Seconda Conferenza Nazionale Salute e Sicurezza sul Lavoro Napoli, 25-26 gennaio 2007 Contributo a...

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Seconda Conferenza Nazionale Salute e Sicurezza sul Lavoro Napoli, 25-26 gennaio 2007 Contributo a cura del Gruppo di lavoro nazionale Flussi Informativi ” INAIL – ISPESL - Regioni e Province autonome

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Seconda Conferenza Nazionale

Salute e Sicurezza sul Lavoro

Napoli, 25-26 gennaio 2007

Contributo a cura del

Gruppo di lavoro nazionale “ Flussi Informativi ”

INAIL – ISPESL - Regioni e Province autonome

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Per “fare” correttamente prevenzione nei luoghi di lavoro è indispensabile avere a disposizione adeguate conoscenze, quindi un organico sistema informativo basato su una congrua base di informazioni e su idonei indicatori.

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INAIL, ISPESL, Regioni e Province Autonome

Con il Protocollo d’intesa firmato il 25 Luglio 2002

fondamentale importanza della conoscenza per orientare, programmare e pianificare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro

• hanno convenuto sulla

SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE INTEGRATO PER LA PREVENZIONE

• hanno condiviso l’esigenza di disporre di un

• hanno sottoscritto l’impegno per la sua realizzazione attraverso un programma di collaborazione sistematica.

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I punti salienti delProtocollo d’Intesa del 25 luglio

2002• un programma di collaborazione finalizzato allo

sviluppo di un sistema informativo integrato nazionale…

• flussi e scambi sistematici - tra Regioni, ISPESL e INAIL - delle informazioni utili in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro...

• flussi di ritorno da Regioni e ASL agli Istituti centrali, in particolare per i dati contenuti negli archivi anagrafici delle aziende…

• aggiornamento degli operatori…

• pianificazione e programmazione regionale delle iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro, in collaborazione con l’ISPESL e l’INAIL…

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FLUSSI INFORMATIVI PER LA PREVENZIONEDal 2002 in tutto il territorio

nazionale, ad ogni Regione e ad ogni ASL, ad ogni Direzione regionale e Sede INAIL e all’ISPESL vengono forniti annualmente:

Dati • utili per la conoscenza del

territorio: aziende, infortuni, patologie da lavoro

• fondamentali per definire priorità di rischio e d’intervento, per pianificare e programmare attività ed iniziative, per la gestione degli interventi e per la verifica dei risultati ottenuti.

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Contenuto ed iniziative dei Flussi Informativi

4) Indicatori statistici di sintesi

1) Archivio aziende (aggiornato al 2005)

2) Archivi eventi (infortuni e m.p.

2000-2001-2002-2003-2004-2005)3) Chiavi di lettura (e

glossario)

5) Software di gestione dei dati

6) Aggiornamento operatori

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2 caratteristiche fondamentali

• Periodicità annuale dal 2002

con l’edizione 2006 la base dati disponibile riguarda per gli eventi (infortuni e m.p.) il periodo 2000-2005

e si sono aggiunti quest’anno dati riguardanti i marittimi (IPSEMA).

• Adeguamento in progress dei dati anche sulla base delle esperienze e dei “ritorni” dagli utilizzatori

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L’iniziativa e l’integrazione attivata dal 2002 stanno progressivamente coinvolgendo altri soggetti del “

Sistema”…

Già l’IPSEMA ha fornito un contributo ai Flussi edizione 2006.

E’ in corso la valutazione della possibile integrazione con i dati dell’INPS.

E’ previsto a breve l’allargamento del Protocollo d’Intesa ai Ministeri del Lavoro e della Salute.

Inizia il confronto con le Parti sociali per la loro collaborazione.

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Alcuni dati storici:

l’andamento nel lungo periodo in Italia degli infortuni sul lavoro e di quelli con esito mortale

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Qualche dato INAIL………• In Italia, rispetto agli oltre 22 milioni di occupati (più

…. alcuni milioni di irregolari, secondo l’ISTAT circa 3,5 milioni) la popolazione assicurata all’INAIL riferita alla Gestione Industria e Servizi è pari a circa 18 milioni di lavoratori (ai quali vanno aggiunti i lavoratori agricoli, gli apprendisti e i lavoratori domestici che sono assicurati all’Istituto attraverso la riscossione unificata INPS).

• Il numero delle imprese per la stessa Gestione è pari a 3,7 milioni; per il 90% si tratta di microimprese (ossia con meno di 10 dipendenti).

