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RESOCONTO STENOGRAFICO 621. SEDUTA DI MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI INDI DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI INDICE RESOCONTO STENOGRAFICO ...................... 1-41 PAG. Missioni ............................................................ 1 Presidente ..................................................... 1 Interrogazioni (Svolgimento) ......................... 1 Presidente ..................................................... 1 (Iniziative per garantire la sicurezza sui luo- ghi di lavoro, anche in relazione ad un incidente mortale verificatosi presso lo sta- bilimento Ilva di Taranto, nell’area asse- gnata alla ditta Pitrelli – n. 3-02241) ...... 1 Presidente ..................................................... 1 Bobba Luigi, Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali ........................................ 1 PAG. Ginefra Dario (PD) ...................................... 3 (Iniziative volte a monitorare l’evolversi della crisi in Venezuela e per assicurare un adeguato sostegno alla comunità italiana ivi residente – n. 3-02242) .............................. 3 Presidente ..................................................... 3 Burtone Giovanni Mario Salvino (PD) ..... 5 Della Vedova Benedetto, Sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione interna- zionale ........................................................... 4 (Iniziative in relazione all’infezione causata dal fitofago Popillia japonica - n. 3-02239) ......... 6 Presidente ..................................................... 6 Atti Parlamentari I Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISCUSSIONI SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 N. B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A). N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Area Popolare (NCD-UDC): (AP); Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà: SI-SEL; Scelta Civica per l’Italia: (SCpI); Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA); Democrazia Solidale-Centro Democratico (DeS-CD); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN); Misto: Misto; Misto-Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero: Misto-ALA-MAIE; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI; Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P; Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR; Misto-USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI-IDEA; Misto- FARE! - Pri: Misto-FARE! - Pri.

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RESOCONTO STENOGRAFICO

621.

SEDUTA DI MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

INDI

DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI

I N D I C E

RESOCONTO STENOGRAFICO ...................... 1-41

PAG.

Missioni ............................................................ 1

Presidente ..................................................... 1

Interrogazioni (Svolgimento) ......................... 1

Presidente ..................................................... 1

(Iniziative per garantire la sicurezza sui luo-ghi di lavoro, anche in relazione ad unincidente mortale verificatosi presso lo sta-bilimento Ilva di Taranto, nell’area asse-gnata alla ditta Pitrelli – n. 3-02241) ...... 1

Presidente ..................................................... 1

Bobba Luigi, Sottosegretario per il lavoro ele politiche sociali ........................................ 1

PAG.

Ginefra Dario (PD) ...................................... 3

(Iniziative volte a monitorare l’evolversi dellacrisi in Venezuela e per assicurare unadeguato sostegno alla comunità italiana iviresidente – n. 3-02242) .............................. 3Presidente ..................................................... 3Burtone Giovanni Mario Salvino (PD) ..... 5Della Vedova Benedetto, Sottosegretario pergli affari esteri e la cooperazione interna-zionale ........................................................... 4

(Iniziative in relazione all’infezione causata dalfitofago Popillia japonica - n. 3-02239) ......... 6Presidente ..................................................... 6

Atti Parlamentari — I — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016

N. B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti”del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestualiverso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A).

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolo dellaLibertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Area Popolare (NCD-UDC): (AP); Sinistra Italiana-Sinistra EcologiaLibertà: SI-SEL; Scelta Civica per l’Italia: (SCpI); Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini:(LNA); Democrazia Solidale-Centro Democratico (DeS-CD); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);Misto: Misto; Misto-Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero:Misto-ALA-MAIE; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) -Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI; Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P; Misto-Conservatori eRiformisti: Misto-CR; Misto-USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI-IDEA; Misto-FARE! - Pri: Misto-FARE! - Pri.

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PAG.Castiglione Giuseppe, Sottosegretario per lepolitiche agricole, alimentari e forestali .... 6Fregolent Silvia (PD) ................................... 7

(Chiarimenti ed iniziative di competenza inrelazione agli effetti delle modifiche statu-tarie dell’Associazione italiana allevatori –n. 3-02240) ................................................... 7Presidente ..................................................... 7Castiglione Giuseppe, Sottosegretario per lepolitiche agricole, alimentari e forestali .... 8Gallinella Filippo (M5S) ............................. 8

(Iniziative a tutela dell’olio d’oliva italiano,alla luce della recente approvazione delregolamento comunitario in materia di im-portazione di olio d’oliva tunisino – nn. 3-02125, 3-02244, 3-02245, 3-02247) ........... 8Presidente ..................................................... 8Benedetti Silvia (M5S) ................................ 11Castiglione Giuseppe, Sottosegretario per lepolitiche agricole, alimentari e forestali .... 9Ciracì Nicola (Misto-CR) ............................ 12Latronico Cosimo (Misto-CR) .................... 10Pastorelli Oreste (Misto-PSI-PLI) .............. 11

(La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 12) ..... 12

Preavviso di votazioni elettroniche .............. 12Presidente ..................................................... 12

(La seduta, sospesa alle 12,01, è ripresa alle12,20) ............................................................. 12

Proposta di legge: S. 2081 – D’iniziativa deisenatori: Cirinnà ed altri: Regolamenta-zione delle unioni civili tra persone dellostesso sesso e disciplina delle convivenze(Approvata dal Senato) (A.C. 3634) (Seguitodella discussione) ......................................... 12Presidente ..................................................... 12, 13Fedriga Massimiliano (LNA) ...................... 13, 14

(Esame di questioni pregiudiziali – A.C. 3634) 15

Presidente ..................................................... 15Bazoli Alfredo (PD) ..................................... 22Colletti Andrea (M5S) ................................. 19Marotta Antonio (AP) ................................. 20Mazziotti Di Celso Andrea (SCpI) ............ 21Molteni Nicola (LNA) ................................. 15Rampelli Fabio (FdI-AN) ........................... 17Sannicandro Arcangelo (SI-SEL) .............. 20

PAG.(Esame di questioni sospensive – A.C. 3634) 23

Presidente ..................................................... 23Bonafede Alfonso (M5S) ............................ 30Marotta Antonio (AP) ................................. 28Molteni Nicola (LNA) ................................. 24Monchiero Giovanni (SCpI) ....................... 28Petrenga Giovanna (FdI-AN) ..................... 26Pollastrini Barbara (PD) ............................. 29Sannicandro Arcangelo (SI-SEL) .............. 27

In morte degli onorevoli Giacomo Garra eCarlo Molè .................................................... 31Presidente ..................................................... 31

Ripresa discussione – A.C. 3634 ................. 31Presidente ..................................................... 31

(Esame articolo unico – A.C. 3634) ............. 31Presidente ..................................................... 31Baldelli Simone (FI-PdL) ........................... 31Campana Micaela (PD), Relatrice ............. 32Capezzone Daniele (Misto-CR) .................. 33Nicchi Marisa (SI-SEL) .............................. 33Scotto Arturo (SI-SEL) ............................... 34Verini Walter (PD) ...................................... 33

(Posizione della questione di fiducia – Arti-colo unico – A.C 3634) .............................. 35Presidente ..................................................... 35Bianconi Maurizio (Misto-CR) ........... 35, 36, 37Bonafede Alfonso (M5S) ............................ 36Boschi Maria Elena, Ministra per le riformecostituzionali e i rapporti con il Parlamento . 35Fedriga Massimiliano (LNA) ...................... 35Palmieri Antonio (FI-PdL) ......................... 37

(La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresa alle15,05) ............................................................. 38

Sui lavori dell’Assemblea ............................... 38Presidente ..................................................... 38

Sull’ordine dei lavori ...................................... 38Presidente ..................................................... 38D’Alessandro Luca (Misto-ALA-MAIE) ..... 38Lainati Giorgio (FI-PdL) ............................. 39Palese Rocco (Misto-CR) ............................ 39Pizzolante Sergio (AP) ................................ 39

Ordine del giorno della seduta di domani . 40

Votazioni elettroniche (Schema) ...... Votazioni I-IX

N. B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sonopubblicati nell’Allegato A.Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicatinell’Allegato B.

SEDUTA PRECEDENTE: N. 620 — LUNEDÌ 9 MAGGIO 2016

Atti Parlamentari — II — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEROBERTO GIACHETTI

La seduta comincia alle 10.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.Invito l’onorevole Manzi a svolgere le

funzioni di segretario di Presidenza e adare lettura del processo verbale dellaseduta precedente.

IRENE MANZI, Segretaria f.f., legge ilprocesso verbale della seduta del 4 maggio2016.

PRESIDENTE. Se non vi sono osserva-zioni, il processo verbale si intende ap-provato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell’articolo 46, comma 2, del Regola-mento, i deputati Adornato, Artini, Ba-retta, Bindi, Boccia, Brandolin, Catania,Damiano, De Menech, Distaso, Epifani,Faraone, Fraccaro, Frusone, Gadda, Ga-lati, Gentiloni Silveri, Grande, Mazziotti DiCelso, Meta, Picchi, Piccoli Nardelli,Scanu, Schullian e Sereni sono in missionea decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono comples-sivamente centotredici, come risulta dal-l’elenco depositato presso la Presidenza eche sarà pubblicato nell’allegato A alresoconto della seduta odierna (Ulteriori

comunicazioni all’Assemblea saranno pub-blicate nell’allegato A al resoconto dellaseduta odierna).

Svolgimento di interrogazioni.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recalo svolgimento di interrogazioni.

(Iniziative per garantire la sicurezza suiluoghi di lavoro, anche in relazione ad unincidente mortale verificatosi presso lostabilimento Ilva di Taranto, nell’areaassegnata alla ditta Pitrelli – n. 3-02241)

PRESIDENTE. Passiamo alla prima in-terrogazione all’ordine del giorno Ginefran. 3-02241, concernente iniziative per ga-rantire la sicurezza sui luoghi di lavoro,anche in relazione ad un incidente mortaleverificatosi presso lo stabilimento Ilva diTaranto, nell’area assegnata alla ditta Pi-trelli (vedi l’allegato A – Interrogazioni).

Il sottosegretario di Stato per il lavoroe le politiche sociali, Luigi Bobba, hafacoltà di rispondere.

LUIGI BOBBA, Sottosegretario di Statoper il lavoro e le politiche sociali. Conriferimento all’atto parlamentare deglionorevoli Ginefra ed altri, è opportunoinnanzitutto precisare che, ai sensi dell’ar-ticolo 13 del decreto legislativo n. 81 del2008, l’attività di vigilanza sull’applica-zione della legislazione in materia di sa-lute e sicurezza nei luoghi di lavoro èsvolta principalmente dall’azienda sanita-ria locale territorialmente competente,mentre, solo per alcuni settori – essen-

RESOCONTO STENOGRAFICO

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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zialmente, l’edilizia –, la vigilanza puòessere esercitata anche dal personaleispettivo del Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali.

Inoltre, occorre far presente che il 12marzo 2013 la procura generale di Lecce, leprocure della Repubblica, le ASL, l’INAIL,le direzioni territoriali del lavoro e i co-mandi provinciali dei vigili del fuoco diLecce, Brindisi e Taranto hanno sotto-scritto un protocollo. Tale protocollo disci-plina, tra l’altro, la trasmissione delle infor-mazioni alle procure della Repubblicapresso i tribunali, stabilendo che gli unicidestinatari dei flussi informativi relativi agliinfortuni e alle malattie professionali sono iservizi per la prevenzione e la sicurezzadegli ambienti di lavoro (Spesal), istituitipresso le ASL. Tali servizi devono effet-tuare, sulla base delle direttive indicate nelmedesimo protocollo, una prima selezionedelle notizie di reato sulla base della gravitàdegli infortuni. Il protocollo, inoltre, de-manda agli Spesal il compito di avviare leindagini e di riferire direttamente alla com-petente autorità giudiziaria.

Allo stato, pertanto, sia l’attività diprevenzione all’interno dello stabilimentosiderurgico Ilva di Taranto, sia le indaginisugli infortuni sul lavoro e le malattieprofessionali, vengono prevalentementesvolte dagli Spesal.

Tanto premesso, con riferimento al que-sito formulato dall’interrogante, precisoche l’infortunio occorso al signor CosimoMartucci, dipendente dell’impresa « PitrelliFrancesco – Montaggio e nolo mezzi indu-striali » di Taranto, si è verificato nel re-parto denominato Agglomerato 2, linea D,dello stabilimento Ilva di Taranto.

Nello specifico, il 17 novembre 2015,intorno alle 8, il signor Martucci, insiemead alcuni colleghi di lavoro, era intentoa scaricare da un semirimorchio alcunecondotte metalliche, servendosi di un’au-togru. Durante la fase di legatura dellefuni, che tenevano ancorate le condotteal pianale del semirimorchio, una diqueste si ribaltava, colpendolo mortal-mente alla testa.

A seguito dell’infortunio sono stati ef-fettuati accertamenti ispettivi da parte

dello Spesal, della direzione territorialedel lavoro di Taranto e dei vigili del fuoco,i quali, il 18 novembre 2015, hanno tra-smesso una prima informativa alla pro-cura di Taranto. L’INAIL, interpellata dalMinistero del lavoro, ha reso noto di avercostituito, il 1o dicembre dell’anno scorso,una rendita a favore dei superstiti, mogliee figlio minore, e di aver liquidato l’asse-gno funerario.

Con riferimento all’ultimo quesito, in-vece, occorre ricordare che l’11 novembre2013, presso la prefettura di Taranto, laregione Puglia, la provincia e il comune diTaranto, l’INAIL, il comando provincialedei vigili del fuoco, la ASL, la Direzioneregionale e territoriale del lavoro, Confin-dustria di Taranto, le segreterie delle con-federazioni sindacali e il commissariostraordinario dell’ILVA hanno stipulato ilprotocollo operativo sugli interventi in ma-teria di sicurezza nei luoghi di lavoronell’area industriale di Taranto.

Tale documento rappresenta, nel con-testo degli insediamenti industriali dellaprovincia di Taranto, un salto di qualità inordine al perseguimento di azioni di pre-venzione in materia di sicurezza sul la-voro. Il protocollo, in particolare, operasecondo due direttrici: l’analisi degli in-fortuni e dei cosiddetti « quasi infortuni »e la formazione dei lavoratori, sia dell’Ilvache dell’indotto. In quest’ottica, il proto-collo si articola in un’azione di responsa-bilizzazione di tutti gli attori coinvoltinelle problematiche riguardanti la sicu-rezza sul lavoro, nell’obiettivo precipuo diridurre ed eliminare gli infortuni.

Al fine di garantire il tempestivo avviodelle azioni previste dal protocollo, il 29novembre 2013 è stata convocata, pressola prefettura di Taranto, una riunione perl’insediamento del gruppo integrato di va-lutazione e intervento (Givi). Successiva-mente all’insediamento del Givi, è statoredatto un piano di attività – che peraltrosono state in parte realizzate – articolatosu quattro livelli di azione. Primo: laformazione in materia di apparecchi disollevamento di materiali e persone (di-rettiva macchina 2006/42/CE), attrezza-ture ed impianti a pressione, rischio can-

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cerogeno chimico, rischio chimico, rischioamianto e rischio ambienti confinati. Due:il monitoraggio e controllo sulle lavora-zioni e sull’attività. Tre: il monitoraggio suimancati infortuni e « quasi incidenti ».Quattro: il monitoraggio sull’autorizza-zione integrata ambientale.

Con riferimento a quest’ultima azione,faccio presente che negli ultimi due annila direzione territoriale del lavoro di Ta-ranto ha effettuato, congiuntamente allaASL territorialmente competente, controllinell’ambito dell’attività coordinata dallaprefettura di Taranto. Tali controlli, inparticolare, hanno avuto ad oggetto l’os-servanza della normativa in materia disicurezza sul lavoro nell’ambito degli ap-palti affidati per l’espletamento di inter-venti di adeguamento degli impianti dellostabilimento siderurgico di Taranto, ai finidel rilascio della cosiddetta autorizzazioneintegrata ambientale.

PRESIDENTE. L’onorevole Ginefra hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla risposta alla sua interrogazione.

DARIO GINEFRA. Sì, grazie Presi-dente. Ringrazio il Governo per la pun-tuale risposta. Come potrà immaginarel’onorevole Bobba, noi siamo in un con-testo estremamente insidioso, quello diuna grande azienda, della più grandeazienda del siderurgico, oggetto di unaattenzione sistematica da parte di que-st’Aula. Mentre io intervengo è in corso, inCommissione attività produttive, un ciclodi audizioni, che è l’ennesima fase diapprofondimento da parte della Cameradei deputati del tema Ilva nel suo com-plesso. A noi è sembrato giusto – e parloanche a nome dei colleghi Vico e Pelillo,che in questo momento sono, appunto, inCommissione a seguire le audizioni sul-l’Ilva – rimarcare un ennesimo passaggiotriste della vicenda Ilva che ha coinvoltoun dipendente di una società esterna,perché riteniamo che – accanto al pac-chetto di norme che abbiamo licenziatocome Parlamento e nelle quali, per quantoconcerne la responsabilità degli impianti,abbiamo escluso la responsabilità penale

da parte dell’amministratore e dei suoidelegati per quanto concerne le commessedi questo stabilimento tarantino – sidebba fare quello che si sta facendo, cioèamplificare esponenzialmente e con il con-corso di tutte le istituzioni quella forma divigilanza, di controllo, di continua verificadella sicurezza sul lavoro, perché nonabbiano a ripetersi eventi luttuosi comequello che il 17 novembre 2015 ha portatovia il nostro conterraneo Cosimo Martucci.

Un’ultima osservazione al Governo. Èchiaro che questo lavoro, così come è statogiustamente rappresentato in premessa, sicompone di una serie di responsabilità dilivelli diversi, è quindi giusto lo strumentodella governance multilivello, che è stataesercitata anche attraverso il richiamatoincontro presso la prefettura.

Ci auguriamo che questa forma diattenzione per la vicenda tarantina, per lavicenda Ilva, per lo stabilimento Ilva ingenerale, per la sicurezza degli impianti edelle fabbriche italiane possa essere, conla dovuta attenzione, per quanto concernele responsabilità governative, attenzionataaffinché anche le istituzioni territoriali esanitarie, gli Spesal, possano sentirsi, inqualche modo, copartecipi di un progettomolto più ampio, teso ad evitare che ci siaquesto continuo stillicidio, queste mortibianche che funestano, ahimè, senza in-terruzione le nostre fabbriche, i nostriluoghi di lavoro e che richiedono, quindi,tutta quanta l’attenzione degli attori isti-tuzionali, politici e territoriali.

(Iniziative volte a monitorare l’evolversidella crisi in Venezuela e per assicurareun adeguato sostegno alla comunità ita-

liana ivi residente – n. 3-02242)

PRESIDENTE. Passiamo all’interroga-zione Burtone ed altri n. 3-02242, concer-nente iniziative volte a monitorare l’evol-versi della crisi in Venezuela e per assi-curare un adeguato sostegno alla comunitàitaliana ivi residente (vedi l’allegato A –Interrogazioni).

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Il sottosegretario di Stato per gli affariesteri e la cooperazione internazionale,senatore Benedetto Della Vedova, ha fa-coltà di rispondere.

BENEDETTO DELLA VEDOVA, Sotto-segretario di Stato per gli affari esteri e lacooperazione internazionale. Grazie, Presi-dente. Ringrazio gli onorevoli interrogantiper aver posto all’attenzione di quest’Aulala situazione in Venezuela. Il Paese sta at-traversando una delle fasi più critiche dellasua storia, che si sta ripercuotendo anchesulla numerosa comunità italiana residentenel Paese, le cui condizioni economiche esociali sono fortemente deteriorate.

La Farnesina sta seguendo con moltaattenzione l’evoluzione della situazione. Lanostra ambasciata a Caracas ha, innanzi-tutto, provveduto a rafforzare il coordina-mento con la rete degli uffici consolaripresenti nel Paese, con i consoli onorari econ le istanze rappresentative della nostracomunità: i COMITES, i CGIE, le associa-zioni, le istituzioni culturali e le imprese.In questo modo, si mira a rendere ancorapiù rapida la comunicazione con i nostriconnazionali e creare le condizioni perinterventi tempestivi a loro tutela.

Sulle questioni legate alla sicurezza,l’ambasciata sta svolgendo un lavoro a tuttocampo, grazie anche all’esperto che operain loco e che si occupa delle denunce diviolenze o minacce da parte dei connazio-nali, oltre che di eventuali casi di sequestri.La sicurezza viene, poi, posta sistematica-mente all’ordine del giorno degli incontricon gli esponenti del Governo di Caracas,alla luce del continuo innalzamento degliindici di criminalità che si registrano nelPaese e, in particolare, nella capitale. A talproposito, sottolineo che l’ambasciata ita-liana è l’unica fra le rappresentanze occi-dentali che ha concordato con il Ministerodegli affari esteri venezuelano un pro-gramma di incontri bilaterali a cadenzaregolare per fare il punto sulle segnalazionie le richieste della collettività italiana.

Per quanto concerne la grave penuriadi medicinali, segnalo che, su istruzionidella Farnesina, l’ambasciatore italiano aCaracas ha rappresentato alla Ministra

degli esteri venezuelana, Delcy Rodríguez,la forte preoccupazione del Governo ita-liano e ha proposto delle modalità opera-tive per far pervenire dall’Italia una listadi medicinali essenziali ai nostri conna-zionali, in particolare agli anziani. LaMinistra Rodríguez ha, tuttavia, negatoche nel Paese vi sia un’emergenza sanita-ria e ha aggiunto che, in caso di necessità,il Governo venezuelano potrebbe eventual-mente chiedere ad alcuni organismi inter-nazionali, come la FAO o l’OMS, la for-nitura dei farmaci mancanti. Attraversoqueste organizzazioni, l’Italia potrebbeeventualmente prestare il proprio contri-buto. Continueremo, in ogni caso, a mo-nitorare attentamente la situazione sani-taria e a sollecitare nuovamente un rapidointervento da parte delle autorità venezue-lane, nel caso fosse necessario.

Nell’attuale contesto di crisi economica,particolare attenzione viene, inoltre, riser-vata dalla Farnesina alla situazione deipensionati italiani nel Paese, che rappre-sentano una delle categorie sociali piùvulnerabili. Alla luce delle specifiche ri-chieste pervenute dalla comunità italiana,la Farnesina è in costante contatto conl’INPS e il Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali per vagliare la possibilitàdi riconsiderare il tasso di cambio attual-mente utilizzato per pagare le pensioniagli italiani in Venezuela ed attuare iltasso di concambio flessibile, di valore piùo meno corrispondente al precedente tassoSIMADI recentemente soppresso.

In tal modo, verrebbe calcolato in ma-niera più congrua il rateo di pensionespettante e garantito un potere d’acquistoreale, superando così le criticità legate altasso di cambio ufficiale attualmente uti-lizzato, che sovrastima la valuta locale.

