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SEMINARIO TECNICO ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PALERMO in collaborazione con AEIT - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA e TELECOMUNICAZIONI Sezione di PALERMO – AMES INFRASTRUTTURE CON FIBRA OTTICA: OPPORTUNITA' DI SVILUPPO SOCIALE ECONOMICO DEL TERRITORIO Aula Capitò, sede Presidenza della Scuola Politecnica di Palermo Viale delle Scienze Ed. 7 – Palermo Giovedì 22 Febbraio 2018 Ore 14:00 22/02/2018 1 Ing. Moretti Marco

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SEMINARIO TECNICO

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PALERMOin collaborazione con

AEIT - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA e TELECOMUNICAZIONI

Sezione di PALERMO – AMES

INFRASTRUTTURE CON FIBRA OTTICA: OPPORTUNITA' DI SVILUPPO SOCIALE ECONOMICO DEL TERRITORIO

Aula Capitò, sede Presidenza della Scuola Politecnica di PalermoViale delle Scienze Ed. 7 – PalermoGiovedì 22 Febbraio 2018 Ore 14:00

22/02/2018 1Ing. Moretti Marco

Il cablaggio strutturato negli edifici

connessi all’infrastruttura ottica

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Ing. Marco Moretti Palermo,22 febbraio 2018Presidente Nazionale UNAE

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Cablaggio strutturato

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D.L. n.69 del 21 giugno 2013 "Disposizioni urgenti per il rilancioeconomia"

……..omissis….

art.10 (Liberalizzazione dell'allacciamento dei terminali dicomunicazione ecc..)

3. Al D L 26 ottobre 2010, n. 198, sono apportate le seguentimodificazioni:

a) l'articolo 2 e' soppresso;b) all'articolo 3 il comma 2 e' sostituito dal seguente:

2. Il decreto del Ministro delle poste e telecomunicazioni23 maggio 1992, n. 314, e' abrogato".

MA COSA PREVEDEVA IL DM?

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Cablaggio strutturato

ART 3 Allegato 12

……omissis ……

2. Ultimata l'installazione, debbono

essere effet. le prove atte a verificare

la funzionalità dell'impianto ecc.

3. L'impresa autoriz. che ha provveduto

alle operazioni di instal. e di collaudo

deve consegnare all'abbonato, all'atto

dell'allacciamento dell'impianto alla rete

pubblica, il progetto dell'impianto stesso

sottoscritto da un progettista iscritto

all'albo professionale, nonchè una

dichiarazione conforme allo schema

dell'allegato 12, ecc.

Allegato 13

Per le impresa di installazione/

manutenenzione erano previste

3 gradi di autorizzazione

Da rinnovare ogni 3 anni

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Da cosa è stato sostituito?

Cablaggio strutturato

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Nulla, perchè il D.M. 37 22 gennaio 2008

NON COMPRENDE QUESTI IMPIANTI

Art. 2. Definizioni relative agli impianti

…omissis…

f) impianti radiotelevisivi ed elettronici: le componentiimpiantistiche necessarie alla trasmissione ed alla ricezione deisegnali e dei dati, anche relativi agli impianti di sicurezza, adinstallazione fissa alimentati a tensione inferiore a 50 V in correntealternata e 120 V in corrente continua, mentre le componentialimentate a tensione superiore, nonché i sistemi di protezionecontro le sovratensioni sono da ritenersi appartenenti all'impiantoelettrico; ai fini dell'autorizzazione, dell'installazione e degliampliamenti degli impianti telefonici e di telecomunicazioneinterni collegati alla rete pubblica, si applica la normativaspecifica ( quella abrogata)

Ed è un peccato, in presenza di

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Cablaggio strutturato

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Legge 164 -2014 (Conversione D.L. 133/2014 -Sblocca Italia)

Al Capo II dopo l’ art 6 sono inseriti i seguenti:

2. Nel capo VI della parte II del Testo unico delle disposizioni

legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al

D.P.R. 380 6-6-2001, dopo l'articolo 135 è aggiunto il seguente:

Art.135-bis-Norme per l'infrastrutturazione digitale degli edifici

Legge 232–2016 ( Bilancio Finanza 2017)

Art. 1 …omissis….

Al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica edigitale secondo il modello «Industria 4.0», per gliinvestimenti, effettuati nel periodo indicato al comma 8,in benimateriali strumentali nuovi compresi nell’elenco di cui all’allegatoA annesso alla presente legge, il costo di acquisizione èmaggiorato del 150 per cento.

Allegato A (Articolo 1, comma 9)

Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delleimprese secondo il modello «Industria 4.0»

Cablaggio Strutturato –Definizioni -Acronimi

Cablaggio strutturato

Infrastruttura fisico-logica in grado di far dialogare più tecnologie

Informazione- Comunicazione

ICT (Information end Communications Tecnologies)

Tecnologie della informazione e della comunicazione

Automazione – Comando - Controllo

HBES/CCCB (Home and Building Electronic System)Commands Controls and Communications in Buildings

Trasmissione - Comunicazione

BCT (Broadcast and Communications Technologies)Tecnologie di trasmissione e di Comunicazione

e Sicurezza

SAC (Security and Control) Fonia , Video, Comunicazione,

Automazione e controllo, Antincendio, Antintrusione, ecc.

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Trasmissione dati -Collegamento fisico Edificio – Tipologie

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Si intende collegamento Campus (Comprensorio) Building -Home con Fibra

FTTX (Fiber to the Node /Cabinet/Building/Home)

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FTTX (Fiber to the X) : indica una architettura di rete di telecomu-nizione di livello fisico a banda larga che utilizza la fibra qualemezzo trasmissivo

FTTN(E) - Fiber-to-the-node (Exchange) c.t. in dl 100Mbit/s

- fibra ottica fino nodo sterno, distanza sup. 3048 m utente

- collegamento finale utente u. i. con cavo rame.

FTTC - Fiber-to-the-cabinet-cap. trasm. d.l.a 100Mbit/s;

- fibra ottica fino ad armadio esterno, entro 300 m utente

- collegamento finale utente u.i. con cavo in rame

FTTB - Fiber-to-the-building (basement) 100-1000 Mbit/s

- fibra ottica fino ad edificio,

- collegamento finaleutente u. i. con cavo in rame

FTTH - Fiber-to-the-home 800 Mbit/s in futuro > 1 Gbit/s

- fibra ottica fino ad utente ( unità immobiliare)

- collegamento finale utente u.i. con cavo in fibra ottica

ADSL2+ (Asymmetric Digital Subscriber Line) linea rame da centrale,300m dall’armadio ripartenza linea, velocità connetività 20 Mb/s

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Trasmissione dati - Collegam. fisico Edificio – Capacità trasmisiva

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Velocità Internet

29.3 Mbps in download

17,2 Mbps in upload

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Cablaggio strutturato - Speed test

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L. 164/2014 Convers. D.L. 133/2014 (Sblocca Italia) "Art. 135-bis. - (Norme perl'infrastrutturazione digitale degli edifici) al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 T. U. E.

2000

FTTBFiber to the building

FTTCFiber to the cabinet

CSOECentro Servizi Ottico Edificio

CSOCCentro Servizi Ottico Cabinet

Trasmissione dati – Collegamento fisico - Home

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STOA : Scatola di Terminazione Ottica Appartamento

FTTH - Fiber-to-the-home

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Cablaggio - Tipi

Cablaggio , metodologia per progettare e realizzare gliimpianti di telecomunicazione ( fonia e dati) e in generecomprende parti passive:

–cavi, connettori, prese, permutatori, ecc. installati epredisposti per poter interconnettere e far dialogare degliapparati attivi (computer, telefoni, stampanti, monitor, ecc.)

I sistemi di cablaggio si suddividono essenzialmente in:

– PROPRIETARI: IBM Cabling System, Digital DEC

connect, ecc.

– STRUTTURATI : Conformi a standard nazionali o

internazionali, TIA/EIA 568A, EN 50173, ISO/IEC 11801

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Cablaggio Strutturato

Un esempio di cablaggio é una LAN ( Local Area Network)costituita da un gruppo di computer connessi in una rete localeper consentire di comunicare tra loro e condividere risorse quali: server, stampanti, Plotter, ecc.

I dati vengono inviati sotto forma di pacchetti, la trasmissione èregolata utilizzando diverse tecnologie.

La tecnologia LAN più diffusa è Ethernet standard IEEE 802.3.

