Scuola Digitale Cabras, 9 settembre 2011 Luciano Pes.

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Scuola Digitale

Cabras, 9 settembre 2011Luciano Pes

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Temi trattati

Sardegna, settembre 2011 Scuola digitale in Sardegna

1. Brevissimo riassunto del progetto

1. Contenuti: perché devono essere i docenti a produrli e non gli editoriX1.

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Riassunto: che cosa prevede il progetto

In sintesi il progetto prevede la realizzazione delle seguenti azioni :

• Cablaggio con cavo di ogni aula delle scuole di ogni ordine e grado

• Installazione di un kit LIM in ogni classe delle scuole di ogni ordine e grado

• Consegna in comodato d’uso di un tablet a tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado

• Servizio di produzione continua di materiali didattici per le scuole primarie e secondarie per tutti gli ambiti disciplinari

• Attività formative di supporto previste per un intero anno scolastico

• Realizzazione di una innovativa piattaforma che consenta ai docenti di incrementare e aggiungere materiali digitali.

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Riassunto: i numeri del progetto

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Azioni Numero (stima)

Punti rete 5.700

KIT LIM 9.676 meno esistenti

Tablet PC 186.762

Master teachers 1.000

Docenti da formare 17.838 o 16.838

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La merce digitale

Sardegna, Maggio 2011 Scuola digitale in Sardegna

Le leggi dell’economia cambiano nei contesti digitali

• Una merce digitale, una volta prodotta, può essere regalata (open source)

• Una merce digitale può essere riprodotta senza costo

• Una merce digitale può essere inviata a tutti senza costo

• Economia del Gratis e della coda lunga (C. Anderson)

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Esempi di economie basate sul gratis

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Gratis o Free non significa privo di valore o che il lavoro non debba essere pagato. Ecco qui alcuni esempi di gratis che genera profitti.

1. Ryanair2. IBM3. Auto gratis4. Google5. Mail del MIUR e mail dei privati

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Il libro digitale

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1. Come si applica lo stesso concetto al libro scolastico o a materiali didattici ?

2. Ha dimostrato l’editoria italiana di essere pronta e interessata a questa rivoluzione ?

3. Quanto dovrebbe costare il testo scolastico ?

4. Cambierà la forma-libro di testo con il digitale ?

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Contenuti digitali

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Esperienze nella produzione di contenuti gratuiti:

1. Editoria digitale del MIUR2. Libro misto degli editori italiani3. Book in progress4. Mit : opencourseware5. California open textbook6. Wikipedia7. Facebook8. Busuu.com

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Ambiente di apprendimento: Busuu.com

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E’ un sito spagnolo, finanziato con fondi UE per l’apprendimento delle lingue (Inglese, Francese, Spagnolo, Italiano, Polacco, Russo, Turco, Tedesco, Portoghese) . Almeno l’80% dei servizi è gratuito, con l’opzione Premium si pagano 71 euro all’anno ben spesi. Dopo aver fatto un test per stabilire il livello di partenza si entra in una sezione che rende disponibili questi servizi ( in rosso quelli gratuiti, in giallo quelli a pagamento).

TourTour

Non libro, non e-book, ma piattaforma di social learning o Ambiente d’apprendimento dedicato alle lingue straniere. La piattaforma non è aperta e fornisce servizi per tutti i device (pc, ipad, iphone, smartphone)

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Ambiente di apprendimento: Busuu.com

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•Chi ha costruito Busuu ? Editori tradizionali o altri soggetti ? Chi sono i privati che stanno cambiando l’apprendimento in rete ? Editori tradizionali o nuovi soggetti ? (vedi google books)

•Busuu non è l’unica piattaforma per le lingue, ce ne sono tantissime: un altro esempio gratuito ? La tecnologia dei sottotitoli dei video su Youtube (Captions).

•Ipotesi: ammettiamo di dover fare un bando di gara a favore degli editori italiani che producono materiali didattici per l’insegnamento delle lingue. Le cose che mi sento di sostenere sono le seguenti:

1.I siti più interessanti per l’insegnamento delle lingue non sono creati da editori2.Non possiamo prescindere per esempio da busuu. Se questi ci regalano quasi tutti i servizi, possiamo spendere denaro pubblico e fondi POR della Sardegna e pagare quello che busuu ci regala ?3.Possiamo spendere denaro pubblico per un sito che contiene dei materiali statici e non servizi ? Tenete presente che il bando di gara è un meccanismo che attribuisce fondi a privati, gli editori, che ovviamente spariscono quando sono finiti i soldi. Nella scuola chi è che tende a sparire quando finiscono i soldi, i cosiddetti esperti o gli insegnanti ?

