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SCUOLA PRIMARIA GIOSUE' CARDUCCI PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE ANNO SCOLASTICO 2018-2019 1. GENERALITA’ 1.1. Scopo Scopo del presente documento è fornire istruzioni chiare e concise a tutte le persone presenti all’interno della Scuola Primaria Giosuè Carducci di viale Rigon 16 di Genova circa il comportamento che le stesse debbono tenere nel caso si manifestino emergenze che possano comportare la necessità di evacuare il fabbricato in tempi rapidi, mantenendo nell’occasione livelli di sicurezza accettabili. 1.2. Definizione di emergenza Si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni di danno alle persone e alle cose. 1.3. Situazioni di emergenza 1.3. Situazioni di emergenza Possono essere dovute a: incendio all'interno dell'edificio; incendio in prossimità della scuola; terremoto; inquinamento / nube tossica; esondazioni, alluvioni, frane e/o evento meteorologico grave come forte nevicata, ghiaccio, nebbia, tromba d’aria ecc.; crollo della scuola o di edifici contigui; scoppio (caldaia, evento terroristico, caduta di aereo, ecc.); avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; ogni altro evento ritenuto pericoloso dal dirigente scolastico o dagli organi preposti. 1.4. Stati di emergenza Emergenze minori: sono quelle controllabili dalla persona che individua l’emergenza o dalle persone presenti sul luogo (principio di lieve incendio, fenomeni transitori, ecc.) Emergenze di media gravità: sono quelle controllabili soltanto mediante l’intervento della squadra di emergenza e senza ricorso agli Enti di soccorso esterni (principio d’incendio di una certa entità, black-out elettrico, danni significativi da eventi naturali, ecc.) Emergenze di alta gravità: sono quelle controllabili solamente mediante l’intervento della squadra di emergenza e con il coinvolgimento degli Enti di soccorso esterni (grave principio d’incendio, eventi catastrofici naturali, minaccia di attentati, sabotaggi, ecc.). 1.5. Emergenza e panico Per panico s'intende una particolare condizione dell'uomo che fa perdere alcune capacità fondamentali per la sua sopravvivenza, quali l'attenzione, la capacità del corpo di rispondere ai comandi del cervello e la facoltà di ragionamento; ha, inoltre, due spontanee manifestazioni che se non controllate costituiscono di per sé un elemento di grave turbativa e pericolo: istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale (invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione, ecc.) istinto alla fuga, in cui predomina l'autodifesa, con tentativo di esclusione anche violenta degli altri con spinte, corse in avanti ed affermazione dei posti conquistati verso la via di uscita. Risultato: tutti si accalcano istintivamente ed in modo disordinato alle vie di sicurezza e così facendo le bloccano, impedendo ad altre persone, magari meno capaci fisicamente, di porsi in salvo all'esterno. 1.6. Gerarchia. La catena di comando è la seguente: Il Datore di lavoro Il Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione 1

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SCUOLA PRIMARIA GIOSUE' CARDUCCIPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE ANNO SCOLASTICO 2018-2019

1. GENERALITA’1.1. ScopoScopo del presente documento è fornire istruzioni chiare e concise a tutte le persone presenti all’interno dellaScuola Primaria Giosuè Carducci di viale Rigon 16 di Genova circa il comportamento che le stesse debbonotenere nel caso si manifestino emergenze che possano comportare la necessità di evacuare il fabbricato in tempirapidi, mantenendo nell’occasione livelli di sicurezza accettabili.

1.2. Definizione di emergenzaSi definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni didanno alle persone e alle cose.

1.3. Situazioni di emergenza1.3. Situazioni di emergenzaPossono essere dovute a:

incendio all'interno dell'edificio; incendio in prossimità della scuola; terremoto; inquinamento / nube tossica; esondazioni, alluvioni, frane e/o evento meteorologico grave come forte nevicata, ghiaccio,nebbia, tromba d’aria ecc.; crollo della scuola o di edifici contigui; scoppio (caldaia, evento terroristico, caduta di aereo, ecc.); avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; ogni altro evento ritenuto pericoloso dal dirigente scolastico o dagli organi preposti.

1.4. Stati di emergenzaEmergenze minori: sono quelle controllabili dalla persona che individua l’emergenza o dalle persone presenti sulluogo (principio di lieve incendio, fenomeni transitori, ecc.)Emergenze di media gravità: sono quelle controllabili soltanto mediante l’intervento della squadra di emergenzae senza ricorso agli Enti di soccorso esterni (principio d’incendio di una certa entità, black-out elettrico, dannisignificativi da eventi naturali, ecc.)Emergenze di alta gravità: sono quelle controllabili solamente mediante l’intervento della squadra di emergenzae con il coinvolgimento degli Enti di soccorso esterni (grave principio d’incendio, eventi catastrofici naturali,minaccia di attentati, sabotaggi, ecc.).

1.5. Emergenza e panicoPer panico s'intende una particolare condizione dell'uomo che fa perdere alcune capacità fondamentali per la suasopravvivenza, quali l'attenzione, la capacità del corpo di rispondere ai comandi del cervello e la facoltà diragionamento; ha, inoltre, due spontanee manifestazioni che se non controllate costituiscono di per sé unelemento di grave turbativa e pericolo:istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale (invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione, ecc.)istinto alla fuga, in cui predomina l'autodifesa, con tentativo di esclusione anche violenta degli altri con spinte,corse in avanti ed affermazione dei posti conquistati verso la via di uscita.Risultato: tutti si accalcano istintivamente ed in modo disordinato alle vie di sicurezza e così facendo lebloccano, impedendo ad altre persone, magari meno capaci fisicamente, di porsi in salvo all'esterno.