La tecnologia Ethernet può utilizzare topologie: Bus, Anello,Stella ed altro.

Il numero di dispositivi che si possono collegare in rete in unaLAN può variare da due a diverse migliaia.

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Cablaggio Strutturato -Topologia

La topologia fisica a stella è quella utilizzata nella quasigeneralità, consentendo importanti vantaggi in fase di espansionee/o di risistemazione di un sistema, la sua topologia logicarimane un vero e proprio anello, completato all’interno

dell’ hub centrale.

Altre topologie fisiche, sono ad esempio:

- topologia a bus

- topologia ad anello

in genere oggi non sono utilizzate

La topologia scelta deve essere una soluzione definitiva eduniversale, indipendente dall’ubicazione, dal tipo di utenze, dalnumero delle utenze e dal protocollo trasmissivo che si utilizza

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LAN a: BUS ANELLO STELLA

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Cablaggio Strutturato - Topologia

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato -Topologia a stella

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Topologia a stella , il trasferimento dei dati viene gestitodirettamente da un dispositivo all’altro senza incidere inalcun modo sulle altre porte dello switch.

Per alcuni impianti di sicurezza esistono norme specificheche regolano/vietano l’utilizzo della rete dati condivise,esempio “Impianto diffusione sonora emergenza - EVAC(Certified Emergency Voice Allarm)”, “Rivelazione fumo”

switch

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato –Topologia a stella

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Cablaggio strutturato- Velocità di trasmissione

La velocità di trasmissione dei dati, in relazione al tipo di mezzotrasmissivo può essere :

• 100BASE-TX/10BASE-T (Fast Ethernet) 100 Mbit/s

• 1000Base-T (Gigabit Ethernet ) 1.000 Mbit/s

• 10GBASE-LX4,10GBASE-ER e 10GBASE-SR(10GigabitEthernet) 10.000 Mbit/s

Le apparecchiature attive : Router, Switch ,Hub, e gli apparecchiterminali :Computer, Server, stampanti, telefono, ecc., non fannoparte del cablaggio strutturato.

La rispondenza a standard Nazionale ed Internazionali è necessariaper consentire di gestire un sistema aperto multi prodotto emultimarca e garantire requisiti prestazionali prestabiliti.

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Cablaggio strutturato - Mezzi trasmissivi

Il mezzi di trasmissione fisico per una LAN sono i cavi :

-a doppino incrociato ( 8 cavi che formano 4 coppie in rame twistatecon spine e prese RJ45)-lunghezza max impiego 100 m (328 piedi);

- in fibra ottica, lunghezza massima impiego da 10 a 70 km.

Il tipo di cavo a doppino incrociato o in fibra ottica utilizzati,determinano la velocità di trasmissione dei dati da

100 Mbit/s a 10.000 Mbit/s.

La rete 10 Gigabit Ethernet(10.000 Mbit/s)si può realizzare con:

- cavo in fibra ottica tipo:10GBASE-LX4,10GBASE-ER e 10GBASE-SR

e/o

- cavo a doppino twistato Categoria 6a o Cat-7 ( max 50m)

Con fibra lunghezza massima rete 10.000 m (6,2 miglia)

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Cablaggio strutturato – apparati attivi - swtich

Il funzionamento di una LAN ruota attorno agli switch.

Switch si può tradurre “ interruttore” ed anche “per scambiare”,questo apparecchio impara a memoria (tecnicamente, conserva sutabelle di switching) dove si trovano i vari dispositivi connessi in rete efa si che i pacchetti di dati trasmessi siano instradati “solo” tra i duepunti direttamente coinvolti nella comunicazione.

Le prestazioni dello switch sono indicate

- in velocità per porta;

- in velocità interna o della scheda madre

La velocità si indicata in bit

La velocità di uno switch, ad esempio 100 Mbit/s, corrisponde in generealle prestazioni di ciascuna porta.

Lo switch con velocità 10/100, supporta sia 10 Mbit/s che FastEthernet contemporaneamente

Lo switch con velocità 10/100/1000 supporto 10 Mbit/s, FastEthernet e Gigabit Ethernet contemporaneamente.

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Cablaggio strutturato – Apparati attivi

Lo switch registra gli indirizzi MAC -Media Access Control-

( Indirizzo fisico o ethernet o LAN )di tutti i dispositivi ad esso connessi.

Ogni dispositivo di rete è associato a un indirizzo MAC univoco, costituitoda una serie di numeri e lettere impostati dal produttore ( in generedisponibile sull’etichetta del prodotto) costituito da 48 bit ( 6 byte)

(1 byte= 8bit).

Lo switch riceve i dati e li inoltra solo alla porta connessa a un dispositi-vo con l’indirizzo MAC di destinazione appropriato. (tabelle di switching)

Lo switch consente ad un dispositivo collegato di funzionare in modalitàFull-duplex, ovvero di inviare e ricevere dati contemporaneamente.

Gli switch possono essere dotati di diverse funzionalità o funzioni:

- funzionalità di router ( collegamento rete)

- supportare PoE (Power over Ethernet)

- supportare ( Quality of Service, (controlla della quantità di larghezza di

banda utilizzata da applicazioni diverse).

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Cablaggio strutturato - Internet

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L’invio di dati da un dispositivo di una LAN e un dispositivodi un’altra LAN, è possibile utilizzando gli indirizzi IP e deidiversi protocolli basati su reti IP per la comunicazionesu Internet ( comunicazione standard) anche se le reti LANutilizzano tipi di tecnologie diversi,

Gli indirizzi e i protocolli IP sono anche utilizzati per lacomunicazione interna alla LAN, (per questo comunicazione èsufficiente anche l’uso degli indirizzi MAC.).

Ing. Moretti Marco

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.

Indirizzi IPOgni dispositivo destinato alla comunicazione con altridispositivi via Internet deve essere associato ad un indirizzo IPunivoco e appropriato.Gli indirizzi IP vengono utilizzati per identificare i dispositivi diinvio e di ricezione.

Sono disponibili due versioni IP:- IP versione 4 (IPv4)- IP versione 6 (IPv6)

La differenza principale tra le due versioni è costituita dallamaggiore lunghezza degli indirizzi IPv6 (128 bit contro i 32 bitdi un indirizzo IPv4).

Allo stato gli indirizzi IPv4 sono quelli maggiormente utilizzati.

Cablaggio strutturato – Internet

Ing. Moretti Marco

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.Indirizzi IPv4L’indirizzo IPv4 comprende quattro numeri separati da punti.Ogni blocco è un numero compreso tra 0 e 255;esempio 192.168.1.27Alcuni blocchi di indirizzi IPv4 sono riservati all’uso su retiprivate. Gli IP privati sono compresi tra queste opzioni:- 10.0.0.0 e 10.255.255.255,- 172.16.0.0 e 172.31.255.255- 192.168.0.0 e 192.168.255.255( su msdos si possono vedere gli indirizzi di tutti le apparec-chiature collegate nella rete)Possono essere utilizzati solo su reti private e non possonoessere inoltrati su Internet mediante un router.

I dispositivi utilizzati per la comunicazione su Internet devonoavere un indirizzo IP pubblico univoco assegnato da unISP (provider di servizi Internet ).Un indirizzo pubblico può essere- IP dinamico, può cambiare durante una sessione;- IP statico, in genere fornito con una tariffa mensile.

Cablaggio strutturato – Internet

Ing. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato – Internet

PorteUn numero di porta definisce un determinato servizio oapplicazione in modo da indicare al server ricevente (adesempio, la telecamera di rete) come elaborare i dati iningresso.

Quando un computer invia dati correlati a una determinataapplicazione, in genere aggiunge automaticamente il numero diporta a un indirizzo IP senza che l’utente ne sia a conoscenza.

I numeri di porta possono variare da 0 a 65535.

Alcune applicazioni utilizzano numeri di porta pre-assegnatidalla IANA (Internet Assigned Numbers Authority).Ad esempio, un servizio Web via HTTP in genere è mappato allaporta 80 in una telecamera di rete..

Ing. Moretti Marco

Indirizzi Ipv4 - IPv6

Impostazione degli indirizzi IP

Per impiegare una apparecchiatura ( computer, telecamera,ecc.)su di una rete IP, è necessario assegnare un indirizzo IP.