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Possono i libri essere gratis ?

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Sarebbe possibile costruire una raccolta di libri scolastici digitali, del tutto gratuiti, anche senza accedere a finanziamenti pubblici ?

Si, perché più del 90% delle pubblicazioni sono

Vanity Press

Conviene farlo ?No, perché possiamo fare molto di più. Piuttosto che costruire libri elettronici possiamo costruire ambienti d’apprendimento gratuiti.

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Quanto dovrebbe costare un libro ?

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Se gli studenti pagassero e non piratassero i libri digitali (esiste il sistema non DRM per ottenere questa soluzione), considerato che non esiste il processo di stampa, alla fine dovrebbero costare non più di 5 o 6 euro.

Perché costano così tanto ?

Perché l’editoria scolastica finanzia anche i libri che non legge nessuno.

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Libro di testo o che cosa ?

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Lo strumento che usiamo per comunicare e insegnare (e-book reader, LIM, tablet, smartphone, cellulare, mp3) incide sul contenuto didattico ?Ovviamente si.

1.E-book reader: posso proiettare video ? No.

2.LIM- ha senso proiettare sulla LIM il PDF del cartaceo? No.

3.Tablet- ha senso usarlo senza interazione ? No

4.Cellulare – Ha senso usarlo per leggere testi lunghi. No, video e non testo.

5.Mp3 – podcast , per l’audio in movimento.

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Libro di testo digitali: chi li produce ?

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1. Il libro cartaceo è un’opera individuale: un autore lo scrive, l’editore lo pubblica. I libri di testo digitali saranno probabilmente un’opera collettiva, specialmente se si vuole creare una community.

2. Non esperti esterni o i docenti universitari. Sono proprio i docenti della scuola.

3. Perché proprio questi ? Perché i materiali didattici sono “aumentati” con servizi didattici, informazioni, rimandi e si inseriscono in un ambiente d’apprendimento che ne giustifica la produzione e il successo. I docenti hanno capito che il libro di testo al quale loro concorrono non è semplicemente il Manuale, si tratta forse di un’opera assimilabile più all’insieme delle lezioni che ad un mero elenco di contenuti.

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Docenti ed editori o solo docenti ?

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Compiti del docente Produrre i testi delle lezioniProdurre gli esercizi delle lezioniProdurre le mappe concettualiEditare le lezioni e crearne altre al voloPartecipare a servizi didattici sincroni e asincroni Compiti dell’editore Mettere a disposizione dei docenti autore disegni, carte e mappe in loro possessoProgetto grafico e impaginazioneRendere i materiali accessibiliPrendersi cura delle azioni richieste dalle varie disabilitàRendersi responsabili del collegamento con le altre discipline

  

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Nuova filiera

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1. Differenza libro (cucchiao ?) e libro di testo digitale.

2. Il testo scolastico sarà completamente differente da come è oggi e quindi anche la filiera di produzione sarà completamente differente (unica filiera per tutti i device, vedi flash)

3. Se questo è vero, ha senso dire che solo gli attuali editori italiani sono in grado di produrre contenuti didattici di valore ? Sarebbero gli unici professionisti del settore e gli altri dilettanti ?

4. Non ha nessun senso. Può darsi anzi che i prossimi editori digitali provengano da esperienza completamente differenti (per es. google).

Un esempio di filiera.

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Editoria tradizionale ?

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• A noi non servono i libri tradizionali resi digitali in fretta, il semplice PDF del cartaceo. A noi servono materiali didattici, sotto forma di atomi di conoscenza, utilizzabili liberamente dai docenti per costruire le loro lezioni in un ambiente di apprendimento totalmente rinnovato.

• Anche se nessuno si è azzardato a darne una definizione precisa, c’è chi parla di Libri liquidi, di libro infinito. La sostanza delle cose è che non si tratta di produrre un oggetto didattico statico ma si tratta di un processo in continua evoluzione e trasformazione. (Esempio Blog e post dei lettori)

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Bando di gara per i soli editori ? No grazie.

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Se fossero gli editori tradizionali a produrre i materiali si vericherebbe anche un’altra conseguenza. Poiché è molto probabile che a vincere sia uno dei 3 o 4 editori che già si prendono il 70% del mercato complessivo (800 milioni) del libro scolastico, i fondi del POR Sardegna finirebbero fuori dalla Sardegna. E’ sensato ? Gli editori, nel caso si debbano realizzare simulazioni, parti di software, grafiche o altro, subappalteranno l’incarico a chi vorranno. E’ giusto far lavorare altre ditte, altri docenti non sardi con fondi europei assegnati per lo sviluppo dell’economia sarda ? E’ giusto che i docenti, considerati come dei non esperti (e qui chi li definisce tali sbaglia tanto), siano chiamati solo a localizzare i materiali prodotti fuori? O a fare cose minimali come i materiali in sardo? E’ giusto tenere i docenti ai margini di un’attività di produzione che fanno analogicamente tutti i giorni in classe ?