1.6. Gerarchia.La catena di comando è la seguente:Il Datore di lavoroIl Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione

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L’insegnante responsabile del plesso16Il responsabile della Squadra di Emergenza (RSE)I membri della Squadra di Emergenza (SE)2. DESCRIZIONE DELL’INSEDIAMENTO

L'edificio con ingresso principale e carrabile da via S.Tomaso d'Aquino/viale Rigon- è stato ampliato esopraelevato con ridistribuzione delle superfici e dei volumi preesistenti. E' costituito da due corpi di fabbrica edè stato aumentato fino a oltre 3000 metri quadrati di superficie

2.1. Nei fondi c'è la centrale termica, con accesso indipendente dall'esterno.

2.2. Al piano terra c'è l'atrio, l'aula insegnanti/biblioteca, l'ufficio di segreteria per il pubblico, tre refettori, lapalestraCapienza persone n.170.Sono presenti n 7 punti luce di emergenza. Ci sono i quadri elettrici del piano e della scala, la centralinadell'allarme.Esistono n. 4 estintori del tipo a polvere e 4 naspi.

2.3. Al primo piano ci sono cinque aule ad uso didattico, un laboratorio di informatica e l'aula di sostegno.Tramite una porta a spinta si accede agli spogliatoi della palestra raggiungibile con una scala , in fondo una portaa spinta conduce all'esterno.Capienza persone n 120.Sono presenti n 7 punti luce di emergenza. Ci sono i quadri elettrici del piano e degli spogliatoiEsistono n. 2 estintori del tipo a polvere e 1 estintore CO2, 2 naspi.

2.4. Al primo piano ammezzato sono presenti il laboratorio di pittura, l'aula video, l'archivio. In fondo alcorridoio una porta a spinta porta all'esterno. Capienza persone n.50.Sono presenti n 4 punti luce di emergenza. Non ci i sono quadri elettrici.Esistono n. 1 estintori del tipo a polvere e 1 naspo.

2.5. Al secondo piano sono ubicate 6 aule ad uso didattico, due porte a spinta a metà corridoio portanoall'esterno. Entrambe le porte sono allarmateCapienza persone n 145.Sono presenti n 10 punti luce di emergenza. Ci sono i quadri elettrici del piano.Esistono n. 1 estintore del tipo a polvere e 1 naspo

2.6. Al secondo piano ammezzato si trovano la segreteria, l'ufficio del DSGA e la direzione.Una porta a spinta conduce all'esterno.Capienza persone: 5Sono presenti 2 punti luce di emergenza, 1 estintore di tipo a polvere e 1 naspo

2.7 Al terzo piano ci sono cinque aule ad uso didattico, in fondo al corridoio una scala si collega al secondopiano. Capienza persone: 114Sono presenti 8 punti luce di emergenza 1 estintore del tipo a polvere, 1 naspoE' presente anche l'aula polifunzionale, capienza di 99 posti, 4 punti luce di emergenza . E' presente il quadroelettrico del piano.

2.8 Nella scala interna che collega i piani sono presenti 7 punti luce di emergenza e 4 estintori del tipo a polvere.

3. LA SEGNALAZIONE DELL’EMERGENZAOccorre innanzitutto che venga allarmato il personale ausiliario appositamente formato alla gestione delleemergenze, per quanto previsto dalla normativa vigente.

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Pertanto chiunque venga a conoscenza di una emergenza, o anche solo di un evento di pericolo grave chepotrebbe portare ad una situazione in cui si debba intervenire rapidamente, deve astenersi dall'agire direttamentema deve provvedere immediatamente ad allertare a voce il personale componente la squadra informandolo sullasituazione di pericolo in atto.Solo dopo aver fatto questo, se la persona che ha segnalato l'allarme è in condizione di poter operare in sicurezzae dispone dell'occorrente per un primo intervento, potrà tentare una prima azione volta a limitare le conseguenzedell'evento, nell'attesa dell'arrivo della squadra di emergenza.

4. L’ EVACUAZIONE4.1. Segnale d'allarme generale Il segnale d'allarme generale è rappresentato dalla campana d’emergenza, svincolata dall’impianto elettrico, cheviene disattivata quando l’edificio è stato evacuato completamente.

4.2. Modalità di evacuazioneAppena avviato il segnale generale d'allarme ha inizio la fase di evacuazione, durante la quale i locali devonoessere abbandonati rapidamente, con ordine e senza panico, per raggiungere le aree esterne di raccoltaprestabilite

MODALITA’ DI EVACUAZIONE

MANTENERE LA CALMAChi non è in grado di muoversi, attenda i soccorsi

Evacuare i locali in modo ordinato – seguire le istruzioni

Non correre

Non portare con sé oggetti ingombranti o pericolosi

In presenza di fumo o fiamme coprirsi bocca e naso con un fazzoletto (umido)

Respirare con il viso rivolto verso il suolo

Fermarsi per riprendere energie o fiato in caso si sia affaticati

In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti, possibilmente bagnati

Poiché il fumo e la maggior parte dei prodotti della combustione sono più leggeri dell'aria, in caso di necessitàcamminare chini ed eventualmente strisciare rasoterra.

