Sei Magazine 6

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TRA ACQUA E CIELO BELLEZZA E VIGORE, INIZIA DAL LAGO IL RITRATTO DI UN’ESTATE TUTTA DA VIVERE di Simone Ariot e Karemi Furlani 6 Supplemento al numero odierno de L’Arena, Bresciaoggi, Il Giornale di Vicenza In copertina Federica Pellegrini LA DIMENSIONE QUOTIDIANA DI UN’ICONA DELLO STILE. LIBERO, CONTRASTATO, MEDAGLIATO foto di Max&Douglas/ Contour/Getty Images per Sei Magazine Territorio BED & BREAKFAST Tendenze LA MODA DEI RIDERS Lifestyle I MILLE VOLTI DEL GARDA Sport LIBERI DI VOLARE Società BLACKBERRY VS IPHONE Vintage VESPA FEVER Economia NUOVI MODI DI FARE FIERA

description

Rivista semestrale gratuita, allegata ai quotidiani: L'Arena, BresciaOggi, Il Giornale di Vicenza

Transcript of Sei Magazine 6

Page 1: Sei Magazine 6

tra acqua e cieloBELLEZZA E VIGORE, InIZIA dAL LAGO IL RItRAttO dI un’EstAtE tuttA dA VIVEREdi Simone Ariot e Karemi Furlani

6

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In copertinaFederica Pellegrinila dimensione quotidianadi un’icona dello stile.libero, contrastato,medagliato foto di Max&Douglas/Contour/Getty Imagesper Sei Magazine

TerritorioBed & Breakfast

Tendenzela Moda dei riders

tra acqua e cielo

Lifestylei Mille volti del garda

SportliBeri di volare

Società BlackBerry vs iphone

Vintage vespa fever

Economianuovi Modi di fare fiera

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L’Universitàdi VeronaL’Universitàdi Verona

una splendida

prospettiva

Page 3: Sei Magazine 6

www.univr.it [email protected]

Il 67%dei nostri laureati

trova lavoro nel primo anno dopo la laurea

(Indagine Almalaurea 2011)

Economia - Giurisprudenza - Lettere e Filosofia - Scienze Motorie - Scienze della FormazioneMedicina e Chirurgia - Scienze Matematiche Fisiche e Naturali - Lingue e Letterature Straniere

Telefono 045 8028588

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SUPPLEMENTO AL NUMERO ODIERNO DE

IN COPERTINA

SPORT E LIFESTYLE

NE PARLIAMO A PAGINA 18

NELLA FOTO

FEDERICA PELLEGRINICREDITS: MAX&DOUGLAS/CONTOUR/GETTY IMAGES

per Sei Magazine

APPUNTAMENTO A OTTOBRE 2011

SEI Magazine tornerà in edicola allegato al Vostro quotidiano per l’edizione autunnale

Opinioni, suggerimenti, proposte sono benvenuti. Scrivete a [email protected]

Spingere avanti, fermandosi ogni tanto per controllare e controllarsi. Essere pronti a guardare lontano, verso il futuro e contemporanea-mente mantenere un contatto con il passato e le sicurezze conqui-state. Questa potrebbe essere la ricetta per il progresso del nostro

paese. Sicuramente è la formula seguita da Federica Pellegrini, giovane ve-ronese d’adozione che incanta l’Italia intera grazie ai risultati sportivi e ad una bellezza acqua e sapone. È l’atleta italiana più conosciuta nel mondo, ma è allo stesso tempo una ragazza con sogni, speranze, dubbi e diffi coltà che conoscono tutte le sue coetanee. Abbiamo voluto raccontarla, senza sof-fermarci troppo sul nuoto e sullo sport, per conoscerla meglio e capire come si è relazionata con il nostro territorio, arrivando a scoprire una persona semplice e disponibile, con la battuta sempre pronta.

Simpatica, come simpatiche sono alcune vecchie glorie motocicli-stiche del passato, le Vespe (servizio a pag. 114) che con il loro ronzio stan-no conoscendo una seconda giovinezza, divenendo il mezzo di locomozione preferito per diverse tribù urbane.

Quelle stesse tribù che scelgono il BlackBerry o l’i-Phone a se-conda della professione e dei gusti personali (pag. 102) e che nei week end primaverili ed estivi affollano il Lago di Garda (pag. 23) per praticare il kitesurf e la vela o per godere delle innumerevoli attrattive che dal lago si snodano ad ampio spettro verso il grande territorio circostante, che è il ba-cino di riferimento per il magazine SEI. Parliamo soprattutto di Verona, di Brescia e di Vicenza. Simone Ariot

Nuovi modi per guardare lontano

DIRETTORE RESPONSABILE

MAURIZIO CATTANEO

EDIZIONI BRESCIA S.P.A.

PRESIDENTE

ATTILIO LONARDI

CONSIGLIERE DELEGATO

ALESSANDRO ZELGER

DIRETTORE RESPONSABILE

ARIO GERVASUTTI

SOCIETÀ ATHESIS S.P.A.

PRESIDENTE

GIAN LUCA RANA

CONSIGLIERE DELEGATO

ALESSANDRO ZELGER

DIRETTORE RESPONSABILE

MAURIZIO CATTANEO

SOCIETÀ ATHESIS S.P.A.

PRESIDENTE

GIAN LUCA RANA

CONSIGLIERE DELEGATO

ALESSANDRO ZELGER

SUPPLEMENTO A CURA DELLA CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ

FILIALE DI VERONA

CORSO PORTA NUOVA, 67TEL 045-9600200

FILIALE DI BRESCIA

VIA ERITREA, 18TEL 030-2911211

FILIALE DI VICENZA

VIA E. FERMI, 205TEL 0444-396200�

RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS 196/03)

È IL DIRETTORE RESPONSABILE

SEI MAGAZINE

N. 6 GIUGNO 2011

PROGETTO E REALIZZAZIONE

VIDEORUNNER VICENZA

HANNO COLLABORATO

PRESTAMPA

COLOR EDITING VERONA

STAMPA

LITOPAT VERONA

CHIUSO IN REDAZIONE IL 18 GIUGNO 2011

SIMONE ARIOT

GIOVANNI BREGANT

GIORGIO CEOLATO

KAREMI FURLANI

PARIDE GRANDIS

ROBERTO MAISTRO

VITTORIO SALGARELLI

SUSY SIMONETTO

ANNA TRENTI

CRISTINA TRONCIA

SARA VOLTAN

LAURA ZARANTONELLO

SEI_06_EDITORIALE.indd 1 17/06/11 23:39

Page 6: Sei Magazine 6

Anniversario del Gruppo Saottini.

Celebriamo insieme 60 anni di passione infinita.

1951 20111970 19901951 20111970 1990

Il Gruppo Saottini festeggia 60 anni di attività, uno storico traguardo per sé e per i propri Clienti. Dal 1951 ad oggi, il gusto e la cura per l’automotive sono rimasti i punti fermi capaci di superare la sfida del tempo e delle innovazioni tecnologiche. Per questo non celebriamo una semplice ricorrenza ma una storia di passioni infinite per le auto. Insieme a Voi.

1951 20111970 1990

Saottini Auto - Via Carlo Fenzi, 1 - Brescia - Tel. 030 3695411 - www.saottini.it

Saottini anniversario 230x285.indd 1 07/06/11 16:15

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SOMMARIO

5

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72

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PER UN NUOVO SVILUPPO Provincia di Brescia

LA “BANCA DEI TERRITORI”Banco di Brescia

LA MULTI UTILITY ANTI-CRISISicurint Group Verona

DEDICATO ALLE IMPRESETZ&A - Vicenza e Bastia

BINOMIO DI DESIGN Ares Line a Carrè

PROGETTARE REALIZZARE ARREDAREAlifor a Villafranca

QUANDO ARTIGIANO FA RIMA CON ARTISTAIdea Legno a Villafranca

UNA CASA MIGLIORE PER UNA VITA MIGLIOREEcocasa a Verona

ARIA D'ECCELLENZAAirwell a Barlassina

LA MERAVIGLIOSA CITTÀ DI VELLUTOComune di Ala

7 COMUNI, 1000 ATTRAZIONIAsiago e l'Altopiano - Regione Veneto

VENT’ANNI DI PROMOZIONEProvincia di Vicenza

UN’ESTATE PER RESTARE QUIComune di Vicenza

TURISTI PER SPORTProvincia di Vicenza

Pag. 35

36

41

44

49

SEI agenda

ON STAGE a pag. 9Gli appuntamenti di primo piano

EVENTI

9

COVER STORY

Federica Pellegrini

IL MIO STILE? LIBEROQuesta volta lasciamo stare l’acqua per parlare della vita sulla terra ferma: «Verona una città che mi rilassa e mi fa sentire serena»

16

LIVING STYLE

I mille volti del lago

SPORTIVO E ATTRAENTE23

ECONOMIA

Business Comunity

NUOVI MODI DI FAR FIERA5318

SEI_sommario.indd 5 17/06/11 20:47

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Sommario

7

una formazionecomple ta e sicuraEducandato agli angeli

c’è un mondo dietro la stampaLithosol

novità senza chirurgiaDoctor’s equipe

volare in sicurezzaAlitraining

il luogo idealeper eventi da sognoVilla Arvedi

le intolleranze alimentarinon sono più un problemaDespar

80

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moda - on the road

Rider’s style

in sella come sul set123

CUCIna e terrItorIo

Dal Nord-Est con furore

BeD & BReaKFast93

SoCIetÁ

Blackberriani vs iphoniani

nuoVe tRiBù smaRtFonicHe102

tempo lIbero

Vespa Fever

quelli cHe Ronzano114

tempo lIbero

Tra le nuvole

in Volo liBeRo83

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9

27 giugnoL’OPERA 2011Arena di Verona

La Divina Commedia in musical.Lo spettacolare viaggio in musica dall’inferno al paradiso. Regia e coreografie di Manolo Casalino

www.ladivinacommediaopera.it

VER

On

A 28 giugnonOn sOnO bELLO...PiAcciOTeatro Romano di Verona

Jerry Calà si esibirà nel suo nuovo show musicale in occasione dei quarant’anni di carriera

www.eventiverona.it

VER

On

A

29 giugnocOnTEmPORAnEATAngOTeatro Romano di Verona

Antonella Ruggero si esibirà con l’Ensemble Hyperion. Uno spettacolodi musica e danza per entusiasmare attraverso l’icona del passo d’amore

www.eventiverona.it

VER

On

A

5 lugliodREAm ThEATREcastello scaligero di Villafranca (VR)

An Evening with Dream Theater: torna la progressive metal band

www.eventiverona.it

VER

On

A 9 lugliomusifEsTiVALisola Rizza, casaleone, gazzo Veronese, Legnago e boschi sant’Anna (VR)

Musicisti e compositori veneti pro-porranno per l’occasione il meglio della musica classica

www.orchestrafilarmonicaveneta.com

VER

On

A

dal 29 giugno al 3 settembre

a bassano del grappa e nelle città palcoscenico del festival V

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zA

Operaestate Festival Veneto presenta la sua 31esima edizione: 35 città coinvolte, 400 serate di spettacolo in oltre 2 mesi tra ville e castelli, parchi e palazzi, piazze e musei della pedemontana veneta. Danza, teatro, musica e opera, le perso-nalità artistiche di spicco mondiale non mancheranno.

info e prenotazioni su www.operaestate.itsegue a pag. 15

dal 03 luglio al 13 agostonuOVO fEsTiVALdEL ViTTORiALETeatro del Vittorialegardone Riviera (bs)

Il Nuovo Festival del Vittoriale celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

www.anfiteatrodelvittoriale.it

bR

EsciA4 luglio

i POOh in cOncERTOP. castello - marostica Vi) Tappa vicentina della band che ha fatto la storia della musica leggera italiana, con un grande concerto dall’inconfondibile stile tra pop e beat che da sempre li caratterizza

www.due-punti.com

Vic

EnzA

dall’1 al 31 luglio VEdiAmOci in ViA miLAnOcircoscrizione Ovestbrescia

Proposte musicali per tutti i gusti, spettacoli e animazioni in Via Milano

www.comune.brescia.it

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EsciA

dal 3 luglio al 27 agostoi suOni dELLEdOLOmiTimonti del Trentino (Tn)

In cammino verso la musica e la montagna

www.visittrentino.it

TREn

TO

3 lugliodOLOmiTid’incAnTOmonti Pallidi (Tn)

16 cori trentini, 16 rifugi alpini, 16 paesaggi magici, un unico concer-to in omaggio alla bellezza dei monti

www.visittrentino.it

TREn

TO

dall’8 al 19 luglioinTER RiTiRO EsTiVOVal Rendena - Pinzolo (Tn)

Allenamenti quotidiani, conferenze e attività impegneranno i campioni per tutta la durata del ritiro e permette-ranno loro di entrare in contatto con i propri tifosi

www.visittrentino.it

TREn

TO

dall’8 al 10 luglioALA - ciTTà di VELLuTOcentro storico di Ala (Tn)

Un’occasione unica per immergersi nell’incanto del Settecento e per rivivere l’epoca d’oro della produzione dei velluti di seta. L’edizione 2011 sarà dedicata al tema dell’acquawww.cittadivelluto.itsegue a pag. 35

CITTÀVELLUTOdiCITTÀVELLUTOdi

RiflessiRiflessi d’Acquadi un epoca

Ala 8-9-10 Luglio 2011

www.cittadivelluto.it

Comune di AlaRegione Autonoma Trentino Alto Adige

Provincia Autonoma di TrentoAssessorato al Turismo e Assessorato alla Cultura

Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina B.I.M. dell’Adige

Comunità della VallagarinaPatto Territoriale Baldo Garda

TREn

TO 11 luglioPAnARiELLO nOn EsisTEArena di Verona

Data di chiusura del live tourche Giorgio Panariello ha intrapreso a dicembre 2010

www.eventiverona.it

VER

On

A

EVENTI

VERONA, VICENZA, BRESCIA: ON STAGE

13 luglioViVA VERdiPiazza dei signoriVicenza Il grande concerto lirico gratuito or-ganizzato dal Comune di Vicenza in collaborazione con Videomedia spa

www.comune.vicenza.it

Vic

EnzA

Page 12: Sei Magazine 6

Concessionaria BMW Fimauto Bussolengo - Via del Lavoro,19 Tel. 045 6767787Autogemelli Verona Via Torricelli, 44 Tel. 045 8622044

Autogemelli Vicenza Via dell’Economia, 6 Tel. 0444 960505

Autogemelli Bassano Viale Vicenza, 71 Tel. 0424 505250Autogemelli Zanè Via Prà Bordoni, 62 Tel. 0445 315282

Uniche Concessionarie BMW per Verona e provincia, Vicenza e provincia.

pagina 13-06-2011 11:20 Pagina 1

Page 13: Sei Magazine 6

11

EVENTI

VERONA, VICENZA, BRESCIA: ON STAGE

Luglio: 1- 8 -14 - 22 e 29 il barbieredi siviglia di Gioachino Rossinisu libretto di Cesare Sterbini

Luglio: 2-12-16 21 e 28 Agosto: 4 e 11 la TraviaTa Opera in tre atti di Giuseppe Verdi

Luglio: 9 - 15 - 20 23 e 27 Agosto: 5 12 - 21 e 25 Settembre: 1Nabucco di Giuseppe VerdiLa terza Opera che lo portò al successo

Luglio: 10 - 13 - 17 19 - 24 - 26 e 30Agosto: 7 - 14 - 28 e 31 Settembre: 3aida Opera in quattro atti di Giuseppe Verdi

Agosto: 6 - 13 - 19 26 e 30 Settembre: 2 la bohème di Giacomo PucciniOpera lirica in quattro quadri

Agosto: 20 - 24 e 27 roméo eT JulieTTe di Charles Gounod Opera in cinque atti, tratta da Romeo e Giulietta di William Shakespeare

fesTival lirico areNa di veroNa | Programma 89° stagione estiva 2011 |

www.arena.it

VeR

on

A

13 lugliomodA’Castello Scaligero di Villafranca (VR)

Il concerto della band che ha otte-nuto il riconoscimento al Wind Music Awards e al Venice Music Awards

www.eventiverona.it

VeR

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A

18 lugliodeeP PURPLe LiVe with oRCheStRAArena di Verona

Tornano i Deep Purple dal vivo con un’orchestra di quarantotto elementi

www.eventiverona.it

VeR

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A

22 luglioRAf in ConCeRtoCastello di Zevio (VR)

Un grande concerto in Piazza Santa Toscana con i brani più famosi

www.eventiverona.it

VeR

on

A

16 e 17 luglio25° PALiodeLLe ZAtteReValstagna (Vi)

La competizione sportiva tra le contra-de che costeggiano il Brenta. 3 zatterieri e la loro damigella per ogni squadra partecipante scenderanno il fiume per aggiudicarsi il Palio

www.paliodellezattere.it

ViC

enZA 18 luglio

feStiVAL Show di RAdio BiRikinACampo marzo - Vicenza

Torna la festosa kermesse musicale estiva promossa dal Comune di Vi-cenza e Aim e organizzata da Radio Birikina e Radio Bella & Monella

www.festivalshow.it

ViC

enZA

19 luglio

RoUnd midniGht tRiBUte BAnd“JAZZ in fiLm”Ch.di S. Corona - Vicenza

Speciale concerto tributo al capolavoro “’Round Midnight” con il gruppo del pianista americano George Cableswww.comune.vicenza.it

ViC

enZA 23 luglio

mAx PeZZALi in ConCeRto P.le della Vittoria monteberico - Vicenza

L’ex cantante degli 883, affermato solista amato dai giovanissimi, ma non solo, torna in scena il suo nuovo album “Terraferma”

www.zedlive.com

ViC

enZA

27 luglioALeSSAndRA AmoRoSo in ConCeRtoP.le m. Berico - Vicenza

Grande attesa per il live dell’artista italiana del momento, capace di instaurare un rapporto molto forte con il proprio pubblico

www.zedlive.com

ViC

enZA

dal 15 al 24 luglioARCo CAmPionAti mondiALi ifSCArco (tn)

Attese circa 20 mila persone e 400 atleti per questo grande evento. Che quest’anno vivrà un’anteprima con i Premondiali, in concomitanza con il Rock Masterwww.arco2011.itSegue a pag. 26

tRen

to

23 e 24 lugliodoLomiteSSky RACeCanazei (tn)

La più importante gara di corsa in montagna in Italia. Sarà questa la terza prova delle World Series.

www.dolomiteskyrace.com

tRen

to dall’1 al 3 agostomomix the BeSt of 2011PalaBassanoBassano del Grappa (Vi)La magia dei Momix torna ad incan-tare il pubblico del festival in esclusiva nazionale per l’estate in una selezione di oltre 30 anni di successi mondialiwww.operaestate.itSegue a pag. 15

ViC

enZA

4 agostoeLio - fiGARo iL BARBieReCastello degli ezzeliniBassano del Grappa (Vi)Un libero adattamento di Roberto Fabbriciani con musiche ridotte dall’opera di Rossini ed un narratore sui generi come il poliedrico Eliowww.operaestate.itSegue a pag. xxx

ViC

enZA 10 agosto

mARCo PAoLiniPAR VARdARGiardino Chiesa di San Vitomarostica (Vi)Un viaggio nel dialetto dei poeti vene-ti, nelle loro lingue, nel loro paesaggio. Da Baffo a Calzavara passando per Marin, Meneghello, Noventa, Pascutto e Zanzotto - www.operaestate.itSegue a pag. 15

ViC

enZA dal 26 al 28 agosto

LiBRiAmoCh.di S. Corona - Vicenza

Manifestazione dedicata al mondo della letteratura promossa dal Comune di Vicenza e organizzata dall’Associazione Culturale Zoing!

www.libriamo-vicenza.com

ViC

enZA

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Page 15: Sei Magazine 6

13

EVENTI

VERONA, VICENZA, BRESCIA: ON STAGE

EstatE tEatralE VEronEsE | Programma 89° stagione 2011 | teatro romano

sPEcialE il tEatro di William shakEsPEarE

ver

on

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www.estateteatraleveronese.it

Luglio: 6 - 7 - 8 e 9ore 21:15 sogno di unanottE di mEzza EstatE

Luglio: 13 - 14 - 15 e 16 ore 21:15 otEllo

Luglio: 21 - 22 e 23ore 21:15la commEdia dEgli Errori

Luglio: 28 - 29 e 30ore 21:15thE comEdy of Errorsin versione inglese

14 e 15 ottobrevicenza numismaticaFiera di vicenza

Salone della numismatica, medaglistica e cartamoneta

www.vicenzanumismatica.it

vic

enza dal 20 al 23 ottobre

abiLmenteFiera di vicenza

Mostra atelier della manualità creativa. Un grande laboratorio attivo e dinamico che ripropone tutte le tecniche dell’hobbistica creativa

www.abilmente.org

vic

enza

dal 3 al 5 settembre34°FestadeLLa patatarotzo

La maestria dei Ristoratori viene fatta apprezzare attraverso l’assaggio di gnocchi di patate prodotti a mano e conditi con sughi differenti

www.rotzo.net

vic

enza

10 settembrecentomigLia nauticagargnano del garda (bs)

La 61° Centomiglia velica del Garda

www.centomiglia.it

segue a pag. 31

br

escia

dal 12 settembreal 2 ottobrei riFugi deL gustomonti del trentino (tn)

In quota oltre l’estate con l’enoga-stronomia trentina di qualità

www.visittrentino.it

tren

to 13 settembre47° paLio città deLLa querciarovereto (tn)

Il più antico meeting dell’atletica italiana. Da 7 anni all’interno del circuito “Premium” accanto a città come Mosca, Varsavia e Barcellona

www.usquercia.ittr

ento

9 e 10 settembrenotre dame de parisarena di verona

Torna per il decimo anniversario l’opera musicale di Riccardo Cocciante

www.eventiverona.it

ver

on

a

30 settembre e 1 ottobre28° raLLy internazionaLecittà di bassanobassano del grappa (vi)

La storica corsa nel territorio di Bas-sano e dintorni, riaccende i motori per l’ennesima volta, prospettando nuovi emozionanti momenti di adrenalinawww.bassanorally.it

vic

enza

dal 10 al 14 settembrevicenza oro choiceFiera di vicenza Mostra internazionale di oreficeria, gioielleria, argenteria e orologi.1600 espositori presenti seleziona-no le collezioni più trendy

www.choicevent.it

vic

enza

27 e 28 agostoFiera deLLa cacciasalone delle attività Faunistiche - centro Fieramontichiari (bs)

8a edizione della Fiera della caccia

br

escia

dal 17 al 19 e dal 23 al 25 settembreprogetto casaFiera deLL’arredamentocentro Fiera - brescia

Fiera dedicata ai complementi d’arredo, all’edilizia ed alle liste nozze

br

escia

dal 7 al 9 ottobreFranciacortain biancopolo fier. - castegnato (bs)

A Castegnato sempre più irrinunciabile appuntamento per appassionati ed operatori del settore lattiero-caseario, “Franciacorta in Bianco” si appresta a celebrare la sua sedicesima edizione

www.franciacortainbianco.it

br

esciadal 22 settembre

al 25 ottobre

64° cicLo di spet-tacoLi cLassiciteatro olimpico - vicenza

Nel teatro simbolo di Vicenzala 64°edizione dello storico ciclo teatrale diretto da Alessandro Gassman

www.teatrostabileveneto.it

vic

enza

28 ottobre Laboratorio oLimpico“HamLice” compagnia della Fortezzateatro olimpico - vicenza 3’ edizione di un progetto nato per ripensare lo spazio del più antico teatro coperto del mondo per il tramite delle nuove drammaturgiewww.piccionaia.org

vic

enza

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pagina 14-06-2011 17:28 Pagina 1

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Operaestate Festival Veneto presenta la sua 31° edizione: 35 città coinvolte, 400 serate

di spettacolo in oltre 2 mesi tra ville e castelli, parchi e palazzi, piazze e musei della pedemontana veneta. Artisti da ogni parte del mondo, produzioni che spaziano dal teatro contemporaneo alla

più nuova danza internazionale, dalla musica, lirica, classica e jazz al cinema d’autore mescolando avanguardia e tra-dizione. Per la DANZA, un calibrato mix di spettacolarità atletica, grandi classici e nuovi linguaggi. Ecco allora un gran galà con il Ballet de l’Opéra di Parigi (21/7) i Momix (1-2-3/8) con The best of 2011 in esclusiva nazionale estiva e Roberto Castello (18/8) con due nuove creazioni. Spazi reinventa-ti come inediti palcoscenici, con Emio Greco (in prima nazionale 8-10/7) alle Bolle Nardini, con la danza urbana a Bassano (6/7) e ad Asolo (7/8) e progetti ambientati nella Villa Da Porto di Montorso (29/7) e a Palazzo Pretorio di Cit-tadella (23/8). Popolare, classico e

contemporaneo al Castello di Romeo di Montecchio con il Balletto Nazionale dell’Uruguay diretto da Julio Bocca (19/7) e la Compagnia Naturalis La-bor con una sua nuova creazione (31/7). Per la sezione TEATRO Bassano ospita grandi interpreti come Aldo Cazzullo (13/7 Viva l’Italia) Lella Costa (20/7

Liszt e la poesia) Giorgio Barberio Corsetti (27-28/7 Il Castello di Kafka) e Ascanio Celestini (17/8 La fila in-diana). Accanto a loro, in molte “città palcoscenico” del festival, protagoniste le Parole Venete di grandi autori: da Gol-doni a Parise, Meneghello, Zanzotto, Buzzati, Coltro, Pascutto, interpretati dalle migliori voci del teatro veneto:

Vitaliano Trevisan (7/7) Martina Pit-tarello (14/7) Filippo Tognazzo (27/7) Nora Fuser (3/8) Vasco Mirandola (5/8) Pino Costalunga (9/9) Mar-co Paolini (10/8) e Marta Dalla Via. Infine il mito ambientato nella Gip-soteca di Possagno (12 e 13/8) con Giuseppe Sartori della compagnia

Ricci|Forte. Molto ricca e densa an-che la sezione che il festival dedi-ca alla MUSICA, che s’inaugura con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fe-nice (3/7), e annovera Ramin Bahra-ni, grande interprete di Bach, (30/7), il Trio Tchiakovsky, fra i più grandi esponenti internazionali della musica da camera (6/8), Elio, senza le storie Tese

in una divertente versione del Barbiere rossiniano (4/8), il man-dolino di Carlo Aonzo (27/7). Novità del 2011 la LIRICA D’E-STATE che torna al Castello de-gli Ezzelini con il capolavoro di Mozart Don Giovanni (14 luglio) con l’Orchestra Filarmonia Ve-neta e un cast di giovani e valenti artisti.

TEMPO LIBERO

B MOTION Dal 23 agosto al 3 settembre Emozioni contemporanee in forma di Festival

Un festival nel festival che nei suoi primi 5 anni di vita ha accolto un’intera generazione di nuovi artisti diventan-do vetrina privilegiata della danza contemporanea inter-nazionale e del teatro italiano di ultima generazione. In tutto 32 appuntamenti, concentrati in 2 settimane, 12 prime nazionali, 9 coproduzioni. e poi incontri, workshop, laboratori di critica teatrale, per promuovere il dialogo tra artisti, operatori, critici, ricercatori e pubblico.