Nel frattempo, prosegue nondimenol’attività di assistenza sociale da partedelle nostre rappresentanze diplomatico-consolari in loco in favore dei connazio-nali che si trovano in situazioni di emer-genza o di difficoltà sulla base delle spe-cifiche risorse finanziarie assegnate. A taleriguardo, si segnala che al fine di assisteredirettamente i connazionali più disagiati,inclusi quelli che vivono in centri più

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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isolati rispetto alle maggiori realtà urbane,si è recentemente fatto un più ampioricorso alla stipula di atti di cottimo consocietà locali e centri italiani nel Paese.

Vorrei concludere riaffermando l’impe-gno della Farnesina e del Governo a tuteladella nostra comunità in Venezuela, inparticolare, nella fase di crisi attuale.Continueremo a monitorare attentamentel’evoluzione della situazione sul terreno instretto coordinamento con la rete diplo-matico-consolare nel Paese e con gli entirappresentativi della collettività, al fine difornire adeguata assistenza ai connazio-nali e sollecitare gli opportuni interventida parte delle autorità locali.

PRESIDENTE. L’onorevole Burtone hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla risposta alla sua interrogazione.

GIOVANNI MARIO SALVINO BUR-TONE. Presidente, esprimo la mia soddi-sfazione per l’articolata risposta che ilGoverno ha dato alla nostra interroga-zione, ma, se mi si permette, esprimoanche l’apprezzamento per il Governo,che, tempestivamente, è venuto in Aula eha aperto un varco nel muro di omertàche, purtroppo, c’è stato, non soltanto inItalia, ma in tante parti della comunitàmondiale su questa drammatica condi-zione che vive il Venezuela. Perché è unparadosso: siamo nella società della co-municazione, delle nuove tecnologie, dellavelocità della notizia, della Rete, eppure, lacondizione di vera difficoltà che vive ilpopolo venezuelano non ha trovatoascolto, non ha trovato disponibilità, nonha trovato istituzioni sensibili.

Ecco perché sottolineo, signor sottose-gretario, questa sensibilità che ha avuto ilGoverno di venire in Aula subito – io hopresentato la settimana scorsa l’interroga-zione e il Governo ha dato una risposta –rispetto ai problemi gravi che vive il Ve-nezuela. Sono problemi, innanzitutto, po-litici: il Venezuela, ormai, da anni è in unacondizione di instabilità politica, ci sonostati momenti anche di tenuta democra-tica. Anche in quest’ultima fase, si è creatauna contrapposizione tra il Parlamento,

con una maggioranza, e l’attuale Presi-dente, il Presidente della Repubblica. Lecondizioni di instabilità sappiamo che pos-sono degenerare: ecco perché vogliamol’attenzione della Farnesina, del Ministerodegli affari esteri, anche sulla situazionepolitica, visto che arrivano notizie moltogravi, come l’arresto di due leader dell’at-tuale maggioranza del Parlamento, chesono in opposizione al Presidente: l’arrestodi Antonio Ledezma e di Leopoldo López,due oppositori all’attuale Presidente.

Accenno a questa vicenda politica, an-che se complessa e che porterebbe viamolto tempo, perché la condizione socialeed economica drammatica che vive il Ve-nezuela è collegata all’instabilità politica.Lei, signor sottosegretario, è informatoche, in Venezuela, i supermercati sonovuoti: sono vuoti, non ci sono materieprime fondamentali; le farmacie sonosprovviste di farmaci « salva vita », al di làdi quello che dice il Ministro della sanitàvenezuelano, che, per non avere l’atten-zione degli organismi internazionali, nonparla di problemi sanitari gravi che cisono anche in quella comunità. Eppure, èfiorente, invece, il mercato nero, perché ilmercato nero è nelle mani della crimina-lità organizzata – lei lo ha accennato, cisono problemi così delicati in questa ma-teria – e, per poter fare degli acquisti, icittadini si devono rivolgere all’acquisto dimaterie con prezzi molto esosi. Ecco per-ché noi abbiamo bisogno di dare unarisposta forte come Governo; tra l’altro,signor sottosegretario, noi sappiamo che ilVenezuela è stato un Paese accogliente,visto che nel dopoguerra ha avuto lacapacità di accogliere migliaia di emigrantiche sono partiti dall’Italia e da altre na-zioni; io so quanti ne sono partiti dallaSicilia, e che, lì, hanno formato famiglie,hanno creato imprese importanti. Ora, noidobbiamo dare una risposta vera, eccoperché non possiamo passare dalla pro-posta e, poi, dall’attuazione del diritto divoto – sono nostri fratelli che dobbiamosentire vicini – e poi abbandonarli. Io,signor sottosegretario, confido nella suasensibilità, dato che lei è stato un uomopolitico che si è battuto per i diritti civili

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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nella nostra comunità. Continui, nella suacompetenza di Governo, a vigilare su que-sta delicata condizione che vive il Ve-nezuela. Noi lo dobbiamo a quel Paese, lodobbiamo alla comunità italo-venezuelanache aspetta dall’Italia dei segnali chiari edevidenti dell’attenzione che il nostro Paesedeve alla comunità italo-venezuelana e atutto il Venezuela.

(Iniziative in relazione all’infezione cau-sata dal fitofago Popillia japonica – n. 3-

02239)

PRESIDENTE. Passiamo all’interroga-zione Fregolent n. 3-02239, concernenteiniziative in relazione all’infezione causatadal fitofago Popillia japonica (vedi l’allegatoA – Interrogazioni).

Nel frattempo saluto gli studenti del-l’Istituto comprensivo statale « De Amicis– San Francesco » di Francavilla Fontana,in provincia di Brindisi, che stanno assi-stendo ai nostri lavori dalle tribune (Ap-plausi).

Il sottosegretario di Stato per le poli-tiche agricole, alimentari e forestali, Giu-seppe Castiglione, ha facoltà di rispondere.

GIUSEPPE CASTIGLIONE, Sottosegre-tario di Stato per le politiche agricole,alimentari e forestali. Signor Presidente,onorevoli colleghi, stiamo affrontando contutti gli strumenti a disposizione la que-stione relativa alla diffusione nel nostroterritorio dell’organismo nocivo da qua-rantena Popillia japonica. Nel nostro Paesela presenza di Popillia japonica è statasegnalata nel mese di luglio del 2014 nelParco del Ticino, in un’area ricadente trala regione Lombardia e la regione Pie-monte. I competenti servizi fitosanitariregionali si sono prontamente attivati percondurre monitoraggi intensivi nelle areecolpite, sia sulle larve nel terreno che sugliadulti, al fine di definire l’estensione del-l’infestazione e definire le misure fitosa-nitarie prioritarie da adottare. Sulla basedei dati di cattura delle trappole posizio-nate in tutta l’area, i predetti servizi hannoistituito ufficialmente una zona delimitata,

costituita da una « zona infestata » e una« zona cuscinetto » circostante, e avviatoun’attività di divulgazione. Considerato l’e-levato rischio fitosanitario, la problematicaè stata più volte discussa anche in ambitodi Comitato fitosanitario nazionale, dovesono state identificate le misure fitosani-tarie da adottare in via prioritaria percontrastare il diffondersi dell’insetto, erappresentata in ambito europeo, in par-ticolare al Comitato fitosanitario perma-nente, il 27 e 28 ottobre 2014. Pertanto,per rendere uniforme la disciplina su tuttoil territorio nazionale e predisporre unmonitoraggio capillare in tutte le regioni,abbiamo predisposto uno specifico decretoministeriale relativo alle misure fitosani-tarie di emergenza, condiviso nel Comitatofitosanitario nazionale che ha espresso ilparere favorevole nella seduta del 24 feb-braio 2016. Il decreto ministeriale è at-tualmente in registrazione presso la Cortedei conti. Nello specifico, per le attivitàvivaistiche che ricadono nelle aree infe-state sono state previste disposizioni fito-sanitarie per lo spostamento dei vegetali edei tappeti erbosi, in modo da evitare iltrasporto passivo di larve dell’insetto pre-senti nel terreno associato alle radici.Peraltro, per definire le modalità di inter-vento più idonee in relazione alle dimen-sioni della popolazione di insetto nellevarie aree è stato concordato anche con leregioni interessate l’istituzione di uno spe-cifico gruppo di lavoro tecnico-scientificodove parteciperanno esperti, oltre che delMinistero delle politiche agricole, alimen-tari e forestali, dei servizi fitosanitari re-gionali e del mondo accademico. Allo statoattuale per le misure di supporto finan-ziario relative al contenimento dell’orga-nismo nocivo è possibile intervenire attra-verso i piani di sviluppo rurale delleregioni interessate, mediante interventiconformi all’articolo 18 del regolamentocomunitario UE n. 1305/2013 sul sostegnoallo sviluppo rurale da parte del Fondoeuropeo agricolo per lo sviluppo rurale. Inparticolare, tra le tipologie di supporto chela misura può coprire sono previsti, tral’altro, gli investimenti per il ripristino delsuolo agricolo e il potenziale produttivo di

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aree colpite da disastri naturali, da con-dizioni climatiche avverse, ma anche daeventi catastrofici.

Faccio presente, inoltre, che il citatoregolamento (articolo 21, comma 1, letterac), e articolo 24) introduce anche misuredi sostegno in campo forestale. Pertanto,considerando che le aree colpite dal pa-rassita rientrano nell’ambito delle areenaturali protette annoverate nella ReteNatura 2000, tali misure potrebbero essereapplicate anche al caso in esame e al casoin questione.

PRESIDENTE. L’onorevole Fregolentha facoltà di dichiarare se sia soddisfattaper la risposta alla sua interrogazione.

SILVIA FREGOLENT. Grazie, signorPresidente, ringrazio il sottosegretario. Sì,la risposta è molto dettagliata ed esaustivae ha colto molto bene il punto presentenell’interrogazione e sottoscritto da alcunecolleghe e colleghi. Mi riferisco al drammache sta vivendo la zona per la presenza diquesto insetto che in un anno – nel 2014erano stati stimati 26.000 esemplari adulti,nel 2015, 800 milioni – ha visto undiffondersi rapido, veramente devastante;si tratta di una zona di pregio, nel Parcodel Ticino, tra due regioni, la regionePiemonte e la regione Lombardia che,effettivamente, si sono subito attivate alfine di poter risarcire i vivaisti e gliagricoltori che avevano subito un danno.Di questo ringrazio, in particolare, l’asses-sore Ferrero della regione Piemonte, che ciha sollecitato a intervenire con un’inter-rogazione per sensibilizzare il Governoche, però, vedo essere già attivato nelmonitoraggio e in un tentativo di trovarela soluzione. Il vero problema della dif-fusione così rapida consta nel fatto chevicino, come lei ben sa, sottosegretario, c’èl’aeroporto di Malpensa che, probabil-mente, attraverso i suoi voli, i suoi atter-raggi, ha facilitato il diffondersi così ra-pido di questo insetto, perché non ci sonoaltre possibilità. Il fatto di aver previstoun’azione così capillare, di aver trovatouna soluzione, sicuramente fa piacere atutti gli agricoltori vivaisti che, stando in

una zona di parco, hanno una zona dipregio e che vedrebbero, invece, in questocaso, le proprie culture deprezzarsi e ve-nire meno. Soprattutto, c’è un interroga-tivo che però mi sembra di aver coltoanche nella sua risposta: ormai sono sem-pre di più i casi di elementi patogeni, diinsetti provenienti da Paesi tropicali o,comunque, non autoctoni del nostro Paeseche danneggiano le nostre culture di pre-gio, le nostre foreste e le nostre piante e,quindi, probabilmente bisognerà, in queltavolo che lei diceva, sottosegretario, oltreche affrontare il problema contingente diquesto caso specifico, fare un’attività veradi prevenzione nei confronti di patologieche stanno insistendo, in particolare, inItalia, ma non solo, con insetti che nonprovengono da nostro Paese e che dan-neggiano in maniera profonda e imme-diata le nostre culture per la persistenza eper l’aggressività che questi hanno. Leiricordava, effettivamente, come, in questocaso, addirittura, bisogna andare anchenel terreno, non soltanto nelle piante, perl’aggressività di questo insetto che effetti-vamente si ciba delle radici, delle foglie edelle cortecce delle piante.

Pertanto, io la ringrazio per la suapuntuale risposta, so che, quindi, potròdire alla regione Piemonte, grazie anche alfatto che farà parte del tavolo, che hoappreso che sicuramente ci sarà un mo-nitoraggio continuo e costante con le re-gioni, e sicuramente le chiederò, poi, inseguito all’emanazione del decreto, di ve-dere il risultato di questo decreto, allafine, per la soluzione definitiva del totaledebellamento dell’insetto.

(Chiarimenti ed iniziative di competenzain relazione agli effetti delle modifichestatutarie dell’Associazione italiana alle-

vatori – n. 3-02240)

PRESIDENTE. Passiamo all’interroga-zione Gallinella ed altri n. 3-02240, con-cernente chiarimenti ed iniziative di com-petenza in relazione agli effetti delle mo-difiche statutarie dell’Associazione italianaallevatori (vedi l’allegato A – Interroga-zioni).

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Il sottosegretario di Stato per le poli-tiche agricole, alimentari e forestali, Giu-seppe Castiglione, ha facoltà di rispondere.

GIUSEPPE CASTIGLIONE, Sottosegre-tario di Stato per le politiche agricole,alimentari e forestali. Signor Presidente,onorevoli deputati, preciso innanzituttoche le iniziative oggetto dell’interrogazionee inerenti le modifiche dello Statuto del-l’Associazione italiana allevatori non sonostate concordate preventivamente con ilMinistero delle politiche agricole, alimen-tari e forestali ma sono scaturite da au-tonome iniziative in un contesto di revi-sione normativa sia a livello nazionale chea livello europeo.

Oltre alla normativa europea di riferi-mento, in fase di revisione complessivaattraverso la prossima approvazione di unregolamento di insieme sulla materia, an-che la legge quadro sulla riproduzioneanimale, ovvero la legge n. 30 del 1991,necessita di una revisione, anche a seguitodei progressi che si sono registrati sullaconoscenza del genoma animale e nellaselezione del germoplasma. Proprio perquesto, tra i princìpi di delega al Governodelineati dal disegno di legge cosiddettocollegato agricolo, attualmente all’esamedella Commissione IX (Agricoltura) delSenato e che ha visto un impegnativodibattito anche in Commissione culturaalla Camera (l’onorevole Gallinella ricor-derà), sono previsti tra l’altro la riorga-nizzazione del sistema, finalizzata al rag-giungimento degli obiettivi stabiliti dallapolitica agricola comune e dalle normenazionali in materia, e la definizione conprovvedimento del Ministero delle politi-che agricole, alimentari e forestali dellemodalità di accesso ai dati raccolti daparte di terzi. Questi aspetti, unitamentead altri, consentiranno di qualificare eliberalizzare il servizio, tenendo contodella necessità di salvaguardare la biodi-versità di cui si parla nell’interrogazione,la corretta gestione del patrimonio gene-tico delle razze di interesse zootecnico, ilbenessere animale e la valorizzazione delleproduzioni di qualità.

PRESIDENTE. L’onorevole Gallinellaha facoltà di dichiarare se sia soddisfattoper la risposta alla sua interrogazione.

FILIPPO GALLINELLA. Presidente,sottosegretario, come lei sa, il patrimoniozootecnico nazionale va preservato, valo-rizzato, tutelato, per questo, anche nelpiano di sviluppo rurale nazionale, sonoprevisti 200 milioni con finalità moltospecifiche. Noi abbiamo presentato questainterrogazione perché, come anche altreinterrogazioni relative alla gestione alleva-toriale italiana, AIA è costituita da ANAFI,da ARA e APA, e tramite varie società AIApossiede e controlla anche Inseme, che è ilcentro di vendita del seme. Per questo anoi sembrava opportuno intervenire echiarire in Aula il fatto che con questaconfigurazione si crea (e spero che colcollegato, con la soluzione del collegato sipossa risolvere) un conflitto di interessi euna concorrenza sleale, perché chi con-trolla gli alberi genealogici poi magari puòconsigliare il seme: è chiaro che non c’è unente terzo che può vigilare. Oltretutto, AIAprende soldi pubblici, mentre i centriprivati che fanno le stesse cose no, quindic’è anche la concorrenza sleale. Per que-sto, mi ritengo parzialmente soddisfattodalla risposta del sottosegretario, perchémi sarebbe piaciuto sentire il fatto che èvolontà del Ministero delle politiche agri-cole, alimentari e forestali, finché rimanecon questo nome, di risolvere qualsiasiconflitto di interessi (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle).

(Iniziative a tutela dell’olio d’oliva ita-liano, alla luce della recente approvazionedel regolamento comunitario in materiadi importazione di olio d’oliva tunisino –nn. 3-02125, 3-02244, 3-02245, 3-02247)

PRESIDENTE. Passiamo alle interroga-zioni Latronico n. 3-02125, Benedettin. 3-02244, Pastorelli n. 3-02245 e Fuccied altri n. 3-02247, concernenti iniziativea tutela dell’olio d’oliva italiano, alla lucedella recente approvazione del regola-mento comunitario in materia di impor-

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tazione di olio d’oliva tunisino (vedi l’al-legato A – Interrogazioni), che, vertendosullo stesso argomento, saranno svoltecongiuntamente.

Il sottosegretario di Stato per le poli-tiche agricole, alimentari e forestali, Giu-seppe Castiglione, ha facoltà di rispondere.

GIUSEPPE CASTIGLIONE, Sottosegre-tario di Stato per le politiche agricole,alimentari e forestali. Presidente, onorevolideputati, considerata l’analoga questionerappresentata nell’interrogazione (ringra-zio tutti gli onorevoli interroganti), horitenuto opportuno rispondere congiunta-mente.

Dopo l’approvazione da parte del Par-lamento europeo dell’importazione senzadazi di 35 mila tonnellate l’anno in piùdi olio di oliva tunisino per il 2016 intutta Europa, e altrettante per il 2017 inaggiunta alle 56.700 tonnellate previstedall’Accordo di associazione Unione eu-ropea-Tunisia, siamo fortemente e fer-mamente contrari a qualsiasi aumentopermanente del contingente di olio tuni-sino; peraltro, già a margine del Consigliodei ministri dell’Unione europea delloscorso 15 febbraio, il Ministro Martinaha chiesto che questa scelta, nata comemisura straordinaria, non si trasformi inuna misura e in un’azione strutturale. Intale contesto è stato altresì evidenziatocome eventuali accordi di cooperazione,focalizzati sulla promozione di soluzioniinnovative per sostenere le produzioniagricole e alimentare nei Paesi del Me-diterraneo, risulterebbero più efficacidelle proposte di aumento dell’importa-zione di olio nordafricano. In tale dire-zione, pur tenendo presente la particolaresituazione politica in cui versa la Tunisia,abbiamo già rappresentato nelle sedicompetenti la necessità che i negoziati dipolitica economica e commerciale nonpenalizzino l’agricoltura, e che le even-tuali concessioni dell’Unione europea neiconfronti dei diversi partner commercialivengano governate dal principio di unapproccio equilibrato e proporzionale trai vari settori dell’economia europea.

Anche in sede di comitato di gestionedi settore, il Ministero delle politicheagricole, alimentari e forestali avevaespresso parere contrario alla proposta diregolamento della Commissione finaliz-zata ad abolire i massimali mensili per iquantitativi di olio d’oliva, ai fini delrilascio dei titoli di importazione nell’am-bito del volume complessivo del contin-gente che ha origine dalla Tunisia. Inogni caso, reputo necessario che le po-litiche internazionali tengano in debitoconto i fabbisogni e le esigenze del set-tore agricolo e non danneggino i prodottiagricoli europei: in tal senso, a difesadell’agricoltura nazionale, il Ministeromonitora regolarmente il contesto.

Chiarito quanto sopra, faccio presenteche recentemente sono stati emanati ilregolamento n. 580 del 2016 del Parla-mento europeo e del Consiglio sull’intro-duzione di misure commerciali autonomedi emergenza a favore della Repubblicatunisina, nonché il regolamento di esecu-zione n. 605 del 19 aprile 2016 dellaCommissione recante apertura e gestionedi un contingente tariffario temporaneo diolio di oliva originato dalla Tunisia, chemodifica il regolamento n. 1918 del 2006:per cui il quantitativo aggiuntivo saràattivo solo per due annate. Le 35 milatonnellate sono disponibili per gli opera-tori dell’intera Unione europea: infatti ilquantitativo di olio tunisino importato inregime di contingente tariffario a daziozero rappresenta il 5,5 circa – dati ISTAT– del quantitativo totale di olio importatonecessario per soddisfare sia il consumointerno che l’export. Abbiamo rappresen-tato ai competenti Dicasteri la necessità dirichiedere una congrua riduzione deiquantitativi da concedere unitamente aduna rimodulazione dei quantitativi mede-simi, al fine di evitare possibili penalizza-zioni dei produttori olivicoli italiani nelpieno della campagna olivicola.

Ciò posto, mi preme evidenziare che ilcitato regolamento del Parlamento euro-peo è stato inoltre recepito considerandoquanto richiesto dall’Italia in materia ditracciabilità, prevedendo, per evitare lefrodi, che le misure commerciali auto-

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nome siano subordinate al rispetto dellenorme vigenti nell’Unione europea perquanto concerne l’origine dei prodotti e leprocedure che ne sono correlate. Grazieall’azione della delegazione italiana è statointrodotto poi l’obbligo di un accuratomonitoraggio da compiersi a fine 2016 pervalutare le eventuali ripercussioni negativesui mercati interni e procedere, se delcaso, ad eventuali misure correttive. Oc-corre tenere presente inoltre che a livellonazionale gli operatori che movimentanogli oli, indipendentemente se di origineestera o nazionale, compresi i semplicicommercianti di olio sfuso privi di stabi-limento e deposito, sono obbligati allatenuta dei registri di carico e scarico aifini della commercializzazione degli olistessi. In tal senso, in Italia è attivo ilregistro telematico degli oli, che consenteun puntuale monitoraggio dei flussi diprodotto movimentati dai singoli opera-tori. Tale registro, che per una tempestivafruizione dei dati ivi contenuti da partedegli organismi di controllo è tenuto se-condo modalità telematiche e messo adisposizione sul portale SIAN, costituisceun sistema di tracciabilità omogeneo epuntuale della filiera olio d’oliva, inquanto consente di controllare le singolemovimentazioni di ogni stabilimento e co-noscere i soggetti nazionali o esteri chesono coinvolti nella movimentazionestessa. Grazie a questo strumento di con-trollo sono state realizzate le azioni piùimportanti di contrasto alle frodi svolte inquesti ultimi anni nel settore oleario dal-l’Ispettorato centrale repressione frodi, incollaborazione con la Guardia di finanza.Ad ulteriore tutela del nostro prodottorileva poi che per l’olio d’oliva gli investi-gatori del Corpo forestale dello Stato siavvalgono dell’innovativa tecnica del rico-noscimento del DNA delle cultivar di olivopresenti nell’olio, cioè la cosiddetta analisimolecolare.