Seguire le vie di fuga

Raggiungere il Luogo Sicuro all’esterno dell’edificio

Non ostruire gli accessi dopo essere usciti dallo stabile

Nei punti di raccolta aspettare gli ordini del Responsabile

NON TORNARE INDIETRO PER NESSUN MOTIVO

Attendere il segnale di cessata emergenza

4.3. Procedure di evacuazione

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Piano terra : il personale di segreteria, i presenti in palestra, il pubblico, escono dal portone principale e si recanonella piazzetta Traverso, a lato della chiesa di San Francesco, luogo sicuro.I presenti nei refettori escono dalle porte a spinta del corridoio e si recano in villa Rossi, nella rotonda, luogosicuro

Piano primo: le classi al I piano evacuano dalla scala interna . In tal modo l’ordine sarà il seguente: II A - I C –II B – I B – V C .Luogo sicuro: la piazzetta Traverso, lato chiesa di San Francesco

Piano secondo: le classi escono dalle porte al piano che portano in Villa Rossi, luogo sicuro la rotonda. L'ordine sarà il seguente I A – IV B – V B – III B – III A – V A.

Piano terzo: le classi scendono dalla scala interna ed escono dalla porta della segreteria . Luogo sicuro: rotonda della villa Rossi.L'ordine sarà il seguente: IV C – III C – II C – IV A – IV D

Gli insegnanti prendono il registro delle presenze, il modulo di evacuazione, una penna ed alla fine impartisconol'ordine di evacuazioneGli alunni in classe, ricevuto l’ordine di evacuazione, si mettono in fila e, senza attardarsi a raccogliere effettipersonali, abbandonano rapidamente (senza correre) il locale, dirigendosi, per la via di emergenza, all’areaesterna di raccolta prestabilita. Gli alunni isolati, si aggregano alla classe o al gruppo più vicino segnalando la propria presenza agli altri. Coloro che sono riuniti nei locali comuni (mensa, ecc.) si attengono alle istruzioni impartite dagli insegnantipresenti.Il personale incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione, sorveglia che non si creino intralci lungo levie di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà. In caso di alluvione si seguirà la procedura di emergenza concordata con il dirigente che prevede quale punto diritrovo l'Aula Polifunzionale all'ultimo piano.

4.4. IncarichiA cura degli insegnanti, in ogni classe, vengono assegnati agli alunni i seguenti incarichi:alunni apri-fila, che aprono le porte e guidano i compagni verso le aree esterne di raccolta; alunni serra-fila, che assistono i compagni in difficoltà e chiudono la porta del locale che viene abbandonato,assicurandosi che nessuno sia rimasto indietro. alunni di riserva che aiutano portatori di handicap o sostituiscono gli incaricati assenti.Per dare concreta attuazione a tale incombenze verrà redatta, annualmente, una scheda contenente i nominatividegli alunni. Detta scheda deve essere affissa in ogni classe in modo ben visibile.

Ogni classe deve inoltre essere dotata del cartello che riporta classe e sezione, cartello che l'insegnante terrà inalto .

Modello di scheda da affiggere in ogni aulaSCHEDA DEGLI INCARICHI IN CASO DI EVACUAZIONE

Classe _______________________ Piano _________________

Anno scolastico _______________

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Data della rilevazione _______________

ALUNNO APRI-FILA

ALUNNO SERRA-FILA

ALUNNI DI RISERVA

4.5. AppelloRaggiunto il punto di raccolta gli insegnanti devono effettuare l’appello nominale al fine di:

verificare la situazione; non dimenticare nella confusione nessun alunno in zona pericolo; rilevare l’eventuale presenza, all’interno del gruppo, di bambini appartenenti ad altre classi.

5. UBICAZIONE DELLE PERSONE Rilevazione della popolazione presente.Il primo dato necessario è costituito dalla rilevazione della popolazione esistente all’interno dell’edificioscolastico.Naturalmente i dati raccolti non sono giornalieri ma si riferiscono al momento dell’elaborazione del Piano diEvacuazione. Ne deriva che la tabella proposta deve essere aggiornata e modificata ogni anno, oppure ogniqualvolta si verifichino cambiamenti sostanziali.E’ buona norma usare una sola scheda per la rilevazione in quanto è necessario avere in sintesi il quadro dellasituazione. Una attenzione particolare deve essere posta per i luoghi di intrattenimento comuni (palestra, aula magna,biblioteca, mensa, corridoi, ecc.) dove la presenza non è fissa ma circoscritta alle attività ed all’organizzazionedella vita scolastica.In questo caso deve essere prevista la presenza massima per ogni ambiente.Modello di schedaSCHEMA NUMERICO DELLE PRESENZEAnno scolastico 2018-2019Popolazione complessiva nel plesso scolastico n. (+ 6 addetti alla mensa)Data della rilevazione 1/10/2018Struttura

Docenti Allievi Amm/Operatori Totale

PIANO TERRA 145/156 10

PRIMO PIANO 8 105 1

PRIMO PIANO AMMEZZATO 4 40PIANO SECONDO 10 136 1

PIANO SECONDOAMMEZZATO

5

PIANO TERZO 8 98 1

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6. DESIGNAZIONE ED INCARICHISi tratta dei lavoratori appositamente informati e formati a specifiche tematiche inerenti all’emergenza concompiti di attuazione e controllo del Piano di Emergenza nonché all'assistenza per l'evacuazione (addetti allagestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio, pronto soccorso

SCHEDA DEGLI INCARICHIAnno scolastico 2018-2019Data della rilevazione 1/10/2018COMPITI E RESPONSABILITA’ Designazionecoordinatore delle operazioni di evacuazione e di primosoccorso; emana l'ordine di evacuazione

Nominativo N. 1 Cantù OrnellaNominativo N. 2 Agliodo Barbara

personale incaricato del controllo delle operazioni dievacuazione

Nominativo N. 1 Centorbi MariaNominativo N. 2 Audia Saletta

personale incaricato di effettuare le chiamate disoccorso

Nominativo N. 1 Centorbi MariaNominativo N. 2 Audia Saletta

personale incaricato dell'interruzione dell'energiaelettrica e della alimentazione della centrale termica

