Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria Scuola Secondaria ... · Scuola dell’Infanzia –...

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A.S. 2013-2014 Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di I grado Tel. E fax 080 8915003 – 080 8915002 Via Mola n.2 70010 TURI (BA) sito web:http://raffaelerestaturi.wordpress.com E-mail istituzionale: baic833003@istruzione.it E-mail: [email protected]

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A.S. 2013-2014

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di I grado

Tel. E fax 080 8915003 – 080 8915002

Via Mola n.2 70010 TURI (BA)

sito web:http://raffaelerestaturi.wordpress.com

E-mail istituzionale: [email protected]

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INDICE

Che cos’è il POF……………………………………………………………………………………….…....….p.2 Indicatori per l’elaborazione del POF…………………………………………..……..…...….p.3 «Mission» e «Vision» dell’Istituto………………………………………….…………..……...…p.4 Insieme….per una scuola di valori……………………………………..…………………..…...….p.5 Scelte educative………………………………..........................................…………..……...….p.6 Finalità del primo ciclo d’istruzione……………………………………………………..…….….p.7 Obiettivi formativi d’Istituto……………………………………………………………..……....…p.8 Contesto socio – culturale……………………………………………………………………..…...…..p.9 Presentazione dei plessi………………………………………………………………………..….…....p.10 LA SCUOLA DELL’INFANZIA Carta d’identità ……………………………………………………………………………………..…..…….p.11 Organizzazione …………………………………………….………………………………………..…………p.13 Finalità…………………………………………………………………………………………………….………….p.15 Scuola ambiente di apprendimento…………………………………………………….……......p.16 Curricolo………………………………………………………………………………………………….……….…p.17 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Finalità…………………………………………………………………………………………………….……….…p.18 Ambiente di apprendimento……………………………………………………………….…….…….p.19 SCUOLA PRIMARIA Carta d’identità………………………………………………………………………………….………........p.20 Organizzazione…………………………………………………………………………….…………………...p.22 Attività didattiche e laboratoriali……………………………………………………………..…p.23 Servizi…………………………………………………………………………………………………………..…….p.25 Valutazione……………………………………………………………………………………………..............p.26 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Carta d’identità………………………………………………………………………………………………….p.31 Risorse disponibili……………………………………………………………………………………………..p.32 Organizzazione……………………………………………………………………………………………….….p.34 Le discipline…………………………………………………………………………………………………....….p.35 Attività didattiche e laboratoriali………………………………………………………….……..p.36 Calendario settimanale di ricevimento……………………………………………………....…p.38 Verifica e valutazione…………………………………………………………………………………….…p.39 Strumenti per la valutazione…………………………………………………………………..........p.40 Arricchimento, miglioramento e ampliamento dell’Offerta Formativa….p.45

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I progetti trasversali………………………………………………………………………………………p.46 I progetti della Scuola dell’Infanzia……………………………………………………………p.58 I progetti della Scuola Primaria…………………………………………………………………….p.58 I progetti della Scuola Secondaria…………………………………………………………….…p.58 Il curricolo verticale………………………….……………………………………..……………..……..p.60 Percorsi PON……………………………………………………………………………………………..……..p.62 Progetto CAF- MIUR- FORMEZ……………………………………………………………………p.65 Autovalutazione d’Istituto……………………………………………………………………………..p.68 Manifestazioni e iniziative…………………………………………………………………….………..p.69 Rapporti scuola-famiglia……………………………………………………………………….…………p.73 Valutazione del servizio………………………………………………………………………….….……p.74 Integrazione scuola – territorio………………………………………………………….………..p.75 Visite guidate e viaggi d’istruzione………………………………………………………….……p.76 Fondo dell’istituzione scolastica………………………………………………………………...…p.79 La vigilanza sugli alunni……………………………………………………………………………….……p.80 Garanzia di sicurezza degli alunni……………………………………………………………......p.81 Aggiornamento e formazione……………………………………………………….…………..……p.82 Progettazione organizzativa……………………………………………………………………..……p.84 Organigramma di funzionamento…………………………………………………………..………p.85 Organigramma del personale…………………………………………………………………..……..p.86 Organigramma Consiglio d’Istituto………………………………………………………..……..p.88 Organigramma Giunta esecutiva-Organo di garanzia………………………………..p.89

Allegati Rapporto di Autovalutazione Piano di Miglioramento Criteri per la formazione delle classi Regolamento d’Istituto Contratto assicurativo Patto di corresponsabilità ( Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria – Scuola Secondaria) Progettazione curricolare ( Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria – Scuola Secondaria) Progettazione extra-curricolare ( Progetti)

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Una istituzione scolastica

non è un insieme di plessi indipendenti e separati,

non è una sommatoria

di organici, attrezzature, risorse:

essa ha la sua storia culturale, sociale, il suo vissuto

professionale, la sua identità precisa

che è fatta di clima,

di esperienze, di lavoro unitario e collegiale,

di impegno educativo e didattico,

di regole vissute e condivise.

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Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) espone le caratteristiche dell’Istituto, le finalità educative, la struttura organizzativa, i progetti didattici, la cornice entro la quale si svolgono lo studio e il lavoro di studenti, docenti e personale della comunità scolastica. E’ un documento aperto, soggetto ad integrazioni e cambiamenti, in risposta alle sollecitazioni ed alle istanze dei discenti, alle richieste formative del territorio, le cui linee di indirizzo, che si esplicitano negli aspetti disciplinari, opzionali e facoltativi, sono rappresentate da valori condivisibili e rendicontabili. Nella predisposizione del POF e del relativo curricolo didattico si manifesta appieno l’autonomia progettuale, didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo che è propria dell’Istituzione Scolastica e che mira alla piena valorizzazione della persona umana e alla realizzazione del futuro. La Scuola "verticalizzata" sperimenta e promuove modelli pedagogici che, nel rispetto dei ritmi di crescita delle alunne e degli alunni e delle peculiarità di ogni ordine di scuola, garantiscano un percorso formativo organico e completo dai 3 ai 14 anni di età. L’Istituto Comprensivo “Resta-De Donato Giannini” nasce il 1°Settembre 2012, in applicazione della normativa vigente in materia di dimensionamento scolastico (Delibera n. 125 del 25/01/2012 della Giunta Regionale Puglia, avente per oggetto il Piano di dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2012/2013), dall'accorpamento, in un unico organismo, del Circolo Didattico “De Donato Giannini” e della Scuola Secondaria I Grado “R. Resta».

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INDICATORI PER L’ELABORAZIONE DEL P.O.F.

La “cultura” dell’autonomia introduce un nuovo modello di scuola centrato sui processi della sperimentazione e della ricerca-azione. Per realizzare l’obiettivo di migliorare l’offerta formativa, la scuola deve necessariamente scegliere le variabili innovative da introdurre nell’attività scolastica, individuare ipotesi di cambiamento e stabilire procedure di verifica della validità dei processi attivati e dei risultati ottenuti. Sulla base di tale impianto sperimentale, il P.O.F in quanto strumento della progettazione viene elaborato utilizzando i seguenti indicatori:

INDICATORI

L’INTEGRAZIONE

Le diverse iniziative (di scuola o in rete con altre Istituzioni o Enti), sono coerenti tra loro e si pongono in stretta relazione

con le priorità educative indicate nel piano.

LA FLESSIBILITA’

Il piano è un “campo di azione” dinamico, suscettibile

di adeguamenti continui in base alle esigenze del

contesto educativo e al riferimento territoriale.

LA RESPONSABILITA’

Il piano è un insieme collettivo di decisioni, assunte in merito

alle priorità educative, alla progettazione e programmazione

degli interventi, all’organizzazione, alla ricerca e sperimentazione, al reperimento e alla gestione delle risorse, al

controllo della qualità dei risultati.

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“MISSION “ e “VISION” Il POF definisce la “Mission”, la “Vision” e i “Valori” con cui l’Istituzione si propone ai suoi interlocutori, caratterizzandosi ed assumendo connotati specifici. Con i termini Mission e Vision si intendono: L’identità e le finalità istituzionali della Scuola (come si vede e si percepisce la scuola); Il “mandato” e gli obiettivi strategici della Scuola (cosa intende fare per adempiervi)

MISSION

Realizzare percorsi educativi e formativi condivisi, coerenti e finalizzati alla costruzione

di un futuro"nuovo"

Identificare la propria specificità culturale, valorizzandone il patrimonio

Assumere responsabilità ed impegni nei confronti della comunità

Prevenire e recuperare fenomeni di disagio e di dispersione

Promuovere e valorizzare le diverse abilità

Monitorare la qualità e l'efficacia dei processi d'insegnamento -apprendimento

VISION

Scuola che colloca nel mondo

Scuola che promuove il successo scolastico e formativo

Scuola orientativa nelle discipline e nella scoperta di sé

Scuola della prevenzione e del recupero degli svantaggi

Scuola dell’accoglienza e dell’integrazione

Scuola della motivazione e del significato

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INSIEME… PER UNA SCUOLA DI VALORI

La compiuta formazione culturale della persona

La capacità di scegliere,

valutare ed auto-valutare

La conoscenza delle proprie

radici culturali, sociali e storiche

L'Unione Europea e

l'uguaglianza fra popoli e Paesi

La democrazia e l'uguaglianza fra i cittadini

L'accettazione delle regole come forma

mentis

La consapevolezza

dei diritti individuali e

sociali

L'accettazione della diversità come risorsa

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IL NOSTRO ISTITUTO

ATTRAVERSO

L’inserimento e l’integrazione

La cura delle condizioni per star bene a scuola

La gestione positiva delle relazioni interpersonali

L’uguaglianza di opportunità per il successo formativo

La collaborazione con le agenzie educative del territorio

Lo stimolo alla pluralità dei saperi

Lo stimolo alla partecipazione, alla solidarietà, al rispetto e all’impegno

L’attenzione alla competenza, alla consapevolezza dei saperi individualizzati

I percorsi personalizzati

La valutazione formativa

risponde ai bisogni formativi

di

IDENTITÀ

Esaltare la centralità della

persona

Valorizzare i momenti di passaggio

che segnano le tappe di

apprendimento e crescita

CONVIVENZA CIVILE

STRUMENTI CULTURALI

Superare la frammentazione delle discipline

Promuovere i saperi propri

dell’umanesimo

Diffondere la consapevolezza

che i grandi problemi possono

essere risolti in stretta

collaborazione tra discipline e

culture

Far interiorizzare le regole del vivere e del convivere

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FINALITÀ DEL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE

L’ Istituto, nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona e

promuovendo lo sviluppo armonico della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione europea, persegue le seguenti finalità:

Educare alla responsabilità

personale ai fini dell’elevazione

culturale, sociale ed economica del

Paese

Educare ad interpretare

i sistemi simbolici

e culturali della società.

Educare alla consapevolezza dei

propri limiti,

utilizzando gli strumenti della conoscenza,

per comprendere se stesso e gli

altri.

Educare ad orientare le proprie scelte in modo consapevole,

rispettando le regole condivise. Educare al vivere

insieme riconoscendo ed apprezzando le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica

di dialogo e di rispetto reciproco.

Educare all’autonomia e responsabilità, riflettendo ed

esprimendo la propria personalità in tutte le

sue dimensioni.

Educare alla coscienza della corporeità anche come mezzo espressivo e promuovere l’ordinato sviluppo psicomotorio nel quadro del pieno

sviluppo della personalità.

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OBIETTIVI FORMATIVI D’ISTITUTO

Conoscere se stessi per affermare la propria identità, per porsi al centro dei mutamenti e affrontarli da protagonista

Conseguire una padronanza dinamica della Lingua Italiana per comunicare con gli altri

Acquisire altri linguaggi funzionali alla valorizzazione delle singole individualità e identità competenti

Potenziare la capacità di osservazione

Acquisire un metodo di lavoro:

capacità di formulare ipotesi di soluzione in una situazione problematica (problem solving); capacità di scelta di strategie operative e di strumenti funzionali alla progettazione; sviluppo delle capacità progettuali; sviluppo di una mentalità critica;

Sviluppare le intelligenze multiple (H. Gardner).

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CONTESTO SOCIO-CULTURALE

L’Istituzione Scolastica opera in un territorio, il Comune di Turi, con una popolazione di 13.069 abitanti, situato al centro del quadrilatero costituito dai Comuni di Casamassima, Conversano, Putignano, Sammichele, in un contesto caratterizzato da un’economia prevalentemente agricola. Le località indicate hanno come comune denominatore il territorio collinare della premurgia, notevolmente antropizzato e coltivato. L'agricoltura è molto specializzata, utilizza tecniche e mezzi moderni, impiegando sempre meno addetti; è di tipo commerciale, rivolta al mercato italiano ed europeo. Le coltivazioni sono costituite dalle legnose da frutto di tipo mediterraneo: olivi, viti, mandorli, peschi; ma è la coltivazione della ciliegia il vero asse portante dell'economia paesana. Turi infatti è leader nella produzione della qualità Ciliegia Ferrovia, una varietà particolarmente apprezzata all'estero per il suo ottimo sapore e per le sue doti di "durezza" che la rendono esportabile anche a lunga distanza. Il secondo fine settimana di giugno si celebra "La Sagra della Ciliegia Ferrovia" una manifestazione volta a promuovere e a valorizzare "L'oro rosso di Turi", con stand, mostre e manifestazioni culturali .Turi è nota anche per essere stata luogo di reclusione, nel carcere cittadino, di due personalità illustri: Antonio Gramsci e Sandro Pertini. Essendo unica sul territorio, l’Istituzione Scolastica diventa centro di propulsione culturale e di aggregazione per i ragazzi che la frequentano, ponendosi come momento qualificante di raccordo con le varie Associazioni. In questi ultimi anni, si è registrato un cambiamento del tessuto sociale del paese: con il recente sviluppo edilizio molte famiglie provenienti dalla periferia di Bari e dai paesi limitrofi hanno acquistato o affittato casa a Turi, spinte soprattutto dai costi molto contenuti degli immobili. Pertanto mentre si registra un decremento della natalità, nel nostro Istituto si registrano sensibili segnali di crescita per l’arrivo di alunni extracomunitari ed alunni dai paesi limitrofi. Questo aumento del numero di alunni immigrati e in situazione di disagio, in quanto appartenenti a nuclei familiari precari, sia a livello di assistenza educativa sia a livello economico, richiama alla responsabilità innanzitutto la Scuola e poi tutte le altre agenzie, presenti sul territorio , preposte a favorirne la crescita culturale, sociale, civica, legale e morale, ispirata ai principi della integrazione culturale e alla valorizzazione delle diversità intese come risorse cui attingere per la propria e altrui crescita.

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ISTITUTO COMPRENSIVO « RESTA – DE DONATO GIANNINI»

Via Mola,2 70010 TURI (BA)

SCUOLA DELL’INFANZIA “San Giovanni Bosco”

SCUOLA DELL’INFANZIA “Don Tonino Bello”

SCUOLA DELL’INFANZIA

“Madre Teresa di Calcutta”

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

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CARTA D’IDENTITA’ DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA

Scuola dell’Infanzia San Giovanni Bosco

L’edificio scolastico è distribuito su un solo piano ove sono presenti n.5 sezioni omogenee e n. 118 alunni. Vi

operano n.12 docenti, di cui 2 docenti di sostegno. La scuola può fruire di un

cortile esterno per rispondere ai bisogni ludici dei piccoli alunni ed è

dotata, nello spazio interno, di servizi igienici adeguati.

Scuola dell’Infanzia Don Tonino Bello

L’edificio scolastico è distribuito su un solo piano. Ospita n. 4 sezioni omogenee per un totale di 109 alunni. Vi operano n. 10 docenti di cui 1 di religione cattolica impegnato sui 3 plessi di scuola dell’infanzia e un’insegnante nominata annualmente per la copertura di mezza cattedra. La scuola può fruire di uno spazio esterno per rispondere ai bisogni ludici dei piccoli alunni ed è dotata, nello spazio interno, di un ampio salone, cucina e servizi igienici adeguati.

SCUOLA DELL’INFANZIA “San Giovanni Bosco”

( attualmente ubicata presso il padiglione B della Scuola Primaria)

SCUOLA DELL’INFANZIA “Don Tonino Bello”

Via Ninuccio Napolitano, Turi (BA) Telefono: 080/8916542

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SCUOLA DELL’INFANZIA “Madre Teresa di Calcutta”

Via Vecchia Casamassima, Turi (BA) Telefono: 080/8915337

Scuola dell’Infanzia Madre Teresa di Calcutta

L’edificio scolastico è distribuito su un solo piano con un salone, servizi igienici adeguati e spazio esterno per rispondere ai bisogni ludici dei piccoli alunni. Ospita n. 4 sezioni omogenee per un totale di 102 alunni. Vi operano n.10 docenti, di cui 2 docenti di sostegno.

