SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “GIUSEP E DE NITTIS” · ... profonda e grave tra i ......

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/2014 Il Dirigente Scolastico Prof. Alfredo Basile SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “GIUSEPPE DE NITTIS” Barletta - Via Libertà 20/A - Tel. 0883 531613 - Fax 0883 330273 - CF 81002590727 web http://www.scuoladenittisbarletta.it - email [email protected] Il Dirigente Scolastic P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P P Pr r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r r o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o f f f f f f f f f f f f f f f f f f f. Alfredo Basile

Transcript of SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “GIUSEP E DE NITTIS” · ... profonda e grave tra i ......

Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/2014

Il Dirigente Scolastico Prof. Alfredo Basile

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “GIUSEPPE DE NITTIS”

Barletta - Via Libertà 20/A - Tel. 0883 531613 - Fax 0883 330273 - CF 81002590727

web http://www.scuoladenittisbarletta.it - email [email protected]

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La testa ben fatta

Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero di Edgar Morin1

Le sfide

C'è un'inadeguatezza sempre più ampia, profonda e grave tra i nostri saperi disgiunti,

frazionati, suddivisi in discipline da una parte, e realtà o problemi sempre più polidisciplinari,

trasversali, multidimensionali, transnazionali, globali, planetari dall'altra.

... la separazione delle discipline rende incapaci di cogliere "ciò che è tessuto insieme", cioè, secondo

il significato originario del termine, il complesso.

La sfida della globalità è dunque nello stesso tempo una sfida di complessità.

...Effettivamente l'intelligenza che sa solo separare spezza il complesso del mondo in frammenti

disgiunti, fraziona i problemi, unidimensionalizza il multidimensionale.

...Così, più i problemi diventano multidimensionali, più si è incapaci di pensare la loro

multidimensionalità; più la crisi progredisce, più progredisce l'incapacità a pensare la crisi; più i

problemi diventano planetari, più essi diventano impensati. Un'intelligenza incapace di considerare il

contesto e il complesso planetario rende ciechi, incoscienti e irresponsabili.

...Invece di opporre correttivi a questi sviluppi, il nostro sistema d'insegnamento obbedisce loro. Ci

insegna, a partire dalle scuole elementari, a isolare gli oggetti (dal loro ambiente), a separare le

discipline (piuttosto che a riconoscere la loro solidarietà), a disgiungere i problemi, piuttosto che a

collegare e a integrare. Ci ingiunge di ridurre il complesso al semplice, cioè di separare ciò che è

legato, di scomporre e non di comporre, di eliminare tutto ciò che che apporta disordini o

contraddizioni al nostro intelletto.

In queste condizioni, i giovani perdono le loro attitudini naturali a contestualizzare i saperi e a

integrarli nei loro insiemi.

La conoscenza pertinente è quella capace di collocare ogni informazione nel proprio contesto e

se possibile nell'insieme in cui si inscrive. Si può anche dire che la conoscenza progredisce

principalmente non con la sofisticazione, la formalizzazione e l'astrazione, ma con la capacità di

contestualizzare e di globalizzare.

... La conoscenza è conoscenza solo in quanto organizzazione, solo in quanto mette in relazione e in

contesto delle informazioni. Esse costituiscono frammenti di saperi dispersi. Ovunque, nelle scienze

come nei media, siamo sommersi dalle informazioni. Neppure lo specialista della disciplina più

circoscritta riesce a prendere conoscenza delle informazioni che riguardano il suo campo specifico.

Sempre di più, la gigantesca proliferazione di conoscenza sfugge al controllo umano.

...Le tre sfide che abbiamo raccolto ci conducono al problema essenziale dell'organizzazione del

sapere ... .

1 Morin,sociologo tra le figure pi prestigiose della cultura contemporanea, invita insegnanti, studenti e cittadini a riflettere sull'attuale

stato dei saperi e sulle sfide che caratterizzano la nostra epoca: la posta in gioco sono i nuovi problemi posti alla convivenza umana da

un'interdipendenza planetaria irreversibile fra le economie, le politiche, le religioni, le conoscenze di tutte le societ umane. Per rendere

queste sfide affrontabili, necessaria una riforma dell'insegnamento e dell'educazione. Ma per realizzarla, si esige una riforma

dell'organizzazione dei saperi, ormai disgiunti e frazionati, inadeguati ad affrontare problemi che richiedono approcci multidisciplinari.

2

La sfida culturale

La cultura, ormai, non solo è frammentata in parti staccate, ma anche spezzata in due blocchi.

La grande disgiunzione tra la cultura umanistica e quella scientifica, delineatasi nel XIX secolo e

aggravatasi nel XX secolo, provoca gravi conseguenze per l'una e per l'altra. La cultura umanistica è

una cultura generica, che attraverso la filosofia, il saggio, il romanzo alimenta l'intelligenza generale,

affronta i fondamentali interrogativi umani, stimola la riflessione sul sapere e favorisce l'integrazione

personale delle conoscenze. La cultura scientifica, di tutt'altra natura, separa i campi della

conoscenza; suscita straordinarie scoperte, geniali teorie, ma non una riflessione sul destino umano e

sul divenire della scienza stessa. ...

Il mondo tecnico o scientifico vede la cultura umanistica solo come ornamento o lusso estetico

...

Il mondo umanistico, da parte sua, vede nella scienza solo un aggregato di saperi astratti e

minacciosi.

La sfida sociologica

Il campo investito dalle tre sfide, si estende incessantemente con lo sviluppo degli aspetti

cognitivi delle attività economiche, tecniche, sociali, politiche, specialmente con gli sviluppi

generalizzati e molteplici del sistema neuro-cerebrale artificiale chiamato impropriamente

informatica, che entra in simbiosi con tutte le nostre attività. Così sempre più:

• l'informazione è una materia prima che la conoscenza deve padroneggiare e integrare;

• la conoscenza deve essere costantemente rivisitata e riveduta dal pensiero;

• il pensiero è oggi più che mai il capitale più prezioso per l'individuo e per la società.

La sfida civica

L'indebolimento di una percezione globale conduce all'indebolimento del senso della

responsabilità, poiché ciascuno tende a essere responsabile solo del proprio compito specializzato.

...Il perdurare del processo tecno-scientifico attuale, processo del resto cieco che sfugge alla cosienza

e alla volontà degli stessi scienziati, conduce a una forte regressione della democrazia. Così, mentre

l'esperto perde la capacità di concepire il globale e il fondamentale, il cittadino perde il diritto alla

conoscenza. Quindi lo spossessamento del sapere, molto poco equilibrato dalla volgarizzazione

mediatica, pone il problema storico ormai capitale della necessità di una democrazia cognitiva...

La sfida delle sfide

Un problema cruciale del nostro tempo è quello della necessità di raccogliere tutte le sfide

interdipendenti che abbiamo considerato.

È la riforma di pensiero che consentirebbe il pieno impiego dell'intelligenza per rispondere a

queste sfide e che permetterebbe il legame delle due culture disgiunte. Si tratta di una riforma ... che

concerne la nostra attitudine a organizzare la conoscenza.

...La riforma dell'insegnamento deve condurre alla riforma di pensiero e la riforma di pensiero deve

condurre a quella dell'insegnamento.

3

Il presente documento • è stato elaborato ed approvato dal Collegio dei Docenti in data 09/09/2013; • è stato approvato dal Consiglio di Istituto in data 06/11/2013; • è stato rivisto e integrato dalla Prof.ssa Mazzia Rosa, Funzione Strumentale Area 1 in collaborazione con :

Prof.ssa Dellaluce Concetta Collaboratore del Dirigente Scolastico

Prof. Doronzo Savino Collaboratore del Dirigente Scolastico Prof.ssa Damato Anna Maria Funzione Strumentale Area 2

Prof.ssa Cuonzo Anna Maria Funzione Strumentale Area 3

Prof.ssa Campese Rosalba Funzione Strumentale Area 4 Prof.ssa Laurora Stefania Funzione Strumentale Area 5

• è operativo per i Docenti ed è condiviso da alunni e genitori. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Alfredo Basile)

ILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILILIL DIRIGENTE SCOLASTI (P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(P(Prorof.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f.f. Alfredo Basile)lele

4

I N D I C E

“LA TESTA BEN FATTA” di E. MORIN a cura del Prof. A. Basile

Pag.1

RAPPRESENTAZIONE DEL P.O.F……………………… Pag. 6

MISSION…………………………………………………………. Pag. 7

VISION…………………………………………………………… Pag. 8

PREMESSA………………………………………………………. Pag. 9

1.

CARTA D’IDENTITA’…………………………………………... Pag.11

AREA DELLA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA……. Pag.14 2. ORGANIGRAMMA AREA DIDATTICA E AMMINISTRATIVA

Pag.15

2.1.1 COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Pag.16

2.1.2

FUNZIONI STRUMENTALI…………………………………….. Pag.17

2.1.3 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI………………………………… Pag.18

2.1.4

CONSIGLI DI CLASSE/ÉQUIPE EDUCATIVA………………… Pag.20

2.1.5

COMMISSIONI DI LAVORO……………………………………. Pag.28

2.1.6 RESPONSABILI DELLA

Pag.30

2.1.7 ORGANI COLLEGIALI ……………………….………………… Pag.31 2.2 AREA AMMINISTRATIVA……………………………………..

.

Pag.32

2.2.1

SERVIZI AMMINISTRATIVI…………………………………… Pag.34

2.3

CALENDARIO SCOLASTICO………………………………….. Pag.35

2.4

ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO…………...

Pag.36

2.5

ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA…………………………………………………

Pag. 37

2.5.1 ORARIO LEZIONI Pag. 37

2.5.2

FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA……………………………. Pag. 37

2.6 2.6.1

PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE……… APPUNTAMENTI CON LE FAMIGLIE…………………………………..

Pag. 38 Pag. 40

2.7

REGOLAMENTO D’ISTITUTO …………………………………... Pag. 42

2.7.1 CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI

Pag. 43

2.8 FORMAZIONE IN SERVIZIO ……………………………………… AREA DELLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE……………………………………….

Pag. 44 Pag. 49

3.

OFFERTA FORMATIVA………………………………………... Pag. 50

3.1 COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE………………………………………………….

Pag. 50

5

3.2

PROGETTAZIONE CURRICOLARE…………………………… Pag. 54

3.3 RACCORDO PEDAGOGICO TRA CURRICOLO OBBLIGATORIO/OPZIONALE E I PROGETTI DI ESPANSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA………………………………....

Pag. 58

3.4 CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO DI ISTITUTO……………

Pag. 59

3.5 3.6 3.6.2 3.7

PON ANNUALITÀ 2007/13………………………………………….. PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2007/13………. PROPOSTA DI STRATEGIA DIDATTICA (I.P. 2.0)………………………… PROGETTO: “DIRITTI A SCUOLA”…………………………………

Pag. 59 Pag.61 Pag. 62 Pag. 64

3.8 3.8.1

TEMPI DELLE DISCIPLINE E DELLE ATTIVITA’ FACOLTATIVE/OPZIONALI…………………………………………………. ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA……………………………………………………………

Pag.67 Pag. 68

4.

MODALITA’ DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’……………………… Pag. 69

5

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO

Pag. 70

5.1

ATTIVITA, INIZIATIVE CON IL TERRITORIO…………………… Pag. 70

5.2 VISITE E VIAGGI DI INTEGRAZIONE CULTURALE……………. Pag. 71

5.3 ORIENTAMENTO………………………………………………..

Pag. 72

6. 6.1 6.2

INCLUSIOIONE SCOLASTICA………………………………... INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BES…………….. INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI…………………

Pag. 73 Pag. 73 Pag. 74

AREA DELLA VALUTAZIONE E QUALITA’…………………. Pag. 75 7. LA VALUTAZIONE PER LA QUALITA’ DELL’O. F…………. Pag. 76 7.1 LA VALUTAZIONE: CHI VALUTA? CHE COSA? COME? …… Pag. 77

7.2 LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO:……………………………….. Pag. 78 7.2.1 LA VALUTAZIONE INTERNA………………………………….... Pag. 78 – autovalutazione d’istiututo………………………………………... Pag. 79 –valutazione degli apprendimenti…………………………………… Pag. 79 –valutazione dell’insegnamento…………………………………….. Pag. 85 7.2.2 LA VALUTAZIONE ESTERNA…………………………………… Pag. 86 (eterovalutazione)

7.3 MAPPA CONCETTUALE SULLA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA…………………………………... Pag. 87 7.4 INDICATORI E STRUMENTI DI MISURAZIONE/ VALUTAZIONE …………………………………………………... Pag. 88 7.5 LE FASI DELLA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL POF… Pag. 89

6

RAPPRESENTAZIONE PIANO OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)

P O F

RISORSE PROFESSIONALI,

FINANZIARIE, MATERIALI

OFFERTA FORMATIVA:

· ORARIO OBBLIGATORIO · ORARIO AGGIUNTIVO

PIANO ANNUALE DI STUDIO E DELLE

ATTIVITA’ FORMATIVE

FORMAZIONE IN SERVIZIO

MODALITA’ DIDATTICO-

ORGANIZZATIVE PER L’ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA

VALORIZZAZIONE RISORSE

RIDUZIONE UNITA’ ORARIA ORARIO AGGIUNTIVO

AREE PROGETTUALI E

DIDATTICA LABORATORIALE

EQUITA’

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

LETTURA- SCRITTURA

RICERCA STORICA

ARTE

A. LOGICO-MATEMATICO-SCIENTIFICA

EUROPA

SPORT

ED. ALLA CITTADINANZA ATTIVA

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON

L’EXTRASCUOLA

INVALSI

UNIONE EUROPEA PON ANNUALITA’

2013/2014

ISTITUZIONI SCOLASTICHE

ASSOCIAZIONI CULTURALI

MINISTERO M.I. U.R.

ENTE LOCALE E

ENTI TERRITORIALI

7

MISSION ISTITUZIONALE

(scopo generale)

MISSION DEL SISTEMA FORMATIVO DELLA REPUBBLICA

“La Repubblica promuove l’apprendimento in tutto l’arco della vita e assicura a tutti pari

opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze,

attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali,

adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle

dimensioni locali, nazionale ed europea”. (D. L.gs. n.76 maggio 2005)

MISSION DELLA SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO

“Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle

discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di

un sapere integrato.

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla

promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per

la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui

sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio

della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di

apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può

offrire”.

(Da “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione”, D. M. 31/07/07)

MISSION DELLA SCUOLA “G. DE NITTIS”

La scuola secondaria di I grado “G. De Nittis” pianifica e organizza l’attività di educazione e

istruzione al fine di promuovere lo sviluppo culturale, spirituale, mentale e fisico di ciascun allievo e

il successo formativo di ognuno, nel rispetto e nella valorizzazione delle capacità, attitudini e

aspirazioni personali, in sintonia con le scelte educative delle famiglie e con le esigenze del

territorio.

(D.P.R. n. 275/99; Legge n. 53/2003; D. Lgs. n. 59/2004)

8

VISION

(Valori guida degli operatori scolastici)

Gli operatori scolastici (Dirigente, Docenti e Personale A.T.A.) si impegnano a:

- garantire a tutti gli alunni una didattica efficace e adeguata ai loro bisogni formativi;

- promuovere il massimo coinvolgimento possibile delle famiglie nelle attività formative;

- rilevare e considerare la qualità del servizio scolastico percepita dagli studenti e dai

genitori, per il miglioramento continuo delle prestazioni;

- rendere conto (accountability sociale) ai soggetti interessati (interni ed esterni) dei

risultati di sistema conseguiti;

- potenziare, in modo sistematico, le competenze professionali;

- assicurare un servizio di qualità, offrendo:

- disponibilità all’ascolto;

- empatia, cortesia e professionalità;

- una comunicazione efficace.

9

PREMESSA In ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento dell’autonomia D.P.R. 275/99, entrato in

vigore dall’1/9/2000;

- considerate le modalità di attuazione della Riforma Moratti (Legge n.53/2003), delineate nel D.Lgs.

n. 59/2004, la scuola secondaria di I grado “G. De Nittis” ha elaborato il P.O.F. (Piano Offerta

Formativa) in cui si concretizza il completo processo educativo promosso dalla stessa.

Il P.O.F. si presenta come la “carta distintiva” della scuola con la quale si è inteso esplicitare la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa della nostra istituzione

scolastica.

Nel periodo compreso tra il 2 e il 10 settembre 2012, il Collegio dei Docenti ha deliberato una

diversificata organizzazione temporale dell’impiego dei docenti nelle classi, ha individuato il

docente coordinatore di ogni classe e ne ha delineato prima, e approvato poi le seguenti funzioni:

- orientare e guidare l’équipe pedagogica in un lavoro collaborativo funzionale agli

apprendimenti di tutti gli alunni;

- armonizzare in modo unitario gli interventi didattici.

Nel contempo, tutti i componenti dell’équipe pedagogica sono ritenuti:

- corresponsabili dell’attività di progettazione formativa e didattica, nonché degli

apprendimenti conseguiti dagli alunni e della valutazione degli stessi;

- titolari delle relazioni e dei rapporti con le famiglie.

In tal senso, all’interno del P.O.F. sono stati definiti gli obiettivi formativi (O.F.), che saranno

conseguiti attraverso gli obiettivi di apprendimento (O.A.) e le relative competenze, nonché le

strategie per raggiungerli, i sistemi di verifica e di valutazione per documentare gli esiti del processo

educativo, rinvenibili nei “Piani Annuali di Studio e delle Attività formative” di classe, al fine di

consentire, a tutte le componenti interessate e alla più ampia realtà territoriale, di venire a

conoscenza dell’azione formativa della scuola.

Il P.O.F. sarà realizzato, sul piano operativo, attraverso:

· il Piano annuale di studio e delle attività formative delle classi prime, seconde e terze;

· i Piani Personalizzati di Studio (PSP), risultanti dall’insieme delle Unità di

Apprendimento (UU. AA.) che saranno realizzate nel corso dell’anno scolastico.

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L’offerta formativa si colloca a due livelli:

1° livello:

a) orario obbligatorio (30 h sett.), in orario antimeridiano (classi prime, seconde e terze);

2° livello:

a) impiego del tempo risultante dalla riduzione dell’unità oraria (cinque minuti nella

giornata di martedì) per interventi compensativi, di recupero e/o di potenziamento,

riservati alla generalità degli alunni o a gruppi di alunni;

b) arricchimento/valorizzazione dei talenti (Aree Progettuali) a scelta degli alunni e su

segnalazione dei docenti.

Le attività afferenti a quest’ultimo livello saranno svolte in orario antimeridiano e/o

pomeridiano.

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1. CARTA D’IDENTITA’ DELLA ISTITUZIONE SCOLASTICA

1. a) Tipologia: Scuola Secondaria di I grado

1. b) Sedi: n. 2 plessi

b.1 Plesso Via Libertà (Presidenza ed Uffici Amministrativi) Barletta (BA) Tel. 0883/531613 Fax 0883/330273 Classi Prime: 6 Alunni classi prime: 155 Classi Seconde: 7 Alunni classi seconde: 192 Classi terze: 6 Alunni classi terze: 173 Totale classi: 19 Totale alunni: 520 b.2 Plesso Via Casardi Barletta (BA) Classi Prime: 2 Alunni classi prime: 41 Classi Seconde: 1 Alunni classi seconde: 22 Classi terze: 2 Alunni classi terze: 46 Totale classi: 5 Totale alunni: 109

1. c) Alunni:

N° alunni Diversabili Alunni con DSA Stranieri Nomadi

629 9 12 11 0

325 M 304 F 5 M 4 F 7 M 5 F 8 M 3 F

1. d) Risorse Professionali:

Personale Docente

Personale Amministrativo

Personale Ausiliario

Assistente all’autonomia e alla comunicazione

49

(di cui 6 di sostegno)

4

(3 assistenti amministrativi e

1 D.S.G.A.)

8

2*

* Risorsa professionale esterna messa a disposizione dal Comune di Barletta.

