ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della...

21
Premessa E’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento creativo è quello che riguarda la didattica di base e delle prime fasi di apprendimento. Numerosissime, in questi ultimi anni, le pubblicazioni a riguardo, in cui si confrontano le tendenze didattiche più disparate. In questo contesto è molto difficile inserirsi con idee nuove e, devo dire, questi tre volumi dell’amico Romolo ci riescono perfettamente. Il loro punto di forza sta infatti nella “derivazione” della loro struttura da quelle che sono le reali esigenze degli alunni e dei docenti che operano in questo delicato settore. La divisione in tre volumi (per i tre anni delle scuole medie), l’accostamento di sezioni diversificate, la spiegazione visiva della morfologia dello strumento e delle note sulla tastiera, gli utilissimi collegamenti interdisciplinari con Tecnologia e Scienze (descrizione dei legni) ed Educazione Motoria (corpo umano, postura, muscolatura), i semplici esercizi di composizione, la spiegazione della polifonia con la scomposizione dei brani in più righi, il tutto con il “collante” di una progressività a misura di bambino e con una veste grafica che si avvale di disegni accattivanti, fanno di questa opera un lavoro molto interessante ed innovativo. Mi piace anche notare come sin da subito, dal primo volume, accanto a semplici melodie tratte da brani celebri, fanno la loro comparsa studi facili di F. Sor e poi, nei volumi seguenti, opere semplici di autori come Zani de Ferrante, Nava, Moretti, Meissonnier, oltre che Sor, Giuliani, Carulli, Carcassi, Paganini, Aguado, Coste e Tarrega, testimoniando così ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la validità degli autori classici che tanto hanno contato nella storia della chitarra e della sua didattica. Pienamente risolta quindi l’esigenza di “traghettare” l’alunno partendo da un approccio ludico attraverso facili melodie verso mete più impegnative con brani di autori celebri, esigenza che costituisce uno dei punti più controversi di questo genere di pubblicazioni. Interessanti anche i brani per più chitarre e per flauto, violino, clarinetto e chitarra che danno la giusta rilevanza alla pratica della musica da camera. Le brevi note di storia della chitarra sono, infine, un complemento che inquadra lo strumento ed il suo repertorio dandone la giusta rilevanza storico-culturale. Una bellissima e validissima opera che mi sento vivamente di consigliare a tutti i docenti e agli alunni nei primissimi anni di studio. Lucio Matarazzo Concertista, docente di chitarra presso il Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino e componente fondatore del GuitArt Quartet Avellino, settembre 2008

Transcript of ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della...

Page 1: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

PremessaE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermentocreativo è quello che riguarda la didattica di base e delle prime fasi di apprendimento.Numerosissime, in questi ultimi anni, le pubblicazioni a riguardo, in cui si confrontano le tendenzedidattiche più disparate.In questo contesto è molto difficile inserirsi con idee nuove e, devo dire, questi tre volumi dell’amicoRomolo ci riescono perfettamente.

Il loro punto di forza sta infatti nella “derivazione” della loro struttura da quelle che sono le realiesigenze degli alunni e dei docenti che operano in questo delicato settore.La divisione in tre volumi (per i tre anni delle scuole medie), l’accostamento di sezioni diversificate,la spiegazione visiva della morfologia dello strumento e delle note sulla tastiera, gli utilissimicollegamenti interdisciplinari con Tecnologia e Scienze (descrizione dei legni) ed Educazione Motoria(corpo umano, postura, muscolatura), i semplici esercizi di composizione, la spiegazione dellapolifonia con la scomposizione dei brani in più righi, il tutto con il “collante” di una progressività amisura di bambino e con una veste grafica che si avvale di disegni accattivanti, fanno di questaopera un lavoro molto interessante ed innovativo.

