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SCUOLA DI SCIENZE SOCIALI Dipartimento di Scienze Politiche Master in Innovazione nella Pubblica Amministrazione (MIPA) VIª edizione – anno accademico 2012/2013 Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli Tutor Prof. Ing. Roberto Revetria Candidato Dott. Ing. Giovannni Risso Amey Anno accademico 2012/2013

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SCUOLA DI SCIENZE SOCIALIDipartimento di Scienze Politiche

Master in Innovazione nella Pubblica Amministrazione

(MIPA)

VIª edizione – anno accademico 2012/2013

Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività diARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi

elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Tutor Prof. Ing. Roberto Revetria

CandidatoDott. Ing. Giovannni Risso Amey

Anno accademico 2012/2013

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Master in Innovazione nella Pubblica Amministrazione (MIPA)

VIª edizione – anno accademico 2012/2013

Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività diARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi

elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Tutor Prof. Ing. Roberto Revetria

Correlatori ARPALDott.ssa Tiziana PolleroDott. Ing. Massimo Valle

AllievoDott. Ing. Giovannni Risso Amey

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Revisione Data Descrizione0 14/08/2013 Bozza preliminare1 20/10/2013 Bozza prima stesura parziale2 06/11/2013 Bozza prima stesura definitiva3 09/12/2013 Bozza seconda stesura4 Gennaio 2014 Versione definitiva

Il presente Project Work è finanziato da:

Unione EuropeaFondo Sociale Europeo

Regione Liguria

ll presente Project Work è distribuito sotto licenza libera:

Creative Commons - Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia

Un ringraziamento a chi mi ha sostenuto e molto pazientemente incoraggiato e sopportato:

Elisabetta, Arianna e Andrea, l'Ing. Silvana Frascheri, i colleghi del MIPA 2012-2013 e quelli in servizio presso ARPAL, e la studentessa Bianca Andreea Ursaru (Facoltà di Sociologia - Università di Galati - Romania) per la cortese collaborazione ad alcune parti.

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

INDICE

1 Introduzione.......................................................................................................................................52 Struttura.............................................................................................................................................6

2.1 Articolazione del project work..........................................................................................73 Quadro legislativo.............................................................................................................................84 Caratteristiche fisiche......................................................................................................................10

4.1 Bassa Frequenza..............................................................................................................114.1.1 Campo Elettrico e Magnetico (ELF)........................................................................114.1.2 Limiti di esposizione per la popolazione (ELF).......................................................114.1.3 Tipologie (ELF)........................................................................................................12

4.2 Alta Frequenza................................................................................................................134.2.1 Campo Elettrico, Magnetico e Densità di Potenza (RF)..........................................134.2.2 Limiti di esposizione per la popolazione (RF).........................................................144.2.3 Tipologie (RF)..........................................................................................................15

5 Vincoli.............................................................................................................................................165.1 Rispetto dei limiti di esposizione....................................................................................165.2 Termini dei procedimenti amministrativi........................................................................165.3 Finanziamento attraverso lo svolgimento delle attività istituzionali...............................17

6 Procedure vigenti relative all'attività istituzionale..........................................................................187 Valutazione delle procedure vigenti................................................................................................198 I numeri dell'attività nel periodo 2008 - 2012.................................................................................20

8.1 Attività istruttoria............................................................................................................208.2 Attività controlli..............................................................................................................218.3 Risorse umane e strumentali...........................................................................................228.4 Sintesi..............................................................................................................................238.5 Considerazioni................................................................................................................248.6 Valutazione complessiva della situazione attuale (as is).................................................25

9 Definizione di nuovi processi..........................................................................................................2610 Risultati..........................................................................................................................................2711 Valutazione complessiva della situazione a tendere (to be)...........................................................2812 Conclusioni....................................................................................................................................2913 Riferimenti.....................................................................................................................................30

ALLEGATI

A Quadro legislativo, con particolare riferimento alle competenze di ARPAL 33B Caratteristiche generali dei campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza 63C Quadro riassuntivo delle procedure vigenti relative all'attività istruttoria 87D Quadro riassuntivo delle procedure vigenti relative all'attività di controllo 91E Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria 95F Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività di controllo 111G Questionario per la raccolta di indicazioni su processi / procedure in essere / a tendere 117H Esiti ed indicazioni emersi dai questionari compilati 121I Software Libero e Open Source 131L Diagramma dei processi a tendere per l'attività istruttoria 137

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1 Introduzione

L'obiettivo del presente project work è l'analisi dei processi attualmente in essere presso l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente Ligure - ARPAL, individuando sia eventuali criticità e disfunzionalità, sia la presenza di “buone pratiche”, cercando per quanto possibile, di proporre procedure alternative tese all'automazione e alla razionalizzazione dei processi stessi, con ampia applicazione della dematerializzazione.

Occorre premettere alcuni “casi studio”, già esistenti e concretamente operativi, che possono essere visti come “buone pratiche”:

• Procedure e applicativi Sister / WeGis e Pregeo di Agenzia del Territorio;• Procedura e applicativo Celeste di ARE - Agenzia Regionale per l'Energia Liguria;• Tracciato tipo per elettrodotti e applicativo PolisLiguria di Regione Liguria / ARPAL;

con alcune positive caratteristiche comuni quali: procedure telematiche informatizzate per l'inserimento delle istanze nei relativi sistemi informativi, assenza di documenti cartacei, dati omogenei e strutturati, validazione dati automatica (o almeno per la relativa verifica di completezza), utenti “registrati”, data-entry a carico dell'utente o del suo tecnico incaricato, ecc.

L'attivazione in ARPAL di processi simili, oltre ai vantaggi sopra elencati, porterebbe anche alcuni ulteriori impegni, che in fase di cambiamento potrebbero assumere una notevole rilevanza:

• Adeguamento dei sistemi informativi;• Nuove modalità operative, da supportate con adeguata formazione ai tecnici ARPAL;• Campagna di comunicazione e formazione verso gli utenti e loro tecnici incaricati.

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2 Struttura

Il presente Project Work è strutturato in tre parti.

La prima parte è sostanzialmente rivolta all'analisi dei processi esistenti, iniziando da una sintetica elencazione delle principali attività in materia di CEM (istruttorie, catasto regionale e controlli), tenendo conto dei vincoli imposti dalla legislazione vigente. Si prosegue con una valutazione dei processi in essere (ex ante), anche mediante un questionario ad hoc, finalizzata ad individuare le criticità, in particolare negli applicativi di uso corrente: protocollo elettronico (Folium), catasto regionale (polisLiguria), rendicontazione (SiRenA) e modelli previsionali;

La seconda parte consiste fondamentalmente in un studio di fattibilità per il miglioramento e la reingegnerizzazione dei processi, considerando sia l'eventuale introduzione di possibili semplificazioni, anche di carattere amministrativo, sia possibili strategie per rispettare al meglio i termini temporali stabili dalla legislazione vigente, anticipandoli per quanto possibile. Ne consegue la ridefinizione dei processi (o almeno di un loro schema di massima) tendendo ad una maggiore integrazione tra protocollo elettronico, catasto regionale, modelli previsionali e rendicontazione.

In questa fase ha notevole importanza l'analisi dei flussi informativi presenti in Agenzia e la selezione delle informazioni considerate rilevanti, anche al fine di determinare un possibile indicatore che rappresenti in un unico parametro sia la priorità e l'urgenza di un processo (o di un suo sottoinsieme) sia la relativa “pressione ambientale”.

La terza ed ultima parte riguarda la simulazione e la valutazione dei nuovi processi, mediante la definizione di un possibile formato di interscambio dati (omogenei, standardizzati e strutturati, ad esempio in formato XML) e l'utilizzo di software libero e/o open source, per sviluppare soluzioni tecniche a costo molto contenuto e con elevata riusabilità.

La simulazione dei processi così ridefiniti costituisce la valutazione ex post, se possibile integrata con la realizzazione di un prototipo.

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2.1 Articolazione del project work

Il presente progetto si articola nelle seguenti fasi principali:

Analisi dei processi esistenti, anche mediante un questionario ad hoc:

Sintesi delle principali attività in materia di CEM (istruttorie, catasto regionale e controlli) con particolare riferimento ai vincoli stabiliti dal vigente quadro legislativo;

Valutazione e misurazione dei processi in essere (ex ante); Individuazione delle criticità negli applicativi di uso corrente: protocollo elettronico

(Folium), catasto regionale (polisLiguria), rendicontazione (SiRenA) e modelli previsionali;

Studio di fattibilità per il miglioramento e la reingegnerizzazione dei processi:

Introduzione di eventuali ulteriori semplificazioni amministrative; Strategie per rispettare al meglio, possibilmente anticipandoli, i termini temporali stabili

dalla legislazione vigente, anche mediante la definizione di un indicatore per rappresentare sia urgenza/priorità di un processo, sia la relativa “pressione ambientale”;

Ridefinizione dei processi (o almeno di un loro schema di massima) tendendo ad una maggiore integrazione tra protocollo elettronico, catasto regionale, modelli previsionali e rendicontazione.

Simulazione e/o valutazione dei nuovi processi:

Definizione di un formati di interscambio dati omogenei, standardizzati e strutturati (ad esempio: XML);

Utilizzo di software libero e/o open source, in modo da sviluppare soluzioni tecniche a costo molto contenuto e con elevata riusabilità;

Simulazione dei processi ridefiniti e/o realizzazione di un prototipo (valutazione ex post);

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3 Quadro legislativo

La vigente legislazione di fonte statale in materia di protezione e tutela dai campi elettromagnetici è costituita da:

• “Legge Quadro sulla protezione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” n° 36 del 22 febbraio 2001, pubblicata su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 55 del 07/03/2001;

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”, pubblicato su G.U.R.I. n. 200 del 29/08/2003;

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 Ghz”, pubblicato su G.U.R.I. n. 199 del 28-8-2003, che affianca il precedente Decreto del Ministero dell’Ambiente n°381 del 10 settembre 1998;

• Decreto Legislativo 1 agosto 2003 n. 259 “Codice delle Comunicazioni Elettroniche”, pubblicato su G.U.R.I. n. 214 del 15-9-2003, che fornisce le linee di indirizzo e le procedure amministrative per quanto attiene la realizzazione e la modifica degli impianti di teleradiocomunicazione.

Nell’ambito della Regione Liguria i principali riferimenti sono:

• Legge Regionale n° 41 del 20 dicembre 1999 “Integrazione della legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia). Inserimento del capo VI bis - tutela dall'inquinamento elettromagnetico” che con le successive modifiche e integrazioni rappresenta il primo testo organico in materia, sebbene attualmente parte di questa legge risulta abrogata e sostituita da disposizioni più recenti;

• Legge Regionale n° 16 del 6 giugno 2008 “Disciplina dell’attività edilizia”, che ha parzialmente sostituito ed integrato la L.R. 41/1999;

• Leggi Regionali n° 9 e 10 del 05 aprile 2012, rispettivamente di riordino della disciplina dell’attività edilizia e “Disciplina per l'esercizio delle attività produttive e riordino dello sportello unico”, recentemente integrate dalla L.R. 3/2013.

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Anche l'Unione Europea ha legiferato in materia, in particolare con le Direttive 2004/40/CE e 2013/35/CE (esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici - campi elettromagnetici), e la Raccomandazione 1999/519/CE (limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici), tuttavia lo Stato Italiano ha ritenuto, fin dal D.M. 381/1998, di applicare per la popolazione valori limite inferiori, ovvero maggiormente cautelativi, rispetto a quelli proposti in sede europea. Per quanto riguarda l'esposizione dei lavoratori, o i cosiddetti professionalmente esposti, vige il D.Lgs. 81/2008 che all'allegato XXXVI riporta gli stessi valori limite di cui alla Direttiva 2004/40/CEE.

Per approfondimenti e maggiori dettagli sulla legislazione di settore si rinvia all'allegato A “Quadro legislativo, con particolare riferimento alle competenze di ARPAL”, ove è disponibile anche un sintetico elenco di norme tecniche e linee guida.

E' importante ricordare, per facilità di consultazione, che su internet sono liberamente consultabili i testi della legislazione statale e regionale attraverso i portali Normattiva e Banca Dati della Regione Liguria - Assemblea Legislativa della Liguria (che dal 31 marzo 2013 sostituisce la precedente gestione di Società Edizioni Europee) raggiungibili agli indirizzi:

http://www.normattiva.it

https://lrv.regione.liguria.it/liguriass_prod/

La legislazione della Comunità Europea è consultabile agli indirizzi:

http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm

http://new.eur-lex.europa.eu/

Si osserva inoltre che gli unici testi aventi effettivo valore legale, ovvero ufficiale e definitivo, sono quelli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Italiana a mezzo stampa o in formato elettronico, che prevale in casi di discordanza, e analogamente quelli pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria e sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (Official Journal of the European Communities).

Per quanto riguarda gli aspetti sanitari, non trattati in questo documento, si rinvia alla letteratura scientifica di riferimento presso le competenti istituzioni nazionali e internazionali:

I.S.S. - Istituto Superiore di Sanità

I.A.R.C. - International Agency for Research on Cancer

I.C.N.I.R.P. - International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection

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4 Caratteristiche fisiche

I termini campo elettrico, campo magnetico, campo elettromagnetico o onda elettromagnetica non sono sinonimi, ma entità distinte che rappresentano aspetti diversi dell'elettromagnetismo ed esprimono l’insieme delle proprietà fisiche relative alle sorgenti elettromagnetiche.

Un campo elettromagnetico è la propagazione nello spazio di campi elettrici e di campi magnetici variabili nel tempo. Ogni qual volta si verifica una variazione di campo elettrico o di campo magnetico si genera nello spazio un campo elettromagnetico che si propaga a partire dalla sorgente.

Di seguito sono indicate le principali relazioni che consentono di determinare l'entità di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici sia a bassa frequenza (ELF) che in alta frequenza (RF). Tali relazioni sono riportate in forma estremamente sintetica e sotto le ipotesi di alcune semplificazioni comunemente accettate nella letteratura tecnica e scientifica di riferimento, cui si rimanda per ogni eventuale approfondimento.

Per maggiori dettagli si rinvia all'allegato B “Caratteristiche generali dei campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza”.

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4.1 Bassa Frequenza

Per Bassa Frequenza (ELF) si intende l'intervallo definito dal primo D.P.C.M. 08/07/2003, ovvero da 0 Hz a 100 kHz; in tale intervallo vale prevalentemente l'ipotesi di campo vicino, i vettori campo elettrico E e campo magnetico B sono indipendenti tra di loro, e traggono origine, rispettivamente, da tensione e corrente elettrica presenti in linee di distribuzione (linee di Alta Tensione AT, di Media Tensione MT e di Bassa Tensione BT), in cabine di trasformazione (cabine AT/MT e MT/BT) e in gruppi di generazione.

4.1.1 Campo Elettrico e Magnetico (ELF)

In Bassa Frequenza (ELF) il campo elettrico E generato da una linea elettrica è dato da:

(eq. 1) d

td

QE⋅⋅⋅

=⋅⋅⋅

=επ

λεπ 2

)(4 2 (V/m)

Dove d è la distanza dalla sorgente, Q la carica elettrica e λ(t) la densità lineare di carica presente in un conduttore. Analogamente il campo magnetico H e l'induzione magnetica B generati da una linea elettrica sono dati da:

(eq. 2) d

IH⋅⋅

=π2

(A/m)

(eq. 3) dIB

⋅⋅⋅=

πµ

2(T)

4.1.2 Limiti di esposizione per la popolazione (ELF)

I limiti, per la popolazione, di esposizione a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti è regolata dagli artt. 3 e 4 del DPCM 8/7/2003; sono riassunti nella seguente tabella.

Limiti di esposizione per la popolazione (ELF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

50HzCampo E

V/mCampo B

μTDensità di potenza

W/m2

Limite di esposizione 5000 100 -Valore di attenzione 5000 10 -Obiettivo di qualità 5000 3 -

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4.1.3 Tipologie (ELF)

Elettrodotto in Alta Tensione Cabina di Trasformazione Media / Bassa Tensione

Stazione di Trasformazione Alta / Media / Bassa Tensione Controlli in Campo

Modelli previsionali Catasto Regionale (PolisLiguria)

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4.2 Alta Frequenza

Per Alta Frequenza (RF) si intende l'intervallo definito dal secondo D.P.C.M. 08/07/2003, ovvero da 100 kHz a 300 GHz; in tale intervallo vale prevalentemente l'ipotesi di campo lontano, i vettori campo elettrico E e campo magnetico B sono interdipendenti tra di loro, e sono originati da sistemi di antenna alimentati da potenza elettrica a radiofrequenza (radiodiffusione sonora e televisiva: FM e DVB-T, servizi di telefonia mobile: GSM, DCS, UMTS, LTE, ponti radio).

4.2.1 Campo Elettrico, Magnetico e Densità di Potenza (RF)

Il campo elettromagnetico assume forme differenti al variare della distanza dalla sorgente generatrice. Vengono identificate tre aree note come zona di campo vicino reattivo, zona di campo vicino radiativo e zona di campo lontano; in ognuna di queste la propagazione dell’onda elettromagnetica assume caratteristiche diverse. Per le finalità del presente project work si ritiene di interesse prevalente la zona di campo lontano dove il campo elettromagnetico si propaga per onde sferiche, che localmente possono essere approssimate con onde piane; il fronte d’onda è quindi un piano perpendicolare alla direzione di propagazione e su tale piano giacciono i vettori E ed H , che sono perpendicolari tra loro. Il campo elettrico e quello magnetico sono in fase e le ampiezze sono legate da una relazione di proporzionalità, in base alla costante Zo nota come impedenza d’onda dello spazio libero o del vuoto:

Il campo elettromagnetico è una grandezza vettoriale, variabile nel tempo e nello spazio, composto dall’insieme del vettore campo elettrico E e del vettore campo magnetico H :

(eq. 4) 222zyxeff EEEE ++= (V/m)

(eq. 5) 222zyxeff HHHH ++= (A/m)

(eq. 6) HZE o= con: Ω≅= 377o

ooZ

εµ

La densità di potenza S è definita come:

(eq. 7) 22

HZZEEHS o

o

=== (W/m2)

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Quindi con buona approssimazione:

(eq. 8) d

PGE i ),(30 φθ

= (V/m)

Dove d è la distanza dalla sorgente, P la potenza elettrica trasmessa entrante in antenna e G i

è la funzione di guadagno d'antenna (che dipende dagli angoli di esposizione azimutale θ e zenithale φ in un sistema di coordinate sferiche).

Nel caso di N sorgenti (antenne):

(eq. 9) ∑=

=+++=N

iintot EEEEE

1

2222

21 ... (V/m)

La relazione sopra indicata è frutto di approssimazioni, ma è ragionevolmente applicabile per alcune centinaia di metri nella vicinanza della sorgente, nella zona di campo lontano.

4.2.2 Limiti di esposizione per la popolazione (RF)

I limiti, per la popolazione, di esposizione a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz sono regolati dalle tabelle 1, 2 e 3 dell'allegato B del DPCM 8/7/2003; sono riassunti nelle seguenti tabelle.

Limiti di esposizione per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

MHzCampo E

V/mCampo H

A/mDensità di potenza

W/m2

0,1 ÷ 3 60 0,2 -3 ÷ 3000 20 0,05 1

3000 ÷ 3GHz 40 0,01 4

Valori di attenzione per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

MHzCampo E

V/mCampo H

A/mDensità di potenza

W/m2

0,1 ÷ 3GHz 6 0,02 0,1 *

Obiettivi di qualità per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

MHzCampo E

V/mCampo H

A/mDensità di potenza

W/m2

0,1 ÷ 3GHz 6 0,02 0,1 *

Nota: * solo per frequenze da 3MHz a 3GHz

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4.2.3 Tipologie (RF)

Impianti per Telefonia Mobile (SRB) e per Radio e TV Impianti per Ponti Radio

Controlli in Campo (in tecnica a banda larga) Controlli in Campo (analisi spettrale)

Modelli previsionali Catasto Regionale (PolisLiguria)

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

5 Vincoli

I principali vincoli derivano dal vigente quadro legislativo e possono essere riassunti in:

Rispetto dei valori limite (di esposizione, di attenzione e obiettivo di qualità, fissati dai due D.P.C.M. 8/7/2003);

Rispetto dei termini temporali del procedimento amministrativo per quanto attiene sia l'attività di istruttoria, sia quella relativa ai controlli (D.Lgs. 259/2003 art. 87 e 87 bis, L.R. 3/2013, L.R. 9/2012 e L.R. 10/2012, L.R. 41/1999);

Difficoltà inerenti la copertura economica (auto finanziamento) attraverso lo svolgimento delle attività istituzionali, in particolare per le attività istruttorie e di controllo sugli impianti a radiofrequenza, stante l'interpretazione data da Regione Liguria alla sentenza della Corte Costituzionale 272/2010 (relativa alla corrispondente Legge Regionale della Regione Toscana).

5.1 Rispetto dei limiti di esposizione

I valori limite (di esposizione, di attenzione e obiettivo di qualità) sono fissati dai due Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003, sia per bassa frequenza (50 Hz) sia per alta frequenza (da 100 kHz a 300 Ghz).

Per gli impianti già esistenti il rispetto di tali limiti può essere dimostrato sia mediante opportune misurazioni con idonea strumentazione, sia mediante calcolo utilizzando modelli previsionali.

Per gli impianti a progetto il rispetto dei limiti fissati può essere garantito solo con l'utilizzo di modelli previsionali, sia pure con il vincolo eventuale del cosiddetto parere di nulla osta condizionato all'esito conforme degli autocontrolli (misure di “collaudo”) ad impianto attivato.

In caso di discordanza fra valore calcolato e valore misurato, e' acquisito il valore misurato.

5.2 Termini dei procedimenti amministrativi

I termini per i procedimenti relativi all'istruttoria tecnica per la realizzazione di nuovi impianti e le modifiche a quelli esistenti sono definiti dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche D.Lgs. 259/2003 e sono in generale fissati in 60 giorni dalla presentazione della relativa istanza; in particolare è definito un iter di semplificazione amministrativa per alcune tipologie di impianti (GSM-R, UMTS, sue evoluzioni o altre tecnologie su infrastrutture per impianti radioelettrici preesistenti) riducendo i termini per l'attività istruttoria a 30 giorni (art. 87 comma 4, art. 87 bis comma 1).

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5.3 Finanziamento attraverso lo svolgimento delle attività istituzionali

Come dettagliatamente riportato nel paragrafo “I numeri dell'attività nel periodo 2008 – 2012”, l'attività in questione viene, di norma svolta a titolo oneroso in base agli importi stabiliti dal vigente tariffario regionale come definito dalla Legge Regionale 41/1999 e successive integrazioni e modificazioni all'articolo 72 novies (Controlli) comma 2: “Le spese relative ai controlli effettuati dall'ARPAL calcolati sulla base del tariffario regionale sono posti a carico dei gestori in ragione di un controllo annuale”; analoga disposizione vige per l'attività istruttoria. Tale contesto, rimanendo pressoché invariato fino all'anno 2010, era caratterizzato da un sostanziale equilibrio economico, ovvero l'attività di servizio era sufficiente a coprire i costi del servizio stesso.

A seguito della pronuncia della Corte Costituzionale, con sentenza n. 272/2010, a riguardo dell'illegittimità costituzionale degli articoli della normativa regionale della Toscana relativi al pagamento degli oneri per lo svolgimento di controlli di ARPA Toscana sugli impianti di telefonia mobile, Regione Liguria ha comunicato che, alla luce delle considerazioni sostenute dalla Corte, per le Regioni vige il divieto di imporre, per i servizi di comunicazione elettronica ex D.Lgs. 259/2003 (definita “lex specialis” nella sopra citata sentenza), oneri o canoni non stabiliti per legge statale. Sulla base di tale sentenza e delle decisioni di Regione Liguria, a partire da ottobre 2010, pertanto, non sono più dovuti oneri aggiuntivi non stabiliti per legge statale.

Il mutato contesto ha determinato un brusco calo del fatturato generato dalle attività di servizio, riducendosi ad una quota marginale pari a circa il 20% del fatturato degli anni relativi alla situazione tariffaria precedente. Il nucleo della questione, come delineato nella sopra citata sentenza, è legato all'esistenza di vari tariffari regionali, differenti tra loro, e all'assenza di uno specifico tariffario “nazionale”, che in base alla sentenza stessa sarebbe l'unico a cui riferirsi legittimamente per determinare gli oneri per le attività di servizio.

ISPRA e le varie ARPA/APPA, già da qualche tempo, hanno in preparazione una bozza di tariffario unico, conforme ai dettami della sentenza n. 272/2010, tuttavia non risulta ancora approvato ed adottato.

L'attuale contesto rappresenta quindi una forte anomalia contabile: se da un lato, l'osservanza della sentenza n. 272/2010, impone di non applicare il tariffario regionale perché illegittimo, dall'altro lato accade che circa una ampia parte dell'attività di servizio (sia per le istruttorie che per i controlli) pari a circa l'80% del totale, viene di fatto svolta a titolo “gratuito” nei confronti di soggetti (compagnie telefoniche e aziende emittenti radio-televisive) che traggono ampi profitti dalla gestione degli impianti. Quest'ultimo aspetto assume carattere di particolare gravità formulando una ipotesi di danno erariale: l'attività viene comunque svolta (e non potrebbe non essere svolta, pena l'inadempienza alle disposizioni del vigente quadro legislativo), quindi con impegno di fondi pubblici, a totale beneficio di aziende private, molte delle quali di rango economico elevato (società per azioni) o elevatissimo (società di carattere multinazionale).

In effetti la sentenza n. 272/2010 ritiene illegittima, non la fatturazione in sé, ma quella quota che rappresenterebbe la differenza tra oneri stabiliti per legge statale e gli oneri aggiuntivi determinati in base al vigente tariffario regionale. Perdurando l'attuale condizione si propone di avviare, attraverso Regione Liguria, un quesito da inoltrare alla competente Sezione regionale di controllo per la Liguria della Corte dei Conti, affinché esprima un parere sulla corretta procedura da applicare.

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6 Procedure vigenti relative all'attività istituzionale

Le procedure attualmente vigenti, sia per l'attività istruttoria, sia per i controlli, sono sinteticamente riassunte nelle tabelle degli allegati:

C Quadro riassuntivo delle procedure vigenti relative all'attività istruttoriaD Quadro riassuntivo delle procedure vigenti relative all'attività di controllo

Sia l'attività istruttoria, che i controlli (o almeno in linea teorica), sono collegati al catasto regionale (polisLiguria), che ingloba le informazioni salienti di tali attività.

Per quanto possibile, si è cercato di contestualizzare tali procedure inserendo anche i riferimenti agli applicativi di uso corrente in ARPAL:

• protocollo elettronico (Folium);• catasto regionale (polisLiguria);• rendicontazione (SiRenA);• modelli previsionali (Aldena NFA-3D, WinEDT/Vicrem/WinELF, ...).

I processi relativi sia all'attività istruttoria, sia per i controlli, sono schematizzati negli allegati:

E Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoriaF Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività di controllo

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7 Valutazione delle procedure vigenti

Le procedure vigenti, dettagliatamente descritte negli allegati C e D, sono state esaminate, anche al fine di individuare eventuali criticità e disfunzionalità, che gravano intensamente sul personale addetto a tale settore, dato l'elevato carico di lavoro.

I processi in essere sono stati valutati mediante un questionario ad hoc, finalizzato a comprendere lo stato attuale dei processi, sia all'interno di ARPAL, sia di altre pubbliche amministrazioni, sia presso aziende private a vario titolo coinvolte nelle procedure del settore stesso (compagnie telefoniche, emittenza radio televisiva, società elettriche, tecnici, ecc.).