Nominativo N. 1 Centorbi MariaNominativo N. 2 Audia Saletta

personale addetto al controllo periodico dell'efficienzadi estintori e idranti

Nominativo N. 1 Cantù Ornella

personale addetto all'apertura quotidiana delle uscite disicurezza ed al controllo della praticabilità dei percorsidi fuga interni ed esterni all'edificio

Nominativo N. 1 Centorbi Maria

Nominativo N. 2 Audia Saletta

personale addetto ai portatori di handicap Insegnante di sostegnoInsegnante di classeGli ATA presenti

6.1. Addetti alla squadra antincendio ed emergenza:Accatino, Agliodo, Arnaldo, Bertora, Bonadio, Bormida,Brazzale, Bruno, Caldi, cantù, Castello, Cervetti, Citro, Copello, Cosmelli, Erra, Fagioli, Franzone F.,Germak,Gostoli, Lio, Lucciola, Manfredi, Martino, Martire, Ottonello Giuliana, Paleari, Passalalpi, Pesce, Samolo,Scalise, Contardo, Trentini.I lavoratori addetti a tali compiti hanno regolarmente frequentato un apposito corso di formazione.I lavoratori addetti alla prevenzione incendi devono effettuare regolari controlli sui luoghi di lavoro finalizzati adaccertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio.In proposito è opportuno predisporre idonee liste di controllo.Specifici controlli vanno effettuati al termine dell'orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato incondizioni di sicurezza.Tali operazioni, in via esemplificativa, possono essere le seguenti:controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione;controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi;controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri.

6.2. Squadra di pronto soccorso:Accatino, Agliodo, Arnaldo, Bertora, Bonadio, Bormida, Brazzale, Bruno,Caldi, cantù, Castello, Cervetti, Citro, Copello, Cosmelli, Erra, Fagioli, Franzone F.,Germak, Gostoli, Lio,Lucciola, Manfredi, Martino, Martire, Ottonello Giuliana, Paleari, Passalalpi, Pesce, Samolo, Scalise, Contardo,Trentini.I lavoratori addetti a tali compiti hanno regolarmente frequentato un apposito corso di formazione.

7. CHIAMATA DI SOCCORSO.E' indispensabile che chiunque individui una situazione di grave ed imminente pericolo (per es. un focolaio diincendio), la segnali immediatamente agli addetti alla squadra antincendio.In attesa del loro arrivo procedere alle chiamate di soccorso e all'evacuazione. 7.1. Richiesta e chiamata di soccorsoAppena diffuso il segnale generale d'allarme è necessario effettuare le chiamate di soccorso; è bene che ilseguente promemoria si trovi accanto a tutti i telefoni (anche pubblici) della scuola.

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CHIAMATA DI SOCCORSONUMERI TELEFONICI UTILIEvento Chi chiamare Numeri di telefonoIncendio, crollo, fuga gas Vigili del Fuoco 112Ordine pubblico Polizia 112

Carabinieri 112Infortunio Pronto Soccorso 112

DATI DA COMINUCARE AI VIGILI DEL FUOCO

NOME DELLA SCUOLA RICHIEDENTE

INDIRIZZO PRECISO DELLA SCUOLA RICHIEDENTE

TELEFONO DELLA SCUOLA RICHIEDENTE (o di un telefono cellulare)

TIPO DI INCENDIO (PICCOLO-MEDIO-GRANDE)

ALTRA TIPOLOGIA DI EVENTO (CROLLO, FUGA DI GAS, ECC.)

PRESENZA DI PERSONE IN PERICOLO(SI-NO-DUBBIO)

LOCALE O ZONA INTERESSATA ALL’INCENDIO

MATERIALE CHE BRUCIA

NOME DI CHI STA CHIAMANDO

FARSI DIRE IL NOME DI CHI RISPONDE

NOTARE L’ORA ESATTA DELLA CHIAMATA

PREDISPORRE TUTTO L’OCCORRENTE PER L’INGRESSO DEI MEZZI DI SOCCORSO

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Nel caso non fosse possibile abbandonare i locali per inagibilità delle vie di esodo, raggiungere una stanza nonminacciata dall'emergenza, chiudere la porta, aprire le finestre e segnalare la propria presenza nei locali. Unaporta chiusa può ritardare per molto tempo la propagazione dei fumo e gas nel locale.

8. DISPOSIZIONI GENERALI ANTINCENDIO

8.1. Attrezzature ed impianti di protezione antincendioIl datore di lavoro è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature ed impiantidi protezione antincendio..L'attività di controllo periodica e la manutenzione devono essere eseguite da personale competente e qualificato.

8.2. Informazione antincendioIl datore di lavoro provvede affinché ogni lavoratore riceva una adeguata informazione su:

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* rischi di incendio legati all'attività svolta;* misure di prevenzione degli incendi e relativo corretto comportamento negli ambienti di lavoro;* procedure da adottare in caso di incendio;* nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestionedelle emergenze e pronto soccorso;il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'azienda.L'informazione è basata sulla valutazione dei rischi, ed è aggiornata nel caso in cui si verifichi un mutamentodella situazione del luogo di lavoro che comporti una variazione della valutazione stessa.

9. MINACCE DI ATTENTATI E SABOTAGGICome intervenire nel caso che si riceva segnalazione telefonica o si riscontri la presenza di contenitori sospetti:* Avvisare immediatamente il dirigente scolastico, il R.S.P.P. o i componenti la squadra di emergenza i qualiavvertiranno subito le autorità di pubblica sicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri.Non effettuare ricerche per individuare l’ordigno.Fare evacuare ordinatamente il personale non addetto all’emergenza seguendo le vie di fuga segnalate.Verificare che non siano rimaste bloccate persone.Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza.Soprattutto non informare nessun altro per evitare il diffondersi di un panico incontrollato.