12

1. e) Risorse strutturali: 1.e-1 Plesso Via Libertà Aule

Laboratorio

Infermeria

Palestra

Cortile

Aula

Docenti

Aula

Sostegno

Aula Magna

6 1 1 (locale adattato) 1 1 1 1

1.e-2 Plesso Via Casardi

Aula Laboratorio Palestra Cortile Aula Docenti Aula Sostegno

1 0 1 0 Vedi aula laboratorio

1. f) Situazione territoriale con riferimento a:

· collocazione urbana della scuola:

L’istituzione scolastica è collocata in una zona semi-centrale della città.

In termini di servizi e di opportunità formative sul territorio sono presenti:

uffici A.S.L. BAT, biblioteca comunale, la scuola dell’infanzia e primaria statale, il Liceo

classico e musicale statale, l’I.T.C. privato-paritario per programmatori, palestre private,

parrocchie con oratorio, Archivio di Stato, Castello Svevo, Museo, Pinacoteca; nelle adiacenze ci

sono le fermate degli autobus del servizio urbano.

· tipologia di utenza:

In maggioranza le famiglie sono di ceto medio e medio/alto, con presenza minoritaria di famiglie

svantaggiate sul piano socio-economico-culturale. Sono presenti le famiglie extracomunitarie,

che provengono da stati quali la Cina, l’Albania, l’Ucraina.

Sono in aumento gli alunni figli di genitori separati.

La maggior parte delle famiglie appaiono interessate al rendimento scolastico dei loro figli,

partecipano alle iniziative scolastiche e mostrano volontà di collaborazione con l’Istituzione

scolastica.

Nella maggior parte delle famiglie lavora almeno uno dei genitori; in molte famiglie lavorano

entrambi i genitori; sono in aumento le famiglie in cui il lavoro dei genitori è precario.

La maggior parte degli alunni acquista i libri di testo e il materiale scolastico; ad alcuni è però

necessario fornire almeno una parte dei libri.

13

La maggior parte delle famiglie ha il computer in casa e tutti i componenti lo utilizzano,

conoscendone, almeno in parte, le applicazioni. Molti ragazzi hanno libero accesso a INTERNET

e navigano autonomamente, sottraendosi al controllo dei genitori; sono capaci di stabilire contatti

e interazioni su social network.

La massima parte degli alunni pratica almeno uno sport durante le ore pomeridiane, e frequenta il

Catechismo presso la parrocchia, essendo le famiglie quasi esclusivamente di religione cattolica.

1. g) Analisi delle esigenze e dei bisogni dell’utenza:

Le esigenze delle famiglie sono:

· formazione generale basata sul potenziamento dei saperi di base (italiano, lingua straniera,

matematica e scienze) e delle abilità e competenze trasversali, indispensabili nel percorso di

crescita culturale e personale;

· necessità di acquisizione di regole sociali e del loro rispetto;

· necessità di conoscere e affrontare le problematiche adolescenziali e educative, con una cura

particolare rivolta all’integrazione;

· miglioramento dell’organizzazione del tempo libero attraverso la collaborazione tra Scuola ed

Enti locali (ludoteca, video-biblioteca per ragazzi, impianti sportivi accessibili a tutti

gratuitamente);

· superamento del problema della lingua (parlata e scritta) da parte degli studenti

extracomunitari e/o dei loro genitori, poiché non tutti capiscono e/o parlano la lingua italiana; in

molti casi gli alunni comprendono e sanno usare la lingua italiana, ma i genitori di molti di loro

comprendono in modo stentato e non si esprimono in italiano.

1. h) Risorse materiali e sussidi didattici tecnologici:

- La scuola dispone di materiale inventariabile, di modesta entità e di facile consumo (per

l’elenco si fa riferimento ai responsabili dei laboratori e dei sussidi didattici).

- La scuola dispone anche di una Biblioteca per alunni e insegnanti con libri di vario

genere, enciclopedie, vocabolari, materiale specifico per il sostegno (per l’elenco si fa

riferimento ai responsabili dei laboratori e dei sussidi didattici).

Compatibilmente con le risorse finanziarie, durante l’anno scolastico verranno acquistati

altri libri, materiali e sussidi didattici tecnologici.

14

15

2. ORGANIGRAMMA AREA DIDATTICA E AMMINISTRATIVA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Area Didattica

Area Amministrativa

Collaboratori DS

Funzioni strumentali

D.S.G.A.

Collegio Docenti

Assistenti amministrativi

Consigli di classe

Collaboratori scolastici

Dipartimenti:

Commissioni:

- Integrazione Diversabili

- Commissione H

- Area matematico-scientifico-tecnologica Sez. Matematica e scienze sperimentali Sez. Tecnologia

- Commissione orario lezioni

-Commissione sussidi didattici e tecnologie educ.

- Area linguistico-artistico-espressiva Sez.Italiano Sez. Storia, Cittadinanza e Costituzione-Geografia e Religione Sez. Lingue Comunitarie: Inglese e Francese Sez. Musica Sez. Arte e Immagine Sez. Ed. Fisica

- Commissione accoglienza alunni stranieri - Commissione orientamento - Commissione elettorale - Commissione valutazione Docenti in anno di prova - Commissione valutazione degli apprendimenti, criteri di valutazione per le singole discipline e Commissione di autoanalisi e autovalutazione d’Istituto per la promozione della qualità.

CONSIGLIO DI ISTITUTO

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico

Dr. Alfredo Basile

Assicura la gestione unitaria della scuola e la organizza secondo criteri di efficienza e efficacia

Staff Collaboratori

Prof.ssa Dellaluce Concetta (con funzione di Vicario del DS)

Supportano il DS nella gestione e nell’organizzazione funzionale Prof. Doronzo Savino

Funzioni Strumentali

Prof.ssa Mazzia Rosa Figure di raccordo tra Collegio Docenti e Dirigente Scolastico; si occupano del coordinamento didattico in orario curriculare e extracurriculare

Prof.ssa Damato A. Maria Prof.ssa Cuonzo A. Maria Prof.ssa Campese Rosalba Prof.ssa Laurora Stefania

D.S.G.A.

Sig.ra Rutigliano Grazia

Supporto amministrativo e consulenza di tipo gestionale e finanziaria alle attività e iniziative del POF.

16

2.1.1 COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Docente

Compiti

1° collaboratore:

Prof.ssa Dellaluce Concetta

- Coordinamento delle Funzioni Strumentali al POF - Coordinamento dei Dipartimenti e delle Commissioni di

studio e di lavoro - Coordinamento organizzativo del servizio Docenti - Partecipazione, in sostituzione del DS impegnato in altri

compiti, a riunioni promosse dagli Enti e Istituzioni sulle tematiche afferenti a questioni culturali e organizzative

- In caso di assenza o impedimento, sostituzione del DS – con potere di firma dei soli atti amministrativi, esclusi quelli contabili e implicanti impegni di spesa

- Gestione dell’Albo e della Bacheca del personale nonché di ogni forma di informazione e comunicazione

- Gestione del calendario delle attività della scuola - Messa in atto di interventi finalizzati al buon

funzionamento della scuola - Coordinamento dell’orario scolastico antimeridiano e

pomeridiano compresa l’elaborazione e la gestione dell’orario dei laboratori

2° collaboratore:

Prof. Doronzo Savino Antonio

- Coordinamento e gestione delle azioni mirate alla sicurezza

nella scuola - Vigilanza sull’igiene dei locali scolastici - Segnalazione all’Ufficio di Segreteria della necessità di

interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria - Coordinamento di attività formative e Educative in orario

pomeridiano

17

2.1.2. FUNZIONI STRUMENTALI

Al fine di realizzare le finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, nel nostro istituto sono presenti cinque Funzioni Strumentali. Trattasi di figure professionali di raccordo tra il Collegio dei Docenti ed il Dirigente Scolastico, che hanno il compito di realizzare e gestire il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, nonché i progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Esse sono state identificate dal Collegio dei Docenti in data 09/09/2013 secondo i requisiti di disponibilità, attitudini e titoli professionali.

AREE Campi di intervento Competenze Docenti

Area 1:

- Gestione del Piano dell’Offerta Formativa - Valutazione del Piano dell’Offerta Formativa

1.a Aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa e Controllo di Gestione 1.b Valutazione delle attività del Piano dell’Offerta Formativa

Progettuali/ relazionali/ organizzative – gestionali

Prof.ssa Mazzia Rosa

Area 2:

- Aggiornamento, ricerca, sperimentazione - Valutazione

2.a Analisi dei bisogni formativi del Personale della Scuola e elaborazione del Piano annuale delle attività di formazione e aggiornamento 2.b Contatti con le Associazioni professionali dei docenti 2.c Valutazione degli apprendimenti 2.d Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto per la promozione della qualità 2.e Documentazione educativa e didattica

Progettuali/ relazionali/ organizzative – gestionali

Prof.ssa Damato Anna M.

Area 3 :

- Promozione e coordinamento delle attività extracurriculari - Rapporti interistituzionali

3.a Organizzazione di visite di istruzione e viaggi d’integrazione culturale 3.b Partecipazione a concorsi locali e nazionali

3.c Gestione dei rapporti interistituzionali con Enti Pubblici, Istituzioni scolastiche e Agenzie educative del territorio 3.d Rapporti con le famiglie, con l’ente locale, i Servizi Sociali, l’ASL (Consultorio), etc.

Progettuali/ relazionali/ organizzative – gestionali

Prof.ssa Cuonzo Anna M.

Area 4: - Continuità orizzontale e verticale con la scuola primaria - Orientamento

4.a Accoglienza e inserimento degli alunni con particolare attenzione agli alunni BES 4.b Interventi di Continuità con la scuola Primaria

4.c Gestione dell’Orientamento con la scuola secondaria di 2° grado e con la Formazione Professionale 4.d Sportello Genitori 4.e Gestione delle attività della Biblioteca scolastica

Progettuali/ relazionali/ organizzative – gestionali

Prof.ssa

Campese Rosalba

Area 5:

- Comunicazione e supporto Informatico

5.a Supporto alla gestione del Registro Elettronico 5.b Gestione del sito WEB della Scuola

5.c Supporto alla gestione della rete di istituto e dei laboratori informatici

Progettuali/ relazionali/ organizzative – gestionali

Prof.ssa

Laurora Stefania

18

2.1.3 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Il Collegio dei Docenti è articolato nei seguenti Dipartimenti:

· Dipartimento dell’integrazione diversabili.

· Dipartimento dell’Area matematico-scientifico-tecnologica

· Dipartimento dell’Area linguistico-artistico-espressiva

Ogni Dipartimento è suddiviso in Sezioni formate dai docenti della medesima disciplina. La

sezione di dipartimento è il principale luogo dello scambio di idee, di proposte e di esperienze

didattiche/disciplinari. È il luogo in cui si attiva la ricerca, l’aggiornamento, la sperimentazione e

la progettazione di obiettivi comuni di apprendimento, nonché la disseminazione delle “buone

pratiche” (best practices).

DIPARTIMENTO

DELL’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Coordinatore: Prof. Dell’Orso Angela G. Componenti: Prof.ssa Laurora Stefania Prof.ssa Dipace Anna Maria Prof.ssa Cavaliere Francesco Prof. Defazio Francesco Paolo Prof.ssa Monaco Amalia

DIPARTIMENTO DELL’AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

SEZIONE: MATEMATICA-SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

SEZIONE: TECNOLOGIA

Coordinatore:

Prof.ssa Di Rienzo Francesca

Coordinatore:

Prof. Degano Giovanni

Componenti:

Prof.ssa Barracchia Donatella Prof.ssa Cuonzo Anna Maria Prof.ssa Dellaluce Concetta Prof.ssa Dicorato Maria Anna Prof. Doronzo Savino Antonio Prof.ssa Mazzia Rosa Prof.ssa Germinario Margherita

Componenti:

Prof. Maffei Nicola Prof.ssa Cognetti Marianna

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DIPARTIMENTO DELL’AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

SEZIONE: ITALIANO STORIA GEOGRAFIA RELIGIONE

SEZIONE: LINGUE STRANIERE

Coordinatore sezione Italiano: Prof.ssa Dimiccoli Maria A.

Coordinatore sezione di lingua inglese:

Prof.ssa Riglietti Francesca P.

Coordinatore sezione Storia-Cittadinanza e Costituzione-Geografia e Religione: Prof.ssa Dimatteo Maria S. Componenti: Componenti:

Prof.ssa Borraccino Sabina Prof.ssa Campese Rosalba Prof.ssa Catino Rosaria Prof.ssa Russo Francesca Prof.ssa Cuccorese Carmela Prof.ssa Damato Anna Maria Prof.ssa Salzo Emanuella Prof.ssa Dimiccoli Maria A. Prof.ssa Mascolo Monica Prof.ssa Prisciandaro Anna Prof.ssa Dimatteo Maria S, Prof.ssa Tota Laura Prof.ssa Vitobello Maria Grazia F Prof.ssa Binetti Angela Prof.ssa Dimastromatteo Anna M. Prof.ssa Spinazzola Emanuela

Prof.ssa Falconetti Filomena Prof.ssa Papagni Angela Prof.ssa Vitrani Antonia Coordinatore sezione di lingua francese:

Prof.ssa Rizzi Teresa M. Componenti:

Prof.ssa Faggella Alessandra Prof.ssa Falcone Anna Maria

SEZIONE: MUSICA

SEZIONE: ARTE- IMMAGINE

SEZIONE: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Coordinatore: Coordinatore: Coordinatore: Prof.ssa Dibenedetto Maria L.

Prof.ssa Rizzi Rosalba

Prof. Santostasi Salvatore

Componenti: Componenti: Componenti: Prof.ssa De Donato Maria B. Prof. Peschechera Giuseppe

Prof.ssa Allegretta Giorgia Prof.ssa Dinicoli Chiara

Prof.ssa Lattanzio Carmela Carla Prof. Lucivero Giacomo Michele

20

2.1.4 CONSIGLI DI CLASSE/ÉQUIPE EDUCATIVE

Ogni Consiglio di Classe è costituito dai docenti della classe coordinati da un docente coordinatore individuato dal Collegio dei Docenti in data 0/09/2012, dal D.S. e dai rappresentanti dei genitori (massimo 4 genitori).

Classe Disciplina Insegnanti Note

I A Italiano e Geografia Prof.ssa Damato Anna Maria

30 alunni

16 M 14 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Catino Rosaria Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Barracchia Donatella Coordinatore

Inglese Prof.ssa Riglietti Francesca Patrizia Francese Prof.ssa Falcone Anna Maria Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e Immagine Prof. Allegretta Giorgia Musica Prof.ssa Dibenedetto Maria Luisa Ed. Fisica Prof.ssa Lattanzio Carmela Religione cattolica Prof.ssa Spinazzola Emanuela

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

II A Italiano e Geografia Prof.ssa Damato Anna Maria Coordinatore

27 alunni 9 M 18 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Russo Francesca Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof. Barracchia Donatella

Inglese Prof.ssa Riglietti Francesca Patrizia Francese Prof.ssa Falcone Anna Maria Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e Immagine Prof. Allegretta Giorgia Musica Prof.ssa Dibenedetto Maria Luisa Ed. Fisica Prof. ssa Lattanzio Carmela Religione cattolica Prof.ssa Spinazzola Emanuela

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III A Italiano e Geografia Prof.ssa Borraccino Sabina Coordinatore

29 alunni 13 M 16 F

Cittadinanza e Costituzione Prof.ssa Damato Anna Maria Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof. Barracchia Donatella

Inglese Prof.ssa Riglietti Francesca Patrizia Francese Prof.ssa Falcone Anna Maria Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e Immagine Prof.ssa Allegretta Giorgia Musica Prof.ssa Dibenedetto Maria Luisa Ed. Fisica Prof. ssa Lattanzio Carmela Religione cattolica Prof.ssa Spinazzola Emanuela

Componente rappresentanti dei genitori

21

Classe Disciplina Insegnanti Note

II B Italiano e Geografia Prof.ssa Borraccino Sabina

29 alunni 16 M 13 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Binetti Angela Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Dicorato Maria Anna

Inglese Prof.ssa Falconetti Filomena Coordinatore Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Allegretta Giorgia Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Lucivero Giacomo Michele Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

I B Italiano, e Geografia Prof.ssa Mascolo Monica

25 alunni 12 M 13 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Dicorato Maria Anna Coordinatore

Inglese Prof.ssa Falconetti F. Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Dinicoli Chiara Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Lucivero Giacomo M. Religione Prof.ssa Dimastromatteo A. Sostegno (9 ore) Prof.ssa Monaco Amelia

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III B Italiano e Geografia Prof.ssa Cuccorese Carmela Coordinatore

23 alunni 14 M 9 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Mascolo Monica

Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Dicorato M. Anna

Inglese Prof.ssa Falconetti Filomena Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Lucivero Giacomo M. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A.M.

Componente rappresentanti dei genitori

22

Classe Disciplina Insegnanti Note

II C Italiano e Geografia Prof.ssa Mascolo Monica Coordinatore

29 alunni 15 M 14 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Prisciandaro Anna Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Cuonzo Anna Maria

Inglese Prof.ssa Vitrani Antonia Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof.ssa Cognetti Marianna Arte e immagine Prof.ssa Allegretta Giorgia Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Spinazzola Emanuela

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III C Italiano e Geografia Prof.ssa Prisciandaro Anna Coordinatore

30 alunni 13 M 17 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Russo Francesca

Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Cuonzo Anna Maria

Inglese Prof.ssa Vitrani Antonia Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof.ssa Cognetti Marianna Arte e immagine Prof.ssa Allegretta Giorgia Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Spinazzola Emanuela

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

I C Italiano, e Geografia Prof.ssa Mascolo Monica

22 alunni 14 M 8 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Russo Franccesca Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Cuonzo Anna Maria

Inglese Prof.ssa Vitrani Antonia Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof.ssa Cognetti Marianna Arte e immagine Prof.ssa Allegretta Giorgia Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Spinazzola Emanuela Sostegno Prof.ssa Dell’Orso Angela Coordinatore

Componente rappresentanti dei genitori

23

Classe Disciplina Insegnanti Note

I D Italiano e Geografia Prof.ssa Damato Anna Maria

26 alunni 15 M 11 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Vitobello M. Grazia Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Germinario Margherita Coordinatore

Inglese Prof.ssa Falconetti F. Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A.M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

II D Italiano e Geografia Prof.ssa Vitobello M. Grazia

22 alunni 12 M 10 F

Storia, Cittadinanza e Costit.

Prof.ssa Russo Francesca

Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Germinario Margherita

Inglese Prof.ssa Falconetti Filomena Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A.M. Sostegno Prof.ssa Dipace Anna Maria Coordinatore

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III D Italiano e Geografia Prof.ssa Salzo Emanuella Coordinatore

23 alunni 12 M 11 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Russo Francesca Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Germinario Margherita

Inglese Prof.ssa Falconetti F. Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof. Peschechera Giuseppe Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A.M Sostegno (9 ore) Prof.ssa Laurora Stefania

Componente rappresentanti dei genitori

24

Classe Disciplina Insegnanti Note

II E Italiano e Geografia Prof.ssa Tota Laura

30 alunni 15 M 15 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Dimiccoli Maria Anna Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Mazzia Rosa M. G.

Inglese Prof.ssa Riglietti F. Patrizia Coordinatore Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof.ssa Dibenedetto M. Luisa Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III E Italiano e Geografia Prof.ssa Dimiccoli Maria Anna Coordinatore

27 alunni 15 M 12 F

Storia, Cittadinanza e Costit.

