Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

152
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA Facoltà di Psicologia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione SELEZIONE DI STRUMENTI WEB 2.0 PER LA REALIZZAZIONE DI SITI WEB PER ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE Relatore: Prof. Roberto POLILLO Tesi di Laurea di: Alessio GATTUSO Matricola 064397 Anno Accademico 2008 - 2009

description

Alessio Gattuso, Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione, Università di Milano Bicocca (marzo 2010).Realizzata presso TangoLab.Relatore: R.Polillo

Transcript of Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

Page 1: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA

Facoltà di Psicologia

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione

SELEZIONE DI STRUMENTI WEB 2.0

PER LA REALIZZAZIONE DI SITI WEB

PER ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE

Relatore: Prof. Roberto POLILLO

Tesi di Laurea di:

Alessio GATTUSO

Matricola 064397

Anno Accademico 2008 - 2009

Page 2: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

I

Indice

CAPITOLO 1

Introduzione

pag. 1

CAPITOLO 2

Il cambio di paradigma del web: Web 2.0 e cloud computing

pag. 4

2.0 Storia e preistoria pag. 4

2.1 Manifestazioni superficiali del Web 2.0 pag. 6

2.1.1 L’esplosione dei blog pag. 6

2.1.2 I social network pag. 8

2.1.3 La democratizzazione del web pag. 9

2.2 Il web come piattaforma: il cloud computing pag. 11

2.2.1 SaaS e tecniche di mash-up pag. 13

2.2.2 Vantaggi e rischi dell’approccio cloud pag. 14

CAPITOLO 3

Le ONG italiane e il web

pag. 16

3.0 Le ONG italiane per la cooperazione allo sviluppo pag. 16

3.1 La qualità dei siti web delle ONG italiane pag. 19

3.1.1 Metodologia della ricerca pag. 20

3.1.2 Risultati della ricerca pag. 28

Page 3: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

II

3.2 Da siti per mostrare a siti per fare: progettare l’interattività pag. 29

3.2.1 Le funzionalità desiderabili per i siti delle ONG pag. 31

CAPITOLO 4

Classificazione degli strumenti Web 2.0

pag. 34

4.0 Introduzione pag. 34

4.1 Metodologia della ricerca pag. 35

4.2 Classificazione degli strumenti e dei servizi Web 2.0 pag. 35

CAPITOLO 5

Piattaforme per la creazione di siti

pag. 43

5.0 Introduzione e metodologia pag. 43

5.1 Site builder

5.1.1 Webs

5.1.2 Weebly

5.1.3 Google Site

5.1.4 Wordpress

5.1.5 Confronto

pag. 44

pag. 44

pag. 52

pag. 56

pag. 62

pag. 66

5.2 Social network builder pag. 68

5.2.1 Ning pag. 68

5.2.2 SocialGO pag. 72

5.2.3 Grou.ps

5.2.4 Confronto

5.3 Blog creator

5.3.1 Blogger

5.3.2 Bloog

5.3.3 Blogattivo

5.3.4 Confronto

pag. 75

pag. 78

pag. 79

pag. 79

pag. 80

pag. 80

pag. 81

Page 4: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

III

CAPITOLO 6

Altri servizi e applicazioni web per l’implementazione di funzionalità

interattive

6.1 Strumenti per l’e-commerce e donazioni online

6.1.1 Strumenti per transazioni online

6.1.2 Negozi online

6.2 Software per la gestione delle newsletter

6.2.1 Zoho Creator

6.2.2 Dabbledb

6.2.3 Wufoo

6.2.4 Confronto (versioni free)

6.3 Online storage service

6.3.1 Badongo

6.3.2 Humyo

6.3.3 DivShare

6.3.4 Windows Live SkyDrive

6.3.5 Box.net

6.3.6 Dropbox

6.3.7 Servizi a confronto

6.4 Servizi per la condivisione di contenuti

6.4.1 Flickr

6.4.2 YouTube

6.4.3 Slideshare

6.4.4 Issuu

6.5 Motori di ricerca

6.5.1 Google ricerca personalizzata

6.5.2 Eurekster

6.6 Forum creator

pag. 82

pag. 82

pag. 82

pag. 84

pag. 87

pag. 87

pag. 91

pag. 94

pag. 99

pag. 100

pag. 101

pag. 103

pag. 105

pag. 107

pag. 108

pag. 109

pag. 110

pag. 112

pag. 112

pag. 113

pag. 114

pag. 115

pag. 117

pag. 117

pag. 118

pag. 119

Page 5: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

IV

6.6.1 Nabble

6.6.2 Forumattivo

6.7 Slideshow

6.7.1 Slide

6.8 Share button e RSS feed button

6.8.1 Addthis

6.9 Mappe

6.9.1 Google Maps

6.10 Calendario eventi

6.10.1 Google Calendar

6.11 Strumenti di videoconferencing

6.11.1 Dimdim

6.11.2 Vyew

6.11.3 Yugma

6.11.4 WebEx

6.11.5 Servizi a confronto

CAPITOLO 7

Conclusioni e sviluppi futuri

pag. 119

pag. 120

pag. 120

pag. 120

pag. 121

pag. 121

pag. 122

pag. 122

pag. 123

pag. 123

pag. 125

pag. 125

pag. 130

pag. 132

pag. 134

pag. 135

pag. 136

Bibliografia pag. 141

Sitografia

pag. 144

Page 6: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

1

Capitolo 1

Introduzione

L’evoluzione del web dal suo concepimento ad oggi ha apportato notevoli cambiamenti al

concetto di comunicazione e di interazione tra le persone. Lo sviluppo di applicazioni

software sempre più specializzate, unito alla crescente diffusione della banda larga, ha

favorito il proliferare di piattaforme dedicate allo scambio di informazioni e

all’interazione tra individui. Il passaggio dal web tradizionale al Web 2.0, inoltre, ha

affollato la rete di utenti in erba, i quali, sfruttando servizi che non richiedono particolari

conoscenze tecniche, si improvvisano sviluppatori, generando, condividendo,

distribuendo e riutilizzando il contenuto del web.

La situazione attuale è, quindi, un terreno fertile sul quale far crescere la propria visibilità

e le proprie opportunità, attraverso lo sfruttamento di siti web, social network, blog e

comunità d’interesse. Un’azienda non presente in rete risulta tagliata fuori dalle moderne

dinamiche di comunicazione e non competitiva sul mercato, nonostante possa essere in

possesso di un notevole capitale da investire. A buona ragione, una realtà come

un’Organizzazione Non Governativa, la quale deriva tutti, o comunque gran parte dei

propri introiti dalle donazioni, non può permettersi di non prendere parte al fenomeno

Internet.

La creazione di un sito web, la presenza di un profilo sui più famosi social network,

l’utilizzo di strumenti d’interazione con l’utente, sono solo alcune delle possibilità offerte

da manifestazioni delle rete nate con l’avvento del Web 2.0. Ancora più interessanti si

stanno rivelando gli scenari aperti dall’affermarsi del paradigma del cloud computing e

delle applicazioni SaaS. Questo tipo di piattaforme sono estremamente intuitive ed

economiche, grazie all’invisibilità del codice di programmazione da parte dell’utente, da

un lato, e l’utilizzo di un modello di business scalabile, dall’altro. Per questo le ONG di

Page 7: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

2

piccole dimensioni sono gli enti che possono maggiormente beneficiare di questi

strumenti, al fine di accrescere la loro visibilità e portare alla conoscenza di molte più

persone la loro mission e i loro progetti, ottimizzando i costi.

Lo scopo finale di questa tesi è proprio quello di offrire una panoramica di questi

strumenti, in funzione di un loro successivo utilizzo per la creazione di siti web a basso

costo per realtà non profit di piccole-medie dimensioni.

Questo lavoro di tesi si inserisce all’interno di un più ampio progetto promosso da

Roberto Polillo, docente all’Università degli Studi di Milano Bicocca, denominato

TangoLab, acronimo di Technology Assistance for Non-Governmental Organizations,

che ha l’obiettivo di sperimentare e proporre strumenti informatici che possano aiutare le

organizzazioni di volontariato (e in particolare le ONG che operano nei Paesi in via di

sviluppo) a svolgere meglio il proprio lavoro.

Il progetto raccoglie diversi lavori di tesi connessi reciprocamente, per questo parte di

questo scritto è stato realizzato in stretta collaborazione con Fabrizio Maggioni, il quale

avrà il compito di utilizzare i servizi analizzati in questo lavoro per creare prototipi di siti

a basso costo in funzione di un loro utilizzo da parte di ONG. In particolare, il secondo e

il terzo capitolo sono stati concepiti congiuntamente e sono quindi riportati in forma

pressoché identica negli scritti, in quanto premesse fondamentali e necessarie per

entrambe le tesi.

Il capitolo 2 introdurrà il contesto tecnologico nel quale è stata effettuata la ricerca degli

strumenti e presenterà i principali cambiamenti apportati dal fenomeno Web 2.0.

Il capitolo 3, invece, si occuperà di descrivere la situazione attuale delle Organizzazioni

Non Governative per la cooperazione allo sviluppo in Italia e analizzare la loro presenza

sul web, avvalendosi anche di considerazioni emerse dai lavori di tesi di Donato

Francavilla e Paolo Magosso, due tesisti inseriti nel progetto TangoLab che si sono

occupati rispettivamente della valutazione della qualità dei siti delle ONG italiane e

dell’individuazione delle best practice e dei pattern nella presenza sul web delle charity

statunitensi. Al termine del capitolo verrà stilata una lista delle funzionalità desiderabili

all’interno di un sito web appartenente a una generica ONG, le quali verranno poi

Page 8: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

3

descritte nel dettaglio durante il quarto capitolo, prestando particolare attenzione ai

benefici che apportano in termini di interattività con l’utente.

Per ogni categoria di strumenti presentata nel capitolo 4, sono stati individuati alcuni

servizi presenti in rete, i quali permettono di implementare le funzionalità desiderabili

descritte nel terzo capitolo. Questi servizi verranno analizzati nel dettaglio nel corso del

quinto e del sesto capitolo, che si occupano rispettivamente delle piattaforme online per la

costruzione di siti completi e degli altri strumenti che offrono funzionalità interattive

inseribili all’interno di un sito web. I servizi più complessi e ricchi di funzionalità saranno

comparati alla fine dei paragrafi con l’utilizzo di tabelle riassuntive, le quali offrono una

visione d’insieme dei pregi e dei difetti degli strumenti.

Il capitolo 7 è dedicato infine alle conclusioni e alla presentazione degli scenari futuri

prospettati per quanto riguarda gli strumenti Web 2.0 e il loro utilizzo da parte delle

Organizzazioni Non Governative.

Page 9: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

4

Capitolo 2

Il cambio di paradigma del web: Web 2.0 e cloud

computing1

2.0 Storia e preistoria

“I mercati sono conversazioni”2. Così recitava il Cluetrain Manifesto nel lontano 1999,

anticipando di un lustro o poco più, con una massima apparentemente scontata, quello che

sarebbe stato il più grande cambiamento nella concezione del web dalla sua nascita ad

oggi.

Il Web 2.0 segna l’evoluzione del World Wide Web da una serie (collegata) di siti statici a un

ambiente globale nel quale i software online, le connessioni a banda larga e le applicazioni

multimediali offrono contenuti più ampi e un’interazione più stretta fra gli utenti. Il fenomeno del

Web 2.0 è caratterizzato da un numero crescente di sviluppatori (da un lato) e di utenti (dall’altro)

che generano, condividono, distribuiscono e riutilizzano il contenuto del Web.3

Questo è il web che conosciamo oggi, brulicante di vita sui blog e sui forum, su Facebook

e su Youtube. Non esiste una precisa e concisa definizione di Web 2.0 su cui ci sia pieno

accordo tra tutti gli specialisti del settore. D’altronde, l’essenza stessa del Web 2.0 non

può essere catturata in una definizione, data la natura mutevole del fenomeno,

caratterizzato dalla continua nascita ed evoluzione di servizi ed applicazioni che

arricchiscono ogni giorno le possibilità di interazione tra gli utenti. Il neologismo Web 2.0

è stato coniato da Dale Dougherty, vicepresidente della O’Reilly Media, per indicare

un’attitudine alla collaborazione e alla condivisione di contenuti, resa possibile da

1 Il presente capitolo è stato scritto in collaborazione con Fabrizio Maggioni, autore della tesi Realizzazione

di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non Governative, coordinata con la presente.

Per rendere le due tesi leggibili separatamente, il capitolo è stato riportato, in forma identica, in entrambe

le tesi. 2 Levine, Rick; Locke, Christopher; Searls, Doc; Weinberger, David, Cluetrain manifesto, Fazi Editore, 2001,

pag. 75. 3 AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag. 3.

Page 10: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

5

software sviluppati per supportare l’interazione in rete. I principi fondamentali sui quali ci

si può basare per comprendere la natura del Web 2.0 sono contenuti nel lungo articolo nel

quale Tim O’Reilly riassume le considerazioni emerse dalla prima Web 2.0 confernce,

promossa nel 2004 dalla stessa O’Reilly Media4.

Il Web 2.0 nasce dalle ceneri del fallimento del vecchio modello di business caratteristico

del web degli ultimi anni ’90, quando Internet era considerato solamente una fonte di

arricchimento rapido per quelle aziende che vi operavano, le cosiddette dot-com, al solo

scopo di essere collocate in borsa e sfruttare così l’entusiasmo degli investitori dell’epoca,

senza delle solide basi sulle quali fondare il proprio commercio elettronico. Questo può

essere considerato come il Web 1.0, composto da siti statici con contenuti informativi,

destinati all’interazione con un singolo utente e basati sull’e-commerce o sulla pubblicità

come modelli di business. I siti 1.0 erano chiusi, miravano esclusivamente ad attrarre il

cliente mediante una comunicazione uno-a-molti, tipica dei media tradizionali.

Se le date di nascita simboliche del web possono essere considerate il 1991, con la

creazione del World Wide Web da parte di Tim Berners Lee al Cern, e il 1995, con la

quotazione di Netscape in borsa, quella del nuovo fenomeno definito da Dale Dougherty

come Web 2.0 può essere fatta risalire al 19 agosto 2004, data del collocamento in borsa

di Google. In mezzo il crollo del Nasdaq nel 2000, con l’esplosione della bolla delle dot-

com, e l’evoluzione del tecnologie hardware (larghezza di banda) e software (linguaggi di

programmazione) sulle quali si basa Internet.

Lo sviluppo delle applicazioni web di nuova generazione, le Rich Internet Application

(RIA), deriva “dalla combinazione di vecchie tecnologie e standard (come HTML, CSS,

XML, JavaScript e DOM) per realizzarne di nuove (come AJAX)”5. Per dirla con Tim

Berners Lee: “Il Web 2.0 non è nulla di nuovo nella pratica, tutte le componenti del

cosiddetto Web 2.0 c’erano già alla nascita del Web e quindi possiamo piuttosto parlare di

4 O’Reilly, Tim, What is Web 2.0: Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software,

2005, articolo tratto dal sito http://oreilly.com, 21/01/2010. 5 Tratto dalle slide di Polillo, Roberto, Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano-Bicocca, a.a. 2009-

2010.

Page 11: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

6

una naturale evoluzione dei tool e della cultura del Web verso un nuovo livello di

strumenti e di utilizzo”6.

Se dal punto di vista tecnologico l’innovazione nel web non è stata così dirompente, lo

stesso non si può dire del cambiamento avvenuto per quanto riguarda le sue modalità di

utilizzo. I siti 2.0 sono piattaforme che consentono una forte interazione tra gli utenti, la

conversazione di cui si parlava all’inizio. Essi, da meri fruitori, diventano produttori e

giudici dei contenuti della rete.

2.1 Manifestazioni superficiali del Web 2.0

Il cambio di prospettiva del nuovo web si concretizza nel passaggio dal modello di

comunicazione uno-a-molti a quello molti-a-molti. Come hanno avuto più volte modo di

affermare gli specialisti del settore, il Web 1.0 consisteva nella connessione tra computer,

mentre il Web 2.0 prende vita dalla connessione di persone. Le manifestazioni più

evidenti di questo nuovo modo di concepire la rete sono visibili in quei siti che

incoraggiano gli utenti a produrre contenuti, coinvolgendoli come co-autori del web: blog

e social network.

2.1.1 L’esplosione dei blog

L’espressione blog è stata coniata da Peter Merholz e deriva dalla modifica

dell’espressione originale web log (diario di bordo sul web) in we blog: noi scriviamo. Un

blog non è altro che un sito in cui i contenuti (i post) sono pubblicati ed organizzati

secondo una successione temporale, con la possibilità per i lettori di commentarli. Oltre a

favorire lo scambio di idee tra i suoi utenti, un blog è solitamente collegato ad altri blog:

l’insieme dei blog tra loro connessi si definisce blogosfera.

Benché la definizione di Peter Merholz risalga a dieci anni fa e i blog esistano addirittura

da alcuni anni prima, la crescita esponenziale del loro numero è un fatto riconducibile

6 AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag. 5.

Page 12: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

7

solamente agli ultimi anni. Il grafico seguente, tratto dal sito dell’autore di Technorati, il

più importante osservatorio sui fenomeni del web e in particolare sulla blogosfera, mostra

come l’impennata più ripida della curva dei blog sia cominciata a partire dalla fine del

2004. Alla rilevazione di Technorati del giugno 2008 il numero dei blog presenti in rete è

cresciuto fino a 112,8 milioni di unità7.

Grafico 2.1 L’espansione della blogosfera. Fonte: http://www.sifry.com/alerts/archives/000493.html, 08/01/2010.

Questa crescita esponenziale è stata favorita soprattutto dalla presenza di software online,

realizzati con i nuovi strumenti web descritti nel primo paragrafo, che permettono a

qualsiasi utente di creare, pubblicare e gestire un blog, senza bisogno di alcuna

competenza informatica o di web design. Ci si riferisce ai cosiddetti blog builder come

Blogger e Wordpress. 7 www.technorati.com, 08/01/2010.

Page 13: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

8

2.1.2 I social network

I blog, insieme ai forum, si sono imposti come la prima manifestazione di sito-piattaforma

caratterizzato da una forte interazione tra gli utenti. Un’evoluzione di questi strumenti

verso ciò che è attualmente considerata la piattaforma d’interazione sul web per

antonomasia sono i social network.

Gli utenti di un social network possono creare all’interno di esso un proprio profilo,

ovvero uno spazio personale dedicato alla presentazione di sé stessi e al caricamento dei

propri contenuti. Tale profilo può essere pubblico, quindi visualizzabile da qualsiasi

utente, oppure semi-pubblico, se vi può accedere soltanto una lista di persone specificata.

La peculiarità nei siti di social networking è proprio quella di potersi connettere

stabilmente ad altri profili al fine di mantenere i contatti e condividere con essi un

maggior numero di informazioni e contenuti. Contrariamente alle comunità virtuali, la

rete di contatti online che si viene a creare tende ad essere simile a quella reale.

Lo scopo, la natura, la terminologia e i contenuti relativi al profilo variano a seconda del

social network. Attualmente ne esistono di molti tipi, che possono essere

approssimativamente raggruppati in due categorie:

� Reti interesse – connettono persone con un interesse comune. Solitamente si tratta

di reti dedicate alla condivisione di un determinato tipo di contenuti, per i quali

viene messa a disposizione un’ampia serie di strumenti per la loro gestione e

personalizzazione. Tipici esempi di social network appartenenti a questa categoria

possono essere Flickr (dedicato alla condivisione di foto), YouTube (video) e

Del.icio.us (bookmarks).

� Reti generaliste – al contrario di quanto accade nelle precedenti, gli utenti possono

inserire nel proprio profilo una vasta gamma di contenuti. Queste social network

sono più carenti rispetto a quelle d’interesse per quanto riguarda gli strumenti

dedicati a uno specifico tipo di contenuti; allo stesso tempo offrono all’utente

diverse funzionalità per comunicare con i propri contatti: non soltanto commenti

ma anche una chat e una casella di posta interna. Uno dei primi social network di

questo tipo è stato MySpace, una pagina personale e personalizzabile per

contenuti e link ad altri profili. Facebook è attualmente il social network

Page 14: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

9

generalista più popolare al mondo (vedi grafico 2.2) e rappresenta un’evoluzione

di MySpace, con un miglior focus sulle relazioni tra i profili e sugli strumenti di

comunicazione.

Grafico 2.2 Percentuale di utenti di Internet che visitano ogni giorno le pagine dei principali social network. Dopo Google, Facebook è attualmente il secondo sito più visitato al mondo. Fonte: www.alexa.com, 11/01/2010.

Benché al loro interno le social network si rivelino un potente strumento di connessione e

permettano di ottenere una grande visibilità, proporzionalmente alla loro grandezza in

termini di utenti iscritti, il più grande limite di questi siti si riscontra nella loro struttura

chiusa. La rete di connessioni e i contenuti propri di un profilo su un determinato social

network sono validi solo all’interno di esso e non possono, per ora, essere esportati da un

sito all’altro: ogni social network richiede la creazione di un account specifico.

2.1.3 La democratizzazione del web

Gli strumenti visti finora presentano un unico denominatore comune, che è anche la

caratteristica principale del Web 2.0, il protagonismo dell’utente e dei contenuti da lui

generati. Il medium Internet tende, per le sue caratteristiche, a sfuggire ai fenomeni di

censura e ai limiti imposti dai media tradizionali. Questa ulteriore rivoluzione del web

Page 15: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

10

apre scenari comunicativi prima impensabili, permettendo a chiunque di essere presente

online e comunicare potenzialmente con qualsiasi utente della rete senza bisogno di dover

creare un sito.

Questa democratizzazione del web, unita ai bassi costi di pubblicazione, può essere

sfruttata da realtà che troverebbero grandi difficoltà a procurarsi spazi e pubblico sugli

altri media. È il caso delle Organizzazioni Non Governative, i potenziali beneficiari di

questo lavoro di tesi.

Le innovazioni apportate dal Web 2.0 non si limitano però alla semplice possibilità per

tutti di ritagliarsi un piccolo spazio virtuale, per di più costretto dalla limitatezza degli

strumenti offerti da un blog builder e dalla struttura chiusa dei social network. L’apertura

di un blog e la creazione di diversi profili sulle più importanti reti sociali sono aspetti

rilevanti e molto remunerativi in termini di visibilità per qualunque organizzazione, dato

il loro potenziale comunicativo e di amplificazione sociale verso utenti appartenenti alle

più diverse comunità.

Tuttavia, una presenza web di questo tipo può risultare frazionata e non sfruttare appieno

tutte le potenzialità del mezzo Internet, in particolar modo quelle connesse con

l’interattività dei siti, accentuata dal continuo sviluppo di software basati sul web. I siti

stanno diventando sempre più dei programmi su Internet, in grado di semplificare

procedure, gestire transazioni e via dicendo. Pertanto, sarebbe auspicabile che, oltre a

sfruttare le possibilità aperte da blog e social network, un’Organizzazione Non

Governativa possa avvalersi anche di un nucleo centrale che sia collegato a tutti questi

servizi e nel quale possa offrire all’utente strumenti che vadano oltre la semplice

comunicazione. Una vera rivoluzione dovrebbe poter cambiare il web in modo da creare

un ambiente nel quale qualsiasi utente, anche se privo di competenze specifiche, possa

costruirsi una presenza web di questo tipo, completa e interattiva.

Page 16: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

11

2.2 Il web come piattaforma: il cloud computing

Il termine Web 2.0 sta iniziando ad essere consumato, associato continuamente ed

erroneamente soltanto con l’insieme di tutti quei servizi “social” che sono stati presentati

nel paragrafo precedente. L’emergere di questi strumenti rappresenta soltanto la punta

dell’iceberg rispetto a ciò che realmente sta accadendo al web. Lo sviluppo di linguaggi di

programmazione sul web sempre più evoluti e sempre più semplici da utilizzare, ha

portato alla proliferazione di software online. La rete, da insieme di siti, è diventata un

insieme di applicazioni, le quali possono potenzialmente sostituire i programmi installati

sugli elaboratori client.

Servizi come Google Docs e Zoho Docs rappresentano un esempio lampante di

applicazioni di questo tipo: entrambi permettono di usufruire degli stessi strumenti messi

a disposizione da Microsoft Office, consentendo la creazione e la gestione di documenti,

fogli elettronici, database, interamente online. Benché questi servizi online si rivelino più

rudimentali rispetto ai corrispettivi programmi offline, essi, essendo basati sul web,

permettono la condivisione, la cogestione e il co-editing dei documenti con un numero

potenzialmente illimitato di utenti.

Oltre agli strumenti software, le applicazioni in rete possono essere utilizzate anche per

reperire spazio di memoria aggiuntivo e sfruttare ulteriore potenza di calcolo. Queste

applicazioni, che rappresentano una sorta di “noleggio” di hardware, pagato in

proporzione al consumo, sono solitamente offerte dai grossi fornitori di sevizi web, i quali

hanno a disposizione una gigantesca infrastruttura hardware/software. I potenziali fruitori

di servizi di questo tipo sono gli sviluppatori di software.

Il “cloud computing” non è altro che l’insieme di tutte queste possibilità, sempre più

presenti in rete. Si tratta della tendenza a traslare sul web non solo i dati, ma via via anche

i programmi e l’infrastruttura hardware, i quali dal computer dell’utente si spostano sui

server dei fornitori dei servizi. Al di là degli aspetti social e di User Generated Content

(UGC), è questa la vera innovazione verso cui ci sta proiettando il Web 2.0. Un cambio di

paradigma nel concetto stesso di elaborazione al computer, come pochi ce ne sono stati

negli ultimi decenni (vedi figura 2.1): il web diventa la piattaforma preferenziale.

Page 17: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

Figura 2.1 Il cambio di paradigma nell’elaborazione al computer apportato dal cloud computingPolillo, Roberto, Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano

Internet rappresenta la “nuvola

che vengono utilizzati dagli sviluppatori e dagli utenti. Come si può notare nella figura

sottostante (figura 2.2), riferita all’evoluzione dei programmi

si passa da computer carichi di applicazioni e dati (

(thin client), che accedono alla rete per effettuare le stesse operazioni, arricchite dalle

potenzialità sociali e di condivisione proprie dell’ambiente Internet.

Figura 2.2 Da fat client a thin client. Fonte: slideBicocca, a.a. 2009-2010.

Figura 2.1 Il cambio di paradigma nell’elaborazione al computer apportato dal cloud computing, Università degli Studi di Milano-Bicocca, a.a. 2009-2010.

nuvola” nella quale risiedono l’infrastruttura, i dati e i programmi

gli sviluppatori e dagli utenti. Come si può notare nella figura

sottostante (figura 2.2), riferita all’evoluzione dei programmi di gestione dei documenti,

si passa da computer carichi di applicazioni e dati (fat client) ad elaboratori più snelli

), che accedono alla rete per effettuare le stesse operazioni, arricchite dalle

potenzialità sociali e di condivisione proprie dell’ambiente Internet.

Fonte: slide di Polillo, Roberto, Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano

12

Figura 2.1 Il cambio di paradigma nell’elaborazione al computer apportato dal cloud computing. Fonte: slide di

nella quale risiedono l’infrastruttura, i dati e i programmi

gli sviluppatori e dagli utenti. Come si può notare nella figura

di gestione dei documenti,

) ad elaboratori più snelli

), che accedono alla rete per effettuare le stesse operazioni, arricchite dalle

degli Studi di Milano-

Page 18: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

13

2.2.1 Saas e tecniche di mash-up

Come meglio specificato nel capitolo introduttivo, l’obiettivo di questo lavoro di tesi è

l’individuazione di strumenti Web 2.0 per la costruzione di siti interattivi a basso costo

per le Organizzazioni Non Governative. Nell’ambito del cloud computing, questi

strumenti vengono messi a disposizione sotto forma di servizi applicativi sul web. Tale

pratica prende il nome di SaaS (Software as a Service).