PRESIDENTE. L’onorevole Latronicoha facoltà di dichiarare se sia soddisfattoper la risposta alla sua interrogazione.

COSIMO LATRONICO. Presidente, rin-grazio il sottosegretario Castiglione per le

informazioni che ha voluto dare. Natural-mente lo spirito della nostra iniziativa,insieme a quella di altri colleghi, eraquella di sollecitare il Governo perchéquesto accordo commerciale con la Tuni-sia, come è stato rilevato poco fa, ha unimpatto incredibile sulla produzione olivi-cola delle nostre regioni, che già soffrono,come sa il sottosegretario, di elementi diemergenza. La vicenda della Xylella fasti-diosa non è stata risolta nella sua portatae stiamo parlando di un’economia impor-tante per le produzioni agricole delle no-stre regioni: nell’interrogazione segnalavoche una piccola regione come la Basilicataha un patrimonio di oltre 5 milioni dipiante, per dire la portata diciamo pro-duttiva, ma anche ambientale, di questavicenda.

Noi siamo preoccupati, speriamo che ilGoverno possa intensificare le sue inizia-tive, perché la Tunisia va aiutata per af-frontare le sue problematiche, ma, natural-mente, non si può aiutare la Tunisia col-pendo un settore che ha già le sue proble-matiche, perché il tema della tracciabilità èun tema importante. Incoraggio il Governoa procedere, ci sono sistemi nuovi, anchenelle università del sud: a me risulta che ilPolitecnico di Bari e alcuni dipartimentiabbiano lavorato anche per costruire espe-rienze di tracciabilità che rassicurino sia iproduttori italiani, perché è giusto che ilprodotto italiano non sia contraffatto, ven-dendo per italiano un prodotto che italianonon è, sia i consumatori, perché, ovvia-mente, a valle di questo sistema, se non ètutelato, non è tracciato, non è garantito, cisono i consumatori incolpevoli che spesso sialimentano con i prodotti che sono falsa-mente spacciati per italiani, per olio extra-vergine, e così non è.

Quindi, dobbiamo aiutare la qualitàdelle produzioni italiane; quello dell’oliod’oliva è ovviamente un segmento, unafiliera di grandissima importanza. Quindi,spero e affido al sottosegretario e al Go-verno un’attenzione particolare perché leazioni di monitoraggio, oltre che le azionicommerciali e diplomatiche, aiutino leproduzioni agricole che sono già ferite damille altre problematiche.

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PRESIDENTE. L’onorevole Benedettiha facoltà di dichiarare se sia soddisfattaper la risposta alla sua interrogazione.

SILVIA BENEDETTI. Grazie, Presi-dente, grazie sottosegretario. Ci fa piacere,per certi aspetti, che il Governo sia sullanostra lunghezza d’onda. Noi ci siamodetti preoccupati più volte del fatto chequesti accordi commerciali, che, di fatto,sostituiscono un po’ la politica estera del-l’Unione europea, si rivalgano poi sempresull’agricoltura italiana o comunque sul-l’agricoltura dei Paesi del sud Europa. Inquesto 2015, tra l’altro, sarebbe stato piùequo, magari, che fosse stata la Germaniaa prevedere una quota più consistente diaiuti, dato che, dal punto di vista com-merciale, ha avuto 248 miliardi di avanzo.Per cui, sicuramente, con un provvedi-mento di questo genere sull’olio, è solol’Italia a rimetterci.

Quindi, una cosa che si potrebbe fare eche, secondo noi, il Governo dovrebbeassolutamente fare è insistere di più insede europea, perché, chiaramente, questemisure ex post non bastano e ci mettonosempre in difficoltà, mettono in difficoltàl’economia italiana e l’agricoltura italiana.Un po’ ci dispiace, perché, peraltro, sutredici Consigli dei ministri tenutisi inEuropa dove il Ministro Martina avrebbepotuto ribattere la problematica e la con-trarietà dell’Italia a questo tipo di prov-vedimenti, egli è mancato nove volte; percui, insomma, anche nelle sedi europeedove l’Italia può far sentire la propria vocee le proprie esigenze per la propria agri-coltura, il Ministro non si è presentato.Stessa cosa dicasi per Lady PESC Moghe-rini, e quindi non riusciamo a capire lasua utilità, se, ogni volta che si portanoavanti degli accordi commerciali, debbarimetterci l’Italia. In chiusura, una cosa sucui bisognerebbe sicuramente lavorare èanche il fatto che ci sono chiaramentedisparità di tutele ambientali, lavorative esociali tra i vari Paesi che sono inclusi inquesti accordi.

È chiaro che, se, ad esempio, in Italiaprodurre olio costa 5,67 euro al chilo, inTunisia siamo a 2,98, però con zero tutele

ambientali, sociali e quant’altro. Quindi,sicuramente questo è un altro dei punti sucui noi ci aspettiamo che il Governo sifaccia sentire, perché, altrimenti, andiamosempre a rincorrere le misure emergen-ziali ex post rispetto ad accordi che cipenalizzano su tutta la linea (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. L’onorevole Pastorelliha facoltà di dichiarare se sia soddisfattoper la risposta alla sua interrogazione.

ORESTE PASTORELLI. Grazie, Presi-dente, grazie signor sottosegretario dellarisposta. Il mio invito al Governo è quellodi proseguire su questa attività di con-trollo, perché, come sappiamo, i primi datidel 2016 non vanno in controtendenza diquelli del 2015 per la frode agroalimentareche vi è stata a livello italiano.

Il problema dell’olio di oliva è un pro-blema importante per il nostro Paese, per-ché migliaia di produttori esercitano questeattività, ed è un’economia essenziale delnostro Paese. Certamente noi non siamo unpopolo che non vuole difendere i problemiche investono altri territori a livello terrori-stico, ma dobbiamo, in qualche maniera,esercitare tutte le funzioni che abbiamo percontrastare. Noi non possiamo far sì chequell’olio che viene dalla Tunisia e cheviene dai Paesi sudamericani abbia la pos-sibilità di fare delle frodi in Italia. Allora, ilGoverno ha messo in campo tutta una seriedi atti per la difesa del made in Italy: dob-biamo proseguire su questa direttiva, sianoi in Parlamento sia il Governo. Credo cheinsieme ce la possiamo fare e dobbiamoinsieme difendere i produttori italiani chehanno bisogno, perché, senza l’agricolturaitaliana, senza l’agricoltura, si mette a re-pentaglio un paesaggio, si mette a repenta-glio un ambiente, e, dall’altra parte, nondiminuiscono quei rischi idrogeologici cheinvestono il nostro Paese. Grazie per larisposta e un buon lavoro ancora su questotema con grandi iniziative in tal senso.

PRESIDENTE. L’onorevole Ciracì hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla risposta all’interrogazione Fucci ed altrin. 3-02247, di cui è cofirmatario.

Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati

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NICOLA CIRACÌ. Signor Presidente, si-gnor sottosegretario, la risposta che lei ciha fornito conferma quanto purtroppo danoi denunciato nello scorso settembre, e citengo ad utilizzare il verbo in manieraforte, da pugliese, perché la mia regionesente particolarmente questo problema, esottolineo la gravità di questo pericolo perla filiera italiana dell’olio. Le politicheeuropee stanno causando danni ingentialla nostra economia e a quell’agricola inparticolare. Non posso che riconosce alsottosegretario Castiglione di essere statopuntuale e preciso nel suo intervento eben comprendo che è una responsabilitàche deriva dalla Commissione europea, maè anche vero che all’interno del Parla-mento europeo erano diversi i parlamen-tari europei che si richiamano alla mag-gioranza di Governo che hanno dato unvoto che non ha nulla a che vedere con unattaccamento al territorio.

Siamo a più di 91 mila tonnellate senzadazio: sarà il 5 per cento, ma, in unmomento come questo, dove il nostro olioè mortificato, ovviamente, da tutto quelloche è ben noto, dalla xylella all’extraver-gine made in Africa, al calo della produ-zione, penso che la Mogherini avrebbeavuto 2 mila ragioni per opporsi con forzaaffinché questo extra dazio non venisseaccettato in questa fase particolare dell’o-lio per il nostro Paese. È una cosa che sipoteva evitare tranquillamente con unosforzo preventivo, che non c’è stato.

PRESIDENTE. È così esaurito lo svol-gimento delle interrogazioni all’ordine delgiorno. Sospendo, a questo punto, la se-duta, che riprenderà alle ore 12 con ilseguito della discussione della proposta dilegge recante regolamentazione delleunioni civili tra persone dello stesso sessoe disciplina delle convivenze, previo esamee votazione delle questioni pregiudiziali dicostituzionalità e delle questioni sospen-sive presentate.

La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle12.

Preavviso di votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Poiché nel corso dellaseduta potranno aver luogo votazioni me-diante procedimento elettronico, decor-rono da questo momento i termini dipreavviso di cinque e venti minuti previstidall’articolo 49, comma 5, del Regola-mento.

Sospendo, pertanto, la seduta, che ri-prenderà alle ore 12,20.

La seduta, sospesa alle 12,01, è ripresaalle 12,20.

Seguito della discussione della proposta dilegge: S. 2081 – D’iniziativa dei sena-tori: Cirinnà ed altri: Regolamentazionedelle unioni civili tra persone dellostesso sesso e disciplina delle convi-venze (Approvata dal Senato) (A.C.3634).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione della propostadi legge, già approvata dal Senato, n. 3634:D’iniziativa dei senatori: Cirinnà ed altri:Regolamentazione delle unioni civili trapersone dello stesso sesso e disciplina delleconvivenze.

Ricordo che, nella seduta del 9 maggio,si è conclusa la discussione sulle lineegenerali e il rappresentante del Governo èintervenuto in sede di replica, mentre larelatrice vi ha rinunciato.

Ricordo, altresì, che sono state presen-tate le questioni pregiudiziali di costitu-zionalità Molteni ed altri n. 1 e Rampellied altri n. 2 e le questioni sospensiveMolteni ed altri n. 1 e Rampelli ed altrin. 2.

Avverto che i tempi per l’esame dellequestioni pregiudiziali di costituzionalità edelle questioni sospensive sono computatinell’ambito del contingentamento relativoalla discussione sulle linee generali.

Avverto, inoltre, che saranno esaminatee poste in votazione, dapprima, le que-stioni pregiudiziali di costituzionalità e,ove respinte, si passerà all’esame e allavotazione delle questioni sospensive.

Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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MASSIMILIANO FEDRIGA. Chiedo diparlare per un richiamo al Regolamento.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie,Presidente. Intervengo per un richiamo alRegolamento riferito all’articolo 85-bis,comma 4. Come gruppo parlamentare ab-biamo inviato la richiesta dell’applicazionedell’articolo 85-bis, comma 4, affinché nonvenga applicato il contingentamento delnumero degli emendamenti a tale provve-dimento. La risposta della Presidente dellaCamera, giuntami in forma scritta, è ov-viamente e chiaramente non esauriente,perché la Presidenza della Camera dàun’interpretazione restrittiva per quantoriguarda l’applicazione della norma, che,secondo la Presidenza della Camera, è dariferirsi esclusivamente alla prima partedella Costituzione in senso letterale. Èpalese che il legislatore che ha stilato ilRegolamento intendeva la prima parte,compresi i principi fondamentali, che sonoil cuore della nostra Costituzione. Talerisposta non può che renderci insoddi-sfatti.

Quindi, le comunico che abbiamo prov-veduto a inviare, proprio in questi minuti,la richiesta di una convocazione dellaGiunta del Regolamento, affinché si facciachiarezza. Infatti, è palese che la primaparte della Costituzione, che riguarda an-che le norme fondamentali della stessa,non può non essere considerata e consi-derare soltanto, invece, gli articoli da 13fino a 54, perché proprio gli articoli da 1a 12 sono il cuore della nostra Costitu-zione. Sarebbe una follia logica pensareche, nella sostanza, si ritenessero più im-portanti gli articoli successivi al 12 rispettoai primi dodici stessi, che sono nella partefondamentale della nostra Costituzione.Noi chiediamo che non venga portataavanti questa interpretazione restrittivadel Regolamento, che si vuole interpretaresemplicemente in termini letterali, quandoin realtà bisognerebbe usare il buonsensoanche nell’interpretare e nell’applicare ilRegolamento.

PRESIDENTE. È stata sollevata, dalpresidente Fedriga, la questione dell’appli-cazione al provvedimento in esame del-l’articolo 24, comma 12, ultimo periodo,del Regolamento in tema di eccezionalerilevanza. Faccio presente che si tratta diuna richiesta che era già stata avanzatadal presidente Fedriga nella sede dellaConferenza dei presidenti di gruppo e allaquale la Presidenza ha avuto modo dirispondere in occasione della riunionedella Conferenza del 4 maggio scorso. Taledecisione è stata poi ribadita dalla Presi-dente in una lettera indirizzata al presi-dente Fedriga in data 6 maggio.

Nelle citate occasioni, è stato ricordatocome di tale disposizione sia stata data,nella prassi, un’interpretazione estrema-mente restrittiva, tanto che la stessa, inoltre diciotto anni dalla sua entrata in vi-gore, non è mai stata applicata, non essendostata riconosciuta l’eccezionale rilevanza dinessuno dei numerosi progetti di legge per iquali la richiesta è stata avanzata, a pre-scindere dal loro complessivo rilievo poli-tico; ciò in considerazione degli effetti pro-cedurali molto significativi che discendonodall’applicazione della disposizione, suscet-tibili di ripercuotersi in modo rilevante sul-l’efficacia degli stessi strumenti della pro-grammazione dei lavori.

In questo quadro la natura eccezionaledella norma regolamentare obbliga la Pre-sidenza ad una lettura rigorosa dellastessa, non potendosi ritenere autorizzataad alcuna interpretazione estensiva ana-logica o derogatoria. Ai fini del riconosci-mento dell’eccezionale rilevanza, il pre-supposto fondamentale, che nello stessotempo costituisce un limite invalicabile daparte della Presidenza nell’esercizio dellasua funzione interpretativa ed applicativadel Regolamento, è che il provvedimentoincida direttamente sulla disciplina deidiritti previsti dalla prima parte dellaCostituzione, ossia dagli articoli da 13 a54. Il testo in esame richiama esplicita-mente, quale fondamento della disciplinadelle unioni civili, gli articoli 2 e 3 dellaCostituzione, che non sono compresi nellaprima parte della Costituzione, ma in quel

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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gruppo di articoli da 1 a 12 che li pre-cedono e che costruiscono i principi fon-damentali.

La Presidenza ha già avuto modo difare presente, e in questa sede non puòche ribadirlo, che il richiamo agli articoli2 e 3 della Costituzione non costituisceuna valutazione soggettiva dei presentatoridella proposta di legge, ma, come rilevatoanche dalla Presidenza del Senato, nellaseduta dello scorso 10 febbraio, è con-forme agli orientamenti della Corte costi-tuzionale, che, con la sentenza n. 138 del2010, ha precisato che le unioni omoses-suali, intese come stabile convivenza tradue persone dello stesso sesso, cui spettail diritto fondamentale di vivere libera-mente una condizione di coppia, ottenen-done nei tempi, nei modi e nei limitistabiliti dalla legge, il riconoscimento giu-ridico, con i connessi diritti e doveri, nonsono prese in considerazione dalle normecostituzionali sulla famiglia, articoli 29 eseguenti, che sono invece riferite al ma-trimonio nel significato tradizionale didetto istituto, ma sono piuttosto da anno-verare tra le formazioni sociali, di cuiall’articolo 2 della Costituzione. Per for-mazione sociale, secondo la Corte, deveinfatti intendersi ogni forma di comunità,semplice o complessa, idonea a consentiree favorire il libero sviluppo della personanella vita di relazione.

Ciò detto, e al di là delle valutazionisulla portata politica e normativa delprovvedimento, la Presidenza non può cheribadire come il riferimento regolamen-tare ai diritti di cui alla prima parte dellaCostituzione, stante la natura eccezionaledella disposizione, costituisce un limiteinvalicabile da parte della Presidenzastessa nell’esercizio della sua funzione in-terpretativa e applicativa del Regolamento.Infatti, in mancanza di qualunque prece-dente, l’ancoraggio al chiaro dato letteraledella norma costituisce l’unico criteriooggettivo ed univoco e, dunque, in sé noncontrovertibile, al quale la Presidenza deveattenersi nell’applicazione della stessa.Non posso, quindi, che confermare ladecisione circa l’inapplicabilità dell’arti-colo 24, comma 12, ultimo periodo, del

Regolamento al provvedimento in esame,atteso che il suo contenuto non risultaformalmente riferibile ai diritti previstinella prima parte della Costituzione.Quanto poi alla richiesta di convocazionedella Giunta per il Regolamento, avanzatadal presidente Fedriga, con lettera del 6maggio, la Presidenza ritiene che non haritenuto sussistenti i relativi presupposti.Ricordo, infatti, che, ai sensi dell’articolo16, comma 2, del Regolamento, tale or-gano è convocato, tra l’altro, nel caso incui vi siano questioni interpretative delRegolamento medesimo, ipotesi che, allaluce delle considerazioni sopra esposte, nelcaso di specie non sono state ritenutesussistenti.

MASSIMILIANO FEDRIGA. Chiedo diparlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MASSIMILIANO FEDRIGA. Ovvia-mente ero già a conoscenza di questospeech per mezzo della lettera che miaveva mandato la Presidente Boldrini, eper questo dicevo che, in realtà, i dubbiinterpretativi persistono, altro che non cene sono ! Quando si dice che l’eccezionalerilevanza non riguarda i principi fonda-mentali della Costituzione è palese, ma,oltretutto, le voglio ricordare che, nellanorma che stiamo trattando, si va adincidere all’interno del codice civile sututte le norme che riguardano il matri-monio, tranne l’obbligo di fedeltà, e ri-guardano, quindi, direttamente l’articolo29 e, quindi, la prima parte della Costi-tuzione. Non è scritto da nessuna parteche, all’interno della normativa, vi debbaessere il richiamo esplicito agli articolidella Costituzione, bensì quando nel me-rito si va ad incidere direttamente. Qui siincide direttamente ! Non solo, chiudo – ela ringrazio di avermi dato la parola edopo non la disturberò più Presidente –,sottolineando che veramente siamo allafollia, quando una Presidente della Ca-mera restringe i diritti dei parlamentaridell’opposizione e permetterà, ho forte-mente paura, al Governo di mettere la

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fiducia su un testo del genere senza per-mettere al Parlamento di discutere. LaPresidenza della Camera dovrebbe tutelarei diritti dei parlamentari, non del Go-verno ! Lo ricordo non a lei, ma allaPresidente Boldrini, grazie (Applausi deideputati del gruppo Lega Nord e Autono-mie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Onorevole Fedriga, lapossibilità di discutere c’è sulla base di uncontingentamento, quindi, come lei sa, c’ètutto il tempo per discutere. Detto ciò,onorevole Fedriga, io l’ho fatta parlare duevolte, quindi lei sia gentile e mi facciasemplicemente confermare che la rispostache le ho dato è esaustiva anche dellequestioni che lei adesso ha posto.

(Esame di questioni pregiudiziali– A.C. 3634)

PRESIDENTE. Passiamo quindi all’e-same delle questioni pregiudiziali di costi-tuzionalità Molteni ed altri n. 1 e Ram-pelli ed altri n. 2 (vedi l’allegato A – A.C.3634).

A norma del comma 4 dell’articolo 40del Regolamento, nel concorso di più que-stioni pregiudiziali ha luogo un’unica di-scussione. In tale discussione, ai sensi delcomma 3 del medesimo articolo 40, potràintervenire, oltre ad uno solo dei propo-nenti (purché appartenenti a gruppi di-versi), per illustrare ciascuno degli stru-menti presentati per non più di dieciminuti, un deputato per ognuno degli altrigruppi, per non più di cinque minuti.

Al termine della discussione, si proce-derà ad un’unica votazione.

L’onorevole Molteni ha facoltà di illu-strare la sua questione pregiudiziale dicostituzionalità n. 1.

NICOLA MOLTENI. Presidente, inter-vengo per illustrare, a nome del gruppodella Lega, la pregiudiziale di costituzio-nalità e poi, successivamente, anche larichiesta di sospensiva su questo testo.Sono gli ultimi due strumenti di demo-crazia parlamentare che potranno essere

utilizzati affinché in quest’Aula si dibattae si discuta di unioni civili, visto che,probabilmente, anzi sicuramente, come ilPresidente del Consiglio indegnamente haespresso durante la trasmissione televisiva,verrà posta l’ennesima fiducia.

Ricordava bene il collega Fedriga: unafiducia al Senato – e ricordo che alSenato, Presidente, in Commissione il di-segno di legge Cirinnà non è neanche statodiscusso –; una non discussione in Com-missione Giustizia al Senato; un testo chearriva alla Camera blindato, perché non siè potuto apportare alcun correttivo, anchedi natura giuridica e normativa, minimicorrettivi necessari per rendere il testoaccettabile, o almeno potabile, da unpunto di vista normativo; un dibattitoveloce all’interno della Commissione Giu-stizia – dove almeno è stato consentitoalle forze di opposizione di fare testimo-nianza rispetto ai circa mille emendamentidi merito presentati per migliorare questotesto –; una delega, perché questo è undisegno di legge delega, dove verrà dele-gato il Governo a tutti quegli adempimentidi carattere normativo, con riferimentoalle unioni civili, da un lato, e alle con-vivenze di fatto dall’altro lato; e l’ennesimafiducia ! L’ennesimo schiaffo da parte delGoverno, non tanto ai parlamentari – madiciamolo, anche al Parlamento e anche aiparlamentari, perché ormai questo Parla-mento è diventato lo zerbino del Governo–, ma uno schiaffo rispetto a questamaggioranza. Non si capisce a prima vistail motivo della fiducia, e noi diremo per-ché questo Governo metterà la fiducia, cheè una fiducia di paura, di terrore, unafiducia di debolezza di questo Governorispetto alla propria maggioranza parla-mentare. Lo schiaffo non è tanto neiconfronti dei parlamentari, ma lo schiaffoè nei confronti dei milioni di cittadiniitaliani che non la pensano come voi !Milioni di cittadini italiani che difendonola famiglia, che vogliono che venga difesala famiglia, che vogliono misure, da partedel Governo e del Parlamento, a difesa, asostegno e tutela delle famiglie, della fa-miglia naturale fondata sul matrimonio,come previsto dalla nostra Carta costitu-

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zionale ! Quindi, uno schiaffo, uno schiaffomorale, uno schiaffo politico, uno schiaffoetico, uno schiaffo sociale a quei milioni dicittadini italiani rappresentati dalle piazze,dai comitati, dal Family day. Realtà nonpolitiche, ma realtà civiche che nasconodalla società civile, a difesa di quei valori,di quei principi, di quei presupposti cheoggi voi volete scardinare. Scardinate lafamiglia e scardinando la famiglia natu-rale, intesa coi suoi valori, coi suoi prin-cipi, andate a scardinare la nostra società,andate a distruggere la società così comeè stata più volte intesa e così come laCostituzione la difende !