GRANDI ARTISTIDA TuTTO Il MONDO

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MuSICA, TEATRO, DANZA lIRICA, CINEMATRA VIllE E CASTEllI, PARChI E PAlAZZI, PIAZZE E MuSEI

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16 | FEDERICA PELLEGRINI

NON SOLO ATLETADietro il costume da bagno,una ragazza normale con vizi e virtù da comune mortale. è per questo che piace così tantoPh. Lidia Costantini - Costume Mizuno

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Nel nuoto, lo stile libero è quella specialità che rimanda a movimenti naturali, che verreb-bero spontanei a chiunque fosse gettato in acqua per la prima volta. Uno stile istintivo,

che racchiude in se il concetto di libertà che in generale si prova stando in acqua, ritrovandosi di fatto in quello stato che ha accumunato tutti gli esseri umani prima di nascere, quando si stava nel ventre materno. Ma stile libero è anche una sorta di ossimoro, un accostamento di termini che inglobano significati opposti. Perché lo stile è una cifra distintiva, qual-cosa di riconosciuto, di tipico, individua-bile, mentre libero è un aggettivo possibi-lista, senza confini o tracciati da seguire. Federica Pellegrini è così, è manifestazione dello stile libe-ro, del contrasto, dell’incontro possibile tra forma e sostan-za. Una ragazza che lascia la casa dei genitori giovanissima ma che si dichiara fortemente legata agli affetti familiari, capace di concentrarsi per mesi dedicandosi al nuoto e allo stesso tempo in grado di destreggiarsi tra i riflettori di uno studio fotografico, per essere immortalata come modella.

Una giovane donna, forte e consapevole della sua sensua-lità al punto di non disdegnare un futuro nelle passerelle, ma allo stesso tempo fragile come tutti gli esseri umani. La Pupona, soprannome ottenuto grazie alla sua fede romanista, scivola nella vasca tutti i giorni, en-tra in contatto con sé stessa e una volta riemersa, dopo aver strappato l’ennesimo record, torna ad es-sere donna, ragazza e bambina allo stesso tempo.

Su di lei abbondano le interviste e gli spe-ciali televisivi, e non ci si stupisce visto che da un sondaggio di Sky TG24 è risul-tata essere la sportiva più amata dagli ita-liani. é per questo che nell’incontrarla (è in ritiro con la squadra italiana) abbiamo

voluto lasciar perdere per una volta il nuoto, lo sport e il gossip, concentrandoci invece sulla sua dimensione quoti-diana, esplorando quindi quei lati della vita che la riporta-no a terra, lontana da quella dimensione extraterrestre di chi riesce a fare 400 metri nuotando in meno di 4 minuti. E allora partiamo proprio dall’acqua, una sostanza che Fe-derica conosce bene.

COVER STORY

Il mio stile? LiberoQUESTa voLTa LaScIaMo STarE L’acQUa

PEr ParLarE dELLa vITa SULLa TErra FErMa: «vEroNa è UNa cITTà chE MI rILaSSa

E MI Fa SENTIrE SErENa»

FEDERICA PELLEGRINI

di Simone arIoT

è bella e brava, ma è la sua

spontaneità a farne la sportiva più

amata dagli italiani

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STILOSA ANCHE IN VASCAAll’interno della Spa dell’Art Hotel Byblos Villa Amistà a Verona, Federica indossa l’mp3 player Nilox Swimsonic, personaliz-zato per le sue esigenze sportive Ph. Ugo Zamborlini

| FEDERICA PELLEGRINI

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Tutti ti chiedono di parlare di sport, di risul-tati e di futuro professionale. Oggi facciamo un’ eccezione, il nuoto e le gare le teniamo un po’ da parte, e ti chiedo invece cosa ti af-

fascina dell’acqua, questa sostanza base, considerando che la tocchi, la vivi e l’ esplori per molte ore al giorno. «Dell’acqua amo la leggerezza e il fat-to che quando nuoto mi sento leggera e soprattutto libera. L’acqua è davvero il mio habitat naturale». Collegandoci all’habitat anche Verona, città in cui vivi, ha un rapporto particolare con l’acqua. Non c’è il mare ma è bagnata da un importante fiu-me, l’Adige, e dal lago di Garda. Nonostante non sia la tua città natale, a quasi cinque anni dal tuo arrivo, come ti trovi in questa città? «Non è la mia città natale, ma è la città che mi ha conquistato. Ho vissuto i primi anni a Spinea (Venezia) per poi trasferirmi a Milano. Da dieci anni vivo a Verona e ora la sento mia, ogni giorno di più. Me ne sono resa conto quando nel periodo degli allenamenti a Pa-rigi ho provato una forte nostalgia, collegata alla lontananza». Cosa ti piace di Verona e come passi il tuo tempo libero? «Verona è una città che mi rilassa e mi fa stare se-rena, lo definirei un posto su misura per me. Architettoni-camente il centro è incantevole, ma questo è evidente a tutti, lo si vede dalle espressioni dei turisti quando osservano l’A-rena ed altre bellezze. Ciò che per me conta di più sono quei punti di riferimento che mi sono costruita e che coltivo nei rapporti umani. Il tempo libero purtroppo è molto limita-to, ma quando c’è adoro fare shopping e andare a cena fuori». Restando in tema di tempo libero, la provincia di Ve-rona ha il lago, la montagna, la campagna e la collina. Manca solo il mare. Dove sono le tue vacanze ideali? «In questi anni di nuoto ad alto livello, con l’im-pegno internazionale più importante e collocato a caval-lo di luglio e agosto, sono costretta ad immaginare la va-canza come momento di riposo assoluto, magari al mare. In futuro, mi piacerebbe esplorare posti nuovi e, soprattut-to, conoscere nuove culture. E’ una cosa che mi attrae molto». Sempre in tema di territorio, viaggi, vacanze, tra le cit-tà che hai avuto modo di visitare, in tutto il mon-do, qual è che ti è piaciuta maggiormente. Ne hai tro-

vata qualcuna che ti farebbe lasciare Verona per lei? «Da questo punto di vista gioco in casa. Venezia è unica, non la batte nessuno». è facile immaginare che la tua vita possa essere mol-to stressante. Riesci a vivere la quotidianità o tut-ti ti fermano per strada a caccia di autografi? Que-sto fatto ti infastidisce, ti imbarazza o ti fa piacere? «Riesco a vivere la quotidianità abbastanza tranquil-lamente. Certo, c’è sempre qualche giovane fan che mi chiede un autografo o una foto, ma mi fermo volentieri, mi fa piacere».

I giovani che ti chiedono l’autografo vivo-no probabilmente un’adolescenza diversa rispetto a quella che hai potuto vivere, es-sendoti allontanata da casa molto presto. Cosa ti è mancato di un’adolescenza ordina-ria, senza gare, allenamenti e trasferimenti? «Mi sono mancati i momenti di diver-

timento con gli amici, soprattutto quelle serate che servo-no anche per sfogarsi dallo stress che si accumula. Non nutro però grandi rimpianti, perché le soddisfazioni sportive che ho ricevuto sono molto importanti e forse di gran lunga mag-giori. Per fortuna ho saputo conciliare gli impegni agoni-stici con gli affetti, un fattore decisivo nella mia crescita». Guardandoti si vede che sei una persona di suc-cesso. La tua immagine incarna il connubio pos-sibile tra bellezza, salute, talento e impegno. Ma

COVER STORY

“nel poco tempo libero adoro fare shopping

e andare a cena fuori nella mia adorata verona”

intervista a FeDeriCa PeLLeGrini

miLLe e una testimoniaLBella e irraggiungibile, ma allo stesso tempo solare e “umana”, così vicina ai comuni mortali che sognano e progettano una vita di sfide e obiettivi da raggiungere. Sarà per questo che, dai biscotti alla Pay TV, il volto di Federica è sempre più richiesto dalla pubblicità.

Nella foto la vediamo con Giuseppe Tartaglione - presidente di Audi Italia di Volkswagen Group Italia - alla cerimonia di consegna della A1 1.4 TFSI 122 CV S tronic, che l’accompagnerà nei prossimi mesi di allenamento.

I mille volti di Federica

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anche tu, come tutti, avrai i tuoi momenti no. Cosa può buttarti giù di morale facilmente? «L’accumulo di stress e la stanchezza, oppure al-cune incomprensioni con le persone a me più care possono buttarmi giù, ma per fortuna reagisco. In questi casi cer-co di affrontare subito i problemi o le paure e superarle». A proposito di questo, alla stampa hai raccontato che an-che tu, come un terzo della popolazione mondiale, hai sofferto d’ansia, questa bestia nera che funziona come un segnale che passa attraverso il fisico ma arriva dalla mente. Cosa ti ha insegnato questo spiacevole incontro? «Ho capito che è un malessere e come tale va af-frontato, senza scapparne. Minimizzarlo è sbagliato, ser-ve solo a farla restare. Credo sia il caso di affrontare il pro-blema con persone competenti, direi anzi che è doveroso. E Sono d’accordo con chi sostiene che questa “cosa”, quan-

do meno te l ’aspetti, colpisce le persone irrequiete, quel-le che non s’accontentano, che vogliono superarsi sempre». Rimanendo vicini ai meandri della mente, c’è una pro-verbio dialettale che dice “Vicentini magnagati, ve-ronesi tuti mati, padovani gran dotori, venexiani solo siori! “ I veronesi sembrano matti anche a te? In cosa? «Matti? Magari sono dei geni. Gli regalerei questa frase di Aristotele: “Non esiste grande genio senza una buona dose di follia”». A proposito di matti, segui il circo della politica? Se fossi ministro dello sport, quale tema ti starebbe più a cuore? «Non mi piace la politica. Se proprio dovessi cimentarmi, partirei dall’introduzione sistematica dello sport nella scuola, non solo come attività ma anche come insieme di valori, oltre che migliore ricetta contro l’obesità infantile ed altri problemi nutrizionali». Un’atleta come te ha bisogno di dedicare una cer-ta attenzione all’alimentazione. Ti definisci una buona forchetta? E qual è il tuo piatto preferito? «Presto attenzione a seguire un’alimentazio-ne varia e ricca di frutta e verdura, ma non mancano an-che piatti raffinati. Mi piace mangiare bene, a partire dal pane, che vorrei trovare sempre buonissimo ma non sem-pre è così! Il mio piatto preferito, quello che mi fa veni-re l’acquolina in bocca, sono le melanzane alla parmigiana». Federica ha fatto venire fame anche a noi, anche se non abbiamo necessariamente macinato vasche su vasche in pi-scina, ma per solidarietà l’abbiamo immaginato. E allora, la razione quotidiana di calorie, ce la siamo meri-tati anche noi. Ma lei di più., in perfetto stile libero.

(Mirano, 5 agosto 1988), nuotatrice italiana, attuale detentrice del re-cord del mondo dei 200 e 400 metri femminile stile libero. È l’unica nuotatrice italiana, ed una delle poche europee, ad aver battuto i record del mondo del nuoto in più di una specialità. È la prima donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro nel nuoto alle Olimpiadi di Pechino del 2008 (200 m stile libero). Durante i Campionati mondiali di nuo-to 2009 a Roma, Federica Pellegrini diventa la prima donna al mondo a scendere sotto i 4 minuti nei 400 metri stile libero con il tempo di 3’59”15. Nella stessa competizione vince la finale dei 200 metri stile libero, fermando il cronometro a 1’52”98 e battendo così il suo stesso record di 1’53”67, stabilito il giorno prima in batteria di qualificazione. Ancora suoi erano il record precedente, di 1’54”47, e anche quello pre-cedente, di 1’54”82, stabilito a Pechino 2008. In meno di un anno, la Pellegrini ha abbassato il record del mondo di quasi 2 secondi.

Identikituna storia di vittorie

88volte il podio23

volte seconda 20volte terza

iL paLmares iridato

| FEDERICA PELLEGRINI

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sportivo e attraente

i mille volti del lago

vero e propro prodigio socio-ambientale il garda è terra di spettacolo

di Karemi FUrlani

LIVING STYLE

lo puoi osservare da qualsiasi angolazio-ne, dall’acqua, dalle rive, dalle terrazze, dalle scogliere, possibilmente in una bel-la giornata di primavera o estate e il tuo pen-

siero sarà sempre lo stesso: è magnifico! non c’è stere-otipo che tenga. il lago triste, fermo, persino noioso. il garda è grande e maestoso, il più grande d’i-talia con una superficie di 370 km², ma è stret-to e lungo abbastanza da consentirmi di apprez-zarne i mutevoli paesaggi da un versante all’altro. la temperatura è mite, perfetta. il vento muove l’acqua con intensità sempre diverse, così come le brezze turisti-

che fanno fremere ogni anno la vita di milioni di perso-ne tra vacanzieri e non. venti che spirano costantemen-te e uno specchio d’acqua per velocità fino a 25 nodi. su questo l’uomo si ingegna e le possibilità si mol-tiplicano. windsurf, vela, sci d’acqua… la natu-ra incalza, soprattutto i giovani. straordinarie alchi-mie sociali e ambientali. la sublimazione del corpo giovane e atletico, in mostra, su tante tavole da surf. la fascinazione dell’altro sesso, sportivo e non. ragaz-ze e ragazzi, in gruppi, da soli, che si osservano sulle rive, che si divertono, che si piacciono e che si incontrano. vegetazione mediterranea, colori e profumi.

i mille volti del lago |

Nella foto, Mirco Genco, di SurfSegnana - Torbole

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La natura esuberante prosegue in una notte esuberante che inizia molto presto, appena il sole tramonta e ci si incontra pri-ma di cena per l’aperitivo in uno dei numerosi locali del Garda. Più tardi si riempiono pub ed enoteche, che in genere sono aperte fino alle 2 di notte. I molti locali del lago si alternano nel proporre serate a tema e concerti, e le discoteche, per proseguire nel dopo serata, sono moltissime! Qui, a parti-

re dalla mezzanotte, l’atmosfera inizia a riscaldarsi fino ad arrivare alle 4 o 5 di mattina. Nei mesi estivi si balla anche all’aperto, ai bordi delle piscine circondate da palme e ulivi. Perché sul lago di Garda ogni posto è quello giusto per divertirsi! Lo slogan più inflazionato tende, in questo caso, a coinci-dere con la realtà.

LA MOVIDA SUL GARDALe zone della movida gardesana sono, in particolare, Bardoli-no, Lazise, Peschiera. Più a nord si trovano Riva del Garda e Torbole, mentre nella parte bresciana le città di tendenza sono Desenzano e Sirmione, dove si trova la maggior concentrazio-ne di discoteche “teatro–disco–azione”come il Fura, una sca-tola vuota capace di riempirsi di oggetti, luci e forme sempre differenti. Design minimale e uso intelligente della tecnologia, una autentica fusione tra spettacolo e divertimento. Poi ci sono l’Art, il Malemì e lo Zanzibar. A Bardolino ci sono l’Hollywood (nelle prime due foto a sinistra), la storica disco-teca glamour in omaggio a due grandi maestri: Antoni Gaudì e Friedensreich Hundertwasser; il Primo Life Club, eleganza e raffinatezza, l’Orange Disco Garden, il gioiello in collina. Ma sempre a Bardolino i frequentatori del luogo consigliano il Franziskus, molto più informale degli altri. A nord del lago, al Pub all’Oca di Riva del Garda servono ottimi cocktail e trovi sempre qualcuno con cui fare due chiacchiere. Torbole, invece, a pochi chilometri da Riva, è il regno dei surfisti, lo sport che diventa stile di vita, per chi cerca emozioni e atmosfere vaga-mente californiane. Il punto di ritrovo da sempre è la piazzetta tra i due locali più trandy: il Wind’s bar e il Moby Dick.

Si può dire che ce n’è per tutti i gusti, anche se qualcuno la-menta che i gusti vengono fin troppo spesso adattati a quelli dei turisti. Ad esempio, poche le discoteche che propongono il latino americano, genere poco apprezzato dal turista tedesco. Il divertimento, poi, può iniziare anche mangiando. L’Hostaria La Cross (nella foto in basso a sinistra) a Garda è una tipicis-sima osteria veneta con giardino estivo dove il pranzo e la cena diventano veri e propri momenti di godimento. Qui si spende il giusto, raccontano gli affezionati, si mangia bene e ci si diverte tanto! Spesso il locale è teatro di eventi, party e cene a tema, sempre molto gettonate. Tra queste, il tema glamour per eccel-lenza: il cinema.

A proposito di moviestarsNon dimentichiamo che proprio sulle rive del lago di Garda, tra ulivi e boschi, si trova l’incantevole e mozzafiato Provinciale 38, set per “Quantum of Solance”, 22esimo film della serie 007, luogo ideale per “colpire” alla James Bond, in un’auto o in sella ad una moto. E poi, se proprio qualcuno trovasse il tempo anche per dormire, sono moltissime le offerte “giovani” di B&B e agriturismi, puliti ed economici.

Il lago by nightHoLLywooD

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i mille volti del lago |

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FUNNY WORLDAlzi la mano chi non è mai stato a Gardaland. Chi non ne ha mai sentito parlare. Il popolo veneto, “lavoro, casa e chiesa”, si riscopre popolo in cerca di divertimento, estremo. Una voglia di divertimento che ben presto oltrepassa i confini regionali e diventa business. Milioni di visitatori, costruzioni ad opera di aziende italiane ed estere e forza lavoro altamente specializ-zata. Un parco di divertimenti si può considerare come una città nella città. Grandi giostre meccaniche, acquascivoli (in-ventati negli USA nel 1983), zoo-safari, avventure, ma anche negozi, bar, mezzi di trasporto. Opere imponenti per centinaia di migliaia di metri quadrati. Capolavori di ingegneria che ri-chiedono collaudi, revisioni, manutenzione e rinnovo. L’ultima attrazione di Gardaland, Raptor, è costata oltre 2 anni di lavoro e 20 milioni di euro. Materiali di ultima generazione, per ridur-re vibrazioni e usura. Magari negli anni tutto ci può sembrare sempre più piccolo e finto, ma è innegabile il fascino di queste dimensioni parallele, impatto ambientale a parte.

Il lago by day

LIVING STYLE

GARDALAND

Una quantità di palestre naturali sorprendente, dal-le più conosciute, alle meno, come l’altopiano di Tremosine nel cuore del Parco Alto Garda Bre-sciano e paese membro del prestigioso Club de “I

Borghi più belli d’Italia”. Qui ci si può dedicare al canyoning, tennis (più di 70 campi in terra battuta immersi nel verde) trekking, nordic walking, con il primo Nordic Walking-Park del lago di Garda, mountain bike, passeggiate a cavallo. Ma anche negli sport è l’acqua che muove tutto e tutti. Campione, da villaggio operaio, è diventato la meta ideale per gli appassionati di windsurf, di kitesurf e di vela, grazie ad un vento costante e all’effetto Venturi che crea la roccia di 300 mt a picco sul paese. Qui c’è anche una tra le più grandi e curate spiagge del lago di Garda dove le vele vengono stese al sole in un mirabile mosaico di colori, pronte per il rito quotidiano di sfoggio, commento, scambio di vedute e pulizia. Lo spazio per lanciare e atterrare i kite non basta mai, ma l’ottima orga-nizzazione del club locale consente a molti di partire, regolati come su una portaerei. Grazie ai venti Ora e Pèler le attività veliche arrivano a fondere acqua e aria. I giovani atleti, an-che californiani e hawaiani, come nelle terre del grande serf, si staccano sempre più spesso dalla superficie del lago per evolu-zioni e sperimentazioni di ogni tipo.

sul garda la palestra è naturale

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MOVIELAND

CANEVAWORLD PARCO NATURA VIVA

Il dopo GardalandDalla metà degli anni ‘70 ad oggi, la “lezione Gardaland”, primo parco divertimenti in Italia, fa proliferare proprio nella zona del basso Garda una serie di parchi a tema e acquatici senza pre-cedenti: Sealife, Movieland, il Parco Avventura, lo ZooSafari, CanevaWorld, il Parco Acquatico Cavour a Valeggio sul Min-cio, i parchi La Quiete a Lonato, Rio Valli a Cavaion Veronese e PicoVerde a Custoza.

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Sono passati 25 anni da quando sono arrivato a Cam-pione, giovane e con tanto entusiasmo da aprire un negozio e una scuola di windsurf. La strada è stata lunga ma bellissima, sempre a contatto con gente

giovane con voglia di divertirsi e di stare a contatto con la natura». Gigi Olzi (nella foto sotto, in azione), istruttore alla scuola Tender, una storia da surfista. «Nel 1999 abbiamo inse-rito nella nostra scuola anche il kitesurf che subito è dilagato sino a divenire oggi uno sport molto seguito e alla moda. Da due anni abbiamo inserito il S.U.P. (Stand Up Paddle), altro nuovo sport ove si sta in piedi su una particolare tavola da surf e ci si muove pagaiando con un remo singolo. Nel mio animo da surfista non ha nessuna importanza la disciplina praticata. Che sia windsurf o kitesurf o SUP o Surf da Onda o anche snowboard, la cosa che ci distingue è l’amore per lo sport, per l’aria aperta, per l’acqua e per le sfide contro noi stessi. Non importa se sono imprese impossibili o piccoli progressi strap-pati dopo tanti allenamenti. Tanto poi, è la natura che decide se ti divertirai o no, perché se non ci sono le condizioni adat-te tu non puoi creartele da solo. E allora bisogna adeguarsi, facendo SUP se non c’è vento, il surf se fa onda, il kite se fa vento, ed è qui che si scopre l’animo del vero surfista. Se tutte le giornate perse ti aumentano la voglia di ritentare, se non molli e lasci aperte tutte le varianti (caricando l’auto di tutti i giocattoli possibili, come la tavola da sup, il kite, il surf e il windsurf ), segui tutti i siti meteo e prendi ferie e permessi solo quando le previsioni danno vento sei dell’animo giusto!

sport trends

loving kitesurf A dispetto dei tanti circoli e scuole per il classico windsurf, oggi sul lago di Garda impazza il kitesurf, la tavola spinta e sollevata da un piccolo paracadute. Disciplina per certi versi ancora inesplorata, molti ritengono ci sia parecchio da sviluppare in ambito tecnico ed è qui che la cosa si fa interessante e creativa rispetto alle attività concorrenti.

Giunto in Italia poco più di dieci anni fa dalle calde e ventose acque delle isole Hawaii, il kitesurf è la moda del momento tra gli sport d’acqua e si sta diffondendo a gran velocità. Si pratica con un’apposita tavola e un aquilone (kite o ala) manovrato da una barra di controllo collegata da cavi lunghi e sottili. L’attrezzatura ha ingombri limitati, la tavola è lunga 120/140 cm, l’aquilone 7/14 mq, composto da tessuto e stecche gonfiabili che, quando viene impacchettato, sta in uno zainetto con tutta l’attrezzatura (e la pompa di gonfiaggio).

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VIVERE A GONFIE VELEMa com’è vissuta la vela dai giovani? Ce lo racconta Marcello Meringolo (nella foto) livornese, direttore tecnico alla Fraglia Vela Riva che si occupa delle squadre agonistiche e coordina la scuola vela del club. Tra le tante vittorie, vanta la partecipazione con un suo atleta alle olimpiadi giovanili disputatisi a Singapore lo scor-so ottobre. “Sono reduce in questi giorni da un corso riservato alle scuole medie di Riva del Garda e Ala, e ho notato un grande entusiasmo tra i ragazzi. La vela è uno sport per tutti, dall’appas-sionato, al turista che vuole farsi un giro in barca, fino ad arrivare ai professionisti e ai grandi atleti olimpici. Questa è probabilmente la sua forza principale. Molte sono le barche su cui si può regatare, e molto vario il mercato, non è obbligatorio andare per forza su una barca olimpica per divertirsi. Per molti questo sport, da pura pas-sione, come per me, è diventata una professione a tutti gli effetti. Poter vivere di vela è senza dubbio diventato un dato importante in un momento economico non facilissimo a livello mondiale”. Ma dal-le parole del direttore tecnico si capisce che c’è sempre il rischio “moda del momento”. “Oltre ai circoli, sono nate molte scuole vela commerciali e ultimamente c’è molto interesse anche per il Kyte-surf. Per quanto riguarda i prezzi molti circoli hanno scelto di age-volare i giovanissimi. Un corso per bambini può costare sui 200 euro per due settimane di corso (10 lezioni). Per gli adulti ci sono diverse proposte: la semplice uscita con skipper che ha un costo di 60,00 euro per persona, il corso weekend (2 giorni pieni di vela) a 250-300 euro, fino ad arrivare al corso settimanale per adulti, per mezza giornata (o mattino o pomeriggio) sempre alle stesse cifre. Da non dimenticare, poi, che un bel corso di vela aiuta certamente a schiarire le idee in vista di una patente nautica (vedi pagine seguenti). Infine un consiglio: pensate sempre che in questo sport ogni giorno si impara qualcosa, è il modo mi-gliore per diventare dei grandi marinai”.

Sulle sponde del lago di Garda proliferano i centri vela, per lo più con la formula club, che unisce allo sport l’intratte-nimento, con cene, feste ai circoli e anche appuntamenti culturali. Spesso qui il circolo si chiama fraglia, dal dialetto veneto-istriano, ad indicare una corporazione di arti e me-stieri. Ma questo non tragga in inganno. Non c’è nulla di attempato nel vivere la vela sul Garda. Questo sport appas-siona un numero sempre crescente di giovani, che la barca se la fanno da sé. Proprio a maggio il varo di “Ulisse”, l’im-barcazione nata sui banchi dell’Istituto Tecnico Benedetto Castelli di Brescia. Anche perché da grandi non si scherza. L’agonismo caratterizza il Lago di Garda con agguerrite e famose regate di portata internazionale, come la Centomi-glia e i club velici hanno saputo preparare i migliori skipper delle classi olimpiche.

LA 61° EDIZIONE

LA CENTOMIGLIA Appuntamento il 10 e 11 settembre, al Circolo Vela Gargnano (Bs). Una regata con una storia di prestigio, tanto che, negli anni, le barche vengono costruite per vincerla e i timonieri vengono ingaggiati per farle rendere al massimo.

LA bARCA suPER LEGGERA

Negli anni ‘80 approda sul Garda la moda del super leggero che ha come maggiore interprete l’architetto neozelandese Bruce Farr, lo stesso che firmerà le più veloci imbarcazioni marine, a cominciare dal vincitore dell’ultimo Giro del mondo a vela e dell’altrettanto celebre “New Zealand” della Coppa America, il monoscafo di 36 metri di lunghezza, ispirato alle linee delle barche della Centomiglia e che è posto all’ingresso della base delle regate neozelandesi nella città di Auckland.

LA VELA CHE APPASSIONA

I NUovI ModI/Mode dI vIvere L’ACQUANoN SCALFISCoNo I veCChI, Che ANZIrIMANGoNo UN PUNTo FerMo Per MoLTI

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i mille volti del lago |

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la patente nauticaAssistiamo oggi ad una vera e propria corsa alla patente nautica, basta cliccare su google, e salta-no fuori moltissime scuole che consentono di ot-tenerla, in tempi relativamente rapidi (due giorni) e anche studiando on line. C’è da dire che la patente nautica è obbligatoria, ma per condurre una barca non serve soltanto un pezzo di carta, bisogna avere una certa inclinazione alle attività marittime e una conoscenza delle regole basilari. La pratica è sem-pre fondamentale e di grande aiuto per superare gli esami. Per poter prendere una patente nautica è necessario aver compiuto i diciotto anni di età. esistono vari tipi di patente nautica, uno che limita la navigazione entro le dodici miglia di di-stanza dalla costa e una senza limiti di distanza. Navigare ad una distanza minore di sei miglia dalla costa con una barca a motore che non superi i 30 kW è possibile anche senza patente. Sostenendo un esame per navigazione a vela si può pilotare an-che una barca a motore, se invece si è conseguito l’esame per la barca a motore, prima di metterti alla guida di una barca a vela devi prendere un’abilita-zione specifica. La patente nautica può essere presa presso le ca-pitanerie di porto e gli uffici circondariali marittimi, quella fino a dodici miglia anche alla motorizzazione civile. Il consiglio è di seguire corsi specifici prima di sostenere l’esame.