L’utente che desidera usufruire di questi servizi deve soltanto registrarsi presso il

fornitore, creando un account. Gli strumenti utili per la creazione di siti interattivi sono

spesso messi a disposizione mediante questo modello di servizio. In primo luogo ci si

riferisce ai site builder, applicazioni online che permettono all’utente di creare e

pubblicare pagine web, anche provviste di funzioni interattive, attraverso un editor

semplice ed intuitivo. Altri servizi invece forniscono strumenti per implementare in siti

così costruiti ulteriori funzionalità, ad esempio form compilabili, con annessi database per

la raccolta e il riuso delle informazioni. Un elenco completo degli strumenti utili per il

conseguimento degli obiettivi di questa tesi verrà fornito nel capitolo 4.

I fornitori dei Saas operano solitamente attraverso un modello di business definito

“freemium” (free + premium). Gli utenti che desiderano usufruire dello strumento messo

a disposizione dal servizio devono, come specificato sopra, creare un account presso il

sito del fornitore. Tale operazione è solitamente gratuita e permette di accedere alle

funzionalità base (free) dello strumento in questione. Le funzionalità aggiuntive e i

potenziamenti di quelle base sono invece soggetti a pagamento e spesso raggruppati in

pacchetti premium di costo e valore via via crescenti. In questo modo si realizza un

modello di pagamento di tipo pay-as-you-go, grazie al quale l’utente può usufruire del

servizio in maniera scalabile, a seconda delle sue esigenze e possibilità economiche.

Per far sì che tutte le funzionalità interattive ottenute tramite SaaS vengano incorporate

all’interno del sito si deve far ricorso alle cosiddette tecniche di mash-up, ovvero

l’integrazione dinamica di contenuti e strumenti provenienti da diverse fonti. Nel caso

specifico della creazione di un sito interattivo, le applicazioni esterne vengono inserite

nelle pagine web tramite l’importazione di stringhe di codice html, generate

automaticamente dai fornitori del servizio utilizzato (embedding).

Page 19: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

14

2.2.2 Vantaggi e rischi dell’approccio cloud

Una situazione come quella descritta nel paragrafo precedente può risultare molto

vantaggiosa per una ONG che voglia dotarsi di un sito web interattivo, pur non avendo a

disposizione tra collaboratori e volontari persone competenti in questo campo e mancando

delle risorse necessarie per rivolgersi agli specialisti del settore. Diversi sono i vantaggi

che il cloud conputing può garantire a realtà di questo tipo:

� semplicità d’utilizzo – non è necessario conoscere i codici html e css per creare da

zero un sito web con funzionalità interattive; sia i site builder che le altre

applicazioni online (RIA) dispongono di potenti interfacce grafiche basate su

paradigmi intuitivi, come il drag and drop;

� azzeramento dei costi fissi – i servizi Saas di cui si parlerà in questo lavoro di tesi

non richiedono pagamenti per usufruire del pacchetto base di strumenti; se

l’organizzazione possiede maggiori risorse può acquistare le funzionalità premium

in modo scalabile secondo le proprie esigenze (pay-as-you-go);

� molteplicità di punti d’accesso – per una ONG per la cooperazione allo sviluppo,

che normalmente possiede almeno due sedi geograficamente lontane tra loro, è

fondamentale che le applicazioni e le risorse necessarie per gestire il sito siano

accessibili da qualsiasi luogo, mediante connessione ad Internet; si tratta di uno

dei principali vantaggi dell’approccio cloud, che sposta dati, programmi e

piattaforme dai computer client ai server dei service provider (virtualizzazione).

I siti costruiti con le modalità descritte finora (sfruttamento dei SaaS e mash-up di

applicazioni) possono essere adeguati per realtà di medie-piccole dimensioni. Per

organizzazioni con esigenze molto maggiori in termini di complessità dell’infrastruttura

hardware e di sistema informativo, una presenza web di questo tipo non è ad oggi

implementabile, sia perché le applicazioni online risultano ancora rudimentali e non

tagliate per grandi realtà, sia perché l’approccio cloud, pur presentando innegabili

vantaggi, non è esente da tutta una serie di rischi, connessi con i seguenti aspetti:

� dipendenza dai service provider – dati e programmi non sono fisicamente su

server propri, pertanto, in caso di guasti sugli elaboratori dei fornitori i relativi

servizi non sarebbero disponibili e non si avrebbe alcun controllo sulla situazione;

Page 20: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

15

� sicurezza e privacy – la protezione delle informazioni e delle applicazioni è

anch’essa affidata ai service provider, che le ospitano sui propri server, e non è più

controllabile dall’utente.

Oltre a questi rischi maggiori, esistono altre sfide che l’approccio cloud dovrà affrontare e

risolvere per imporsi come paradigma di elaborazione del futuro. Tra queste

l’interoperabilità e la portabilità di dati e informazioni da un servizio all’altro e i problemi

connessi con la governance e la gestione di questi servizi, che dovrebbe restare distribuita

ed equamente divisa per evitare scenari monopolistici così comuni per i media

tradizionali.

Page 21: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

16

Capitolo 3

Le ONG italiane e il web8

3.0 Le ONG italiane per la cooperazione allo sviluppo

L’acronimo O.N.G. sta per Organizzazione Non Governativa: una qualsiasi

organizzazione o gruppo locale, nazionale o internazionale di cittadini indipendente da

qualsiasi organismo di governo, che sia impegnato nel settore della solidarietà sociale o

della cooperazione allo sviluppo. Generalmente si tratta di organizzazioni non aventi fini

di lucro (non profit), che ottengono una parte significativa dei loro introiti da donazioni

private.

Come già specificato nel capitolo introduttivo, l’oggetto della trattazione di questo lavoro

saranno le ONG italiane per la cooperazione allo sviluppo, organizzazioni impegnate nel

miglioramento delle condizioni dei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo. In

particolare si farà riferimento alle ONG accreditate dal Ministero degli Esteri che hanno

superato i criteri di idoneità imposti dalla legge 49/87, delle quali sarà fornito un elenco

completo nel prossimo paragrafo9.

La fonte utilizzata per reperire i dati riguardanti le dimensioni e i paesi di intervento di

queste organizzazioni è stata il rapporto Un mestiere difficile 2008, il quale fotografa la

situazione relativa all’anno 200710. Questa ricerca indica che le organizzazioni che si

occupavano di cooperazione e solidarietà internazionale in quell’anno erano 256,

considerando sia quelle idonee per il Ministero degli Affari Esteri sia quelle non idonee.

8 Il presente capitolo è stato scritto in collaborazione con Fabrizio Maggioni, autore della tesi Realizzazione

di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non Governative, coordinata con la presente.

Per rendere le due tesi leggibili separatamente, il capitolo è stato riportato, in forma identica, in entrambe

le tesi. 9 Elenco tratto da http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it, 23/12/2009.

10 I dati riportati in questo paragrafo sono tratti da Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008.

Page 22: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

17

Sulla base del numero di operatori con contratto, risulta che la maggioranza delle

organizzazioni era di piccole dimensioni, con meno di 10 collaboratori, mentre soltanto

12 enti superavano la soglia dei 100 collaboratori (vedi tabella 3.1 e grafico 3.1).

Tabella 3.1 Tipologia delle associazioni per dimensioni. Fonte: Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008, pag. 19.

Grafico 3.1 Le associazioni italiane per dimensioni. Fonte: Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008, pag. 19.

Benché le organizzazioni di grandi dimensioni rappresentassero soltanto il 4,7% del

totale, in esse si concentrava la maggior parte degli operatori, il 65%, a testimonianza di

una grossa sproporzione, in termini di operatori con contratto, rispetto agli enti di piccole

dimensioni. Tuttavia, il gran numero di questi piccoli enti fa emergere l’importanza che

essi rivestono nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo.

Page 23: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

18

Il continente con la maggior presenza di operatori è l’Africa, dove lavora il 58% degli

espatriati, seguono l’America Latina con il 17%, l’Asia con il 16% e l’Europa con il 10%

(vedi figura 3.1). Un gran numero di ONG, in particolare quelli di dimensioni medio-

grandi, opera contemporaneamente in aree geografiche differenti, molto distanti tra loro.

Figura 3.1 Fonte: Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008, pag. 31.

I dati riportati in questo paragrafo confermano che organizzazioni di questo tipo

potrebbero beneficiare grandemente dell’approccio cloud, descritto approfonditamente

nel capitolo precedente, per la creazione e la gestione di una presenza web completa ed

interattiva. I servizi di tipo SaaS, accessibili virtualmente da qualsiasi luogo dotato di

Page 24: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

19

connessione alla rete, si prestano ad assecondare la naturale distribuzione geografica delle

ONG. Inoltre, la carenza di risorse economiche e di competenze tecniche all’interno di

organici ridotti, non rappresenterebbe un ostacolo per l’utilizzo di questi strumenti, tutti

dotati di potenti ed intuitive interfacce grafiche.

3.1 La qualità dei siti web delle ONG italiane

Per una ONG, un’organizzazione che deriva la maggior parte dei propri introiti da

donazioni private, la comunicazione sul web può rappresentare una grande possibilità di

crescita e una potenziale fonte di guadagno, sia per l’intrinseca economicità del mezzo

Internet, caratterizzato da costi di accesso irrisori rispetto agli altri media, sia per l’elevata

interattività che si può offrire ai propri utenti sul web, consentendo loro di interagire

direttamente con l’organizzazione, anche a livello di transazioni economiche (donazioni

online).

Janelle Estes e Jakob Nielsen, parlando della situazione delle charity statunitensi,

indicano come il volume delle donazioni effettuate direttamente attraverso i siti web delle

organizzazioni sia destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni:

In 2008, non-profits got about 10% of their donations online, according to a survey by Target Analytics.

Given the high grow rate for Internet donations, we estimate that they’ll constitute the majority of

donations by 2020. If non-profits organization get their sites into shape, that is.11

Donazioni online dunque, ma non solo. Lo spettro dell’interazione con l’utente sul web è

ampio e si sta allargando sempre di più. Ad esempio, se un sito ben progettato è l’ideale

per attrarre nuovi donatori e consentire loro di donare direttamente online, il mezzo via

web più efficace per mantenere un rapporto di fiducia con i propri sostenitori sembra

essere l’invio periodico di newsletter informative. Sempre citando Estes e Nielsen:

Well-designed non-profit websites are particularly suited for attracting new donors and efficiently

supporting small-scale impulse giving. Websites are less effective at sustaining long-term donor

11

Estes, Janelle; Nielsen, Jakob, Donation Usability, Fremont, Norman Nielsen Group, 2009, pag. 5.

Page 25: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

20

relationship. For encouraging customer (or donor) loyalty, e-mail newsletters remain the Internet tool of

choice.12

Con l’avvento del Web 2.0 e dei nuovi strumenti di interazione e comunicazione sul web,

quali blog, forum e social network, entrano in gioco nuove modalità di approccio che non

possono essere ignorate dalle ONG che intendono coinvolgere i loro potenziali donatori

attraverso la rete.

Considerata quindi l’importanza che la presenza sul web può rivestire per gli enti no-

profit, è stata realizzata una ricerca analitica sui siti delle ONG italiane per la

cooperazione allo sviluppo, al fine di valutarne la qualità sotto diversi aspetti. Di seguito

verranno analizzati i risultati di questa ricerca allo scopo di individuare le aree in cui tali

siti web risultano più carenti.13

3.1.1 Metodologia della ricerca

La valutazione di qualità è stata effettuata sui siti delle ONG accreditate dal Ministero

degli Esteri, a cui si è già fatto riferimento al paragrafo 3.0. Di seguito riportiamo l’elenco

di questi enti, ciascuno associato al corrispondente indirizzo web.

N Nome Ong Sito Web

1 Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli San Raffaele http://www.aispo.org/

2 Action Aid http://www.actionaid.it/

3 Associazione Africa Tremila O.N.L.U.S http://www.africatremila.it/

4 Associazione Bertoni per la Cooperazione e lo Sviluppo del

Terzo Mondo http://www.abcsverona.it/public/index.cfm

5 Comunità di Sant'Egidio http://www.santegidio.org/

6 Associazione Centro Aiuti Volontari Cooperazione Sviluppo

Terzo Mondo http://www.acavtn.it/

7 Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale http://www.accri.it/

8 Associazione Casa Famiglia Rosetta http://www.casarosetta.org/home/default.asp

9 Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina NO SITO

10 Associazione di Cooperazione e Solidarietà NO SITO

11 Amigos da Angola NO SITO

12 Amici dei popoli http://www.amicideipopoli.org/web/index.php?p

12

Ibidem 13

Metodologia e risultati della ricerca tratti da Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane,

tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a.

2008/2009.

Page 26: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

21

N Nome Ong Sito Web

age=home

13 Adra Italia http://adra.chiesaavventista.it/

14 Associazione Amici dello Stato Brasiliano Espirito Santo NO SITO

15 Associazione con i Fatebenefratelli per i malati lontani http://www.afmal.org/

16 Africa 70 http://www.africa70.org/

17 Africa Mission http://www.africamission.org

18 Agenzia n.1 di Pavia per Ayamé http://www.puntoapunto.org/home.html

19 Associazione Amici dei Bambini http://www.amicideibambini.it/

20 Associazione Donne Italiane per lo Sviluppo http://www.aidos.it/

21 Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau http://www.aifo.it/

22 Associazione per la Cooperazione internazionale e l'aiuto

umanitario http://www.alisei.org/

23 Associazione Laicale Missionaria NO SITO

24 Associazione Mani Amiche http://www.mani-

amiche.it/Mani_amiche/Benvenuto.html

25 Associazione laica fondata dal padre comboniano Renato Kizito

Sesana http://www.amaniforafrica.org/amani/index.htm

26 Associazione Mondo Giusto NO SITO

27 Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca http://www.amref.it/locator.cfm?SectionID=820

&CFID=12133110&CFTOKEN=39496008

28 Azione per un Mondo Unito http://www.azionemondounito.org/home.asp

29 Associazione Noi per Loro http://www.noiperloro.org/

30 ANPO NO SITO

31 Apurimac Onlus http://www.apurimac.it/

32 Venerabile Arciconfraternita Misericordia Firenze http://www.misericordia.firenze.it/

33 Arci Cultura e Sviluppo http://www.arci.it/internazionali

34 Associazione Studi America Latina http://www.asalong.org/home.html

35 Alleanza per lo Sviluppo e la Cooperazione NO SITO

36 Amici senza confini Onlus NO SITO

37 Associazione Solidarietà e Sviluppo NO SITO

38 Associazione Sanitaria Internazionale http://www.asi-international.org/it/home.htm

39 Associazione per la solidarietà internazionale in Asia http://www.asia-ngo.org/j15/

40 Associazione Solidarietà Paesi Emergenti http://www.aspemitalia.it/

41 Associazione Servi dei Popoli del Terzo Mondo NO SITO

42 Association for Sarva Seva Farms Italia http://www.assefaitalia.org/

43 ASSOCIAZIONE LEO NO SITO

44 Associazione di Terra Santa NO SITO

45 Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale http://www.auci.org/

46 Associazione Volontari per lo Sviluppo dei Popoli - AVAZ NO SITO

47 Associazione Valdostana di Solidarietà e Fratellanza

(Fihavanana) con il Madagascar http://www.netsurf.it/madagascar/

48 Associazione volontari per il servizio internazionale http://www.avsi.org/

49 Care and Share http://www.caresharegermany.de/

50 Caritas Italiana http://www.caritasitaliana.it/

51 Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico http://www.cast-ong.org/

Page 27: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

22

N Nome Ong Sito Web

52 Comitato di Collaborazione Medica http://www.ccm-italia.org/index.php

53 Casa do Menor Italia http://www.casadomenor.it/

54 Comitato europeo per la formazione e l'agricoltura http://www.cefaonlus.it/

55 Centro Italiano di Solidarietà http://www.ceis.it/index.htm

56 Centro Laici Italiani per le Missioni http://www.celim.org/pag/index.php

57 Organizzazione di Volontariato Internazionale Cristiano http://www.celimbergamo.it/

58 Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli Onlus http://www.centropace.org/

59 Centro Europa per la Scuola, l'Educazione Società http://www.ceses.it/

60 Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate

Sanitarie http://www.cestas.org/

61 CESVI http://www.cesvi.org/

62 Centro Sviluppo Terzo Mondo http://www.cesvitem.org/it/chi-

siamo/presentazione.asp

63 Centro di Volontariato Internazionale http://www.cevi.coop/public/SiTE/index.php?tit=

Home&m=1

64 Centro Italiano Aiuti all'Infanzia http://www.ciai.it/

65 Centro Internazionale Crocevia http://www.croceviaterra.it/

66 Comunità Internazionale di Capodarco http://www.capodarcointernazionale.com/

67 Comunità in dialogo http://www.comunitaindialogo.it/

68 Centro di Informazione ed Educazione allo Sviluppo http://www.cies.it/

69 Centro Internazionale per l'Infanzia e la Famiglia http://www.cifaadozioni.org/

70 Comunità Incontro http://www.comunitaincontro.org/

71 Cooperazione Italiana Nord Sud NO SITO

72 Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà

Internazionale

http://www.cipsi.it/CIPSI/master/index.asp?FRFX

=1&Wscreen=1280&initSess=1

73 Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli http://www.sviluppodeipopoli.org/Italiano/Home

/Frameset.html

74 Cooperazione Internazionale Sud Sud http://www.cissong.org/it

75 Comunità Impegno Servizio Volontario http://www.cisvto.org/

76 Comunità Laici Missionari Cattolici NO SITO

77 Comunità Nuovo Mondo http://www.mondonuovo.org/

78 Centro Mondialità Sviluppo Reciproco http://www.cmsr.org/default.asp

79 COMUNITA’ MISSIONARIA DI VILLAREGIA PER LO SVILUPPO http://www.cmv.it/nuke/

80 Coordinamento delle ONG per la Cooperazione Internazionale

allo Sviluppo http://www.cocis.it/sito/

81 Centro Orientamento Educativo http://www.coeweb.org/index.php

82 Cooperazione Odontoiatrica Internazionale http://www.cooperazioneodontoiatrica.eu/

83 Camminiamo oltre l'orizzonte http://www.colorngo.org/

84 Cooperazione per il Mondo in via di Sviluppo http://www.comiorg.it/

85 Comitato Italiano Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia http://beta.unicef.it/

86 Cooperation of Medical Services and Development http://www.comsed.org/associazione.php

87 Associazione di fedeli di diritto pontificio http://www.apg23.org/

88 Cooperazione Internazionale http://www.coopi.org/it/home/

89 Cooperazione Paesi Emergenti http://www.cope.it/

90 Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti http://www.cospe.it/italiano/index.php

Page 28: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

23

N Nome Ong Sito Web

91 Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio

Volontario

http://www.cosv.org/new/associazione.php?PHP

SESSID=25d60b4e8a9f956de703fa2ed19956af

92 Comunità Promozione e Sviluppo http://www.cps-ong.it/

93 Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione http://www.cric.it/

94 Controinformazione Terzo mondo - Onlus http://www.ctm-lecce.it/

95 Medici con l'Africa http://www.mediciconlafrica.org/ita/home.asp

96 Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo http://www.cvcs.it/

97 Comunità Volontari per il Mondo http://www.cvm.an.it/public/index.asp

98 Differenza Donna http://www.differenzadonna.it/

99 Delegazione Europea per l'Agricoltura famigliare dell'America

Latina http://www.agriculturafamiliar.org/

100 Disarmo e Sviluppo http://www.disvi.net/

101 Associazione volontari Dokita http://www.dokita.org/

102 Dalla parte degli ultimi NO SITO

103 Cooperazione e aiuto internazionale in campo educativo http://www.educaid.it/chisiamo.html

104 Educazione e sviluppo http://www.educazionesviluppo.org/

105 Centro Elis http://www.elis.org/

106 Emergency http://www.emergency.it/

107 Fondazione Emmanuel per il Sud del Mondo http://www.fondazione-emmanuel.org/

108 Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo http://www.engiminternazionale.org/

109 Essegielle Cooperazione Internazionale http://www.essegielle.org/

110 European School of Transfusion Medicine NO SITO

111 Fratelli dell'Uomo http://www.fratellidelluomo.org/newfdu/master

/index.asp

112 Fondazione Ivo De Carneri http://www.fondazionedecarneri.it/

113 Federazione italiana Maricoltori NO SITO

114 Volontari nel Mondo – Federazione Organismi Cristiani di

Servizio Internazionale Volontario http://www.focsiv.org/index.php

115 Fondazione Don Carlo Gnocchi http://www.dongnocchi.it/

116 Fondazione Marisa Bellisario http://www.fondazionebellisario.org/new/index.

html

117 Fondazione Rita Levi Montalcini http://www.ritalevimontalcini.org/

118 Fondazione San Vigilio http://www.fondazionesanvigilio.it/frontend/ho

me.aspx

119 Fondazione Sipec NO SITO

120 Fondazione Raphael Onlus http://www.fondazione-raphael.org/

121 Fondazione Giuseppe Tovini http://www.fondazionetovini.it/

122 Gao Cooperazione Internazionale http://www.gaong.org/

123 Gruppo italiano Chirurghi Amici della Mano http://www.gicam.it/

124 Gruppo Missioni Africa http://www.gmagma.org/

125 Green Cross Italia http://www.greencrossitalia.org/

126 Gruppo per le Relazioni Transculturali NO SITO

127 Gruppo Abele Onlus http://www.gruppoabele.org/

128 Gruppi Solidarietà Internazionale http://www.gsitalia.org/

129 Gruppo Trentino di Volontariato http://www.gtvonline.org/

Page 29: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

24

N Nome Ong Sito Web

130 Gruppo Umana Solidarietà Guido Puletti http://www.gus-italia.org/

131 Gruppo di Volontariato Civile http://www.gvc-italia.org/

132 Gruppo italiano per lo sminamento umanitario NO SITO

133 Associazione Internazionale per la Medicina Umanitaria Brock

Chisholm http://www.iahm.org/

134 Associazione Italiana Soci Costruttori http://www.iboitalia.org/default.asp

135 Istituto Cooperazione Economica Internazionale http://www.icei.it/

136 Consorzio italiano di solidarietà http://www.icsitalia.org/

137 Istituto per la Cooperazione Universitaria http://www.icu.it/

138 Incontro fra i popoli http://www.incontrofraipopoli.it/

139 Il Sole Onlus http://www.ilsole.org/default.asp?page=1

140 Istituto Nuova Africa e Americhe - Federazione Italiana

Comunità terapeutiche http://www.fict.it/

141 Insieme si può http://www.365giorni.org/

142 Organizzazione Umanitaria per l'Emergenza http://www.intersos.org/

143 Intervita Onlus http://www.intervita.it/ita/index.php

144 Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli http://www.ipsia.acli.it/

145 Istituto Superiore per le Tecniche di Conservazione dei Beni

Culturali e dell'Ambiente NO SITO

146 Istituto Sindacale per la Cooperazione con i Paesi in Via di

Sviluppo http://www.iscos.cisl.it/

147 Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali http://www.isisc.org/ISISChome.asp

148 Associazione Itaca http://www.itacaong.org/index.php?/itaca

149 La ruota internazionale Onlus NO SITO

150 Volontariato Internazionale Rogazionista NO SITO

151 L'Africa chiama Onlus http://www.lafricachiama.org/

152 Coordinamento Regionale Volontariato e Solidarietà Luciano

Lama onlus

http://www.associazionelucianolama.it/index.ht

ml/

153 La casa del sorriso NO SITO

154 Legambiente Onlus http://www.legambiente.eu/

155 Fondazione Lions Club http://www.fondazionelions.org/

156 Gruppo Laici Terzo Mondo http://www.ltmong.org/

157 Associazione Internazionale Volontari Laici http://www.lvia.it/index.htm

158 M.A.I.S. http://www.mais.to.it/mambo/

159 MOVIMENTO AFRICANO '70 http://www.africa70.org/

160 Movimento Apostolico ciechi http://www.macnazionale.it/

161 Fondazione Magis - Movimento e Azione dei Gesuiti italiani per

lo Sviluppo http://www.magisitalia.org

162 Mani Tese http://www.manitese.it

163 Maratona dei Popoli http://www.peoplesrun.org

164 Mediterranean Council for burns and fire disaster http://www.medbc.com/

165 Movimento e comunità in difesa dei diritti dei popoli http://www.movicom.it/

166 Missioni Consolata Onlus http://www.missioniconsolataonlus.it

167 Missione futuro NO SITO

168 Movimento per la lotta contro la fame nel mondo http://www.medicusmundi.it/

Page 30: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

25

N Nome Ong Sito Web

169 Movimento per la Cooperazione Internazionale No sito

170 Fondazione Monserrate Onlus http://www.monserrate.org/

171 Movimondo NO SITO

172 Medici senza frontiere http://www.medicisenzafrontiere.it/

173 Movimento Sviluppo e Pace http://www.movimentosviluppopace.org/

174 Napoli: Europa Africa http://www.neaculture.it/

175 Next Onlus http://www.nextonlus.it

176 Emilia Romagna Onlus http://nexuser.wordpress.com

177 Non c'è pace senza giustizia http://www.npwj.org

178 Nuovi Spazi al Servire http://www.nuovispazialservire.it/

179 Nessuno Tocchi Caino http://www.nessunotocchicaino.it/

180 Nuovo villaggio del Fanciullo Celso e Anna Frascali NO SITO

181 Organizzazione di aiuto fraterno Italia http://www.oafi.org/

182 Istituto Oikos http://www.istituto-oikos.org/

183 Opera di Promozione dell'Alfabetizzazione nel Mondo http://www.opam.it/

184 Azione Verde Onlus http://www.azioneverde.org/

185 Operazione Sviluppo NO SITO

186 Organizzazione Sviluppo e integrazione http://www.ongosa.org/

187 Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano http://www.osvic.it/

188 Associazione la Nostra Famiglia http://www.ovci.org/

189 Organizzazione per lo sviluppo globale di comunità in Paesi

extraeuropei http://www.overseas-onlus.org/

190 Parma per gli altri http://www.parmaperglialtri.it/

191 Persone come noi http://www.personecomenoi.org/

192 Punto di Fraternità http://www.puntodifraternita.it/

193 Politecnico Internazionale per lo Sviluppo Industriale ed

Economico http://www.pisie.it/

194 Progetto Domani: Cultura e Solidarietà http://www.prodocs.info/Home.aspx

195 Fondazione per la promozione umana e la salute http://www.fondazioneprosa.it/

196 Associazione per la promozione della scuola di cultura

ambientale http://www.prosca.com/

197 Progetto Continenti Onlus http://www.progettocontinenti.org/

198 Associazione ProgettoMondo Movimento Laici America http://www.mlal.org/

199 Progetto Mondialità http://www.promond.it/

200 Progetto Syd http://www.progettosud.org/

201 Progetto Sviluppo http://www.prosvil.cgil.it/

202 Reggio Terzo Mondo http://www.reggioterzomondo.org/home.php

203 World Family of Radio Maria http://www.radiomaria.org/

204 Ricerca e Cooperazione http://www.ongrc.org/lang/ita/cgi-

bin/gk.pl?pg=home

205 Reach Italia http://www.reachitalia.it/_home.php

206 Fondazione risorsa donna http://www.fondazionerisorsadonna.it/

207 Organismo di Solidarietà Internazionale http://www.sosmissionario.it/

208 Solidarietà Uomo Cooperazione allo Sviluppo NO SITO

Page 31: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

26

N Nome Ong Sito Web

209 Salute e Sviluppo ONG http://www.salutesviluppo.org/

210 Save the children http://www.savethechildren.it/2003/index.asp

211 Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino http://www.scaip.it/

212 Servizio Civile Internazionale http://www.sci-italia.it/news.php

213 Solidarietà e Cooperazione senza Frontiere http://scsfong.wordpress.com/

214 Associazione Giovanni Secco Suardo http://www.associazionegiovanniseccosuardo.it/

215 Senzaconfini onlus http://www.senzaconfini-onlus.it/

216 Servizio Esperti Volontari http://www.sev84.org/

217 Associazione per la Cooperazione Tecnica e Sociale

Internazionale NO SITO

218 San José Amici nel Mondo http://www.sjamo.it/oldsite/home.htm

219 Soleterre http://www.soleterre.org/

220 Solidarietà e Servizio NO SITO

221 Sulla Strada Onlus http://www.sullastradaonlus.com/

222 Servizio Volontario Internazionale http://www.svibrescia.it

223 Sviluppo 2000 http://www.sviluppo2000.org/

224 Tamat http://www.tamat.org/

225 Fondazione Terre des Hommes Italia http://www.tdhitaly.org/

226 Terra nuova http://www.terranuova.org/

227 Trasparency Internationale http://www.transparency.org/

228 Unità e Cooperazione per lo Sviluppo dei Popoli http://www.ucodep.org/index.php

229 Ufficio Centrale Studenti Esteri in Italia NO SITO

230 Unione Medico Missionaria Italiana http://www.sacrocuoredoncalabria.it/

231 Un ponte per... http://www.unponteper.it/

232 Un Pozzo per la Vita http://www.gruppomissionariomerano.it/

233 Unione Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e la Pace http://www.uvisp.org

234 Volontariato Internazionale Donne per Educazione e Sviluppo http://www.vides.org

235 Volontariato Internazionale per lo Sviluppo http://www.volint.it

236 Volontari Internazionali Scuola Beato Angelico NO SITO

237 Associazione Volontari Iniziative Sviluppo Economico e Sociale http://www.vises.it

238 Volontari Italiani per la Solidarietà ai Paesi Emergenti http://www.vispe.it

239 Volontari per la Solidarietà e lo Sviluppo NO SITO

240 Voci di Popolo del Mondo http://www.ongvpm.org

241 Fondo Mondiale per la Natura http://www.wwf.it

Per condurre la valutazione di questi siti, vista l’enorme mole di dati da analizzare, è stata

utilizzata una versione semplificata del modello di qualità di Roberto Polillo, descritto nel

dettaglio nel libro Il Check Up dei siti web.14

14

Polillo, Roberto, Il check-up dei siti web, Milano, Ed. Apogeo, 2004.

