Sciuscià Anteprima 16 finalisti 2012

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Recanati 24 Marzo 2012 COMUNE DI RECANATI 1 s c iu s c i a XXIII Ediz. Musicultura, instancabile, non si ferma. Quella del 24 marzo al teatro Persiani di Recanati è la seconda tappa del concorso, in cui vengono presentati ufficialmen- te i 16 finalisti selezionati dopo le Audizioni Live alla Filarmonica di Macerata. Le dieci ricchissime serate di Audizioni, conclusesi lo scorso 2 marzo, mostrano i primi succulenti “frutti”. Al teatro Persiani si esibiranno infatti, in anteprima, i 16 artisti selezionati dalla commissione d’ascolto di Musicultura su 48 proposte in gara: Anonima Straccioni, Marta Argenio, Erica Boschiero, Matteo Castellano, Corimè, Tommaso Di Giulio e Bal Musette Motel, Enrico Farnedi, Frei, Adriano Iurissevich, Lettera 22, Lubjan, MarrasDonno, NaElia, L’Orage, Vincenzo Scruci, Carmine Torchia. I loro brani verranno inseriti nel cd compilation della XXIII edizione di Musicultura e, nelle settimane successive, programmati su Radio 1 Rai, partner ufficiale del festival. A condurre magistralmente la serata a Recanati saranno Gianmaurizio Foderaro (responsabile musica di Radio 1 Rai) e Carlotta Tedeschi (caporedattore Cultura e Spettacoli GR Rai). Ospite d’eccezione, eccezionale ed eccelso, è Max Gazzè, artista indefinibilmente definibile, semplicemente uno dei più raffinati esponenti della musica d’au- tore del panorama musicale italiano di oggi. La “patata bollente” delle selezioni di Musicultura passerà poi al Comitato Artistico di Garanzia, cui spetta il compito di individuare sei degli 8 vincitori 2012. Altri due verranno scelti dal pubblico di Radio 1 Rai. Saranno quindi otto i vincitori che si esibiranno sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata nei giorni 15, 16, 17 di Giugno nel corso delle serate finali del Festival. Al vincitore assoluto andranno senza alcun dubbio complimenti, i migliori auguri, e i 20.000,00 euro del Premio UBI - Banca Popolare di Ancona. CAMILLA DOMENELLA a cura della redazione

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Sciuscià l’organo di informazione di Musicultura Gli studenti dell'Università di Camerino e di Macerata documentano gli avvenimenti salienti del Festival In questo numero: i 16 finalisti 2012 e i loro brani - Recanati, il Teatro Persiani e Musicultura - Commissione d'Ascolto di Musicultura - Ricordo di Pepi Morgia - Max Gazzè e Gimmi Santucci padrino dell'Anteprima di Musicultura - Comitato Artistico di Garanzia e il vuoto creato dalla scomparsa di Lucio Dalla - Gli sponsor Banca Popolare di Ancona e Camera di Commercio - Programmazione radiofonica dei brani finalisti su Rai Rado 1 - I giudizi delle Giurie Universitarie - La Redazione Sciuscià si racconta.

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Recanati 24 Marzo 2012

COMUNE DI RECANATI

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sciuscia XXIII Ediz.

concertodei finalisti

special guest

MaX gazzèrecanati

teatro Persiani

Musicultura, instancabile, non si ferma. Quella del 24 marzo al teatro Persiani di Recanati è la seconda tappa del concorso, in cui vengono presentati ufficialmen-te i 16 finalisti selezionati dopo le Audizioni Live alla Filarmonica di Macerata. Le dieci ricchissime serate di Audizioni, conclusesi lo scorso 2 marzo, mostrano i primi succulenti “frutti”. Al teatro Persiani si esibiranno infatti, in anteprima, i 16 artisti selezionati dalla commissione d’ascolto di Musicultura su 48 proposte in gara: Anonima Straccioni, Marta Argenio, Erica Boschiero, Matteo Castellano, Corimè, Tommaso Di Giulio e Bal Musette Motel, Enrico Farnedi, Frei, Adriano Iurissevich, Lettera 22, Lubjan, MarrasDonno, NaElia, L’Orage, Vincenzo Scruci, Carmine Torchia. I loro brani verranno inseriti nel cd compilation della XXIII edizione di Musicultura e, nelle settimane successive, programmati su Radio 1 Rai, partner ufficiale del festival. A condurre magistralmente la serata a Recanati saranno Gianmaurizio Foderaro (responsabile musica di Radio 1 Rai) e Carlotta Tedeschi (caporedattore Cultura e Spettacoli GR Rai).Ospite d’eccezione, eccezionale ed eccelso, è Max Gazzè, artista indefinibilmente definibile, semplicemente uno dei più raffinati esponenti della musica d’au-tore del panorama musicale italiano di oggi.La “patata bollente” delle selezioni di Musicultura passerà poi al Comitato Artistico di Garanzia, cui spetta il compito di individuare sei degli 8 vincitori 2012. Altri due verranno scelti dal pubblico di Radio 1 Rai.Saranno quindi otto i vincitori che si esibiranno sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata nei giorni 15, 16, 17 di Giugno nel corso delle serate finali del Festival. Al vincitore assoluto andranno senza alcun dubbio complimenti, i migliori auguri, e i 20.000,00 euro del Premio UBI - Banca Popolare di Ancona.

CAMILLA DOMeneLLA

a cura della redazione

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Il Teatro Persiani di Recanati ospita, il 24 marzo, la pre-sentazione dei sedici finalisti di Musicultura. Lo spettacolo è di straordi-naria importanza per la cit-tadina che ha dato i natali a Giacomo Leopardi e a Be-niamino Gigli: nel piccolo ma accogliente teatro conflui-scono artisti provenienti da ogni parte d’Italia, che con la loro varietà di stili, di timbri vocali e di melodie portano una ventata di freschezza per le vie del borgo, e anche di notorietà: oltre a Max Gazzè, che è quest’anno l’ospite dell’e-vento, sono infatti presenti come conduttori sia Gianmaurizio Foderaro che Carlotta Tede-schi di Rai Radio 1, partner di Musicultura da più edizioni.Recanati torna quindi ad indossare le vesti di città della musica, oltre che di città della poesia, un antico abito che ogni anno viene ritirato fuori dall’armadio, spolverato ed in-dossato, un abito che ogni anno diviene sem-pre più bello, più ricco ed importante.

ELIsa FRaRE

“La serata di presentazione dei finalisti di Musicultura e gli appuntamenti estivi di Lunaria sono diventati i momenti più significativi della programmazione culturale e aggregativa della nostra Recanati. Un mix di freschezza ed esperienza che garantisce la riuscita di ogni appuntamento nel quale si esaltano la preparazione, le intuizioni e la poliedricità”.