Mi piace anche notare come sin da subito, dal primo volume, accanto a semplici melodie tratte dabrani celebri, fanno la loro comparsa studi facili di F. Sor e poi, nei volumi seguenti, opere semplicidi autori come Zani de Ferrante, Nava, Moretti, Meissonnier, oltre che Sor, Giuliani, Carulli,Carcassi, Paganini, Aguado, Coste e Tarrega, testimoniando così ancora una volta, se mai ce nefosse bisogno, la validità degli autori classici che tanto hanno contato nella storia della chitarrae della sua didattica.

Pienamente risolta quindi l’esigenza di “traghettare” l’alunno partendo da un approccio ludicoattraverso facili melodie verso mete più impegnative con brani di autori celebri, esigenza checostituisce uno dei punti più controversi di questo genere di pubblicazioni.

Interessanti anche i brani per più chitarre e per flauto, violino, clarinetto e chitarra che danno lagiusta rilevanza alla pratica della musica da camera.Le brevi note di storia della chitarra sono, infine, un complemento che inquadra lo strumento ed ilsuo repertorio dandone la giusta rilevanza storico-culturale.

Una bellissima e validissima opera che mi sento vivamente di consigliare a tutti i docenti e aglialunni nei primissimi anni di studio.

Lucio MatarazzoConcertista, docente di chitarra

presso il Conservatorio Statale di Musica“Domenico Cimarosa” di Avellino

e componente fondatore del GuitArt Quartet

Avellino, settembre 2008

Page 2: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

PrefazioneNei corsi a indirizzo strumentale si sente spesso la mancanza di un testo che riassuma e contengatutti quegli argomenti ritenuti utili per il lavoro del docente e lo studio dell’allievo. Pertanto, quandodecisi di scrivere in modo ordinato tutta una serie di appunti inerenti l’insegnamento della chitarranella scuola media, oltre alle esigenze reali degli allievi il pensiero è andato alle discussioni fatte contanti amici e colleghi, sui vari problemi tecnici, sul come affrontarli e risolverli, sul tipo di approccioe repertorio da utilizzare con gli allievi. Spesso, pur partendo da punti di vista un poco diversi ocompletamente divergenti, capitava, tuttavia, di arrivare alle stesse considerazioni finali. Questo miha sempre più motivato negli anni a realizzare un testo che riuscisse a accontentare tutti.Le esperienze personali maturate a partire dal percorso formativo di studi, iniziato e maturato con ilM° Stefano Magliaro, gli incontri con i grandi nomi del panorama chitarristico in alcuni corsi diperfezionamento (Leo Brouwer, David Russel, Manuel Barrueco, Eliot Fisk, Alirio Diaz, BrunoBattisti D’amario) e lo studio di opere di didattica di autorevoli maestri come: Angelo Gilardino,Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc., hanno contribuito a confermare quella che è l’idea di fondo diquesta pubblicazione: non esiste “LA SCUOLA CHITARRISTICA PERFETTA”, può esistereuna tecnica di base comune a tutti, sulla quale, poi ogni maestro adatta quello che è il suo personalepensiero del suono e dell’ interpretazione.Dovendo fornire un testo agli alunni e pensando che a gestirlo saranno poi i docenti, provenienti davarie scuole di pensiero, ho cercato di trattare tutti gli argomenti inerenti la posizione, la tecnica, laditeggiatura, rimanendo il più possibile super partes, evitando di farmi influenzare troppo dal miomodo d’insegnare e suonare, per offrire così un “canovaccio” sul quale i colleghi si possanoritrovare. A tal proposito, per esempio, ho inserito alcune diteggiature proprio dove sonoassolutamente comuni a tutti, evitandole dove si potrebbero prestare a diverse “interpretazioni”;non ho esplicitato il tipo di tocco da utilizzare negli esercizi e nei brani, infatti alcuni docentipreferiscono far iniziare lo studio della chitarra con il tocco appoggiato, altri con quello volante;non ho inserito volutamente le indicazioni di dinamica, in quanto ritengo sia giusto che l’alunno,guidato dal docente, le ricavi da una lettura musicale del brano sviluppando fin da subito unapersonale creatività e interpretazione musicale.Credo che alla fine ognuno possa tranquillamente adattare gli esercizi e i brani alle proprie esigenzetecniche e didattiche.Faccio presente inoltre che l’immagine della tastiera, nei vari esempi e nella sezione degli accordi,è stata volutamente inserita a specchio prendendo spunto dall’esperienza personale nell’insegnamentodi propedeutica musicale per i più piccoli. Proporre un esercizio a specchio è il modo più semplicee immediato per spiegarlo e farlo eseguire.