Page 32: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

27

Si tratta di un modello basato sulla valutazione soggettiva di una serie di caratteristiche

dei siti web. Gli aspetti presi in considerazione sono i seguenti:

� Architettura – come sono strutturati i contenuti all’interno del sito e quanto risulta

facile per l’utente navigarli, ad esempio attraverso ausili all’orientamento;

� Comunicazione – la qualità e la coerenza dell’impianto grafico del sito;

� Funzionalità – la presenza nel sito di strumenti interattivi adeguati alle necessità di

un’ONG; questo punto sarà descritto meglio nel paragrafo 3.2.1;

� Contenuto – quanto chiaramente sono descritti i valori e la mission

dell’organizzazione, il suo organigramma e i suoi bilanci e come queste

informazioni sono messe in evidenza; rientrano in questa categoria anche

considerazioni riguardanti lo stile di scrittura, che deve essere adeguato al web.

Per ciascuna di queste caratteristiche, il valutatore si è posto una serie di domande

standardizzate, alle quali è possibile rispondere solo in modo binario (sì=1, no=0), in

modo da ottenere rapidamente un punteggio totale per ogni sezione. Normalizzando poi i

punteggi rispetto al numero di domande per ogni caratteristica, e assegnando un peso

uniforme e unitario a ciascuna di esse, si è provveduto a calcolare il totale generale per

ciascun sito.

In una seconda analisi, i punteggi ottenuti dai siti delle ONG italiane sono stati confrontati

con quelli dei siti individuati come migliori nel panorama internazionale delle ONG:

� American Red Cross;

� Amnesty International;

� Greenpeace;

� Medici Senza Frontiere;

� Oxfam;

� Save the Children;

� Unicef;

� WWF.

Data l’enorme sproporzione di risorse tra queste otto organizzazioni e le altre ONG

italiane, questo confronto servirà più che altro a comprendere in quali aree i siti italiani

sono più carenti.

Page 33: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

28

3.1.2 Risultati della ricerca

L’analisi dei risultati rivela innanzitutto che il 15 % (37 su 241) delle organizzazioni

risulta privo di un sito internet. Prendendo in considerazione i totali generali, tra le ONG

che possiedono un sito soltanto il 22% ha raggiunto un risultato uguale o superiore a 2,4,

considerabile come la soglia della sufficienza su un massimo di 4.

I risultati più interessanti però si possono trovare analizzando separatamente le

distribuzioni di frequenza dei punteggi assoluti nelle diverse caratteristiche e

confrontandole con quelle dei migliori siti internazionali (vedi grafico 3.2).

Grafico 3.2 Le distribuzioni di frequenza dei punteggi ottenuti dai siti delle ONG italiane (in blu) in ciascuna categoria, confrontate con quelle dei punteggi dei migliori siti internazionali (in rosso). Fonte: Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009, pagg. 64-70.

Osservando i grafici ottenuti salta immediatamente all’occhio la discrepanza di

distribuzione tra i punteggi ottenuti dai siti delle ONG italiane e quelli dei best sites.

Mentre questi ultimi si concentrano su risultati di eccellenza per tutte le caratteristiche

considerate, i siti degli enti italiani tendono a conseguire punteggi distribuiti secondo una

curva normale centrata prevalentemente su risultati medi. Questo vale per tre dei quattro

Page 34: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

29

aspetti considerati, architettura, comunicazione e contenuto, mentre per quanto riguarda la

funzionalità i siti italiani hanno conseguito punteggi decisamente insufficienti: la

maggioranza ha ottenuto 0 punti su 7, mentre all’aumentare del punteggio diminuiscono

progressivamente le distribuzioni di frequenza.

Uno sguardo d’insieme su questi risultati fa emergere che la stragrande maggioranza delle

ONG italiane non dedica abbastanza attenzione alla propria presenza sul web,

considerando Internet come uno strumento di comunicazione secondario, puramente

complementare e non integrato con la strategia comunicativa globale.

Spostando l’attenzione sulle distribuzioni di frequenza dei punteggi e sul confronto con i

migliori siti internazionali, si nota subito come l’aspetto più carente dei siti web delle

ONG italiane sia quello funzionale. Gran parte degli enti italiani possiede un sito vetrina,

prevalentemente statico, in cui l’interazione con l’utente è scarsa o totalmente assente. Le

funzionalità web 2.0, di cui si è parlato diffusamente nel capitolo 2, non sono presenti

nella maggior parte dei siti analizzati: i blog sono molto rari e l’utilizzo dei principali

social network, come Facebook, Twitter e Flickr, è prerogativa di poche organizzazioni.

La maggior parte dei siti delle ONG analizzati ha un approccio al web obsoleto: […] il web dovrebbe

rappresentare uno strumento economico, pratico e veloce per autofinanziarsi tramite le donazioni online,

per contattare persone che vogliono collaborare che sono interessate alle loro attività, che vogliono

essere informate sui loro progetti nel mondo; per promuovere iniziative, per mettere in contatto nazioni

e culture diverse. Il web offre un valore aggiunto difficilmente paragonabile ai mezzi tradizionali, che va

sfruttato al suo massimo potenziale.15

3.2 Da siti per mostrare a siti per fare: progettare l’interattività

Come è emerso dalla ricerca di Francavilla, il principale punto debole dei siti delle ONG

italiane è la carenza di funzionalità che permettano all’utente di interagire con

l’organizzazione direttamente sul sito. Riprendendo quanto affermato all’inizio del

paragrafo 3.1, una tale mancanza rappresenta un importante fattore di inibizione per la

crescita del sito in quanto fonte di guadagno. Infatti, anche se l’architettura

15

Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della

Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009, pag. 74.

Page 35: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

30

dell’informazione è ben congeniata, la grafica è attraente e coerente per tutto il sito e le

informazioni riguardanti le finalità dell’organizzazione sono presentate in modo adeguato

ed evidente, affinché gli utenti possano donare immediatamente o avanzare proposte di

collaborazione è necessario offrir loro strumenti adeguati perché possano farlo

comodamente, senza usare altri mezzi al di fuori del sito. Ad esempio, un utente

positivamente impressionato dal sito e convinto a donare dalla presentazione degli

obiettivi dell’ONG, nella maggioranza dei casi abbandonerà la sua intenzione quando

scoprirà che per versare il suo contributo sarà costretto a procedere tramite bonifico

bancario o bollettino postale.

Ora, poniamo che il nostro utente, frustrato dall’impossibilità di effettuare una donazione

online, cerchi nel sito la possibilità di comunicare questa mancanza all’organizzazione e

agli utenti. Ebbene, molto probabilmente non troverà alcun modo per farlo se non

scrivendo una mail. Le lacune evidenziate nelle funzionalità dei siti non riguardano infatti

solo strumenti per le transazioni economiche, ma anche tutto quell’insieme di

applicazioni, introdotte dal web 2.0, atte ad aumentare e a migliorare la partecipazione

attiva dell’utente al processo di comunicazione: la presenza di un blog, di un forum, la

possibilità di abbonarsi a RSS feed o interagire con i profili dell’ONG sui principali social

network.

Come più volte già affermato nel capitolo 2, l’utilizzo coerente e integrato di tutti questi

strumenti, unito a una cura costante delle relazioni con l’utente, favorisce non soltanto la

partecipazione ma la costruzione di un vero e proprio dialogo, di una relazione di fiducia,

duratura nel tempo. Per dirla con Vito di Bari: “Il web 2.0 permette (e richiede) un

processo di fidelizzazione efficace del proprio pubblico. Concentratevi sul costruire un

progetto di comunicazione durevole. […] Mettetevi bene in testa che dovrete costruire

una conversazione, non un urlo nel vento”16.

Alla luce di queste considerazioni, di seguito verrà proposto un elenco delle funzionalità

da introdurre nei siti delle ONG italiane con l’intento di colmarne le lacune emerse

dall’analisi di Francavilla e migliorarne l’approccio comunicativo.

16

AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag.37.

Page 36: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

31

3.2.1 Le funzionalità desiderabili per i siti delle ONG

Per stilare l’elenco delle funzionalità implementabili dai i siti delle ONG si è fatto ancora

riferimento all’elaborato di Francavilla, nella parte in cui individua le best practice

adottate da queste organizzazioni17.

Altre fonti dalle quale trarre utili indicazioni sono state le esperienze sul web delle charity

americane: le associazioni non profit statunitensi si distinguono per un approccio molto

più maturo ed innovativo alla comunicazione su Internet rispetto alle equivalenti italiane.

In particolare si è potuto notare come le charity riescano a sfruttare molto meglio gli

strumenti di connessione sociale e le possibilità offerte dal web 2.0. Un’analisi dettagliata

ed approfondita delle best practice adottate dalle ONG americane in questo ambito è stata

reperita nell’elaborato redatto da Magosso, Il web 2.0 per le organizzazioni non-profit:

best practice delle charity statunitensi 18.

Infine, ulteriori strumenti interattivi che possono essere ritenuti desiderabili per i siti delle

ONG italiane sono stati individuati in un’analisi qualitativa dei siti delle organizzazioni

idonee effettuata dall’autore di questa tesi, in collaborazione con Maggioni. Obiettivi,

metodologia e risultati di questa analisi si trovano nello scritto di Maggioni Realizzazione

di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non Governative 19.

Di seguito si riporta l’elenco delle funzionalità individuate, grazie alle fonti sopra citate,

come desiderabili per i siti delle ONG:

� donazioni online: perché il sito possa diventare una fonte di guadagno diretta, è

necessaria una sezione, strutturabile in modi diversi, in cui l’utente possa

effettuare le donazioni immediatamente mediante carta di credito o prepagata;

� newsletter: l’utente deve potersi iscrivere sul sito per ricevere notizie periodiche

sull’organizzazione e i suoi progetti;

17

Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della

Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009, pagg. 77-141. 18

Magosso, Paolo, Il web 2.0 per le organizzazioni non-profit: best practice delle charity statunitensi, tesi di

laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009. 19

Maggioni, Fabrizio, Realizzazione di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non

Governative, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano

Bicocca, a.a. 2008/2009.

Page 37: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

32

� RSS feed: necessari affinché l’utente possa essere informato sugli aggiornamenti

del sito senza necessariamente connettersi ad esso;

� profili sui principali social network: Facebook, Twitter, Youtube e Flickr solo per

citarne alcuni. “Incoraggiate i consumatori a interagire [...] e fatelo nei luoghi che

essi frequentano: non invitateli a casa vostra (potrebbe essere considerato un

invito troppo formale) ma passate a trovarli dove sono”20.

� download di documenti: la possibilità di scaricare documenti in diversi formati; la

maggior parte dei siti analizzati mette a disposizione una grande quantità di

materiale riguardante le pubblicazioni e i comunicati stampa dell’ONG;

� motore di ricerca interno al sito: semplifica la ricerca delle informazioni sul sito,

assecondando il comportamento prevalentemente goal-oriented degli utenti del

web;

� mappa interattiva: aiuta l’utente nella localizzazione delle sedi e dei luoghi in cui

si svolgono i progetti della ONG;

� blog: prevalentemente usato per pubblicare le notizie inerenti all’ONG e alle sue

attività, questo strumento può essere anche sfruttato per permettere ai lettori di

lasciare commenti, ponendo le basi per l’instaurazione di un dialogo tra gli utenti

del sito;

� forum: permette agli utenti di intraprendere conversazioni su argomenti specifici

coinvolgendo l’intera comunità degli utenti del sito; come il blog, aumenta

l’engagement dei visitatori;

� form per proposte di collaborazione: fondamentale per semplificare la procedura

di reclutamento di volontari, aggiungendo nel contempo valore pratico

all’esperienza dell’utente sul sito;

� social network interno: pensata come una sorta di intranet per volontari e

collaboratori dell’ONG, nella quale sono contenuti documenti e materiali tecnici

riguardanti i progetti e l’organizzazione nel suo complesso, non accessibili ad

utenti esterni;

� e-commerce per merchandising: per tutte quelle ONG che prevedono la vendita al

pubblico di prodotti propri o del commercio equo e solidale;

20

AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag. 35.

Page 38: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

33

� photogallery con slideshow: modalità di visualizzazione delle gallerie fotografiche

più interattiva e coinvolgente;

� share button: pulsanti che permettono all’utente di condividere le informazioni

contenute nella pagina del sito in cui sta navigando con la sua rete di contatti

tramite i più popolari social network; oltre ad aumentare il coinvolgimento, questo

tipo di passaparola online, in gergo word of mouse, risulta più efficace di quello

tradizionale (word of mouth) “grazie alla velocità di trasmissione delle

informazioni e alla possibilità di raggiungere più persone anche diverse dal

proprio gruppo di appartenenza”21.

Le funzionalità qui individuate guideranno la successiva ricerca degli strumenti Web 2.0

attraverso i quali è possibile costruire un sito interattivo a costi irrisori e senza la necessità

di rivolgersi a specialisti del settore, in quanto non richiedono competenze informatiche o

di web design avanzate. Nel prossimo capitolo verrà fornito un elenco dettagliato di

questi strumenti, con l’obiettivo di descrivere il loro funzionamento.

21

Olivero, Nadia; Russo, Vincenzo, Manuale di psicologia dei consumi, Milano, Mcgraw-Hill, 2009, pag.504,

ripreso da Phelps, J.; Lewis, L.; Mobilio, L.; Perry, D.; Raman, N., Viral marketing or electronic word of

mouth advertising: examining consumer responses and motivations to pass along emali in Journal of

advertising reaserch, 44, pagg.333-348.

Page 39: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

34

Capitolo 4

Classificazione degli strumenti Web 2.0

4.0 Introduzione

A seguito delle analisi di Francavilla e Magosso, nonché da quella effettuata in

collaborazione con Maggioni, sono state raccolte numerose best practice utilizzate nei

migliori siti web delle ONG (italiani e internazionali) , che migliorano la comunicazione e

l’interazione con gli utenti. L’elenco riportato alla fine del precedente capitolo presenta

una descrizione delle funzionalità desiderabili per un sito appartenente a una ONG,

considerate dal punto di vista dei vantaggi che possono apportare nell’interazione con

l’utente.

Nel presente capitolo l’attenzione viene spostata su come questo insieme di funzionalità

possa essere realizzato grazie all’utilizzo di strumenti Web 2.0, con un costo minimo e

senza particolari competenze in campo informatico. Il cambio di prospettiva si rende

necessario per conseguire l’obiettivo di questa tesi e offrire una panoramica prima e

un’analisi dettagliata poi dei servizi presenti in rete.

Partendo dall’elenco delle funzionalità individuate, è stata quindi effettuata una ricerca

per individuare il modo migliore di realizzarle. Il criterio principale seguito nella ricerca

è il carattere gratuito o semi gratuito del servizio o del prodotto software individuato, in

un ottica di modello economico di tipo pay-as-you-go.

Page 40: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

35

4.1 Metodologia della ricerca

Come già affermato nel capitolo 2, una delle peculiarità del Web 2.0 è lo spostamento dei

software dal computer dell’utente al web (cloud computing). Per effettuare l’analisi si è

quindi proceduto a setacciare l’ambiente web con l’obiettivo di raccogliere informazioni

riguardanti le categorie di strumenti prese in considerazione, nonché per individuarne i

principali fornitori ed effettuarne un’analisi di benchmarking che verrà successivamente

proposta nei capitoli 5 e 6.

La metodologia adottata risulta quindi essere esplorativa: una navigazione a tappeto

dell’ambiente web con successiva raccolta di informazioni. In questo senso si sono

dimostrati utili siti web come Wikipedia, ma soprattutto blog e forum specializzati, i quali

hanno guidato la ricerca verso le tecnologie e gli strumenti più efficaci e diffusi. La

valutazione delle funzionalità non potrà che essere soggettiva. Inoltre, l’ambiente web si

presenta come un oggetto in continua e rapida evoluzione, perciò i risultati dell’analisi

sono da considerarsi relativi al periodo durante il quale è stata effettuata la ricerca, ovvero

tra ottobre e dicembre 2009.

4.2 Classificazione degli strumenti e dei servizi Web 2.0

Per ogni tipologia di strumenti presentata viene data una breve descrizione del suo

funzionamento e di come l’organizzazione possa sfruttarla al fine di costruire un sito web.

Anticipando alcune considerazioni emerse dall’analisi, si evidenzia come la natura cloud

di questi strumenti li porti a possedere caratteristiche comuni:

� registrazione al sito per poter accedere al servizio e conseguente creazione di un

account;

� allocazione dei dati e dei file su server dedicati;

� integrazione (embedding) della funzionalità sul sito web desiderato tramite codice

html;

� fruizione gratuita del servizio con eventuale abbonamento premium.

Page 41: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

36

Queste peculiarità sono presenti nella maggior parte delle categorie analizzate e non

verranno quindi menzionate durante il corso della seguente analisi.

Site builder

I site builder sono delle piattaforme content management systems (CMS) in rete che

offrono all’utente uno spazio su un server dedicato per creare un sito web e pubblicarlo

immediatamente. Questa categoria di strumenti è fondamentale per la creazione di un sito

web, la “scatola” all’interno della quale inserire le varie funzionalità.

Per creare un sito attraverso questo tipo di servizio non è richiesta la conoscenza dei

codici html e css, in quanto questi software mettono a disposizione dei sofisticati editor

appositamente creati per la gestione di contenuti su pagine web. L’innovazione che

portano i site builder può essere perciò sfruttata da una ONG di piccole dimensioni per la

costruzione di un sito web senza che i suoi collaboratori e volontari siano in possesso di

conoscenze tecniche avanzate.

Le funzionalità che questo tipo di servizio offre sono numerose: di base viene data la

possibilità di modificare l’aspetto del sito, aggiungere contenuto testuale (anche stringhe

di codice html), immagini e video, mentre strumenti più avanzati permettono di gestire

eventuali membri del sito, creare blog e forum, impostare una sezione dedicata all’e-

commerce, inserire un calendario degli eventi o una mappa interattiva, modificare il

layout tramite css o visualizzare slideshow di immagini. Queste possibilità variano da site

builder a site builder, e dipendono dalla completezza del servizio nonché dal tipo di

abbonamento scelto (free o premium).

Creando un sito viene automaticamente associato un URL di tipo

www.nomeorganizzazione.nomeservizio.com (oppure .it, .org, ecc.), a meno che

l’indirizzo non sia già presente in rete. E’ possibile in seguito associare al sito un altro

URL già in proprio possesso, oppure acquisirne uno pagando la cifra richiesta.

Page 42: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

37

Social network

Un social network è un insieme di persone connesse tra loro da diversi legami sociali.

Pensato in questa sede come intranet per i collaboratori e i volontari dell’organizzazione,

una ONG interessata a crearne uno potrebbe farlo in modo semplice mediante la

creazione di pagine riservate all’interno del sito e la gestione dei profili degli utenti che

possono accedervi. Questo tipo di funzionalità non è offerta da tutti i site builder.

L’alternativa è l’utilizzo di social network builder, come Ning e SocialGO. Questi ultimi

sono servizi specializzati che offrono funzionalità avanzate per la costruzione di una rete

sociale e una gestione accurata dei suoi membri. Anche questi servizi saranno analizzati e

confrontati più avanti per offrire degli esempi concreti delle piattaforme presenti sul web.

Blog

Il blog, una delle prime manifestazioni del Web 2.0, è uno degli strumenti fondamentali

per aumentare e migliorare la comunicazione e l’interattività con gli utenti del web. Nella

sua forma pura permette a uno o più amministratori di pubblicare dei post che possono

poi essere commentati dagli utenti del blog. Una variante del suo utilizzo, eventualmente

utile a una ONG, consiste nel non consentire i commenti dei lettori e utilizzare il blog

come una mera pagina di pubblicazione di notizie. Questo tipo di servizio viene offerto da

molte piattaforme specializzate, oltre che da i più comuni site builder.

Strumenti per l’e-commerce e donazioni online

Questi strumenti sono software che permettono transazioni economiche online sul proprio

sito web. Esistono diverse piattaforme che permettono di realizzare pagine dedicate all’e-

commerce, ma è necessario fare una distinzione fondamentale tra negozi online che

vendono prodotti e siti destinati alla raccolta di donazioni online, tipiche delle ONG. Nel

primo caso, oltre alle funzionalità dedicate messe a disposizione dai site builder esistono

altre soluzioni che offrono uno spazio web per la costruzione di un negozio online, che

risulta però essere separato ed esterno al sito principale. Nel secondo caso possono essere

invece utilizzati strumenti (widget) per la gestione di transazioni online messi a

Page 43: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

38

disposizione da siti specializzati come Paypal (il leader in questo campo) oppure usufruire

di software specifici per il fund-raising (di solito a pagamento).

Software per la gestione delle newsletter

L’invio periodico di mail da parte dell’organizzazione agli utenti iscritti al sito risulta

spesso di fondamentale importanza per una ONG. La procedura di iscrizione alla

newsletter di solito si realizza mediante un form all’interno del quale l’utente inserisce

l’indirizzo di posta elettronica sul quale desidera che gli vengano inviate le informazioni

relative all’organizzazione. Questo tipo di servizio può essere implementato attraverso

software specializzati, che permettono di creare form composti da campi di vario tipo

(testo, data, scelte ecc..) e di incorporarli all’interno del proprio sito web. Inoltre, il

servizio può comprendere anche la creazione e la gestione dei database associati a tali

form.

RSS feed

I web feed (detti anche syndacated feed) sono informazioni, formattate secondo un

linguaggio standard, utilizzate per fornire agli utenti una serie di contenuti

continuamente aggiornati. Sono documenti spesso basati sul linguaggio XML che

contengono un link alla sorgente del contenuto. I feed sono sottoscritti dall’utente

che, grazie a un lettore apposito (feed reader o aggregatore di feed), combina i diversi

contenuti sullo schermo riuscendo così a rimanere aggiornato sulle pagine web

d’interesse senza visitarle direttamente. Solitamente un feed si sottoscrive

manualmente inserendo l’URL nel lettore, o cliccando il link corrispondente, presente

ormai nella maggior parte dei browser per la navigazione in rete.

Di solito questo tipo di servizio è integrato nelle pagine del blog dei site builder e assicura

così che gli utenti, sottoscrivendoli, possano ricevere le informazioni riguardanti gli ultimi

post o commenti inseriti. In servizi più avanzati i feed RSS possono veicolare

informazioni non riguardanti soltanto i post del blog, ma anche altre parti specifiche del

sito, ad esempio l’inserimento di nuove immagini nella photogallery.

Page 44: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

39

Social button

La creazione di un profilo su un social network permette all’organizzazione di aumentare

la propria visibilità attraendo gli utenti verso il sito principale. Per permettere ai visitatori

di effettuare il percorso contrario, ovvero passare dal sito al profilo dell’organizzazione

sul social network, vengono utilizzati i cosiddetti social button. Questi non sono altro che

link testuali o costituiti da immagini, che rimandano l’utente ai profili sui principali social

network in rete. La semplicità di questo strumento permette di utilizzarlo in qualsiasi

pagina web e consente all’utente di navigare facilmente tra il sito e questi profili, ad

esempio visualizzando i video dell’organizzazione sul relativo canale YouTube o le

immagini dei progetti in corso su Flickr.

Form

Il form consiste in uno o in più campi che l’utente può compilare, inserendo dati che

potranno in seguito essere utilizzati dall’organizzazione in vari modi, ad esempio per

reclutare collaboratori o inviare newsletter. Questa funzionalità è offerta dai site builder,

anche se non tutti la implementano in modo completo, consentendo l’utilizzo solo di

pochi campi e inviando i dati inseriti dall’utente ad un indirizzo e-mail, senza una loro

registrazione all’interno di un database. Come già detto per quanto riguarda la newsletter,

esistono in rete anche piattaforme specializzate che permettono all’organizzazione di

raccogliere e tenere traccia di questi dati in appositi database.

Download

Il download di file permette di rendere disponibili documenti, presentazioni e file

multimediali, che vengono in questo modo salvati sul computer degli utenti.

L’organizzazione ha quindi bisogno di spazio virtuale all’interno del quale allocare i file

che desidera rendere pubblici; online storage service e backup service offrono questo tipo

di servizio mettendo a disposizione spazio disco (anche di dimensioni rilevanti) per

l’upload dei file. Nel corso del capitolo 6 verranno analizzati nel dettaglio alcuni dei

servizi più conosciuti e confrontati in una tabella riassuntiva. Anche i site builder offrono

Page 45: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

40

un servizio di storage, ma molto spesso lo spazio messo a disposizione è esiguo o

comunque non sufficiente a ospitare file di peso consistente.

Un’altra opportunità per l’organizzazione è quella di sfruttare servizi di document

embedding; questo tipo di funzionalità, offerta da siti specializzati come Slideshare o

ISSUU, consente di caricare documenti e presentazioni su un server esterno, che vengono

successivamente integrati sul sito dell’ONG. L’utente potrà consultare direttamente sulla

pagina visualizzata il contenuto del documento e, se lo vorrà, potrà anche scaricarlo sul

proprio computer.

Motori di ricerca

La funzione “search” è integrabile nel proprio sito in modo semplice migliorando

l’interattività con l’utente. Google, che rappresenta il leader mondiale in questo settore,

offre un servizio personalizzato che si basa sulla scansione delle parole e dei tag

all’interno del sito web. Anche alcuni dei migliori site builder mettono a disposizione

questo tipo di strumento, che funziona però solo per la ricerca delle parole all’interno del

blog, una funzione alquanto limitata se si possiede un sito web completo e ben strutturato.

Forum

Strumento di conversazione utilizzato frequentemente dalle comunità, il forum offre alle

ONG la possibilità di creare delle discussioni attorno a progetti, emergenze ed eventi.

Offerto come funzionalità aggiuntiva da molti site builder, può essere creato anche

attraverso piattaforme specializzate e widget integrabili all’interno del sito.

Slideshow

La modalità di visualizzazione delle immagini tramite slideshow viene sfruttata per

conferire una maggiore interattività agli album fotografici e una loro più gradevole

consultazione. Spesso i servizi per creare siti possiedono questa funzionalità, che può

Page 46: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

41

tuttavia essere implementata tramite servizi appositi presenti in rete, widget integrabili o

social network dedicati alle immagini come Flickr.