Per conseguire la patente nautica, è necessario presentare l’apposita domanda in duplice copia all’Autorità Marittima, o in alternativa, alla Motoriz-zazione Civile. La seconda copia della domanda vale come autorizzazione provvisoria ad esercitarsi a bordo delle unità da diporto per le quali si richie-de la patente. Detta autorizzazione vale tre mesi e alla scadenza si può prorogare per uguale durata. L’esame consisterà in una prova teorica e in una prova pratica. Nel caso non lo si superi, si può riso-stenere una sola volta senza pagare ulteriori tasse o tributi. Qualora invece l’esito fosse positivo, la patente nautica verrà immediatamente consegnata al termine delle prove. Dalla data del rilascio la patente vale dieci anni e alla scadenza si può rinnovare presentando apposita istanza all’ufficio che l’ha rilasciata.

i mille volti del lago |

A bordo di queste imbarcazioni ci si può offrire una romantica crociera di fine Ottocento. D’altra parte la Navigazione sul Lago di Garda ha una lunga storia che risale al 1827, quan-do ci fu il varo del piroscafo Arciduca Ranieri. Il “turista

vintage” può così godersi la tranquillità di una giornata trascorsa senza fretta, pranzando al ristorante di bordo per poi appoggiarsi assorto ad una balaustra e colmare gli occhi di paesaggi, luci e colori. Il traffico e le code in auto sono cosa passata: ora solo ulivi e cipressi, le popolose cittadine e i piccoli borghi dei pescatori sparsi sulle rive, con i loro castelli, le mura diroccate e le storie antiche. Sul lago di Garda si può scegliere tra tan-tissimi itinerari, servendosi delle innumerevoli linee che giornalmente, dalla primavera fino all’autunno, solcano le acque del lago. Per godersi tutto questo “in esclusiva”, si possono noleggiare imbarcazioni d’epoca per crociere diurne e notturne, feste private e meeting in occasioni di ogni genere, ai quali l’ambiente di bordo e il paesaggio non mancheranno di conferire un tocco di raffinatezza.

I più utilizzati sono senza dubbio il porto nicolò di Riva del Garda, le cui tariffe vanno, secondo la lunghezza dell’imbarcazione, dagli 800 ai 3.600 euro per l’ormeggio annuale. Poi si va dai 90 ai 450 euro per l’ormeggio temporaneo mensile, dai 15 ai 55 euro per l’ormeggio temporaneo giornaliero. Altro porto all’avanguardia per servizi è quello della Fraglia Vela Riva, un centinaio di posti barca disponibili per l’ormeggio delle barche a bulbo e d’altura nei due moli più esterni. Ma ci sono anche cinquanta posti nell’area

appena ristrutturata della Spiaggia degli ulivi; e ancora il Marina di Bogliaco. Per 365 giorni l’anno offrono officina, spogliatoi comodi alla gru e allo scivolo di alaggio

delle barche; bar e ristorante, sala comfort/internet, terrazze con vista mozzafiato.

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Navigare in acque sicure

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Estate 2011.Tra natura e cultura gli eventi da non perdere. In Trentino.

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I SUONI DELLE DOLOMITI. In cammino verso la musica e la montagna - Monti del Trentino • 3 luglio-27 agostoDOLOMITI D’INCANTO. 16 cori trentini, 16 rifugi alpini, 16 paesaggi magici, un unico concerto in omaggio alla bellezza dei Monti Pallidi • 3 luglioIL BOSCO CHE SUONA. Tra gli abeti di risonanza cari a Stradivari un percorso evocativo che intreccia musica e naturaVal di Fiemme • Luglio - novembreARTE SELLA. Creazioni naturali d’arte contemporanea nei prati e nei boschi della Val di Sella - Valsugana • Fino al 12 novembreLA RIVOLUZIONE DELLO SGUARDO. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay Mart, Rovereto • Fino al 24 luglioLE GRANDI VIE DELLE CIVILTÁ. Relazioni e scambi tra il Mediterraneo e il Centro Europa, dalla preistoria alla romanitàCastello del Buonconsiglio, Trento • 1 luglio-13 novembreDALLA GUERRA ALLA PACE. Un Parco della Memoria tra le Piccole Dolomiti e i grandi Altipiani - Folgaria, Lavarone e Luserna • Fino al 2 novembreI SEGNI DEL SACRO. Itinerari tra fede cultura arte e natura - Trento, Rovereto, Pinè, Val di Non • Giugno-novembreDOLO-MITICHE. Le più celebri imprese alpinistiche raccontate dal vivo sul web come opere d’arte a cielo apertoMonti del Trentino • Fino a ottobreI RIFUGI DEL GUSTO. In quota oltre l’estate con l’enogastronomia trentina di qualità - Monti del Trentino • 19 settembre-2 ottobre

Le Dolomiti sono forme simboliche in movimento. La loro storia è iniziata 250 milioni di anni fa. Il materiale che le compone viene da abissi oceanici e ne ricorda il disegno. Quasi una storia della terra, capovolta.Olivo Barbieri - Ha realizzato “Dolomites Project 2010, 10 fotografie e un film. Le Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco”.Mart, Rovereto.

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Il centro storico barocco di Ala, tra i più significativi e ben conservati del Trentino, si anima di attori, mu-sicisti e guide in costume d’epoca; le vie, le corti e le piazze divengono palcoscenico per eventi e spettacoli,

nelle locande si possono degustare vini e pietanze del pas-sato…un’occasione unica per immergersi nell’incanto del Settecento e per rivivere l’epoca d’oro della produzione dei velluti di seta. L’edizione 2011 della manifestazione è intera-mente dedicata al tema dell’acqua, motore di quell’industria serica che per oltre due secoli ha segnato profondamente la vita sociale e culturale di Ala, caratterizzandone l’impianto urbanistico, il volto architettonico e artistico.

la meravigliosa città di velluto

neL cenTro STorIco dI ALAL’edIzIone 2011 deLLA mAnIfeSTAzIone è InTerAmenTe dedIcATA ALL’AcquA

TERRITORIO

CITTà DI VELLUTO PROGRAMMADurante il giorno (sabato e domenica): escursioni, giri in bicicletta, passeggiate con la tecnica del Nordic Walking, laboratori sul tema dell’acqua, possibilità di visita al Museo del Pianoforte Antico e visite guidate al centro storico accompagnati da figuranti in costumi settecenteschi (su prenotazione);Dalle ore 17.30: apertura dei palazzi con visite guidate, delle mostre (“Dall’acqua al Vel-luto” e “Vellutum” con la lavorazione dal vivo del velluto liscio su un telaio manuale) e dei cortili animati, luoghi di incontro per condividere con i figuranti di Ala storie, racconti e ricordi; Dalle ore 18.30: spettacoli itineranti per grandi e piccini e artisti di strada in ogni angolo del centro storico;Dalle ore 19.00: apertura locande per degustare le pietanze della tradizione culinaria trentina accompagnate dai pregiati vini locali;Alle ore 21.45: “Non solo acqua: di cantina in cantina degustando buon vino” – per-corso notturno nelle vie del centro storico tra fontane e cantine fonde degustando acqua e il prelibato vino delle aziende agricole locali (su prenotazione);

Alle ore 22.00: grandi spettacoli in Piazza San Giovanni:- VENERDI’ 8 LUGLIO: Settecento: riflessi musicali – Concerto della Banda Sociale di Ala diretta dal Prof. Luigi Azzolini- SABATO 9 LUGLIO: Verticalopera – spettacolo di danza acrobatica-verticale con musiche tratte dalla più famose opere settecentesche (Compagnia eVenti Verticali con Le Cafelulè). Nella foto sopra a sini-stra.- DOMENICA 10 LUGLIO: “Acqua che dagli occhi. Venere, Adone, l’Adige e il mito di fondazione della città di Ala”. Con l’attore Claudio Borgianni, il cantante e ballerino Vincenzo Capezzuto, accompagnati dal vivo da un’orchestra barocca, danzatori e videoproiezioni architet-turaliAlle ore 23.15: spettacolo di chiusura presso Palazzo Azzolini:- VENERDI’ 8 LUGLIO: “Le sommelier - degustazione ad alto tasso di comicità” della Compagnia Freakclown (su prenotazione);- SABATO 9 LUGLIO: concerto per “Cristallarmonio” e chitarra con Gianfranco Grisi e Elvio Salvetti (su prenotazione);- DOMENICA 10 LUGLIO: gran finale con lo spettacolo delle Fontane Danzanti (getti di luce che danzano, come per magia, con l’acqua).

Ala (Trento) 8-9-10 luglio 2011

Uff. Att. CUltUrAli e tUristiChe del ComUne di AlA - t. 0464 674068 - [email protected] www.CITTADIVELLUTO.IT

INFO E PRENOTAZIONE SPETTACOLI: Ufficio Attività Culturali del Comune di Ala T. 0464-674068 - [email protected] www.cittadivelluto.it

INFO E PRENOTAZIONI ALBERGHIERE: APT Rovereto e Vallagarina T. 0464430363 - [email protected] www.visitrovereto.it

comune di ala

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36 società| regione veneto - l’altopiano di asiago

7 comuni1000 attrazioni

ASIAGO l’AltOpIAnO delle merAvIGlIe

con L’arriVo DELL’EStatE L’aLtoPiano Di aSiaGo 7 comuni torna a ESSErE iL ParaDiSo DEGLi amanti DELLa montaGna:

PEr riLaSSarSi, PraticarE GLi SPort PrEFEriti, GuStarE i SaPori tiPici o ancora ViSitarE LuoGHi Di intErESSE Storico E naturaLiStico

alla parola “montagna” la mente richiama l’im-magine di una montagna, quella dalla classica forma a cono che abbiamo imparato a disegna-re fin da piccoli, magari affiancando più vette

una accanto all’altra. E con questa immagine in testa salen-do sull’altopiano di asiago 7 comuni il visitatore potrebbe rimanere in un primo momento disorientato, perché qui lo scenario che si apre di fronte agli occhi è quello di uno

straordinario comprensorio, una sorta di “montagna dif-fusa”, uno spazio verde del quale lo sguardo fatica a intra-vedere i confini. Qui tutti gli amanti della natura possono davvero trovare e vivere la “loro” montagna, grazie a spazi, strutture e servizi davvero per tutti: per chi cerca sempli-cemente un luogo rilassante al riparo dell’afa cittadina e per gli sportivi più esigenti, per i buongustai come per gli appassionati di storia.

L’Altopiano nella zona del Golf Club di Asiago

di Giovanni BrEGant

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Un ambiente tUtto da scoprireFilo conduttore di tutto questo è naturalmente la natura incontaminata, una presenza che accompagna in ogni mo-mento i visitatori dell’Altopiano, il cui territorio è diviso idealmente in due grandi aree: la prima, che va dai 7-800 sino ai 1100 metri, dove troviamo i centri abitati; una se-conda zona, dove ci sono solo le montagne e i pascoli, con quote che superano i 2300 metri. Immensi boschi, in pre-valenza di faggio e abete rosso, ospitano una fauna molto ricca: dal capriolo al cervo, dal muflone al camoscio; e an-cora marmotte e scoiattoli, volpi e tassi, il gallo cedrone e la pernice, l’aquila reale e il picchio rosso. L’elenco delle specie animali presenti potrebbe continuare a lungo, così come quello dei fiori. Una natura varia e incontaminata con la quale non è difficile entrare in contatto: non è raro infat-ti, camminando in silenzio attraverso un bosco, incontrare un cervo o uno scoiattolo, o ancora avvistare una marmotta nei prati o ammirare in cielo il volo maestoso dell’aquila reale.

Una storia particolareAccanto ai motivi di interesse naturalistico, grande rile-vanza sull’Altopiano hanno anche le tradizioni e i reperti che raccontano le origini antichissime della civiltà cim-bra, con la sua lingua ormai in disuso ma ancora presente nei nomi dei luoghi e nei soprannomi di molte famiglie. Ma di grande interesse storico sono anche i forti, le trincee e i reperti della Grande Guerra, che pro-prio su questi monti ha visto scrivere alcune delle sue pa-gine più eroiche e tragiche. Nella foto il Bostel di Rotzo a Castelletto di Rotzo

lo sport per vocazione natUraleQuesto prezioso patrimonio di memorie non impedisce co-munque all’Altopiano 7 Comuni di essere sempre al passo con le ultime tendenze, soprattutto per quanto riguarda le attività sportive. Alcuni numeri possono far capire la vasti-tà di questo enorme “campo sportivo”: oltre 750 chilometri di strade bianche per la mountain bike, utilizzabili anche da chi desidera praticare trekking lunghi o brevi; centinaia di chilometri di strade che collegano i centri abitati e le contrade, per chi ama il cicloturismo; svariate possibilità di pratica l’equitazione e il golf grazie ad un campo a diciot-to buche; l’orienteering, il nordic walking, il pattinaggio veloce e artistico, l’hockey su ghiaccio e inline, per fini-re con tutti gli sport tradizionali supportati da impianti e strutture di ogni genere.

turismo itinerari

per gli appassionati della moUntain biKe

I mIglIorI ItInerarI al mondo per mtBGrazie alle centinaia di chilometri di strade bianche e alla fitta rete di sentieri di montagna, l’Altopiano di Asiago 7 Comuni è il più vasto e interessante sistema al mondo in assoluto di tracciati per la mountain bike. Un immenso territorio, panorami di largo respiro, boschi di conifere e pascoli d’alta quota: questo è il grande “stadio” naturale dove gli appassionati delle due ruote di montagna potranno esprimersi in piena libertà. Dai tracciati semplici adatti alle famiglie e per ogni età, fino alle escursioni per i più esperti; dai pascoli ai luoghi della Grande Guerra. Per chi lo desidera, non manca la possibilità di organizzare gite con guide esperte, mentre chi ama il free-ride potrà cimentarsi in discese impegnative. Proprio per il downhill sono a disposizione inoltre alcuni impianti di risalita, opportunamente equipaggiati per agganciare le biciclette, che conducono in cima alle monta-gne, per poi lanciarsi in discese mozzafiato.

Panorama dell’Altopiano di Asiago

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enogastronomia

Un AltopiAno dA gUstAreNon manca la possibilità di degustare i prodotti tipici del ter-ritorio, a partire naturalmente dal formaggio, così famoso nel mondo da essere addirittura più conosciuto della stessa lo-calità dalla quale prende il nome. Nelle malghe d’alpeggio, da giugno a settembre, si ripetono i riti millenari della mungitura e della lavorazione del latte. Dalla ricotta al burro, dalla fre-sca tosella al Formaggio asiago d’allevo. Inoltre, qui na-sce anche lo stravecchio di malga, il vero re dei formaggi. Ma Asiago 7 Comuni offre anche insaccati e salumi di ottima qualità; la carne secca affumicata e aromatizzata con erbe di montagna; il miele e gli altri prodotti dell’alveare, tra i quali ri-cordiamo anche i cosmetici naturali; le confetture di frutta bio-logiche, a cominciare da quelle prodotte con i frutti del bosco. Altro prodotto di notevole qualità è la patata di rotzo, varie-tà particolarmente indicata per preparare gli gnocchi. Infine, i distillati d’erbe e i liquori concludono egregiamente il pasto altopianese che comprende numerose pietanze dalle origini cimbre.

| Consorzio TurisTiCo AsiAgo 7 Comuni - Tel. 0424 464137 - e-mAil: [email protected] - www.asiago7comuni.to

L’aLtopiano visto daL cieLoAd Asiago si trova inoltre uno dei pochi aeroporti di mon-tagna, addirittura dotato di pista in asfalto per velivoli a mo-tore da aeroturismo, oltre che delle piste in erba per alianti. E non manca naturalmente la possibilità di praticare il volo a vela, per ammirare l’Altopiano librandosi nell’aria come un uccello.

aLtre attività per iL benessereInfine, chi è alla ricerca del massimo benessere può contare su centri wellness dotati di attrezzature e operatori specia-lizzati, con la possibilità di effettuare i cosiddetti “bagni di fieno”, trattamenti per il corpo praticati con l’uso di profu-mato fieno misto a fiori di campo. Tutto questo e molto altro rende l’Altopiano Asiago 7 Comuni la meta ideale per una vacanza dinamica che lascia davvero solo l’imbarazzo della scelta.

Nelle foto in altoPasseggiate a cavallo nei pressi dell’Ossario di Asiago

Il Nordic Walking. E’ ampia l’offerta di itinerari sull’Altopiano dove camminare con i bastoncini per praticare questaemergente disciplina all’aria aperta

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turismo itinerari

info: regione veneto - assessorato al turismo - www.veneto.to |

il bellodella tradizione

TONEZZA

l’altoPiano di tonezza È Un CoMPrenSorio riCCo di Storia e tradizioni, da SCoPrire in tanti Modi: dalle PaSSeGGiate alla bUona taVola

Una bella alternativa tu-ristica al più famoso altopiano di asiago è rappresentata dall’alto-

piano di tonezza, sicuramente più piccolo ma altrettanto ricco di storia, cultura ed enogastronomia. racchiu-so ad est dalla Valle dell’astico e ad ovest da quella del riofreddo, l’alto-piano di tonezza si estende per una superficie di 14 km quadrati. Si trat-ta di un paesaggio di rara bellezza, lievemente ondulato, perfetto per gli amanti della bicicletta e delle escur-sioni a contatto diretto con la natura.il nome di “tonezza”, come numerosi nomi delle località della zona, riflette l’interesse agricolo dell’antica popo-lazione montanara. Pare infatti che il termine non derivi tanto dal ver-bo “tuonare” quanto dal nome latino di un albero, l’ontano che in latino si chiama alnus incana, apprezzato nella costruzione di attrezzi da lavoro e di oggetti di vita familiare. “the-oneze”, nome in antico sempre ac-compagnato dal termine “montanea” significa appunto “la Montagna degli ontani”. esiste una curiosa leggenda sulla nascita di tonezza: pare che le sette principali famiglie siano nate da sette briganti fuggiti lassù dopo aver commes-so chissà quali delitti, e se diamo per buono che le leggende contengono sempre un fondo di verità, sembra proprio che ai tempi di ezzelino da romano non una squadra di brigan-ti ma un gruppo di uomini assetati di libertà si sia rifugiato sull’altopiano per sfuggire alle prepotenze e alle violenze dei

feudatari. tonezza già agli inizi di questo secolo era conosciuta come lo-calità turistica: era infatti meta di vil-leggiatura di nobili vicentini, tra cui lo scrittore antonio Fogazzaro che di tonezza dà una descrizione lirica in un intero capitolo di Piccolo Mondo Moderno, il sesto, dove tonezza è detta “Vena di Fonte alta”.Per quanto concerne l’enogastro-nomia, tutto l’altopiano è ricco di prodotti tipici molto apprezzati. le risorse della terra si trasformano in gustose pietanze: le patate di laghi e della Val Posina in ottimi gnocchi, il maiale “principe dell’aia”, in gustosa sopressa. i cavoli capucci in crautì, i fagioli contorno di molti piatti; i fun-ghi dei boschi dell’altopiano condi-mento di delicati risotti; la selvaggina della montagna si trasforma in ricer-cati secondi piatti; le trote e i “marso-ni” dell’astico diventano piatto tipico e ricercato; ad accompagnare il tutto sua maestà la polenta. Così, nei menu di alberghi, ristoranti e trattorie, pro-poste più moderne in linea con le esi-genze di una clientela ampia ed etero-

genea convivono con alcuni piatti tradizionali (“el menestron co’ i ossi de mas-cio”, “la supa de verze con la luganega”, “la patona”, “i pissacan condie col lardo”, “risi e late”, “le mose”, “i gnochi col guaciaro”, etc.), espressione di una cucina “povera” che rappresenta tuttavia un patrimonio enogastronomico e culturale di tutto rispetto. Un motivo in più per visitare que-ste terre meravigliose.

di anna trenti

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turismo

Vent’anni di promozionevicenza heritage label

daL 1991 iL ConSorzio ViCenza È promUoVe e Coordina importanti proGetti per La VaLorizzazione tUriStiCa deL territorio proVinCiaLe,

anCHe Con iniziatiVe Fortemente innoVatiVe

Compie vent’anni il Consorzio Vicenza è, costituito nel 1991 su impulso dell’al-lora presidente della Camera di Com-mercio, il compianto danilo Longhi,

con il fine di mettere assieme pubblico e privato, istituzioni e operatori per fare emergere un interesse anche vicentino per il settore turismo, interesse di cui molti parlano ora ma che allora era molto probabilmente l’ul-timo dei pensieri degli amministratori in una provincia ma-nifatturiera. Un merito va quindi al presidente Longhi, che sapeva vedere lontano e che è riuscito, in una calda mattinata di agosto, a riunire per l’atto costitutivo in Camera di Com-mercio i principali attori del turismo vicentino per dare vita a Vicenza è, il nome che lui aveva coniato per il Consorzio.ne è passata di strada dal 1991 e molte cose il Consorzio è riuscito ad avviare, sotto le presidenze che si sono succedu-te negli anni: Longhi, talin, menarin e Secco. Fra queste certamente la più importante è rappresentata dall’iscrizione di Vicenza - Città del palladio (nel 1994) e di Vicenza e le ville di palladio (nel 1996) nella Lista del patrimonio mon-diale dell’Unesco, di cui quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario. ma il Consorzio Vicenza è, già oltre 10 anni orsono, ha collaborato anche con promoVeneto, su indicazio-ne dell’allora presidente della Camera di Commercio danilo Longhi, per la realizzazione del marchio di qualità volontario delle strutture ricettive alberghiere, una proposta innovativa con funzione di marketing per le imprese turistiche e di ga-ranzia per l’ospite. il progetto è stato diffuso poi in tutta italia attraverso il sistema delle Camere di Commercio e isnart, il loro istituto per il turismo, di cui Vladimiro riva è stato per quasi un decennio amministratore delegato. Scelte diverse dell’attuale presidente camerale hanno tolto la gestione del marchio a promoVeneto, che ha lasciato Vicenza per inse-diarsi in Camera di Commercio a Verona, ma nel vicentino è rimasta la capacità innovativa, concretizzatasi già in passato nella formulazione del marchio di qualità degli appartamenti di vacanza, frutto di rapporti di collaborazione con Francia, Spagna e Svizzera, dove il turismo necessariamente va a brac-cetto con la qualità.

e ora con un innovativo marchio di qualità per gli uffici di informazio-ne turistica e un altro per il patri-monio culturale. e proprio il lancio del marchio di qualità per i monumenti, Vicen-za Heritage Label, realizzato grazie al fondo perequativo di Unioncamere, costituirà l’occasione per festeggiare i 15 anni di iscrizione delle ville di palladio fra i beni protetti dall’U-nesco e i primi 20 anni di attività del Consorzio Vicenza è, trasferitosi a dicembre scorso in via montale, nella nuova sede della Camera di Commercio.

di Giovanni breGant

Danilo Longhi, fondatore del consorzio Vicenza è, e la Basilica Palladiana, iscritta insieme al resto del centro storico di Vicenza nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco

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turismo

Un progetto condivisodenominazioni comunali

cresce L’iMpegno dei coMUni vicentini per LA proMoZione dei prodotti de.co., AncHe grAZie

ALLA creAZione di Un tAvoLo di coordinAMento provinciALe

si parla da alcuni anni di denominazione comu-nale per i prodotti vi-centini, ma l’esperienza

portata avanti dal presidente sec-co e dal consorzio vicenza è sta trovando interesse anche in altre regioni italiane. Alla fine di maggio in puglia, dove opera roberto de donno con roberta de Lorenzis, autori del sito www.infodeco.it e di va-rie pubblicazioni, è stato organiz-zato il convegno conclusivo del corso “Marketing territoriale attraverso le De.Co.”, dal tito-lo “Le Denominazioni Comunali. Strumento di Marketing Territo-riale per lo Sviluppo Locale”. L’incontro si è svolto presso il castello de’ Monti di corigliano d’otranto ed ha visto gli inter-venti di giuseppe negro, presi-dente Ascla, roberto de donno, esperto Marketing territoriale, vladimiro riva, dino secco, vicepresidente della provincia di vicenza, Francesco pacella, assessore al turismo e marke-ting territoriale della provincia di Lecce, ernesto toma, assessore alla Formazione professionale della provincia di Lecce, pa-ola Franco, diego Meggiolaro e giuseppe sbalchiero. subi-to dopo l’evento pugliese, il consorzio Vicenza è ha organiz-zato un incontro con i sindaci dei comuni della provincia

di vicenza che hanno adottato una delibera per la denominazio-ne comunale. tra i 31 comuni che hanno già deliberato in tal senso, ben 21 erano presenti con un proprio rappresentante, con l’obiettivo di dare vita al Tavolo di Coordi-namento dei Comuni vicentini a Denominazione Comunale. si tratta di uno strumento di rap-presentanza nei confronti della regione e del governo, oltre che di altre realtà del territorio nazio-nale dove già è stata adottata la de.co. come, ad esempio, in pie-monte, in puglia ed in calabria. il tavolo di coordinamento de.co. si riunirà a breve per in-dicare il coordinatore e per avvia-re un’attività promozionale per i prodotti con l’obiettivo di orga-nizzare mercatini dedicati alle de.co. in diversi comuni.il traguardo da raggiungere è ambizioso ma alla portata del territorio provinciale: arrivare all’expo di Milano con 121 pro-dotti vicentini.È questa la scommessa più im-

portante che il vicepresidente dino secco ha lanciato sia in salento che durante l’incontro per il tavolo di coordinamen-to dei comuni de.co.Per informazioni: www.comunideco.it

di Anna trenti

Nelle foto, dall’altoIl recente convegno “Le Denominazioni Comunali. Strumento di Marketing Territoriale per lo Sviluppo Locale”, a Corigliano d’Otranto, durante il quale è stata illustrata l’esperienza vicentina

SottoL’incontro tra i sindaci vicentini organizzato da Vicenza èper la creazione di un Tavolo di Coordinamento provinciale per le De.Co.

provincia di vicenza |

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44 società| comune di vicenza

UN’ESTATE PER RESTARE QUIVicenza spettacoli in città

SI chIAmA EstatEQui Ed è Il cAPIENTE PRogRAmmA dI EmozIoNI PER chI RESTA IN cITTà

Per quest’estate 2011 la città di Vicenza si trasformerà in un vero palcoscenico a cielo aperto. moltissimi gli spettacoli e le iniziative in programma tra le piazze, i parchi, le strade e i giardini del cento cittadino, e poi

i palazzi antichi, le sedi espositive e i locali, e le sedi decentrate nei quartie-ri. la programmazione di Estatequi - così si chiama il nome del contenito-re scelto dall’Assessorato alla cultura del comune di Vicenza - è davvero il risultato della volontà di fare squadra fra le diverse realtà, non solo istituzionali, che offrono al pub-blico estivo cittadino, residenti e turisti, un calendario dav-vero ricco di eventi di musica, danza, teatro, cinema, sport, cultura, letteratura e svago.