Oggi, noi presentiamo questa pregiudi-ziale di costituzionalità perché riteniamoche questo disegno di legge sia profonda-mente incostituzionale, non perché lo dicela Lega o qualche altro parlamentare pre-sente in questa Aula, ma perché ci sonodecine, centinaia, di insigni giuristi, chenon hanno appartenenza politica, che nonhanno tessere di partito, che non possonoessere sospettati di appartenenze politiche,che hanno evidenziato, anche durante leaudizioni in Commissione Giustizia allaCamera, la profonda incostituzionalità, leviolazioni, i vizi, formali e sostanziali, chequesto disegno di legge contiene rispettoalla nostra Carta costituzionale; rispettoalla Carta costituzionale di cui avete fattocarta straccia, anche con riferimento allariforma costituzionale, ma anche, e so-prattutto, rispetto ad una sentenza, lasentenza madre, che è la sentenza n. 138del 2010, che riconosce come unico ma-trimonio quello tra un uomo e una donna.Il Capo dello Stato si faccia sentire ri-spetto a questo disegno di legge ! E qual èoggi l’aspetto costituzionale che viene vio-lato, che viene viziato, rispetto al quale ciattendiamo anche dal Capo dello Stato unsussulto d’orgoglio ? La motivazione prin-cipale delle contestazioni di costituziona-lità che noi oggi muoviamo è il fatto chela formazione sociale, speciale, che voidefinite speciale, e quindi diversa, diffe-rente rispetto al matrimonio, oggi ripro-pone esattamente le stesse condizioni, glistessi presupposti, le stesse procedure, glistessi riti del matrimonio. C’è un’equipa-

razione non formale ma pienamente so-stanziale tra unione civile e matrimonio, enon lo dice – ripeto – la Lega, lo dice chistudia la Costituzione e lo dicono i giuristi,nel momento in cui voi richiamate, neldisegno di legge, esattamente gli stessiarticoli del codice civile che disciplinano ilmantenimento, il rito, la procedura, laformazione, i diritti e gli obblighi, il ritopatrimoniale, il cognome: circostanze pre-viste e sancite per quanto riguarda ilmatrimonio vengono traslate pari pari perquanto riguarda l’unione civile. E quindisiamo di fronte non a qualcosa di diverso,di altro o di differente rispetto al matri-monio, ma esattamente il matrimonio, ilsimil matrimonio, un falso matrimonio o– come l’ha più volte chiamato il miocollega Palmieri – un matrimonio sottofalso nome e, quindi, una violazione co-stituzionale, una valutazione della leggen. 138 del 2010, un’equiparazione, unaviolazione e una discriminazione, ad esem-pio, per quanto riguarda la reversibilitàdella pensione prevista per le unioni civilie non prevista per le unioni di fatto omoed eterosessuali, e anche una discrimina-zione all’interno delle stesse categorie disoggetti.

Quindi, Presidente, noi riteniamo che visiano tutti i profili di legittimità e diilliceità costituzionale, affinché questo te-sto venga fermato, venga bloccato, vengabloccato nel metodo, venga bloccato nelmerito e venga bloccato sotto i profili dicostituzionalità; non lo chiede la Lega, nonlo chiede solo la Lega, che, coerentemente,in maniera complessiva, in maniera orga-nica, in maniera strutturale, dirà « no » aimatrimoni omosessuali, dirà « no » alleadozioni omosessuali ! Leggetevi il comma20 ! Qualcuno qua andrà ad approvare undisegno di legge senza nemmeno aver lettola legge ! Il comma 20 lo dice in manierachiara, è la sintesi, è la summa di quelloche voi pensate con questo disegno dilegge, perché non solo equipara in tutto eper tutto l’unione civile al matrimonio, manel comma 20 viene riconosciuto quelloche voi, fittiziamente, furbescamente, im-brogliando il Paese, imbrogliando i citta-dini, avete detto, ovvero di aver tolto la

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stepchild adoption: non è vero ! L’adozionedel figliastro è prevista, rimane confer-mata e rimane legittimata nel comma 20,esattamente nel momento in cui vengonoconfermate tutte quelle sentenze rispetto aun palese conflitto di attribuzione rispettoad altri poteri dello Stato; sentenze daparte della magistratura per cui è legittimala possibilità di poter adottare il figlio delcompagno: circostanza, questa, previstanon per legge, ma prevista attraverso lagiurisprudenza, attraverso le sentenze chevoi, attraverso il comma 20, legittimate.Quindi l’adozione del figliastro c’è, l’ado-zione del figliastro è prevista, l’adozionedel figliastro è legittimata all’interno diquesto disegno di legge.

Queste sono le due motivazioni princi-pali ! Ovviamente l’adozione del figliastrorichiama poi la maternità surrogata, lagestazione per altri, l’utero in affitto: mo-zioni che sono state votate e, ovviamente,verranno sistematicamente disattese, per-ché, se è vero che l’utero in affitto è reatonel nostro Paese, è altrettanto vero chequesto reato viene sistematicamentebypassato anche da leader politici delnostro Paese, che stanno attendendo l’ap-provazione di questa legge per tornare inItalia con un figlio adottato all’estero.Ecco, noi crediamo – e concludo Presi-dente – che questa sia la negazione nonsolo del diritto, ma anche la negazionedella civiltà, che sia la distruzione dellaciviltà e della società moderne che noiabbiamo faticosamente costruito, che siala negazione di alcuni diritti e in modoparticolare dei diritti dei minori che noivogliamo difendere (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. L’onorevole Rampelli hafacoltà di illustrare la sua questione pre-giudiziale di costituzionalità n. 2.

FABIO RAMPELLI. Grazie, Presidente.Colleghi deputati, rappresentanti del Go-verno, questo provvedimento disciplina,come sappiamo, le unioni civili tra personedello stesso sesso, estendendo a sì fatto

tipo di unione la quasi totalità delle normedi diritto privato che regolano l’istituto delmatrimonio. È questo il punto principale,laddove gli articoli 29, 30 e 31 dellaCostituzione sono dedicati ai temi delmatrimonio, della filiazione e della fami-glia e conseguentemente...

PRESIDENTE. Onorevole Rampelli, miscusi. Colleghi, per cortesia.

FABIO RAMPELLI. ...e conseguente-mente al ruolo che a questi istituti èriservato nell’ambito del nostro ordina-mento giuridico. Il primo comma dell’ar-ticolo 29 recita: « La Repubblica riconoscei diritti della famiglia come società natu-rale fondata sul matrimonio. » In base aldettato costituzionale il matrimonio è,quindi, posto a fondamento della famiglialegittima, definita « società naturale »: ter-mine con il quale, come si desume dailavori preparatori dell’Assemblea costi-tuente e come ribadito da autorevoli co-stituzionalisti, si è voluto sottolineare chel’istituto familiare è pregiuridico, sussistecioè prima e indipendentemente da inter-venti legislativi, e il compito del legislatoreè di garantirne e promuoverne la forma-zione e tutelarne i singoli aspetti.

Distaccandosi dai precedenti testi co-stituzionali, i nostri costituenti vollero,infatti, esplicitamente riconoscere la fami-glia come realtà originaria e primigeniadello Stato, ma al tempo stesso, trattan-done nell’ambito dei rapporti etico-sociali,insieme al diritto alla salute, all’istruzionee alla formazione, ne riconobbero le fon-damentali e peculiari funzioni per la pro-mozione e lo sviluppo della personaumana. Dei cosiddetti enti intermedi, teo-rizzati in sede costituente, la famigliacostituisce l’« ente intermedio base », sem-pre tra virgolette, cioè citando la Costitu-zione, una sorta di presupposto prepoli-tico, in cui la stessa è pensata come luogodella relazione e della formazione alla vitapolitica e sociale della nazione, e la singolapersona è colta nel suo naturale sviluppo,crescendo negli affetti e nelle relazionisolidali.

L’esplicito riconoscimento del matrimo-nio quale nucleo fondante della famiglia e,

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con essa, della società, non può esseredisatteso in funzione di una semplice du-plicazione dell’istituto in favore delle cop-pie dello stesso sesso, come affermatoanche dalla Consulta nella sentenza n. 138del 2010, laddove, riferendosi all’aspira-zione delle coppie omosessuali a ottenereun riconoscimento giuridico con i connessidiritti e doveri, ha ribadito che si deveescludere, tuttavia, che l’aspirazione a talericonoscimento, che necessariamente po-stula una disciplina di carattere generalefinalizzata a regolare diritti e doveri deicomponenti della coppia, possa essere rea-lizzata soltanto attraverso un’equipara-zione delle unioni omosessuali al matri-monio.

La normativa riguardante l’istituto delmatrimonio – sia quella prevista dal di-ritto civile, sia quella di rango costituzio-nale – si riferisce senza ombra di dubbioall’unione fra persone di sesso diverso. Ilrequisito della diversità di genere – che siricava direttamente dall’articolo 107 delcodice civile, nonché da altre numerosedisposizioni dello stesso codice – è tradi-zionalmente e costantemente annoveratodalla dottrina e dalla giurisprudenza tra irequisiti indispensabili per l’esistenza delmatrimonio. L’istituto del matrimonio nelnostro ordinamento si configura come unistituto pubblicistico diretto a disciplinaredeterminati effetti, quali la filiazione, idiritti successori o quelli in materia diadozione, che il legislatore tutela comediretta conseguenza di un rapporto diconvivenza tra persone di sesso diverso.Sempre nella già citata sentenza n. 138, laConsulta, con riferimento alla filiazione,ha affermato che non è casuale, del resto,che, dopo aver trattato del matrimonio, laCarta costituzionale abbia ritenuto neces-sario occuparsi della tutela dei figli all’ar-ticolo successivo, cioè all’articolo 30, assi-curando parità di trattamento anche aquelli nati fuori dal matrimonio, sia purcompatibilmente con i membri della fa-miglia legittima. La giusta e doverosa tu-tela, garantita ai figli naturali, nulla toglieal rilievo costituzionale attribuito alla fa-miglia legittima e alla (potenziale) finalitàprocreativa del matrimonio che vale a

differenziarlo dall’unione omosessuale: èla Consulta che parlava. L’approvazionedel provvedimento all’esame dell’Assem-blea lascia invece aperti gli aspetti relativiagli eventuali diritti in materia di filia-zione e adozione delle coppie dello stessosesso che regolarizzino la propria posi-zione attraverso le unioni civili qui previ-ste. La dottrina più recente tende a ri-condurre la tutela delle coppie omoses-suali nell’ambito della tutela delle coppiedi fatto, in analogia a quanto già sancitoanche sul piano normativo da altri Paesieuropei ed extraeuropei. In proposito vacomunque ricordato che la Carta di Nizza,recepita dal Trattato di Lisbona, all’arti-colo 9, nell’affermare il diritto di sposarsi,rinvia alle leggi nazionali che ne discipli-nano l’esercizio e con ciò, come è statoribadito durante i lavori preparatori, nonvieta né impone la concessione dello statusmatrimoniale a unioni tra persone dellostesso sesso. Di conseguenza, ad avvisodella nostra Corte costituzionale a parte ilriferimento esplicito agli uomini ed alledonne, è comunque decisivo il rilievo cheanche la citata normativa non impone lapiena equiparazione alle unioni omoses-suali delle regole previste per le unionimatrimoniali tra uomo e donna. In egualmisura anche la condanna comminata al-l’Italia dalla Corte europea dei diritti del-l’uomo di Strasburgo il 21 luglio 2015, sucui si è fatto gran clamore, emessa per laviolazione dell’articolo 8 della Conven-zione europea dei diritti umani, sottoli-neando come la protezione legale attual-mente assicurata in Italia alle coppie dellostesso sesso non solo non garantisce gliaspetti rilevanti per una coppia nell’am-bito di una relazione stabile ma si dimo-stra anche non abbastanza affidabile, nonpostulava un’estensione di fatto dell’isti-tuto del matrimonio alle unioni di personedello stesso sesso. L’estensione operatadalla proposta di legge attualmente indiscussione delle norme previste per ilmatrimonio alle unioni civili tra personedello stesso sesso si pone quindi allastregua di una violazione delle normeposte dalla Costituzione meramente infavore del matrimonio e della sua funzione

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all’interno della società con riferimento altema della filiazione. Inoltre, l’approva-zione del provvedimento mediante il votodi fiducia, se verrà posto, minerà alla basequalunque possibilità di sereno confrontopolitico su una materia così delicata. Iltema del riconoscimento giuridico in fa-vore delle unioni tra persone dello stessosesso andrebbe piuttosto affrontato nel-l’ambito dell’autonomia privata, introdu-cendo forme contrattuali che consentano– concludo – di disciplinare consensual-mente determinati aspetti, soprattuttoquelli di natura patrimoniale in un rap-porto di convivenza. Per le ragioni avantiesposte, Presidente e colleghi, riteniamoche non si debba procedere, per evidentevizio di incostituzionalità, all’esame diquesta proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

ANDREA COLLETTI. Grazie, Presi-dente. Prima di iniziare sulle questionipregiudiziali di costituzionalità presentateda Lega Nord e Fratelli d’Italia vorrei fareuna piccola premessa su questo testo. Daun punto di vista legislativo e di scritturadelle norme sappiamo tutti che questo èun pessimo testo, scritto male e forseanche pensato peggio. È un testo pastic-ciato, frutto di un compromesso al ribassoe delle divisioni all’interno del partito delPresidente del Consiglio, Matteo Renzi. Visono alcune specifiche che fanno com-prendere quanto questo testo, almeno inalcune parti, sia pasticciato.

Parliamo dell’obbligo di fedeltà: nelleunioni civili tra persone omosessuali nonvi è questo obbligo, mentre nelle unionimatrimoniali vi è questo obbligo. Ebbenequesta mancanza dell’obbligo di fedeltà èil tipico frutto di una sorta di razzismo, dipregiudizio del Partito Democratico e deglialtri partiti della maggioranza su unasupposta promiscuità delle coppie omoses-suali ed è abbastanza vergognoso il pre-giudizio del partito di maggioranza sulvalore che si instaura tra una coppia dipersone dello stesso sesso. Ma parliamoanche delle convivenze di fatto, il matri-

monio è un contratto a effetti obbligatori.Ebbene, secondo questa proposta di legge,la convivenza di fatto, ovvero nemmeno uncontratto, un mero fatto, ha degli incre-dibili effetti obbligatori che si ripercuo-tono sulla vita delle persone addiritturasino alla morte. Peccato però che questeproblematiche non siano presenti nelledue questioni di pregiudiziali di costitu-zionalità presentate ed è per questo che ilMoVimento 5 Stelle voterà contro questepregiudiziali. Principalmente le due pre-giudiziali tendono a creare una sorta diantinomia tra l’articolo 29 della Costitu-zione e l’articolo 2 della Costituzione.Ebbene proprio l’articolo 2 della Costitu-zione è quello che racchiude e cheespande i diritti incomprimibili della per-sona umana ed è proprio attraverso anchel’interpretazione che si dà all’articolo 2che sono stati interpretati negli anni anchetutti gli altri articoli della Costituzione, ivicompreso l’articolo 29. In realtà quellepresentate dalla Lega Nord sono implica-zioni e questioni di pregiudiziali di costi-tuzionalità sbagliate per un semplice fatto:noi dobbiamo rimanere umani e, dal miopunto di vista, in realtà vi è una famiglia,vi è un sentimento di famiglia laddove viè amore e l’amore non dipende dal sessodelle persone e semplicemente in questo siracchiude l’erroneità del giudizio e delpregiudizio presentato qui dalla Lega Norde da Fratelli d’Italia ed è per questi motiviche voteremo contro le due pregiudiziali dicostituzionalità ben conoscendo però glierrori, e qualche volta giuridicamente gliorrori, che sono presenti in questa pro-posta di legge.

PRESIDENTE. Colleghi, vi comunicoche al collega Emiliano Minnucci è natauna figlia che si chiama Chiara e quindifacciamo tanti auguri a Chiara, al collegaMinnucci e alla moglie (Applausi).

Salutiamo gli studenti dell’Istituto com-prensivo di Notaresco e Morro d’Oro inprovincia di Teramo che stanno assistendoai lavori dell’Aula dalla tribuna del pub-blico (Applausi).

Ha chiesto di parlare l’onorevole Ma-rotta. Ne ha facoltà.

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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ANTONIO MAROTTA. Grazie, Presi-dente. Le argomentazioni a sostegno dellaquestione pregiudiziale di costituzionalitàpresentata dalla Lega Nord e da Fratellid’Italia non colgono nel segno e non pos-sono essere condivise. Innanzitutto essesono palesemente viziate nel metodo diragionamento, posto che questo è incen-trato sul confronto della riforma con ognisingolo parametro costituzionale. Sfuggedel tutto ai firmatari, invece, che unavalutazione di costituzionalità va operataalla luce della sintesi bilanciata tra iprincipi della Costituzione. Orbene, se talesintesi fosse stata fatta, sarebbe risultatoevidente che tutti i parametri costituzio-nali richiamati devono essere letti con lalente dell’articolo 2 della Costituzione chericonosce i diritti inviolabili dell’uomo siacome singolo sia nelle formazioni socialiove si svolge la sua personalità. Le unionicivili proprio a tale principio sono ispirateal fine di assicurare il pieno sviluppo dellapersonalità a coloro che non si ricono-scono negli schemi più tradizionali e chepur hanno pieno diritto a vivere secondoi canoni della proprie inclinazioni cultu-rali, sociali e sentimentali. Proprio la com-parazione tra il richiamato principio e glialtri che i firmatari assumono lesi, evi-denzia nettamente la prevalenza del dirittoal pieno sviluppo della personalità suglialtri parametri invocati che assumono ilcarattere della recessività e pertanto dellasuperabilità.

Anche tuttavia a voler seguire nel me-todo della parcellizzazione, come detto,inidoneo, il contenuto della pregiudizialedi costituzionalità, devo ritenere che nes-suna delle asserite violazioni, in realtà, èconfigurabile; non quella, innanzitutto,dell’articolo 3 della Costituzione, attesoche il riconoscimento delle unioni civilinessuna disuguaglianza può generare aidanni di chi sceglie i metodi di vita finoraritenuti tradizionali ed inseriti in Costitu-zione, non essendo preclusa, per effettodella riforma, l’opzione per detta scelta.Anzi, è proprio il mancato riconoscimentodelle unioni civili a causare evidenti pro-blemi di disuguaglianza, alla luce del com-binato disposto degli articoli 2 e 3 della

Costituzione, né può realmente argomen-tarsi nel senso che la parità di trattamentosarebbe vulnerata per il mancato ricono-scimento del diritto al matrimonio in capoalle categorie contemplate dagli articoli da84 a 89 del codice civile, trattandosi,chiaramente, di situazioni del tutto speci-fiche, in cui lo sbarramento è dettato dallegislatore per motivi riconducibili all’in-capacità morale – ad esempio: già coniu-gati, condannati per gravi delitti – ofisiologica – minorenni, interdetti, e cosìvia – a portare costruttivamente avanti undiscorso di tipo matrimoniale. Parimenti,non vi è spazio per alcuna violazionedell’articolo 29 della Costituzione, né tan-tomeno un collegamento funzionale tradetto parametro e quello dell’articolo 3della Carta. Pur ancorando il concetto difamiglia a quello di società naturale fon-data sul matrimonio, esso tuttavia nonesclude categoricamente altre soluzioni e,soprattutto, non esclude un concetto al-largato e allargabile al matrimonio. Amaggior ragione, duttile ed elastico è ilparametro desumibile dall’articolo 30della Costituzione, perché il dovere dellafamiglia di educare la prole non implicaquello di generarla a tutti i costi, ancheuna famiglia senza figli è tale; ed inoltre lanorma è interpretabile a sua volta in sensoestensivo, proprio laddove riconosce ognitutela giuridica e sociale ai figli nati fuoridal matrimonio che, stante la genericitàdel richiamo, potrebbero essere riconte-stualizzati proprio nell’ambito applicativodelle unioni civili. È l’elasticità stessa delparametro in questione, in altri termini, ametterlo a riparo dal pericolo di concretevulnerazioni. Le eccezioni pregiudiziali dicostituzionalità, pertanto, sono tutte supe-rabili, siamo in presenza di una riformacoraggiosa, al passo con i tempi e piena-mente compatibile con la nostra Cartafondamentale e con il quadro delle fontisovranazionali.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Sannicandro. Ne ha facoltà.

ARCANGELO SANNICANDRO. Presi-dente, egregi colleghi, confesso che ho

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fatto una gran fatica a cercare di indivi-duare nelle questioni di incostituzionalitàche sono state sollevate il vizio che vienedenunciato. In verità, noi siamo in perfettasintonia con la Carta costituzionale e,perlomeno, con l’interpretazione, al di làdi altri dibattiti, che la Corte costituzio-nale ne ha dato. Mi limito, perché i cinqueminuti sono anche abbondanti, data lainsufficienza delle argomentazioni avver-sarie, a leggere il contenuto della sentenzan. 138 del 2010 della Corte costituzionale,la quale dichiara esplicitamente che l’ar-ticolo 2 dispone che la Repubblica rico-nosce e garantisce i diritti inviolabili del-l’uomo, sia come singolo sia nelle forma-zioni sociali ove si svolge la sua persona-lità; orbene, in tale nozione – vado persintesi – è da annoverare anche l’unioneomosessuale, intesa come stabile convi-venza tra due persone dello stesso sesso,cui spetta il diritto fondamentale di vivereliberamente una condizione di coppia, ot-tenendone, nei tempi, nei modi e nei limitistabiliti dalla legge, il riconoscimento giu-ridico con i connessi diritti e doveri.

Quindi, indipendentemente dal dibat-tito, se la normativa in questione dovevafondarsi, con tutte le conseguenze con-nesse, sull’articolo 29 o sull’articolo 2,rimane il fatto che, allo stato della giuri-sprudenza, siamo perlomeno in linea conl’interpretazione della Corte costituzionale,la quale conclude o meglio continua: nederiva, dunque, che nell’ambito applicativodell’articolo 2 della Costituzione spetta alParlamento, nell’esercizio della sua pienadiscrezionalità legislativa, ovviamente, in-dividuare le forme di garanzia e di rico-noscimento per le unioni suddette, re-stando riservata alla Corte costituzionalela possibilità di intervenire a tutela dispecifiche situazioni, come è avvenuto perle convivenze more uxorio e così via.

Quindi, noi stiamo, qui, soltanto, col-mando una lacuna normativa, una lacunalegislativa, perché con il codice civile, conla riforma del diritto di famiglia del 1975,è rimasta una zona grigia, una zona nondisciplinata che è quella, appunto, delle

unioni civili tra persone dello stesso sessoe non solo, vi è anche il fenomeno delleconvivenze di fatto.