Page 3: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli.E’ difficile evitare completamente inesattezze e imprecisioni che spesso prendono evidenza solo dall’usodell’opera. L’editore e l’autore ringraziano sin da ora chi vorrà indicarle. Per segnalazioni o suggerimentirelativi al presente volume scrivere a: [email protected] oppure [email protected].

Il testo si articola in tre volumi non necessariamente conseguenzali, anzi credo che sia naturale unuso incrociato degli stessi.

Nel primo volume vengono trattati fondamentalmente tre argomenti principali:1) La morfologia della chitarra, per conoscere lo strumento con il quale si suona e le sue principali e forse più famose “sorelle” la chitarra acustica e elettrica;2) La presentazione della posizione e dei due tipi di tocco (appoggiato e non app.) con una serie di esercizi e facili melodie monodiche per iniziare a suonare;3) La presentazione della polifonia sulla chitarra, i bicordi e una serie di esercizi e facili melodie per iniziare a suonare con l’accompagnamento dei bassi.

Sono presenti inoltre alcuni esercizi interdisciplinari con l’Educazione Tecnica e Tecnologia nellasezione della morfologia e con l’Educazione Motoria nella parte riservata alla posizione con lostrumento.Nel secondo volume vengono trattate le principali attività legate alla tecnica pura: gli arpeggi (sucorde a vuoto, su semplici posizioni fisse, propedeutici per gli arpeggi dell’Op. 1 di Giuliani),esercizi per la mano sinistra, le scale (una e due ottave) gli accordi e gli effetti particolari (armonici,pizzicato, rasgueado, ecc.).

Il terzo volume infine è dedicato al repertorio. La novità rispetto alle altre raccolte è che si avràa disposizione una vasta scelta di brani solistici (ca. 200) divisi in tre periodi:Antico (‘500 - ‘600), Classico (‘700 - ‘800) e Moderno-Contemporaneo (‘900 - 2000); una piccolasezione dedicata alla musica d’insieme e inoltre sarà presente una breve storia della chitarra e deichitarristi, per dare una certa dignità alla nostra disciplina e offrire una visione completa dellostrumento agli stessi alunni.Un ringraziamento particolare va all’amico Diego Barbalace per i disegni che ravvivano i tre volumie all’amico prof. Giuseppe Delia che ha pazientemente rivisto e corretto le bozze.Con la speranza che tale lavoro possa essere di aiuto ai colleghi che lo adotteranno e un piacevolestrumento di studio per gli alunni, vi auguro di cuore buon lavoro.Nicotera, 1 gennaio 2008

Page 4: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

I N D I C EMorfologia della chitarra

Aspetti generali .............................................................................................LA chitarra classica .......................................................................................

Altri tipi di Chitarre .......................................................................................Chitarra acustica ...........................................................................................

Chitarra elettrica ...........................................................................................

Costruiamo una chitarra classica ....................................................................Facciamo Pratica ..............................................................................

A lezione di chitarra

Le corde a vuoto ..........................................................................................

Simbologia chitarristica ..................................................................................Facciamo Pratica ..............................................................................

Accordiamo la chitarra ..................................................................................La posizione .................................................................................................

Facciamo Pratica ..............................................................................