Tale questionario, presente nell'allegato G, è stato distribuito in 100 copie nel mese di novembre 2013, e nell'arco di circa due settimane sono ritornati 32 questionari compilati, i cui esiti sono dettagliati nell'allegato H, e possono essere così sintetizzati:

• L'area che viene mediamente indicata come maggiormente critica è quella dei catasti (PolisLiguria), sia per la parte ELF, che per la parte RF, in particolare per i tempi di risposta;

• Alcuni operatori esterni sono venuti a conoscenza dell'esistenza di questi catasti e del portale regionale PolisLiguria solo in occasione del presente questionario; altri pur conoscendoli ne auspicano una migliore integrazione, anche mediante opportune procedure telematiche di inserimento dei dati;

• Le attività di istruttoria e di controllo vengono in generale valutate molto bene per quanto riguarda accuratezza e qualità del servizio, mentre si delinea un profilo più che sufficiente per quanto attiene i tempi di risposta, su cui sembrerebbero auspicabili miglioramenti;

• Vengono mediamente indicate o percepite alcune criticità (uniformazione/unione sistemi informativi, assenza di procedure per l'inserimento automatico dei dati nei relativi catasti, duplicazioni di dati, scelta dei punti di misura / valutazione, uniformità di criteri nelle diverse province, problemi in merito all’accesso nelle abitazioni o nei luoghi indicati / richiesti, individuazione dei limiti da applicare in aree da considerare pertinenziali, dati contenuti nel Catasto - PolisLiguria parzialmente discordanti con quelli gestiti da Mi.S.E. Ministero Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni - Ispettorato Territoriale Liguria);

• L'attività nel complesso viene svolta efficacemente; l'impegno per la parte puramente amministrativa è notevole in termine di risorse e di tempo

• Il rispetto dei tempi imposti dalla legislazione di settore potrebbe essere migliore attraverso una strutturazione integrata delle procedure e mediante una infrastruttura IT in grado di gestire in modo condiviso, integrato e semplificato le varie attività;

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8 I numeri dell'attività nel periodo 2008 - 2012

8.1 Attività istruttoria

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Attività IstruttoriaPareri preventivi Pareri consuntivi

Totale

2008 87 283 164 55 179 768 288.580 €2009 38 222 141 32 193 626 241.889 €2010 46 165 90 55 200 556 188.222 €2011 132 381 130 87 251 981 49.850 €2012 79 587 104 43 318 1131 33.111 €Totale 382 1638 629 272 1141 4062 801.651 €

Fonte: ARPAL - Dati Osservatori Nazionale NIR anni 2008 – 2012

Fatturato ex Tariffario

Regionale

Istruttorie Preventive Radio e TV

Istruttorie Preventive Telefonia Mobile

Istruttorie Preventive Elettrodotti e Cabine

Istruttorie Consuntive Radio e TV

Istruttorie Consuntive Telefonia Mobile

2008 2009 2010 2011 20120

200

400

600

800

1000

1200Attività Istruttoria

Istruttorie Preventive Radio e TVIstruttorie Preventive Telefonia MobileIstruttorie Preventive Elettrodotti e CabineIstruttorie Consuntive Radio e TVIstruttorie Consuntive Telefonia MobileTotale

2008 2009 2010 2011 20120

100

200

300

400

500

600Attività Istruttoria

Istruttorie Preventive Radio e TVIstruttorie Preventive Telefonia MobileIstruttorie Preventive Elettrodotti e CabineIstruttorie Consuntive Radio e TVIstruttorie Consuntive Telefonia Mobile

2008 2009 2010 2011 20120 €

50.000 €

100.000 €

150.000 €

200.000 €

250.000 €

300.000 €

350.000 €Attività Istruttoria - Fatturato

Fatturato ex Tarif fario Regionale

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8.2 Attività controlli

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Attività ControlliNumero Interventi Numero Misure

2008 65 284 47 396 325 504 67 896 126.459 €2009 101 370 58 529 502 759 25 1286 159.693 €2010 87 349 58 494 348 674 29 1051 131.968 €2011 74 363 83 520 299 566 18 883 24.864 €2012 60 308 72 440 532 282 13 827 26.573 €Totale 387 1674 318 2379 2006 2785 152 4943 469.556 €

Fonte: ARPAL - Dati Osservatori Nazionale NIR anni 2008 – 2012

Fatturato ex Tariffario

RegionaleInterventi

Radio e TV

Interventi Telefonia Mobile

Interventi Elettrodotti e Cabine

Totale Interventi

Misure Radio e TV

Misure Telefonia Mobile

Misure Elettrodotti e Cabine

Totale Misure

2008 2009 2010 2011 20120

100

200

300

400

500

600

700

800Attività Controlli

Interventi Radio e TVInterventi Telefonia MobileInterventi Elettrodotti e CabineMisure Radio e TVMisure Telefonia MobileMisure Elettrodotti e Cabine

2008 2009 2010 2011 20120

200

400

600

800

1000

1200

1400

Interventi Radio e TVInterventi Telefonia MobileInterventi Elettrodotti e CabineTotale InterventiMisure Radio e TVMisure Telefonia MobileMisure Elettrodotti e CabineTotale Misure

Attività Controlli

2009 2010 2011 2012 Fatturato ex Tarif fario Regionale0 €

50.000 €

100.000 €

150.000 €

200.000 €Attività Controlli - Fatturato

Fatturato ex Tarif fario Regionale

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8.3 Risorse umane e strumentali

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RisorseRisorse Umane Risorse Strumentali

Dirigenti Tecnici Totale Totale

2008 5 11 2 18 8 6 5 192009 4 9 13 9 6 5 202010 4 9 13 9 6 5 202011 4 10 14 10 6 5 212012 3 11 14 10 8 5 23

Fonte: ARPAL - Dati Osservatori Nazionale NIR anni 2008 – 2012

Personale non

strutturato

Misuratori CEM RF Banda Larga

Misuratori CEM RF Banda Stretta

Misuratori CEM ELF

2008 2009 2010 2011 2012

2468

101214161820

Risorse Umane

DirigentiTecniciPersonale non strutturatoTotale

2008 2009 2010 2011 2012

5

10

15

20

25Risorse Strumentali

Misuratori CEM RF Banda LargaMisuratori CEM RF Banda StrettaMisuratori CEM ELFTotale

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8.4 Sintesi

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In sintesiIstruttorie Controlli Irregolarità

2008 768 288.580 € 396 896 126.459 € 415.038 € 18 19 2 42009 626 241.889 € 529 1286 159.693 € 401.581 € 13 20 1 52010 556 188.222 € 494 1051 131.968 € 320.189 € 13 20 5 42011 981 49.850 € 520 883 24.864 € 74.714 € 14 21 1 52012 1131 33.111 € 440 827 26.573 € 59.684 € 14 23 1 7Totale 4062 801.651 € 2379 4943 469.556 € 1.271.207 € 10 25

Fonte: ARPAL - Dati Osservatori Nazionale NIR anni 2008 – 2012

Fatturato Totale

Risorse Umane

Risorse StrumentaliNumero

IstruttorieFatturato Istruttorie

Numero Interventi

Numero Misure

Fatturato Controlli

Numero Superi Limite

Numero Sanzioni

2008 2009 2010 2011 20120

200

400

600

800

1000

1200

1400Sintesi Attività

Numero IstruttorieNumero InterventiNumero Misure

2008 2009 2010 2011 20120 €

50.000 €

100.000 €

150.000 €

200.000 €

250.000 €

300.000 €

350.000 €

400.000 €

450.000 €Sintesi Fatturato

Fatturato IstruttorieFatturato ControlliFatturato Totale

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8.5 Considerazioni

Le precedenti tabelle, che sintetizzano i dati disponibili per il periodo di riferimento (anni 2008 - 2012), consentono di evidenziare alcuni elementi:

• L'attività istruttoria rappresenta la parte più cospicua con quantitativi annuali sempre crescenti, anche a seguito della massiccia introduzione delle tecnologie LTE nelle reti di telefonia mobile; un lieve incremento è stato apportato anche dalla transizione delle reti per diffusione televisiva verso lo standard digitale terrestre DVB-T. Nell'ultimo biennio di riferimento (anni 2011 e 2012), nell'intera regione, sono state istruite circa un migliaio di istanze all'anno.

• L'attività di controllo si è mantenuta su livelli quasi constanti, con lieve decremento rispetto al 2009; mediamente si eseguono circa 470 interventi / anno per un equivalente di circa un migliaio di misurazioni / anno. L'aumentare del carico di lavoro relativo all'attività istruttoria nell'ultimo biennio (considerata anche l'invarianza delle risorse umane assegnate a tali mansioni) ha causato una contenuta diminuzione del numero di controlli.

• Le risorse umane e strumentali sono rimaste pressoché costanti nel periodo di riferimento con piccole variazioni poco rilevanti se comparate con i quantitativi delle varie attività.

• Il fatturato relativo alle attività ha subito un brusco calo a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2010 e della conseguente posizione assunta da Regione Liguria; nel periodo 2008 – 2010 il totale delle attività generava un importo equivalente (in base al vigente tariffario regionale) di circa 350000 € / anno, cifra tale da garantire l'autofinanziamento del settore campi elettromagnetici; successivamente si è fortemente ridimensionato attestandosi intorno a circa 65000 € / anno e non garantendo più l'autofinanziamento.

• In generale si evidenzia un buon profilo per quanto attiene la regolarità degli impianti, sia in termini di superamenti accertati del limite di legge, sia di sanzioni amministrative irrogate per difformità di alcuni impianti e/o irregolarità varie; in entrambi i casi si tratta di poche unità all'anno, entrambe approssimabili in meno dell'1% dei quantitativi annuali. Tuttavia va' evidenziato come buona parte di queste irregolarità siano concentrate soprattutto sugli impianti di radiodiffusione sonora (radio FM commerciali).

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8.6 Valutazione complessiva della situazione attuale (as is)

In base alle considerazioni del paragrafo precedente, agli esisti emersi dal questionario distribuito (allegato H) e all'analisi dei processi esistenti per istruttorie e controlli (allegati E ed F), emerge:

• L'attività istruttoria ha il maggiore peso in termini quantitativi, di tempo e di risorse impegnate, ed è intimamente connessa con l'attività di gestione del catasto regionale;

• L'attività di controllo “discende” dalle due sopra citate e non può essere considerata totalmente a sé stante ma va' ad integrarsi con esse;

• I processi relativi alle attività di istruttoria e di catasto delineano una notevole complessità, anche in relazione agli applicativi di uso corrente: protocollo informatico, rendicontazione, catasto e applicativi previsionali; una attenta analisi evidenzia come questi applicativi sono non collegati tra di loro, generando una notevole quantità di lavoro prettamente amministrativo. Se per esempio si osserva il “diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (generico)” dell'allegato E, osservando anche quanti e quali dati devono essere inseriti manualmente per ogni singola istanza, si scopre che per alcuni di questi, tali inserimenti vengono replicati fino a quattro volte con una media di tre volte (ad esempio per il numero di protocollo in ingresso). Questo aspetto è indubbiamente di notevole impatto, sia se si pensa a tecniche di inserimento automatico e/o da parte dell'azienda che presenta l'istanza, sia in termini di tempo impegnato per operazioni a bassissimo valore aggiunto.

Ne consegue che nel presente Project Work si ritiene di approfondire maggiormente l'attività istruttoria e di catasto in quanto quella ove appare possibile trarre maggiori benefici applicando una forte reingegnerizzazione dei relativi processi.

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9 Definizione di nuovi processi

Nell'allegato L sono riportati i diagrammi dei processi a tendere per l'attività istruttoria. Tali processi in sé non variano profondamente, mentre è necessaria una notevole variazione dell'infrastruttura informatica di supporto e dei principali applicativi utilizzati.

La criticità più consistente in questo ambito è data dalla mancata condivisione dei dati presenti nei vari applicativi, che costringe gli addetti a estenuanti sessioni di inserimento dati in modalità manuale, ove in alcuni casi gli stessi dati sono replicati alcune volte. Manca inoltre un collegamento logico tra i vari applicativi: ad esempio definita una istanza in ingresso, che è univocamente individuabile da un numero di protocollo e dalla relativa data, non è possibile “richiamarla” da un altro applicativo inserendo tale “chiave” univoca. Guardando ancora ai processi esistenti, con riferimento alle singole porzioni di dati che vengono trattati in ogni singola fase, si nota chiaramente come Folium, SiRenA e PolisLiguria si sovrappongano quasi completamente.

Nel panorama attuale la migliore scelta, per similitudine ed analogia, sembrerebbe essere quella attuata da ARE - Agenzia Regionale per l'Energia Liguria, con la procedura e l'applicativo Celeste utilizzato in ambito di emissione dell'Attestato di Prestazione Energetica degli edifici. In estrema sintesi ARE tramite il portale www.ambienteinliguria.it consente ai certificatori abilitati ed accreditati di inserire tutti i dati necessari, suddivisi per varie schermate, oppure di caricare un file di interscambio in formato XML realizzato con il software Celeste, idoneamente preparato in precedenza; il sistema informativo provvede anche ad assegnare un numero di protocollo al file entrante analogamente a come sarebbe avvenuto in modo tradizionale.

Si ritiene che l'applicativo PolisLiguria, con un insieme relativamente contenuto di modifiche possa essere adattato in maniera simile; giova notare che sia PolisLiguria sia il portale ambienteinliguria sono gestiti entrambi da Regione Liguria, tramite la stessa società in-house, che si presume potrebbe estendere la stessa tecnologia, o una simile, al caso in questione, ad un costo relativamente contenuto.

Attuata questa variazione il protocollo informatico (Folium) potrebbe essere alimentato da PolisLiguria in via telematica, e similmente anche per SiRenA e per gli applicativi previsionali. Inoltre che alcune fasi, più delicate di altre, dovrebbero comunque essere sottoposte ad un controllo o ad una validazione da parte di un addetto, e similmente tutte le fasi decisionali.

Si osserva inoltre che in questa ipotesi il sistema accetta in ingresso solo istanze per cui sono stati compilati o inseriti tutti i campi obbligatori; vale a dire che il sistema non accetta istanze incomplete, così la fase istruttoria di verifica di completezza viene effettuata dal sistema stesso in fase di inserimento. Similmente a partire da alcuni dati tecnici (la potenza ad esempio) il sistema è in grado di stabilire se si tratta di una semplice comunicazione (cui compete ex lege un iter semplificato senza emissione di parere ARPAL) o di una istruttoria vera e propria: questo agevolerebbe gli addetti del settore diminuendo il numero di istanze da assegnare ai vari tecnici.

Infine si presume anche che un sistema così predisposto dovrebbe far diminuire lievemente il numero di istanze incongrue.

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10 Risultati

Nelle ipotesi di cui al paragrafo precedente esaminando più in dettaglio l'allegato Allegato L - Diagramma dei processi a tendere per l'attività istruttoria, emerge:

• Gli applicativi che richiedono un intervento manuale di inserimento dati potrebbero scendere da 4 a 2 considerando anche le eventuali necessarie validazioni (che permangono manuali);

• La maggior parte dei dati “transita” da un applicativo agli altri per via telematica o anche attraverso opportuni file di interscambio dati (il formato XML appare il più versatile nello specifico);

• Considerando comunque che le fasi di validazione impegnino ancora un certo tempo, ma sicuramente inferiore a quelli relativi alla situazione preesistente, si potrebbe avere una riduzione dei tempi oscillante tra -20% in fase iniziale (che sarà sicuramente caratterizzata da eventi che creeranno ancora qualche rallentamento, incluso la messa a punto di tutto il sistema) fino a -50% e forse anche oltre a regime (presumibilmente dopo 12 o 18 mesi dall'avvio del nuovo sistema);

• L'onere dell'inserimento dei dati verrebbe rovesciato sulle aziende che presentano le istanze di autorizzazione per nuovi impianti o modifiche a quelli esistenti e quindi costituirebbe un ulteriore aggravio per tali aziende; nell'ottica di in approccio condiviso ed equilibrato, si ritiene necessario che questa transizione venga avvallata da un atto da parte di Regione Liguria (ad esempio una Delibera di Giunta Regionale o un atto legislativo equivalente), eventualmente associato a qualche ulteriore beneficio quale ad esempio la risposta certa alle istanze entro 15 giorni dalla relativa presentazione telematica;

• Le istruttorie relative alle verifiche consuntive ad impianto attivato (erroneamente e volgarmente definiti “collaudi”) potrebbero essere espletate in maniera automatica ad eccezione di una validazione finale, ottenendo un ulteriore contenimento sui tempi;

• Pure gli atti emessi da ARPAL potrebbero essere standardizzati in un simile contesto: ad esempio il parere da esprimere su una istanza potrebbe essere generato dalla infrastruttura telematica e inviato al tecnico che ha in assegnazione la relativa istanza per un ulteriore controllo e validazione, eventualmente con la possibilità di editare alcuni campi se si rendesse necessario.

Per quanto non dettagliato nel presente documento, anche per i processi relativi ai controlli trarrebbero beneficio da questo sistema e si potrebbero implementare soluzioni simili.

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11 Valutazione complessiva della situazione a tendere (to be)

Risulta difficile fare una corretta valutazione delle nuove procedure, anche considerando alcuni fattori che potrebbero rendere il cambiamento non immediato:

• Difficoltà nella messa a punto del sistema IT;

• Addestramento alle nuove procedure da parte del personale coinvolto in ARPAL;

• Campagna di comunicazione e formazione per i tecnici delle aziende private; senza il supporto di una adeguata azione di formazione l'intero cambiamento potrebbe avere ritardi o difficoltà ad essere utilizzato.

Nonostante ciò si ritiene che la fase di avvio possa essere quantificata in 12 – 18 mesi durante i quali i benefici saranno limitati entro il 20% a causa dei vari problemi già elencati sopra.

A regime, e quindi dopo circa 18 mesi dalla fase di avvio i benefici potrebbe arrivare ad una riduzione del 40% - 50% dei tempi impegnati attualmente, abbinati alla dematerializzazione di buona parte dell'archivio.

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12 Conclusioni

La soluzione proposta, emersa anche attraverso il questionario utilizzato, mediante un confronto condiviso sia con personale in servizio presso ARPAL e altre Pubbliche Amministrazioni, sia presso aziende private a vario titolo coinvolte nelle procedure del settore stesso (compagnie telefoniche, emittenza radio televisiva, società elettriche, tecnici, ecc.), porterebbe ad una serie di benefici, in minima parte avversati dai costi di transizione e dalle inevitabili difficoltà che la caratterizzeranno.

La soluzione proposta inoltre si pone sulla falsariga di altre soluzioni simili che sono già state adottate con successo da altre Pubbliche Amministrazioni.

Si riassumono inoltre le azioni da condurre per un proficuo sviluppo:

• predisposizione di un quesito da avviare, attraverso Regione Liguria, alla competente Sezione regionale di controllo per la Liguria della Corte dei Conti, affinché esprima un parere sulla corretta procedura da applicare in merito alla questione della fatturazione delle attività istituzionali e del relativo tariffario da applicare nelle more della definizione di un tariffario nazionale;

• predisposizione di una richiesta da inviare a Regione Liguria, affinché la stessa Regione imponga con un atto legislativo l'obbligatorietà dell'inserimento per via telematica attraverso il portale PolisLiguria delle istanze ex D.Lgs. 259/2003.

Si auspica che questo Project Work, pur nei suoi limiti, e con le imprecisioni che involontariamente possono essere presenti, sviluppato con risorse e tempi limitati, possa contribuire ad essere il primo passo verso un reale cambiamento innovativo, attraverso la condivisione e la pubblicazione di questa ricerca che è un insieme di attività teoriche, sistematiche e subordinate all'acquisizione e all'elaborazione delle informazioni scientifiche salienti e dei relativi risultati, e che consentono spiegazioni esaurienti su l'essenza di queste attività e dei corrispondenti processi, utili anche per soddisfare specifiche esigenze degli utenti del servizio stesso.

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13 Riferimenti

Fonte Internet Note

ARPAL www.arpal.gov.it Sito istituzionale dell' Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure

PolisLiguria www.polisliguria.it Portale Liguria Sviluppo di Regione Liguria

ISPRA www.isprambiente.gov.it Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

www.agentifisici.isprambiente.it/

Portale Agenti Fisici di ISPRA

ARPA Emilia - Romagna

www.arpa.emr.it/pubblicazioni/cem/generale_90.asp

ArpaER / Campi elettromagnetici / Utilità / Normativa

Portale Agenti Fisici www.portaleagentifisici.it Portale gestito da Regione Toscana, INAIL, Regione Emilia-Romagna, S.S.Toscana USL7-Siena, S.S.R.Emilia-Romagna AUSLModena

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Allegato A

Quadro legislativo, con particolare riferimentoalle competenze di ARPAL

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione

0 14/08/2013 Emissione Documento (Versione Preliminare)

1 20/10/2013 Prima Revisione

2 'Dicembre 2013 Seconda Revisione

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INDICE

1 Introduzione.......................................................................................................................................42 Obiettivi.............................................................................................................................................43 Quadro Legislativo............................................................................................................................5

3.1 Legislazione Comunitaria.................................................................................................53.2 Legislazione Statale..........................................................................................................63.3 Legislazione Regione Liguria...........................................................................................83.4 Guide e Norme Tecniche...................................................................................................9

4 Riferimenti Normativi.....................................................................................................................114.1 Normativa Statale............................................................................................................11

4.1.1 Legge 186/1968........................................................................................................114.1.2 Legge 249/1997........................................................................................................124.1.3 Decreto del Ministero dell’Ambiente 381/1998......................................................134.1.4 Legge Quadro 36/2001.............................................................................................164.1.5 Decreto Legislativo 198/2002..................................................................................224.1.6 Decreto Legislativo 259/2003 - Codice delle Comunicazioni Elettroniche.............23

4.2 Normativa Regionale......................................................................................................274.2.1 L.R. 41/1999 e successive modifiche ed integrazioni..............................................274.2.2 L.R. 5/2001..............................................................................................................294.2.3 L.R. 16/2008............................................................................................................294.2.4 L.R. 9/2012 e L.R. 10/2012.....................................................................................294.2.5 L.R. 3/2013..............................................................................................................29

5 Bibliografia e riferimenti.................................................................................................................305.1 Bibliografia.....................................................................................................................305.2 Riferimenti......................................................................................................................30

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14 Introduzione

La “Legge Quadro sulla protezione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” n° 36 del 22 febbraio 2001 ed i due Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003 (che fissano i limiti di esposizione sia in bassa che alta frequenza) insieme al precedente Decreto del Ministero dell’Ambiente n°381 del 10 settembre 1998, costituiscono la vigente normativa nazionale in materia di protezione e tutela dai Campi Elettromagnetici.

Il “Codice delle Comunicazioni Elettroniche” D.Lgs. 259/2003 fornisce le linee di indirizzo per quanto attiene la realizzazione e la modifica degli impianti di teleradiocomunicazione.

Nell’ambito della Regione Liguria:

• Legge Regionale n° 41 del 20 dicembre 1999 “Integrazione della legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia). Inserimento del capo VI bis - tutela dall'inquinamento elettromagnetico” che con le successive modifiche e integrazioni rappresenta il primo testo organico in materia, sebbene attualmente parte di questa legge risulti abrogata e sostituita da disposizioni più recenti;

• Legge Regionale n° 16 del 6 giugno 2008 “Disciplina dell’attività edilizia”, che ha parzialmente sostituito ed integrato la L.R. 41/1999;

• Leggi Regionali n° 9 e 10 del 05 aprile 2012, rispettivamente di riordino della disciplina dell’attività edilizia e “Disciplina per l'esercizio delle attività produttive e riordino dello sportello unico”, recentemente integrate dalla L.R. 3/2013.

Nelle pagine seguenti sono riportati estratti provenienti da alcune testi legislativi, tale trascrizioni sono puramente informative; si osserva che i testi che hanno effettivo valore legale sono quelli pubblicati sulla versione cartacea e/o elettronica della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e del Bollettino Ufficiale della Regione Liguria, i cui estremi, sono indicati nei seguenti quadri riassuntivi.

15 Obiettivi

Scopo del presente allegato è l’individuazione della vigente normativa relativa all’esposizione ai campi elettromagnetici e alle procedure inerenti l'attività istruttoria sia per la realizzazione di nuovi impianti che di modifiche a quelli già esistenti, i controlli correlati e la gestione dei catasti associati agli impianti stessi, con particolare riferimento alle competenze di ARPAL, anche alla luce delle disposizioni del Codice per l'Amministrazione Digitale.

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16 Quadro Legislativo

Vengono di seguito riportati alcuni quadri riassuntivi in riferimento ai principali testi legislativi, di fonte comunitaria, statale e regionale, e delle norme tecniche applicabili, inerenti l’esposizione ai campi elettromagnetici, la pianificazione territoriale, gli impianti di teleradiocomunicazione e l'amministrazione digitale.

16.1 Legislazione Comunitaria

Raccomandazione del Consiglio della Comunità Eurpea1999/519/EC12 luglio 1999

Raccomandazione su limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (0 Hz to 300 Ghz) – Reccomendation on the limitation of exposure of the general public to electromagnetic fields (0 Hz to 300 GHz)

G.U.C.E. - O.J.E.C. - 30.07.1999

Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio2004/40/CE29 aprile 2004

Direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)(Diciottesima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1 della direttiva 89/391/CEE)

G.U.C.E. - O.J.E.C. - 30.04.2004

Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio2013/35/UE29 giugno 2013

Direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) (ventesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) e che abroga la direttiva 2004/40/CE

G.U.C.E. - O.J.E.C. - 29.06.2013

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16.2 Legislazione Statale

Legge n. 115017 agosto 1942

Legge urbanistica. G.U.R.I. - Serie generale - 15.10.1942 - n.244

Legge n. 1861 marzo 1968

Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici e elettrotecnici.

Legge n. 1028 gennaio 1977

Norme per la edificabilità dei suoli. G.U.R.I. - Serie generale - 29.1.1977 - n.27

Decreto Ministeriale31 gennaio 1983

Piano nazionale di ripartizione delle frequenze.

Legge n. 4728 febbraio 1985

Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie.

G.U.R.I. - Serie generale - 2.3.1985 - n.53

Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici16 gennaio 1991

Aggiornamento delle norme tecniche per la disciplina della costruzione e dell'esercizio di linee elettriche aeree esterne.

G.U.R.I. - Serie generale - 16.2.1991 - n.40

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri23 aprile 1992

Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50Hz) negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno.

G.U.R.I. - Serie generale - 6.5.1992 - n.104

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri28 settembre 1995

Norme tecniche procedurali di attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 relativamente agli elettrodotti.

G.U.R.I. - Serie generale - 4.10.1995 - n.232

Legge n. 24931 luglio 1997

Istituzione dell’Autorità perle garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo.

Decreto del Ministero dell'Ambiente10 settembre 1998 n. 381

Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana.

G.U.R.I. - Serie generale - 3.11.1998 - n.257

Delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni30 ottobre 1998 n. 68

Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva

G.U.R.I. - Serie generale - 10.11.1998 - n.263

Decreto Legislativo n.49029 ottobre 1999

Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali

G.U.R.I. - Serie generale - 27.12.1999 - n.302Supplemento ordinario n. 229.

Legge n. 3622 febbraio 2001

Legge Quadro sulla protezione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

G.U.R.I. - Serie generale - 7.3.2001 - n.55

Decreto del Presidente della Repubblica6 giugno 2001 n. 380

Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia

G.U.R.I. - Serie generale – 20.10.2001Supplemento ordinario n. 239

Delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni31 luglio 2002 n.249/cons

Approvazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale (PNAF DAB - T)

Decreto Legislativo n.1984 settembre 2002

Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione del Paese, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 21 dicembre 2001, n.443

G.U.R.I. - Serie generale - 13.9.2001 - n.215

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Legislazione Statale (continuazione)

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003

Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti

G.U.R.I. - Serie generale - 29.8.2003 - n.200

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003

Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz

G.U.R.I. - Serie generale - 28.8.2003 - n.199

Decreto Legislativo n.2591 agosto 2003

Codice delle Comunicazioni Elettroniche G.U.R.I. - Serie generale - 15.9.2003 - n.214

Decreto Legislativo n. 827 marzo 2005

Codice dell'Amministrazione Digitale

Decreto Direttoriale Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 29-5-2008

Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti

G.U.R.I. - S.O. - 5.7.2008 - n.156

Decreto Direttoriale Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 29-5-2008

Approvazione delle procedure di misura e valutazione dell'induzione magnetica

G.U.R.I. - S.O. - 2.7.2008 - n.153

Decreto Legislativo n. 819 aprile 2008

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Corte CostituzionaleSentenza n. 272 22/07/2010

Oggetto: Telecomunicazioni - Norme della Regione Toscana in materia di impianti di radiocomunicazione - Disciplina per il rilascio dell'autorizzazione all'installazione o alla modifica degli impianti - Previsione che gli oneri relativi allo svolgimento dei controlli previsti …

Decreto Legislativo n. 3314 marzo 2013

Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 febbraio 2013

Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali

G.U.R.I. - S.O. - 21.5.2013 - n.117

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16.3 Legislazione Regione Liguria

Legge Regionale 21 giugno 1999 n. 18

Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia

B.U.R.L. 14/07/1999 - n. 10

Legge Regionale 20 dicembre 1999 n. 41

Integrazione della legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia). Inserimento del capo VI bis - tutela dall'inquinamento elettromagnetico

B.U.R.L. 12/01/2000 - n. 1

Legge Regionale 2001 n. 5

Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com)

Legge Regionale 6 giugno 2008 n. 16.