Lo spirito dell’web 2.0 non è questo.

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Ancora sui bandi di gara

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1- Cosa c’entra un’idea di questo tipo con l’web 2.0 ? Con il concetto di prosumer , è stato detto nella slide precedente.2- E’ corretto che un’unica persona, o anche un gruppo ristretto che opera in Regione, dicano agli editori che materiali sviluppare, senza coinvolgere i docenti, le reti di scuole, uniche depositarie e deputate a riempire di contenuti le varie indicazioni nazionali ?3- In base a quale modello economico di cambiamento un progetto che lascia i docenti sullo sfondo, pretende che questi collaborino allo sviluppo dei contenuti e alla realizzazione dei processi, una volta terminati i fondi ?4- In base a cosa si considerano i docenti delle scuole non esperti nel loro ambito disciplinare e nella didattica di queste ? In base a cosa lo sarebbero invece i docenti dell’Università o quelli scelti dagli editori ?5- Se sono i docenti a realizzare i servizi, come per esempio i corsi di recupero, perché non dovrebbero essere questi a tenerli anche on line ? Perché non dovrebbero essere loro stessi a sviluppare i relativi materiali didattici ? Si pensa forse che la produzione dei materiali sia staccata dal loro utilizzo ? 6- Se gli atomi sono fatti dagli editori e su questi gli stessi editori si tengono i diritti, così come succede nel progetto di editoria digitale del MIUR (che però è piuttosto confuso in materia) non è neanche possibile il Remix e il riutilizzo degli atomi didattici, senza pagare. Fondi pubblici utilizzati per rendere privato un bene solo pubblico come la conoscenza.

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Abbasso gli editori ? Non è questo il punto.

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1. Il succo del discorso non è abbasso gli editori, mandiamoli sul lastrico. Il succo del discorso è che i 700/800 milioni di euro che le famiglie spendono potrebbero essere spesi, anziché per comprare carta, per comprare servizi legati al libro di testo. Se il libro di testo diventa una commodity e lo si regala o lo si fa pagare pochissimo (succede anche con i telefonini), può darsi che si liberino risorse per acquistare servizi legati al libro di testo come per esempio le lezioni a distanza sulle unità didattiche presenti nel libro stesso.

2. Se è insensato fare bandi di gara per sviluppare lezioni a cura degli editori, può darsi che non sia per nulla insensato, anzi sia opportuno, mettere in stretta collaborazione docenti e editori. Come ?

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Caratteristiche dei materiali

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• Modulari : asset, atomi, molecole, lezioni, corsi,

• Personalizzabili: docenti costruiscono al volo lezioni, studenti percorsi, tesine

• Multimediali: materiali attrattivi però mantenimento testo

• Interattivi: un libro cartaceo non è interattivo, non può essere ambiente apprendimento

• Editabili: remix,playlist , editabilità atomica e composizione molecolare, altrimenti poca condivisione

• Stampabili: in formato A4, testo è monotasking però riflessione, libri personalizzabili

• Verificabili: per ogni atomo di conoscenza, batteria di circa 30 item per autovalutazione

• Multicountry: materiali facilmente adattabili al mercato estero, audio e sottotitoli + CLIL

• Multipiattaforma: cross browser, tutti i S.O.

• Multidevice: pc, tablet, carta stampata,LIM, cellulari, lettori video, lettori mp3, DTT

• Multilivello: livello elementare, livello medio, approfondimento

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Sintesi ciclo produttivo

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• Creazione Indice dei contenuti dalle Indicazioni nazionali

• Evidenza pubblica per individuare i docenti produttori

• I docenti producono gli storyboard (il testo) dei singoli atomi

• Questi contenuti vengono validati da altri docenti, esperti editoriali, in comunicazione e da studenti

• Successivamente vengono trasformati in oggetti multimediali da grafici, attori, speaker italiani e madrelingua inglese, società ICT

• I docenti fruitori utilizzano i contenuti per produrre al volo le loro lezioni

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Cosa fanno i docenti

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• Reti di scuole – stabiliscono i contenuti

• Produzione testo (storyboard) lezione

• Produzione item per esercizio

• Produzione mappa concettuale

• Forniscono servizi come l’help on line

• Categorizzazione materiali

• le scuole, esperti editoriali, studenti, altri docenti, validano i materiali

• Costruiscono le lezioni al volo a partire da asset e atomi. Li modificano, se vogliono: playlist e remix.