La mano destra .............................................................................................Tocco appoggiato .........................................................................................

Tocco non appoggiato ..................................................................................Facciamo Pratica ..............................................................................

La mano sinistra ............................................................................................

Facciamo Pratica ..............................................................................Le pause .......................................................................................................

La tastiera ....................................................................................................Le alterazioni ................................................................................................

La scala cromatica .......................................................................................

Le note sui primi 5 tasti della chitarra sulla 1a, 2a e 3a corda ............................Facciamo Pratica ..............................................................................

Il pollice .......................................................................................................Facciamo Pratica ..............................................................................

Le note sui primi 5 tasti della chitarra sulla 4a, 5a e 6a corda ............................

Facciamo Pratica ..............................................................................La legatura di valore .....................................................................................

... ancora sul pollice .......................................................................................La scrittura polifonica ...................................................................................

Facciamo Pratica ..............................................................................

I bicordi .......................................................................................................Facciamo Pratica ..............................................................................

pag. 2

pag. 3

pag. 6pag. 6

pag. 7pag. 9

pag. 11

pag. 14pag. 14

pag. 15

pag. 16pag. 18

pag. 20pag. 22

pag. 22

pag. 23pag. 24

pag. 27pag. 28

pag. 30

pag. 33pag. 33

pag. 34pag. 35

pag. 36

pag. 37pag. 37

pag. 39pag. 40

pag. 43

pag. 57pag. 60

pag. 62pag. 66

pag. 68

Page 5: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

Elenco brani

Giro, giro tondo .....................................................................................................

Chiaro di luna ........................................................................................................

Nella vecchia fattoria .............................................................................................

Twinkle, twinkle little star .......................................................................................

Tanti auguri ...........................................................................................................

Variazione sul tema “Là ci darem la mano” ............................................................

Variazioni sul tema “Frère Jacque” ..........................................................................

Il carnevale di Venezia ............................................................................................

Ninna nanna di Brahms ..........................................................................................

White Crhistmas ....................................................................................................

Tu scendi dalle stelle (per 2 chitarre) ......................................................................

O tannenbaum ......................................................................................................

Stille nacht (per 2 o 3 chitarre) ...............................................................................

The first Nowel ......................................................................................................

Jingle bells .............................................................................................................

Alouette ................................................................................................................

Inno degli angeli (per 3 chitarre) .............................................................................

Sinfonia 40 di Mozart ...........................................................................................

La cucaracha ........................................................................................................

Variazioni sul tema “Kum ba ya” ............................................................................

Ciuri ciuri ..............................................................................................................

Hansel e Gretel .....................................................................................................

Cicerenella (per 2 chitarre) ....................................................................................

Il piave (per 2 chitarre) ..........................................................................................

Variazioni sul tema “Piva, piva” ..............................................................................

Studio Op. 60 n° 3 di F. Sor ..................................................................................

Ritorno a casa ......................................................................................................

Marcia di Radetzky ...............................................................................................

Piccola suite nostalgica ..........................................................................................

Melodia popolare russa .........................................................................................

Melodia popolare inglese .......................................................................................

Variazioni sul tema “Oh! Che bel castello” ..............................................................

Stella stellina ..........................................................................................................

Variazione sul tema “Là ci darem la mano” 2 ..........................................................

Variazioni sul tema “Inno alla gioia” ........................................................................