10. TERREMOTOIn caso di terremoto 1. Alla prima scossa ci si rifugia sotto banchi e tavoli, all’interno di un vano porta o in adiacenza ad un muroportante o sotto un trave2. Terminata la scossa si abbandona l’edificio seguendo le indicazioni previste nel piano di evacuazione .3. Si rientra nell’edificio scolastico solo dopo decisione concordata tra il responsabile di plesso e i componentidel servizio di prevenzione e protezione, previa verifica della situazione con gli organi preposti e gli uffici disegreteria e direzione.

11 . ALLUVIONE / EMERGENZE IDROLOGICHE

Premessa

Questa particolare circostanza, anche a seguito degli eventi che hanno colpito la città negli anni 2010 e2011, per quanto concerne le scuole è disciplinata attualmente dall'Ordinanza del Sindaco del Comune diGenova n° 2013- 372 del 6/12/2013 "Misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità da attivare incaso di emergenza meteo-idrologica, relative ai servizi educativi, alle scuole di ogni ordine e grado e aidipartimenti universitari, ricadenti nel territorio del Comune di Genova" riportata sul sito del Comune diGenova all'indirizzo: http://www.comune.genova.it/sites/default/files/2013_pos_0000384_ord_dispositivo_atto1-1.pdf

Con l'ordinanza vengono definite le nuove misure di sicurezza per gli istituti scolastici cittadini di ogni ordine egrado in caso di allerta rossa e di allerta arancione meteo-idrogeologica emessi dalla Regione Liguria. Ilprovvedimento ha valore su tutto il territorio del Comune e prevede l’adozione di specifici Piani Internid’Emergenza da parte di tutti gli istituti scolastici

Per l'intera durata dell'allerta rossa meteo-idrologica, che in termini di previsione meteorologica rappresentail più elevato livello di rischio, tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio del Comune di Genovaresteranno chiuse.

In caso di allerta meteo arancione, e quindi in previsione di fenomeni meno intensi, saranno invece resioperativi, a cura dei dirigenti scolastici, i Piani Interni d’Emergenza dei singoli istituti.

Sono sospese per l'intera durata dello stato di allerta arancione tutte le uscite programmate dalle classi edalle sezioni.

Come da indicazioni della Protezione Civile, si invita a tenersi informati, prestando attenzione alle indicazionifornite dalle autorità anche tramite sms, dalla radio e dalla televisione, dai pannelli stradali luminosi e ad

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aggiornarsi sulla situazione meteo consultando i siti http://www.comune.genova.it http://www.arpal.gov.it intempo reale.

CONSIDERATO, come afferma l'Ordinanza, ..." che allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, gli eventialluvionali che colpiscono il nostro territorio non possono essere previsti in maniera precisa (ora, luogo,intensità e portata), è comunque necessario che nel caso di piogge intense, ogni dirigente scolastico metta inatto, per tempo e autonomamente, le misure previste dai piani di emergenza interni..."

Con questo richiamo all’esigenza di affrontare, attraverso il Piano Interno, un’analisi accurata del rischioidrogeologico cui può essere esposto ogni singolo edificio scolastico, si aggiunge un ulteriore elemento allasicurezza in relazione a strutture che, in caso di intensi fenomeni meteorologici, sono luoghi idonei presso iquali proteggersi.

L'ordinanza, quindi, dispone l'adozione all'interno dei piani di emergenza/evacuazione di disposizioni dicomportamento per ogni plesso scolastico. Il piano dovrà scattare immediatamente con l'emanazione dell' allerta.

Quando poi la situazione di rischio si aggravasse (o si presentasse anche in assenza di una preventivacomunicazione di allerta) su comunicazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), i dirigenti scolasticidovranno attivare le misure di sicurezza previste, in primo luogo assicurando che tutti gli allievi, i docenti, glialtri dipendenti e tutte le persone eventualmente presenti non escano dall'edificio e salgano ai piani alti.

I principali obiettivi del provvedimento sono uniformare le misure di prevenzione su tutto il territorio comunale,tutelare gli utenti deboli, rendere meno vulnerabile il mondo che ruota intorno alla scuola e limitare al massimogli spostamenti in città.

VERIFICATO che nessun edificio scolastico dell'Istituto Comprensivo Sestri risulta essere inserito dal Comunedi Genova in area a rischio allagamento mentre alcuni dei percorsi per raggiungerli sono in zone inondabili comesi può verificare sul sito del Comune di Genova all'indirizzo http://www.comune.genova.it/pages/zone-rischio-inondazione-mappe-e-elenco-civici

CONSTATATO che il dirigente scolastico ha provveduto a informare dei contenuti dell'Ordinanza i genitori deglialunni attraverso avviso scritto con firma per ricevuta e pubblicazione sul sito precisando in particolare che ilCentro Operativo Comunale ha disposto, ai sensi dell’ordinanza 372/2013, la permanenza all’interno degliedifici scolastici degli utenti e delle persone presenti, fino alla comunicazione dal Centro Operativo del cessatopericolo;

Comportamenti

In caso di condizioni meteo idrologiche tali da costituire criticità elevata a seguito di comunicazione da parte delCentro Operativo Comunale (C.O.C.) ovvero in caso di alluvione non prevista/preannunciata e conseguentigravi allagamenti, verrà avviata la procedura di emergenza dal dirigente scolastico o dagli incaricati chechiameranno tutto il personale collaboratore scolastico disponibile che lancerà il segnale di allarme andandoclasse per classe.