Share button

In un ambiente Web 2.0 la condivisione di materiale e di notizie diventa cruciale per

aumentare la consapevolezza da parte degli utenti di una determinata organizzazione o

ente. Gli share button permettono di raggiungere questo obiettivo, offrendo all’utente la

possibilità di condividere la pagina visualizzata (o alcune parti della pagina) sui principali

social network o di inviare il link via mail a uno o più destinatari. Questi strumenti sono

solitamente presenti nei site builder, ma è possibile inserirli all’interno del sito anche

utilizzando widget specifici in rete, che di norma offrono soltanto la condivisione della

pagina.

Mappe

Le mappe interattive vengono incontro alle esigenze di una ONG in quanto strumenti utili

per la visualizzazione dell’ubicazione delle sedi o dei progetti intrapresi. Google Maps e

altri servizi in linea permettono di integrare mappe nel proprio sito, offrendo la possibilità

all’utente di interagire con esse, esplorarle e pianificare percorsi.

Strumenti di videoconferencing

Anche se l’utilizzo di questa funzionalità non è stato evidenziato nei siti delle ONG

italiane, la ricerca in rete ha individuato alcuni servizi online di audio-video conferenza

potenzialmente utili per una ONG. Tali strumenti potrebbero permettere ai membri

dell’organizzazione di effettuare riunioni a distanza, comunicando tra loro via voce

(VoIP), eventualmente utilizzando anche delle webcam. Molti di questi servizi, la

maggior parte dei quali è a pagamento, consentono di usufruire di funzionalità come il

desktop sharing, efficace per effettuare conferenze, corsi, o comunque conversazioni in

Page 47: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

42

cui occorra mostrare del materiale documentale. Alcuni dei migliori strumenti gratuiti di

questo tipo saranno comparati alla fine del sesto capitolo.

Nei successivi due capitoli verranno analizzati alcuni dei servizi presenti in rete che

permettono di implementare le funzionalità descritte sopra. Il capitolo 5 è dedicato alle

piattaforme online che consentono la costruzione di un sito a sé stante, all’interno del

quale inserire eventuali widget provenienti da fonti esterne, ovvero site builder, social

network builder e blog builder. Il capitolo 6 presenta invece tutti gli altri servizi che

offrono funzionalità interattive integrabili all’interno di pagine web, come ad esempio

strumenti per l’e-commerce, per la creazione di form, per la condivisione di contenuti, e

così via.

Page 48: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

43

Capitolo 5

Piattaforme per la creazione di siti

5.0 Introduzione e metodologia

Il lavoro effettuato fino ad ora ha permesso di stilare, nel capitolo 3, un elenco delle

funzionalità desiderabili in un sito di una ONG e di presentare, durante il corso del quarto

capitolo, le categorie di strumenti adatte ad implementarle. Il passo successivo sarà

l’analisi di alcuni dei migliori servizi presenti in rete appartenenti alle categorie descritte

in precedenza.

Per ogni classe di strumenti descritta nel capitolo 4 è stata effettuata una ricerca di tipo

esplorativo sul web, con l’obiettivo di reperire i servizi gratuiti o freemium che meglio

permettono di implementare le funzionalità individuate. Tali servizi sono stati quindi

messi a confronto, realizzando una sorta di benchmarking qualitativo, con particolare

attenzione alle funzionalità offerte. Per le categorie che si contraddistinguono per una

maggiore complessità funzionale, verrà fornita anche una tabella, la quale riassume in

modo schematico l’analisi effettuata, comparando le variabili specifiche di ogni classe e

permettendo così una rapida consultazione dei risultati.

L’approfondimento proposto nei prossimi due capitoli non ha il solo scopo di far

emergere i migliori strumenti presenti in rete, ma soprattutto di offrire una panoramica

delle peculiarità e delle differenze possedute da alcuni di essi, in previsione di un loro

mash-up all’interno di un sito di un’Organizzazione Non Governativa.

Questo capitolo è dedicato all’analisi delle piattaforme che permettono di creare pagine

web complesse. I widget e le funzionalità interattive che possono essere inserite

all’interno di un sito web saranno invece trattate nel prossimo capitolo.

Page 49: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

44

5.1 Site builder

Di seguito saranno presentati tre site builder, a partire da quello che sembra essere il più

completo per quanto riguarda le funzionalità offerte (nella versione free, senza contenuti

premium). L’analisi degli altri due procederà mediante comparazione al primo. I tre site

builder in questione sono Webs, Weebly e Google Sites. Inoltre è proposta anche una

breve analisi di Wordpress, che pur non essendo stato concepito per creare siti web

completi si rivela un valido concorrente per i tre site builder presi in considerazione.

5.1.1. Webs

www.webs.com

Questo site builder offre all’utente 40 Mb di spazio sul server Webs (espandibili a 80 Mb

con la semplice installazione di una toolbar per il browser) per la creazione di pagine web

personali e per il caricamento di file da inserire nel sito (immagini, video, documenti

ecc.). L’indirizzo del sito creato sarà del tipo http://www.nomesito.webs.com.

Con Webs è possibile creare pagine di diverso tipo, nelle quali è possibile quindi inserire

diversi strumenti. Le pagine così create possono essere gestite nella sezione “site

manager”, dove è possibile modificarle, visualizzarle in anteprima, rinominarle,

nasconderle, cancellarle o restringerne l’accesso a particolari tipi di membri.

Figura 5.1.1 La schermata di gestione delle pagine. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.

Page 50: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

45

Gestione dei membri del sito e della privacy

Con Webs è possibile creare siti pubblici o privati, con un gran numero di soluzioni

intermedie e ulteriori possibilità di personalizzazione per quanto riguarda la concessione

di privilegi a particolari categorie di utenza (es. membri). E’ possibile infatti suddividere

gli utenti che avranno accesso al sito in tre categorie (escluso l’amministratore):

1. limited member;

2. member;

3. moderator.

L’amministratore (colui che crea e gestisce il sito) deciderà poi a quali privilegi avrà

accesso ciascuna categoria, dalla semplice visualizzazione delle pagine alle possibilità di

postare sul blog o lasciare commenti. Vedremo in seguito tali privilegi occupandoci delle

diverse funzionalità.

L’amministratore decide le modalità con cui gli utenti possono diventare dei membri (su

richiesta, accettabile anche automaticamente, o solo su invito) e chi può invitare nuovi

membri. Un sito con dei membri registrati avrà la possibilità di creare un’apposita pagina

con la lista dei membri, dalla quale si può accedere ai profili.

Gestione degli editor del sito

Webs non permette di separare le funzioni di editor dei contenuti e editor della struttura e

della grafica del sito. L’amministratore è unico e assume entrambi i ruoli nel momento in

cui gestisce il sito. Anche se gli strumenti di editing non richiedono particolari

competenze per essere utilizzati con buoni risultati, funzionalità avanzate di content

management, come la possibilità di avere editor multipli, di cui alcuni limitati solo alla

pubblicazione dei contenuti, o la suddivisione tra “autori” e “revisori”, potrebbero

risultare utili nell’ottica di una ONG con personale geograficamente distribuito.

Page 51: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

46

Gestione contenuti testuali

La pagina standard creabile con Webs è componibile mediante una serie di content box in

pila per l’inserimento dei contenuti. Il contenuto testuale di questi box è formattabile

attraverso gli strumenti di editing messi a disposizione dai più comuni word processor,

anche se le opzioni a disposizione sono qui molto limitate. Nei content box si possono

inserire stringhe di codice html. In questo modo è possibile inserire widget prelevati da

altri siti o altre sorgenti.

Gestione contenuti multimediali

Con Webs è disponibile una gran varietà di contenuti multimediali inseribili nei content

box delle proprie pagine web. Ne forniamo di seguito un breve elenco per quelli

principali:

� Immagini - è possibile caricare un’immagine dal proprio computer, oppure

linkarla da un altro sito web, mostrandone comunque un’anteprima. Questa

possibilità può rivelarsi estremamente utile per salvaguardare lo spazio a propria

disposizione sul server, caricando le immagini su siti specializzati nella

condivisione di foto (www.flickr.com).

Webs offre inoltre la possibilità di creare una (e una sola) pagina dedicata alla

condivisione di fotografie. In questa pagina l’amministratore può concedere a

particolari categorie di membri la facoltà di caricare delle foto e di postare dei

commenti su di esse. Tali foto sono poi organizzabili dall’amministratore e da chi

ne ha ricevuto il privilegio in album e categorie.

� Video - l’inserimento e la gestione di video è del tutto simile a quelle delle

immagini. Anche qui è possibile creare una (e una sola) pagina di condivisione dei

video, che funziona esattamente come quella di condivisione delle immagini.

� Addons - nei content box si possono inserire anche ulteriori widget sviluppati da

terze parti. La scelta è assai vasta e comprende strumenti per la condivisione,

contatori, giochi, calendari, mappe, fonti di notizie ecc. Di particolare interesse

per le ONG potrebbe essere lo strumento per effettuare donazioni online tramite

Page 52: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

47

un semplice clic. La transazione verrà gestita tramite Paypal o Google Checkout,

ai quali l’amministratore dovrà registrarsi.

Funzionalità di comunicazione

Con Webs è possibile predisporre diversi strumenti di comunicazione per i membri e gli

utenti del sito:

� Blog - si tratta di una pagina specializzata dedicata ad un blog estremamente

personalizzabile nei diritti di accesso; l’amministratore può infatti decidere quali

categorie di utenti postare, commentare i post e gestire le categorie. Inoltre, egli

può predisporre una moderazione di questi post e commenti.

� Forum - il forum è aperto a tutti gli utenti del sito e il suo utilizzo non è

restringibile.

� Guestbook - un tipo di pagina speciale in cui gli utenti possono lasciare commenti

sul sito.

Figura 5.1.2 La pagina di gestione del blog. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.

Page 53: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

48

� Web form - un tipo di pagina speciale per creare dei form. I dati inseriti

dall’utente verranno poi inviati alla mail specificata dall’amministratore.

� Calendario - pagina dedicata alla condivisione e alla visualizzazione di eventi.

L’amministratore può decidere quale categorie di membri possono pubblicare

degli eventi. Inoltre è possibile importare eventi da altri calendari elettronici (in

formato iCal).

E-commerce

Webs offre all’utente di aprire un piccolo negozio elettronico. Il numero di prodotti

inseribili è limitato e può essere aumentato tramite l’adesione ai profili premium a

pagamento. Per ogni prodotto è possibile specificare molte informazioni riferite alla sua

descrizione, alle modalità di spedizione e di pagamento.

Figura 5.1.3 La schermata di inserimento dei dati relativi al prodotto. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.

Page 54: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

49

Inoltre, si possono pubblicare in questa pagina le condizioni di utilizzo del servizio. Le

transazioni sono gestite tramite Paypal o Google Checkout.

Personalizzazione dell’aspetto

Webs è abbastanza flessibile per quanto riguarda le opportunità dell’utente di

personalizzare l’aspetto grafico del proprio sito. Lo è molto di meno per l’impostazione

del layout delle pagine.

Di base, è possibile scegliere tra una sessantina di temi, disponibili in diverse

combinazioni di colori, il che rappresenta già un’ampia gamma di possibilità di scelta.

L’utente può anche scrivere manualmente il codice css per realizzare la propria grafica, se

ne è in grado. Anche senza ricorrere alla scrittura di codice, è possibile personalizzare

ulteriormente il proprio tema, cambiando le dimensioni della header, il titolo e la tagline,

il logo, l’immagine di sfondo del sito e il footer.

Meno flessibilità è invece consentita nella personalizzazione del layout delle pagine: i

content box verranno sempre disposti uno sopra l’altro. Di default è prevista la presenza

di una barra laterale a destra, completamente personalizzabile quanto a contenuti (anche

qui impilati in content box). Nell’apposito editor si possono scegliere quali moduli

inserire nella barra e si può crearne di nuovi.

Altre funzionalità

Figura 5.1.4 La scelta dei muduli inseribili nella sidebar. Fonte www.webs.com, 10/12/2009.

Page 55: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

50

Una funzionalità interessante offerta da Webs e non elencata tra quelle descritte in

precedenza è quella di creare pagine (e sottopagine) appositamente dedicate a uno spazio

“wiki”. Queste pagine saranno quindi modificabili a piacere dagli utenti del sito, senza

restrizioni imponibili dall’amministratore. Sono inoltre disponibili, per ogni contenuto

aggiunto, strumenti tipici dei wiki, come la cronologia delle modifiche, un albero di

navigazione proprio di questa sezione, per seguirne l’espansione o lo strumento di tagging

per generare una folksonomia delle pagine wiki.

Servizi premium

Tutte le funzionalità descritte finora sono disponibili su Webs gratuitamente e richiedono

soltanto di registrarsi al sito. Se si desidera disporre di strumenti più veloci per la gestione

del sito (come l’uploader multiplo), di privilegi per quanto riguarda l’assegnazione

dell’URL, oppure di ulteriore spazio di memoria dedicato sul server, è necessario

sottoscrivere un abbonamento a pagamento (su base mensile). Webs permette all’utente di

scegliere tra tre tipologie di abbonamento.

Come si può vedere nell’immagine a pagina seguente, uno dei vantaggi più importanti

nell’ottica di una ONG, quello di avere un dominio proprio (www.nomesito.com) e mail

associate al sito, è disponibile solo a partire dal secondo livello, per un costo quindi di

100$ l’anno.

Altri aspetti interessanti per una ONG possono essere l’aumentato spazio per prodotti da

vendere online (in caso di merchandising per l’ONG) e le statistiche sul traffico del sito.

Gli altri privilegi riguardano soprattutto incrementi nella disponibilità di memoria sul

server Webs, un aspetto relativamente trascurabile se gli elementi multimediali vengono

gestiti tramite siti di condivisione specificamente dedicati (Flickr e Youtube ad esempio).

Page 56: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

51

Figura 5.1.5 La pagina che riassume I servizi offerti dai pacchetti premium. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.

Page 57: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

52

5.1.2 Weebly

www.weebly.com

Weebly offre all’utente notevole spazio sul suo server per la creazione di pagine web

personali e per l’upload di contenuti multimediali come immagini, video e altri file.

Questo site builder risulta essere più semplice rispetto a Webs, sia per quanto riguarda le

impostazioni di personalizzazione sia per quanto riguarda il suo utilizzo. La particolarità

che lo contraddistingue dagli altri site builder è la possibilità di comporre le pagine del

sito attraverso drag and drop ovvero il semplice trascinamento degli elementi all’interno

della struttura di base.

Gestione dei membri del sito e della privacy

Con Weebly è possibile creare gratuitamente siti pubblici, mentre se si desidera impostare

delle restrizioni nella visualizzazione delle pagine bisogna acquistare la versione Pro.

Contrariamente a quanto permette Webs, non è possibile impostare diverse categorie di

utenza oltre al creatore del sito, che diventa quindi l’unico in grado di modificarlo. La

sola possibilità degli utenti di interagire con il sito è quella di commentare i post di una

eventuale pagina dedicata al blog (vedi più avanti).

Gestione degli editor del sito

Come per Webs, anche qui è possibile avere un solo amministratore del sito. Non è quindi

possibile specificare ruoli differenti per eventuali editor multipli con competenze diverse

nella gestione del sito.

Gestione contenuti testuali

Come già accennato la peculiarità di Weebly è la semplice costruzione delle pagine

mediante il trascinamento degli elementi all’interno di esse. I contenuti testuali (sotto

Page 58: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

53

forma di “scatole vuote”) vengono quindi trasportati e inseriti nella pagina uno sotto

l’altro in modo intuitivo.

Il contenuto testuale di questi box è formattabile anche qui attraverso gli strumenti di

editing messi a disposizione dai più comuni word processor, anche se le opzioni a

disposizione sono molto limitate. Nei content box si possono inserire stringhe di codice

html; in questo modo è possibile inserire widget prelevati da altri siti o altre sorgenti.

Figura 5.1.6 L’inserimento di un modulo di testo tramite drag and drop. Fonte; www.webly.com, 10/12/2009.

Gestione contenuti multimediali

Con Weebly è possibile inserire contenuti multimediali nelle proprie pagine web. Ne

forniamo di seguito un breve elenco per quelli principali:

� Immagini - è possibile caricare un’immagine dal proprio computer, mentre non è

possibile linkarla da un altro sito web. Un modo per salvaguardare lo spazio a

disposizione sul server è quello di caricare le proprie foto su siti specializzati

(www.flickr.com) per poi mostrarne delle slide show sul proprio sito mediante un

semplice link. Tuttavia, in Weebly non è possibile creare una pagina dedicata ad

una photogallery con funzioni specifiche, e tantomeno alla condivisione di

fotografie, come invece accade in Webs.

Page 59: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

54

� Video - i video sono linkabili dai più famosi siti dedicati come Youtube; per

caricarne uno direttamente sul server Weebly bisogna acquistare la versione Pro

che offre 100 MB di spazio per l’upload. Non è possibile creare una videogallery

o una pagina di condivisione di video.

� Audio - il lettore audio è anch’esso legato all’acquisto della versione Pro di

Weebly.

� Addons - è possibile inserire altri contenuti multimediali come file di vario tipo,

applicazioni in flash, mappe da Google e widget sviluppati da terzi. Non sono qui

presenti applicazioni dedicate alle donazioni online.

Funzionalità di comunicazione

Con Weebly è possibile predisporre diversi strumenti di comunicazione per i membri e gli

utenti del sito:

� Blog - è l’unica pagina

appositamente dedicata alla

comunicazione con gli utenti del

sito. Essa presenta tuttavia

impostazioni molto povere; la sola

scelta disponibile riguarda se

approvare o no i commenti prima

della loro pubblicazione (vedi foto

a lato).

� Forum - il forum è inseribile nel sito con una applicazione gestita da terzi, ed è

aperto a tutti gli utenti del sito.

Figura 5.1.7 Alcuni dei moduli inseribili all’interno del sito. Fonte: www.weebly.com, 10/12/2009.

Figura 5.1.8 Le impostazioni relative al blog di Weebly. Fonte: www.weebly.com, 10/12/2009.

Page 60: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

55

� Contact form - un tipo di elemento utile per avere dei contatti attraverso l’utilizzo

di una mail specificata dall’amministratore. Le opzioni di personalizzazione del

forum sono anche qui molto più ridotte rispetto a quelle del blog di Webs.

� Sondaggio - elemento inseribile nella pagina che permette di creare un sondaggio

che sarà poi sottoposto a tutti gli utenti del sito.

E-commerce

Anche Weebly offre all’utente la possibilità di presentare articoli che possono poi essere

acquistati online utilizzando conti Paypal o Google Checkout. Non sembrano esserci

restrizioni per quanto riguarda la quantità di prodotti che è possibile inserire.

Design e layout grafico

Weebly offre oltre 70 temi grafici da usare per il proprio sito. Malgrado la vasta scelta di

temi, la semplicità di questo site builder riduce a zero le opportunità di personalizzazione

del layout, che è possibile modificare solamente agendo sul codice html, creandone uno

nuovo o importandolo.

Al contrario di Webs non è qui presente una colonna laterale. Il layout si limita alla sola

colonna dei contenuti più il menù di navigazione.

Servizi premium

Weebly Pro, la versione a pagamento di Weebly, offre diversi vantaggi rispetto alla sua

versione base:

� Una password per imporre restrizioni di accesso al sito o solo ad alcune pagine;

� La possibilità di usufruire di un lettore audio e di uno video, caricando quindi

direttamente i contenuti;

Page 61: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

56

� Il limite di 5 MB per ogni singolo upload viene espanso fino a 100 MB, rendendo

la capacità di storage virtualmente infinita;

� La possibilità di caricare documenti di vario tipo come file .doc o .pdf e

visualizzarli così direttamente nel browser;

� Il vantaggio di poter creare 10 siti diversi con lo stesso account;

� Un servizio di supporto a disposizione per ogni eventuale problema.

Il costo per usufruire di Weebly Pro parte dai $27 per 6 mesi ai $71 per due anni.

5.1.3 Google Site http://sites.google.com

Google Sites offre all’utente la possibilità di creare e condividere delle pagine web sul

proprio server, con un limite di 100 Mb di spazio, per le pagine stesse e per tutti gli

oggetti incorporati.

Al contrario di Webs, non esiste una sezione dedicata esclusivamente alla gestione

globale delle pagine; è invece presente una sezione “gestisci sito”, dalla quale si possono

modificare impostazioni di carattere generale del sito o relative alla sua condivisione

(vedi immagine a pagina seguente) e visualizzare la cronologia delle versioni e delle

modifiche apportate, in stile Google Docs, con possibilità di recuperare versioni

precedenti tornando indietro in caso di errore.

Page 62: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

57

Le pagine vengono gestite in fase di

creazione direttamente nell’editor

principale del sito (cosa che è possibile

fare anche con Webs). Inoltre, una

volta create, possono essere gestite

tramite un apposito menù, che

permette all’utente solo di spostarle,

cancellarle o modificare poche

impostazioni, come la visualizzazione

del titolo o la possibilità di aggiungere

commenti e allegati (vedi immagine a

fianco).

Gestione dei membri del sito e della privacy

All’atto di creazione del sito, Google Sites chiede all’utente se desidera che il suo sito sia

pubblico o privato. Queste impostazioni sono poi modificabili anche in seguito, mediante

la sezione “gestisci sito”. Qui è possibile cambiare l’impostazione iniziale e, in caso di

Figura 5.1.9 Le impostazioni generali di Google Sites. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.

Figura 5.1.10 Il menu di gestione delle pagine. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.

Page 63: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

58

sito privato, invitare gli utenti autorizzati a visualizzare il sito, con tre diversi gradi di

membership:

� proprietari;

� collaboratori;

� visualizzatori.

Il creatore del sito è automaticamente un proprietario e, al contrario di Webs, è qui

possibile aggiungere altri proprietari che saranno in grado di modificare il sito con gli

stessi privilegi del creatore (vedi immagine a sotto).

Tuttavia, a parte la distinzione non ben chiara tra collaboratori e visualizzatori, non è

possibile definire gradi di partecipazione intermedi che su Webs sono invece disponibili

in ampio numero. Ciò è dovuto anche alla povertà funzionale di Google Sites, che, come

vedremo in seguito, non dispone di particolari servizi che potrebbero essere aperti a

diverse classi di utenti.

Infine, non è possibile per i membri di un sito gestire il proprio profilo. Da questo punto

di vista Google Sites si presenta molto meno aperto rispetto a Webs per la costruzione di

siti che prevedano aspetti di social networking, con la partecipazione degli utenti.

Figura 5.1.11 La pagina di gestione dei membri. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.

Page 64: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

59

Gestione degli editor del sito

Anche con Google Sites non è possibile specificare ruoli differenti per eventuali editor del

sito con competenze diverse (ad esempio content manager e grafici). A differenza di

Webs, tuttavia, per uno stesso sito si possono avere amministratori multipli, invitati dal

creatore del sito o da altri amministratori, i quali hanno accesso a tutte le funzioni di

editing messe a disposizione da Google Docs.

Gestione contenuti testuali

L’editor di pagina è composto, come in Webs, da una serie di blocchi (disponibili in

diversi layout) nei quali si possono inserire testi ed elementi multimediali a piacimento.

Per quanto riguarda i testi, essi sono formattabili con strumenti che ricordano da vicino

quelli di Microsoft Word.

Figura 5.1.12 Gli strumenti di formattazione del testo e i moduli inseribili nel sito. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.

Page 65: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

60

Anche con Google Sites si possono inserire elementi html nella pagina, incorporando

quindi qualsiasi widget di terze parti nel proprio sito.

Gestione contenuti multimediali

Come per Webs, anche con Google Sites è possibile inserire all’interno delle proprie

pagine web una vasta gamma di contenuti multimediali (si può vedere una lista

nell’immagine a pagina precedente). Ne forniamo di seguito un breve elenco con

descrizione per quelli principali:

� Immagini - per l’inserimento di immagini, Google Sites offre le stesse possibilità

di Webs, ovvero il caricamento dal pc oppure il link ad un’immagine presente in

un altro sito web. Tuttavia, in Google Sites non è possibile creare una pagina

dedicata ad una photogallery, con funzioni specifiche, e tantomeno alla

condivisione di fotografie, come invece accade in Webs.

� Video - Google Sites non permette di caricare video sul server dal proprio pc.

L’unica possibilità di includere video all’interno delle proprie pagine è oppure di

prelevarne da altri siti tramite link. Non è possibile creare una videogallery o una

pagina di condivisione di video.

� Documenti - una funzione aggiuntiva non presente in Webs. Google Sites

permette infatti di incorporare all’interno delle proprie pagine web documenti di

diverso tipo, comprese mappe e slideshow di fotografie, generati con altri

strumenti offerti gratuitamente da Google, come Google Docs. Il documento

apparirà all’interno di un frame di dimensioni specificabili, nel box selezionato.

� Gadget - i gadget sono l’equivalente degli addons di Webs, applicazioni inseribili

nella propria pagina web. Anche qui ce ne sono disponibili un gran numero, con le

più disparate funzioni.

Funzionalità di comunicazione

Da questo punto di vista, Google Sites si presenta molto più povero rispetto a Webs e

mostra i suoi limiti come creatore di siti rivolti a comunità di utenti. Oltre a non avere a

Page 66: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

61

disposizione gli strumenti di condivisione di contenuti multimediali sopra citati (foto,

video e rispetto a Webs anche pagine wiki), Google Sites permette soltanto di inserire una

pagina dedicata al blog del sito. Qui soltanto i proprietari possono postare e nessuno può

lasciare commenti. Non è possibile modificare le impostazioni di accesso alle differenti

funzioni del blog per i diversi gradi di “membership” al sito.

E-commerce

Al di là dell’aggiunta di gadget appositi, Google Sites non offre strumenti propri per la

gestione e la vendita di prodotti tramite il proprio sito web.

Personalizzazione dell’aspetto

Come Webs, anche Google Sites è piuttosto flessibile per quanto riguarda la

personalizzazione dell’aspetto grafico del proprio sito. E’ possibile scegliere tra cinquanta

temi , complessivamente meno graficamente elaborati rispetto a quelli di Webs. Tuttavia,

Google Site offre un’esperienza di personalizzazione via editor dei singoli elementi del

tema molto più ampia rispetto a Webs, a partire dalle dimensioni stesse dei principali

elementi del sito.

Figura 5.1.13 Le impostazioni di personalizzazione dell’aspetto. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.

Page 67: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

62

Tutte le parti del sito sono personalizzabili con immagini o colori di sfondo. La stessa

cosa vale anche per i link e i titoli dei paragrafi.

Come in Webs, anche qui è possibile personalizzare la barra laterale con l’aggiunta di

moduli a piacimento. Tuttavia, in Google Sites non è disponibile la possibilità di

personalizzare totalmente il tema grazie alla scrittura del codice css.

5.1.4 Wordpress

http://wordpress.com

Wordpress è di sicuro la piattaforma gratuita più famosa ed utilizzata per la creazione e la

pubblicazione online di un blog. Tuttavia, grazie alla sua flessibilità di utilizzo e al ricco

pannello di controllo si è rivelato anche un valido strumento per la creazione di siti web,

motivo per il quale verrà descritto in questa sezione dedicata appunto ai site builder.

La bacheca generale, visibile nell’immagine a pagina seguente, è suddivisa in blocchi e

mostra un riassunto dello stato attuale del sito e offre informazioni come il numero di

pagine create, le statistiche relative al traffico e alle visite e i commenti recenti ai post del

blog.

Le sezioni relative agli strumenti di comunicazione, quali forum e chat, e all’e-commerce,

non sono trattate in questa analisi a causa della loro totale mancanza all’interno di questa

piattaforma.

Page 68: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

63

Figura 5.1.14 La bacheca generale di Wordpress.com. Fonte: http://wordpress.com, 17/01/2010.

Gestione dei membri del sito e della privacy

Con Wordpress è possibile impostare diversi livelli di visibilità alle pagine create, le quali

possono essere pubbliche, protette da password o private, consentendo così al creatore del

sito di gestire la privacy dei contenuti.

La piattaforma mette a disposizione quattro ruoli standard che è possibile assegnare agli

utenti invitati a collaborare: amministratore, editore, autore e collaboratore. Gli utenti

conferiti di questi titoli avranno privilegi diversi e potranno effettuare azioni limitate

all’interno del sito, che però non sono specificate.