pag. 29

pag. 30

pag. 31

pag. 31

pag. 32

pag. 32

pag. 42

pag. 43

pag. 44

pag. 44

pag. 45

pag. 47

pag. 48

pag. 49

pag. 50

pag. 50

pag. 51

pag. 52

pag. 52

pag. 53

pag. 53

pag. 54

pag. 55

pag. 56

pag. 58

pag. 59

pag. 59

pag. 59

pag. 64

pag. 71

pag. 71

pag. 72

pag. 73

pag. 73

pag. 74

Page 6: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

4

Il Manico

Il manico è formato da: tastiera, paletta emeccaniche.La tastiera viene incollata sulla partesuperiore del manico e ospita i tastini obarrette (a) che servono a delimitare itasti (b).La larghezza dei tasti (non è uguale per tuttala lunghezza della tastiera) diminuisce manmano che ci si avvicina in prossimità dellacassa armonica.Tale larghezza vienecalcolata matematicamente (vediapprofondimento).La tastiera è piatta e più stretta in prossimitàdel capotasto, mentre si allarga verso la cassaarmonica. La larghezza e la lunghezza delmanico varia in relazione ai modelli e secondole preferenze dei liutai.

a

b

Il ponticello (fig.2), a cui viene fissataun’estremità delle corde, ha un compitomolto importante: trasmettere le vibrazionidelle corde alla tavola armonica tramitel’osso del ponte, d’osso o di plastica,dove poggiano le corde.

La Buca e il Ponticello

Le Fasce LateraliIl Fondo

La buca (fig.1) permette l’afflusso d’aria all’internodella cassa armonica e la fuoriuscita del suono. Larosetta è un intarsio decorativo attorno alla buca.

Le fasce laterali solitamente vengono costruite conlo stesso legno del fondo, esse seguono le curvaturedate dal disegno a otto dello strumento e servono atenere uniti tra loro il manico, la tavola armonica eil fondo.

Il fondo è il primo ostacoloche incontrano le ondesonore originate dalla tavolaarmonica. Per questo motivodeve essere costruito con unlegno duro, affinché leonde possano riflettersinel modo più veloce eregolare possibile.

fig. 1

fig. 2

c

Page 7: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

6

Abbiamo già accennato che quando parliamo di chitarra acustica s’intende sia la chitarra classica chela chitarra folk, ma è anche vero che è uso comune indicare la chitarra folk come “chitarra acustica”.

Essa nacque negli Stati Uniti nei primi anni del ‘900. L’aspetto chedifferenzia maggiormente la chitarra classica dalla chitarra folk èsicuramente il suono. A determinare la differenza contribuisconodiversi fattori come le dimensioni dello strumento, la forma e le corde.

ALTRI TIPI DI CHITARREChitarra Acustica

Caratteristiche della chitarra folk

In questi fori vengono prima infilate le corde che,quando messe in tensione durante l’accordatura,verranno bloccate dalla pressione che il pirolo faràcontro il pallino della corda stessa.

Cassa armonicaLa grandezza della cassa armonica nella chitarra folk è maggiorerispetto alla chitarra classica e questo contribuisce a dare un maggiorevolume sonoro. La forma può essere molto simile alla cassa armonicaclassica, anche se molto più grande, oppure diversa come nei modellia spalla mancante, a fondo bombato (Ovation), ecc.

Manico e TastieraLa tastiera, e di conseguenza il manico, è più stretta, leggermentebombata in alcuni modelli e si attacca alla cassa all’altezza del 14°tasto.

Paletta e PonticelloSulla paletta vengono montate delle meccaniche di tipo chiuso, a cuivengono ancorate le estremità delle corde. Al ponticello, invece, lecorde vengono infilate negli appositi fori creati, sul ponticello stesso,e bloccate dai piroli, piccoli “spilli” di plastica dura o legno.

CordeLa chitarra folk monta corde di metallo che le conferiscono uncaratteristico suono brillante e di maggiore volume.

Ponticello

Interno di unameccanica di tipochiuso.

Paletta

Sistema di ancoraggiodelle corde

Pirolo

Ponticello P a l l i n odella corda

Osso

Corda

Page 8: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

11

Facciamo Pratica

Scrivi negli appositi spazi il nome dei vari componenti della chitarra.

