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Seconda metà dell’800 e primi decenni del 900

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Seconda metà dell’800 e primi decenni

del 900

La seconda rivoluzione industriale viene definita

‘seconda’ per distinguerla dalla prima

rivoluzione industriale.

Si sviluppa a partire dalla FINE DEL ‘700.

Al primo posto tra le potenze che emergono durante la prima rivoluzione industriale vi è L’INGHILTERRA.

La principale fonte di energia per far muovere i macchinari è il VAPORE.

prima

Ebbe inizio intorno al 1870.

Vede l’emergere di nuove potenze economiche, come STATI UNITI, GERMANIA E GIAPPONE.

Le principali fonti di energia sono il PETROLIO E L’ELETTRICITÀ.

seconda

1871 1875 1880 1882 1883 1895 1903

1871: il telefono 1875:l’aspirina 1880: la lampadina

1882:le prime centrali idroelettriche 1883: il motore a scoppio

1895: il telegrafo senza fili, il Cinema, i Raggi X 1903: l’aeroplano

Le tappe fondamentali

1860. Alessandro Volta inventa una pila che produce corrente.

La pila però non è ancora abbastanza potente da poter essere applicata

all’industria.

1880. Thomas Edison inventa la

lampadina.

1882. Edison inventa la prima centrale idroelettrica, che produce elettricità sfruttando l’energia

delle cascate.

L’uso dell’elettricità rivoluzionò la vita di tutti: le città furono

illuminate dalle lampadine, i tram furono azionati ad

elettricità.

Il petrolio esisteva già dall’antichità, ma veniva

usato solo come combustibile per illuminare.

Nel 1883 venne inventato il motore a scoppio,

che funzionava a benzina, una sostanza che

deriva dal petrolio.

Il motore a scoppio venne applicato alle prime

automobili, che rappresentarono una delle più

grandi innovazioni di questo periodo poiché

rivoluzionarono le modalità di spostamento.

Uno dei simboli della seconda rivoluzione

industriale è l’acciaio, una lega di ferro e

carbonio dotato di leggerezza, elasticità e

robustezza. L’acciaio venne usato per le

rotaie dei binari, per le macchine industriali,

per le navi.

L’uso dell’acciaio contribuì allo sviluppo dei

trasporti.

• Durante la seconda rivoluzione industriale si infittì la rete ferroviaria, anche grazie all’acciaio a basso costo.

• Furono realizzate diverse linee ferroviarie a lunga percorrenza.

I trasporti ferroviari

• Il motore a scoppio favorì la nascita dell’automobile.

• Nacquero famose case automobilistiche come la FIAT nel 1899.

la produzione automobilistica

• Aumentano i trasporti via mare, grazie all’uso dell’acciaio.

• Cominciano le grandi traversate transoceaniche che collegavano l’Europa all’America. Tra le più celebri vicende c’è quella tragica del Titanic.

I trasporti marittimi

La conquista dei cieli

I trasporti furono rivoluzionati dall’invenzione dell’aereo, ideato nel 1903 dai fratelli Wright e mosso

da un piccolo motore a scoppio.

Oltre a quelle già citate, tra la seconda metà dell’800 ed i

primi anni del 900 vi furono altre importanti invenzioni:

CO

MU

NIC

AZIO

NE

• Telefono, inventato da Antonio Meucci nel 1871.

• Telegrafo senza fili, inventato nel 1895 da Guglielmo Marconi.

CIN

EM

A

•Il cinema fu inventato dai fratelli Lumiere nel 1895. La prima proiezione fu quella di un film che riproduceva l’arrivo di un treno in stazione. Pare che il pubblico, spaventato da treno, sia scappato via dalla sala, credendo fosse un treno vero che stava per investire tutti.

SCIE

NZA

•Tra le più importanti innovazioni scientifiche vi furono: la radioattività, ad opera dei coniugi Curie; la dinamite, ad opera di Alfred Nobel, la teoria della relatività, ad opera di Albert Einstein. Inoltre furono scoperti anestetici ed alcuni antibiotici in medicina.