FRANCESCO FIORDOMO Sindaco di Recanati

Con la presentazione ufficiale dei 16 finalisti al Teatro Persiani di Recanati si chiude anche per questa ventitreesima edizione la fase delle audizioni Live di Musicultura. a scremare i nomi dei finalisti dalla rosa dei 48 audizionati è stata la commissione d’ascolto di Musicultura, composta dal direttore artistico Piero Cesanelli, il vicepresidente Ezio Nannipieri, il compositore Marco Maestri, il critico musicale stefano Bonagura e i docenti delle Università di Camerino e Macerata Piero angeli e Marcello La Matina. a loro è spettato l’arduo compito di esaminare attentamente le 48 proposte, scelte tra gli oltre 1000 demo pervenuti alla chiusura del bando, fino a circoscrivere i sedici finalisti. Per i sei della commissione le audizioni sono frutto di un “Lavoro che portiamo avanti per mesi, anche con errori, che inevitabilmente ci sono, ma grazie al quale ci emozioniamo noi per primi”, così afferma Ezio Nannipieri. Un compito non semplice, quindi, quello di mettere da parte emozioni e preferenze personali per procedere al vaglio con assoluta obiettività, soprattutto se le proposte musicali risultano interessanti quanto variegate, come quest’anno.

MaRIa TEREsa aMaTULLI

Ogni anno a giugno si riaccendono le luci sulle sferisterio e su tutta la città di Macerata, grazie a Musicultura. anche il prossimo giugno questa splendida e ormai usuale cornice si riempirà di colori e luci, ma a dettarne le regole non sarà più il regista teatrale Pepi Morgia. sin dalla sua prima edizione, Musicultura si è potuta fregiare della prestigiosa collaborazione con l’indiscusso maestro internazionale della scenografia e del light design, che con il suo immancabile contributo conferiva alla manifestazione sostanza ed eleganza. Ovunque fosse, qualsiasi impegno avesse, Pepi Morgia ha sempre fatto di tutto per non mancare, per respirare sul palco dello sferisterio quell’ispirazione che poi si trasformava in luci, colori e magia. Dal rapporto con gli artisti, dai viaggi verso Macerata, dalle sensazioni sul palcoscenico sapeva ricavare intuizioni favolose che con incredibile maestria trasformava in allestimenti la cui classe e la cui raffinatezza

PEPI MORGIA Luci, colori e magia del regista teatrale per sempre patrimonio di Musicultura

“Dopo un’ultima fase venata di intimismo, le canzoni in concor-so cominciano a guardare an-che al sociale, alla realtà della cronaca quotidiana, inclusi gli aspetti più problematici e in-quietanti. La presenza femmi-nile diventa consistente anche all’interno dei gruppi. Non si poteva assolutamente prevedere che ultimato l’ascol-to dei 48 artisti ospitati dal palcoscenico della società Filar-monica, la commissione esami-natrice di Musicultura si trovas-se così in imbarazzo sulla scelta dei sedici finalisti della 23° edi-zione, data la elevatissima qualità delle canzoni. Così è andata. Macera-ta con il teatro della Filarmonica tra gennaio e febbraio è diventata la capitale indiscussa dalla canzone di qualità. Considerando che ciascun artista ha avuto nel suo set 5 o 6 musicisti ed alcuni, anche qualche tecnico o manager e relativi accompagnatori, la città è stata invasa da circa 400 artisti, provenienti da tutta Italia dando vita a serate indimenticabili assolutamente gratuite che hanno registrato sempre il sold-out. Abbiamo potuto constatare poi, ed è questo per noi uno dei più ambiti traguardi, che fin dal primo anno si è creato un pubblico compe-tente e appassionato che in religioso silenzio sa apprezzare i momenti magici che questi appuntamenti propongono”.

PIERO CESANELLIDirettore Artistico Musicultura

LA PRESENTAZIONE DEI 16 FINALISTI A RECANATI….E LA CITTà SI RIVESTE

DI MUSICA E DI POESIA

erano divenute un vero marchio di fabbrica per Musicultura. Con estrema professionalità riusciva a conciliare le esigenze della regia televisiva con la necessità di esaltare nella cornice migliore le performance degli artisti, in un set impegnativo e pretenzioso come quello dell’arena sferisterio, già bellissima di per sé, ma che toglieva il fiato con il suo tocco. Vederlo aggirarsi nel suo stile total white e perennemente con gli occhiali scuri tra gli spalti, sempre indaffarato ma con un sorriso sornione, era diventato rassicurante per lo staff artistico ma anche per tutta l’organizzazione di Musicultura. Quando un grande se ne va si è soliti dire che si è spenta una stella. Con lui si è spento chi le stelle le faceva brillare sul palco di Musicultura. E per questo non mancherà solo a noi, ma tutti coloro che sotto quelle stelle, da quest’anno vedranno brillare un’altra luce.

ELEONORa BIGELLI

COMMISSIONE D’ASCOLTO DI MUSICULTURAAttenzione certosina e tanta passione

per ricercare i nuovi talenti della musica d’autore

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T’incontro per la strada e mi sembri non soqualcuno con due braccia, testa e piedi peròla bocca è molto strana mi ci soffermo ma boh!Vorrei tu fossi un film girato all’epoca del muto!E inveceparole parole parole parole parli mentre sto pensandoparole parole parole parli a quanto bello sia il silenzioparole parole parli anche quando mi stai interrogandoparole parole parole parole parli tu soloMa tu Brlulullm n’poi capìBrlulullm n’poi capìè inutile che parli tantoBrlulullm n’poi capìBrlulullm n’poi capìNO!Brlulullm n’poi capìè inutile che ascolti tantoBrlulullm n’poi capìè inutile che dici che sei Ing. n’poi capìè inutile che dici che sei Avv. n’poi capìè inutile che dici sei Dott. n’poi capìè inutile che dici Prof.Brlulullm n’poi capì no!Mi dici cosa fai cosa non faiti sto a sentire solo perché avevo deciso che poi mi sarei comunque ubriacatomi dici le cose che puoi le cose che vuoima quando saluti non sai nemmeno com’è che mi chiamo!

Stefano Canu quello strano!Bravo non sonoapplicarmi devo“Come va?”È disattento arriva tardi ogni giorno“È irrequieto!”Sempre in bagno che disturba o legge altro“Chiudi il libro!”“Potrebbe fare di più!”Ma tu Brlulullm n’poi capìBrlulullm n’poi capìè inutile che parli tantoBrlulullm n’poi capìBrlulullm n’poi capìNO!Brlulullm n’poi capìè inutile che ascolti tantoBrlulullm n’poi capìè inutile che dici che sei Ing. n’poi capìè inutile che dici che sei Avv. n’poi capìè inutile che dici sei Dott. n’poi capìè inutile che dici Prof.Brlulullm n’poi capì no!