Il cartellone di luglio - grazie anche agli interventi di Aim e Associazione Industriali della provincia di Vicenza - pre-vede, fra l’altro, il ritorno degli appuntamenti al giardino del Teatro Astra, già dai primi di luglio con il comico antonio

Rezza, quindi qualche giorno più tardi, con la danza della compagnia Naturalis labor. la stessa compagnia accompagnata dai danzatori di tip-tap del Tacco Trio sarà di nuovo in città (ma al chiostro dell’oratorio dei Pro-ti) il 2 agosto con il lo spettacolo Vento

in poppa e ritmo nei piedi. come si diceva, l’universo musicale sarà esplorato in tutte le sue sfumature di genere. Si inizia con le note classiche, prima con Viva Verdi, il concerto lirico pro-posto dall’assessorato al turismo in collaborazione con TVA

ph. Pino Ninfa

Un calendario davvero ricco di eventi di mUsica,

danza, teatro, cinema,sport, cUltUra,

letteratUra e svago

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Videomedia (mercoledì 13 luglio in piazza dei Signori) in cui è protagonista Giulia-no Fracasso alla guida di solisti, coro e or-chestra, quindi con I Solisti Veneti in uno speciale concerto (venerdì 15 luglio a villa Valmarana ai Nani) dedicato ad Antonio Fogazzaro. Decisamente altra musica è invece quella del chitarrista country-rock Joe Ely (14 luglio, giardino del Teatro

Astra) o dei cantanti italiani che affol-leranno la notte del 18 luglio a Campo Marzo per il Festival Show di Radio Bi-rikina. E confini musicali ancor più ampi sono quelli del jazz, che a Vicenza torna con un film in concerto, speciale tributo al capolavoro “’Round Midnight” (Chiostri di S. Corona, 19 luglio), con il gruppo del pianista americano George Cables. Va ricordato, che questo appuntamento con il “ jazz in film” è inserito nello spazio del Chiostro di S. Corona che, per tutta l’e-

state, sarà sede della programmazione del “Cinema sotto le stelle” a cura della Socie-tà Generale di Mutuo Soccorso.Si sale poi al Piazzale della Vittoria di Monte Berico, dove avranno voce due artisti di punta del panorama italiano: Max Pezzali (23 lu-glio) e, Alessandra Amoroso (27 luglio), cantante molto nota al pubblico giova-nile (per informazioni sulle prevendite e

costo dei biglietti: Zed Live 049 8644888, [email protected]).Come da tradizione, tra le manifestazioni estive non potran-no mancare i comici e oltre ad Antonio Rezza, al Giardino del Teatro Astra ci sarà anche lo spet-tacolo del duo Lillo e Greg in Sketch & soda (15 luglio). Mol-ti sono anche gli ap-puntamenti dedicati ai più piccoli, dalle iniziative curate dal-la Biblioteca Civica

Bertoliana a Campo Marzo, alla festa di musica giochi e animazione che si terrà nello stesso luogo proprio nel pomeriggio della giornata di Ferragosto. Chiuderà in bellezza il mese d’agosto “Libriamo” (dal 26 al 28), la manifestazione dedicata al mondo del libro in una particolare edizio-ne in parte pensata per ricordare Antonio Fogazzaro nel centenario della morte, grazie comunque alla consueta partecipa-zione di nomi importanti della letteratura italiana e internazionale. Entreremo così a settembre, per ritrovare tutto un mese di feste popolari e mercati-ni, dall’antiquariato e il collezionismo alla gastronomia, con la grande serata di mu-sica lungo i portici di Monte Berico (lune-dì 5, a cura di Radio Company), Traste-vere in Arte, i Babybuskers e… il Teatro Olimpico. Sarà così che, come ogni anno, la riapertura settembrina degli Spettacoli Classici nel più bel teatro del mondo se-gnerà inevitabilmente anche la conclusio-ne dell’estate vicentina.

turismo

Alessandra Amoroso Lilo & Greg

La compagnia di danza Naturalis labor

VICENZA ESTATEQUITEATRO, DANZA, FESTA

Giardino TeaTro asTra, oraTorio ProTi, CamPo marzo

> Sabato 2 luglioGiardino Teatro Astra, ore 21Antonio Rezza e Flavia Mastrellain “Doppia identità elevataal superficiale”Spettacolo teatrale di Flavia Mastrella eAntonio Rezza > Giovedì 7 luglioGiardino Teatro Astra, ore 21Naturalis Labor “Sabor de tango”Spettacolo di Luciano Padovanicon Marcello Ballonzo, Elena Garis, Tobia Bert e Loredana De Brasimusiche di Trio Lumière de Tango > Venerdì 15 luglioGiardino Teatro Astra, ore 21Lillo e Greg in “Sketch & soda”con Lillo e Greg, Virginia Raffaele eValentina Paoletti > Sabato 30 luglioGiardino Teatro Astra, ore 21Progetto finalista Premio ScenarioInfanzia 2010“In quanto teatro – Il gioco di Adamo”di Andrea Falconecon Giacomo Bogani, Andrea Falcone, Floor Robert > Martedì 2 agostoOratorio dei Proti, ore 21Naturalis Labor - Tacco Trio“Vento in poppa e ritmo nei piedi”Ideazione e testi Andrea Mugnaiscelte musicali Tacco Trioarrangiamenti Ettore Bonafè, Leo Boniregia Andrea Mugnai > Venerdì 5 agostoGiardino Teatro Astra, ore 21Oblivion – Oblivion Showdi Davide Calabrese e Lorenza Scudaregia di Gioele Dixcon Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda,Fabio VagnarelliMusiche di Lorenzo Scuda

> Lunedì 15 agostoCampo Marzo, dalle 17.30 alle 19.30Festa di Ferragostosotto gli alberi di Campo Marzocon musica, giochi e animazioneingresso libero

INFO pER bIGLIETTI E pREVENDITE

Ufficio Teatro AstraStradella dell’Isola, 19 - Vicenza0444 323725, [email protected]

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46 | comune di vicenza

RILEGGERE I CLASSICI Vicenza Spettacoli claSSici

ALL’OLImpICO dI VICEnzA LA 64ª EdIzIOnE dELLO StORICO CICLO tEAtRALE

Come da tradizione torna anche quest’anno al te-atro Olimpico di Vicenza il Ciclo di Spettacoli Classici che, con la direzione artistica di Alessan-dro Gassman, raggiunge la sua 64ª edizione pre-

sentando tre appuntamenti di prestigio internazionale. Aprirà questa nuovo ciclo Elektra di Hugo von Hofmann-sthal (22 - 25 settembre) che porterà tra le scene dello Sca-

mozzi la rilettura del dramma sofocleo scritta agli inizi del ‘900 dal grande drammaturgo e poeta tedesco. protagonista dello spettacolo sarà Elisabetta Pozzi, in scena all’Olimpico per la regia di Carmelo Rifici che ha curato anche la nuova traduzione del testo. Altra significativa presenza è quella del Maly Drama The-atre di San pietroburgo che, attualmente diretto da Lev dodin, presenterà un classico del teatro elisabettiano, the Winter’s tale di William Shakespeare (29 settembre - 1 ottobre), diretto dal regista inglese declan donnellan.

Il maly drama theatre è internazionalmente considerato uno dei più importanti teatri russi, celebrato per le sue innovative messe in scena. Lo spettacolo è in lingua russa con sottotitoli in Italiano. Il programma del 64° Ciclo di Spettacoli Classici del tea-tro Olimpico si completa infine con il workshop teatra-le “Fabbricare teatro” diretto da Alessandro Gassman

sul testo di Robin Hawdon Dio e Stephen Hawking (18 - 23 ottobre). Al laboratorio prenderanno parte manrico Gammarota e Sergio meogrossi, due attori in questi anni spesso a fianco di Gassman. Il workshop si concluderà (25 ottobre) con una mise en espace e un incontro pubblico con la rinomata astrofisica margherita Hack e il teologo Vito man-cuso. per maggiori informazioni sulle prevendite e il costo dei bi-glietti si può consultare il sito www.teatrostabileveneto.it o telefonare ai numeri 0444 221541 e 0412 402020.

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TURISMO

TurisTi per sporTvicenza sport commission

La Vicenza sporT commission punTa a promuoVere La proVincia VicenTina come un TerriTorio di grande inTeresse per gLi sporTiVi.

i progeTTi aLLo sTudio e Le iniziaTiVe già reaLizzaTe

È stata costituita nel 2007 una sezione del consorzio Vicenza è interessata al turismo sportivo ed attivo, la Vicenza Sport Commission. Questa formula, nata negli stati uniti, mira a favorire da un lato

il migliore utilizzo degli impianti sportivi e dall’altro a cre-are i contatti tra gli organizzatori sportivi ed il mondo degli operatori turistici. nel tempo le sport commission hanno svolto anche una particolare funzione, quella di lavorare per le candidature delle più importanti manifestazioni sportive, di quelle cioè che, accanto a chi pratica sport, fanno muovere anche spettatori appassionati.Questo grande interesse per il mondo dello sport nell’ottica della promozione turistica trova piena giustificazione nei nu-meri: da indagini specializzate risulta infatti che le famiglie italiane spendono oltre 20 miliardi di euro l’anno per l’acqui-sto di beni e servizi sportivi, di cui 5 milioni vanno a forme dirette ed indirette di turismo sportivo ed attivo. sono oltre 17 milioni gli italiani che praticano uno o più sport, mentre altri 16 milioni svolgono abitualmente attività fisica: passeg-giate di alcuni chilometri, nuoto, bicicletta.in questo contesto, tra le varie iniziative, Vicenza Sport Commission ha realizzato anche un filmato promoziona-le per attrarre turisti sportivi nella nostra provincia: il video è disponibile al sito www.vicenzasportcommission.com, dove è possibile trovare anche le informazioni circa impianti e società del Vicentino. “Anche lo Sport può diventare volano per l ’immagine della provincia di Vicenza – dichiara il vicepresi-dente e assessore al turismo della provincia di Vicenza dino secco (nella foto) – disponiamo di un territorio infatti adatto a molti tipi di sport all ’esterno e numerosi qualificati impianti per svariate discipline sportive. Nella nostra provincia si presta attenzione anche per attività sportive a favore di persone svan-taggiate e si può contare sulla possibilità di visita ad aziende che producono prodotti per lo sport”.in questi giorni una serie di operatori turistici, dopo aver avu-to contatti con buyer esteri, sta costruendo un nuovo prodotto per il turismo sportivo, da sottoporre alle federazioni, alle so-cietà, agli enti di promozione sportiva ed agli organizzatori di

manifestazioni. “Con grande soddisfazione - afferma Vladimi-ro riva, che ha seguito l’avvio della sport commission vicen-tina - ho visto riprendere vigore quella Marciabianca di Enego che ho avuto l ’onore di inventare nei primi anni 70”.il prossimo appuntamento di Vicenza Sport Commission è con i Mondiali di Mountain Bike Orienteering, che si svol-geranno nella nostra provincia ad agosto.

di Vittorio saLgareLLi

Dino Secco Vicepresidentee Assessore al Turismo della Provincia di Vicenza

provincia di vicenza |

Nelle fotoGli atleti impegnati nella Marciabianca di Enego e un turista mentre pratica il Nordic Walking sulle montagne vicentine

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Cambia il mercato, cambiano anche le fiere. Le imprese recepiscono le trasformazioni in atto e rincorrono nuovi modi per riconcepire e ridi-segnare le manifestazioni. Il mercato è globale,

veloce e altamente concorrenziale. Non si può più pensare ad una fiera legata solamente al territorio di produzione, oggi è lo stand che si sposta e che si propone al potenziale acquiren-te. Si va dove si compra. La formula relativamente più semplice scelta per realizzare questo cambiamento è il Road Show, presentazioni, manife-stazioni ed eventi, organizzati da un’impresa, o ente, in città diverse, per far conoscere prodotti, ma anche servizi, in giro per il mondo. Il 2010, tuttavia, ha segnato una svolta ben più radicale, portando l’iniziativa del singolo imprenditore a di-ventare iniziativa di più imprenditori e quindi massa critica. Numerosi e importanti poli fieristici veneti hanno iniziato a mettere in atto nuove politiche e a puntare sul dinamismo quale carta vincente.

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Come la Fiera di Brescia con EXA International in Ca-nada 2010, prima Mostra Internazionale di Armi Spor-tive e da Caccia. “Per la prima volta abbiamo organizzato una nostra fiera all’estero, con un gruppetto di espositori molto coraggiosi che ci hanno seguito in questa avventura”. Spiega il presidente della Fiera, Carlo Massoletti, in un’intervi-sta su Bresciaoggi. “L’iniziativa ha riscontrato un notevole successo, andando oltre le aspettative e infrangendo un’ulte-riore barriera, quella dell’internazionalizzazione. La crisi ha obbligato ad allargare i confini. Con Exa la Fiera ha accom-pagnato per la prima volta i propri espositori nei loro processi di esportazione aiutandoli in un’azione promozionale di tipo collettivo. Questo modello, molto apprezzato, ci ha consentito di spe-rimentare anche una serie di servizi aggiuntivi di tipo collettivo come spedizioni, assicurazioni, prenota-zioni alberghiere... Un’esperienza che segna una nuova strada per fidelizzare gli espositori e creare una coesione imprendito-riale di filiera molto significativa, facendo crescere anche il numero delle risorse umane della nostra Fiera. Un altro risultato di EXA International è il gentlemen agreement sottoscritto con le principali istituzioni estere quali la Camera di Commercio Italiana a Toronto, il Consolato e altre istituzioni locali, per la realizzazione di collaborazioni conti-nuative”.

il modello del business forumCome si trasformano gli spazi espositivi di fronte ai cam-biamenti in atto? Come cambia il modo di fare impresa?Ce lo racconta bene Io per Noi, il primo Business Forum dell’Imprenditoria Veneta, in Fiera a Vicenza lo scorso 26 novembre. Un modello da replicare. “Un segna-le di rinnovamento che il mondo dell’imprenditoria Vicentina vuole dare prima di tutto a se stesso” spiegano i promotori dell’iniziativa, i giovani imprenditori Ombretta Zulian e Matteo Cavalcante. “Il business forum assume così un signi-ficato ancor più attuale, più urgente e intenso, consentendo di capire se gli imprenditori sono disponibili a mettersi in gioco: un nuovo modo di fare impresa rivolto a chiunque sia disponibile ad “aprire le porte” della propria azienda e ad operare con onestà, a condividere progetti e ad entrare a far parte di una nuova bu-siness community, più idonea ad affrontare le attuali problema-

tiche globali delle aziende, nella ricerca di soluzioni comuni a problemi comuni. Cosa ovvia a ben pensarci, ma non così scon-tata in un territorio caratterizzato da piccole e medie imprese che hanno spesso fatto dell’autoreferenzialità un punto di forza. Per loro una fiera dove nulla si compra e nulla si vende, ma dove esiste solo lo scambio. Non si tratta di una forma di ritorno al baratto, dovuta alla lunga crisi economica, ma del tentativo di rompere l’auto-isolamento degli imprenditori Veneti, “costrin-gendoli” a fare squadra non solo a parole, ma nei fatti”.Il Business Forum dell’Imprenditoria Veneta non vuo-le essere un momento isolato, ma l’inizio di un percorso. Una nuova storia, raccontata da nuovi spazi fieristici dove

i tradizionali stand scompaio-no. Gli imprenditori, che prima correvano da soli e presentavano i loro prodotti e servizi singolar-mente e in concorrenza tra loro, ora devono mettere allo scoperto eccellenze e punti deboli, si de-vono guardare in faccia, parlare, organizzare, per capire chi fa che cosa e come ci si può proporre

compatti sul mercato italiano e internazionale. Ampi spazi aperti, divisi per macro-aree di settore e lunghi tavoli per le diverse aziende del territorio, identificate da un segnaposto. Imprenditori di diverse aziende, di uno stesso settore, che si parlano da un lato all’altro di questi tavoli di scambio. Complici alcuni facilitatori, quelli che Zulian e Cavalcan-te hanno definito agitatori mentali, pronti a re-instradare i mini gruppi di aziende sull’argomento che esse stesse ave-vano scelto. Incontri mirati, su tematiche di difficile solu-zione per il singolo imprenditore e questo nella convinzio-ne che non s’innova la propria impresa in un giorno, ma in un giorno si può cambiare la propria idea di impresa. Non hanno dubbi i promotori, un passaggio epocale, dall’“Io”, dell’individualità al “Noi” della collaborazione.

il futuronuovi spazi fieristici per nuovi spazi mentaliNella progettualità e nello spirito di Io per Noi, il primo Business Forum dell’Imprenditoria Veneta, c’è l’intenzione di far crescere ed evolvere la manifestazione fino a diventare un punto di riferimento per l’economia del territorio, capace di intessere rapporti di business to business: in questo senso i promotori dell’iniziativa hanno esortato Apindustria a dar

Gli imprenditori devono mettere allo scoperto

eccellenze e punti deboli, si devono Guardare in faccia,

parlare, orGanizzare, per capire chi fa che cosa

e come ci si può proporre compatti sul mercato italiano

e internazionale

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vita ad una condivisione di intenti con altre associazioni di categoria partendo dal presupposto che un esempio vale più di mille parole. “Come Presidente del Mandamento di Vicenza di Apindustria - ricorda Cavalcante - ritengo che un’associa-zione di categoria dovrebbe avere nel suo DNA la spinta a fare massa critica, a trovare soluzioni corali, a facilitare, incentiva-re, stimolare, anche un nuovo modo di andare in fiera.Ora la vera novità sarebbe riunire attorno ai nostri lunghi “ta-voli di scambio” anche le associazioni di categoria. La vera novità sarebbe l’apertura delle associazioni verso le al-tre associazioni, per dimostrare che non chiediamo alle imprese di superare i confini della propria azienda per dialogare e co-struire un tessuto economico che sia vincente per tutti e poi come Api non siamo disposti a fare altrettanto. Io per Noi è stato un primo passo che ha coinvolto più di 220 aziende, adesso dovremmo continuare e far crescere il pro-getto, anche nel rispetto di tutti quegli imprenditori che ci hanno creduto e che non possiamo in alcun modo deludere”.

NUOVE FORMULE PER IL MERCATODELL’ARREDAMENTONon è difficile osservare l’urgenza del cambiamento in atto. Anche entrando nel sito della Fiera di Verona in un gior-no qualsiasi si può leggere: Abitare il Tempo si rinnova per rispondere all’evoluzione del mercato fieristico contempo-raneo (2/03/2011). Nella storica mostra veronese dell’arre-damento e del sistema-casa guadagneranno peso i momenti dedicati all’informazione/formazione, Innovation, cioè alla capacità degli attori della filiera di crescere nella propria potenzialità di business attraverso un rafforzamento del-le proprie competenze distintive, e i momenti dedicati al progetto/soluzione, Emotion, una condivisione di visioni e libere interpretazioni dell’abitare. Spunta anche il nuovo accordo strategico della manifesta-zione con Federmobili, che rappresenta oltre 16.000 impre-se di distribuzione con circa 20.000 punti vendita. Nuove formule che portano sempre più la fiera ad essere un mo-mento di ricerca, informazione, intelligence e networking per la distribuzione in Italia e all’estero.Anche in questo caso, mentre tutto si muove e si organizza, davvero poco il tempo per restare seduti allo stand. L’im-prenditoria del territorio inizia a vivere il momento fieri-stico come occasione per fare squadra, per andare verso un distretto evoluto e più dinamico rispetto ai confini del pas-sato. Oggi i concorrenti sono altrove.

ECONOMIA

Oltre 200 gli imprenditori che hanno partecipato al primo Business Forum dell’Imprenditoria Veneta in Fiera a Vicenza, accettando la sfida di “aprire le porte” delle proprie aziende per confrontarsi gli uni con gli altri, alla ricerca di soluzioni comuni a problemi comuni. Ombretta Zulian e Matteo Cavalcante sono gli artefici di questo evento, che non vuole essere un momento isolato, ma l’inizio di un percorso verso una nuova e più aperta business community, verso un nuovo modo di agire, perché le aziende non perdano valore e valori nell’era della globalizzazione. Io per Noi è stato qualcosa di assolutamente diverso dalle classiche esposizioni commerciali o produttive: al posto dei consueti stand, grandi tavoli dove gli imprenditori si sono misurati e confrontati. Due convegni e ven-titré riunioni, per agevolare lo scambio di informazioni e la colla-borazione tra imprese. Oltre a una decina di seminari tecnici su specifiche tematiche, segnalate al momento dell’iscrizione dalle aziende. Creato anche un catalogo, primo data base sul quale lavorare in futuro.

ROAD SHOW. LO STAND IN MOVIMeNTO

I road show, eventi itineranti, consentono di far incontrare l’offerta di un’azienda, ente, o fornitore di servizi, con un “pubblico” inte-ressato e motivato al prodotto. Si possono organizzare road show molto personalizzati, portando l’attenzione del pubblico/acquiren-te/utente su aspetti specifici, grazie a semi-nari e workshop, o a particolari allestimenti

(anche su mezzi mobili). Nei roadshow a tema, invece, espositori di diversa provenienza e caratteristiche si presentano, insieme, ad un pubblico accomunato dall’interesse per un unico segmento di mercato (ad esempio i viaggi di nozze, o i viaggi di istruzione/turismo scolastico, oppure il turismo religioso) o per un’unica area geografica (ad esempio isole caraibiche, Sudafrica, ecc).

nuovi modi di andare in fiera |

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Oltre la crisi: competenze e lavoro per un nuovo sviluppo del territorio è il tema del documento di programmazione integrata la-voro e formazione 2011-2013 elaborato dal

team dell’Area sviluppo economico della Provincia di Bre-scia guidato dall’assessore Giorgio Bontempi.«Le conseguenze occupazionali della crisi sono state rilevanti anche nel bresciano: licenziamenti per chiusure di fabbriche o alleggerimenti del personale, mancate assunzioni, incremen-to della disoccupazione. In linea con le tendenze nazionali, l ’impatto è stato comunque più contenuto, soprattutto sul pia-

no dell ’incremento dei tassi di disoccupazione, di quello che si sarebbe riscontrato in un contesto differente, ad esempio in assenza di significativi ammortizzatori sociali come la CIG - sottolinea l’assessore Bontempi -. Inoltre, la performance del mercato del lavoro è certamente negativa, ma in parte migliore, soprattutto dal punto di vista degli effetti disaggregati dell ’im-patto occupazionale, in confronto a quella di altre aree territo-riali. Nonostante la crisi, la provincia di Brescia è tuttora una delle aree più industrializzate del Paese, con un peso del settore secondario, in termini sia di produzione che di occupati, signifi-cativamente più alto rispetto alle altre aree territoriali».

società| provincia di brescia

Per un nuovosviluPPo del territorio

provincia di brescia

lA ProgrAmmAzione dellA ProvinciA di BresciA PuntA Ad AndAre oltre lA crisi

con l’oBiettivo di rilAnciAre le reAltà locAli

A colloquio con l’assessore Giorgio Bontempi

di Paride grAndis

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La sede della Provincia di Brescia a Palazzo Broletto in Piazza Paolo VI

TERRITORIO

Il PIANO DI AZIONE PROVINCIAlELe funzioni provinciali in tema di mercato del lavoro sono significative. La Provincia, in coerenza con il piano di azio-ne regionale (art. 4, comma 1), deve elaborare e pubblica-re, ogni anno, un “Piano di azione provinciale”, con cui definisce: gli obiettivi specifici da perseguire nell’anno di riferimento; l’articolazione territoriale dei servizi; la dota-zione di risorse finanziarie e la loro destinazione specifica; le azioni di monitoraggio e valutazione degli interventi sul mercato del lavoro anche mediante l’istituzione di apposite strutture o organismi, in raccordo con l’Osservatorio re-gionale del mercato del lavoro.

Quali sono le strategie che la Provincia vuole perseguire?«Nel corso del 2011 la Provincia di Brescia deve definire un nuovo modello organizzativo e professionale dei servizi. Gli interventi avviati attraverso la programmazione FSE 2007-2013 hanno aumentato le prospettive di integrazione, la possi-bilità di sviluppare progetti transnazionali. Hanno stimolato nuovi servizi, evidenziato nuovi bisogni a cui rispondere, con-solidato buone prassi da diffondere, promosso progettualità da premiare e, infine, hanno dato un forte impulso ai sistemi di partenariato e alla rete pubblico-privata».La crisi ha però ridotto le risorse disponibili: «Alla riduzione delle risorse finanziarie, corrisponde, da un lato, un auspicato

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L’OBIETTIVO DELLAPROVINCIA DI BRESCIAPER IL 2011:

MISURE ADEGUATE E MAGGIORI STRUMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI EROGATI DAI CENTRI PER L’IMPIEGO

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riconoscimento della funzione provinciale di regia dei servizi e delle politiche del lavoro e dall ’altro lo sviluppo qualitativo delle misure di politica attiva e degli interventi del welfa-re per la transizione. Il sistema dei servizi per l ’impiego, in ragione anche delle misure anticrisi e delle indicazioni comu-nitarie, necessita, quindi, della definizione di uno specifico modello organizzativo e professionale, in grado di rispondere alle esigenze, agli obblighi ed alle sollecitazioni. Le principali novità di questa fase, in termini di gestione amministrativa, proposte dalla Commissione Europea e fatte proprie dal Go-verno italiano toccano i seguenti ambiti: alleggerimento delle procedure; snellimento dei documenti programmatici europei; snellimento dei sistemi dei singoli Stati; maggior utilizzo di strumenti innovativi e/o considerati di più facile attuazio-ne; maggiore integrazione per le politiche occupazionali tra le azioni cofinanziate dal FSE e la strategia Europea per l ’occupazione (SEO). Dati questi presupposti, la Provincia di Brescia intende realizzare una nuova organizzazione in-terna ai propri Servizi per l ’impiego la cui finalità principale è di concorrete all ’ulteriore innalzamento del livello quali-tativo dei servizi erogati dai Centri per l ’impiego, tenuto conto, allo stesso tempo, della necessità di ottimizzare le ri-sorse disponibili alla luce del possibile ridimensionamento dei Fondi comunitari o nazionali nonché delle strategie comuni, orientate verso la riduzione della spesa pubblica».

La Provincia, intende, quindi, realizzare, nel corso del 2011, tre rilevanti interventi:• la definizione del nuovo modello organizzativo e pro-

fessionale dei servizi;• l’individuazione di nuovi indicatori di qualità nella

prospettiva dell’adozione di una specifica carta di qua-lità dei servizi;

• l’aggiornamento del manuale e delle procedure di qua-lità, adottati per la definizione delle funzioni e l’eroga-zione dei singoli servizi.

L’attuazione del modello organizzativo e professionale dei servizi provinciali per l’impiego e per la formazione dovrà essere alimentata attraverso la finalizzazione delle risorse ordinarie e specifiche disponibili nell’ambito della programmazione 2011-2013 e perseguita tenendo conto degli strumenti, dei servizi e delle modalità presenti nel sistema lombardo.

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i nUMeri parLano cHiaro

OCCUPAZIONE, Il NODO DA SCIOGlIEREnel 2010, dopo la crisi, la provincia di brescia, con un saldo del -1,7%, si colloca in una posizione mediana tra le province lombarde quanto a riduzione dell’occupazione. il turnover si presenta comunque di una certa consistenza, dato che a fronte di rilevanti flussi in uscita (6,9%, che colloca brescia solamente dietro sondrio, cremona e Lodi) ci sono discreti flussi in entrata (pari al 5,2%).

Le imprese più colpite dalla crisi sono quelle di minori dimen-sioni: a fronte di un dato medio di 80,9% di imprese che non prevedono assunzioni, in quelle piccole (meno di 10 dipendenti) l’incidenza sale al 85,5%, mentre in quelle grandi (meno di 50 dipendenti) scende al 30,4%.A livello di settore, pur essendo il calo occupazionale esteso anche a commercio e servizi (positivi sono solo i saldi nelle imprese dei servizi di informazione, dei servizi alle imprese e alle persone), la contrazione riguarda soprattutto le costruzioni (-4,7%) e l’industria (-2,5%); all’interno di quest’ultima, i settori più colpiti sono la fabbricazione di macchine e apparecchiature elettriche (-4,7%), le industrie tessili (-4,6%), le industrie elet-troniche, ottiche, medicali e dei mezzi di trasporto (-2,5%), la fabbricazione di prodotti in metallo (-2,1%); un saldo quasi nullo (+0,1%) è invece previsto nel comparto delle materie plastiche.In conclusione, il mercato del lavoro della provincia di Brescia, che ancora nel 2008 aveva evidenziato la miglior performance rispetto a tutte le aree di riferimento, nel corso del 2009 e so-prattutto del 2010 ha cominciato a mostrare gli effetti della crisi.Per frenare il fenomeno, nel 2011 servono misure adeguate.