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ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia contribuisce alla formazione integrale di tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni d’età e concorre alla loro educazione e al loro sviluppo affettivo, psicologico, cognitivo, morale, religioso e sociale; promuove le potenzialita’ di relazione, autonomia, creatività e apprendimento e assicura un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative . Nella scuola dell’infanzia l’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Le attività didattiche sono organizzate in campi di esperienza che sono i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino. La Scuola dell’Infanzia, vista la circolare ministeriale n. 4 del gennaio 2009, in merito all’anticipo scolastico, accoglie anche i bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile.

I PLESSI

La Scuola dell’Infanzia si compone di n.13 sezioni dislocate in tre plessi: • “Don Tonino Bello” • “ Madre Teresa di Calcutta” • “San Giovanni Bosco”. Vi operano 31 docenti* che si alternano settimanalmente nel turno antimeridiano e pomeridiano con un quadro orario di 25 ore settimanali assicurando all’utenza i l servizio, da lunedì a venerdì, dalle ore 8. 00 alle ore 16.00, con servizio mensa. I docenti di sostegno presenti nella scuola sono pari a 3 unità più un insegnante di religione cattolica.

*Nel numero totale delle insegnanti è inserito il posto assegnato annualmente per la copertura di mezza cattedra a completamento dell’orario di un’insegnante comandata presso l’Università degli studi di Bari.

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IL TEMPO SCUOLA

Orario di frequenza degli alunni, senza servizio mensa

• ingresso 8.00/8.30

• uscita 12.00/12.30

Orario di frequenza degli alunni, con servizio mensa

• ingresso 8.00/8.30

• uscita 15.30/16.00

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica è necessaria:

• per conoscere il livello di maturazione e le competenze acquisite da ciascun bambino

• per adeguare l’azione didattica degli insegnanti

• per valutare l’efficacia dell’offerta formativa della scuola

La valutazione risponde ad una funzione di carattere formativo ed è orientata ad esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino.

Si basa su :

• osservazioni sistematiche e occasionali durante tutto l’anno scolastico

• l’utilizzo di prove oggettive al termine delle varie unita di apprendimento differenziate per età.

E’ funzionale:

• per gli alunni di cinque anni, alla stesura del Documento di Valutazione del percorso formativo di ciascun alunno, in cui vengono registrati i livelli di maturazione e le competenze acquisite.

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Consolidare l’IDENTITA’ significa vivere serenamente il proprio Io, stare bene, essere rassicurati e sentirsi sicuri in un ambiente sociale

allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o

femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comuni

Sviluppare l’AUTONOMIA significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto;

esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere

comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

Acquisire COMPETENZE significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso

l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in

tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare ed immaginare, «ripetere», con simulazioni e giochi di

ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

Vivere le prime esperienze di CITTADINANZA significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto delle necessità di stabilire

regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e

alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento

eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.

Finalità della Scuola dell’Infanzia

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IL TEMPO DISTESO

consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare,

capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e

nelle quali si esercita.

Scuola ambiente di

apprendimento

L’OSSERVAZIONE

nelle sue diverse modalità rappresenta uno strumento

fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le

sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità,

le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e

rassicurazione.

IL GIOCO

permette ai bambini di esprimersi, di raccontare, di rielaborare in modo creativo

le esperienze personali e sociali.

LA DOCUMENTAZIONE va intesa come processo che

produce tracce, memorie, riflessioni, negli adulti e nei bambini rendendo visibili le

modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi

dell’apprendimento individuale e di gruppo.

LO SPAZIO è accogliente, caldo, ben curato, orientato dal

gusto estetico , espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola.

Lo spazio parla dei bambini, dei loro valori, dei loro bisogni di

gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di

socialità, attraverso l’ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale ed

invitante.

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Il curricolo della Scuola dell’Infanzia si articola in cinque campi di esperienza che:

Sono ambiti del fare e dell’agire del bambino

Sono articolati ed orientati per favorire il percorso educativo

Sono organizzatori concettuali e non contenitori di conoscenze anticipate

Favoriscono l’incontro tra esperienza e cultura

Il sé e l’altro I

discorsi

e le

parole

Immagini,

suoni,

colori La

conoscenza

del mondo

Il corpo

e il

movimento

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il Primo Ciclo di Istruzione comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I Grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per

l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per

continuare ad apprendere a scuola e lungo l’arco della propria vita

Acquisire le conoscenze e le abilità fondamentali

per sviluppare le

competenze culturali di base nella prospettiva del

pieno sviluppo della persona

ATTRAVERSO

LA RIMOZIONE DI OGNI OSTACOLO ALLA

FREQUENZA

L'ACCESSO FACILITATO PER GLI ALUNNI CON DISABILITA’

LA PREVENZIONE DELL'EVASIONE

DELL'OBBLIGO SCOLASTICO E IL CONTRASTO DELLA

DISPERSIONE

LA VALORIZZAZIONE DEL TALENTO E DELLE

INCLINAZIONI DI CIASCUNO

ILPERSEGUIMENTO, CON OGNI MEZZO, DEL

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DEL SISTEMA

D'ISTRUZIONE

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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Obiettivi di apprendimento

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli

alunni per ancorarvi nuovi contenuti

Attuare interventi adeguati nei riguardi

delle diversità, per fare in modo che non

diventino disuguaglianze

Favorire l’esplorazione e la

scoperta, al fine di promuovere il gusto

per la ricerca di nuove conoscenze

Incoraggiare l’apprendimento

collaborativo

Promuovere la consapevolezza del

proprio modo di apprendere, al fine di

«imparare ad apprendere»

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa

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SCUOLA PRIMARIA

Via Mola n°.2 Turi- Bari

Tel/Fax 080/8915002

Alunni e classi

• 584 alunni di cui 13 diversabili e 24

stranieri • 25 classi a tempo normale 27 ore • 3 classi a tempo pieno Risorse professionali • 38 posti comuni • 1 docente specialista per l’insegnamento della lingua inglese • 6 docenti di sostegno • 3 docenti per l’insegnamento della religione cattolica • 5 personale di segreteria • 6 collaboratori scolastici Risorse strutturali • 28 aule, di cui 11 dotate di LIM • sala mensa spaziosa e luminosa •locale utilizzato dal personale di mensa per lo sminuzzamento dei pasti •aula multimediale dotata di 25 PC (1 postazione docente e 24 postazioni multimediali per gli alunni ) più 5 postazioni mobili, un videoproiettore e una LIM • biblioteche per docenti e alunni •laboratorio scientifico •Laboratorio musicale •palestra •aula magna •aula audiovisivi •ampio cortile esterno recintato •servizi igienici

CARTA D’ IDENTITA’ DELLA SCUOLA PRIMARIA

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Scuola Primaria perché: 1. Promuove l’acquisizione: - di tutti i tipi di linguaggio - di un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità indispensabili alla comprensione del mondo in cui si vive 2. Promuove l’acquisizione delle conoscenze a partire dalle esperienze dirette del bambino 3. Assicura obbligatoriamente a tutti i bambini le condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative idonee a favorire il pieno sviluppo della persona 4. Crea le basi per esercitare, in collegamento con la famiglia, i valori della partecipazione, della collaborazione, del rispetto, della cooperazione e della solidarietà 5. Pone le basi per una conoscenza positiva del sé, valorizzando ogni persona

Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.

LA SCUOLA PRIMARIA È L’AMBIENTE EDUCATIVO DI APPRENDIMENTO, NEL QUALE OGNI BAMBINO TROVA LE

OCCASIONI PER SVILUPPARE LE DIMENSIONI COGNITIVE, EMOTIVE, AFFETTIVE, SOCIALI, CORPOREE, ETICHE E

RELIGIOSE E DI ACQUISIRE I SAPERI IRRINUNCIABILI.

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Organizzazione Scuola Primaria

TEMPO SCUOLA Il nostro Istituto propone alla propria utenza, l’organizzazione oraria prevista dall’art. 4 del D.L. 01 Settembre 2008, n.137, convertito con

modificazioni nella legge 30 Ottobre 2008, n.169, che prevede la seguente articolazione:

• TEMPO NORMALE: 27 ore settimanali (tutte le classi tranne quelle

a tempo pieno )

•TEMPO PIENO: 40 ore settimanali ( comprensivo di mensa e post-mensa ) per la classe I A, II A e III A.

Il modello orario adottato in prima avrà validità per l’intero

quinquennio.

Nelle classi operano più insegnanti, ognuno responsabile di uno o più ambiti disciplinari.

Inoltre, in alcune classi intervengono insegnanti specializzati o specialisti per la religione cattolica, per la lingua inglese e, di

sostegno dove necessario.

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Attività didattiche e laboratoriali

Nella Scuola Primaria le attività didattiche si svolgono per discipline che, nelle Nuove Indicazioni, non sono aggregate in aree precostituite al fine di

rafforzare trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento.

ORARIO SETTIMANALE E ANNUALE DELLE DISCIPLINE

CLASSI E ORARI SETTIMANALI

CLASSI E ORARI ANNUALI

Classe

1^

Classe

1^

T.P

Classe

2^

Classe

2^

T.P.

Classe

3^

Classe

3^

T.P.

Classe

4^

Classe

5^

Classe

1^

Class

e 1^

T.P.

Classe

2^

Class

e

2^

T.P.

Classe

3^

Classe

3^ T.P.

Classi

3^,4^, 5^

ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore

Religione Cattolica*

2 2

2

2 2 2 2 2 66

66

66 66 66 66 66

Italiano 8 8 7 7 7 7 7 7 264 264 231 231 231 231 231

Inglese 1 1 2 2 3 3 3 3 33 33 66 66 99 99 99

Storia 2 2 2 2 2 2 2 2 66 66 66 66 66 66 66

Geografia 2 2 2 2 2 2 2 2 66 66 66 66 66 66 66

Matematica 6 6 6 6 5 5 5 5 198 198 198 198 165 165 165

Scienze 2 2 2

2 2 2 2 2 66

66

66 66 66 66 66

Tecnologia 1 1 1 1 1 1 1 1 33 33 33 33 33 33 33

Musica 1 1 1 1 1 1 1 1 33 33 33 33 33 33 33

Arte e Immagine

1 1 1

1 1 1 1 1 33

33

33 33 33 33 33

Educazione fisica

1 1 1

1 1 1 1 1 33

33

33 33 33 33 33

Laboratorio storico-

linguistico - espressivo

/ /

/

2 / / / /

/ / 66 / / /

Laboratorio Lingua inglese

/ 1

/

/ / / / /

33 / / / / /

Laboratorio Matematico tecnologico

/ /

/

1 / / / / /

/ / 33 / / /

Laboratorio linguistico-espressivo

/ 2

/

/

/ 2 / / /

66 / / / 66 /

Laboratorio logico -

matematico

/ /

/

/ / 1 / // /

/ / / / 33 /

TOTALE ORE

27 30** 27 30** 27

30**

27 27 891

990 891 990 891 990

891

*Per gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica sono istituiti corsi di Attività Didattiche Alternative condotti dagli insegnanti con orario eccedente.

** alle 30 ore disciplinari vanno aggiunte 5 ore di mensa e 5 ore di post-mensa; per un totale di 40 ore.

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ATTIVITA’ DIDATTICHE E LABORATORIALI

Attraverso lo studio delle discipline,il bambino viene aiutato a conoscere e capire la realtà che lo circonda; nello stesso tempo impara sempre

più a comunicare, esprimere, sperimentare, inventare, osservare, progettare, costruire, ragionare,…

Le attività laboratoriali mirano alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento degli allievi, alla realizzazione di esperienze

significative attuando i principi del learning by doing ( apprendere attraverso il fare), del problem solving e del cooperative learning.

La didattica laboratoriale serve a rielaborare l’esperienza in quanto l’alunno diventa costruttore del proprio apprendimento.

Cittadinanza e Costituzione:

in base al Decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137 , convertito nella Legge n. 169 del 30 ottobre 2008, l’insegnamento viene impartito

nell’ambito dell’area storico - geografica.

In modo trasversale, per tutte le classi sono state deliberate le seguenti educazioni:

EDUCAZIONE STRADALE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE AMBIENTALE EDUCAZIONE ALIMENTARE

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’

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SERVIZI MENSA SCOLASTICA Per le classi a tempo pieno è attivo un servizio mensa coordinato dall’Amministrazione Comunale. L’assistenza durante la mensa, da parte delle insegnanti e di un collaboratore scolastico, è garantita (in due turni) dal lunedì al venerdì dalle ore 12,00 alle ore 13,00 ( classi II e III A ) e dalle 13,00 alle 14,00 ( classe I A). Il tempo successivo alla mensa è a disposizione degli alunni per l’igiene personale e per rilassarsi o giocare, con modalità stabilite dalle insegnanti di classe. La scuola primaria è dotata di un apposito locale-mensa di recente realizzazione. E’ stata istituita una commissione mensa apposita che, nelle figure di rappresentanza, ha il compito di verificare la qualità della ristorazione in un rapporto di collaborazione con tutti i soggetti coinvolti nel servizio. La preparazione del pasto avviene nel plesso della Scuola dell’Infanzia «Don Tonino Bello» ad opera di apposite cuoche. Per usufruire di tale servizio le famiglie, a seconda delle fasce di reddito, acquistano un bollettario da cui poi staccano i buoni pasto. Il tempo mensa è a tutti gli effetti TEMPO EDUCATIVO finalizzato : - all’acquisizione dei comportamenti e delle regole da osservare a tavola: rispetto del cibo e dell’educazione alimentare ( con appositi progetti); - alla scoperta della socialità nel «mangiare insieme» come importante momento relazionale.

SCUOLABUS

Al fine di permettere il raggiungimento della scuola agli alunni residenti in zone particolarmente distanti l’Amministrazione Comunale mette a disposizione un servizio di trasporto scolastico , utilizzabile per il tragitto di andata e ritorno, per la sola andata o per il solo ritorno, i cui costi variano a seconda delle modalità di utilizzo. Inoltre, tale servizio è supportato da assistenti che prelevano i bambini nel cortile interno dell’Istituto e li accompagnano per tutto il tragitto sui pulmini per vigilare e garantire il corretto funzionamento.

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Valutazione

Attraverso la valutazione, l’insegnante individua le conoscenze, le competenze, le capacità maturate dagli alunni nelle diverse discipline. Confronta il livello raggiunto con le reali possibilità del singolo e della classe; riconosce l’atteggiamento con cui il singolo e la classe affrontano il lavoro; indica i passi ancora da percorrere; sostiene l’impegno necessario per continuare il lavoro. La valutazione serve anche perché l’insegnante valuti il proprio lavoro, lo corregga, se necessario lo modifichi secondo i bisogni, variando approcci e strategie. Valutazione, intesa sia come valutazione degli apprendimenti sia come valutazione della qualita’ complessiva dell’offerta formativa. Si puo’ quindi parlare di : Valutazione interna Congruente con il contesto pedagogico e didattico in cui è inserita, la valutazione scolastica non è caratterizzata dalla prospettiva della selezione, ma dallo sforzo di far giungere tutti gli alunni a determinati obiettivi definiti in sede di programmazione. L’attività valutativa è legata alla peculiarità delle singole discipline secondo i seguenti criteri: dare prevalenza, nel valutare positivamente l’alunno, all’acquisizione di metodi, abilità e

competenze; tenere conto, oltre che del profitto scolastico, dell’impegno, del livello di socialità

raggiunto e dimostrato nell’osservanza dei propri impegni e nel rapporto con i compagni; valutare in relazione alla condizione di partenza dell’alunno. In tale contesto il valutare non fa riferimento prevalentemente a criteri di "oggettività" nel senso tradizionale del termine, ma tiene conto della soggettività dell'allievo e della sua storia personale. Tenuto conto della grande rilevanza che riveste la valutazione all'interno del processo educativo, gli insegnanti concordano alcune linee e modalità operative facendo riferimento a 4 momenti del valutare, coerenti con gli obiettivi e le metodologie adottate: Valutazione diagnostica: attraverso strumenti informali quali osservazioni sistematiche relative al comportamento in classe e nel corso delle prime attività didattiche; colloqui con le famiglie; strumenti formali quali le prove d’ingresso . Verifica oggettiva/misurazione: periodicamente, al termine di ogni unità di apprendimento, i docenti procedono alla verifica di apprendimenti / conoscenze / competenze degli alunni in relazione agli obiettivi posti ed ai percorsi didattici svolti. Gli strumenti di verifica sono: questionari, prove oggettive/soggettive, prove pratiche, test oggettivi e colloqui con gli alunni (interrogazioni). I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno.