Nessuno potrà lasciare l'edificio scolastico fino alla cessazione dell’allarme secondo quantoprevede l'Ordinanza del Sindaco 2013-372 del 6/12/2013 in quanto alcuni dei percorsi diallontanamento dal plesso scolastico possono essere compresi in aree a rischio;

tutte le deleghe per il ritiro dell’alunno saranno nulle e i rapporti tra la scuola e le famiglie sarannotenuti solo con i genitori o con i titolari della potestà genitoriale;

nel caso un genitore si presenti a ritirare il proprio figlio, questi può farlo ma solo dopo che talecircostanza sia stata registrata dal responsabile di plesso o suo delegato, tramite una dichiarazionepersonale sottoscritta in quel momento dallo stesso genitore, di assunzione di responsabilità,consapevole che sta adottando un comportamento difforme da quanto indicato nell'Ordinanza;

gli insegnanti non dovranno mettersi direttamente in contatto con le famiglie eccetto latrasmissione, via sms con l'apposita catena telefonica, delle comunicazioni che perverranno allascuola da parte del C.O.C.;

la scuola offre ospitalità a tutti i presenti (compresi i genitori eventualmente sopraggiunti) per tuttoil tempo necessario fino al cessato pericolo che sarà comunicato dal C.O.C.;

tutto il personale della scuola resterà in servizio fino alla cessazione del pericolo, prestandoassistenza agli alunni e alle altre persone trattenute a scuola.

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In caso di alluvione esterna che non compromette l’attività interna:o rimanere tutti nell’edificio;o cercare di mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni;o chiudere porte e finestre;o spostarsi ai piani più alti nel caso in cui l’acqua dovesse invadere i piani terreni o i primi piani;o non precipitarsi fuori;o non avvicinarsi alle finestre.

In caso di alluvione esterna che compromette l’attività interna (con pioggia che cade dal soffitto o che entranelle aule)o cercare di mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni;o abbandonare quelle aule e spostarsi, nella scuola, in altri luoghi asciutti;o se la situazione diventa gravemente compromessa, uscire dall’edificio nonostante la pioggia;o raggiungere il luogo sicuro, verificando che esso appaia ancora sicuro.

Quindi se durante l’emergenza per alluvione si valuterà che è necessario abbandonare l’edificio ( se avvertiti dalC.O.C. o dalle Forze dell’Ordine o se avvengono ulteriori fatti accidentali che lo rendano necessario e non piùrinviabile) allora verrà impartito l’ordine di evacuazione secondo la normale procedura.Il personale collaboratore scolastico incaricato nei due casi sopra descritti casi procederà alla fermata dellacaldaia in centrale termica e all’interruzione dell’energia elettrica. Dai collaboratori scolastici verranno inoltre chiuse tutte le porte e tutte le finestre dei locali comuni.Il cessato pericolo verrà dato dal dirigente scolastico o dai collaboratori scolastici sulla base delle informazioniche riceveranno dal C.O.C.

In ogni caso non chiamare i genitori per far venire a prendere gli alunni. Se ci sono le condizioni per rimanerenell’edificio, vigilare gli alunni come sempre in attesa dei soccorsi, evitando così che si creino situazioni diintasamento delle strade, confusione, pericoli per l'incolumità delle persone.

Se qualche genitore per qualsiasi motivo si presenta a scuola a ritirare il proprio figlio esso - nonostante sia statopreventivamente informato dal dirigente scolastico delle prescrizioni dell'Ordinanza del Sindaco - può ritirarlo,salvo diverse indicazioni da parte degli organi di protezione civile o altra autorità superiore prepostaall’emergenza.Infatti, a seguito di autorevoli pareri recentemente acquisiti dagli Uffici Comunali è stato chiarito chel'Ordinanza non può prevedere misure coercitive che arrivino ad impedire il ritiro del proprio figlio a queigenitori che, pur consapevoli delle disposizioni contrarie da parte del Sindaco, si siano presentatispontaneamente a scuola. Nel contempo è stato rilevato che questa eventuale situazione dovrebbe essere sempreevitata dal momento che lo scopo dell'Ordinanza è proprio la limitazione degli spostamenti e la tutela dellepersone che in quelle circostanze corrono rischi per la propria incolumità. Ne consegue che, nel caso in cui ilC.O.C. (Centro Operativo Comunale) abbia disposto la permanenza nell'edificio di tutti gli utenti e un genitore sipresenti a ritirare il proprio figlio, questi può farlo ma solo dopo che tale circostanza sia stata registrata, tramiteuna dichiarazione personale sottoscritta in quel momento dallo stesso genitore, di assunzione di responsabilità,consapevole che sta adottando un comportamento difforme da quanto indicato nell'Ordinanza. Analogamente siprocederà - vigente ancora la situazione di pericolo segnalata dal COC - per l'abbandono della scuola da parte delpersonale dipendente e non dell'Istituzione scolastica nel momento in cui non dovessero essere più presentipersone da assistere/vigilare nel plesso

METODI DI COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE IDROLOGICHE

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Si rammenta il metodo di comunicazione da parte del Comune di Genova:

ai cittadini: tramite radio e tv locali, sito web comune.genova.it, sms previa richiesta al 3399941051 oall'indirizzo: http://iononrischio.comune.genova.it/#sms , app "io non rischio", profili facebook etwitter del Comune di Genova

ai dirigenti scolastici: tramite sms e e-mail;

12. NUBE TOSSICAIn caso nube tossica la procedura di emergenza sarà avviata dal dirigente scolastico o dagli incaricati che,avvertiti del pericolo (da comunicazione delle Forze dell’Ordine o dall’evidente presenza nell’aria del pericolo),chiameranno tutto il Personale Ausiliario disponibile che si recherà in tutte le aule comunicando verbalmente lostato di emergenza.