Non capisco proprio su che cosa icolleghi fondino questa asserita violazionedella Carta costituzionale e mi potrei li-mitare tranquillamente a questo; non c’èda aggiungere altro, lo ripeto, non c’è daaggiungere altro, né occorre contestare iriflessi che questa normativa potrebbeavere sui futuri sviluppi in materia diadottabilità e altro, perché non sono que-ste le questioni che sono contemplate inquesto testo.

D’altra parte, se è vero come è vero,che vi siete adoperati – soprattutto iproponenti e non solo loro – con tenacia,con zelo, per cercare di distinguere lafamiglia fondata sul matrimonio dalleunioni civili, scusate l’espressione imper-tinente, ma che cosa andate cercando dipiù ? Da un certo punto di vista, aveteridimensionato la portata della legge avostra immagine e somiglianza, quindidovreste essere contenti e dire che questalegge per voi è il massimo che vi potevaessere consentito (Applausi dei deputati delgruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecolo-gia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha fa-coltà.

ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Gra-zie, Presidente. Molte cose le ha già dettel’onorevole Sannicandro, è stata citata ab-bastanza ossessivamente la sentenzan. 138 del 2010 della Corte costituzionale,però, a sproposito, nel senso che quellasentenza si occupava di un caso in cuiqualcuno diceva: bisogna applicare lenorme sul matrimonio anche alla coppiaomosessuale. E la Corte ha detto: no,perché l’articolo 29 della Costituzione nonconsente di applicare, per via analogica,quelle norme all’unione omosessuale che èuna formazione sociale, non dà una tutelaintegrativa dell’ordinamento se non in de-terminati casi specifici, in cui la Cortecostituzionale può intervenire dove sa-rebbe irragionevole non intervenire.

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Quindi, ha detto: noi, Corte, non possiamofare questo. Ha anche detto che la materiarientra nella piena discrezionalità del le-gislatore. Le parole sono: « piena discre-zionalità » che sono abbastanza inequivo-che; quindi, ha detto sostanzialmente: que-sto argomento deve essere gestito dal le-gislatore.

Qual è il limite ? Il limite, ovviamente,non è un limite che nasce esclusivamenteda un articolo 29 della Costituzione cheviene visto come una norma di divieto diestensione di norme, che si applicano almatrimonio alle unioni omosessuali o adaltre unioni civili, il limite diventa laragionevolezza. Quindi, ci sarà il tema –che poi verrà magari portato davanti allaCorte costituzionale – di vedere se èragionevole applicare anche alle unioniomosessuali tutte le disposizioni del ma-trimonio che vengono richiamate dallalegge e che non sono poi tutte, perché èabbastanza singolare che le norme sull’a-dozione siano escluse, e poi si dica: esclusedall’estensione automatica della legge; epoi si dica: sì, però ci sono i giudici chefanno le sentenze... Se le sentenze sonosbagliate – in molti casi, io penso sianosbagliate – il problema è della giurispru-denza, semmai bisognerà discutere diquelle norme; se ne è discusso all’infinitoal Senato, io credo che giustamente nonsia stato trattato il tema delle adozioni inquesta legge, ma è un tema di merito, nonè un tema costituzionale.

Lo ripeto, noi continuiamo a discuteredi eccezioni pregiudiziali di costituziona-lità, leggendo le sentenze della Corte unariga sì e una riga no; in questo caso, lasentenza n. 138 del 2010 è chiarissima, èuna sentenza che delimitava di fatto ipoteri della Corte nell’applicare le normesul matrimonio anche alle coppie omoses-suali e diceva che il Parlamento ha lapiena discrezionalità di regolare questofenomeno nell’ambito dei limiti generaliche si applicano al legislatore e, quindi,degli altri valori costituzionali e, in parti-colare, di quello di ragionevolezza.

Quindi, direi che la cosa più importantesarebbe stata quella di spiegare quali,eventualmente, delle norme che si appli-

cheranno da domani alle coppie omoses-suali sia irragionevole applicare, comesono previste oggi per il matrimonio, inquanto ad esempio discriminatorie, sba-gliate, perché sono fenomeni totalmentediversi; ma non è che l’articolo 3 dellaCostituzione impone di trattare fenomeniregolati diversamente dalla Costituzione inmaniera diversa: questo tipo di limitazionenasce quando il trattamento uguale è ir-ragionevole. Per questo le questioni pre-giudiziali di costituzionalità sono infon-date, e per questo Scelta Civica voteràcontro.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Bazoli. Ne ha facoltà.

ALFREDO BAZOLI. Presidente, siamoben consapevoli che le questioni di pre-giudizialità poste dalle minoranze, comeperaltro esse stesse hanno dichiarato, sonoutilizzate più come appendici e strumentidi lotta politica che per il loro effettivocontenuto di merito; e, tuttavia, io credoche non solo ragioni di serietà ci impon-gono di non accantonarle con una scrol-lata di spalle, ma che siano anzi l’occa-sione per fare chiarezza su questioni chespesso vengono agitate e che riguardanoper l’appunto la conformità del testo sulleunioni civili ai principi costituzionali. Sap-piamo bene, infatti, che la materia è assaidelicata, andando ad incrociare princìpi evalori posti da alcuni articoli della nostraCostituzione, in particolare gli articoli 2, 3e 29 richiamati nelle pregiudiziali: princìpisui quali peraltro si è soffermata più voltela Corte costituzionale, in particolare conla pluricitata sentenza n. 138 del 2010,che è esemplare per chiarezza e limpi-dezza, e che quindi costituisce certamenteil punto di riferimento a cui guardare.

Vale la pena, allora, di iniziare con ilricordare che proprio in base a quella pro-nuncia l’unica lesione certa ai principi e aivalori costituzionali è rappresentata oggidallo status quo, posto che la Corte haespressamente dichiarato che l’assenza diuna disciplina che consenta alle unioniomosessuali, intese come stabili convivenzetra due persone dello stesso sesso, di vivere

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la loro condizione di coppia attraverso ilriconoscimento dei connessi diritti e doveri,quella lacuna rappresenta oggi una lesionedel principio costituzionale posto dall’arti-colo 2.

Quanto poi alla riserva di disciplinache la Corte costituzionale, sulla base inparticolare dell’articolo 29, riconosce almatrimonio eterosessuale in ragione dellasua peculiarità, occorre sottolineare che,proprio per evitare i rischi di censurecostituzionali che altre scelte avrebberocomportato, il testo che ci accingiamo adapprovare ha individuato un istituto au-tonomo dal matrimonio per disciplinarele unioni omosessuali, caratterizzato daun fondamento diverso, quale l’articolo 2,rispetto all’articolo 29 che costituisce ilfondamento del matrimonio; e se il fon-damento è diverso, e così rispettoso delladiversità costituzionalmente garantita conil matrimonio, nessuna lesione al prin-cipio di ragionevolezza pone la denun-ciata omogeneità di trattamento con ilmatrimonio, poiché anzi il principio cheè dato ricavare dalle sentenze della Cortesuggerisce che, nelle forme più impegna-tive di legami di coppia come le unionicivili, il legislatore deve orientarsi avendocome regola l’equiparazione, e come ec-cezione la diversità di trattamento: alcontrario delle forme di legame menotutelate, come le convivenze di fatto, incui vale la regola opposta.

Il controllo di ragionevolezza delladisciplina che stiamo approvando va,dunque, letto più come controllo di ra-gionevolezza della diversità di tratta-mento che non della omogeneità, e ledistinzioni operate dalla legge in esame,che hanno cercato di ridurre sovrappo-sizioni, contraddizioni e incoerenze, cipare si sottraggano a qualunque censuradi irragionevolezza; anche in particolarein materia di filiazione, che la Cortecostituzionale ha espressamente indivi-duato come criterio differenziale rispettoal matrimonio, e le norme relative allaquale in questa legge non sono richia-mate, se non con un inciso pleonastico enon precettivo.

PRESIDENTE. La invito a concludere.

ALFREDO BAZOLI. D’altro canto – econcludo – il dosaggio tra uguaglianza ediversità di trattamento spetta al legisla-tore con una discrezionalità che non puòessere compressa eccessivamente da unacorte. Per questi motivi, e per quantopossano essere oggetto legittimamente divalutazione politica divergente, riteniamoche le differenze di disciplina tra matri-monio e unioni civili che ci apprestiamoad introdurre nell’ordinamento non si pre-stino alle obiezioni di costituzionalità de-nunciate, e per questo voteremo contro.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendodi parlare, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulle questionipregiudiziali di costituzionalità Molteni edaltri n. 1 e Rampelli ed altri n. 2.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Vico, Fanucci, Turco, Montroni, PiccoliNardelli, Segoni, Ciprini, La Marca, Co-stantino, Ferrari, Catania, Vecchio, Ram-pelli...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 427Votanti ............................ 398Astenuti .......................... 29Maggioranza .................. 200

Hanno votato sì ..... 31Hanno votato no .. 367.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Gutgeld e Argentin hannosegnalato di non essere riusciti ad espri-mere voto contrario).

(Esame di questioni sospensive– A.C. 3634)

PRESIDENTE. Essendo state respintele questioni pregiudiziali di costituziona-

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lità presentate, passiamo all’esame dellequestioni sospensive Molteni ed altri n. 1e Rampelli ed altri n. 2 (vedi l’allegato A –A.C. 3634).

A norma del comma 5 dell’articolo 40del Regolamento, in caso di più questionisospensive ha luogo un’unica discussione.In tale discussione, ai sensi del comma 3del medesimo articolo 40, potrà interve-nire, oltre ad uno dei proponenti, purchéappartenenti a gruppi diversi, per illu-strare ciascuno degli strumenti presentatiper non più di dieci minuti, un deputatoper ognuno degli altri gruppi, per non piùdi cinque minuti. Al termine della discus-sione si procederà, ai sensi del richiamatocomma 5 dell’articolo 40 del Regolamento,ad un’unica votazione sulle questioni so-spensive; e poi, qualora queste siano ap-provate, sulle scadenze.

Onorevole Fedriga, la vorrei informareche il suo gruppo, in base al contingen-tamento, avrebbe tre minuti residui perillustrare la sospensiva, ma il Presidenteritiene comunque, vista l’importanza del-l’argomento, di dare dieci minuti all’ono-revole Molteni per illustrare la sua so-spensiva.

L’onorevole Molteni ha facoltà di illu-strare la sua questione sospensiva n. 1.

NICOLA MOLTENI. Presidente, io sonoassolutamente convinto che una personaintelligente e di buonsenso come lei sirenda conto di come concedere tre minuti,estesi a dieci proprio perché è una per-sona intelligente, rispetto ad un disegno dilegge che va ad incidere in maniera pro-fonda e sostanziale sui diritti civili singoli,individuali e delle coppie, rispetto al qualeprobabilmente, anzi sicuramente il Go-verno porrà la questione di fiducia, im-pedendo un legittimo e sacrosanto dibat-tito, credo sia la cartina di tornasole diquanto questo Parlamento non deve di-scutere, ma deve semplicemente ratificareuna volontà da parte del Governo, che nonriscontrerà probabilmente nemmeno l’a-vallo da parte dei cittadini. Ed è il motivoper cui io sono assolutamente convinto checi sarà un giudice nel nostro Paese che,una volta e semmai approvato questo

disegno di legge, riterrà opportuno ecce-pirne l’incostituzionalità. E io mi augurosempre, Presidente, prima di illustrare laquestione sospensiva, e quindi di chiederela sospensione e bloccare questo disegnodi legge, che, anche dal Quirinale, anche ilCapo dello Stato, in un sussulto di orgoglioe di dignità nell’esercizio delle sue fun-zioni di difensore della Carta costituzio-nale, possa eccepire l’incostituzionalità diquesto disegno di legge o, quanto meno,far presente al Governo che questo dise-gno di legge viola in maniera chiara esistematica, per le motivazioni che ab-biamo enunciato nella pregiudiziale pre-cedente, i principi della nostra Costitu-zione.

Viola l’articolo 29 della Carta costitu-zionale, viola e vizia in maniera profondae sensibile la sentenza della Corte costi-tuzionale n. 138 del 2010. Siamo convintidell’incostituzionalità e siamo convinti diquanto sia viziato da profili di incostitu-zionalità questo disegno di legge. La storiaricorderà che l’unica forza politica adavere eccepito questo è stata la Lega e,come spesso capita, la storia darà ragioneal nostro movimento. Bocciata la pregiu-diziale di costituzionalità, Presidente, uti-lizziamo un altro strumento (non sonotanti): lo strumento della sospensiva, at-traverso la quale chiediamo che questodisegno di legge, la discussione e il dibat-tito, semmai ce ne saranno, di questodisegno di legge vengano sospesi nell’attesache si verifichino alcune condizioni, ovverovenga sospeso nel momento in cui, esat-tamente una settimana fa, il Parlamento...

PRESIDENTE. Colleghi, gentilmente.Onorevole Palmieri, grazie.

NICOLA MOLTENI. Esattamente unasettimana fa, il Parlamento, in modo fret-toloso e poco attento, sul finire dellaseduta pomeridiana, come per togliersi unimpiccio e non per ragionare in manieraconvinta sulle mozioni sulla maternità sur-rogata, ha approvato alcune mozioni sullamaternità surrogata, sull’utero in affitto,sulla gestazione per altri, una pratica cheè chiaramente la mercificazione del corpoe dell’utero femminile, che è la negazione

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dei diritti, e in modo particolare delladignità e della libertà delle donne.

Ha approvato alcune mozioni rispettoalle quali, tra l’altro, ricordo che il Go-verno non ha preso posizione; il Governosi è lavato le mani, il Governo si ècomportato e si è atteggiato da peggiorPonzio Pilato della storia. Sono state ap-provate alcune mozioni sulla maternitàsurrogata, e quindi riteniamo opportunoche, a fronte dell’approvazione di alcunemozioni nelle quali si chiede che la ma-ternità surrogata, oggi reato nel nostroPaese, ma non applicato e spesso e volen-tieri disatteso da tante coppie che vanno apraticare la maternità surrogata all’estero,bypassando, ovviamente, una prescrizionenormativa e una sanzione normativa pre-sente nel nostro Paese, oggi questo reato,non punito neanche con particolare gra-vità, viene sistematicamente disatteso.

Viene sistematicamente disatteso, ed èil motivo per cui la Lega, insieme ad altriparlamentari, ha presentato alcuni emen-damenti in Commissione giustizia affinchéla pratica bestiale della maternità surro-gata sia riconosciuta come reato nel nostroPaese, anche rispetto a coloro i qualipraticano questo esercizio fuori dal nostroPaese. Quindi, sulle unioni civili, ripeto, alcomma 20 – basta leggerlo – si riconosce,attraverso l’interpretazione della leggen. 184 del 1983, la possibilità di adottarein casi particolari, anche in situazioniparticolari, riconoscendo pertanto la pos-sibilità dell’adozione del figliastro o delfiglio o della figlia del compagno, praticaprevista e legittimata attraverso questodisegno di legge.

Quindi, a fronte di chi dice che lastepchild adoption è stata cancellata, èstata estromessa, soprattutto quelle forzepolitiche che hanno giustificato in Senatoil loro voto favorevole al ddl Cirinnà,cantando vittoria rispetto alla cancella-zione dal disegno di legge della stepchildadoption – ovviamente hanno preso unabbaglio, ovviamente sono stati truffati,ovviamente si sono resi colpevoli e respon-sabili dell’approvazione di questo disegnodi legge, e mi riferisco in modo particolareal partito del Ministro dell’interno Ange-

lino Alfano – noi riteniamo che per logica,per buonsenso, nel momento in cui si vaa disciplinare e si va ad approvare undisegno di legge che prevede l’adozione percoppie omosessuali, che rimanda, per-tanto, alla maternità surrogata, lo si facciasolo ed esclusivamente dopo che e conse-guentemente al fatto che il Governo ap-plichi e dia effetto alle mozioni che sonostate approvate in Parlamento, anche perdare contezza del fatto che, se sono mo-zioni che sono indirizzi politici seri, perfar sì che non rimangano carta straccia,come spesso e volentieri rimangono lemozioni approvate in questo Parlamento,si subordini la discussione e l’approva-zione del disegno di legge sulle unioni civiliall’applicazione da parte del Governo diquanto stabilito in quelle mozioni. Questaè la prima motivazione rispetto alla qualenoi, ostinatamente, ma convintamente,chiediamo di bloccare il provvedimento,anche per le argomentazioni prettamentepolitiche, di dignità del Parlamento e didignità di quei milioni di cittadini italianiche sono contrari ai matrimoni omoses-suali e alle adozioni per le coppie omo-sessuali che ha espresso prima il capo-gruppo Massimiliano Fedriga.

L’altra motivazione, che è di naturagiuridica e di natura profondamente di-scriminatoria, è che in questo disegno dilegge per le unioni civili tra persone dellostesso sesso, disciplinate nella prima partedi questo disegno di legge, viene prevista,viene garantita, viene concessa la reversi-bilità della pensione. Parlo di atto discri-minatorio perché la reversibilità della pen-sione viene prevista in questo disegno dilegge alle unioni civili, quindi al nuovoistituto giuridico dell’unione civile tra per-sone dello stesso sesso, ma non vienericonosciuta alle coppie di fatto, ma nonviene riconosciuta alle convivenze di fattoomo ed eterosessuali, esercitando, eviden-temente, una chiara ed evidente discrimi-nazione.

Perché noi chiediamo di sospenderequesto disegno di legge, nell’attesa di checosa ? Nell’attesa che venga approvato evenga quanto meno discusso un disegno dilegge sul contrasto alla povertà, perché sul

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contrasto alla povertà c’è una parte deldisegno di legge riferita alla volontà daparte del Governo di provvedere ad unarazionalizzazione, a una limitazione, a unacancellazione, alla cancellazione della re-versibilità della pensione per tante fami-glie e per tanti cittadini italiani. Sappiamoche l’istituto – e concludo, Presidente –della reversibilità della pensione nascecome un istituto sociale a garanzia e atutela delle donne nel momento in cui,non potendo mantenere la famiglia conaltro tipo di attività o con altro tipo dirisorse economiche, la reversibilità con-sentiva alle donne nel passato di potergarantire la famiglia con la perdita del-l’uomo, e quindi dare un senso al sosten-tamento della famiglia, al sostentamentodei figli. Regalate la reversibilità o rega-lereste con questo disegno di legge lareversibilità alle unioni civili tra personedello stesso sesso. Con l’altro disegno dilegge sul contrasto alla povertà togliete ecancellate, volete togliere, volete cancellarequesto sacrosanto diritto alle coppie ita-liane, alle donne italiane, alle coppie ete-rosessuali italiane.

Questo è profondamente ingiusto equeste sono le due motivazioni e le dueargomentazioni rispetto alle quali noichiediamo, nell’esercizio di un atto demo-cratico, degli unici pochi atti democraticiche verranno compiuti in questo Parla-mento sulla discussione delle unioni civili,che il disegno di legge sulle unioni civilivenga posticipato, venga innanzitutto so-speso e poi posticipato all’approvazione diqueste due condizioni.

PRESIDENTE. L’onorevole Petrenga,ha facoltà di illustrare la questione so-spensiva Rampelli ed altri n. 2, di cui ècofirmataria.

GIOVANNA PETRENGA. Grazie, Pre-sidente. Il disegno di legge all’esame del-l’Assemblea affronta il tema del ricono-scimento giuridico in favore delle coppiedello stesso sesso, istituendo le unioni civilied estendendo ad esse la quasi totalitàdelle norme già previste in favore delmatrimonio. Durante l’esame del provve-

dimento da parte dell’Aula del Senato èstata soppressa la norma che, attraversouna modifica dell’articolo 44 della legge 4maggio 1983, n. 184, « Diritto del minoread una famiglia », interveniva in materia diadozione in casi particolari, consentendoalla parte di una unione civile di farerichiesta di adozione del figlio minore. Lapossibilità che una disposizione di leggeriservata a casi particolari di adozioni erimessa alla valutazione del giudice po-tesse operare in modo automatico in fa-vore delle coppie dello stesso sesso avevadato luogo a vivaci polemiche, sia all’in-terno del Parlamento sia nell’opinionepubblica. In seguito alla cancellazionedella modifica dell’articolo 44, il Governoha annunciato di voler agire in manierapiù complessiva rispetto alla legge sulleadozioni attualmente vigente, attraverso lapresentazione di un disegno di legge au-tonomo e separato. In previsione di ciò, laCommissione affari costituzionali della Ca-mera ha deliberato, e sta ancora svol-gendo, un ciclo di audizioni sullo stato.L’indagine conoscitiva deliberata dalla ICommissione prende le mosse, tra l’altro,anche dal fatto che proprio sul tema dellalegittimazione ad adottare si è sviluppatoun dibattito. In occasione dell’esame dellaproposta di legge delle unioni civili si èsviluppato un serrato confronto tra diverseopinioni. Il disegno di legge in esame, alcomma 20 dell’articolo 1, prevede l’esten-sione dell’utilizzo dei termini « coniuge » aiconiugi, marito e moglie, ovunque ricor-rano nelle leggi e in altri atti anche alleparti dell’unione civile tra persone dellostesso sesso, facendo salve le disposizionidella legge sull’adozione.

Nella sentenza n. 138 del 2010, la Cortecostituzionale ha ribadito come la giusta edoverosa tutela garantita ai figli naturalinulla toglie al rilievo costituzionale attri-buito alla famiglia legittima e alla poten-ziale finalità procreativa del matrimonio,che vale a differenziarlo dall’unione omo-sessuale. La legislazione nazionale sultema dell’affiliazione, dalla Costituzione inpoi, e quella sull’adozione dedicano gran-dissima attenzione a che il desiderio digenitorialità non urti contro i diritti del

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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minore e non travalichi il dato materiale;cioè, per dirla con il tribunale di Milano,in una recente sentenza rispetto a un casodi surrogazione di maternità: le condizioniper mezzo delle quali due soggetti possononaturalmente generare. I figli cresciutiall’interno di relazioni omosessuali hannospesso raccontato il disagio derivante dal-l’assenza totale di uno dei due genitori odall’impossibilità di conoscere i proprigenitori biologici.

Il Parlamento, attraverso il lavoro dellaCommissione affari costituzionali, sta af-frontando una materia complessa quantodedicata, con grande attenzione, dandovoce a tutti i soggetti coinvolti nelle ado-zioni e nelle procedure di affido familiare,al fine di elaborare eventuali modifichelegislative che possono essere davvero mi-gliorative delle norme vigenti e, soprat-tutto, che garantiscano pienamente la rea-lizzazione e la tutela dei diritti dei minori.