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Cosa fanno i tecnici o imprese ICT o esperti editoriali

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• Costruiscono sw, piattafroma, simlazioni, PPT e SWF per LIM

• Forniscono e utilizzano speaker audio in italiano e inglese

• Costruiscono video con sottotitoli in italiano e inglese

• Rendono grafica la mappa concettuale

• Convertono nei vari formati per il multipiattaforma

• Traducono il testo degli esercizi in file interattivi SWF

• Inseriscono i file in piattaforma

•Partecipano alla validazione

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Cosa fa il gruppo tecnico Regione

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• Produce gli working draft per impostare il lavoro ed è responsabile di tutte le fasi della filiera

• Sovrintende alle operazione di evidenza pubblica per l’individuazione dei docenti e per le gare che assegnano a soggetti e aziende esterne la multimedializzazione dei materiali

• Organizza le reti

• Riceve tutte le fatture e i documenti relativi alle spese del progetto

• Realizza tutti i bandi di gara che vanno oltre le reti di scuole come per esempio la piattaforma o i tablet (se sarà il caso)

• Controllo di tutte le fasi del progetto a cura delle scuole

• Rappresenta il progetto in tutti i contesti

• la regione è proprietaria di tutti i diritti intellettuali di ogni atomo didattico

Forte regia a cura della direzione scientifica.

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Modello organizzativo

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• Fondi assegnati alle scuole punti ordinanti per le LIM

• Fondi assegnati alle reti paritetiche di scuole per la produzione di materiali: Solo in minima parte fondi assegnati alla direzione scientifica o ad una cabina di regia centrale per acquistare ciò che non conviene produrre o ciò che serve alle scuole per produrre.

• Bandi di gara unici per i tablet PC , per la piattaforma e per i servizi didattici, ma dopo aver sentito le scuole.

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Atomi e asset

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• Testo scritto di circa 3/400 parole (3 minuti )• Immagini di rinforzo per il testo scritto• Presentazione PPT da utilizzare con la LIM• Audio in italiano del testo per Podcasting• Audio in inglese del testo per Podcasting• Animazione in SWF per fruizione in internet• Batteria di item per esercizio in autovalutazione• Dizionario• Risorse WEB sull’argomento• Mappa concettuale• Video in italiano per mobile learning con sottotitoli• Video in inglese per mobile learning con sottotitoli

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Atomi e asset

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• Catalogazione• File ZIP

Non in tutti :

• Cartoni animati• Characters• Storie in 3D• Simulazioni

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Atomi e asset: accessibilità

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Disabilità Tipologia

Non vedenti Video recitati, i testi in TTS

Ipovedenti Tasto magnify in ogni atomo

Dislessici Testi recitati

Sordi Tutti i video e le PPT hanno i sottotitoli

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Atomi e asset: servizi

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• Ripetizioni a distanza: gli atomi sono pronti per essere condivisi a distanza nella piattaforma di videocomunicazione didattica

• Pulsante non ho capito, si arricchisce l’atomo con una lezione specifica sulle difficoltà di apprendimento dello studente

• Libro infinito: lo studente valuta i materiali e i docenti li aggiornano per superare le difficoltà e in questo modo si realizza una convergenza sempre maggiore tra la fase di produzione e quella di fruizione dei contenuti (prosumers)

• Docente fruitore: costruisce per mezzo della piattaforma Lezioni che non esistono a partire dagli atomi

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Atomi e asset: Piattaforma

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• Materiali didattici sia in Cloud che Off line

• Orientata non solo alla fruizione ma anche alla produzione

• Contiene strumenti e servizi per WEB/TV, Lezioni a distanza in streaming e videoconferenza; altri servizi previsti dal progetto

• In grado di editare i contenuti già pronti sia a livello molecolare che atomico

• Api per le estensioni dei servizi

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Chi sa fare il progetto ?

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Abbiamo i fondi per realizzare il progetto.

Lo sappiamo fare ?

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Chi sa fare il progetto ?

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Io non so fare il progetto, però voi sì !

Voi docenti, voi scuole, voi reti di scuole paritetiche, voi Dirigenti scolastici, voi personale ata.

Senza questo livello di condivisione è sicuro: si fallisce.

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Finito: grazie

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Grazie per l’attenzione

[email protected]