L’impostazione dell’indirizzo IPv4 può essere eseguita in due modi:

1) automaticamente utilizzando DHCP (Dynamic Host Configuration

Protocol) che gestisce gli indirizzi IP

2) manualmente immettendo un indirizzo IP statico, una subnetmask ( maschera di sottorete)e l’indirizzo IP del router predefinitooppure utilizzando un software di gestione .

Indirizzi IPv6 ( informazione)

Un indirizzo IPv6 è scritto in notazione esadecimale, suddiviso dadue punti in otto blocchi di 16 bit ciascuno; ad esempio,2001:0da8:65b4:05d3:1315:7c1f:0461:7847.

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Cablaggio strutturato – Internet

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Cablaggio strutturato – Internet

IPv4

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VLAN

Se per ragioni di SICUREZZA O PRESTAZIONE si vuole avereuna rete separata dalle altre reti, la scelta più logica èquella di creare una rete dedicata, con aumento dei costi direalizzazione e manutenzione , una soluzione equivalente, macon costi contenuti è l’uso della tecnologia

VLAN ( Virtual Local Area Network ).

La tecnologia VLAN consente di creare reti virtuali, lafunzionalità è supportata dalla maggior parte degli switch di rete,si realizza suddividendo gli utenti di rete in gruppi logici.

Possono accedere e scambiare dati solo gli utenti definiti comese fosse una rete fisica separata.

Protocollo principale configurazione delle VLAN è IEEE 802.1Q.

Cablaggio strutturato – Internet

Ing. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato – Internet

VLAN 30 VLAN 20

VLAN 20 VLAN 30

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato –Internet

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Gli elementi di base della comunicazione su Internet, sono i router ei firewall, attraverso i Fornitori di servizi Internet gli ISP(InternetService Provider)- Download (downstream) -velocità scarico file da rete;- Upload (upstream) - velocità carico file da rete ;

Router ( instradatore)-inoltra le informazioni da una rete LAN ad un’altra in base agliindirizzi IP e inoltra solo i pacchetti di dati che devono essere inviati ;- connette una rete locale a Internet.( I router vengono comunemente denominati gateway )

Firewall ( Muro-tagliafuoco)- Impediscono gli accessi non autorizzati a/da una rete;-possono essere implementati sia nell’hardware che nel

software o in entrambi.-esamina e blocca i messaggi che non soddisfano i requisiti di

sicurezza definiti

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Internet

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Il modem ( modulatore/demodulatore) si installa su lineaanalogica telefonica, traduce il segnale elettrico in digitale,serve per connettere un computer ad internet e navigare sullarete web attivando il servizio ADSL. La modalità multiutente èconsentita dal modem solo se completata da configurazioni piùavanzate.

Attualmente i collegamenti FTTC , in download raggiungono i30 mbit/s ed in upload i 5 Mbit/s. (vicino ad utenza anche 90/25)

I modem sono ADSL/VDSL( alta velocità) TIM, Vodafon, ecc.hanno servizi VoIP, Wi-Fi hanno filtro indirizzi MAC e firewallintegrato, 4 porte RJ45 Gbit Ethernet, 2 porte USB, in genereprotezioni WPA e WPA2 contro l’accesso ai non autorizzati.

I collegamenti FTTH offrono velocità superiori ai 200Mbit/s indownload ( fino ad 1Gbit/s)

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Cablaggio strutturato - Internet

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Rete collegata all’esterno da router e firewall - Indirizzi IP

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Fasi esecutive

Cablaggio strutturato comprende tre fasi:

a) Progettazione

- Preliminare: definizioni caratteristiche cablaggio di base;

- Esecutiva: prescrizioni dettagliate per il cablaggio com-presi la pianificazione per la sua posa e i servizi di edifi-cio associati a specifiche condizioni ambientali edelettromagnetiche ;

c) Installazione: conforme alle prescrizioni della progetta-zione esecutiva;

d) Esercizio: gestione della rete per il mantenimento delleprestazioni di trasmissione durante la vita del cablaggio.

22/02/2018 34Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato -Norme – Leggi

La norma Internazionale ISO/IEC 11801 è lo standardinternazionale per il cablaggio in telecomunicazioni;

Definisce un generico sistema di cablaggio indipendente dal tipodi applicazione ed è compatibile con i componenti di cablaggio (didifferenti costruttori) purchè rispondenti a questo standard.

La norme e guide CEI sono più di 30 il comitato è il CT 306

Direttive europee riguardanti la EMC (European Electro-MagneticCompatibilità -EN50022, EN50082-1

Legge 81/08 - Sicurezza lavoro

D.M. Sulla prevenzione incendio ,ecc

Leggi siulla Privacy;

Leggi sull’ ambiente .

22/02/2018 35Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato Norme - leggi

le norme CEI più importanti:

CEI 306-2 Guida al cablaggio per le comun elettroniche negli edific.resid.

CEI 64-100/1 -/2 -/3 - Edilizia residenziale- Guida per la predisposizione delleinfrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni

CEI 306-5 Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio Parte 2:Pianificazione e criteri di installazione all'interno degli edifici

CEI EN 50173 (parti 1-2-3-4-5-6)Tecnologia dell'informazione - Sistemi dicablaggio strutturato (Uffici- industria – abit. -centro dati)

CEI EN 50174 (parti 1-2-3)Tecnologia dell'informazione – Installazione delcablaggio ( Specifiche ed assicurazione della qualità -Pianificazione e criteridi installazione all'interno degli edifici e all’esterno degli edifici)

CEI 306-10 Sistemi di cab. Strut.- Guida alla realiz. e alle Norme tecniche

CEI 306-11 Tecnologia dell'informazione - Guida al cablaggio degli

access-point wireless

CEI 306-17 La casa digitale

CEI 306-22 Disposizioni per l'infrastrutturazione degli edifici con impianti dicomunicazione elettronica- L G applicazione Legge 164/14,

EN 50600-2-1 2015-12 - Tecnologia dell'informazione - Servizi edinfrastrutture dei data center Parte 2-1: Costruzione dell'edificio

CEI EN 50600-2-2 2015-12 - Tecnologia dell'informazione - Servizi edinfrastrutture dei data center -Parte 2-2: Distribuzione dell'energia

22/02/2018 36Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Norme - Leggi

Le norme sul cablaggio strutturato definiscono

Standard tecnici minimi applicabili ad un edificio o

ad un gruppo di edifici facenti parte della stessa area

Limiti geografici e temporali di riferimento :

- Estensione geografica, 3.000m/EIA –2.000m/EN ( ed oltre)

- Superficie massima edifici 1.000.000 m²/EIA).

- Popolazione massima di un edificio (50.000/EIA)

- Validità impianto anni (10/EIA – più a lungo possibile/EN)

22/02/2018 37Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Norme – Leggi

• Standard ANSI/EIA/TIA 568 1991- Ethernet a 10 Mb/s (e 568Bdal 2002) (American National Standards Institute – Electronic Industries

Association/Telecomunications Industry Association) Commercial BuildingTelecomunication Wiring Standard. (era il Liv 3)

• Anixter (produttore cavi) introduce i livelli con riferimento ai cavi

- Liv 1 doppino telefonico (abolita)

- Liv 2 reti token ring (abolita)

- Liv 3 cavo da 16 Mhz per reti Ethernet ( 10Base-T)

• La EIA/TIA56 converte i livelli in Categorie, si parte dalla

- Categoria 3 cavo da 16 Mhz per reti Ethernet (10Base-T)

- Categoria 4 20Mhz richiesta IBM protocollo Token Ring a 16 Mb/s(abol.)

- Categoria 5 1995 la ANSI/EIA/TIA 568A a 100 MHz (abolita)

- Categoria 5enhanced 100 MHz ( migliorata)

- Categoria 6 250 MHz

- Categoria 6aughmented 600 MHz

- Categoria 7 600 MHz

- Categoria 7a 1000 MHz

- Categoria 8 da 1200 -1400 MHz (sperimentale)22/02/2018 38Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Specifiche Standard

Le specifiche degli standard riguardano:

- topologia;

- mezzi trasmissivi;

- dorsali e cablaggio orizzontale;

- identificazione dei cavi;

- tipi di connettori e giunzioni.

22/02/2018 39Ing. Moretti Marco

Cablaggio struturato -Topologia

La topologia fisica a stella - accettata (quasi)universalmente, in quanto consente un vantaggioimportante in fase di espansione e/o di risistemazione diun sistema, la sua topologia logica rimane un vero eproprio anello, completato all’interno dell’ hub centrale.