Occorre affermare in modo chiaro einequivocabile e codificare a livello legi-slativo quali siano i limiti che devonoessere rispettati in materia di filiazione eadozione, sia da parte delle coppie etero-sessuali che da parte di quelle dello stessosesso, anche con specifico riguardo all’in-troduzione del reato universale di surro-gazione di maternità, prevista da unaproposta di legge già presentata da Fratellid’Italia in Parlamento. Pertanto, il gruppodi Fratelli d’Italia propone di sospenderel’esame del progetto di legge n. 3634 finoa quando i succitati aspetti legislativi nonsiano stati affrontati e risolti nella pienacondivisione di tutte le forze politichepresenti in Parlamento e, comunque, finoal 31 dicembre 2016.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Sannicandro. Ne ha facoltà.

ARCANGELO SANNICANDRO. Vogliorichiamare l’attenzione, soprattutto quelladei proponenti la questione sospensiva, sulfatto che loro stanno lottando contro unasituazione minimale, dal mio punto divista. Infatti, l’articolo 1 della proposta dilegge dice che « la presente legge istituiscel’unione civile tra persone dello stesso

sesso quale specifica formazione sociale, aisensi degli articoli 2 e 3 della Costitu-zione ».

Gli articoli 2 e 3 della Costituzionesono due articoli riguardanti i principifondamentali della Costituzione stessa.Quindi, l’articolo 29 della Costituzione èsubordinato all’articolo 2 e all’articolo 3della stessa Costituzione.

Quindi, mi viene un po’ da sorriderenel vedere questo loro accanimento controun presunto allineamento della normativaesistente all’articolo 29. Si lotta perché cisi lamenta che ci sia un avvicinamento,perché c’è troppa contiguità. Così non ènei fatti, ma, anche se lo fosse, ciò èconsentito dagli articoli 2 e 3 della Costi-tuzione, come dice esattamente questoarticolo del testo. Tant’è vero che, vistoche state immaginando il futuro, io sonoconvinto che nel futuro gli operatori deldiritto, gli interpreti, i magistrati non po-tranno non tenere conto del fatto che quisi dice, in partenza, che bisogna tenerepresente l’articolo 2 e l’articolo 3 dellaCostituzione. Quindi, bisognerà eliminaretutte quelle norme discriminatorie cheimpediscono a questa situazione di fatto –chiamiamola così –, a questa fenomeno-logia, ossia l’unione civile, di avere ugualidiritti, ai sensi dell’articolo 3 della Costi-tuzione.

D’altra parte, tutta la giurisprudenzaeuropea va in questa direzione. Pertanto,se contraddizione c’è, non c’è nel fatto checi siamo avvicinati all’articolo 29, ma, se lacontraddizione c’è, è perché gli articoli 2e 3 della Costituzione non sono piena-mente attuati. Purtroppo, allo stato at-tuale, come abbiamo già detto nell’altrointervento, la sentenza n. 138 della Cortecostituzionale pone come pilastro questaimpostazione e, allora, di necessità fac-ciamo virtù. Ma è evidente che, per quantomi riguarda, io sono ben felice che l’arti-colo 1 apra il testo richiamando l’articolo2 della Costituzione e l’articolo 3 dellastessa Costituzione. E se domani il frontedella equiparazione delle unioni civili aquant’altro fosse previsto a favore dellafamiglia tradizionale è una strada cheresta certamente aperta – mi dispiace –

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con gran dispetto dei proponenti dellaLega Nord e di Fratelli d’Italia (Applausidei deputati del gruppo Sinistra Italiana –Sinistra Ecologia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Monchiero. Ne ha facoltà.

GIOVANNI MONCHIERO. Grazie, Pre-sidente. Anche noi riteniamo che questaquestione sospensiva non sia posta inmodo corretto. Non possiamo dimenticareche la norma che la Camera sta peresaminare, nel testo che è uscito dalSenato, è una norma che, comunque, vienea colmare una lacuna nel nostro ordina-mento e viene a dare un senso a quelleunioni di fatto fra persone dello stessosesso che l’Italia è uno degli ultimi Paesia non avere disciplinato e a non averregolamentato.

Inserire una pregiudiziale che fa rife-rimento ad una tematica parallela, che èquella della materia molto più complessadelle adozioni, in considerazione del fattoche la settimana scorsa la Camera haapprovato alcune mozioni che impegnanoil Governo a intervenire su questa materia,ci pare una questione non ben posta e che,fra l’altro, non tiene neanche conto del-l’iter che questa proposta di legge ha avutoal Senato, nel senso che la materia delleadozioni era contenuta in questa legge, èstata stralciata proprio perché è una ma-teria complicata, bisognosa di una norma-tiva a parte.

Vorrei qui ricordare che la questionedelle adozioni deve essere rivista ancheper quanto riguarda le copie eterosessualiregolarmente sposate. Infatti, anche nelleadozioni che vengono richieste da questecoppie oggi le norme che applichiamosono fonte di incomprensioni, di difficoltàe di tensioni. Quindi, è una materia chedeve essere disciplinata nel suo contesto. Èuna materia che va guardata con rispetto,è una materia che va guardata anche dallaprospettiva giusta, che è la tutela delminore e non certo la tutela del desideriodi paternità che possono avere degli adulticonviventi. Quindi, in questo momento,mentre noi stiamo per disciplinare le

unioni di persone dello stesso sesso, credosia un appesantimento improprio mesco-lare le due questioni. Il nostro gruppo hapresentato sulla materia della cosiddettamaternità surrogata, gestazione per contoterzi, utero in affitto, chiamiamola comevogliamo, a seconda della durezza deitermini che si vogliono utilizzare, anche sematernità surrogata mi sembra corretto echiaro, ecco su questa materia il nostrogruppo ha presentato una mozione diferma riprovazione di questa pratica. Tut-tavia, noi riteniamo perfettamente coe-rente essere contro quella pratica ed es-sere a favore dell’approvazione dellanorma sulle unioni civili. Ed è per questoche, con convinzione e con coerenza, vo-teremo contro la richiesta di sospensiva(Applausi dei deputati del gruppo SceltaCivica per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Marotta. Ne ha facoltà.

ANTONIO MAROTTA. Grazie Presi-dente. Anche per quanto riguarda le que-stioni sospensive riteniamo che siano stru-mentali a non far trattare oggi questoimportante provvedimento dall’Aula. Que-sto perché ? Perché bisogna prendere attodi due situazioni. Primo, esiste finalmenteuna normativa che regola le unioni civilitra persone dello stesso sesso, ed è unfatto importante. Un altro fatto impor-tante a cui bisogna far riferimento, qualè ? È quello che durante l’esame del prov-vedimento in Senato è stata soppressa lanorma che, attraverso una modifica delcomma 1, dell’articolo 44, consentiva allaparte di una unione civile di fare richiestadi adozione del figlio minore, anche adot-tivo, del partner, introducendo la cosid-detta stepchild adoption, una battagliadella nostra forza politica, di Area Popo-lare, che ha portato non solo a renderel’attuale normativa compatibile con quelliche sono i nostri principi e i nostri valori,ma ha ottenuto anche un altro risultatoimportante. Quale ? Mantenendo fuori orada questa materia proprio l’adozione, neicasi a cui abbiamo fatto riferimento, siverifica che si toglie la possibilità – perché

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questa riflessione la dobbiamo fare – allamagistratura di intervenire. Perché guar-date, anche il lavoro della magistratura ècambiato ! Perché mentre fino a un certopunto c’era una vecchia magistratura chenon interveniva nel momento in cui c’erauna carenza di legislazione sulla materia,l’attuale evoluzione della magistratura laporta ad intervenire e a sostituirsi allegislatore lì dove è carente la legislazione.Allora questo dato importante noi l’ab-biamo bloccato con questa esclusione, sop-pressione, di questo articolo che riguar-dava questo aspetto dell’adozione dei mi-nori, che a noi sta molto a cuore, e che orasegue la sua via attraverso un disegno dilegge, che sarà il frutto di un’attività diconsulenza, di audizioni, tale che potràessere eventualmente alla fine condiviso.

Al momento, noi siamo soddisfatti, per-ché, mettendo fuori questo tipo di ado-zione, abbiamo ottenuto il nostro risultatoe, quindi, abbiamo interesse che con que-sta legge si vada avanti. Anche per quantoriguarda l’aspetto della copertura finan-ziaria noi riteniamo che tale aspetto possaessere superato, perché anche queste mo-tivazioni appaiono meramente eventuali,strumentali ed ipotetiche e, come tali,ascrivibili più alla categoria degli incon-venienti che a quella delle argomentazioniin senso tecnico. Quindi, come tali vannorigettate.

Noi non possiamo fermare questa legge,che ormai è arrivata al traguardo, aspet-tando che si verifichino altre situazioniche con questa legge possono o non pos-sono avere riferimento. Abbiamo interesseche questa legge sia portata a termine cosìcome modificata grazie al nostro inter-vento al Senato e, quindi, voteremo controle questioni sospensive.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Pollastrini. Ne ha facoltà.

BARBARA POLLASTRINI. Grazie si-gnor Presidente. Colleghe e colleghi, io holetto con attenzione la richiesta di sospen-siva della Lega Nord e, sinceramente, mirisulta impossibile, lo dico con rispetto,trovare un fondamento negli argomenti

usati a sostegno di un rinvio. Per questo ilgruppo del Partito Democratico esprimeràun voto contrario.

Sulla prima motivazione, con riferi-mento alla legge n. 184 sulle adozioni,credo che parlino la chiarezza del testo inesame e, insieme, il dibattito appassionatoche ha occupato per mesi Commissioni eAule di Camera e Senato. Questi diversipassaggi, fino alla legge di oggi, hanno resoevidente la natura di un compromesso che,nei fatti, dovrebbe rassicurare anche chiaveva espresso dubbi e contrarietà. Lodico, perché molti, anche tra noi, avreb-bero voluto che l’approdo fosse più corag-gioso. Lo sappiamo, c’è chi preferiva ilmatrimonio paritario, o chi pensa cheproprio i diritti dei bambini ci chiedessero– ci chiedano – di superare dilemmi,perché non siano creature che non hannoalcuna colpa, costrette in una cittadinanzaa metà. Tuttavia, io credo che avremooccasione per discuterne quando aggior-neremo la legge sulle adozioni, perchéinsieme ai numeri limitati della stepchild,a cui va data però una risposta, il tema èche sono migliaia i minori ancora in attesanel nostro Paese di una carezza e di unatutela. E allora vi domando, colleghe ecolleghi: quale sciupio, quale ferita, sareb-bero rinviare ancora una volta questalegge e, quindi, un traguardo di civiltà ?Compromesso non è in questo caso unconcetto negativo. Un grande scrittore,Amos Oz, lo ha spiegato tessendo l’elogiomirabile di quel termine, quando vieneperseguito in libertà e in coscienza.

Quanto all’altra considerazione dellaLega, cioè che il testo non prevede uncontrasto alla gestazione per altri e chebisognerebbe attendere la risposta del Go-verno alle mozioni della scorsa settimana,mi limito a dire ciò che è noto a tutte ledeputate e a tutti i deputati. Una leggedello Stato esiste, magari a me come adaltre può non piacere molto, ma quellalegge esiste: è la legge 40, che al comma 6,dell’articolo 12, vieta la maternità surro-gata. Nessun vuoto legislativo, dunque, chepossa impedire oggi a questa Camera dilegiferare sulle unioni civili !

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Ma, quindi, e concludo, al di là deicommi e capoversi, cosa evoca la parola« sospensione » ? Se avvenisse la realtà,quella sì che sarebbe dolorosa, di un’en-nesima sospensione di interi progetti divita, di interi progetti di amore negato, equesto vedrebbe aumentare solitudini edolore, anche per una ragazza e un ra-gazzo che imparano a conoscere la pro-pria sessualità. Già troppi anni – e stoconcludendo – Presidente, sono passati,con qualche amarezza posso dirlo io, cheassieme a Rosy Bindi, ho visto sfumare lapossibilità di un riconoscimento in piùall’articolo 3 della Costituzione. Quell’ar-ticolo è una pietra miliare, anche perquell’inciso, « uguaglianza di fatto » che,non a caso, fu voluto dalla più giovanedelle Madri Costituenti, Teresa Mattei, l’u-guaglianza vive nei fatti oppure vera ugua-glianza non è ! Ecco perché non dobbiamosospendere, ma dobbiamo dare una manoa fare, a fare una cosa giusta per gli altrie così per noi stessi, perché alla finedipende sempre da con che lenti si guardala realtà ! Io preferisco guardarla con lelenti della luminosità, che regala adognuno più accoglienza, più rispetto, piùciviltà (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

Colleghi, vi pregherei di abbassare iltono della voce, per favore.

ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presi-dente. La Lega pone un problema epropone di sospendere la trattazione e,sostanzialmente, l’approvazione di questalegge, perché non può, secondo la Lega,essere trattata, se prima non viene af-frontata la tematica della cosiddetta ma-ternità surrogata. Il MoVimento 5 Stellea questa proposta risponde così: è im-portante la tematica della maternità sur-rogata, assolutamente sì, lo abbiamo di-mostrato con le mozioni che sono stateapprovate; ma alla domanda: la mater-nità surrogata è legata alla tematica delleunioni civili fino al punto da condizio-narne l’approvazione, noi rispondiamo di

« no » (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle).

Vedete, questa legge tratta una tematicaimportante. Avremo modo di esprimeretutte le critiche alle modalità e ai conte-nuti che fanno parte di una legge che nondoveva essere approvata così e in questomodo. Questo lo faremo al momento giu-sto, al momento della dichiarazione divoto, al momento dell’esame, per il tempoche ci verrà consentito da un Governo che,secondo dichiarazioni ormai ufficiali,porrà la fiducia, però avremo modo diesprimere le perplessità su una legge cheha delle gravissime lacune.

Però è una tematica che richiede se-rietà e il MoVimento 5 Stelle, con serietà,sostiene che la problematica della mater-nità surrogata, importante, non può chia-ramente portare alla sospensione dellaproposta di legge sulle unioni civili. Questopone, Presidente, lo spunto per fare unariflessione che non riguarda tanto chi haproposto questa sospensiva, quanto chigoverna questo Paese. Quando si governaun Paese, lo si governa con responsabilità,e quando si tratta una tematica così im-portante lo si fa senza strumentalizzarequella tematica per dinamiche politiche,non tanto esterne quanto interne, perchéil problema delle unioni civili è stato unproblema nel momento in cui ha spaccatonon il Parlamento italiano, ma il PartitoDemocratico, che per superare le propriespaccature ha preferito porre la fiducia,ghigliottinare il dibattito, accordarsi conAlfano e Verdini su un problema che,invece, avrebbe richiesto e avrebbe impo-sto una condivisione maggiore. C’era unaforza politica che ha dimostrato grandeserietà, lo dimostra su questo voto, lo hadimostrato in precedenza e lo dimostrerànella trattazione e nell’esame di questalegge: questa forza politica si chiama – maquesto è ovvio – MoVimento 5 Stelle(Applausi dei deputati del gruppo MoVi-mento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Sono così esauriti gliinterventi sulle questioni sospensive.

Come già preannunciato, procederemoad un’unica votazione sulle questioni so-

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spensive e poi, qualora queste siano ap-provate, sulle scadenze.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulle questionisospensive Molteni ed altri n. 1 e Rampellied altri n. 2.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Ci siamo ? Abbiamo votato tutti, colle-ghi ?

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 445Votanti ............................ 405Astenuti .......................... 40Maggioranza .................. 203

Hanno votato sì ....... 29Hanno votato no .. 376.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Gutgeld, Argentin e Rottahanno segnalato di non essere riusciti adesprimere voto contrario).

In morte degli onorevoliGiacomo Garra e Carlo Molè.

PRESIDENTE. Comunico che è dece-duto l’onorevole Giacomo Garra, già mem-bro della Camera dei deputati dalla XIIalla XIII legislatura. La Presidenza dellaCamera ha già fatto pervenire ai familiaril’espressione della più sentita partecipa-zione al loro dolore, che desidera orarinnovare anche a nome dell’Assemblea.

Comunico che è deceduto l’onorevoleCarlo Molè, già membro della Camera deideputati dalla V alla VIII legislatura, non-ché deputato questore nella VII legislatura.Anche in questo caso, la Presidenza dellaCamera ha già fatto pervenire ai familiarile espressioni della più sentita partecipa-zione al loro dolore, che desidera orarinnovare anche a nome dell’Assemblea.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Essendo state testé re-spinte anche le questioni sospensive, pas-siamo al seguito della discussione.

(Esame dell’articolo unico – A.C. 3634)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame del-l’articolo unico e delle proposte emenda-tive ad esso presentate (vedi l’allegato A –A.C. 3634).

Le Commissioni I (Affari costituzionali)e V (Bilancio) hanno espresso i prescrittipareri (vedi l’allegato A – A.C. 3634), chesono in distribuzione.

Ha chiesto di parlare sull’ordine deilavori l’onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.

SIMONE BALDELLI. La ringrazio, Pre-sidente. Questa legge tratta materie moltoimportanti, materie su cui nel Paese sidiscute, ci si confronta e ci si divide ancheda quasi vent’anni. Tra le varie materie,quella che certamente è stata più al centrodell’attenzione del dibattito anche giorna-listico è stata quella del riconoscimentodelle unioni civili tra persone dello stessosesso. Una delle cose che abbiamo trovatonel provvedimento, leggendolo quando ègiunto dal Senato, dopo essere stato ap-provato, ahimè, con la fiducia posta dalGoverno, con un voto di fiducia dallamaggioranza che sostiene il Governo, eb-bene, leggendo questo provvedimento, noiabbiamo trovato nel testo del provvedi-mento, Presidente, una curiosa anomalia...

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Bal-delli. Onorevole Nicchi, gentilmente... gra-zie.

SIMONE BALDELLI. ... che riteniamo,Presidente, molto grave, e che non ri-guarda il tema che più ha diviso e che piùè stato trattato negli organi di stampa, ecioè le unioni civili tra persone dello stessosesso. In realtà abbiamo visto, abbiamoletto che la parte di questo provvedimentoche riguarda le convivenze tra personeeterosessuali, e aggiungo: tra persone ete-

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rosessuali che non hanno figli, perchéquelli che hanno figli hanno un regimeancora diverso... Presidente, io ho diffi-coltà a sentire...

PRESIDENTE. Sì, lo so, ha ragione,onorevole Baldelli. Colleghi, per favore, viprego di abbassare il tono della voce,grazie.

SIMONE BALDELLI. La ringrazio, Pre-sidente. Dicevo: le coppie eterosessuali chescelgono la strada della convivenza inmaniera libera e consapevole, sono coppie,sono persone che hanno di fronte a lorol’opzione del matrimonio, ma che libera-mente si astengono da quell’opzione, cioèsono persone che scelgono di non farentrare lo Stato all’interno del propriorapporto interpersonale, sentimentale,della propria vita quotidiana, perché scel-gono quotidianamente di rimanere conuna persona, di viverci insieme, ma pro-babilmente temono che cosa ? Temonoquei vincoli, quegli oneri, quegli aggravi,che sono tipici del matrimonio e chespesso vedono terminare i rapporti senti-mentali in tribunale con guerre sanguinosea colpi di commi, eccezioni ed elementi deldiritto civile e processuale familiarista, eche snaturano, rovinano e turbano la se-renità e la vita della coppia.

Ecco, in questo provvedimento noi ab-biamo alcune di queste norme, per cui siparificano le persone e le coppie convi-venti, liberamente conviventi, a coppiesposate: penso al diritto di partecipazioneagli utili di impresa, Presidente; penso allapossibilità di partecipare alle richieste diinterdizione e di inabilitazione, non soloda parte del coniuge, ma anche del con-vivente riconosciuto; penso all’obbligo de-gli alimenti. Allora è vero che nel testo c’èscritto che queste coppie eterosessualiconviventi debbano fare un’iscrizione al-l’anagrafe per entrare in questo regime,ma noi sappiamo tutti quanti, a partire dachi fa l’avvocato – e in questo Parlamentoper fortuna ancora ce ne sono diversi –,che la disciplina del diritto di famiglia èuna disciplina sostanzialistica. E quindi lagiurisprudenza in questo senso ti dice che,

anche se l’iscrizione all’anagrafe non lafai, ma fai valere una prova in giudizio diaver convissuto per diversi anni, scattal’obbligo degli alimenti e scattano tuttiquei vincoli, quegli appesantimenti, quelleconseguenze giuridiche che trasformanoquesta norma in una norma che sposa opelegis tutte quelle coppie eterosessuali con-viventi che potrebbero scegliere il matri-monio ma che, di fatto, non lo scelgono.Per citare un’esperta di questa materia,l’avvocato Bernardini de Pace, lei dice:questa costituisce una partecipazione dinozze per tutti gli eterosessuali che nonvogliono sposarsi e si ritrovano così sposatiope legis. Dunque la richiesta che io for-mulo – Presidente, concludo – è quella –ho come il timore che sia l’unica cosa sucui questo Parlamento avrà l’occasione dipoter votare, senza entrare nel meritodella questione delle coppie omosessuali evia dicendo, di poter stralciare da questoprovvedimento, perché la conseguenza sa-rebbe secondo me dannosa anche in ter-mini di contenzioso enorme nel Paesecivile, i commi dal 36 al 65 che riguardanoproprio le convivenze eterosessuali e difare su questo un disegno di legge a parteper evitare, Presidente, un danno enormeed un enorme contenzioso per milioni diitaliani che hanno fatto delle scelte. Noi,voi o chi lo voterà rischiamo con questoprovvedimento di mortificare la libertà discelta di queste persone (Applausi dei de-putati del gruppo Forza Italia – Il Popolodella Libertà – Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Sulla proposta di stral-ciare dal provvedimento i commi da 36 a65 dell’articolo unico, relativi alla disci-plina delle convivenze di fatto, chiedo, aisensi dell’articolo 86, comma 7, del Rego-lamento, il parere della relatrice, onore-vole Campana.

MICAELA CAMPANA, Relatrice. Parerenegativo.

PRESIDENTE. Sulla proposta di stral-cio formulata dall’onorevole Baldelli daròla parola ad un deputato contro e ad unoa favore a norma dell’articolo 41, comma1, del Regolamento.

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Ha chiesto di intervenire contro l’ono-revole Verini. Ne ha facoltà.