In caso di nube tossica le cose immediatamente da farsi o da non farsi sono:

o cercare di mantenere la calma e tranquillizzare i ragazzi;o chiudere immediatamente porte e finestre;o procedere alla sigillatura delle fessure delle finestre e della porta con nastro adesivo;o non uscire dalle aule;o non avvicinarsi alle finestre.

Il Personale Ausiliario distribuirà il nastro adesivo al momento della comunicazione del pericolo che preleveràdall’apposito contenitore previsto per il materiale dell’emergenza.

Il Personale Ausiliario si incaricherà di sigillare le finestre degli ambienti comuni in cui si raccolgono le personepresenti che non sono nelle classi quali segreteria, presidenza, aule speciali.

Se necessario verrà posto dal Personale Ausiliario alla base della porta sia di ingresso che di ogni aula delmateriale bagnato quali carta o stracci per limitare l’afflusso di fumi o gas.

Il cessato pericolo verrà dato dal Preside o dagli incaricati sulla base delle informazioni che riceveranno dalleForze dell’Ordine.

13 . IN CASO DI INCENDIO Richiamare l’attenzione del personale presente Lasciare il locale interessato, insieme alle altre persone presenti, chiudendo porte e finestre

NON ESPORRE A RISCHI LA PROPRIA PERSONA Non utilizzare MAI acqua su impianti o apparecchiature in tensione Prima di lasciare il locale da evacuare assicurarsi che nessuno sia rimasto dentro, accertarsi che tutti i

presenti lascino l’edificio.SE LE VIE DI ESODO NON SONO PERCORRIBILI (perché bloccate dal fuoco)

Riparasi in una stanza lontana dall’incendio e possibilmente provvista di finestre verso esterno Chiudere bene la porta e sigillarla per impedire il passaggio del fumo Manifestare la propria presenza affacciandosi dalla finestra. Durante l’esodo fornire adeguata assistenza

alle persone disabili o con mobilità limitata.

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13.1 INCENDIO ALL'INTERNO DELL' EDIFICIO

In caso di incendio all’interno dell’edificio occorre abbandonare il più rapidamente possibile la scuola.

Il personale incaricato del primo soccorso e quello che deve utilizzare eventualmente gli estintori deve agire, manon deve concentrarsi sulla soluzione dell'evento, ma principalmente favorire l'evacuazione della scuola.

Il personale ausiliario di piano deve verificare l’agibilità del percorso di esodo individuando possibiliinterruzioni dovute al fuoco e avverte il dirigente scolastico o gli incaricati che decidono di dare l’ordine dievacuazione ed eventualmente modificare il percorso eliminando eventuali tratti pericolosi.Presa la decisione di abbandonare l’edificio viene avvertito l’addetto all’emanazione dell’ordine di evacuazionee si procede all’esodo secondo la normale procedura. Nel caso che il percorso di esodo venga modificato ilPersonale Ausiliario sarà posizionato nei punti necessari ad indicare il nuovo percorso.

Nel luogo di raccolta gli incaricati avvertono le Forze dell’Ordine e si deciderà se rientrare nella scuola o seattendere l’arrivo dei soccorsi o dei genitori che verranno a prendere i ragazzi.

13.2. INCENDIO ESTERNO ALL'EDIFICIO

In caso di incendio all’esterno dell’edificio con formazione di fumo e/o pericolo di incendio dell’edificio stessosi procederà all’emergenza come per la nube tossica e pertanto la procedura di emergenza sarà avviata daldirigente scolastico o dagli incaricati che valuteranno il pericolo.Se durante l’emergenza per incendio all’esterno dell’edificio si valuterà che è necessario abbandonare l’edificio (se avvertiti dalle Forze dell’Ordine o se l’incendio rischia di propagarsi all’edificio scolastico) allora verràimpartito l’ordine di evacuazione secondo la normale procedura prevista in caso di incendio, eventualmenteverrà cambiato il percorso e/o il luogo sicuro se questi sono interessato all’evento accidentale.

14. SCOPPIO (caldaia, evento terroristico, caduta di aereo, ecc...)

Nel caso di scoppio all’interno dell’edificio questo viene avvertito come una scossa sismica associata subitodopo ad un probabile incendio pertanto la procedura da adottarsi inizialmente è la stessa del terremoto,successivamente il personale addetto, valutato il caso specifico darà istruzioni relative alle procedure da seguire.

15. EVENTO METEOROLOGICO GRAVE

In caso di evento meteorologico grave verrà avviata la procedura di emergenza dal Preside o dagli incaricati chechiameranno tutto il Personale Ausiliario disponibile che lancerà il segnale di allarme andando classe per classe.

In caso di evento meteorologico grave le cose immediatamente da farsi o da non farsi sono:

o cercare di mantenere la calma e tranquillizzare i ragazzi;o chiudere porte e finestre;o posizionarsi lungo le pareti interne o sotto i banchi, cattedre, tavoli (se il pericolo è il vento);o lasciare immediatamente i locali interrati o seminterrati salendo al primo piano;o non precipitarsi fuori;o non avvicinarsi alle finestre;

Il Personale Ausiliario incaricato procederà alla fermata della caldaia in Centrale termica e all’interruzionedell’energia elettrica.

Dal Personale Ausiliario verranno chiuse tutte le porte e tutte le finestre dei locali comuni.

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Il cessato pericolo verrà dato dal Preside o dai Collaboratori sulla base delle informazioni che riceveranno dalleForze dell’Ordine.

Se durante l’emergenza per evento meteorologico grave si valuterà che è necessario abbandonare l’edificio ( seavvertiti dalle Forze dell’Ordine o se avvengono ulteriori fatti accidentali) allora verrà impartito l’ordine dievacuazione secondo la normale procedura prevista anche in caso di incendio.