• Si verifica poco meno di 1 milione di infortuni l’anno (2/3 dei quali con oltre 3 giorni di assenza dal lavoro)

• Circa 26.000 malattie professionali (poche e sempre meno rispetto alla realtà…) vengono denunciate ogni anno

sugli infortuni sappiamo molto ……….

sulle malattie c’è molto da ”scoprire”

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Una situazione in grande evoluzione nel lungo periodo

• nel corso degli ultimi 40 anni si è passati da 1.500.000 infortuni agli attuali 950.000 circa,

• da 3.600 infortuni mortali agli attuali 1.250 (circa la metà dei quali “legati alla strada”),

• da più di 70.000 malattie professionali denunciate (anni ’70) alle attuali 26.000,

…. e tutto ciò a fronte di un raddoppio degli assicurati che 40 anni fa erano circa 10 milioni.

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Indice di Frequenza infortunistica - Anni 1951-2004 (x milione di ore lavorate)

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anno

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Industria

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Infortuni mortali Infortuni mortali (tutte le attività)(tutte le attività)

Anni 1951-2004Anni 1951-2004

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000

Malattie professionali denunciate all’INAILMalattie professionali denunciate all’INAILnel periodo 1951-2000 – Industria e Servizinel periodo 1951-2000 – Industria e Servizi

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Negli ultimi anni…….

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Infortuni e Addetti INAIL Industria e Servizi

Anno  2000 2001 2002 2003 2004

Infortuni indennizzati 510.188 523.027 525.232 507.224 494.667

Addetti INAIL 15.443.900 16.602.047 16.787.850 17.409.958 17.575.281

Tasso grezzo 33,03 31,50 31,29 29,13 28,15

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29.929.9

INDICATORI STATISTICI TRIENNIO 2000 – 2002INDICATORI STATISTICI TRIENNIO 2000 – 2002

Tasso standardizzato infortuni indennizzatiTasso standardizzato infortuni indennizzati

36.236.2

36.236.2

43.543.5

43.943.9

25.525.5

37.237.222.522.541.041.0

49.449.4

44.344.341.441.4

41.841.8

36.836.8

44.044.0

28.428.4

37.137.1

28.728.7

42.942.9

33.433.4

ITALIAITALIA

31.531.5

Tasso standardizzato: media ponderata dei tassi grezzi con pesi proporzionali agli addetti

del settore per regione

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Tasso standardizzato: media ponderata dei tassi grezzi con pesi proporzionali agli addetti

del settore per regione

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Infortuni definiti positivamente del 2004 per tutti i settori di attività

Conto Stato (inclusi studenti)

Pubblica amministrazione

Serviz i pubbliciSanità

Attività immobiliari

Alberghi e ristoranti

Commercio (dettaglio e ingrosso)

Industria dei metalli

Trasporti

Costruzioni

Altri

Agricoltura

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2000 2001 2002 2003 2004

Meccanica

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2000 2001 2002 2003 2004

Meccanica

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20,5

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2000 2001 2002 2003 2004

Commercio

20

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2000 2001 2002 2003 2004

Commercio

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37,5

2000 2001 2002 2003 2004

Trasporti

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2000 2001 2002 2003 2004

Trasporti

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2000 2001 2002 2003 2004

Sanità

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2000 2001 2002 2003 2004

Sanità

Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati per alcuni comparti Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati per alcuni comparti economicieconomici

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2000 2001 2002 2003 2004

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2000 2001 2002 2003 2004

Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati

per il settore per il settore CostruzioniCostruzioni

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I dati dimostrano negli ultimi anni un

decremento nel tempo degli infortuni come numeri assoluti e come frequenza:

ciò rispetto al lavoro “che si conosce” ed agli eventi che avvengono nel tessuto produttivo “emerso”.

Occorre tener presente che le conoscenze

non comprendono la quota di lavoro sommerso e irregolare, che è auspicabile e urgente riuscire a far emergere e ad approfondire anche in relazione alla sicurezza e alla salute dei lavoratori.

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Natura e Sede della lesione casi riconosciuti (escluse franchigie) del periodo 2000-2004 – Tutte le attività

  Valori Percentuale

Coppie più frequenti assoluti su totale

Ferita/mano 463.235 15,13

Lussazione/colonna 246.125 8,04

Contusione/mano 217.693 7,11

Lussazione/caviglia 170.591 5,57

Frattura/mano 124.693 4,07

Contusione/ginocchio 113.637 3,71

Contusione/cranio 95.787 3,13

Lussazione/ginocchio 95.612 3,12

Contusione/piede 74.318 2,43

Contusione/colonna 66.941 2,19

Corpi estranei/occhi 65.868 2,15

Contusione/parete toracica 63.879 2,09

Totale 1.798.379 58,73

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Infortuni avvenuti nel periodo 2000-2004 e definiti positivamente al 30.4.2006Coppie più frequenti in relazione al tipo della lesione/parte del corpo lesa