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Valutazione formativa: parte dai risultati/prestazioni ottenuti dagli alunni e serve al docente per mettere a punto "in itinere" eventuali interventi correttivi e/o compensativi, per scegliere soluzioni metodologiche adatte a differenziare gli interventi didattici; proprio per questo risulta essere "regolativa" rispetto all'azione didattica. Valutazione sommativa: esprime, al termine del quadrimestre e dell'anno scolastico, un giudizio globale dell'alunno in merito ai processi di insegnamento/apprendimento realizzati, che viene poi registrato nel Documento di Valutazione . L’alunno sarà aiutato ad acquisire l’abitudine all’autovalutazione intesa come consapevolezza del sapere e del saper fare. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: all'alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti l'efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie

di insegnamento; alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze,

comportamenti. Valutazione esterna La valutazione esterna dell’Istituto e’ attuata dall’Istituto Nazionale di Valutazione (INVALSI) che rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni Nazionali. Quest’anno le Prove Nazionali di Italiano e Matematica, su tutto il territorio nazionale si svolgeranno: il 06/05/2014 e il 07/05/2014 per le classi II e V della Scuola Primaria.. I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’ apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Inoltre un’apposita commissione si occuperà dell’iscrizione on line degli alunni, della raccolta dei dati di contesto, dell’inserimento dei dati e dei risultati tramite maschere elettroniche e di redigere un organigramma delle giornate di somministrazione. La commissione Invalsi procederà anche alla rielaborazione dei dati dell’anno precedente per rilevare punti di forza e punti di debolezza di cui tener conto nel percorso programmato.

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VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA

Voto Giudizio Conoscenza Abilità Indicatori di processo

Autonomia Tempi

10

Ottimo

Completa, corretta,

approfondita, personale

Precisione e sicurezza nell’applicazione in

situazioni nuove Totale Rapidi

9 Completa, corretta,

approfondita

Precisione e sicurezza nell’applicazione in situazioni via via più

complesse

Completa Idonei

8 Distinto Completa e

corretta

Sicurezza nell’applicazione in

situazioni note Completa Regolari

7 Buono Sostanzialment

e corretta

Applicazione sostanzialmente sicura in

situazioni note

Con qualche chiarimento

Piuttosto regolari

6 Sufficiente Sufficiente, essenziale

Applicazione essenziale in situazioni semplici

Con chiarimenti e/o

esemplificazioni Lenti

5 Non

sufficiente

Limitata, parziale,

superficiale

Applicazione guidata, ancora incerta, ma in

miglioramento rispetto alla situazione di

partenza

Con guida Lunghi

4 Gravemente insufficiente

Frammentaria, carente,

lacunosa anche nei minimi disciplinari

Applicazione incompleta anche negli elementi

essenziali Solo se guidato Troppo lunghi

3 Gravemente insufficiente

Assente Applicazioni gravemente scorrette e/o inesistenti

Assente Troppo lunghi

2 Gravemente insufficiente

Assente Applicazioni gravemente scorrette e/o inesistenti

Assente Troppo lunghi

1 Gravemente insufficiente

Assente Applicazioni gravemente scorrette e/o inesistenti

Assente Troppo lunghi

VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA Il Collegio docenti ha deliberato i parametri sotto riportati per la definizione dei voti nelle prove di verifica. Ciò permette: • una condivisione dei parametri di valutazione;

• una maggiore trasparenza della valutazione.

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VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

Voto Giudizio Indicatore Progressi

(indicatori di processo)

10

Ottimo

L’alunno è pienamente competente, sia in termini di conoscenze/nozioni, che di abilità/utilizzo delle

tecniche. Dimostra autonomia nel lavoro e capacità di rielaborazione e riflessione personale

Tempi di applicazione/concentrazione molto positivi.

Ritmo di apprendimento in continua evoluzione oppure notevole e costante

9 L’alunno è pienamente competente, sia in termini di conoscenze/nozioni, che di abilità/utilizzo delle tecniche. Si dimostra autonomo in tutti i contesti

Tempi di applicazione/concentrazione positivi. Ritmo di apprendimento in continua evoluzione

8 Distinto

L’alunno ha conseguito una soddisfacente padronanza di conoscenze/nozioni e

abilità/utilizzo delle tecniche. Lavora quasi sempre in autonomia. Si dimostra competente nelle varie situazioni, anche nuove

Tempi di applicazione/concentrazione regolari. Ritmo di apprendimento continuativo

7 Buono

L’alunno ha conseguito una buona padronanza delle conoscenze e delle abilità, dimostrandosi

capace di applicare regole e strumenti in situazioni già sperimentate. Lavora in autonomia dopo

chiarimenti/esemplificazioni

Tempi di applicazione/concentrazione piuttosto regolari.

Ritmo di apprendimento graduale

6 Sufficiente

L’alunno ha conseguito un sufficiente livello di preparazione, usa la strumentalità di base in

modo essenziale e si orienta in contesti semplici. Lavora in autonomia dopo

chiarimenti/esemplificazioni

Tempi di applicazione lenti e di concentrazione brevi.

Ritmo di apprendimento lento/invariato

5 Non sufficiente L’alunno non applica ancora regole di abilità, in

autonomia nei vari contesti. Lavora se guidato

Tempi di applicazione troppo lunghi. Ritmo di apprendimento in regressione

4 Non sufficiente

L’alunno dimostra gravi lacune nella conoscenza e nell’utilizzo delle tecniche di base. Risultano

limitati i progressi verso i traguardi di competenza.

Lavora solo se guidato

Tempi di applicazione troppo lunghi. Ritmo di apprendimento in regressione

3 Non sufficiente L’alunno dimostra sporadiche e limitate

conoscenze e non utilizza le tecniche di base. Si rifiuta di lavorare

Ritmo di apprendimento in grave regressione

2 Non sufficiente L’alunno dimostra sporadiche e limitate

conoscenze e non utilizza le tecniche di base. Si rifiuta di lavorare

Ritmo di apprendimento in grave regressione

1 Non sufficiente L’alunno dimostra sporadiche e limitate

conoscenze e non utilizza le tecniche di base. Si rifiuta di lavorare

Ritmo di apprendimento in grave regressione

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per il comportamento si tiene conto dei seguenti indicatori: • rispetto delle regole di classe/comunità; • rispetto delle cose e dell’ambiente; • rispetto dei compagni/pari; • rispetto degli insegnanti/adulti.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Voto Giudizio Regole

10

Ottimo

Rispetta le regole in tutte le situazioni con senso di responsabilità e consapevolezza

9 Rispetta le regole in tutte le situazioni

8 Distinto Rispetta generalmente le regole ed è sempre disponibile a modificare i suoi

comportamenti in positivo

7 Buono Rispetta le regole in molte situazioni, anche se a volte ha bisogno di richiami

6 Sufficiente Ha bisogno di sollecitazioni e richiami per rispettare le regole nelle varie

situazioni

5 Non sufficiente Non rispetta le regole in molte situazioni. Necessita di richiami scritti

4 Non sufficiente Non rispetta le regole. Necessita di provvedimenti disciplinari

3 Non sufficiente E’ scorretto, rifiuta le regole e non le rispetta. Diverse sanzioni

2 Non sufficiente E’ molto scorretto, rifiuta le regole e non le rispetta. Diverse sanzioni

1 Non sufficiente E’ molto scorretto, rifiuta le regole e non le rispetta. Molte sanzioni

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CARTA’ D’IDENTITA’ SCUOLA SECONDARIA

Alunni e classi

• 329 alunni di cui 7 diversabili e 14 stranieri • 14 classi a tempo normale 30 ore • 1 classe a tempo prolungato 36 ore Risorse professionali e discipline •33 posti comuni in organico funzionale • 7 docenti a cattedra oraria LETTERE-MATEMATICA-INGLESE-FRANCESE-TECNOLOGIA-ARTE-EDUCAZIONE FISICA-MUSICA

Lettere: 8 cattedre + 12h Matematica: 5 cattedre +2 h Lingua Inglese: 2 cattedre + 9 h Lingua Francese: 1 cattedra + 12h Arte: 1 cattedra +12 h Tecnologia: 1 cattedra +12h Musica: 1 cattedra +12 h Educazione fisica:1 cattedra +12 h Religione: 15 h Sostegno: 3 cattedre +9 h

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Via Mola n°.2 Turi- Bari Tel/Fax 080/8915003

31

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STRUTTURALI

N.15 Aule ordinarie

Sala Teatro "Caterina Capobianco"

Sala Professori

Presidenza

Vicepresidenza

Uffici amministrativi

Archivio

Ambulatorio medico

Servizi

Palestra coperta

Campo esterno

N. 2 Laboratori di informatica

Laboratorio scientifico

Laboratorio Linguistico

Aula Biblioteca

N.2 Aule speciali per alunni diversabili

STRUMENTALI

Postazioni multimediali fisse

Televisori

Postazioni multimediali mobili

Collegamento INTERNET

Lavagne luminose

Biblioteca

Macchine fotocopiatrici

Strumenti musicali

Videoteca

Episcopio

Video-proiettore

Lim

UMANE

Dirigente Scolastico

Docente collaboratore vicario del Dirigente e coordinatrice

Dirigente Servizi Generali Amministrativi

Genitori

Alunni

Docenti

Genitori-Esperti esterni

Partnership : (Istituzioni-Enti Locali ,ASL)

Associazioni di volontariato

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Nella Scuola Secondaria di I grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come

modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo, promuovendo:

La conoscenza di se stessi per affermare la propria identità, per porsi al centro dei mutamenti e affrontarli da protagonista.

L’apprendimento ad interagire con i coetanei e gli adulti, per arricchirsi ed acquisire comportamenti conformi alla convivenza civile.

La consapevolezza di sé e delle proprie capacità, aspirazioni, propensioni, in vista della progettazione del proprio futuro,

interagendo, consapevolmente ed intenzionalmente, con la scuola e la famiglia.

Tutte le attività di apprendimento concorrono

alla promozione di competenze più ampie e

trasversali, finalizzate all’esercizio

della cittadinanza attiva.

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ORGANIZZAZIONE SCUOLA SECONDARIA

Gestione del tempo scolastico L’orario delle lezioni e delle attività extracurricolari deve garantire le condizioni materiali necessarie all’attivazione di gruppi classe, gruppi di livello o di interesse, prevedendo giorni e fasce orarie, che garantiscano a tutti i gruppi la possibilità di fruire degli stessi spazi della scuola (aule, aule laboratorio, palestra, altri spazi). Articolazione dell’orario curriculare La definizione del monte ore complessivo e l’articolazione interna del tempo scolastico segue i vincoli istituzionali, di opportunità sociale dettati dalla valenza rispetto ai processi formativi. La Legge 59/’97 e il D. P. R. 275 dell’8/3/1999 sull’autonomia scolastica hanno concesso alle scuole la flessibilità organizzativa, che permette di regolare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole attività didattiche nel modo più adeguato ai bisogni e ai ritmi di apprendimento degli alunni. I Corsi A - B – C - D e le classi I /II E osservano un orario settimanale antimeridiano di 30 ore, con un’unità oraria di 60 minuti; La classe III E, in ottemperanza all’art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, usufruisce del Tempo Prolungato, effettuando due rientri pomeridiani della durata di tre ore ciascuno, per un tempo scuola complessivo di 36 ore settimanali.

Tutte le classi osservano, un orario antimeridiano di 5 ore, con inizio delle lezioni alle ore 8,15 e fine alle ore 13,15; la classe 3^E a T.P., nei giorni di Lunedì e Mercoledì,, effettua i rientri pomeridiani dalle ore 15,20 alle ore 18,20.

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LE DISCIPLINE

Le discipline di studio, le cui programmazioni disciplinari e

coordinate, depositate presso l’ufficio di presidenza, sono parte integrante del presente documento, sono:

Tempo Normale Tempo

prolungato

Arte e immagine 2 ore 2 ore

Lingua Francese 2 ore 2 ore

Lingua Inglese 3 ore 3 ore

Materie Letterarie: Italiano Geografia Storia 10 ore 14 ore +1h C

Musica 2 ore 2 ore

Religione 1 ora 1 ora

Scienze Matematiche Aritmetica Geometria Scienze naturali

6 ore 7 ore +1h C

Educazione fisica 2 ore 2 ore

Tecnologia 2 ore 2 ore

Le Educazioni in quanto trasversali vengono sviluppate con il

contributo di tutte le discipline: Educazione alla Convivenza Civile

Educazione Ambientale

Educazione alla Solidarietà

Educazione all’Affettività

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Giochi d’Autunno

L’attività, proposta dalla Università Bocconi di Milano, consiste in una serie di giochi matematici che gli alunni delle classi seconde e terze svolgono, individualmente, nel tempo di 90 minuti. La gara riguarda gli alunni di un singolo Istituto ed è finalizzata alla partecipazione ai “Campionati internazionali di giochi matematici”.

ATTIVITA’ DIDATTICHE E LABORATORIALI

Laboratori proposti alla classe a tempo prolungato Laboratorio “ Chi ha paura del latino?” Laboratorio «Cinema in classe» Laboratorio INVALSI Laboratorio artistico-linguistico-espressivo:produzione di filmati video e

prodotti multimediali da inviare a Concorsi o da mettere a disposizione di tutta la comunità scolastica.

Laboratorio-progetto «Affettività e …» Laboratorio-progetto « Un Marzo di Gran Vento», sensibilizzazione alla

condizione e la violenza sulle donne.

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Per la classe III E a tempo prolungato è prevista 1h di contemporaneità, durante la quale sono proposti percorsi e attività multidisciplinari (Letteratura italiana, Storia dell’arte, Scienze, Arti visive, Nuovi linguaggi) con finalità prevalentemente formative. L’educazione all’affettività rappresenta infatti quel processo di apprendimento che porta alla “gestione” delle proprie emozioni. Gli specifici obiettivi da perseguire: - essere autoconsapevoli delle proprie emozioni: osservare se stessi e

riconoscere i propri sentimenti; - distinguere tra sensazioni fisiche e sensazioni emotive piacevoli e

spiacevoli; - costruire un vocabolario per dare un nome ai sentimenti provati; - conoscere il rapporto tra pensieri, sentimenti e reazioni; - riconoscere le varie emozioni dall’espressione del viso e dei gesti - decidere personalmente: esaminare le proprie azioni e conoscere le

conseguenze; - sapere se una decisione è dettata dal pensiero o dal sentimento; - controllare i sentimenti: imparare a modificare i pensieri irrazionali che

possono essere di ostacolo nell’affrontare le difficoltà; - facilitare la comunicazione: capacità di esporre i propri sentimenti con

competenza ed efficacia; - comprendere i pensieri e sentimenti degli altri e saper assumere il loro

punto di vista con empatia; - imparare a risolvere i conflitti affrontando lentamente i coetanei, i

genitori, gli insegnanti - essere personalmente responsabili e sapere entrare nella dinamica di

gruppo - saper risolvere i conflitti.

Lo scopo generale è quello di facilitare nell’allievo il potenziamento delle emozioni positive, ponendolo nella condizione di ridurre l’insorgenza di stati d’animo ritenuti negativi.

ATTIVITA’ DI CONTEMPORANEITA’ AFFETTIVITA’ E…

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OTTOBRE 2013

DAL 14/10/2013 AL 19/10/2013 NOVEMBRE 2013

DAL 04/11/2013 AL 09/11/2013 DICEMBRE 2013

DAL 02/12/2013 AL 07/12/2013

FEBBRAIO 2014

DAL 03/02/2014 AL 08/02/2014 MARZO 2014

DAL 10/03/2014 AL 15/03/2014 APRILE 2014

DAL 07/04/2014 AL 12/04/2014 MAGGIO 2014

DAL 05/05/2014 AL 10/05/2014

CALENDARIO SETTIMANALE DI RICEVIMENTO

GENNAIO 2014

DAL 13/01/2014 AL 18/01/2014

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VERIFICA E VALUTAZIONE

Aspetti del processo di valutazione Elementi cognitivi Conoscenze Abilità operative Competenze disciplinari e trasversali Elementi affettivi e relazionali Identità Autonomia Responsabilità Relazione Elementi comportamentali Impegno Attenzione Motivazione Interesse Partecipazione

La Valutazione assume una preminente azione formativa

di accompagnamento dei processi di apprendimento e di

stimolo al miglioramento continuo

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Prove orali (interrogazioni) e/o scritte, che saranno il più possibile diversificate e in numero di almeno tre scritte e due orali per quadrimestre. Osservazione degli alunni (discussioni, conversazioni guidate), che durante la normale attività di classe può essere intesa come valido momento di verifica. Linee guida per il processo di valutazione .Si propongono di seguito alcune indicazioni relative alle modalità di svolgimento dell’azione valutativa: -Trasparenza e condivisione dei criteri di valutazione con tutti coloro che sono coinvolti nel processo formativo (docenti, alunni, famiglie …). -Espressione in decimi della valutazione degli apprendimenti, della certificazione delle competenze e del comportamento in sede di scrutinio intermedio e finale ( artt.2 e 3 del D. L. 137/08) -Ammissione alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato, solo per gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina o gruppi di discipline(art.3, c.3 della legge 169/2008);frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale, con eventuali motivate deroghe autonomamente deliberate dal Collegio dei docenti (art.2, c.10). -Preferibilmente limitazione di valutazioni a livelli massimi (9-10 nel I quadrimestre) -Articolazione delle prove di valutazione secondo un calendario di cui gli allievi sono avvertiti con sufficiente anticipo, tramite segnalazione sul registro di classe e che tenga conto del carico di lavoro complessivo della classe; predisposizione delle stesse da parte degli insegnanti in relazione a quanto precedentemente studiato ed esercitato, coerentemente agli obiettivi didattici che si intendono perseguire -Svolgimento di almeno tre prove per quadrimestre. -Comunicazione alle famiglie tramite avviso sul diario dei risultati delle prove di valutazione. In sede di valutazione finale, al termine del II Quadrimestre, per le classi 3^ sarà elaborato anche un giudizio complessivo sul livello di maturazione dell’alunno al termine del triennio, con l’indicazione del giudizio orientativo, da riportare, sul Documento di valutazione, sugli Statini di Esame e sul Registro generale.