Prof.ssa Dimatteo Maria S

Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Mazzia Rosa M. G.

Inglese Prof.ssa Riglietti Francesca P. Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof.ssa Dibenedetto M.Luisa Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M. Sostegno Prof. Defazio F. Paolo

Classe Disciplina Insegnanti Note

I E Italiano e Geografia Prof.ssa Prisciandaro Anna

30 alunni 18 M 12 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Dimatteo Maria S. Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Mazzia Rosa, M. G. Coordinatore

Inglese Prof.ssa Riglietti F. P. Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof. Maffei Nicola Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof.ssa Dibenedetto M. Luisa Scienze motorie e sportive Prof. Santostasi Salvatore Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A.

Componente rappresentanti dei genitori

25

Componente rappresentanti dei genitori Classe Disciplina Insegnanti Note

I F Italiano e Geografia Prof.ssa Russo Francesca Coordinatore

19 alunni 12 M 7 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Cuccorese Carmela Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Di Rienzo Francesca

Inglese Prof.ssa Papagni Angela Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof.ssa Cognetti Marianna Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof.ssa De Donato M. Beatrice Scienze motorie e sportive Prof. Lucivero Giacomo M. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

II F Italiano e Geografia Prof.ssa Cuccorese Carmela

23 alunni

10 M 13 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Dimatteo Maria S. Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Di Rienzo Francesca Coordinatore

Inglese Prof.ssa Papagni Angela Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof.ssa Cognetti Marianna Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof.ssa De Donato M. Beatrice Scienze motorie e sportive Prof. Lucivero Giacomo M. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III F Italiano e Geografia Prof.ssa Campese Rosalba Coordinatore

28 alunni 15 M 13 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Dimatteo Maria S. Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Di Rienzo Francesca

Inglese Prof.ssa Papagni A. Francese Prof.ssa Rizzi Teresa Tecnologia Prof.ssa Cognetti Marianna Arte e immagine Prof.ssa Rizzi Rosalba Musica Prof.ssa De Donato M. Beatrice Scienze motorie e sportive Prof. Lucivero Giacomo M. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

26

Classe Disciplina Insegnanti Note

II G Italiano e Geografia Prof.ssa Dimatteo Maria S. Coordinatore

28 alunni 11 M 17 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Salzo Emanuella Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Dellaluce Concetta

Inglese Prof.ssa Vitrani Antonia Francese Prof.ssa Falcone Anna Maria Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e immagine Prof. Allegretta Giorgia Musica Prof.ssa De Donato M. Beatrice Scienze motorie e sportive Prof.ssa Lattanzio Carmela C. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III G Italiano e Geografia Prof.ssa Vitobello M. Grazia Coordinatore

31 alunni 15 M 16 F

Storia, Cittadinanza e Costit. Prof.ssa Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Dellaluce Concetta

Inglese Prof.ssa Vitrani Antonia Francese Prof.ssa Falcone Anna Maria Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e immagine Prof. Allegretta Giorgia Musica Prof.ssa De Donato M. Beatrice Scienze motorie e sportive Prof.ssa Lattanzio Carmela C. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

I G Italiano e Geografia Prof.ssa Salzo Emmanuella

22 alunni 11M 11 F

Storia, Cittadinanza e Costit.

Prof.ssa Dimatteo Maria S.

Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof.ssa Dellaluce Concetta Coordinatore

Inglese Prof.ssa Vitrani Antonia Francese Prof.ssa Falcone Anna M. Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e immagine Prof.ssa Allegretta Giorgia Musica Prof.ssa De Donato M. Beatrice Scienze motorie e sportive Prof.ssa Lattanzio Carmela C. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

27

Classe Disciplina Insegnanti Note

I H Italiano, Storia e Geografia Prof.ssa Campese Rosalba

22 alunni 15 M 7 F

Cittadinanza e Costituzione Prof.ssa Tota Laura Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof. Doronzo Savino Coordinatore

Inglese Prof.ssa Papagni A. Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e immagine Prof.ssa Dinicoli Chiara Musica Prof.ssa Dibenedetto M. Luisa Scienze motorie e sportive Prof.ssa Lattanzio Carmela C. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M. Sostegno (4 ore) Prof.ssa Monaco Amelia

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

II H Italiano, Storia e Geografia Prof.ssa Catino Rosaria Coordinatore

26 alunni

12 M 14 F

Cittadinanza e Costituzione Prof.ssa Campese Rosalba Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof. Doronzo Savino

Inglese Prof.ssa Papagni Angela Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e immagine Prof.ssa Dinicoli Chiara Musica Prof.ssa Dibenedetto M. Luisa Scienze motorie e sportive Prof.ssa Lattanzio Carmela C. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M.

Componente rappresentanti dei genitori

Classe Disciplina Insegnanti Note

III H Italiano, Storia e Geografia Prof.ssa Tota Laura Coordinatore

28 alunni 15 M 13 F

Cittadinanza e Costituzione Prof.ssa Catino Rosaria Matematica/Scienze naturali e sperimentali

Prof. Doronzo Savino

Inglese Prof.ssa Papagni Angela Francese Prof.ssa Faggella Alessandra Tecnologia Prof. Degano Giovanni Arte e immagine Prof.ssa Dinicoli Chiara Musica Prof.ssa Dibenedetto M. Luisa Scienze motorie e sportive Prof.ssa Lattanzio Carmela C. Religione cattolica Prof.ssa Dimastromatteo A. M. Sostegno (9 ore) Prof.ssa Laurora Stefania

Componente rappresentanti dei genitori

28

2.1.5 COMMISSIONI DI LAVORO

Commissione H

Coordinatore: Prof. Dell’Orso Angela Componenti: Dr. Basile Alfredo. (Presidente) Docenti di sostegno

Commissione orario lezioni Componenti: Prof.ssa Cuonzo Anna Maria

Commissione sussidi didattici e

tecnologie educative

Coordinatore: Prof.ssa Laurora Stefania(FS) Componenti: Responsabili dei laboratori Prof.ssa Laurora Stefania Prof.ssa Falconetti Filomena Prof.ssa Dibenedetto Marisa Prof.ssa Barracchia Donatella Prof.ssa Dell’Orso Angela

Commissione Accoglienza alunni stranieri

Coordinatore: Prof.ssa Campese Rosalba (FS) Componenti: Prof.ssa Tota Laura Prof.ssa Riglietti F. Patrizia Prof.ssa Barracchia Donatella

Commissione Orientamento

Coordinatore: Prof.ssa Campese Rosalba (FS)

Componenti: Prof.ssa VitobelloM. Grazia Prof.ssa Borraccino Sabina Prof.ssa Catino Rosaria Prof.ssa Faggella Alessandra

Commissione elettorale

Prof. Doronzo Savino Antonio (segretario) Prof.ssa Dellaluce Concetta Prof.ssa Borraccino Sabina Prof. Degano Giovanni Prof. Maffei Nicola

29

Commissione valutazione dei Docenti in anno di prova

Componenti: Prof.ssa Cuonzo Anna Maria Prof.ssa Catino Rosaria Prof.ssa Tota Laura (membro supplente)

Commissione valutazione degli apprendimenti,

criteri di valutazione per le singole discipline

e

Commissione di autoanalisi e autovalutazione

d’Istituto per la promozione della qualità

Coordinatore: Prof.ssa Damato Anna Maria (F.S.) Componenti: Coordinatori dei Dipartimenti: Prof.ssa Dell’Orso Angela Prof.ssa Di Rienzo Francesca Prof.ssa Dimatteo Maria S. Prof.ssa Dimiccoli Maria A. Prof.ssa Riglietti F. Patrizia Prof.ssa Rizzi Teresa Prof.ssa Dibenedetto Marisa Prof.ssa Rizzi Rosalba Prof. Santostasi Salvatore Componenti: Prof.ssa Dellaluce Concetta (coll. DS) Prof. Doronzo Savino (coll. DS) Prof.ssa Mazzia Rosa (FS) Prof.ssa Damato Anna M. (FS) Prof.ssa Campese Rosalba (FS) Prof.ssa Cuonzo Anna M. (FS) Prof.ssa Laurora Stefania (FS)

30

2.1.5 RESPONSABILI

LABORATORIO

DOCENTE RESPONSABILE

· Laboratorio di informatica n° 1

- Prof.ssa Laurora Stefania

· Laboratorio di informatica n° 2 (via Casardi)

- Prof.ssa Laurora Stefania

· Laboratorio di informatica Docenti

- Prof.ssa Laurora Stefania

· Laboratorio musicale

- Prof. Peschechera Giuseppe

· Laboratorio di scienze

- Prof.ssa Barracchia Donatella

· Laboratorio info-ludico-manipolativo - Prof.ssa Dell’Orso Angela Giuseppina

· Laboratorio artistico - Prof.ssa Allegretta Giorgia

RESPONSABILI DELLA SICUREZZA

AMBITO

DOCENTE RESPONSABILE

· Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

- Prof. Doronzo Savino Antonio

· Responsabile del servizio di prevenzione e protezione

- Prof. Doronzo Savino Antonio

· Addetto al Servizio di prevenzione e protezione

- Prof. Doronzo Savino Antonio

· Comitato per la sicurezza e la valutazione dei rischi

- Prof. Doronzo Savino Antonio - Prof.ssa Dellaluce Concetta

AMBITO

DOCENTE RESPONSABILE

• Addetti alle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze

- Prof.ssa Damato Anna Maria

- Prof.ssa Tota Laura

• Addetti al primo soccorso

Personale docente:

- Prof.ssa Dellaluce Concetta - Prof.ssa Cuonzo Anna Maria - Prof. Doronzo Savino

Collaboratori scolastici:

- Sig. Coriolano Rotunno Agostino

- Sig.ra Fonsmorti Filomena

31

2.1.6 ORGANI COLLEGIALI Gli Organi collegiali della Scuola secondaria di I grado “Giuseppe De Nittis”, secondo le

disposizioni del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416, hanno la composizione di seguito indicata:

DENOMINAZIONE

COMPOSIZIONE

RUOLO

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Prof. Basile Alfredo

Sig.ra Barbaro Maria

Sig.ra Mascolo Olga

Prof.ssa Cuonzo Anna Maria

Sig. Iannone Giuseppe

Sig. Rizzi Fedele

Sig. Dileo Francesco

Sig.ra Saggese Maria

Sig.ra Solofrizzo Anna Maria

Sig.ra Conteduca Francesca

Prof.ssa Campese Rosalba

Prof.ssa Mazzia Rosa

Prof.ssa Dellaluce Concetta

Prof. Doronzo Savino Antonio

Prof.ssa Dimiccoli Maria

Prof.ssa Damato Anna Maria

Prof.ssa Dipace Anna Maria

Sig. Cafagna Nicola

Sig. Coriolano Rotunno Agostino

Dirigente Scolastico

Presidente

Vice presidente

Segretaria

Componente genitori

Componente genitori

Componente genitori

Componente genitori

Componente genitori

Componente genitori

Componente docenti

Componente docenti

Componente docenti

Componente docenti

Componente docenti

Componente docenti

Componente docenti

Personale A.T.A.

Personale A.T.A.

GIUNTA ESECUTIVA

Prof. Basile Alfredo (D.S.)

Sig.ra Rutigliano Grazia

Prof.ssa Dimiccoli Maria

Sig. Rizzi Fedele

Sig. Iannone Giuseppe

Sig. Coriolano Rotunno Agostino

Presidente

Segretario D.S.G.A.

Componente docente

Componente genitori

Componente genitori

Componente A.T.A.

ORGANO DI GARANZIA

Prof. Alfredo Basile (D.S.)

Prof.ssa Dellaluce Concetta

Sig.ra Saggese Maria

Sig.ra Solofrizzo Anna M.

Presidente

Componente docente

Componente genitori

Componente genitori

COLLEGIO DOCENTI

Prof. Basile Alfredo (D.S.)

Prof. Doronzo Savino Antonio

Tutti i docenti

Presidente

Segretario

32

2.2 AREA AMMINISTRATIVA

RUOLO

Orario di servizio: 8.15 – 13.40

Martedì e giovedì: 14.10–18.10

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

( D.S.G.A. ) Sig.ra Rutigliano Grazia

FUNZIONI

Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza

esterna.

Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali

amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni

di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati

conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti, del

personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.

Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito

delle direttive del Dirigente Scolastico. Attribuisce al personale ATA,

nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e

le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario.

Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di

istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e

contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei

beni immobili.

Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi

richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma

determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere

incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei

confronti del personale. Possono esserle affidati incarichi ispettivi

nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

33

RUOLO

Orario di servizio: 7.50 – 13.50

Assistente Amministrativo

Sig.ra Divincenzo Gabriella

Area personale docente e

ATA tramite axios

Attività di diretta collaborazione

con DSGA; coordinamento

servizi gestione personale.

Scarico Posta Elettronica; Rapporti posta e firma con il DS e DSGA;

Tenuta dei fascicoli personali - assunzioni in servizio - richieste e

trasmissioni documenti – Predisposizione e stesura contratti personale a

t. i. e a t. d.- Rapporti con DPT/RPS - Dichiarazione Servizi, gestione

fascicolo informatizzato (SIDI), verifica autocertificazione e

documentazione di rito, anno di formazione e/o di prova per neoassunti;

pratiche inerenti il riconoscimento dei servizi pre-ruolo, computo,

ricongiunzione, buonuscita; atti relativi alla ricostruzione della

carriera/inquadramenti; assenze personale; invio dati assenze MEF;

graduatorie interne e soprannumerari; graduatorie Docenti/ATA;

convocazioni da graduatorie Docenti/ATA; pratiche inerenti mobilità

Personale – Gestione amministrativo-contabile: tabelle liquidazione

Personale scuola ed estranei all’Amministrazione: stipendi, ferie

maturate e non godute; competenze accessorie (f.i.s.); F24,anagrafe

prestazioni; liquidazione TFR, dichiarazioni fiscali; pratiche inerenti la

pensione; rilevazione presenze personale ATA e tenuta registro

presenze; Organico Docenti / ATA; sostituzione DSGA.

RUOLO

Orario di servizio: 7.30 – 13.30

Assistente Amministrativo

Sig.ra Lanotte Angela

Area alunni - didattica –

patrimonio tramite axios:

Iscrizioni alunni ; tenuta fascicoli documenti alunni e archivi alunni;

richieste e trasmissioni documenti alunni; gestione corrispondenza con

le famiglie; certificazioni varie; caricamento assenze alunni; tenuta

registri, ritiro diplomi e carico/scarico diplomi; gestione registro

matricolare; anagrafe nazionale; monitoraggio alunni; statistiche alunni

e inserimento dati SIDI; esami di licenza candidati interni e privatisti;

compilazione diplomi, pagelle, tabelloni, scrutini; libri di testo;

richiesta contributi comunali per libri di testo inserimento AIE;

denuncia infortuni alunni e personale; circolari per gli allievi; avvisi

assemblee sindacali docenti/ATA e avvisi genitori; gestione organi

collegiali; Convocazione Consiglio e Giunta; rapporti con l’utenza.

Sostituisce l’assistente “Area affari generali” in caso di assenza.

34

RUOLO

Orario di servizio: 8.00 – 14.00

Assistente Amministrativo

Sig.ra Strignano Antonietta

Area Affari Generali

Area personale affari

generali

Protocollo; Giochi sportivi studenteschi; Gestione circolari interne;

Avvisi assemblee sindacali docenti / ata e avvisi genitori; Convocazione

Consiglio e Giunta; Gestione organizzativa viaggi di istruzione; tenuta

archivio – sistemazione corrispondenza interna ed esterna –

smistamento corrispondenza – spedizione corrispondenza; rapporti

posta e firma con il D.S. e il D.S.G.A. – rapporti con EE.eLL.(Comune,

Provincia, ecc.) verifica dei beni comunali; emissione buoni d’ordine e

lettere d’ordine; gestione inventario scuola; gestione inventario

comune; gestione acquisti: richieste preventivi, predisposizione di gare;

tenuta del registro carico/scarico; tenuta del giornale di magazzino con

utilizzo di axios; responsabilità diretta custodia, distribuzione, verifica

registro entrate/uscite, schede articoli; controllo dettagliato degli

acquisti; rapporti con i fornitori per acquisti, contratti di manutenzione;

battitura circolari varie al personale; gestione circolari interne – avvisi

sciopero docenti / ATA / genitori e assemblee sindacali docenti / ATA e

avvisi ai genitori; rapporti con la BARSA; rapporti con l’utenza.

Sostituisce l’assistente “Area alunni” in caso di assenza.

Personale ausiliario

Collaboratori Scolastici

Sig. Cafagna Nicola Sig. Coriolano Agostino

Sig. Dipalma Carlo Sig. Colangelo

Sig.ra Princigalli Anna Sig. Fonsmorti Filomena

Sig. Piacenza Giuseppe Sig.ra Sarcina Angela

2.2.1 I SERVIZI AMMINISTRATIVI

La scuola, oltre ad essere un ambiente educativo e di apprendimento, eroga un servizio e come

tale si organizza nella sua struttura amministrativa.

· L’Ufficio di Direzione è situato nel plesso di via Libertà. Il Dirigente Scolastico riceve dal lunedì

al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Compatibilmente con gli impegni di servizio, le richieste

sono soddisfatte immediatamente.

· Gli Uffici Amministrativi, anch’essi situati nel plesso di via Libertà, sono aperti al pubblico tutti

i giorni:

- segreteria alunni dalle ore 10,30 alle ore 12,30

- segreteria docenti dalle ore 11,00 alle ore 13,30

35

· Il personale amministrativo in servizio lavora con competenza per raggiungere gli standard

qualitativi di efficacia, efficienza, trasparenza, corretta informazione offrendo anche la massima

disponibilità sia al personale interno che all’utenza.

· Il personale ausiliario è addetto alla sorveglianza, con servizio di portineria, dell’ingresso

dell’istituto, con apertura e chiusura dello stesso; al servizio di accoglienza e sorveglianza degli

alunni durante l’orario di entrata; al servizio di vigilanza durante i momenti ricreativi e di uscita;

al servizio di pulizia dei locali interni ed esterni; a compiti di carattere materiali compreso lo

spostamento delle suppellettili.

2.3 CALENDARIO SCOLASTICO - A.S. 2013/2014

Il calendario delle lezioni e dello svolgimento delle attività didattiche è così determinato:

A. Inizio lezioni 11 settembre 2013 (mercoledì)

Termine lezioni 9 giugno 2014 (lunedì)

B. Sospensione delle attività didattiche:

1. Tutte le domeniche;

2. 1 novembre 2013, Festa di tutti i Santi (venerdì);

3. 2 novembre 2013, Commemorazione defunti (sabato);

4. 7 dicembre 2013, Vigilia Immacolata Concezione (sabato);

5. dal 23 dicembre 2013 (lunedì) al 6 gennaio 2014 (lunedì), vacanze natalizie;

6. 3 e 4 marzo 2014 (lunedì e martedì), vacanze di Carnevale;

7. dal 17 aprile 2014 (giovedì) al 22 aprile 2014 (martedì), festività pasquali;

8. 23 e 24 aprile 2014 (mercoledì e giovedì), festività ponte;

9. 25 aprile 2014 (venerdì) Festa della Liberazione;

10. 26 aprile 2014 (sabato), festività ponte;

11. 1 maggio 2014 (giovedì), Festa del Lavoro;

12. 2 giugno 2014 (lunedì), festa nazionale della Repubblica.

In considerazione del fatto che

- è stata prevista la sospensione delle lezioni nel giorno 3 novembre (giornata ponte), il

periodo delle lezioni assicurato agli studenti è di 205 giorni, comprensivo della Festa del Santo

Patrono, non coincidente con un giorno di lezione.