463.235

246.125

217.693170.591

124.693

113.637

95.787

95.612

74.31866.941

65.868 63.879 Ferita/mano

Lussazione/colonna

Contusione/mano

Lussazione/caviglia

Frattura/mano

Contusione/ginocchio

Contusione/cranio

Lussazione/ginocchio

Contusione/piede

Contusione/colonna

Corpi estranei/occhi

Contusione/parete toracica

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RAPPORTI DI GRAVITÀ NEL 2001-2003 IN ITALIANEI COMPARTI DEL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

ATTIVITÀ ECONOMICA E TERRITORIOATTIVITÀ ECONOMICA E TERRITORIOG

IOR

NA

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Infortuni avvenuti in Italia nel quinquennio 2000 - 2004e definiti positivamente per classi di postumi (in gradi)

Tutte le attività

Indeterminato

Più di 66 Da 46 a 66

Da 16 a 32

Da 32 a 45

Da 6 a 15

Da 1 a 5

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Industria e ServiziIndustria e ServiziInfortuni denunciati nel 2004 per tipo di Infortuni denunciati nel 2004 per tipo di

definizionedefinizione Totale casi: 869.439 Totale casi: 869.439

Indennizzati68%

Negativi14%

Aperti1%

Franchigie16%

Positivi senza indennizzo

1%

Franchigie = assenza dal lavoro inferiore a 4 gg non coperti da tutela assicurativa (la quota nota all’INAIL è solo una parte del totale poiché gli infortuni in franchigia non

vengono denunciati sistematicamente all’Istituto)

Positivi senza indennizzo = infortuni sul lavoro senza esborso per l’INAIL (es. studenti)

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AZIENDE E ADDETTI IN ITALIA NEL 2003 SUDDIVISI PER DIMENSIONE AZIENDALE

33,9%

62,9%

1,7%1,2%

0,3%0,1%

11,8%

31,7%

7,3%

12,5%

8,7%

28,0%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

AZIENDE ADDETTI

Nessun dipendente 1÷15 dipendenti 16÷30 dipendenti31÷100 dipendenti 101÷250 dipendenti >250 dipendenti

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esporta

esporta

Esportazione e importazione di infortuni

(2003)

Regione o Provincia Autonoma

% export

% import  

Piemonte 7,8 13,7 importa più di quel che esporta

Valle D'Aosta 14,3 15,8 importa più di quel che esporta

Lombardia 11,7 8,7 esporta

Veneto 9,1 9,6 importa più di quel che esporta

Fiuli Venezia Giulia 7,3 13,9 Importa più di quel che esporta

Liguria 6,2 15,8 Importa più di quel che esporta

Emilia Romagna 7,5 11,8 Importa più di quel che esporta

Toscana 5,8 13,4 Importa più di quel che esporta

Umbria 8,3 11 Importa più di quel che esporta

Marche 6 11,3 Importa più di quel che esporta

Lazio 37,7 12,5 esporta tantissimo

Abruzzo 10,8 12,9 Importa più di quel che esporta

Molise 12,1 17,8 Importa più di quel che esporta

Campania 12,2 15,7 Importa più di quel che esporta

Puglia 6,7 12,3 Importa più di quel che esporta

Basilicata 10,3 18,2 Importa più di quel che esporta

Calabria 6,6 14,3 Importa più di quel che esporta

Sicilia 7,3 12,5 Importa più di quel che esporta

Sardegna 8 10 Importa più di quel che esporta

Bolzano 5,9 10,3 Importa più di quel che esporta

Trento 8,7 11,6 Importa più di quel che esporta

TOTALE infortuni avvenuti in Regione 11,2 11,8  

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Esportazione e importazione di infortuni (2004)

Tre

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-20000

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-10000

-5000

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5000

10000

15000

20000

25000

(1) IMPORTATI: Infortuni di dipendenti di PAT fuori regione

(2) ESPORTATI: infortuni di dipendenti di PAT della regioneavvenuti fuori regione

