a punirli.
SANT’AGOSTINO, I costumi della Chiesa cattolica, I, 30, 62-63.
Per approfondire
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Il tuo nome... sulla mia fronte
IL CORPO DI CRISTO
Subito la Chiesa ci appare come quella che rivela Gesù Cristo. Essa ci
annuncia la sua parola e ci dona i sacramenti, attraverso cui Cristo si
rende presente in mezzo a noi. In concreto, però, Gesù è il Figlio di Dio
che, venuto sulla terra, ci salva dal male e ci rende figli di Dio. Ma è la
Chiesa, che anche chiamiamo nostra madre, che ci genera a questa vita
e a questa conoscenza. Felici noi se, interrogati per sapere che cosa ne
pensiamo e che cosa ci attendiamo da essa, siamo capaci di rispondere:
la fede in Gesù Cristo. Ci sono alcuni che, pure appartenendole, vedono
solo il suo lato esteriore: una società umana che si è inserita in mezzo
alle altre e nella quale, guardandola più da vicino, scopriamo molti di-
fetti. Un po’ come capita a quei ragazzi che, crescendo, si accorgono
LA ZIZZANIA TRA IL FRUMENTO
Anche se nella Chiesa si vede la zizzania, tuttavia la nostra fede e la
nostra carità non devono restare ferme fino al punto che, vedendo la
zizzania nella Chiesa, noi stessi ci allontaniamo dalla Chiesa. Noi dob-
biamo solamente faticare per poter essere frumento, così che quando la
messe comincerà a venir riposta nei granai del Signore, ci sia dato otte-
nere il frutto della nostra opera e della nostra fatica. L’Apostolo dice
nella sua lettera: Però in una casa grande non ci sono solo vasi d’oro e
d’argento, ma anche di legno e di coccio; e alcuni sono onorati, altri
disprezzati (2Tm 2, 20). Noi, diamoci da fare e fatichiamo quanto ci è
possibile, per essere vasi d’oro e d’argento. Riguardo poi ai vasi di coc-
cio, solo al Signore è concesso spezzarli, perché a lui è stata data la ver-
ga di ferro. Un servo non può essere maggiore del suo Signore, e nessu-
no può arrogarsi ciò che il Padre ha dato solo al Figlio, tanto da credere
di poter dare mano alla pala nell’aia per gettare al vento e mondare il
grano, oppure di poter separare, con giudizio umano, tutta la zizzania
dal frumento. È questa una presunzione superba, è una ostinazione sa-
crilega, che si arroga una frenesia abbietta.
CIPRIANO DI CARTAGINE, Le Lettere, 54, 3.
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Scuola di preghiera
LA FORZA DEL PERDONO
Se giudichiamo, spesso lo facciamo perché in noi c'è qualcosa di cui ci
sentiamo colpevoli e che non vogliamo guardare o lasciar vedere agli
altri. Quando giudichiamo, rifiutiamo gli altri, costruiamo un muro, una
barriera. Quando perdoniamo, distruggiamo le barriere e ci avviciniamo
agli altri.
Non possiamo accettare veramente gli altri così come sono e perdonarli
se non scopriamo che Dio ci accetta veramente così come siamo e che
ci perdona. È un'esperienza profonda quella di sentirsi amati e portati
da Dio con tutte le nostre ferite e la nostra piccolezza.
Non possiamo amare veramente i nostri nemici e tutto ciò che in loro è
spezzato se non iniziamo ad amare ciò che in noi è spezzato.
La comunità è il luogo del perdono. Nonostante tutta la fiducia che pos-
siamo avere gli uni degli altri, ci sono sempre parole che feriscono e
atteggiamenti che prevaricano, situazioni nelle quali le suscettibilità si
urtano. È per questo che vivere insieme implica una certa croce, uno
sforzo costante e un'accettazione che è un mutuo perdono quotidiano.
Perdonare è riconoscere di nuovo – dopo una separazione – l'alleanza
che ci lega con coloro con i quali non ci intendiamo bene; è aprirsi a
loro e ascoltarli di nuovo. È dar loro spazio nei nostri cuori.
che i loro genitori non sono i migliori. Altri invece, fatti adulti, vincono
quello scandalo che provocano. Se costoro appartengono alla Chiesa, è
per trovare Gesù Cristo, il quale può essere incontrato solo in essa. Non
hanno vergogna di appartenergli, perché la considerano il popolo di Dio,
con le sue grandezze e miserie, con la sua grande varietà di doni, di cul-
ture e di mentalità diverse. Superano una concezione angusta di salvezza
e scoprono che quel Cristo che li salva è il Cristo di tutti. Egli vuole for-
mare un “corpo”, le cui diverse membra sono unite dalla fede. L’amore
di Cristo in loro diventa amore per gli altri.