36

2.4 ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ( Art. 29 CCNL 2006 / 2009 )

A.S. 2013 / 2014

Scuola secondaria di I grado “G. De Nittis”

(approvazione del Collegio dei Docenti in data 09/09/2013) ART. 29, c.1

ATTIVITA’

MESE

ORE

- Collegio Docenti e attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno

Dal 2 al 10 settembre 2013 e in itinere

18 12

- Incontri collegiali con le famiglie

30 ottobre- Elezioni Rappresentanti dei genitori 1° incontro Scuola-Famiglia: Dicembre 2013 2gg 2° incontro Scuola-Famiglia: febbraio 2014 (informazione sui risultati degli scrutini quad.) 3° incontro Scuola-Famiglia: Maggio 2014 2gg

2 4 4

- Rapporti individuali con le famiglie

2 h al mese da novembre ad aprile 1 h al mese per i docenti con 6/9/18 classi

Adempimenti dovuti

Tot. 40

ART. 29, c. 2

ATTIVITA’ MESE

ORE

- Consigli di classe

- Incontri con i docenti della scuola primaria per la continuità e/o per l’orientamento

27

- Incontri con l’ unità multidiscipl.

Novembre

3

ART. 29, c.3, lett. c)

- Compilazione atti relativi alla valutazione periodica e finale

10

Tot. 40

TOTALE COMPLESSIVO

80

37

2.5 ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO DI FUNZIONAMENTO

(approvato dal Collegio dei Docenti in data 02/09/2013

2.5.1 Orario delle lezioni: per sei giorni (dal lunedì al sabato).

• Nel periodo dal 11 settembre al 14 settembre 2013, tutte le classi osserveranno il seguente orario:

CLASSI ORARIO ANTIMERIDIANO *

I-II-III sezz. A - B - C - D - E – F - G – H

8.15/12.15 (mercoledì-giovedì-venerdì-sabato)

*senza giornata libera per i Docenti

• Nel periodo dal 16 settembre al 28 ottobre 2013, tutte le classi osserveranno il seguente orario:

CLASSI ORARIO ANTIMERIDIANO

I-II-III sezz. A - B - C - D - E – F - G – H

8.15/12.15 (sabato)

8.15/13.15 (lunedì-martedì-mercoledì-giovedì-venerdì)

• Dal 30 settembre 2013 al 31 maggio 2014, tutte le classi osserveranno l’orario di 30 ore settimanali:

CLASSI ORARIO ANTIMERIDIANO

I-II-III sezz. A - B - C - D - E – F - G – H

8.15/13.15 (lunedì-mercoledì-giovedì-venerdì)

8.15/13.45 (martedì*)

*(ogni ora subirà una riduzione oraria di 5 minuti)

8.15/12.15 (sabato)

• Dal 2 giugno 2014 al 9 giugno 2014, tutte le classi osserveranno il seguente orario:

CLASSI ORARIO ANTIMERIDIANO

I-II-III sezz. A - B - C - D - E – F - G – H

8.15/12.15 (lunedì-mercoledì-giovedì-venerdì- sabato)

2.5.2 TEMPO RINVENIENTE DALLA RIDUZIONE DELL’UNITA’ ORARIA

( Flessibilità organizzativa )

I docenti interessati dalla riduzione dell’unità oraria nella giornata di martedì, al fine di completare

l’orario di servizio obbligatorio, saranno impegnati in attività progettuali di recupero/potenziamento

riservate alla totalità degli alunni o a gruppi di alunni della stessa classe, in orario pomeridiano e/o in

sostituzione di docenti assenti.

38

2.6 PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

La Carta Costituzionale riconosce ai genitori il diritto-dovere di istruire e di educare i figli (art. 30)

attraverso l’istituzione e il riconoscimento di scuole per tutti gli ordini e gradi (art. 33).

La legge 28 marzo 2003, n. 53 concernente la delega al Governo per la definizione delle norme

generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione

professionale, nel recepire tali principi costituzionali, introduce all’art.1 due passaggi fondamentali

relativi ai diritti e ai compiti originari della famiglia, prefigurando le modalità di svolgimento di essi,

le attribuzioni e le conseguenti responsabilità che esercita in solido con la scuola e con le altre realtà

istituzionali (principio di sussidiarietà).

La scuola secondaria di I grado “G. De Nittis”, in ottemperanza a quanto sopra e alla normativa che

dagli anni Novanta ha rafforzato l’interazione Scuola-Famiglia (v. L. 241/1990, la Carta dei Servizi,

il D.P.C.M. 7.6.1995, il D.P.R. 275/1999, il Contratto Formativo), si attiva per una proficua

rinnovata interpretazione e una nuova espressione della relazione scuola-famiglia.

In tal senso promuove:

1. la crescita e la valorizzazione della persona umana, nello specifico della persona dell’alunno,

nel rispetto delle scelte educative della famiglia;

2. processi di educazione e di apprendimento, nonché organizzativi a essi funzionali, che si

sviluppano all’interno del sistema scolastico, nel quadro della cooperazione scuola-famiglia.

Stipula quindi con la famiglia e con ogni alunno in entrata il seguente Patto Educativo di

corresponsabilità (approvato dal C.di I. con delibera del 14-12-2011), valido per ciascuno studente,

fino al termine degli studi in questa scuola, con il quale

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

· fornire una formazione culturale e qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto

dell’identità di ciascuno studente;

· offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio

didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di

ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;

· offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di

favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il

merito e incentivare le situazioni di eccellenza;

· favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di

accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura,

anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali; stimolare riflessioni e attivare

percorsi volti al benessere e alla salute degli studenti;

39

· garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un

costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel

rispetto della privacy.

LO STUDENTE SI IMPEGNA A:

· conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto e lo Statuto delle studentesse e degli studenti;

· essere puntuale alle lezioni e frequentarle con regolarità;

· accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni

dei loro comportamenti.

· non usare mai il cellulare in classe;

· lasciare l’aula solo se autorizzato dal docente;

· intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

· svolgere regolarmente il lavoro in classe e quello assegnato a casa;

· tenere un contegno corretto e rispettoso all’interno della scuola sia durante le ore di lezione

che nei momenti di ricreazione;

· usare un linguaggio corretto e educato confacente all’ambiente scolastico;

· rispettare le disposizioni relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

· riconoscere il valore e il ruolo dell’Istituzione Scolastica, instaurando un positivo clima di

dialogo e di reciproca collaborazione, nel rispetto delle scelte educative e didattiche

condivise;

· conoscere l’Offerta Formativa della scuola;

· favorire la frequenza assidua dei propri figli alle lezioni;

· controllare quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla Scuola;

· evitare che i propri figli facciano uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o

audiovisivi, consapevole che la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro

temporaneo del mezzo, se usato durante le ore di lezione;

· essere costantemente informata sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli;

· educare i propri figli al rispetto degli impegni scolastici e del ruolo educativo e formativo dei

Docenti;

· discutere e condividere con i propri figli il Patto educativo sottoscritto con l’Istituzione

Scolastica.

Non è concesso ai genitori l’accesso nella scuola durante le ore di lezione, per consegnare materiale

agli alunni. In caso di emergenza vi provvederà il personale ausiliario.

I ritardi, le assenze e l’uscita anticipata degli alunni devono essere giustificati dai genitori.

40

2.6.1 APPUNTAMENTI CON LE FAMIGLIE

Gli appuntamenti con le famiglie sono così calendarizzati:

· 25 ottobre 2013: assemblea di classe con illustrazione dei problemi della classe ed elezione dei

rappresentanti di classe, interlocutori designati per l’interazione in merito all’organizzazione

generale dei gruppi classe;

· 9 dicembre 2013: assemblea informativa sull’andamento del percorso formativo e colloqui

individuali con i docenti dei corsi A, C, D, H;

· 11 dicembre 2013: assemblea informativa sull’andamento del percorso formativo e colloqui

individuali con i docenti dei corsi B, E, F, G;

· 13-14-20-21 gennaio 2014: assemblea informativa del P.O.F. ai genitori degli alunni delle classi

quinte della scuola primaria; primo contatto con la scuola per conoscerne le caratteristiche

organizzative essenziali, così come si stanno realizzando nell’anno scolastico in corso e presa

d’atto di eventuali innovazioni già ipotizzabili; consegna del Minipof;

· 29 gennaio 2014 dalle ore 16.00 alle ore 18.00: Sportello Orientamento, solo per i genitori

degli alunni di terza;

· 3 febbraio - 28 febbraio 2014: iscrizione per l’anno scolastico successivo;

· 13 febbraio 2014: incontro per l’illustrazione delle schede di valutazione al termine del 1°

quadrimestre;

· 8 maggio 2014: assemblea informativa sull’andamento del percorso formativo e colloqui

individuali con i docenti dei corsi A-C-D-H.

· 9 maggio 2014: assemblea informativa sull’andamento del percorso formativo e colloqui

individuali con i docenti dei corsi B-E-F-G.

· Fine giugno: consegna dell’esito finale in termini di competenze raggiunte ed ammissione alla

classe seconda e terza;

· Primi giorni di luglio: consegna dell’esito finale in termini di competenze raggiunte per gli

alunni che hanno superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di studi.

Si svolgeranno, inoltre, le riunioni periodiche dei Consigli di Classe con i rappresentanti dei genitori

per la verifica dell’attività didattica, per l’espressione del parere sulle visite guidate e i viaggi

d’istruzione, sull’adozione dei libri di testo, sui progetti e su tutte le iniziative scolastiche.

Oltre alle riunioni succitate, i genitori degli alunni hanno diritto ad accedere a scuola:

· nelle prime due settimane dei mesi di novembre-dicembre-gennaio-febbraio-marzo-aprile,

per colloquio individuale con i docenti, quando particolari esigenze lo richiedano;

· in qualunque momento, quando siano convocati dai docenti del proprio figlio/a;

· per comunicazioni da fare agli insegnanti, dopo aver chiesto l'autorizzazione al Dirigente

Scolastico;

· per accompagnare i figli non autonomi.

41

2.7 REGOLAMENTO D’ISTITUTO

( Ai sensi del D.P.R. n. 249/ 98 - D.P.R. n. 235/2007- L. 30 Ottobre 2008, n.169 ) 1. Premessa

La Scuola Secondaria di Primo Grado “Giuseppe De Nittis” si pone come obiettivi qualificanti

la promozione di competenze ampie e trasversali, lo sviluppo culturale, spirituale, mentale e fisico

degli allievi, l’acquisizione di una più consapevole coscienza civile e democratica.

Essa, pertanto, si impegna a salvaguardare i diritti e i doveri di tutti i componenti (alunni, genitori,

docenti e non docenti), attraverso gli Organi Collegiali, nel rispetto delle norme e dei valori

riconosciuti dalla Costituzione Italiana.

L’Istituto, inteso come luogo di formazione e centro di ricerca culturale e sociale, si impegna a

realizzare un rapporto di fattiva collaborazione con le famiglie, le istituzioni del territorio, le

agenzie culturali e democratiche e a condividere con esse percorsi formativi e valori di identità,

appartenenza e responsabilità.

2. Riferimenti normativi e principi generali (Art.4)

Il presente regolamento, destinato alle studentesse e agli studenti di Questa Istituzione Scolastica,

individua le mancanze disciplinari e gli episodi incompatibili con la “mission” della Scuola,

qualora violino la dignità e il rispetto della persona; precisa, quindi, gli strumenti concreti di

carattere sanzionatorio, con l’indicazione dell’Organo competente preposto ad comminare il

provvedimento.

Le sanzioni si ispireranno ai seguenti principi, ai sensi del D.P.R n. 235 /2007 e successive

modificazioni e integrazioni e della Nota MIUR- 31 luglio 2008, prot. n. 3602/PO, le sanzioni si

ispireranno ai seguenti principi:

· finalità educativa e costruttiva (non solo punitiva)

· gradualità e proporzionalità

· temporaneità

· riparazione del danno

3. Modalità di attuazione

Il presente regolamento sulla base di quanto previsto dallo “Statuto delle studentesse e degli

studenti” della scuola secondaria (D.P.R. n. 249/ 24.06.1998) individua le sanzioni con i relativi

provvedimenti.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della Comunità scolastica.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto

possibile, al principio della riparazione del danno.

42

I provvedimenti assunti da un docente, dal Consiglio di classe (con la sola componente Docente) o

dal Consiglio di Istituto sono posti in essere solo dopo aver sentito le giustificazioni dello o degli

studenti nei cui confronti viene promosso il provvedimento disciplinare. Gli alunni avranno facoltà

di produrre prove e testimonianze a loro favorevoli.

L’applicazione delle sanzioni sarà flessibile e terrà conto di occasionalità, fortuità, costanza,

persistenza, situazione personale e famigliare dell’alunno.

I provvedimenti di sospensione dalle lezioni e di allontanamento dalla scuola saranno comunicati per

iscritto ai genitori degli alunni sanzionati.

L’alunno sanzionato è tenuto ad informarsi sulle attività didattiche svolte per mantenere contatti con

le autorità scolastiche e per non determinare lacune nella propria preparazione.

Nei periodi di sospensione dalle lezioni e di allontanamento dalla scuola, deve essere previsto, per

quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella

comunità scolastica.

I genitori o, comunque, gli esercenti la patria potestà possono inoltrare ricorso all’apposito “Organo

di Garanzia” istituito all’interno della scuola avverso le sanzioni disciplinari entro 15 gg. dalla

comunicazione della loro irrogazione.

4. Impugnazioni (Art. 5)

I genitori o comunque, gli esercenti la patria potestà, possono inoltrare ricorso all’apposito “Organo

di Garanzia” istituito all’interno della Scuola, avverso le sanzioni disciplinari, entro 15 gg. dalla

comunicazione della loro irrogazione. Al procedimento disciplinare verso gli alunni sarà applicata

la normativa sul procedimento amministrativo regolata dalla L. 241/90 .

5. Sanzioni disciplinari

Il presente regolamento sulla base di quanto previsto dallo “Statuto delle studentesse e degli

studenti” della scuola secondaria (D.P.R. n. 249/ 24.06.1998) individua 10 infrazioni con relative 10

sanzioni, e l’organo competente a comminarle.

43

2.7.1 CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI ( Art. 4)

Infrazione Sanzione Organo competente a comminare la sanzione

1.a Ingiustificato ritardo a scuola (oltre le 8.25) 1.b Mancata giustificazione dell’assenza

- I ritardatari saranno ammessi alla lezione; la giustificazione dovrà essere effettuata dal genitore il giorno successivo sull’apposito libretto. - Al terzo episodio e/o alla terza mancanza il

genitore sarà invitato, tramite l’Ufficio di Segreteria, a giustificare personalmente il figliuolo.

Il Docente della prima ora

2. Abbigliamento poco consono all’ambiente scolastico

- Richiamo verbale e comunicazione scritta alla famiglia

I Docenti del Consiglio di classe

3.Uso del cellulare e di strumenti elettronici non didattici

- Sequestro dell’apparecchio; - Consegna temporanea al Dirigente Scolastico ; - Restituzione al genitore - Sanzioni disciplinari (Dir. n. 104/2007)

Il Docente o i Docenti del Consiglio di classe

4. Ripetute impreparazioni immotivate

- Informazione e comunicazione ai genitori

I Docenti del Consiglio di classe

5. Assenze sistematiche e continuative

- Giustificazione personale del genitore

Il Docente o i Docenti del Consiglio di classe

6. Danneggiamento degli ambienti e degli arredi scolastici

- L’alunno è tenuto a provvedere personalmente

alla rimozione di scritte o altro e ad offrire servizi utili per riparare il danno.

- Esclusione dalle iniziative extrascolastiche. - Sanzioni disciplinari

Il Dirigente scolastico

7. Manifestazioni aggressive sia verbali che fisiche

- Nota disciplinare. - Immediata comunicazione alla famiglia - Eventuale allontanamento dalla scuola (per un

periodo commisurato alla gravità dell’evento) - Esclusione dalle iniziative extrascolastiche.

Il Consiglio di classe (sola componente Docente con il DS)

8. Episodi gravi di intolleranza e di mancanza di rispetto configurabili anche come espressioni di bullismo

- Nota disciplinare - Allontanamento dalla scuola e sospensione dalle lezioni per un periodo commisurato alla gravità dell’evento - Rieducazione con attività di tutoraggio - Esclusione da visite e viaggi di istruzione, e da iniziative e manifestazioni fuori dalla scuola.

Il Consiglio di classe (per allontanamenti dalla scuola fino a 15 giorni) Il Consiglio di Istituto (per allontanamenti dalla scuola superiori a 15 giorni)

9. Mancanza di rispetto per le norme di sicurezza

- Richiamo verbale - Nota disciplinare (se reiterata) - Convocazione della famiglia.

I Docenti del Consiglio di classe

10. Noncuranza delle direttive dei docenti in occasione di visite guidate e viaggi d’istruzione

- Comunicazione alla famiglia - Esclusione dalle iniziative extrascolastiche

Il Consiglio di classe

44

2.8 FORMAZIONE IN SERVIZIO

La complessità dei ruoli e delle funzioni che i docenti sono progressivamente chiamati ad esercitare,

rende necessaria la ricerca e la formazione continua, al fine di acquisire competenze sempre più

diversificate: da quelle disciplinari e metodologiche-didattiche a quelle organizzativo-relazionali “tra

loro correlate e interagenti” (art. 23, c. 6 C.C.N.L./’99).

I docenti della scuola secondaria di I grado “G. De Nittis” adottano la ricerca continua come codice

deontologico professionale. La documentazione, la ricerca, l’aggiornamento e l’innovazione

metodologica e didattica costituiscono un preciso diritto professionale del docente e un metodo

connaturato alla loro azione didattica.

In conformità a quanto previsto dall’art. 3 del Decreto Ministeriale n. 8100 del 3 ottobre 2002 “Le

attività di formazione e aggiornamento sono programmate dal Collegio dei docenti e realizzate dai

Dirigenti Scolastici in attuazione di quanto previsto dal Piano dell’Offerta Formativa d’istituto”, in

data 09/09/2013, il Collegio dei Docenti della scuola secondaria di I grado “G. De Nittis” ha

approvato il piano delle attività di formazione e aggiornamento “Innovazione, formazione, risorse

umane e professionalità nella scuola dell’autonomia”, elaborato dalla docente con incarico di

Funzione strumentale, prof.ssa Damato Anna Maria, dopo aver effettuato il monitoraggio delle

attività di formazione relative all’a. s. 2013/2013 e la rilevazione dei bisogni formativi dei docenti

per l’a. s. 2013/2014 tramite un questionario di autoanalisi e autovalutazione.

Piano delle attività di formazione e aggiornamento - Finalità

• Valorizzare le risorse umane e professionali presenti nella scuola attraverso l’attuazione di

iniziative di formazione e di aggiornamento;

• sostenere l’azione educativa dei docenti nell’organizzazione della didattica e dei percorsi formativi

comuni e/o personalizzati degli allievi;

• supportare scelte metodologiche qualificanti l’identità culturale della scuola;

• incrementare le competenze professionali attraverso la personalizzazione dei percorsi di

formazione, funzionali alla realizzazione della propria professionalità (Art. 13 C.C.N.L./99; art. 23,

c. 6 C.C.N.L./’99, ribaditi nel C.C.N.L. 2006/2009);

• acquisire competenze significative, “tra loro correlate e interagenti”;

• ricercare soluzioni efficaci per la progettazione di percorsi formativi adeguati ai bisogni degli

studenti, attraverso il rapporto tra la motivazione all’apprendimento e i contenuti delle singole

discipline;

• implementare il curricolo per il primo ciclo d’istruzione, alla luce delle Indicazioni Nazionali

pubblicate il 4 Settembre 2012;

• promuovere la ricerca e l’innovazione sul piano metodologico-didattico e valutativo (art. 31

C.C.N.L. 2007).