WALTER VERINI. Grazie, Presidente.Noi siamo contrari a questa richiesta distralcio perché tra i cardini fondamentalidella proposta di legge c’è non solo l’istitu-zione di unioni civili tra persone dellostesso sesso ma anche tra coppie etero edomosessuali che hanno consolidati legamiaffettivi, progetti di vita in comune. Sonopersone che vivono insieme, si voglionobene, dormono e si svegliano insieme, sof-frono e sperano insieme e che non voglionoformalizzare il loro rapporto né con il ma-trimonio né con l’unione civile che entroquesta settimana diventerà legge. Anchequeste sono famiglie: sono fondate sull’a-more e sul rispetto reciproco e su comuniprogetti di vita. Sono centinaia di migliaianel nostro Paese, forse anche di più, meri-tano le stesse tutele e gli stessi diritti erispetto della Costituzione, rispetto deiprincipi di civiltà. Oggi la società è cam-biata: dal 1975 con la storica approvazionedel nuovo diritto di famiglia, che sancì laparità tra uomo e donna, oggi non si parlapiù solo di « famiglia » ma di « famiglie ». Cisono famiglie fondate sul matrimonio tradi-zionale, in chiesa o davanti a un pubblicoufficiale, ci sono altre famiglie fondate sulleprossime formazioni sociali sancite dalleunioni civili e ci sono famiglie di fatto che ègiusto che vedano disciplinati diritti e do-veri della loro convivenza. Già da tempo lagiurisprudenza ha indicato strade interpre-tative che ora questa proposta di legge co-dificherà. Penso a specifici diritti legati al-l’assistenza in ospedale o in carcere, pensoall’accesso a graduatorie, ai subingressi neicontratti di locazione. Queste persone nonsono, non devono essere coppie di un diominore: per questo la proposta di legge chevotiamo offre risposte e per questo diciamo« no » alla richiesta di stralcio. OnorevoleBaldelli, non sarebbe solo uno stralcio diqualche norma: sarebbe uno stralcio di di-ritti e noi li vogliamo garantire a tutti icittadini con questa legge che il 12 maggiosperiamo sia approvata definitivamente.

Per questo diciamo « no » alla sua richiesta(Applausi dei deputati del gruppo Partito De-mocratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare afavore l’onorevole Capezzone. Ne ha fa-coltà (Commenti del deputato Scotto).

MARISA NICCHI. Presidente, avevamochiesto di parlare !

DANIELE CAPEZZONE. Signor Presi-dente, interverrò più tardi sul complessodegli emendamenti per esprimere la miaopinione. Il movimento al quale appar-tengo, Conservatori e Riformisti, ha sceltosu questo tema la libertà di coscienza.Tutti voteremo contro la fiducia e siaconsentito dire che è uno sproposito chesu una materia etica ci sia un voto difiducia.

Nella pur vituperata Prima Repubblicai Governi non si sognavano di mettere ilvoto di fiducia. In quest’Aula la legge suldivorzio fu votata nel 1970, poi nel 1974i cittadini si espressero, con liberali esocialisti che si esprimevano per il divor-zio, democristiani che si esprimevano con-tro il divorzio, ma senza che nessunomettesse in causa lo Stato.

Dunque, tutti voteremo contro la fidu-cia. La gran parte dei miei colleghi voteràcontro la proposta di legge. Io, invece, vo-terò a favore della proposta di legge perchésono un liberale e ritengo che, nell’Italia del2016, una legge a favore delle coppie omo-sessuali debba esserci. E vorrei ricordare aimiei colleghi e al centrodestra – avremomodo di parlarne più avanti, esprimo quiun’opinione personale e arrivo subito alpunto dello stralcio, Presidente – che è ungrave errore politico e culturale da partedel centrodestra dimenticare la speranza, leattese di milioni di cittadine e cittadiniomosessuali.

In Inghilterra, una legge più coraggiosadi questa è stata votata dai conservatori.In altri Paesi, dove è stata votata daglischieramenti di sinistra, quando poi havinto il centrodestra si è ben guardato dalcancellare quelle leggi.

Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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Per tali ragioni, dunque, noi voteremocontro la fiducia, tanti colleghi voterannocontro il provvedimento ed io, invece,voterò a favore del provvedimento.

Lo dico per evitare equivoci e, quandoarriveremo poi alla discussione di meritonei limiti di una discussione che purtroppoil Governo blinderà con la fiducia come èstato annunciato, invito tutti a non wea-ponize, come si dice, questi temi, a nonfarne un’arma, una clava da dare in testaagli altri. Si può essere favorevoli o con-trari rispettando le tesi degli altri.

Ma io intervengo a favore della propo-sta di stralcio fatta ora dal VicepresidenteBaldelli per la parte relativa alle coppieeterosessuali. Guardate, poi ci torneremo,il grave errore culturale che questa pro-posta di legge fa è quello di un approcciostatalista. Voi non considerate la condi-zione di quelle coppie che vogliono libe-ramente convivere e che l’ombrello delloStato non lo vogliono (Applausi dei deputatidei gruppi Misto-Conservatori e Riformistie Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente). Non è un sofisma.Non è un sofisma sia per le questionigiuridiche di contenziosi che il Vicepresi-dente Baldelli poco fa ha evocato (e, comedire, essere buoni profeti è facile: acca-drà), ma anche da un punto di vistaculturale. Guardate che parla un libertarioda sempre. Il tema è quello di riconosceredelle libertà, riconoscere le diversità che cisono nella società, non imporre una uni-formità a tutti. È una differenza culturaledi fondo tra chi vuole riconoscere quelloche c’è, vivaddio, nelle camere da letto diognuno di noi dove non vogliamo che entriil rappresentante dello Stato, dove nonvogliamo che entri la legge oppure magarialcuni vogliono che entri e tu devi offrirglila prima opportunità, ma devi offrirglianche la seconda opportunità, e quellainvece di chi, come voi, vuole portare unaregolamentazione statalista, uniforme euguale per tutti, anche per chi l’ombrellodello Stato non lo vuole.

Per queste ragioni voteremo con con-vinzione la proposta di stralcio della parterelativa alle convivenze eterosessuali pro-posta dal collega Baldelli (Applausi dei

deputati dei gruppi Misto-Conservatori eRiformisti e Forza Italia – Il Popolo dellaLibertà – Berlusconi Presidente).

ARTURO SCOTTO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ho capito, onorevoleScotto. Le darò la parola dopo che ab-biamo votato.

Pongo in votazione con il procedimentoelettronico senza registrazione dei nomi laproposta di stralciare dal provvedimento icommi da 36 a 65 dell’articolo unico,relativi alla disciplina delle convivenze difatto. La votazione è aperta.

(Segue la votazione).

Chi non riesce a votare ? Chi altro nonriesce a votare ? Melilla... Marazziti...

Dichiaro chiusa la votazione.La Camera respinge per 233 voti di

differenza.

ARTURO SCOTTO. Chiedo di parlaresull’ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ARTURO SCOTTO. Signor Presidente,ovviamente, avrei voluto svolgere il miointervento rispetto alla richiesta, avanzatada parte del presidente Baldelli, di stralciodella seconda parte del provvedimento.Ovviamente, il mio gruppo avrebbe fattouna dichiarazione contraria e, però, tut-tavia, ne approfitto, visto che tra pochiminuti verrà messa la fiducia su questoprovvedimento, per dire che, purtroppo, sitratta di un errore politico grande, vistoche anche il contributo del nostro gruppoavrebbe, nel corso delle ultime settimane,contribuito...

PRESIDENTE. Onorevole Scotto, però,la prego, per favore, concluda...

ARTURO SCOTTO. Mi scusi, avrebbecontribuito a rendere migliore questoprovvedimento. Purtroppo, non abbiamoavuto la possibilità di discutere gli emen-damenti. Vedo qui la Ministra Boschi,

Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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vorrei ricordarle che, nel corso degli ultimimesi, il contributo di Sinistra Italiana èstato decisivo per mandare avanti questoprovvedimento...

PRESIDENTE. Onorevole Scotto, laprego di concludere.

ARTURO SCOTTO. E che dovrebbedire parole diverse rispetto a quello che hadetto su CasaPound e chi si oppone aquesto...

PRESIDENTE. Grazie, onorevoleScotto.

(Posizione della questione di fiducia– Articolo unico – A.C 3634)

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare laMinistra per le riforme costituzionali e irapporti con il Parlamento, onorevole Bo-schi. Ne ha facoltà.

MARIA ELENA BOSCHI, Ministra perle riforme costituzionali e i rapporti con ilParlamento. Grazie, Presidente. Io mi at-tengo, ovviamente, al provvedimento inesame, nell’intervento. Per cui, onorevolideputati, a nome del Governo, autorizzatadal Consiglio dei ministri, pongo la que-stione di fiducia sull’approvazione, senzaemendamenti né articoli aggiuntivi (Com-menti)...

MASSIMILIANO FEDRIGA. È una ver-gogna... !

PRESIDENTE. Colleghi, per favore...Colleghi... Onorevole Fedriga, per favore...

MARIA ELENA BOSCHI, Ministra perle riforme costituzionali e i rapporti con ilParlamento. ... della proposta di legge inesame A.C. 3634, nel testo della Commis-sione, identico a quello approvato dalSenato (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

PRESIDENTE. A seguito della posi-zione della questione di fiducia, la Con-

ferenza dei Presidenti di gruppo è convo-cata alle ore 14,20 presso la biblioteca delPresidente per definire l’articolazione deldibattito fiduciario. La seduta riprenderàal termine di tale riunione (Commenti deldeputato Bianconi).

Ha chiesto di parlare l’onorevole Fe-driga. Ne ha facoltà.

MAURIZIO BIANCONI. È una vergo-gna ! Neanche questo, neanche il dibattitosul complesso degli emendamenti...

PRESIDENTE. Onorevole Bianconi,gentilmente... onorevole Bianconi, gentil-mente, ha chiesto la parola l’onorevoleFedriga, se lei ha pazienza un attimo...

MASSIMILIANO FEDRIGA. Allora, rin-grazio, ovviamente, era alto il microfono, ilMinistro che se ne va, non ha neanche ladecenza (Commenti dei deputati del gruppoPartito Democratico – Commenti del de-putato Bianconi).

PRESIDENTE. Colleghi, per favore,onorevole Bianconi, per favore, onorevoleBianconi, sta parlando l’onorevole Fedriga(Commenti del deputato Bianconi) ! Staparlando l’onorevole Fedriga, per favore,onorevole Bianconi...

MASSIMILIANO FEDRIGA. L’onore-vole Bianconi – la ringrazio dell’intervento– portava avanti una giusta protesta eringrazio non soltanto il Ministro che sene va, ringrazio anche i servili colleghidella maggioranza che applaudivanoquando il Ministro metteva la fiducia (Ap-plausi dei deputati del gruppo Lega Nord eAutonomie-Lega dei Popoli-Noi con Sal-vini) ! Ormai è la dimostrazione plastica aquesto Parlamento dei servi della glebaper essere ricandidati (Commenti dei de-putati del gruppo Partito Democratico –Applausi dei deputati del gruppo Lega Norde Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Sal-vini) ! Vergognatevi !

PRESIDENTE. Onorevole Fedriga, perfavore...

Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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MASSIMILIANO FEDRIGA. Vergogna-tevi ! Le dico soltanto, Presidente, che miauguro che le istituzioni democratiche, sesono ancora tali, di questo Paese, chedevono garantire anche le opposizioni, eparlo dei Presidenti di Camera e Senato,su cui purtroppo ho perso le speranze, edel Presidente della Repubblica, interven-gano, perché è inaccettabile che su unamateria del genere, oltre tutto di iniziativaparlamentare, arrivi il Ministro Boschi aporre la questione di fiducia, se ne vada efaccia finta di nulla e i colleghi di mag-gioranza applaudano !

Qui è a rischio la democrazia parla-mentare che, finché non cambierete laCostituzione, cosa che i cittadini vi impe-diranno di fare, esiste ancora ! Mi dispiaceper voi, ma esiste ancora.

Noi ci batteremo e faremo emergere difronte all’opinione pubblica cosa è diven-tata quest’Aula, cosa sono diventati quat-tro lacchè di Renzi per essere ricandidati(Applausi dei deputati del gruppo Lega Norde Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Sal-vini)...

PRESIDENTE. No, onorevole Fedriga,non le consento...

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bian-coni. Ne ha facoltà.

MAURIZIO BIANCONI. Grazie, Presi-dente. Noi siamo arrivati rassegnati a quelgioco di « quante gliene ho dette, maquante me ne ha date », io non ne possopiù di dirne e di prenderne nel pieno visoin questa maniera. L’Ufficio di Presidenzae la Presidenza della Camera hanno ildovere di tutelare la dignità di quest’Aula.E allora dovete far presente al Governo –ritengo – che già la fiducia su un prov-vedimento come questo mina l’etica,quanto meno, l’etica della politica; si parladi diritti civili ! Non è che si parla di altrecose, ma di diritti civili, di questioni im-portanti ! E mettono la fiducia su unprovvedimento che nasce dal Parlamento,neanche dal Governo. Cose mai viste ! Enon si sente neanche il dovere di chiedereuna spiegazione al Presidente del Consi-glio; non che sia vietato, soltanto che non

è educazione, che non si fa. In più, arri-vano qui e mettono la fiducia, prima lodicono alla televisione, perché si usa così,prima si dice alla televisione e poi qui,anche questo è un sistema da animali chesarebbe l’ora di finirla. Secondo punto:viene, senza neanche un dibattito sul com-plesso degli emendamenti, non ci ha fattoneanche finire di fare le questioni pregiu-diziali, mette la fiducia, volta il sedere e sene va ! Ma dove crede di essere, questaqui ? Ma dove crede di essere (Applausi deideputati dei gruppi Misto-Conservatori eRiformisti e Lega Nord e Autonomie-Legadei Popoli-Noi con Salvini) ? Ma voi cosadite ? Cosa ci state a fare ? Se poi i colleghiapplaudono, lo facciano, siamo liberi diapplaudire, con le figure conseguenti. Ionon applaudo e lei sa che io ho libertà digiudizio, perché lei mi ha visto con lalibertà di giudizio, in questo Parlamento,contro tutto il mio partito, quando lapensavo in una maniera, l’ho detto davantia tutti e mi è costato di dover andar via.E allora con lo stesso animo vi dico: voiche siete l’Ufficio di Presidenza, che dovetetutelare non la minoranza a questo punto,ma la dignità di questa Assemblea, muo-vetevi e fatevi vedere, se no sarete corre-sponsabili e complici, non per oggi, ma perla storia, perché questa è una storia,Presidente, che va a finire male, ma pa-recchio male (Applausi dei deputati deigruppi Misto-Conservatori e Riformisti eLega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presi-dente. Premetto che per me non è unproblema il fatto che il ministro Boschi siauscito dall’Aula, per me il problema èquando entra in Aula (Applausi dei depu-tati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perchéil Ministro per i rapporti con il Parla-mento ha un modo tutto suo di intenderequesto rapporto col Parlamento, cioè leientra, sta cinque minuti, il tempo dileggere una dichiarazione che, ormai, im-magino abbia imparato anche a memoria,

Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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visto che l’ha ripetuta tante volte, bloccareil dibattito in Aula e andare via. Questonon è curare i rapporti col Parlamento,così come non lo era, curare i rapporti colParlamento, rivendicare un emendamentoche arrivava di notte per favorire gli amicidegli amici. Allora, questo pone un pro-blema e questo problema è serio e non ètanto del Ministro, perché ormai lo ab-biamo capito che questo Governo intendeil Parlamento come uno zerbino su cuiogni tanto pulire i propri piedi, mentresorride ai petrolieri e alle lobby (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questo lo abbiamo capito; il vero pro-blema è che trova riscontro, che trovafavore in una maggioranza di parlamen-tari che dovrebbero sentirsi dipendenti deicittadini e che dovrebbero sentire, comeloro dovere, quello di difendere il dibattitoin Aula e dovrebbero sentire ciò come unapriorità; non dovrebbero sentire comepriorità quella di ubbidire a un capopadre-padrone che ormai è abituato acalpestare questo Parlamento (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Viricordo che è lo stesso Ministro che, inquesti giorni, ha avuto l’arroganza di direche votare « no » ad un referendum... evoglio chiarirlo, ma questo non lo chiari-sco come opinione politica, lo chiariscocome informazione istituzionale: un refe-rendum sulla Costituzione non può averecolore politico, ed è allucinante che unPresidente del Consiglio dica che il votosulla Costituzione è un voto pro o controdi lui (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle) !

MAURIZIO BIANCONI. Bravo !

ALFONSO BONAFEDE. Ed è ancorapiù allucinante – e non capisco come nonsaltiate su quelle sedie su cui invece stateben attaccati – che un Ministro dica chechi vota « no », chi esprime una propriaopinione contraria al Governo sul referen-dum, sulla Costituzione, possa per questoessere equiparato a CasaPound (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5Stelle). Questo è allucinante ! Allora vo-gliamo parlare di fascismo ? E parlia-

mone ! Perché allora un ministro dovrebbeporsi innanzitutto un problema, e il Go-verno dovrebbe porselo, questo problema:di guardare alle proprie azioni, perchénon è nelle parole che il fascismo hasconvolto la società italiana, bensì nei fatti.E quanto ai fatti, è un fatto che sulla leggesui diritti civili nella storia della Repub-blica italiana post-fascista non c’è stato unGoverno che ha posto la fiducia, figuria-moci la doppia fiducia (Applausi dei de-putati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Èun fatto che su una legge elettorale non c’èGoverno che abbia posto la fiducia, tranneil Governo fascista ! E allora qualcunoprima di parlare dovrebbe guardare alleproprie azioni, dovrebbe guardarsi allospecchio e pensare un po’ se ha diritto diparola su un dibattito così delicato (Viviapplausi dei deputati del gruppo MoVi-mento 5 Stelle) !

PRESIDENTE. Onorevole Bianconi, neapprofitto che è in Aula, onorevole Bian-coni (Commenti del deputato Bianconi) ...Onorevole Bianconi ! Onorevole Bianconi,ne approfitto che è in Aula: mi si riferisce– adesso vedrò lo stenografico – che lei hausato delle parole assolutamente incon-grue in quest’Aula nei confronti del Mi-nistro Boschi. Ora verificherò, però ècome se l’avessi richiamata, perché non hoavuto modo...

MAURIZIO BIANCONI. Ho detto« volta » il sedere e se ne va...

PRESIDENTE. Non ho avuto modo.Adesso le farò rivedere lo stenografico.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pal-mieri. Ne ha facoltà. Prego, onorevolePalmieri. Prego (Commenti del deputatoBianconi). Onorevole Bianconi, per favore.Per favore. Per favore, onorevole Bianconi.Onorevole Palmieri.

ANTONIO PALMIERI. Presidente,quello che è successo è una cosa chedefinire... (Commenti del deputato Bian-coni).

PRESIDENTE. Onorevole Bianconi, larichiamo a... Per favore ! Ecco, bravo.Prego, onorevole Palmieri.

Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati

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ANTONIO PALMIERI. Non volevo inter-rompere questo simpatico siparietto, mal’onorevole Bianconi può avere torto nellaforma, ma sicuramente nella sostanza haragione, perché quello che è successo pochiminuti fa è veramente una cosa che va oltretutto quello che abbiamo visto nella storiadi questa Repubblica. Presidente, eravamoin quattro iscritti sul complesso degli emen-damenti, quattro: totale 40 minuti, qualoratutti noi avessimo usato i 10 minuti a testa.40 minuti ! Allora è inconcepibile che que-sto Governo non solo, come già è statoricordato, per la prima volta doppi se stessonella vergogna ponendo la fiducia su unalegge che riguarda temi etici, ma sopprimaanche l’unico spazio che avremmo avuto adisposizione per poter dire la nostra – 40minuti in totale, quattro iscritti – per porrela questione di fiducia, guadagnando 40minuti e togliendo la parola a quattro depu-tati.

Presidente, io non commento l’applausodei colleghi del Partito Democratico: cia-scuno applaude come vuole e ciò chevuole. Ricordo soltanto a me stesso, maanche a loro, che il Presidente del Consi-glio su questa tematica aveva promesso lalibertà di coscienza. Una cosa è certa: lalibertà se l’è presa, la coscienza spero checiascuno di voi la potrà usare nel votofinale (Applausi dei deputati del gruppoForza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. La seduta è sospesa, eriprenderà al termine della Conferenza deipresidenti di gruppo.

La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresaalle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTESIMONE BALDELLI

Sui lavori dell’Assemblea.

PRESIDENTE. Comunico che, nell’o-dierna riunione della Conferenza dei pre-sidenti di gruppo, a seguito della posizione

della questione di fiducia da parte delGoverno sull’articolo unico della propostadi legge in materia di unioni civili, neltesto della Commissione, identico a quelloapprovato dal Senato, si è convenuto chela votazione per appello nominale avràinizio domani, mercoledì 11 maggio, apartire dalle 14,10, previe dichiarazioni divoto a partire dalle 12,30. Seguirannol’esame degli ordini del giorno, il cuitermine per la presentazione è fissato alleore 10 di domani, le dichiarazioni di votofinale e la votazione finale. Domani, mer-coledì 11 maggio, non avrà luogo il pre-visto svolgimento del question time.

Sull’ordine dei lavori (ore 15,07).

LUCA D’ALESSANDRO. Chiedo di par-lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LUCA D’ALESSANDRO. Presidente, do-menica mattina ci ha lasciato la giornalistaRita Fantozzi: non una parlamentare, mauna professionista seria e capace che ilParlamento l’ha attraversato in lungo e inlargo negli ultimi quindici anni, primacome cronista, poi in qualità di portavocee capo ufficio stampa. Ci ha lasciato unacara amica, una persona solare, buona,appassionata, sempre gentile, sempre sor-ridente, senza tuttavia far mancare anchesolo per un attimo la sua straordinariaprofessionalità mista ad un’eccezionaleumanità. Tra le altre cose è stata colla-boratrice de il Giornale, poi giornalistaparlamentare all’Adnkronos; è quindi di-ventata portavoce del presidente di AN,Gianfranco Fini, per poi affiancarmi allaguida dell’ufficio stampa del Popolo dellaLibertà. Infine, già malata, ha continuatoa lavorare al Ministero della sanità, graziea Beatrice Lorenzin. Nel suo lavoro, hasaputo amalgamare – cosa ormai semprepiù rara – ciò che le imponeva il suoruolo, insieme con ciò che le imponeva uncodice non scritto, ma morale, di assolutorispetto per le esigenze dei colleghi gior-nalisti: tutti, nessuno escluso. E questo

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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senza mai far mancare la sua allegria e lasua straordinaria voglia di vivere, unavoglia di vivere che nell’ultimo anno l’havista combattere come una leonessa controun male terribile, affrontato con dignità estraordinario coraggio, con una fede in-crollabile che ha visto lei motivare chi lacircondava, e che a stento nascondeva lapropria disperazione. Ci mancherà tantis-simo, ma mancherà soprattutto a tuttiquanti noi, parlamentari e giornalisti, per-ché era capace di rendere migliore e pienodi luce un ambiente sempre più arido edistaccato. Ciao, Rita.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevoleD’Alessandro. Mi associo all’espressionedel suo dolore anche a titolo personale,avendo avuto l’onore di avere un ottimorapporto con Rita Fantozzi ed essendoneamico.

GIORGIO LAINATI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIORGIO LAINATI. Signor Presidente,mi associo alle parole sue e del collegaLuca D’Alessandro nel ricordo dell’amicagrandissima, la giornalista parlamentareRita Fantozzi che ci ha lasciati domenica.