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PROVE INVALSI

Con scansione periodica, le competenze e le abilità di base sono valutate direttamente dal M.I.U.R. attraverso procedure e strumenti prodotti dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Scolastico (INVALSI). La rilevazione nazionale Invalsi nel corrente a.s. si terrà a giugno e riguarderà gli alunni di tutte le classi TERZE della secondaria di primo grado; le competenze oggetto della valutazione sono quelle relative alla lingua italiana e a matematica. La Prova Nazionale (Italiano e Matematica) concorre, in sede di Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di istruzione, insieme con il voto di ammissione, gli esiti delle Prove scritte (Italiano, Matematica, Lingua Inglese e Lingua Francese), il voto sul Colloquio pluridisciplinare, alla determinazione del voto finale.

Inoltre, per le classi terze, in sede di esame di Stato, si procederà ad una valutazione sommativa che tenga conto del giudizio di ammissione, risultante dalla valutazione del percorso scolastico dell’alunno perseguito nei tre anni, degli esiti delle prove scritte (Italiano, Matematica, Lingua Inglese e Lingua Francese), della Prova Nazionale e della votazione del colloquio pluridisciplinare. Il voto numerico finale, espresso in decimi, unico, senza decimali, (arrotondato all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5), va trascritto sempre in lettere, sugli Statini d’Esame e sul Diploma di licenza. L’esito dell’esame, espresso in decimi, è illustrato da un giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto dagli alunni ed è accompagnato dalla Certificazione delle competenze, su modello predisposto dalla Scuola. Per la valutazione del comportamento degli alunni, il voto in decimi 0-5 sarà attribuito collegialmente dal Consiglio di classe solo nei casi di “particolare e oggettiva gravità “ del comportamento (art.2,comma 3, D.L. 137/2008), ovvero nei casi di atti di vandalismo e di bullismo.

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Criteri di corrispondenza tra voti decimali e livelli tassonomici A – INDICATORI COGNITIVI RELATIVI ALLA SCUOLA SECONDARIA

VO

TO

CONOSCENZA COMPETENZA CAPACITÀ PER

OBIETTIVI 1/3 Non possiede

conoscenze rilevabili

Fraintende e confonde i concetti fondamentali, esponendoli senza ordine logico e con un linguaggio impreciso e non appropriato

Non sa utilizzare gli strumenti. Evidenzia una scadente capacità logico –argomentativa e presenta difficoltà a cogliere i nessi logici e le regole inferenziali. Anche se guidato non è in grado di effettuare valutazioni ed esprimere giudizi logicamente coerenti

Nessun obiettivo raggiunto

4 Ha conoscenze frammentarie e gravemente lacunose

Comunica in modo decisamente stentato e improprio. Non arriva ad applicare le conoscenze minime e commette gravi errori anche nell’eseguire semplici esercizi

Ha difficoltà a cogliere concetti e relazioni essenziali che legano tra loro i fatti anche più elementari. Presenta evidenti debolezze nel metodo di studio ed una scarsa autonomia

Obiettivi minimi non raggiunti

5 Ha conoscenze incerte e incomplete

Comunica in modo non sempre coerente e proprio. Applica le conoscenze minime con errori pur non gravi e imprecisioni

Ha difficoltà a cogliere i nessi logici e quindi ad analizzare i temi, le questioni e i problemi e a fare collegamenti. Applica gli strumenti in maniera approssimativa e superficiale. Evidenzia un metodo di studio non del tutto Autonomo ed adeguato

Obiettivi minimi raggiunti in modo frammentario

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6 Conosce gli elementi minimi della disciplina

Conoscere gli elementi essenziali dell’informazione nella forma propostagli. Sa esporre con generale correttezza e linearità utilizzando in modo semplice il linguaggio specifico Sa individuare elementi e relazioni cin sufficiente correttezza

Applica gli strumenti correttamente solo in situazioni note, producendo in maniera elementare senza errori sostanziali. Possiede un metodo di studio individuale adeguato e sufficientemente autonomo

Obiettivi minimi raggiunti

7 Conosce adeguatamente gli elementi fondamentali della disciplina

Sa esprimere ragionamenti e analisi cin proprietà linguistica e terminologica Sa stabilire collegamenti corretti e coerenti tra eventi Anche se con qualche imperfezione, applica automaticamente le conoscenze a problemi più complessi

E’ in grado i ricostruire adeguatamente le strutture inferenziali E’ capace di attuare processi di analisi e di ragionamento astratto Possiede in metodo di studio adeguato e strutturato Produce ed esprime elementi di giudizio e valutazione personale corretti

Obiettivi raggiunti in modo adeguato

8 Ha conoscenze complete

Applica correttamente principi, concetti e teorie nel risolvere problemi e situazioni nuove Espone e produce con piena proprietà, correttezza e coesione

Dimostra sicurezza nei processi di analisi, elabora ragionamenti astratti evidenziando metodo di studio e capacità di organizzazione autonoma del proprio lavoro

Obiettivi raggiunti in modo completo

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9 Ha conoscenze ampie, complete e approfondite

Sa contestualizzare con sicurezza, operando con deduzioni logicamente coerenti e utilizzando l’intera gamma delle conoscenze acquisite. Sa individuare e selezionare le conoscenze, anche in rapporto ad altre discipline Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco e appropriato

Dimostra sicurezza nei processi di analisi, elabora ragionamenti astratti nelle varie forme ed evidenziando una notevole autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali. Possiede un metodo di studio personale, autonomo e ben strutturato.

Obiettivi raggiunti in modo approfondito

10 Ha conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite.

Sa contestualizzare con efficacia, operandi con deduzioni logiche coerenti e utilizzando la terminologia corretta. Espone in modo sicuro, articolato, inutilizzando il linguaggio specifico.

Dimostra eccezionale sicurezza nei processi di analisi, elabora ragionamenti astratti nelle varie forme, evidenziando autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite, con apporti critici originali e creativi. Possiede un metodo di studio autonomo e ben strutturato

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ARRICCHIMENTO, MIGLIORAMENTO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per l’arricchimento dell’offerta formativa , il Collegio dei docenti, delibera ogni anno l’attuazione di progetti che diventano parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, dopo essere stati adottati dal Consiglio d’Istituto. Per l’ampliamento dell’offerta formativa, sono organizzati all’interno della scuola, in orario extrascolastico e compatibilmente con i fondi di cui dispone la scuola, corsi gratuiti per gli alunni ( coro,…) gestiti da docenti della scuola. La Scuola, dopo un'attenta analisi del contesto, dei bisogni formativi degli alunni, delle esigenze e delle aspettative della famiglia e della società, deve rispondere con scelte di progettazione adeguata. Per l’anno scolastico 2013/2014 il Collegio dei docenti ha deliberato di privilegiare i seguenti progetti d ‘Istituto:

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L’ambientamento e l’accoglienza sono due momenti fondamentali per un’integrazione non problematica degli alunni nel contesto scolastico. Rappresentano un momento privilegiato di incontro tra la scuola e le famiglie in quanto fornisce preziose opportunità di presentazione, di conoscenza, di scambio di informazioni e di responsabile collaborazione. La scuola assicura un’accoglienza personalizzata degli alunni facendosi carico delle emozioni loro e dei familiari determinate dalla consapevolezza di dover ricostruire rapporti relazionali con nuovi compagni e con nuovi adulti. Fase importante della programmazione educativo-didattica, questo progetto si propone di favorire il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’ Infanzia alla Scuola Primaria e da quest’ultima alla Scuola Secondaria di I Grado. A tal fine il primo giorno di scuola i docenti e gli alunni di ogni ordine di scuola organizzano una “ Festa dell’accoglienza “ . Per quanto concerne la Scuola dell’Infanzia, nei tre plessi, l’accoglienza dei piccoli in ingresso sarà proposta in maniera graduale e nel rispetto di una flessibilità oraria calibrata sui bisogni di questa fascia di utenza. Pertanto sia l’entrata che l’uscita, per le prime settimane, sarà concordata dai docenti con i genitori per un inserimento in sezione che risulti il meno traumatico possibile. Per gli alunni della Scuola Primaria quest’anno si è pensato di affittare un minitrenino per far effettuare, agli alunni e ai docenti, un giro intorno alla scuola ; si tratta di una proposta che, in un contesto squisitamente ludico, abiliti i bambini all’idea di intraprendere un viaggio simbolico alla scoperta di nuove “frontiere” del sapere. Riguardo la S.S.1°G per dare l’idea della continuità di Istituto, il primo giorno di scuola saranno presenti i docenti di S.P. delle quinte in uscita lo scorso anno e i docenti di S.S. di 1°G che accoglieranno gli alunni nelle loro classi. Si tratterà di una accoglienza sobria ma significativa nel tema che sarà proposto come riflessione ai nuovi arrivati. Il racconto di apertura è tratto dal libro “Piccole Storie dell’anima”, ed. Magicaluna.

I PROGETTI TRASVERSALI

PROGETTO ACCOGLIENZA

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Principi di fondo La realizzazione della continuità è un’esigenza primaria per garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo. In molti settori della scienza contemporanea, l'idea della continuità viene messa in risalto come una proprietà dell'essere e del conoscere di ogni persona. Nel campo educativo, poi, il concetto di continuità assume una pluralità di possibilità di attuazione, che si riepilogano di seguito in modo essenziale: •Continuità tra tappe evolutive, motivazioni e interessi, percorsi scolastici. •Continuità come circolarità tra scuola/famiglia/territorio. •Continuità fra discipline. •Continuità tra progetti informativo/formativi da inserire nei piani didattici. •Continuità tra individuale e collettivo scolastico. •Continuità tra realtà e immaginazione. •Continuità tra metodo, metodologie, obiettivi, strumenti e verifiche. •Continuità salvaguardante l'unitarietà del sapere e il suo esito transdisciplinare. •Continuità come multicontestualizzazione delle conoscenze nell’esperienza dell’alunno ragazzo. •Continuità come rapporto e raccordo tra conoscenza, emozioni e affetti.

Nello specifico, i contributi delle scienze dell'educazione hanno opportunamente e fortemente influenzato il legislatore che, nel corso degli ultimi decenni, ha fatto della continuità un vero e proprio principio fondamentale. In particolare, le ultime leggi di riforma della Scuola esplicitamente includono il principio della continuità educativa tra gli obiettivi fondanti del percorso di apprendimento.

PROGETTO CONTINUITA’

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Obiettivi principali A partire dai principi sin qui esposti, le attività di continuità educativa poste in essere dalla Scuola nel corso del presente anno scolastico mireranno ai seguenti obiettivi principali: - Favorire il passaggio degli alunni della Scuola dell’Infanzia ai nuovi ordini di scuola. - Creare occasioni di incontro -stimolo (curriculare ed extracurriculare) tra gli alunni . - Superare l’ansia derivante dall’ingresso in una realtà nuova e facilitare, di conseguenza, l’inserimento dei nuovi alunni. - Acquisire conoscenze significative che indirizzino gli interventi educativi e didattici dei docenti nonché le strategie operative della Scuola nel suo complesso. - Individuare strumenti che favoriscano il passaggio di informazioni circa le competenze sociali, gli atteggiamenti di apprendimento, le caratteristiche cognitive ed ogni eventuale diversabilità presenti negli alunni che s’iscrivono per la prima volta al nostro Istituto. Come ormai consuetudine , anche quest’anno l’ Istituto ha previsto la realizzazione del progetto continuità “Insieme verso nuove esperienze” rivolto alle classi ponte della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Le docenti faranno vivere a tali alunni un’esperienza in comune con lo scopo di far conoscere ai “cinquenni” della Scuola dell’Infanzia la nuova realtà scolastica che li accoglierà l’anno prossimo, e per consentirgli di ritrovare i compagni ,« ormai diventati grandi», che frequentano la classe prima . In particolare è prevista la visita degli ambienti scolastici dell’ I. C. "Resta - De Donato Giannini”, la conoscenza del personale in essa operante e la visione di un film nella sala teatro della S.S. I grado “C.Capobianco” , alla quale seguirà un momento di incontro tra gli alunni coinvolti all’interno delle classi prime. Per quanto riguarda la Scuola Secondaria, si prevedono incontri tra gli alunni delle classi ponte: classi V della Primaria e classi I della Secondaria per una prima conoscenza ed esplorazione di luoghi ed ambienti didattici.

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LA PROGETTUALITA’ BES… (alunni con bisogni educativi speciali)

Gli alunni con bisogni educativi speciali richiedono, da parte della Scuola, una “cura” didattica ed educativa in termini di personalizzazione degli interventi, volti ad una reale inclusione. A questo proposito il Collegio dei Docenti ha deliberato per il corrente anno scolastico l’adozione di un modello di PDP( Piano Didattico Personalizzato) per gli alunni BES proposti dal GLI. Degli alunni BES fanno parte gli alunni diversabili, quelli con DSA, quelli con grave svantaggio socio-economico, culturale e linguistico, gli alunni ADHD e altri alunni le cui difficoltà determinano alterazioni significative nei processi di apprendimento. Il GLI operativo della nostra scuola, assume in merito, secondo quanto indicato nella CM n.8/2013, funzioni di raccordo tra le risorse presenti all’interno dell’ Istituto e di coordinamento delle varie azioni progettuali.

Alunni diversabili La scuola deve tener conto anche di situazioni particolari, raggruppate, in senso lato, negli ambiti della diversabilità e dello svantaggio, che possono condizionare il processo di apprendimento e di maturazione dei ragazzi. Considerato che l'esperienza dell'alunno con bisogni educativi speciali va esaminata in una prospettiva, che non considera l'handicap come problema ma come occasione di arricchimento, la scuola si pone come obiettivo prioritario l'integrazione dell'alunno all'interno del gruppo classe. La metodologia generalmente adottata è quella del lavoro all’interno della classe proprio perché, per favorire l'integrazione, è necessario che l'alunno viva la vita di classe, riesca a "sentirne" il clima, partecipi a tutte le attività proposte (visite guidate, viaggi d'istruzione, attività sportive, attività teatrali e musicali)e, contemporaneamente, i coetanei imparino a relazionarsi con chi è diversamente abile. Per garantire la continuità del progetto didattico che coinvolge l'alunno, i docenti di sostegno dei tre ordini di scuola sono in contatto tra loro e predispongono attività mirate e personalizzate. Ogni anno i docenti di sostegno elaborano, d’intesa con il Gruppo H, costituito dal Dirigente scolastico, dal docente di sostegno, dall’équipe dei Docenti della classe in cui è inserito l'alunno, l’Unità Multidisciplinare dell’ASL di competenza, gli Enti Locali e le famiglie, un Piano Educativo Individualizzato (PEI) che, pur collegato alla programmazione generale della classe, individua contenuti, tempi di lavoro e strumenti di verifica idonei alle potenzialità dell'alunno.