45

Obiettivi formativi

• Promuovere un effettivo miglioramento e una efficace crescita professionale del personale;

• migliorare l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei processi comunicativi

• acquisire e affinare competenze nel campo della comunicazione educativa al fine di:

a) superare il senso di inadeguatezza nei rapporti con gli allievi, con le famiglie, con i colleghi;

b) individuare le molteplici cause che condizionano i processi di apprendimento e il ruolo delle

emozioni nei processi conoscitivi e nelle relazioni interpersonali;

c) migliorare le conoscenze dei docenti nella didattica dell’inclusione;

d) ottimizzare le competenze disciplinari, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e

di ricerca dei docenti anche attraverso l’informatica e l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Destinatari

• n. 49 Docenti in servizio nella scuola

• n. 12 Personale A.T.A.

Contenuti

Ø Rielaborazione dei Curricoli delle discipline alla luce delle Nuove Indicazioni Nazionali per

il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione elaborate ai sensi della

nota ministeriale n. 5559 del 4 Settembre 2012 e progettazione didattica per UU.AA.: tempi,

metodologia e valutazione (focus group per lo scambio di esperienze, autoformazione)

Ø Attività di formazione in rete sulle Indicazioni Nazionali 2012 per il curriculo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione

Ø La sicurezza a scuola (L. 626/’94) Formazione del personale prevista dal D. Lgs. 81/2008.

Ø Ottimizzazione delle conoscenze e delle competenze tecnologiche necessarie per un’efficace

integrazione e applicazione della lavagna digitale nella didattica (Registro elettronico,

utilizzo della LIM; PON FSE- Obiettivo D-Azione D1 2011-303 fase conclusiva)

Ø Miglioramento delle performance delle Istituzioni scolastiche

Ø Tecniche e strumenti per una didattica digitale : progettazione di percorsi e lezioni digitali;

Ø Uso corretto e consapevole della rete.

Ø Studio dei caratteri: approccio psicologico ai disturbi del comportamento e al disagio

scolastico.

Ø L’inclusione didattica degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) (D.M. 27 dicembre

2012; C.M. 8 giugno 2013)

Tempi di attuazione Settembre 2013/ Settembre 2014

Nel mese di Maggio sarà effettuato il monitoraggio delle attività svolte e saranno elaborate nuove

proposte di formazione-aggiornamento per l’anno scolastico 2014-2015.

46

Metodologia

Lezioni teorico-esperienziali, seminari di studio, incontri con esperti e tecnici, lezioni interattive,

formazione integrata (in presenza e on line), metodologia della comunicazione e della

socializzazione dei risultati, gruppi di lavoro e discussione di intergruppo all’interno delle sezioni

individuate nei dipartimenti e delle commissioni di lavoro.

Corsi di formazione e/o aggiornamento a. s. 2013-2014:

La progettazione didattica delle discipline per UU.AA., organizzazione, metodologia e valutazione

(autoformazione-focus group per lo scambio di esperienze).

Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione – Attività di formazione in rete (prima fase di accompagnamento formativo, C.M. n. 22 del 26 agosto 2013

Destinatari Direttore del corso Formatore

25 Docenti di tutte le discipline Dirigente scolastico Scuola Polo capofila della rete Prof. Alfredo Basile

MIUR-USR Puglia Prof. Santoro Antonio

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n.4 Gennaio-Maggio 2014 20 ore

Sede: Sc. Sec. di primo grado “G. De Nittis” di Barletta

“A scuola di dislessia” Corso di formazione sui DSA -livello base- rivolto ai docenti delle Sc. Sec. di primo grado

Destinatari Direttore del corso Formatore

30 Docenti Dirigente scolastico Prof. Alfredo Basile

Esperti

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n.3 Gennaio-Maggio 2014 12 ore

Sede: Sc. Sec. di primo grado “G. De Nittis” di Barletta

“A scuola di dislessia” Corso di formazione sui DSA -livello avanzato- rivolto ai docenti delle Sc. Sec. di primo grado

Destinatari Direttore del corso Formatore

1 Docente Dirigente scolastico Prof. Antonio Diviccaro

Esperti MIUR-USR Puglia Dott. Porcelli – Dott.ssa Rossi

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n.1 Marzo – Novembre 2013 150 ore

Sede: II.SS. “N. Garrone” di Barletta

47

Formazione Nazionale PON Ob. B Az. 10 Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue corso I (Poseidon)

Destinatari Direttore del corso Formatore

4 Docenti Dirigente scolastico Scuola Polo sul territorio

INDIRE

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n.1 Marzo – Ottobre 2014 30 ore

Sede: IPSIA Archimede di Barletta

Formazione Nazionale PON Ob. B Az. 10 Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea – Italiano

Destinatari Direttore del corso Formatore

Dirigente scolastico

4 Docenti

Dirigente scolastico Scuola Polo sul territorio

INDIRE

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n. 1 Marzo-Novembre 2014 30 ore

Sede: IPSIA Archimede di Barletta

Formazione Nazionale PON Ob. E Az. E2 Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea – Lingue straniere

Destinatari Direttore del corso Formatore

4 Docenti Dirigente scolastico Scuola Polo sul territorio

INDIRE

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

dott.ssa Migliore Claudia,

dott.ssa Parolisi Imma.

Marzo – Giugno 2014 15 ore

Sede : IPSIA Archimede di Barletta

Formazione Nazionale PON FSE Ob. D Az. D1 2011-303 (fase conclusiva) Migliorare le competenze tecnologiche del personale della scuola “A spasso sul web”

Destinatari Direttore del corso Formatore

Dirigente Scolastico

20 Docenti

Dirigente scolastico

Prof. Gismundi Savino

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

Prof.ssa Tota Laura Settembre 2013 30 ore

Sede: Sc. Sec. di primo grado “G.De Nittis” di Barletta

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La memoria a tutela dei valori nati dalla Resistenza

Destinatari Direttore del corso Formatore

9 Docenti di Storia Prof. Dicuonzo Luigi Prof. Klinkahammer L. Prof. Gentile Carlo Prof.ssa Chianese Gloria Prof. Maida Bruno Prof. Mignemi Adolfo

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

Novembre 2013 8 ore

Sede: Sala rossa del Castello Svevo di Barletta

La sicurezza a scuola (D. lgs. N.81/2008): Addetti al servizio di prevenzione e protezione A.S.P.P Corso di Primo soccorso

Destinatari Direttore del corso Formatore

2 Componenti personale ATA

2 Docenti

Dirigente Scolastico della Scuola

Polo per la prevenzione

A cura del C.R.S.P.

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

A cura del C.R.S.P. Aprile- Ottobre 2014 30 ore

Sede: I.T.C. “Cassandro” di Barletta

Studio dei caratteri: approccio psicologico ai disturbi del comportamento e al disagio scolastico

Destinatari Direttore del corso Formatore

16 Docenti Dirigente Scolastico

Prof. Alfredo Basile

Dott.ssa Michela Lopez

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n.1 Marzo e/o Settembre 2013 n. 12 ore

Sede: Sc. Sec. di I grado “G. De Nittis” di Barletta

Seminario di formazione sulla valutazione nei processi di apprendimento- Piano naz. di informazione e sensibilizzazione sull’indagine OCSE-PISA e altre ricerche nazionali e internazionali - Ob B az. B3

Destinatari Direttore del corso Formatore

6 docenti del GAV

(gruppo di autovalutazione)

Dirigente Scolastico

Scuola Polo

FSE

Animatore/i gruppi di lavoro Tempi Durata

n° 3 Aprile 2014 12 ore

Sede: I.T.C. “Cassandro” di Barletta

49

50

3. OFFERTA FORMATIVA

Tenuto conto del quadro istituzionale e della realtà in cui l’istituzione scolastica opera,

l’intenzionalità educativa della Scuola secondaria di I grado “G. De Nittis” pone come prioritaria la

formazione integrale della persona.

A tal fine la Scuola si impegna a promuovere negli alunni:

- Competenze strumentali di base: (curricolo essenziale):

ovvero la padronanza dei linguaggi fondamentali che consentono l’accesso ai diversi campi del

sapere, la partecipazione attiva alla vita sociale, la possibilità di imparare per tutta la vita (long life

learning)

- Competenze sociali di base (Decreto-legge 1 settembre 2008, n.137, convertito in Legge 30

ottobre 2008 n. 169, art. 1 “Cittadinanza e Costituzione”):

ovvero la possibilità autonoma di movimento negli spazi sociali, il saper relazionare positivamente

con gli altri, il saper stare e lavorare in gruppo.

- Competenze specifiche di un campo disciplinare:

ovvero la padronanza della struttura concettuale e sintattica di ciascuna disciplina e la capacità di

utilizzarla per indagare, descrivere, esplorare la realtà.

- Competenze trasversali a più campi disciplinari:

di tipo cognitivo (saper osservare, discriminare, stabilire relazioni) e di tipo operativo (saper

lavorare e collaborare con gli altri in modo produttivo, valorizzando le proprie e altrui

competenze).

- Competenze metacognitive:

ovvero le capacità che permettono al soggetto il controllo e la conseguente regolazione dei propri

processi cognitivi.

3.1 Competenze chiave per l’apprendimento permanente

– Un quadro di riferimento europeo (Bruxelles, 18 dicembre 2006)

Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione Europea di fronte a nuove sfide, ciascun

cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo

flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione.

L'istruzione nel suo duplice ruolo — sociale ed economico — è un elemento determinante per

assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con

flessibilità a siffatti cambiamenti. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno

per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e

l’occupazione. Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini

appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la

realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

51

Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

1. Comunicazione nella madrelingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare a imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza e espressione culturale.

Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poichè ciascuna di esse può

contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si

sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in

un altro.

La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e

nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per

l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi

sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività,

iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità

di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze

chiave.

1. Comunicazione nella madrelingua

La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,

sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale,

comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul

piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione,

lavoro, vita domestica e tempo libero.

2. Comunicazione in lingue straniere

La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste

per la comunicazione nella madrelingua .... La comunicazione nelle lingue straniere richiede

anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un

individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale,

comprensione scritta ed espressione scritta) ...

52

3. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico.

La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per

risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. ... La competenza matematica comporta,

in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero

logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).

La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme

delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo

identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La

competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia

per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo

scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività

umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

4. Competenza digitale

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le

tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.

Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare,

produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti

collaborative tramite Internet...

5. Imparare a imparare

Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio

apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello

individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo

di apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità

di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta

l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la

ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti

prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare

e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e

nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa

acquisire tale competenza.

6. Competenze sociali e civiche

Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme

di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla

vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a

53

risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per

partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici

e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale che richiede la consapevolezza

di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche

quali risorse per se stessi, per la propria famiglia e per l'ambiente sociale immediato di

appartenenza e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. ...

La base comune di questa competenza comprende la capacità di comunicare in modo costruttivo in

ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di

negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Le persone

dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni e di esprimere questi ultimi in

modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale.

La competenza si basa sull'attitudine alla collaborazione, l'assertività e l'integrità. Le persone

dovrebbero provare interesse per lo sviluppo socioeconomico e la comunicazione interculturale, e

dovrebbero apprezzare la diversità e rispettare gli altri ed essere pronte a superare i pregiudizi e a

cercare compromessi.

La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza,

cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formulati nella Carta dei diritti

fondamentali dell'Unione europea e nelle dichiarazioni internazionali e nella forma in cui sono

applicati da diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale. ...

Le abilità in materia di competenza civica riguardano la capacità di impegnarsi in modo efficace

con gli altri nella sfera pubblica nonché di mostrare solidarietà e interesse per risolvere i problemi

che riguardano la collettività locale e la comunità allargata. Ciò comporta una riflessione critica e

creativa e la partecipazione costruttiva alle attività della collettività o del vicinato, come anche la

presa di decisioni a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale ed europeo, in particolare

mediante il voto.

7. Senso di iniziativa e di imprenditorialit

Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee

in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la

capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta

gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel

posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le

opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di

54

cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa

dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.

Un’attitudine imprenditoriale è caratterizzata da spirito di iniziativa, capacità di anticipare gli

eventi, indipendenza e innovazione nella vita privata e sociale come anche sul lavoro. In ciò

rientrano la motivazione e la determinazione a raggiungere obiettivi, siano essi personali, o comuni

con altri, anche sul lavoro.

8. Consapevolezza ed espressione culturali

Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in

un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la

letteratura e le arti visive.

La conoscenza culturale presuppone una consapevolezza del retaggio culturale locale, nazionale ed

europeo e della sua collocazione nel mondo. Essa riguarda una conoscenza di base delle principali

opere culturali, comprese quelle della cultura popolare contemporanea. È essenziale cogliere la

diversità culturale e linguistica in Europa e in altre parti del mondo, la necessità di preservarla e

l’importanza dei fattori estetici nella vita quotidiana.

Le abilità hanno a che fare sia con la valutazione sia con l’espressione: la valutazione e

l'apprezzamento delle opere d’arte e delle esibizioni artistiche nonché l’autoespressione mediante

un’ampia gamma di mezzi di comunicazione facendo uso delle capacità innate degli individui. Tra

le abilità vi è anche la capacità di correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai pareri

degli altri e di identificare e realizzare opportunità sociali ed economiche nel contesto dell’attività

culturale. L'espressione culturale è essenziale nello sviluppo delle abilità creative, che possono

essere trasferite in molti contesti professionali.

Una solida comprensione della propria cultura e un senso di identità possono costituire la base di

un atteggiamento aperto verso la diversità dell’espressione culturale e del rispetto della stessa. Un

atteggiamento positivo è legato anche alla creatività e alla disponibilità a coltivare la capacità

estetica tramite l’autoespressione artistica e la partecipazione alla vita culturale.

3.2 PROGETTAZIONE CURRICOLARE

L’organizzazione dei Piani di Studio Personalizzati per le classi prime, seconde e terze è dettata

dalle prerogative del D.P.R. 275/99 e dalla armonizzazione tra le Indicazioni Nazionali e le

Indicazioni per il curricolo per la Scuola Secondaria di I grado (D.M. 31/07/2007).

La progettazione didattica, finalizzata alla definizione dei predetti piani, si espliciterà attraverso le

Unità di Apprendimento (UU.AA.) che troveranno il loro momento unificante nelle Linee Guida:

55

· Sviluppo armonico della persona

· Ricerca del significato

· Riflessività e autonomia di giudizio

· Progettare, progettarsi

· Responsabilità

· Collaborazione e gestione dei conflitti

· Comunicazione

e nei seguenti obiettivi formativi generali:

Classe I

Identità e Autonomia: • Disponibilità ad affrontare diverse situazioni

• Capacità di attribuire senso alle esperienze svolte a partire dai propri

interessi

• Attenzione verso l’altro e gestione delle proprie emozioni

Orientamento: • Capacità di individuare le informazioni e di intercettare le sollecitazioni

esterne utili alla propria crescita

• Capacità di realizzare un lavoro personale corrispondente ai propri

interessi

Convivenza Civile: • Rispetto della persona e dell’opinione altrui

• Disponibilità all’ascolto e al dialogo

• Consapevolezza delle regole comportamentali e dei ruoli

• Conoscenza delle norme e dei codici comunicativi sociali

• Capacità di agevolare l’integrazione, nel gruppo dei pari, dei compagni

Stranieri o con disabilità.

Strumenti culturali: • Conoscenza e comprensione delle informazioni esplicite e implicite

• Acquisizione di un metodo di studio produttivo

• Conoscenza e utilizzo del lessico specifico delle discipline

• Capacità di utilizzare strumenti operativi e di consultazione, comprese

le tecnologie digitali

• Identificazione di strutture linguistiche italiane e straniere in messaggi e

testi brevi

• Produzione di messaggi e testi brevi

• Individuazione della tipologia di testo

56

• Comprensione del significato comunicativo dei diversi linguaggi

• Capacità di operare con numeri/forme/grandezze/dati

• Ricerca e analisi dei dati relativi a fenomeni problematici

Classe II

Identità e Autonomia:• Saper trarre vantaggi dall’esperienza

• Scegliere le esperienze più significative per la propria crescita

• Rispettare l’opinione altrui

Orientamento: • Confrontare le esperienze attuali con le precedenti

• Modificare/Precisare/Organizzare le proprie scelte di giudizio e di

comportamenti

• Cogliere i problemi che presenta la realtà anche per orientare i propri

comportamenti

• Pianificare un lavoro personale per conseguire dei risultati formativi

Convivenza Civile: • Sentirsi parte di un gruppo, promuovendone l’intesa

• Disponibilità a intercettare le richieste di aiuto dell’altro

• Saper utilizzare autonomamente gli strumenti comunicativi

Strumenti culturali: • Analisi delle informazioni, relative all’argomento, necessarie e funzionali

al compito da svolgere

• Capacità di utilizzare le informazioni in possesso per elaborare testi

corretti e coerenti

• Saper scegliere gli strumenti comunicativi più idonei per esprimere il

proprio pensiero e i propri sentimenti

• i propri sentimenti Saper identificare strutture linguistiche, anche straniere,

in messaggi e testi di diverso tipo

• Capacità di produrre testi di tipologia diversa

• Comprendere la trasversalità delle nuove tecnologie dell’informazione

rispetto ai diversi ambiti disciplinari

• Capacità di cogliere analogie/differenze/relazioni/modificazioni

• Saper risolvere problemi geometrici secondo una precisa procedura

• Capacità di confrontare dati, di ordinarli per spiegarne il significato

• Saper utilizzare linguaggi simbolici in specifici contesti procedurali e

comunicativi.

57

Classe III

Identità e Autonomia: • Valorizzare se stesso nelle diverse esperienze

• Saper valutare le proprie esperienze

• Disponibilità a modificare il proprio comportamento in rapporto agli altri

Orientamento: • Saper esprimere/sostenere/rivedere i propri convincimenti

• Saper valutare la qualità e l’utilità del lavoro proprio e di altri

Convivenza Civile: • Adoperarsi per prevenire forme di disagio proprie e altrui

• Cooperare al conseguimento di finalità comuni e di interesse collettivo

• Saper formulare giudizi sul contesto di vita attuale

Strumenti culturali: • Saper utilizzare informazioni in testi argomentativi

• Capacità di seguire le trasformazioni di un contesto per trarne ipotesi

• Saper gestire le risorse a disposizione per conseguire un risultato

• Utilizzare le strutture linguistiche italiane e straniere in forma esplicita e

implicita

• Saper confrontare e analizzare criticamente testi e generi diversi

• Capacità di confrontare diversi linguaggi per scegliere il codice

comunicativo più adeguato allo scopo

• Saper rappresentare graficamente e/o mediante testi descrittivi i risultati

dell’elaborazione di un problema

• Saper formulare più ipotesi risolutive di uno stesso problema

• Saper applicare il procedimento più funzionale alla risoluzione di un

problema

La massima cura sarà riservata alla interdisciplinarietà e alla unitarietà degli apprendimenti, nonché

alla acquisizione di competenze in italiano, matematica e scienze.

3.3 Raccordo pedagogico tra curricolo obbligatorio/opzionale e i progetti di espansione dell’Offerta Formativa Tenuto conto delle diverse esigenze formative degli alunni, concretamente rilevate dal Collegio dei

Docenti attraverso l’analisi della situazione iniziale, nonché dei bisogni formativi, delle inclinazioni e

delle attitudini delle studentesse e degli studenti, si è evidenziata la necessità di garantire efficaci azioni

di continuità con la Scuola Primaria e di orientamento verso la Scuola Secondaria di secondo grado nel

rispetto delle esigenze e delle aspettative espresse dalle famiglie, dalla Comunità locale, dal contesto

sociale, culturale ed economico del nostro territorio.