Su Wordpress.com non è possibile personalizzare i ruoli o specificare azioni particolari,

come non è possibile suddividere il ruolo di editor dei contenuti da quello di editor del

layout grafico del sito.

Page 69: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

64

Gestione contenuti testuali e multimediali

Le nuove pagine vengono create all’interno della sezione dedicata; l’inserimento dei

contenuti è simile al procedimento utilizzato nei più comuni word processor, con

strumenti di formattazione per la modifica del testo. Per gli utenti più esperti, è possibile

anche scrivere direttamente in codice html.

Nella pagina possono essere inseriti elementi multimediali ed interattivi come immagini,

video, file audio, sondaggi e stringe di codice html per l’embedding di file multimediali

presi da altre sorgenti. Il servizio mette a disposizione ben 3 GB di spazio per caricare i

file desiderati.

Essendo concepito per i blog, ogni pagina creata con Wordpress permette, di default,

l’inserimento dei commenti da parte degli utenti. Togliendo la spunta a questa opzione, la

pagina creata diventa simile a una normale pagina web statica, con piccole differenze che

riguardano la disposizione dei contenuti al suo interno (poche opzioni presenti) e la firma

del suo autore, sempre presente a fondo pagina.

Personalizzazione dell’aspetto

Wordpress.com è piuttosto carente per quanto riguarda questo aspetto, poiché fornisce

all’utente pochi template grafici tra i quali scegliere il proprio. Benché alcuni di questi si

differenzino per disposizione del menù e per complessità grafica, l’utente è costretto ad

adattarsi alle alternative proposte, senza la possibilità di modificarle, a causa

dell’impossibilità di personalizzazione del foglio di stile css. Questa funzionalità viene

proposta infatti solamente a pagamento con il passaggio alla versione Pro.

Wordpress.com si rivela in definitiva uno strumento con alcuni pregi, come il pannello di

controllo ricco e la possibilità di scegliere la lingua del back office tra le molte offerte, ma

anche con molti difetti se viene utilizzato per la costruzione di un sito web. Tra gli

svantaggi più evidenti si possono citare l’impossibilità di integrare widget attivi (script,

Page 70: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

65

frame o form) all’interno delle pagine e la già discussa scarsità di opzioni di

personalizzazione dei template grafici.

Per ovviare a queste mancanze, Wordpress mette a disposizione una versione gratuita

scaricabile della sua piattaforma, Wordpress.org, la quale risulta essere molto più

flessibile e completa rispetto alla sua corrispettiva online. Tuttavia, per beneficiare dei

vantaggi offerti da questo servizio bisogna possedere qualche conoscenza tecnica in più

rispetto a quelle necessarie per utilizzare gli altri site builder descritti in precedenza.

Infatti, per pubblicare il sito, è necessario possedere un server sul quale caricarlo,

connesso a sua volta a un database MySQL, un database management system (DBMS).

Per i collaboratori non informatici di una ONG questi passaggi potrebbero rappresentare

un serio ostacolo alla creazione e alla pubblicazione di un sito, considerati anche i costi da

sostenere per l’acquisto di un server sul quale caricarlo. Fortunatamente questi

inconvenienti possono essere in parte risolti con l’adozione di servizi online che offrono

uno spazio dedicato ad ospitare siti web gratuitamente. Servizi di questo tipo, come ad

esempio ilbello.com, automatizzano l’installazione di un’applicazione web su un sito,

facilitando di gran lunga il compito ad utenti poco esperti.

A parte queste piccole difficoltà, l’utilizzo di Wordpress.org è intuitivo e le funzionalità

offerte all’utente sono numerose. Su questa piattaforma è infatti possibile inserire

qualsiasi tipo di widget proveniente da sorgenti esterne. Inoltre, i temi grafici tra cui

scegliere sono molti, personalizzabili in modo quasi completo attraverso la modifica del

codice css.

Page 71: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

66

5.1.5 Confronto

Nella tabella seguente vengono confrontati i servizi analizzati; Wordpress, nonostante

offra funzionalità molto interessanti per la costruzione di un sito web, non è un site

builder puro e non è stato quindi considerato per il confronto.

Webs Weebly Google Sites

Gestione pagine Sezione dedicata.

Sottopagine non

raggiungibili

direttamente dal menù

principale.

Sezione dedicata.

Sottopagine raggiungibili

direttamente dal menù

principale.

Mancanza di una

sezione dedicata.

Sottopagine non

raggiungibili

direttamente dal menù

principale.

Gestione contenuti

testuali

Funzionalità di editing

limitate.

Funzionalità di editing

limitate.

Funzionalità di editing

limitate.

Gestione immagini Upload diretto.

Link esterno con

anteprima. Possibilità di

inserire una sezione

dedicata alla

condivisione delle

immagini.

Upload diretto.

Impossibilità di linkare

immagini da altri siti.

Slideshow da Flickr.

Upload diretto.

Link esterno con

anteprima.

Gestione video Upload diretto.

Link diretto con

incorporazione del

video. Sezione dedicata

alla loro condivisione.

Link diretto con

incorporazione del

video.

Link diretto con

incorporazione del

video.

Gestione altri contenuti Upload di file musicali.

Vasta scelta di widget,

tra i quali uno per

donazioni online.

Limitata scelta di

widget.

Vasta scelta di widget.

Possibilità di

incorporare ducumenti

da Google Docs.

Funzionalità di

comunicazione

Blog ampiamente

personalizzabile.

Forum.

Calendario condiviso.

Creazione pagine wiki.

Blog con limitate

funzionalità di

personalizzazione.

Blog limitato ai soli

annunci dei proprietari

non commentabili.

E-commerce Numero di prodotti in

vendita limitato.

Possibilità di inserire un

vasto numero di

informazioni sul Web

store e sui singoli

prodotti.

Illimitato numero di

prodotti in vendita.

Mancanza di una

apposita funzionalità di

e-commerce.

Membership Possibilità di gestire Non esistono membri Possibilità di

Page 72: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

67

un’ampia gamma di

gradi di membership al

sito concedendo a

ciascuno diversi ordini

di privilegi (postare sul

blog, condividere foto,

invitare altri membri…).

Possibilità per i membri

di gestire il proprio

profilo.

del sito. amministratori multipli

del sito. Non esistono

membri del sito.

In caso di sito privato,

soltanto

l’amministratore può

invitare gli utenti.

Gestione editor sito Amministratore unico

gestisce contenuti e

grafica.

Amministratore unico

gestisce contenuti e

grafica.

Amministratori multipli

gestiscono contenuti e

grafica.

Gestione della privacy Restrizione dell’accesso

per le singole pagine. La

presenza di molteplici

categorie di utenza

permette un maggiore

controllo sulla privacy

degli utenti.

Restrizione dell’accesso

alle singole pagine

possibile solo a

pagamento.

Possibilità di creare siti

completamente pubblici

o completamente

privati (ingresso solo su

invito del creatore)

Personalizzazione

aspetto grafico

Vasta scelta di temi,

ulteriormente

personalizzabili.

Layout delle pagine non

modificabile.

Possibile inserire

manualmente il codice

css per personalizzare

l’aspetto.

Vasta scelta di temi,

ulteriormente

personalizzabili.

Layout delle pagine non

modificabile.

Possibile inserire

manualmente il codice

css per personalizzare

l’aspetto.

Vasta scelta di temi,

ulteriormente

personalizzabili.

Layout delle pagine

modificabile.

Servizi Premium Tre tipologie di

abbonamento (da 50$

l’anno a 250$ l’anno).

Dominio indipendente

Indirizzi mail del sito.

Maggiore spazio sul

server. Maggior numero

di prodotti vendibili sul

sito. Strumenti di

upload più veloci.

27$ per 6 mesi, scalabili

fino a 71$ per 2 anni.

Accesso con password

alle singole pagine.

Lettore audio e video.

Maggiore spazio sul

server.

Possibilità di creare 10

siti diversi con lo stesso

account.

Non sono disponibili

servizi premium.

Page 73: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

68

5.2 Social network builder

I social network builder sono piattaforme software online (gratuite o meno) per la

creazione di reti sociali, definite come gruppi di persone connesse tra loro da diversi

legami sociali. In questa sede verranno analizzate nel dettaglio tre piattaforme che offrono

questo tipo di servizio, scelte perché risultate essere le più comuni, complete o innovative:

Ning, Grou.ps, Socialgo.

Nel presente documento verrà data particolare rilevanza a tutte le funzionalità ed

impostazioni che si possono rivelare utili ad una ONG per la creazione di comunità

specializzate intorno a una causa o ad un singolo progetto.

5.2.1 Ning www.ning.com

Ning è sicuramente uno dei siti più famosi nell’ambito dei social network creator. Esso

permette, in modo totalmente gratuito, di costruire una rete sociale intorno a interessi e

passioni con l’ausilio di strumenti di comunicazione, condivisione e applicazioni widget.

Personalizzazione grafica e layout

Nella sezione “Aspetto”, all’interno della pagina di gestione del network, è possibile

personalizzare la grafica scegliendo un tema tra gli oltre 50 disponibili, modificandolo

ulteriormente attraverso la formattazione dei colori e delle immagini di sfondo, delle barre

laterali, del testo e dei lettori multimediali. Per utenti esperti è inoltre possibile agire

direttamente sul foglio di stile CSS, rendendo così unica la propria social network.

Il layout è composto da testata, menù e da tre colonne, all’interno delle quali inserire

tramite drag and drop le funzionalità offerte da Ning (disponibili nella sezione “Aggiungi

funzionalità”); in questo modo viene delineato l’aspetto grafico e funzionale del social

network che si sta creando.

Page 74: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

69

Per quanto riguarda la gestione delle pagine, sia dedicate che statiche, attraverso la pagina

“Gestione scheda” avviene la modifica o l’aggiunta delle pagine che andranno a comporre

il network, fino ad un massimo di 14 schede di livello superiore. L’interazione tramite

drag and drop consente facilmente di ordinare le pagine, mentre il menù di modifica

permette di settare nome, scegliere se renderla visibile a tutti o solo a particolari membri e

modificare i colori del menù delle schede secondarie.

Gestione dei ruoli

All’interno della sezione “Membri”, la piattaforma permette di invitare membri ad unirsi

alla comunità e di moderarne le possibilità di intervento; i tipi di ruoli predefiniti sono

amministratore (pubblica, modifica il network e gestisce membri), membro (controlli

limitati a commenti, post o aggiunta di widget) e creatore del network (rivestito da una

sola persona e avente tutti i controlli disponibili).

Ning dà la possibilità di aggiungere ulteriori ruoli personalizzati attraverso un pannello

dedicato con il quale settare le preferenze riguardo le azioni che i membri possono

effettuare all’interno della comunità.

Figura 5.2.1 La pagina di creazione dei ruoli. Fonte: www.ning.com, 15/12/2009.

Page 75: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

70

Gruppi

Una funzionalità molto interessante e utile offerta da Ning è quella di creare, sempre

all’interno del network, delle sottoreti di membri, uniti intorno ad una causa, un progetto

o semplicemente degli interessi. Nell’ambito di social network per ONG questo aspetto è

di grande rilevanza, poiché dà la possibilità di creare dei mini network interni attorno ad

un progetto.

Dalla pagina dedicata è possibile aggiungere dei nuovi gruppi, indicando nome,

descrizione, eventuale indirizzo web, se renderlo visibile a tutti o impostare un’iscrizione

moderata. E’ inoltre disponibile una scelta delle funzionalità da inserire nella pagina del

gruppo per renderla più dinamica e interattiva: commenti, forum interno, caselle di testo e

lettori RSS.

Funzioni di comunicazione e di condivisione

Su Ning è possibile inserire pagine dedicate a strumenti di comunicazione e interazione

quali:

� Blog;

� Forum;

� Chat (sempre attiva nella barra inferiore del network).

E’ inoltre disponibile per i membri l’abbonamento a feed RSS, attraverso i quali restare

costantemente aggiornati su ciò che accade all’interno della comunità.

I contenuti multimediali che possono essere aggiunti e condivisi all’interno del network

da amministratori o membri autorizzati sono:

� Foto – è possibile aggiungere foto da Flickr, creare album fotografici (anche

collegati a gruppi specifici) e visualizzarli tramite presentazione, taggare le

fotografie o condividerle tramite mail o su alcuni dei social network più famosi;

� Video – l’aggiunta dei video avviene direttamente con l’upload dal proprio

computer oppure attraverso codice html da incollare per visualizzare video

Page 76: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

71

provenienti da sorgenti esterne come Youtube; anche questi elementi possono

venire condivisi con le modalità dette sopra;

� Musica – Ning fornisce un lettore mp3 con la possibilità di caricare fino a 100

brani.

Lingua

Il back office di Ning mette a disposizione 25 lingue, selezionabili esclusivamente nella

pagina principale del sito prima di effettuare il login con e-mail e password.

Nella pagina di gestione è presente una sezione “Editor lingua” attraverso la quale

modificare la traduzione di alcune parti di testo del social network, creando così un

piccolo dizionario personalizzato.

Privacy

All’interno della pagina dedicata nel pannello “Impostazioni” vengono settate le

preferenze riguardo la privacy del proprio network. E’ possibile scegliere se mostrare a

tutti la propria pagina personale, il proprio blog, le foto, i video e gli eventi. Per quanto

riguarda blog, foto e video, questa impostazione può essere modificata anche per singole

voci, rendendo così molto più precise le impostazioni di privacy.

Inoltre, sempre nella stessa pagina, sono presenti le opzioni di moderazione del blog e

quelle relative alla visualizzazione delle attività recenti.

La scelta riguardante la visibilità generale del network è invece collocata nella sezione

“Privacy” del pannello di gestione, all’interno della quale è possibile anche decidere se

abilitare l‘iscrizione su invito e se approvare i nuovi membri.

Page 77: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

72

5.2.2 SocialGO

www.socialgo.com

A differenza di Ning, SocialGO è un creatore di reti sociali online con 4 livelli di servizi,

che, al crescere del costo, offrono sempre maggiori funzionalità e vantaggi. Nel dettaglio:

� Free (basic + adverts) – con semplice registrazione, offre 1GB di file storage e

standard features;

� Starter (limited features) – a $4.99 mensili elimina la pubblicità di SocialGO;

� Premium (all the features) – a $24.99 mensili offre 5GB di storage, maggiore

larghezza di banda, la possibilità di utilizzare un proprio URL e di accedere a

impostazioni avanzate;

� Concierge (we build it for you) – per $149.99 mensili offre tutte le funzionalità ed

elimina ogni riferimento a SocialGO.

Una particolarità interessante da notare è che, al momento della creazione dell’account,

SocialGO permette di scegliere la tipologia di configurazione del network, differente a

seconda delle proprie esigenze; alcuni esempi di configurazione sono:

� social network pubblico o privato;

� blog, forum o website con un social network;

� intranet;

� sito dedicato ad eventi.

A seconda della configurazione scelta, modificabile comunque poi nelle impostazioni,

SocialGO predisporrà diversamente le pagine del network, in modo da rendere il servizio

più usabile.

Personalizzazione grafica e layout

Nella pagina delle impostazioni la sezione “Network designer” è adibita alla

personalizzazione grafica del tema, della header e del body. Le combinazioni risultanti

sono moltissime, anche se per accedere alla modifica del foglio di stile CSS è necessario

l’abbonamento premium. L’abbonamento premium è necessario anche per modificare il

layout delle pagine, gestire ed aggiungere elementi attraverso l’utilizzo del drag and drop.

Page 78: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

73

Le uniche pagine disponibili sono quelle date fin dall’inizio da SocialGO; non vi è la

possibilità, nella versione free, di aggiungere pagine statiche a proprio piacimento e, come

già detto, neanche di modificare quelle già esistenti.

Gestione dei ruoli

I ruoli che è possibile assegnare ai membri del sito sono quelli di moderatore e di

membro, oltre naturalmente al ruolo di owner, detenuto dal creatore del network. E’

tuttavia possibile creare diversi livelli specifici relativi a un ruolo anche se, in questa

sezione, non vi è modo di gestire e settare effettivamente le azioni che questi particolari

membri possono effettuare. Cosa che è invece possibile fare nella sezione “Tabs and

pages”, dove l’amministratore può dare il permesso a questi membri di visualizzare

particolari pagine altrimenti non visibili.

Nella sezione “Access settings”, sono presenti invece le impostazioni generali di accesso

ai contenuti, all’interno della quale è possibile scegliere le azioni che i membri del sito

possono effettuare e le attività che l’amministratore/moderatore deve approvare.

Gruppi

Anche in SocialGO è data la possibilità di creare dei gruppi, all’interno dei quali invitare

membri, aggiungere foto e video, creare eventi, comunicare tramite un forum dedicato o

messaggi lasciati nella bacheca.

Funzioni di comunicazione e di condivisione

Le pagine dedicate alla comunicazione offrono alcuni degli strumenti già incontrati:

� un forum generale del network, all’interno del quale visualizzare anche i forum

dedicati ai singoli gruppi;

� un blog, chiamato qui Magazine;

� una chat di IM per parlare n tempo reale con i membri in linea.

Page 79: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

74

SocialGO offre anche una pagina specializzata dove aggiungere e visualizzare eventi e

un’altra che funge da aggregatore, sulla quale visualizzare notizie provenienti da tg online

attraverso l’uso di feed RSS.

Per quanto riguarda gli strumenti per il caricamento di contenuti multimediali e la loro

successiva condivisione, ci sono da riscontrare alcuni problemi:

� le fotografie caricabili sono al massimo 300 e non vi è la possibilità di

condividerle con utenti esterni al network;

� non si possono caricare video dal proprio computer, ma è possibile solo

importarne da siti come Youtube tramite codice html;

� i brani caricabili sono solo 10 e di formato .mp3;

� non sono presenti strumenti di collegamento e integrazione a siti come Facebook

ecc.

Lingua e privacy

Nel menù impostazioni è possibile modificare la lingua (scelta tra 5 differenti) di alcune

parti di testo, anche se la maggior parte delle istruzioni del back office continuano

comunque ad essere visualizzate in inglese.

In riferimento alla privacy, SocialGO permette una gestione molto fine della

visualizzazione dei contenuti. Sempre nel pannello delle impostazioni nella sezione “Tabs

and pages”, sono elencati gli stati in cui può essere settata una pagina: visibile solo

dall’owner e dal moderatore, visibile anche agli utenti non loggati, visibile solo ai membri

(o a particolari livelli di membro), visibile solo ai visitatori e nascosta ai membri,

totalmente invisibile.

La versione premium di secondo livello permette di impostare i permessi di accesso anche

per i singoli blocchi di contenuti all’interno delle pagine.

Page 80: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

75

5.2.3 Grou.ps

http://grou.ps

Grou.ps è più giovane rispetto agli altri due siti concorrenti, ma mostra, fin dalla pagina di

sign in, la sua propensione all’integrazione e alla connettività proponendo strumenti di

condivisione delle attività con il social network per eccellenza, Facebook.

Il servizio è totalmente gratuito e il vasto pannello delle impostazioni offre molte

funzionalità personalizzabili in modo quasi totale.

Personalizzazione grafica e layout

Grou.ps offre una discreta scelta di template per modificare il look and feel del proprio

network, permettendo all’amministratore di personalizzarli ulteriormente agendo su ogni

parte della struttura e, volendo, sul codice CSS.

Il layout è altresì modificabile in ogni sua parte: tramite drag and drop è possibile gestire

ed aggiungere blocchi predefiniti o contenenti dell’html direttamente dalle pagine, mentre

nella sezione dedicata viene gestita la creazione di nuove pagine e sottopagine e la loro

disposizione.

Inoltre da qui si accede ai pannelli di amministrazione relativi alle singole pagine, dove

settare le restrizioni di accesso in lettura e in scrittura, aggiungere descrizioni relative al

contenuto e, nel caso di pagine statiche, inserire dei contenuti.

Page 81: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

76

Figura 5.2.2 Il pannello di gestione delle impostazioni di Grou.ps. Fonte: http://grou.ps, 15/12/2009.

Gestione dei ruoli

In Grou.ps è possibile creare ex novo ogni tipo di ruolo. Nella sezione “Roles”, dopo aver

specificato il nome del ruolo, si può decidere quali sono le azioni da abbinargli,

scegliendo da una lunga lista proposta, mentre nella sezione “User management” si

associano i ruoli creati ai singoli membri e si impostano le eventuali password di accesso

ai contenuti.

Gruppi

La piattaforma mette a disposizione una pagina specializzata dedicata alla creazione e alla

gestione dei sottogruppi. È possibile invitare membri a parteciparvi e postare messaggi

ma, a differenza dei concorrenti, non sono presenti strumenti per creare dei sottoforum

dedicati o inserire foto e video riservati ai membri del gruppo.

Page 82: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

77

Funzioni di comunicazione e di condivisione

Grou.ps offre tutti gli strumenti utili per comunicare con gli altri membri del network;

come nei servizi descritti in precedenza, sono presenti pagine dedicate al blog, al forum

(Talks) e alla chat.

Alcune funzioni innovative si riscontrano invece negli strumenti di condivisione dei

contenuti. Grou.ps è una piattaforma che cura molto l’aspetto di condivisione, fornendo

funzionalità dedicate, come ad esempio il modulo “Share”, un pannello che presenta

alcune informazioni relative al network e che è possibile inviare via mail o integrare in

molti tra i social network più famosi e non.

Inoltre il servizio si dimostra fortemente legato a Facebook, poiché offre una sezione

totalmente dedicata alle istruzioni per la creazione di un’applicazione in grado di fornire

una massiccia integrazione tra il proprio social network e quello creato da Mark

Zuckerberg.

Lingua e privacy

La sezione dedicata permette di modificare la lingua del back office scegliendola tra 7

differenti, ma tra queste non risultano esserci lingue parlate in Sud America. E’ possibile

comunque modificare particolari parti di testo per personalizzare in modo più specifico le

istruzioni fornite ai membri.

Le impostazioni relative alla privacy offrono le consuete opzioni di visualizzazione dei

contenuti, limitate però alla totale visibilità o invisibilità delle pagine da parte di tutti i

membri.

Page 83: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

78

5.2.4 Confronto.

Ning SocialGO Grou.ps

Personalizzazione

grafica e layout

Personalizzazione

completa tramite css.

Oltre 50 temi

disponibili. Drag and

drop per aggiungere

funzionalità.

Grafica modificabile solo

in parte, struttura delle

pagine date non

modificabile. Css

accessibili solo con

versione premium. Non

si possono creare pagine

statiche con versione

free.

Personalizzazione

completa tramite css.

Drag and drop per

aggiungere funzionalità.

Gestione dei ruoli 3 tipi di ruoli predefiniti.

Possibilità di

aggiungerne altri e di

personalizzarli.

3 tipi di ruoli predefiniti.

Possibilità di impostare

diversi livelli di azioni

per i ruoli dati.

Impostazioni per la

gestione dei ruoli difficili

da reperire.

Creazione totale dei

ruoli. Le azioni

effettuabili sono scelte

da una lista proposta.

Gruppi Creazione di sottogruppi

con eventuale iscrizione

moderata. Funzionalità

inseribili nella pagina

del gruppo.

Creazione sottogruppi

con funzionalità

interattive al loro

interno.

Creazione sottogruppi

senza funzionalità di

comunicazione e

inserimento di

contenuti multimediali.

Funzionalità di

comunicazione e di

condivisione

Blog, chat, forum e

contenuti multimediali.

Abbonamento a feed

RSS.

Blog, chat, forum, feed

RSS. Limitazioni per il

caricamento di

contenuti multimediali.

Blog, chat, forum e

funzionalità di sharing.

Possibilità di creare

applicazioni Facebook.

Lingua 25 lingue disponibili per

il back office. Possibilità

di modificare alcune

parti di testo.

5 lingue disponibili per il

back office. Possibilità di

modificare alcune parti

di testo.

7 lingue disponibili per

il back office, ma

nessuna diffusa in Sud

America. Possibilità di

modificare alcune parti

di testo.

Privacy Restrizioni di accesso

alle pagine e ai

contenuti multimediali.

Restrizioni di accesso

alle pagine.

Pagine visibili o

totalmente invisibili agli

utenti.

Page 84: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

79

5.3 Blog creator

Oltre a Wordpress, già analizzato in qualità di site builder nel paragrafo 5.1.4, esistono in

rete molti altri servizi che danno la possibilità all’utente di creare un blog a sé stante, non

integrabile all’interno di un sito web. Di seguito verranno brevemente descritte tre di

queste piattaforme presenti sulla rete, con lo scopo di offrire delle valide alternative ai

blog contenuti all’interno dei site builder.

5.3.1 Blogger

www.blogger.com

Blogger è uno strumento gratuito di proprietà di Google per la creazione, la gestione e la

pubblicazione di un blog. La piattaforma permette, previa creazione di un Google

account, di utilizzare tutte le funzionalità tipiche di un blog (aggiungere post, gestire

commenti) unite a strumenti di condivisione di album fotografici (Picasa Web Album), di

video (Google Video) e applicazioni di terze parti integrabili nel blog.

Figura 5.3.1 Un esempio di blog creato con Blogger. Fonte: www.blogger.com, 10/01/2010.

Page 85: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

80

Inoltre Blogger offre numerosi modelli di layout personalizzabili tramite l’uso del drag

and drop, strumenti per il caricamento delle foto e per la visualizzazione di slideshow, un

motore di ricerca interno e pulsanti per la condivisione dei contenuti del blog.

Blogger si dimostra essere flessibile nel suo utilizzo, consentendo di modificare il layout

grafico del blog direttamente dal codice html e fornendo all’utente 41 lingue differenti per

la gestione del back office.

5.3.2 Bloog

www.bloog.it

Bloog è un semplice editor che offre gratuitamente all’utente la possibilità di creare un

blog personale. Le impostazioni base del back office sono tutte presenti e sono spiegate in

alcuni video dimostrativi molto utili ai neofiti. L’aspetto grafico del blog può essere

scelto tra uno di quelli proposti ma può essere anche creato e personalizzato dall’utente in

modo molto fine attraverso la modifica del foglio di stile CSS.

Inoltre è possibile inserire elementi multimediali come album fotografici, video, file

audio, documenti generici, pdf e creare campi personalizzati all’interno dei quali incollare

codice di stringhe html generate da fonti esterne.

5.3.3 Blogattivo

www.blogattivo.com

Con Blogattivo è possibile creare un blog o un multi blog (ovvero un blog sul quale tutti

gli utenti sono liberi di inserire post e commenti) e categorizzarlo a seconda

dell’argomento trattato o della tipologia. La piattaforma permette la quasi totale

personalizzazione del template attraverso immagini personalizzate, logo e colori, oltre

alla modifica del codice html e all’aggiunta di moduli come un calendario, un motore di

ricerca, dei link esterni, ecc. Inoltre è possibile gestire le autorizzazioni di accesso dei

Page 86: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

81

singoli utenti e dei gruppi e la moderazione dei commenti attraverso degli editor avanzati.

Il servizio è completamente gratuito e le lingue disponibili per il back office sono 20.

Connesso e parallelo a questo blog creator, Forumattivo è un servizio online di creazione

di forum che utilizza lo stesso stile e la stessa impostazione di back office di Blogattivo e

del quale se ne darà una breve descrizione nel paragrafo dedicato ai forum creator.

5.3.4 Confronto

Blogger Bloog Blogattivo

Personalizzazione grafica e layout

Vasta scelta di temi

personalizzabili in modo

parziale. Modifica

layout tramite

trascinamento.

Modifica dei css.

Personalizzazione

completa della grafica

tramite css.

Buona

personalizzazione della

grafica. Possibilità di

agire sugli scheletri

html. Modifica del

layout tramite drag and

drop.

Inserimento widget Widget offerti dal

servizio e altri di terze

parti.

Widget esterni Moduli offerti dal

servizio. Inserimento

codice html per widget

esterni.

Lingua 41 lingue differenti per

il back office.

Scelta limitata di lingue 20 lingue disponibili per

il back office.