Disciplina dell'attività edilizia B.U.R.L. 18/06/2008 - n. 6

Legge Regionale 5 ottobre 2011 n. 25

Norme urgenti in materia di passaggio al digitale terrestre B.U.R.L. 05/10/2011 - n. 17

Legge Regionale 5 aprile 2012 n. 9

Modifiche alla legge regionale 6 giugno 2008, n 16 (Disciplina dell'attività edilizia), alla legge regionale 7 aprile 1995, n. 25 (Disposizioni in materia di determinazione del contributo di concessione edilizia), alla legge regionale 4 settembre 1997, n. 36 (Legge urbanistica regionale), alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell'attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio) e ulteriori disposizioni in attuazione dell'articolo 5 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 (Semestre europeo - prime disposizioni urgenti per l'economia) convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 (Bollettino Ufficiale n. 6, del 11/04/2012 )

B.U.R.L. 11/04/2012 - n. 6

Legge Regionale 5 aprile 2012 n. 10

Disciplina per l'esercizio delle attività produttive e riordino dello sportello unico

B.U.R.L. 11/04/2012 - n. 6

Legge Regionale 4 febbraio 2013 n. 3

Modifiche alla legge regionale 6 giugno 2008, n 16 (Disciplina dell'attività edilizia), alla legge regionale 5 aprile 2012 (Disciplina per l'esercizio delle attività produttive e riordino dello Sportello Unico)

B.U.R.L. 06/02/2013 - n. 1

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16.4 Guide e Norme Tecniche

Agenzia Nazionale per la Protezione dell’AmbienteANPA RTI CTN_AGF 1/2000 Luglio 2000

Guida tecnica per la misura dei campi e.m. compresi nell'intervallo di frequenza 100kHz - 3GHz in riferimento all'esposizione della popolazione

Norma Italiana CEICEI 11-60 luglio 2000

Portata ali limite termico delle linee elettriche aeree esterne

Norma Italiana CEICEI 42-7 ottobre 1990 IEC 833 (1987)

Misura dei campi elettrici a frequenza industriale.

Norma Italiana CEICEI 111-1

Esposizione umana ai campi elettromagnetici ad alta frequenza - Rapporto informativo

Norma Italiana CEI CEI 111-2 maggio 1995 ENV 50166-1 (1995)

Esposizione umana ai campi elettromagnetici. Bassa frequenza (0 - 10 kHz).

Norma Italiana CEICEI 111-3 maggio 1995 ENV 50166-2 (1995)

Esposizione umana ai campi elettromagnetici. Alta frequenza (10 kHz - 300 GHz).

Norma Italiana CEICEI 106-15 CEI EN 50401

Norma di prodotto per dimostrare la conformità ai limiti di base o ai livelli di riferimento relativi all'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radio frequenza delle apparecchiature fisse per trasmissione radio (110 MHz - 40 GHz) destinate a reti di telecomunicazione senza fili, quando messe in servizio

Norma Italiana CEICEI 106-16 CEI EN 50421

Norma di prodotto per dimostrare la conformità di trasmettitori di radiodiffusione indipendenti ai livelli di riferimento e ai limiti di base relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (30 MHz - 40 Ghz)

Norma Italiana CEICEI 106-19 CEI EN 62311

Valutazione degli apparecchi elettronici ed elettrici in relazione ai limiti di base per l'esposizione umana ai campi elettromagnetici (0 Hz - 300 GHz)

Norma Italiana CEICEI 106-20 CEI EN 50413

Norma di base sulle procedure di misura e di calcolo per l'esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (0 Hz - 300 Ghz)

Norma Italiana CEICEI 106-23 CEI EN 50499

Procedura per la valutazione dell'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici

Norma Italiana CEICEI 106-24 CEI EN 50496

Misura dell'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici e valutazione del rischio potenziale per siti di diffusione radiotelevisiva

Norma Italiana CEICEI 106-25 CEI EN 50476

Norma di prodotto per dimostrare la conformità di stazioni trasmittenti per servizi di radiodiffusione ai livelli di riferimento e ai limiti di base in relazione all'esposizione umana ai campi elettromagnetici a radio frequenza (3 MHz - 30 MHz)

Norma Italiana CEICEI 211-4 luglio 1996

Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche.

Norma Italiana CEICEI 211-6 gennaio 2001

Guida per la misura e per la valutazione di campi elettromagnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz, con riferimento all'esposizione umana

Pag. 40 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Norme Tecniche (continuazione)

Norma Italiana CEI CEI 211-7 gennaio 2001

Guida per la misura e per la valutazione di campi elettromagnetici nell'intervallo di frequenza 10kHz - 300GHz, con riferimento all'esposizione umana

Norma Italiana CEICEI 211-7 A

Appendice A: Centraline di monitoraggio dei campi elettromagnetici a radiofrequenza: procedure e finalità di utilizzo

Norma Italiana CEICEI 211-7 B gennaio 2008

Appendice B: Misura e valutazione del campo elettromagnetico emesso dagli impianti radar di potenza

Norma Italiana CEICEI 211-7 C

Appendice C: Sistemi per la realizzazione di accesso e collegamento radio a banda larga

Norma Italiana CEI CEI 211-10 aprile 2002

Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza

Norma Italiana CEI CEI 211-10 V1 - G gennaio 2004CEI 211-10 V1 - H gennaio 2004

Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenzaAppendice G: Valutazione dei software di calcolo previsionale dei livelli di campo elettromagneticoAppendice H: Metodologie di misura per segnali UMTS

CEI EN 50413 - marzo 2009 Norma di base sulle procedure di misura e di calcolo per l’esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (0 Hz-300 GHz)

CEI EN 50499 - novembre 2009 Procedura per la valutazione dell’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici

ICNIRP - Linee Guida Linee guida per la limitazione dell esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo ed a campi elettromagnetici (fino a 300 GHz)

Ministero dell'Ambiente, Ministero delle Comunicazioni, Ministero della SanitàSettembre 1999

Linee guida applicative al Decreto 10 settembre 1998 n. 381 "Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana".

Istruzione Operativa ARPALIOP-COCE-02-AR - Rev n° 00 del 11/03/09

Rilevazioni campo elettrico e magnetico a frequenza industriale dovuto agli impianti di distribuzione dell’energia elettrica

Istruzione Operativa ARPALIOP-COCE-01-AR - Rev n° 00 del 11/03/09

Rilevazioni campo elettromagnetico dovuto agli impianti di diffusione radiotelevisiva e per telecomunicazioni in genere

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17 Riferimenti Normativi

Di seguito sono riassunte le principali disposizioni inerenti al presente Project Work, desunte dai testi di legge, di fonte statale e regionale, e dalle norme tecniche applicabili.Alcuni articoli di particolare importanza vengono riportati integralmente e sono evidenziati in carattere corsivo; tale trascrizione è puramente informativa. I testi che hanno effettivo valore legale sono quelli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e del Bollettino Ufficiale della Regione Liguria, i cui estremi sono indicati nei quadri riassuntivi 3.2 e 3.3.

17.1 Normativa Statale

17.1.1 Legge 186/1968

La Legge 186 del 1 marzo 1968 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici e elettrotecnici” stabilisce che tali produzioni devono essere realizzate a regola d’arte; definisce inoltre che la realizzazione conforme alle norme tecniche pubblicate dal C.E.I. – Comitato Elettrotecnico Italiano equivale alla regola d’arte.In particolare dispone che:

Articolo 1:Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.

Articolo 2:

I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.

Appare evidente che sia gli impianti di teleradiocomunicazione, sia gli elettrodotti, rientrano pienamente in tali disposizioni, pertanto devono essere costruiti a regola d’arte, conformemente alle specifiche norme C.E.I. applicabili.

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17.1.2 Legge 249/1997

La Legge 249 del 31 luglio 1997 “Istituzione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo” attribuisce all’Autorità stessa competenza diretta per quanto riguarda l’attività di vigilanza sui tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana, come riportato all’art. 1 comma 6/a/15:

Articolo 1:

… omesso …6. Le competenze dell’Autorità sono così individuate:a) la commissione per le infrastrutture e le reti esercita le seguenti funzioni:1) … omesso ……14) … omesso …15) vigila sui tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana e verifica che tali tetti, anche per effetto congiunto di più emissioni elettromagnetiche, non vengano superati. Il rispetto di tali indici rappresenta condizione obbligatoria per le licenze o le concessioni all’installazione di apparati con emissioni elettromagnetiche. Il Ministero dell’Ambiente, d’intesa con il Ministero della Sanità e con il Ministero delle Comunicazioni, sentiti l’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA), fissa entro sessanta giorni i tetti di cui al presente numero, tenendo conto anche delle norme comunitarie.

I tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana sono stati definiti mediante il D.M. 381/1998 e successivamente fissati, in adempimento della Legge Quadro 36/2001, con il D.P.C.M. 08/07/2013.

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17.1.3 Decreto del Ministero dell’Ambiente 381/1998

Il Ministero dell’Ambiente, d’intesa con il Ministero della Sanità e con il Ministero delle Comunicazioni, ha adottato il 10/09/1998 il Decreto 381 “Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana”. Tale Decreto determina, per la popolazione e per i lavoratori non esposti per ragioni professionali, i limiti di esposizione, le misure di cautela e gli obiettivi di qualità inerenti ai campi elettromagnetici generati da sistemi fissi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operativi nell’intervallo di frequenza da 100 kHz a 300 GHz.Di seguito sono trascritti gli articoli più significativi.

Articolo 1: (Campo di applicazione)

1. Le disposizioni del presente decreto fissano i valori limite di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici connessi al funzionamento ed all'esercizio dei sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza compresa fra 100 kHz e 300 GHz.2. I limiti di esposizione di cui al predetto decreto, non si applicano ai lavoratori esposti per ragioni professionali.

Articolo 2: (Definizioni ed unità di misura)

1. Le definizioni delle grandezze fisiche citate nel decreto e le corrispondenti unità di misura sono riportate in allegato A che, unitamente agli allegati B e C, è parte integrante del presente decreto.

Articolo 3: (Limiti di esposizione)

1. Nel caso di esposizione al campo elettromagnetico i livelli dei campi elettrici, magnetici e della densità di potenza, mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti, non devono superare i valori di tabella 1.

TABELLA 1

LIMITI DI ESPOSIZIONE PER LA POPOLAZIONE

AI CAMPI ELETTROMAGNETICI

Frequenza f(MHz)

Valore efficacedi intensità di campo

elettrico E(V/m)

Valore efficacedi intensità di campo

magnetico H(A/m)

Densità di potenzadell'onda piana

equivalenteW/m2

0,1 - 3 60 0,2 -

>3 - 3000 20 0.05 1

>3000 - 300000 40 0.1 4

2. Nel caso di campi elettromagnetici generati da più sorgenti, la somma dei relativi contributi normalizzati, definiti in allegato B, deve essere minore dell'unità.

Articolo 4: (Misure di cautela ed obiettivi di qualità)

1. Fermi restando i limiti di cui all'articolo 3, la progettazione e la realizzazione dei sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza compresa fra 100 kHz e 300 GHz e l'adeguamento di quelle preesistenti, deve avvenire in modo da produrre i valori di campo elettromagnetico più bassi possibile, compatibilmente con la qualità del servizio svolto dal sistema stesso al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione.

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2. Per i fini di cui al precedente comma 1, in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore non devono essere superati i seguenti valori, indipendentemente dalla frequenza, mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti: 6 V/m per il campo elettrico, 0,016 A/m per il campo magnetico intesi come valori efficaci e, per frequenze comprese tra 3 Mhz e 300 GHz, 0,10 W/m 2 per la densità di potenza dell'onda piana equivalente.3. Nell'ambito delle proprie competenze, fatte salve le attribuzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, le regioni e le province autonome disciplinano l'installazione e la modifica degli impianti di radiocomunicazione al fine di garantire il rispetto dei limiti di cui al precedente articolo 3 e dei valori di cui al precedente comma, il raggiungimento di eventuali obiettivi di qualità, nonché le attività di controllo e vigilanza in accordo con la normativa vigente, anche in collaborazione con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per quanto attiene all'identificazione degli impianti e delle frequenze loro assegnate.

Articolo 5: (Risanamenti)

1. Nelle zone abitative o sedi di attività lavorativa per lavoratori non professionalmente esposti o nelle zone comunque accessibili alla popolazione ove sono superati i limiti fissati al precedente articolo 3 e all'articolo 4, comma 2, devono essere attuate azioni di risanamento a carico dei titolari degli impianti. Le modalità ed i tempi di esecuzione per le azioni di risanamento sono prescritte dalle regioni e province autonome, secondo la regolamentazione di cui al precedente articolo 4, comma 3.2. La riduzione a conformità da svolgere nell'ambito dell'attività di risanamento deve essere effettuata in accordo a quanto riportato nell'allegato C.

Allegato A: (DEFINIZIONI ED UNITÀ DI MISURA)

Campo elettrico E: si definisce campo elettrico una quantità vettoriale che, in ogni punto di una data regione di spazio, rappresenta il rapporto fra la forza esercitata su una carica elettrica di prova q ed il valore della carica medesima. L'unità di misura del campo elettrico nel sistema S.I. è il volt/metro (V/m)Campo magnetico H: si definisce campo magnetico una quantità vettoriale-assiale definita in ogni punto di una data regione di spazio in modo tale che il suo rotore sia eguale alla densità di corrente elettrica totale, compresa la corrente di spostamento. L'unità di misura del campo magnetico nel sistema S.I. è l'ampere/metro (A/m)Densità di potenza elettromagnetica S: è la potenza elettromagnetica che fluisce attraverso l'unità di superficie, normale alla direzione di propagazione. Nella regione di campo lontano S è legata al valore efficace del campo elettrico Eeff ed al valore efficace del campo magnetico Heff dalle relazioni

Essendo l'impedenza dello spazio libero

L'unità di misura della densità di potenza elettromagnetica nel sistema S.I. è il watt/metro-quadro (W/m2).Frequenza f: numero di cicli o periodi nell'unità di tempo. L'unità di misura della frequenza nel sistema S.I. è l'hertz (Hz); sono di uso frequente i multipli kilohertz (1 kHz = 103 Hz); megahertz (1 MHz = 106 Hz); gigahertz (1 GHz = 109

Hz)Media sull'intervallo temporale (t1, t2): per una grandezza p(t) variabile nel tempo è data dalla espressione:

Valore efficace: di una grandezza periodica a(t) si definisce valore efficace l'espressione

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Onda piana: è una distribuzione di campo elettromagnetico propagativo, in cui in ogni punto i vettori campo elettrico e campo magnetico sono perpendicolari fra loro e giacciono su piani perpendicolari alla direzione di propagazione.

Regione di campo lontano: regione di spazio, sufficientemente lontano dalla sorgente, nella quale il campo elettromagnetico ha una distribuzione con le caratteristiche dell'onda piana. L'estensione di questa regione dipende dalle dimensioni massime lineari D dell'elemento radiante e dalla lunghezza d'onda λ del campo emesso. Si assume che la regione di campo lontano inizia ad una distanza dalla sorgente maggiore della quantità r eguale alla maggiore fra le quantità λ e D2/λ.Obiettivi di qualità: sono valori di campo elettromagnetico da conseguire nel breve, medio e lungo periodo, usando tecnologie e metodiche di risanamento disponibili, al fine di realizzare obiettivi di tutela.

Allegato B: (MODALITÀ ED ESECUZIONE DELLE MISURE E DELLE VALUTAZIONI)

Ai fini della verifica del rispetto dei limiti di cui all'articolo 4, comma 2, le intensità dei campi elettromagnetici possono essere determinate mediante calcoli o mediante misure. Le misure sono comunque necessarie ogni volta che i calcoli facciano prevedere valori di campo elettrico o magnetico che superano 1/2 dei limiti suddetti. In caso di discordanza fra valore calcolato e valore misurato, è acquisito il valore misurato. Le misure dei valori dei campi elettromagnetici devono essere eseguite secondo le norme C.E.I. ed in mancanza di queste devono essere eseguite secondo le norme di buona tecnica, emesse in materia dagli organismi internazionali, oppure indicate da Enti ed Associazioni, anche stranieri, di riconosciuta competenza.Valori normalizzati delle misure.In presenza di più sorgenti, il limite complessivo di esposizione è 1, da ottenere come somma dei contributi normalizzati delle singole sorgenti: tali contributi sono determinati dividendo il quadrato del valore misurato del campo elettrico oppure del campo magnetico per il quadrato del valore limite corrispondente oppure, per le frequenze comprese fra 3 MHz e 300 GHz, dividendo la densità di potenza per il corrispondente valore limite. La procedura da seguire per la riduzione a conformità è descritta nell'Allegato C.

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17.1.4 Legge Quadro 36/2001

La Legge Quadro sulla protezione dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici n. 32 del 22/02/2001 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 07/03/2001 ed è entrata in vigore il 06/04/2001; disciplina in modo completo tutte le tipologie di sorgenti di campi elettromagnetici (elettrodotti, impianti radio, televisivi, per telefonia cellulare, radar, apparecchiature per uso individuale ecc.).Di seguito sono trascritti gli articoli più significativi.

Articolo 1: (Finalità della legge)

1. La presente legge ha lo scopo di dettare i principi fondamentali diretti a:

a) assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ai sensi e nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione;

b) promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all’articolo 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell’Unione Europea;

c) assicurare la tutela dell’ambiente e del paesaggio e promuovere l’innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l’intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili.

Articolo 2: (Ambito di applicazione)

1. La presente legge ha per oggetto gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili, militari e delle forze di polizia, che possano comportare l’esposizione dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz. In particolare, la presente legge si applica agli elettrodotti ed agli impianti radioelettrici, compresi gli impianti per telefonia mobile, i radar e gli impianti per radiodiffusione.

2. Le disposizioni della presente legge non si applicano nei casi di esposizione intenzionale per scopi diagnostici o terapeutici. Agli apparecchi ed ai dispositivi di uso domestico, individuale e lavorativo si applicano esclusivamente le disposizioni di cui agli articoli 10 e 12 della presente legge.3. Nei riguardi delle Forze armate e delle Forze di polizia le norme della presente legge sono applicate tenendo conto delle particolari esigenze al servizio espletato, individuate con il decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a).4. Restano ferme le competenze in materia di sicurezza e salute dei lavoratori attribuite dalle disposizioni vigenti ai servizi sanitari e tecnici istituiti per le Forze armate e per le Forze di polizia; i predetti servizi sono competenti altresì per le aree riservate od operative e per quelle che presentano analoghe esigenze individuate con il decreto di cui al comma 3.

Articolo 3: (Definizioni)

1. Ai fini dell’applicazione della presente legge si assumono le seguenti definizioni:a) esposizione: è la condizione di una persona soggetta a campi elettrici, magnetici, elettromagnetici, o a correnti di contatto, di origine artificiale;b) limite di esposizione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a);c) valore di attenzione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1, lettere b) e c). Esso costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine e deve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge;d) obiettivi di qualità sono: 1) i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, indicati dalle leggi regionali secondo le competenze definite dall’articolo 8; 2) i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, definiti dallo Stato secondo le previsioni di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione ai campi medesimi;

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e) elettrodotto: è l’insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione;f) esposizione dei lavoratori e delle lavoratrici: è ogni tipo di esposizione dei lavoratori e delle lavoratrici che, per la loro specifica attività lavorativa, sono esposti a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici;g) esposizione della popolazione: è ogni tipo di esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, ad eccezione dell’esposizione di cui alla lettera f) e di quella intenzionale per scopi diagnostici o terapeutici;h) stazioni e sistemi o impianti radioelettrici: sono uno o più trasmettitori, nonchè ricevitori, o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione ad assicurare un servizio di radiodiffusione, radiocomunicazione o radioastronomia;i) impianto per telefonia mobile: è la stazione radio di terra del servizio di telefonia mobile, destinata al collegamento radio dei terminali mobili con la rete del servizio di telefonia mobile;l) impianto fisso per radiodiffusione: è la stazione di terra per il servizio di radiodiffusione televisiva o radiofonica.

Articolo 4: (Funzioni dello Stato)1. Lo Stato esercita le funzioni relative: a) alla determinazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità, in quanto valori di campo come definiti dall’articolo 3, comma 1, lettera d), numero 2), in considerazione del preminente interesse nazionale alla definizione di criteri unitari e di normative omogenee in relazione alle finalità di cui all’articolo 1; b) alla promozione di attività di ricerca e di sperimentazione tecnico-scientifica, nonché al coordinamento dell’attività di raccolta, di elaborazione e di diffusione dei dati, informando annualmente il Parlamento su tale attività; in particolare il Ministro della sanità promuove, avvalendosi di istituzioni pubbliche e private senza fini di lucro, aventi comprovata esperienza nel campo scientifico, un programma pluriennale di ricerca epidemiologica e di cancerogenesi sperimentale, al fine di approfondire i rischi connessi all’esposizione a campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza; c) all’istituzione del catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate, al fine di rilevare i livelli di campo presenti nell’ambiente; d) alla determinazione dei criteri di elaborazione dei piani di risanamento di cui all’articolo 9, comma 2, con particolare riferimento alle priorità di intervento, ai tempi di attuazione ed alle modalità di coordinamento delle attività riguardanti piú regioni nonché alle migliori tecnologie disponibili per quanto attiene alle implicazioni di carattere economico ed impiantistico; e) all’individuazione delle tecniche di misurazione e di rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico; f) alla realizzazione di accordi di programma con i gestori di elettrodotti ovvero con i proprietari degli stessi o delle reti di trasmissione o con coloro che ne abbiamo comunque la disponibilità nonché con gli esercenti di impianti per emittenza radiotelevisiva e telefonia mobile, al fine di promuovere tecnologie e tecniche di costruzione degli impianti che consentano di minimizzare le emissioni nell’ambiente e di tutelare il paesaggio; g) alla definizione dei tracciati degli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV; h) alla determinazione dei parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti; all’interno di tali fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore. 2. I limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, le tecniche di misurazione e rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico e i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti, di cui al comma 1, lettere a), e) e h), sono stabiliti, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge: a) per la popolazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro della sanità, sentiti il Comitato di cui all’articolo 6 e le competenti Commissioni parlamentari, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di seguito denominata «Conferenza unificata»; b) per i lavoratori e le lavoratrici, ferme restando le disposizioni previste dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della sanità, sentiti i Ministri dell’ambiente e del lavoro e della previdenza sociale, il Comitato di cui all’articolo 6 e le competenti Commissioni parlamentari, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Il medesimo decreto disciplina, altresí, il regime di sorveglianza medica sulle lavoratrici e sui lavoratori professionalmente esposti. 3. Qualora entro il termine previsto dal comma 2 non siano state raggiunte le intese in sede di Conferenza unificata, il Presidente del Consiglio dei ministri entro i trenta giorni successivi adotta i decreti di cui al comma 2, lettere a) e b). 4. Alla determinazione dei criteri di elaborazione dei piani di risanamento, ai sensi del comma 1, lettera d), si provvede, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente, sentito il Comitato di cui all’articolo 6 e la Conferenza unificata. 5. … omesso …

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Articolo 5: (Misure di tutela dell’ambiente e del paesaggio. Procedimento di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di elettrodotti) 1. Al fine di tutelare l’ambiente e il paesaggio, con apposito regolamento adottato, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell’articolo 29, comma 2, lettera g), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, su proposta dei Ministri dei lavori pubblici e per i beni e le attività culturali, previo parere del Comitato di cui all’articolo 6 e sentite le competenti Commissioni parlamentari, sono adottate misure specifiche relative alle caratteristiche tecniche degli impianti e alla localizzazione dei tracciati per la progettazione, la costruzione e la modifica di elettrodotti e di impianti per telefonia mobile e radiodiffusione. Con lo stesso regolamento vengono indicate le particolari misure atte ad evitare danni ai valori ambientali e paesaggistici e possono essere adottate ulteriori misure specifiche per la progettazione, la costruzione e la modifica di elettrodotti nelle aree soggette a vincoli imposti da leggi statali o regionali, nonché da strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, a tutela degli interessi storici, artistici, architettonici, archeologici, paesaggistici e ambientali, fermo restando quanto disposto dal testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, approvato con decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, e fermo restando il rispetto dei predetti vincoli e strumenti di pianificazione. 2. Con il medesimo regolamento di cui al comma 1 sono adottate misure di contenimento del rischio elettrico degli impianti di cui allo stesso comma 1, ed in particolare del rischio di elettrocuzione e di collisione dell’avifauna. 3. … omesso …4. … omesso …

Articolo 8: (Competenze delle regioni, delle province e dei comuni)1. Sono di competenza delle regioni, nel rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità nonché dei criteri e delle modalità fissati dallo Stato, fatte salve le competenze dello Stato e delle autorità indipendenti: a) l’esercizio delle funzioni relative all’individuazione dei siti di trasmissione e degli impianti per telefonia mobile, degli impianti radioelettrici e degli impianti per radiodiffusione, ai sensi della legge 31 luglio 1997, n. 249, e nel rispetto del decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), e dei principi stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 5; b) la definizione dei tracciati degli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV, con la previsione di fasce di rispetto secondo i parametri fissati ai sensi dell’articolo 4 e dell’obbligo di segnalarle; c) le modalità per il rilascio delle autorizzazioni alla installazione degli impianti di cui al presente articolo, in conformità a criteri di semplificazione amministrativa, tenendo conto dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici preesistenti; d) la realizzazione e la gestione, in coordinamento con il catasto nazionale di cui all’articolo 4, comma 1, lettera c), di un catasto delle sorgenti fisse dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al fine di rilevare i livelli dei campi stessi nel territorio regionale, con riferimento alle condizioni di esposizione della popolazione; e) l’individuazione degli strumenti e delle azioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), numero 1); f) il concorso all’approfondimento delle conoscenze scientifiche relative agli effetti per la salute, in particolare quelli a lungo termine, derivanti dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. 2. Nell’esercizio delle funzioni di cui al comma 1, lettere a) e c), le regioni si attengono ai principi relativi alla tutela della salute pubblica, alla compatibilità ambientale ed alle esigenze di tutela dell’ambiente e del paesaggio.3. In caso di inadempienza delle regioni, si applica l’articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. 4. Le regioni, nelle materie di cui al comma 1, definiscono le competenze che spettano alle province ed ai comuni, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 31 luglio 1997, n. 249. 5. Le attività di cui al comma 1, riguardanti aree interessate da installazioni militari o appartenenti ad altri organi dello Stato con funzioni attinenti all’ordine e alla sicurezza pubblica sono definite mediante specifici accordi dai comitati misti paritetici di cui all’articolo 3 della legge 24 dicembre 1976, n. 898, e successive modificazioni. 6. I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.

Articolo 9: (Piani di risanamento)1. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), la regione adotta, su proposta dei soggetti gestori e sentiti i comuni interessati, un piano di risanamento al fine di adeguare, in modo graduale, e comunque entro il termine di ventiquattro mesi, gli impianti radioelettrici già esistenti ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione ed agli obiettivi di qualità stabiliti secondo le norme della presente legge. Trascorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), in caso di inerzia o inadempienza dei gestori, il piano di risanamento è adottato dalle regioni, sentiti i comuni e gli enti interessati, entro i successivi tre mesi. Il piano, la cui realizzazione è controllata dalle regioni, puó prevedere anche la delocalizzazione degli impianti di radiodiffusione in siti conformi alla pianificazione in materia, e degli impianti di diversa tipologia in

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siti idonei. Il risanamento é effettuato con onere a carico dei titolari degli impianti.

2. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 4, comma 4, i gestori degli elettrodotti presentano una proposta di piano di risanamento, al fine di assicurare la tutela della salute e dell’ambiente. I proprietari di porzioni della rete di trasmissione nazionale o coloro che comunque ne abbiano la disponibilità sono tenuti a fornire tempestivamente al gestore della rete di trasmissione nazionale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), le proposte degli interventi di risanamento delle linee di competenza, nonché tutte le informazioni necessarie ai fini della presentazione della proposta di piano di risanamento. Il piano deve prevedere i progetti che si intendono attuare allo scopo di rispettare i limiti di esposizione e i valori di attenzione, nonché di raggiungere gli obiettivi di qualità stabiliti dal decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a). Esso deve indicare il programma cronologico di attuazione, adeguandosi alle priorità stabilite dal citato decreto, considerando comunque come prioritarie le situazioni sottoposte a piú elevati livelli di inquinamento elettromagnetico, in prossimità di destinazioni residenziali, scolastiche, sanitarie, o comunque di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore, con particolare riferimento alla tutela della popolazione infantile. Trascorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), in caso di inerzia o inadempienza dei gestori, il piano di risanamento di cui al primo periodo del comma 3 è proposto dalla regione entro i successivi tre mesi. 3. … omesso …4. … omesso …5. … omesso …6. Il mancato risanamento degli elettrodotti, delle stazioni e dei sistemi radioelettrici, degli impianti per telefonia mobile e degli impianti per radiodiffusione, secondo le prescrizioni del piano, dovuto ad inerzia o inadempienza dei proprietari degli elettrodotti o di coloro che ne abbiano comunque la disponibilità, fermo restando quanto previsto dall’articolo 15, comporta il mancato riconoscimento da parte del gestore della rete di trasmissione nazionale del canone di utilizzo relativo alla linea non risanata e la disattivazione dei suddetti impianti per un periodo fino a sei mesi, garantendo comunque i diritti degli utenti all’erogazione del servizio di pubblica utilità. La disattivazione è disposta: a) con provvedimento del Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, sentiti il Ministro della sanità e del lavoro e della previdenza sociale nonché le regioni interessate, per quanto riguarda gli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV; b) con provvedimento del presidente della giunta regionale per quanto riguarda gli elettrodotti con tensione inferiore a 150 kV ed i sistemi radioelettrici, con esclusione degli impianti per telefonia mobile e per radiodiffusione e degli impianti per telefonia fissa nonché delle stazioni radioelettriche per trasmissione di dati, la cui disattivazione è disposta con provvedimento del Ministro delle comunicazioni che assicura l’uniforme applicazione della disciplina sul territorio nazionale. 7. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, su ciascuna struttura di cui alle lettere e), h) ed l) del comma 1 dell’articolo 3 deve essere applicata una etichetta informativa ben visibile, riportante la tensione prodotta, i valori di esposizione rintracciabili nella documentazione autorizzativa, i limiti di esposizione ed i valori di attenzione prescritti dalle leggi nazionali e regionali e le distanze di rispetto.

Articolo 14: (Controlli)1. Le amministrazioni provinciali e comunali, al fine di esercitare le funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale per l’attuazione della presente legge, utilizzano le strutture delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, di cui al decreto-legge 4 dicembre 1993, n. 496, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 gennaio 1994, n. 61. Restano ferme le competenze in materia di vigilanza nei luoghi di lavoro attribuite dalle disposizioni vigenti. 2. Nelle regioni in cui le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente non sono ancora operanti, ai fini di cui al comma 1, le amministrazioni provinciali e comunali si avvalgono del supporto tecnico dell’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente, dei presidi multizonali di prevenzione (PMP), dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (ISPESL) e degli ispettori territoriali del Ministero delle comunicazioni, nel rispetto delle specifiche competenze attribuite dalle disposizioni vigenti. 3. Il controllo all’interno degli impianti fissi o mobili destinati alle attività istituzionali delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco è disciplinato dalla specifica normativa di settore. Resta fermo in particolare, quanto previsto per le forze armate e di polizia dagli articoli 1, comma 2, e 23, comma 4, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.4. Il personale incaricato dei controlli, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza e di controllo, può accedere agli impianti che costituiscono fonte di emissioni elettromagnetiche e richiedere, in conformità alle disposizioni della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, i dati, le informazioni e i documenti necessari per l’espletamento delle proprie funzioni. Tale personale è munito di documento di riconoscimento dell’ente di appartenenza.

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Articolo 15: (Sanzioni) 1. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque nell’esercizio o nell’impiego di una sorgente o di un impianto che genera campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici superi i limiti di esposizione ed i valori di attenzione di cui ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri previsti dall’articolo 4, comma 2, e ai decreti previsti dall’articolo 16 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 2 milioni a lire 600 milioni. La predetta sanzione si applica anche nei confronti di chi ha in corso di attuazione piani di risanamento, qualora non rispetti i limiti ed i tempi ivi previsti. 2. Salvo che il fatto costituisca reato, la violazione delle misure di tutela di cui all’articolo 5, comma 1, è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 2 milioni a lire 200 milioni. In caso di recidiva la sanzione è raddoppiata. 3. Salvo che il fatto costituisca reato, le sanzioni di cui ai commi 1 e 2 sono irrogate dalle autorità competenti, sulla base degli accertamenti effettuati dalle autorità abilitate ai controlli ai sensi dell’articolo 14. Le autorità competenti all’irrogazione delle sanzioni di cui ai commi 1 e 2 sono individuate dai decreti di cui all’articolo 4, comma 2. 4. In caso di inosservanza delle prescrizioni previste, ai fini della tutela dell’ambiente e della salute, dall’autorizzazione, dalla concessione o dalla licenza per l’installazione e l’esercizio degli impianti disciplinati dalla presente legge, si applica la sanzione della sospensione degli atti autorizzatori suddetti, da due a quattro mesi. In caso di nuova infrazione l’atto autorizzatorio è revocato. 5. La sanzione di cui al comma 4 è applicata dall’autorità competente in base alle vigenti disposizioni a rilasciare l’atto autorizzatorio, sulla base degli accertamenti effettuati dalle autorità abilitate ai controlli. 6. L’inosservanza del decreto di cui all’articolo 12, comma 1, è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma compresa fra lire 2 milioni e lire 600 milioni. 7. In riferimento alle sanzioni previste nel presente articolo non è ammesso il pagamento in misura ridotta di cui all’articolo 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni.

Articolo 16: (Regime transitorio) 1. Fino alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), si applicano, in quanto compatibili con la presente legge, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 1992, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 6 maggio 1992, e successive modificazioni, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 settembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 232 del 4 ottobre 1995, nonché le disposizioni del decreto del Ministro dell’ambiente 10 settembre 1998, n. 381.

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17.1.4.1 Scadenzario

Data la complessità dell’insieme delle disposizioni presenti nella Legge Quadro 36/2001, vengono riassunte nella seguente tabella le principali attività e prescrizioni con le relative date di adozione o termine, e i soggetti a cui competono.

Data Attività CompetenzaA 07/03/2001 Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. ---B 22/03/2001 Entrata in vigore. ---C 21/05/2001

adottato con i D.P.C.M. 8/7/2003 e Decreti Direttoriale Ministero Ambiente 29-5-2008

Adozione di Decreto che stabilisce: i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, le tecniche di misurazione e rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico e i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti, per la popolazione. (art. 4 comma 2)

Ministero dell’AmbienteMinistero della Sanità

D 21/05/2001adottato con D.Lgs. 81/2008

Adozione di Decreto che stabilisce: i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, le tecniche di misurazione e rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico e i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti, per i lavoratori e le lavoratrici, il regime di sorveglianza medica sulle lavoratrici e sui lavoratori professionalmente esposti. (art. 4 comma 2)

Ministero dell’AmbienteMinistero della Lavoro

E 20/07/2001 Adozione di Decreto che stabilisce i criteri di elaborazione dei piani di risanamento. (art. 4 comma 4)

Ministero dell’Ambiente

F 20/07/2001 Adozione di Decreto che stabilisce: le misure specifiche relative alle caratteristiche tecniche degli impianti e alla localizzazione dei tracciati per la progettazione, la costruzione e la modifica di elettrodotti e di impianti per telefonia mobile e radiodiffusione, le misure di contenimento del rischio elettrico degli impianti. (art. 5 comma 2)

Ministri dei lavori pubblici e per i beni e le attività culturali

G 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto alla riga C

Adozione piano di risanamento per adeguare gli impianti radioelettrici già esistenti ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione ed agli obiettivi di qualità. (art. 9 comma 1)

Regioni

H 18/09/2001 Applicazione di una etichetta informativa ben visibile, riportante la tensione prodotta, i valori di esposizione rintracciabili nella documentazione autorizzativa, i limiti di esposizione ed i valori di attenzione prescritti dalle leggi nazionali e regionali e le distanze di rispetto, su ogni struttura:Elettrodotti, sottostazioni e cabine di trasformazioni;Stazioni e sistemi o impianti radioelettrici, per servizi di radiodiffusione o radiocomunicazione o radioastronomia;Impianti fissi per radiodiffusione, per il servizio di radiodiffusione televisiva o radiofonica.(art. 9 comma 7)

Non definita nel testo della Legge Quadro.Si presume che competa ai gestori degli impianti.

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17.1.5 Decreto Legislativo 198/2002

Il Decreto Legislativo n. 198 del 04/09/2002, “Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 21 dicembre 2001, n. 443.” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13/09/2001 ed è entrato in vigore il giorno seguente, in base all’art. 14.Questo decreto disciplinava in modo innovativo le procedure inerenti al rilascio delle autorizzazioni per le infrastrutture di telecomunicazioni, uniformando tali procedure su tutto il territorio nazionale; tuttavia sono introdotte norme come quella di cui all’art. 3, comma 2, dove le infrastrutture di telecomunicazioni “ad esclusione delle torri e dei tralicci relativi alle reti di televisione digitale terrestre, sono compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica e sono realizzabili in ogni parte del territorio comunale, anche in deroga agli strumenti urbanistici e ad ogni altra disposizione di legge o di regolamento” che rende di difficile applicazione il presente piano, limitandolo fortemente.Si evidenziavano inoltre: la suddivisione indicata dall’art. 5, comma2, tra impianti di potenza superiore ai 20 watt (in singola antenna) contemplati dall’allegato A, e quelli di potenza inferiore ai 20 watt riconducibili all’allegato B, in assenza di appositi modelli eventualmente predisposti dagli enti locali; i tempi estremamente contenuti in cui gli enti locali e l’ARPAL devono pronunciarsi e/o chiedere eventuali integrazioni (15 giorni dalla presentazione dell’istanza per gli enti locali, 20 per l’ARPAL) ex art. 5; le limitazioni legali alla proprietà privata di cui all’art. 11.La Corte costituzionale, con sentenza 25 settembre-1° ottobre 2003, n. 303 (in G.U. 1a s.s. 8/10/2003, n. 40) ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'intero provvedimento.Successivamente la maggior parte di questo Decreto è stato parzialmente ripubblicato nel successivo D.L.gs. 259/2003

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17.1.6 Decreto Legislativo 259/2003 - Codice delle Comunicazioni Elettroniche

Il Decreto Legislativo n. 259 del 01/08/2003, “Codice delle Comunicazioni Elettroniche” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15/09/2003, e dà attuazione a livello nazionale ad un profondo riordino delle procedure in materia di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipo, incluse quelle che riguardano l'autorizzazione degli impianti di trasmissione (intesi sia come impianti nuovi che come modifiche ad impianti esistenti).Di particolare importanza, per il presente documento, sono gli articoli 87 e 87 bis, e gli allegati 13A e 13B, di cui viene riportata una sintesi.

Articolo 87: (Procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici)

1. L'installazione di infrastrutture per impianti radioelettrici e la modifica delle caratteristiche di emissione di questi ultimi e, in specie, l'installazione di torri, di tralicci, di impianti radio-trasmittenti, di ripetitori di servizi di comunicazione elettronica, di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche mobili GSM/UMTS, per reti di diffusione, distribuzione e contribuzione dedicate alla televisione digitale terrestre, per reti a radiofrequenza dedicate alle emergenze sanitarie ed alla protezione civile, nonché per reti radio a larga banda punto-multipunto nelle bande di frequenza all'uopo assegnate, viene autorizzata dagli Enti locali, previo accertamento, da parte dell'Organismo competente ad effettuare i controlli, di cui all'articolo 14 della legge 22 febbraio 2001, n. 36, della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale in relazione al disposto della citata legge 22 febbraio 2001, n. 36, e relativi provvedimenti di attuazione.2. L'istanza di autorizzazione alla installazione di infrastrutture di cui al comma 1 è presentata all'Ente locale dai soggetti a tale fine abilitati. Al momento della presentazione della domanda, l'ufficio abilitato a riceverla indica al richiedente il nome del responsabile del procedimento.

3. L'istanza, conforme al modello A dell'allegato n. 13, realizzato al fine della sua acquisizione su supporti informatici e destinato alla formazione del catasto nazionale delle sorgenti elettromagnetiche di origine industriale, deve essere corredata della documentazione atta a comprovare il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità, relativi alle emissioni elettromagnetiche, di cui alla legge 22 febbraio 2001, n. 36, e relativi provvedimenti di attuazione, attraverso l'utilizzo di modelli predittivi conformi alle prescrizioni della CEI, non appena emanate. In caso di pluralità di domande, viene data precedenza a quelle presentate congiuntamente da più operatori. Nel caso di installazione di impianti, con tecnologia UMTS od altre, con potenza in singola antenna uguale od inferiore ai 20 Watt, fermo restando il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità sopra indicati, è sufficiente la segnalazione certificata di inizio attività, conforme ai modelli predisposti dagli Enti locali e, ove non predisposti, al modello B di cui all'allegato n. 13.3-bis. Al fine di accelerare la realizzazione degli investimenti per il completamento della rete di telecomunicazione GSM-R dedicata esclusivamente alla sicurezza ed al controllo del traffico ferroviario, nonché al fine di contenere i costi di realizzazione della rete stessa, all'installazione sul sedime ferroviario ovvero in area immediatamente limitrofa dei relativi impianti ed apparati si procede con le modalità proprie degli impianti di sicurezza e segnalamento ferroviario, nel rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale in relazione al disposto della legge 22 febbraio 2001, n. 36, e relativi provvedimenti di attuazione.4. Copia dell'istanza ovvero della denuncia viene inoltrata contestualmente all'Organismo di cui al comma 1, che si pronuncia entro trenta giorni dalla comunicazione. Lo sportello locale competente provvede a pubblicizzare l'istanza, pur senza diffondere i dati caratteristici dell'impianto.5. Il responsabile del procedimento può richiedere, per una sola volta, entro quindici giorni dalla data di ricezione dell'istanza, il rilascio di dichiarazioni e l'integrazione della documentazione prodotta. Il termine di cui al comma 9 inizia nuovamente a decorrere dal momento dell'avvenuta integrazione documentale.

6. Nel caso una Amministrazione interessata abbia espresso motivato dissenso, il responsabile del procedimento convoca, entro trenta giorni dalla data di ricezione della domanda, una conferenza di servizi, alla quale prendono parte i rappresentanti delle Amministrazioni degli Enti locali interessati, nonché dei soggetti preposti ai controlli di cui all'articolo 14 della legge 22 febbraio 2001, n. 36, ed un rappresentante dell'Amministrazione dissenziente.

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7. La conferenza di servizi deve pronunciarsi entro trenta giorni dalla prima convocazione. L'approvazione, adottata a maggioranza dei presenti, sostituisce ad ogni effetto gli atti di competenza delle singole Amministrazioni e vale altresì come dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori. Della convocazione e dell'esito della conferenza viene tempestivamente informato il Ministero.8. Qualora il motivato dissenso, a fronte di una decisione positiva assunta dalla conferenza di servizi, sia espresso da un'Amministrazione preposta alla tutela ambientale, alla tutela della salute o alla tutela del patrimonio storico-artistico, la decisione è rimessa al Consiglio dei Ministri e trovano applicazione, in quanto compatibili con il Codice, le disposizioni di cui agli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni.9. Le istanze di autorizzazione e le denunce di attività di cui al presente articolo, nonché quelle relative alla modifica delle caratteristiche di emissione degli impianti già esistenti, si intendono accolte qualora, entro novanta giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda, fatta eccezione per il dissenso di cui al comma 8, non sia stato comunicato un provvedimento di diniego o un parere negativo da parte dell'organismo competente ad effettuare icontrolli, di cui all'articolo 14 della legge 22 febbraio 2001, n. 36. Gli Enti locali possono prevedere termini più brevi per la conclusione dei relativi procedimenti ovvero ulteriori forme di semplificazione amministrativa, nel rispetto delle disposizioni stabilite dal presente comma.10. Le opere debbono essere realizzate, a pena di decadenza, nel termine perentorio di dodici mesi dalla ricezione del provvedimento autorizzatorio espresso, ovvero dalla formazione del silenzio-assenso.

Articolo 87-bis: (Procedure semplificate per determinate tipologie di impianti)1. Al fine di accelerare la realizzazione degli investimenti per il completamento della rete di banda larga mobile, nel caso di installazione di apparati con tecnologia UMTS, sue evoluzioni o altre tecnologie su infrastrutture per impianti radioelettrici preesistenti o di modifica delle caratteristiche trasmissive, fermo restando il rispetto dei limiti, dei valori e degli obiettivi di cui all’articolo 87 nonché di quanto disposto al comma 3-bis del medesimo articolo, è sufficiente la segnalazione certificata di inizio attività, conforme ai modelli predisposti dagli enti locali e, ove non predisposti, al modello B di cui all’allegato n. 13. Qualora entro trenta giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda sia stato comunicato un provvedimento di diniego da parte dell’ente locale o un parere negativo da parte dell’organismo competente di cui all’articolo 14 della legge 22 febbraio 2001, n. 36, la denuncia è priva di effetti.

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Allegato n. 13 (artt. 87 e 88)- Modello A Istanza di autorizzazioneIl sottoscritto …........................................ nato a …............................... il …..................... residente a …...................... via …...................................... n. …......... nella sua qualità di …............................... della Società …....................... con sede in via …......................... n. …........

Chiede

il rilascio dell'autorizzazione alla installazione dell'impianto di seguito descritto dichiarandone la conformità ai limiti di esposizione ed ai valori di attenzione di cui alla legge 22 febbraio 2001, n. 36.

Descrizione dell'impianto e delle aree circostanti.- Posizionamento degli apparati.- Si descriva sinteticamente ma in modo esauriente il posizionamento degli impianti, la loro collocazione e la loro accessibilità da parte del personale incaricato. La posizione dovrà essere corredata di coordinate geografiche con approssimazione al secondo di grado o a sue frazioni, nonché dell'indirizzo completo di numero civico se assegnato, e di ogni eventuale altra indicazione per l'individuazione del sito.

Descrizione del terreno circostante.- Si descrivano sinteticamente ma in modo esauriente i dintorni dell'apparato, evidenziando:- edifici posti in vicinanza del sito;- conformazione e morfologia del terreno circostante;- eventuale presenza di altre stazioni emittenti collocate con la stazione da installare.(Si vedano in calce gli allegati richiesti per una descrizione piùdettagliata).

Caratteristiche radioelettriche dell'impianto.- Si enumerino in modo dettagliato, completo e privo di ambiguità tutte le caratteristiche radioelettriche dell'impianto trasmittente.(Si vedano in calce gli allegati richiesti per una descrizione più dettagliata).

Stime del campo generato.Presentare i risultati ottenuti con le modalità di simulazione numerica specificate nel seguito. Tali risultati dovranno essere forniti, alternativamente, in una delle due forme seguenti:volume di rispetto, ovvero la forma geometrica in grado di riassumere in modo grafico la conformità ai limiti di esposizione ed ai valori di attenzione di cui alla legge 22 febbraio 2001, n. 36. Allo scopo si raccomanda di utilizzare la definizione di volume di rispetto, o in alternativa quella di isosuperficie 3D, contenute nella «Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza» [Guida CEI 211-10].Nel caso in cui volumi di rispetto evidenzino punti con intersezioni critiche (rispetto alle soglie usate) per posizioni accessibili alla popolazione con tempi di permanenza superiore a 4 ore dovranno essere fornite le curve isocampo rispetto ai punti di criticità per le stesse soglie.Stima puntuale dei valori di campo nei punti dove si prevede una maggiore esposizione della popolazione (max. 10 punti/sito). Per questi ultimi occorre:- evidenziare accuratamente e chiaramente sulle planimetrie a disposizione le posizioni accessibili alla popolazione (specificando se i tempi di permanenza siano maggiori o minori di 4 ore);- effettuare una campagna di misure del campo elettromagnetico di fondo presente (è possibile riferirsi alla «Norma CEI 211-7 – Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell'intervallo di frequenza 10 kHz -

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300 GHz», con riferimento all'esposizione umana).

La scelta tra i due formati sopra descritti rimane a discrezione dell'operatore, secondo quanto riportato nella Guida CEI già citata. In entrambi i casi (volume di rispetto o calcolo puntuale), le valutazioni sopra indicate dovranno comprendere la stima del fondo ambientale, al fine di ottenere il campo elettrico complessivo.

Modalità di simulazione numerica.Specificare l'algoritmo di calcolo con il quale si sono eseguite le stime di campo; dovrà essere specificata l'implementazione dell'algoritmo utilizzato o, qualora il software sia di tipo commerciale, il nome del programma, nonché la versione e la configurazione utilizzata.Indicare la conformità del programma di calcolo alle prescrizioni CEI, non appena emanate.

Allega alla presente istanza

- Scheda tecnica dell'impianto, con indicati frequenza, marca e modello di antenna installata, altezza del centro elettrico, guadagno in dBi, direzione di massimo irraggiamento dell'antenna riferita al nord geografico ed eventuale tilt (elettrico e/o meccanico).- Diagrammi angolari di irradiazione orizzontale e verticale del sistema irradiante. In tali diagrammi deve essere riportata, per ogni grado, l'attenuazione in dB del campo (o deve essere indicato il campo relativo E/E0).- Indirizzo completo dei seguenti dati: comune, via e numero civico o foglio mappale con coordinate UTM della dislocazione dell'impianto.- Specificare se il nuovo impianto utilizzi un sistema di antenne già in esercizio per altre emittenti (n-plexing). In questo caso il parere sanitario sarà soggetto alla valutazione complessiva di tutto l'impianto.- Planimetria generale ante opera e post operam del progetto di impianto, su scala 1:500.- Dichiarazione della potenza fornita a connettore d'antenna del sistema irradiante.- In caso di più frequenze di emissione tali dati vanno rilasciati per ogni frequenza.Mappe del territorio circostante all'impianto.- Stralcio del PRG con scala non superiore a 1:2.000 (con indicazione delle abitazioni presenti o in costruzione al momento della domanda, specificando i numeri di piani fuori terra di ognuno, nonché dei luoghi di pubblico accesso);- Mappe catastali con scala non superiore a 1:2.000, con indicazione del punto di installazione e riportante la zona circostante con un raggio di almeno 300 metri intorno all'impianto;- Stralcio ubicativo con scala non superiore a 1:2.000 con indicazione delle curve di livello altimetriche;- Tutte le suddette mappe dovranno contenere l'indicazione del Nord geografico.

- Nel contempo, il sottoscritto, consapevole delle conseguenze penali cui incorre, ai sensi della legge 27 gennaio 1968, n. 15, chi presenta dichiarazioni mendaci ovvero utilizza atti falsi,

Rilascia

la seguente dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: «l'impianto, sulla base della stima del campo generato e della simulazione numerica effettuata, è conforme ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione ed agli obiettivi di qualità di cui alla legge 22 febbraio 2001, n. 36.

- A tal fine, il sottoscritto allega una copia fotostatica non autenticata del proprio documento di identità.

Firma.

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17.2 Normativa Regionale

17.2.1 L.R. 41/1999 e successive modifiche ed integrazioni

La Legge Regionale 41/1999 “Integrazione della legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia). Inserimento del capo VI bis - tutela dall'inquinamento elettromagnetico” e le successive modifiche ed integrazioni (L.L.R.R. 6/2000, 11/2000, 29/2000 e 39/2000) contiene disposizioni sulle modalità, sulle procedure ed sugli obiettivi di qualità relative all'installazione di impianti di teleradiocomunicazione. Di seguito sono trascritti gli articoli più significativi estratti dal testo integrato:

Articolo 72 bis: (Finalità e campo di applicazione) 1. In attesa di un organico inquadramento di fonte statale delle problematiche legate ai fenomeni di inquinamento elettromagnetico, il presente Capo detta norme volte ad assicurare la tutela dell'ambiente dal predetto inquinamento e che l'esposizione a lungo termine della popolazione non ecceda i limiti fissati da disposizioni nazionali o regionali. 2. Sono soggetti alla presente disciplina gli impianti, i sistemi e le apparecchiature, quali stazioni radiobase per telefonia mobile, radar, impianti per emittenza radiotelevisiva, che possono comportare l'esposizione della popolazione a campi elettromagnetici causati da sistemi di trasmissione operanti con frequenze comprese tra 100 KHZ e 300 GHZ, nonché gli elettrodotti intesi quali l'insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione. 3. Ai sensi del comma 2 si definisce impianto il singolo trasmettitore di onde elettromagnetiche con i relativi accessori e sistemi di antenna. 4. Le disposizioni di cui al presente Capo non si applicano: a) alle apparecchiature di uso domestico e individuale; b) alla esposizione intenzionale per scopi diagnostici o terapeutici. 5. Gli impianti di telefonia di cui al comma 2 collocati su supporti mobili sono assoggettati alle procedure previste per gli impianti fissi.

Articolo 72 ter: (Competenze della Regione) 1. Sono di competenza della Regione, nel rispetto dei valori e dei limiti fissati dalla normativa statale: a) l'individuazione delle modalità per il raggiungimento di obiettivi di qualità; b) la realizzazione di un catasto delle sorgenti fisse degli impianti di cui all'articolo 72 bis; c) il contenuto della perizia di cui all'articolo 72 septies, della comunicazione di cui all'articolo 72 octies e della documentazione tecnica di cui all'articolo 72 duodecies; d) l'individuazione di opere relative ad elettrodotti per le quali non è necessario il rilascio dell'autorizzazione, ma la denuncia di inizio attività;d bis) la definizione sentite le Province dell'ampiezza minima dei corridoi, in relazione alla tensione della linea elettrica, per l'inserimento degli elettrodotti di cui al comma 1 dell'articolo 72 duodecies;e) la definizione, di intesa con le Province e il gestore, delle specifiche tecniche delle cartografie da presentare a corredo del piano di cui all'articolo 72 duodecies.

Articolo 72 quinquies: (Competenze del Comune) 1. Sono di competenza del Comune: a) i provvedimenti relativi alla installazione o modifica di impianti di teleradiocomunicazioni con frequenza compresa tra 100 KHZ e 300 GHZ; b) l'adozione del piano di cui all'articolo 72 undecies; c) il controllo e la vigilanza sui suddetti impianti.

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Articolo 72 sexies: (Catasto delle sorgenti fisse di inquinamento elettromagnetico) 1. L'ARPAL, per conto della Regione, realizza e aggiorna il catasto degli impianti di cui all'articolo 72 bis, comma 2, sulla base della documentazione pervenuta ai sensi degli articoli 72 septies, 72 octies, 72 duodecies e dell'articolo 114, comma 11 septies. 2. Ai fini dell'aggiornamento del catasto, i gestori degli impianti di cui all'articolo 72 bis, comma 2, sono tenuti a comunicare, entro trenta giorni, ogni variazione di proprietà dell'impianto, nonché la sua chiusura ovvero messa fuori servizio per periodi superiori all'anno. 3. L'ARPAL provvede alla conseguente informativa agli Enti competenti.

Articolo 72 novies: (Controlli)1. I Comuni esercitano le attività di controllo previste dalla presente legge tramite l'ARPAL nell'ambito della convenzione stipulata ai sensi della legge regionale 27 aprile 1995 n. 39 (istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure) che deve prevedere, per gli impianti di cui al comma 1 dell'articolo 72 octies, una periodicità almeno annuale e, per gli impianti di cui al comma 3 del predetto articolo, controlli a campione. 2. Le spese relative ai controlli effettuati dall'ARPAL calcolati sulla base del tariffario regionale sono posti a carico dei gestori in ragione di un controllo annuale. 3. Nell'ambito della convenzione prevista dalla l.r. 39/1995 i Comuni possono richiedere all'ARPAL a titolo oneroso misurazioni o valutazioni specifiche ulteriori rispetto alla periodicità minima di cui al comma 1. In caso di accertato superamento dei limiti tutte le spese per le misurazioni effettuate dall'ARPAL sono a carico del gestore o dei gestori in solido tra loro qualora il supero sia addebitabile a più soggetti.