È stata elaborata, pertanto, una ricca attività progettuale extracurricolare integrata con il curricolo, che si

articola in 9 Aree, entro le quali si realizzeranno i “Progetti” di ampliamento e di arricchimento degli

apprendimenti e di miglioramento delle competenze personali.

Una delle finalità del nostro Istituto Scolastico è la formazione di personalità capaci di rispettare le

diversità culturali attraverso: la conoscenza della identità propria e di quella altrui; lo sviluppo del senso

di appartenenza ad una società multietnica e multiculturale; la promozione e il rafforzamento di una

cultura della vita più sensibile all’altro come persona da conoscere e da amare; e lo sviluppo dell’etica

della solidarietà e della responsabilità.

Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, si intende sensibilizzare gli alunni nei confronti di una nuova

cultura ecologica, volta alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del territorio e alla salvaguardia

delle risorse ambientali, in termini d’investimento per le future generazioni in collaborazione con i

genitori, l’Amministrazione Comunale, gli Enti Territoriali e le altre Istituzioni scolastiche.

La conoscenza del territorio fa scaturire l’esigenza di tutela responsabile dello stesso come

partecipazione consapevole alla vita sociale nel rispetto delle regole della convivenza, della

cooperazione e della collaborazione, al fine di sviluppare una sensibilità nuova volta anche alla cultura

della prevenzione e della sicurezza.

La crescita di personalità sicure e responsabili passa necessariamente attraverso proposte

educative che coinvolgono la sfera della salute fisica e quella socio-affettiva oltre a proposte didattiche

che assicurano il successo formativo di tutti e di ciascuno.

Il raggiungimento di risultati equivalenti per tutti gli alunni prevede attività di recupero e/o di

consolidamento, riservate alla generalità degli alunni o a gruppi di alunni della stessa classe, e attività di

arricchimento/valorizzazione dei talenti a scelta degli alunni e su segnalazione dei docenti. E’ pertanto

promossa la flessibilità organizzativa, che prevede l’utilizzo del tempo risultante dalla riduzione

dell’unità oraria (cinque minuti nella giornata di martedì) e dell’orario aggiuntivo, finanziato dal Fondo

d’Istituto, per fronteggiare ulteriormente i bisogni formativi degli alunni.

59

3.4 Centro Sportivo Scolastico di Istituto

All’inizio dell’a.s. 2013-2014 si è costituito il Centro Sportivo Scolastico di Istituto che opera attraverso

la costituzione di gruppi/squadre di studenti distinti per interessi o discipline sportive e per fasce d’età,

ponendo doverosa attenzione anche ai disabili, con l’intento di contribuire alla promozione delle attività

motorie per tutti e alla valorizzazione delle eccellenze.

Tra le finalità del Centro, negli specifici programmi annuali, c’è anche l’individuazione di attività

educative trasversali di accoglienza e integrazione degli studenti che contrastino l’insorgenza di episodi

di bullismo e prevengano forme di dipendenza da alcol, tabacco, e doping. Ogni docente di Ed. Fisica

potrà utilizzare fino ad un massimo di 6 ore settimanali aggiuntive, per tutto l’anno, per proporre

iniziative varie di avviamento alla pratica sportiva, al fine di creare negli alunni un’abitudine sportiva

nello stile di vita e concepirla come attività regolare e tendenzialmente quotidiana.

3.5 PON (“Competenze per lo sviluppo” 2007- IT 051 PO 007 – F.S.E. Annualità 2013/14) Poiché i moduli formativi già sperimentati, con lo stanziamento dei fondi europei - FSE “Competenze

per lo sviluppo” Azione C1, hanno consentito agli alunni coinvolti un sostanziale sviluppo e/o

miglioramento delle competenze chiave in lingua madre, in lingua straniera, in matematica e in scienze,

questa Istituzione Scolastica ha inteso proseguire nel percorso già avviato, proponendo i seguenti

interventi formativi:

Obiettivo C- Migiorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani

Azione C1- c.a.n. C-1-FSE-2013-490

I percorsi formativi che saranno implementati sono i seguenti:

COMUNICAZIONE IN LINGUA MADRE

-“Viaggio nel mondo degli Dei e degli Eroi” – 50 ore – Destinatari: 28 alunni di classe 1a

Il percorso si articola in:

- n° 20 ore - Lettura, comprensione e analisi di testi.

- n° 30 ore – Simulazione di casi ed esperienze di drammatizzazione

-“Ciak! Si gira…apprendisti registi” – 50 ore – Destinatari: 28 alunni di classe 2a

Il percorso si articola in:

- n° 20 ore - Lettura, comprensione e analisi di testi.

- n° 30 ore – Simulazione di casi e realizzazione di un corto con cenni di post-produzione

-“Giorn@listi e giorn@le a scuola” - 50 ore – Destinatari: 28 alunni di classe 3a

Il percorso si articola in:

- n° 30 ore - Lettura e produzione di articoli giornalistici

- n° 20 ore – Attività di elaborazione testi con software di impaginazione

60

COMUNICAZIONE IN LINGUA STRANIERA

-“English for life”

Intervento formativo di attività laboratoriali con docente madrelingua inglese di 50 ore (con

certificazione Cambridge A2 Ket) rivolto a n. 30 alunni di classe 3a.

COMPETENZE IN MATEMATICA

-“Matematicamente… in gioco”

Intervento formativo di recupero/consolidamento disciplinare della matematica con attività

laboratoriale di 30 ore rivolto a n° 25 alunni di classe 1a.

-“Pitagoricamente… insieme”

Intervento formativo di recupero/consolidamento disciplinare della matematica con attività

laboratoriale di 30 ore rivolto a n° 25 alunni di classe 2a.

-“In cammino con i numeri e le figure verso…la scuola superiore”

Intervento formativo di recupero/consolidamento disciplinare della matematica con attività

laboratoriale di 30 ore rivolto a n° 25 alunni di classe 3a.

-“Scacchi”

Intervento formativo di 30 ore di attività laboratoriali per il consolidamento di abilità logiche e

matematiche, attraverso il gioco degli scacchi, rivolte a 30 alunni di classe 1a, 2a, 3a.

COMPETENZE DIGITALI

-“In Europa con l’ECDL”

Intervento formativo di attività laboratoriali di 50 ore finalizzato all’acquisizione di una adeguata

preparazione per il conseguimento della certificazione relativa ai primi quattro moduli della patente

europea, rivolto a n. 30 alunni di classe 3a.

COMPETENZE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

-“Impariamo in laboratorio”

Intervento formativo di potenziamento di 30 ore rivolto a n. 28 alunni di classe 2a che si articola in:

-15 ore di attività sperimentali di Biologia e Chimica

-15 ore di attività sperimentali di Fisica e Geologia.

61

3.6 PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI -2007-2013

3.6.1 E-1-FESR-2011-1687

Obiettivo E - “Potenziare gli ambienti per l’autoformazione e la formazione degli insegnanti”.

Azione 1 – Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione

permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni scientifiche e tecnologiche per la

ricerca didattica degli istituti.

Caratteristiche del progetto: “Le “ICT”…per una scuola di qualità”

Dall'analisi dei bisogni formativi dei docenti, effettuata al termine dell'a.s. 2010/11, è emersa la

necessità di proseguire nell'azione di innovazione dei processi di insegnamento/apprendimento

attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, al fine di progettare percorsi didattici più efficaci e motivanti

per gli alunni.

I docenti che operano in questa Istituzione scolastica, consapevoli della necessità di adeguare le loro

competenze professionali alle sfide crescenti della società della conoscenza, che non può prescindere

dall’utilizzo di risorse infrastrutturali e tecnologiche, hanno già da tempo avviato percorsi di formazione

specifici in questo settore.

Si è ritenuto pertanto necessario dotare l’Istituto della strumentazione indispensabile affinchè i docenti

possano approfondire e sviluppare competenze metodologiche e didattiche avanzate attraverso la

progettazione e l’attuazione di percorsi formativi e informativi, la preparazione di materiali didattici e la

pianificazione di esperienze di insegnamento che possano favorire l’implementazione di attività

laboratoriali per apprendimenti collaborativi e significativi per lo sviluppo di competenze specifiche.

I Destinatari dell'intervento sono tutti i docenti.

Si intendono perseguire i seguenti obiettivi:

- Potenziare e aggiornare le risorse infrastrutturali e tecnologiche a disposizione del personale scolastico;

- Creare ambienti adeguatamente attrezzati per sostenere l’attività di ricerca e di aggiornamento del

personale della scuola;

- Promuovere l’elaborazione e la diffusione di risorse didattiche digitali.

Risultati attesi

- Adeguamento delle dotazioni tecnologiche, degli strumenti e degli spazi per l’autoformazione, lo

studio e l’aggiornamento del personale all’interno della scuola e in rete con colleghi operanti in contesti

e ordinamenti scolastici differenti.

- Accesso facilitato ai sistemi di comunicazione e all’utilizzo delle ICT;

- Attivazione di percorsi di miglioramento professionale in regime di autoapprendimento;

- Produzione, fruizione e condivisione di prodotti multimediali.

62

3.6.2 PROPOSTA DI STRATEGIA DIDATTICA (idea progettuale 2.0)

Alla luce dei progressi tecnologici che stanno interessando il mondo dell’informatica e della

comunicazione, questa Istituzione scolastica, in linea con gli obiettivi di “Europa 2020”, del Piano

strategico per l’Agenda Digitale Italiana e nello spirito dell’Azione Cl@ssi 2.0 promossa dal MIUR, ha

iniziato, da anni, un percorso di ripensamento/adeguamento delle proprie modalità di didattica,

finalizzato a renderle più innovative e idonee all’educazione e alla formazione di cittadini inseriti nella

società della conoscenza, ove risulta indispensabile il possesso delle otto competenze chiave di

cittadinanza, definite, il 18 dicembre 2006, dal Parlamento Europeo e dal Consiglio.

Usufruendo dei finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, questa Scuola ha realizzato,

sino ad ora, due aule multimediali per gli alunni (una per ciascun plesso), che fungono anche da

laboratori linguistici, un’aula informatica per i docenti, un’aula musicale, un laboratorio di Scienze; ha

dotato, inoltre, un certo numero di aule didattiche di Lavagne Interattive Multimediali e la Segreteria

della Scuola di attrezzature informatiche.

Dal dibattito culturale che si è sviluppato intorno a nuove e innovative modalità di apprendimento e

dalle concrete esigenze emerse nell’ambito di una scuola che verifica quotidianamente il divario

esistente tra l’apprendimento formale tradizionale e quello informale, quest’ultimo praticato dagli

studenti in contesti non scolastici, emerge l’esigenza di riorganizzare la didattica con una pervasiva e

corretta introduzione dei linguaggi e dei contenuti digitali nella pratica educativa, anche al fine di

promuovere significativamente l’apprendimento laboratoriale in un contesto di cooperative learning.

Obiettivi generali

In relazione ai bisogni innanzi espressi, gli obiettivi generali che la Scuola ha inteso e intende

confermare con i finanziamenti FESR, sono i seguenti:

· Dotare l’Istituto di attrezzature che permettano di sperimentare soluzioni didattiche innovative e

coinvolgenti sul piano cognitivo ed emozionale;

· Sviluppare l’apprendimento digitale per formare cittadini in possesso di competenze adeguate

alle esigenze della società della conoscenza e alle prospettive occupazionali del “nuovo” mondo

del lavoro;

· Superare il digital devide che caratterizza la popolazione, promuovendo l’innovazione digitale

della scuola;

· Superare la tradizionale separazione tra tempo scuola e tempo extra scuola;

· Innovare l’approccio allo studio;

· Valorizzare gli apprendimenti informali;

· Sviluppare l’apprendimento “reticolare” e “associativo”, da affiancare a quello “lineare”

tradizionale e favorire lo sviluppo di competenze metacognitive;

· Sviluppare servizi telematici per migliorare la comunicazione scuola-famiglia.

63

Obiettivi di apprendimento

Coerentemente con gli obiettivi generali, sul piano strettamente pedagogico questa Istituzione scolastica

intende perseguire i seguenti obiettivi:

· Rendere l’apprendimento più attraente, rinnovando gli ambienti scolastici e facendo loro assumere la

forma di “classi aperte”;

· Utilizzare i seguenti strumenti tecnologici durante le attività didattiche:

o digital device (notebook e/o tablet), a favore del maggior numero possibile di studenti e

docenti;

o LIM (Lavagne Interattive Multimediali), fondamentali nella pratica didattica in aula.

Tali dotazioni tecnologiche favoriscono l’apprendimento tramite:

o eBook, anche nella forma del Multi Touch Book, per rendere interattiva l’interazione con il

libro;

o Blog, per consentire ad ogni studente di pubblicare testi online, creare “diari di bordo” delle

proprie attività, “postare” materiali didattici e di esercitazione e condividere e confrontare le

proprie idee con quelle degli altri utenti, mediante spazi virtuali a ciò destinati;

o Istant messaging, per creare uno spazio virtuale che consenta l’interazione in tempo reale tra

studenti o tra studente e docente, a prescindere dalla loro dislocazione;

o Podcast, aventi lo scopo di arricchire i libri tradizionali con file multimediali;

o Wiki, pagine contenenti ipertesti creati da una molteplicità di utenti in collaborazione tra loro

(cooperative learning).

64

3.7 PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA”

3.7.1 Obiettivi generali

Il P.O. Puglia FSE 2007-2013 pone tra le priorità il miglioramento e la valorizzazione del sistema

dell’istruzione. All’interno di una politica finalizzata a creare le condizioni per un apprendimento lungo

tutto l’arco della vita, tra gli obiettivi strategici si pone quello di innalzare i livelli di apprendimento,

assicurare l’equità di accesso, garantire il possesso delle competenze chiave attraverso interventi efficaci

per il recupero delle competenze di base, anche con azioni sul contesto di riferimento, tali da aumentare

l’attrattiva del sistema scolastico e contrastare la dispersione scolastica. I progetti prevedono l’attuazione

di azioni complementari agli interventi scolastici.

Tra le ragioni della dispersione scolastica, intesa sia come allontanamento dello studente dal sistema di

istruzione e formazione, sia come allungamento del tempo del suo percorso scolastico, si possono

individuare:

- Aspetti strutturali, organizzativi e di funzionamento del corso di studi intrapreso;

- Difficoltà dell’allievo ad adattarsi alla vita scolastica legate al processo di apprendimento o

all’interazione con compagni e insegnanti;

- Ragioni di ordine personale legate ad aspetti della personalità individuale;

- Difficoltà derivanti dal contesto socio-economico, culturale e familiare in cui l’allievo vive.

Per sostenere adeguatamente l’innalzamento dei livelli di istruzione degli alunni a rischio di dispersione

si devono promuovere, quindi, specifiche attività didattiche che, avvalendosi di metodi innovativi, le

rendano più attrattive e favoriscano il successo scolastico. Tali attività devono favorire lo sviluppo delle

capacità cognitive, comunicative e relazionali, e delle competenze linguistiche e logico matematiche

(apprendere ad apprendere) dei giovani allievi e a migliorarne anche i processi di maturazione per

favorire scelte consapevoli.

La scuola deve contribuire allo sviluppo del benessere della società in cui si vive, formando cittadini

attivi e responsabili, capaci di esigere i propri diritti e di contribuire in modo consapevole alle

risoluzioni dei problemi. Il tempo-scuola diventa una variabile fondamentale, anche se non si deve

dimenticare la motivazione individuale, il contesto sociale in cui avviene l’apprendimento, la

strumentazione tecnico didattica a disposizione, l’aggiornamento degli insegnanti.

3.7.2 Realizzazione del Progetto

Poiché negli anni scolastici precedenti (2009/10, 2010/11, 2011/2012 e 2012/2013) il Progetto “Diritti a

scuola” è stato realizzato con risultati molto positivi per gli alunni partecipanti, anche per l’anno

scolastico 2013/2014 è stato riproposto per gli alunni che presentano particolari difficoltà nello studio, in

Italiano e/o in Matematica, e che necessitano di guida e/o di supporto.

65

In data 14 ottobre 2013 dal Ministro Maria Chiara Carrozza e il Presidente della Regione Puglia on.

Nichi Vendola è stato stipulato uno specifico Accordo tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università

e della Ricerca e la Regione Puglia per “la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento dei

livelli di apprendimento della popolazione scolastica pugliese, da realizzarsi attraverso azioni di

recupero e/o di rafforzamento delle conoscenze e delle competenze per l’anno scolastico 2013-2014”.

Con Determina Dirigenziale n° 2016, in data 29/10/2013 la Regione Puglia, in attuazione del

Programma Operativo Regionale –F.S.E.-2007/2013 - ASSE III - “INCLUSIONE SOCIALE – Avviso

n. 3/2013, ha autorizzato, per l’annualità 2013-2014, il Progetto “DIRITTI A SCUOLA” presentato da

questa Istituzione Scolastica che prevede la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento dei

livelli di apprendimento degli studenti in difficoltà, attraverso azioni di recupero e/o rafforzamento delle

conoscenze in Italiano, con n° 1 Progetto di tipo A, in Matematica, con n° 1 Progetto di tipo B e n° 1

Progetto di tipo C.

I docenti di Italiano e Matematica di ciascun consiglio di classe, hanno individuato gli alunni destinatari

del progetto attraverso la somministrazione di tests di ingresso e osservazioni sistematiche, nel corso del

primo periodo di lezione del corrente anno scolastico, per gli alunni di cl. I, e anche attraverso l’analisi

degli esiti degli anni precedenti, per gli alunni di cl. II e III.

Alla organizzazione, stesura, presentazione e attuazione del Progetto ha provveduto il Comitato

Tecnico (individuato dal D.S. con nota prot. n. 9804 del 30/11/2011), composto da:

· Prof. Basile Alfredo ( D.S. ) , con funzione di direzione e coordinamento;

· Prof.ssa Dellaluce Concetta ( coll. D.S.), Referente

· Prof.ssa Mazzia Rosa ( FS Area 1), membro

· Prof.ssa Damato Anna M. ( FS Area 2 ), membro

· Prof.ssa Campese Rosalba ( FS Area 3 ), membro

Per garantire il pieno successo degli interventi sono state proposte le seguenti azioni:

- Attivazione di forme di collaborazione con gli studenti e con le famiglie

- Condivisione degli interventi e delle metodologie didattiche con i docenti curriculari, anche

attraverso la partecipazione alle riunioni di verifica dei Consigli di classe.

- Incontri interdisciplinari e attività in compresenza

- Monitoraggio costante degli interventi (in ingresso, in itinere, finale)

- Raccordo con la Regione Puglia, l’Ufficio S.R.P. e gli Ispettori Tecnici individuati per la

gestione dell’intervento.

Accanto alle metodologie tradizionali, si intendono adottare le seguenti metodologie didattiche:

- Allungamento del tempo scuola e dei tempi di assimilazione / apprendimento

- Metodologie didattiche interattive

66

- Metodologia della comunicazione verbale, non verbale, mista

- Counseling e tutoring

- Ausilii didattici informatici e multimediali

- Apprendimento per problemi

Il progetto deve essere illustrato alle famiglie degli alunni destinatari, chiamate a sottoscrivere il

contratto formativo, in un apposito incontro, con i docenti nominati e con i docenti del Comitato

Tecnico.

E’ previsto il coinvolgimento delle famiglie degli alunni partecipanti, che verranno regolarmente

informate dei risultati e dei progressi conseguiti.

Il Progetto sarà chiuso con una manifestazione-evento e la consegna di attestati di partecipazione.