Le altre topologie, ad esempio quella a bus e quella adanello, devono essere ricondotte ad una topologia stellare.Questo significa che non sono ammessi bus realizzati concavo coassiale, i nodi devono essere collegati con hub oswitch.

22/02/2018 40Ing. Moretti Marco

Cablaggio Strutturato - Topologia

Gli standard TIA/EIA 568A, EN 50173, ISO/IEC 11801 adottanola TOPOLOGIA STELLARE GERARCHICA costituita da:

- centro stella di Campus (comprensorio)(I livello gerarchico )

- centro stella di edificio (II livello gerarchico)

- centro stella o armadio di piano (III livello gerarchia)

Cablaggio strutturato

Il C S è un infrastruttura per la trasmissione di segnali per integrarein un'unica rete più applicazioni di telecomunicazione su una reteLAN, l’identificazione di tutti gli apparati collegati un IP

( Internet Protocol)

Comprende i seguenti componenti passivi:

– Cavi (doppino twistato o fibra ottica)

– Connettori

– Prese ( telecomunication outlet- RJ-45)

– Permutatori ( cross-connect, distributor)

22/02/2018 41Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Topologia- schema fisico

22/02/2018 42Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Topologia Stella gerarchica

Campus Distributor

Sottosistema dicablaggio didorsale di

insediamentoBuilding Distributor

Sottosistema dicablaggio di

dorsale di edificioFoor-Distributor

Sottosistemadi cablaggioOrizzontale

TelecommunicationsOulet

22/02/2018 43Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato –Topologia Stella gerarchica

CD

BD

FD TO presa RJ45

BackboneCable

HD HorizontalDistribution

BD

BD

22/02/2018 44Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - HBES/CCCD- Industria 4.0-

con controllo

ArmadioReparto

Armadio

Centro stella

22/02/2018 45Ing. Moretti Marco

Le LAN orizzontali con tecnologia Ethernet, supportanocon le ultime famiglie di circuiti integrati prodotti velocità di10/100/1000 Mbit/s - 1Gbit/s e e 10 Gbit/s

Lunghezza massima per ogni ramo della stella, per caviUTP o STP in rame, comprenso cordoni di collegamentoapparati utilizzatori deve essere inferiore ai 100 m perapplicazioni ICT

Cavi bilanciati in rameI cavi bilanciati in rame sono cavi a coppie simmetriche percomunicazioni analogiche e/o digitali con impedenza caratteri-stica di 100 Ω (serie CEI EN 50288)

Sono disponibili nelle versioni schermate e non schermate.

Si deve rispettare anche CPR sulle Euroclassi

22/02/2018 46

C. S. - Mezzi trasmissivi – Cavi in rame bilanciati

Ing. Moretti Marco

Cavo non schermato U/UTP (Unshielded Twisted Pair): Eca(non prevede parametri aggiuntivi CPR) Cat. 5e, Cat. 6, Cat.6A - LSZH sono cavi a coppie senza alcuna schermatura

22/02/2018 47

C. S. - Mezzi trasmissivi – Cavi in rame bilanciati

Cavo schermato F/UTP (Foiled Twisted Pair):Eca (non prevede parametri aggiuntivi CPR) Cat. 5e, Cat. 6, Cat. 6A -LSZH-cavi a coppie con schermatura a nastro di alluminio/poliestere

posto sulle coppie riunite.Cavo schermato F/UTP (Foiled Twisted Pair):Eca (non prevede parametri aggiuntivi CPR) Cat. 6, Cat. 6A LSZHcavi a coppie con schermatura a nastro di alluminio/poliestere postosulle coppie riunite.

Ing. Moretti Marco

22/02/2018 48

Cavo schermato SF/UTP (Screened/Foiled Twisted Pair):

-cavi a coppie con schermatura a nastro di alluminio/poliesteresulle coppie riunite, con una treccia di rame stagnato a direttocontatto con l’alluminio del nastro.La V1 46-136 CEI non li menziona- riferimento S/FTP ???

Cavo schermato S/FTP (Screened/Shielded Twisted Pair).

CPR 106 - B2ca-s1a,d1,a1 - Cca-s1b,d1,a1 - Cat. 7, Cat. 7A LSZH

-cavi a coppie con schermatura a nastro di alluminio/poliestere suogni singola coppia, con una treccia di rame stagnato a direttocontatto con l’alluminio dei nastri.

C. S. - Mezzi trasmissivi – Cavi in rame bilanciati

Ing. Moretti Marco

C. S. - Mezzi trasmissivi – Cavi in rame bilanciati

22/02/2018 49

AWG -American Wire Gauge ( calibro) identifica il diametro e la conseguentesezione del conduttore; maggiore è AWG, minore è il diametro del conduttore

Ing. Moretti Marco

C. S. - Mezzi trasmissivi – Fibra ottica

22/02/2018 50

La fibra monomodale ( unimodale) è un tipo di fibra ottica, in gradodi trasportare soltanto un raggio di luce.I modi sono rappresentati dalle possibili soluzioni dell’equazione di Helmholtsper le onde, ottenuta unendo le equazioni di Maxwell e le condizioni al contornoimposte dalla fibra.(I modi definiscono il percorso dell’onda nello spazio).

Il nucleo della fibra ha diametro che va dagli 8,3 -10 µm, ilrivestimento ha un diametro di 125 µm. ( tipo Os1 –OS2)

Caratteristica meccanicheFibra Monomodale

Fibra OS1E9/125

Fibra OS2E9/125

Diametro Core (μm) 9 +- 0,4 9 +- 0,4

Diametro cladding (μm) 125+- 0,7 125 +- 0,7

Lunghezza d’onda (nm) 1310 / 1550 1310 / 1550

Attenuazione max (dB/Km) 0,36 – 0,22(norma 1)

0,36 - 0,22(norma 0,4)

Lunghezza max canale 1 Gbit/s ( m) 10.000 / 100.000 10.000 / 200.000

Lunghezza max canale 10Gbit/s ( m) 10.000 / 40.000 10.000 / 40.000

Ing. Moretti Marco

C. S. - Mezzi trasmissivi – Fibra ottica

22/02/2018 51

La fibra multimodale è un tipo di fibra ottica che viene utilizzatasoprattutto nell’ambito delle comunicazioni a breve distanza (ad esempioall’interno di un’azienda) e dei blackbone ( dorsali di rete). Questotipo di fibra trasmette dai 0,1 ai 100 Gbit/s, e la distanza utile va dai2000 m ai 100 m. Nucleo fibra ha un diametro tra 50 e 62,5 μm.

CaratteristicheFibra multimodale

Fibra OM4G50/125

Fibra OM3G50/125

Fibra OM2G50/125

FibraOM1G62,5/125

Diametro Core (μm ) 50 +- 2,5 50+-2,5 50 +- 2,5 65 +- 3

Diametro cladding (μm ) 125 +- 2 125+- 2 125+- 2 125+-2

Lunghezza d’onda (nm) 850/1300 850/1300 850/1300 850/1300

Atytenuaz.max (dB/km) 2,5/0,7(norma 3,5/1,5)

2,5/0,7(norma 3,5/1,5)

2,5/0,7(norma 3,5/1,5)

2,5/0(norma 3,5/1,5)

Lunghezza maxCanale 100Mbit/s (m)

2000 /1000 2000 / 1000 2000 / 1000 1000 / 550

Lung.max can.1 Gbit/s( m) 1100 / 550 1100 / 550 750 / 2000 275 / 550

Lung. max c. 10Gbit/s ( m) 550 / 300 300 / 300 150 / 300 33 / 300

Ing. Moretti Marco

C. S. - Mezzi trasmissivi – Fibra ottica

Tipo Fibraincommercio

UsointernoBifibra

Formaz.

UsoInternomultitubo

Formazione

UsoInternoesternomultituboFormazione

Uso InternoesternoMonotubo

Formazione

Canalitrasmissivi

MonomialeOS2 9/125

2x1 4-8-12 2x12-4-12-8x12-12x12

4-8-12-24 Fino a 10Gb/s e super.

MultimodaleOM4 50/125

2x1 4-8-12 2x12-4x128x12-12x12

4-8-12-24 Fino a 10Gb/s e super.

MultimodaleOM3 50/125

2x1 4-8-12 2x12-4-12-8x12-12x12

4-8-12-24 Fino a 10Gb/s e super.