Note sul registro di classe:ma quale?Non andavo beneè elementare!Alle medie sembravo già qualcuno delle superiori che aveva fatto l’università male!Dicevano: ‘‘Canu ripeta Montale!’’MontaleMontaleMontaleMontale

MontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontaleMontale

Un pizzico di Liceo Classico una scorza d’Ipsia mezzo chilo di Magistrali due cucchiai di Alberghierola ricetta per sapere che non so!

So solo che Socrateè morto StraccioneCercando di rimanere… Anonimo!

Brlulullm n’poi capìBrlulullm n’poi capìè inutile che parli tantoBrlulullm n’poi capìBrlulullm n’poi capìNO!Brlulullm n’poi capìè inutile che ascolti tantoBrlulullm n’poi capìè inutile che dici che sei Ing. n’poi capìè inutile che dici che sei Avv. n’poi capìè inutile che dici sei Dott. n’poi capìè inutile che dici Prof.Brlulullm n’poi capì no!

Ti porto un souvenir dal prossimo mio viaggioche sarà nel deserto, in ogni mio miraggioe tirerò una corda fra la palma e il ventosarà l’aquilone il mio bastimento

Ti porto un souvenir che sa di acqua e saleti porto un souvenir preso dal temporaleti porto un souvenir e una bottiglia vuotaed un ragnetto appeso a questa nuova nota La terra dei poeti sa di sabbia e ventohanno bandito i soldi e i muri di cementohanno lasciato il tempo steso ad asciugaree un paio di finestre a fare entrare il sole

Ti porto un souvenir dal ventre del pianetaun sasso, una conchiglia, un’ape, una monetaun cristallo d’argento chiederò al ghiacciaioed un secondo inciso dall’orologiaio

Ti porterò una mappa che non ha confinie delle indicazioni su dei bigliettininon serviranno strade o rotte da capiresolo gli occhi chiusi quando è l’imbrunire

La terra dei poeti sa di sabbia e ventohanno bandito i soldi e i muri di cementohanno lasciato il tempo steso ad asciugaree un paio di finestre a fare entrare il sole

L’acqua spacca i pontia vallea monte è solo un filoche il mare amando in mare vuol moriree tu mi sembri un fiorellino sulla rivahai che quando l’acqua arrivarizzi la tua testolina

Ti rendi conto che tusputi sul mondocompri una tomba di marmoe ci scrivi “ho sonno”cambi la foto ogni giornoe ogni giorno è un po’ peggioresofferente che non vuoi soffrireamato che non vuoi amare

Ridi dai!E che ci hai il sole in boccae se ti tocca l’acquanon è che moriraise viene l’amoreti ruba quel che hai!

Io ci ho una voce che voglio cantarefino a morire, fino a moriree voglio bere e voglio fumaree voglio farlo con chi mi parequando sto bene non riesco a star malela salute m’è salutare

Ce n’è uno con l’Aidsche balla come non ce l’avessece n’è uno che non ci ha nientema che proprio non se la sentese l’è mai sentita tantoha poco riso, ha poco piantoe sta duro duro duroche s’è costruito un muro!

Ma l’acqua spacca i pontie tu inizi a capirequanto tempo sprecatoe non vuoi più dormiree vorresti gridareperò è l’una di nottee il vicino ti spacca di bottee ti piace lasciarti spaccarec’è un grande ospedale per fare l’amore

ridi daiche t’ha toccato l’acquae l’acqua ha spazzato viaogni pudoreed è morta la morte che avevi nel cuore

Ridi daiche t’ha toccato l’acquae l’acqua ha spazzato viaogni pudoreed è morta la morte che avevi nel cuore

Il vento è caldo il sole è alto giàprendi quel treno e vaitanto lo so che poi ripartirairestare è inutile ormaiparlare adesso nonon può servire nonoi siamo strade che ogni tanto poi si incrocianonon pensare a me io sarò giù in città a ballare fra la gente

E sarò lì sotto il sole della cittàmi perderò fra la gente nell’arialasciami qui senza amore né lacrimesorriderò in questo giorno d’estate

Sempre in partenza in ogni attimosenza fermarsi maiverso orizzonti nuovi magicicercando nuove cittàe scatto foto a tema tu non guardi mei tuoi occhi già lontani ed io quasi invisibileoggi non correrò voglio fermarmi qui e godermi il vento sulla pelle

E sarò lì sotto il sole della cittàmi perderò fra la gente nell’arialasciami qui per le strade della cittàsorriderò in questo giorno d’estate…in questo giorno d’estate…

Io non ti seguirò dovunque andremo scapperemo via di làe il tempo corre inesorabilee tutto passa e non torneràe questa vita se ne va

Oggi non correrò oggi mi fermerò quioggi non correrò oggi io resterò qui

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PROFESSORI

SOuvEnIR L’ACQuA SPACCA I POnTI

vEnTO dI gIugnO

16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI

ANONIMA STRACCIONI(Senigallia – AN)

ERICA BOSCHIERO(Treviso)

MATTEO CASTELLANO (Torino)

MARTA ARGENIO(Caserta)

Una buona tempistica cadenzata da un giocoso ritmo vocale ed un’interpretazione persuasiva.

Una ballad delicata scritta con metafore suggestivemolto ben armonizzata ed eseguita.

Originale sia il brano che l’interprete. Sono messi in campo popular, vintage music ed avanspettacolo.

Raffinate atmosfere che echeggiano situazioni jazzistiche con soluzioni armoniche inconsuete.

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Macchine già pronte chiuse nei box dell’infernodestinate a migliorare, nascoste dal poterereligioni trasformate sotto grandi occhicon l’intento dei potenti, a controllar le menti

Medicine nuove contro l’arte di chi uccideben protetto da chi dentro il pugno, stringe il mondopietre mai scagliate contro l’arroganzadi un patriottismo falso travestito da eleganza

* Scio-i sciohô: Nio ze sô. Nio ze sciô. Nio ze tai. Nio ze richi. Nio ze sa. Nio ze in. Nio ze en. Nio ze ca. Nio ze hô. Nio ze honmac-cuchiô tô.