Articolo 72 quaterdecies: (Sanzioni) 1. L'inosservanza delle disposizioni del presente Capo comporta l'applicazione delle seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: a) da lire 5 milioni a lire 20 milioni per: 1) l'installazione, l'attivazione o la modifica di impianti senza il rispetto della procedura di cui all'articolo 72 septies, commi 2, 3, 5 e 6 o a condizioni o modalità difformi da quanto contenuto nelle perizie giurate; 2) la costruzione e l'esercizio di elettrodotti in assenza dell'autorizzazione prescritta dall'articolo 72 duodecies o a condizioni difformi da quelle previste nel titolo autorizzatorio; b) da lire 1 milione a lire 10 milioni per il compimento di qualsiasi azione finalizzata a non consentire ovvero ad interrompere l'esercizio delle funzioni di controllo; c) da lire 5 milioni a lire 20 milioni per l'omessa o ritardata trasmissione della documentazione di cui all'articolo 72 octies, comma 1, e all'articolo 114, comma 11 sexies; d) da lire 500.000 a lire 2 milioni in caso di mancata trasmissione delle comunicazioni di cui agli articoli 72 sexies, comma 2, 72 septies, comma 9 e 72 duodecies, comma 7; e) da lire 3 milioni a lire 15 milioni in caso di mancato adeguamento al piano comunale di cui all'articolo 114, comma 11 quater, entro i termini dallo stesso previsti.2. Nei casi di cui al comma 1, lettere a), b) ed e), fermo restando l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie e dell'articolo 18 della legge 8 luglio 1986 n. 349 (istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale), i gestori sono tenuti alla immediata rimozione degli impianti. Qualora questi non provvedano, gli interventi sono realizzati d'ufficio dal Comune che interviene ai sensi dell'articolo 17, comma 9, del d.lgs. 22/1997 con addebito delle relative spese ai gestori. 3. All'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie provvede l'ARPAL secondo le procedure della l.r. 45/1982 intendendosi che l'organo competente all'emissione dell'ordinanza ingiunzione è il Direttore generale dell'ARPAL. 4. I proventi delle sanzioni sono utilizzati dall'ARPAL per le attività previste al presente Capo.

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17.2.2 L.R. 5/2001

La Legge Regionale 5/2001 “Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com).” istituisce, presso il Consiglio Regionale, il Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) della Regione Liguria, al fine di assicurare a livello territoriale regionale le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazioni.In particolare dispone che:

Articolo 16: (Adempimenti a carico dei Comuni) 1. I Comuni trasmettono al Comitato, entro trenta giorni dall'adozione, i provvedimenti concernenti:a) le postazioni emittenti radiotelevisive; b) gli impianti di radiotrasmissione o di ripetizione dei segnali di telefonia fissa e mobile.

17.2.3 L.R. 16/2008

La Legge Regionale n° 16 del 6 giugno 2008 “Disciplina dell’attività edilizia” ha parzialmente sostituito ed integrato la L.R. 41/1999; tuttavia è stata a sua volta parzialmente modificata dalle Leggi Regionali n° 9 e 10 del 05 aprile 2012.

17.2.4 L.R. 9/2012 e L.R. 10/2012

Le Leggi Regionali n° 9 e 10 del 05 aprile 2012, rispettivamente di riordino della disciplina dell’attività edilizia e “Disciplina per l'esercizio delle attività produttive e riordino dello sportello unico” hanno profondamente variato il quadro legislativo regionale.Per una puntuale descrizione degli articoli relativi alla tutela dai campi elettromagnetici si rinvia all'allegato C.

17.2.5 L.R. 3/2013

La Legge Regionale n° 3/2013 “Modifiche alla Legge Regionale 6 giugno 2008, n. 16 (Disciplina dell'Attività Edilizia) e alla Legge Regionale 5 aprile 2012, n. 10, (Disciplina per l'esercizio delle attivita' produttive e riordino dello sportello unico)” ha ulteriormente variato il quadro legislativo regionale.Per una puntuale descrizione degli articoli relativi alla tutela dai campi elettromagnetici si rinvia all'allegato C.

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18 Riferimenti

Si riportano di seguito alcuni indirizzi di siti web disponibili su internet, correlati agli argomenti trattati in questo allegato:

Indirizzo Notehttp://eur-lex.europa.eu/it/index.htmhttp://new.eur-lex.europa.eu/

EUR-Lex offre un accesso gratuito al diritto dell'Unione europea e ad altri documenti dell'UE considerati di dominio pubblico.Il sito è disponibile nelle 24 lingue ufficiali dell'Unione europea.EUR-Lex consente di accedere gratuitamente a:Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;Diritto UE (trattati, direttive, regolamenti, decisioni, legislazione consolidata, ecc.);Atti preparatori (proposte legislative, relazioni, libri bianchi e libri verdi, ecc.);Giurisprudenza UE (sentenze, ordinanze, ecc.);Accordi internazionali;Documenti dell'EFTA;Altri documenti pubblici.

http://www.normattiva.it Portale italiano delle leggi vigenti, che include anche collegamenti a Corte di Cassazione e legislazioni regionali

https://lrv.regione.liguria.it/liguriass_prod/ Banca Dati della Regione Liguria - Assemblea Legislativa della Liguria (che dal 31 marzo 2013 sostituisce la precedente gestione di Società Edizioni Europee)

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Allegato B

Caratteristiche generali dei campi elettromagnetici a

bassa e alta frequenza in dipendenza dalla distanza

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione

00 14/08/2013 Emissione Documento (Versione Preliminare)

01 20/10/2013 Prima Revisione

02

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INDICE

1 Introduzione.......................................................................................................................................42 Obiettivi.............................................................................................................................................53 Riferimenti Normativi.......................................................................................................................54 Caratteristiche dei campi elettromagnetici........................................................................................6

4.1 Considerazioni generali.....................................................................................................64.2 Valori Limite applicabili...................................................................................................8

4.2.1 Bassa frequenza (ELF)...............................................................................................8 Limiti di esposizione per la popolazione (ELF) – D.P.C.M. 8/7/2003..............8 Frequenza...........................................................................................................8 50Hz...................................................................................................................8 Limite di esposizione.........................................................................................8 Valore di attenzione............................................................................................8 Obiettivo di qualità.............................................................................................8

4.2.2 Alta frequenza (RF)....................................................................................................9 Limiti di esposizione per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003.................9 Frequenza...........................................................................................................9 MHz...................................................................................................................9 Valori di attenzione per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003...................9 Frequenza...........................................................................................................9 MHz...................................................................................................................9 Obiettivo di qualità per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003...................9 Frequenza...........................................................................................................9 MHz...................................................................................................................9

4.3 Dipendenza dalla distanza in bassa frequenza (ELF).....................................................104.4 Dipendenza dalla distanza in alta frequenza (RF)...........................................................12

5 Lobo principale (cono di emissione)...............................................................................................165.1 Considerazioni generali...................................................................................................165.2 Esempi grafici.................................................................................................................19

6 Impianti con potenza non superiore a 7 watt e a 20 watt................................................................206.1 Considerazioni generali...................................................................................................206.2 Considerazioni in presenza di più impianti.....................................................................21

7 Bibliografia......................................................................................................................................24

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19 Introduzione

La “Legge Quadro sulla protezione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” n° 36 del 22 febbraio 2001, i due Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003 che fissano i limiti di esposizione sia in bassa che alta frequenza ed il precedente Decreto del Ministero dell’Ambiente n°381 del 10 settembre 1998 “Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana”, costituiscono la vigente normativa nazionale in materia protezione e tutela dai Campi Elettromagnetici, noti anche come Radiazioni Non Ionizzanti o N.I.R. (Non Ionizing Radiation).Nell’ambito della Regione Liguria sono applicabili le Leggi Regionali n° 9 e 10 del 05 aprile 2012, rispettivamente di riordino della disciplina dell’attività edilizia e “Disciplina per l'esercizio delle attività produttive e riordino dello sportello unico”, recentemente integrate dalla L.R. 3/2013, la Legge Regionale n° 16 del 6 giugno 2008 “Disciplina dell’attività edilizia”, che ha parzialmente sostituito ed integrato la L.R. 41/1999; e per le parti non successivamente abrogate la n° 41 del 20 dicembre 1999 “Integrazione della legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia). Inserimento del capo VI bis - tutela dall'inquinamento elettromagnetico” con le successive modifiche e integrazioni.Oltre ai testi di legge sono state pubblicate alcune norme tecniche: la Guida CEI 211 – 7 “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10kHz – 300GHz, con riferimento all’esposizione umana” e la pubblicazione ANPA-ARPA RTI CTN-AGF “Guida tecnica per la misura dei campi elettromagnetici compresi nell'intervallo di frequenza 100kHz - 3GHz in riferimento all'esposizione della popolazione”.Per meglio comprendere la natura dei campi elettromagnetici, in particolare ad alta frequenza, utilizzati dagli impianti di trasmissione e ricezione di segnali radiofonici, televisivi, per telefonia mobile, radar, ecc., è necessario effettuare una breve esposizione, sia pure in forme a volte semplificate od approssimate, per evidenziarne le principali caratteristiche, con specifico riferimento alla dipendenza dalla distanza.Le relazioni riportate nei paragrafi seguenti adottano le notazioni e le convenzioni di uso comune, tuttavia può accadere che, su alcuni testi, possano comparire in forma differente.In breve le sottostanti notazioni indicano rispettivamente:a(t) la grandezza a espressa nel dominio del tempo (t);A il modulo della grandezza a(t);A il vettore associato alla grandezza a(t);Aeff = Ar.m.s. valore efficace o valore quadratico medio (r.m.s.) della grandezza a(t).

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20 Obiettivi

Scopo del presente allegato è l’individuazione di relazioni fisiche di semplice utilizzo tra i campi elettromagnetici, le principali caratteristiche tecniche degli impianti di teleradiocomunicazione, e la distanza dagli stessi, in riferimento ai limiti vigenti.Ne consegue che la trattazione ha un carattere prevalentemente generale e occorre tenere ben presente che sono state applicate alcune approssimazioni. In realtà esistono anche altre formule, sicuramente più precise ma di maggiore complessità e di non semplice applicazione, per cui normalmente non compaiono nel presente allegato, se non a puro titolo di citazione.

21 Riferimenti Normativi

L’allegato A contiene alcuni quadri riassuntivi dei principali testi di legge, di fonte statale e regionale, e delle norme tecniche applicabili, inerenti l’esposizione ai campi elettromagnetici. Si rimanda quindi a tale allegato per una sintesi più dettagliata, con particolare riferimento alle competenze di ARPAL.

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22 Caratteristiche dei campi elettromagnetici

22.1 Considerazioni generali

Il campo elettromagnetico è un fenomeno fisico ondulatorio prevalentemente di tipo propagativo, all’interno di un mezzo ove si instaurano campi elettrici e magnetici, variabili nel tempo e nello spazio.Il vettore di campo elettrico E ed il vettore di campo magnetico H sono generati da correnti alternate (ad alta frequenza); esistono un insieme di relazioni fisiche che esprimono i legami tra E ed H , le principali sono note con il nome di equazioni di Maxwell, di seguito riportate in forma differenziale.

(B1)0ε

ρ=•∇ E 0=•∇ B

(B2)tBE

∂∂−=∧∇

∂+=∧∇tEJB 00 εµ

con:

(B3) HB 0µ=

B vettore di induzione magnetica;

J vettore densità di corrente;

ρ densità di carica elettrica;εo = 8,854 10-12 F/m costante (permettività) dielettrica del vuoto;µo = 1,256 10-6 H/m costante (permeabilità) magnetica del vuoto.

Dalle equazioni di Maxwell ne discendono altre; alcune sono particolarmente utili per descrivere il campo elettromagnetico, che è una grandezza vettoriale, variabile nel tempo e nello spazio, composto dall’insieme del vettore campo elettrico E e del vettore campo magnetico H .Tali vettori possono essere descritti in base alle loro componenti, rispetto ad un sistema di riferimento composto da tre assi ortogonali tra loro (x,y,z):

(B4) 222zyxeff EEEE ++= (V/m)

(B5) 222zyxeff HHHH ++= (A/m)

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I vettori E ed H e le rispettive componenti lungo i tre assi sono espresse in valore efficace. Per una grandezza periodica A il valore efficace o r.m.s. (root mean square, valore quadratico medio) è definito da:

(B6) ( )∫==T

rmseff dttaT

AA0

2)(1

Il campo elettromagnetico assume forme differenti al variare della distanza dalla sorgente generatrice. Vengono identificate tre aree note come zona di campo vicino reattivo, zona di campo vicino radiativo e zona di campo lontano; in ognuna di queste la propagazione dell’onda elettromagnetica assume caratteristiche diverse.La zona di campo vicino reattivo si estende dalla sorgente fino ad una distanza pari a λ o2D2/λ (di norma si sceglie il maggiore dei due valori, in base al tipo di sorgente) ed è la zona dove inizia a formarsi il fascio di radiazione, i vettori E e H sono scorrelati tra loro e le componenti dominanti hanno dipendenza dalla distanza del tipo 1/d3 o 1/d2; d è la distanza dalla sorgente, λ la lunghezza d’onda associata alla radiazione elettromagnetica, D è la massima dimensione della sistema radiante.La zona di campo vicino radiativo si estende dal termine della zona reattiva fino a λ/2π o 3λ, in base alle dimensioni ed al tipo di sorgente; in tale zona i vettori E e H sono parzialmente correlati tra loro ed iniziano a formarsi dei fronti d’onda sferici.Successivamente si trova la zona di campo lontano dove il campo elettromagnetico si propaga per onde sferiche, che localmente possono essere approssimate con onde piane; il fronte d’onda è quindi un piano perpendicolare alla direzione di propagazione e su tale piano giacciono i vettori E ed H , che sono perpendicolari tra loro. Il campo elettrico e quello magnetico sono in fase e le ampiezze sono legate da una relazione di proporzionalità, in base alla costante Zo nota come impedenza d’onda dello spazio libero o del vuoto:

(B7) HZE o= con: Ω≅= 377o

ooZ

εµ

La densità di potenza S è definita come:

(B8) 22

HZZEEHS o

o

=== (W/m2)

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22.2 Valori Limite applicabili

22.2.1 Bassa frequenza (ELF)

L'esposizione a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti è regolata dagli articoli 3 e 4 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003 “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”, pubblicato su G.U.R.I. n. 200 del 29-8-2003, riassunti nella seguente tabella.

Limiti di esposizione per la popolazione (ELF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

50HzCampo E

V/mCampo B

uTDensità di potenza

W/m2

Limite di esposizione 5000 100 -Valore di attenzione 5000 10 -Obiettivo di qualità 5000 3 -

Per frequenze diverse da 50Hz, ovvero comprese tra 0 Hz e 100 kHz, generati da sorgenti non riconducibili agli elettrodotti, si applica l'insieme completo delle restrizioni stabilite nella raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 12 luglio 1999, pubblicata nella G.U.C.E. n. 199 del 30 luglio 1999, cui si rinvia per maggiori dettagli.

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22.2.2 Alta frequenza (RF)

Attualmente, essendo in vigore la Legge Quadro 36/2001 si applicano i limiti definiti nelle tabelle 1, 2 e 3 dell'allegato B del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 Ghz”, pubblicato su G.U.R.I. n. 199 del 28-8-2003, che affianca il precedente Decreto del Ministero dell’Ambiente n°381 del 10 settembre 1998; riassunti nelle seguenti tabelle.

Limiti di esposizione per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

MHzCampo E

V/mCampo H

A/mDensità di potenza

W/m2

0,1 ÷ 3 60 0,2 -3 ÷ 3000 20 0,05 1

3000 ÷ 3GHz 40 0,01 4

Valori di attenzione per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

MHzCampo E

V/mCampo H

A/mDensità di potenza

W/m2

0,1 ÷ 3GHz 6 0,02 0,1 *

Obiettivo di qualità per la popolazione (RF) – D.P.C.M. 8/7/2003Frequenza

MHzCampo E

V/mCampo H

A/mDensità di potenza

W/m2

0,1 ÷ 3GHz 6 0,02 0,1 *

Nota: * solo per frequenze da 3MHz a 3GHz

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22.3 Dipendenza dalla distanza in bassa frequenza (ELF)

Per Bassa Frequenza (ELF) si intende l'intervallo definito dal primo D.P.C.M. 08/07/2003, ovvero da 0 Hz a 100 kHz; in tale intervallo vale prevalentemente l'ipotesi di campo vicino, i vettori campo elettrico E e campo magnetico B sono indipendenti tra di loro, e traggono origine, rispettivamente, da tensione e corrente elettrica presenti in linee di distribuzione (linee di Alta Tensione AT, di Media Tensione MT e di Bassa Tensione BT), in cabine di trasformazione (cabine AT/MT e MT/BT) e in gruppi di generazione.

Il campo elettrico E generato da una singola linea elettrica è dato da:

(B9) d

td

QE⋅⋅⋅

=⋅⋅⋅

=επ

λεπ 2

)(4 2 (V/m)

In caso di N conduttori relativamente vicini tra di loro:

(B10) ∑∑== ⋅⋅

==N

i i

iN

ii d

tEtE11

)(2

1)( λεπ (V/m)

Dove d è la distanza dalla sorgente, Q la carica elettrica e λ(t) la densità lineare di carica presente in un conduttore.

Il campo magnetico H e l'induzione magnetica B generati da una linea elettrica sono dati da:

(B11) d

IH⋅⋅

=π2

(A/m)

(B12) dIB

⋅⋅⋅=

πµ

2(T)

Similmente, in caso N conduttori:

(B13) ∑∑==

==N

i i

iN

ii d

tItHtH11

)(21)()(π (A/m)

(B14) ∑∑==

==N

i i

iN

ii d

tItBtB11

)(2

)()(π

µ(T)

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Esempio di profili di campo elettrico E per alcune configurazioni di linee in alta tensione AT

Esempio di profili di induzione magnetica B per alcune configurazioni di linee in alta tensione AT

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22.4 Dipendenza dalla distanza in alta frequenza (RF)

Per una generica sorgente (antenna o sistema radiante, se composto da più antenne o elementi), la densità di potenza irradiata S alla distanza d è definita da, come anche indicato nella Guida CEI 211-7:

(B15) 24),(

dPG

S i

πφθ

= (W/m2)

con

Gi funzione guadagno di antenna riferita al radiatore isotropico espresso come valore lineare, relativa agli angoli θ e φ;

θ,φ coordinate angolari sferiche.

P potenza totale entrante in antenna, in watt; se all’antenna è alimentata da n trasmettitori di eguale potenza Pte, mediante cavi e diramazioni che introducono un’attenuazione A (lineare), allora: P = (n Pte)/A

Applicando (B8) e (B7) si determina:

(B16) 222 ),(30

4),(

dPG

dPGZ

SZE iioo

φθπ

φθ≅== (V2/m2)

Quindi con buona approssimazione:

(B17) d

PGE i ),(30 φθ

= (V/m)

Nel caso di N sorgenti (antenne):

(B18) ∑=

=+++=N

iintot EEEEE

1

2222

21 ... (V/m)

La relazione (B17) è frutto di approssimazioni, ma è ragionevolmente applicabile per alcune centinaia di metri nella vicinanza della sorgente, nella zona di campo lontano.

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In realtà il procedimento esatto per determinare E (ed H ) parte dalle equazioni di Maxwell, cui vengono applicate le condizioni al contorno (il reale profilo geometrico dell’antenna); purtroppo tale procedimento consente di determinare in forma analitica le equazioni dei campi E e H solo per pochi casi estremamente semplici e di interesse prevalentemente teorico o didattico (dipolo elementare, dipolo a λ/2, dipolo a λ/4, sfera, cilindro, cono, ecc.), diversamente, nel caso di profili complessi, come la maggior parte delle antenne realmente esistenti, è necessario ricorrere a metodi numerici.In alternativa E e H possono essere ricavati sperimentalmente mediante misurazioni; occorre notare che la funzione guadagno d’antenna Gi è quasi sempre ottenuta per mezzo di apposite misure.In base alla relazione (B17) si possono esprimere alcune considerazioni relativamente alla distanza e al valore del campo elettrico, a condizione di conoscere la potenza irradiata, in ferimento ad un radiatore isotropico, o E.I.R.P. (Equivalent Isotropic Radiated Power):

(B19) ),(.... φθiPGPRIE = (W)

In particolare, per la direzione di massima irradiazione, cioè dove è massima la funzione di guadagno, si ha la massima potenza irradiata:

(B20) maxmax.... iPGPRIE = (W)

che rappresenta la massima potenzialità di emissione, nella direzione di massimo irradiamento; tale valore è formalmente richiesto dal L.R. 41/1999 e dal D.D.R.L 1048/2000.Ne consegue che il campo massimo generato da un’antenna a distanza d è:

(B21) d

PRIEd

PGE i maxmax

max

....30),(30==

φθ(V/m)

Analogamente la distanza d dalla sorgente a cui si trova un determinato valore di campo elettrico E:

(B22) E

PRIEd ....30= (m)

Infine la E.I.R.P. necessaria per generare un campo elettrico E alla distanza d è:

(B23) 30

....22dEPRIE = (W)

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Di seguito vengono tabulate potenza equivalente isotropica irradiata e distanza, utilizzando le relazioni (B22) e (B23), in riferimento ai principali valori limite ex D.P.C.M. 08/07/2003, ed alle rispettive metà: 20V/m, 10V/m, 6V/m e 3V/m.Occorre notare che i dati riportati nelle tabelle B1 e B2 sono calcolati conformemente alla Norma Tecnica 211-7 del Comitato Elettrotecnico Italiano, applicabile in base alla Legge n° 186 del 1 marzo 1968. Tale legge dispone che:

• Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.

• I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.

Tabella B1

Per potenze E.I.R.P. differenti da quelle sopra indicate è possibile determinare le distanze d relative a determinati valori di campo elettrico E applicando la relazione (B22):

EPRIEd ....30= (m)

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E.I.R.P. Distanza (m) per cui viene calcolato un Campo Elettrico diW 3 V/m 6 V/m 10 V/m 20 V/m1 1,8 0,9 0,5 0,32 2,6 1,3 0,8 0,45 4,1 2,0 1,2 0,610 5,8 2,9 1,7 0,920 8,2 4,1 2,4 1,250 12,9 6,5 3,9 1,9100 18,3 9,1 5,5 2,7200 25,8 12,9 7,7 3,9500 40,8 20,4 12,2 6,11000 57,7 28,9 17,3 8,72000 81,6 40,8 24,5 12,25000 129,1 64,5 38,7 19,410000 182,6 91,3 54,8 27,420000 258,2 129,1 77,5 38,750000 408,2 204,1 122,5 61,2100000 577,4 288,7 173,2 86,6200000 816,5 408,2 244,9 122,5500000 1291,0 645,5 387,3 193,61000000 1825,7 912,9 547,7 273,9

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Tabella B2

Per distanze d differenti da quelle sopra indicate è possibile determinare la potenza isotropica equivalente irradiata relativa ad un determinato valore di campo elettrico E applicando la relazione (B23):

30....

22dEPRIE = (W)

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3 V/m 6 V/m 10 V/m 20 V/mm1 0,3 1,2 3,3 13,32 1,2 4,8 13,3 53,35 7,5 30,0 83,3 33310 30 120 333 133320 120 480 1333 533350 750 3000 8333 33333100 3000 12000 33333 133333200 12000 48000 133333 533333500 75000 300000 833333 33333331000 300000 1200000 3333333 133333332000 1200000 4800000 13333333 533333335000 7500000 30000000 83333333 33333333310000 30000000 120000000 333333333 1333333333

Potenza Isotropica Equivalente Irradiata (W) necessaria per generare un Campo Elettrico diDistanza

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23 Lobo principale (cono di emissione)

23.1 Considerazioni generali

Nel testo originario della L.R. 41/1999 e successive modificazioni ed integrazioni, veniva richiamato il concetto di cono di emissione dell’impianto (all'articolo 72 undecies comma 1 bis successivamente abrogato). Tecnicamente è più appropriato utilizzare il termine “lobo principale” in quanto il riferimento è agli angoli, orizzontale e verticale, caratterizzati da una attenuazione (o meglio da un guadagno di antenna), inferiore di tre decibel rispetto alla direzione di minima attenuazione (o di massimo guadagno). Tale concetto è chiaro per gli addetti ai lavori del settore delle telecomunicazioni, è poco noto sia tecnici di altri settori sia alla maggior parte dei cittadini.Per maggiore chiarezza è necessario introdurre il concetto di diagramma di irradiazione, che è la rappresentazione grafica del modo in cui una antenna concentra l’energia elettromagnetica irradiata in determinate regioni dello spazio. Di norma si fa riferimento al radiatore (od antenna) isotropo ideale che ha la caratteristica di irradiare la stessa quantità di potenza in tutte le direzioni; un’antenna reale invece concentra la potenza entro determinate regioni dello spazio. Per convenzione, risultando difficile dare un descrizione nelle tre dimensioni di tali caratteristiche, si definiscono i diagrammi di irradiazione orizzontale e verticale, che sono le sezioni orizzontale e verticale di tale descrizione nello spazio.Una possibile rappresentazione grafica dei tipici diagramma di irradiazione di una antenna per telefonia cellulare è data dalle seguenti figure:

Esempio di diagramma di irradiazione orizzontaleAmpiezza lobo principale: 85°

Esempio di diagramma di irradiazione verticaleAmpiezza lobo principale: 18° - Tilt elettrico: 0°

Il lobo principale è l’angolo, appartenente al diagramma di irradiazione, dove è confinata la maggior parte della potenza irradiata; tale angolo è dato dall’intersezione del diagramma con la circonferenza relativa al livello –3dB in scala logaritmica. Ogni modello di antenna è caratterizzata dai propri diagrammi, che hanno forme differenti al variare della frequenza. Possono anche essere presenti inclinazioni elettriche sul piano verticale, tecnicamente denominate tilt elettrico; in tale caso la forma del diagramma verticale è ruotata verso il basso di un angolo pari all’inclinazione elettrica.