TERRITORIO

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63società

la “banca dei territori”banco di brescia

ProFeSSionalità e etica a SoSteGno delle iMPreSe e delle FaMiGlie locali PreMiano l’iStitUto di credito del GrUPPo Ubi banca

il banco di brescia, istituto di credito del Gruppo Ubi banca - quarto gruppo bancario per capitaliz-zazione di borsa nel nostro Paese - dispone di 364 sportelli, dislocati in 17 pro-

vince, prevalentemente nel nord, occupa più di 2.600 dipendenti ed amministra una massa fiduciaria di 33 miliardi di euro, oltre ad impie-ghi con la clientela per circa 15 mi-liardi di euro.il banco di brescia è “banca dei territori” in quanto basa la propria operatività sul rapporto privilegiato con le co-munità in cui è insediato, disponendo di risorse di ele-

vata professionalità in grado di interpretare le esigenze della clientela, con la quale instaurano relazioni dirette e su misura. «nei momenti come quelli sperimentati in

questi ultimi anni – ha dichiarato Elvio Sonnino, direttore Generale del banco di brescia - il nostro isti-tuto ha rappresentato per le econo-mie locali di appartenenza la fonte primaria e vitale di approvvigiona-mento, impegnandosi in modo di-

retto a non far mancare la necessaria quantità di credito alle numerose imprese, soprattutto a quelle di piccola e media dimensione in forte tensione finanziaria. il banco

Uno scorcio della sede del Banco di Brescia in Corso Martiri della Libertà

L’ATTENZIONE ESPRESSA ALLE ESIGENZE DELLA

CLIENTELA DIMOSTRANO CHE BANCO DI BRESCIA è

UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL CREDITO

ecoNoMiA

BANCO DI BRESCIA |

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di Brescia si è anche profuso per intensificare l’attività con i consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi), fa-cilitando in tal modo l’accesso al credito da parte di un numero sempre maggiore di imprese».Anche sul versante delle famiglie - continua Sonnino (nella foto in basso a sinistra)- il Banco di Brescia si è prodigato per attenuare il peso della crisi. In particolare ha moltiplicato gli interventi a sostegno dei redditi con prestiti a tassi agevolati e ha aderito all’accordo dell’A-BI con le categorie dei consumatori per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui alle famiglie in dif-ficoltà economica. Ha altresì deliberato l’anticipazione della cassa integrazione guadagni ai capi famiglia mo-mentaneamente senza lavoro, favorendo in tal modo quel raccordo virtuoso “credito-istituzioni-imprese-famiglie” che ha permesso di incanalare nella stessa direzione le energie presenti sul territorio, destinate a disperdersi se non coordinate in una logica comune».L’attenzione ai bisogni della clientela e gli sforzi opera-ti per essere sempre più la “banca di riferimento” anche nei territori di più recente insediamento, come il Nord Est, hanno consentito al Banco di Brescia di accrescere le quote di mercato e di radicarsi sempre più profonda-mente in queste aree mediante una rete distributiva che, nelle sole province di Verona e Vicenza, conta una tren-tina di sportelli che andranno ad aumentare, in termini di consistenza, con la realizzazione del nuovo Piano In-dustriale di sviluppo.

Verona e Vicenza, proVince complementari all’economia brescianaSe l’elemento distintivo dell’industria manifatturiera di Brescia, provincia d’origine del Banco, è la lavorazione dei metalli, la principale caratteristica delle economie ve-ronese e vicentina è la loro polisettorialità. Non una, ma tante “vocazioni” hanno permesso ai sistemi industriali di queste due province di reggere meglio di altre l’urto della crisi, limitando la flessione del fatturato e dell’oc-cupazione in virtù, soprattutto, di un elevato grado di apertura all’export delle loro produzioni, riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Tant’è che Verona e Vicen-za si collocano nelle prime posizioni per valore aggiunto pro capite, secondo una recentissima indagine di Union-camere. Il fecondo dialogo tra Istituzioni Pubbliche, As-sociazioni Categoriali e Banche ha favorito l’adozione di innovativi strumenti legislativi (vedasi la nuova discipli-na di riconoscimento dei distretti produttivi) che hanno permesso al sistema creditizio e, pertanto anche al Banco di Brescia, di co-finanziare molti investimenti, soprat-tutto delle piccole e medie industrie, e di contribuire a creare degli agglomerati manifatturieri all’avanguardia sia per il tasso di innovazione tecnologico che per la ric-chezza e vastità della gamma produttiva. Ed è così che, attorno ai distretti, ai metadistretti, alle aggregazioni di filiera, si sono raggruppate un numero sempre maggiore di imprese - anche di piccola entità - che hanno potuto

| BANCO DI BRESCIA

Nelle immagini a fianco, da sinistra:

elvio sonninoDirettore Generale del Banco di Brescia

stefano Vittorio KuhnVice Direttore Generale e Direttore Commerciale del Banco di Brescia

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realizzare progetti comuni, partecipando “in rete” ad atti-vità di ricerca e di innovazione, di internazionalizzazione e di promozione. Ad oggi, la provincia di Verona conta 2 metadistretti e 6 distretti industriali, mentre quella di Vicenza ne annovera 5. In molti di essi, la provincia scali-gera e quella palladiana si trovano in posizione di leader-ship a livello nazionale e mondiale. Per il distretto vero-nese del vino basterebbe citare Bardolino, la Valpolicella, Soave e la Val d’Alpone per “celebrare” i territori di ben 10 vini DOC e di 3 DOCG (recioto, amarone e bardo-lino), così come per il metadistretto alimentare sarebbe sufficiente elencare i marchi delle produzioni dolciarie, delle lavorazioni e trasformazioni delle carni e delle colti-vazioni ortofrutticole per riconoscerne le distinzioni. Nel comparto estrattivo i marmi di Verona (“Rosso verone-se”, “Breccia Pernice”, “Rosa del Garda” e “Giallo Reale”) sono esportati in ogni continente. Nel settore manifat-turiero i distretti della concia (Valle del Chiampo), della fabbricazione di calzature (Bussolengo), del tessile (Val-dagno-Schio-Thiene), del mobile classico (Cerea e Bovo-lone) e del mobile d’arte e ceramica (Bassano del Grappa), grafico-cartario, termomeccanico, informatico, logistica e tecnologico avanzato (Verona capoluogo), orafo (Vicen-za) rappresentano eccellenze invidiate in ogni parte del mondo. «E’ a questo variegato mondo, basato su robusti ceppi familiari e caratterizzato da un tessuto soprattutto di piccole e medie imprese – ha dichiarato Stefano Kuhn,

Direttore Commerciale del Banco di Brescia - che il no-stro Istituto si rivolge per offrire i suoi servizi e prodotti e per diventare qualificato compagno di viaggio, nonché promotore di sviluppo di queste laboriose e prospere pro-vince venete».

“subito impresa”un modo di fare banca semplice e diretto«Subito Impresa - continua Kuhn - è l’ultimo nato all’in-terno della gamma di prodotti che il Banco di Brescia ha dedicato alle piccole e medie imprese. Subito Impresa è uno strumento che compendia in un solo “pacchetto” tanti singoli prodotti che l’impresa clien-te può selezionare fra un ampio paniere, personalizzan-dolo e adattandolo in base alle proprie esigenze, con ri-sparmio sia di tempo che di denaro. In particolare, Subito Impresa mette a disposizione: un conto corrente calibrato sulla tipologia di operatività più confacente all’impresa, coperture assicurative specifiche, un’ampia combinazione di finanziamenti, oltre ad agevolazioni su operazioni di leasing e factoring e assistenza per operazioni con l’estero. Insomma, tutta la strumentazione per affrontare con se-renità le sfide poste dalle dinamiche competitive nazionali ed internazionali”. Un sostegno perfetto per i progetti e per le esigenze delle piccole e medie imprese, che potrà essere concretizzato entrando in contatto con le filiali e con i professionisti della Banca presenti sul territorio.

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66 | sicurint group

la multi utilityche ha battuto la crisi

nonostante la situazione economica difficile la società veronese sicurint group è in crescita costante

e si espande in tutta italia

top company veronese

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Inizio d’anno con il botto per la società veronese Sicurint Group società con-sortile per azioni. Dopo l’acquisizione da parte di Sicurint di un consorzio

specializzato nel settore della logistica, ora la società veronese ha acquisito il 30 per cento del capitale sociale della società “Calcio.com”, realtà che si inserisce nel mercato attraverso lo sviluppo di siti web, ed è orientata soprattutto allo studio di progetti innovativi dedicati alla comunicazione. Dopo l’ingresso di Sicurint nel mondo del calcio con le squadre profes-sionistiche di Verona e Brescia ora Michele Lodi, presidente di Sicurint Group, con la sua struttu-ra vuole fornire un servizio maggiormente incisivo e pertanto “dal 1 luglio - dice Lodi - Sicurint opererà nell’attività di steward negli stadi italiani visto che Calcio.com, è già inserita nel mondo sportivo e gestisce un pacchetto di una decina di squadre professioniste, con le quali, oltre a gestire l'immagine coordinate su Web, intraprende pro-getti di marketing e co-marketing online e offli-ne, volti alla realizzazione di servizi a valore aggiunto”. Sicurint Group è oramai una relatà consoli-data sul territorio al punto che recentemente è stata menzionata anche su Top Aziende di Verona - Le 2000 Società leader che ha de-finito “Sicurint Group, la multi utility che ha battuto la crisi”. “I dati di bilancio per ora ci danno ragione - dice Lodi - siamo in crescita del fatturato di circa il 50 % rispetto allo stesso periodo del 2010, ma quello che è maggiormente importante è che siamo riusciti a consolidarci in un momento economico difficile e molto volatile. Il cliente è importante ma prima di tutto ven-

gono i nostri dipendenti. Se un amministratore stabilisce canali di comunicazione chiari per tutta la società e per tutti i clienti, è più probabile che i dipendenti si sentano motivati, coinvolti e in grado di fare quella differenza che anche i clienti noteranno ed apprezzeranno. Ritengo - prose-gue Michele Lodi - che ognuno di noi dev’essere manager e al tempo stesso profondamente parteci-pe delle attività quotidiane dell’impresa. La no-stra energia stimolerà il personale e, con uno staff coinvolto, che ha a cuore la tutela e la promozione del marchio, la gestione quotidiana dell’azienda sarà molto più facile”.

Oggi Sicurint è presente non solo a Verona, dove ha la sede legale in Via del Perlar 31, ma nel Triveneto, in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Emilia Romagna, in Tosca-na, nel Lazio e per finire, in ordine di apertura anche a Perugia. “Siamo in crescita nel

settore della logistica - prosegue Michele Lodi - ma anche il portierato l ’accoglienza clienti, la sicurezza, la vigilanza privata, le investigazio-ni private aziendali e legali, la sorveglianza, il facility service e per ultimo anche l’organizza-zione di viaggi aziendali e non, ci stanno dando enormi soddisfazioni. La loro crescita costante ci indica che stiamo operando con altissima profes-sionalità e concretezza.Questa situazione economica di incertezza sia del mercato domestico che del mercato internaziona-le, ci ha portato a valutare in maniera sempre più attenta l'entità e le condizioni del rischio che sono alla base di operazioni commerciali con la clientela storica o con nuove imprese, applican-do strategie commerciali mirate alla selezione del cliente, una cosa non da poco in questa situazione economica”

Michele Lodi, Presidente di Sicurint Groupcon i suoi più stretti collaboratori

ECONOMIA

"Siamo in creScita del fatturato di circa il 50 %. Siamo riuSciti a conSolidarci in un

momento economico difficile e molto

volatile"

Sicurint Group - via del perlar, 31 - verona - tel. 045 8201806 - www.sicurintgroup.it

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68 societàdedicato alle imprese - tz&a

dedicato alle impreseStudio M. turchetti, e. Zanguio & aSSociati

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TZ&A offre alle imprese ed anche alle persone risposte rapide, esau-rienti ed affidabili. TZ&A accom-pagna le imprese, gli imprenditori e le famiglie nelle scelte strategiche necessarie per affrontare mercati in rapida evoluzione in un clima di as-setti economici sempre in rapido mu-tamento. TZ&A opera nel rispetto dei principi etici, deontologici e di riservatezza, per la soddisfazione del cliente, con cortesia ed attenzione, con modello organizzativo ispirato al T.Q.M. (Top Quality Management) con spirito creativo, propositivo ed innovativo. La qualità dei servizi di TZ&A è il risultato dell’impegno e della professionalità dei soci, dei pro-fessionisti e dei collaboratori. TZ&A mantiene stabili collaborazioni con primari Professionisti complementa-ri, Studi Legali e Tributari, Gruppi Bancari, Finanziari ed Assicurativi, Advisor e Revisori, Società Fiducia-rie ed altre società specializzate e con le Università, sia in Italia che all’E-stero.

l’esperienza degli ultimi 30 anni

Lo Studio è stato fondato nell’anno 1990 dai coniugi Emanuela Zanguio e Manfredo Turchetti, entrambi Dottori Commercialisti dai primi anni ‘80, i quali, dopo i significativi tirocini di rito, hanno intrapreso una autonoma attività professionale.Ai fondatori si sono poi uniti - come stretti collaboratori prima e soci a tutti gli effetti dal 2007 - Antonella Barcaro, Mauro Bonetto ed Enrico Guzzoni (Ragionieri Commerciali-sti dal 1988). TZ&A ha avuto una costante espansione e dal 2007 ope-ra nell’attuale sede di Vicenza e nella sede di Bastia di Rovolon (PD), fon-data e sviluppata - quest’ultima - da Antonella Barcaro.

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Dalla collaborazione di real-tà di eccellenza e creative non possono che nascere progetti unici e originali

e infatti in dieci anni di collaborazione Ares Line, azienda vicentina specializzata nella produzione di sedute per l’ufficio e la collettività, e Pininfarina hanno saputo proporre alcune realizzazioni che si sono immediatamente affermate come vere e proprie icone dell’interior design.L’attenzione per la qualità e il senso del bello di Ares Line hanno trovato in-fatti in Pininfarina ulteriori stimoli, gra-zie all’adozione di soluzioni tecnologiche e ingegneristiche all’avanguardia, frutto di contaminazioni virtuose con altri set-tori all’avanguardia, del design dell’auto-motive. Da questa partnership nasce già nel 2003 Xten®, poltrona per ufficio che si presenta con un design avveniristico e materiali di altissimo pregio, ma soprattutto nota uni-versalmente per il suo comfort, al punto da essere definita “La sedia più comoda del mondo”. La partnership mette a segno un altro punto nel 2006, questa volta nel settore delle poltrone per conferenza, con Première, che coniuga anche in questo caso scelte estetiche originali e soluzioni tecnologiche avanzate. Un progetto che è

stato subito premiato, al Salone del Mo-bile dello stesso anno, con il riconosci-mento [email protected] arriva così al SaloneUfficio 2011, dove esordisce PF3: poltrona e divani che compongono una linea destinata alle hall degli ambienti più esclusivi con infinite combinazioni e una collocazione tra-sversale dall’ufficio, alla casa, al contract. “Questo è un prodotto versatile, innovativo, in grado di essere ad un tempo bello e comodo. - spiega Nicola Franceschi, AD di Ares Line - Volevamo una linea di attesa uni-ca, che fosse in grado di guardare al mondo dell’arredo in modo originale”.Un’originalità che trova linfa vitale nell’incontro con altri ambiti della ricerca di design più avanzata, grazie alla colla-borazione con uno dei nomi simbolo della creatività Made in Italy, nell’automotive e non solo: “Nel progettare la linea di PF3 - spiega Paolo Pininfarina, presidente di Pininfarina - abbiamo messo al servizio di Ares Line il nostro know-how maturato in 25 anni di esperienza nell’industrial design, cercando il giusto mix tra contenuti stilistici ed emozionali, ergonomia e comfort. Il ri-sultato è un oggetto raffinato, elegante, con-traddistinto da segni precisi ed immediati”. Un progetto inedito che è già un classico senza tempo.

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e continuità dal 1989. In quest’anno le com-petenze di Maurizio Barcotto (proveniente dalla galassia Estel), e degli architetti Gian-luca Valdesalici e Paolo Zamperetti si sono fuse dando vita ad una struttura dinamica e caratterizzata dall’elevata attenzione agli aspetti progettuali e di sinergia, al punto da diventare specialisti nei prodotti “su misura” e dimostrandosi sempre più orientati verso il contract, servizio chiavi in mano studiato per rispondere a qualsiasi esigenza intervenendo nella fase progettuale e di realizzazione, sino alla consegna dello stabile, ufficio o showro-om arredato.

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Per fidelizzare il cliente infatti vengono garantiti ele-vati standard qualitativi e di rispetto delle tempistiche, come dimostrano le esperienze realizzate per impor-tanti clienti tra cui Banca Intesa, Glaxo, Microsoft, Lamborghini, Banca Popolare di Verona e Gruppo Veronesi.La stretta collaborazione con il gruppo Estel, leader nella pro-duzione di mobili per ufficio, garantisce inoltre una qualità del prodotto che si associa all’atten-zione che viene riservata alla fase progettuale, grazie ad uno studio tecnico sempre attivo ed aggiornato sulle più moderne tecnologie, come l’u-tilizzo della conference call per ottimizzare il lavoro di contatto tra progettisti e cantiere, o l’aggiornamento at-traverso corsi e seminari per essere sempre al passo con le più moderne soluzioni informatiche e progettuali nel

campo dell’arredamento. Perché oltre alla dimensione estetica è importante mirare alla funzionalità e all’ergo-nomia, per rispondere alle esigenze di un’utenza sempre più attenta al rispetto dei tempi di realizzazione. Ne è di-

mostrazione il crescente ricorso al contract in terra statunitense, da sempre abituata a ragionare tenendo in larga considerazione gli aspetti pratici, garantendo in questo modo economie di scala sorprendenti e di sicuro interes-se per il cliente stesso.

Per questo la soluzione “chiavi in mano” rappresenta il futuro, perché unisce intelligenza e capacità organizza-tiva, un vero e proprio modus operandi in questo caso arricchito dalla competenza progettuale, elemento soli-tamente sconosciuto a chi opera nel contract, che al con-trario Alifor mantiene come peculiarità assoluta.

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74 | idea legno

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artigiani.per passione.

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Creare con le proprie mani, questo caratterizza un artigiano. Idea Legno è stata fondata da Giaco-

mo Cavallaro nel 1988 come una pic-cola realtà da far crescere attraverso l'innovazione e l'abilità acquisita nei precedenti anni di esperienza presso altre realtà artigiane. Il duro impegno profuso in quegli anni ha portato alla creazione di ciò che l'azienda è ora: una realtà operosa in cui ogni com-messa si distingue dalle precedenti per la cura nella progettazione, nel confronto con il cliente, nella ricerca di soluzioni alternative e sartoriali, nella realizzazione manuale, nell'ac-curata posa in opera e nell'assistenza, che oggi si chiamerebbe “post vendi-ta” ma che da sempre è frutto della semplice e spontanea sinergia che sin da principio si crea con il commit-tente. Ma esser artigiani non significa certo esser obsoleti: il parco delle macchine utensili viene periodicamente aggior-nato ed ampliato permettendo così a Idea Legno di offrire una selezione di lavorazioni sempre più accurata ed ampia. Dal gennaio 2010 Idea Legno ha trasferito la propria sede legale dallo

stabile precedente al nuovo stabili-mento situato a Rosegaferro, frazio-ne di Villlafranca, in via Corfù.Un passo importante che è servito come stimolo e mezzo per permette-re all'azienda di confrontarsi con sfi-de sempre più avvincenti. L'utilizzo di questi nuovi spazi infatti, oltre a dare la possibilità di ampliare il par-co delle macchine utensili, ha donato maggior respiro all'artigianalità e alla cura del dettaglio. Diversi materiali utilizzati equivalgo-no a diverse tipologie di macchinari e ad una necessaria ampia profes-sionalità ed esperienza. Trucciolari, multistrati, laminati, tranciati, ma anche legno massiccio, acciaio, ferro e vetro... ogni materiale si armoniz-za nel prodotto finito grazie alla cura ed alla preparazione degli addetti di Idea Legno che con dedizione, peri-zia e meticolosità rendono possibile la precisione e la cura del dettaglio che da sempre contraddistingue que-sta azienda. Da diversi anni, infine, Idea Legno collabora con studi di ar-chitettura e professionisti del settore, accostando così alla pura creazione dalla materia prima anche la crea-zione dell'idea che guida il suo essere azienda artigianale.

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una vetrina di novita'

SHowrooMIdea Legno presenta anche uno spazio espositivo, un vero e proprio showroom, a Mozzecane, in via Montanari 57, cercando di mostrare alcuni pezzi rappresentativi del-la propria produzione e del servizio offerto. A completare la produzione, infatti, sono stati inseriti imbottiti, elettrodomestici, ta-voli in vetro ed altri complementi per poter dare alla clientela un servizio sempre più ampio e “a misura”. Legno, vetro, agglomerati, acciaio, lamina-ti, tranciati, ferramenta ed illuminazione di varia natura e genere... ogni materiale viene affrontato ed utilizzato con il senso di sfida e di curiosità proprio di chi ama l'esser cre-ativo e vive il momento della realizzazione con la stessa passione e cura che si dedi-cherebbero ad un'opera d'arte. Dal luglio 2007 sono entrati a far parte di questa realtà che è Idea Legno anche Sara e Marco, che in qualità di figli, in primis, e soci, poi, si propongono di far crescere e maturare ulteriormente questa azienda at-traverso i piccoli ma grandi passi quotidiani che da sempre l'hanno contraddistinta nel corso degli anni. Una sfida che si rinnova ogni giorno e che la famiglia Cavallaro intraprende ancora con la stessa gioia e soddisfazione di tutti questi anni.

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| ECOCASA76

ECOCASA

una casa migliore per una vita migliore

comFort aBitativo e risparmio energetico sono le Qualità cHe caratteriZZano

la casa contemporanea

ora è una necessità. Bisogna ridurre i fattori di inquinamento, anche la gente lo ha capito e una nuova sensibilità sta nascendo anche nei consu-matori. Bisogna dunque consumare meno ener-

gia e per farlo si può anche iniziare dalla casa, acquistando una

casa ecologica, ad alta efficienza energetica. una casa ecologi-

ca è una costruzione realizzata con materiali non inquinanti e

che limiti al massimo il consumo di energie non rinnovabili,

offrendo al tempo stesso elevati standard di qualità di vita e

benessere per gli abitanti. sul fronte del consumo energetico

la casa ecologica è progettata e costruita per ridurre al minimo le dispersioni di energia attraverso un efficiente isolamento termico. “ecocasa – afferma il responsabile di ecocasaitalia - Giacomo Ottelli - studia, progetta e costruisce la casa adatta a soddisfare tutte le vostre aspettative nel totale rispetto della natura. i più importanti vantaggi di questa tipo di costruzio-ni sono prezzi accessibili con un risparmio che può superare anche il 20% rispetto al tradizionale, un notevole risparmio energetico e un buon isolamento termico. realizziamo queste case in croazia e ora viste le sempre maggiori richieste ver-

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AMBIENTE E ENERGIA

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una casa migliore per una vita migliore

so queste costruzioni realizziamo questa case anche chiavi in mano, grazie ad un nostro partner commerciale in romania”. su una questione ottelli non si risparmia. la volontà del mer-cato di rivolgersi verso la classificazione a. “non è una vera necessità – ribatte ottelli – soprattutto con la normativa at-tuale. comfort abitativo e risparmio energetico sono le carat-teristiche salienti delle nostre proposte, inserendosi all'interno di una specifica classe energetica in base a quanta energia o combustibile consumano all'anno per ogni metro quadro di superficie riscaldata. la classificazione energetica degli edifici consente di attribuire alle abitazioni una classe che và dalla più virtuosa energeticamente, e pertanto più economica alla più dispendiosa. la classe di merito e la certificazione contribui-sce a rivalutare l'immagine del fabbricato ed incrementarne il valore di mercato. ma sull’effettivo risparmio la differenza tra la classe a e un’ottima classe B è di 150 euro all’anno. Franca-

mente un risparmio irrisorio in considerazione dei vincoli im-posti dalla classificazione di merito più virtuosa. va ricordato che, seppur gradualmente, è programma del settore arrivare entro il 2021 alla cosiddetta casa passiva, ossia con costi ed emissioni zero. noi come azienda siamo già allineati a questa normativa e possediamo già le strutture che saranno in grado di rispettare le imposizioni di legge”. resta, comunque, la grande richiesta del mercato. “acquistare una nuova abitazione realizzata se-condo i canoni della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica costa ancora qualcosa in più rispetto all’utilizzo di tecniche tradizionali, ma il surplus può essere abbattuto nel giro di pochi anni. il mercato lo ha capito e la richiesta per questo tipo di abitazioni in questi ultimi anni è davvero au-mentato. c’è voglia di risparmio, ma anche di energia pulita, due cardini di ecocasa italia”.

Ecocasa studia, progetta e costruisce la casa adatta a soddisfare tutte le aspettati-ve nel totale rispetto della natura. I più importanti vantaggi di questa tipo di costruzioni sono prezzi accessibili con un risparmio che può superare anche il 20% rispetto al tradizionale

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Airwell nasce nei pressi di Parigi nel 1947 con il nome di L’Air Conditionné Entreprise (ACE) ed è oggi una realtà internazionale presente in 100 paesi, con 1.800 collaboratori, 170 agenzie commerciali e 4 stabilimen-

ti produttivi in Francia, Italia e Cina.ACE è stata la prima azienda europea a progettare e produrre si-stemi di climatizzazione, destinati inizialmente al raffreddamento dei processi industriali. Dagli anni ‘50, Airwell è sinonimo di alta affidabilità, efficienza e qualità ed è sempre stata in crescita costante, concentrandosi sui prodotti per la climatizzazione, una delle ragioni determinanti del suo continuo successo a livello mondiale.La gamma di prodotti Airwell è, oggi, una delle più complete (oltre 600 modelli) ed include ogni tipo di unità di climatizzazione, per tutte le applicazioni residenziali, commerciali e industriali: unità portatili e a finestra da 4 a 7 kW, unità fan coil sino a 80 kW per i sistemi a espansione diretta e sino a 135 kW per i sistemi con raf-freddamento ad acqua, unità di condensazione con raffreddamen-to ad aria sino a 150 kW, refrigeratori aria-acqua e acqua-acqua rispettivamente sino a 1646 kW e 1000 kW, ma anche pompe di calore ad acqua, sistemi rooftop, unità di trattamento dell’aria e prodotti per i mercati di nicchia (ad esempio i chiller a ventilazione centrifuga).Sempre attenta alle esigenze del mercato, Airwell ha concepito una nuova gamma per il residenziale basata sull’efficienza energetica, per soddisfare le richieste dei professionisti del comfort termico.Il reparto Ricerca & Sviluppo, grazie anche al laboratorio pro-ve all’avanguardia da 500 kW realizzato a Barlassina, ha messo a punto prodotti ad alte prestazioni, rispondenti ai requisiti delle normative vigenti e di quelle future in materia energetica, come l’Ecodesign.