(Traduzione) Ogni fenomeno della vita consiste di: aspetto natura entità potere azione causa interna relazione effetto latente retribuzione e della loro coerenza dall’inizio alla fine

Del non dimenticare mai si nutre la vendettaanche se gli anni han cancellato, chi l’ha provocatavite accarezzate da una visita indiscretaspesso fulminante, quanto spesso anche scacciata

Mano per paura di morire in modo infamescava pochi metri per saziare quella fameche mani bianche sotto e nere sopra stan toccandoe mani bianche sotto e sopra stan dimenticando

No

* Tratto dal secondo capitolo del Sutra del Loto

Sono quello che butta tutto per terraspero che qualcosa cresca e invece nolascio per la strada tutti i miei progettima alla fine i conti non mi tornano

Sono quello che ricorda tutte le canzonima cos’ho mangiato ieri noalle volte mi risveglio in camere d’albergoe dove sono proprio non lo so

Tu mi chiedi se son mica di Cesena e ti rispondo sìpoi mi chiedi mi sai mica dire dov’è Corso Sozzi nonon lo sonon lo so Corso Sozzi non lo so

Sono esperto di fumetti e patatinenon ho proprio idea di cosa sia la Borsaio mi nutro di fumetti e patatinequindi tu non mi parlare mai di Borsa

Poi mi chiedi cosa penso vuoi aver la mia opinione sìio mi frugo nelle tasche ma non trovo un’opinione quinon ce l’ho non ce l’ho un’opinione non ce l’honon lo sonon lo so Corso Sozzi non lo so

C’è chi ha la risposta pronta per ogni domandama lui le domande non le fac’è chi è sempre pronto a farsi intervistarema di cose poi da dire non ne ha Da bambino vomitavo i cetriolise li mangio adesso non lo faccio piùmi spaventa chi non mangia i cetriolie le cose nuove non le manda giù Tu mi chiedi se son mica di Cesena e ti rispondo sìpoi mi chiedi mi sai mica dire dov’è Corso Sozzi nonon lo sonon lo so Corso Sozzi non lo so

Neri capelli, dal collo alla schienabaciami, baciami, baciami ancorabianche le mani, si muovono nudecercano, cercano, cercano, in ogni dove

Questa notte sarò da solo

Braccia sospese su maniche violanavigo, navigo, navigo ancoral’ultima luce si arrende alla sera sui tetti lamenti di gatti, ombre di luna

Questa notte sarò da solo

Scusamise sono malinconicocome un albergo al mare senza un anima a novembrescusamise ho preso il brutto vizio di scagliar la prima pietrala seconda e poi la terzatriglie, mascolini, sarde, alici e pesci re testa a colazione, pancia a pranzo, coda a cena è tutto fosforoe non mi scordo più niente, e non mi scordo più niente io non mi scordo più te!

Ma io, voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te non è tanto dolce naufragare, e mentre vado a fondo penso a teio voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di tenon è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso a te!

Mentre vado a fondo penso a te, mentre vado a fondo penso a tementre vado a fondo penso a te!

Il cavallo nero viene incontro galoppandomi raggiungepoi mi afferra nella notte mi rosicchierà le ossae mi sotterra nella tomba, tomba, tomba…Pensami vicino oppure pensami lontanonon importa, io ti lascio due appuntie ti chiedo perdono mentre scendo giù!

Ma io, voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di tenon è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso a teio voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di tenon è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso in tre

Scricchiola una luce mi avvolge tra i flutticala la mannaia salpiamo stanotteprendo un po’ di terra, la metto in tascacala la mannaia e ti penso di più

Rimane il fatto che io voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di tenon è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso a te io voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di tenon è tanto dolce naufragare mentre vado a fondo penso a te … A te

nuOvE mEdICInE

CORSO SOzzI OmbRE dI LunA

LE mIE SCuSE PIù SInCERE

16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI

CORIMÈ(Brescia)

ENRICO FARNEDI(Cesena – FC)

FREI(Bagno di Romagna – FC)

TOMMASO DI GIULIO E BAL MUSETTE MOTEL (Roma)

Atmosfere day after musicate tra sacre orazioni e suggestive scale atonali.

Presa immediata per questa canzone con una linea melodica diretta aperta a piacevoli armonizzazioni.

Viene introdotta una cantabile melodia su una struttura molto “tirata” ritmicamente. Il risultato è innovativo.

Swing rarefatto con testo a mo’ di sceneggiatura e un’interpretazione disincantata ma coinvolgente.

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La vita mi tocca e piangefra un caffè e un articolo di Scalfarila barista che sorridedue studenti, un turista un vecchietto in stampellecon un pacchettino di paste legate al ditoper la moglie o i nipotim’immagino

C’è una mamma con la carrozzinabimbo bellissimo che fa lalalalalaferite insanabili d’appartenenze mancatedi figli mancati, d’affannoso vagare

Spritz, bianchetti, cappuccini, due cestini di risoun krapfen alla crema, due paste al cioccolatopizzette al pomodoro, croissant dolce e salato

Viva la vita, pagata a ratecon la 600, la lavatriceviva il sistemache rende uguali e fa felicechi ha il poteree chi invece non ce l’ha Mais oui bonjour monsieur, asseyez-vous what would you like, one cappucino?Caro Augias, come diceva Jean Cocteau, Caro Scalfari: “La classe dirigente è lo specchio d’una società civile priva di freni morali oppureil cattivo esempio degli “ottimati” incoraggia la massa a infrangere principi e normative?”

Bar di Venezia, buona domenica c’è il Bepi che smadona ”El xe tuto un magna magna, ciavemose ‘n ombra?... com’en?...Ciao Massi!”Un’anziana in pelliccia col rossetto sbavatoe il Mario in divisa che fa il capitanola vita è un lungo fiume tranquillola vita è bella senza il morbillo

Viva la vita, viva la vita posto flessibile, mutuo variabile viva il mercatoviva lo spread che fa felicechi ha il poteree chi invece non ce l’ha

Viva la vita, sì, già, la vitaViva la vita, la nostra vita c’è chi si bagna chi c’ha l’ombrello ed è felicechi ha una vitae chi invece non ce l’ha In ricordo di Ivan della Mea

Queste ferite sono verdi queste ferite sono azzurre queste ferite sono occhi non li guardare che ti perdi

Sono due occhi di bastardo sono due lampi per sedurre sono due candidi rintocchi non li guardare tu codardo

Neralaà biancalaè rossalaì verdelaù oblù oblò cazzo ne so oblò oblù io non sei tu

Questa infinita tenerezza questo volermi ricreare questo castrarmi e vomitare nella più sordida purezza

Sono soltanto alcune parti della mia voglia di godere della mia voglia di morire della mia voglia di sbranarti

Rossalaì verdelaù neralaà biancalaè oblù oblò cazzo ne so oblò oblù tu non è me

Guarda che non vedrai domani guarda le squallide suburre guarda i cuscini di pidocchi ma non guardare le mie mani

Nelle mie mani c’è un fucile nelle mie mani c’è un veleno nelle mie mani c’è un rasoio che brilla cieco mentre muoio

Biancalaè neralaà verdelaù rossalaì oblù oblò cazzo ne so oblò oblù lei non sei qui

Non mi guardare che ti perdi non mi parlare che non sento non mi toccare che mi sporchi non profanare gli occhi verdi

Io ero il fiume che lambisce io ero il cancro che guarisce ero la carne che marcisce io ero il lupo che guaisce

Verdelaù rossalaì biancalaè neralaà oblù oblò cazzo ne so oblò oblù io è di là

Il mio insuccesso nei tuoi riguardi ha finito con ostruire ogni mia capacità creativain un modo particolarmente disastrosoquale mai avevo provato in precedenzanon posso abbandonare l’incertezza dell’artenonostante non sappia che cosa posso sperare di concludere

Un blocco che esilia uno da se stessol’hai mai provato?Un blocco che esilia uno da se stessol’hai mai provato?