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 77 di 146

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Se si cercasse di rappresentare nelle tre dimensioni tale lobo principale, nei primi 50 metri, si otterrebbe un solido di forma conica, a sezione ellittica, la cui base non è piana, ma a curvatura sferica; inoltre essendo normalmente molto ampio sul piano orizzontale e più contenuto su quello verticale, la forma assunta sarebbe quella di un cono schiacciato.Di seguito viene schematicamente raffigurata la sezione verticale del cono di emissione, dove p rappresenta un ipotetico punto di valutazione (ad esempio il tetto di un edificio):

Cono di emissione: sezione verticale

Tiltβ angolo di inclinazione, meccanica ed elettrica, verticale o tilt (positivo verso il basso);

Semiloboβ angolo di semi apertura del diagramma verticale di irradiazione (da 0 dB a –3 dB);

pβ angolo verticale tra il centro elettrico dell’antenna ed il punto p;

pd distanza planimetrica tra l’antenna ed il punto p;h∆ differenza di quota tra il centro elettrico dell’antenna ed il punto p;

Usualmente Tiltβ e Semiloboβ sono indicati nei dati tecnici dell’impianto. La condizione che determina la conformità all’art. 72 undecies, comma 1 bis, della L.R. 41/1999 e successive modificazioni, è:

(B24) ( )SemiloboTiltp βββ +>

pβ può essere determinato trigonometricamente:

(B25)

∆=p

p dharctgβ

Analogamente:

(B26) ( )pp tgdh β⋅=∆ (m)

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Per comodità vengono tabulati i valori di pβ in funzione della distanza pd e della differenza di quota h∆ :

Tabella B3

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Distanza Angolo verticale relativo ad un dislivello di m m 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 201 0,0 45,0 63,5 71,6 76,0 78,7 80,6 81,9 82,9 83,7 84,3 84,8 85,3 85,6 86,0 86,2 86,5 86,7 86,9 87,0 87,22 0,0 26,6 45,0 56,3 63,5 68,2 71,6 74,1 76,0 77,5 78,7 79,7 80,6 81,3 81,9 82,4 82,9 83,3 83,7 84,0 84,33 0,0 18,4 33,7 45,0 53,2 59,1 63,5 66,8 69,5 71,6 73,3 74,8 76,0 77,0 77,9 78,7 79,4 80,0 80,6 81,1 81,54 0,0 14,0 26,6 36,9 45,0 51,4 56,3 60,3 63,5 66,1 68,2 70,1 71,6 72,9 74,1 75,1 76,0 76,8 77,5 78,2 78,75 0,0 11,3 21,8 31,0 38,7 45,0 50,2 54,5 58,0 61,0 63,5 65,6 67,4 69,0 70,4 71,6 72,7 73,6 74,5 75,3 76,06 0,0 9,5 18,4 26,6 33,7 39,8 45,0 49,4 53,2 56,3 59,1 61,4 63,5 65,3 66,8 68,2 69,5 70,6 71,6 72,5 73,37 0,0 8,1 16,0 23,2 29,8 35,6 40,6 45,0 48,8 52,2 55,0 57,6 59,8 61,7 63,5 65,0 66,4 67,7 68,8 69,8 70,78 0,0 7,1 14,0 20,6 26,6 32,0 36,9 41,2 45,0 48,4 51,4 54,0 56,3 58,4 60,3 62,0 63,5 64,8 66,1 67,2 68,29 0,0 6,3 12,5 18,4 24,0 29,1 33,7 37,9 41,7 45,0 48,0 50,7 53,2 55,3 57,3 59,1 60,7 62,1 63,5 64,7 65,8

10 0,0 5,7 11,3 16,7 21,8 26,6 31,0 35,0 38,7 42,0 45,0 47,8 50,2 52,5 54,5 56,3 58,0 59,6 61,0 62,3 63,511 0,0 5,2 10,3 15,3 20,0 24,5 28,6 32,5 36,0 39,3 42,3 45,0 47,5 49,8 51,9 53,8 55,5 57,1 58,6 60,0 61,212 0,0 4,8 9,5 14,0 18,4 22,6 26,6 30,3 33,7 36,9 39,8 42,5 45,0 47,3 49,4 51,4 53,2 54,8 56,3 57,8 59,113 0,0 4,4 8,8 13,0 17,1 21,0 24,8 28,3 31,6 34,7 37,6 40,3 42,7 45,0 47,1 49,1 50,9 52,6 54,2 55,6 57,014 0,0 4,1 8,1 12,1 16,0 19,7 23,2 26,6 29,8 32,8 35,6 38,2 40,6 42,9 45,0 47,0 48,8 50,6 52,2 53,6 55,015 0,0 3,8 7,6 11,3 14,9 18,4 21,8 25,0 28,1 31,0 33,7 36,3 38,7 40,9 43,0 45,0 46,9 48,6 50,2 51,7 53,216 0,0 3,6 7,1 10,6 14,0 17,4 20,6 23,6 26,6 29,4 32,0 34,5 36,9 39,1 41,2 43,2 45,0 46,8 48,4 49,9 51,417 0,0 3,4 6,7 10,0 13,2 16,4 19,4 22,4 25,2 27,9 30,5 32,9 35,2 37,4 39,5 41,4 43,3 45,0 46,7 48,2 49,718 0,0 3,2 6,3 9,5 12,5 15,5 18,4 21,3 24,0 26,6 29,1 31,4 33,7 35,9 37,9 39,8 41,7 43,4 45,0 46,6 48,019 0,0 3,0 6,0 9,0 11,9 14,8 17,5 20,2 22,8 25,4 27,8 30,1 32,3 34,4 36,4 38,3 40,1 41,8 43,5 45,0 46,520 0,0 2,9 5,7 8,5 11,3 14,0 16,7 19,3 21,8 24,2 26,6 28,8 31,0 33,0 35,0 36,9 38,7 40,4 42,0 43,6 45,021 0,0 2,7 5,4 8,1 10,8 13,4 16,0 18,4 20,9 23,2 25,5 27,7 29,8 31,8 33,7 35,6 37,3 39,0 40,6 42,2 43,622 0,0 2,6 5,2 7,8 10,3 12,8 15,3 17,7 20,0 22,3 24,5 26,6 28,6 30,6 32,5 34,3 36,0 37,7 39,3 40,8 42,323 0,0 2,5 5,0 7,4 9,9 12,3 14,6 16,9 19,2 21,4 23,5 25,6 27,6 29,5 31,3 33,1 34,8 36,5 38,1 39,6 41,024 0,0 2,4 4,8 7,1 9,5 11,8 14,0 16,3 18,4 20,6 22,6 24,6 26,6 28,5 30,3 32,0 33,7 35,3 36,9 38,4 39,825 0,0 2,3 4,6 6,8 9,1 11,3 13,5 15,7 17,8 19,8 21,8 23,8 25,7 27,5 29,3 31,0 32,6 34,2 35,8 37,3 38,726 0,0 2,2 4,4 6,6 8,8 10,9 13,0 15,1 17,1 19,1 21,0 22,9 24,8 26,6 28,3 30,0 31,6 33,2 34,7 36,2 37,627 0,0 2,1 4,2 6,3 8,4 10,5 12,5 14,5 16,5 18,4 20,3 22,2 24,0 25,7 27,4 29,1 30,7 32,2 33,7 35,2 36,528 0,0 2,0 4,1 6,1 8,1 10,1 12,1 14,0 16,0 17,8 19,7 21,5 23,2 24,9 26,6 28,2 29,8 31,3 32,8 34,2 35,629 0,0 2,0 3,9 5,9 7,9 9,8 11,7 13,6 15,4 17,3 19,0 20,8 22,5 24,2 25,8 27,4 28,9 30,4 31,8 33,2 34,630 0,0 1,9 3,8 5,7 7,6 9,5 11,3 13,1 14,9 16,7 18,4 20,1 21,8 23,4 25,0 26,6 28,1 29,6 31,0 32,4 33,731 0,0 1,8 3,7 5,5 7,4 9,2 11,0 12,7 14,5 16,2 17,9 19,5 21,2 22,8 24,3 25,8 27,3 28,8 30,2 31,5 32,832 0,0 1,8 3,6 5,4 7,1 8,9 10,6 12,3 14,0 15,7 17,4 19,0 20,6 22,1 23,6 25,1 26,6 28,0 29,4 30,7 32,033 0,0 1,7 3,5 5,2 6,9 8,6 10,3 12,0 13,6 15,3 16,9 18,4 20,0 21,5 23,0 24,5 25,9 27,3 28,6 29,9 31,234 0,0 1,7 3,4 5,0 6,7 8,4 10,0 11,6 13,2 14,8 16,4 17,9 19,4 20,9 22,4 23,8 25,2 26,6 27,9 29,2 30,535 0,0 1,6 3,3 4,9 6,5 8,1 9,7 11,3 12,9 14,4 16,0 17,5 18,9 20,4 21,8 23,2 24,6 25,9 27,2 28,5 29,836 0,0 1,6 3,2 4,8 6,3 7,9 9,5 11,0 12,5 14,0 15,5 17,0 18,4 19,9 21,3 22,6 24,0 25,3 26,6 27,8 29,137 0,0 1,5 3,1 4,6 6,2 7,7 9,2 10,7 12,2 13,7 15,1 16,6 18,0 19,4 20,7 22,1 23,4 24,7 26,0 27,2 28,438 0,0 1,5 3,0 4,5 6,0 7,5 9,0 10,4 11,9 13,3 14,8 16,2 17,5 18,9 20,2 21,6 22,8 24,1 25,4 26,6 27,839 0,0 1,5 2,9 4,4 5,9 7,3 8,8 10,2 11,6 13,0 14,4 15,8 17,1 18,4 19,8 21,0 22,3 23,6 24,8 26,0 27,240 0,0 1,4 2,9 4,3 5,7 7,1 8,5 9,9 11,3 12,7 14,0 15,4 16,7 18,0 19,3 20,6 21,8 23,0 24,2 25,4 26,641 0,0 1,4 2,8 4,2 5,6 7,0 8,3 9,7 11,0 12,4 13,7 15,0 16,3 17,6 18,9 20,1 21,3 22,5 23,7 24,9 26,042 0,0 1,4 2,7 4,1 5,4 6,8 8,1 9,5 10,8 12,1 13,4 14,7 16,0 17,2 18,4 19,7 20,9 22,0 23,2 24,4 25,543 0,0 1,3 2,7 4,0 5,3 6,6 7,9 9,3 10,5 11,8 13,1 14,4 15,6 16,8 18,0 19,2 20,4 21,6 22,7 23,9 25,044 0,0 1,3 2,6 3,9 5,2 6,5 7,8 9,0 10,3 11,6 12,8 14,0 15,3 16,5 17,7 18,8 20,0 21,1 22,3 23,4 24,545 0,0 1,3 2,5 3,8 5,1 6,3 7,6 8,8 10,1 11,3 12,5 13,7 14,9 16,1 17,3 18,4 19,6 20,7 21,8 22,9 24,046 0,0 1,2 2,5 3,7 5,0 6,2 7,4 8,7 9,9 11,1 12,3 13,5 14,6 15,8 16,9 18,1 19,2 20,3 21,4 22,5 23,547 0,0 1,2 2,4 3,7 4,9 6,1 7,3 8,5 9,7 10,8 12,0 13,2 14,3 15,5 16,6 17,7 18,8 19,9 21,0 22,0 23,148 0,0 1,2 2,4 3,6 4,8 5,9 7,1 8,3 9,5 10,6 11,8 12,9 14,0 15,2 16,3 17,4 18,4 19,5 20,6 21,6 22,649 0,0 1,2 2,3 3,5 4,7 5,8 7,0 8,1 9,3 10,4 11,5 12,7 13,8 14,9 16,0 17,0 18,1 19,1 20,2 21,2 22,250 0,0 1,1 2,3 3,4 4,6 5,7 6,8 8,0 9,1 10,2 11,3 12,4 13,5 14,6 15,7 16,7 17,8 18,8 19,8 20,8 21,8

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23.2 Esempi grafici

Di seguito, nella parte sinistra, sono raffigurati alcuni esempi di possibili non conformità, mentre sulla destra sono visibili eventuali possibili rimedi per riportare l’impianto entro le disposizioni di legge.

Il cono di emissione interseca l’edificio vicino L’antenna è stata innalzata, il cono di emissione non interseca l’edificio vicino

Il cono di emissione interseca lo stesso edificio su cui è installata l’antenna

La struttura di supporto è stata spostata in una posizione adeguata, il cono di emissione non interseca lo stesso edificio su cui è installata

l’antenna

Il cono di emissione interseca l’edificio vicino, l’antenna è eccessivamente inclinata

L’inclinazione dell’antenna è stata ridotta, il cono di emissione non interseca l’edificio

vicino

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24 Impianti con potenza non superiore a 7 watt e a 20 watt

24.1 Considerazioni generali

Nel testo della L.R. 41/1999 e successive modificazioni ed integrazioni, viene definita una tipologia di impianti di bassa potenza, a cui è associato un iter autorizzativo semplificato, relativamente alle verifiche preventive da parte di ARPAL.Occorre notare che il testo di legge riporta la dizione “impianti e apparecchiature con potenza massima irradiata dall'antenna non superiore a 7 watt”, tuttavia il Decreto del Dirigente Settore Politiche e Programmi Ambientali (Regione Liguria), n. 1048 del 16 maggio 2000, stabilisce, tra le precisazioni, che “per "potenza massima irradiata dall'antenna", di cui all'articolo 72 septies, comma 9, della L.R. 41/1999 e successive modificazioni, deve intendersi il valore massimo della potenza elettrica applicata ai terminali dell'antenna stessa” quindi i 7 watt non indicano la massima E.R.P. (potenza effettiva irradiata), bensì la massima potenza entrante in antenna, che equivale alla potenza totale dei trasmettitori e/o amplificatori, decurtata delle attenuazioni complessive (cavi, diramazioni ecc.).Ne consegue che la massima potenza irradiata, in base alla relazione B20, dipende anche dal guadagno dell’antenna; in particolare, per gli impianti di telefonia mobile, sono disponibili in commercio antenne a pannello con elevato guadagno. Ad esempio esistono antenne con guadagno pari a 19,5 dBi, corrispondente ad un fattore moltiplicativo di quasi 90 volte, che a fronte di una potenza entrante in antenna di 7 watt, irradiano, in base al guadagno sopra indicato, 630 watt E.I.R.P. nella direzione di puntamento; applicando quindi la tabella B1 o la relazione B20 si determinano le distanze a cui, in teoria ed in modo approssimato, si trovano i valori limite di campo elettromagnetico, indicati dalla Legge Quadro 36/2001, che in applicazione definitiva rinvia al D.P.C.M. 08/07/2003.Il Decreto Legislativo 4 settembre 2002, n.198, amplia l’insieme degli impianti di bassa potenza, estendendo la massima potenza in singola antenna fino a 20 watt (art. 5, comma 2, ultimo periodo), come successivamente ribadito dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.Lgs. 259/2003). Anche in questo caso possono essere effettuate considerazioni analoghe a quelle per gli impianti di potenza non superiore a 7 watt; ovviamente aumentando la potenza, si otterranno dalla tabella B1 o dalla relazione B20 distanze maggiori.

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24.2 Considerazioni in presenza di più impianti

La presenza di più impianti di potenza non superiore a 7 watt, ovvero a 20 watt, comporta la sovrapposizione dei campi generati da ogni singolo sistema radiante, diventa quindi più complesso determinare le distanze correlate ai limiti di legge.A titolo esemplificativo viene proposta la trattazione di un ipotetico “caso peggiore”, cioè di tre impianti identici, A1, A2, A3, equidistanti tra loro, e quindi disposti ai vertici di un triangolo equilatero, i cui sistemi radianti hanno la particolarità di essere tutti orientati verso il centro C del triangolo, dove si trovano i campi più elevati. Tale situazione è schematizzata nella figura seguente.

Tre impianti identici ed equidistanti con sistemi radianti convergenti nel punto C

Vengono applicate le seguenti ipotesi:• il campo elettromagnetico di fondo è trascurabile e prossimo allo zero;• spazio libero uniforme senza ostacoli;• il punto C si trova alla stessa quota dei centri elettrici delle 3 antenne;• ogni antenna irradia una potenza E.I.R.P. di 700 W (7 W più un guadagno di antenna di 20 dBi

equivalente ad un fattore moltiplicativo 100)• nelle immediate vicinanze dei punti A1, A2, A3, non sono presenti recettori sensibili.

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Data la particolare geometria dell’esempio trattato, la distanza tra il punto A1 ed il punto C è pari a:

(B20) 3

21

ddist CA =− (m)

Applicando la relazione B16 verso il valore limite più restrittivo indicato dal D.P.C.M. 08/07/2003, pari a 6 V/m, moltiplicato per un fattore di sicurezza 0,8, per analogia con quanto indicato dallo stesso decreto nell’allegato C e ritenendo ragionevole, che tale fattore possa compensare eventuali fenomeni di riflessione e diffrazione ed incertezze insite nei calcoli e nel modello applicato, si ottiene:

(B21) 29,528,470090

8,06...330...30

32 1 ≅⋅=

⋅⋅⋅

== Atotale PRIEE

PRIEd (m)

e quindi:

(B22) 28,45

3229,52 ≅=d

(m)

Ne consegue che, nel caso in esame e con le ipotesi sopra indicate, la distanza ottimale tra gli impianti deve essere almeno 2d cioè circa 90 metri. Essendo inoltre, in base alla tabella B1, per ogni singolo impianto:

Si osserva che la distanza 2d è di poco inferiore al doppio della distanza a cui è prevedibile un campo elettrico pari a 3 V/m. Analoghe considerazioni possono essere effettuate nel caso che ogni antenna irradi una potenza E.I.R.P. di 2000 W (20 W più un guadagno di antenna di 20 dBi equivalente ad un fattore moltiplicativo 100); in questo caso le relazioni B20, B21, B22, determinerebbero un valore d pari a 76,54 metri, e 2d pari a 153,09 metri.

Quanto sopra viene riportato a puro titolo di esempio, in quanto differenti distanze, orientamenti delle antenne o situazioni reali diverse da quelle ipotizzate potrebbero determinare valori della distanza d differenti ed in alcuni casi anche inferiori (ad esempio se è inferiore la potenza entrante in antenna e/o il guadagno d’antenna, oppure in caso di direzioni non convergenti).

Tuttavia, considerate le attuali tecnologie e le loro possibili evoluzioni future, il dimensionamento sopra riportato consente di rispettare quasi dovunque i limiti di legge, e nel caso di potenze o guadagni inferiori, tali distanze intervengono a favore di una minimizzazione dei campi elettromagnetici generati.

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E.I.R.P. Distanza (m) per cui viene calcolato un Campo Elettrico diW 3 V/m 6 V/m 10 V/m 20 V/m

700 48,3 24,2 14,5 7,22000 81,6 40,8 24,5 12,2

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24.3 Un caso concreto

Di seguito sono riportate alcune rappresentazioni grafiche desunte da un caso concreto.

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25 Bibliografia

Testo Autore Anno

Antenne Sicure Giancarlo Leveratto 1997

Guida tecnica per la misura dei campi e.m. compresi nell'intervallo di frequenza 100kHz - 3GHz in riferimento all'esposizione della popolazione

ISPRA (ex ANPA) CTN AGF 2000

Metodologie, tecniche e procedure per la riduzione delle emissioni dei campi elettromagnetici nell’ambiente - Rapporti 73/2006 ISPRA (ex APAT) 2006

Impianti di telecomunicazione in città – Scheda informativa 9 ARPAT – Regione Toscana 2009

Campi elettromagnetici a bassa frequenza: elettrodotti e cabine elettriche – Collana ambiente – Scheda informativa 12

ARPAT – Regione Toscana 2011

Pag. 86 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato C

Quadro riassuntivo delle procedure vigenti relative all'attività istruttoria

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 87 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 88 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 89 di 146

Tipologia impianto Modalità Riferimenti

In vigore Istruttoria

dal al Oneri Termine Note

ELF-1 SCIA 26/04/2012 - KA.00.005 Si a SUAP No * -

ELF-2 fino a 15kV SCIA 26/04/2012 - KA.00.005 Si a SUAP No * -

ELF-3 26/04/2012 - Si a Provincia 30 gg No * -

RF-1 Nuovi impianti DVB-T SCIA 26/04/2012 - KA.00.001 a SUAP 60 gg 30 gg

RF-2 SCIA 26/04/2012 - - No No - 30 gg

RF-3 DIA 26/04/2012 - KA.00.001 a SUAP 30 gg 30 gg

RF-4 21/02/2013 - KA.00.001 a SUAP -

RF-5 fino a 7W 05/10/11 - - No No No No -

Note: No * = ad eccezione dei pareri di Nulla Osta Condizionato alle verifiche da eseguirsi ad impianto attivo.45gg** = da Regolamento Istruttorie ARPAL

Potenza / Tensione

Tipologia pratica

Codice Tariffario Regionale

Parere ARPAL per esposizion

e CEM

Misure a impianto attivato

(Collaudo)

Termine istruttoria collaudo

da 5kV fino a 15kV

Linee e impianti elettrici inferiori a 500m

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008

L.R. 16/2008 (L.R. 9/2012) Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.2 All.1

G

30gg / 45gg**

Può anche essere DIA L.R. 10/2012 Art.9 c.2 All.2

F

Opere accessorie, varianti, rifacimenti degli elettrodotti

L.R. 16/2008 (L.R. 9/2012) Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.2 All.1

G

30gg / 45gg**

Può anche essere DIA L.R. 10/2012 Art.9 c.2 All.2

F

Elettrodotti non reti energetiche nazionali e non ELF-1 e ELF-2

Autorizzazione Unica

Provincia

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008

L.R. 16/2008 Art. 28 (L.R. 9/2012 Art.

22)

KA.00.005 KA.00.006

Integrazioni richiedibili

solo entro 30 gg da seduta Conferenza

Servizi

da 7W e fino a 20W

dichiarazione sostitutiva di

atto di notorietà +

caratteristiche radioelettriche + dichiarazione rispetto limiti di

legge

L.R. 9/2012 Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.3 All.1

J

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Resta invariato rispetto a

disposto L.R. 25/2011 Art.1 c.3 (vigente

dal 05/10/2011)

1) modifiche impianti esistenti per variazione di frequenza o riduzione di potenza2) nuovi impianti radio per trasmissione punto-punto / multi-punto e di impianti radioelettrici accesso reti di comunicazione uso pubblico fino a 7 watt3) nuovi impianti radioamatori ex concessione DPR 1214/1966 4) nuovi impianti Ministero Interni, Forze Armate, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Municipale e Protezione Civile

dichiarazione sostitutiva di

atto di notorietà +

caratteristiche radioelettriche + dichiarazione rispetto limiti di

legge

L.R. 9/2012 Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.3 All.1

I

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Sostituisce L.R. 16/2008 Art.27 c.9 (vigente dal 03/07/2008)

nuovi impianti con potenza massima irradiata superiore a 7

watt e non superiore a 20 watt diversi da RF-1 e RF-2

DLgs 259/2003 (Codice

Comunicazioni Elettroniche)

Art.87 c.3

L.R. 9/2012 Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.9 c.4 All.2

H

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Resta invariato rispetto a

disposto L.R. 16/2008

Art.27 c.1 e 6 (vigente dal 03/07/2008)

oltre 20W e non

rientranti in SCIA

Installazione impianti teleradiocomunicazione

Procedimento unico di

conferenza di servizi

DLgs 259/2003 (Codice

Comunicazioni Elettroniche)

Art.87 c.3 All.13 modello

A

L.R. 10/2012 Art.10 c.1, 1ter, 2 e 3

L.R. 3/2013

Art.22 c.4

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

40 gg

(30 + 10)

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Nuovi impianti DVB-T (anche maggiori di 7W se solo per

variazione di frequenza o riduzione di potenza installata)

Comunicazione

dichiarazione sostitutiva di

atto di notorietà +

caratteristiche radioelettriche

minime (frequenza,

potenza irradiata

dall’antenna e localizzazione,) + dichiarazione rispetto limiti di

legge

L.R. 25/2011 Art.1 c.2

Resta invariato

L.R. 10/2012, Articolo 3 (Svolgimento del procedimento in via telematica)1. Tutte le domande relative all’insediamento e all’esercizio di attività produttive, le dichiarazioni, nonché i relativi documenti allegati, compresi quelli relativi al titolo edilizio, sono presentati in via telematica allo SUAP competente per territorio.2. Gli SUAP, la Regione, gli enti dipendenti dalla Regione e gli enti locali che intervengono nei procedimenti utilizzano la rete regionale degli SUAP di cui all’articolo 4 per lo svolgimento in via telematica dell’intero procedimento.

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 90 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Tipologia impianto Modalità Riferimenti

In vigore Istruttoria Applicativi

dal al Oneri Termine Note

ELF-1 SCIA 26/04/2012 - KA.00.005 Si a SUAP No * - - -

ELF-2 fino a 15kV SCIA 26/04/2012 - KA.00.005 Si a SUAP No * - - -

ELF-3 26/04/2012 - Si a Provincia 30 gg No * -

RF-1 Nuovi impianti DVB-T SCIA 26/04/2012 - KA.00.001 a SUAP 60 gg 30 gg

RF-2 SCIA 26/04/2012 - - No No - 30 gg - -

RF-3 DIA 26/04/2012 - KA.00.001 a SUAP 30 gg 30 gg

RF-4 21/02/2013 - KA.00.001 a SUAP -

RF-5 fino a 7W 05/10/11 - - No No No No - - -

Note: No * = ad eccezione dei pareri di Nulla Osta Condizionato alle verifiche da eseguirsi ad impianto attivo.45gg** = da Regolamento Istruttorie ARPAL

Potenza / Tensione

Tipologia pratica

Codice Tariffario Regionale

Parere ARPAL per esposizion

e CEM

Misure a impianto attivato

(Collaudo)

Termine istruttoria collaudo

Protocollo elettronico

(Folium)

Catasto regionale

(polisLiguria)

Rendicontazione

(SiRenA)

Modelli previsionali

da 5kV fino a 15kV

Linee e impianti elettrici inferiori a 500m

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008

L.R. 16/2008 (L.R. 9/2012) Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.2 All.1

G

30gg / 45gg**

Può anche essere DIA L.R. 10/2012 Art.9 c.2 All.2

F

Istanza in ingresso

Assegnazione Parere in

uscita

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativi

Opere accessorie, varianti, rifacimenti degli elettrodotti

L.R. 16/2008 (L.R. 9/2012) Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.2 All.1

G

30gg / 45gg**

Può anche essere DIA L.R. 10/2012 Art.9 c.2 All.2

F

Istanza in ingresso

Assegnazione Parere in

uscita

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativi

Elettrodotti non reti energetiche nazionali e non ELF-1 e ELF-2

Autorizzazione Unica

Provincia

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008

L.R. 16/2008 Art. 28 (L.R. 9/2012 Art.

22)

KA.00.005 KA.00.006

Integrazioni richiedibili

solo entro 30 gg da seduta Conferenza

Servizi

Istanza in ingresso

Assegnazione Parere in

uscita

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

tecnici

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativi

WinEDT / WinELF

(dati tecnici)

da 7W e fino a 20W

dichiarazione sostitutiva di

atto di notorietà +

caratteristiche radioelettriche + dichiarazione rispetto limiti di

legge

L.R. 9/2012 Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.3 All.1

J

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Resta invariato rispetto a

disposto L.R. 25/2011 Art.1 c.3 (vigente

dal 05/10/2011)

Istanza in ingresso

Assegnazione

Parere in

uscita

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

tecnici

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativi

Aldena NFA-3D WinEDT /

WinELF (dati tecnici)

1) modifiche impianti esistenti per variazione di frequenza o riduzione di potenza2) nuovi impianti radio per trasmissione punto-punto / multi-punto e di impianti radioelettrici accesso reti di comunicazione uso pubblico fino a 7 watt3) nuovi impianti radioamatori ex concessione DPR 1214/1966 4) nuovi impianti Ministero Interni, Forze Armate, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Municipale e Protezione Civile

dichiarazione sostitutiva di

atto di notorietà +

caratteristiche radioelettriche + dichiarazione rispetto limiti di

legge

L.R. 9/2012 Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.7 c.3 All.1

I

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Sostituisce L.R. 16/2008 Art.27 c.9 (vigente dal 03/07/2008)

Istanza in ingresso

Assegnazione

Riferimenti istanza e dati

tecnici

nuovi impianti con potenza massima irradiata superiore a 7

watt e non superiore a 20 watt diversi da RF-1 e RF-2

DLgs 259/2003 (Codice

Comunicazioni Elettroniche)

Art.87 c.3

L.R. 9/2012 Art.21bis

L.R. 10/2012 Art.9 c.4 All.2

H

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Resta invariato rispetto a

disposto L.R. 16/2008

Art.27 c.1 e 6 (vigente dal 03/07/2008)

Istanza in ingresso

Assegnazione

Parere in

uscita

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

tecnici

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativi

Aldena NFA-3D WinEDT /

WinELF (dati tecnici)

oltre 20W e non

rientranti in SCIA

Installazione impianti teleradiocomunicazione

Procedimento unico di

conferenza di servizi

DLgs 259/2003 (Codice

Comunicazioni Elettroniche)

Art.87 c.3 All.13 modello

A

L.R. 10/2012 Art.10 c.1, 1ter, 2 e 3

L.R. 3/2013

Art.22 c.4

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

40 gg

(30 + 10)

Si entro 30 gg da attivazione

impianto

Istanza in ingresso

Assegnazione

Parere in

uscita

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

tecnici

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativi

Aldena NFA-3D WinEDT /

WinELF (dati tecnici)

Nuovi impianti DVB-T (anche maggiori di 7W se solo per

variazione di frequenza o riduzione di potenza installata)

Comunicazione

dichiarazione sostitutiva di

atto di notorietà +

caratteristiche radioelettriche

minime (frequenza,

potenza irradiata

dall’antenna e localizzazione,) + dichiarazione rispetto limiti di

legge

L.R. 25/2011 Art.1 c.2

Resta invariato

Istanza in ingresso

Assegnazione

Riferimenti istanza e dati

tecnici

L.R. 10/2012, Articolo 3 (Svolgimento del procedimento in via telematica)1. Tutte le domande relative all’insediamento e all’esercizio di attività produttive, le dichiarazioni, nonché i relativi documenti allegati, compresi quelli relativi al titolo edilizio, sono presentati in via telematica allo SUAP competente per territorio.2. Gli SUAP, la Regione, gli enti dipendenti dalla Regione e gli enti locali che intervengono nei procedimenti utilizzano la rete regionale degli SUAP di cui all’articolo 4 per lo svolgimento in via telematica dell’intero procedimento.