MultimodaleOM2 50/125

2x1 4-8-12 2x12-4x12-8x12-12x12

4-8-12-24 Fino a 10Gb/s e super.

MultimodaleOM162,5/125

2x1 4-8-12 2x12-4-12-8x12-12x12

4-8-12-24 Fino a 10Gb/s e super.

22/02/2018 52Ing. Moretti Marco

C. S. - Mezzi trasmissivi –Media Converter (o Transceiver)

22/02/2018 53

Il Media Converter (o Transceiver) è un apparato stand

alone( indipendete), con alimentatore, per fibra multimodalee monomodale che provvede alla trasformazione del segnalebidirezionale fibra ottica in quello rame CAT5e o superiori perinterfacciarsi agli switch 100 Mbit/s – 1Gbit/s -10Gbit/s, chepresenta due connettori: uno per l’interfaccia rame (RJ45) euno per l’interfaccia fibra ottica (ST,SC,LC, ecc).

Sono disponibili Media Converter :

-chassis rack 19” fino a 16 media converter con un soloalimentatore .

-in formato molto piccolo con lo standard SFP/miniGbic che siinseriscono direttamente negli appositi slot degli switch o perapparecchiature in capo esempio telecamere.

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Specifiche del progetto

Cablaggio strutturato per un edificio composto da:

Piano Terra 900mq– P. Primo 1500mq – P. secondo 900 mq.

Specifiche Cablaggio

- Rete Ethernet 10Base-T(IEEE 802.3)- Gbit Ethernet (1000Base-T).

- Area di Lavoro comprende :

N°3 prese standard RJ45 , incassate a muro in scatola tipo

504 o all’interno di una torretta( 1 presa RJ 11 tel. analogico)

- Centro stella ( Armadio) Piano terra

- Distributore di piano ( Armadio ) ogni 1000 mq

- Distribuzione dorsale ridondante

- Distribuzione orizzontale , lunghezza canale <= 100

- Lunghezza canale orizzontale + dorsale edificio + dorsale

insediamento <= 2000 m

Opzionale( Passato)

- Centrale Telefonica ubicata in apposito locale al P. Terra

dell’edificio, in prossimità del centro stella.

22/02/2018 54Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato- architettura sistema

A) Sottosistema di cablaggio area di lavoro

Collegamento tra Presa Telematica (TO) all’apparato terminale,comprende cavo terminale , adattatori e/o baluns.

B) Sottosistema di cablaggio di dorsale di edificio

(Building Backbone Cable) Dall’ Armadio PT agli Armadi di Piano 1 e2 ,il sottosistema comprende i cavi di dorsale di edificio, leterminazioni meccaniche di questi e i pannelli di permutazione delDistributore di Edificio.

C) Sottosistema di cablaggio orizzontale

Dal Distributore di Piano (FD) alla Presa Telematica (TO),comprende la presa, il cavo orizzontale e il distributore di piano,incluso il pannello di permutazione.

D) Sottosistema di cablaggio degli apparati e di gestione

Tutte le strutture necessarie all’installazione dei pannelli dipermutazione e degli apparati di rete (es.: armadi 19”) e relativeinterconnesioni.

La topologia è di tipo stellare gerarchico

22/02/2018 55Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – architettura sistema

22/02/2018 56

A) Sottosistema di cablaggio area di lavoroCollegamento tra Presa Telematica (TO) all’apparato terminale,comprende cavo terminale , adattatori e/o baluns (adattatori).

pach-cord

pach-cord

TO RJ45

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

TO - Telecommunications

Outlet

FD - Floor Distributor

TO - Telecommunications

Outlet

FD - Floor Distributor

BD - Building Distributor

22/02/2018 57

Piano II

Building

Backbone

Cable da BD a FD

Piano I

Piano terra

Esempio Cablaggio di dorsale di edificio(Backbone Cable) RidondanteCEI 64-13 Uffici

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

B) Sottosistema di cablaggio di dorsale di edificio

(Backbone Cable) Dal Centro stella all’Armadio di piano:

- fibra ottica Multimodale OM4 50/125 m –E1-CS a 12 fibre,

( in ambienti particolari e/o all’esterno con armatura antiroditore

non metallica (tondini in filati vetro e plastica elicoidali)

GlassReinforced Plastic ( anche per tiro) e con gel per la

protezione dall’umidità per escursioni termiche.

- guaina di protezione CPR 106

- tipo LASER GRADE, adatte per GigaBit-Ethernet e 10-GigaBit-

Ethernet, per garantire un profilo d’indice di rifrazione ottimale.

- conforme alle specifiche OM4 definite dallo standard ISO 11801:

- diam. nominale core50 m ;diam. nominale cladding125 m

- largh. di banda minima a 850 m (500) 600 MHz Km

- largh. di banda minima a 1300 m (500) 1500 MHz Km

22/02/2018 58Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

22/02/2018 59

Schema Distribuzione dorsali (Backbone Cable) Ridondanti

FD A4- p.I

FD A2-p.I FD A3 p.I

BD p.T

Ing. Moretti Marco

c) Sottosistema di cablaggio orizzontale

La distribuzione orizzontale parte dagli armadi di piano in cuisono previsti pannelli a 24/48 porte RJ45 conformi allespecifiche di Categoria 6a per terminare tutti i cavi a 4 coppiedella distribuzione secondaria provenienti dalle P.L.

Si prevede l’impiego di passacavi metallici orizzontali con anelliper garantire una ordinata amministrazione all’interno degliarmadi.

Distribuzione al piano 1000 mq max per armadio distanza maxTO dall’armadio 100m.

La distribuzione dati è stellare per cui per una maggioreflessibilità ( se presente è estesa anche alla fonia) componentirispondenti alle specifiche di Categoria 6a.

22/02/2018 60

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato- Architettura sistema

22/02/2018 61

Schema Distribuzione Orizzontale

FD p.II1

FD p.I

FD p.II2

BD p.T

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – architettura sistema

22/02/2018 62

Distribuzione Orizzontale e Area lavoroCollegamento tra Presa Telematica (TO) all’apparato terminale,comprende cavo terminale , adattatori e/o baluns (adattatori).

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

Dorsale Orizzontale e Area lavoro

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Armadio Area diPiano F D Dorsale Orizzontale Lavoro

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

22/02/2018 64

Canali trasmissivi

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

Esempio dorsale verticale -orizzontale

22/02/201865

LAN1 LAN 2 LAN3 LAN4 LAN5 LAN6

Permutatore Permutatore Permutatore

Bretella cavo

Cavo F.B. dacentro stella

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Architettura sistema

Armadi cablaggio strutturato ( riferimento SAB )

• 1 “Armadio 1 CS “composto da due carpenterie modulari alpiano terra , all’interno è posizionato il Centro Stella dell'impiantoal quale fanno capo 2 Rack a pavimento 19” 42U 800L – 800P –2000H mm;

-i cassetti ottici con passacavi per la terminazione della dorsale infibra ottica in partenza, per collegare gli armadi ai piani e quellain arrivo dalla rete esterna;

- i pannelli RJ45 permutatori e relativi passacavi;

- i cavi multicoppia di Cat. 3 di raccordo con il cent. Telef. (PABX),

- gli apparati attivi di rete Router, Switch;

• ”Armadio 2 “ e “ Armadio 3” del tipo a pavimento al pianoprimo composto da una carpenterie modulari Rack a pavimento19” 42U 800L – 800P – 2000H mm;

• ”Armadio 4 “ del tipo a pavimento al piano secondo

composto da una carpenterie modulari Rack a pavimento 19” 42U800L – 800P – 2000H mm.

22/02/2018 66Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato –Architettura sistema

Armadi caratteristiche tipiche:

• porte anteriori in vetro temperato rispondenti alle norme antinfortunistiche(UNI 7142) con possibilità di essere incernierate a destra e a sinistra

• telaio rack 19” rispondente alla norma IEC297-2 e DIN 41491 parte 1 efissabile a varie profondità

• pannelli laterali e pannello pieno sul retro asportabili e con feritoie perventilazione e se necessario raffrescamento

• Accessoriati con barre di alimentazione RIDONDANTE a 6 prese shukobipasso di tipo “universale” 16A con interruttore automatico di protezioneC16 e un ripiano metallico fisso. A lato dei profilati interni del rack 19” deidue armadi affiancati e di quello singolo devono essere installati passacavimetallici verticali tipo canalina smistamento cavi con coperchio perraccogliere le prolunghe ed i cordoni di permutazione.