Ma come fai a trovare il tempo per scriverecon il da fare che hai?Deve essere splendido avere un passatempo del generema sei sempre stata una ragazza stranala mamma come va?La mamma come va?Era un uomo così simpatico tuo padreio lo ricordo bene…

Un blocco che esilia uno da se stessol’hai mai provato?Un blocco che esilia uno da se stessol’hai mai provato?

Un blocco che esilia uno da se stessol’hai mai provato?

Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…

Ma sei sempre stata una ragazza strana... Ma sei sempre stata una ragazza strana...Oh!

Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…Secondo voi sono radiofonica?Secondo voi sono radiofonica?…

Notte sterminata quella chescivola via dal finestrinoe sfuoca fino a perdersiquadro fuori fuoco la realtàed è un diluvio la cittàche mi trascina dentro sénell’autoreverseTeresa

Ricordi le luci della stazionele stelle in fialette di metadoneti amoe non smetteva più di piovereda giorniin notti calibro ventitréle anime salve di De Andrémi vedonovoltarmi e correre chilometrilontano da te

Castelli di fiammiferi le miedifese che crollavanoa un tuo battitodi cigliavetro in frantumi la realtà

ed ora è nostra la cittàche ci trascina dentro sénell’autoreverseTeresa

Ricordi le luci della stazionele stelle in fialette di metadoneti amoe piove, piove, piovepiovein notti calibro ventitréle anime salve di De Andrémi vedonovoltarmi e correre chilometrilontano da tericordi il colore del metadonele stelle, rincorrersi alla stazioneil verde si asciuga sulle rovineed il sudore sulle lenzuolain notti calibro ventitréle anime salve di De Andrénon mi fermanoed ora corro amorechilometri lontano da te

bAR dI vEnEzIA dA un TAvOLO LEggEndO LA REPubbLICA

QuESTE FERITE SOnO vERdI PAROLE ASSEnTI

CALIbRO vEnTITRÉ

16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI

ADRIANO IURISSEVICH(Venezia)

L’ORAGE(Aosta)

LUBJAN(Padova)

LETTERA 22 (Recanati – MC)

Canzone d’autore doc che oltre ad un prezioso testo offre una melodia e una interpretazione di serie A.

Un etnico evoluto al servizio di un bello studio vocale ed un testo poetico e spiritoso.

Bella prova di sperimentazione parlata, sposata ad una trascinante e rotolante interpretazione.

Brano centrato che entra immediatamente, in cui si leggono anche buon gusto e buone scelte sonore.

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Era mattina secoli fa, o sera, o forse, chissàgiochi, grembiuli, le mamme, il cortile, la polvere e un grigio sottileoltre il cancello era tutto, era il mondo, per me spaventato e giocondonon è più cosìora passo i minuti a contare in un verso quei giorni perdutiCadeva la pioggia, cadeva leggera, cadeva sui tetti e la serascendeva dal cielo lontano sui monti e sul pianobagnava una lacrima, un dubbio e un sorrisobagnava i pensieri ed il visoe sotto quel cielo lontano un’allegra MilanoPoi venne un maggio e il tempo si sa cammina, ma corre l’etàcambiano i sogni, le strade, gli amici e ricordi più o meno felicilenti crescevano a fare spessore, a riempire la mente ed il cuore non è più cosìio mi agito ancora, ma i ricordi di oggi son meno di alloraÈ un’altra vita, è un’altra città, il sole ed il vento che vanotti di stelle incredibili e chiare fra i giorni e il confine del mareio alla finestra e quel libro di storia, di genti perdute e di gloria chiedeva pietàe quel giorno un po’ scuro, alla fine d’autunno, ne sono sicuro

Cadeva la pioggia, cadeva leggera, cadeva sui tetti e la serascendeva dal cielo lontano sui monti e sul pianobagnava una lacrima, un dubbio e un sorrisobagnava i pensieri ed il visocadeva dal cielo lontano sui fiori e sul granoPoi all’improvviso le voci ed il rombo, le grida e gli anni di piombosassi, cartelli, colori e striscioni, i compagni e le nuove canzoninoi sulla strada lì a correr lontano, in fuga, ma presi per manonon è più cosìora tutto è cambiato, è rimasto uno sguardo o un sorriso rubatoÈ un’altra vita, è un’altra realtà e più di qualcosa non vagiro ma intorno non vedo e non sento che freddo, il fuoco si è spentosi è addormentata la rivoluzione davanti a una televisione e finisco cosìun po’ allegro, un po’ sordo, una tazza di latte e poi ancora un ricordoCadeva la pioggia, cadeva leggera, cadeva sui tetti e la serascendeva dal cielo lontano sui monti e sul pianobagnava una lacrima, un dubbio e un sorrisobagnava i pensieri ed il visocadeva dal cielo lontano sui fiori e sul grano

E se Giuda avesse avuto un buon motivoper fare ciò che ha fattoper dire ciò che ha dettopensaci benese non l’avesse fatto apposta“ho dato solo la risposta”quella giustapensaci benecambieresti idea?

Su tutto quello che ti hanno insegnatosulla bandiera che hai sventolatosu quell’amore semivissuto e seminterratoper quel partito che hai votatoper quella notte che hai combattutocon la morale che ti hanno iniettato e che ti ha schiacciatodimmi cambieresti idea?O no?

E seGiuda invece non avesse piantoanzi“non ho il minimo rimpianto”Perché?“Perchè mi piaccio così”.

E se avesse speso tutti i suoi denaridi notte e a mignottecome un qualsiasi politico da quattro soldi di ieri di oggi e di domani dimmicambieresti idea?

Su tutto quello che hai imparatoe che nessuno ti ha mai insegnatosulla famiglia che ti sei fatto firmando il pattosu quel lavoro che ti ha piegatoè stata la schiena che intanto ha pagatoma sulla rottura socialedimmicos’hai da dire?Per quella volta che ci hai credutoper quella volta che non hai cedutoma tutto il sole che non hai avutoa chi l’hai lasciato…

E se Giuda invece non fosse esisitoma fosse l’invenzione di un partito dimmi… risveglieresti idea?...