Interno dellatavola armonica

1

Page 9: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

18

LA POSIZIONE

Punti di contatto tra corpo e strumento

c) L’avambraccio o il gomito, fondamentelmente, equilibrano lo strumento dallo sbilanciamentocausato dall’azione della mano sinistra e fanno da leva per la mano destra nei suoi spostamenti inverticale.

b) L’interno coscia destra deve semplicemente sostenere il “peso” del braccio destro e non farscivolare verso il basso lo strumento.

d) Il torace come il punto“a” è un contatto cheserve per la stabilità dellaposizione. Ad esso bisognaappoggiare solo unaminima parte del fondoaltrimenti si rischia dibloccare le vibrazioni dellostrumento influendo nega-tivamente sul suono esul volume.

a) La coscia sinistra è uno dei punti d’appoggio fondamentale per tutta la posizione.

Prima di prendere lo strumento prova a sederti e sentirti a tuo agio assumendo la posizione sottoindicata.

La posizione qui proposta è più o meno standar per tutti, in quanto si tratta di trovare i punti di contattotra la persona e lo strumento, di conseguenza il giusto equilibrio per gestire la tecnica delle due mani.Dopo aver stabilito la posizione standard, ognuno dovrà poi trovare la propria posizione in base allesingole caratteristiche fisiche: inclinazione maggiore o minore dello strumento in base alla lunghezza delbraccio sinistro, altezza della sedia in base alla lunghezza delle gambe, altezza del poggiapiede,posizionamento dell’avambraccio destro in base alla sua lunghezza, ecc. .

Il femoreparallelo al pavimento.

Tenere laschiena dritta.

Sollevare da terra ilpiede sinistro tramite il

poggiapiedi.

Poggiare bene il piededestro a terra.

Sedersi sullapunta della sedia.

Distribuirebene il

peso delcorpo suentrambii piedi.

Toracee

fondo(parte superiore)

Avambraccioo gomito

efascia superiore

Coscia sinistrae

fascia inferiore(rientranza)

Interno cosciadestra

efascia inferiore

a

c

b

d

Page 10: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

20

Collegamenti interdisciplinaricon Educazione Motoria e ScienzeIndica quale parti del corpo umano, fra quelli sotto indicati, sono direttamen-te a contatto con la chitarra e le corde nella posizione chitarristica classica.

craniogabbia toracicabacinospalla dxbraccio dxavambraccio dx

mano dxcoscia dxgamba dxpiede dxcolonna vertebralecoscia sx

gamba sxpiede sxspalla sxbraccio sxavambraccio sxmano sx

Scrivi il nome preciso delle “zone” degli arti (superiori e inferiori) e delleossa, attive o passive, coinvolte nell’attività chitarristica.

13

14

Page 11: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

22

LA MANO DESTRA

1) Il contatto con la corda (p. es. la terza).Questo deve avvenire avendo cura di far parti-re il movimento di tutto il dito dalla nocca (a).

Il gesto del tocco appoggiato si può suddividere in “tre fasi” che, anche se trattate distintamente,sono parte di un unico movimento del dito. Esse sono:

2) Il passaggio del dito.Esso imprimerà la forza necessaria afar vibrare la corda (terza) perpoggiarsi, dopo essersi svincolato, sullacorda soprastante (quarta).

Iniziamo a trattare la mano destra perché è proprio grazie a questa mano che possiamo far sentirela voce dello strumento: volume e timbro. Questi due parametri sono direttamente legati alla forza ealla direzione che con le dita imprimiamo sulle corde destinate alla produzione del suono: pollice,indice, medio e anulare. Il modo in cui tali dita vengono in contatto con le corde, determinando ilsuono, viene definito con il termine di “tocco”. Esistono due tipi di tocco quello appoggiato e quellonon appoggiato (libero o volante).

3) Il ritorno alla posizione

a

Tocco Appoggiato

Page 12: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

28

Facciamo Pratica

27

28

29

Gli esercizi nn. 27,28 e 29 possono essere utilizzati come esercizi d’insieme a 2 o 3 voci.