I progressi scientifici nel settore

medico permisero di migliorare ed

allungare la vita, le nuove

scoperte ed invenzioni, come per

esempio l’automobile o

l’elettricità, resero la vita più

semplice. Tra il 1895 ed il 1914

(anno dello scoppio della Prima

guerra mondiale) si colloca perciò

la Belle epoque, cioè ‘bei tempi’,

con riferimento all’atmosfera di

euforia ed ottimismo che coinvolse

tutti gli uomini. Feste, velocità,

moda… insomma, vita vivace e

spensierata, furono le parole

chiave di questo periodo storico.

La città che meglio interpretò

questo nuovo stile di vita fu

Parigi.

Nelle fabbriche venne applicata una nuova organizzazione del lavoro: il taylorismo, che prende il nome dall’ingegnere statunitense Taylor.

Taylor sosteneva che un industriale, per aumentare la produzione di fabbrica e, quindi, aumentare i profitti, avrebbe dovuto dividere il lavoro degli operai in una serie di mini-operazioni estremamente semplificate, calcolando anche con precisione i tempi da destinare ad ogni singola operazione.

Non si teneva conto del fatto, però, che in questo modo gli operai diventassero degli automi, costretti a ripetere per ore sempre la stessa operazione ed in tempi strettissimi.

Rifacendosi al modello di Taylor, l’industriale Henry Ford, fondatore della celebre casa automobilistica,

introdusse nel 1913 nelle sue fabbriche la catena di montaggio.

Essa consisteva in un nastro mobile lungo il quale venivano disposti, a intervalli regolari, alcuni operai.

Ciascun operaio doveva compiere un unico tipo di operazione, per

esempio stringere un bullone, senza mai interrompere il ritmo della

catena.

La v

ita n

elle f

abbri

che

La vita di fabbrica era tutt’altro che semplice: ritmi di lavoro molto duri, lavoro minorile, scarse condizioni igieniche, erano ancora diffusissimi agli inizi del ‘900.

I si

ndacati

Cominciano a diffondersi le prime associazioni sindacali, che promuovevano lo sciopero come forma di protesta contro le cattive condizioni di lavoro. Spesso, però, gli scioperi vennero repressi poiché all’epoca erano ancora fuori legge.

I part

iti so

cia

list

i Nacquero anche i primi partiti politici socialisti, la cui idea era quella di promuovere la lotta di classe tra borghesi e proletari, con due obiettivi: migliorare le condizioni di lavoro e ottenere il potere politico per i proletari. Il fondatore del socialismo fu Marx.

« La questione sociale s'impone; molti si son dedicati ad essa e studiano alacremente per

risolverla. Anche l’arte non dev'essere estranea a questo movimento verso una meta che è

ancora un’incognita ma che pure si intuisce dover essere migliore a petto delle condizioni

presenti »

I progressi scientifici furono applicati anche all’agricoltura, per esempio attraverso l’uso di concimi e fertilizzanti chimici o di macchinari specializzati.

Tali progressi, tuttavia, riguardarono solo alcuni Paesi particolarmente ricchi, come gli Usa e i Paesi del Nord Europa. I prodotti cominciarono ad arrivare da questi Paesi a prezzi piuttosto bassi.

In Italia, invece, l’agricoltura non aveva fatto grandi progressi: era ancora condotta con metodi tradizionali e da contadini poveri. La concorrenza dei Paesi stranieri, soprattutto degli Stati Uniti, si fece sentire su questi piccoli coltivatori: essi non potevano permettersi nuovi macchinari e prodotti, per cui cominciarono ad impoverirsi.

Molti contadini, per sfuggire alla disoccupazione e alla povertà,

decisero di abbandonare le campagne.

Alcuni si trasferirono nelle città, cercando lavoro nelle fabbriche

che aprivano sempre più numerose. Spesso gli operai

vivevano in quartieri poverissimi, molto diversi da quelli dei

borghesi proprietari di fabbrica.

Altri decisero di tentare fortuna emigrando all’estero, soprattutto

negli Stati Uniti, visti come una specie di paradiso terrestre, ma

in cui il più delle volte la vita era molto difficile.

Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali… …….Si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purché le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.