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La medicina estetica è in continua e costante evoluzione, come emerge a livello internazio-nale nei convegni che riuniscono e mettono a confronto i massimi esperti, oppure come si

legge nelle pubblicazioni specializzate che aprono nuovi orizzonti.Sono tante le nuove opportunità a disposizione dei me-dici aggiornati. Di questo parliamo con il dottor Mario Goisis, giovane e brillante medico che si è laureato in Medicina e Chirurgia (110/110 e lode) all’Università de-gli Studi di Milano nel luglio 1999; ha ottenuto la specia-lizzazione (70/70 e lode) in Chirurgia Maxillo-facciale presso la Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Milano, diretta dal professor Roberto Brusati nell’ottobre 2004 e ha una significativa esperienza come relatore a numerosi congressi in Italia e all’estero. È inol-tre organizzatore di corsi e congressi in Italia e all’estero e autore di numerosi contributi su pubblicazio-ni scientifiche italiane e straniere.La medicina estetica contribuisce a sen-tirsi bene con sé stessi: quali sono i tratta-menti maggiormente richiesti?Ne parliamo con il dottor Mario Goisis e ne approfittiamo per toglierci qualche curiosità.Sempre più spesso si vedono in televi-sione o nella vita di tutti i giorni visi stravolti da “punturine” di varia natura: esiste il modo di evitarlo?«L’utilizzo di prodotti iniettabili deve avere sempre come obiettivo un risultato naturale - sottolinea il dottore -. L’au-mento del volume delle labbra, ad esem-

pio, deve essere sempre moderato: l’effetto “canotto” è volgare e assolutamente da evitare. Allo stesso modo il botulino deve servire a mitigare e ad armonizzare le ru-ghe del volto, non a creare un’inespressiva paralisi».Oltre alle iniezioni, quali sono le tecniche più utilizza-te in ambito estetico per il viso?«La radiofrequenza è la tecnica che permette di intervenire per migliorare il rilassamento dei tessuti e delle rughe, ma anche per ridurre i segni dell’acne e le cicatrici. La radiofre-quenza, infatti, opera un riscaldamento in profondità per mettere in tensione i tessuti e stimolare la rigenerazione del collagene».Se ci sottoponiamo alla radiofrequenza, che tipo di se-duta ci attende in pratica?«Viene applicato un gel sulla pelle prima di passarvi il manipolo che è assolutamente indolore e non lascia se-gni - spiega il dottor Goisis -. Sono previste in genere tre

seduta da 10 minuti, intervallate di due o tre settimane».Quali sono le novità che si prospettano invece per il corpo?«La tecnologia delle onde d’urto offre ottime prospettive nel trattamento del-la cellulite e delle adiposità localizzate, quindi: glutei, gambe, addome e braccia».Sono trattamenti sicuri?«Sono sicuri, ma è indispensabile affidar-si a centri specializzati. Solo un medico esperto saprà valutare le eventuali condi-zioni che sono incompatibili con i tratta-menti, ad esempio insufficienza epatica, insufficienza renale, gravidanza, eccete-ra. Questa selezione - conferma il dottor

società

NoVItà SeNzA ChIRURGIADOCTOR’S EQUIPE - mEDICIna ESTETICa

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CooRDINAtoRe SCIeNtIfICo DI «DoCtoR’S eQUIpe»

Dott. Mario Goisis

| doctor’s equipe

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Goisis - rende onde d’urto e radiofrequenza estremamen-te sicure e prive di complicanze».Quante sedute di onde d’urto sono in genere necessa-rie?Si prevedono in genere sei trattamenti di 45 minuti cia-scuno, da attuare anche a solo due giorni l’uno dall’altro».Sembra troppo bello per essere vero: «L’utilità e l’efficacia di queste macchine è ampiamente documentata da studi scientifici. Il loro utilizzo non deve comunque mai pre-scindere da un franco confronto fra medico e paziente. Solo la valutazione del medico potrà guidare il paziente verso i trattamenti per lui più utili ed efficaci».Si parla molto di riempitivi (filler) per il corpo: cosa ne pensa?«La bellezza del corpo può essere migliorata non solo eliminando adiposità localizzate o cuscinetti, ma anche aumentando i volumi e armonizzando determinate aree. Una recente risorsa è rappresentata dai filler riassorbibi-li, autorizzati per l’ingrandimento del seno ma anche di glutei, polpacci e pettorali. E tutto senza ricorrere alla chirurgia».«Le iniezioni di filler - continua il dottor Goisis - ven-gono effettuate in regime ambulatoriale, in anestesia locale, sotto guida ecografica. la tecnica è semplicissima e il risultato immediatamente visibile. Gli studi da noi presentati agli ultimi congressi di Parigi e di Seul hanno evidenziato ottimi risulati. La nostra esperienza in que-sto campo, tra le maggiori in Europa, è stata pubblicata su riviste scientifiche americane ed europee».Il dottor Goisis e i professionisti di Doctor’s Equipe vi-sitano nelle seguenti città: Verona, Milano, Lodi, Mon-za, Torino, Asti, Genova, Sanremo, Catania, Palermo e Roma.

BENESSERE

Una società costituita unicamente da medici che ha come focus il raggiungimento dell’eccellenza e il massimo soddisfacimento del paziente nella medici-na estetica. Questo è Doctor’s Equipe, la giovane e dinamica società nata dall’intuizione del dottor Mario Goisis che ha aggregato un gruppo di professionisti che svolgono l’attività nell’ambito della ricerca dell’ec-cellenza nell’ambito dei trattamenti mini invasivi per viso e corpo. Doctor’s Equipe utilizza le tecniche più avanzate e innovative e i risultati ottenuti vengono presentati nei più importanti convegni internazionali.

«Doctor’s Equipe nasce con lo spirito di aggregare me-dici estetici, odontoiatri e chirurghi plastici che vogliono condividere le tecniche più innovative che rappresentano l’evoluzione in ogni specifico settore - spiega il dottor Goisis -. Doctor’s Equipe permette favorisce dunque il costante aggiornamento professionale, ma rappresenta anche un modello organizzativo manageriale molto moderno. Dalla disponibilità di un unico numero verde che fa da riferimento a tutti gli studi, alle politiche di marketing specifiche alla ge-stione dell’attività, l’Equipe offre tutta la gamma di servizi che permettono ai medici di lavorare in tutta tranquillità concen-trandosi solo sui loro pazienti. Aggregarsi permette inoltre di accedere anche a tutte le novità nel campo dei trattamenti e delle macchine con con-dizioni di favore».La filosofia di Doctor’s Equipe, incentrata sui medici per il soddisfacimento dei pazienti, ha ottenuto un eccellente successo. In Italia sono pienamente attive le sedi di Milano, Lodi, Monza, Torino, Asti, Genova, Sanremo, Catania, Paler-mo, Roma e, ultima in ordine di tempo, Verona.È inoltre attiva una sede a Londra.E lo sviluppo è in continua espansione: «Apriamo di mese in mese nuove sedi in tutta Italia - conclude il dottor Goisis - in un campo di attività in continua crescita ma che impone il massimo della professionalità e la disponibilità del know-how e delle risorse che completano e valorizzano il servizio al medico e al paziente».

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TRA LE NUVOLE

UNA PASSIONE CHE NASCE DA BAMBINI E CHE CONTA MIGLIAIA DI ENTUSIASTI FREQUENTATORI NEGLI AEROCLUB DI TUTTO IL MONDO

di Cristina TRONCIA

Con la passione per il volo si nasce. Ogni pilo-ta ha ricordi legati al desiderio di volare che risalgono all’infanzia. E prima o poi giunge il momento di realizzare quel sogno. Ecco, al-

lora, che giovani e meno giovani, varcano le soglie degli aeroclub con una richiesta precisa: “Insegnatemi a volare!”.C’è chi sceglie l’aereo, chi l’elicottero; alcuni vogliono lan-ciarsi con il paracadute o sperimentare il volo libero, altri

vedere il mondo dall’alto di una mongolfi era; altri ancora piroettare in cielo tra mille acrobazie. Il Nord-Est del paese offre numerose opportunità di ap-prendere l’arte del volo. Quasi ogni provincia dispone di aeroporti e aviosuperfi ci. Ne abbiamo scelte tre, Thiene (Vi), Montichiari (Bs) e Boscomantico (Vr), che, nel loro insieme, riescono a soddisfare le richieste e le esigenze più particolari.

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Non tutti gli aeroclub possono far volare i propri iscritti 365 giorno l’anno. L’Aero Club Brescia I-FTO-041, trovandosi all’aeroporto di Montichia-ri, dispone di una pista di 3 km, aperta 24 ore su 24. Qui i piloti, professionisti e non, familiarizza-no subito con un aeroporto dove atterrano grossi Liner di tutte le compagnie del mondo.

Dalla licenza di pilota privato alla formazione dei piloti professionisti. A Montichiari gli aerei non hanno più segreti?«L’Aero Club Brescia unisce all’attività di volo sportivo una delle più importanti strutture per la formazione dei piloti del nord Italia – chiari-sce Claudio Grigoletto, pilota professionista di una compagnia di Trasporto Pubblico Passeggeri, nonché istruttore della Flight Training Organization dell’A-ero Club di Brescia – . Qui si può conseguire anche l’Abilitazione Strumentale, per comprendere ed ef-fettuare le procedure di volo e utilizzare i velivoli in maniera sicura e autonoma».Come far combaciare la passione per il volo con i ritmi frenetici della vita odierna?«Esiste un percorso di formazione, chiamato Di-stance Learning, grazie al quale i possessori di licenza di pilota privato possono proseguire l’ap-prendimento seguendo le lezioni da casa. Dopo l’esame, si ottiene la Licenza di Pilota di Linea Frozen. Parte dell’addestramento viene effettuato tramite simulatore di volo. Così, pur lavorando, una passione può diventare una vera professione».Quali sono i requisiti che un aspirante pilota do-vrebbe cercare nel suo istruttore?«Oltre alle regole basilari, ciò che conta è l’espe-rienza. Se ci si può mettere nelle mani di istruttori provenienti dalle maggiori compagnie aeree ita-liane ed europee e di piloti professionisti, come a Montichiari, si ha una garanzia in più».

CHI CE LHA FATTA...

DA HOBBY A LAVORO “La passione per il volo mi lega al mondo dell’aviazione fin da adolescente. Ho iniziato la mia carriera di allievo all’Aero Club Brescia, dove gli istruttori hanno saputo trasmettermi non solo le loro conoscenze, ma la cosa più grande: l ’emozione di volare. Quest’infinita dedizione mi ha portato oggi a lavorare come pilota professionista in una compagnia di trasporto pubblico passeggeri. Dall’aeroplano ad elica dell’Aero Club ad un jet in una compagnia di grande prestigio.Il mio amore per l’aviazione, però, non termina qui. Ancora oggi, infatti, torno in quell’Aero Club, dove ritrovo la vera esaltazione del volo. Da istruttore Ground a Deputy Accountable Manager, per mantenere viva e trasmettere a quei ragazzi e appassionati di volo, oggi seduti dietro i banchi, gli stessi sentimenti che ho provato e che provo tutt’ora nel sedermi sull’aeroplano della scuola, sentire il frullare dell’elica e rivivere l’esaltazione del primo volo da solista»

Claudio Grigoletto (nella foto in alto)

L’AEREO NON SARà PIù UN SEGRETO

L’AERO CLUB BRESCIA DI MONTICHIARIUNISCE IL VOLO SPORTIVO ALL’ATTIVITàDI FORMAZIONE DEI PILOTI

solcare le vie del cielo in elicottero Chi lo utilizza non ha dubbi: non c’è mezzo più versatile per volare.

Al di là del suo impiego nel tempo libero, l’elicottero è perfetto per le missio-ni di soccorso, come strumento antincendio, per scattare stupefacenti immagini di panorami a bassa quota. Il fatto, poi, che si possa atter-rare praticamente ovunque dà una marcia in più agli elicotteristi, che devono solo richiedere un permesso apposito. D’altro canto, imparare a pilotare un velivolo del genere è, oltre che più costoso, anche più complicato, rispetto a un aereo da turismo. “Il corso per

diventare pilota di elicottero è impegnativo e lungo – spiega Stefano Vicentini (a destra), della società Elitop, di Montichiari, in pro-vincia di Brescia – visto che per ottenere la licenza privata bisogna studiare un anno a livello teorico, per poi passare a quarantacinque ore di pratica. Ore che devono arrivare a centottanta, per la licenza commerciale, senza la quale non si può volare a scopo di lucro. In realtà l’ottanta per cento delle persone che

scelgono l’elicottero non lo usano per lavoro, ma per soddisfare una passione”.

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Volo a vela, ultraleggeri, volo a moto-re, acrobazia aerea, elicotteri, paraca-dutismo, mongolfiera. All’aeropor-to “Arturo Ferrarin” di Thiene, in

provincia di Vicenza, non manca nulla. E’ l’unica struttura, probabilmente a livello europeo, a pro-porre una scuola per ogni specialità di volo. Oltre a essere la sede di una delle tre pattuglie acrobatiche italiane, il team “Breitling”, i cui membri sono ex piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale. E’ il desiderio di spericolatezza ad animare gli amanti delle acrobazie aeree?“Al contrario! Il volo acrobatico è frutto di calcoli precisi – spiega l’ex pilota Alitalia, Sergio Maron, istruttore di alcune tra le numerose attività dell’ae-roporto – . Per ottenere le licenze di volo bisogna seguire corsi teorici e pratici, oltre a superare una visita medica. Rispetto al passato, ci sono regole più severe. Ma l’entusiasmo non è venuto meno e chi è animato da questa passione riesce a trovare il tempo e il denaro per realizzare il proprio sogno”.A Thiene si può imparare a viaggiare sulla mon-golfiera. Sono in molti a iscriversi?“La mongolfiera è il miglior mezzo pubblicitario che ci sia, anche se poco sfruttato rispetto alle sue potenzialità. Non sono molti a saperla portare, an-che perché di solito la mongolfiera non si affitta, ma si compra. Inoltre, serve sempre un accom-pagnatore, che segua il pallone con il furgone, in modo da recuperare i suoi occupanti a fine volo”.Chi sono i frequentatori abituali della vostra scuola di pilotaggio?“Oltre agli appassionati del volo, a coloro che se-guono i corsi per imparare a pilotare il mezzo pre-scelto o a lanciarsi con il paracadute, ci sono molte scuole. Qui, poi, si può ammirare un F104, il cac-cia supersonico. Un vero re degli hangar”.

il volo nel sangue

Passione Di FaMigliaQuando la passione per il volo contagia tutta la famiglia, il lavoro e la vita privata si fondono, coinvolgendo grandi e piccini. è il caso della famiglia Maron, di Caldogno (Vi). Papà Sergio (nella prima foto a destra), classe 1944, entrato giovanissimo in aeronautica, ha volato cinque anni sui cacciabombardieri, per poi trascorrere trentun’anni come comandante dell’Alitalia. Con chi poteva sposarsi, se non con la prima donna che ha ottenuto il brevetto di pilota in Veneto nel dopoguerra? Mamma Nives, dopo aver messo su famiglia, ha continuato ad esercitare la propria passione.I due figli, nel rispetto delle tradizioni familiari, hanno deciso di seguire le orme dei genitori. Loris, il primogenito, è oggi ufficiale primo pilota in Alitalia. Mentre Simone, il fratello minore (nella seconda foto a destra), è stato il più giovane istruttore acrobatico d’Italia e tuttora segue la sua scuola di pilotaggio di Thiene (nella foto). Chissà se il nipotino Filippo, figlio di Loris, continuerà la tradizione…

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L’AEREOPORTO ARTURO FERRARIN DI THIENE, A VICENZA: UN’OFFERTAPER TUTTI I GUSTI

in volo libero |

PAURA DI VOLARE, ADDIO!Non tutti amano volare. Per molte persone l’idea di salire su un aereo fa

nascere un’innata, profonda paura. Per ovviare a questo problema, all’aeroporto di Thiene viene proposto un ciclo di incontri ad hoc. Dopo un appuntamento con uno psicologo, a chi vuole superare la paura di volare viene spiegato come sono fatti un aereo di linea e un aeroporto e come è strutturato lo spazio aereo. Quindi, ci si reca al Centro Regionale di

Assistenza al Volo di Padova, per rendersi conto del funzionamento dei radar, che controllano il traffico in cielo.

Il giorno successivo, dopo un ulteriore incontro con lo psicologo, l’interes-sato entra nel simulatore, per provare un’esperienza simile a quella reale.Il momento clou è quello in cui si sale sull’aereo vero. Fino ad ora tutti i

partecipanti hanno superato la prova. Provare per credere!

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Tre Fiumi in Festival

promosso dal Distretto Culturale della Provincia di Cremona

Il Teatro a Tavolapercorsi dedicati al gustoIl Teatro a Tavolapercorsi dedicati al gusto

le date dei Festival 2011

• LA VALLE DELL’ADDAdal 14 maggio al 9 ottobre

• ODISSEA FESTIVAL DELLA VALLE DELL’OGLIOdal 18 giugno al 31 luglio

• IL GRANDE FIUMEdal 16 al 30 luglio

• L’OPERA GALLEGGIANTEdall’8 luglio al 25 settembre

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è un piccolo aeroporto, quello di Bo-scomantico, a dieci minuti dal centro di Verona, ma ospita una delle scuole di volo più frequentate d’Italia. Oltre

al volo a motore e al volo a vela, questa struttura è conosciuta per la sua scuola di paracadutismo, operativa da oltre cinquant’anni.Chi può praticare il paracadutismo? Ci sono li-miti, rischi, consigli per chi si avvicina a questo sport?«Il paracadutismo è uno sport che può essere fatto da tutti - spiega Anna Madinelli, della Scuola Para-cadutistica Veronese - grazie alla progressione che la tecnica di scuola ha raggiunto negli ultimi anni e grazie alla disponibilità di materiali altamente sicuri, che permettono atterraggi così plananti da non poter essere neppure immaginati un tempo». Per lanciarsi è necessario avere frequentato un corso apposito di paracadutismo?«Per chi desidera vivere l’esperienza della caduta li-bera, esistono i lanci tandem: dopo un quarto d’ora di preparazione a terra, il passeggero è pronto per un lancio da quattromila metri: sessanta secondi di caduta libera a circa duecento chilometri l’ora. Poi l’istruttore apre il paracadute e porta all’atter-raggio. Chi, poi, vuole diventare paracadutista può seguire un corso vero e proprio».Perché si sceglie di volare appesi a un paracadu-te invece che su un aereo o un elicottero?«è difficile raccontare la sensazione della caduta libera. Nessuno può dimenticarlo: è un arricchi-mento interiore, che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero provare».

chi ScENDE E chi SALE

A FUOcO LENTOSalire in venti persone sopra la più grande mongolfiera che abbia mai volato in Italia. Quest’anno sarà possibile, partecipando al Ferrara Balloons Festival, evento turistico dedicato a questi aeromobili. La manifestazione, dal 9 al 18 settembre 2011, coinvolgerà equipaggi provenienti da ogni parte del mondo, dalle forme tradizionali a quelle più strane. Tutti potranno provare l’emozione del cielo, prenotando il volo libero sopra Ferrara o il volo vincolato all’interno del parco. Imperdibile il Night Glow, con le mongolfiere illuminate a ritmo di musica. Se poi l’emozione diventa passione, ci si può iscrivere al corso per imparare a pilotare una mongolfiera. Perché volare così permette di dimenticare la fretta e di gustare la leggerezza, l’armonia, l’aria che avvolge il mezzo, il relax e il senso di pace. Un modo diverso di vedere l’Italia e il mondo, uno spettacolo mozzafiato. Chi prova questa esperienza la porta con sé per sempre come un ricordo indimenticabile.

a caduta sicuraLA SCUOLA PArACAdUTISTICA VerONeSe è ALMeNO UNA VOLTA NeLLA VITA dA VISITAre

prONTi AL LANciO? Nella foto, a sinistra:

Anna Madinelli, nel portfolio 4.500 lanci e 7 titoli di campionessa italiana

A destra, un lancio tandem

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Il sogno di Icaro. Il sogno di ogni uomo. Volare è sinonimo di liber-tà, farlo ai giorni nostri significa soprattutto passione. Una passio-

ne che si può far crescere in maniera professionale, un divertimento che può diventare, con lo studio, l’abnegazio-ne, la volontà, magari anche una bella e soddisfacente occupazione. Per farlo però c’è bisogno di chi del volare cono-sce i segreti, ma anche quelle basi, quel sapere da cui la sola passione ha inizio. Alitraining, con sede in via Monte Bal-do a Dossobuono, nel complesso Ai-rport Center a poche centinaia di metri dall’aeroporto Valerio Catullo di Vero-na, è oggi tra le più importanti e quali-ficate scuole di volo italiane ed europee. La società Alitraining nasce nel 2002 dalla passione di alcuni comandanti di linea che insieme ad importanti e noti

operatori aeronautici nazionali, hanno unito la loro esperienza per realizzare un centro di addestramento di eccel-lenza per la preparazione di personale aeronautico di alta classe. Già dal momento della sua formazio-ne la scuola di volo si è distinta per le strutture didattiche e la qualificazione del corpo docenti, ottenendo in breve tempo le più difficili e rinomate certi-ficazioni ufficiali Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Solo pochi mesi dopo veniva conseguita anche l’abili-tazione alle nuove e severe norme Eu-ropee Jaa. Oggi, a pochi anni dalla sua istituzione, l’Alitraining è divenuta un polo di formazione conosciuto ed ap-prezzato tra il network delle compagnie aeree nazionali, diventando il centro di formazione preferito da alcuni dei più importanti vettori del panorama aero-

nautico attuale. Alitraining, infatti, è titolare di alcune tra le più importanti certificazioni nel settore del volo e, inol-tre, è l’unica scuola italiana accreditata presso la Iata per rilasciare cerificati re-lativi a corsi Dangerous Good validi in tutto il mondo. La flotta privata della scuola è dislocata presso l’Aeroporto di Verona Boscomantico in un hangar ri-servato. Gli istruttori di volo sono quasi tutti comandanti di linea con decine di migliaia di ore al loro attivo e con de-cennale esperienza gestionale e istru-zionale. Grazie al suo corpo docenti Alitraining è oggi in grado di vantare una media di promozioni agli esami ENAC/JAA sempre superiore al 97%. La flotta della scuola e’ composta di velivoli monomo-tore e bimotore, omologati per la navi-gazione stumentale.

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VOLARE IN SICUREZZA?C’è ALItRAINING

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alitrainingcon sede in via Monte Baldo a dossobuono (VR), è oggi

tra le più importanti e qualificate scuole

di volo italiane ed europee

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territorio

Abbiamo cominciato a conoscerli nella metà degli anni 90, quando in anticipo di qualche anno c’era chi già si preparava ad esplorare una tendenza ori-ginaria da Inghilterra e Irlanda pronta a diffondersi

un po’ in tutt’Europa. Ma gli anglosassoni non hanno inventato nulla, già nell'XI se-colo i pellegrini che si mettevano in marcia verso Roma per festeggiare il Giubileo trovavano ospitalità (a pagamento) nelle case delle famiglie che incontravano nel loro cammino.

Oggi è boom! D’altra parte la formula è semplice: basta vivere in una casa con almeno tre camere arredate, sospendere l’atti-vità per 90 gg l’anno e presentare al comune una semplice di-chiarazione d’inizio attività (d.i.a). Niente partita i.v.a, nessun corso imposto dalle associazioni di categoria o l’obbligatorietà nel collegarsi ad una rete, network o associazione. Ognuno si gestisce come sa e come può, trasformando quella che un tem-po si chiamava ospitalità in una soluzione di business, o in una ragione di vita.

di Simone ARIOt

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BED & BREAkfAStDOpO l’INcREMENtO ESpONENzIAlE DEGlI ScORSI ANNI, lA fORMulA DEl B&B

MEttE I puNtINI SullE "I" cONfERMANDO uN SuccESSO pREvIStO

dal nord europa con furoreLa Finestra sul Fiume

bed&breakfast |

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territorio

Una tendenza in aUmentoI numeri parlano chiaro. Con 18 mila b&b emersi dal monitoraggio del 2008 questa soluzione alternativa ad hotel e affittaca-mere sembra essere altamente apprezzata da entrambe le parti. Dal cliente, per i prezzi vantaggiosi e il clima familiare chesi respira, e dal padrone di casa, che scopreun sistema vantaggioso per mettere a red-dito un bene che in molti casi rischia didiventare un inutile spreco di spazi una volta che cambiano le composizioni fami-liari. Questo è il caso di Annalisa e Mar-gherita Ardinghi, che si sono trovate ad uncerto punto con due stanze in più e, da stu-dentesse universitarie con il dono dell'o-spitalità quali erano, ci hanno visto lungo. In pochi e semplici passi hanno creato un sito (www.ilpiccologiardino.com), scattato qualche foto dimostrativa della struttura e aperto i battenti. La loro casa nel centro di Vicenza, ma allo stesso tempo ripara-ta dal traffico e dotata di un giardinetto, è aperta da quattro anni e la soddisfazione è notevole. “Arrivano stranieri d’estate e ita-liani nel resto dell’anno, poi molti diven-tano clienti abituali e a noi fa piacere. Si tratta di un’esperienza che aiuta a crescere, a confrontarsi”. Della stessa impressione sembrano essere gli ospiti, come Bettina, una ragazza che studia nel vicino conser-vatorio e che spesso deve fermarsi per la notte. “Un giorno doveva provare con al-cuni compagni di corso, ci siamo trovati una piccola orchestra improvvisata in sa-lotto. E’ stato bellissimo”.

non chiamatele pensioni! Regole e limitiLe città che conoscono buoni flussi turisti-ci sono le prime interessate e i b&b sono ormai una concorrenza conosciuta dagli albergatori. Ma la differenza c’è, e la conti-nuità dell’attività non può essere garantita da queste strutture, che non nascono con l’intento di costituire la principale fonte di reddito da parte dei proprietari, come ben ci spiega Roberto Girelli, veronese, pro-prietario di una casa veneta all’interno di una corte a pochi km dal centro di Verona dove nel 2006 ha aperto un b&b dopo un restauro di bioedilizia (www.casavilladar-co.com). “Noi proprietari dei veri b&b ci stiamo organizzando perché ci sono molti furbi che vogliono spacciare pensioni o af-fittacamere per ciò che non sono. Un vero

Esempio eccellente di b&b, La Finestra sul Fiume contempla tutti gli ingredienti che servo-

no a spiegare il successo: struttura bel-lissima e curata, padroni di casa ospi-tali e interessanti, location suggestiva e incontaminata. A Valeggio sul Mincio, a pochi passi da quella pista ciclabile che segue il fiume collegando Peschiera sul Garda a Mantova, si trova questo piccolo an-golo di paradiso dove nulla è lasciato al caso. Pietro Gandini e Mattea hanno ristrutturato il mulino del 400’ apren-dolo ad un piccolo numero di ospiti per soggiornarvi, ma anche a matri-moni ed attività collaterali.

La filosofia che dovrebbe animare i b&b è proprio questa, ossia il ricono-scere di vivere in un luogo che offre un pacchetto emozionale apprezzabile da turisti e non solo, e ovviamente la capacità di ospitare offrendo i migliori consigli a chi si appresta a soggiornare qualche giorno nella propria dimora. A volte l’ospitare significa anche offri-re un modello di vita, in questo caso sostenibile.

Pietro, che proviene dal mondo dello sport, fa molta attenzione a riciclare materiali e implementare la piantuma-zione arborea del giardino, consape-vole di avere per le mani un gioiellino della natura, vero e proprio dono, che necessita del massimo rispetto. E an-che gli ospiti si adeguano. Felicemente.

Abbiamo fatto qualche domanda ai proprietari, per capire quali sono le di-namiche che possono portare ad intra-prendere un'attività di questo genere.Quando avete restaurato ed arredato la casa avevate già intenzione di fare un b&b?Innanzitutto, l'ospitalita' avviene in una parte della casa in cui abitiamo, quindi e' un b&b al 100%. L'idea del b&b e' venuta in un secondo momento e alla ri-strutturazione iniziale sono seguite delle migliorie per poter ospitare in maniera adeguata.Gli ospiti sono soprattutto italiani o stranieri? famiglie o coppie?Diciamo che sono più le coppie a rivol-gersi a noi (italiane e straniere al 50/50), manager e professionisti invece optano per altre soluzioni.Come si sviluppa il vostro rapporto con gli ospiti? sono nate amicizie?Amicizie vere e proprie, no. Abbiamo, pero', molti ospiti che ritornano.Se tornaste indietro, rifareste la scelta? Perchè? Si, sicuramente! Lo rifaremmo subito perchè è un grande interscambio di ener-gie e un modo per conoscere sempre gente nuova!