Suoniamo il LAe il SOL

Suoniamo il MIe il RE

Suoniamo il DOe il SI= DO 1

I

= MI 2

II

= LA 2

II

Page 13: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

32

Tanti auguri(canto tradizionale)

38

Variazione sul tema “Là ci darem la mano”(Wolfgang Amadeus Mozart)

Tema

Variazione

39

40

Un altro segno di ritornello

Questo segno di ritornello è un pò particolare perché presenta due “finali”.Ecco come bisogna procedere:

1) si inizia il brano e si arriva al segno di ritornello (battuta n° 8);2) si ripetono le battute dalla n° 1 alla n° 7;3) si prosegue escludendo la battuta posta sotto il trattino con il segno 1 (battuta n° 8) al suo posto si suonerà la n° 9.

Page 14: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

33

DO RE MI

DO I RE I

RE i MI i

SI

2) Bemolle = b (sposta la nota di un tasto indietro abbassandola di un semitono)

Le Alterazioni1) Diesis = # (sposta la nota di un tasto in avanti alzandola di un semitono)

Come facciamo a trovare tutte le note presenti sulla tastiera e su ognicorda della chitarra? Nel libro di teoria “Il Musichese”, avevamospiegato che: sulla tastiera del pianoforte, ogni distanza tra due tasticonsecutivi forma un intervallo di semitono (vedi MusicheseVol. 1). Questo concetto può essere riportato anche sulla chitarra, inquanto i suoi tasti sono tutti a distanza di semitono uno dall’altro.Pertanto, volendo fare un esempio delle prime 5 note sulla secondacorda, ecco le note che otterremo:

LA TASTIERA

RE bbbbbDO #####

Scopriamo ora come si applica sullachitarra lo spostamento causato dallealterazioni del diesis e del bemolle.

Spostamento indietrosulla terza corda.

DODODODODOSISISISISILALALALALA SISISISISI bbbbbLALALALALA bbbbbSOLSOLSOLSOLSOL

Spostamento in avanti sulla terza corda.

SOLSOLSOLSOLSOL ##### LALALALALA ##### DODODODODOSISISISISILALALALALASOLSOLSOLSOLSOL

DODODODODO REREREREREDODODODODO #####

RERERERERE bbbbbSISISISISI

Come lo stesso tasto nero del pianoforte produce unanota che possiede due nomi differenti, la stessa cosa

avviene sulla chitarra; quindi, il tasto delDO Diesis è uguale al RE Bemolle.

Page 15: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

35

Le note sui primi 5 tasti della chitarrasulla 1a, 2a e 3a corda

Per gli esercizi pratici sulla chitarra si utilizzerannole note comprese nella prima posizione (IV tasto),per quelli teorici invece si arriverà fino al V tasto.

41

42

43

PRIMA CORDA

FFFFFAAAAA #####

SOLSOLSOLSOLSOLFFFFFAAAAAM IM IM IM IM I LALALALALASOLSOLSOLSOLSOL #####

LALALALALA bbbbbSOLSOLSOLSOLSOL bbbbb

TERZA CORDA

LALALALALA #####

SISISISISI DODODODODOSOLSOLSOLSOLSOL LALALALALASOLSOLSOLSOLSOL #####

LALALALALA bbbbb SISISISISI bbbbb

SECONDA CORDA

DODODODODO #####

REREREREREDODODODODOS IS IS IS IS I MIMIMIMIMIRERERERERE #####

MIMIMIMIMI bbbbbRERERERERE bbbbb

Page 16: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

36

Facciamo Pratica

Scrivi le note date sul pentagramma e sotto, il tasto della chitarra dove si trovano.

44

45

Segna sotto ogni nota: il nome, la corda e il tasto dellachitarra, dove tale nota può essere suonata (entro il V tasto).