Daniela ha aperto un’otticaci ha speso qualche soldo lontano dai clamori di cittàviveva qui coi suoi una vita fa Giuseppe è un fabbro inutilee ha un lavoro nuovo aggiusta macchinari, dà lo startai giochi di metallo al luna park

Francesca ci ha un maritoche le vuole tanto bene ricordo che voleva star con me…… coi miei pensieri e un litro di caffè Turuzzo è un buon meccanicoe ride alla sua vita mi chiede se ogni tanto penso a leimi dice poi: ma come cazzo sei?

Mi manca l’aria ed esco su in paese fino a quando questo fiato poco atletico mi porta a casa mia le case basse, case popolari, sono sempre meglio di una fottutissima città, in periferia ed evito gli sguardi perché non ho più il coraggio di rispondere con pallidi sorrisi in agonia la gente mi saluta e pensa che nella mia vita ci stia bene… … ma quale bene?

Pasquale ha seppellito quisua moglie e il suo dolore nessuno l’ha saputo, neanche iocon lui c’erano i figli… non c’era Dio mia madre mi domandase per cena torno a casa mi chiede se ci penso ancora a leimi dice poi: ma come cazzo sei?

Mi manca l’aria ed esco su in paese fino a quando questo fiato poco atletico mi porta a casa mia le case basse, case popolari, sono sempre meglio di una fottutissima città, in periferia ed evito gli sguardi perché non ho più il coraggio di rispondere con pallidi sorrisi in agonia la gente mi saluta e pensa che nella mia vita ci stia bene… … ma quale bene?

Verde pedone è rosso o arancionemi fermano

Pesca o limonesei più giallo o marrone ti osservano

Ma la mia pelle beve e vive sensibilitàsi veste di tele s’intinge nel miele o in questa nuova società

Verde carminio del sol magrebino che scende e sfuma tutta la cittàci vuole vantaggio, ci vuole coraggio, ci vuole coerenza

Ma la mia pelle beve e vive sensibilitàsi veste di tele s’intinge nel miele o in questa zozza società

Camaleonte sono il re nuovo della giunglacambio diecimila volte mantenendo l’identitàmille facce, mille luoghi, mille veritàchi dice è difesa, chi dice è una resa, la mia coerenza

Verde pisello a chi piace l’uccello c’è chi è per la ricercaci vuole distacco, ci vuol che mi adatto, coscienza in crescita

Ma la mia pelle beve e vive sensibilità

si veste di tele s’intinge nel miele o in questa multidimensionalità

Camaleonte sono il figlio di quest’epocami giro mi specchio, mi volto rispecchio l’intreccio di questa realtàun po’ mi adatto un po’ mi stanco anche questa è la veritàviaggiare, sentire sfidare, cambiare la società

Camaleonte sono il progresso dell’epoca, cambio infinite volte forse è questa la mia identità

Chi dice è difesa, chi dice è una resa la mia coerenzaChi dice è difesa, chi dice è una resa la mia coerenza

CAdEvA LA PIOggIA

CAmbIERESTI IdEA? CASE POPOLARI

CAmALEOnTE

16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI 16 FINALISTI

MARRASDONNO(Bologna)

VINCENZO SCRUCI (Bologna)

CARMINE TORCHIA(Milano)

NAELIA(Roma)

Una poetica parte introduttiva che si apre ariosamente nella melodica e nel testo del ritornello.

A dimostrazione di come si costruisce un terzinato moderno con un circolare interrogativo testuale.

Una serie di immagini neorealiste che si integranoperfettamente con interpretazione e musica.

Grande personalità vocale che caratterizza e valorizza un brano che può risultare a volte frammentario.

Page 7: Sciuscià Anteprima 16 finalisti 2012

In uscita il cd Compilation della XXIII edizione di Musicultura, pro-dotto in collabo-razione con la Camera di Com-mercio di Mace-rata con i brani dei 16 finalisti 2012.Il cd potrà essere acquistato in tut-ti i punti vendita Feltrinelli e in tutti i migliori negozi di dischi d’Italia.

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sono oramai sette anni che la UBI - Banca Popolare di an-cona, attenta ai valori del territo-rio marchigiano, sostiene il Festi-val di Musicul-tura che come ogni anno per-mette a tanti giovani di esprimere la loro bravura e il loro talento attraverso la musica.La Banca Popolare di ancona è grata a Musicultu-ra poiché in questo modo essa riesce a facilitare l'espressività artistica dei nuovi cantautori con grande professionalità e coinvolgimento. Per que-sto motivo il presidente Corrado Mariotti con le parole “La banca continuerà a dare il suo soste-gno” sottolinea la necessità di contribuire al lavo-ro svolto da Musicultura sia per la musica italiana che per il territorio. Il Festival è, inequivocabil-mente, un polo di attrazione per le Marche poiché ne valorizza gli aspetti storici, culturali, artistici e ambientali. Proprio per questo la Banca Popolare di ancona si riconferma project partner per tutte le fasi del Festival, mettendo a disposizione anche il premio finale, un assegno di 20.000.00 euro, che verrà consegnato al vincitore assoluto. Una somma considerevole che permette al vincitore di poter proseguire il suo lavoro e di continuare ad inseguire il suo sogno.

MaRIaNGELa PUPILLO

Gimmi santucci, classe 1968, ha collaborato anche con Raf nell’album “Numeri”. Ha pubblicato diversi interventi di arte, di storia, tra cui l’intervista a Jacques de Molay per Radio Vaticana.

I 16 brani finalisti entreranno a far parte del Cd Compilation della XXIII edizione del Festival, pro-dotto grazie alla collaborazione della Camera di Commercio di Macerata che diviene grazie a Mu-sicultura un produttore musicale, atto a privilegia-re la musica d’autore. Essenzialmente la missione della Camera di Commercio consiste nella promozione economi-ca, nello sviluppo del sistema delle imprese e dell’e-conomia locale, attraverso una sin-tesi che concilia le varie esigenze di tutti i settori: quale occasione migliore se non promuove-re e valorizzare il territorio mediante Musicultura?L’obiettivo del Cd Compilation è quello di creare un ponte virtuale tra la musica proposta dagli arti-sti emergenti e il territorio. Infatti, il maceratese in questo modo viene valorizzato a livello nazionale in tutti i settori, perché ad interessarsi al Festival non sono solo gli enti che lo sponsorizzano, ma anche i media locali e nazionali. La cooperazio-ne di tutti fa sì che le qualità di Musicultura e il maceratese siano amplificate al meglio, raggiun-gendo così l’obiettivo preposto dalla Camera di Commercio.