(3) SALDO importati-esportati(1)-(2)

in rosso i 2 casi con saldo a favore dell'esportazione

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I settori a maggior tasso di “esportazione” di infortuni *

gruppi ATECO 2003 2004 2005 TOTALE TRIENNIO

% per gruppo ATECOsul totale di 181.000

infortuni fuori regionenel triennio

I Trasporti 18.601 19.477 19.591 57.669 31,8

F Costruzioni 10.853 11.152 9.688 31.693 17,5

K Attività immobiliari 7.382 7.196 7.248 21.826 12,1

G52 Commercio dettaglio 4.633 4.646 4.613 13.892 7,7

H Alberghi e ristoranti 4.133 3.935 4.089 12.157 6,7

DJ Industria metalli 2.537 2.580 2.317 7.434 4,1

DK Industria meccanica 1.384 1.504 1.450 4.338 2,4

G51 Commercio ingrosso 1.315 1.431 1.441 4.187 2,3

O Servizi pubblici 1.330 1.301 1.445 4.076 2,3

DL Industria elettrica 1.161 1.211 1.060 3.432 1,9

* Infortuni definiti positivamente avvenuti fuori della regione in cui ha sede la Posizione Assicurativa Territoriale

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Infortuni sul lavoro e malattie da lavoro:

fenomeni che si stanno modificando, con diverse implicazioni per infortuni e

malattie professionali,con mutamenti interni (tipologie, distribuzione

anche geografica, gravità, connessioni con le diverse tipologie organizzative e tecniche del lavoro)

che è possibile conoscere meglio con un approccio sistematico, integrato e partecipato.

Molto è stato fatto per migliorare le condizioni di lavoro

e di tutela della salute e sicurezza sul lavoro….

…. ma molto si può e si deve ancora fare.

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Oggi conosciamo - tutti insieme - di più e meglio

In estrema sintesi, le “grandi” priorità su cui intervenire in tutto il Paese sono:

• le Costruzioni, l’Agricoltura, i Trasporti

• l’appartenenza a microimprese

• le fasce deboli (anziani, giovani, stranieri/extracomunitari, la condizione femminile, il lavoro precario

e su tutti il lavoro irregolare)

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L’impegno, nel dare continuità in progress al Progetto Flussi Informativi, e’ di “lavorare insieme” per contribuire ad elevare i livelli qualitativi e di fruibilità delle conoscenze , nella direzione di un Sistema informativo integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro all’interno del quale siano sempre più potenziate e partecipate le rispettive conoscenze ed esperienze per il perseguimento di obiettivi condivisi.

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Estratto dai contributi del Convegno nazionale

11 luglio 2006 - Roma, Centro Congressi Frentani

"Indagine integrata per l'approfondimento dei casi di infortunio mortale" 

INAIL – ISPESL – Regioni e Province Autonome

C. Calabresi, G. Campo, F. Longo, M. Marconi, G. Pianosi

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116

44

3219

22

30

64

135

15189

246

232 115

290

82

463 2909

35

41

36

Anno accadimento

Tipo infortunio 2002 2003 2004 Totale

Mortale 486 519 506 1511

Grave 19 132 736 887

La banca dati del sistema di sorveglianza

2/3 dei casi dell’archivio

INAIL

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Dimensione azienda FrequenzaPercentuale

valida

1-9 732 66.0

10-15 108 9.7

16-49 136 12.3

50-249 95 8.6

oltre 250 38 3.4

Totale 1109 100.0

Dati non classificati 402

Totale 1511

Infortuni mortali. Distribuzione degli infortunati per dimensione della ditta

Dai risultati si evidenzia che gli infortuni avvengono principalmente a soggetti che lavorano nelle microimprese.

Al contrario la quota di infortuni è minima nelle macro aziende.

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Cittadinanza degli infortunati

I lavoratori che hanno subito un infortunio mortale o grave appartengono ad una vasta gamma di nazionalità (40 Paesi)

tra gli stranieri prevalgono (60%) quelli provenienti dall’Est Europa

Altri PaesiEst EuropaEuropa Nord-OccidentaleItaliaNord AfricaSud America

Area geografica di provenienza:

1,53%8,61%

0,38%

85,63%

3,09%

0,76%

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Distribuzione degli infortuni mortali per rapporto di lavoro dell'infortunato e dimensione aziendale.

Valori in %

rapporto di lavoro

dimensione impresa  

1 - 9 10 - 49 50 + Totale

Dipendente 46,6 80,3 89,3 59,2

autonomo senza dipendenti 21,5 0,4   14,2

autonomo con dipendenti 8,8 1,7 1,5 6,4

coadiuvante familiare 5,2 0,4   3,5

socio (anche di cooperative) 8,6 10,9 5,3 8,7

parasubordinato 0,8 2,1 1,5 1,2

lavoratore interinale 0,1 0,4 0,8 0,3

Irregolare 5,3 2,9 1,5 4,3

Pensionato 2,9 0,8   2,1

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

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Tempo dall’assunzione Frequenza Percentuale valida Percentuale cumulata

1 giorno 75 7.6 7.6

2 giorni 14 1.4 9.0

3 - 7 gg 31 3.2 12.2

8 gg – 1 mese 41 4.2 16.4

>1 mese – 6 mesi 117 11.9 28.3

>6 mesi - 1 anno 100 10.2 38.4

>1 – 5 anni 268 27.2 65.7

oltre 5 anni 338 34.3 100.0

Totale 984 100.0

Dati non classificati 527 34.9

Totale 1511

Il 38,4% degli infortuni mortali avviene nel primo anno, mentre il 16,4% degli infortuni si verificano nel primo mese lavorativo.