SI3

2 a vuoto

3 IV

SOL3 SI3 bbbbbDO4 FA4 RE4

SI3 LA4

MI4 DO4

LA3

SI3 #

DO4 # FA4 #

SOL3 # SOL4 #

LA3 # RE4 # SOL3 #

RE4 bbbbb

LA3 bbbbb

DO4 bbbbbMI4 bbbbbSOL4 bbbbb LA4 bbbbb

Page 17: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

37

48

Per un migliore controllo dell’apertura e agilità del pollice è bene, inizialmente,eseguire gli esercizi appoggiando le dita a, m e i sulla prima corda.

1) dopo aver suonato con il pollice, non bisogna mandarlo dentro il palmo della mano, ma farlo ritornare nella sua posizione natu- rale, cioè leggermente sollevato rispetto all’indice;2) quando il pollice si sposta sulle varie corde, non bisogna alzare o abbassare tutta la mano ma solo il dito.

IL POLLICE

Facciamo Pratica

46

47

Un’ attenzione particolare, quando si suona, va dedicata al movimen-to del pollice della Mano dx., perchè:

Page 18: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

45

72

Tu scendi dalle stelle(canto natalizio italiano)

Nel prossimo brano suonaassieme a un tuo compa-gno.

Page 19: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

60

LA SCRITTURA POLIFONICA

Gli strumenti musicali si dividono in monodici e polifonici.Quelli monodici (strumenti a fiato e “solitamente” gli archi) non possono suonare più suonicontemporaneamente , quelli polifonici (chitarra, pianoforte, organo, ecc.) invece sì .

I termini MONODICO e POLIFONICO derivano dal greco,il primo da MONOIDÍA [composta da MÓNOS (uno solo)e OIDÉ (canto)] mentre il secondo da POLYPHONÍA [composta daPOLYS (molti) e PHONÍA (suoni)].

Applicato alla scrittura chitarristica il termine polifonia indica due o più “voci” (suoni) eseguitisimultaneamente, ognuno dei quali sviluppa un proprio disegno melodico, naturalmente ogni “voce”deve essere completa e riempire metricamente tutta la battuta.Le composizioni per chitarra sono generalmente a due o massimo tre voci, ma non mancano esempi discrittura a quattro voci. Il fatto poi che si possano suonare accordi di sei suoni simultanei, non significanecessariamente che siamo di fronte a un brano a “sei voci”.

Brano polifonico a 2 vociFernando Sor Op. 31 n°1

Separazione delle 2 voci

1a voce

2a voce

Page 20: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

62

108

Facciamo Pratica

Trascrivi su due pentagrammi il seguente studio a 2 voci di Matteo Carcassi.

Page 21: ScopertaVol1 indice revi - Edizioni · PDF fileE’ fuor di dubbio che nel mondo della chitarra l’ambito che oggi più risente di un fermento ... Mario Gangi, Abel Carlevaro, ecc.,

66

I BICORDIIl bicordo è rappresentato da due suoni che devono essere suonati simultaneamente, quindi su due

corde diverse:

Per suonare i bicordi le dita della mano destra devono fare lo stesso movimento del tocco non appog-giato, ma anziché un solo dito, saranno due dita a muoversi contemporaneamente. Perciò, è importantecontrollare che il suono delle due note sia assolutamente simultaneo (come se fosse un unico suono).

1) Il contatto con le corde.Questo deve avvenire avendo cura di farpartire simultaneamente il movimento dientrambe le dita dalla nocca.

2) Il passaggio delle dita.Esse imprimeranno la forza necessaria a farvibrare le due corde e, dopo essersisvincolate, continueranno il loro movimen-to verso l’interno della mano.

3) Il ritorno alla posizione iniziale.

Anche in questo caso bisogna sottolineare lanecessità che il movimento delle dita parta dallanocca, altrimenti, si rischia di articolare solo lefalangette. Così facendo, si effettua il cosiddetto“movimento ad artiglio”, che ha come conseguenzaun suono piccolo e “spigoloso”.