Stamane, signor Presidente, anche leiera presente, insieme a tanti amici, a tantiesponenti della vita politica italiana, arenderle un tributo di affetto e di amiciziache le era dovuto, perché Rita ha datotantissimo a tutti noi, anche sul pianoprofessionale; io che, come Luca, ho avutol’opportunità di lavorare con lei per tantianni, lo posso testimoniare. Ha dato tanto,e forse noi non siamo stati in grado, ancheper la sua straordinaria carica umana e divitalità, di essere all’altezza di ricambiarequesto straordinario affetto, questa straor-dinaria voglia di vivere che ha manifestatofino all’ultimo. Mi permetta, signor Presi-dente, come ha fatto il collega Luca D’A-lessandro, di rivolgere un pensiero gratoall’amica e Ministro, Beatrice Lorenzin,che, cogliendo la delicatezza della situa-

zione, un anno fa, ha avuto lo straordi-nario gesto di volerla nel suo staff dellacomunicazione: questo ha permesso a Ritadi continuare quel bellissimo lavoro cheaveva fatto per tanti anni nel mondo dellapolitica. Tutti quelli che anche oggil’hanno ricordata, nel corso delle sue ese-quie, hanno avuto modo di esaltare le suequalità; ma la cosa veramente che desi-dero dire a lei, signor Presidente, ai col-leghi, è che la sua assenza peserà tantis-simo.

PRESIDENTE. La ringrazio per il suoricordo, onorevole Lainati.

SERGIO PIZZOLANTE. Chiedo di par-lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SERGIO PIZZOLANTE. Signor Presi-dente, io ho conosciuto Rita Fantozzi piùda vicino solo negli ultimi mesi, durante lasua collaborazione con il Ministro BeatriceLorenzin; pur assalita dal male era felicedi questa nuova opportunità, di questanuova esperienza professionale. L’ho co-nosciuta un po’ meno durante le sueprecedenti attività professionali; però tuttime ne parlavano come di una eccellenteprofessionista, una persona di grande spi-rito, con grandi capacità lavorative, grandeprofessionalità: la ricordo con affetto econ commozione, e rivolgo a lei un saluto,ai suoi amici, colleghi, collaboratori, chesono intervenuti qui prima di me, unabbraccio da parte mia.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevolePizzolante, anche per il suo ricordo.

ROCCO PALESE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROCCO PALESE. Presidente, esprimotutto il cordoglio e l’amarezza per lascomparsa di questa professionista molto

Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati

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seria. Io ho avuto modo di conoscerla,grosso modo, per un anno, e ho avutomodo di apprezzare la sua grande pro-fessionalità, soprattutto il suo grande at-taccamento al lavoro, che, purtroppo, nonè una cosa oggi comune. Per questomotivo mi associo alle espressioni diapprezzamento dei colleghi che l’hannoconosciuta in maniera molto più appro-fondita, rispetto al rapporto che ho avutoio nel contesto del Parlamento; ma ilricordo è veramente di una professionistaseria, e, soprattutto, di una brava per-sona.

PRESIDENTE. La ringrazio molto, ono-revole Palese, anche per il suo ricordo.

Ordine del giornodella seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l’ordine delgiorno della seduta di domani.

Mercoledì 11 maggio 2016, alle 12,30:

1. – Seguito della discussione dellaproposta di legge:

S. 2081 – D’INIZIATIVA DEI SENA-TORI: CIRINNÀ ed altri: Regolamenta-zione delle unioni civili tra persone dellostesso sesso e disciplina delle convivenze(Approvata dal Senato) (C. 3634).

— Relatrice: Campana.

2. – Seguito della discussione del dise-gno di legge:

Contenimento del consumo del suoloe riuso del suolo edificato (C. 2039-A).

e delle abbinate proposte di legge:FRANCO BORDO e PALAZZOTTO; CATA-NIA ed altri; FAENZI ed altri; DE ROSAed altri (C. 902-948-1176-1909).

— Relatori: Braga, (per l’VIII Commis-sione) e Fiorio, (per la XIII Commissione),per la maggioranza; De Rosa, Segoni eZaratti (per l’VIII Commissione), di mino-ranza.

3. – Discussione della relazione dellaGiunta per le autorizzazioni sulla richiestadi deliberazione in materia di insindaca-bilità, ai sensi dell’articolo 68, primocomma, della Costituzione, nell’ambito diun procedimento penale nei confronti diFrancesco Barbato, deputato all’epoca deifatti (Doc. IV-ter, n. 16-A).

— Relatrice: Carinelli.

4. – Seguito della discussione dellemozioni Lorefice ed altri n. 1-00698, D’In-cecco ed altri n. 1-01229, Binetti ed altrin. 1-01235, Rondini ed altri n. 1-01237,Palese ed altri n. 1-01238, Nicchi ed altrin. 1-01239, Vargiu ed altri n. 1-01240 eMilanato ed altri n. 1-01243 concernentiiniziative finalizzate al riconoscimento del-l’endometriosi come malattia invalidante eal potenziamento delle prestazioni sanita-rie e delle misure di sostegno economico esociale per le donne affette da tale pato-logia.

5. – Seguito della discussione dellemozioni Baradello ed altri n. 1-01188,Polverini e Occhiuto n. 1-01236, Tripiedied altri n. 1-01241, Simonetti ed altrin. 1-01242, Pizzolante e Bosco n. 1-01244,Miccoli ed altri n. 1-01245, Baldassarre edaltri n. 1-01246, Rizzetto ed altri n. 1-01247 e Palladino ed altri n. 1-01251 con-cernenti iniziative per valorizzare i cosid-detti lavoratori maturi nel quadro delprolungamento della vita lavorativa.

6. – Seguito della discussione dei disegnidi legge:

Ratifica ed esecuzione dell’Accordodi cooperazione tra il Governo della Re-pubblica italiana e il Regno hascemita diGiordania in materia di lotta alla crimi-nalità, fatto ad Amman il 27 giugno 2011(C. 3285-A).

— Relatore: Porta.

S. 1750 – Ratifica ed esecuzione del-l’accordo quadro di partenariato e coope-razione tra l’Unione europea e i suoi Statimembri, da una parte, e la Mongolia,

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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dall’altra, fatto a Ulan-Bator il 30 aprile2013 (Approvato dal Senato) (C. 3301).

— Relatore: Censore.

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo trail Governo della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica di Armeniasulla cooperazione e sulla mutua assi-stenza in materia doganale, fatto a Yere-van il 6 marzo 2009 (C. 3511-A).

— Relatore: Censore.

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo della Repubblica diPanama per evitare le doppie imposizioniin materia di imposte sul reddito e perprevenire le evasioni fiscali, con Protocolloaggiuntivo, fatta a Roma e a Città diPanama il 30 dicembre 2010 (C. 3530-A).

— Relatore: Porta.

7. – Seguito della discussione dellemozioni Saltamartini ed altri n. 1-01111,

Vezzali ed altri n. 1-01250, Binetti ed altrin. 1-01254 e Spadoni ed altri n. 1-01260concernenti iniziative, anche in ambitointernazionale, finalizzate al contrasto deifenomeni di violenza contro le donne, allaluce delle aggressioni occorse a Colonia ein altre città europee nella notte del 31dicembre 2015.

8. – Seguito della discussione dellemozioni De Girolamo ed altri n. 1-01205,Vezzali e Monchiero n. 1-01252, Binetti edaltri n. 1-01255, Costantino ed altri n. 1-01256, Rondini ed altri n. 1-01257, Bechised altri n. 1-01258 e Palese ed altri n. 1-01259 concernenti iniziative per preveniree contrastare il fenomeno del bullismo.

La seduta termina alle 15,15.

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO RESOCONTI

ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

DOTT. RENZO DICKMANN

Licenziato per la stampa alle 19,25.

Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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PAGINA BIANCA

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VOTAZIONI QUALIFICATE

EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 1 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2)

VotazioneO G G E T T O

RisultatoEsito

Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss

1 Nom. Pdl 3634 - ques. preg. cost. 1 e 2 427 398 29 200 31 367 81 Resp.

2 Nom. Pdl 3634 - quest. sospensiva 1 e 2 445 405 40 203 29 376 77 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). -V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato inmissione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui è mancatoil numero legale. - X = Non in carica.

Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contienefino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l’og-getto, il risultato e l’esito di ogni singola votazione.

Atti Parlamentari — Votazioni I — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

ABRIGNANI C

ADORNATO M M

AGOSTINELLI

AGOSTINI LUCIANO C C

AGOSTINI ROBERTA C C

AIELLO C C

AIRAUDO

ALBANELLA C C

ALBERTI C C

ALBINI C C

ALFANO ANGELINO M M

ALFANO GIOACCHINO M M

ALFREIDER M M

ALLASIA

ALLI M M

ALTIERI

AMATO C C

AMENDOLA M M

AMICI C C

AMODDIO C C

ANGELUCCI

ANTEZZA C C

ANZALDI C C

ARCHI A A

ARGENTIN

ARLOTTI C C

ARTINI M C

ASCANI C C

ATTAGUILE

BALDASSARRE C C

BALDELLI M A

BARADELLO C A

BARBANTI C C

BARETTA M M

BARGERO C C

BARONI C C

BARUFFI

BASILIO C C

BASSO C C

BATTAGLIA

DEPUTATI 1 2

BATTELLI C C

BAZOLI C C

BECATTINI C C

BECHIS C C

BELLANOVA M M

BENAMATI C C

BENEDETTI C C

BENI C C

BERGAMINI A

BERGONZI C C

BERLINGHIERI C

BERNARDO M M

BERNINI MASSIMILIANO C C

BERNINI PAOLO C

BERRETTA C C

BERSANI

BIANCHI DORINA M M

BIANCHI NICOLA C C

BIANCHI STELLA C C

BIANCOFIORE

BIANCONI A A

BIASOTTI A A

BINDI M M

BINETTI C C

BINI C C

BIONDELLI M M

BLAŽINA C C

BOBBA M M

BOCCADUTRI C C

BOCCI M M

BOCCIA C C

BOCCUZZI C C

BOLDRINI PAOLA

BOLOGNESI C C

BOMBASSEI

BONACCORSI C C

BONAFEDE C C

BONIFAZI M M

BONOMO C C

BORDO FRANCO C C

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni II — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

BORDO MICHELE C C

BORGHESE A

BORGHESI F F

BORGHI C C

BORLETTI DELL’ACQUA M M

BOSCHI M M

BOSCO

BOSSA C C

BOSSI F F

BRAGA C C

BRAGANTINI MATTEO M M

BRAGANTINI PAOLA C C

BRAMBILLA M M

BRANDOLIN M M

BRATTI C C

BRESCIA C C

BRESSA M M

BRIGNONE C C

BRUGNEROTTO C C

BRUNETTA A A

BRUNO C C

BRUNO BOSSIO C C

BUENO M C

BURTONE C C

BUSIN F F

BUSINAROLO

BUSTO C C

BUTTIGLIONE

CALABRIA M M

CALABRO’

CAMANI C C

CAMPANA C C

CANCELLERI

CANI C

CAON

CAPARINI F F

CAPELLI M M

CAPEZZONE A A

CAPODICASA C C

CAPONE C C

DEPUTATI 1 2

CAPOZZOLO C C

CAPUA

CARBONE C C

CARDINALE C C

CARELLA C C

CARFAGNA

CARIELLO

CARINELLI C C

CARLONI C

CARNEVALI C C

CAROCCI C C

CARRA C C

CARRESCIA C C

CARROZZA C C

CARUSO C C

CASATI

CASELLATO C C

CASERO M M

CASO C C

CASSANO C C

CASTELLI C C

CASTIELLO

CASTIGLIONE M M

CASTRICONE C C

CATALANO C C

CATANIA C C

CATANOSO GENOESE A A

CAUSI M M

CAUSIN M M

CECCONI C C

CENNI C C

CENSORE

CENTEMERO A

CERA C C

CESARO ANTIMO M M

CESARO LUIGI

CHAOUKI C C

CHIARELLI F F

CHIMIENTI C C

CICCHITTO C

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni III — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

CIMBRO C C

CIPRINI C C

CIRACI’ F F

CIRIELLI M M

CIVATI C C

COCCIA C C

COLANINNO

COLLETTI C C

COLONNESE C C

COMINARDI C C

COMINELLI C C

COPPOLA C C

CORDA C C

CORSARO

COSCIA C C

COSTA M M

COSTANTINO C C

COVA C C

COVELLO C C

COZZOLINO C C

CRIMI’ C C

CRIMI

CRIPPA C C

CRIVELLARI C C

CULOTTA

CUOMO C C

CUPERLO C C

CURRO’ C C

DADONE C C

DAGA C C

D’AGOSTINO C C

D’ALESSANDRO C

D’ALIA M M

DALLAI C C

DALL’OSSO C C

DAL MORO C C

D’AMBROSIO C C

DAMBRUOSO M M

DAMIANO C C

D’ARIENZO C C

DEPUTATI 1 2

D’ATTORRE C C

DA VILLA C C

DE GIROLAMO A A

DEL BASSO DE CARO M M

DEL GROSSO C C

DELLAI C A

DELL’ARINGA C C

DELLA VALLE

DELL’ORCO M M

DE LORENZIS C C

DE MARIA C C

DE MENECH M M

DE MICHELI M M

DE MITA

DE ROSA C C

DI BATTISTA C C

DI BENEDETTO

DIENI C

DI GIOIA C C

DI LELLO C C

DI MAIO LUIGI M M

DI MAIO MARCO C C

D’INCA’

D’INCECCO C C

DI SALVO C C

DISTASO M M

DI STEFANO FABRIZIO F F

DI STEFANO MANLIO C C

DI STEFANO MARCO C C

DI VITA C C

DONATI C C

D’OTTAVIO C C

DURANTI C C

D’UVA C C

EPIFANI M M

ERMINI C C

FABBRI C C

FAENZI C C

FALCONE C C

FAMIGLIETTI

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni IV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

FANTINATI C C

FANUCCI C C

FARAONE M M

FARINA DANIELE C C

FARINA GIANNI M M

FASSINA

FAUTTILLI

FAVA

FEDI C C

FEDRIGA F F

FERRANTI C C

FERRARA C C

FERRARESI C C

FERRARI C C

FERRO C C

FIANO C C

FICO C C

FIORIO C C

FIORONI M M

FITZGERALD NISSOLI C C

FOLINO

FONTANA CINZIA MARIA C C

FONTANA GREGORIO A

FONTANELLI C C

FORMISANO

FOSSATI C C

FRACCARO M M

FRAGOMELI C C

FRANCESCHINI M M

FRATOIANNI C C

FREGOLENT C C

FRUSONE M M

FUCCI F F

FURNARI C C

FUSILLI C C

GADDA M M

GAGNARLI C C

GALATI M M

GALGANO C

GALLI CARLO C C

DEPUTATI 1 2

GALLI GIAMPAOLO M M

GALLINELLA C C

GALLO LUIGI C C

GALLO RICCARDO A A

GALPERTI C C

GANDOLFI C C

GARAVINI M M

GARNERO SANTANCHE’

GAROFALO C C

GAROFANI C C

GASPARINI C C

GEBHARD C C

GELLI C C

GELMINI

GENOVESE

GENTILONI SILVERI M M

GHIZZONI C C

GIACHETTI T T

GIACOBBE C C

GIACOMELLI M M

GIACOMONI A A

GIAMMANCO A A

GIGLI F F

GINATO C C

GINEFRA C C

GINOBLE C

GIORDANO GIANCARLO

GIORDANO SILVIA C C

GIORGETTI ALBERTO A A

GIORGETTI GIANCARLO F F

GIORGIS C C

GITTI

GIULIANI C C

GIULIETTI C C

GNECCHI C C

GOZI M M

GRANDE M M

GRASSI C C

GRECO C C

GREGORI C C

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni V — Camera dei Deputati

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DEPUTATI 1 2

GRIBAUDO C C

GRILLO C C

GRIMOLDI

GUERINI GIUSEPPE C C

GUERINI LORENZO

GUERRA C C

GUIDESI F F

GULLO A A

GUTGELD

IACONO C C

IANNUZZI CRISTIAN C C

IANNUZZI TINO C C

IMPEGNO

INCERTI C C

INVERNIZZI F F

IORI C C

KRONBICHLER C C

L’ABBATE C C

LABRIOLA C C

LACQUANITI C C

LAFFRANCO A A

LAFORGIA C C

LAINATI C

LA MARCA C C

LA RUSSA M M

LATRONICO F F

LATTUCA C C

LAURICELLA C C

LAVAGNO C C

LENZI C C

LEVA C C

LIBRANDI

LIUZZI C C

LOCATELLI M M

LODOLINI C C

LOMBARDI C C

LO MONTE

LONGO A

LOREFICE C C

LORENZIN M M

DEPUTATI 1 2

LOSACCO M M

LOTTI M M

LUPI M M

LUPO C C

MADIA M M

MAESTRI ANDREA C C

MAESTRI PATRIZIA

MAGORNO C C

MAIETTA

MALISANI C C

MALPEZZI C C

MANCIULLI C C

MANFREDI C C

MANNINO C C

MANTERO C C

MANZI C C

MARANTELLI C C

MARAZZITI M M

MARCHETTI C C

MARCHI C C

MARCOLIN F

MARCON C C

MARGUERETTAZ F F

MARIANI C C

MARIANO C C

MAROTTA C C

MARROCU C C

MARRONI C C

MARTELLA C C

MARTELLI

MARTI F A

MARTINELLI

MARTINO ANTONIO F A

MARTINO PIERDOMENICO C C

MARZANA C C

MARZANO C C

MASSA C C

MATARRELLI

MATARRESE

MATTIELLO C C

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni VI — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

MAURI C C

MAZZIOTTI DI CELSO C C

MAZZOLI C C

MELILLA C C

MELILLI C C

MELONI GIORGIA

MELONI MARCO C C

MERLO M M

META M M

MICCOLI C C

MICILLO C C

MIGLIORE C C

MILANATO A A

MINARDO C C

MINNUCCI C C

MIOTTO C C

MISIANI C C

MISURACA

MOGNATO C C

MOLEA C C

MOLTENI F F

MONACO C C

MONCHIERO C C

MONGIELLO C C

MONTRONI C C

MORANI

MORASSUT C C

MORETTO C C

MOSCATT

MOTTOLA C C

MUCCI C C

MURA

MURER C C

NACCARATO C

NARDI C C

NARDUOLO C C

NASTRI

NESCI C C

NESI

NICCHI C C

DEPUTATI 1 2

NICOLETTI C C

NIZZI

NUTI

OCCHIUTO A A

OLIARO C C

OLIVERIO C

ORFINI C C

ORLANDO M M

OTTOBRE

PAGANI C C

PAGANO F F

PAGLIA C C

PALAZZOTTO C

PALESE F F

PALLADINO

PALMA

PALMIERI F A

PALMIZIO A A

PANNARALE C C

PARENTELA C

PARIS C C

PARISI C C

PARRINI C C

PASTORELLI C C

PASTORINO

PATRIARCA C C

PELILLO C C

PELLEGRINO C C

PELUFFO C C

PES C C

PESCO C C

PETRAROLI C

PETRENGA F F

PETRINI C C

PIAZZONI C C

PICCHI M M

PICCIONE

PICCOLI NARDELLI C C

PICCOLO GIORGIO

PICCOLO SALVATORE C C

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni VII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

PICCONE

PIEPOLI C A

PILI A A

PILOZZI C C

PINI GIANLUCA M M

PINI GIUDITTA C C

PINNA C

PIRAS C C

PISANO C

PISICCHIO M C

PISO F

PIZZOLANTE

PLACIDO C C

PLANGGER C

POLIDORI A A

POLLASTRINI C C

POLVERINI A A

PORTA C C

PORTAS M M

PRATAVIERA F F

PRESTIGIACOMO A A

PREZIOSI C C

PRINA C

PRODANI

QUARANTA C C

QUARTAPELLE PROCOPIO C

QUINTARELLI

RABINO C

RACITI C C

RAGOSTA C C

RAMPELLI F F

RAMPI C C

RAVETTO M M

REALACCI C C

RIBAUDO C C

RICCIATTI

RICHETTI C C

RIGONI C C

RIZZETTO F F

RIZZO C C

DEPUTATI 1 2

ROCCELLA F F

ROCCHI C C

ROMANINI C C

ROMANO ANDREA C C

ROMANO FRANCESCO SAVE. C C

ROMANO PAOLO NICOLO’ C C

ROMELE A A

RONDINI F F

ROSATO C C

ROSSI DOMENICO M M

ROSSI PAOLO C C

ROSSOMANDO C

ROSTAN C C

ROSTELLATO C C

ROTONDI A A

ROTTA

RUBINATO C C

RUGHETTI M M

RUOCCO C C

RUSSO

SALTAMARTINI F F

SAMMARCO C C

SANGA C C

SANI M M

SANNA FRANCESCO C C

SANNA GIOVANNA C C

SANNICANDRO C C

SANTELLI

SANTERINI C C

SARRO

SARTI C C

SAVINO ELVIRA A

SAVINO SANDRA A A

SBERNA

SBROLLINI C C

SCAGLIUSI C C

SCALFAROTTO C C

SCANU M M

SCHIRO’

SCHULLIAN M M

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni VIII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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DEPUTATI 1 2

SCOPELLITI M M

SCOTTO C C

SCUVERA C C

SECCO A A

SEGONI C C

SENALDI C C

SERENI C C

SGAMBATO

SIBILIA C C

SIMONETTI F F

SIMONI C C

SISTO

SORIAL C C

SOTTANELLI C

SPADONI C C

SPERANZA

SPESSOTTO C C

SQUERI F A

STUMPO C C

TABACCI C C

TACCONI C C

TAGLIALATELA

TANCREDI

TARANTO C C

TARICCO C C

TARTAGLIONE C C

TENTORI C C

TERROSI C C

TERZONI

TIDEI C C

TINAGLI C C

TOFALO C C

TONINELLI C C

TOTARO F F

TRIPIEDI

DEPUTATI 1 2

TULLO C C

TURCO C A

VACCA C C

VACCARO

VALENTE SIMONE

VALENTE VALERIA

VALENTINI A A

VALIANTE C C

VALLASCAS C C

VARGIU C C

VAZIO C C

VECCHIO C

VELLA A A

VELO M M

VENITTELLI

VENTRICELLI C C

VERINI C C

VEZZALI C C

VICO C C

VIGNALI M M

VIGNAROLI C C

VILLAROSA C

VILLECCO CALIPARI C C

VITO A A

ZACCAGNINI C C

ZAMPA C C

ZAN C C

ZANETTI M M

ZANIN C C

ZAPPULLA

ZARATTI C C

ZARDINI

ZOGGIA C C

ZOLEZZI C C

ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 2

Atti Parlamentari — Votazioni IX — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2016 — N. 621

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PAGINA BIANCA

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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*17STA0006270**17STA0006270*