• Lo spazio rimanente ai lati dei profilati da utilizzare per l’instradamentodelle bretelle e dei cordoni, e quindi equipaggiato con anelli passacavi.

• Sistema di monitoraggio e regolazione per il controllo degli accessi(tastiera numerica porta e sensori rilevamento accesso per tutte le pareti)controllo climatizzazione interna con rilevamento temperatura e umiditàinterne per mezzo di sensore igrometrico e termico segnalazione allarmevia TCP/IP su cablaggio e remota

22/02/2018 67Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Materiali

22/02/2018 68

Armadi da 24 - 47 unità rack,(rack 19”)- larghezza 600 e 800 mm;- profondità 600, 800 o 1000 mm;- carico statico ammissibile 400 Kg;- porta con vetro di sicurezza 4 mm,

rev., angolo di apertura180°,serratura;- porta vetro sicurezza 4mm;- due montanti 19” in acciaio regolabili;- grado di protezione IP20;- messa a terra.(Unità rack = 44,45 mm)

Sistema rack 19”

Cassette da 6 -21 u.rack,- larg. 600 mm;- prof.400, 500 e 600 mm;- porta vetro sic. 4 mm;- grado di protezione IP20.

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Materiali

Pach cord cavi ramePatch cord a 1 coppia con terminazioni tipo 110 ad un estremo econnettore RJ45 all’altro estremo, da mt. 2, per l'attivazione all’internodegli Armadi, dei terminali di fonia a 1 coppia per gli utenti dell’ edificio e gliaccessori per il box principale della rete telefonica.

Patch cord a 1 coppia con terminazioni tipo 110 ad entrambi gliestremi, da mt. 2, per il raccordo, sui permutatori tipo 110 all’internodell’Armadio , tra la parte destinata alla terminazione dei cavi di raccordo conil permutatore del Centralino Telefonico (PABX dell’ edificio) e la partedestinata alle dorsali di categoria 3 per l’attivazione di terminali di fonia .

• Accessori per attivazione PC con protocollo Ethernet e Fast Ethernet(o in futuro Gigabit Ethernet)

Prolunghe conformi alla Categoria 6 A con connettori RJ45 adentrambi gli estremi, da mt. 2, per il raccordo tra le porte RJ45 degliapparati attivi di rete (switch, hub, bridge) ed i pannelli con porte RJ45conformi alle specifiche della Categoria 6 CA negli egli Armadi.

Prolunghe conformi alla Categoria 6 A con connettori RJ45 adentrambi gli estremi, da mt.3, per il raccordo tra le prese a muro e leschede di rete dei PC con protocollo Ethernet o Fast Ethernet (10BASE-T o100BASE-T) ed in futuro Gigabit Ethernet (1000Base-T).

22/02/2018 69Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Materiali

22/02/2018 70

Dei pin, solo i quattro hanno un nome assegnato:

Spine cavi rame

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – materiali

22/02/2018 71

Schema di collegamento del connettore RJ45 con convenzioni

T568A T568B

dei pach cord

L’associazione tra colori e pin è dato dallo standard EIA/TIA568B(è superato lo standard EIA/TIA568A)

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – pach cord cavi rame

22/02/2018 72

Gli schemi mostrano i

collegamenti Cavo ( UTP):

- cavo dritto (lineare) per

collega un PC ad un Hub o

o router o switch ;

- cavo incrociato (cross-

cable) per collegare due PC

tra loro direttamente,

(per poter trasmettere e

ricevere contemporanea-

mente il cavo dovrà essere

incrociato

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – collegamenti fibra

Giunzione Cavi in fibra ottica

Le caratteristiche costruttive dei connettori ottici nonpermettono un accoppiamento maschio-femmina comeavviene tra jack e presa RJ45, per cui la giunzione tra loro dueFibre ottiche, oppure inserire un connettore a terminazionedel cavo va fatta con attenzione.

La luce generata dal Led o dal Laser che attraversa una fibraottica risente delle irregolarità e imperfezioni del supporto chepossono determinare perdita segnale

Il core attraversato dalla luce ha dimensioni da 62,5 a 9micron ( capello 250 micron)

Eliminata la connettorizzazione con colle epossidiche, i metodisono due:

A Fusione

A Freddo

22/02/2018 73Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Materiali

Giunzione a fusione

Considerato il sistema più professionale e sicuro si effettua con“giuntatrice o Fusion Splicer”.

Consiste nel saldare insieme la fibra ottica lunga, con unPigtail ( treccia)già equipaggiato del connettore desiderato(SC, LC, ecc.). Il pigtail ha una lunghezza di 1 o 2 metri edeve essere dello stesso tipo di fibra da mettere in servizio(S.M. o M.M.).

Opportunamente tagliati (operazione di clivaggio), puliti eallineati tra loro la scintilla della Giuntatrice fonde il vetro cherende la giunta praticamente ad attenuazione zero. Con questatecnologia sono possibili giunzioni anche in campo, tra fibreottiche rilanciate.

22/02/2018 74Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Materiali

Giunzione meccanica a freddo

Questo sistema permette l’attestazione della fibra ottica senzadover lappare la ferula al termine dell’operazione.

Si impiegano connettori in cui è già presente all’interno la partedi fibra che fa capo alla testa della ferula, già lappata in fabbricacon sistemi d’alta precisione.

Con un sistema meccanico si introduce nel connettore la fibra daattestare con una semplice operazione meccanica, eseguitatramite un strumento in dotazione con il kit di connessione,lafibra rimane bloccata all’interno del connettore creando così unaconnessione perfetta.

Esistono Sistemi di controllo in grado , tramite un segnaleluminoso, di verificare che la connettorizzare della fibra otticasia corretta.

Per realizzare la permutazione è necessario un supporto(bussola) che allinei in modo estremamente preciso le due

terminazioni delle fibre da collegare.

22/02/2018 75Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – Materiali

Tipi di Connettori ottici

22/02/2018 76

MU MTP/MPO E2000Multi fiber push on

Ing. Moretti Marco

Bussola SC - IEC 61754-4 TIA 604-3 Per F.O.(SM-R 9/125 ; MM 50/125 OM2 - OM3 ; MM 62,5/125 OM1)

Bussola LC - IEC 61754-20 TIA 604-10-A - Per F.O(SM-R 9/125 ; MM 50/125 OM2 - OM3 ; MM 62,5/125 OM1)

Bussola ST - IEC 61754-2 TIA 604-2 - Per F.O(SM-R 9/125 ; MM 50/125 OM2 - OM3 ;MM 62,5/125 OM1)

Bussola MTRJ - IEC 61754-18 TIA 604-12 - Per F.O(MM 50/125 OM2 - OM3 ; MM 62,5/125 OM1)

Bussola MU – E2000- MTP/MPO - Per F.OSM-R 9/125 ;MM 50/125 OM2 - OM3;MM 62,5/125 OM1

22/02/2018 77

Cablaggio strutturato –Materiali

Tipi di Connettori ottici

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato – esempi Materiali

22/02/2018 78

pach cord cavo

pach cord fibra ottica

permutatore

Ing. Moretti Marco

22/02/2018 79

Cablaggio strutturato – Alimentazione energia

Classe 2 Single-path(resilenza per ridondanza compenenti)Alimentazione utenze

Classe 1 Single-Path no resilience (singola alimentazione)Alimentazione utenze

Classe 2

Primary supply L’alimentazione principale degli UPSpuò essere di Classe 1 o di Classe 2

AlimentazionePrincipale

Classe 1

Classe 1

Ing. Moretti Marco

22/02/2018 80

Cablaggio strutturato – Alimentazione energia

Classe 4 Fault Tolerant (tolleranza ai guasti) Alim.utenze

Classe 3 Multi-Path (multi alimentazione) Alim. utenze

Classe 2

Primary supply L’alimentazione principale degli UPSpuò essere di Classe 1 o di Classe 2

AlimentazionePrincipale

Classe 1

Classe 1

Per alimentazione principale esistono anche le Classi 3 e la Classe 4 con più reti alimentazioneIng. Moretti Marco

Protezione da contatti diretti e indiretti

I sistemi di cablaggio strutturato dovrebbero operare con tensioniSELV, protezione dai contatti diretti.