Page 87: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

82

Capitolo 6

Altri servizi e applicazioni web per l’implementazione

di funzionalità interattive

6.1 Strumenti per l’e-commerce e donazioni online

E’ stata effettuata una ricerca riguardo i software gratuiti per permettere transazioni

economiche online sul proprio sito web, con particolare attenzione per le soluzioni più

adeguate alle realtà di organizzazioni non governative (ONG) che vogliono implementare

delle funzionalità di donazioni online.

Le possibili soluzioni individuate si possono distinguere in tre grandi categorie:

� Strumenti (widget) per la gestione di transazioni online messi a disposizione da

siti specializzati;

� Funzionalità o servizi per la costruzione di negozi online;

� Software specifici per il fund-raising (ad esempio CiviCRM). Software di questo

tipo, non essendo di natura SaaS ed alquanto difficili da utilizzare, esulano dalla

trattazione e non verranno descritti in questo paragrafo.

6.1.1 Strumenti per transazioni online

Il gestore di transazioni online più completo e diffuso trovato in rete è Paypal

(www.paypal.com).

Chi desidera effettuare transazioni tramite questo gestore deve innanzitutto aprire un

account presso il sito; Paypal assocerà all’indirizzo mail specificato un conto online.

Questo sarà il conto sul quale verranno depositati i soldi derivanti dalle transazioni. Da

questo conto i soldi sono poi trasferibili su un conto corrente/carta di credito/carta

prepagata.

Page 88: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

83

Un’apposita sezione del sito Paypal permette all’utente di creare ed esportare dei widget

che collegano il proprio sito web a Paypal offrendo lo strumento per le transazioni. Le

pagine dedicate ai movimenti di denaro sono poi gestiti interamente da Paypal.

Di seguito un elenco dei widget disponibili:

� pulsante per acquisti singoli (paga ora) - per effettuare una transazione singola di

prezzo specificato;

� pulsante aggiungi al carrello - per aggiungere un oggetto/elemento alla propria

lista acquisti in caso di acquisti multipli;

� pulsante vedi carrello - per visualizzare la lista degli oggetti/elementi finora

selezionati;

� pulsante donazione - il più interessante dal punto di vista delle ONG. Permette

all’utente di donare un cifra da lui specificata, ma è comunque possibile inserire

uno o più importi standard di donazione;

� pulsante iscriviti - se l’utente clicca su questo pulsante sottoscrive con

l’organizzazione un contratto in base al quale gli verrà addebitata una somma a

scadenze regolari decise dall’organizzazione in fase di creazione del pulsante.

L’aspetto di tutti questi pulsanti può essere personalizzato in fase di creazione,

modificandone le impostazioni sul sito, fino ad utilizzarne uno personale in modo da

integrarlo con lo stile grafico del proprio sito.

Figura 6.1.1 Le impostazioni di personalizzazione del pulsante. Fonte www.paypal.com, 12/12/2009.

Page 89: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

84

Una volta selezionate tutte le impostazioni (nome prodotto, prezzo, eventuali spese di

spedizione, ecc) il pulsante viene aggiunto al proprio elenco di pulsanti personalizzati; è

quindi possibile copiare il codice html del pulsante e inserirlo nel proprio sito. Un altro

strumento disponibile con Paypal è quello del pagamento via e-mail. In questo modo è

possibile inviare una mail ai proprio contatti contenete un pulsante cliccando sul quale il

ricevente può effettuare il pagamento dell’importo specificato.

6.1.2 Negozi online

Un altro modo di gestire gratuitamente l’e-commerce sul proprio sito web è quello di

usufruire delle pagine appositamente dedicate a questa funzione messe a disposizione da

alcuni site builder, come ad esempio Webs e Weebly (vedi foto sotto per un esempio di

web store in Webs). I motori utilizzati per la gestione delle transazioni online sono Paypal

o Google Ceckout.

Nonostante alcune funzioni siano limitate, le pagine create svolgono egregiamente la loro

funzione, presentando in modo chiaro le informazioni sui prodotti.

Figura 6.1.2 Un esempio di web store in Webs. Fonte: www.webs.com, 12/12/2009.

Page 90: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

85

Un software online per la creazione di una pagina appositamente dedicata all’e-

commerce, invece, è Paystr (www.paystr.com). Si tratta di un sito internet destinato a

piccoli fund-raising, con il quale è possibile creare una pagina che presenti le

informazioni relative alla raccolta fondi e il collegamento per effettuare le offerte,

lasciando un eventuale commento.

Il servizio, che non abbonda affatto di opzioni di personalizzazione, permette di creare

anche un piccolo negozio online attraverso la presentazione della lista dei prodotti che si

possono acquistare (vedi immagine sotto per un esempio di pagina creata con Paystr).

Figura 6.1.3 Un esempio di negozio online creato con Paystr. Fonte: www.paystr.com, 12/12/2009.

Page 91: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

86

Il servizio è completamente gratuito e richiede solamente la registrazione al sito, utile a

segnalare i dati per ricevere i pagamenti, gestiti con Paypal.

Se si dispone di un proprio sito web e di un proprio server è invece possibile utilizzare

software appositi scaricabili gratuitamente dalla rete. Questi programmi sono solitamente

più complessi rispetto ai widget mostrati e ai negozi creabili con i site builder in versione

gratuita: permettono infatti di gestire in modo più completo il flusso di prodotti, il

magazzino, le statistiche di vendita e i dati degli utenti, consentendo in alcuni casi anche

di costruire profili utente per i compratori.

Anche se permettono un controllo molto più approfondito su molti aspetti dell’e-

commerce, questi software richiedono una base di competenze informatiche notevolmente

superiore a quella richiesta per utilizzare i site builder, sia per l’installazione che per la

gestione del negozio on-line.

Un esempio di software di questo tipo è ZenCart, un software open source con il quale è

possibile creare e gestire un negozio online. La piattaforma, che utilizza Paypal per

gestire le transazioni, offre un ottimo pannello di amministrazione con moltissime opzioni

per gestire prodotti, spedizioni, sconti, e la gestione avanzata del sito stesso.

Zen Cart è totalmente personalizzabile (anche grazie ai numerosi Add Ons scaricabili

gratuitamente dal sito di riferimento), e permette di creare eventualmente una piattaforma

per gestire donazioni online. Il software in lingua inglese è scaricabile dal sito www.zen-

cart.com/, mentre se si desidera la versione italiana il sito di riferimento è www.zencart-

italia.com/.

Per una ONG, il cui scopo in rete è prevalentemente quello di raccogliere donazioni e

finanziamenti per i progetti, i widget messi a disposizione da Paypal e al più un semplice

negozio on-line potrebbero essere sufficienti per gestire le transazioni economiche senza

incorrere in difficoltà supplementari di utilizzo della tecnologia.

Page 92: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

87

6.2 Software per la gestione delle newsletter

Partendo come sempre dal presupposto che questi software devono essere utili per

Organizzazioni Non Governative di piccole dimensioni, quindi con scarsa disponibilità di

risorse economiche e di competenze informatiche, l’attenzione si è concentrata sui

software interamente online (SaaS), che non richiedono alcuna installazione su server. Tra

questi, se ne sono individuati tre, dei quali di seguito verranno presentate le principali

funzioni nella loro versione free; saranno comunque citati anche i principali

miglioramenti ottenibili con le versioni premium. I tre software individuati sono Zoho

Creator, Dabbledb e Wufoo.

6.2.1 Zoho Creator

http://creator.zoho.com

La funzione Creator fa parte di una grossa suite di programmi online messi a disposizione

da Zoho, che comprende, tra gli altri, anche software per la creazione, gestione e

condivisione di documenti (testi, fogli di calcolo, presentazioni) e per online meeting.

Zoho Creator permette di creare application, ovvero database online e relativi form di

inserimento dati, i quali possono poi essere incorporati in qualsiasi sito web mediante il

codice html.

Creazione e gestione dei form

L’editor di form messo a disposizione da Zoho è molto semplice da usare, grazie al

meccanismo del drag and drop. Per aggiungere un campo del tipo desiderato è sufficiente

trascinarlo nell’area di destra (vedi figura a pagina seguente).

Page 93: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

88

Per ogni campo è poi possibile specificare

ulteriori opzioni, quali la lunghezza in

caratteri, l’obbligatorietà, oppure altre

caratteristiche relative a campi più

complessi del semplice testo (vedi figura

a fianco). Una funzione particolarmente

interessante è quella che permette di

inserire nel form campi per l’upload di

file da parte dell’utente. Anche questi file

saranno poi conservati nel database di

Zoho.

Una volta completato il form, è possibile incorporarlo in un sito web qualsiasi

semplicemente uscendo dalla modalità “editing”, selezionando nel menù l’opzione

corrispondente e copiando il codice html.

I form e i database creati con questo software sono anche personalizzabili dal punto di

vista dello scripting. Non ci siamo addentrati nella trattazione di questo tema, ma ciò

rende possibile a chi conosce il codice, supportato anche qui da un’interfaccia drag and

drop, la modifica di ogni dettaglio riguardante l’interazione degli utenti con il form

(validazione, reindirizzamento, ecc).

Figura 6.2.1 Il metodo di creazione del form tramite drag and drop. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.

Figura 6.2.2 Le opzioni relative al singolo campo. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.

Page 94: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

89

Creazione e gestione dei database

La tabella di visualizzazione dei dati è detta “view” e per ogni “application” ne viene

creata automaticamente una, associata ai campi che sono stati aggiunti nel form. Per ogni

tabella è possibile modificare, in modalità “editing”, il tipo di visualizzazione, le

impostazioni del layout e i filtri per nascondere record.

In modalità di visualizzazione dati, dal menù “more actions” si può accedere alle funzioni

di import/export dei dati. Si possono importare dati nel database da un file esterno (xls,

csv o tsv), caricandolo interamente oppure copiando e incollando le tuple d’interesse.

Per quanto riguarda l’esportazione del database, un’operazione molto utile per riutilizzare

le informazioni ottenute tramite i form, sono disponibili diversi formati, visibili

nell’immagine sotto.

Figura 6.2.3 I formati di esportazione del database. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.

Page 95: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

90

Privacy

All’atto di creazione di ogni singola application, Zoho chiede se la si vuole rendere

pubblica oppure lasciare privata. I dati contenuti in un database pubblico possono essere

visti potenzialmente da tutti. Zoho permette all’utente di modificare queste opzioni anche

in seguito, per mezzo delle impostazioni e del pannello “share”, attraverso il quale è

possibile specificare separatamente il livello di privacy del database e quello del form

associato.

In questo modo è quindi possibile creare database privati con form pubblici. Se anche il

form è privato, infatti, anche se è incorporato in un altro sito web, non sarà possibile per

un utente inserirvi dei dati; il che renderebbe l’intera applicazione inutile per i nostri fini.

Per quanto riguarda la gestione del database, Zoho Creator versione free limita a due il

numero degli utenti che possono godere di privilegi di amministrazione (il secondo su

invito dell’amministratore e creatore del database).

Servizi premium

La versione free di Zoho Creator dà diritto alla creazione di tre application per account, le

quali potranno contenere un massimo di 1000 tuple in totale. Tali application possono

essere gestite al massimo da due utenti e non possono contenere più di 200MB di file,

caricati da chi compila il form tramite la funzione “file upload” vista prima.

Figura 6.2.4 Il prezziario dei contratti disponibili in Zoho Creator. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.

Page 96: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

91

6.2.2 Dabbledb

http://dabbledb.com

Si tratta di un servizio per la creazione di application online che, come quelle di Zoho,

comprendono tabelle di database e relativi form per l’inserimento dati. Anche con questo

programma è possibile poi esportare i form e incorporarli in qualsiasi sito web mediante il

codice html. L’application creata avrà un suo URL, del tipo

http://nomeapplication.dabbledb.com.

Le funzionalità offerte da Dabbledb sono molto simili a quelle di Zoho. Nei prossimi

paragrafi verranno evidenziate quindi brevemente eventuali differenze, in positivo o in

negativo, rispetto al software trattato nella prima parte.

Creazione e gestione dei database

Viene invertito l’ordine dei primi due paragrafi perché con Dabbledb è necessario prima

definire una tabella, specificando tutti gli attributi che l’utente dovrà inserire, per poi

creare il form di compilazione relativo. Naturalmente questi attributi potranno anche

essere modificati in seguito.

Il tipo di informazioni da inserire (testo, data, scelta ecc..) viene quindi qui indicato in

fase di creazione o modifica della tabella; quando poi si andrà a creare il form associato,

non sarà possibile aggiungere campi diversi da questi.

Le operazioni eseguibili sulle tuple del database sono pressoché identiche a quelle di

Zoho (filtri, modifiche al layout e al tipo di visualizzazione), così come l’import/export di

dati da e verso altre tabelle, qui anche siti, oppure sotto forma di file (vedi figura a pagina

seguente).

Page 97: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

92

Creazione e gestione dei form

Come già accennato sopra, la creazione dei form è subordinata a quella del relativo

database. I campi da compilare e il tipo di informazioni da inserire vengono decisi in fase

di modifica degli attributi della tabella (fields, vedi figura sotto).

Figura 6.2.5 I formati di esportazione del database. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.

Figura 6.2.6 Le opzioni di configurazione del campo. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.

Page 98: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

93

Come si può vedere, ci sono meno tipi di informazione disponibili rispetto a quelli offerti

da Zoho. La differenza comunque non è significativa.

Una volta creata la tabella, tramite la sezione “share” è possibile creare un form ad essa

associato (si potranno aggiungere solo i campi impostati come attributi della tabella), il

quale potrà poi essere incorporato in qualsiasi sito web, tramite il codice html,

esattamente come in Zoho.

Gli utenti inseriranno i dati nel sito e questi saranno immediatamente trasmessi al

database su Dabbledb, esattamente come accade con Zoho.

Privacy

La privacy dei dati è una discriminante fondamentale se si sta valutando l’utilizzo della

versione free di Dabbledb. Con questo contratto infatti non è possibile creare database

privati: i dati restano pubblici e chiunque ne conosca l’URL può visualizzarli. Questo

rappresenta un enorme limite della versione free di questo software.

Come in Zoho, è poi possibile impostare il livello di privacy dei form associati alle

tabelle. Se li si vuole incorporare in altri siti web perché siano compilati dagli utenti, è

bene impostarne la visibilità a anyone, come mostrato nella figura sottostante.

Figura 6.2.7 Le impostazioni del livello di privacy dei form. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.

Page 99: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

94

Servizi premium

Come già scritto nella sezione “Privacy”, il più grosso limite della versione free di

Dabbledb è quello di non poter creare database privati.

Tolto questo fondamentale problema, questa versione sembra essere molto meno limitata

rispetto a quella di Zoho: fino a 15 utenti possono modificare il database e ogni account

può contenere fino a 100.000 tuple (100 volte di più rispetto a Zoho). L’unica debolezza

di Dabbledb è l’impossibilità per gli utenti di effettuare l’upload di file. Nella figura sotto

riportiamo il confronto tra la versione free di Dabbledb e l’unica versione a pagamento

disponibile.

6.2.3 Wufoo

http://wufoo.com

Rispetto a Dabbledb, che riserva maggiore attenzione alla parte di database

dell’application, e a Zoho, che sviluppa sinergicamente sia i form che i database correlati,

Wufoo si distingue per essere in primo luogo un form creator. L’utente parte dalla

creazione del form desiderato e solo in un secondo momento può accedere ai dati con

esso raccolti, nella sezione “entries” del “form manager”.

Come vedremo meglio in seguito, questa scelta influenza il numero di funzionalità

disponibili per la gestione di form e database; sicuramente, tra i tre software analizzati,

Figura 6.2.8 Il confronto tra la versione free e quella a pagamento. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.

Page 100: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

95

grazie a questa impostazione e ad un’interfaccia utente colorata e intuitiva, con uno stile

colloquiale diretto, Wufoo è il più semplice da imparare e utilizzare.

Creazione e gestione dei form

Creare un form è lo scopo principale di questo servizio e la prima cosa da fare una volta

registrati al sito. L’editor di Wufoo si presenta molto simile a quello di Zoho e funziona

con il meccanismo del drag and drop.

Come si può notare, questo editor possiede tutte le funzioni di quello di Zoho. Inoltre, con

Wufoo è possibile creare form suddivisi in più sezioni e a anche in più pagine. Un’altra

funzionalità aggiuntiva interessante è quella che permette di inserire nel form delle scale

di likert, utili nel caso si stia preparando un questionario online.

Infine, nella sezione “form settings” è possibile impostare la lingua nella quale appaiono

all’utente eventuali messaggi di sistema, come gli errori di compilazione; messaggi che

possono poi essere ulteriormente personalizzati dall’utente.

La novità più grande di Wufoo rispetto agli altri due software è la possibilità di

personalizzare completamente la pagina di form, grazie ad un editor semplice e intuitivo

che permette di modificarne facilmente tutti gli elementi grafici e testuali. Nel caso si

Figura 6.2.9 La schermata di aggiunta di un campo. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.

Page 101: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

96

abbia anche un file CSS in rete, lo si può importare per personalizzare ulteriormente il

proprio form.

Per incorporare il form in un qualsiasi sito è sufficiente accedere al codice, copiarlo e

incollarlo, come in Zoho e Dabbledb. Sono inoltre disponibili anche altre opzioni di

esportazione, mostrate nella figura sotto.

Creazione e gestione dei database

Come già scritto sopra, questo aspetto è piuttosto trascurato in Wufoo, essendo il focus

principale del servizio la creazione di form. Come conseguenza, non è possibile effettuare

sui dati molte delle operazioni disponibili con Zoho e Dabbledb: solo per citarne alcune,

non si possono raggruppare i dati, cambiare tipo di visualizzazione e modificare il layout.

La mancanza più importante, tuttavia, è l’impossibilità di importare dati da altri database,

siti o tabelle. Anche in fase di export dei dati, Wufoo è lontano dagli standard offerti dagli

altri due software: si possono esportare dati soltanto nei formati xls, txt e csv.

Figura 6.2.10 Il codice sorgente da incollare sul sito di destinazione. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.

Page 102: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

97

Una funzionalità interessante offerta da Wufoo è quella della creazione di report sui dati

raccolti con un form. Si tratta di “fotografie” del database associato al form in un dato

momento e possono essere corredati da grafici ed elementi testuali.

Privacy

Wufoo non permette di personalizzare finemente l’accesso al database o al form: gli

utenti che possono accedere e modificare form e database correlati sono quelli specificati

dall’amministratore, che nella versione free è l’unico ammesso.

Anche qui, come in Zoho e Dabbledb, perché il form sia visibile agli utenti del sito in cui

è incorporato, è necessario renderlo pubblico, mediante l’apposito comando nel form

manager.

Al contrario di Dabbledb, qui i dati provenienti da ciascun form sono privati e possono

essere visti soltanto dall’amministratore dell’account ed eventualmente dagli utenti da

esso autorizzati.

Figura 6.2.11 La pagina di report relativo ai dati del database. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.

Page 103: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

98

Servizi premium

L’account free di Wufoo è piuttosto limitato per quanto riguarda la grandezza dei form e

il numero di entries per ciascuno: i form creati (massimo 3) possono contenere al

massimo 10 campi, inoltre non si può superare il limite di 100 entries al mese, sommando

quelle di tutti i form. Quest’ultimo rischierebbe di essere un limite molto serio per una

ONG con un volume considerevole di traffico sul proprio sito web.

Come già aggiunto nella sezione “Privacy”, un altro limite della versione free è quello per

cui soltanto un utente (l’amministratore) può visualizzare e modificare i form su Wufoo.

Nell’immagine a pagina precedente sono specificate tutte le possibili fasce di contratto

premium di Wufoo e i relativi vantaggi.

Come si può notare, dalla terza fascia compare la funzione payment integration, ovvero la

possibilità di inserire nel form una funzionalità di pagamento online. Ciò potrebbe

risultare molto utile per le ONG, le quali potrebbero richiedere donazioni online facendo

compilare al contempo un form di identificazione, al fine di costruire un database dei

propri donatori.

Figura 6.2.12 Le fasce di contratto premium di Wufoo. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.

Page 104: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

99

6.2.4 Confronto (versioni free)

Zoho Creator Dabbledb Wufoo

Creazione e gestione

form

Drag-and-drop.

Upload di file.

Scripting per la

personalizzazione

dell’interazione con

l’utente.

Embedding in sito

web.

Drag-and-drop.

Poca scelta quanto a

tipi di campi da

inserire.

Embedding in sito

web.

Drag-and-drop.

Upload di file solo con

versione premium da

$25/mese.

Personalizzazione

grafica completa

(CSS).

Embedding in sito

web.

Gestione database Numerose opzioni di

gestione dei dati.

Import da file o

tabelle.

Export: xls, pdf, html,

rss, json, csv, tsv.

Numerose opzioni i

gestione dei dati.

Import da file, tabelle

o altri siti.

Export: xls, rss, json,

csv, txt.

Limitate opzioni i

gestione dei dati.

No import.

Export: xls, csv, txt.

Creazione di report.

Privacy Impostabile

separatamente per

form e database:

pubblico, privato o per

determinati utenti.

Massimo 2 utenti

amministratori delle

application.

Impostabile per il

form: pubblico,

privato o per

determinati utenti.

Database pubblico!

Amministratori delle

application illimitati.

Impostabile per il

form: pubblico,

privato.

Database privato.

Un solo

amministratore per

account.

Grandezza database 3 form/view.

Campi illimitati.

1000 entries in totale.

Form/view illimitati.

Campi illimitati.

100.000 entries in

totale.

3 form.

3 report.

10 campi per form.

100 entries/mese

Page 105: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

100

6.3 Online storage service

I servizi di online storage, detti anche hosting service o online media center, sono

progettati per “ospitare” contenuti statici, tipicamente grandi file che non sono pagine

web. I servizi di personal file storage sono destinati a utenti singoli, ai quali viene offerto

uno spazio online per effettuare il backup dei propri file, accedervi e condividerli con altri

utenti. I file caricati possono poi essere resi pubblici o privati a seconda dell’utilizzo.

Le aziende che offrono questo tipo di servizio sono molte; le differenze riguardano

principalmente la quantità di spazio messo a disposizione per i file, i costi per usufruire

degli abbonamenti premium, le opzioni per condividere i file e i servizi aggiuntivi

connessi (come il document sharing o la creazione di album fotografici).

In questa sede sono stati analizzati alcuni dei più validi e famosi servizi di online storage,

scelti in base alle possibili esigenze delle ONG, che riguardano in particolare la

condivisione dei file all’interno del proprio sito web. Infatti accade spesso che lo spazio a

disposizione sul server del sito web dell’organizzazione non sia sufficiente a ospitare la

gran quantità di file - come ad esempio foto – che l’ONG intende caricare (soprattutto se

si utilizzano server messi a disposizione da site builder). Proprio per questo motivo i

parametri di valutazione dei servizi saranno tre:

� spazio messo a disposizione (correlato al costo);

� costo del servizio (correlato allo spazio);

� strumenti di condivisione dei file.

Inoltre verranno effettuate valutazioni anche su altri aspetti del servizio non meno

importanti come:

� la possibilità di modificare la lingua del back office;

� il limite di upload per singolo file;

� gli strumenti aggiuntivi offerti;

� la flessibilità di utilizzo del servizio (completamente online o software da

scaricare e installare su pc).

Di seguito verrà riportata l’analisi dettagliata alcuni di questi servizi, scelti tra la

moltitudine di storage service presenti online e risultati essere quelli che soddisfano

Page 106: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

101

maggiormente i suddetti criteri. I servizio sono Badongo, Humyo, DivShare, Windows

Live SkyDrive, Box.net e Dropbox.

6.3.1 Badongo

www.badongo.com

Badongo è un sistema di gestione e pubblicazione di contenuti personali; esso offre agli

utenti la possibilità di gestire i propri file e di inviarli ad altre persone in modo molto

semplice. Per la condivisione del materiale Badongo propone link di testo rapidi che

possono essere copiati e inseriti direttamente nei messaggi e-mail, in siti web o social

network. Inoltre è possibile permettere agli utenti il download dei file senza che essi siano

utenti di Badongo. Il servizio prevede principalmente due livelli di abbonamento:

� utenti gratuiti: richiede esclusivamente la registrazione al sito e offre subito spazio

illimitato per l’upload dei file;

� premium: pagando 6$ al mese si ha la possibilità di usufruire di servizi aggiuntivi

quali Badongo Buddy (strumento da scaricare per l’upload dei file direttamente

dal desktop), nessun limite per il download dei file altrui e ovviamente nessun

limite di spazio per il caricamento dei propri file.

Dopo essersi registrati e aver effettuato l’accesso è possibile caricare online qualsiasi tipo

di file; Badongo suddivide per semplicità i file in foto, album, musica, video e file

generici.

Dopo aver effettuato il caricamento di una foto o di qualsiasi altro file vengono presentate

alcune opzioni per la sua condivisione (vedi immagine a pagina seguente):

� file info - link diretto da copiare e incollare;

� email - invia il file via mail direttamente da Badongo;

� IM - per condividere il file usando applicazioni di Instant Messenger;

� embed in site - genera il codice sorgente da copiare all’interno di un sito web; se il

file è una foto viene data la possibilità di scegliere la larghezza dell’anteprima tra

quelle predefinite;

� post to forum - link da copiare all’interno di un forum;

Page 107: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

102

� inoltre è possibile condividere il file utilizzando alcuni dei più diffusi social

network presenti nelle opzioni di condivisione.

Figura 6.3.1 Le opzioni di condivisione del file. Fonte: www.badongo.com, 14/12/2009.

Condividendo un file, Badongo lo rende pubblico a qualsiasi utente, a meno che

l’amministratore del file non imposti una password per limitarne l’accesso; si possono

impostare password differenti per differenti file, gestendo così facilmente la propria

privacy. Qualsiasi utente abbia accesso al file può effettuarne il download semplicemente

copiando una stringa di caratteri (captcha: test utilizzato per evitare che vengano scaricati

automaticamente i file) e attendendo qualche secondo.

Badongo permette inoltre di:

� tenere traccia di tutte le azioni effettuate sul sito attraverso una timeline

visualizzabile sulla barra laterale;

� creare Flash slideshow personalizzate e condividerle sul web;

� creare e gestire playlist musicali personali e condividerle sul web tramite un

lettore mp3 dedicato;

� modificare la lingua del back office scegliendola tra 10 differenti;

Page 108: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

103

� scaricare toolbar e applicazioni integrabili con sistemi operativi diversi, iPhone e

social network.

6.3.2 Humyo

www.humyo.com

Humyo è un servizio di online storage molto completo con il quale è possibile caricare,

gestire e condividere file di ogni tipo. Esistono due livelli di servizio che Humyo mette a

disposizione:

� free: 10GB di spazio (5GB per file multimediali, 5GB per quelli non multimediali)

con registrazione al sito e accesso esclusivamente via web;

� premium: per 50 euro all’anno offre 100GB, accesso da dispositivi mobili e Mac,

backup automatico di PC o Mac, supporto tecnico.

Dopo aver effettuato il login è possibile caricare un file singolo o una cartella già esistente

sul proprio computer. L’interfaccia di gestione permette di agire sul singolo file in modo

semplice offrendo varie opzioni di modifica e di condivisione a seconda che il file sia una

foto, un file audio, un documento, ecc:

� edit this photo – permette di modificare la foto caricata tramite un’applicazione

dedicata;

� download – permette di scaricare il file;

� get link – visualizza il link per accedere al file dall’esterno;

� embed - genera il codice sorgente per condividere il file all’interno di siti web,

social network, ecc attraverso un media player personalizzabile;

� open online in Zoho (solo per i documenti) – apre il documento con Zoho Writer,

un’applicazione esterna on la quale è possibile modificare il documento;

� make this file public – rende il file visibile a tutti gli utenti;

� share this file – permette di inviare il file via e-mail;

� opzioni di gestione per spostare, rinominare e cancellare il file.

Page 109: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

104

Nel menù principale è inoltre presente la voce “updates” con la quale è possibile

visualizzare uno storico dei file caricati e cancellati.