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L’ Istituto ha posto tra le sue priorità un’effettiva integrazione degli alunni diversamente abili attraverso un processo educativo che renda effettivo il loro diritto allo studio tramite dotazioni didattiche e tecniche, Piani Educativi Individualizzati calibrati sulle esigenze /bisogni degli alunni e progetti che si avvalgono dell’ausilio delle nuove tecnologie. A supporto dell’integrazione scolastica degli alunni disabili ed in applicazione degli accordi provinciali di programma per l’attuazione della L. 104/92, l’Amministrazione Comunale fornisce personale qualificato e appositamente selezionato che opera con le insegnanti di classi e a supporto delle insegnanti di sostegno, per facilitare e ottimizzare i percorsi di integrazione. Per il corrente a.s. la cooperativa C.A.S.A. propone il Progetto « Musicoterapia nella comunità dei linguaggi», da sviluppare nelle classi in cui sono presenti alunni diversabili, d’intesa con i docenti della classe, in orario curricolare, a costo del tutto gratuito e coinvolgendo l’intera classe. Criteri generali dell’azione educativa e formativa dei diversabili: •favorire l’integrazione dell’alunno disabile all’interno della classe e della scuola, mostrando di tener presente gli specifici bisogni e le necessità manifestate nell’interazione con i coetanei e con i docenti; •consentire all’alunno disabile una maggiore partecipazione all’attività didattica della classe, aumentandone il coinvolgimento, il grado di autostima e la motivazione personale. Obiettivi interdisciplinari I seguenti obiettivi rappresentano conquiste importanti per tutti gli alunni, ma in particolar modo per chi non è dotato di tutti gli strumenti di cui avrebbe bisogno per crescere e comunicare con gli altri: ELEMENTI AFFETTIVI, RELAZIONALI E COMPORTAMENTALI •migliorare le capacità ed i tempi di attuazione e di concentrazione; •conoscere linguaggi diversi; •acquisire maggiore autostima. ELEMENTI COGNITIVI •sviluppare la capacità di ascoltare e di comprendere; •sviluppare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite; •acquisire consapevolezza dell’errore; •sviluppare la capacità di risolvere problemi. Valutazione A riguardo dell’integrazione degli alunni diversabili presenti nell’Istituto, i docenti sono attenti a valutarli prendendo in esame i punti di forza e di debolezza riferiti alle varie aree del PEI. Attraverso forme didattiche di inclusione e personalizzazione, agli alunni viene garantito il «diritto allo studio», nonché un inserimento positivo nel contesto scuola.

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Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati così come previsto dalla Legge 8 ottobre 2010, nº 170 e dalle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011) che riconoscono la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento. I disturbi specifici di apprendimento, che vengono indicati con la sigla DSA, secondo i dati dell’Associazione Italiana Dislessia interessano circa il 4-6 % della popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente e precocemente, possono provocare conseguenze negative sul piano psicologico, sociale e lavorativo. Essi sono disturbi neuropsicologici e non sono causati da deficit cognitivi né da problemi ambientali, o psicologici, o sensoriali, o neurologici. Il nucleo del disturbo sta nella difficoltà di rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di calcolo. La mancanza di automatismo obbliga l’alunno con DSA ad impiegare molto tempo e attenzione per leggere, scrivere e calcolare. Tali disturbi sono specifici perché circoscritti solo ad alcuni processi indispensabili all’apprendimento, cioè quelli che normalmente vengono chiamati automatismi (decodifica, associazione fonema-grafema, …); sono evolutivi poiché si manifestano in età evolutiva e il deficit riguarda lo sviluppo di abilità mai acquisite e non perse a causa di eventi traumatici. Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di Apprendimento occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia,alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantendo, tuttavia, l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA.

Ognuno è un genio.

Ma se si giudica un pesce dalla

sua abilità di arrampicarsi sugli alberi,

lui passerà l’intera vita a credersi stupido.

Albert Einstein

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Per aiutare tali alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le seguenti prassi: - segnalare gli alunni che presentano difficoltà specifiche; - diffondere tra gli alunni la conoscenza dei DSA per evitare un atteggiamento giudicante; - adattare la didattica alle esigenze del singolo alunno con DSA; - fare richiesta di libri in formato digitale; - fornire strumenti ,compensativi e dispensativi, necessari per la piena attuazione del diritto di apprendimento; - elaborare il Piano Didattico Personalizzato secondo la normativa prevista; - attivare uno Sportello Didattico, aperto il venerdì dalle ore 9:15 alla ore 10:15, per una consulenza relativa alla normativa, alla didattica, all’aggiornamento, all’uso di software utili per limitare i DSA; - collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti…); - la valutazione deve concretizzarsi discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite; -il sostegno all’aggiornamento e alla formazione degli insegnanti con l'obiettivo di valorizzare la professionalità docente e garantire la qualità dell’offerta formativa. Per il corrente anno scolastico il progetto “Alla scoperta dei DSA” ha la finalità di diffondere la consapevolezza che i Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono una opportunità di crescita per gli alunni con DSA, per alunni normodotati e per gli stessi docenti. Il progetto si innesta nell’attività avviata all’inizio dell’anno scolastico (in data 25 Settembre 2013) con la riapertura dello Sportello Didattico per DSA (istituito nell’Anno Scolastico 2012-2013) finalizzata all’ offerta di una didattica speciale che fornisca agli alunni con DSA strategie sempre più adeguate a fronteggiare i loro bisogni formativi. Lo sportello è aperto anche a genitori e docenti che vogliano confrontarsi o aprirsi a nuovi orizzonti metodologici. La convinzione dell’utilità di interventi tempestivi fa scaturire un’altra finalità non secondaria alla progettualità complessiva, che consiste nell’ individuazione di alunni che potrebbero presentare Disturbi Specifici di Apprendimento, attraverso una indagine che darebbe dati più oggettivi e utili per gli Enti Territoriali nei quali verrebbe attuato il percorso diagnostico necessario per mettere in atto la tutela e gli interventi come da Legge 8 Ottobre 2010, n.170. Infine si intende condividere con un gruppo classe, in cui sia presente un alunno con DSA, il percorso di formazione che il responsabile del progetto sta attuando nel Master “Didattica e Psicopedagogia per i DSA” presso l’Università di Bari che prevede un tirocinio teso alla osservazione dell’alunno nel contesto scolastico e alla realizzazione di un percorso didattico che si adatti ai diversi stili cognitivi Per gli alunni DSA, adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, effettuate in sede di esame conclusivo della scuola secondaria di primo grado, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Nello svolgimento delle prove d’esame verranno adottati strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine dell’esame non è fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122).

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DSA

DISGRAFIA Difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. Riguarda la forma e non il contenuto.

DISLESSIA Difficoltà specifica nella lettura. Difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola.

DISCALCULIA Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.

DISORTOGRAFIA Difficoltà ortografica. In genere si riscontrano difficoltà nello scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, ecc..)

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Alunni stranieri

Il processo migratorio ha portato la nostra popolazione scolastica a contare un numero sempre crescente di alunni stranieri e ha reso evidente la necessità di progettare un piano globale di accoglienza e di inserimento di questi bambini al fine di favorirne l’integrazione a partire dai loro bisogni reali. Per l’integrazione multietnica l’Istituto ha previsto progetti volti al rafforzamento delle competenze linguistiche e dell’integrazione sociale. Quest’ultima sarà perseguita nella quotidiana prassi didattica, mediante: - la valorizzazione dei vissuti e delle competenze pregresse degli alunni stranieri; - la sensibilizzazione del gruppo classe ad atteggiamenti di accoglienza e collaborazione; - interventi individualizzati sulle conoscenze/competenze da acquisire e sulle eventuali aree di carenza; - l’ intervento di un mediatore linguistico che agisca sia sul piano linguistico che su quello culturale e relazionale. Esso fornirà un supporto per agevolare la comunicazione, e pertanto la relazione, all’interno del gruppo – classe e con l’insegnante, durante la prima fase dell’accoglienza e dell’inserimento, la comprensione dei percorsi didattici proposti dai docenti, la comprensione dei linguaggi disciplinari, il consolidamento degli apprendimenti. L’Istituto ha avviato, con L’Unicef un percorso di sensibilizzazione verso i diritti dei bambini aderendo al Progetto «Verso un scuola amica», promosso dal Miur e dall’UNICEF. Nell’ambito del Progetto è stato firmato un Protocollo d’intesa tra la Scuola e la Caritas zonale per l’iniziativa «World Children School: sostegno, recupero ed approfondimento delle attività scolastiche per bambini immigrati», finalizzato ad integrare i minori immigrati con interventi rivolti all’accoglienza, allo sviluppo linguistico, alla motivazione allo studio, alla mediazione culturale, alla cittadinanza attiva; ad organizzare attività pomeridiane di sostegno didattico per aiutare i bambini stranieri ad acquisire competenze essenziali in L2 Alunni con svantaggio grave socio-economico-culturale

“… dovremmo sapere che la diversità forma un ricco arazzo: tutti i fili hanno uguale valore indipendentemente dal loro colore, hanno uguale importanza

indipendentemente dalla loro trama ….” (Maya Angelou)

Nella Direttiva si legge: “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali […] anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Questa è forse la parte più innovativa e pervasiva. Non si fa più riferimento infatti solo a problemi neurologici, fisiologici, ma all’ambiente socio-culturale di provenienza dell’alunno. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti dovranno essere ben calibrati sulle reali esigenze dell’alunno e potranno essere a carattere transitorio .

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PROGETTO CORO « Cantando Insieme»

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L’attività canoro esecutiva, se correttamente impostata, è parte fondamentale di un’educazione alla produzione musicale, è uno dei canali attraverso il quale si può sviluppare la competenza attiva della musica e la capacità di riconoscersi e di realizzarsi per mezzo di essa ( senza tralasciare le funzioni socializzanti che comporta). Saper cantare ha una funzione importantissima nello sviluppo musicale e sociale in quanto diviene utile tirocinio al vivere democratico, all’educare al vivere insieme e operare nel rispetto reciproco. Nel lavoro di gruppo si deve valorizzare l’operato di ciascuno senza sopprimere il significato della riflessione e dello studio personali; ognuno viene messo a diretto contatto con la musica e con le possibilità che quest’ultima può dargli in senso riproduttivo e creativo, oltre che umano. Anche per quest’anno scolastico si vuole portare avanti il progetto già svolto in maniera positiva lo scorso anno scolastico, preparando il coro per il concorso «Musica Italia» che si svolgerà nel mese di Maggio nella città di Barletta ed altre manifestazioni qual ora ve ne fossero. Tutti gli alunni dell’Istituto che aderiranno ( Scuola Secondaria e IV e V classi della Scuola Primaria ) verranno sottoposti ad un prova d’intonazione, requisito indispensabile per poter partecipare. Gli alunni prescelti si uniranno agli alunni già selezionati lo scorso anno scolastico per effettuare le prove in ore pomeridiane all’interno della Suola Secondaria. Nella realizzazione del progetto si cercherà anche di favorire l’integrazione di soggetti poco interessati allo studio o soggetti timidi o poco osservanti delle regole o con live handicap in modo da favorire il processo di socializzazione e integrazione ( A patto che abbiano una buona intonazione). Inoltre si richiederà la collaborazione, se ce ne fosse bisogno, di Associazioni varie e musicali, club, scuole, enti pubblici e privati, con priorità ai soggetti del nostro paese.

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Il Trinity College London è un Examinations Board (Ente Certificatore) britannico, patrocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent; è una charity in quanto rilascia certificazioni e qualifiche riconosciute per la lingua inglese, la musica e il drama.

Ente attivo da più di 130 anni, attualmente opera in oltre 60 paesi al mondo.

Gli esami e le qualifiche che gli alunni conseguono sono ideati per aiutare gli studenti a progredire atti a “ valutare il successo ad ogni tappa del loro sviluppo, e a tutti i livelli di

competenza, in un viaggio verso la realizzazione dei loro talenti e capacità individuali”. Vengono valutate le abilità linguistiche utilizzando prove tratte dal mondo reale,

promuovendo di conseguenza, un insegnamento ed un apprendimento efficaci. Il Trinity offre, inoltre, un programma di supporto agli insegnanti che riflette stili di

insegnamento e apprendimento flessibili.

La qualità degli esami ed uno stile accessibile conferiscono al Trinity College London un approccio umano, ideato per incoraggiare e motivare tutti gli studenti a raggiungere i loro

obiettivi personali, vocazionali e professionali. E’ riconosciuto come ente certificatore da parte dell'Ufficio di Regolamentazione delle Qualifiche e degli Esami (Office of the Qualifications and Examinations Regulation -

Ofqual). Le qualifiche conseguite, regolamentate dall’Ofqual, sono ora incluse nel Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework - EQF); le qualifiche ESOL

del Trinity sono approvate dalla UK Border Agency (UKBA) per essere utilizzate ove previsto dalla legge per l’immigrazione nel Regno Unito.

Tutti gli esami Trinity di lingua inglese sono mappati al Quadro Comune Europeo di

Riferimento per le Lingue (QCER). E’ un membro a pieno titolo dell'ALTE (Association of Language Testers in Europe). Alle certificazioni di lingua inglese GESE, ISE è stato

conferito il Q-Mark essendo conformi a tutti i 17 standard di qualità dell'ALTE (Association of Language Testers in Europe). Trinity è accreditato come soggetto per la

formazione degli insegnanti dal Ministero Italiano della Pubblica Istruzione (Decreto 2001/01/27 confermato dal Decreto 2005/05/07, prot. 1228).

Le certificazioni Trinity possono essere valutate come crediti formativi per l'esame di

Stato secondo la normativa vigente; principalmente quelle ISE, sono riconosciute da molte facoltà universitarie per l'ammissione e per i crediti universitari. Trinity è incluso nell'elenco degli Enti certificatori pubblicato dal Ministero Italiano della Pubblica Istruzione il 12/07/2012 (Prot. AOODGAI/10899) ed aggiornato il 28/01/2013

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Gli esami orali GESE (Graded Examinations in Spoken English)

Gli esami orali del Trinity (GESE, Graded Examinations in Spoken English) sono disponibili

su 12 livelli (denominati Grades) dall'iniziale all'avanzato, e coprono l'intera gamma del Quadro Comune di Riferimento Europeo (da un livello pre A1 a C2).

Si può accedere al livello più consono alle proprie abilità, dal principiante al livello madrelingua, quindi vi è un esame adatto a tutti coloro che studiano l'inglese, anche per chi sa solamente poche frasi. L'esame consiste in un colloquio individuale con un esaminatore

inviato dal Trinity College London presso la sede d'esame, durante il quale il candidato, dal livello 4 in poi, propone anche argomenti di sua scelta, muovendosi liberamente tra gli ambiti più vari: vita familiare, professionale, musica, sport, viaggi, ambiente, società,

politica, proprio come avviene in una conversazione reale. Il colloquio è strutturato in modo da simulare una interazione naturale, presupponendo che, con l'aumentare del proprio

livello di competenza, il candidato assuma maggiormente il controllo della conversazione durante l'esame. I requisiti linguistici, che il candidato deve dimostrare di riconoscere e

saper utilizzare, aumentano ovviamente assieme al livello di esame sostenuto.

I dodici livelli vengono suddivisi in 4 stadi: Initial, Elementary, Intermediate e Advanced.

Essendo il programma di esame cumulativo gli elementi del primo stadio (Initial) si ritrovano anche in quello successivo e cosi via, in modo che allo stadio Advanced si

ritrovano tutti gli elementi dei tre stadi precedenti.

Il nostro Istituto Comprensivo risulta “Trinity Centre” dal l’anno scolastico 2009.

Sin dall’a.s.2009, la referente per l’intero I.C., è la prof.ssa Gravina Anna Maria Grazia, il cui compito e’ quello di snellire le procedure burocratiche legate all’organizzazione della sessione d’esame che risulta alquanto importante e delicata come richiesto da Protocollo

Trinity.

Quest’anno i candidati prenotati che sosterranno l’esame sono n.70.

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PROGETTI SEZIONI PARTECIPANTI

Progetto Natale « In …canto di Natale» Tutti gli alunni cinquenni

I PROGETTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

I PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROGETTI CLASSI COINVOLTE

Progetto Natale «Rapsodia di Natale»

Classi V

Progetto lettura «Il paese dei bambini» Classi IV

Progetto educazione alla salute (Piano Strategico regionale per l’Educazione alla salute) “ Il gioco della rete ”.

Classi V

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I PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PROGETTI CLASSI COINVOLTE

Progetto sperimentale di ricerca-azione per l’integrazione di alunni diversabili “I come INCLUSIONE”

1 B

Progetto educazione alla salute (Piano Strategico regionale per l’Educazione alla salute) “Prevenire le dipendenze da cellulari, internet, videogiochi e giochi d’azzardo”.

Classi II

Progetto educazione alla salute (Piano Strategico regionale per l’Educazione alla salute) “Prevenire le dipendenze da sostanze stupefacenti, alcool e tabacco”.