Secondo l’art. 411 della Norma CEI 64-8/4, [3], V nel SELV è < di 75V c.c. o di 50 V c.a. ed il sistema di alimentazione ha un livello disicurezza equivalente a quello ottenibile con un trasformatore disicurezza.

In realtà gli alimentatori in genere impiegati sono solo a doppioisolamento ma non sono SELV, ma un tipo “equivalente” ditrasformatore di sicurezza EN 62368-1 ( ES1,ES2,ES3) 60VdcTEMA DA APPROFONDIRELa protezione dai contatti indiretti è realizzata mediante separazionefisica tra il sistema di cablaggio e l’impianto elettrico perl’alimentazione. Si rimanda alla normativa per l’energia

Prescrizioni contro la propagazione degli incendi Valgono leprescrizioni valide per l’energia

22/02/2018 81

Cablaggio strutturato Requisiti per la sicurezza

Ing. Moretti Marco

Protezione contro gli effetti termici

Il cablaggio strutturato nel caso in cui non siano impiegati sistemiPoE non trasporta potenza per cui è sufficiente ai fini della valuta-zione della potenza (P) da dissipare, considerare un coefficiente diutilizzo (U) ed uno di contemporaneità (S), normalmente pari a 0,8.Se Pmax è la somma della massima potenza dissipata da tutti gliapparecchi presenti nel quadro, la potenza da considerare ai fini delladissipazione termica è

P = U x S Pmax

La documentazione tecnica degli armadi contiene il valore massimo dipotenza dissipabile per convezione naturale, e quella ottenibileinserendo ventilatori modulari e componibili per creare la portatad’aria necessaria, può essere necessario installare anche piccoligruppi freddo.( in genere il dimensionamento si fa con tabelle)

22/02/2018 82

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Ing. Moretti Marco

Nel caso d’installazione di dispositivi di tipo PoE, con il conseguentepassaggio di corrente lungo le linee, si deve considerare la necessità didissipare la potenza prodotta.

Esempio telecamera compatta DOME da esterno con LED IR.Alimentazione: 12 Vd.c. – 180 mA -max.460 mA)

Sui cavi si produce questa potenza P = R x I²

Il trasporto della potenza sul cavo in rame comporta la necessità diprove specifiche sui connettori RJ45.Sono allo studio delle integrazioni alla Norma EN 50174-2 che tenganoconto dei requisiti aggiuntivi per sistemi PoE.

Esempio daevitare, evitarep purtropporappresenta è la

normalità

22/02/2018 83

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Prescrizioni per la messa a terra

La Norma CEI EN 50174-2 definisce i requisiti dell’impianto di terra per

gli edifici che includono sistemi di cablaggio strutturato

L’impianto di terra è progettato per la protezione dai contatti diretti edindiretti, ma consente di:

- fornire un riferimento affidabile del segnale all’interno dell’interainstallazione;

- garantire l’efficacia delle schermature che possono essere presenti incavi e componenti.

(Per edifici di operatori di reti necessitano ulteriori specifici requisiti).

La rete di terra del cablaggio strutturato in genere fa parte dell’impianto di terra energia si ottiene il:

CBN- Common Bonding Network ( rete equipotenziale comune)

Segue esempio

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1) FE: Terra funzionale

2) Percorso a bassaimpedenza;più corto possibile.

3) MET Main Earthing Terminal( Collettore principale terra)può essere ubicato nel quadro

principale di distribuzione

PE Protective conductor(Conduttore di protezione).

SPD Dispositivo protezionecontro le sovratensioni

CNBCommon Bonding Network

(Rete equipotenziale Comune

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FE (1)

FE (1)

Schermo(facoltativo)

PE

PE

PE

FE (1)SPD

SPD

MET (3) Cavi ICT

(2)

(2)

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

La rete di terra di protezione del sistema di cablaggio deve essere

dimensionata in modo da sopportare le correnti di guasto elettricomassime prevedibili, dovrà quindi essere realizzata con conduttori disezione opportuna (Norma CEI 64-8/5 art. 542.3).

La rete di terra “funzionale” del sistema ha viceversa l’obiettivo di“drenaggio ” dei disturbi raccolti dagli schermi e di riferimentoequipotenziale per i segnali di trasmissione. La sua caratteristicadeve essere quindi quella di avere una bassa impedenza in un’ampiagamma di frequenze, con valori di corrente di gran lunga inferiori aquelli della terra di protezione.

I componenti schermati e la relativa messa a terra, offrono lestesse prestazioni trasmissive di quelli non schermati ma,offrono una maggiore protezione contro i disturbi di naturaelettromagnetica.

22/02/2018 86Ing. Moretti Marco

L’azione dello schermo è efficace se:

- è collegato a terra da una sola estremità, per eliminare le

correnti di disturbo dovute a squilibri di potenziale che si

potrebbero creare con più connessioni a terra;

- è integro, continuo su tutto il canale trasmissivo, e avvolge a

360° il cavo da proteggere;

- la connessione verso terra del cavo lambisce lo schermo su

tutta la sua circonferenza ;

- la connessione è a bassa impedenza;

- A connessione inefficace alta induttanza parassita per tipo colleg.

- B connessione efficace

A B

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Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Separazione dei circuiti Energia e dati

La distribuzione di inserire nello stesso canale impianto elettricoenergia e cablaggio strutturato all’interno di uno stesso canale èpossibile con :

-scomparti separati.

Nella Norma CEI EN 50174-2, [8], vengono dati dei principigenerali, sufficienti a rendere minimo il rischio di interferenzeelettromagnetiche tra cavi di alimentazione elettrica e cablaggiostrutturato, con riferimento ai cavi bilanciati in rame, mediante laprescrizione di distanze minime di separazione.

A questo scopo viene definita la distanza “A” come la

distanza tra i setti separatori di un canale con più scomparti

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Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

22/02/2018 89Ing. Moretti Marco

Cablaggio strutturato - Requisiti per la sicurezza

Le separazioni di cui sopra non si applicano (A = 0 mm) percavi dati con grado isolamento idoneo nei casi seguenti:

- circuiti di potenza monofase con corrente nominale complessivainferiore a 32 A, raggruppati in un unico fascio,

- ambiente elettromagnetico E1. E1 ( edifici residenziali,commerciali e dell'industria leggera).

- per cablaggio orizzontale, in ambienti in cui il campoelettromagnetico sia conforme alle Norme EN 61000-6, se ilcablaggio è schermato e la sua lunghezza è inferiore a 35m;

- in ambienti in cui il campo elettromagnetico sia conforme alleNorme EN 61000-6, se il cablaggio è echermato negli ultimi 15 m(dal lato delle prese).

Altre indicazioni utili per la protezione da interferenzeelettromagnetiche:

- distanza minima tra cablaggio e motori, generatori di tensione,trasformatori: 1,2 m.

22/02/2018 90Ing. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato - Canalizzazioni

Energia Circuiti imp.seciali (incendio, antintr.ecc.)

Cablaggio Circuiti sensibili ( misure o strument.)strutturato

Non Conforme

Conforme

Raccomandato

(Ordine canaliIndicativo)

Legatura coperchio( circuiti sensibili)

o o

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Si deve verificare che :

-L’installazione del cablaggio sui fatta a regola d’arte secondo

(EN 50174-2, ISO/IEC 14763-2) ;

- i parametri di trasmissione siano conformi ai requisiti definiti dalle

EN 50173, ISO/IEC 11801, o TIA/EIA 568C (intesi quali valori limite

per ciascun parametro per una data gamma di frequenza)

Norma di riferimento per le verifiche la EN 61935-1 .

Deve essere prodotto il “Rapporto di verifica” comprendete:

per il Cablaggio in rame

a) Controllo Visivo;

b) Controllo Elettrico Statico;

c) Verifica Parametri di Trasmissione.

per il Cablaggio in fibra:

a) Controllo Visivo;

b) Controllo Connettività;

c) Verifica Parametri di Trasmissione.

Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

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Cablaggio in rame

a) Controllo Visivo -per verificare

- i riferimenti dei componenti installati;

- l’assenza di sollecitazioni meccaniche eccessive sui cavi (es. punti

con raggi di curvatura palesemente non corretti, fascette ,assenza

di evidenti deformazioni delle guaine);

- il corretto collegamento di tutti i conduttori alle prese ed ai

pannelli;

- la presenza di tutte le connessioni a terra di tipo funzionale

(schermi dei cavi, connettori….);

- la compatibilità della categoria dei cordoni ( patch-cord) con la

classe del link.

Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

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b) Controllo Elettrico Statico - per verificare:

- la corrispondenza tra lo schema di installazione e l’installaz. reale;

- la connessione completa di ogni link (continuità elettrica);

- la corrispondenza con lo schema topologico;

- il rispetto della polarità, quando previsto;

- l’assenza di cortocircuiti accidentali tra i singoli conduttori;

- gli isolamenti tra conduttori e verso terra;

- la continuità dello schermo quando presente. (questa verifica può

essere esclusa in alcuni modelli di strumento certificatore).

Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

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c) Controllo Parametri di Trasmissione

Lo strumento certificatore per la verifica dei parametri di trasmissione,comprende una unità trasmittente ed una ricevente che, collegate alleestremità del collegamento da verificare, si scambiano segnali di provache permettono di elaborare i valori di tutti i parametri trasmissivirichiesti dalle Norme di sistema (EN 50173, ISO/IEC 11801,TIA/EIA568C).Il software lancia la routine automatica di misura dei parametri in tuttele combinazioni, nella gamma di frequenza di interesse e le confrontacon i corrispondenti limiti.

Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

Pach-pannel Telecomunication outlet

inizio link fine link

trasmittente ricevente

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

Prima di eseguire la misura ( certificazione) si deve impostare:

- la velocità di propagazione del segnale nel cavo sotto prova NVP(Nominal Velocity Propagation) secondo le indicazioni costruttore;

- la normativa di riferimento per i limiti (TIA/EIA, ISO/IEC o EN);- la misura di channel o di permanent link, a seconda dei casi.

Si esegue poi la routine di auto calibrazione che ha lo scopo dicompensare l’attenuazione dei cordoni di prova e dei relativiconnettori.

L’esito finale della prova è una distribuzione in frequenza di una seriedi curve, il cui numero varia a seconda del parametro.

Tutte le curve devono rispettare un limite normativo ( figura seguente)

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

La curva rossa rappresenta il limite normativo per il channel in funzione dellafrequenza (1…500 MHz). Le curve di vari colori rappresentano la misura diattenuazione eseguita iniettando un segnale di prova in una coppia misurato suuna delle tre coppie adiacenti (a loro volta terminate da ambo i lati) nello stessolato dell’iniezione (near end). Le misure vengono eseguite su tutte lepermutazioni possibili tra le quattro coppie. L’impianto è conforme alla norma(selezionata) se le misure di tutti i parametri rispettano i limiti.

Frequenza MHz

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

Cablaggio in fibra ottica

a) Controllo visivo

- gli stessi controlli elencati per i cavi in rame;

in aggiunta

- verifica della pulizia delle superfici di interfaccia dei

componenti, a livello di 50/125 μm ( sono presenti sul

mercato kit per il controllo visivo e per la pulizia)

b) Controllo connettività

Per verificare la corretta esecuzione delle giunzioni si impiega il“Visual fault locator” iniettando della luce visibile in unaterminazione di un link e verificandone l’uscita dall’altro capo.

Con questo sistema si individuano solo gravi errori, quali : rotture,pieghe eccessive, intestazione dei connettori errate.

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“Visual fault locator”

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

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c) Verifica dei parametri di trasmissione

I parametri trasmissivi da verificare nel caso di link ottici sono:

- attenuazione (dB);

- perdita di ritorno (return loss, dB).

La verifica dei parametri trasmissivi si esegue con metodi:

- fotometrici;

- riflettometrici.

I valori di lunghezza d’onda che gli strumenti certificatori devonoavere per verificare sono :

Fibre multimodali:

- 850 nm ± 30 nm ;

- 1300 nm ± 20 nm.

Fibre monomodali:

- 1310 nm ± 10 nm,

- 1550 nm ± 20 nm.

Ing. Moretti Marco

Fotometri

I test fotometrici sono basati sulla misura dell’attenuazione di unsegnale luminoso, di lunghezza d’onda nominale per il tipo di link,applicato tra le due estremità da uno strumento certificatoreLo strumento certificatore è costituito da una unità trasmittente eduna ricevente che si scambiano i segnaliLa misura di attenuazione è sufficiente FOTOMETROper certificare un link.

In caso i dati ottenuti non siano a normaè necessario effettuare delle misure di tiporiflettometrico per ricercare le cause( procedura applicabileper lunghezzesuperiori ai100 m).

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

Ing. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

Riflettometro

I test riflettometrici si basano sulla misura del tempo necessarioad un impulso di luce a percorrere la distanza del link in avanti eall’indietro (dopo riflessione), lo strumento è l’ OTDR (Optical TimeDomain Reflectometer -Riflettometro Ottico del Dominio delTempo).

I segnali riflessi sono di due tipi: “forti” e “deboli”.

I segnali forti , generati dalla riflessionedi Fresnel, indicano la presenza dimicro-fratture nella fibra.

Le riflessioni deboli, causate dallaretro-diffusione della luce, permettonodi misurarne l’attenuazione.

RIFLETTOMETROIng. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato - Verifica (Collaudo)

L’andamento decrescente permette di misurare l’attenuazione.I picchi localizzano situazioni di riflessione di Fresnel, localizzate inpunti particolari in cui sono presenti discontinuità all’interno dellafibra dovute a connessioni. Possibile danno nel punto cerchiato.

Le misure riflettometriche devono essere eseguite utilizzando lacosiddetta “fibra di lancio”,ossia un tratto di cavo aggiuntivo al linkda verificare che permette di eliminare la “zona morta” dellostrumento ed analizzare così il link in tutta la sua lunghezza.(I primi metri di cavo non sarebbero visibili senza la fibra di lancio)

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Cablaggio strutturato - Documentazione

Documentazione

La documentazione rilasciata dell’installatore comprende:- Dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08(e la 164/2014?)- Rapporto di verifica (certificazione dei punti presa)

La documentazione finale è costituita dalla documentazione esecutivacon incluse le varianti eseguite in corso d’opera e deve contenere:

- indicazioni planimetriche dell’infrastruttura che dovrà ospitare ilsistema di cablaggio strutturato, con precisazioni riguardantipossibilmente anche le varie flessibilità concesse nella fase direalizzazione dell’infrastruttura;

- la definizione dei materiali che costituiscono l’infrastruttura (tubi,canaline, scatole di derivazione, ecc.);

- lo schema delle connessioni;- le caratteristiche trasmissive (categoria) e meccaniche dei

componenti passivi del cablaggio ;- la metodologia di etichettatura delle varie parti, che permetta di

identificare univocamente tutti i componenti del cablaggio (cavi,terminazioni, ma anche scatole di derivazione, ecc.;

Ing. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato - Documentazione

- le prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa vigente, quali(ad esempio le connessioni equipotenziali, segnalazioni di pericolo,distanze da fonti di calore ecc.);

- le dimensioni e la descrizione degli armadi di distribuzione;- schema della composizione e il posizionamento delle parti passive

e attive negli armadi di distribuzione;- raggi minimi di curvatura dei condotti;- la compatibilità con la presenza di altri impianti;- indicazioni per l’inserimento di scatole rompitratta per consentire

il rispetto della massima forza di trazione dei cavi durante la posa;- elenco delle normative applicabili a quel tipo di infrastruttura.

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Cablaggio strutturato -Gestione - manutenzione

Libretto gestione e manutenzione

Gestione

Un sistema di cablaggio strutturato è dinamico e quindi haun’attività di gestione permanente durante tutto il suo ciclo di vita.

Questa attività deve essere affidata a personale specializzato.

La gestione del cablaggio comprende:

- Modifiche alle connessione- Attivazione di nuove connessioni- Aggiornamento della documentazione

Ing. Moretti Marco

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Cablaggio strutturato -Gestione - manutenzione

ManutenzioneLa manutenzione può essere:

- Preventiva- Correttiva

La manutenzione deve essere affidata a personale specializzato.

La manutenzione preventiva deve rispettare le indicazionipreviste nel “Libretto Gestione e Manutenzione”.

La manutenzione correttiva si esegue a seguito di:- un guasto,- un disservizio,- una riduzione di efficienza o funzionalità.

La disponibilità della “ Documentazione “ è fondamentaleper effettuare la manutenzione.

Ing. Moretti Marco

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ESEMPIO DI COSA NON SI DEVE FARE

Grazie dell’attenzioneIng. Moretti Marco