Suddividendo ancora in modo più fine, nella prima settimana quasi i 3/4 riguardano i soli primi due giorni di lavoro.

Infortuni mortali. Distribuzione per tempo intercorso tra data assunzione e data infortunio

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Si sono esaminate 389 cadute di persone dall’alto (276 mortali e 113 con esiti gravi) verificatesi in 22 diversi settori lavorativi, anche se oltre la metà di esse si è concentrata in un unico settore: quello delle costruzioni.

% Mortali % Gravi

Costruzioni 57.3 65.5

Metallurgia 8.0 6.2

Agricoltura 7.6 3.5

Trasporti, magazzinaggio 4.4 2.7

77.3 77.9

Le cadute dall’alto

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• Il 91% delle cadute mortali e l’87% di quelle con esito grave sono avvenute in aziende di piccole dimensioni (fino a 9 addetti).

• I lavoratori stranieri sono risultati un po’ meno rappresentati di quanto non sia accaduto nell’insieme di tutti i tipi di infortuni.

• Spesso gli infortunati sono risultati gli stessi titolari d’impresa (26% di tutte le cadute mortali).

• Valori consistenti si sono osservati anche per i lavoratori “ufficialmente irregolari” e per i pensionati (rispettivamente 5% e 4.6% di tutte le cadute mortali).

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Un problema che merita più attenzione: l’età degli infortunati

65 e oltre

<15

Il 21% di tutte le cadute mortali sono accadute ad ultrasessantenni ed il 12.5% a persone con più di 64 anni

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Le cadute mortali nei primi giorni di lavoro

Il primo giorno di

lavoro

Tutti i tipi di infortuni

Cadute

Tutti i settori 7.6 10.8Costruzioni 12.0 13.0

I primi 7 giorni di lavoro

Tutti i tipi di infortuni

Cadute

Tutti i settori 12.2 15.3Costruzioni 16.9 18.6

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Da dove è caduto l’infortunato?

Mortali Gravi

• Tetti e altre parti di edifici * 24.3 9.9

• Scale portatili… 12.312.4

• Ponteggi 10.112.6

• Trabattelli 2.2 7.2* Per caduta diretta o a causa dello sfondamento di lastre di copertura

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“Deviazione” e tipologia di eventoLe più frequenti modalità nella casistica

raccolta

Deviazione Mortale

N %

Caduta di persona dall'alto 276

26,41

Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale posto al di sopra (che cade sulla vittima)

158

15,12

Perdita di controllo - totale o parziale - di mezzo di trasporto/di attrezzatura di movimentazione (motorizzato o no)

133

12,73

Perdita di controllo - totale o parziale - di macchina (ivi compreso l'avviamento intempestivo) o del materiale lavorato dalla macchina

42 4,02

Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale posto al di sotto (che trascina la vittima)

57 5,45

Essere afferrato, travolto da qualcosa o dal suo slancio 39 3,73

Movimenti incoordinati, gesti intempestivi, inopportuni 21 2,01

Rottura di materiale, alle giunzioni, alle connessioni 38 3,64

Perdita di controllo - totale o parziale - di oggetto (portato, spostato, manipolato, ecc.)

21 2,01

Scivolamento o incespicamento con caduta, caduta di persona in piano 19 1,82

Problema elettrico - contatto diretto 34 3,25

Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale - in piano 19 1,82

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Obiettivo: monitoraggio continuo omogeneo sul territorio nazionale e raccolta centrale standardizzata presso l’ISPESL dei casi di infortunio da parte delle strutture territoriali competenti (Dipartimenti di Prevenzione ASL, Sedi INAIL)

Progetto Il Sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali sul lavoro

Dal 1/1/2007 il nuovo Sistema di Sorveglianza

permanente Regioni - ISPESL - INAIL

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Le due direttrici del sistemasugli Infortuni mortali

La sorveglianza istituzionale

integrata e permanente dal 1.1.2007

L’Osservazione integrata e partecipata (con il contributo delle parti sociali)