"la finestRa sUl fiUme" Un b&b di chaRme

Nella foto Mattea e Piero. La loro casa di Valeggio sul Mincio è

un affascinante Bed&Breakfast che la coppia gestisce con successo

www.lafinestrasulfiume.it

95bed&breakfast |

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territorio

Elegante Bed & Breakfast nel cuore della Franciacorta, il Dosso si trova in un luogo in-cantevole, una cascina risalente al 1700 che un’attenta ristrutturazione ha riportato allo splendore fondendo antico fascino e moderno comfort.

Il b&b di Annalisa e Margherita è situato nel centro storico di Vicenza, a circa cinque minuti a piedi dal corso principale della citta’ e da Piazza dei Signori. Raggiungibile in circa venti minuti a piedi dalla stazione dei treni, in alternativa è ben servito dalla linea degli autobus.

www.bb-ildosso.ita Corte Franca (BS)

b&b deve avere la presenza e la residenza del proprietario che semplicemente apre le porte della propria casa agli ospiti.” La questione si fa quindi spinosa, e le Regioni corrono ai ripari diffondendo regolamen-ti diversi da nord a sud. Molti, moltissimi sedicenti b&b sono in realtà strutture nate con l’intenzione di offrire un servizio con-tinuativo e non certamente vissute dai pro-prietari, che talvolta le danno in gestione ad agenti immobiliari e faccendieri. Non è il caso di Mariacristina Corsini, del b&b Il Dosso (www.bb-ildosso.it) nella Francia-corta doc, che dopo una vacanza in Irlanda ha deciso insieme alla madre di trasforma-re un’ala della casa in spazio per gli ospiti, conquistata dallo spirito celtico: “In Irlan-da abbiamo respirato un clima di apertura e condivisione che ci ha ispirato verso que-sta scelta. Il vero spirito del b&b infatti è quello di chi vive e conosce la propria casa e il proprio territorio al punto da volerlo condividere con altri”. Maria Cristina e la madre si sono messe al lavoro cambiando mobili, letti, tende e valorizzando al massi-mo un spazio già di suo incantevole, all’in-terno di una casa di campagna del 700’, inserita in un territorio dove è possibile organizzare giri in bicicletta, passeggiate fra le vigne, visite alle cantine. Insomma, b&b non significa solo letto e colazione (dalla traduzione inglese), ma qualcosa di più, prima di tutto umanità e possibilità di cogliere le sfumature della vita direttamen-te proposte dagli abitanti del posto, coloro i quali conoscono a menadito potenzialità e caratteristiche del territorio, e decidono, non solo per business ma soprattutto per passione, di condividerle con molti nuovi amici. Che spesso ritornano.

una scelta ecofriendly"il dosso" in franciacorta

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www.ilpiccologiardino.coma Vicenza

un'oasi di pace "il piccolo giardino" nel cuore di vicenza

Uno stile di viaggio alternativoCouchSurfing è una comunità che, senza sco-po di lucro, mette in connessione migliaia di viaggiatori e abitanti del mondo. I membri di CoachSurfing (letteralmente "andare a zonzo sui divani"), si scambiano ospitalità e alimen-tano le interazioni culturali dei vari paesi.Per saperne di più visita: couchsurfing.org

coachsurfing

bed&breakfast |

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98 società

IL LUOGO IDEALEPER EVENTI DA SOGNO

EVENTI, CONGRESSI, CENE DI GALA E IMPORTANTI MANIFESTAZIONI VENGONO OSPITATI ALL’INTERNO DELL’ANTICA DIMORA

VILLA ARVEDI

Immersa nel verde delle lussureggianti colline della Valpantena, ai piedi dei Monti Lessini, sorge Villa Arvedi, divenuta di proprietà dell’omonima famiglia nel 1824 per volere di Giovanni Antonio Arvedi. Di

antica edificazione, Villa Arvedi di Cuzzano a Grezzana è citata nei primi documenti, arrivati ai giorni nostri, già a partire dal 1200, periodo in cui era di proprietà di Mastino, Alberto e Cangrande della Scala; assume l’attuale forma solo dopo la metà del 1650, quando viene ristrutturata su disegno dell’architetto Bianchi.Villa Arvedi ospita convegni, cene di gala, sfilate di moda,

seminari, conferenze stampa, colazioni di lavoro, piccole e grandi convention e presentazioni di prodotti; viene inoltre utilizzata come location ideale per girare film e spot pub-blicitari.L’eccellente posizione dove è ubicata la Villa permette agli ospiti di poter godere del clima rilassante della campagna e allo stesso tempo di essere a soli nove chilometri da Verona, e a pochi chilometri dalle uscite dell’autostrada, dell’aero-porto Catullo di Villafranca e dal Lago di Garda.Quando si arriva all’interno della suggestiva e raffinata Villa Arvedi, è possibile ammirare lo splendido paesaggio

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99Villa arVedi - Grezzana (Vr) - [email protected]

che circonda l’imponente edificio: la proprietà è infat-ti delimitata da una coltivazione di antichi olivi, da un folto bosco di carpini e rovere ed è caratterizzata da un particolare giardino all’italiana, unico nel suo genere; quest’ultimo è situato su un terrazzamento davanti alla villa che abbraccia buona parte della proprietà; il viale d’ingresso accoglie i visitatori con un caratteristico ac-cesso costituito da cespugli di bosso secolare a da una fontana ubicata al centro del parco.All’interno della meravigliosa edificazione si possono trovare diversi saloni finemente affrescati: tra i principali si ricorda la grande sala dei Titani affrescata da Ludovico Dorigny, che ha lasciato la sua indelebile firma rappre-sentando scene mitologiche dedicate a Perseo contro la Medusa, alla lotta fra Lapiti e Centauri e ai Titani. Que-sta antica e storica sala è il luogo ideale per organizzare cene di gala, convegni o premiazioni. Anche la chiesetta barocca dedicata a San Carlo Borromeo è stata affrescata sempre da Ludovico Dorigny, mentre le altre sale sono state decorate da altri artisti famosi come Farinati, Fra-lezza e Santo Prunati.Villa Arvedi a Grezzana è il luogo ideale per eventi da sogno.

territorio

Nelle foto sopra, uno scorcio degli interni in stile barocco e la chiesetta padronale

Villa Arvedi è aperta tutto l’anno.Per ammirarne le bellezzeè possibile prenotare una visita guidata (minimo 10 persone).

www.villarvedi.it

UN PATRIMONIO DA VIVERE

nella foto sopralo splendido giardino caratterizza la tenuta

di Villa arvedi

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100 società| MANGIARE SENZA RINUNCIE

Le intolleranze alimentari non sono più un problema

DESPAR PRESENTA LA NUOVA LINEA DI PRODOTTI FREE FROM, STUDIATI PER CONCILIARE IL PIACERE DI GUSTARE ALIMENTI

BUONI E SANI CON PARTICOLARI ESIGENZE ALIMENTARI

mangiare senza rinunce

di Giovanni BREGANT

Il cibo non è solamente qualcosa che soddisfa il no-stro bisogno nutrizionale, ma è anche - o almeno do-vrebbe essere - un piacere. Per moltissime persone, tuttavia, questo non è possibile, a cause di una serie

di allergie e intolleranze che recenti ricerche confermano essere in costante aumento. Per tutti loro, infatti, la strada obbligata consiste nel rinunciare a molti alimenti base del-la dieta mediterranea, in favore di prodotti sostitutivi che

quasi sempre mortificano il palato, facendo pesare ancora di

più, ad ogni pasto, questa “diversità”.

Questo per lo meno fino a ieri, perchè da qualche settima-

na in tutti i punti vendita Despar, Eurospar e Interspar è disponibile la nuova linea DESPAR Free From, rivolta

proprio a tutti quei consumatori con particolari esigenze di

alimentazione.

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Con l’obiettivo di proporre qualcosa di inedito in questa nicchia di mercato, Despar ha infatti adottato un approccio innovativo: dopo una prima selezione finalizzata a identi-ficare un gruppo di produttori di qualità, è stato svolto in collaborazione con i Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche sugli Alimenti dell’Università degli Studi di Milano un panel test che ha consentito di valutare le carat-teristiche dei diversi prodotti. Successivamente, mediante questo supporto di consulenza tecnico-scientifica, Despar ha chiesto ai produttori di raggiungere precisi standard qua-litativi, in termini non solo di compatibilità con le principali intolleranze, ma anche di sapore e più in generale di grade-volezza. È nata così una linea di prodotti alimentari compa-tibili con le più comuni intolleranze ma soprattutto con un sapore davvero buono, per essere liberi finalmente di gusta-re un dolce, uno snack, una mozzarella o ancora un piatto di pasta senza rinunce. E, perchè no, per essere anche libe-ri di preparare finalmente una cenetta per tutta la famiglia senza differenziare per forza gli alimenti, perchè i prodotti DESPAR Free From sanno farsi apprezzare da tutti!

Non manca, naturalmente, un sistema di etichette ben leg-gibili che segnala le indicazioni nutrizionali (senza glutine, senza lattosio, senza glutine nè lattosio oppure senza lie-vito), ma questo aspetto, per quanto fondamentale, passa quasi in secondo piano rispetto alla qualità percepita in ter-mini di sapore, aroma e consistenza. Caratteristiche queste che sono il risultato di un processo di miglioramento conti-nuo grazie allo svolgimento, presso i Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche sugli Alimenti dell’Università degli Studi di Milano, di verifiche periodiche sulla qualità delle materie prime impiegate e non solo.Sempre nell’ottica di un miglioramento continuo dell’of-ferta, va sottolineato inoltre che questa è destinata ad am-pliarsi ulteriormente nei prossimi mesi: oltre alle ... pro-poste già disponibili, sono infatti in fase di realizzazione ulteriori prodotti, tra cui affettati, piatti pronti surgelati e condimenti.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.despar.it, nella sezione “Free From”, dove Despar pro-pone notizie utili e consigli in merito all’assortimento dei prodotti e alle loro particolarità.

A TAVOLA

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Un’alternativa gUstosa Per milioni di italiani

Per comprendere l’importanza anche sociale della nuova linea Free From sono sufficienti alcuni dati sulle principali intolleran-ze e patologie per le quali questi prodotti rappresentano una risposta sana e gustosa. La celiachia, caratterizzata da un’in-tolleranza genetica permanente al glutine contenuto in alcuni cereali, colpisce in Italia 1 individuo su 100 (fonte A.I.C. - Asso-ciazione Italiana Celiachia) e il numero dei celiaci è in continuo aumento. L’intolleranza al lattosio, invece, colpisce ben il 40% della popolazione italiana, mentre si calcola che i diabetici nel nostro Paese siano più di tre milioni.

Per essere liberi finalmente di gustare un dolce,

uno snack, una mozzarellao ancora un Piatto di Pasta

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Coppi e Bartali, Battisti e Baglioni, Vespa e Lam-bretta. Gli italiani hanno sempre amato le con-trapposizione manichee, fatte di eterni e infi niti confronti e comparative pronte a trasformarsi in

risse. Ne sono passati di anni da quando il tifo per uno o l’altro campione del ciclismo poteva spiegare l’appartenenza politica, ed ora anche quella sorta di prolungamento del nostro corpo che è diventato il telefonino si dice pronto a dividere la società, dando vita a due partiti ben distinti. Il popolo dell’ iPhone e la tribù del BlackBerry. Non c’è un terzo telefono che possa entrare a far parte del gioco della leadership, e lo sa bene un colosso come Nokia che è stato letteralmente sbattuto fuori da una competizione che non prevede un terzo posto, ma nem-meno un primo. Perché questi due aggeggi chiamarli telefoni è oltremodo riduttivo, essendosi costruiti un’immagine proli-ferata in un universo di addicted per i quali Apple e Rim ( case produttrici dei due devices) hanno saputo rappresentare molto più di una preferenza tecnologica. Che siano due prodotti di qualità non c’è alcun dubbio, ma attorno a loro si è sviluppa-ta una dimensione nuova per un oggetto tecnologico, che in passato riguardava solo prodotti meccanici (vedi la Vespa) o umani (i ciclisti citati, o le squadre di calcio, come nel caso della storica rivalità Inter/Milan). E tutto ciò ci piace, e ci fa anche un po’ ridere, come ridere ci fanno a volte gli utilizza-tori. Il BlackBerry dipendente è membro di una tribù urbana, multinazionale e senza distinzioni di sesso e genere. Il lavoro, per chi ne fa parte, è molto più di un imperativo categorico, è un vero e proprio Dio, tanto da portarselo sempre appresso. Il telefonino canadese è infatti amato soprattutto da manager e fi nti manager, da chi non stacca mai e pare non possa lasciar perdere per qualche momento le mail, da quanti guadagnano

cifre annue a cinque zeri e quanti vorrebbero guadagnarle. Li si riconoscono ovunque: al cinema mentre si aggiornano sullo stato dei lavori anche se è venerdì sera, in seggiovia dove muo-vono i pollici a ritmo di samba riuscendo a mandare mail più veloci delle parole pronunciate; in riunione, quando l’imman-cabile aggeggino deve starsene lì, in bella vista sopra il tavolo e in continuo assetto vibratorio.

Il BB viene esibito come una sorta di lasciapassare, ancor di più da chi ne sfoggia due contemporanea-mente, che a sentir loro aprirebbe le porte del suc-cesso nel mondo del lavoro, perché “senza comuni-cazione sei tagliato fuori”!

Poi però si scopre che le mail più lente ad arrivare, quelle che devono essere sollecitate maggiormente, arrivano sempre da membri della tribù del BB, arrivando a sospetta-re che tutte quelle continue vibrazioni derivino soprattutto da scambi continui e chattosi con l’amante di turno, o con il vecchio amico di liceo per raccontarsi l’ultima barzelletta. La presenza di un Blackberry in più la si intuisce ancor prima di vederlo, perché sappiamo bene da quali tasche di pantaloni e giacche potrebbe uscire, preferendo dichiaratamente uno sti-le classico, da manager di successo, rispetto allo stile iPhone, molto più casual e fi nto minimalista. Insomma uno strumento che per un responsabile commerciale, un banchiere, un avvo-cato, o semplicemente per un bocconiano, non può mancare. E i giovani? I Blackberry under 25 sono pochi, ma quelli che ne fanno parte giurano di non abbandonarlo mai, e quando faranno tanti soldi ne avranno anche loro due. Al liceo, infatti, l’adolescente blackberriano lo si riconosce subito: camicetta, mocassino e quello stile che evolve la dimensione paninara

LE NUOVE TRIBÙ SONO SMARTFONICHE

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degli anni 80, simil preppy reganiana, improntata al successo e al business, con quella puzzetta sotto il naso che fa tanto chic.

Dall’altra parte del ring invece arriva un giovane ar-chitetto, sciarpetta di lino al collo e Vespa d’epoca. Non parla ma guarda fisso lo schermo del suo iPhone, dove ha caricato i rendering del suo ultimo progetto.

Sfiorando con un dito lo schermo come per accarezzarlo tra-sforma il suo device in una macchina fotografica Polaroid per immortalare una giovane modella che cammina per strada. Un altro tocco sullo schermo e la modella è già condivisa in Face-book, o ancor meglio in uno di quei tanti blog modello Sarto-rialist che imperversano in rete. Non preoccupiamoci di of-frirgli una birra, l’architetto si arrangia e cerca un’applicazione che trasformi il suo iPhone in una Moretti da 33ml, ma senza successo, perché non l’hanno ancora inventata. Agitato e scosso per il dramma appena scoperto, la cosa più saggia è controllare il battito cardiaco. Con cosa? Ma con l’iPhone, che dubbi, e la sua applicazione Heart Monitor! E allora ecco che altri Apple Addicted si fanno vivi, chi tenendolo in tasca, chi guardandosi l’album fotografico preferito, chi imprecando per la batteria già finita, e chi cercando una tra le 310.000 applicazioni presenti su App Store, il negozio virtuale dove si può trovare di tutto, anche un’applicazione che simula il rumore di diversi tipi di pernacchie. Scherzi a parte, iPhone e BB hanno un potenziale enorme, per-ché per una ragione o per l’altra stanno trasferendo il traffico internet sui dispositivi mobile ed abituando le persone a navigare, riducendo così il digital divide che vede l’Italia in una condizio-ne di arretratezza rispetto agli altri paesi occidentali. Ma le cose sono destinate a cambiare, perché dall’ultima indagine commis-sionata alla società Astra Ricerche e realizzata su un campione rappresentativo di italiani tra i 15 e i 65 anni ha decretato che il 39% di loro usa internet dal cellulare. Non solo, perchè sono circa 15 i milioni di utenti del belpaese che sfruttano un servizio di geolocalizzazione (gPS) dal telefonino, proprio nell’anno in cui risulta per la prima volta in calo l’utilizzo degli sms. Ciò che ben spiega il successo degli oggetti della nostra esplorazione (che in questo caso vede primeggiare l’iPhone), è però un altro dato, relativo alla scelta del canale di comunicazione via telefonino. Tra il parlare, il mandare messaggi o email, sembra che vinca un’al-

società

lE NUoVE TRIBù SoNo SMARTFoNICHE iphone

blackberriani vs iphoniani

LE OPINIONI DEGLI AMICIIl confronto proposto in Facebook

dall’autore infiamma gli animi

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tra possibilità, ovvero quella di postare e condividere sui social net-work contenuti di comunicazione tra cui frasi fatte, video musicali e sensazioni direttamente dal telefonino. Tra i 14 e i 24 anni infatti ben il 22% dei giovani preferisce questo sistema, ma si tratta di un dato in continua crescita. Non stupiamoci quindi del successo di un telefono molto intuitivo come l’Iphone che dimostra di andare incontro anche a categorie professionali inaspettate. Un esempio? I medici, come dimostra la realtà dei paesi del Nord Europa, dove questo dispositivo è dato in dotazione dall’ospedale stesso, consen-tendo ad esempio di leggere in tempo reale le cartelle cliniche dei pazienti e molto altro. Francesco Messina, che da cognome non possiamo certo considerare svedese, è un medico specializzando alla clinica San Paolo di Milano e utilizza il telefono come vero e proprio strumento. “Mi ha semplifi cato in maniera considerevole la vita. Riesco a tenere traccia degli appuntamenti, ho a portata di mano i farmaci e le tac dei pazienti che oltretutto posso condividere in tempo reale con i colleghi”. Non solo, la qualità grafi ca consente ai professionisti del mondo della comunicazione di poter effettuare video HD e ad uno skipper di avere una bussola da navigazione a portata di mano. Il problema è che le app più scaricate sono so-prattutto quelle inutili, e per una persona che riesce a migliorare la qualità della propria vita grazie a questo strumento ce ne sono dieci che non se ne fanno nulla, si estraniano dalle comunicazioni tradizionali e si ammalano della sindrome di “Hickicomori”, distur-bo che porta le persone a vivere la loro vita esclusivamente on line. Ma non ci sono solo loro, perché se è vero che uno stilista nello sce-gliere un telefono può dare priorità alla qualità della fotografi a, un consulente di una multinazionali sceglie il BB perché ha bisogno di leggere e mandare in continuazione mail, che arriveranno addirit-tura prima che dal PC. E se c’è chi non può o non vuole rinunciare a tutto, evita il dubbio e prende tutti e due, come Guglielmo Tom-masin, imprenditore, che sentenzia lapidario con una frase che può mettere d’accordo tutti: “Two (Phones) is megl’che one”, come diceva uno Stefano Accorsi alle prime armi, quando i telefonini ancora non esistevano...

RIVALI

A CONFRONTO

e la sfi da continua sui tablets

BLACKBERRY PLAYBOOK Il lancio internazionale del nuovo PlayBook è partito. In Italia viene commercializzato grazie a una se-rie di intese con i principali centri vendita consumer attivi sul territo-rio nazionale. PlayBook al debut-to con un corredo moto ampio di applicazioni offre una fascia prezzi facilmente confrontabile con quel-la di iPad2

iPAD2Una dotazione infi nita di caratteri-stiche già ormai ben note ad oltre un anno dal lancio del primo mo-dello, venduto in milioni e milioni di pezzi nel mondo. Di lui ormai si conosce già tutto e si aspetta già il prossimo modello, ormai abituati da Apple a continui colpi di scena che rivoluzionano il passato

LA “MELA”Nato nel 2007, è stato il primo cellulare multi touch screen. È il dispositivo preferito dai creativi

LA “MORA”Nato alla fi ne anni ‘90,

all’inizio era un cercapersoneÈ l’agenda dei business men

QUELLI CHE ... NO GRAZIE!

SENZA È POSSIBILE?La maggior parte di chi possiede uno SMARTPHONE dichiara di non poterne più fare a meno. Ogni tipo di informazione anche di utilità quotidiana è a portata di tasca. Ma c’è chi non cede al fascino della comodità facile ...

«V ivere senza smartphone? Per il momento resisto, e non sono ancora stato internato. Lavoro nella comunicazione

e nella formazione, ambienti in cui ci si manda mail senza sosta, dove il design conta qualcosa, ma non riesco a considerare vantaggioso l’avere un unico strumento per fare tutto. Preferisco scattare foto con una macchina fotografica vera, navigare da un pc, ascoltare musica da uno stereo o ancor meglio suonarla con una chitarra o un pianoforte. Certamente portarsi dietro tutto questo armamentario è scomodo, ma si impara a fare selezione. Quanto alle mail, quelle che mando sono mail vere, anche di più pagine, e l ’idea di scriverle da una testierina di 10 cm quadrati mi fa solo imbestialire. Ne mando e ricevo almeno cinquanta al giorno, importanti, e quando me ne occupo voglio dedicarci tempo e attenzione. Il mio Nokia da 30 euro comprato 5 anni fa è indistruttibile, con la batteria che dura una settimana e una tastiera che mi fa scrivere sms ad occhi chiusi. Provateci con uno smartphone! Pago una birra a chi ci riesce!»

Furio Vergassi

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SOCIETÀ

BLACKBERRIANI VS IPHONIANI |

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L’Educandato Statale “Agli Angeli” comprende tre scuole, primaria, secondaria di primo grado , li-ceo classico ed un collegio. L’istituto, situato nel centro di Verona, dispone delle migliori strutture,

idonee allo svolgimento dell’attività didattica secondo le me-todologie più innovative e perfette per i momenti ricreativi: non solo aule, laboratori, biblioteca, ma anche teatro, palestre, campi da calcio, tennis, basket, pallavolo, ed un vasto parco se-colare, di oltre tre ettari, che offre agli studen-ti innumerevoli possibilità di svago. Insomma una scuola dal sapore antico ma proiettata nel futuro. Almeno a quanto ci racconta la presi-de, Augusta CeladaCome si compone l’Offerta formativa dell’Istituto?L’offerta formativa proposta dall’Educanda-to Agli Angeli di Verona si caratterizza per essere un’offerta globale che consente allo studente di frequentare tutto il corso di studi presso il nostro istituto entrando cioè in pri-ma classe della scuola primaria e rimanendovi fino al conseguimento del diploma potendo scegliere tra i percorsi di scuola secondaria di 2° grado del Liceo Classico, Liceo Classico

Europeo e Liceo Scientifico. La frequenza è aperta a studenti maschi e femmine e si articola sulla settimana corta con le-zioni dal lunedì al venerdì. L’offerta formativa si caratterizza per un tempo scuola prolungato fino alle ore 17.00; tale spazio temporale consente di realizzare azioni educative e didattiche personalizzate anche grazie al contributo formativo apportato dagli educatori profilo professionale specifico delle Istituzioni Educative.

Quali sono le caratteristiche principali che rendono dell’Educandato Agli Angeli una scuola per certi versi davvero speciale?L’Educando Agli Angeli si caratterizza per l’attenzione ad ogni studente quale consape-volezza condivisa che l’esperienza cognitiva e scolastica costituiscano solo un aspetto del più ampio e complesso percorso di matura-zione personale. Questo ci permette di guar-dare allo studente sotto differenti punti di vi-sta, valorizzandone le specificità e evitando di emettere giudizi drastici in presenza di pre-stazioni scolastiche poco soddisfacenti pro-prio perché inquadrate all’interno del percor-so individuale e sempre comunque all’interno di un contesto di grande rigore educativo.

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| EDUCANDATO AGLI ANGELI

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società

Tra i servizi offerti avete anche la possibilità di ospitare gli studenti in convitto. Di cosa si tratta?Caratteristica peculiare dell’Educandato è costituita dal servi-zio di residenzialità che viene offerto a studenti maschi e fem-mine, provenienti sia da zone limitrofe che dall’intero territo-rio nazionale ed estero. Il servizio comprende vitto, alloggio, servizio di lavanderia e medico-sanitario, con la possibilità di camere singole. Gli studenti, che possono frequentare scuole annesse all’Educandato o esterne, sono supportati nell’esecu-zione ed organizzazione dello studio dagli educatori che li se-guono anche in tutte le altre attività sportive e ricreative orga-nizzate per i convittori. Il servizio di residenzialità si articola su cinque o sette giorni settimanali a seconda delle richieste provenienti dalla famiglie.

Il legame con le famiglie è ancora alla base della vostra filo-sofia educativa?Il legame con le famiglie rappresenta l’elemento fondante la nostra azione educativa in quanto siamo convinti che solo l’alleanza scuola-famiglia possa concorrere efficacemente alla costruzione di persone responsabili e consapevoli delle proprie scelte. Tale alleanza si declina e costruisce nei frequenti colloqui con le famiglie e nel loro coinvolgimento nelle varie attività pro-poste dalla scuola. Il dialogo didattico viene ad essere rafforzata dall’utilizzo del registro elettronico che consente ad ogni genitore di essere ag-giornato in tempo reale sulle valutazioni e sulla presenza del proprio figlio a scuola.

EDUCANDATO AGLI ANGELI - VIA CESARE BATTISTI 8 - 37122 VERONA - T. 045 8000357/045 8006668 - www.EDUCANDATOAGLIANEGLI.IT

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108 società| LITHOSOL

MILIONI DI QUOTIDIANI VENGONO “SFORNATI”OGNI NOTTEUN pRIMATO LIThOSOL ITALIA, AGENTE EScLUSIVO pER IL SETTORE GIORNALI QUOTIDIANI AGFA GRAphIcS

UN pRIMATO LIThOSOL ITALIA, AGENTE EScLUSIVO pER IL SET-TORE GIORNALI QUOTIDIANI AGFA GRAphIcS

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è tanto impressionante quanto sconosciuto ai più il flusso di lavoro dietro le quinte volto a ga-rantire la perfezione della filiera produttiva dei grandi quotidiani (tra cui quelli della Socie-

tà Athesis, che stampa Il Sole 24 Ore, Il Giornale di Vi-cenza, L’Arena di Verona e BresciaOggi). La messa a pun-to delle macchine è finalizzata a permetterne un utilizzo intensivo - concentrato in poche ore al giorno - quelle che passano tra la chiusura del quotidiano in redazione e la consegna dello stesso ai distributori, nel cuore della notte. è il lavoro di Lithosol Italia, società impegnata da trent’anni nel settore della stampa professionale, fornitrice di tecnolo-gie e materiali di consumo agli stabilimenti di produzione dei giornali quotidiani.Il flusso di lavoro oggi è totalmente digitale nella quasi totalità dei casi, per cui le soluzioni Lithosol Italia si caratterizzano per la massima adattabilità a tutti i sistemi editoriali. Sono cioè so-luzioni “aperte”, configurabili in base alle esigenze di ogni sin-golo stabilimento di stampa, che oggi basano il lavoro sul CTP (Computer To Plate - tradotto in termini accessibili significa che il flusso di lavoro generato dal Computer giunge direttamente all’incisione della lastra, senza passaggi meccanici intermedi). Oltre alle lastre, l’elemento fondamentale e delicato della stampa, l’offerta Lithosol Italia comprende i nuovi prodot-

ti chimici “Agfa Press Room” (additivi, soluzioni di lavaggio per rulli e teli gommati ecc.) per una sala stampa sempre al massimo dell’efficienza e della pulizia. Ovviamente l’offerta comprende il servizio di assistenza tecnica e consulenza di alto profilo.