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato D

Quadro riassuntivo delle procedure vigenti relative all'attività di controllo

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 91 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 92 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 93 di 146

Tipologia impianto Modalità Riferimenti

In vigore Controlli

dal al Oneri Note

ELF-1

22/03/2001

- Si -

03/07/2008

ELF-2

22/03/2001

- Si Provincia -

03/07/2008

RF-1 fino a 7W

22/03/2001

- KA.00.002 Comune -

27/01/2000

RF-2 oltre 7W

22/03/2001

- Comune annuale

27/01/2000

RF-3 oltre 7W

22/03/2001

- Comune -

27/01/2000

RF-4 qualsiasi Forze Armate e assimilabili

22/03/2001

- Comune -

27/01/2000

Note:

Potenza / Tensione

Tipologia controllo

Codice Tariffario Regionale

Ente titolare della

funzione di controllo

Termine / Periodicità

Cabine di trasformazione (cabine AT/MT e MT/BT)

A richiesta - Monitoraggio in continuo su 24

ore

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008 , Norma CEI

211-6 e procedura

ARPAL IOP-COCE-02-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4

KA.00.004KA.00.009

Comune Provincia

In precedenza regolato da

L.R. 41/1999 Art. 72

duodecies e Art. 72

terdecies (vigente dal 27/01/2000)

L.R. 16/2008 Art.28 c. 5

Linee di distribuzione (linee di Alta Tensione AT, di Media Tensione MT e di Bassa Tensione

BT)

A richiesta - Monitoraggio in continuo su 24

ore e successiva estrapolazione

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008 , Norma CEI

211-6 e procedura

ARPAL IOP-COCE-02-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4

KA.00.004KA.00.009

In precedenza regolato da

L.R. 41/1999 Art. 72

duodecies (vigente dal 27/01/2000)

L.R. 16/2008 Art.28 c. 5

Impianti esistenti:- impianti per radiodiffusione sonora e televisiva; - impianti per telefonia mobile;

A campione - tecnica di misura

a banda larga

Norma CEI 211-7 e

procedura ARPAL IOP-COCE-01-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010L.R. 41/1999 Art.72 novies

c.1 e 2

Impianti esistenti:- impianti per radiodiffusione sonora e televisiva; - impianti per telefonia mobile;

Frequenza annuale -

tecnica di misura a banda larga, monitoraggio in continuo, analisi

spettrale

Norma CEI 211-7 e

procedura ARPAL IOP-COCE-01-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4 KA.00.002

KA.00.003KA.00.007

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010L.R. 41/1999 Art.72 novies

c.1 e 2

Impianti esistenti:- impianti per radiodiffusione sonora e televisiva; - impianti per telefonia mobile;

Ulteriore dopo il primo controllo

annuale

Norma CEI 211-7 e

procedura ARPAL IOP-COCE-01-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4 KA.00.002

KA.00.003KA.00.007

Si (a carico Comune, se

caso di supero a

carico gestori impianti)

L.R. 41/1999 Art.72 novies

c.1, 2 e 3

Segue specifica normativa di

settore L. 898/1976 Art. 3

L.36/2001 Art. 14 c. 3

I controlli su questa

tipologia di impianti sono

di norma effettuati dai relativi corpi

tecnici

Non contemplati in L.R.

L.R. 41/1999 Art.72 novies

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 94 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Tipologia impianto Modalità Riferimenti

In vigore Controlli Applicativi

dal al Oneri Note

ELF-1

22/03/2001

- Si - - -

03/07/2008

ELF-2

22/03/2001

- Si Provincia -

03/07/2008

RF-1 fino a 7W

22/03/2001

- KA.00.002 Comune -

27/01/2000

RF-2 oltre 7W

22/03/2001

- Comune annuale

27/01/2000

RF-3 oltre 7W

22/03/2001

- Comune -

27/01/2000

RF-4 qualsiasi Forze Armate e assimilabili

22/03/2001

- Comune -

27/01/2000

Note:

Potenza / Tensione

Tipologia controllo

Codice Tariffario Regionale

Ente titolare della

funzione di controllo

Termine / Periodicità

Protocollo elettronico

(Folium)

Catasto regionale

(polisLiguria)

Rendicontazione

(SiRenA)

Modelli previsionali

Cabine di trasformazione (cabine AT/MT e MT/BT)

A richiesta - Monitoraggio in continuo su 24

ore

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008 , Norma CEI

211-6 e procedura

ARPAL IOP-COCE-02-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4

KA.00.004KA.00.009

Comune Provincia

In precedenza regolato da

L.R. 41/1999 Art. 72

duodecies e Art. 72

terdecies (vigente dal 27/01/2000)

Richiesta (eventuale) in

ingresso Assegnazione

Relazione in uscita

Riferimenti (eventuale) in

ingresso e relazione in uscita, esito

relazione, dati amministrativi

L.R. 16/2008 Art.28 c. 5

Linee di distribuzione (linee di Alta Tensione AT, di Media Tensione MT e di Bassa Tensione

BT)

A richiesta - Monitoraggio in continuo su 24

ore e successiva estrapolazione

D.D.M.A.T.T.M. 29/05/2008 , Norma CEI

211-6 e procedura

ARPAL IOP-COCE-02-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4

KA.00.004KA.00.009

In precedenza regolato da

L.R. 41/1999 Art. 72

duodecies (vigente dal 27/01/2000)

Richiesta (eventuale) in

ingresso Assegnazione

Relazione in uscita

Riferimenti relazione, esito controllo, dati

tecnici

Riferimenti istanza e

parere, esito parere, dati

amministrativiL.R. 16/2008 Art.28 c. 5

Impianti esistenti:- impianti per radiodiffusione sonora e televisiva; - impianti per telefonia mobile;

A campione - tecnica di misura

a banda larga

Norma CEI 211-7 e

procedura ARPAL IOP-COCE-01-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

Richiesta (eventuale) in

ingresso Assegnazione

Relazione in uscita

Riferimenti relazione, esito controllo, dati

tecnici

Riferimenti (eventuale) in

ingresso e relazione in uscita, esito

relazione, dati amministrativi

L.R. 41/1999 Art.72 novies

c.1 e 2

Impianti esistenti:- impianti per radiodiffusione sonora e televisiva; - impianti per telefonia mobile;

Frequenza annuale -

tecnica di misura a banda larga, monitoraggio in continuo, analisi

spettrale

Norma CEI 211-7 e

procedura ARPAL IOP-COCE-01-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4 KA.00.002

KA.00.003KA.00.007

Esente ex Sentenza

Corte Costituzionale

272-2010

Richiesta (eventuale) in

ingresso Assegnazione

Relazione in uscita

Riferimenti relazione, esito controllo, dati

tecnici

Riferimenti (eventuale) in

ingresso e relazione in uscita, esito

relazione, dati amministrativi

L.R. 41/1999 Art.72 novies

c.1 e 2

Impianti esistenti:- impianti per radiodiffusione sonora e televisiva; - impianti per telefonia mobile;

Ulteriore dopo il primo controllo

annuale

Norma CEI 211-7 e

procedura ARPAL IOP-COCE-01-AR

L.36/2001 Art. 14 c. 1, 2 e 4 KA.00.002

KA.00.003KA.00.007

Si (a carico Comune, se

caso di supero a

carico gestori impianti)

Richiesta (eventuale) in

ingresso Assegnazione

Relazione in uscita

Riferimenti relazione, esito controllo, dati

tecnici

Riferimenti (eventuale) in

ingresso e relazione in uscita, esito

relazione, dati amministrativi

L.R. 41/1999 Art.72 novies

c.1, 2 e 3

Segue specifica normativa di

settoreL. 898/1976

Art. 3

L.36/2001 Art. 14 c. 3

I controlli su questa

tipologia di impianti sono

di norma effettuati dai relativi corpi

tecnici

Non contemplati in L.R.

L.R. 41/1999 Art.72 novies

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato E

Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione

0 14/08/2013 Emissione Documento (Versione Preliminare)

1 20/10/2013 Prima Revisione

2 'Dicembre 2013 Seconda Revisione

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 95 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 96 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

26 Diagramma del macro processo autorizzazione

Pag. 97 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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27 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (generico)

Pag. 98 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Archivio

Assegnazione Firma Archivio

DataBase OracleFolium

DataBase MS AccessSiRenA

DataBase OraclePolisLiguria

Applicativi variApplicativi Previsionali

Legenda: Operazione di inserimento dati effetivamente esistente (as is)

Operazione di inserimento dati non esistente ma necessaria per conformità legislativa (Responsanbile Procedimento)

Inserimento in catasto

(PolisLiguria)

Arrivo Istanza o Comunicazione

Protocollo (ingresso)

Istruttoria 3 fasi:

completezza congruità

conform ità

Formazione Parere (esito)

Protocollo (uscita)

Emissione e Invio Parere

Inserim ento in catasto

(PolisLiguria)

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

28 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (generico)

Pag. 99 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

DataBase OracleFolium

DataBase MS AccessSiRenA

DataBase OraclePolisLiguria

Applicativi variApplicativi Previsionali

Legenda: Operazione di inserimento dati effetivamente esistente (as is)

Operazione di inserimento dati non esistente ma necessaria per conformità legislativa (Responsanbile Procedimento)

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

29 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (dettaglio sottoprocesso istruttoria amministrativa e tecnica)

Pag. 100 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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30 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (dettaglio sottoprocesso istruttoria amministrativa e tecnica con eventuale integrazione)

Pag. 101 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

31 Folium – Protocollo Informatico

Pag. 102 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Campo Tipo Note0 Protocollo_Data Data Assegnata da Protocollo Informatico1 Registro Testo Scelta da elenco registri2 Protocollo_Numero Numero Assegnato da Protocollo Informatico3 Modalita Testo Scelta da elenco modalità ( I / U / R )4 Oggetto Testo Assegnato da Protocollo Informatico5 Mittente_Destinatario Testo Assegnato da Protocollo Informatico6 Assegnatario Testo Scelta da elenco tipo assegnatari7 Data_Assegnazione Data Assegnata da Protocollo Informatico8 Tipo_Assegnazione Testo Scelta da elenco tipo assegnazione ( Competenza / Conoscenza )9 Note Testo

10 Priorita Testo Scelta da elenco priorità

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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32 SiRenA – Sistema di Rendicontazione Ambientale

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 103 di 146

1

2

3 4

5

6

7

8 9

10 11

12 13 14

1615 17

18 20

23

21 2219

24 25 26

27

Campo Tipo Note1 Proponente Testo Scelta da elenco proponenti2 Insediamento Testo Scelta da elenco insediamenti3 Insediamento_Ubicazione Testo Segue elenco insediamenti4 Insediamento_Indirizzo Testo Segue elenco insediamenti5 Categoria Testo Segue elenco insediamenti6 Sottocategoria_Impianto_CEM Testo Segue elenco insediamenti7 Specificazione_Categoria_Altro Testo Segue elenco insediamenti8 Attivita Testo Scelta da elenco attività9 Codice Testo Segue elenco attività

10 Ente_Competente Testo Scelta da elenco enti competenti11 Consulente_Tecnico Testo12 Data_Inizio_Procedimento Data Data protocollo istanza in ingresso13 Data_Richiesta_Integrazioni Data Data protocollo richiesta integrazioni in uscita14 Data_Arrivo_Integrazioni Data Data protocollo istanza integrativa in ingresso15 Data_Ultimazione_Prevista Data Termine del procedimento amministrativo16 Data_Invio_Parere Data Data protocollo parere in uscita17 Data_Chiusura_Decorrenza_Termini Data Termine del procedimento amministrativo (prescrizione)

18 N_ID_Pratica_Protocollo_Ingresso Numero Numero protocollo istanza in ingresso19 N_ID_Pratica_Protocollo_Uscita Numero Numero protocollo parere in uscita20 N_Conferenza_Servizi Numero Riferimento in caso di Conferenza di Servizi21 Bollettino_€ Numero Importo da Tariffario Regionale22 Fattura_€ Numero Importo da Tariffario Regionale23 Responsabile_Procedimento Testo Scelta da elenco personale24 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale25 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale26 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale27 Note Testo Commenti vari

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33 PolisLiguria – Catasto Regionale

33.1 PolisLiguria – Catasto Regionale (impianti)

Pag. 104 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Campo Tipo Note1 Ditta Testo Scelta da elenco ditte2 Descrizione_Impianto Testo3 Codice Testo4 Tipo_impianto Testo Scelta da elenco tipi impianti5 Stato_practica Testo Scelta da elenco stati pratiche6 Provincia_impianto Testo Scelta da elenco provincie7 Comune_impianto Testo Scelta da elenco comuni8 Via_Piazza_impianto Testo

1

24

3

5

6 7

8

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33.2 PolisLiguria – Catasto Regionale (punti)

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 105 di 146

1 2

3 45 6

7 8

9 10

11

Campo Tipo Unità Note1 Codice_Punto Testo2 Descrizione Testo3 Provincia Testo4 Comune Testo5 Indirizzo Testo6 Numero_Civico Testo7 CAP Numero8 Localita Testo9 Latitudine Numero m Coordinata Gauss Boaga Nord

10 Longitudine Numero m Coordinata Gauss Boaga Est11 Quota Numero m Quota altimetrica sul livello del mare

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33.3 PolisLiguria – Catasto Regionale (pratiche)

Pag. 106 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Campo Tipo Unità Note1 Tipo_Atto Testo2 Numero_Protocollo Numero3 Data_Protocollo Data4 Stato Testo5 Ente Testo6 Data_Prestazione Data7 Note Testo

1 2 3 4 5 6 7

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33.4 PolisLiguria – Catasto Regionale (antenne)

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 107 di 146

1 2 3 4

Campo Tipo Unità Note1 Codice Testo2 Modello Testo Scelta da elenco antenne3 Tipo Testo4 Sottotipo Testo

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34 Applicativi previsionali (Aldena NFA-3D)

Pag. 108 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

12 345

6

1513

16

14

78 9

121011

17 181920

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MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 109 di 146

Campo Tipo Unità Note1 Localita Testo2 Longitudine Numero m3 Fuso Testo4 Latitudine Numero m5 Quota_suolo_slm Numero m6 Emittente Testo7 Localita Testo8 Longitudine Numero m9 Fuso Testo

10 Latitudine Numero m11 Quota_suolo_slm Numero m12 Altezza_centro_SR Numero m13 Potenza Numero W14 Frequenza Numero Hz15 Antenna_Elementare Testo Scelta da elenco antenne16 Polarizzazione Testo17 Attenuazione_cavo Numero dB18 Altre_attenuazioni Numero dB19 Lato_diametro_traliccio Numero m20 Rotazione_traliccio Numero gradi

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 110 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato F

Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività di controllo

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione

0 14/08/2013 Emissione Documento (Versione Preliminare)

1 20/10/2013 Prima Revisione

2 'Dicembre 2013 Seconda Revisione

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 111 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 112 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 113 di 146

Controlli CEM – RF

Esecuzione misure / vigilanza Fatturazione

Addebiti

Sanzioni

Programmazione Annuale

Gestione database (POLIS)

Programmazione operativa periodica

Monitoraggio periodico (mensile, trimestrale,

annuale)

Caricamento / aggiornamento

dati impianto

Caricamento dati verif ica / accertamento

(vigilanza)

Elaborazione scadenzario

Elaborazione programma di

lavoro

Approvazione programma di

lavoro

Esposti / Richieste di

misure

Preparazione strumentazione

Consultazione documentazione

tecnica

Attività in

campo

Gestione superi del limite / irregolarità

impianti

Emissione relazione tecnica

Emissione fattura

Raccolta ed elaborazione

dati

Archiviazione cartacea

Emissione rendiconti

mensili trimestrali

annuali

Database impianti RF (Radio, TV, Telefonia mobile)

Database misure CEM –

RF

Misure a Banda Larga

Eventuali misure a banda stretta

Esami a vista

Comunicazione a Comune con

piano di bonif ica

Confronto con limiti / Eventuali estrapolazioni

Confronto con limiti / Eventuali estrapolazioni

Confronto con dati tecnici autorizzati

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 114 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

35 Controlli in materia di campi elettromagnetici

35.1 ObiettivoL'attività di controllo in materia di Campi ElettroMagnetici (CEM) può essere sintetizzata mediante una rappresentazione schematica del relativo processo, seguendo la rappresentazione tipo ICOM – Input Controls Output Mechanisms (in italiano: Ingresso, Controlli e Regole, Uscite, Risorse e Strumenti) per evidenziarne i sottoprocessi e le varie fasi operative, anche con l'ausilio di uno schema tipo ad albero (dei nodi).Attualmente i controlli relativi ai CEM:

sono attività istituzionali; sono relativi all'ambiente di vita, ma a richiesta o su convenzione possono essere effettuati anche in

ambiente di lavoro (nel caso di esposizione professionale); sono periodici annuali per impianti a radiofrequenza (RF) con potenza superiore a 7W, a campione

senza periodicità per potenze minori di 7W (e anche radioamatori indipendentemente dalla potenza), senza periodicità definita per legge per elettrodotti e cabine (Frequenze Estremamente Basse – ELF);

sono volti ad accertare che le emissioni elettromagnetiche (CEM) degli impianti sia ELF che RF permangano entro i limiti di legge, e che gli impianti vengano eserciti sia nel rispetto delle procedure stabilite da leggi di settore, che delle configurazioni tecnico-costruttive per cui sono stati autorizzati.

sono, a seguito al decentramento attuato nell'anno 2005, effettuate da UO Servizi Territoriali – Settore Campi Elettromagnetici del Dip.Prov. competente per territorio, eccetto le attività di eccellenza svolte dal Dip.Genova (bonifiche, misure in banda stretta per casi complessi).

la competenza di tali verifiche è del comune (impianti RF), della Provincia (impianti ELF non facenti parte di reti energetiche nazionali), dello stato (ELF da reti nazionali), dell'ASL – PSAL (ambienti di lavoro nel caso di lavoratori esposti professionalmente).

35.2 Regole e vincoli:1) Legislazione di settore sia tecnica che amministrativa: L 36-2001 (Legge quadro sulla protezione dai

CEM), DLgs 259-2003, i due DPCM 8/7/2003 (uno per i limiti ELF-50Hz, l'altro per RF), LR 41-1999 e s.m.i., LR 16-2008, DDRL 440-2003, DGR 68-2004.

2) Legislazione in generale: LR 20-2006, LR 39-1995, L 833-1979 e s.m.i., DLgs 81-2008 (Testo Unico sicurezza del lavoro)

3) Norme tecniche: Norme UNI e CEI in paticolare CEI 211-4, CEI211-6 (misure ELF), CEI211-7 (misure ELF) altre norme della serie CEI 211, Linee Guida Ministeriali e APAT - ANPA

4) Regolamento di attuazione ARPAL.5) Modello di relazioni tecniche per misure ELF e RF (predisposti da Dipartimento di Genova).

35.3 Ingressi:1) Dati sia tecnici che amministrativi relativi agli impianti da verificare (già acquisiti in passato),

cartacei e/o in database (POLIS).2) Eventuali variazioni dei dati di impianto a seguito di modifche autorizzate.3) Eventuali esposti e/o richieste di misure.4) Attività di verifica pregressa (archivio storico), cartaceo e/o in database (POLIS);

35.4 Uscite:1) Dati impianto verificato.2) Relazione tecnica.3) Database (POLIS) aggiornato.4) Fattura inviata al gestore o al proprietario dell'impianto, o al richiedente delle misure per

casi particolari (ELF oppure RF oltre 1 volta all'anno).

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 115 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

35.5 Risorse e strumenti:1) Direzioni Generale, Amministrativa e Scientifica.2) Direzione Dipartimento.3) Responsabile U.O. Servizi Territoriali.4) Responsabile SettoreCampi Elettromagnetici.5) Tecnici incaricati ad effettuare l'esecuzione dei controlli.6) Strumentazione necessaria per lesecuzione di misure sia in banda larga (BL) sia in banda stretta (BS)

per misure RF, sia per misure ELF.7) Personale amministrativo.8) Rappresentante del proprietario e del gestore dell'impianto (eventuale).

In prima aprossimazione la mappa del processo è:

Regole e vincoli

Legi

slaz

ione

di s

etto

re

Legi

slaz

ione

in g

ener

ale

Nor

me

tecn

iche

UN

I e C

EI

Reg

olam

ento

ARP

AL

Mod

ello

di r

elaz

ione

tecn

ica

Ingr

esso

Dati tecnici / Amministrativi Variazioni autorizzate di impianti

Esposti / Richieste di misure Attività di verifica pregressa

Controlli in materia di campi elettromagnetici

Dati impianto verificato

Relazione tecnica

Database (POLIS) aggiornato

Fattura

Usc

ita

Dir.

Gen

eral

e, A

mm

inis

trativ

a e

Scie

ntifi

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irezi

one

Dip

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Res

pons

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U.O

. Ser

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ale

amm

inis

trativ

oPr

oprie

tario

impi

anto

(eve

ntua

le)

Risorse e strumenti

Pag. 116 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Allegato G

Questionario per la raccolta di indicazioni su processi / procedure in essere / a tendere

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 117 di 146

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Pag. 118 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Questionario per la raccolta di indicazioni su processi / procedure in essere / a tendere relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela

dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Il presente questionario è stato elaborato nell'ambito del MIPA - Master per l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione 2012-2013 e rappresenta uno strumento per raccogliere informazioni, sia da colleghi in servizio presso ARPAL, settore campi elettromagnetici e affini, o da altri enti pubblici, sia da soggetti esterni a vario titolo coinvolti nelle procedure del settore stesso.

Il questionario si intende completamente anonimo (non deve essere firmato ne' deve contenere indicazioni di carattere personale), serve per focalizzare statisticamente i contenuti delle risposte in modo da ottimizzare, per quanto possibile, i processi esistenti. In nessun caso saranno divulgate opinioni / giudizi / valutazioni dei singoli.

Barrare le caselle di interesse:

1 Sono:Dipendente in servizio presso ARPAL o altra Pubblica Amministrazione

Soggetto esterno (operatori TLC, reti distribuzione energia elettrica, addetti ai lavori, ecc.)

2Indicare la provincia dell'ente o azienda di appartenenza in caso di più scelte indicare quella prevalente

Genova

La Spezia

Savona

Imperia

Altro (fuori regione)

Valutare i fattori: Accuratezza, Qualità del servizio, Tempi di risposta, Criticità e Giudizio complessivo con un numero da 1 a 7; dove 1 è il giudizio pessimo e 7 è quello ottimo, la sufficienza è a metà ovvero pari a 4.

I commenti testuali sono liberi ma si prega di non eccedere i 200 caratteri.

3 Accuratezza Qualità del servizio

Tempi di risposta Eventuali commenti

ELF Istruttorie

ELF Controlli

ELF Catasto

RF Istruttorie

RF Controlli

RF Catasto

Allegato A Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 119 di 146

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4 Attività a tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici Eventuali commenti

Criticità riscontrate / percepite

Inserire un numero da 1 a 7

Giudizio complessivo Inserire un numero da 1 a 7

Valutare le seguenti voci con un numero da 1 a 7; dove 1 è il giudizio pessimo e 7 è quello ottimo, la sufficienza è a metà ovvero pari a 4.

I commenti testuali sono liberi ma si prega di non eccedere i 200 caratteri.

5 Giudizio Eventuali commenti

Eventuali semplificazioni sia amministrative che tecniche

Utilizzo di nuove tecnologie (PEC, firma digitale, ecc)

Dematerializzazione documenti cartacei

Altro: …........................

Il questionario compilato va' inviato, entro il 30/11/2013, alla casella di posta elettronica:

[email protected]

Pag. 120 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato H

Esiti ed indicazioni emersidai questionari compilati

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MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 123 di 146

1 Sono: 17 15

2Genova La Spezia Savona Imperia Altro (fuori regione)

11 4 13 8 4

3 Accuratezza Sintesi dei commenti pervenuti

6,2 5,9 5,6

6,2 5,9 5,5

4,8 4,6 4,5

6,4 6,2 6,0

6,2 6,2 6,2

5,3 5,1 5,2

Esiti del questionario per la raccolta di indicazioni su processi / procedure in essere / a tendere relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela

dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

_____Nell'ambito del presente Project Work è stato elaborato un questionario, da intendere come strumento per raccogliere informazioni, sia da colleghi in servizio presso ARPAL, settore campi elettromagnetici e affini, o da altri enti pubblici, sia da soggetti esterni a vario titolo coinvolti nelle procedure del settore stesso._____Di seguito sono indicati gli esiti emersi: il questionario, presente nell'allegato G, è stato distribuito, tramite posta elettronica, in 100 copie nel mese di novembre 2013, e nell'arco di circa due settimane sono ritornati 32 questionari compilati._____Di seguito sono riportati gli esiti desunti dai questionari compilati pervenuti, che risultano essere 32 su un totale di 100 inviati. I dati delle sezioni 1 e 2 sono cumulati, quelli delle sezioni 3, 4 e 5 esprimono il valore medio, affiancato da una sintesi dei relativi commenti e anche da una minimale analisi statistica, anche con l'ausilio di alcuni grafici.

Dipendente in servizio presso ARPAL o altra Pubblica Amministrazione

Soggetto esterno (operatori TLC, reti distribuzione energia elettrica, addetti ai lavori, ecc.)

Provincia dell'ente o azienda di appartenenza

_____I fattori: Accuratezza, Qualità del servizio, Tempi di risposta, Criticità e Giudizio complessivo sono stati valutati con un numero da 1 a 7; 1 è il giudizio pessimo e 7 è quello ottimo, la sufficienza è a metà ovvero pari a 4.

Qualità del servizio

Tempi di risposta

ELFIstruttorie

Presentazione disgiunta di perizia tecnica e pagamento oneri crea ritardi e problemi – Dati tecnici presentati in formato informaticamente non strutturato richiede inserimento dati manuale

ELFControlli

Dati per estrapolazioni forniti in tempi non congrui – Difficoltà nella identificazione degli elettrodotti rispetto ai codoci di PolisLiguria

ELFCatasto

PolisLiguria è limitato solo alle linee e stazioni AT, non sono incluse linee MT e cabine MT/BT – Inserimento dati complesso – Denominazioni non univoche per codice linea

RFIstruttorie

Tempi di risposta stringenti – Migliore definizione negli oggetti (analisi previsionale o consuntiva) - Dati tecnici presentati in formato informaticamente non strutturato richiede inserimento dati manuale su tutti gli applicativi che non dialogano tra loro (ad esempio manca condivisione anagraf iche)

RFControlli

Gestione invii a privati non dotati di PEC – Difficoltà accessi a proprietà private – A volte scarsa sensibilità della popolazione alla tematica -

RFCatasto

PolisLiguria richiede tempi eccessivamente lunghi per caricamento dati – Proposta di inserimento dati per via telematica a carico dei gestori – Richieste di rendere disponibile l'accesso on-line al pubblico ed ai tecnici di settore (privati) – Archivio discordante con Mi.S.E.

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Pag. 124 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

3 bis Accuratezza

ELF + RF Controlli 6,3 6,0 5,8Media Complessiva 5,66,2 6,0 5,8

ELF + RF Catasto 5,1 4,9 4,84 Sintesi dei commenti pervenuti

5,6

5,9

5 Giudizio Sintesi dei commenti pervenuti

5,7

6,0

5,8

Altro 1,5

Qualità del servizio

Tempi di risposta

ELF + RF Istruttorie

Attività a tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici

CriticitàRiscontrate /

Percepite

Uniformare e unire i vari sistemi informativi - Assenza di inserimento dati per via telematica a carico dei gestori – Scelta punti di valutazione e relativi problemi di accesso – Il rispetto dei tempi imposti dalla legislazione di settore potrebbe essere migliorato attraverso una strutturazione integrata delle procedure e mediante una infrastruttura IT in grado di gestire in modo condiviso, integrato e semplificato le varie attività.