67

3.8 TEMPI DELLE DISCIPLINE E DELLE ATTIVITA’ FACOLTATIVE/OPZIONALI

Al fine di realizzare il Profilo educativo, culturale e professionale previsto per la conclusione del

primo ciclo e di trasformare in competenze personali gli obiettivi generali del processo formativo e gli

obiettivi di apprendimento delle Indicazioni per il curricolo per la Scuola Secondaria di I grado, la

scuola secondaria di I grado “G. De Nittis”, ben sapendo che la logica della multi-interdisciplinarità, in

cui si precisa ogni attività didattica, garantisce all’utenza il diritto ad una istruzione–formazione dei

saperi integrati, dove vige il principio che il tutto è sempre maggiore della somma delle parti, definisce

la quantificazione minima del monte ore disciplinare e delle attività facoltative/opzionali per le classi

prime, seconde e terze, così come da tabella:

DISCIPLINE

ORARIO MINIMO OBBLIGATORIO

ITALIANO

6 h

STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE

2 h

GEOGRAFIA

2 h

MATEMATICA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

6 h

INGLESE

3 h

FRANCESE

2 h

TECNOLOGIA

2 h

ARTE E IMMAGINE

2 h

MUSICA

2 h

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

2 h

RELIGIONE CATTOLICA

1 h

Totale 30 h

Premesso che

- l'articolo 1 della Legge n.169 del 30 ottobre 2008 prevede che siano attivate azioni di

sensibilizzazione all'interno delle scuole finalizzate all'acquisizione, nel primo ciclo di istruzione, di

conoscenze e competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione»;

- insegnare le regole del vivere civile e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più

ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o

meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo (Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia

e per il primo ciclo di istruzione, D.M. 31/07/2007);

- la scuola è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri

della società come parte di una comunità vera e propria (Indicazioni per il curricolo per la scuola

dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, D.M. 31/07/2007);

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- il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di

collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale

(Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, D.M.

31/07/2007);

- è compito peculiare del primo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva

(Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, D.M.

31/07/2007); l’ora di approfondimento sarà dedicata all’area storico-geografica, con l’insegnamento di

“Cittadinanza e Costituzione”

Obiettivi irrinunciabili saranno la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della

responsabilità; il riconoscimento e il rispetto dei valori sanciti nella Costituzione della Repubblica

Italiana, nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella Dichiarazione dei Diritti del

Fanciullo.

3.8.1 ATTIVITA’ ALTERNATIVE

ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, in

conformità all’accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense (art. 9.2 del 18 febbraio 1984).

Ogni alunno ha il diritto di scegliere ogni anno, di avvalersi o di non avvalersi dell’insegnamento della

religione cattolica; la famiglia, all’atto dell’iscrizione alla scuola, è chiamata a dichiarare la propria

scelta. Nel caso in cui l’alunno non si avvalga dell’insegnamento della religione cattolica, la famiglia

può fare richiesta di:

· Attività didattiche formative alternative;

· Attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;

· Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica;

· Permanenza in classe.

Nell’anno scolastico in corso 12 alunni hanno chiesto di non avvalersi dell’insegnamento della

Religione cattolica.

69

4. MODALITA’ DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ (Decisioni didattico-metodologiche generali) La gestione dei processi di insegnamento-apprendimento avverrà attraverso la ricerca in classe e sul

campo, mediante lavori di gruppo, classi aperte, lavoro cooperativo, apprendimento per problemi.

La gestione del clima in aula avverrà attraverso un continuo dialogo costruttivo tra alunni e docenti con

promozione di “autoanalisi” volta a formare la soggettività di ognuno grazie anche agli insegnamenti,

alla qualità delle relazioni per una umanizzazione del clima scolastico.

Organizzazione didattica

SPAZI: aule, laboratori, palestra, extrascuola TEMPI: antimeridiano e pomeridiano FORME DI RAGGRUPPAMENTO DEGLI ALUNNI: gruppo classe, classi aperte, gruppi di livello

DOCENTI DELLA CLASSE

(mediatori didattici)

attenzione allo sviluppo delle abilità

di studio

promozione della motivazione

all’apprendimento

individualizzazione con il rispetto dei

diversi stili di apprendimento

promozione del Cooperative

Learning

valorizzazione delle

intelligenze multiple

attuazione del

Mastery Learning metodologia euristica

DIDATTICA LABORATORIALE

70

5. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO

5.1 ATTIVITÀ, INIZIATIVE CON IL TERRITORIO.

La Scuola Secondaria di I grado “G. De Nittis” intende aprirsi al territorio, in collaborazione con

agenzie socio-culturali della città, attuando e partecipando a iniziative varie quali:

· mostra di presepi;

· carnevale cittadino,

· gemellaggio epistolare e in video-conferenza con alunni frequentanti scuole secondarie di I grado di

altre regioni e di Paesi europei ed extraeuropei;

· cineforum e spettacoli teatrali per ragazzi;

· mostre, mercatini ed eventi vari;

· rappresentazioni teatrali anche in altre città limitrofe;

· manifestazioni a conclusione di progetti realizzati dalle singole scuole;

· orientamento educativo;

· concorsi vari.

Considerato quanto deciso all’unanimità dal Collegio dei Docenti in data 09/09/2013

- le classi prime potranno partecipare alle iniziative di promozione della cultura cinematografica o

fruire del teatro;

- le classi seconde potranno scegliere di partecipare alle iniziative di promozione della cultura

cinematografica o ad uno spettacolo teatrale;

- le classi terze potranno partecipare alle iniziative di promozione della cultura cinematografica o

fruire del teatro.

La Scuola Secondaria “G. De Nittis” aderisce ai Giochi Sportivi Studenteschi a. s. 2013/2014

(corsa campestre, pallavolo, atletica leggera e scacchi) promossi dal M. I. U.R. d’intesa e in

collaborazione con il C.O.N.I. e in accordo con le Regioni, gli EE. LL. e altre Istituzioni scolastiche.

Tutte le iniziative verranno menzionate nell’ambito delle Unità di Apprendimento che andranno a

costituire i Piani di Studio Personalizzati.

Eventuali nuove proposte provenienti dall’extrascuola in corso d’anno saranno accuratamente

vagliate dal corpo docente.

71

5.2 VISITE E VIAGGI D’INTEGRAZIONE CULTURALE

Anche quest’anno la scuola promuove occasioni conoscitive del territorio cittadino e non, per un

apprendimento diretto e la fruizione di beni culturali, ambientali e paesaggistici, attraverso:

· visite guidate a musei, monumenti, biblioteca, pinacoteca e castello, al teatro e al cinema, botteghe di

artigiani, anche con l’intervento dell’associazione CTG - Gruppo Leontine di Barletta, dello IAT di

Canosa e della proloco di Ruvo e altre associazioni.

· viaggi di istruzione all’interno del territorio urbano e nel territorio extraurbano, regionale, nazionale

ed extranazionale.

Le visite e i viaggi d’istruzione si svolgeranno, ai sensi del D.P.R. n. 416/74, sulla base dei criteri

indicati annualmente dal Consiglio d’Istituto e su preventiva autorizzazione del medesimo. In particolare

dovranno essere soddisfatte le seguenti condizioni:

1- Il viaggio d’istruzione si svolgerà in un arco temporale compreso tra il 1° marzo e il mese di

maggio.

2- Al viaggio parteciperà la classe se il 75% degli alunni avranno presentato la loro adesione.

3- I genitori consegneranno l’adesione scritta e verseranno un anticipo.

Le mete individuate dal Collegio dei Docenti in data 09/09/2013 sono le seguenti:

- classi prime: visite nel centro storico di Barletta e dintorni e/o in luoghi di interesse ambientale

(Margherita di Savoia, Trani, Ruvo e Terlizzi, ecc.); viaggio di istruzione in Puglia, Molise,

Basilicata e Campania (Pompei e zone di Salerno e Caserta) della durata di n.1 giorno;

- classi seconde: visite nel centro storico di Barletta e dintorni e/o presso istituzioni politico-

sociali e aziende alimentari (pastificio, caseificio, bottega di torrefazione del caffè, ecc.); viaggio

di istruzione in Puglia, Molise, Basilicata, Campania (Pompei e zone di Salerno e Caserta) della

durata di n.1 giorno; e Lazio, per eventuali visite alle Istituzioni governative, in caso di non

partecipazione delle classi terze, anche della durata di due giorni ( con un pernottamento).

- classi terze: visite presso la pinacoteca comunale e/o nei luoghi della memoria del territorio

cittadino, in luoghi di interesse scientifico (Cittadella Mediterranea di Bari; E.N.E.A. di

Manfredonia, ecc.) e/o religioso (sinagoga, quartiere ebraico di Trani); viaggio d’istruzione in

Italia o all’estero.

La classe, secondo quanto previsto dal Regolamento di Istituto, sarà accompagnata da 1 o 2 docenti (1

docente ogni 15 alunni) e dall’insegnante di sostegno, se all’uscita e/o al viaggio partecipa l’alunno con

disabilità.

72

5.3 ORIENTAMENTO

Agli alunni sono offerte attività formative motivanti che valorizzano le potenzialità individuali e

contemporaneamente li incoraggiano ad essere soggetti attivi della propria crescita.

L’azione orientativa della scuola secondaria di primo grado si dispiega sia come risorsa trasversale

a tutte le discipline, sia come percorso didattico da sviluppare nel corso dell’intero triennio, sia come

attività terminale di esso: è intesa come risposta a un bisogno di formazione continua, formazione

superiore, formazione nell’area dello svantaggio. Tutti i docenti promuovono il merito

nell’apprendimento, coltivano i talenti con attività volte alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini,

per facilitare gli alunni nella scelta della scuola secondaria di secondo grado, senza trascurare lo studio

attento del mercato del lavoro per accrescere l’occupabilità dei giovani.

Per le classi terze, nell’ambito della attività specifica di Orientamento, vengono predisposti

incontri di formazione e di informazione con:

· esperti del mondo del lavoro;

· Dirigenti della Confindustria;

· responsabili dei servizi scolastici del Comune di Barletta;

· docenti responsabili dell’orientamento delle Scuole Secondarie di Secondo Grado della

città e del territorio.

Sono inoltre attuate:

· visite programmate ad Istituti di Scuole Secondarie di Secondo Grado;

· progettazione e realizzazione di laboratori con gli Istituti di Istruzione secondaria di

Secondo Grado.

A gennaio, presso la nostra scuola, sarà aperto a genitori e alunni uno “Sportello Informativo”, gestito

dai docenti promoter per l’Orientamento delle Scuole Secondarie di secondo grado, per coinvolgere le

famiglie nella scelta della scuola superiore dei propri figli.

Inoltre, le classi terze potranno incontrare esperti del mondo del lavoro e visitare aziende per conoscere

realtà economiche e commerciali locali.

73

6. INCLUSIONE SCOLASTICA

6.1 Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Nell’Area dei Bisogni Educativi Speciali sono comprese tre grandi sotto-categorie:

1)Disabilità; 2) Disturbi Evolutivi Specifici; 3) Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 precisa che alcune tipologie di disturbi non esplicitati nella legge

170/2010, danno diritto a usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto gli alunni che evidenziano tali

disturbi, presentano problematiche specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma.

All’interno del nostro Istituto sono presenti 9 alunni diversabili, 12 alunni con disturbi specifici di

apprendimento e diversi alunni in situazione di disagio.

La scuola media di I grado “G. De Nittis” promuove il diritto alla scolarizzazione-formazione di ogni

alunno ed esplica il proprio impegno progettuale ed organizzativo realizzando l’accoglienza e favorendo

l’inclusione (scolastica e sociale) per ottimizzare gli apprendimenti.

La nostra Scuola si propone di promuovere l’inclusione degli alunni con BES sulla base dei seguenti

presupposti fondamentali:

• centralità dell’alunno diversamente abile, riconoscendogli il diritto alla diversità;

• diritto alla libertà di apprendimento secondo i ritmi e i tempi a lui/lei più congeniali;

• diritto ad una didattica individualizzata;

• diritto alla continuità del processo di crescita secondo un “progetto di vita”.

Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati, la nostra Scuola ha attivato:

- la collaborazione tra docenti di sostegno, docenti curricolari, operatori A.S.L. e genitori di alunni

con BES per predisporre un Piano Educativo Individualizzato, adeguato ai bisogni educativi e

didattici dei singoli alunni;

- l’aggiornamento-qualificazione dei docenti;

- l’individuazione di un docente (Funzione Strumentale) come supporto e coordinamento dei

docenti negli interventi di inclusione e nella stesura di Progetti;

- l’istituzione della “commissione H”, costituita dal Dirigente scolastico, da un docente

coordinatore e da tutti i docenti di sostegno. Questo gruppo affronta i problemi legati

all’accoglienza e all’inclusione per prevenire o ridurre le situazioni di difficoltà; favorisce lo

scambio di informazioni tra tutti gli operatori coinvolti e propone forme di coordinamento tra i

vari ordini di scuola;

- l’istituzione del GLHI (gruppo di lavoro H di Istituto), presieduto dal Dirigente scolastico, e

costituito dai Consigli di classe, dall’unità multidisciplinare di N.P.I., dai genitori degli alunni;

- la collaborazione con i Servizi sociali e sanitari dell’Ente locale, che sempre più intervengono

nel processo educativo-didattico con qualificato personale educativo-assistenziale, e con la

scuola Polo (I.P.SS.C.T. “Nicola Garrone” di Barletta), che provvedono a finanziare progetti e

richieste di materiali didattici.

74

Relativamente agli alunni con DSA, la legge 170/2010 apre un canale di cura educativa, concretizzando i principi

di personalizzazione dei percorsi di studio già enunciati nella legge 53/2003, disponendo la presa in carico

dell’alunno da parte di ciascun docente curriculare e di tutto il team di docenti coinvolto.

La nostra Scuola ha attivato la collaborazione tra docenti curricolari, operatori A.S.L. e genitori per

predisporre un Piano Educativo Individualizzato, adeguato ai bisogni educativi e didattici dei singoli

alunni; all’inizio dell’anno scolastico, il Consiglio di classe procede alla redazione del Piano Didattico

Personalizzato (PDP) che documenti alle famiglie le strategie di intervento programmate e messe in atto.

L’attivazione di tale percorso per un alunno con DSA è deliberata dal Consiglio di classe, firmata dal Dirigente

Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.

Il Consiglio di classe, inoltre, sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico può richiedere

che questi alunni si avvalgano di strumenti compensativi e di misure dispensative previste dalla L. 170/2010 (DM

5669/2011).

6.2 Inclusione degli alunni stranieri

Da alcuni anni, il numero di alunni stranieri iscritti nel nostro istituto è in aumento: nel corrente anno

scolastico sono inseriti in classe 11 alunni stranieri. In una società che si presenta sempre più multietnica

e multiculturale, la scuola ha il compito di favorire l’integrazione e il diritto allo studio, e uguali

opportunità anche agli alunni stranieri attraverso:

- la capacità e la possibilità concreta di mettere in campo significativi progetti di accoglienza e di

insegnamento dell’italiano;

- l’elaborazione di innovativi strumenti didattici;

- la riflessione su figure di mediazione, cioè la possibilità di affiancare agli alunni in classe figure

di madrelingua come mediatori linguistici per facilitare la comprensione e l’appropriazione della

lingua italiana;

- l’utilizzo di tutte le possibilità connesse con l’autonomia didattica, in particolare per quanto

concerne la flessibilità;

- la valorizzazione interculturale;

- la partecipazione a tutte le attività di integrazione promosse dal territorio.

Il nostro Istituto Scolastico pone, tra le sue finalità formative, la formazione di personalità capaci di

rispettare e valorizzare le diversità culturali attraverso la conoscenza della propria identità e di quella

altrui. A tal fine, per prevenire e superare il disagio dovuto alla difficoltà di comunicazione, sono state

predisposte prima attività e iniziative di accoglienza rivolte agli alunni stranieri in entrata, che

favoriscano la loro partecipazione serena alle attività didattiche, poi prove che mirano all’accertamento

delle competenze, delle abilità e dei livelli di preparazione di ciascuno, per la progettazione di percorsi

di studio individualizzati che facilitino l’apprendimento della lingua italiana e il superamento di

condizioni disomogenee di scolarizzazione.

75

76

7. LA VALUTAZIONE PER LA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’autonomia, rendendo le istituzioni scolastiche protagoniste attive e responsabili del servizio reso

all’utenza, ha operato una vera e propria rivoluzione nella cultura e nel modo di essere e di funzionare

del sistema scolastico.

La capacità delle scuole di analizzarsi e di valutarsi, di individuare i propri punti di forza e di

criticità, di giudicare il grado di realizzazione degli scopi e delle finalità cui tendono e il grado di

soddisfazione degli utenti diventa una funzione indispensabile per prendere decisioni ragionate in vista

di un miglioramento continuo della qualità del servizio erogato, nonché uno strumento per adattare e

riadattare la propria organizzazione ad una realtà economica, sociale e culturale in continua evoluzione e

rispondere alle richieste e ai bisogni dell’utenza e della più vasta comunità con cui la scuola interagisce.

La Scuola Secondaria di I grado “G. De Nittis” opera in quest’ottica al fine di:

ü promuovere il successo formativo, rispettando le capacità e le attitudini di tutti gli alunni;

ü erogare servizi di istruzione e di formazione qualitativamente significativi e rispondenti ai reali

bisogni dei clienti/utenti interni/esterni (alunni, docenti e non, Dirigente Scolastico, personale

amministrativo, comunità locale, famiglie).

Essa, pertanto, si propone di

- potenziare la cultura della progettualità per rendere l’offerta formativa flessibile e mirata a

soddisfare le esigenze che emergono dal territorio (senza comunque per questo venire meno al

perseguimento di standard formativi a livello nazionale);

- valutare costantemente la qualità e la validità dei processi e dei risultati raggiunti, in termini di

efficacia ed efficienza;

- riqualificare continuamente la professionalità dirigente e docente per adeguarla ai cambiamenti;

- sviluppare l’organizzazione in rete tra scuole e tra scuola e territorio per favorire scambi di

esperienza e di materiali didattici e per potenziare le risorse specifiche delle diverse professionalità.

77

7.1 LA VALUTAZIONE: CHI VALUTA? CHE COSA? COME?

L’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche amplia il significato e il raggio d’azione

della valutazione. Essa, infatti, non prende in considerazione soltanto le prestazioni degli alunni, ma

anche quelle dei docenti, del dirigente, del personale A.T.A., cioè di tutti coloro che, nello specifico

svolgimento del loro ruolo, concorrono a fornire un servizio scolastico efficace ed efficiente.

La valutazione, pertanto, non ha una funzione di controllo fiscale dei risultati, ma quella di

verificare i processi decisionali, messi in atto per il raggiungimento dei risultati attesi, e la loro effettiva

validità, sulla base dei riscontri (più o meno positivi) ottenuti.

CHI VALUTA? CHE COSA? COME?