Classi III

Progetto « UN ANNO IN CORO» Coro per manifestazione natalizia «Notte fantastica» Coro per la Festa della «MAMMA»

Classi III (Natale) Classi II (Festa della

mamma)

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Progetto SINESTESIE: parole, musica e profumi della Storia

3 E

Progetto Arte immagine

Tutte le classi

Rassegna letteraria : DIDIARIO Classi I e II

Progetto « TUTTI INSIEME PER LO SPORT» Tutte le classi

Progetto « Quotidiano in classe» Classe II C Classi III A-B-C-D

La giornata della scienza « la Scienza a portata di mano» Tutti gli alunni che amano le sfide

POIESIS: non intratur in veritate nisi per charitatem 3 E

Progetto « Alla scoperta della Lingua Italiana» Classi III Alcuni alunni della II B

CINEFORUM «Oltre l’arcobaleno»: nuovi sguardi per nuove visioni Tutte le classi

Il teatro a scuola per conoscere e…pensare Tutte le classi

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ALTRI PROGETTI Progetto proposto dal GAL “Terra dei Trulli e di Barsento” Percorso di “Educazione

alimentare, ambientale e del consumo sostenibile”, da realizzare nel periodo ottobre 2013/maggio 2014, in orario scolastico, con attività di laboratori didattici a cura di esperti del settore rivolto alla classe 3^ A tempo pieno. L’iniziativa, interamente finanziata dal GAL, è finalizzata alla valorizzazione territoriale, che passa anche attraverso la riscoperta di cibi tradizionali e l’educazione alimentare delle nuove generazioni, affinché queste siano, poi, veicoli di trasmissione di conoscenze e comportamenti di sana e corretta alimentazione all’interno delle famiglie, diventando dei “moltiplicatori”. Il Gal, inoltre, intende effettuare degli incontri con i genitori con la partecipazione di un nutrizionista, facendosi carico anche di una manifestazione finale alla quale parteciperanno tutti gli alunni coinvolti nell’azione progettuale.

Progetto Nazionale «Alfabetizzazione Motoria nella scuola primaria» rivolto ad un’intera sezione della scuola primaria ( da sorteggiare), prevede l’affiancamento all’insegnante da parte di un esperto laureato in scienze motorie o diplomato ISEF per 2 ore settimanali in giorni separati. Il progetto presenta caratteristiche comuni e omogenee su tutto il territorio nazionale e rispecchia pienamente gli obiettivi di apprendimento previsti nelle Indicazioni nazionali.

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IL CURRICOLO VERTICALE

L’Istituto Comprensivo “Resta-De Donato Giannini”, per il corrente anno scolastico, ha previsto nel Piano di Miglioramento, redatto sulla base delle Aree di criticità emerse dalla stesura del RAV (Rapporto di Autovalutazione) secondo il Modello CAF Education, un Progetto di Miglioramento finalizzato all’ elaborazione e costruzione di un Curricolo verticale, valorizzando anche il contributo formativo dato dall’adesione alla rete di Scuole con Scuola Capofila il Circolo Didattico “Settanni” di Rutigliano, come previsto dalle Azioni di Accompagnamento riportate nella C.M. n.22 del 26/08/2013. Il Curricolo verticale sarà successivamente approvato dagli Organi Collegiali di Istituto e diventerà operativa dal prossimo anno scolastico. Per il correte anno scolastico, i Docenti avranno, nella loro programmazione didattica ed educativa, come punto di riferimento essenziale i Traguardi di apprendimento, prescrittivi per tutto il territorio nazionale, riportati nel testo delle Indicazioni Nazionali del 16/11/2012. L’emanazione delle Indicazioni implica, da parte degli Istituti Comprensivi, una coerente rielaborazione del curricolo che tenga conto del profilo dello studente, dei traguardi di sviluppo delle competenze, resi ora prescrittivi, degli obiettivi di apprendimento da predisporre all’interno del POF. Di qui l’esigenza, in seno al Collegio, di nominare una Commissione preposta alla elaborazione del curricolo verticale della nostra scuola, con il compito di individuare una progettazione comune dei percorsi disciplinari, all’interno dei campi di esperienza e delle discipline (per l’acquisizione di conoscenze e sviluppo di abilità) e di percorsi trasversali (per lo sviluppo delle competenze).

CHE COSA E’

Il curricolo verticale è lo strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo delineato nel nostro POF e ne sostiene l'impianto culturale. È il necessario complemento dei punti essenziali della nostra offerta formativa, articolandosi nella qualificazione dei curricoli proposti alle famiglie e agli studenti, nella loro distribuzione in tempi didatticamente ed educativamente significativi, nel controllo delle tappe dei processi di insegnamento-apprendimento necessario a rendere conto adeguatamente dei risultati conseguiti.

A COSA SERVE

Il curricolo verticale permette di:

• sviluppare un lavoro continuo con lo stesso filo conduttore metodologico sulle discipline lungo più cicli scolastici;

• sviluppare i passaggi di ciclo scolastico con il minor numero di “discontinuità” possibili;

ISTITUTO COMPRENSIVO

“RESTA-DE DONATO GIANNINI”

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• avviare un confronto metodologico e culturale tra professionisti della scuola che permetta la realizzazione di percorsi di ricerca-azione;

• realizzare formazione interna in servizio con esperti esterni e competenze interne

• centrate sull'aggiornamento disciplinare e sugli strumenti di supporto alla realizzazione del curricolo verticale;

• realizzare un orientamento più efficace che passa dall'orientamento articolato sulle

• informazioni in uscita a un orientamento articolato su competenze in itinere;

• avviare nel tempo attività standardizzate di valutazione dei processi di

• insegnamento-apprendimento;

• avviare nel tempo attività di autovalutazione di istituto.

A CHI SERVE

Il curricolo verticale è traguardato su obiettivi di medio e lungo termine ed è necessario per:

• gli alunni e gli studenti delle nostre scuole, cui metteremo a disposizione uno strumento meglio calibrato sulle loro esigenze, non più interpretate come semplice aderenza ai Programmi o alle Indicazioni ma come presa d'atto della realtà su cui intervenire, sia in termini organizzativi che metodologici;

• le famiglie, che avranno a disposizione un altro strumento per orientarsi nella Offerta Formativa, per capirla, per valutarla nelle diverse proposte;

• i docenti, che potranno confrontarsi su metodologie, programmi, elaborazioni scientifiche più recenti e trasferire questo confronto nella didattica quotidiana;

• la scuola, che realizza un curricolo orientato dal territorio e dai suoi bisogni e costruisce il primo passo per l'autovalutazione di istituto, altro strumento essenziale per realizzare compiutamente l'identità della nostra scuola;

• il territorio in cui operano le nostre scuole, che può trovare adeguate risposte sia organizzative che didattico-educative nel nostro POF.

Per attivare un effettivo percorso di cambiamento e innovazione abbiamo cercato di mettere in atto

adeguate strategie operative mediante :

• il coinvolgimento di tutti gli operatori, quali protagonisti del cambiamento;

• la capacità di darsi delle prospettive, un percorso di sviluppo, dei valori forti, partendo dalle competenze e dalle esperienze presenti;

• lo sviluppo di una buona comunicazione all’interno dell’Istituto e con le famiglie;

• la costituzione di “contest” formativi e professionali da condividere;

• la ricerca e l’uso ottimale delle risorse professionali e finanziarie.

Su queste basi abbiamo cercato di sviluppare il raccordo e il coordinamento tra gli aspetti educativi e quelli organizzativo-finanziari dell’azione formativa attraverso i seguenti passaggi:

• l’elaborazione di un Piano dell’Offerta Formativa unitario e condiviso;

• definizione del quadro complessivo delle risorse disponibili per progetti e attività;

• realizzazione di alcune attività educative e didattiche;

• stesura di una bozza minima degli elementi principali che costituiscono un possibile curricolo verticale;

• avvio del processo di autovalutazione di istituto ( Progetto CAF ).

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La progettazione dei percorsi PON, finanziati dal FSE per le Regioni dell’Obiettivo Convergenza e finalizzati a promuovere lo sviluppo delle competenze chiave fissate a livello europeo, scaturisce da un’ analisi accurata dei risultati formativi degli alunni, condotta in forma sistematica e scientificamente corretta per l’elaborazione di un Progetto Integrato d’Istituto il più possibile calibrato sui bisogni dell’utenza.

Per l’ a.s. 2013/2014 il Collegio dei Docenti unificato ha deliberato all’unanimità, la progettazione di Percorsi di recupero, consolidamento e potenziamento in matematica, in considerazione dei risultati INVALSI 2012, che si sono collocati al di sotto della media nazionale.

L'Istituzione Scolastica, come Scuola Secondaria I Grado 'Resta' BAMM21900G, nell'anno scolastico 2011/12, è stata coinvolta nel Progetto CAF MIUR FORMEZ Scuole Pilota, per il 'Miglioramento della performance delle Istituzioni Scolastiche' PON FSE Asse II Obiettivo/Azione 1.

La sperimentazione ha permesso alla Scuola di avviare un processo di Autovalutazione con l'applicazione del Modello CAF e di elaborare un Rapporto di Autovalutazione ed un Piano di Miglioramento relativi al segmento Scuola Secondaria. La Dirigenza, sulla scorta dei risultati emersi, previa Deliberazione del Collegio dei Docenti del nuovo Istituto Comprensivo, sorto il 1°settembre 2012, ha ritenuto opportuno estendere il modello CAF all'intera organizzazione per il corrente a.s. 2013/14.

Il RAV d'Istituto, ancora in fase di elaborazione e di stesura definitiva, sulla base delle indicazioni fornite dal Gruppo di esperti nei vari Webinar e nei lavori delle Aule virtuali, hanno permesso al GAV(Gruppo di Autovalutazione) di individuare Aree di forza ed Aree di debolezza, di cui si è tenuto conto nella compilazione della Scheda di Autodiagnosi.

'La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure

geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.‘

Galileo Galilei

('Il Saggiatore')

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Il Piano Integrato d'Istituto, pertanto, parte da un'attenta analisi dei bisogni dell'utenza e dai dati comunicati dall'INVALSI sui livelli di apprendimento in Italiano e Matematica. La Dirigenza ed il Collegio dei Docenti, in fase di progettazione dei Percorsi formativi, hanno dato priorità alla Matematica, alla Lingua Inglese e all'Italiano, dopo aver valutato la valenza formativa di tali discipline. L'educazione matematica contribuisce alla formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. La conoscenza e l'uso del linguaggio e del ragionamento matematico, infatti, sono sempre più essenziali per l'acquisizione di una corretta capacità di giudizio, perché avviano gradualmente l'alunno ad 'apprendere a pensare', cioè a sviluppare le capacità di intuire, immaginare, progettare, ipotizzare, dedurre, controllare e verificare, per ordinare, quantificare e misurare fatti e fenomeni della realtà. La progettazione di diversi Moduli formativi di Lingua Inglese, a partire dalla Scuola Primaria, con certificazione a cura di un Ente esterno, risponde pienamente alla strategia 'Ripensare l'istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici' (COM 2012 669) varata dalla Commissione Europea nel novembre 2012: l'apprendimento delle lingue straniere è una dimensione fondamentale della modernizzazione dei sistemi europei di istruzione. A testimonianza della rilevanza delle competenze linguistiche viene, inoltre, introdotto un nuovo benchmark entro il 2020: almeno il 50% dei quindicenni dovranno raggiungere la conoscenza di una prima lingua straniera a livello 'indipendente' e il 75% degli studenti della Scuola secondaria inferiore dovranno studiare almeno due lingue straniere. I PON richiesti per il corrente a.s. sono stati approvati e autorizzati ufficialmente con le note del MIUR del 31.07.2013 e dell’USR per la Puglia del 07.08.2013 e vengono di seguito riportati.

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Codice P.I. Ob. –

Azione C-1-

FSE-2013-103

Titolo Progetto Durata Tipologia della proposta

Logica… mente

Classi terze (S. S. di 1° G.)

ore 50

Competenze in

matematica

Percorso formativo

Scrittori e scritture di tanti

tempi e per tutti i gusti

Classi prime (S. S. di 1° G.)

ore 50

Competenze in lingua

madre

Percorso formativo

Let’s learn English

Classi seconde(S. S. di 1° G.)

ore 30

Comunicazione in lingua

straniera

Percorso formativo

More english for children

Classi terze (S. Primaria)

Ore 30

Comunicazione in lingua

straniera–

Percorso formativo

English for fun

Classi quarte (S. Primaria)

Ore 30

Comunicazione in lingua

straniera

Percorso formativo

I speak english

Classi quinte (S. Primaria)

Ore 30

Comunicazione in lingua

straniera

Percorso formativo

Attiva… mente matematica

Classi terze (S. Primaria)

Ore 30

Competenze in

matematica

Percorso formativo

Matematica.mente@creatività

Classi quarte (S. Primaria)

Ore 30

Competenze in

matematica

Percorso formativo

Tutti matti per la mat…

Classi quinte (S. Primaria)

Ore 30

Competenze in

matematica

Percorso formativo

La matematica non è un

problema!

Classi quinte (S. Primaria)

Ore 30

Competenze in

matematica

Percorso formativo

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PROGETTO CAF MIUR FORMEZ

“MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE”

L’Istituto Comprensivo “Resta- De Donato Giannini” ha aderito, con Deliberazione N. 23 del 5/12/2012 del Collegio dei Docenti, assunta all’unanimità, al Progetto FORMIUR “Miglioramento delle performance delle Istituzioni scolastiche”, realizzato nell'ambito del PON 2007-2013 "Competenze per lo sviluppo" (FSE Asse II Capacità istituzionale - Obiettivo H) dal Dipartimento della Funzione Pubblica, su incarico del MIUR, in collaborazione con FormezPA. La Scuola è stata selezionata, sulla base delle esperienze pregresse nel campo della Autovalutazione d’Istituto(la Scuola Secondaria di I Grado prima della nascita dell’Istituto Comprensivo, aveva partecipato al Progetto come Scuola Pilota nell’anno scolastico 2011/12). Il Progetto, che prevede la stesura di un Rapporto di Autovalutazione( Cfr. Allegato), che è stato inviato al MIUR per essere sottoposto all’analisi del FORMEZPA, si concluderà con l’attuazione del Piano di Miglioramento (Cfr. Allegato), proposto dalla Dirigenza e dal GDM (Gruppo di Miglioramento), per superare le Aree di criticità evidenziate dal Rapporto. Gli obiettivi del Progetto • favorire l’introduzione, nelle scuole di Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, di processi di autovalutazione e miglioramento continuo basati sul modello europeo CAF • sviluppare conoscenze e competenze per l’autovalutazione e il miglioramento continuo secondo i principi di eccellenza del Total Quality Management • promuovere la cultura della qualità della performance organizzativa • avviare un network di scuole “esperte CAF” Le azioni Il Progetto valorizza il know how e le competenze già presenti nelle Scuole che supporta, a distanza o in presenza, attraverso la formazione e l’azione di accompagnamento, per realizzare processi di autovalutazione e pianificazione delle azioni di miglioramento della performance organizzativa basati sul Modello CAF -Attività formativa: a distanza con 5 webinar e la partecipazione ai lavori nelle Aule Virtuali (1°, 2° e 3°Ciclo) -Stesura del Rapporto di Autovalutazione a cura del GAV (Gruppo di Autovalutazione) -Stesura e trasmissione del Piano di Miglioramento - N. 3 incontri territoriali con lo staff tecnico Caf Education e docenti referenti delle altre Scuole della Puglia coinvolte nel Progetto Caf.

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«La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione ecisiva per il miglioramento delle scuola e del sistema di istruzione, poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole».(cfr. INDICAZIONI NAZIONALI)

Le caratteristiche del percorso

Il percorso è strutturato in:

fruizione di formazione a distanza, erogata attraverso i webinar (Area riservata)

in sincrono o in differita.

utilizzo del kit Scuole Pilota CAF, che contiene la strumentazione tecnica per

realizzare le attività.

Le Scuole Pilota possono, inoltre, avvalersi, con il supporto di esperti dello Staff

tecnico CAF, di:

aule virtuali: per accedere ad assistenza tecnica, scambio di esperienze,

confronto e riflessioni.

approfondimenti in forum on line: per ricevere risposta a quesiti tecnici

d’interesse generale.

tutoraggio “one to one” per problematiche specifiche.

bacheca di lavoro: per raccogliere documentazione e dare indicazione sulle

attività da realizzare.

I vantaggi della partecipazione

Per le Scuole: realizzare il processo di autovalutazione in autonomia con un forte

collegamento alla valutazione esterna e un ritorno in termini di visibilità sul territorio.

Per il personale delle Scuole: acquisire competenze ed esperienza sulle modalità di

conduzione del processo di autovalutazione utilizzabili in futuro nell'ambito delle

iniziative del Centro risorse CAF realizzate sul territorio.

Per il Progetto: supportare un elevato numero di scuole a fronte dell'impiego di

metodologie avanzate che riducono i costi di gestione delle attività.

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PROGETTO RESPONSABILE DI

PROGETTO

GRUPPO DI PROGETTO

PON FSE Azioni C1

2013/2014 – Percorsi di

matematica (S.P. e S.S.

di 1° G).

Levanto Maria Rosaria Dalfino P., Volza E.,

Caldararo G., De Fazio G.,

Redavid A.M., Gravina

A.M.G. (F.S.)

Curricolo verticale Spinelli Viviana Colapietro A., FortunatoA.,

Girolamo A., MirizioT.M.

(F.S.), Tria C. (F.S.),

Valentini M. (F.S.), Carenza

B., Tria P.