Figura 6.3.2 La schermata di gestione dei file e le operazioni eseguibili. Fonte: www.humyo.com, 14/12/2009.

Nella parte destra della suite è presente una barra laterale che di default visualizza la

quantità di spazio usato e quello ancora a disposizione, sia per i file multimediali che per

gli altri. Selezionando un file la sidebar indica se esso è privato o condiviso e offre la

possibilità di condividerlo velocemente tramite mail inserendo l’indirizzo dei destinatari.

Humyo propone all’utente anche applicazioni aggiuntive utili a rendere i servizi di

storage e sharing più completi ed efficienti:

� Humyo SmartDrive è un’applicazione da installare sul proprio computer che

permette il caricamento, la sincronizzazione e il backup dei file senza bisogno di

accedere al web;

� Humyo Teamspace permette di creare ambienti virtuali collaborativi dove

condividere e modificare i file caricati (disponibile con la versione Premium).

Page 110: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

105

6.3.3 DivShare www.divshare.com

DivShare è un servizio molto valido di online storage che permette di caricare e

condividere all’interno del proprio sito web ogni tipo di file. L’account gratuito permette

di usufruire di 5GB di spazio ma è possibile espandere questo spazio abbonandosi ai

servizi premium:

� Personal – 25GB per 20 dollari all’anno;

� Professional – 100GB per 71.40 dollari all’anno;

� ProfessionalPlus – 100GB per 180 dollari all’anno ma con un limite di 500GB di

download al mese;

� Dedicated – 2000GB per 399 dollari al mese.

Tutti i servizi premium eliminano i banner pubblicitari presenti nella versione free.

A login effettuato è possibile caricare qualsiasi tipo di file benché non superi i 200MB,

peso massimo che il servizio supporta in fase di upload.

La pagina principale chiamata “dashboard” si presenta molto semplice e intuitiva; è

possibile visualizzare tutti i file caricati o filtrarli in base al tipo, in questo caso immagini,

video, audio e documenti. Direttamente dall’anteprima presentata è possibile effettuare

alcune azioni (vedi immagine a pagina seguente):

� tags – per inserire una descrizione del file;

� privacy – permette di settare il file come completamente pubblico (indicizzato

anche dai motori di ricerca e quindi visibile da tutti) o parzialmente pubblico (il

file non viene indicizzato dai motori di ricerca ma si può condividere attraverso il

link generato). Non è presente un opzione per rendere il file completamente

privato;

� share – visualizza le stringhe di codice da copiare per linkare il file, inviarlo via

mail, condividerlo con anteprima all’interno di siti web (embedded), su forum o su

alcuni dei social network più famosi.

Page 111: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

106

Figura 6.3.3 La schermata di anteprima dei file in DivShare. Fonte: www.divshare.com 14/12/2009.

Accedendo al file è possibile inoltre scaricarlo sul proprio computer attendendo solamente

qualche secondo prima dell’avvio del download.

DivShare risulta essere l’ideale per condividere ogni tipo di file all’interno di siti web;

infatti il servizio offre strumenti per:

� creare un’anteprima per le foto;

� visualizzare uno slideshow per gli album;

� inserire un lettore multimediale personalizzabile per file audio e video;

� visualizzare i documenti direttamente sul proprio sito web con Macromedia

FlashPaper.

Il servizio di storage è integrabile con siti come Facebook o Wordpress mediante il

download di applicazioni dedicate, che comprendono anche un software per iPhone che

permette di utilizzare DivShare da dispositivi mobili.

Page 112: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

107

6.3.4 Windows Live SkyDrive www.windowslive.it/skydrive.aspx

Windows Live Skydrive è il servizio di storage di Windows Live che fa parte di una serie

di prodotti come Live Spaces e Hotmail con i quali si può integrare.

Il servizio è totalmente online e permette, previa registrazione, di archiviare foto e file

fino a un massimo di 25 GB di spazio. Il tavolo di lavoro è suddiviso in cartelle,

all’interno delle quali sono presenti i file caricati. I file generici possono essere scaricati

oppure linkati tramite il link diretto visualizzato nelle informazioni del file; le foto

possono essere visualizzate in una presentazione o scaricate, vi si può associare un tag o

un link.

Le opzioni di condivisione dei file sono eseguibili solo con le cartelle (vedi immagine): è

possibile inviarle tramite mail, scaricare le cartelle (anche come file .zip) e modificarne le

autorizzazioni di accesso. Si può quindi decidere se renderle private, visibile a tutti, solo

agli amici o solo a particolari utenti di cui si specificherà la mail.

Figura 6.3.4 La pagina di anteprima dei file e le operazioni eseguibili su di essi. Fonte: www.windowslive.it/skydrive.aspx, 14/12/2009.

Windows Live SkyDrive permette inoltre di:

� creare cartelle condivise;

� impostare password di accesso ai contenuti;

� modificare la lingua scegliendola tra oltre 50 diverse (nelle impostazioni generali

di Windows Live).

Page 113: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

108

6.3.5 Box.net

www.box.net

Box.net è un servizio di online storage pensato principalmente per supportare la

collaborazione online e la condivisione di file. La sua particolarità è quella di poter

trasformare una cartella in uno spazio pubblico condiviso, all’interno del quale è possibile

invitare collaboratori per vedere, modificare o aggiungere file.

L’offerta è suddivisa su 4 livelli di servizi:

� lite – con semplice registrazione, offre 1GB di web-storage con un limite di

25MB per ogni file caricato e mobile web access;

� individual – 10$ mensili per 5GB di spazio e 1GB di limite per ogni file caricato,

supporto tecnico;

� business – 10GB di spazio offerto pagando 15$ mensili per user; da questo livello

è abilitata la team collaboration per il lavoro simultaneo online;

� enterprise – dà la possibilità di collaborare con più di 10 persone alla volta; il

prezzo è da contrattare con l’azienda.

Accedendo al servizio ci vengono presentati i file suddivisi in

cartelle che è possibile filtrare per data, tags o per tipo (pubblico,

privato o collaborativo); mediante la sezione “folder options” si pùo

linkare la cartella, inserirla in un sito web, personalizzare l’indirizzo

URL della cartella, rinominarla o collegarvi dei widget (solo con

versione pro).

Agendo sul singolo file è invece possibile effettuare le azioni visibili

nell’immagine a fianco. Da segnalare è la possibilità di settare una

data raggiunta la quale il file verrà automaticamente cancellato o

reso privato (“Set expiration”). Proprie del tipo di file sono invece le

opzioni poste nella parte bassa della figura: “edit image” per le foto

e “edit document” e “preview” per le foto.

Figura 6.3.5 Le operazioni eseguibili con il file. Fonte: www.box.net, 14/12/2009.

Page 114: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

109

Oltre a poter rendere un file pubblico o privato, Box.net permette di inviare via mail dei

“tasks”, ovvero delle notifiche utili a rivedere il file, approvarlo o richiederne una

versione più aggiornata.

Nella sezione OpenBox, Box.net offre molte applicazioni scaricabili che si integrano con

il servizio in modo automatico come l’applicazione per accedere al servizio via iPhone o

il collegamento diretto con Twitter o Facebook per la condivisione dei file.

6.3.6 Dropbox www.dropbox.com

Dropbox è un servizio utile per effettuare il backup dei propri file permettendone poi la

loro condivisione. Rispetto agli altri servizi analizzati Dropbox ha la particolarità di

funzionare direttamente dal proprio desktop senza dover accedere al web; scaricando il

programma e installandolo sul proprio computer viene visualizzata una cartella all’interno

della quale possono essere trascinati i file di cui si vuole effettuare il backup. I file caricati

vengono sincronizzati automaticamente con il server online e con tutti gli altri dispositivi

sui quali è installato Dropbox. I file saranno quindi accessibili sia da tutti questi computer

sia dal web nel caso non si avessero a disposizione i propri dispositivi.

Dropbox prevede 3 livelli di servizi, differenti fondamentalmente per la quantità di spazio

offerta:

� basic – offre 2GB di spazio con semplice registrazione;

� pro – 50GB disponibili per 10$ mensili;

� pro 100 – 100GB per 20$ mensili.

La cartella che viene creata sul computer è suddivisa in “public” e in “photos”; di ogni

file è possibile visualizzare le precedenti versioni semplicemente agendo su di esso con il

tasto destro del mouse, oppure è possibile linkarlo copiandone il link pubblico (solo per i

file contenuti nella cartella “public”).

Page 115: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

110

Le opzioni di condivisione aggiuntive sono disponibili esclusivamente accedendo a

Dropbox via web: a login effettuato, nella sezione “files”, vengono elencate le cartelle

caricate, che è possibile scaricare o condividere via mail (vedi immagine 6.3.6).

Figura 6.3.6 La pagina di gestione dei file. Fonte: www.dropbox.com, 14/12/2009.

6.3.7 Servizi a confronto

Come già detto esistono svariati servizi oltre a quelli analizzati, a prima vista molto simili

ma con sostanziali differenze: alcuni sono progettati per effettuare backup di file (di solito

utilizzando un client da installare sul computer), altri sono pensati per offrire enormi

quantità di spazio a grandi aziende, altri ancora si dimostrano essere troppo semplicistici e

adatti a un uso sporadico.

La tabella riassuntiva seguente compara alcuni di questi software con quelli analizzati più

dettagliatamente nel documento, offrendo così una visione globale dei vantaggi, dei difetti

e delle funzionalità che caratterizzano questo tipo di servizi.

Page 116: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

111

SERVIZIO SPAZIO GRATUITO

SPAZIO AGGIUNTIVO

OPZIONI DI CONDIVISIONE

LINGUA BACKOFFICE

STRUMENTI AGGIUNTIVI E NOTE

Badongo Illimitato Illimitato (6$ al

mese per

funzionalità

aggiuntive)

Download, link,

e-mail,

embedded

10 lingue

differenti

Slideshow, lettore

audio-video,

opzione upload

file windows client

Humyo 10Gb 100GB per

50euro annuali

Download, link,

e-mail,

embedded

Inglese,

tedesco,

francese, slavo

Slideshow, lettore

audio-video,

opzione upload

file windows

client, workspace

DivShare 5GB Da 25GB per

20$ annuali a

2TB per 399$

mensili

Download, link,

e-mail,

embedded

Inglese Slideshow, lettore

audio-video,

document

preview

Windows Live SkyDrive

25GB - Download, link,

e-mail

Oltre 50 lingue Integrato con

LiveSpaces,

nessuno spazio

aggiuntivo

ADrive 50GB Fino a 1TB da

69.50$ annuali

Download, link,

e-mail

Inglese Zoho online

document editor

Box.net 1GB Da 5GB per 10$

mensili a

illimitato

Download, link,

e-mail, widget

share

Inglese Document

management,

iPhone application

Carbonite - Illimitato per

54.95$ annuali

Download, link,

e-mail

10 lingue Windows e Mac

client

access,revision

history di 90 giorni

DropBox 2GB 50GB per 10$

mensili, 100GB

per 20$ mensili

Download, link,

e-mail, shared

folders

Inglese Windows, Mac e

Linux client

access, web

access, sync files,

file version

ElephantDrive - Illimitato da

50$ annuali

Download, link Inglese Windows e Mac

client access,

FlipDrive Free trial 30

giorni

Da 20GB per

50$ annuali

Download, link,

e-mail, public

page address

Inglese Web access,

Photo albums,

calendario eventi,

address book

TrueShare Free trial 7

giorni

Da 3GB per 60$

annuali

Download, link,

e-mail,

embedded

Inglese Opzione Windows

client, album

manager,Flash

widget

Wuala 1GB Da 10GB per

25$ a 1TB per

1000$ annuali

Download, link,

e-mail, group

share

Inglese,

tedesco

Windows, Mac e

Linux client

access,

ZumoDrive 1GB Fino a 500GB

per 80$ mensili

Download, link,

e-mail,

embedded

12 lingue

differenti

Windows client

access, slide show,

iPhone application

Page 117: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

112

6.4 Servizi per la condivisione di contenuti

Questi tipi di servizi offrono widget per l’inserimento di contenuti di varia natura

all’interno di pagine web, che vengono in questo modo visualizzati direttamente nel sito

all’interno dei quali sono integrati. Sebbene anche i servizi di online strorage, descritti nei

paragrafi precedenti, permettano di inserire anteprime nelle pagine web, essi non

posseggono funzionalità specializzate come quelle offerte dai servizi presentati di seguito.

Le funzionalità di document sharing possono essere suddivise in base al tipo di contenuto

che condividono; in particolare verrà descritto Flickr per quanto riguarda la condivisione

di immagini (anche tramite slideshow), YouTube per i video, Slideshare per le

presentazioni e i documenti generici e ISSUU per le pubblicazioni online.

6.4.1 Flickr

www.flickr.com

Flickr è il più famoso social network dedicato all’upload, alla gestione e alla condivisione

di foto. Con l’account di base gratuito è possibile caricare un gran numero di immagini

utilizzando differenti modalità: il semplice upload, via mail o tramite programmi desktop

di terze parti.

L’applicazione permette di strutturare le foto suddividendole in “set”, ovvero cartelle

organizzate in base a un tema specifico, o in “raccolte”, gruppi di set contraddistinti da

temi più generali o catalogate per anno. Le cartelle create possono essere condivise con

altri utenti in vari modi: direttamente su Flickr, inserendo il link di destinazione

all’interno di una pagina web o integrando la slideshow delle immagini su un sito. Flickr

permette infatti di visualizzare in sequenza le immagini caricate, una funzionalità, questa,

che rende più piacevole e interattiva l’esperienza dell’utente.

Per inserire la slideshow scelta all’interno di una pagina web basta impostare alcuni

parametri, come le dimensioni della presentazione, copiare la stringa di codice html

generata e incollarla nell’editor html di destinazione.

Page 118: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

113

Figura 6.4.1 La slideshow di Flickr integrata all’interno di un sito web. Fonte: www.prototipoong.ilbello.com, 22/01/2010.

6.4.2 YouTube

www.youtube.com

Youtube è un sito di video sharing tramite il quale gli utenti possono visualizzare, caricare

e condividere contenuti. Se si possiede un account YouTube, l’utente è abilitato a caricare

video, lasciare commenti, esprimere preferenze o creare un canale personalizzato

all’interno del quale effettuare l’upload dei propri filmati.

Collegandosi all’argomento di questa tesi, Youtube mette a disposizione delle

organizzazioni non-profit canali specifici (attualmente solo negli USA e nel Regno Unito)

tramite i quali invita ad utilizzare i video per lanciare campagne che sarebbero oltre

misura costose se attuate attraverso i media tradizionali.

Per quanto riguarda la condivisione dei contenuti, il servizio offre la possibilità di

visualizzare un’anteprima del video desiderato all’interno dei più famosi social network

in modo semplice e diretto.

Page 119: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

114

Una volta scelta la destinazione, si aprirà una nuova finestra, che presenterà la pagina di

login del social network all’interno del quale si desidera visualizzare il filmato. Dopo aver

inserito nome utente e password, YouTube pubblicherà immediatamente il video

all’interno del proprio profilo.

6.4.3 Slideshare

www.slideshare.com

Con Slideshare è possibile caricare e condividere con altri utenti presentazioni in

PowerPoint, documenti di Word o file in formato pdf. Dopo aver effettuato l’upload del

documento (che non può superare i 100 MB di peso), è possibile renderlo pubblico e

condividerlo con tutti gli utenti di Slideshare, oppure apportare delle restrizioni e

scegliere chi può visualizzarlo da una lista creata in precedenza.

Per consentire la visualizzazione del file ad utenti non iscritti al servizio esistono tre

modi:

� spedire direttamente dalla pagina di gestione del file una e-mail alle persone

prescelte con all’interno l’indirizzo URL della presentazione;

� condividere il file caricato su un social network, un blog o un aggregatore di

informazioni (Slideshare fornisce molti link di questo tipo, vedi immagine a

pagina successiva);

� integrare il documento all’interno di un sito web tramite codice html.

Se il creatore del documento lo consente, con tutte queste opzioni è possibile inoltre

scaricare il file, a prescindere dal modo in cui esso è stato condiviso.

L’integrazione tramite codice html (document embedding) rende fruibile il documento

direttamente sul sito, senza bisogno di doverlo prima scaricare e senza occupare spazio

sul server del sito web.

Page 120: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

115

Figura 6.4.2 Gli share button e il codice html da copiare e incollare per integrare il documento su un sito web. Fonte: www.slideshare.com, 18/12/2009.

Con Slideshare è possibile inoltre creare dei webinar, ovvero dei seminari online,

aggiungendo dell’audio alla presentazione. Il file così ottenuto potrà essere utilizzato per

corsi di formazione, tour interattivi o, appunto, seminari online.

6.4.4 ISSUU

http://issuu.com

ISSUU è un servizio che permette di creare e condividere pubblicazioni digitali. Una

volta caricato il documento in formato pdf, è possibile scegliere un layout di

Page 121: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

116

pubblicazione tra i molti offerti dal servizio, ad esempio Magazine, Presentation o Paper,

e personalizzare la grafica (anche in modo complesso tramite css). Dopo aver creato la

propria rivista, ISSUU dà la possibilità di condividerla con le stesse modalità di

Slideshare, già discusse nel paragrafo precedente.

Questo servizio rappresenta uno strumento molto valido per presentare pubblicazioni o

riviste online, garantendo al tempo stesso un alto grado di interazione per l’utente, il quale

può sfogliare letteralmente le pagine del documento.

Anche per quanto riguarda ISSUU, le pubblicazioni con esso create possono essere

eventualmente scaricate dall’utente sul proprio computer.

Figura 6.4.3 Un esempio di pubblicazione online su ISSUU. Fonte: http://issuu.com, 10/01/2010.

Page 122: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

117

6.5 Motori di ricerca

6.5.1 Google ricerca personalizzata

www.google.com/cse

Il leader mondiale in questo campo offre la possibilità di creare un motore di ricerca

personalizzato da inserire nel proprio sito web. Una breve procedura guidata accompagna

l’utente verso la creazione del search engine, chiedendogli di specificare i siti web sui

quali effettuare la ricerca. In seguito, esso potrà modificare alcune impostazioni relative al

motore, come il layout grafico, inserire una Sitemap contenente le pagine più importanti e

recenti o aggiungere parole chiave utili a perfezionare i risultati. Per ottenere il widget

l’utente dovrà solamente copiare dalla apposita sezione il codice html generato e

incollarlo sulla pagina del proprio sito web.

Figura 6.5.1 Il motore di ricerca integrato all’interno di un sito. Fonte: www.prototipoong.webs.com, 22/01/2010.

Page 123: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

118

Il motore di ricerca così creato visualizzerà i risultati sulla base dei metadati e delle parole

contenute nei siti specificati nelle impostazioni, che potranno essere comunque

modificabili in ogni momento.

6.5.2 Eurekster

www.eurekster.com

Eurekster è un servizio innovativo che permette la creazione di un motore di ricerca

personalizzato e focalizzato su argomenti scelti dall’utente. La novità consiste nell’unire

le funzionalità della ricerca alla propria rete sociale. Il funzionamento è semplice: ai

consueti dati raccolti e utilizzati dagli algoritmi per effettuare le ricerche, se ne

aggiungono ulteriori, come i siti visualizzati dagli amici e il tempo di permanenza. Il

valore aggiunto del sistema è la concretizzazione dei rapporti e dei legami virtuali posti in

essere dagli utenti; il motore rappresenta infatti un raro esempio in cui la community

incide sulla vita virtuale di un utente, simulando per certi versi la vita sociale reale.

Il motore di ricerca, denominato “Swicki

search”, viene creato specificando il campo

di interesse e le parole chiave che andranno

a comporre una prima buzzcloud, ovvero una

“nuvola” delle parole e degli argomenti più

frequentemente ricercati dal motore (vedi

immagine a fianco). La personalizzazione

grafica e l’inserimento, tramite codice html,

dello Swicki all’interno del sito web

desiderato, completano il processo di creazione del motore di ricerca personalizzato.

Ogni utente appartenente alla rete sociale del creatore del motore contribuirà così ad

aggiornare inconsapevolmente la nuvola di parole attraverso le proprie ricerche e

consapevolmente tramite il rating (la votazione) dei singoli risultati proposti dallo Swicki.

Figura 6.5.2 Il motore di ricerca e la sua buzzcloud. Fonte: www.eurekster.com, 18/12/2009.

Page 124: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

119

6.6 Forum creator

6.6.1 Nabble

www.nabble.com

Nabble.com è un servizio gratuito per creare un forum embaddable (integrabile), come

recita la home page del sito. Oltre al forum, Nabble offre funzionalità dedicate alla

creazioni di gruppi, photogallery, blog, message boards.

Il look and feel è totalmente personalizzabile tramite la modifica del foglio di stile css

associato, mentre le opzioni che permettono di mostrare un motore di ricerca interno o i

breadcrumbs si ritrovano nelle impostazioni, nella sezione “Appearance”.

Dopo aver creato il forum e impostato tutte le preferenze, l’amministratore potrà renderlo

pubblico incollando il codice html generato su una pagina del sito web desiderato,

integrandolo completamente al resto delle pagine online.

Gli utenti che parteciperanno al forum, oltre a prendere parte alle discussioni, potranno

seguirle abbonandosi ai feed RSS, iscrivendosi alla mailing list o potranno condividere i

post.

Figura 6.6.1 Un esempio di forum creato con Nabble inserito all’interno di un sito web. Fonte: www.nabble.com, 22/01/2010.

Page 125: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

120

6.6.2 Forumattivo

www.forumattivo.com

Questo servizio è parallelo a Blogattivo, descritto nel paragrafo dedicato ai blog creator,

ed ha in comune con esso lo stile e l’impostazione del back office. Dopo aver scelto lo

stile di visualizzazione, il titolo del forum, la lingua utilizzata (scegliendola dal lungo

elenco proposto) e altre necessarie impostazioni, il forum sarà pronto per l’utilizzo. In

seguito si potranno modificare opzioni che riguardano la creazione di ruoli personalizzati,

i permessi concessi ai membri del forum, l’attivazione di una “ChatBox” o di un

calendario e perfino aggiungere pagine html statiche per rendere il forum simile a un sito

web.

Dopo la pubblicazione del forum, l’iscrizione ad esso da parte degli utenti (se abilitata

dall’amministratore) permetterà loro di partecipare alle discussioni, condividerle sui

principali social network o inviare gli indirizzi URL delle pagine ai propri amici.

La sostanziale differenza rispetto a Nabble è l’impossibilità di integrare il forum creato

all’interno di un sito; tramite un semplice link esterno è comunque possibile ovviare a tale

mancanza collegando il forum al sito principale.

6.7 Slideshow

6.7.1 Slide

www.slide.com

Slide.com è un valido e semplice slideshow creator, ma, a differenza di Flickr, il quale

fornisce un servizio di storage per caricare le foto, non consente di immagazzinare le

immagini sul server. Slide è infatti concepito per la sola creazione di presentazioni,

ottenuta la quale non è più possibile, sul sito, riutilizzare in altro modo le immagini

caricate.

Dopo aver caricato le immagini dal proprio computer o dai più famosi social network, la

procedura guidata accompagna l’utente verso la creazione della slideshow. Le opzioni di

Page 126: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

121

personalizzazione sono numerose e riguardano la modifica dello stile di presentazione,

l’aggiunta di effetti e di un brano di sottofondo, la scelta delle dimensioni della

presentazione e del livello di privacy (pubblico o privato).

Conclusa la modifica, come di consueto viene fornito il codice html da copiare e incollare

sulla pagina web desiderata.

Figura 6.7.1 La ricca pagina di creazione delle slide in Slide.com. Fonte: www.slide.com, 22/01/2010.

6.8 Share button e RSS feed button

6.8.1 Addthis

www.addthis.com

Addthis è un pratico servizio che permette ad ogni utente di creare dei pulsanti per la

condivisione delle pagine o per l’abbonamento a feed RSS. Per ottenere il widget è

sufficiente scegliere il sito di destinazione del bottone tra quelli proposti (più che altro

Page 127: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

122

social network, ma anche newsletter o un sito generico), selezionare il tipo di bottone

desiderato (per la condivisione o per i feed) e copiare il codice generato nell’editor html

della pagina voluta.

Addthis mette a disposizione una sezione all’interno della quale personalizzare il proprio

pulsante, cambiandone ad esempio l’immagine agendo direttamente sul codice html,

modificare l’elenco dei siti di destinazione tra i quali scegliere quello sulla quale

condividere la pagina, selezionare un layout o una lingua differente.

Il servizio, che non richiede la registrazione e che mette a disposizione oltre 200 siti sui

quali è possibile condividere le pagine e più di 50 lingue differenti, permette anche di

raccogliere statistiche relative ai pulsanti creati, necessitando però in questo caso della

creazione di un account.

6.9 Mappe

6.9.1 Google Maps

http://maps.google.it

Google Maps è un applicativo di Google che permette di integrare, all’interno di pagine

web, mappe personalizzate e commentate. Una volta effettuato l’accesso con l’account di

Google e scelto la località da visualizzare nella mappa, è possibile renderla pubblica o

privata, inserire del testo descrittivo, comprensivo di formattazione e html, inserire foto e

video, condividere la mappa con gli altri utenti. Attraverso alcuni strumenti dedicati,

Google Maps consente di inserire inoltre nella mappa dei segnaposto, utili per indicare

con precisione una o più località delle quali si vuole visualizzare l’ubicazione (vedi

immagine sotto).

La condivisione della mappa creata può avvenire tramite e-mail, all’interno della quale

viene specificato l’URL, o tramite embedding all’interno di un sito. Quest’ultima scelta si

rivela estremamente utile nel caso si vogliano fornire degli indirizzi o si voglia

visualizzare con precisione un luogo senza far uscire l’utente dal sito nel quale si trova.

Page 128: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

123

Figura 6.9.1 L’aggiunta di informazioni relative alla località visualizzata. Fonte: http://maps.google.it, 18/12/2009.

6.10 Calendario eventi

6.10.1 Google Calendar

www.google.com/calendar

Google Calendar è un valido strumento che consente di pubblicare eventi e calendari sul

proprio sito web. Dopo aver effettuato l’accesso con il proprio account Google, è

possibile personalizzare il proprio calendario, sia per quanto riguarda l’aspetto grafico e il

layout, sia per quanto riguarda le impostazioni base come il nome del calendario, la sua

descrizione, il fuso orario, ecc.

Tramite le impostazioni è possibile inserire un evento al calendario, specificando il tipo di

evento, quando e dove avverrà, l’indirizzo mail degli invitati, se renderlo privato o

Page 129: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

124

pubblico e se utilizzare dei promemoria per ricordare agli invitati dell’evento. Per

incorporare il calendario degli eventi sul proprio sito web o blog è sufficiente copiare il

codice html generato e copiarlo all’interno dell’editor html della pagina web.

Figura 6.10.1 L’inserimento di un evento all’interno del calendario. Fonte: www.google.com/calendar, 22/01/2010.

Questo servizio dà anche la possibilità agli utenti che consultano il calendario di salvare

gli eventi nei propri Google Calendar attraverso un pulsante di promemoria evento,

personalizzabile e integrabile nel proprio sito sempre tramite codice html apposito.

Page 130: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

125

6.11 Strumenti di videoconferencing

La ricerca effettuata in rete sui software di videoconferencing ha evidenziato una

massiccia presenza di strumenti di questo tipo. Nonostante ciò, i programmi per effettuare

videoconferenze o document/desktop sharing in modo completamente gratuito si contano

sulle dita di una mano.

Tra i tanti software a pagamento più completi per queste attività collaborative, ma che

non verranno analizzati nel dettaglio, si evidenziano Marratech, Windows Live Meeting,

Gotomeeting e Webex. Tra i software non a pagamento o che mettono a disposizione una

versione free e una o più premium emergono, in ordine crescente di complessità, Yugma,

Dimdim e Vyew.

Sono stati analizzati anche il nuovo Skype e il suo concorrente per il VoIP, Google Talk,

ma, benché si tratti dei migliori programmi per la gestione di chiamate audio/video via

Internet, non si sono trovate in essi funzioni per il conferencing. Di seguito viene riportata

una breve descrizione delle principali funzioni dei programmi freeware sopra citati.