16. PRIMO SOCCORSOIl primo soccorso rappresenta un momento molto importante ai fini del buon esito dell'intervento sanitario.Infatti è in questa fase che spesso si possono verificare situazioni o atteggiamenti che possono pregiudicare ifuturi sviluppi della situazione della persona che viene soccorsa.pertanto dopo aver attivato il soccorso sanitario118 dando chiare indicazioni per essere raggiunti, in attesa dei soccorsi, seguire le indicazioni degli operatori del118La volontà di aiutare, l'agitazione e la confusione che in parte ne deriva, la presunzione di essere all'altezzadegli interventi che tale situazione richiederebbe, pur non avendone reale capacità, sono o possono esserefonte di danni per la persona che viene soccorsa.Pertanto bisogna ricordare alcuni fondamentali aspetti generali del primo soccorso, che riguardano tutte lepossibili emergenze.* E' fondamentale mantenere sempre la calma, ed in particolare nei riguardi della persona soccorsa, evitandoqualsiasi atteggiamento o discorso che possa accentuare la situazione di ovvia preoccupazione in cui già si trovail soggetto;*agire solo nei limiti della propria reale competenza in materia di pronto soccorso, ricordando sempre che (ancheda un punto di vista giuridico) è meglio non fare piuttosto che commettere errori nei soccorsi* facilitare la respirazione sbottonando rapidamente eventuali indumenti stretti*non somministrare farmaci e bevande* se l’infortunato non è cosciente, mettere la vittima in posizione laterale di sicurezza* allontanare decisamente i curiosi, e coloro che, non essendo in grado, vogliono prestare la propria opera inmodo autonomo;* evitare di fare effettuare movimenti non necessari che possano accentuare inutilmente il dolore ove questo siapresente, anche perché una movimentazione inopportuna di un traumatizzato può generare ulteriori lesioni;* evitare, per quanto possibile, di entrare in contatto col sangue eventualmente fuoriuscito o altri materialibiologici senza opportune protezioni impermeabili.Comunque è necessario richiedere sempre l'intervento qualificato del medico scolastico o del personaleappositamente addestrato.Nell'attesa è bene comportarsi secondo semplicissime regole che di seguito vengono illustrate per fasi:I faseIspezionare l'ambiente, teatro dell'evento, al fine di riconoscere le eventuali fonti di pericolo che possanominacciare l'incolumità del soccorritore, ed in particolare:- conduttori elettrici privi di isolamento;- perdite di fluidi da tubature- presenza di sostanze tossiche, infiammabili, esplosive, ecc.II faseLiberare la vittima con le opportune cautele per non creare ulteriori lesioni.III faseEffettuare una prima valutazione delle condizioni dell'infortunato (sistema nervoso, respiratorio,cardiocircolatorio) finalizzata ad individuare le due "urgenze assolute" che possono minacciare la sopravvivenzase il soccorso non è tempestivo.Le "urgenze assolute" sono:- grave insufficienza o arresto respiratorio;- grave emorragia arteriosa.IV faseTrasportare l'infortunato in un luogo sicuro o accessibile al mezzo di soccorso17. PLANIMETRIE

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Per i luoghi di lavoro il piano include una planimetria per ogni specifico ambiente (piano o reparto) nella qualesiano riportati:le caratteristiche distributive del luogo, con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree e alle vie diesodo;il punto di raccolta, identificato come “Luogo Sicuro”il tipo, numero di ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione;l'ubicazione degli allarmi;l'ubicazione dell'interruttore generale dell'alimentazione elettrica.

18. CONCLUSIONIIl presente documento, che consta di pagine 14 (più allegati), redatto dal R.S.P.P. e firmato oltre che dal R.S.P.P.dal datore di lavoro, il dirigente scolastico.Copia integrale del presente documento è conservata presso: Direzione Istituto Comprensivo, insegnanteresponsabile del Plesso e pubblicata sul sito web dell'Istituto.Estratto del presente documento è esposto all'ingresso della Scuola e in tutte le aule.Tutti i lavoratori della Scuola e tutti i visitatori sono tenuti all'osservanza delle norme contenute nel documento.Genova, 12/9/2014

Il R.S.P.P. Il Dirigente Scolastico

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PROCEDURA DI COMUNICAZIONI INTERNE DI EVENTUALI EMERGENZE DI ALTRO TIPO RIGUARDANTI LA SINGOLA

SCUOLAESCLUSE QUINDI QUELLE DELLA PROTEZIONE CIVILE

(SI EFFETTUANO TRAMITE MODALITA', DEFINITE A LIVELLO DI PLESSO, QUALI AD ESEMPIO TELEFONATE,SMS, WHATSAPP, FACEBOOK ECC.)

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DIRIGENTESCOLASTICO (o

suo sostituto)

avvisa

i lavoratorinon

dipendentidall'IC

SESTRI mache lavorano

nel plesso (addetti

ristorazione,ose,

tirocinanti,esperti

associazioni esocietà

sportive, dittedi trasporto

ecc) secondoquanto

RESPONSABILE DI

PLESSO (o suo

sostituto) che asua volta

avvisa

DSGA (o suo

sostituto) che asua volta

avvisa

UNASSISTENTEAMMINISTRATIVO che a sua

volta avvisa

UNCOLLABORAT

ORESCOLASTICO

che a suavolta avvisa

tutti i docentidel plesso. Tra di

essi, il docente

incaricato delteam di classe

della scuolainfanzia/primari

a e ilcoordinatore di

classe dellascuola

tutti icollaboratori scolastici

tutto ilpersonale della

segreteria

tutti i genitoridella propria

classe

rappresentante dei genitoridi quella classe che a sua

volta avvisa

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