Giudizio Complessivo

Servizio presidiato, puntuale e documentato – Impegno amministrativo notevole - Nell'insieme numero molto contenuto di superamenti del limite e anche di sanzioni per difformità impianti - L'attività nel complesso viene svolta efficacemente

_____Le tematiche: semplificazioni, nuove tecnologie, dematerializzazione, altro, sono state valutate con un numero da 1 a 7; 1 è il giudizio pessimo e 7 è quello ottimo, la sufficienza è a metà o pari a 4.

Semplificazioni amministrative e

tecniche

Firme delle relazioni tecniche e dei pareri – Concetto di equipollenza radioelettrica con istanza a rito abbreviato - Proposta di inserimento dati via web da remoto a carico dei gestori successivamente validati da ARPAL – Richieste di rendere disponibile l'accesso on-line al pubblico ed ai tecnici di settore (privati) dei dati sia contenuti in PolisLiguria sia derivanti da valutazioni previsionali complessive - Definizione di pareri / risposte / esiti “standard” - Ridurre i “collaudi” RF ad un mero procedimento automatico

Uso di nuove tecnologie

PEC risulta efficiente ma penalizzata da tempi di assegnazione ancora troppo lunghi, a volte files allegati danneggiati o illeggibili – Problemi di invio e di firma per personale non dirigente (sia relazioni tecniche che verbali) – Sia PEC che firma digitale sono tecnologie di recente introduzione - Presentazione telematica delle istanze

Dematerializzazione

Utilizzo di trasmissione telematica per tutte le procedure - Non solo intesa come dematerializzazione della carta stampata, ma soprattutto come nuove modalità telematiche di transito di dati, tali da assicurare un efficace interscambio dei dati stessi tra i vari applicativi coinvolti

Basi di Dati (DB): esistono vari database da compilare, sia a livello regionale che nazionale, e solitamente non sono collegati tra loro (DB relazionali) – Situazioni complesse (soprelevazione edifici): ritardi nel rilasci di pareri supportati da allegati grafici

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Accuratezza Qualità del servizio Tempi di risposta1

2

3

4

5

6

7

ELFIstruttorieELFControlliELFCatastoRFIstruttorieRFControlliRFCatasto

ELFIstruttorie

ELFControlli

ELFCatasto

RFIstruttorie

RFControlli

RFCatasto

1

2

3

4

5

6

7

Column CColumn DAccuratezzaColumn FQualità del servizioColumn HTempi di rispostaColumn J

Giudizio Complessivo

Giudizio Complessivo

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Pag. 126 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Accuratezza Qualità del servizio Tempi di risposta1

2

3

4

5

6

7

ELF + RF ControlliELF + RF IstruttorieELF + RF Catasto

ELF + RF Controlli ELF + RF Istruttorie ELF + RF Catasto1

2

3

4

5

6

7

Column CColumn DAccuratezzaColumn FQualità del servizioColumn HTempi di rispostaColumn J

Giudizio Complessivo

Giudizio Complessivo

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MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 127 di 146

CriticitàRiscontrate /Percepite

Giudizio Complessivo

1

2

3

4

5

6

7

Giudizio Complessivo

Semplif icazioni amministrativ e e tecniche Uso di nuov e tecnologie Dematerializzazione Altro0

1

2

3

4

5

6

7

Giudizio Complessivo

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3 Accuratezza

6,2 5,9 5,6 Valore medio15 15 15 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 7,0 7,0 Valore massimo5,0 4,0 3,0 Valore minimo3,2 2,9 0,0 Deviazione standard

6,2 5,9 5,5 Valore medio15 15 15 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 7,0 7,0 Valore massimo0,0 4,0 3,0 Valore minimo3,2 3,0 2,9 Deviazione standard

4,8 4,6 4,5 Valore medio15 15 15 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 6,0 7,0 Valore massimo2,0 2,0 1,0 Valore minimo2,7 2,5 2,6 Deviazione standard

6,4 6,2 6,0 Valore medio31 31 30 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 7,0 7,0 Valore massimo5,0 4,0 4,0 Valore minimo1,3 1,3 1,7 Deviazione standard

6,2 6,2 6,2 Valore medio30 30 29 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 7,0 7,0 Valore massimo4,0 4,0 4,0 Valore minimo1,7 1,7 2,0 Deviazione standard

5,3 5,1 5,2 Valore medio26 26 26 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 7,0 7,0 Valore massimo2,0 2,0 1,0 Valore minimo2,4 2,5 0,0 Deviazione standard

4

5,6 Valore medio23 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 Valore massimo4,0 Valore minimo2,7 Deviazione standard

5,9 Valore medio27 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 Valore massimo5,0 Valore minimo2,3 Deviazione standard

Qualità del servizio

Tempi di risposta

ELFIstruttorie

ELFControlli

ELFCatasto

RFIstruttorie

RFControlli

RFCatasto

Attività a tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici

CriticitàRiscontrate /

Percepite

Giudizio Complessivo

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MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 129 di 146

5 Giudizio

5,7 Valore medio30 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 Valore massimo3,0 Valore minimo1,8 Deviazione standard

6,0 Valore medio32 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 Valore massimo3,0 Valore minimo1,2 Deviazione standard

5,8 Valore medio32 Numero di valori (numero di valutazioni)7,0 Valore massimo2,0 Valore minimo1,4 Deviazione standard

Altro

1,5 Valore medio2 Numero di valori (numero di valutazioni)

2,0 Valore massimo1,0 Valore minimo0,4 Deviazione standard

Eventuali semplificazioni sia amministrative che

tecniche

Utilizzo di nuove tecnologie (PEC,

firma digitale, ecc)

Dematerializzazione documenti

cartacei

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Pag. 130 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato I

Software Libero e Open Source

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione

0 14/08/2013 Emissione Documento (Versione Preliminare)

1 20/10/2013 Prima Revisione

2 'Dicembre 2013 Seconda Revisione

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 131 di 146

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Pag. 132 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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36 Software Libero e Open Source

Nome Licenza Internet Descrizione

7-Zip GNU LGPL www.7-zip.org 7-Zip è un archiviatore di file con un alto rapporto di compressione (alto rapporto di compressione nel formato 7z con la compressione LZMA e LZMA2). Formati supportati:Compressione / Decompressione: 7z, XZ, BZIP2, GZIP, TAR, ZIP e WIMSolo decompressione: ARJ, CAB, CHM, CPIO, CRAMFS, DEB, DMG, FAT, HFS, ISO, LZH, LZMA, MBR, MSI, NSIS, NTFS, RAR, RPM, SquashFS, UDF, VHD, WIM, XAR e Z .Supporta crittografia AES-256 nei formati 7z e ZIP formati.Capacità di auto-estrazione per il formato 7z.

BiZaGi Freeware www.bizagi.com Bizagi è un Process Modeler che consente di rappresentare i processi produttivi secondo la notazione BPMN.

Il funzionamento di BiZaGi è simile agli applicativi RAD - IDE (Rapid Application Developement – Integrated Developement Environ) in quanto consente di generare rapidamente i diagrammi di processo, con tutte le relative caratteristiche, di effettuare simulazione sui processi e, tramite l'applicativo “gemello” Bizagi BPM Suite di generare effettivamente un programma di gestione dei processi in tempo reale.

ClamAV GNU GPL v2 www.clamav.net ClamAV è un antivirus per Unix / Linux:

- scritto interamente in C;

- utilizzabile a linea di comando;

- in grado di autoaggiornare il proprio database di virus.

Fornisce una serie di utilità tra cui un demone multi-threaded flessibile e scalabile, uno scanner a riga di comando e strumento avanzato per gli aggiornamenti automatici del database.Il nucleo del programma un motore anti-virus disponibile in una forma di libreria condivisa (disponibile anche per i sistemi operativi Windows).

ClamWin GNU GPL v3 www.clamwin.com ClamWin è un antivirus libero in grado di rilevare un gran numero di virus e programmi spyware.Offre aggiornamento automatico delle definizioni dei virus, messe tempestivamente a disposizione dal team quando vengono scoperti nuovi virus o varianti.La ricerca dei virus può essere avviata manualmente o eseguita ogni ora, giorno della settimana o mese, ma il controllo non avviene in tempo reale all'atto di accedere ai file e pertanto l'utente deve pianificare opportunamente le scansioni.Utilizza ClamAV come nucleo del programma.E' integrabile in Firefox, Outlook, Esplora Risorse e altri applicativi.

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 133 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Nome Licenza Internet Descrizione

Gimp GNU GPL v3 www.gimp.org GIMP (acronimo di GNU Image Manipulation Program) è un programma di disegno e fotoritocco e simile a Adobe Photoshop, Paint Shop Pro, Corel Draw.Il suo vantaggio è quello di essere un programma open source, il cui codice è liberamente consultabile e modificabile. Nato in ambiente Linux, è stato sviluppato e reso disponibile anche per altri sistemi operativi (Windows, Unix, Mac OS X, ...).

gnuplot Gnuplot copyright

www.gnuplot.info Gnuplot è un software molto versatile e potente per la rappresentazione grafica di dati e funzioni.E' un applicativo funzionante sia con interfaccia grafica che da riga di comando, in grado di creare moltissimi diversi tipi di grafici sia 2D che 3D, in cui possono essere inseriti diversi tipi di linee, punti, rettangoli, contorni, campi vettoriali, superfici, e infine diversi tipi di testo associato.Le funzionalità di gnuplot sono inlotre sfuttate da molti altri software, come ad esempio GNU Octave.

Image Magick

Apache 2.0 www.imagemagick.org ImageMagick è una suite di programmi liberi per creare, modificare o convertire le immagini bitmap o raster, distriduito con licenza Apache 2.0.

Le funzioni di ImageMagick includono la creazione, la visualizzazione, la conversione da un formato all'altro, e le più svariate operazioni di modifica, che possono essere effettuate da riga di comando o da script-file batch; in pratica il funzionamento di ImageMagick è programmabile, configurabile e automatizzato.

Supporta oltre 100 formati grafici tra cui DPX, EXR, GIF, JPEG, JPEG-2000, PDF, PhotoCD, PNG, Postscript, SVG, e TIFF.

Libre Office

GNU LGPLv3

www.libreoffice.org LibreOffice è un software di produttività personale libero prodotto da The Document Foundation nato dal fork di OpenOffice.org. Gode di una buona compatibilità con le altre maggiori suite del settore ed è disponibile per Windows, Mac OS X e GNU/Linux.LibreOffice offre sei applicazioni ricche di funzionalità per tutte le necessità di produzione di documenti ed elaborazione dati: Writer, Calc, Impress, Draw, Math e Base.In futuro sarà sviluppata anche una versione mobile per dispositivi con sistemi operativi iOS e Android, proprio per quest'ultimo è stato creato un applicativo per la gestione dello scorrimento delle diapositive di Impress chiamato Impress Remote.

Open Office

freeware www.openoffice.org Apache OpenOffice è una suite per ufficio completa, rilasciata con una licenza libera e Open Source che ne consente la distribuzione gratuita. Legge e scrive file nei formati più diffusi e, a garanzia della futura accessibilità dei dati, nel formato OpenDocument, standard ISO. Ha gli stessi strumenti di lavoro offerti da Microsoft ed è compatibile con Office.Consente inoltre l'esportazione in formato PDF.OpenOffice è liberamente, gratuitamente e legalmente utilizzabile in ogni contesto: pubblico, privato, professionale e aziendale.

Pag. 134 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Nome Licenza Internet Descrizione

OpenProj Freeware CPAL

www.serena.com OpenProj è un programma open-source per creare e gestire progetti. Consente di gestirne la durata, di gestire le varie fasi sulla linea del tempo e assegnando loro le priorità di completamento e le risorse.

Q-Gis (Quantum Gis)

GNU GPL www.qgis.org Quantum GIS (spesso abbreviato come QGIS) è un sistema di informazione geografica libero e open source, molto simile nell'interfaccia utente e nelle funzioni alle release di pacchetti GIS commerciali equivalenti, ma estremamente più semplice da utilizzare.

Quantum GIS è mantenuto continuativamente da un attivo gruppo di sviluppatori volontari che emettono con regolarità aggiornamenti e correzioni.

Funziona su Linux, Unix, Mac OSX, Windows e Android e supporta numerosi formati vettoriali, raster, database e numerose altre funzionalità, ed è usato nella scuola e in ambiente professionale.

Portable Apps

varie http://portableapps.com PortableApps.com è una soluzione software che rende portabili vari applicativi, fino a costruire una piattaforma gratuita e completamente open source, funzionante su qualsiasi dispositivo di archiviazione portatile (USB flash drive, memory card, hard disk portatili, etc), unità nuvola (DropBox, Google Drive, ecc), o installate localmente.

PDF Creator freeware www.pdfforge.org PDFCreator per generare documenti PDF direttamente da qualsiasi programma Windows funzionando come una stampante virtuale.I file PDF (Portable Document Format) sono lo standard de facto nella pubblicazione elettronica, perché l'autore può essere sicuro che il suo documento avrà l'aspetto desiderato su qualsiasi piattaforma esso venga visualizzato.I PDF possono anche essere prodotti con altri pacchetti commerciali, ma PDFCreator è senza alcun dubbio l'opzione più facile ed economica (gratuita).

Saga GIS GNU GPLGNU LGPL

www.saga-gis.org SAGA GIS è un applicativo GIS libero e open source, funziona su Linux, Unix e Windows e supporta numerosi formati vettoriali e raster, sia 2D che 3D.

E' specializzato per l’analisi del rischio idraulico ed in particolare per la perimetrazione delle aree soggette ad inondazioni e per la programmazione e la verifica degli interventi strutturali atti alla mitigazione del rischio stesso.

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 135 di 146

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Nome Licenza Internet Descrizione

Scilab CeCILL license www.scilab.org Scilab è un linguaggio di programmazione ad alto livello, che permette di eseguire tutti i tipi di calcoli matematici e combinare varie operazioni in uno script, in modo da creare un programma attraverso questi elementi, simile a MathLab.

SciTE (Scintilla Text Editor)

GNU GPL www.scintilla.org/SciTE.html

SciTE è un semplicissimo editor di testo pensato per i programmatori dei più svariati linguaggi.Offre funzionalità di editing molto semplici, come la colorazione sintattica e un semplice sistema di completamento automatico per le parole chiave.SciTE si distingue per la rapidità di funzionamento, davvero notevole, anche quando si aprono più schede contemporaneamente.

SumatraPDF GNU GPL v3 blog.kowalczyk.info/software/sumatrapdf/free-pdf-reader.html

Sumatra PDF è un semplice, rapido ed efficace visualizzatore di file PDF, eBook (ePub, Mobi), XPS, DjVu, CHM, CBZ e CBR.È rapido, non ha problemi di compatibilità e offre modalità di visualizzazione adatte a tutte le esigenze. Può ad esempio ridurre automaticamente le dimensioni del documento PDF adattandole alla finestra, oppure mostrare le dimensioni reali della pagina grazie alle barre di scorrimento.

TrueCrypt TrueCrypt License Version 3.0

www.truecrypt.org Con TrueCrypt è possibile proteggere i propri dati personali e confidenziali in maniera praticamente assoluta. Supporta i più sicuri algoritmi di crittografia, con cui può cifrare dischi virtuali creati appositamente, dischi e partizioni reali e addirittura hard disk su cui è installato il sistema operativo.

X-Base freeware basex.org BaseX è un database XML altamente flessibile per dati altrettanto flessibili.BaseX è un database molto leggero, ad alte prestazioni e la scalabilità del motore di database XML e XPath / XQuery 3.0 Processore, incluso il supporto completo per l'aggiornamento W3C e le estensioni testo. Una interfaccia grafica interattiva e user-friendly dà grande intuizione nei documenti XML.Per massimizzare la produttività e flussi di lavoro, offre un supporto professionale, soluzioni software altamente personalizzate, anche individuali su XML, XQuery e BaseX. BaseX è completamente Open Source (licenza BSD) e indipendente dalla piattaforma.

Pag. 136 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Allegato L

Diagramma dei processi a tendereper l'attività istruttoria

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione

0 14/08/2013 Emissione Documento (Versione Preliminare)

1 20/10/2013 Prima Revisione

2 'Dicembre 2013 Seconda Revisione

MIPA 2012/2013 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey Pag. 137 di 146

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

Pag. 138 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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37 Diagramma dei processi a tendere per l'attività istruttoria e catasto (generico)

Pag. 139 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

ArchivioSe Comunicazione

Assegnazione Firma Archivio

DataBase OraclePolisLiguria

DataBase OracleFolium

DataBase MS AccessSiRenA

Applicativi variApplicativi Previsionali

Legenda: Operazione di inserimento dati effetivamente esistente (as is)

Operazione di inserimento dati non esistente ma necessaria per conformità legislativa (Responsanbile Procedimento)

Operazione di inserimento dati in modalita telematica

Operazione di inserimento dati in modalità automatica derivando i dati da PolisLiguria e / o Folium

Inserimento in catasto

(PolisLiguria)

Arrivo Istanza o Comunicazione

per via telematica

tramite PolisLiguria

Protocollo (ingresso)

Istruttoria 3 fasi:

com pletezza congruità

conform ità

Formazione Parere (esito)

Protocollo (uscita)

Emissione e Invio Parere

Inserimento in catasto

(PolisLiguria)

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

38 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (generico)

Pag. 140 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

DataBase OraclePolisLiguria

DataBase OracleFolium

DataBase MS AccessSiRenA

Applicativi variApplicativi Previsionali

Legenda: Operazione di inserimento dati effetivamente esistente (as is)

Operazione di inserimento dati non esistente ma necessaria per conformità legislativa (Responsanbile Procedimento)

Operazione di inserimento dati in modalita telematica

Operazione di inserimento dati in modalità automatica derivando i dati da PolisLiguria e / o Folium

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

39 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (dettaglio sottoprocesso istruttoria amministrativa e tecnica)

Pag. 141 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

40 Diagramma dei processi attualmente esistenti per l'attività istruttoria (dettaglio sottoprocesso istruttoria amministrativa e tecnica con eventuale integrazione)

Pag. 142 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

41 Quadro riassuntivo dei parametri da inserire negli applicativi (Folium, SiRenA, PolisLiguria, Applicativi Previsionali) – Situazione attuale (as is) – Parametri non allineati

Pag. 143 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

Folium SiRenA PolisLiguria – Punti Applicativi PrevisionaliCampo Tipo Note Campo Tipo Note Campo Tipo Unità Note Campo Tipo Unità Note

0 Protocollo_Data Data Assegnata da Protocollo Informatico 1 Proponente Testo Scelta da elenco proponenti 1 Codice_Punto Testo 1 Localita Testo1 Registro Testo Scelta da elenco registri 2 Insediamento Testo Scelta da elenco insediamenti 2 Descrizione Testo 2 Longitudine Numero m2 Protocollo_Numero Numero Assegnato da Protocollo Informatico 3 Insediamento_Ubicazione Testo Segue elenco insediamenti 3 Provincia Testo 3 Fuso Testo3 Modalita Testo Scelta da elenco modalità ( I / U / R ) 4 Insediamento_Indirizzo Testo Segue elenco insediamenti 4 Comune Testo 4 Latitudine Numero m4 Oggetto Testo Assegnato da Protocollo Informatico 5 Categoria Testo Segue elenco insediamenti 5 Indirizzo Testo 5 Quota_suolo_slm Numero m5 Mittente_Destinatario Testo Assegnato da Protocollo Informatico 6 Sottocategoria_Impianto_CEM Testo Segue elenco insediamenti 6 Numero_Civico Testo 6 Emittente Testo6 Assegnatario Testo Scelta da elenco tipo assegnatari 7 Specificazione_Categoria_Altro Testo Segue elenco insediamenti 7 CAP Numero 7 Localita Testo7 Data_Assegnazione Data Assegnata da Protocollo Informatico 8 Attivita Testo Scelta da elenco attività 8 Localita Testo 8 Longitudine Numero m8 Tipo_Assegnazione Testo Scelta da elenco tipo assegnazione ( Competenza / Conoscenza ) 9 Codice Testo Segue elenco attività 9 Latitudine Numero m Coordinata Gauss Boaga Nord 9 Fuso Testo9 Note Testo 10 Ente_Competente Testo Scelta da elenco enti competenti 10 Longitudine Numero m Coordinata Gauss Boaga Est 10 Latitudine Numero m

10 Priorita Testo Scelta da elenco priorità 11 Consulente_Tecnico Testo 11 Quota Numero m Quota altimetrica sul livello del mare 11 Quota_suolo_slm Numero m12 Data_Inizio_Procedimento Data Data protocollo istanza in ingresso 12 Altezza_centro_SR Numero m13 Data_Richiesta_Integrazioni Data Data protocollo richiesta integrazioni in uscita PolisLiguria – Impianti 13 Potenza Numero W14 Data_Arrivo_Integrazioni Data Data protocollo istanza integrativa in ingresso Campo Tipo Note 14 Frequenza Numero Hz15 Data_Ultimazione_Prevista Data Termine del procedimento amministrativo 1 Ditta Testo Scelta da elenco ditte 15 Antenna_Elementare Testo Scelta da elenco antenne16 Data_Invio_Parere Data Data protocollo parere in uscita 2 Descrizione_Impianto Testo 16 Polarizzazione Testo17 Data_Chiusura_Decorrenza_Termini Data Termine del procedimento amministrativo (prescrizione) 3 Codice Testo 17 Attenuazione_cavo Numero dB18 N_ID_Pratica_Protocollo_Ingresso Numero Numero protocollo istanza in ingresso 4 Tipo_impianto Testo Scelta da elenco tipi impianti 18 Altre_attenuazioni Numero dB19 N_ID_Pratica_Protocollo_Uscita Numero Numero protocollo parere in uscita 5 Stato_practica Testo Scelta da elenco stati pratiche 19 Lato_diametro_traliccio Numero m20 N_Conferenza_Servizi Numero Riferimento in caso di Conferenza di Servizi 6 Provincia_impianto Testo Scelta da elenco provincie 20 Rotazione_traliccio Numero gradi21 Bollettino_€ Numero Importo da Tariffario Regionale 7 Comune_impianto Testo Scelta da elenco comuni22 Fattura_€ Numero Importo da Tariffario Regionale 8 Via_Piazza_impianto Testo23 Responsabile_Procedimento Testo Scelta da elenco personale24 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale PolisLiguria – Pratiche25 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale Campo Tipo Unità Note26 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale 1 Tipo_Atto Testo27 Note Testo Commenti vari 2 Numero_Protocollo Numero

3 Data_Protocollo Data4 Stato Testo5 Ente Testo6 Data_Prestazione Data7 Note Testo

PolisLiguria – AntenneCampo Tipo Unità Note

1 Codice Testo2 Modello Testo Scelta da elenco antenne3 Tipo Testo4 Sottotipo Testo

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

42 Quadro riassuntivo dei parametri da inserire negli applicativi (Folium, SiRenA, PolisLiguria, Applicativi Previsionali) – Situazione a tendere (to be)

42.1 Parametri allineati (parte 1)

Pag. 144 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

PolisLiguria – Pratiche Folium SiRenA Applicativi PrevisionaliCampo Tipo Unità Note Campo Tipo Note Campo Tipo Note Campo Tipo Unità Note

1 Tipo_Atto Testo 4 Oggetto Testo Assegnato da Protocollo Informatico 9 Codice Testo Segue elenco attività

2 Numero_Protocollo Numero2 Protocollo_Numero Numero Assegnato da Protocollo Informatico 18 N_ID_Pratica_Protocollo_Ingresso Numero Numero protocollo istanza in ingresso

19 N_ID_Pratica_Protocollo_Uscita Numero Numero protocollo parere in uscita

3 Data_Protocollo Data0 Protocollo_Data Data Assegnata da Protocollo Informatico 12 Data_Inizio_Procedimento Data Data protocollo istanza in ingresso

14 Data_Arrivo_Integrazioni Data Data protocollo istanza integrativa in ingresso16 Data_Invio_Parere Data Data protocollo parere in uscita

4 Stato Testo5 Ente Testo 5 Mittente_Destinatario Testo Assegnato da Protocollo Informatico 10 Ente_Competente Testo Scelta da elenco enti competenti6 Data_Prestazione Data7 Note Testo 9 Note Testo 27 Note Testo Commenti vari

PolisLiguria – ImpiantiCampo Tipo Note

1 Ditta Testo Scelta da elenco ditte 5 Mittente_Destinatario Testo Assegnato da Protocollo Informatico 1 Proponente Testo Scelta da elenco proponenti 6 Emittente Testo2 Descrizione_Impianto Testo 2 Insediamento Testo Scelta da elenco insediamenti3 Codice Testo4 Tipo_impianto Testo Scelta da elenco tipi impianti 5 Categoria Testo Segue elenco insediamenti5 Stato_practica Testo Scelta da elenco stati pratiche6 Provincia_impianto Testo Scelta da elenco provincie7 Comune_impianto Testo Scelta da elenco comuni8 Via_Piazza_impianto Testo

PolisLiguria – PuntiCampo Tipo Unità Note

1 Codice_Punto Testo2 Descrizione Testo 3 Insediamento_Ubicazione Testo Segue elenco insediamenti 1 Localita Testo3 Provincia Testo4 Comune Testo5 Indirizzo Testo 4 Insediamento_Indirizzo Testo Segue elenco insediamenti6 Numero_Civico Testo7 CAP Numero8 Localita Testo

9 Latitudine Numero m Coordinata Gauss Boaga Nord4 Latitudine Numero m

10 Latitudine Numero m

10 Longitudine Numero m Coordinata Gauss Boaga Est2 Longitudine Numero m8 Longitudine Numero m

11 Quota Numero m Quota altimetrica sul livello del mare5 Quota_suolo_slm Numero m

11 Quota_suolo_slm Numero m

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

42.2 Parametri allineati (parte 2)

Pag. 145 di 146 Allievo: Ing. Giovanni Risso Amey MIPA 2012/2013

PolisLiguria – AntenneCampo Tipo Unità Note

1 Codice Testo2 Modello Testo Scelta da elenco antenne 15Antenna_Elementare Testo Scelta da elenco antenne3 Tipo Testo4 Sottotipo Testo 6 Sottocategoria_Impianto_CEM Testo Segue elenco insediamenti

PolisLiguria – Altri parametri Folium SiRenA Applicativi PrevisionaliCampo Tipo Unità Note Campo Tipo Unità Note Campo Tipo Note Campo Tipo Unità Note

1 Registro Testo Scelta da elenco registri3 Modalita Testo Scelta da elenco modalità ( I / U / R )

1 Assegnatario Testo Scelta da elenco tipo assegnatari 6 Assegnatario Testo Scelta da elenco tipo assegnatari7 Data_Assegnazione Data Assegnata da Protocollo Informatico8 Tipo_Assegnazione Testo Scelta da elenco tipo assegnazione ( Competenza / Conoscenza )

10 Priorita Testo Scelta da elenco priorità7 Specificazione_Categoria_Altro Testo Segue elenco insediamenti

2 Attivita Testo Scelta da elenco attività 8 Attivita Testo Scelta da elenco attività3 Consulente_Tecnico Testo 11 Consulente_Tecnico Testo

15 Data_Ultimazione_Prevista Data Termine del procedimento amministrativo17 Data_Chiusura_Decorrenza_Termini Data Termine del procedimento amministrativo (prescrizione)

20 N_Conferenza_Servizi Numero Riferimento in caso di Conferenza di Servizi21 Bollettino_€ Numero Importo da Tariffario Regionale22 Fattura_€ Numero Importo da Tariffario Regionale

4 Responsabile_Procedimento Testo Scelta da elenco personale 23 Responsabile_Procedimento Testo Scelta da elenco personale24 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale25 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale26 Collaboratori Testo Scelta da elenco personale

3 Fuso Testo9 Fuso Testo

5 Altezza_centro_SR Numero m 12Altezza_centro_SR Numero m6 Potenza Numero W 13Potenza Numero W7 Frequenza Numero Hz 14Frequenza Numero Hz8 Polarizzazione Testo 16Polarizzazione Testo9 Attenuazione_cavo Numero dB 17Attenuazione_cavo Numero dB

10 Altre_attenuazioni Numero dB 18Altre_attenuazioni Numero dB11 Lato_diametro_traliccio Numero m 19Lato_diametro_traliccio Numero m12 Rotazione_traliccio Numero gradi 20Rotazione_traliccio Numero gradi

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Project Work: Reingegnerizzazione dei processi relativi alle attività di ARPAL in materia di tutela dall'esposizione ai campi elettromagnetici: istruttorie, catasto regionale e controlli

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