DONaTELLa RaPUaNO

COMITATO ARTISTICO DI GARANZIAFirma d’autore su Musicultura

Il Comitato artistico di Garanzia è composto da eminenti nomi della musica, della poesia, della letteratura, ed è ormai un’istituzione nella storia del Festival sin dal 1990, quando De andrè e Giorgio Caproni ne divennero i primi firmatari. La sua valutazione delle sedici proposte emergenti e la circoscrizione della rosa degli otto vincitori destinati allo sferisterio avvengono secondo modalità ormai rituali: a ciascuno dei componenti del Comitato saranno inviati un book e un cd contenente i brani selezionati, in base ai quali dovranno esprimere tre preferenze motivate su un’apposita scheda valutativa. I sei concorrenti che avranno in questo modo raccolto un maggior numero di preferenze andranno a fare parte degli 8 vincitori di questa ventitreesima edizione. anche per quest’anno, grandi nomi fra i ranghi di Musicultura: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Maurizio Maggiani, Curzio Maltese, Fiorella Mannoia, Dacia Maraini, Gino Paoli, Pau (Negrita), Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Michele Serra, Daniele Silvestri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti, Lello Voce.

MaRIa TEREsa aMaTULLI

Musicultura ha perso un amico di vecchia data. sull’improvvisa scomparsa di Lucio Dalla è stato detto praticamente tutto, e a noi non resta che ricordarlo come si ricorda un compagno di av-venture, un Maestro saggio e discreto: da anni Lucio offriva il suo contributo al festival come membro del Comitato artistico di Garanzia, e lo faceva regalando alla gara un suggello di indi-scussa qualità, ascoltando e valutando con at-tenzione i brani dei 16 finalisti. Ma ha anche partecipato numerosissime volte al festival: l’ul-tima nel 2006, quando ha preso parte dal vivo alle serate finali dello sferisterio in una perfor-mance con il Nu-Ork Quintet e Rosalia Misseri, interprete del musical firmato proprio dal can-

MAx GAZZè: LA MATTINA CON GLI STUDENTILA SERA CON I FINALISTI DI MUSICULTURA

con lui il poeta Gimmi SantucciL’ospite d’eccezione per il debutto nazio-nale dei 16 finalisti 2012 di Musicultura al teatro Persiani di Recanati, sarà Max Gazzè, che ritorna nella città leopardiana dopo es-sere stato più volte ospite del Festival, l’al-lora Premio Città di Recanati.Max Gazzè è un artista inetichettabile, la sua meritata popolarità non ne ha mai scal-fito la libertà artistica e di pensiero; è il “pa-

drino” ideale per formulare il più sincero e credibile “in bocca al lupo” ai giovani can-tautori i in concorso a Musicultura.Oltre alla performance serale al Persiani, appositamente studiata per celebrare l’oc-casione, Max Gazzè, insieme all’amico e poeta, Gimmi santucci, sarà protagonista di un incontro mattutino con gli studenti al Liceo Classico G. Leopardi. Gimmi santuc-ci ha cominciato a scrivere canzoni recen-temente, dopo aver incontrato Max Gazzè, per il quale ha composto i testi degli ulti-mi album. Insieme hanno vinto il David di Donatello 2011 per la categoria “Miglior colonna sonora originale” con il brano “Mentre Dormi”, colonna sonora del film “Basilicata coast to coast”. Quale miglior occasione per gli studenti è quella di poter assistere di persona a quanto può essere proficuo il connubio tra musica e poesia, quel connubio che da sempre Musicultura cerca di coltivare e preservare?

FRaNCEsCO NaRDI

anche la serata di presentazione dei 16 finalisti al teatro Persiani di Recanati potrà essere seguita in diretta web e tramite smartphone, iPad, iPhone, sul canale tematico

www.musicultura.tvMusicultura e Youitaly salutano con soddisfazione il primo bilancio del canale tematico musicultura.tv inau-gurato in occasione delle recenti audizioni Live alla Fi-larmonica di Macerata. Le dirette streaming delle dieci serate di audizioni hanno infatti fatto registrare 55.662 visite, con 92.645 visualizzazioni di pagina; il 22% degli spettatori on line ha seguito le audizioni da dispositivi mobili (IPad, Iphone…) anziché da PC. Il canale tematico non vive solo di dirette, ma dà anche la chance di potersi godere con calma in differita il materiale video archivia-to: ad oggi sono stati 143.126 i click degli utenti.

LUCIO DALLA E IL VUOTO CREATOSI

NEL COMITATO ARTISTICO DI GARANZIA

tautore bolognese “Tosca: amore disperato”. L’organizzazione tutta di Musicultura, che è soli-ta instaurare legami di amicizia con i suoi storici sostenitori, lo ricorda con commosso affetto, e soprattutto, senza retorica, per la sua curiosità e il suo interesse sempre vivo verso chi lo circon-dava, sia nella sfera professionale che in quella dei rapporti umani. Le serate finali della scorsa edizione si aprivano con le emozionanti noti di uno dei suoi più grandi successi “Canzone”… ora che non c’è più prendiamo di nuovo a pre-stito uno dei suoi versi. “aspettiamo senza avere paura domani…”.

ELEONORa BIGELLI

L’UNIONE FA LA FORZALa Camera di Commercio consolida la

collaborazione con Musicultura

BANCA POPOLARE DI ANCONAPROjECT PARTNER FEDELE

RITORNA LA DIRETTA WEB SU www.musicultura.tv

CD COMPILATION xxIII EDIZIONE

Page 8: Sciuscià Anteprima 16 finalisti 2012

Sciuscià · MuSicultura FeStival NewS

editore: Associazione Musicultura

Direttore responsabile: Giuliano Rossetti

caporedattore: Federica Menghini

redazione: Maria Teresa Amatulli, Eleonora Bigelli, Giulia Boschi, Camilla Domenella, Elisa Frare, Loris Lazzaro, Francesco Nardi, Mariangela Pupillo, Donatella Rapuano, Carmen Russo

contributi fotograficiFotostudioprint, Silvana Bozzi e Andrea Pompei

Progetto grafico, impaginazioneAlberto Brandi www.3ab.it

StampaSimboli · Recanati (MC)

Musicultura Festival ha il sostegno di project partner

Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Regione Marche, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Camera di Commercio

Industria Agricoltura e Artigianato di Macerata

Partner Culturali Università degli Studi di Camerino e Università degli Studi di Macerata

Media PartnerRadio Uno Rai

Si ringraziano:

Per l’accoglienza:

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Durante le Audizioni Live affianca la commissione d’ascolto di Musicultura una giuria universitaria composta dagli studenti dell’Università di Camerino e di Macerata con valore consultivo. Abbiamo così chiesto loro di racchiudere in una breve frase un giudizio sui 16 finalisti di Musicultura 2012