Un team qUalificato dedicato ai qUotidianiQuando si parla di Lithosol Italia è inevitabile il collegamento diretto con il mondo dei quotidiani. Un accostamento spon-taneo perché se si ripercorrono le tappe di crescita di questo distributore di lastre da stampa si scopre che vanno di pari passo con l’evoluzione dei quotidiani. Lithosol Italia è stata la prima azienda in Italia a ritagliarsi una specializzazione nei giornali abbinando alla proposta di lastre anche prodot-ti chimici, adattabili a tutti i sistemi di prestampa e stampa utilizzati. Questi plus hanno dato vita a un sodalizio che dura ormai da trent’anni, comprendente un servizio di consulenza professionale che permette ai quotidiani di utilizzare in tutta tranquillità i prodotti commercializzati. Lithosol Italia ga-rantisce inoltre un servizio di consegna in tempi rapidissimi, monitorando se serve anche il magazzino clienti per arrivare sempre ad assicurare consegne puntuali.

società

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la proposta lithosol

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società

AgfA Press room Per unA sAlA stAmPA efficienteLa gamma dei prodotti “Agfa Press Room” propo-sta da Lithosol comprende un vasto assortimento di additivi di bagnatura, soluzioni di lavaggio per rulli e teli gommati, sia per sistemi automatici che ma-nuali, con inibitori di corrosione, agenti chimici per la pulizia delle macchine da stampa e per usi specifici. I prodotti della linea “Agfa Press Room” sono certi-ficati sia da FOGRA sia dai principali produttori di macchine da stampa e sistemi automatici di lavaggio. Grazie all’esperienza di Lithosol Italia e al know-how Agfa acquisito nel settore della tecnologia delle lastre offset, tali prodotti sono formulati per apportare mi-glioramenti significativi alle prestazioni del reparto stampa.Nell’ottica di garantire un supporto di alta qualità al cliente, Lithosol conta anche su personale tecnico aggiornato e competente che si avvale delle migliori apparecchiature presenti sul mercato per eseguire, ad esempio, anche le analisi delle acque (Water Analysis - Fountain Set Curve). I report di questi test, ese-guiti sia presso il cliente sia nel laboratorio analisi di Lithosol, sono poi consegnati al cliente in modo tale che possa tenere costantemente sotto controllo tutti i parametri necessari per avere una sala stampa sempre al massimo della sua efficienza.

lastre lithosol

per ogni esigenzaNel portfolio Lithosol Italia oggi spicca la linea Agfa Lithostar, LAP/V lastre ad alogenuri d’argento ad alta sensibilità. Si tratta di lastre polimeriche in allu-minio anodizzato e trattato elettrochimicamente che offrono il massimo dell’affidabilità. Le lastre Agfa rappresentano il prodotto di punta di Lithosol Italia. Riconosciute dal mercato per le loro caratteristiche qualitative e per le migliori performance in termini di resistenza meccanica in macchina, queste lastre si distinguono, rispetto ad altre lastre offset, per la miglior velocità di scrittura, l’elevata durata a magazzino - fino a 36 mesi - e il minor numero di resi e reclami da parte dei clienti a livello europeo.

Oltre alla linea Lithostar, l’offerta Lithosol comprende anche tutta la serie di lastre Agfa: Lithostar Plus LAP-O lastre ad alogenuri d’argento ortocromatiche, Energy Elite lastre termiche senza cottura, lastre fotopolimeriche N92 e le fotopolimeriche N-92-V per CtP violet.A breve saranno introdotte anche le N92-VCF, lastre chemical-free, trattate in sviluppatrice Agfa VCP85 senza la necessità di utilizzare additivi chimici.

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PRIMETECH è una società legata ai settori tecnologici dell’elettronica di potenza che da anni offre una vasta gamma di prodotti e soluzioni finalizzati alla protezione dell’alimentazione elettrica.Le nostre soluzioni proteggono i moderni sistemi digitali di elaborazione e trasmissione dai costosi fermi macchina o dai danneggiamenti conseguenti alle interruzioni o ai disturbi associati a blackout, fulmini, microinterruzioni, cause accidentali eccetera.La gamma dei prodotti comprende:• Gruppi di continuità (UPS) monofase e trifase• Stabilizzatori• Soccorritori• Carichi resistiviA questi prodotti si affianca la rappresentanza per l'Italia delle batterie al Nichel Cadmio prodotte da HBL, uno dei leader mondiali del settore.CHI SIAMO

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Nel maggio 2009 Primetech ha ottenuto anche la fiducia di Voltwerk, del gruppo Conergy, che l'ha scelta come unico referen-te italiano per l'assistenza tecnica sui propri impianti. Il nostro team di tecnici specializzati, grazie ad un'adeguata formazione, è ora in grado di intervenire efficaciemente anche sugli impianti fotovoltaici.

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Spatial Sound 2.0: dare il enso all’ambienteIn molte situazioni, come camminare per strada o a cena in famiglia, si sa quanto sia impegnativo organizzare e seleziona-re molte voci di persone che parlano con-temporaneamente. Spatial Sound 2.0 cambia tutto ciò, perché preserva tutti gli indizi spaziali dell’ambiente e attraver-so loro consente al cervello di determina-re da dove provengono i suoni e seguirli. L’ultima generazione dei correttori acusti-ci utilizza questa tecnologia che riproduce la tridimensionalità del suono. Per l’udito questa capacità è fondamentale per or-

ganizzare l’ambiente acustico e restituire la sensazione naturale di sentire in “3D”.

In nuovo microchip che recupera l’uditoNegli ultimi 10 anni gli apparecchi acustici sono diventati 10.000 volte più potenti e 20 volte più piccoli. La nuova frontiera sono i micro correttori acustici dotati di Intelligen-za Artificiale e di Bluetooth®, prodotti dalla più grande azienda al mondo, la OTICON. L’Intelligenza Artificiale fa sì che i nuovi di-spositivi si focalizzino sulla voce, che rigua-dagna chiarezza. La configurazione “Open” OTICON lascia l’orecchio libero evitando il senso di occlusione e il fastidio che spes-so è presente nei tradizionali apparecchi. La tecnologia Bluetooth® consente ai nuovi correttori di collegarsi senza fili a telefoni fissi, a cellulari, TV, trasformandoli in micro cuffie personalizzate. Per chi sceglie un’ap-plicazione binaurale, una micro antenna, in-visibile dall’esterno, mette in collegamento il lato destro ed il sinistro, in questo modo avviene una ricostruzione che ripristina

l’udito stereofonico bilanciato a 360° simu-lando l’udito naturale, si comporta come una “Lente Acustica” che favorisce l’ascolto an-che dei suoni lontani. Grazie alle loro piccole dimensioni, quando indossati, divengono indistinguibili, non provocano fastidio e non tradiscono la loro presenza. Queste innova-tive soluzioni OTICON possono essere usa-te da tutti, a qualsiasi età, in qualsiasi situa-zione, senza imbarazzi. Per maggiori informazioni chiamare 0321.39.75.94

Per ascoltare con chiarezza la Televisione

e capire le parole

E’ una soluzione innovativa per aiutare le piccole e grandi sordità, basata sui sistemi Bluetooth, usati ormai da tutti i telefonini, che consente di collegarsi direttamente anche alla TV e sentire meravigliosamente, senza cuffie o fili. Con un collegamento Wireless, e un dispositivo chiama-to ConnectLine, invia i suoni della TV all’appara-to uditivo qualunque sia il volume. Una soluzione geniale e pratica per coloro che faticano a senti-re bene. Lo stesso sistema può essere applicato anche al telefono di casa, al cellulare, alla radio, ai sistemi Hi-Fi, MP3, I-Pod, ai computer ecc.: tut-to il mondo sarà collegato al nostro udito.

ConnectLine è l’innovativo sistema individuale per sen-tire meravigliosamente la TV al giusto volume, senza cuffie, senza fili e senza interferire con gli altri.

Il microchip “Rise udito naturale”, migliora la qualità della vitaLa pagina della salute I NUOVI MICROCHIP CHE RECUPERANO L’UDITO

la più recente soluzione per recuperare “l’udito naturale” in modo praticamente invisibile.

Mai sottovalutare i primi sintomi

Sono interessati circa 7 milioni di italiani. Le cause? Città rumorose, invecchiamento, ereditarietà, sono le più comuni. Il calo dell’udito avviene gradualmente ed è indolore. Gli indizi sono: percezione meno nitida delle parole, difficoltà nell’ascolto in ambienti rumorosi, Difficoltà nel comprendere il parlato della Tv. Inizia col “sento ma non capisco le parole, uso il volume della Tv sempre troppo alto, il telefono squilla invano”. Gli specialisti assicurano che il calo dell’udito si può risolvere con successo. Basta fare subito un test dell’udito gratuito presso un Centro specializzato e cercare con l’Audioprotesista la soluzione su misura per le proprie esigenze.

La scienza trova la soluzione per un udito “naturale” che non stanca il nostro cervello

Mai come ora la ricerca scientifica applicata al settore del recupero uditivo è stata in grado di sostenere così ampiamente l’udito naturale. I nuovissimi correttori di elevata prestazione, frutto delle più recenti ricerche tecnologiche e unici per capacità di potenziare l’ascolto, sono in grado di migliorare notevolmente la comprensione come mai era stato possibile prima d’ora. Sono progettati per supportare la naturale capacità del cervello di organizza-re i suoni, riconoscerli e distinguerli, per for-nire un segnale acustico ad “alta fedeltà” che possa essere decodificato e seguito facilmen-

te. Questo concetto è importante e distingue la nuova filosofia di questa soluzione dalle precedenti perché opera sulla capacità di comprendere meglio il parlato, distinguendo-lo dai rumori di fondo, senza affaticarsi tanto. Perché questo è il punto: amplificare i suoni ormai è nelle possibilità di un normale appa-recchio acustico, ma non è sufficiente perché è comunque richiesta una quantità enorme di energia psico-fisica per poter seguire una conversazione complessa, magari senza ave-re la garanzia di comprendere tutto. Questi ultimi ritrovati fanno risparmiare più energie per concentrarsi sulla comprensione, la me-morizzazione o la risposta. In questo modo si aiutano le persone che hanno difficoltà uditi-ve a capire meglio in tutta tranquillità e senza fatica per lasciare solo il piacere di sentire.Per informazioni su questi nuovissimi cor-rettori uditivi di ultima generazione , chiamare il Numero Verde Gratuito: 800.240.911.

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FEDERICA PELLEGRINI

IL MIO STILELIBERO

QuESTa vOLTa LaScIaMO STaRE L’acQua, paRLIaMO dELLa vITa SuLLa TERRa fERMa: «vEROna è una

cITTà chE MI RILaSSa E MI fa SEnTIRE SEREna»

di SIMOnE aRIOT

SFIDE IN SALITA Gli amici del Vespa Club su di giri nella salita verso Monte Berico (Vicenza)In primo piano Marco Basoni, dietro da sinistra:Andrea Bernardelle, Giovanni Bottazzi, Francesca Xausae Roberto Celin (presidente del Vespa Club Vicenza)

| VESPA FEVER

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C’è un ronzio scoppiettante, fulmineo e inso-lente, che non si ferma e si diffonde, trasfor-mandosi in concerto. Non un assolo, ma un concerto vero e proprio con acuti e soprani, com-

posto da strumenti piccoli e grandi che vanno da 50 ai 200 cc. Lamiere lucide e colorate di splendide e arzille 50enni che non sentono il tempo e tornano alla giovinezza senza teme-re il confronto con i plasticosi scooter monomarcia. Prima, seconda, terza e (a volte) quarta. è la febbre Vespistica che contagia. Tutti. Liceali che sognano il Vespino per la pro-mozione di giugno, avvocati 40enni in giacca e cravatta emu-li di Gregory Peck in “Vacanze romane”, o la giovane pro-fessionista che da appassionata si trasforma in collezionista. Come Francesca Xausa, ingegnere edile e proprietaria di di-verse Vespe tra i 30 e i 50 anni: «L’attrazione è arrivata quan-do studiavo all’Università, poi il profumo di miscela e il mondo che si scopre intorno hanno fatto il resto». E il resto è il movimento che si crea, dalle uscite con gli amici alla frizzante atmosfera che trasforma un banale raduno in un evento vero e proprio. Roberto Celin, 31 anni, presidente del Vespa club Vicenza (uno dei più attivi d’Italia con 700 tesserati), ci conferma l’impres-sione: «La Vespa è un catalizzatore che attrae le persone. Quelle che grazie al più famoso tra i mezzi motorizzati a due ruote fanno nuove amicizie e girano l’Italia, e quelle che senza nemmeno saperlo caval-cano un pezzo di storia”.

IL MIO STILELIBERO

QuELLI ChE RONzaNO

Vespa feVer

a PIù dI SESSaNT’aNNI daLLa Sua NaSCITa, La VESPa PIaCE a TuTTI, RIPORTaNdO ad uN RITMO SLOw ChE NON ha TEMPO

di Simone aRIOT | foto Lorenzo RuI

stile ViNtaGeOcchiali alla Audrey Hepburn - ad insetto per restare in tema - mascherano perfettamente gli occhi nelle lunghe gite in sella. Collana di perle, camicetta a righe e blazer retrò completano il look anni ‘50

tipi da “spriNt Veloce”Lo stile vintage anni ‘50 rivisitato in chiave punk: giubbi in pel-le, Rayban total black e spillette delle icone del rock riprendo-no quei valori di libertà e trasgressione nati insieme alla Vespa

Vespa riders | Francesca

Roberto e Osvaldo

TEMPO LIBERO

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LA SCUOLA DI BOTTICINO DAL 1974E’ LUOGO DI ALTA FORMAZIONE PER LA CONSERVAZIONEDEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALELa nostra formazione si basa sulla didattica del compito reale: teoria e pratica si apprendono lavorando e studiando intorno al restauro di opere tutelate come beni culturali, presso la Scuola e attraverso tirocini in Italia e in Europa, in laboratori privati e importanti istituzioni museali.

Abbiamo formato più di 800 restauratori e tecnici per il restauro provenienti da tutto il territorio nazionale.

Abbiamo restaurato più di 1000 opere d’arte e manufatti appartenenti a musei, biblioteche, enti ecclesiastici, pubblici e privati in Lombardia e in tutto il

nord Italia, sotto la direzione delle Soprintendenze competenti.

La Scuola è riconosciuta dalla Regione nell’ambito di “Lombardia Eccellente” ed è partner di progetti promossi dai settori Formazione e Cultura della Regione con universitàe centri di ricerca.

Attività del triennio 2011-2012:

• Corsi postdiploma triennali per Tecnico del restauro di Beni culturali.

• Corsi di aggiornamento per operatori e professionisti nei settori: conservazione e restauro, sistemi museali, gestione di collezioni e mostre.

• Corso post-laurea in Registrar per l’Arte contemporanea.

• Seminari settimanali residenziali full-immersion per studenti delle scuole superiori e università.

• Progetti e consulenze di conservazione per enti pubblici, enti religiosi e privati.

LA SCUOLA SI STA PREPARANDO PER L’ACCREDITAMENTO DEL NUOVO CORSO QUINQUENNALE DI LIVELLO UNIVERSITARIO PER RESTAURATORE DI BENI CULTURALI.

Scuola regionale per la Valorizzazione dei Beni Culturali – Enaip LombardiaBotticino (Bs) Via Panoramica, 42 - Tel. 0302191122 - Fax 0302199798 - e-mail: [email protected]

Scuola regionaleper la valorizzazione

dei Beni culturali

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Perché la Vespa è molto più di un motociclo. è un ogget-to di design, un simbolo della rinascita nazionale, uno status symbol e… da qualche anno, uno dei migliori in-vestimenti economici che si possano fare: «Alla fine degli

anni ‘90 ci si portava a casa una Vespa Primavera (quella snella anni ‘70) a poche centinaia di mila lire. Oggi un esemplare conservato vale anche 4000 euro». E allora ecco che scatta la corsa all’oro, e vespisti e aspiranti tali setacciano cantine e sperdute fattorie nella speranza di scovare cadaveri da rianimare per restituire loro una nuova e digni-tosa vita. Motociclisti riesuma tori quindi, come gli insetti sospetti, microscopico ma affiatatissimo gruppo veronese che da più di dieci anni organizza giri, raduni, scampagnate in groppa a Vespe e Lam-brette. Sono in pochi ma quello che conta è lo spirito che si crea, non il numero o l’eventuale business che ne segue. Questi giorni sono infatti decisivi perché gemellandosi ad un altro gruppo stanno or-ganizzando un raduno settembrino, occasione in cui non si perderà l’opportunità di conoscere nuovi amici e, perché no, nuove amiche. La Vespa infatti è anche questo, un metodo d’approccio e, cosa da non sottovalutare, uno dei pochi mezzi di locomozione a due ruote che consentono la comunicazione tra pilota e passeggero. Di ragazze sedute di traverso come si faceva negli anni ‘50 non se ne vedono più, ma di sicuro scorrazzare a 50 km/h sui colli è molto più comodo che non fare da passeggero a quei missili giapponesi che riservano alla ragazza di turno un micro sellino da 10 cm qua-drati e un contatto ravvicinato con marmitte a 1000° centigradi. E poi, vogliamo mettere lo scoppiettio di una vecchia signora che ha superato gli anta con quei fastidiosi sibilii da simil frullatore di tanti impersonali bolidi giapponesi?

Brescia Punto VesPa La mecca per gli appassionati vespisti. Restauri, gadget, vendite di pezzi rari. Tutto quello che serve per catapultarsi nell’universo vespisticowww.puntovespa.com

Verona InsettI sosPettIMicroscopico scooter club, conosciuto anche fuori città per i raduni che organizza, dove sono accolte Vespe ma anche Lambrette. Dei veri puristiwww.insettisospetti.it

Vicenza VesPa club Storico club tra i più attivi in Italia, con 700 iscrittiwww.vespaclubvicenza.it

Nel vicentino c’è da segnalare anche un altro grande Vespa Club ancorchè in un paese piccolino: se passate per Lonigo il giovedì sera, per tutta l’estate c’è “The Vespa Night Show” al Botteghino Risorto music, food & vintage scooterswww.vespaclublonigo.it

Mondo Vespa

MOLTO PIù DI UNA MOTOUn oggetto di design, un simbolo di libertà, un’icona nazionale che suscita sempre emozione e soddisfazionealla vista e alla guida

Francesca Xausa (in basso a destra) immortalata sullo spec-chietto retrovisore della sua Vespa Sprint che quotidiana-mente usa per muoversi in città

TEMPO LIBERO

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RestauRataVespa che è stata ripresa in mano da meccanico

e carrozziere, mantenendo l’originalità ConseRvata

Vespa che negli anni non ha mai subito interventi di carrozzeria e mantiene lo smalto nonostante l’età

RegistRo stoRiCoVespa riconosciuta come d’interesse storico

da tecnici di un club federato Cannibalizzata

Vespa trasformata con pezzi non originali, di solito perde parte del valore

spoRtivesono quei modelli più potenti e rari,

come la Rally 200 che toccava i 116 Km/h vespino

Vespa 50 special, Vespa R (quella a faro tondo) pinasCo, D.R, polini

storici marchi di elaborazioni

GlossarioVESPA VINTAGE

RUDIMENTI DI RESTAUROLa legge della domanda e dell’offerta per le Vespe parla chiaro: in prossimità dei vent’anni tutto diventa interessante Pochi anni fa nessuno avrebbe mai scommesso sull’impennata di prezzo dei modelli PX, quelli con le frecce anni’80 oggi sono ricercatissime e carissime. Il modello Pk è molto snobbato, ma tra qualche anno… Per andare sul sicuro invece, i primi PX senza frecce, fine anni 70, possibilmente con documenti.

Gli aspetti che ai preliminari non devono essere lasciati al caso

• Origine: accertarsi che la provenienza espressa dal venditore corrisponda ai dati di telaio e libretto;

• Costo: sondare bene il mercato prima dell’acquisto è una mossa utile per evitare cari colpi di fulmine;

• Stato: davanti all’esemplare non facciamoci prendere dall’e-mozione, l’integrità del telaio è un fattore importante per la valutazione del prezzo d’acquisto e, in un secondo momento, per le spese di “restauro”;

• Modello: la Vespa, come un abito, deve calzare a pennello. Se siamo convinti di voler recuperarne una, cerchiamo di visua-lizzarne il più possibile le fattezze. Eviteremo dispendi inutili di energia e alla fine saremo veramente soddisfatti!

L’AMICA RIVALE: LA LAMBRETTAMolti dicono che se la Vespa era la moglie, la Lam-bretta si comportava da amante. Costava qualcosa di più della Vespa a fronte di una meccanica più so-fisticata e di una linea più snella e allungata. L’Italia era divisa in due: repubblicani e monarchici, tifosi di

Coppi e Bartali, Vespisti e Lambrettisti. La creatura di Ferdinando Innocenti viene lanciata

sul mercato nel 1947, un anno dopo la Vespa, aveva il motore centrale e non laterale, favorendo una più

equilibrata distribuzione dei pesi.Nella foto la modella inglese Jean Shrimpton

per una pubblicità del 1967

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Da James Dean a Happy Days, dai Looney Tu-nes al revival della gloriosa Vespa. Il vintage torna prepotentemente di moda anche in sella alle due ruote, diventando contemporaneo e

attuale come non mai. Non c’è collezione moda, dall’abbi-gliamento agli accessori, che non abbia una sezione dedica-ta al passato. Un tuffo nei ricordi, frivoli e spensierati, leg-geri e romantici, ma anche rock e trasgressivi, con ripetuti

richiami ai grandi miti del cinema in voga anni addietro. Se, invece, il retrò non rientra nei dettami del proprio stile, l’estate 2011 per i motociclisti vede il richiamo dell’indipen-denza, una moda fuori dai canoni, dai dettami classici e da-gli schemi precostituiti. Che si tratti di scooter o motocross, Harley Davidson o mezzi da strada, la parola d’ordine, in questo caso, è una sola: libertà sulla strada, con il vento tra i capelli. Come le grandi star di Hollywood.

Moda

IN SeLLa Come SUL SeT

rider’s style

STILI a CoNfroNTo: aggreSSIVo e roCk per CHI INNeggIa aLLa LIberTà, frIVoLo e reTrò per gLI amaNTI DeL VINTage

a cura di paride graNDIS

rider’s style |

La linea Summer 2011 di Harley Davidson

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Moda

sulle orme di Kill BillUna performance degna di quella di Uma Thurman in Kill Bill? Tessuti tecnici e slim fit sono a prova delle corse più difficoltose. Fa parte della collezione Summer 2011 di Harley Davidson la canotta stampata pop-rock da indossare sopra gli affusolati pantaloni neri di Spidi. E per non scordare quel pizzico di femminilità che, comunque, contraddistingue il lato rosa anche delle riders più appassionate, c’è il giubbino Alpinestars. In testa il nuovissimo casco firmato Diesel per AGV.

i am a Yes maNNon poteva certo mancare il richiamo alla moto vintage per antonoma-sia nel completo dedicato alla donna che ama lo stile frivolo e sbarazzino. Come l’amica di Jim Carrey interpretata da Zooey Deschanel in Yes Man. Ecco, allora, che la t-shirt a sfondo bianco, con il logo Vespa si abbina alla tracolla stampata. Bianchi anche i guanti glamour e le scarpe affusolate, adatte ad ogni oc-casione, entrambi di Spidi. Completa il tutto il romantico casco a fiori lilla di AGV.

ZOOEY DESCHANELUMA THURMAN

VINTAGE VS ROCK

Vintage style, a sinistra:linee sobrie e pulite per capi che non passano mai di moda e sanno rinnovarsi con il trascorrere del tempo, come il completo della nuovissima collezione Vespa PX

Rock style, a destra:contrasti di colore e tessuti high tech per la bike rider che ama il

genere puro del rock a tutti i costi. Il giubbino rosso dai netti profili

bianchi di Spidi è perfetto sia in sella che fuori strada

Harley Davidson

Spidi

AGV-DieselAGVVespa

Spidi

Spidi

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SO FAST, SO FURIOUSColori elettrici accostati al nero pieno: l’abbinata riprende i toni dark di Vin Diesel e quelli accesi a led dei bolidi (a 4 e non a 2 ruote) di Fast and Furious. I pantaloni fl uorescenti multicolor di Axo si abbinano alla perfezione con gli stivalet-ti fl uo Alpinestars. Per smorzare i toni, il giubbino e guanti neri Spidi. A completare il casco HI-JACK fi rmato Diesel per AGV, ispirato al mondo degli elicotteristi.

SPIRITO SELVAGGIOUn outfi t dal gusto retrò che ricorda il ribelle Marlon Brando de Il Selvaggio. Il cappellino con visiera Guzzi sostituisce il casco bianco e nero di AGV scenden-do dalle due ruote. Aria vintage anche per il giubbino beige di Harley Davidson e i guanti rinforzati in cuoio Alpinestars. Evocano i mitici 501 (il modello di jeans Levis più famoso) i pantaloni tecnici di Spidi.

UMA THURMAN

VINTAGE VS ROCK

Vintage style, a sinistra:Non poteva che chiamarsi “James Dean” la linea P/E 2011 proposta da Triumph in omaggio al più trasgressivo degli attori del passato

Rock stile, a destra:Grigio e nero si alternano

sulla giacca di Spidi, per l’uomo che vuole avere la libertà

di indossare un capo di tendenza, senza rinunciare al comfort

di un grande nome

MARLON BRANDO

Harley Davidson

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SpidiAGV-Diesel

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Alpinestars

Alpinestars

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AGV

VIN DIESEL

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MODA

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Moda

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GLI HAPPY DAYS DI HARLEY-DAVIDSONLa primavera Harley-Davidson ha il sapore degli anni ’50 con tantissime proposte dalle fantasie scozzesi e rigate, giacche da biker e maglie che sembrano uscire da una puntata di Hap-py Days.La collezione uomo è inoltre dominata da diverse proposte in tema camouflage, versatile e sportivo, per Lei via libera al divertimento e al colore con dettagli rock tutti da indossare…

1 - Insostituibile la cintura nera Pre Luxe Belt, che contraddi-stingue il biker fedele al mondo firamto HD

2 - Taglio aderente, che avvolge la figura, per la camicia Short Sleeve Plaid Shirt della collezione Black Label.

3 - Sapore vintage per la Colorblocked Activewear Jacket della linea Summer, con immancabili riferimenti al mondo racing.

4 - Due rosse ali infuocate si stagliano sulla schiena del giub-botto in pelle nera da donna della linea New Core 2011

Dagli USA1

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cosa ti frullaper la testa? Dall’accordo tra Warner Bros Consumer Products e AXO Sport, nasce l’originalissimo Axo Glory WB, un casco jet che ha come protagonisti i Looney Tunes, Batman e Superman. Simpatici e irreverenti, salgono in sella i personaggi più amati dei cartoon e dei fumetti.Axo Glory WB è un casco jet dalle linee nuove e accattivanti con una robusta calotta in materiale termoplastico e un interno anallergico, antisudore, removibile e lavabile.

preppy VS dark

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Buon appetiti.

Ogni giorno ci piace pensare ricette nuove. Appetitose, golose, sane. Il piacere della tavola sta nella qualità di quel che mangiamo. Dalla fantasia con cui lo cuciniamo, o lo troviamo già cucinato. Il nostro Gruppo investe tantissimo in prodotti nuovi, in linea coi tempi (spesso in anticipo). Poi, innovare costringe un’azienda a migliorare continuamente. E allora, buon appetito.

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