6.11.1 Dimdim www.dimdim.com

Dimdim è un software web based per online meeting e videoconferenze. L’interazione tra

i partecipanti si svolge all’interno della finestra del browser ed è supportata da un’efficace

interfaccia user friendly. Chiunque con Dimdim può ospitare riunioni, alle quali possono

partecipare al massimo 20 utenti nella versione free. Ciascuna riunione si svolge in una

meeting room con un URL univoco. Chi ospita una riunione è detto broadcaster e ha il

controllo sulla condivisione dei file durante l’incontro e sugli inviti ad altri partecipanti.

Dimdim offre anche la possibilità di programmare riunioni per una data ora, inviando nel

contempo una mail di notifica a tutti gli invitati. Costoro per partecipare dovranno

semplicemente connettersi all’URL della meeting room.

Page 131: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

126

Canali di comunicazione

� Audio - Dimdim permette al broadcaster di comunicare tramite voce, mediante

l’uso di un microfono. Gli altri partecipanti possono ascoltare con le cuffie o

l’impianto audio del pc.

� Video - come per l’audio, il broadcaster può comunicare con gli altri partecipanti

anche tramite il video, se ha a disposizione una webcam. La qualità della

trasmissione del video è regolabile dal menù impostazioni; è possibile dunque

abbassarla se ci si trova a comunicare in situazioni di banda ristretta, come spesso

capita nel contesto di una ONG di piccole dimensioni.

� Chat - questo è un canale di comunicazione aperto a tutti i partecipanti. E’ infatti

possibile per chiunque scrivere nella chat pubblica della riunione (vedi figura a

fianco). Inoltre, ogni partecipante può avviare e partecipare a conversazioni

private, attive soltanto tra alcuni degli utenti della riunione.

� Status - oltre a comunicare via chat, i partecipanti possono indicare il proprio

stato, tramite un’icona visibile a tutti, scegliendolo tra quelli disponibili:

agree/disagree (riferito a ciò che il broadcaster sta comunicando), occupato, torno

subito, problema, ecc.

Desktop e document sharing

Dimdim consente al broadcaster di condividere con gli altri partecipanti il proprio

desktop: tutti gli utenti potranno seguire in tempo reale le azioni che il broadcaster

compie sul proprio computer. Si tratta di un’operazione estremamente utile nel caso si

debba insegnare agli altri partecipanti a svolgere una particolare procedura al pc, ad

esempio nell’ambito della formazione a distanza.

Perché il desktop sharing sia possibile, il broadcaster deve scaricare un plug-in client e

installarlo sul proprio computer (Screencaster).

Un’altra funzionalità utile in meeting per la formazione a distanza è il document sharing.

Si tratta infatti della possibilità, per il broadcaster, di condividere con gli altri utenti un

documento. La navigazione all’interno dello stesso è ad opera del broadcaster, gli altri

partecipanti possono soltanto seguirne le azioni (vedi screenshot a pagina seguente).

Page 132: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

127

Figura 6.11.1 Un esempio di condivisione di documento in Dimdim. Fonte: www.dimdim.com, 16/12/2009.

Dimdim offre la possibilità di condividere soltanto due tipi di documenti: presentazioni

Power Point o file PDF, una scelta piuttosto limitata che non sembra espandibile

nemmeno con la sottoscrizione di un account premium.

Oltre a navigare all’interno del documento, il broadcaster può anche aggiungervi delle

annotazioni in tempo reale, mediante una serie di strumenti di disegno (matita, gomma,

forme geometriche). Gli stessi strumenti da disegno sono anche disponibili per scrivere su

una lavagna condivisa (Whiteboard).

Un altro tipo di condivisione effettuabile con Dimdim è quella delle pagine web: in

questo caso si apre una sorta di embedded browser nella sezione principale della meeting

room e il broadcaster può navigare liberamente in Internet mentre gli altri partecipanti

seguono le sue azioni (vedi screenshot a pagina seguente).

Page 133: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

128

Figura 6.11.2 Un esempio di desktop sharing con navigazione in Internet. Fonte: www.dimdim.com, 16/12/2009.

Tutti gli oggetti condivisi vengono caricati una sola volta all’interno della meeting room e

possono essere gestiti dal broadcaster tramite un apposito pannello.

Altre funzionalità

� Registrazione - è possibile registrare le riunioni, o parte di esse, tramite il pulsante

“record”. I file così salvati possono essere visionati in seguito e anche incorporati

all’interno di un sito web, un espediente molto utile per tenere traccia ad esempio

di un corso di formazione online sul sito ad esso dedicato.

� Personalizzazione delle funzioni - il set di funzioni disponibili all’interno di una

meeting room (tutti i tipi di condivisione e tutti i canali di comunicazione) è

completamente personalizzabile all’inizio di una riunione o durante il suo

svolgimento, mediante il menù impostazioni. In questo modo è possibile tarare la

complessità del meeting sulle proprie possibilità in termini di banda disponibile.

� Lingua - l’interfaccia delle meeting room in Dimdim è disponibile soltanto in due

lingue: inglese e francese. La mancanza di spagnolo e portoghese renderebbe

Page 134: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

129

difficoltoso l’utilizzo di questo software per ONG che operano nei paesi

dell’America Latina.

Funzionalità premium

Dimdim offre un account free che permette di usufruire di tutti gli strumenti presentati

sopra in meeting con un tetto massimo di 20 partecipanti. Sono disponibili inoltre due

account premium, di cui di seguito elenchiamo le principali funzioni aggiuntive.

� Pro ($25 al mese) - permette di personalizzare i meeting con il logo della propria

azienda/organizzazione. Inoltre, mette a disposizione un’interfaccia API per

effettuare mash-up con altre applicazioni ed eventualmente incorporare la meeting

room all’interno del proprio sito web o di una social network. Il limite di

partecipanti sale da 20 a 50.

� Webinar ($50 al mese) - il limite di partecipanti al singolo meeting sale da 50 a

100, con la possibilità di organizzare seminari web (Webinar) ai quali possono

partecipare fino a 1000 utenti come spettatori. Questo account di Dimdim

permette al broadcaster di cedere il proprio ruolo a un altro utente del meeting (co-

presentatori).

Page 135: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

130

6.11.2 Vyew http://vyew.com

Il software web based Vyew è simile a Dimdim e permette di organizzare riunioni online

dalla finestra del browser senza dover scaricare e installare alcun software. L’interfaccia

si presenta meno user friendly rispetto a quella di Dimdim, ma ciò è dovuto alla maggiore

complessità delle funzioni offerte da Vyew (vedi immagine sotto).

Con Vyew è possibile usufruire di diversi canali di comunicazione:

� Voice Over IP (VOIP) – comunicazione audio ad alta qualità;

� Webcam video – audio e video integrati attraverso l’utilizzo di webcam;

� Tele-conferencing – chiamate telefoniche (solo in USA);

� Text chat – chat pubblica o privata.

Document e desktop sharing

Vyew permette di ospitare web meeting in un ambiente di lavoro chiamato “Vyewbook”;

in ogni Vyewbook è possibile condividere un documento con gli altri partecipanti.

Per ospitare un meeting è sufficiente cliccare sul tasto “invite people” posto nella barra

laterale; i partecipanti vengono invitati tramite mail ed è possibile decidere che ruolo

avranno durante l’incontro: viewer, reviewer (gli user possono annotare e disegnare),

Figura 6.11.3 L’interfaccia di Vyew. Fonte: http://vyew.com, 16/12/2009.

Page 136: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

131

collaborator (gli user possono anche importare o scaricare contenuti e settare il “Sync

Mode”) o moderator (dà la possibilità agli user di settare restrizioni per altri user).

Sempre attraverso la barra laterale si può scegliere se ospitare un meeting via VOIP (Push

To Talk), via webcam o semplicemente tramite chat pubblica o privata. Un menù a

tendina dà la possibilità di settare la qualità della connessione (low, regolar o high), una

funzione estremamente importante se non si dispone di ampia larghezza di banda.

La suite mette a disposizione diversi strumenti di formattazione del documento posti nella

barra superiore e in quella laterale sinistra, mentre un’esclusiva funzionalità di Vyew

permette ai partecipanti di inserire nel documento dei commenti, utili per chiarificare o

segnalare degli elementi all’interno del Vyewbook.

Inoltre vengono offerti diversi Plug-in come grafici, quiz, sondaggi, video e bottoni da

aggiungere al meeting per rendere l’interazione più completa e dinamica.

Per ospitare un meeting con desktop sharing è sufficiente selezionare il tab “Desktop

share” posto nella parte alta del Vyewbook; in questo modo tutti i partecipanti potranno

vedere in tempo reale quello che accade sul desktop dell’owner.

Gestione utenti e versioni premium

Vyew offre tre livelli di servizi:

� Free – con semplice registrazione, meeting illimitati, fino a 10 partecipanti e 20

Vyewbook;

� Plus e Professional: la versione Plus costa 7 dollari al mese e permette di

rimuovere la pubblicità dall’area di lavoro e di incrementare il numero massimo di

Vyewbook a 50, con 200 pagine ciascuno. La versione Professional costa 14

dollari al mese, alza a 15 il numero massimo di partecipanti e a 150 quello dei

Vyewbook (con 500 pagine ciascuno). Inoltre, la versione Professional permette

di personalizzare la meeting room a un costo aggiuntivo.

Page 137: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

132

Funzionalità aggiuntive

Gli utenti di Vyew possono inoltre usufruire delle seguenti funzionalità:

� possibilità di salvare le sessioni e di riprenderle dopo; in questo modo Vyew rende

possibili riunioni asincrone;

� possibilità di sessioni multiple (Vyewbook diversi), fino a un massimo di 20 per

l’account free;

� possibilità di esportare le sessioni all’interno di un sito web;

� compatibilità con una serie di addons in grado di potenziare ulteriormente lo

strumento.

6.11.3 Yugma www.yugma.com

A differenza degli altri strumenti, Yugma si presenta come un software da scaricare e

installare sul proprio computer.

Con Yugma è possibile condividere il proprio desktop, collaborare a documenti in tempo

reale e ospitare una web conference one-to-one o one-to-many. I canali di comunicazione

presenti durante i meeting possono essere audio (VOIP) o testuale (chat pubblica o

privata).

Oltre alla versione free, accessibile mediante registrazione e che offre già molte

funzionalità consentendo di ospitare un meeting con 20 partecipanti, esistono 4 versioni

pro: pro 20, pro 50, pro 100 e pro 500, a partire da 150$ annuali. I servizi premium di

queste versioni riguardano l’incremento del numero massimo di partecipanti ad un

meeting, la possibilità di condividere il mouse con gli altri utenti, di registrare i meeting,

di avere a disposizione strumenti per le annotazioni e altre features.

Page 138: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

133

Desktop e document sharing

Yugma è un software pensato per ospitare e partecipare a meeting online di varia natura.

Mentre la versione free permette al presentatore di condividere il proprio desktop e i

documenti, le versioni premium offrono utili tool che permettono di lasciare annotazioni e

disegnare sugli oggetti condivisi; inoltre consentono di creare ed importare tabelle e

diagrammi.

Yugma permette l’integrazione del suo software con quello di Skype, il famoso software

che permette di effettuare chiamate e videochiamate via VOIP o via webcam: Yugma SE

(Skype Edition) permette di aggiungere le funzionalità di Yugma al proprio Skype,

completando questo strumento di VoIP con le funzioni per videoconferencing (Yugma

Skype Meeting).

Figura 6.11.4 L’interfaccia di Yugma visibile sul proprio computer. Fonte: www.yugma.com, 16/12/2009.

Page 139: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

134

6.11.4 WebEx

www.webex.com

Si tratta di un software sviluppato da Cisco System, da scaricare sul computer e

compatibile con i maggiori sistemi operativi (Windows, Mac, Linux, Solaris, Unix).

Non è disponibile una versione free, WebEx costa $49 mensili ($588 all’anno). Le

funzionalità offerte sono simili a quelle di Dimdim e Vyew, più complete nei dettagli.

Di seguito elenchiamo le principali differenze in termini di funzionalità aggiuntive:

� Application sharing – è possibile condividere applicazioni all’interno della

meeting room. In questo modo i partecipanti possono creare o modificare

collaborativamente documenti di vario tipo. Inoltre, le riunioni possono essere

avviate direttamente da qualsiasi applicazione Office aperta sul desktop;

� video sharing fino a 6 partecipanti (6 webcam);

� vasta scelta di documenti condivisibili;

� per un costo aggiuntivo sono disponibili versioni specializzate del software che

permettono potenziare ulteriormente il programma: WebEx Event Center per

organizzare eventi online (fino a 300 partecipanti) e WebEx Training Center per la

formazione online (fino a 100 partecipanti).

Page 140: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

135

6.11.5 Servizi a confronto

La seguente tabella intende confrontare i software sopra esaminati, in ordine di complessità.

SERVIZIO PIATTAFORMA CANALI SHARING ALTRE

FUNZIONALITA’

COSTO DEL

SERVIZIO

Yugma Client (PC, Mac,

Linux)

Audio, video

(Yugma Skype

Meeting), chat

Document,

Desktop

Meeting

recording,

integrazione con

Skype

Free.

Pro da 150$

annuali

Dim Dim Web-based Audio (fino a

20 partecipanti

nella versione

free), video,

chat

Document

(solo ppt,pptx

e pdf), Desktop

Meeting

recording

esportabili

Free.

Pro da 25$

mensili

Vyew Web-based Audio, video,

chat

(fino a 10

partecipanti

nella versione

free)

Document,

Desktop

Multi-languages

support, plug-in,

gestione

avanzata dei

partecipanti

Free.

Pro da 7$

mensili

WebEx Client + web-

based

Audio (fino a

25

partecipanti),

video, chat

Document,

application

(integrazione

con MS Office),

desktop

Meeting

recording

esportabili,

webcam

multiple,

versioni

specializzate

$49 mensili

(costi

aggiuntivi per

versioni

specializzate)

Page 141: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

136

Capitolo 7

Conclusioni e sviluppi futuri

Le analisi effettuate in questo lavoro di tesi sono solo una goccia nel mare delle

applicazioni Web 2.0 presenti in rete. Ogni giorno nascono nuovi servizi che permettono

di implementare funzionalità interattive e quelli già presenti in rete continuano ad

evolversi, alimentando il fenomeno del perpetual beta, concetto con il quale si esprime la

tendenza al continuo aggiornamento dei progetti software, tanto da togliere senso alla

distinzione tra versione di test e versione di produzione. L’approfondimento su alcuni di

questi servizi riportato in questo scritto si riferisce, quindi, alla situazione attuale, ovvero

quella degli ultimi due mesi del 2009.

A conclusione della ricerca e delle analisi riportate nei capitoli 5 e 6, viene mostrata qui di

seguito una tabella riassuntiva, la quale offre una visione d’insieme delle funzionalità,

interattive e non, presenti all’interno delle piattaforme scelte come “assi portanti” per la

costruzione di un sito web completo. Inoltre, per le funzionalità interattive, sono

presentati alcuni dei servizi alternativi con i quali è possibile implementarle.

FUNZIONALITA’ PIATTAFORME SERVIZI ALTERNATIVI

WEBS

WEEBLY

WORDPRESS

NING

SOCIALGO

Pagine statiche x x x x $

Blog (news) x x x x x Blogger, Bloog,

Blogattivo

Calendario eventi x - - x x Google Calendar

Registrazione eventi - - - x x -

Forum x x2 - x x Nabble, Forumattivo

Registrazione x - - x x -

Profilo utenti x - - x x -

Motore di ricerca x1 - x

5 - x Google search,

Eurekster

Page 142: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

137

WEBS

WEEBLY

WORDPRESS

NING

SOCIALGO

Donazioni x2 - - - - Paypal, Google

Checkout

E-commerce x x - x2 $ Amazon, Buyitsellit,

Zen Cart

Chat x2 - - x x webChattr, Meebo

me, My ShoutOut

Creazione form x x - - - Zohocreator, Wufoo,

Dabbledb e Widget

esterni

Gestione database - - - - - Zohocreator, Wufoo,

Dabbledb

Newsletter x - - x - -

Videoconferencing - - - - - DimDim, Vyew,

Webex ($), YugmaSE

Audioconferencing - - - - - DimDim, Vyew,

Webex ($), Yugma,

Skype

Document sharing - - - - - DimDim, Vyew,

Webex ($), Yugma

Desktop sharing - - - - - DimDim, Vyew,

Webex ($), Yugma

Storage x x x x x Badongo,Dropbox,Hu

myo,Divshare,

Box.net

Photogallery x x - x x Flickr, Goodwidget

Slideshow x x2 - x $

2 Flickr, Slide.com

Videogallery x $ - x x Youtube,

Googlevideo

Audiogallery x2 $ - x x MP3 player widget,

Playlist.com

Presentazioni - $ - x2 - Slideshare

Navigazione secondaria

- x x x - -

Feed RSS x1 x

5 x x x

5 -

Share button x2 - - - x

9 Addthis.com

Mappa x x - - - Google maps

Breadcrumbs - - - - - -

Personalizzazione grafica

x x x x x -

Modifica CSS x x $ x $ -

Restrizione accesso pagine

x3 $

6 x

6 x x -

Restrizione accesso contenuti

- - x6 - $ -

Personalizzazione ruoli back-office

x4 - x x

8 - -

Page 143: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

138

WEBS

WEEBLY

WORDPRESS

NING

SOCIALGO

Sottogruppi - - - x x -

Wiki x - - - - -

Modifica lingua - - x x x10

-

Pagina link x - x7 - - -

1 – Solo per blog, photogallery e videogallery.

2 – Widget esterno.

3 – Non si possono comunque togliere i link dal menu principale.

4 – Ruoli limitati.

5 – Solo per blog.

6 – Solo con password.

7 – Blogroll.

8 – Compiti assegnabili ai ruoli limitati.

9 – Solo per la home.

10 – Parti modificabili molto limitate (amministrazione sempre in inglese).

Le particolarità emerse dall’analisi dei singoli servizi hanno permesso di stilare una sorta

di graduatoria delle migliori piattaforme online e degli strumenti per l’implementazione di

funzionalità interattive. Nella prossima tabella, i servizi vengono suddivisi in prima e

seconda scelta, al fine di individuare quelli che offrono una maggiore qualità per quanto

riguarda gli strumenti presi in considerazione, soprattutto in previsione di un loro utilizzo

da parte di una ONG.

FUNZIONALITÁ

PRIMA SCELTA

SECONDA SCELTA

Site builder Webs Wordpress.org

Social network builder Ning Grou.ps

Blog builder Wordpress.org Blogger

Donazioni online Paypal Google checkout

Form Zoho creator Wufoo

Online storage service Badongo DivShare

Condivisione documenti Slideshare Issuu

Motore di ricerca Google CSE Eurekster

Forum Nabble Forumattivo

Slideshow Flickr Slide.com

Videogallery Youtube -

Page 144: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

139

Share button Addthis -

Mappe Google Maps -

Calendario eventi Google Calendar -

Strumenti di video conferencing

DimDim, Vyew Yugma

L’evoluzione di Internet ha permesso ai servizi online di raggiungere un buon livello di

implementazione, sia dal punto di vista delle funzionalità cha da quello dell’interazione

con l’utente. Tuttavia, dall’analisi e dall’utilizzo dei software online, sono emerse diverse

considerazioni riguardo le lacune più importanti che caratterizzano questi strumenti. Tali

carenze indicano la direzione verso cui questi servizi probabilmente si evolveranno nel

prossimo futuro:

� Le lacune più evidenti emerse per le piattaforme per la creazione di siti (site

builder) si sono riscontrate negli editor di personalizzazione grafica, i quali

peccano di intuitività e semplicità. In nessuno dei servizi analizzati è possibile una

fine modifica della grafica da parte dell’utente senza che esso sia in possesso di

conoscenze tecniche sul codice html e sui css. Inoltre, la scelta del tema non

influenza solo l’estetica del sito ma anche la struttura del layout, mischiando in

questo modo due fasi progettuali ben distinte del processo di creazione di un sito

web.

� Per quanto riguarda i gestori di transazioni online, ed in particolare Paypal, si

ravvisa la quasi totale assenza della possibilità di personalizzazione grafica.

Questo accorgimento permetterebbe la totale integrazione delle pagine di

pagamento con il resto del sito web, creando così un senso di continuità

nell’esperienza dell’utente.

Inoltre, la piattaforma dovrebbe offrire un database che tenga non solo traccia dei

pagamenti ricevuti, ma con il quale sia anche possibile gestire le anagrafiche degli

utenti che effettuano le donazioni.

� Un’ultima considerazione va fatta sui servizi di online storage. Solo alcuni di essi

offrono la possibilità di condividere i contenuti caricati (foto, video, documenti) e

permettere la loro visualizzazione direttamente sul sito web desiderato. Questa

Page 145: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

140

funzionalità (embedding) dovrebbe essere implementata da tutti i servizi di questo

tipo per consentire una maggiore integrazione e fruibilità dello strumento.

Queste prime conclusioni rappresentano una parte delle valutazioni che è possibile

effettuare sulla maturità degli strumenti Web 2.0; solo attraverso un loro utilizzo

simultaneo e una loro integrazione all’interno di una piattaforma web è possibile

raggiungere una precisa e profonda comprensione degli aspetti da migliorare. Un lavoro

di questo tipo si inserisce nel progetto TangoLab, ed è già stato compiuto da Fabrizio

Maggioni, nella sua tesi Realizzazione di template di siti a basso costo per le

Organizzazioni Non Governative, logicamente successiva ma di fatto parallela a questo

scritto. In essa vengono individuati dei profili tipici di siti di ONG, ordinati per livello di

complessità funzionale, da utilizzare come modello per la progettazione e la costruzione

dei template di siti a basso costo realizzati con gli strumenti Web 2.0 descritti in questo

lavoro di tesi. I template creati rappresentano un ottimo esempio di mash-up di

funzionalità interattive e si possono ritrovare agli indirizzi seguenti:

� www.prototipoong.weebly.com (template base);

� www.prototipoong.ilbello.com (template completo);

� www.prototipoong.webs.com (template avanzato).

L’unione dei due lavori di tesi, in aggiunta a quelli di Francavilla e Magosso, rappresenta

un valido “manuale d’uso” per guidare le Organizzazioni Non Governative nella

costruzione di una presenza web completa e interattiva, che sfrutti appieno le potenzialità

attuali offerte dal Web 2.0.

Page 146: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

141

Bibliografia

AA.VV., “Cloud Computing, Distributed Internet Computing for IT and Scientific

Research”, IEEE Computer Society, www.computer.org, settembre/ottobre 2009.

AA.VV., Un mestiere difficile 2008, Link 2007, 2008.

AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007.

Boscarol, Maurizio, Ecologia dei siti Web, Milano, Tecniche nuove, 2003.

Estes, Janelle; Nielsen, Jakob, Donation Usability, Fremont, Norman Nielsen Group,

2009.

Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e

Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009.

Gorman, Lyn; McLean, David, Media e società nel mondo contemporaneo, Bologna, Il

Mulino, 2005.

Page 147: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

142

Levine, Rick; Locke, Christopher; Searls, Doc; Weinberger, David, Cluetrain manifesto,

Fazi Editore, 2001.

Maggioni, Fabrizio, Realizzazione di template di siti web a basso costo per le

Organizzazioni Non Governative, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della

Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009.

Magosso, Paolo, Il web 2.0 per le organizzazioni non-profit: best practice delle charity

statunitensi, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale

di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009.

Ministero degli Esteri, “Lista delle Organizzazioni Non Governative idonee”,

Cooperazione italiana allo sviluppo, www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it.

O’Reilly, Tim, What is Web 2.0: Design Patterns and Business Models for the Next

Generation of Software, 2005, articolo tratto dal sito http://oreilly.com, 21/01/2010.

Olivero, Nadia; Russo, Vincenzo, Manuale di psicologia dei consumi, Milano, Mcgraw-

Hill, 2009.

Polillo, Roberto, Il check-up dei siti web, Milano, Ed. Apogeo, 2004.

Polillo, Roberto, Plasmare il web, Milano, Ed. Apogeo, 2006.

Page 148: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

143

Polillo, Roberto, slide tratte da Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano-Bicocca,

a.a. 2009-2010.

Viega, John, “Cloud Computing and the Common Man”, IEEE Computer Society,

www.computer.org, agosto 2009.

Page 149: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

144

Sitografia

Addthis, www.addthis.com.

Alexa, www.alexa.com.

Badongo, www.badongo.com.

Blogattivo, www.blogattivo.com.

Blogger, www.blogger.com.

Bloog, www.bloog.it.

Box.net, www.box.net.

Cooperazione italiana allo sviluppo, www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it.

Dabbledb, http://dabbledb.com.

Dimdim, www.dimdim.com.

DivShare, www.divshare.com.

Dropbox, www.dropbox.com.

Eurekster, www.eurekster.com.

Flickr, www.flickr.com.

Forumattivo, www.forumattivo.com.

Google Calendar, www.google.com/calendar.

Google Ceckout, https://checkout.google.com.

Page 150: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

145

Google Maps, http://maps.google.it.

Google ricerca personalizzata, www.google.com/cse.

Google Site, http://sites.google.com.

Grou.ps, http://grou.ps.

Humyo, www.humyo.com.

IEEE Computer Society, www.computer.org.

Il Bello, www.ilbello.com.

ISSUU, http://issuu.com.

Nabble, www.nabble.com.

Ning, www.ning.com.

Paypal, www.paypal.com.

Paystr, www.paystr.com.

Prototipo ONG avanzato, www.prototipoong.webs.com.

Prototipo ONG base, www.prototipoong.weebly.com.

Prototipo ONG completo, www.prototipoong.ilbello.com.

Sifry, www.sifry.com.

Slide, www.slide.com.

Slideshare, www.slideshare.com.

SocialGO, www.socialgo.com.

Technorati, www.technorati.com.

Vyew, http://vyew.com.

WebEx, www.webex.com.

Page 151: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

146

Webs, www.webs.com.

Weebly, www.weebly.com.

Windows Live SkyDrive, www.windowslive.it/skydrive.aspx.

Wordpress, http://wordpress.com.

Wordpress, http://wordpress.org.

Wufoo, http://wufoo.com.

YouTube, www.youtube.com.

Yugma, www.yugma.com.

Zoho Creator, http://creator.zoho.com.

Page 152: Selezione di strumenti Web 2.0 per la realizzazione di siti web per le ONG

Ringraziamenti

Devo ammettere di essere stato molto fortunato. Ho sempre pensato al futuro con ingenuo

ottimismo e con un pizzico di indifferenza, credendo che in qualche modo ce l’avrei fatta

nella vita. Ora che gli anni da studente sono giunti al termine, guardo indietro e scopro

che non sarei mai riuscito ad arrivare fino a questo punto senza l’aiuto di persone

importanti, che in qualche modo hanno contribuito alla mia crescita in modo positivo o

che semplicemente mi hanno regalato un sorriso.

Voglio ringraziare innanzitutto i miei genitori, i quali, malgrado la mia forse eccessiva

riservatezza, hanno sempre creduto in me, infondendomi fiducia e sicurezza.

Voglio ringraziare Roby, in attesa della sua di laurea, Andrea, ritrovato compagno di

avventure, Stefano, amico di sempre, Raino, per avermi aiutato in questo lavoro.

Ringrazio tutti gli altri miei più cari amici, di scuola e del nuoto, per avermi fatto passare

giornate (e serate) spensierate durante questi mesi, nonostante qualcuno di loro metta

ancora in dubbio il valore del mio corso di laurea…

Un ringraziamento speciale va al professor Roberto Polillo, che mi ha seguito con

pazienza e passione nel corso di questo lavoro, nonostante le migliaia di chilometri di

distanza, e alla professoressa Letizia Bollini, la quale ha saputo darmi preziosi consigli

sull’impostazione della tesi.

Voglio infine ringraziare in particolar modo e dedicare questo scritto al mio amico e

compare Fabrizio, senza il quale questi anni di università sarebbero stati sicuramente

meno divertenti e, forse, più lunghi.

Gennaio 2010

Alessio