LORIS LAZZARO

Come ogni anno, al termine delle audizioni Live di Musicultura sono stati scelti i 16 finalisti del concorso. Con l’arrivo della primavera, il festival si riaccende e si passa alla seconda fase di scrematura degli artisti rimasti: il giudizio insindacabile del Comitato artistico di Garanzia decre-terà sei degli 8 vincitori, il pubblico potrà votare l’artista che ritiene più meritevole, contribuendo ad eleggere gli altri 2 vincitori che vedremo a Giugno all’arena sferisterio.Ma intanto già dal prossimo 9 aprile la musica made in Musicultura potrà essere ascoltata da tutti i radioascoltatori d’Italia su Radio 1 Rai, media partner del Festival, che come ogni anno è pronta a dedicare ampio spazio ai brani finalisti nella propria programmazione, favorendo la conoscenza e l’affermazione di nuovi sinceri testimoni di un certo tipo di canzone italiana, quella che si spera possa durare più di una stagione e lasciare un segno nelle emozioni di chi vi si affeziona. I brani finalisti sono molto diversi l’uno dall’altro per genere e impronta espressiva, tutti sono pronti a introdursi nel nostro vivere quotidiano. La speranza è che tocchino la curiosità e la sen-sibilità del pubblico, che si parli di loro a casa, in ufficio, al bar durante un caffè, in un tweet on line, insomma in un passaparola che accompagni il cammino di sedici talenti meritevoli.

GIULIA BOSCHI

Sono sedici artisti che dimostrano ancora una volta non solo quanto di eterogeneo si possa trovare nella musica di oggi, ma soprattutto di quanto sia vitale il panorama musicale italiano.

CARLOTTA TEDESCHI

Musicultura si distingue per la sua capacità di rinnovarsi e di stare dietro alle istanze che vengono dalla base, sa ascoltare le novità. Io che mi occupo di musica da 30 anni vedo che in molte altre manifestazioni si rischia di ripiegarsi su se stessi se ci si concentra troppo sulla musica d’autore. Qui invece ci si può aspettare di trovare riscontri nuovi e al passo coi tempi, grazie alla democraticità dei generi.

GIANMAURIzIO FODERARO

Prima settimana di giugnoPRESENTAZIONE DEGLI 8 VINCITORI

In diretta radiofonica su Radio 1 Rai

11 – 17 giugnoCONTRORA

Concerti live, presentazioni di libri, reading poetici, performance teatrali, laboratori sensoriali, tutti ad ingresso gratuito,

trasformeranno il centro storico di Macerata in una fucina di creatività e di intrattenimento

15, 16, 17 giugnoSERATE FINALI

Gli 8 vincitori del concorso si sfidano per l’ultima fase del concorso. Con loro sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata grandi ospiti

della musica e della parola.

I BRANI FINALISTI IN ONDA SU RADIO 1 RAI

il calendario di MUSicUlTUra 2012

BIGLIETTI PER LE SERATE FINALIPoltronissima: 40 euro – Centralissima: 30 euro / Settore centrale: 20 euro / Settore A: 10 euro – Settore B: 5 euro (esclusi i diritti di prevendita)

PUnTI VenDITA: Biglietteria dei Teatri, Piazza Mazzini 10, Macerata (nei pressi dello Sferisterio) - Tel. 0733 230735, [email protected]

Anonima Straccioni“Una presenza scenica quasi teatrale; è la beat box a farla da padrone”.

Corimè“Sonorità armoniose

e ben articolate che rendono naturale la complessità

compositiva”.

Adriano Iurissevich“I suoi testi molto evocativi, rimandano ai fotogrammi di un film”.

MarrasDonno “Un mix tra il classico

e il moderno con le chitarre protagoniste”.

NaElia“Voce graffiante e testi che portano in un mondo tutto

suo, ma convincente”.

Tommaso di Giulio e Bal Musette Motel

“Un gruppo affiatato e un timbro vocale interessante, il risultato:

canzoni orecchiabili e piacevoli”.

Marta Argenio“Il testo e la musica si intrecciano in un soundinusuale e innovativo.

L’Orage“Un’alchimia musicale rende i loro pezzi allegri e coinvolgenti”.

Enrico Farnedi“Dalla Romagna

con l’Ukulele per conquistare lo Sferisterio!”.

Vincenzo Scruci“Testi precisi e ben inquadrati

resi ancor più efficacidall’interpretazione”.

Erica Boschiero“Accompagna per mano l’ascoltatore nelle sue canzoni”.

Lettera 22“Un gruppo che porta aria fresca, suoni rock e un’attenzione ai testi non indifferente”.

Frei“Il punto di forza

nella naturalezza sul palco e nella voglia di divertirsi

facendo musica”.

Carmine Torchia“È l’evoluzione della canzone

cantautorale socialmente impegnata”.

Matteo Castellano“Melodie scanzonateall’insegna dell’ironia”.

Lubjan“Un personaggio femminile forte unito all’ originalità musicale e testuale”.

LE IMPRESSIONI DELLE GIURIE UNIVERSITARIE

Hotel La Ginestra

Erano le 8:15 di qualche mese fa, quando lo squillo del telefono mi sveglia di soprassalto. Mi schiarisco la voce e distacco le palpebre l’una dall’altra per rispondere, una voce squillante mi dice: “Ciao, sei tu Carmen?”, penso di aver detto sì, ma è più probabile che abbia grugnito qualcosa di indefinito, “Vorremmo sapere se ci sei all’incontro della redazione di Musicultura!”. Poco dopo sono arrivate le audizioni Live ed è così che è iniziata la mia avventura in quel mondo che mi ha sempre attirato tanto. Non ci è voluto molto tempo ad entrare in confidenza con gli altri ragazzi e con lo staff. E non ci è voluto tempo neanche per entrare a far parte di una redazione costantemente affaccendata, con cartelline e quaderni in mano, penne ticchettanti, registratori o cellulari pronti a catturare anche i sospiri dell’intervistato e tutti correndo – che ci chiediamo ancora dove – dietro le quinte della Filarmonica di Macerata. sciuscià ti tempra nello spirito e soprattutto ti fa sentire parte di qualcosa, qualcosa che ha bisogno di ogni singolo elemento, nessuno è inutile o superfluo. Così pian piano è nata la passione per il Festival e per la sua redazione. Critiche crudeli, commenti sconci, aperitivi lunghissimi, discussioni animate, neve, lotte amichevoli per le interviste, scadenze, puntualità, sfide letterarie: tutto questo è essere “sciuscini”! In futuro non mi aspetto che chi sappia che ho partecipato a Musicultura capisca esattamente quale esperienza sia stata per me, perché se non lo provi… godi solo a metà! CaRMEN RUssO

LA REDAZIONE DI SCIUSCIÁ SI RACCONTA