SISTEMA

NAZIONALE DI VALUTAZIONE

GRUPPI

TERRITORIALI DI

MONITORAGGIO

UNITA’ SCOLASTICA

QUALITA’

DEI SERVIZI SCOLASTICI

PRESTAZIONI PROFESSIONALI

DEGLI INSEGNANTI

E DEL DIRIGENTE

APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI

STRUMENTI

E PROCEDURE DI

- VALUTAZIONE INTERNA - VALUTAZIONE ESTERNA

78

7.2 VALUTAZIONE DI ISTITUTO

7.2.1 LA VALUTAZIONE INTERNA

(AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO - VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI - VALUTAZIONE

DELL’INSEGNAMENTO)

VALUTAZIONE INTERNA

a cura

dell’istituzione scolastica

AUTOVALUTAZIONE

DI ISTITUTO

(a cura del GAV e di competenza del

Collegio Docenti, del Dirigente Scolastico, del Consiglio d’Istituto)

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

E

DEL COMPORTAMENTO

DEGLI ALUNNI (di competenza

dei docenti di classe)

- Efficacia ed efficienza del POF

- Qualità dell’insegnamento

- Grado di soddisfazione delle famiglie

- Progetti di ampliamento dell’offerta formativa

- Diagnostica

(iniziale) - Formativa (in

itinere) - Sommativa

(registrata nella

scheda di valutazione

personale dell’alunno)

79

7.2.1.1 AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

L’ Autovalutazione d’Istituto viene espletata dalla nostra scuola attraverso tre fasi:

- l’autodiagnosi che accerta ed esamina le condizioni che connotano lo svolgimento delle attività

formative, soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione (in relazione ai bisogni degli utenti e al

contesto in cui la scuola è situata);

- l’autovalutazione che riguarda l’osservazione e la misurazione dei processi in atto posti in essere con lo

scopo di perseguire le finalità formative definite dal POF;

- l’autoanalisi che si fonda sugli elementi ricavati attraverso le due attività precedenti (diagnosi e

valutazione) e costituisce l’azione di riflessione qualitativa sui risultati ottenuti, che viene espressa

tramite livelli di efficienza e d efficacia.

7.2.1.2 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni farà riferimento all’art. 8, D.

lgs n 59/2004 e art 3 L. n 169/2008.

Criteri e modalità della valutazione degli apprendimenti L’atto valutativo sintetizza e rende evidente quanto in sede di progettazione è stato predisposto a livello

di finalità, strategie, metodi, risorse per rispondere ai bisogni formativi della classe e del singolo alunno.

Anche nei confronti dei genitori esso assume un’evidenza superiore a molte altre circostanze che

caratterizzano il percorso scolastico. L’atto valutativo è l’ultima operazione del controllo, che avviene

attraverso una costante misurazione sistematica e analitica delle osservazioni. La valutazione è il

momento di sintesi in cui vengono messe a fuoco le prestazioni dell’alunno, considerando il livello di

partenza, le modalità di somministrazione delle prove e i dati socio-affettivi che hanno contribuito al

raggiungimento degli obiettivi prefissati. La misurazione dei comportamenti e delle prestazioni

nell’ambito socio-affettivo vengono verificati attraverso un’osservazione sistematica. La valutazione è

una componente essenziale nella programmazione educativa e didattica del Collegio Docenti, del

Consiglio di Classe e dei singoli insegnanti. Essa comporta, nel caso un obiettivo prefissato non venga

raggiunto, l’analisi delle cause, la modifica della programmazione educativa e una progettazione degli

interventi di recupero.

È necessario innanzitutto chiarire alcuni presupposti fondamentali:

1. Ogni valutazione deve essere trasparente, cioè deve avvenire attraverso una comunicazione

chiara e semplice.

80

2. La valutazione deve essere condivisa, cioè deve essere, a livello collegiale, uniforme e chiara nei

criteri e nelle modalità.

3. Attraverso la valutazione formativa, attuata costantemente con le verifiche, si arriva ad una

valutazione sommativa e orientativa finale, che tende a mettere in luce al docente e all’alunno i

passi compiuti, gli ostacoli superati e quelli ancora da superare, al fine di indicare un percorso

concreto e progettabile.

4. La valutazione è personale, riguarda cioè il rapporto tra le persone (l’insegnante e l’alunno); non

può collocarsi fuori da questo rapporto e a questo rapporto riconduce.

5. La valutazione è positiva: non si costruisce sul negativo; bisogna tendere a far emergere il

positivo, il passo compiuto, la scoperta, non l’errore: l’insegnante deve aiutare l’alunno ad

affrontare in maniera serena i propri insuccessi.

6. Ogni atto valutativo ha una doppia valenza: serve all’alunno per verificare il grado di

competenza raggiunto e all’insegnante per verificare l’efficacia della propria azione didattica al

fine di predisporre l’attività successiva o eventuali attività di recupero e rinforzo. In questo

senso, sinteticamente, si può dire che ogni atto valutativo tende a far maturare la capacità di

autovalutazione, sia da parte dell’alunno che dell’insegnante. L’autovalutazione necessita

conoscenza dal proprio livello di partenza, consapevolezza del percorso di apprendimento

(metacognizione), capacità di valutare i punti di forza e di fragilità, disponibilità alla

riprogettazione dei percorsi.

7. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe,

concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la

non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo (com.3, art.2 della

Legge n.169 del 30 ottobre 2008).

8. La valutazione periodica e annuale (suddivisa in due quadrimestri) degli apprendimenti degli

alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché la valutazione dell’esame

finale del ciclo, sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi

(com.2, art.3 della Legge n.169 del 30 ottobre 2008).

9. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli

studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto

non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (com.3, art.3 della Legge

n.169 del 30 ottobre 2008).

10. L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi

e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di

maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una

valutazione non inferiore a sei decimi (com.3-bis, art.3 della Legge n.169 del 30 ottobre 2008).

81

Che cosa si valuta? quando si valuta?

Gli obiettivi educativi e cognitivi vanno dichiarati all’alunno, poiché è fondamentale che egli conosca

l’ambito sul quale la sua competenza verrà misurata. Gli obiettivi dovranno essere misurabili, riferiti a

una parte limitata dell’itinerario didattico, dovranno tenere presente il livello di partenza e i risultati

prefissati.

· Si valuta in itinere e alla fine di un’unità di apprendimento per verificare le competenze

acquisite, nonché l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.

· Si valuta quotidianamente in ordine alle finalità educative generali.

· Si valuta alla fine di un momento educativo straordinario (lavoro di gruppo, visita di istruzione,

testimonianza, esperienza di studio, laboratorio).

Strumenti di valutazione

Gli strumenti attraverso cui gli insegnanti valutano il percorso educativo e didattico sono:

· prove formali di tipo globale o fattoriale: test a carattere oggettivo, relazioni, interrogazioni a

partire da domande calibrate, grafici e disegni, prove scritte1 o orali complesse, esercizi,

problemi e prove pratiche;

· prove informali: osservazioni sistematiche sugli stili cognitivi o sugli aspetti comportamentali

degli alunni, colloqui orali informali, discussioni in classe, lavori di gruppo, attività di

laboratorio, attività di convivenza.

La documentazione della valutazione

Nell’ambito della legge sull’autonomia, la definizione della documentazione relativa alla valutazione è

affidata alla singola istituzione scolastica.

La nostra scuola si è impegnata da tempo a individuare strumenti e linguaggi adeguati a esprimere una

valutazione realistica, positiva, comprensibile.

Il quadro generale definito dalla normativa in materia pone al centro alcuni principi:

· i soggetti della valutazione, ciascuno nel proprio specifico, sono tre: l’alunno, il docente, il

contesto;

· ogni soggetto, in particolare l’alunno e il docente, sono chiamati a una continua autovalutazione;

· la valutazione non può essere generica, ma deve tenere conto delle caratteristiche personali

dell’alunno;

1 Minimo due prove scritte a quadrimestre per italiano, matematica, lingua inglese e francese. Nelle classi prime, per il primo quadrimestre, è prevista solo una prova scritta di lingua francese.

82

· ogni percorso di apprendimento, personalizzato e calibrato sul singolo alunno, deve avere come

riferimento degli standard individuati a livello nazionale, che orientano e verificano

costantemente gli effettivi progressi, nell’ottica della certificazione delle competenze maturate.

In attesa della definizione di questi standard nazionali (per ora definiti solo per l’insegnamento delle

lingue straniere e per il conseguimento della patente europea per il computer), ogni istituzione scolastica

sta provvedendo in modo autonomo all’individuazione di alcuni descrittori che, nell’ottica della

certificazione delle competenze, permettano la progettazione dell’attività didattica.

Ciò permette di elaborare degli strumenti che documentino le numerose e articolate osservazioni

valutative che i singoli docenti e i consigli di classe effettuano durante l’attività scolastica.

La nostra scuola ha, fino ad ora, definito i seguenti strumenti (che sono oggetto di continua verifica e

aggiornamento):

· La scheda di valutazione quadrimestrale2, in cui le valutazioni quadrimestrali per disciplina sono

espresse in decimi, in lettere e in cifre (com.2, art.3 della Legge n.169 del 30 ottobre 2008).

· Il certificato delle competenze, solo per gli alunni delle classi terze, in cui si sono indicati i livelli

di competenza raggiunti dall’alunno in ogni disciplina3, tenuto conto delle valutazioni espresse

dagli insegnanti del Consiglio di classe e degli esiti delle prove dell’Esame di Stato conclusivo

del Primo Ciclo di Istruzione.

2 31 gennaio 2013 per il 1° quadrimestre; 09 giugno 2014 per il 2° quadrimestre aspetti essenziali; 3 ∙ livello essenziale (6/10): indica un raggiungimento delle competenze negli e delle abilità negli aspetti essenziali; capacità di applicazione di regole e procedure fondamentali; capacità di relazionarsi e di esporre le proprie opinioni. ∙ livello intermedio (7-8/10): indica un grado di conseguimento delle conoscenze e delle abilità che permetta la loro applicazione in situazioni note e capacità di relazionarsi con gli altri, di proporre opinioni personali sostenendole con adeguate argomentazioni.;

∙ livello avanzato (9/10) : indica padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità anche in situazioni nuove ; la capacità di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie opinioni e sostenerle con adeguate argomentazioni.

∙ livello eccellente (10/10- 10/10 con lode) : indica una completa padronanza del metodo di lavoro; ottima capacità di rielaborazione critica dei contenuti e capacità di trasferimento delle conoscenze; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici delle discipline; capacità di relazionarsi con gli altri, di proporre opinioni e soluzioni e di sostenerle con argomentazioni pertinenti.

83

7.2.1.3 INDICATORI E DESCRITTORI

Valutazione del rendimento scolastico degli studenti Anno Scolastico 2013/ 2014 (Art.3 L53/2004 e L. 169 / 30 ottobre 2008)

VOTO GIUDIZIO INDICATORI DESCRITTORI

10 Eccellente Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione critica; completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici.

9 Ottimo Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari; rielaborazione personale delle conoscenze; buona padronanza della metodologia disciplinare; capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi; ottima capacità espositiva; uso corretto e corretto dei linguaggi formali.

8 Distinto Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza di gran parte dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; discreta capacità di risoluzione dei problemi; adeguata proprietà espressiva; utilizzo preciso e adeguato dei linguaggi specifici adeguati.

7 Buono Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza dei contenuti fondamentali; sufficiente padronanza delle conoscenze; adeguata abilità di risoluzione dei problemi; proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici adeguati.

6 Sufficiente Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze; adeguata capacità di risoluzione dei problemi essenziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.

5 Insufficiente Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze; non sufficiente possesso delle conoscenze; scarsa abilità nella risoluzione di problemi; incerto e impreciso uso dei linguaggi specifici.

4 Gravemente insufficiente

Conoscenze Abilità e Competenze

Conoscenza frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato.

3 Scarso Conoscenze Abilità e Competenze

Impreparato Lavoro non svolto

84

7.2.1.4 Valutazione del comportamento

VOTO INDICATORI – DESCRITTORI

10 L’alunno dimostra: □ un comportamento esemplare e costruttivo all’interno della classe,

non limitato ad una sola correttezza formale □ un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme

che regolano la vita dell’istituto □ consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e

continuità nell’impegno.

9 L’alunno dimostra: □ un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme

che regolano la vita dell’istituto □ consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno

8 L’alunno dimostra: □ un comportamento rispettoso delle regole dell’istituto e corretto

nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola;

□ un impegno costante ed una buona consapevolezza del proprio dovere.

7 L’alunno dimostra:

□ un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola (ad esempio: assenze frequenti e ingiustificate, ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni)

□ episodi segnalati con note sul registro □ incostanza nell’impegno, poca consapevolezza del proprio dovere.

6 L’alunno dimostra: □ un comportamento non sempre adeguato e spesso scorretto,

irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono stati annotati sul registro e /o segnalati ai genitori ed al consiglio di classe.

□ inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno

5 L’alunno dimostra:

e meno di 5 □ comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto;

□ atteggiamenti provocatori e/o irresponsabili ed azioni che manifestano grave (o totale) totale mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola. Di tali comportamenti sono stati informati la famiglia ed il consiglio di classe;

□ assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere

85

7.2.1.5 VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO

La valutazione del processo di insegnamento viene espletata dalla nostra scuola attraverso tre fasi:

- l’autodiagnosi che accerta ed esamina le condizioni che connotano lo svolgimento delle

attività formative, soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione (in relazione ai bisogni degli

utenti e al contesto in cui la scuola è situata);

- l’autovalutazione che riguarda l’osservazione e la misurazione dei processi in atto posti in

essere con lo scopo di perseguire le finalità formative definite dal POF;

- l’autoanalisi che si fonda sugli elementi ricavati attraverso le due attività precedenti

(diagnosi e valutazione) e costituisce l’azione di riflessione qualitativa sui risultati ottenuti, che viene

espressa tramite livelli di efficienza e d efficacia.

Per valutare il livello di «efficienza» del processo di insegnamento si terrà conto dei seguenti

indicatori:

· livello di partecipazione/soddisfazione degli alunni alle attività proposte;

· livello di soddisfazione dei genitori relativamente alle attività proposte;

· funzionalità delle attrezzature e dei sussidi didattici.

Per valutare il livello di «efficacia» del processo di insegnamento vengono considerati i seguenti

indicatori:

· risultati dell’apprendimento;

· livello di dispersione;

· grado di professionalità dei docenti.

La Scuola, per la valutazione del processo di insegnamento, adotta i seguenti strumenti:

· incontri dei consigli di classe;

· questionari;

· analisi dei documenti;

· relazioni periodiche e finali sulle attività svolte;

· valutazione collegiale delle difficoltà emerse.

86

7.2.2 LA VALUTAZIONE ESTERNA (ETEROVALUTAZIONE)

Negli anni scolastici 2004/2005 - 2005/2006, la nostra scuola ha aderito al Progetto di Valutazione

della Scuola Italiana, promosso dal M.P.I., in collaborazione con l’I.N.Val.S.I. La partecipazione al

suddetto progetto ha offerto una valida occasione di crescita professionale e culturale agli operatori

scolastici in quanto gli stessi, attivando processi di verifica e di ricerca, hanno contribuito al progressivo

miglioramento della qualità del sistema di istruzione e formazione.

Negli anni scolastici 2006/2007-2008/2009 la scuola, pur non essendo stata coinvolta nelle procedure di

valutazione degli apprendimenti sugli alunni di classe 1^ con la somministrazione di prove di lingua

italiana, di matematica e di scienze, ha compilato i Questionari per la valutazione del sistema scolatico

2006/2007 -2007/2008.

La conclusione del 1° ciclo è il punto di arrivo di un itinerario importante per ogni studente e segna

l’avvio del percorso nel secondo ciclo per assolvere all’obbligo di istruzione e raggiungere una qualifica

o un diploma entro il 18° anno di età” (C.M. n.32/2008). In ottemperanza alla suddetta circolare

ministeriale e alla Legge 53/2003, che ha istituito la prova Invalsi, lo scorso 18 giugno gli alunni delle

classi terze della nostra scuola hanno svolto la prova Invalsi, come quinta prova scritta all’esame di

Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione e svolgeranno la “nuova prova nazionale” che l’Invalsi

effettuerà il prossimo 17 giugno 2014.

Infine, rientra nella Valutazione Esterna, la Relazione annuale relativa alla regolarità amministrativo

- contabile dell’Istituto (D.I. n. 44/2001 art. 58), una forma di controllo ad opera del Collegio dei

Revisori dei conti.

VALUTAZIONE ESTERNA

a cura dell’I.N.VAL.S.I.

Ha per oggetto il macro-

sistema e la qualità

complessiva dell’offerta

formativa.

Valutazione dei livelli di

apprendimento degli

studenti.

87

7.3 MAPPA CONCETTUALE SULLA VALUTAZIONE

NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA

PROCESSI

RISULTATI

attraverso

VERIFICA MONITORAGGIO AUTOVALUTAZIONE

Raccolta, lettura,

interpretazione,

confronto dei dati

Controllo sistematico

dei processi di

innovazione e delle

attività nella scuola

d’Istituto

VALUTAZIONE

QUALITA’

- Apprendimento - Insegnamento - Direzione/organizzazione - Informazione/decisione - Comunicazione - documentazione

88

7.4 INDICATORI E STRUMENTI DI MISURAZIONE / VALUTAZIONE.

La valutazione costituisce un momento importante per il P.O.F. perché, attraverso adeguati

strumenti e strategie, consente di verificare la sua efficienza ed efficacia.

Per valutare il livello di «efficienza» del progetto si terrà conto dei seguenti indicatori:

· livello di partecipazione/soddisfazione degli alunni ai progetti proposti;

· ampia circolarità delle comunicazioni;

· funzionalità dell’orario;

· funzionalità delle attrezzature;

· agibilità degli spazi.

Per valutare il livello di «efficacia» del progetto vengono considerati i seguenti indicatori:

· risultati dell’apprendimento;

· livello di dispersione;

· i rapporti con l’extrascuola;

· grado di professionalità dei docenti.

La Scuola, per l’autovalutazione, adotta i seguenti strumenti:

· incontri individuali e di gruppi;

· test, questionari rivolti ai docenti e agli utenti;

· analisi dei documenti;

· relazioni periodiche e finali sulle attività svolte;

· valutazione collegiale delle difficoltà emerse;

· proposte di miglioramento e/o innovazione.

89

7.5 LE FASI DELLA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL P.O.F.

VALUTAZIONE

TEMPI

FUNZIONE

EX ANTE

PRIMA

DELL’AVVIO DEL PROGETTO

Si concretizza nella formulazione del progetto

ACCERTARE LA SITUAZIONE ESISTENTE E PREFIGURARE GLI OBIETTIVI MASSIMI RAGGIUNGIBILI

IN ITINERE

A META’ ANNO SCOLASTICO

MONITORARE IL DIVENIRE DEL PROGETTO: tenere sotto controllo tutti gli elementi in atto, al fine di gestire le complessità del processo e acquisire dati utili per una eventuale riprogettazione. Gli esiti della valutazione in itinere saranno condivisi con l’intero Collegio.

FINALE

AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO

RILEVARE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI/FINALITA’: mira a verificare (qualitativamente e quantitativamente) se, quanto realizzato (modalità, condizioni, risultati) risulta coerente con le finalità fissate e quali sono i punti di forza e i punti di debolezza del progetto.

EX POST

DOPO

QUELLA FINALE

COMPARARE I RISULTATI CONSEGUITI CON QUELLI ATTESI

La “distanza” intercorrente tra i risultati ottenuti e quelli attesi rappresenta l’indicatore di

riuscita/non riuscita del Progetto:

§ quanto più ridotta è la “distanza” tra i risultati ottenuti e quelli attesi, tanto più efficace ed efficiente

è stata la realizzazione del Progetto (sia nel raggiungimento degli obiettivi che nel contenimento dei

costi sopportati in termini finanziari, di tempo e risorse professionali) e quindi risulta alto l’indice di

soddisfazione dei clienti/utenti;

§ se maggiore è la “distanza” tra i risultati ottenuti e quelli attesi, più elevata è stata l’inefficacia e

l’inefficienza delle decisioni assunte e delle azioni intraprese dalla scuola, pertanto si avrà un basso

indice di soddisfazione dei clienti/utenti.

La presa d’atto di quest’ultima evenienza svolge una funzione strategica nel miglioramento

(Empowerment) dell’organizzazione scolastica e delle competenze professionali, poiché consente di

individuare i “punti di debolezza” del Progetto e di sollecitare la riflessione sui modi per convertirli in

“punti di forza”.