Inclusione / BES Mancini Maddalena Bello G.C., Lerede M.,

Guglielmi M., Luisi M.

(F.S.), Spada M., Marotta

M., Paradiso P.

Customer satisfaction Tria Carmen (F.S.) Giannini A., Cassotta M., Di

Bari V., Di Noia M. (F.S.),

Rotolo A.M.

PROGETTO CAF PIANO DI MIGLIORAMENTO 2013/2014

Alla luce dei risultati del RAV 2012/2013 e secondo le Linee Guida CAF Education

COMITATO DI MIGLIORAMENTO: Dirigente Scolastico Reggente, Dott.ssa D. CAMPOSEO (Responsabile del Progetto), Palmisano R. (Referente del Comitato), Gravina A.M.G. (F.S. Area 5), Levanto M.R., Mancini M., Santacroce F. (Supporto informatico), Spinelli V., Tria C.

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L’Istituto nella sua struttura organizzativa può essere considerato un sistema complesso che realizza il servizio pubblico di istruzione e di formazione secondo il vigente ordinamento assicurando la fruizione dell’offerta formativa da parte degli esercenti il diritto all’istruzione. Ne consegue che il servizio va organizzato, progettato, agito e valutato sia negli esiti che nella gestione, per far emergere aree o dimensioni di criticità da sviluppare e migliorare in modo da assicurare a tutti gli allievi il diritto ad apprendere. Per il processo di autovalutazione vengono elaborati indicatori oggettivi, organizzati secondo un preciso modello; ogni intervento dell’autovalutazione è strettamente intrecciato con i principi generativi, con le finalità strutturali e con gli obiettivi del Piano dell'Offerta Formativa. L’autovalutazione è un processo di apprendimento strettamente collegato al miglioramento della scuola. Il miglioramento della scuola riguarda numerosi aspetti della vita di un istituto scolastico: l'ambiente e il clima di lavoro, la gestione o l'organizzazione, l'infrastruttura, le relazioni interne ed esterne, ecc. L'aspetto centrale però deve riguardare quelle che sono sicuramente le attività principali della scuola, e cioè i processi d'insegnamento e di apprendimento. Il fine ultimo dell'autovalutazione è il miglioramento della scuola. Migliorare la qualità dell’educazione significa creare le condizioni affinché la scuola diventi un luogo di sviluppo educativo relativamente al curricolo, all’insegnamento ed alla crescita professionale degli insegnanti. Questo comporta la presa di coscienza che apportare determinate modifiche o promuovere determinati progetti di miglioramento può anche significare scontrarsi con resistenze interne, mettere in discussione abitudini e convinzioni radicate nella cultura dell'istituto, rompere gli equilibri esistenti. Il processo autovalutativo mira a ottenere dati oggettivi riferibili alle diverse entità che compongono il sistema-scuola, utili al miglioramento dell’offerta formativa. L'autovalutazione ha un senso quando: - riesce a fornire un'immagine della scuola in cui vengano evidenziati i reali punti di forza e di debolezza; -sulla base di questa immagine vi è condivisione all'interno della scuola su quali siano i correttivi o le misure di miglioramento da applicare. GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE : Dirigente Scolastico, Prof. Ferdinando Brienza, R.Palmisano( Docente referente), C. Tria, M. ValentiniI, A. Colapietro, A. Girolamo, M.R. Levanto, P. Dalfino, F. Santacroce, A. Rotolo,

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MANIFESTAZIONI ED INIZIATIVE

L’Istituto Comprensivo «Resta – De Donato Giannini», rispettando la pluriennale tradizione culturale di voler celebrare “La Festa degli alberi” all’interno del percorso formativo degli alunni, ha accolto l’invito del Ministero dell’Istruzione ad organizzare

iniziative per promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, la tutela della biodiversità e il rispetto delle specie arboree, anche al fine del mantenimento

dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale e per favorire nei giovani comportamenti quotidiani ecosostenibili.

Questo progetto, che investe l’intera scolaresca dell’ Istituto, in una dimensione trasversale e multidisciplinare, si fonda sul principio secondo cui far bene a se stessi, agire bene nell’ambiente in cui si vive è anche far del bene agli altri e contribuire al

buon agire di tutti.

Per la 9° edizione della Festa dei Lettori, bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie

di I grado di Turi, Casamassima, Castellana e Sammichele si sono alternati sul palco, in piazza Capitano Colapietro, in momenti di poesia, canto e danza, dando spazio alla loro fantasia e creatività raccontando «L’Isola», tema della Festa dei Lettori. Ogni classe, ogni alunno,

ogni scuola ha raccontato le infinite sfumature dell’isola come libro, come apertura, come creazione, come emozione, leggendo, rappresentando, descrivendo, disegnando o

danzando. «Ti racconto la mia isola, fiabe e canzoni» il tema trattato dai bambini e dai ragazzi, le cui storie scritte e disegnate verranno inviate al sindaco di Lampedusa, insieme a dei libri omaggio, per la nuova biblioteca che si sta allestendo sull’isola.

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Per un Natale di solidarietà

Colazione di beneficienza

L’iniziativa natalizia «colazione di beneficienza» già attivata negli anni scorsi nella S.S.I Grado, ha lo scopo di raccogliere fondi da destinare ad

associazioni che operano sul territorio nell’ambito del volontariato e delle cure verso i più deboli. Preziosa la collaborazione delle famiglie degli alunni, che

preparano gratuitamente le merende.

In concomitanza con le manifestazioni natalizie organizzate da tutti gli ordini di scuole in occasione del Santo Natale, si svolgeranno iniziative di solidarietà

organizzate dalla Caritas zonale e dall’Unitalsi. Saranno raccolti dalla Caritas i giocattoli in buono stato che i nostri alunni doneranno a favore dei bambini

disagiati; mentre l’Unitalsi proporrà una raccolta di fondi per l’eventuale acquisto di attrezzature sanitarie.

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Questa iniziativa di solidarietà è gestita dall’ Istituto in collaborazione con la Caritas zonale e la parrocchia « M.S. Ausiliatrice» di Turi: i generi alimentari raccolti vengono donati alle famiglie del territorio che vivono in situazioni di precarietà economica e di

disagio sociale; il ricavato in denaro, su proposta delle famiglie, viene devoluto alle Associazioni ONG e all’Unicef .

Non dimentichiamo coloro che vivono nella povertà.

“ …” per non dimenticare la banalità del male!”

Il 27 gennaio del 1945 furono aperti i cancelli di Auschwitz, il campo di concentramento e di sterminio costruito dai nazisti nella Polonia occupata, dove persero la vita oltre un milione di ebrei, tra cui molte migliaia di ebrei italiani. Il Giorno della Memoria è stato istituito per non dimenticare la Shoah e le altre vittime dei crimini nazisti, monito affinchè quanto avvenuto non si ripeta mai più, per nessun popolo, in nessun tempo e in nessun luogo.

In data 4 novembre 2013, in occasione della festività delle Forze Armate, gli alunni della classe 3E della S.S. di 1°G. parteciperanno alla celebrazione civile e

religiosa finalizzata al ricordo dei caduti in guerra.

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Benedizione delle Palme Per un’educazione alla … e con la pace.

Cantiamo…il Natale « In …canto di Natale» : in occasione delle festività natalizie i bambini di 5 anni della

Scuola dell’Infanzia eseguiranno alcuni canti presso la parrocchia S.M. Assunta. Per la Scuola Primaria, gli alunni delle classi quinte eseguiranno una «Rapsodia di

Natale» con parti recitate e cantate e con la coordinazione del prof. Ino Resta presso la parrocchia S.M. Assunta.

Gli alunni della Scuola Secondaria annunceranno il Natale con una manifestazione canora intitolata « Notte Fantastica» coordinata dal prof. Ino Resta, presso la

parrocchia S.M. Assunta.

Benedizione di Gesù Bambino

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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Scuola e famiglia hanno funzioni diverse, ma entrambe necessarie al bambino. Per costruire un ambiente educativo di qualità e favorire la crescita serena ed equilibrata dell’alunno è indispensabile una relazione stretta con la famiglia, per una condivisione di valori educativi. Essa deve essere fondata su: fiducia, collaborazione e rispetto dei ruoli. Gli scambi informativi sull’alunno (caratteristiche, interessi, eventuali problemi, sollecitazioni positive e condizionamenti negativi …) mirano a coordinare gli interventi educativi della scuola e della famiglia. Le modalità concrete con cui si realizza la partecipazione della famiglia alla vita della scuola sono: •partecipazione alle assemblee •colloqui individuali iniziali, periodici e finali •partecipazione ai consigli di classe/interclasse /intersezione aperti ai rappresentanti dei genitori •coinvolgimento negli organi collegiali a mezzo di cariche elettive. Alla componente genitoriale è data l’opportunità di convocare, all’interno dei locali scolastici, l’Assemblea dei genitori per affrontare e discutere democraticamente eventuali problemi inerenti all’organizzazione scolastica, da sottoporre, successivamente, all’attenzione della Dirigenza. La scuola si impegna a valutare e vagliare le proposte, i pareri, le osservazioni motivate dei genitori, in modo da favorire la partecipazione - gestione sociale della scuola, nel rispetto della specificità dei ruoli e delle competenze. Esperienze molto significative sono state realizzate in questi anni grazie al coinvolgimento delle famiglie degli alunni.

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Problema A chi rivolgersi

Problemi del proprio figlio con il singolo insegnante spiegazioni di quanto non vi è chiaro

All’insegnante stesso si chiederanno spiegazioni di quanto non vi è chiaro o vi lascia perplessi.

Problemi relativi alla classe Agli insegnanti della classe direttamente o tramite i genitori rappresentanti di classe

Problemi relativi alla scuola in genere

Al Dirigente Scolastico direttamente o tramite genitori rappresentanti nel Consiglio di Intersezione,Interclasse, Classe

Problemi relativi alla organizzazione amministrativa della scuola

Al Dirigente Scolastico o al Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

Valutazione del servizio COSA FARE SE QUALCOSA NON FUNZIONA La Scuola si impegna ad adoperarsi in ogni circostanza affinché la collaborazione con i genitori sia costante ed efficace. Si impegna, inoltre, a tener conto delle proposte, dei pareri, delle osservazioni, delle motivate critiche dei genitori, in modo da tener sempre sotto controllo il proprio Progetto Educativo. E’, dunque, importante che eventuali problemi siano segnalati dall’utenza, affinché si possano tempestivamente ed efficacemente risolvere insieme. INDICAZIONI PRATICHE

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INTEGRAZIONE SCUOLA – TERRITORIO

“Un bambino ha bisogno di una compagnia di almeno un adulto capace di condividere con lui il senso di stupore, capace di ritrovare con lui la gioia, il fascino, il mistero

del mondo in cui viviamo. . .” (The sense of wonder 1997 - Rachel Carson)

Il C.D. «De Donato Giannini» e la S.S.I Grado «R. Resta» confluiti nell’Istituto Comprensivo, si sono sempre caratterizzati, nel corso degli anni, per l’apertura al territorio, instaurando relazioni molto intense e collaborative con: • gli Enti locali e l’Amministrazione comunale al fine di assicurare a tutti gli alunni l’opportunità di fruire del diritto allo studio

•l’ASL BA 5 Servizio di Medicina Scolastica per una serena ed efficace integrazione degli alunni diversabili ai quali viene assicurata ogni forma di assistenza didattica e specialistica

•l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Turi, grazie al quale gli alunni disabili dell’intero Istituto hanno potuto beneficiare, anche per il corrente a.s., del servizio di assistenza specialistica

•Associazioni ONG, umanitarie e di volontariato

•Associazioni sportive, musicali, culturali che utilizzano i locali scolastici secondo un calendario ben preciso, concordato con la Dirigenza all’inizio dell’anno scolastico

•Caritas diocesana Conversano-Monopoli per educare i ragazzi alla solidarietà verso le famiglie in situazioni di disagio, con la collaborazione delle parrocchie

•l’ANT , attualmente confluita nell’Associazione onlus AMO - Puglia per l’assistenza dei malati terminali di cancro. La scuola attraverso l’azione educativa, sensibilizza gli alunni alla solidarietà verso chi soffre e, al tempo stesso, permette all’Associazione di promuovere, nei propri locali, la raccolta di fondi

•Libreria Eleutera, sede del Presidio del Libro, con la quale ogni anno si realizzano alcune attività comuni ( Festa dei lettori, incontri con l’autore,..) finalizzate a promuovere nei ragazzi il gusto ed il piacere di leggere

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• UNICEF con la quale ha avviato un percorso di sensibilizzazione verso i diritti dei bambini aderendo al Progetto «Verso un scuola amica», promosso dal Miur e dall’UNICEF.

• L’Università degli Studi di Bari – Corso di Laurea in Scienze della Formazione

Primaria, indirizzo Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia, al fine di consentire lo svolgimento di attività didattiche integrative universitarie (attività di tirocinio) nel quadro di una sempre più proficua collaborazione tra Scuola e Università

• L’ Università della terza età • Il Liceo Statale « San Benedetto» di Conversano per permettere alle alunne di

Turi , che frequentano il Liceo, di fare uno stage di formazione e di tirocino presso la Scuola dell’Infanzia del nostro Istituto.

• «Nuovo Fantarca» di Conversano ( Cooperativa sociale onlus)

• La Ditta Catucci, responsabile della raccolta dei rifiuti, con la quale è stata avviata un’iniziativa di sensibilizzazione al problema del riciclaggio e della raccolta differenziata: nel cortile della Scuola gli alunni delle varie classi provvedono a depositare i rifiuti riciclabili. Nei locali della segreteria sono collocati i contenitori per i toner e le cartucce delle stampanti, mentre all’ingresso della Scuola è possibile riciclare le batterie asauste.

• Periodici locali di informazione • Varie Istituzioni Scolastiche del territorio e dei paesi limitrofi, per dare vita a

Progetti integrati di arricchimento dell’Offerta Formativa.

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VISITE GUIDATE E

VIAGGI D’ISTRUZIONE

PRINCIPI GENERALI Le visite e i viaggi d’istruzione, configurandosi come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità e, quindi, come vere e proprie attività complementari della scuola: presuppongono un’adeguata programmazione didattica e culturale predisposta nel nostro I.C. fin dall’inizio dell’anno scolastico dai Consigli di Classe/ Interclasse/ Intersezione, con finalità di integrazione delle normali attività e di opportuno completamento della preparazione degli alunni. Le visite guidate ed i viaggi di istruzione, oltre a favorire l’attivazione di processi di socializzazione, rappresentano gli strumenti per collegare l’esperienza scolastica con l’ambiente esterno. rappresentano un momento di arricchimento culturale degli studenti, pertanto la loro elaborazione si deve realizzare attraverso la partecipazione attiva dei docenti con il coinvolgimento delle altre componenti in sede di proposta. Tutte le iniziative devono essere coerenti con il programma didattico annuale , della cui progettazione sono parte integrante, costituendone un complemento, un approfondimento e un momento operativo. Le iniziative programmate non possono avere finalità meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici, ma devono tendere a precisi scopi sul piano didattico e culturale. Le finalità educative e culturali, pertanto, devono essere preminenti così che le visite e i viaggi diventino un proficuo momento di formazione e approfondimento del lavoro didattico.In tale prospettiva è essenziale il contributo culturale ed organizzativo degli insegnanti e, in particolare, degli accompagnatori. Ogni visita o viaggio d’istruzione dovrà essere preceduto da un significativo momento preparatorio e seguito da una rielaborazione dell’esperienza vissuta. Alle iniziative in oggetto deve essere assicurata la partecipazione della maggior parte degli alunni componenti le classi coinvolte, ma è auspicabile la presenza pressochè totale degli stessi.In stretta connessione con la Funzione Strumentale preposta, i Consigli di Classe/ Interclasse/ Intersezione possono decidere se effettuare visite didattiche e/o viaggi d’istruzione, definendone il luogo, le modalità ed i tempi nell’arco dell’anno scolastico. Il Collegio dei Docenti approva le visite guidate e i viaggi d’istruzione nonché i principi generali di carattere didattico a cui attenersi con il POF relativo all’ anno scolastico. Con delibera del 31 gennaio 2014 il Consiglio d’Istituto ha stabilito che gli alunni dei tre segmenti dell’I.C. potranno partecipare alle visite guidate, ai viaggi d’istruzione e a spettacoli o iniziative di vario genere, se comportano un contributo economico da parte delle famiglie e ad esclusione dei viaggi d’istruzione, fino al tetto massimo di seguito specificato: Segmento Numero massimo di iniziative con contributo Infanzia 2 Primaria 3 S.S. di 1° G. 3

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Per l’a.s. 2013-2014 le classi dell’ Istituto effettueranno le seguenti uscite:

SCUOLA DELL’INFANZIA(alunni di 5 anni) • Visita guidata all’azienda vinicola Coppi di Turi • Visita guidata al Laboratorio Basile di Turi • Visita alla libreria Eleutera di Turi

SCUOLA PRIMARIA Classi prime • Visita guidata alla macchia di Musacco in agro di Turi Classi seconde • Visita guidata al parco avventura “Indiana Park” di Castellana Grotte Classi terze • Visita guidata all’azienda agricola Cipriani in agro di Turi • Visita guidata alla grotta di Sant’Oronzo di Turi • Visita guidata “Laboratorio della creta” di Rutigliano • Visita guidata “ Laboratorio della cartapesta” di Putignano • Visione dello spettacolo «Il gatto con gli stivali» presso il Teatro Kismet di Bari Classi quarte • Viaggio d’istruzione al museo e parco archeologico“ Egnatia “ di Fasano Classi quinte • Viaggio d’istruzione al museo e parco archeologico“ Egnatia “ di Fasano (V A – C) • Viaggio d’istruzione a Roma ( V B-D-E)

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Classi prime . Viaggio d’istruzione ad Amalfi ( 1 g.)