J. LAPLACE, Lo Spirito e la Chiesa. Alle sorgenti della vita spirituale,
Edizioni Paoline, pp. 41-42.
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Il tuo nome... sulla mia fronte
BIBLIOGRAFIA
D. BONHOEFFER, Vita comune, Queriniana, Brescia
J. LAPLACE, Lo Spirito e la Chiesa. Alle sorgenti della vita spirituale,
Edizioni Paoline, Milano 1989.
J. RATZINGER, La fraternità cristiana, Queriniana, Brescia 2005.
J. VANIER, La comunità. Luogo del perdono e della festa, Jaca Book,
Milano 1991.
Ecco perché non è mai facile perdonare. Anche noi dobbiamo cambia-
re. Dobbiamo imparare a perdonare, e ancora perdonare, e sempre per-
donare, giorno dopo giorno. Abbiamo bisogno della potenza dello Spi-
rito Santo per aprirci in questo modo.
J. VANIER, La comunità. Luogo del perdono e della festa,
Jaca Book, Milano 1991.
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Scuola di preghiera
Informazioni anche su www.seminariopadova.it o sulla pagina facebook:
scuola di preghiera
Alcune interessanti proposte
Il pomeriggio, dalle 16 alle 19.30.
Possibilità della Preghiera personale, l’Adorazione eucaristica,
la direzione spirituale e la confessione. Si concluderà con la celebrazione del Vespro e la
benedizione eucaristica. Ti aspettiamo nei giorni:
Mercoledì 23 e 30 gennaio
Mercoledì 6, 13, 20 e 27 febbraio
Mercoledì 6, 13, e 20 marzo
Non è necessaria alcuna iscrizione o preavviso. Quanto stare lo decidi tu.
«MI INDICHERAI IL SENTIERO DELLA VITA» I mercoledì in Seminario
ESERCIZI SPIRITUALI PER I GIOVANI IN RICERCA
È l’esperienza di un tempo di silenzio per riflettere e pregare sulla missione che
Dio ci affida per la nostra vita. Attraverso la figura del profeta Giona si rivive il
mistero della chiamata e dell’invio, dei dubbi e della missione unica a cui siamo
chiamati dal Signore.
Gli esercizi si svolgeranno a Villa Immacolata di Torreglia, dalla sera di venerdì
10 maggio al pomeriggio di domenica 12.
Per informazioni o adesione contattare don Stefano Manzardo:
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Il tuo nome... sulla mia fronte
WEEK-END A CASA SANT’ANDREA C’è qui un ragazzo che ha cinque pani e due pesci
I giovani di Casa Sant’Andrea - la comunità vocazionale della Diocesi di
Padova- propongo un week-end per fare un’esperienza nella loro comuni-
tà.
Casa Sant’Andrea è il luogo in cui i giovani compiono un discernimen-
to sulla loro vita e si preparano all’ingresso in Seminario Maggiore.
L’invito è rivolto a tutti quei giovani (oltre i diciotto anni)
che stanno cercando di orientare la propria vita,
che hanno il desiderio di vivere un tempo di discernimento,
o semplicemente trascorrere un sabato e una domenica con dei gio-
vani che stanno vivendo l’esperienza della sequela.
L’inizio di questa esperienza è previsto per le 16.00 di sabato 23 febbra-
io e la conclusione verso le 17.00 di domenica 24 febbraio.
Per informazioni ed iscrizioni:
don Stefano Manzardo [email protected]
don Giorgio Bozza [email protected]
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Scuola di preghiera
Da mercoledì sarà possibile scaricare dal sito del Seminario
www.seminariopadova.it :
-il libretto dell’incontro
-la riflessione di don Nicola
-il foglietto della preghiera guidata
Ti invitiamo ad iscriverti alla pagina facebook della Scuola di
Preghiera.
Grazie di aver pregato con noi! Al prossimo incontro!
Prossimi appuntamenti