Classi seconde • Viaggio d’istruzione alle grotte di Pertosa(Salerno). Durante la visita alle grotte è

prevista la visione dello spettacolo "L' Inferno" di Dante. (1 g.)

Classi terze • Viaggio d’istruzione in Sicilia ( 4gg.)

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FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Il fondo verrà utilizzato per iniziative volte:

alla piena realizzazione dell’autonomia didattica, organizzativa di ricerca, sperimentazione e sviluppo promosse dalla scuola, anche in rete, nell’ambito del P.O.F. all’arricchimento e all’ampliamento dell’Offerta Formativa.

Nell’impiego delle risorse del Fondo dell’Istituzione Scolastica si dovrà tener conto delle diverse professionalità e dei vari ordini che compongono la scuola. Le attività da retribuire, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, sono quelle relative alle diverse esigenze didattiche e organizzative e alle aree di personale interno alla scuola, eventualmente prevedendo compensi anche in misura forfettaria, in correlazione con il P.O.F.. Con il fondo vengono retribuite:

le attività aggiuntive di insegnamento ; le attività aggiuntive funzionali all’insegnamento; le prestazioni aggiuntive del personale A.T.A.; attività aggiuntive effettivamente prestate dai docenti con funzioni di collaborazione con il capo d’istituto; ogni altra attività deliberata dal Consiglio di Istituto nell’ambito del P.O.F. in considerazione del budget assegnato alla Scuola.

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LA VIGILANZA SUGLI ALUNNI

Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso, la permanenza nella scuola e l’uscita, valgono le seguenti norme:

La vigilanza degli alunni, durante l’orario scolastico, è di competenza del docente e di docenti in servizio nella classe. Gli alunni entrano a scuola nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni e sono accolti dagli insegnanti in servizio alla prima ora. Il cortile esterno e l’atrio accolgono gli alunni in attesa. Sono spazi di passaggio e non di sosta. Negli stessi, fuori dell’orario scolastico non è prevista nessuna forma di vigilanza. Gli alunni in ritardo rispetto all’orario scolastico sono ammessi in classe con decisione del Dirigente scolastico o del suo delegato. Qualora gli alunni abbiano necessità di lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il Capo di Istituto o il docente delegato ne valuterà i motivi, consentendo loro la possibilità di essere prelevati da un familiare o da una persona conosciuta dal personale della scuola. Non è consentito ai genitori accedere alle aule scolastiche dopo l’inizio delle lezioni. Per assenze causate da malattia è necessario esibire il certificato medico, quando esse si protraggono per oltre cinque giorni. Al termine delle lezioni, l’uscita delle scolaresche deve avvenire gradatamente sotto la vigilanza dei propri insegnanti e dei collaboratori fino alla porta d’ingresso. I genitori attendono l’uscita degli alunni nel cortile esterno. Durante l’intervallo è necessario che il personale docente vigili sul comportamento degli alunni nell’aula. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività deliberate dagli organi scolastici. Al termine delle lezioni, la vigilanza degli alunni autotrasportati , è affidata a due incaricati dall’Amministrazione comunale. Durante la momentanea assenza del docente dalla classe la sorveglianza è affidata ai collaboratori scolastici La sorveglianza degli alunni nei corridoi è affidata ai collaboratori scolastici.

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GARANZIA DI SICUREZZA DEGLI ALUNNI Al fine di garantire la sicurezza degli alunni all’interno e all’esterno della scuola, vengono attuati i seguenti provvedimenti di interesse generale: Assicurazione La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni sia la responsabilità civile; essa copre gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell’attività didattica, comprese le visite e i viaggi d’istruzione. Intervallo L’intervallo deve essere un momento di riposo ordinato e rispettoso di persone e cose; è fissato in 10 minuti e si attua sotto l’assistenza dei docenti. “Documento di valutazione dei rischi”, ai sensi dei decreti legislativi n. 626/94 - n. 246/96-n.81/2008. L’Istituzione S. è provvista di un Piano di Sicurezza e di Evacuazione con l’indicazione delle figure sensibili delegate ai vari compiti, previa opportuna formazione, e di un responsabile interno dei Lavoratori addetto alla Sicurezza. La scuola si impegna a monitorare costantemente gli ambienti scolastici per rilevare eventuali fattori di rischio e a sensibilizzare le istituzioni interessate, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna. In ottemperanza ai Decreti Legislativi n. 626/94 , n. 246/96 e 81/2008, la scuola si è dotata di un “Documento di valutazione dei rischi”, fornito dalla ditta Silea, e di un piano di esodo nelle situazioni di emergenza, con il prospetto di assegnazione degli incarichi per la sicurezza, che sono depositati agli atti in Segreteria. Gli alunni sono adeguatamente informati delle norme comportamentali da seguire in caso di emergenza, conoscono i concetti di prevenzione, di rischio e di valutazione del rischio e applicano le corrette procedure per l’evacuazione con due prove annuali di esodo dagli ambienti scolastici.

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

L’aggiornamento e la formazione in servizio riguarda tutti gli operatori scolastici ed in particolar modo i docenti e rappresentano un importante elemento di qualita’ del servizio scolastico. Sono fondamentali per rendere la scuola capace di rispondere alle esigenze di una societa’ che si modifica. L’investimento nella formazione dei Docenti comporta un ritorno in termini di miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento, sul piano della Qualità, per gli alunni, le famiglie e la comunità territoriale. L’art. 5 della legge n. 53/2003 definisce in proposito norme,principi, criteri per l’azione di formazione del personale docente. La scuola organizza corsi di aggiornamento nella consapevolezza delle sue finalita’: ● arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia; ● valorizzazione in senso formativo del lavoro collegiale degli insegnanti; ● promozione della cultura dell’innovazione. Per il corrente a.s. sono stati deliberati i seguenti corsi di formazione: Corso di formazione “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia

e del 1^ Ciclo” La costituzione di reti di Scuole, in quest’ottica, diventa uno strumento irrinunciabile per sperimentare Percorsi di ricerca-azione, i cui risultati saranno successivamente disseminati in altre Scuole del territorio. La Dirigenza, sensibile ai processi avviati dal MIUR e dalla Direzione Scolastica Regionale per la Puglia, ha manifestato la disponibilità ad aderire alla rete di Scuole con Scuola Capofila il Circolo Didattico “Settanni” di Rutigliano. Pertanto il Collegio dei Docenti ha approvato la proposta di adesione alla rete di Scuole, con Scuola capofila il Circolo Didattico “Settanni” di Rutigliano, per avviare un’azione di riflessione ricerca-azione sulle “Indicazioni nazionali per il curricolo della S.I. e del 1° ciclo d’istruzione” (cfr. Circolare Ministeriale n.22 del 26/08/2013, Azioni di Accompagnamento e la Circolare della Direzione Scolastica Regionale Puglia del 26/09/2013 con Bando Regionale, Allegato n. 2). L’approvazione delle “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del 1^ Ciclo” obbliga il corpo docente ad un’azione di formazione sugli aspetti peculiari del Documento, al fine di costruire un Curricolo verticale, coerente e graduale nel rispetto della persona che apprende dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di I Grado.

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Corso di formazione per lo “sviluppo delle competenze digitali”: Adesione alla rete provinciale di scuole per la realizzazione di un Polo Formativo presso l’Istituto Tecnico Economico “ A. De Viti de Marco” di Triggiano, come da D.D. del 25/11/2013.

Corso di formazione “Sicurezza nella scuola”. Corso di formazione rivolto a tutto il personale dell’ I.C. della durata di 12 ore organizzato dalla ditta Silea. Il corso viene realizzato ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs n. 81/2008 e secondo quanto previsto all’Accordo Stato- Regioni del 21/12/2011.

Giornata di formazione per la diversabilità “La classificazione e il funzionamento della disabilità comunicativa: il ruolo dell’ICF nel PEI”, che si è svolto presso l’I.C. “G. Modugno – G. Galilei” di Monopoli e a cui hanno partecipato alcuni docenti di sostegno.

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PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

RICEVIMENTO DIRIGENTE E UFFICI AMMINISTRATIVI

Il Dirigente scolastico riceve il mercoledì dalle ore 11,00 alle ore 12,00 e il martedì e il venerdì dalle ore 15.30 alle ore 17.30.

Il collaboratore riceve il martedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e il giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.

Gli Uffici di Segreteria ricevono il pubblico tutte le mattine dalle ore 11,00 alle ore 13.00 ; il lunedì e il mercoledì dalle ore 15,30 alle 17.30.

CALENDARIO SCOLASTICO

Ai sensi dell’art. 5, comma 2, del DPR 275/99, le singole istituzioni scolastiche hanno facoltà - in relazione alle esigenze derivanti dai piani dell’offerta formativa ed attivati i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio - di procedere ad adattamenti del calendario scolastico deliberato dalle Regioni. Il Consiglio d’Istituto, nel rispetto dell’art. 74, 3° comma del D.L. n. 297/94 relativo allo svolgimento di almeno 200 giorni di lezione ha approvato il seguente Calendario Scolastico per l’ a.s. 2013/2014. INIZIO E TERMINE ANNO SCOLASTICO

12 settembre 2013 INIZIO DELLE LEZIONI 9 giugno 2014 TERMINE DELLE LEZIONI (SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I G.) 28 giugno 2014 TERMINE DELLE LEZIONI (SCUOLA DELL’INFANZIA) FESTIVITA’ Festa di tutti i Santi / Commemorazione dei defunti :1/2 Novembre 2013 Festa dell’Immacolata :8 Dicembre 2013 Vacanze natalizie: dal 21 Dicembre 2013al 6 Gennaio 2014 Vacanze di Carnevale(recupero giorni di lezione rispetto al calendario regionale):3/4/5

Marzo 2014 Vacanze pasquali:dal 17 al 22 Aprile 2014 Anniversario della Liberazione: 25/26 Aprile 2014(recupero 1 giorno di lezione rispetto al

calendario regionale) Festa del Lavoro:1/2 Maggio 2014(recupero 1 giorno di lezione rispetto al calendario

regionale) Festa della Repubblica:2 Giugno 2014 CHIUSURA UFFICI nei giorni pre-festivi ricadenti in periodi di sospensione delle attività didattiche 24/31 dicembre 2013 19 aprile 2014 tutti i sabato di luglio (5-12-19-26) tutti i sabato di agosto (2-9-14-16-23-30)

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DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. FERDINANDO BRIENZA

CONSIGLIO D’ISTITUTO

COLLABORATORI DEL D.S. COORDINATRICI DIDATTICHE

REFERENTI DI PLESSO

PRESIDENTI DI INTERCLASSE

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

FUNZIONI STRUMENTALI

COLLEGIO

DEI DOCENTI

COMMISSIONI

E GRUPPI DI LAVORO

EQUIPE EDUCATIVE

( CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE)

RESPONSABILI DI LABORATORIO

RESPONSABILI DI PROGETTO

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

GIUNTA ESECUTIVA

COLLABORATORI SCOLASTICI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

DSGA

RSU

ORGANIGRAMMA DI FUNZIONAMENTO

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COMMISSIONE INVALSI

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DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Ferdinando Brienza

DIRETTORE SERVIZI GENERALI

AMMINISTRATIVI

Elisabetta Maio

COLLABORATORE

Vicario con delega alla firma

G. Leronni

COLLABORATORE M.A. Spada

COORDINATRICI DIDATTICHE

I. Resta (S.I.)

V. Spinelli (S.P.)

R. Palmisano ( S.S.I.G.)

REFERENTI DI PLESSO

M. Marinelli (S.G.B..)

P. Tria (M.T.C.)

I. Resta ( D.T.B.)

PRESIDENTI DI INTERCLASSE

Classi I:R. Lerede

Classi II: M.Cassotta

Classi III: I.De Tomaso

Classi IV:M Guglielmi

Classi V: L.Tundo

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

Classe 1 A:E. Volza

Classe 2 A:A.P.Girolamo

Classe 3 A:A.Colapietro

Classe 1 B: M.T. Mirizio

Classe 2 B: R. Palmisano

Classe 3 B:M.R. Levanto

Classe 1 C: S. Bianco

Classe 2 C:R. Coletta

Classe 3 C:F.L. Mastrolia

Classe 1 D: S.V.C. Mossa

Classe 2 D: C. Danese

Classe 3 D: A. Giannini

Classe 1 E: A. Fortunato

Classe 2 E: M. Mancini

Classe 3 E: G.C. Bello

ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE

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FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1- Gestione del POF:C. Tria AREA 2-Sostegno al lavoro docente:T.

Mirizio,M.Valentini

AREA 3-Interventi e servizi a sostegno degli studenti:

G.Leronni, M. Di Noia

AREA 4- Integrazione e sostegno alla disabilità:

M.Luisi

AREA 5-Tecnologie informatiche ed innovazione

tecnologica: A.M.G.Gravina

COMMISSIONE INVALSI

V. Spinelli

V. Di Bari

M. Cassotta

RAPPRESENTANTI R S. U. D’ISTITUTO

R. Palmisano

I.De Tomaso

M.Luisi

L.A.Dell’Aera

F.Fuiano

REFERENTI PER LA

SICUREZZA DELLA SCUOLA

Dirigente-Prof. F.Brienza

Società SILEA

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E

PROTEZIONE

F. Brienza

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

Componente docenti

Leronni Giacomo Palmisano Rosa Spinelli Viviana

De Fazio Giuseppina Tria Carmen

Marinelli Marianna Rotolo Anna Maria

D’Orlando Coppi Maria Rosaria

Componente genitori

Susca Loris Cicerone Angela

Redavid Angela Maria Savino Valerio

Valentini Angela Coppi Daniela

De Pascale Giuseppe Nicola Zita Valeria

Componente personale A.T.A. Salice Laura Dell’Aera Lucia Addolorata

Partecipazione di diritto del Dirigente Scolastico:

Prof. Ferdinando Brienza

Partecipazione, su invito, del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi:

Dott.ssa Elisabetta Maio

PRESIDENTE:

Susca Loris

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ORGANO DI GARANZIA

Dirigente Scolastico Prof. Ferdinando Brienza

Componente docenti Ins. Spinelli Viviana Ins. D’Orlando Coppi Maria Rosaria

Componente genitori Sig. De Pascale Giuseppe Nicola

Sig.ra Valentini Angela

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico Prof. Ferdinando Brienza

Direttore Servizi Generali Amministrativi

Dott.ssa Elisabetta Maio

Componente docenti Prof.ssa Palmisano Rosa

Componente genitori Sig.Savino Valerio

Sig.ra Redavid Angela Maria Componente Personale A.T.A

Sig.ra Dell’ Aera Lucia

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Il patto di corresponsabilità scuola-famiglia viene sottoscritto per garantire agli alunni, nessuno escluso, il successo scolastico, perché diventino cittadini “RESPONSABILI DELL’ARMONIA DEL MONDO”.Il patto educativo integra le disposizioni di legge, il regolamento d’Istituto e non si sostituisce ad essi. Il presente patto ha validità per l’intero corso di studi.

Il patto di corresponsabilità scuola-famiglia viene sottoscritto per garantire agli alunni, nessuno escluso, il successo scolastico, perché diventino cittadini “RESPONSABILI DELL’ARMONIA DEL MONDO”.Il patto educativo integra le disposizioni di legge, il regolamento d’Istituto e non si sostituisce ad essi. Il presente patto ha validità per l’intero corso di studi.

Il patto di corresponsabilità scuola-famiglia viene sottoscritto per garantire agli alunni, nessuno escluso, il successo scolastico, perché diventino cittadini “RESPONSABILI DELL’ARMONIA DEL MONDO”. Il patto educativo integra le disposizioni di legge, il regolamento d’Istituto e non si sostituisce ad essi. Il presente patto ha validità per l’intero corso di studi.

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